LE REGOLE PRATICHE DEL VIVERE CRISTIANO dalle idee del beato LUIGI MARVELLI
Il cristiano si difende sul campo della giornaliera fatica battagliando a viso aperto contro le subdole negoziazioni.
1°: La prima regola pratica cristiana è di non pretendere di far fare agli altri il lavoro che dobbiamo fare noi, solamente noi.
2°: non avere paura delle grane, ma considerare il rischio e la pericolosità come l’aria di tutti i giorni.
3°: non contare sul numero della gente che affolla le chiese, le celebrazioni, le riunioni, i gruppi.
4°: rifiutare quell’apparire moderno ottenuto a svantaggio della nostra originalità interiore e della nostra universalità. Da parecchio tempo si riscontra in molti cattolici, accanto ad una fissità non comprensibile, un camminare coi tempi che non ci dovrebbe essere.
5°: sentire fortemente gli interessi eterni, senza staccarli da tutta la vita col pericolo di abbassarne il valore e di lasciare campo indisturbato all’errore.
6°: finirla una buona volta con gli ottimismi retorici che minimizzano il male e tolgono la consapevolezza del pericolo e la generosità alla vocazione terrestre del Cristiano. E’ facile turare la bocca a qualcuno con l’accusa di pessimismo. Ma c’è in giro nel nostro mondo un ottimismo fatuo e criminale che è retorica e rifiuto di responsabilità.