DIGNITA’ CON IL LAVORO Antimo Lorcassi
“Chi cerca, trova” dice l’antico proverbio e, consociandosi con un amico, il giovane Mc Carthy si è messo a dipingere i souvenir per una ditta che li produce. Sappiamo che l’iniziativa economica privata è libera e in continua ricerca. A Fermo la Scuola pratica di arti e mestieri promossa da Don Ernesto Ricci ha lo slogan: “Nel lavoro, la virtù e la vita”. E la storia di ogni popolo è legata alle crescenti abilità delle persone. Quando la scuola ha il riferimento all’occupazione, è aperta alla innovazione che viene sollecitata dalla società.
Anche papa Francesco, a Cagliari, domenica 22 settembre 2013, ha constatato come a due generazioni manca il lavoro ed ha invitato ad assumere il coraggio che spinge a far di tutto. Ha ricordato i suoi genitori emigrati per lavoro dal Piemonte in Argentina ed ha espresso la sua vicinanza e condivisione verso i disoccupati. In nessun’altra epoca come nella nostra, l’appello all’immaginazione per inventare il lavoro è così esplicito. Occorre dedicare agli sforzi di inventiva, investimenti di capitali altrettanto ingenti come quelli impiegati negli armamenti o nelle imprese tecnologiche spaziali. Il numero di coloro che non riescono a trovare lavoro, è destinato ad aumentare nei prossimi mesi, a meno che un risveglio della coscienza umana non dia vita a un movimento generale di solidarietà, attraverso una efficace politica di organizzazione della produzione e della commerciabilità, come pure della formazione. Diceva il beato Giovanni XXXIII che chi ha soldi deve dare lavoro, chi ha capitale deve procurare occupazione. L’ordine sociale e il progresso debbono sempre lasciar prevalere il bene delle persone e il lavoro è di valore superiore agli altri elementi della vita economica perché questi hanno valore soltanto di mezzo, in particolare il denaro. Papa Francesco avverte che non bisogna stare a servizio del dio denaro, ma delle persone. Il denaro è un mezzo, le persone sono il fine. Procurare lavoro ai disoccupati è uno dei primi doveri della società civile soprattutto, quando sono tanti i giovani che risentono dolorosamente del fatto che le loro potenzialità produttive non trovano spazio per essere valorizzate.
La Chiesa vive le gioie e le loro speranze, le tristezze e le angosce delle persone di oggi, soprattutto dei poveri. Di fronte alla disponibilità di forze lavorative sottocosto si moltiplicano le occasioni di sfruttamento finanziario o sociale. Un altro giovane, Mc Carthy, fratello dell’artigiano pittore, frequenta l’università, e durante l’estate si mette a disposizione delle associazioni turistiche per accompagnare gli inglesi, parlando la loro lingua, dall’aeroporto di Roma o di Ancona al luogo di destinazione. Fa da Taxi e da accompagnatore. In Inghilterra ed in Germania l’economia crea molto lavoro. In Italia i giovani vengono spinti ad emigrare dal fatto che l’economia è depressa, non c’è occupazione. La responsabilità maggiore è investire il denaro nel dare lavoro: i capitali vanno riversati su canali ocupazionali.