FERMO E IL FERMANO PROMOSSI DA GABRIELE NEPI
E’ stato il professor Gabriele Nepi a promuovere, insime con la Pro Loco, il torneo cavalleresco di Castel Clementino a Servigliano è stato sin dal primo progetto del 1968, quando era il presidente dell’Unione delle Pro Loco fermane. Il prof. Gabriele Nepi che divulgò l’organizzazione ed i successi delle rievocazioni storiche esaltandole per mezzo della stampa, della radio e delle televisioni. Parimenti studiò e pubblicò per primo le vicende celebrative della Pentecoste di Monterubbiano e del Palio dell’Assunta di Fermo, con sincero fervore, per cui ha favorito la creazione di un fumetto specifico. Il professore, Direttore Didattico, ha saputo coinvolgere tanta gente in iniziative di pieno successo confermato dalla continuità, basandosi su altre esperienze di livello nazionale.
Appassionato delle lingua inglese, sin da quando fece da interprete agli Americani sbarcati a San Benedetto del Tronto, nell’agosto 1944, ha esaminato e riproposto studi inglesi ed ha avuto il premio di soggiornare per sette mesi negli Statu Uniti d’America dove è stato ricevuto a colloquio dal compianto Presidente USA J.F. Kennedy.
Parimenti è stato vincitore di numerose borse di studio e di concorsi. Uno degli hobby suoi è stato il latino, su cui scrisse nel 1958 il suo primo opuscolo, fino a vincere nel 1964, il primo premio nel concorso internazionale di testi latini “Certamen Vaticanum”. Promosse poi tra gli studenti un concorso di latino, collegato con le celebrazioni per il prof. Giuseppe Carboni lessicografo di Ortezzano.
Giornalista intraprendente nei notiziari e collaboratore della RAI_TV per effemeridi storiche, ha pubblicato moltissimi articoli di terza pagina sul Resto del Carlino, l’Osservatore Romano, Il Messaggero, Scuola Moderna, Vita Scolastica, La Voce delle Marche, L’Appenino Camerte, Il Nuovo Piceno, La Voce Pretuziana. Inoltre ha partecipato a Convegni con relazioni edite dalla Deputazione di Storia Patria per le Marche, da Studi Maceratesi e altri centri.
Questo benemerito autore di centinaia di libri che, qui, sarebbe difficile elencare, era nato in Altidona nel 1923, si è formato nelle scuole della Consolata a Santa Maria a mare ed è vissuto a contatto con migliaia persone di ogni dove. Il prof. Gabriele è conosciutissimo per la passione nel rievocare le ricorrenze e procurare commemorazioni, tra cui, ultimamente quella di Ennio Flaiano, glorioso sceneggiatore, legato a Fermo per avervi frequentato la scuola primaria, poi gloria dei film del neorealismo italiano.
Moltissime persone hanno ascoltato il prof. Nepi in conferenze ed incontri, come nell’Università della Terza Età e del tempo libero, da lui fondata a Fermo nel 1990, primo fra tutti nel territorio fermano, esemplare nel potenziarne le iniziative con mass-media, con lezioni e con visite guidate. Ultimamente la città di Fermo ha fruito della sua collezione di carte geografiche selezionate per illustrare la provincia di Fermo nelle sue più antiche tipologie cartografiche.
La più prestigiosa Guida storica, culturale, artistica e turistica di Fermo e dei dintorni, è senz’altro l’opera di Gabriele Nepi che ha rivelato i tesori artistici, i musei, le personalità storiche del Fermano. La Deputazione di Storia Patria per le Marche l’ha voluto socio corrispondente. L’editore Hoepli gli ha affidato il completamento della famosa raccolta di proverbi e motti latini. Lo hanno voluto socio le molte accademie: Tiberina; Teatina; Delle Scienze (Roma) e ne hanno chiesto la collaborazione molti assessori della Cultura degli Enti Locali.
Gabriele Nepi come narratore dva risalto all’abilità comunicativa nei gruppi sociali, risvegliava lo spirito creativo, promuoveva iniziative comunitarie, esaltava le rievocazioni degli eventi storici locali. E’ stato il fondatore e presidente del Centro di Studi Storici Fermani. Tra i mille suoi amici e corrispondenti aveva anche l’arciv. Gianfranco Ravasi con cui ha conversato amabilmente nell’ultima venuta a Loreto. Il 2 settembre 2010 ci ha lasciati e serbano la nostalgia di lui una moltitudine di persone che lo ricordano con stima e con benevolenza per le sue relazioni con tutti, in particolare con gli scrittori locali e con quelli internazionali.