MARIA ASSUNTA PALLOTTA. Nata a Force (AP) nel 1878, da ragazza, con umile disponibilità lavorativa, aiutava la sua famiglia ed era assidua nella preghiera. Quando poteva andare in chiesa restava dinanzi al SS. Sacramento. Prestava aiuto agli anziani, in particolare ad una sua povera vicina. Amava leggere le vite dei santi, e recitava il rosario, suo inseparabile amico. Nella serata di carnevale del 1897, partecipando al ballo nel palazzo comunale, fu avvicinata da un giovane che le chiese se poteva darle un bacio. Rifiutò. Da quel momento la piccola Assunta pensò di dedicarsi ad una vita monastica a servizio dei bisognosi. A venti anni entrò tra le Francescane Missionarie di Maria nei monasteri di Firenze Roma e Grottaferrata. Nel 1904 si unì alle suore che andavano in missione nella Cina dove fu infermiera, con tanta bontà d’animo e semplicità, che molte persone erano ammirate dal suo agire ispirato all’amore divino. Nel 1905, malata di tifo, ventisettenne, serenamente morì il 7 aprile. Molti i miracoli. Nel 1954 venne proclamata Beata. Nel 2012 una tavola dipinta che la raffigura, opera del pittore Salvatore Tricarico, è stata apposta nel santuario della Madonna dell’Ambro.
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