I VESCOVI PICENI NELLE LETTERE DEI PONTEFICI DEI SECOLI V e VI
Faustino vescovo di Potenza Picena fu Legato del sommo pontefice romano Zosimo al Concilio di Cartagine nell’anno 419. Venne inviato poi da papa Celestino legato in Africa.
Il papa Leone Magno scrisse nel 443 una lettera “ A tutti i vescovi costituiti nella Campania, nel Piceno, nella Tuscia e in tutte le province”. Altre ne scrisse nel 459 ai vescovi costituiti nella Campania, nel Sannio e nel Piceno.
Vitale vescovo di Truentum fu legato papale a Costantinopoli nel 483.
Gelasio I papa dal 492 al 496 scrisse varie lettere per fatti riguardanti il vescovo di Falerio Picenus, quelli di Ancona, di Potenza, di Osimo e di Vicus Cluetensis, inoltre contro la diffusione del pelagianesimo nel Piceno.
Dalle lettere del papa Gregorio Magno si trova scritto il nome di Fabio, vescovo fermano nell’anno 580. La diocesi di Fermo da queste lettere risulta estesa dal fiume Potenza ad oltre il fiume Tronto, avendo già incorporato le diocesi di Truentum. Falerio Picenus, Pausulae, Cluentum, Ripatransone, e parte di Potentia e di Urbs Salvia e Ricina per cui la vitalità della diocesi di Fermo appare evidente. Per diventare tanto ampia doveva ben preesistere come importante diocesi del Piceno.