RETTITUDINE

SantAnna il giusto e retto rimanda

RETTITUDINE

Il proverbio che subito affiora nella mente di chi pensa a Sant’Anna è il popolarissimo detto:

“Sant’Anna il vero e giusto rimanda”. Purtroppo si verificano sopraffazioni ed atti di bullismo e si diffondono perché i colpevoli di soprusi sanno di poter vegetare nell’impunibilità. Il proverbio fa capire che sant’Anna vuole riportare le giustizia contro le soperchierie. Occorre consapevolezza. E’ un monito a volere un mondo di atti giusti, nelle piccole scelte per vivere la rettitudine anche a costo di sacrifici. Per evitare le sopraffazioni occorre usare impegno nell’individuare i responsabili delle ingiustizie. E’ vero che la giustizia è di Dio che la fa trionfare eternamente. Emanuele Kant diceva che la vita eterna è necessaria affinché ciascuno abbia per sempre il suo. Dove il popolo usa attenzione si alimenta il dovere della certezza della pena. Nessuno si può tirare fuori; non ci debbono essere indifferenti di fronte alle angherie. Anzi quando si esercita l’attenzione per far ravvedere i prepotenti si prevengono i reati tipici della mafia. E sant’Anna lo fa realizzare.

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