MONTECOSARO maggio 1207 <int. denaro dato per svolgere attività produttive> Nel nome di Dio. Amen. Nell’anno 1207 dalla sua Incarnazione, indizione decima, mese di maggio.
Io Atto figlio del fu Adamo Bianchi, di mia spontanea volontà, faccio quietanza e fine a te Arcatore e ai tuoi eredi in perpetuo dicendo che ho avuto i denari della la vigna, quei denari di cui, in società con te, ho fatto commissione. Dichiaro a te e ai tuoi eredi che ho ricevuto il capitale e il profitto, e posso dire che di ogni cosa faccio quietanza e fine. Prometto per me e per i miei eredi che manterrò stabile quanto sopra scritto e se non lo manterrò avrò la penalità di venti lire di Lucca, rimanendo stabile questa carta, pur pagata la pena. Redatto a MONTECOSARO davanti alla casa di Alberto, scrissi io notaio richiesto Morico insieme con i testimoni. Spinello e Atto Montanari, e Brunetto e Albertuccio Bertuccie sono i testimoni.< Volume “Le carte dell’abbazia di Fiastra” Spoleto 1997 vol. III. p. 84)