Matelica documento delle monache clarisse 1237 gennaio 11

 

1237.01.11: Consacrazione di Rosa

Nel nome di nostro Signor Gesù Cristo. Anno 1237, indizione decima, giorno 11 gennaio, al tempo del papa Gregorio e dell’imperatore Federico, alla presenza dei testimoni  scritti sotto, donna Rosa, figlia del defunto signor Ranno di Alberto Gualtieri, di propria spontanea buona volontà e per la redenzione delle anime dei suoi genitori e sorelle e per la propria anima, consacrò se stessa e i suoi beni, ed entrò nel monastero e chiesa di santa Maria Maddalena. La signora predetta promise obbedienza e riverenza a Frate Pietro ministro dei Frati Minori ed alle consorelle. Fu accolta a nome della stessa Chiesa, con l’impegno che mai, in alcun tempo, sarebbe uscita da tale chiesa, per andare a servire in altro luogo religioso, in occasione di stare o rimanere; ma sempre sarebbe restata in questo luogo e rinunciò al mondo. Promise di mantenere la castità e l’unità e di tenere la necessità e lo fece per Dio, per l’amore che ha  verso nostro signore Gesù Cristo, verso la vergine Maria e Maria Maddalena. Mentre Frate Pietro predetto domandava: “Vuoi tu essere resa a Dio a questo luogo della santa  Vergine Maria e santa Maria Maddalena, permanendo e stando davanti all’altare di santa Maria Maddalena?” Lei disse: “Lo voglio”. Frate Pietro e le consorelle la ricevettero a nome e per conto della Chiesa predetta e la vestirono per mezzo dei panni dell’altare e per mezzo del bacio della pace presso l’altare. Rosa dopo queste cose, donò e concesse al monastero ogni diritto ed ogni ragione ed azione che aveva nei confronti del Signor Masseo e del signor Gentile di Nazario per quattrocento libbre che quelli erano tenuti a darle dalla vendita del podere paterno e materno di lei, inoltre per 156 libbre che donna Biatrice e la stessa donna Rosa avevano prima consegnato; come pure lei consegnò e diede al predetto monastero, o luogo, ogni altro suo bene; e oltre ed in aggiunta a ciò anche quel che fosse di suo avere. Promise di mantenere stabili e definitive questa sua donazione consegnata e di non contrastarla in nessuna occasione, senza  riserva. Erano presenti il signor Bartolo di Gentile, il signor Rainaldo giudice, Morico della Rocca, il signor Benintendi, don Pietro di Palmuccio, Bono frate, frate Filippo, don Bentivoglio e molti altri testimoni richiesti, nella detta chiesa.Fui presente io notaio Albertino che per mandato della stessa Rosa e delle consorelle, scrissi l’atto, e lo resi di pubblica forma.

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