MONTELEONE di Fermo atto del 1269 per Monte Luguni
<Pergamena 1882 copia di un atto del 13 luglio 1269>
<Tradotto evitando le ripetizioni>
Nel nome di Dio. Nell’anno 1269, indizione dodicesima, giorno tredici luglio, alla presenza dei signori Gentile di Marco Stefani; e Marco del signor Pietro; e Matteo Faxiani; e Montanello Rogeri e Ferro del signor Gualtiero; e Simone da Ortezzano; e Rainalduccio da Buchiano e di altri testimoni; fece promessa il signor Iacobo Azarelli del castello di Montelparo, che è stabilito sindaco, attore e procuratore dell’università, del comune e degli uomini di questo castello, per mezzo dell’ atto scritto dal notaio Pasquale Berardi, a nome e per conto del comune e degli uomini della predetta terra, con solenne stipula al nobile uomo Ruggero Suppi potestà della città Fermana il quale l’accolse in nome e per conto del comune e città di Fermo e a nome e per conto del comune e degli uomini di Monte Luguni (oggi =Monteleone di Fermo)che in passato furono di Torre Casuli. Venivano consegnate le cose e le persone abitanti sia a Torre Casuli, sia a Monte Luguni, inoltre le cose che quelli di Torre Casuli ebbero quando erano a Montelparo e le persone che ancora sono restate a Montelparo. Tutte le persone e le cose che o provengono o stanno a Monte Luguni e a Torre Casuli sono consegnate al comune di Fermo. Gli uomini e il comune di Montelparo non molesteranno più il castello o gli uomini di Monte Luguni, per la promessa del loro sindaco come sopra al potestà di Fermo, rimettendosi all’arbitrio ed alla volontà del podestà per ogni scadenza. Il comune e gli uomini di Monte Luguni appartengono al distretto e alla giurisdizione del comune di Fermo, avendo promesso il sindaco di Montelparo di restituirli, alla presenza del notaio scrivente e dei testimoni. Questo sindaco inoltre promise al potestà stipulante che il comune e gli uomini di Montelparo sia come comunità che a singoli, libereranno, consegneranno e assolveranno tutti e singoli gli uomini precedentemente di Torre Casuli da ogni promessa e obbligo, comunque siano <stati> fatti al comune e agli uomini di Montelparo in tempo di castellania o di abitazione di questo castello, o in qualunque occasione. Si fa patto esplicito di rinunciare ai processi, alle sentenze fatte o da fare ad opera di qualunque giudice in sede civile e penale. Il sindaco a nome del comune di Montelparo promise inoltre al potestà accettante in nome del comune di Fermo di osservare in perpetuo ogni capitolo qui espresso e non contravvenire mai in alcuna occasione, sotto penalità di mille libre volterrane e pagata o meno la pena, gli accordi restano validi e stabili in ogni capitolo. A questo scopo, il sindaco di Montelparo mise sotto obbligo tutti i beni di questo comune, dandone facoltà di tenuta al potestà di Fermo, senza reclamo presso alcuna curia, in modo tale che le cose predette siano soddisfatte.
Queste cose sono state scritte nel castello di Monte Luguni dietro alla casa del comune di questo castello. Fui presente, scrissi e pubblicai, su richiesta, io notaio Nicolitto Benvenuti.
<sigillo>