CONGRESSI EUCARISTICI DIOCESANI (autore Crocetti Giuseppe) 1921 – 1940
I Congressi Eucaristici rappresentano un nuovo modo, incrementato ad ogni livello: locale, regionale, nazionale ed internazionale, in tutto l’arco del secolo XIX, con complesse manifestazioni popolari di massa per promuovere riflessioni concrete circa il valore salvifico della fede nella presenza del Cristo nel SS. Sacramento dell’Eucaristia. Questa esposizione,con brevi accenni, mira a ricordare le iniziative promosse, con diversa angolazione, nella complessa realtà della vasta archidiocesi Fermana.
Il primo Congresso Eucaristico Diocesano si svolse a Fermo dal 26 al 29 agosto 1921, e fu deciso di tenerlo in preparazione al VI Congresso Eucaristico Nazionale di Bergamo. Organizzatori ed animatori della manifestazione furono l’arcivescovo mons. Carlo Castelli, il vescovo di Montalto e Ripatransone, mons. L. Ferri, in quel tempo Presidente Regionale dei Comitati Eucaristici, e don Domenico Nisi, arciprete di Amandola e Presidente del Comitato Eucaristico Diocesano.
La predicazione preparatoria si tenne nella chiesa del Carmine, le relazioni per gruppi nel Seminario, le solenni manifestazioni della giornata conclusiva si tennero al Duomo con partecipazione dei fedeli e delle pie unioni di tutta la vasta archidiocesi.
A conclusione del Congresso si fece voto di sostituire nella recita del Rosario la giaculatoria:
L o d a t o e r i n g r a z i a t o s e m p r e s i a \\ I l n o m e d i G e s ù , G i u s e p p e e M a r i a!
con l’altra: S i a l o d a t o e r i n g r a z i a t o o g n i m o m e n t o \\ i l s a n t i s s i m o e d i v i n i s s i m o S a c r a m e n t o!
Tale voto si mantiene vivo tuttora, non solo nella diocesi di Fermo, ma anche in quasi tutte le diocesi delle Marche.
Due anni dopo, dal 20 al 27 agosto 1922, a Fermo, si svolse con solennità maggiore il Terzo Congresso Eucaristico Regionale con la partecipazione degli Em.mi Cardinali diocesani e gran parte degli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi delle Marche. Tema del Congresso fu: “ C h r i s t u s p a x n o s t r a”
Tra le iniziative promosse dal Comitato Eucaristico Regionale va ricordato l’inno “ Fratelli del mite e forte Piceno”, componimento poetico di mons. Giovanni Cicconi, messo in musica con melodia popolare dal Maestro don Giambattista Boni, che ne curò anche l’armonizzazione per organo, harmonium e grande banda; divenne in breve l’inno ufficiale del IV Congresso Eucaristico Regionale Marchigiano che si tenne a Fano nel 1925.
Verso il tramonto della giornata trionfale giunse al culmine l’apoteosi in onore di Gesù Cristo, “R e p a c i f i c o d e l l e g e n t i ”.
L’ampia spianata del Girfalco rigurgitò di gente: l’occhio si smarriva contemplando un mare di teste, i vivi colori delle confraternite, dei chierici, del clero che avanzava per disporsi attorno all’Altare scintillante di luci e riflessi dorati. Poi, al momento della trina benedizione, dalla sommità della torre, mentre le campane tacevano, s’udì lo squillo penetrante di trombe del trio d’una fanfara religiosa; si espanse intorno un inno di gioia, e penetrò nei cuori, suscitando fremiti di vita . . .
Gesù Redentore benedisse la moltitudine, genuflessa e commossa. Poi si rialzò e gridò “ Evviva Cristo Re! Evviva Cristo Re!” Quel grido fu un anticipo all’ufficiale proclamazione che il papa Pio XI avrebbe fatto alla chiusura dell’Anno Santo 1925.
Il secondo Congresso Eucaristico Diocesano si svolse con grande successo nello storico paese di Falerone, dove erano parroci il prevosto don Sante Giangranceschi ed il priore don Giulio Remia, persone indimenticabili per fine tatto, elevazione spirituale ed amore per tutto ciò che è sacro e decoroso in ogni chiesa. “Fu una meraviglia! Fu un trionfo!” così scrisse di suo pugno l’arcivescovo mons. Castelli in una lettera di commento indirizzata al popolo ed al clero dell’archidiocesi. Vi parteciparono mons. Giuseppe Petrelli, arcivescovo titolare di Nisibi, mons. Augusto Curi, arcivescovo di Bari, mons. Borghini, vescovo titolare di Sanseverino. La processione finale fu solennizzata dalla presenza di due porporati: gli em.mi cardinali Mori e Capotasti, illustri figli di questa archidiocesi.
Il terzo Congresso Eucaristico Diocesano fu organizzato a Porto San Giorgio, dal 31 agosto al 2 settembre. Organizzatore e vera anima nella preparazione di tale avvenimento fu don Luigi Petetti, definito “l’apostolo di Porto San Giorgio” vera autentico aiuto del curato don Pio Baffoni.
Tema generale di studio fu “L a s a n t a M e s s a ”. Nelle sedute assembleari, infatti, furono trattati questi temi: “ Sacerdozio cattolico e valore della S. Messa” – “ I benefici della S. Messa” – “La S. Messa e l’Azione Cattolica” – “I canti della S. Messa”.
Fatto nuovo per quel tempo, che destò ottima e profonda impressione, fu la consacrazione solenne e pubblica della città marinara al Sacro Cuore di Gesù, fatta dal suo primo cittadino, il Podestà.
Dal 10 al 14 settembre 1930, a Loreto, fu organizzato il Decimo Congresso Eucaristico Nazionale, con la partecipazione di tutte le istituzioni diocesane.
Dal 22 al 30 settembre 1932, essendo resa impossibile l’indizione del Congresso Eucaristico Diocesano, perché impedita da generale crisi economica, l’arcivesc. Mons. Castelli dispose che in ogni parrocchia fosse solennizzato il decennio del III Congresso Eucaristico Regionale che si era svolto a Fermo nel 1922, con la raccomandazione di sviluppare tematiche relative al “T r i o n f o d i C r i s t o R e ”.
Tra il III e il IV Congresso Eucaristico Diocesano che si tenne a Fermo nel 1946, trascorsero diciotto anni, ma non furono trascurate le pubbliche manifestazioni del culto eucaristico. Il 17 giugno , l’arcivesc. Mons. Ercole Attuoni convocò a Fermo i membri del Consiglio direttivo dei Comitato Eucaristico Regionale, presieduto da mons. Ferri, con il presidente del Comitato Diocesano mons. Domenico Nisi, e tutti i vicari foranei dell’archidiocesi.
Fu rinnovato il Comitato Eucaristico Diocesano, e fu deciso di promuovere localmente nel corso del 1935 alcuni congressi Eucaristici di Plaga, o Parrocchiali. Il suggerimento fu attuato in quasi tutti i maggiori centri.
Nel settembre 1935, larga fu la partecipazione fermana al Congresso Eucaristico Nazionale di Teramo. Vincitore del pubblico concorso per mettere in musica i versi dell’inno ufficiale: “Dall’alto Gran Sasso” fu il maestro don Lavinio Virgili, direttore della Cappella Musicale del Duomo di Fermo. Il medesimo, con le sue cappelle fu invitato a dirigere il servizio musicale durante i solenni riti pontificali e processione nella giornata conclusiva, cui prese parte anche chi scrive queste note.
In assenza dell’arcivesc. Attuoni, il pro-Vicario, mons. Luigi Petetti, nel 1938, riunì il Comitato Diocesano in preparazione del quarto Congresso Eucaristico Diocesano. Fu allora che fu stabilito di far precedere alcuni pre-congressi. Mons. Nisi propose di organizzarne uno nella sua parrocchia in Montefiore dell’Aso dal 9 al 13 agosto 1939. Tema del congresso fu “L ’ E u c a r i s t i a n e l l a p r a t i c a d e l l a v i t a c r i s t i a n a ” che abbracciava tre punti fondamentali: Adorazione, Santa Messa, Comunione.
Sul finire di quell’agosto la Germania invase la Polonia ed ebbe inizio la seconda guerra mondiale. L’organizzazione del IV Congresso Diocesano fu rinviata a tempi migliori, più tranquilli. Sebbene in Europa la guerra fosse in atto, nell’aprile del 1940, a Morrovalle, detta “Città Eucaristica” per il miracolo del 1560, lo zelante prevosto don Marino Marini, riuscì ad organizzare un riuscitissimo congresso parrocchiale avente per tema “P a x C h r i s t i i n r e g n o C h r i s t i ”. Detto congresso, per partecipazione di ecc.mi vescovi, del Seminario, di distinti oratori e frequenza di popolazione non fu da meno di un congresso di Plaga.