NOTTE SILENTE
Servigliano 26 dicembre 2014 ha solennizzato la Silent night natalizia. Nella “Notte silente”, molte belle musiche di S. Deford sono state suonate e degnamente cantate dalla Corale Cesare Celsi, di Piane di Falerone, nella collegiata serviglianese. Il Natale cantato suggestiona il pubblico con la melodie chiare, alte che contraddistinguono i sentimenti della Natività, del presepe e delle presenze pastorali. Il Natale diventa speciale nei momenti del canto. La voce narrante recita il racconto dell’evento che diventa solenne ed armonioso con gli strumenti del flauto e del pianoforte e con la soavità canora.
Si condivide il significato di una nuova vita venuta alla luce, mentre attorno si sapeva che infierissero i venti atroci della guerra e della strage dei bambini. Al contrario la novità della vita di Gesù è protesa a cambiare il mondo per trasformarlo da inumano ad umano. Si umanizza il senso del vivere con la delicatezza melodica evocata dal volto del Bimbo, con le tonalità solenni e fervide che esaltano un fatto straordinario, con i momenti trepidi che evocano un incontro protettivo. La voce spiega: “ Il mio cuore ti ho regalato, e mi son sentito fortunato”. La nuova stella, nella bontà, è la più bella che ci sia.
Il flauto ed il pianoforte modulano le melodie accolte nel silente ascolto e confermate dai presenti, ad ogni brano, con nuovi applausi. Questo spettacolo è un bel regalo natalizio del Comune, della Pro Loco, della Parrocchia. I suoni ed i canti danno il senso della celebrazione dell’anima, come la Ninna Nanna cantata da Maria al suo divin Figlio Gesù, auspicio di pace per il mondo intero. Il senso di universalità è nella preferenza della lingua inglese. Viene glorificato il re dell’universo, re spirituale che proclama la incoraggiante mondialità della benevolenza. Il Figlio eterno che veste il corpo della moralità umana, riceve l’onore nei festeggiamenti natalizi.
L’evento si manifesta sublime nella sua delicatezza per la Potenza divina d’Amore che ha compiuto e compie meraviglie. E’ ben giusto che sia esaltato con voci squillanti e sia assimilato nell’animo come sollievo sensibile perché è del tutto straordinario e meraviglioso quel che accade in questo Natale. Lo festeggiamo per prendere il meglio dal Cristo. Lo cantiamo perché con Lui amiamo la vita. “Per noi è nato Gesù, Figlio di Dio” ci ripete la voce dello speaker, nella notte santa della creazione rinnovata. I pastori videro il tripudio degli angeli e insieme con loro possiamo intuire, con la luce dell’intelletto, l’infinito amore del Redentore. Accogliamo con loro l’annuncio: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Dio ama”.
Agli umili è donata un’amicizia speciale tra cielo e terra. Ai cuori sensibili è arrivato il richiamo a cercare gli amici cari e quelli abbandonati, da recuperare. Il suggerimento è di far emergere la gratitudine. La musica con il suono ed il canto evoca sentimenti gentili. Un buon Natale non è consuetudinario, è una luce che si accende e rende lo sguardo gentile per l’evento straordinario del divino amore misericordioso.
Per questa “Notte silente”, a Servigliano, si sono rallegrati, il pubblico, il sindaco che ha echeggiato la condivisione provata da tutti, il parroco che ben lieto auspica ulteriori momenti vivacizzati da queste cantate, la presidente della Pro Loco che offre un mazzo di fiori al maestro Silvio Catalini. Risuona più alto e lieto, nel bis finale, il natalizio Gloria suggestivo e condiviso insieme, di grande effetto con il flauto, il pianoforte ed il canto del coro.