FALERONE storiografia di Marco Armellini.

Marco Armellini.libro

Marco Armellini da sempre seguita a far conoscere nuovi documenti storici su Falerone anche nel libro edito nel 2017 =Falerone storia e cronaca di una comunità= in 160 pagine di storiografia mette la vita paesana faleronese in sintonia con la vita nazionale italiana. In copertina la foto di un dipinto di Piero Antonelli “Castrum Falleronis”. Si notano i temi della solidarietà di antica radice francescana e benedettina, tra l’altro nella Società Operaia di Mutuo Soccorso che dava aiuto alla classe dei lavoratori con vari apporti tra cui l’istruzione e la promozione di nuove iniziative produttive. Il senso spirituale di unione solidale è stato vissuto anche ad opera del culto alla “Madre del buon consiglio” a cui questo autore ha in precedenza dedicato un volume. In particolare, consideriamo la documentazione che egli ha reperito. Celebre l’antica sede vescovile di “Falerio Piceno” con la chiesa di San Paolino. La chiesa del popolo, detta ‘pieve’ (plebe) di Santo Stefano è parimenti segno degli insediamenti più antichi nella località Piane di Falerone vicino al fiume Tenna. Il francescano Fra’ Giovanni da Penna San Giovanni era frequentatore di questa pieve. I Francescani erano nelle chiese di Santa Maria degli Angeli e di San Giovanni alle Piagge, con propri conventi. L’autore ricorda la Chiesa di Santa Rosa, il teatro, la statua di Venere, il dipinto opera dal Crivelli, le lapidi per Garibaldi, per Giordano Bruno ed altre più recenti.

   Un’organizzazione del tutto speciale e non reperibile altrove era la compresenza di quattro ecclesiastici, Priore, Prevosto e due altri Parroci che praticavano insieme il servizio pastorale con la presidenza settimanale a turno. Per la memoria della vita civile e religiosa dei Faleronesi sono ricordati i momenti ecclesiali ed anche quelli anticlericali. L’appendice del libro spazia su alcuni aspetti culturali come la gastronomia con l’olio, con il vino cotto e con dolci speciali. Vari i Blasoni locali e i momenti animati dal folclore.

Per gli studiosi non sia inutile indicare la bibliografia usata gli scrittori faleronesi e internazionali: Pompilio Bonvicini; Raffaele Foglietti; Raffaele e Gaetano De Minicis; Walter Scotucci; Amico Ricci; Gustavo Parisciani; Claudio Giovalè; Charles Clement; Giovanni Ginobili; Stefano De Angeli; Michele Feloci Pulignani; Giuseppe Colucci; Gian Battista Compagnoni; Luigi Vinci; Michele Catalani; e altre citazioni, anche da periodici come La Rivista Marchiana illustrata (1910); L’Osservatore Romano (1933); Rivista della Beneficenza Pubblica (1881); La Terra (1927); la Voce delle Marche e La Voce della Verità. Ha compulsato anche negli archivi gli Atti del Consiglio Comunale faleronese; dei Commissari; del Podestà e dei Sindaci; atti del Parlamento Italiano, della Banca d’Italia, della Curia diocesana e di altri enti e famiglie come Armellini, Telloni, Scafà. Interessante la citazione di siti documentali in internet. L’editore più specializzato è stato Menicucci per la sua tipografia locale.

Non sia inutile dare la raccolta edita delle illustrazioni:

1= Sigillo della parrocchia di Santo Stefano.

2 = Chiesa della Madonna degli Angeli 1545 e secolo XVIII

3 = Dipinto “Vergine in gloria con i santi Rocco e Lucia” di Vincenzo Pagani 1547.

4 e 5 = Resti di Chiesa e monastero di San Giovanni alle Piagge 1371 e secolo XVIII.

6 = Chiostro del convento

7 = Catasto Gregoriano secolo XIX – Falerone

8 = Largo Ferrer già Borgo Santa Rosa

9 = Manifestino della tombola, teatro, fiera 1859

10 = Manifesto dell’assemblea musicale 1868

11 = Piazza e teatro a Falerone secolo XX

12 = Manifesti per la morte di Garibaldi 1882

13 = Lapide per Garibaldi 1884

14 = Statua ‘Venere di Falerone’ e altre al museo Louvre

15 = Incisione francese: ‘Venere’ di Falerone 1874

16 = Cartolina postale al Sindaco del Comune di Falerone 1910

17 = Articolo con foto del dipinto di Crivelli 1927

18 = “Vita di San Francesco d’Assisi” nel manoscritto di Falerone edito 1910

19 = Incisione di Giuseppe Colucci fine secolo XVIII.

20 = Foto della visita C.A.I. 1889

21 = Manifestino per la Guardia Nazionale 1849 circa

22 = Modulo convocazione della Guardia Nazionale 1865

23 = Banda musicale 1886 anniversario 25° dell’Italia unita

24 = Sottoprefettura di Fermo per la banda 1891

25 = Carteggio della Banda Municipale 1910

26 = Soci della Società Operaia di Mutuo Soccorso 1868

27 = Prestito della Biblioteca Agraria Comunale

28 = Certificato medico nella Società Operaia 1904

29 = Targa della Società Operaia e lapide a G. Garibaldi

30 = Modulo del prestito volontario del grano anno1868

31 = “L’eco del Tronto” articolo sulla Società Operaia

32 = Istituzione della Cassa di Risparmio 1874

33 = Soci fondatori della Cassa di Risparmio (fine secolo XIX)

34 = Bilanci della Cassa di Risparmio dal 1874 al 1887

35 = Cartolina: Cassa di Risparmio anno1923

36 = Lapide a Sisto V (anno 1585)

37 = Petizione del Comune alla Camera dei Deputati, 1862

38 = Palazzo e lapide a Giordano Bruno

39 = Epigrafe nella lapide a Giordano Bruno

40 = “L’asino” rivista anticlericale frontespizio 1912

41 = Convegno diocesano a Falerone 1926 con autorità

42 e 43 = Sala cinema e cappella nella Casa del Pellegrino

44 = Prospetto della Casa del Pellegrino

45 = Casa del Pellegrino – lato sud

46 = Affresco della Guarigione della Suora, nella cappella della Madonna del Buon Consiglio

47 = Baldacchino con l’effigie della Madonna del Buon Consiglio

48 = Iscrizione al partito radicale di Falerone (1913 circa)

49 = Foto di Don Romolo Murri

50 = Geo-cartina della rinnovata Provincia di Fermo

51 = Lapide progettata nel 1835

52 = Lapide sull’assedio dell’Italia nel 1935 (sanzioni)

53 = Olio del piantone nella Villa Clementi

54 = “Dolce di Falerone-serpe” dal Forno Lautizi

55 = Vino locale, bottiglia della Villa Clementi

56 = Mappa del centro storico di Falerone e catasto

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