A lezione del computer ? Regaliamolo al docente.
Carlo Fattoretta
A scuola, i docenti accompagnano gli studenti nei percorsi personali di costruzione dei significati della realtà. È lo studente, non l’insegnante che controlla il proprio apprendimento. Apprendere non vuol dire ricordare e ripetere, ma stabilire correlazioni tra le conoscenze. L’apprendimento avviene attraverso un processo personale di assimilazione della realtà circostante. Apprendere significa usare le conoscenze per fare qualcosa. Le conoscenze sono strumenti di contatto con la realtà e il computer offre occasioni per esplorarla, rende rapido l’accesso all’informazione ed alla comunicazione. Strumento non per il nozionismo, piuttosto per usare le cognizioni della scuola a favore della vita.
Le tecnologie multimediali facilitano l’attivazione dei processi del pensiero sia nei docenti che negli alunni. A scuola si nota che gli alunni vanno cambiando perché stanno mutando i loro apprendimenti. Il memorizzare nomi di personaggi, di luoghi, o altro, è un esercizio che è facilitato o risolto dal computer con i motori di ricerca. Questi nuovi metodi per espandere l’apprendimento non erano a disposizione nei decenni passati. Per le conoscenze aggiornate, è aperto un nuovo cammino. Vedi il giovane parlare al suo telefonino, ponendogli le domande e si trova prontamente le risposte in video.. Il sistema educativo è oggi di fronte a novità da non trascurare, neanche opponendosi, perché sarebbe inutile.
Forse la scuola non sta cambiando abbastanza. Forse i docenti non introducono le innovazioni che sono al di là di quello che hanno vissuto personalmente prima di laurearsi. Un valido investimento strategico sarebbe che i soldi servano a consegnare loro direttamente un computer. Si metterebbero meglio di fronte a questi metodi on line con cui si aggiornano le cognizioni. Diamo loro un computer che tengano per sé a scuola e lo usino per le lezioni e per gli esami.
Si sta procedendo verso una rivoluzione pedagogica nella quale le competenze digitali offrono soluzioni vantaggiose. La strumentalità digitale non toglie nulla al percorso di autoformazione umana, anzi assegna alle persone il ruolo di incoraggiare la riflessione, la critica, il porsi i problemi, piuttosto che lasciarsi andare. La scuola serve a sostenere gli studenti nel loro educarsi esplorando la realtà e comunicando. La nuova saggezza pedagogica sa far usare bene il computer.
L’educazione è stata sempre legata alla vita economica nei modelli, negli scopi e nelle tendenze. Dewey definiva la società contemporanea dominata dal complesso militare-industriale e finanziario nella vita politica. E’ in questa società che lo studente realizza la sua riorganizzazione individuale, accompagnato dai docenti e dalle famiglie. Nella varietà del reale egli fa esperienza di apprendimento usando il computer come strumento di esperienza. Senza l’esperienza non apprende. L’educatore favorisce la crescita spirituale, fa sviluppare idee e sentimenti che sono connessi con un aumento dell’efficienza cognitiva a vantaggio dell’azione.