COLSALVATICO TULLIO. Notizie biografiche scritte da NEPI Gabriele
Tullio Colsalvatico nasce il 21 agosto 1901 a Colvenale, località del comune di Camporotondo del Fiastrone, ai confini con Tolentino. Il suo vero nome è Tullio Pascucci. Dopo gli studi elementari, il padre Angelo lo manda al Collegio annesso alla Regia Scuola Agraria di Fabriano: qui il 18 luglio 1918 consegue il diploma di perito agrario.
Intelligenza viva, spirito indagatore, innamorato della sua terra e “abituato a cavalcare prima di aver appreso a camminare”, incomincia ben presto a scrivere. Ama la campagna, i verdi campi, le foreste, il silenzio eloquente della natura.
Ventunenne, nel 1922, pubblica la sua prima poesia “Tramonti”; poco dopo “Ritmi passionali”. E’ del 1924 la raccolta di poesia dal titolo ”L’anima bagnata di lacrime”.
Amico di Umberto Tupini (poi Ministro del governo De Gasperi), dopo la repressione fascista, lascia le Marche per recarsi a Roma; ripetutamente ospite del Tupini ed ha modo di conoscere il mondo culturale ed artistico romano. Torna spesso a Tolentino per riposarsi e rivedere “la piccola casetta lontana, fiore sempre verde sperduto tra i colli …”
A Roma conosce Adriano Tilgher, diventa segretario e amico di Lucio D’Ambra. Stimato da Pitigrilli, scrive novelle e poesie che appaiono su giornali e riviste. Nel 1937 esce il volume “Rapsodia prima”, edito da Sperling-Kupfer. Conosce lo scrittore Carlo Pastorino ed è amico del poeta danese Jhoannes Joergensen da lui incontrato in Assisi. Per aver mosso critiche a Mussolini sta sul punto di essere mandato al confino; ne viene salvato per interessamento di Galeazzo Ciano.
Appassionato di Archeologia, effettua scavi sul monte della Sibilla a Montemonaco e accompagna spesso il re Gustavo di Svezia nelle sue peregrinazioni ed esplorazioni archeologiche.
Il 30 ottobre 1939 si unisce in matrimonio con Cersinda Francioni insegnante elementare che diventa la sua collaboratrice intelligente, generosa, discreta. Viaggia molto in Francia, Spagna, Portogallo, Svezia, Grecia, Danimarca, Finlandia, ecc. Parla due volte alla Radio Vaticana. DivienedDirettore dell’Istituto di Storia dei Papi, da lui organizzato e presidente dell’Istituto internazionale di studi Piceni.
Numerose le sue opere illustrate magistralmente dal nostro conterraneo prof. P: Giuseppe Santarelli, nel saggio critico letterario Colsalvatico narratore (Ceschina, Milano 1979).
Il lungo articolo di Tulli Colsalvaticvo intitolato “Lo spirito di una terra” è un inno alle Marche, pubblicato nel numero speciale della Rivista di Ancona, del marzo 1961, in occasione del primo centenario dell’unità d’Italia: un canto tenero, appassionato, alle nostre Marche. Molte le opere di Colsalvatico e molti gli apprezzamenti da parte di personalità del mondo letterario quali Giovanni Crocioni, Stefano Cuciureanu di Budapest, Domenico Mondrone, Gabriele Armandi, A. Capasso, Mario Apollonio, Dino Provenzal, Francesco Carnelutti, Nazzareno Fabretti, Aldo Valori, Giuseppe Santarelli e altri.
Si spegne a Tolentino il 21 ottobre 1980, un anno dopo la scomparsa della moglie.
GABRIELE NEPI 1993