INVERNO
(Sbaffoni Gaetano)
Scroscia la pioggia tanto attesa:
l’aspettavano le zolle arse nei colli
e gli alberi assetati;
l’attendevano i boschi già ingialliti.
Sono cadute le foglie per formare l’humus
a concimare le piante.
Ingrossano già i torrenti e i fiumi
ristorano le vene semisecche.
Dormono i seminati
già imbevuti dall’acqua mista a neve.
L’inverno arriva con bianco mantello.
Arriva nelle montagne desolate,
nelle umili casette campestri;
nelle città e villaggi.
Fan festa i bimbi con la prima neve!
Anche d’inverno la natura è bella,
con i disegni scherzosi
sulle grondaie delle case,
sui rami secchi dei vigneti,
sulle frasche delle siepi….
tutto è adornato di pitture bianche:
Nessun artista saprebbe creare
un simile spettacolo!
In ogni casa fumano i caminetti
di stufe e di riscaldamenti.
Ma niente è più bello e piacevole
dell’antico focolare di legna:
i vecchi camini mi ricordano gli avi e la fanciullezza.
Qui l’affetto fiorisce, germoglia e si espande.