ZOCCHI padre Raimondo da Servigliano spiega l’EUCARISTIA del CRISTO SALVATORE

L’EUCARISTIA spiegata da padre Raimondo Zocchi

Gesù infatti – come ci dice il Vangelo – designa il suo Corpo e il suo Sangue come corpo e sangue del Sacrificio con le parole: “Questo è il mio corpo che è dato per voi – Questo è il mio sangue che è sparso per voi parole, termini biblici ‘sacrificio’ che designano l’offerta di un vero sacrificio.  E mediante il rinnovamento eucaristico del Sacrificio del Calvario vengono continuamente applicati alle anime i frutti della redenzione: ossia la remissione dei peccati, il dono della grazia, il merito della salvezza, l’unione con Dio, la pace.   Ma per ottenere questi benefici del Sacrificio Eucaristico è necessaria la nostra attiva partecipazione riproducendo in noi stessi lo stato d’animo che aveva Gesù quando faceva il sacrificio cruento di sé sulla croce, è necessario avere dolore dei peccati, volontario esercizio di penitenza, amore per la salvezza di tutti.  Queste sono le disposizioni che dobbiamo avere quando partecipiamo al Sacrificio della Santa Messa, ripetizione e rinnovamento di quello del Calvario.

-B-   DIO CON NOI nella comunione eucaristica: le parole di Gesù sono chiare: “In verità vi dico, se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non berrete il suo sangue, non avrete la vita in voi.- Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. L’Eucaristia è il nutrimento dell’anima è l’aspetto è principale considerato nella festa di oggi. L’Eucaristia sostiene la vita soprannaturale, aumenta questa vita soprannaturale, guarisce le malattie dell’anima, cancella i peccati veniali e le pene temporali, dà gioia spirituale ed è pegno della beatitudine celeste e della futura resurrezione del corpo. Di fronte a questo grande amore, c’è da fare un solo proposito: andare spesso da lui, cibarci di lui nella santa Comunione per aver diritto ai benefici di questo grande sacramento.

-C-  DIO CON NOI in mezzo al suo popolo nel suo Tabernacolo. Con un miracolo dell’amore di Gesù, l’altare della vittima, la mensa del convivio pasquale diventa anche il Tabernacolo di Dio. Gesù sotto le specie eucaristiche resta, giorno e notte in mezzo a noi, a nostro conforto, sostegno, riposo a nostra disposizione con i tesori del suo amore. Ed ora qual è il nostro proposito? Quello di pensare a questa sua presenza anche da lontano, in mezzo alle nostre occupazioni e di saper trovare anche un po’ di tempo da passare accanto a lui, vicino ai nostri tabernacoli. L’Eucaristia è la nostra salvezza, il nostro cibo e il nostro conforto e la caparra dell’eterna felicità.

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