Quondamatteo don Giorgio guida spirituale

QUONDAMATTEO don GIORGIO

Alle ore 22,30 del 9 febbraio 2011 a Collevalenza di Todi (PG) dove viveva da una decina di anni, don Giorgio Quondamatteo si è addormentato nel Signore, con la serenità che sempre lo ha distinto.

Era nato il 19 ottobre 1914 a Porto San Giorgio da una laboriosa famiglia di pescatori e si era formato nel seminario di Fermo, distinguendosi per pietà, studio e disciplina. L’ordinazione a presbitero dall’arcivescovo Fermano mons. Ercoli Attuoni il giorno 11 luglio 1937 completava il periodo preparatorio di formazione. Subito gli fu affidata la rettoria della chiesa di S. Maria degli Angeli, detta degli Archetti nella pianura di Rapagnano, presso la strada nazionale.

Per servire bene la Chiesa si è sempre aggiornato nella teologia e nella pastorale. E’ stato Vicario cooperatore a Monte San Giusto e a Corridonia (1937-1946), parroco a Petriolo (1946-1967) poi arciprete a Servigliano. Curava religiosamente la “sua” comunità, con amore alla Chiesa, e testimoniava fortemente la fede, la passione per la Parola di Dio e per l’Eucaristia, con la carità a cui univa le opere. Fece nuova la casa canonica, nuovi il tetto e il pavimento della collegiata, nuovi i banchi, gli impianti di riscaldamento, di amplificazione della voce, dell’illuminazione e di movimento elettrico delle campane.

Come il s. curato d’Ars acquistava arredi  e suppellettili preziosi per il culto, che abbelliva con fiori. Con le artistiche vetrate abbeliva le finestre della chiesa parrocchiale. Don Giorgio è stato una persona prudente, accogliente verso i movimenti dell’Azione Cattolica, degli Scout, dell’Apostolato della Preghiera, dei Neocatecumeni, che incoraggiava affinché la vita dei parrocchiani fosse unita a Gesù Cristo. Ha reso operosa la Caritas e, nelle discordie, si recava a colloquio per pacificare le persone.

Incoraggiava i giovani a stare vicini ai sacerdoti suoi viceparroci ed era lieto delle loro assidua partecipazione alla vita parrocchiale. Uno di loro confida che gli rimane chiaro nella menta quello che don Giorgio spiegò nel catechismo della prima s. Comunione: “Dio è vivo e vero nell’Ostia consacrata. Lo crediamo perché  l’ha detto Gesù che è Dio stesso e non può mentire”.

Nel 1987 ha celebrato il 50° di s. Messa, condividendo un grande entusiasmo. Infine scrisse le dimissioni. Leggiamolo: Servigliano 21 ottobre 1990

“Lascio la parrocchia per raggiunti limiti di età, obbedendo ad una disposizione della Chiesa, secondo la quale il prete che ha compiuto 75 anni di età, è invitato a dare le dimissioni nelle mani del suo vescovo. E’ ciò che io ho fatto. Mi sono trovato bene in mezzo a voi in questi quasi 24 anni di ministero. Ho potuto lavorare in questa parrocchia intensamente in piena libertà, senza essere ostacolato da nessuno. Voi avete corrisposto abbastanza. Lascio questa parrocchia con molta nostalgia, ma anche con serenità, abbandonato pienamente nelle mani di Dio. Ora avete già il nuovo parroco. Lo conoscete. Accoglietelo con piena disponibilità a collaborare con lui. Mi ritiro …Non mi separo da voi, ma rimaniamo uniti nel Signore nella preghiera. Vi auguro ogni bene, pace e benedizione nel Signore. Quondamatteo don Giorgio.

Poi ha vissuto insieme con i Figli dell’Amore Misericordioso molti anni, prima a Fermo, poi a Collevalenza. Con loro ha pubblicato le pagine bibliche sul Risorto. Novantasettenne è tornato alla casa del Padre.

I fedeli ringraziano Dio che ha dato loro questo degno prete dalla fede forte, innamorato della Santa Messa, della Parola di Dio, e della fraternità.

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