Impariamo la carità dagli esempi SAN BENEDETTO GIUSEPPE LABRE
Benedetto Giuseppe nacque in Francia nel 1748 ed è conosciuto come Il vagabondo di Dio, per il suo esempio di povertà praticata pellegrinando in spirito di Fede, Speranza, Carità, Umiltà, Orazione, Pazienza e Mortificazione spirituale, per giungere alla casa del Padre. Respinto da vari monasteri, visse la vocazione del pellegrino penitente e in 13 anni ha visitato i santuari di Germania, Francia, Spagna e Italia. Giunto a Roma nel 1777, stando sotto un’arcata del Colosseo; testimoniava il Vangelo con l’esemplare umiltà. Moriva qui il 16 aprile del 1783, a 35 anni e fu sepolto, con grande partecipazione di popolo, nella chiesa di Santa Maria ai Monti. Venne beatificato da Pio IX.. Questo vagabondo di Dio è il patrono dei barboni, dei mendicanti e senzatetto. I pellegrinaggi di San Benedetto Giuseppe Labre in Italia sono ricordati in particolare verso i santuari di Loreto, Assisi e Bari ed hanno grande valore devozionale e penitenziale. La povertà lo arricchisce avvicinandolo a Dio. La “beatitudine”nell’intimità con il Signore realizza i valori evangelici. San Benedetto Giuseppe Labre ha creduto alla gloria delle croce nella donazione di sé, mettendosi alla sequela di Gesù immolato e risorto, come pellegrino in cammino verso la “patria del Paradiso”. Nel 2012 una tavola dipinta che lo raffigura è stata apposta nel santuario della Madonna dell’Ambro, opera di Salvatore Tricarico.