FALERONE: la chiesa rurale delle Piagge aveva un dipinto crivellesco e offriva un’antica festa di contrada.
Non lontano dalla chiesa di San Paolino, a Falerone, in contrada delle Piagge, una chiesa, dedicata ai santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, fa memoria di un monastero o convento dei Francescani, abitato dalla fine del secolo XIV fino a metà secolo XVII.
Nel 1728, quando i Francescani si erano già trasferito presso San Fortunato, era rettore della chiesa stessa, don Francesco Antonio Scorolli che compilò l’inventario in cui si legge che la chiesa era della parrocchia del priorato di Santa Margherita. Egli scrive che questo beneficio ecclesiastico fu fondato nel 1381, mentre un secolo dopo don Angelo De Minicis, consultando le carte Emiliani la datò a dieci anni prima.
Era stata costruita nel Suolo Lateranense e benedetta per ordine del Capitolo dei Canonici di San Giovanni in Laterano (Roma). A questo capitolo si doveva pagare un canone annuo che nel 1728 era una libra di cera bianca. In tale anno si vedeva ancora il chiostro monastico e una loggia che si estendeva dalla chiesa alla casa vicina.
Davanti all’altare era collocato un quadro con dipinte le immagini della beata Vergine Maria assieme con il suo Figlio, contemplati da san Giovanni Battista e da san Bonaventura (francescano).
La notizia più interessante è che vi era alla parete anche un quadro con un dipinto su “tavole dorate” raffigurante la beata Vergine Maria, san Giovanni Battista e san Girolamo. Le tavole dorate erano dette icone, e nel nostro territorio erano opere dei pittori Crivelli degli ultimi decenni del secolo XV.
Un altro inventario di questa chiesa fu scritto nell’anno 1771 da don Giacomo Rafaldi che ne era economo (amministratore) dal 1756 a seguito di una lite pendente tra i pretendenti giuspatroni. Esso fu scritto nella contrada Fonte da Capo alla presenza di Nicola Foglietti, famiglia divenuta poi illustre a Macerata. Questo inventario fu fatto su istanza della Famiglia Ferrini il cui nome è rimasto per una vicina contrada.
Ogni domenica il cappellano don Sestilio DeMinicis vi celebrava la santa Messa alla quale i contadini delle Piagge si associavano con le loro offerte. E la festa si solennizzava la domenica dopo il martirio di San Giovanni Battista con varie sante Messe e refezione ai sacerdoti intervenuti.
Un’antica festa di contrada condivisa dai paesani.