PAOLO VI VUOLE ESSERE EVANGELIZZATORE E ANNUNCIA IL CRISTO ( sue parole a Manila 29.XI.1970)
“ Guai a me se non predicassi il Vangelo” (1Cor 9,16). Io sono mandato da lui, da Cristo stesso per questo. Io sono apostolo, io sono testimone: quanto più è lontana la meta, quanto più difficile è la mia missione, tanto più urgente è l’amore che a ciò mi spinge. Io debbo confessare il suo nome: Gesù è il Cristo. Figlio di Dio vivo (cfr. Mt 16, 16). Egli è il rivelatore di Dio invisibile, è il primogenito d’ogni creatura (cfr. Col 1,12), è il fondamento di ogni cosa (cfr. Col 1,12). Egli è il maestro dell’umanità, e il redentore. E si è nato, è morto, è risorto per noi. Egli è il centro della storia e del mondo. Egli è colui che ci conosce e che ci ama. Egli è il compagno e l’amico della nostra vita. Egli era l’uomo del dolore e della speranza. È colui che deve venire e che deve un giorno essere il nostro giudice e, come noi speriamo, la pienezza eterna della nostra esistenza, la nostra felicità.
Io non finirei più di parlare di Lui. Egli è la luce, è la verità, anzi egli è “la via, la verità, la vita” (Gv 14,6). Egli è il pane, la fonte d’acqua viva per la nostra fame e per la nostra sete, e gli è il pastore, la nostra guida, il nostro esempio, il nostro conforto, il nostro fratello. Come noi, e più di noi e gli è stato piccolo, povero, umiliato, lavoratore e paziente nella sofferenza per noi; egli ha parlato, ha compiuto miracoli, ha fondato un regno nuovo, dove i poveri sono beati, dove la pace è principio di convivenza, dove i puri di cuore e i piangenti sono esaltati e consolati, dove quelli che erano alla giustizia sono rivendicati, dove i peccatori possono essere perdonati, dove tutti sono fratelli.
Gesù Cristo: voi ne avete sentito parlare, anzi voi, la maggior parte, certamente, siete già suoi, siete cristiani. Ebbene, a voi cristiani io ripeto il suo nome, a tutti io lo annuncio: ‘Gesù Cristo è il principio e la fine; l’alfa e l’omega.’ Egli è il re del nuovo mondo. E gli è il segreto della storia. Egli è la chiave dei nostri destini. Egli è il mediatore, il ponte fra la terra e il cielo; ed egli è, per antonomasia, il Figlio dell’uomo, perché egli è il Figlio di Dio, eterno, infinito; è il figlio di Maria, la benedetta fra tutte le donne, sua madre nella carne e madre nostra nella partecipazione allo Spirito del Corpo mistico.
Gesù Cristo! Ricordate: questo è il nostro perenne annunzio, è la voce che noi facciamo risuonare per tutta la terra, e per tutti i secoli dei secoli.