IMMACOLATA CONCEZIONE
Chi è lei?
Il Signore con Maria ha distrutto il peccato.
Da Adamo ed Eva con il peccato venne la morte.
Dalla santità di Maria viene la vita, gioia divina
Suo Figlio, con il parto verginale di Immacolata
nasce immacolato, uomo Dio che libera da peccato.
E’ Madre delle persone e creature rinnovate, risuscitate
alla dignità originaria persa in Adamo alla quale queste sono destinate in eterno nella gloria e nella lode a Dio.
« IO SONO CONCEZIONE IMMACOLATA »
Lourdes 25 marzo 1858
“Tutta bella sei, o Maria, la macchia d’origine non è in te”
Cantate la novità del Signore che compie meraviglie
Liturgia – 8 dicembre
LEI IMMUNE DALLA MACCHIA ORIGINALE
Oggi, un pensiero di letizia percorre la Chiesa tutta e dal cuore erompe un giulivo canto che si innalza a Dio Santificatore, nella liturgia e negli gli osanna degli angeli e dei beati nella patria celeste. Maria concepita senza peccato è Immacolata. Ha la superiorità sul male ed è piena della grazia dello Spirito Santo. È doveroso il canto di trionfo, di benedizione e di ringraziamento al Salvatore e Glorificatore che è fonte e completamento finale di ogni bene. In lei c’è il pegno sicuro di consolazione per ogni persona, è la regina dei cuori
Oggi si innalzano le lodi perché Maria di Nazareth è redenta sin dal suo concepimento ad opera della Potenza divina d’Amore. «Tu sei tutta bella, o Maria, e la macchia d’origine non è in te». Da lei emana e ci sorprende la presenza divina che guida la storia per la nostra salvezza. Non per merito di persona umana, ma per pura grazia divina lo Spirito di Dio ci predestina fin dalla sua eternità per essere santi. Non restiamo nelle perplessità, ma accogliamo le certezze dalla Chiesa che svolge la missione del Messia Gesù.
Il primo uomo creato, Adamo, viveva nell’armonia dell’universo e non poteva soggiacere né a malattie, né a sofferenze, tanto meno alla morte; ma quando Adamo ed Eva hanno rifiutato Dio chi emana il bene, con questo peccato hanno dato origine alla morte nel mondo. Per riscattare le persone dal male il divin Padre ha progettato che suo Figlio, il Verbo creatore, avrebbe preso la natura e la carne umana per mezzo di una donna libera dal peccato sin da prima della sua origine, distaccandola dalla eredità di decadenza di Adamo: donna libera dalla concupiscenza della carne, degli occhi e della superbia della vita, a cui soggiacciono tutte le creature umane. Maria è preservata dalla colpa dei progenitori, è benedetta con ogni benedizione spirituale in Cristo
Per tanti secoli prima dell’incarnazione del Figlio di Dio avvenuta nel grembo di Maria di Nazareth, l’umanità è vissuta con un malessere derivante dal peccato originale, insinuato dal serpente demoniaco. Poi la Misericordia divina ci ha dato l’Immacolata, unica eccezione con il privilegio che lo Spirito Santo ha messo nell’umanità al fine di realizzare l’oracolo contro satana: «Lei schiaccerà il tuo capo». L’Immacolata esalta il divino Spirito che ha fatto cose grandiose in lei.
C’è questa letizia dei popoli cristiani per l’Immacolata. La nostra fede ce la fa onorare gloriosa affinché testimoniamo la beata speranza del regno divino è già realizzata nella beata Vergine, per merito della sovrabbondante grazia del Cristo che viene incontro ad ogni persona. Il canto dell’umanità, che è stata redenta, solennizza la vittoria completa del bene sul male nella Sposa dello Spirito Santo.
La vittoria della Tutta Santa sopra l’antico serpente comporta la redenzione dell’umanità tutta. E oggi la Chiesa con gratitudine ripete a Maria, «Tu sei la gloria, tu sei la letizia, tu sei l’onore del tuo popolo». Lei, Madre di Gesù è Madre anche dei fedeli del Figlio. Immacolata, Sposa dello Spirito Santo è regina di ogni bene e della pace, è ausiliatrice, soccorritrice, avvocata perché è unita al Figlio nel redimere ogni persona. Coopera con la sua carità alla nascita della fede nei credenti ad opera della Chiesa che è corpo mistico del Cristo.
La Chiesa oggi invita a festeggiare lo speciale unico privilegio di Maria nella gloria della sua Concezione Immacolata e noi partecipiamo a questa esultanza. Oggi ricordiamo la più grande vittoria che Dio ha effettuato sul maligno nemico del genere umano, con la preservazione di Maria dalle conseguenze del peccato di origine. Ricordiamo insieme il meraviglioso evento che è stata la definizione dommatica dell’immacolato concepimento di Maria, data da Pio IX. Inoltre diamo valore alle apparizioni mariane che confermano la fede che viene dal divin Verbo.
Proclamiamo che il Creatore è la sorgente della universale allegrezza e merita lode e ringraziamento. Ha chiamato Maria ad essere conforme all’immagine del Figlio e per questo l’ha giustificata e glorificata. Ricordiamo che in lei, preservata dal peccato di origine, la vittoria della divina grazia ha sopraffatto stabilmente il male. Ci rallegriamo del trionfo e della gloria della straordinaria santità che risplende in lei per la divina sua maternità vissuta nel totale abbandono alla divina volontà. Teniamo presenti due solenni eventi, quali: la proclamazione dell’Immacolata Concezione fatta dal Vicario di Dio nel 1854 e la presenza reale dell’Immacolata Concezione a Lourdes dove si è manifestata a Bernadetta, nel 1858.
Esultiamo meditando una così celestiale creatura, unendo il nostro spirito a quello di tutta la Chiesa militante e trionfante. Volgiamo il pensiero alla Vergine e dichiariamo: “Tu sei il miracolo con cui Dio dona all’umanità l’incarnazione del suo Figlio; sei la gioia del Paradiso e lo illumini con i raggi della tua bellezza, sei la letizia e l’onore del popolo che sarà redento, come tu sei redenta, e a te affida le sue gioie, le sue speranze e i suoi affetti. La Chiesa che è pellegrina nella fede, come è stato per te, fino alla patria della Trinità santissima, o l’Immacolata che vivi con il corpo e con lo spirito, continua il tuo ruolo materno nei riguardi dei fedeli del tuo divin Figlio”.
Oggi, l’Immacolata Concezione, la benedetta tra tutte le donne, schiaccia le potenze dell’inferno sotto il suo piede vittorioso per cui tremano i seguaci del maligno che istilla l’odio contro Dio. Rivolte all’Immacolata vincente, tutte le generazioni acclamano la sua piena beatitudine. Beata perché ha creduto alla Parola del Signore, beata nel cammino della fede che compiuto con l’obbedienza, la speranza e la carità. Tra gli alleluia, l’Immacolata non dimentica i problemi dei figli pellegrinanti nelle tempeste della vita terrena. Con la tenerezza di Madre purissima; ci stringe in un amplesso d’incoraggiamento che ci conforta per le lotte del passato e ravviva la speranza di pace per l’avvenire. Nell’Immacolata vediamo rifulgere i doni dello Spirito santo: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, pietà e timor di Dio.
L’Immacolata Concezione, è la santa dimora di Dio, è la luce alle nostre menti, ci ispira pensieri degni di lei, e fa in modo che la fiducia conduca ogni cuore ad amare Dio.
L’Immacolata è consapevole del ruolo dato a lei nella storia della salvezza, riconosce la gratuità dei divini doni. Vuole svolgere la privilegiata missione a favore di ogni persona umana. Sinceramente si reputa un nulla davanti alla Potenza divina d’Amore, pertanto esulta e magnifica il Signore, ed è beata dello sguardo rivolto a lei.
PROGETTO ETERNO DI DIO
Un canto armonioso e sublime è risuonato un giorno nei cieli eterni, e l’universo ne ha sentito il dolce effetto. La creatura più che celestiale dichiara che lei è la primogenita in tutte le creature dell’Altissimo: prima dei secoli, fin da principio egli l’ha creata. Per tutta l’eternità non verrà meno. Nel cielo con lei è sorta una luce perenne. il Signore l’ha posseduta fin dal principio, l’ha rivestita della sua grazia, l’ha concepita tutta bella. Primo sorriso del pensiero di Dio, quando l’eterno Amore si mosse ad operare nel tempo le altre bellezze dell’universo, lei gli era fianco come prototipo. Quando assegnava leggi mirabili alla danza del moto degli astri, e segnava il sentiero al sole, alla luna, con accenti d’infinito amore, la Potenza divina donava il sole a lei per vestimento, e la luna per poggiare i suoi verginali piedi. Lei dichiara di essere la madre del bell’amore e della speranza. Sono questi cenni del Qoelet e dell’Apocalisse, riferibili alla Concezione Immacolata, prestabilita Tutta Santa, fin dall’eternità dall’Altissimo.
Maria fu concepita per essere la Madre dell’eterna sapienza, la Madre del redentore degli uomini. Tutte le bellezze delle creature dovevano imitare questa suprema donna; tutte le meraviglie dovevano servire a lei; tutti i privilegi, tutto il fulgore di innocenza e di santità, dovevano rendere più ammirabile questa portentosa donna; tutto il creato, in una parola, doveva tributarle omaggio. San Bernardino dice che tutto l’universo è stato creato per questa privilegiata creatura. San Giovanni Damasceno la chiama abisso profondo di miracoli e San Germano ammira la più sublime meraviglia tra tutte le meraviglie concepibili.
Pio IX, soprannominato “il Pontefice dell’Immacolata Concezione”, la chiama: “giglio tra le spine, Vergine illibata e libera da ogni contagio di peccato, trono eccelso di Dio, arca di santificazione costruita dall’eterna Sapienza, paradiso pieno di innocenza, di immortalità e di delizie”.
La presenza di questa sublime Tutta Santa ha sempre destato l’esultanza e la gioia del cielo e della terra. Gli angeli tripudiano e le persone umane rinfrancano le loro speranze, rallegrandosi con lei che per divina volontà, sin dal primo istante della sua vita, ha vinto Satana il quale agisce sempre in modo da opprimere il popolo di Dio.
Maria fu preveduta donna trionfante fin dall’eternità da Dio che promise la sconfitta del maligno attraverso la liberazione dal peccato per l’Immacolata fin dal primo istante della sua esistenza. Lei indora con i suoi raggi il cielo ed effonde nei credenti i doni dello Spirito Santo con cui fa sentire la cura che il divin Padre ha dei suoi figli arricchendoli dei carismi dell’Immacolata, quali carità, gaudio, pace, pazienza, benignità, bontà, longanimità, bontà, mansuetudine, fedeltà, modesta, purezza.
Satana voleva insinuare il peccato in lei che al contrario è il riscatto dell’umanità erede del peccato. Il maligno insidiava, ma Iddio con una redenzione anticipata, con un prodigio tutto nuovo, l’ha voluta preservare da quel veleno originale, con il quale noi tutti figli di Adamo peccatore nasciamo.
E Maria creata per sconfiggere l’inferno, si è tutta affidata alla Potenza divina d’Amore che la fa trionfare contro ogni peccato. Questo privilegio è coerente con la concezione verginale del Cristo, immacolato Figlio divino. Così viene attuato quell’anatema nell’Eden al serpente che sedusse e rovinò i nostri progenitori e la loro discendenza. Maria è chiamata a sconfiggere il serpente preavvisato: «Io porrò inimicizia tra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: costei ti schiaccerà la testa». Maria concepita vittoriosa, bella, pura, santa, è dotata di tutti i doni divini, e per lei la liturgia esulta: «Cantiamo al Signore perché ha compiuto strepitose meraviglie».
La gloria del trionfo dell’Immacolata è il vanto del popolo cristiano che la esalta come speranza di tutti noi miseri peccatori: «Tu onorificenza del popolo nostro. Tu mediatrice, o Maria». E noi tutti dobbiamo confidare in Maria; confidare nella sua mediazione potente presso Iddio, mentre la vediamo come figlia di Adamo, con la medesima nostra natura, ma con la sua grande gioia d’essere preservata dai danni trasmessi dai progenitori che hanno peccato. Il profeta Isaia le fa dire: «Io gioisco pienamente nel Signore. La mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia».
Nella sua santità totale l’Immacolata Concezione è e sarà sempre esaudita dal suo divino Figlio in ogni preghiera, perché lui costantemente la ama più di tutte le altre creature. Lei riconosce che per solo riguardo alla nostra salvezza è stata l’unica persona preservata dalla universale infezione e ringrazia la misericordia divina che l’ha adornata del privilegio singolarissimo di piena unione con Dio suo creatore. Pertanto si sente impegnata ad aiutare i tristi figli di Adamo da redimere.
Benedetto l’istante quando venne concepita questa Vergine, benedetto l’istante in cui lo Spirito Santo operò questo prodigio di santità per l’onnipotente misericordia, che l’ha resa immune da ogni qualsiasi malizia, pur soggetta alle pene del cuore.
Tutte le persone hanno motivo per gioire e rallegrarsi del trionfo concesso a Maria, benedicendo la sublimità di Immacolata Concezione. Tutte le generazioni ricevono fiducia e conforto nel mirarla così totalmente santa, e loro mediatrice.
LA VERITA’ DETTA DAL VICARIO DI CRISTO
I credenti cristiani, nel corso dei secoli hanno reso gloria, per fede, a Maria nel suo immacolato concepimento. I popoli cristiani hanno sempre fatto eco alla predicazione apostolica. I Padri della Chiesa cantavano Maria luminosa per la pienezza dei doni divini di Grazia nella totale perenne sua santità. Una dolce ispirazione della fede porta i cristiani a lodare Maria concepita senza macchia.
Molte generazioni la chiamavano Immacolata Concezione, e diffondevano migliaia di scritti che ne parlano, a difesa del suo concepimento illibato, senza ombra di male; erigevano monumenti per farla ammirare, insegnavano articoli di fede e fervidi inni in suo onore.
Se portiamo lo sguardo su tutto il corso dei secoli, per tutta la cerchia dello spazio, vediamo sorti ovunque e costantemente, altari, chiese, cappelle ad onore della Vergine concepita senza peccato. Sono sorte confraternite, congregazioni, oratori, a migliaia, che hanno scelto il nome dell’Immacolata Concezione. E da sempre tanti artisti sono intenti per lei a dipingere quadri, a scolpire statue, a coniarne medaglie. Permangono maestri, in ogni continente, ed oranti in ogni tempio, che con forte parola, giuravano e giurano di difendere fino al sangue la verità dell’Immacolata.
E tantissimi fedeli nel rendere gloria all’Immacolata nel corso di vari secoli, hanno richiesto ai sommi Pontefici di pubblicare il dogma che lei Maria è stata concepita senza peccato ed è Immacolata Concezione fin dal primo istante della sua esistenza. Quando i tempi della storia sono diventati maturi per fare questo, ecco che la Provvidenza divina ha dato alla sua Chiesa il grande Pontefice che fu chiamato il “Papa dell’Immacolata Concezione”, Pio IX che ha preso la decisione.
L’apostolo Giovanni scrisse che egli udì da tutti gli angoli, voci innumerevoli che venivano dal cielo, dalla terra, dal mare, le quali tutte altamente gridavano la gloria divina e noi possiamo ripeterlo per l’Immacolata Concezione. E di fatto il cuore del gran Pastore e Padre dei credenti cristiani ha avuto vastissima eco per la Bolla infallibile nell’esplicare la fede, l’8 dicembre 1854.
Come bello quel giorno tanto atteso con ardentemente desiderio! Nel maggior tempio della cristianità, in Vaticano, sulla tomba del martire principe degli apostoli, Pietro, il Vicario di Gesù Cristo, circondato da 53 Cardinali, da 43 Arcivescovi, da più di cento Vescovi, e da una moltitudine sterminata di popolo, dalla suprema cattedra del vangelo, con certezza di verità, in nome della Trinità eterna, con l’autorità di Cristo e di Pietro, proclamava, in mezzo ad una profonda e universale attenzione, che è verità di fede, rivelata da Dio, e da ritenersi tale da tutti, il fatto che Maria fu concepita senza peccato, e che è sempre l’Immacolata Concezione.
Si propagò per l’universo il felice avvenimento e dappertutto furono feste, luminarie e acclamazioni. Nuovi templi, statue, istituzioni. La pittura, la scultura, la poesia, l’architettura hanno creato testimonianze per rendere più celebre questa glorificazione di Maria, che è acclamata come gioia della Chiesa ad onore del popolo cristiano. Pertanto la Chiesa canta a Maria, Genitrice di Dio: «Il tuo concepimento annunciò al mondo un grande gaudio».
Satana vedeva allora raddoppiarsi sulla sua testa l’offesa dell’antica sconfitta, datagli già dalla sublimità del concepimento immacolato della divina Genitrice, poi dal vederla ancor più festeggiata tale in tutto il mondo dai credenti.
La solennità di questo universale omaggio all’Immacolata Concezione, con il decreto di Pio IX, ha assicurato sul capo di lei una gemma fulgida nella corona di glorie. Questo importante evento storico continua ad accrescere il culto al suo immacolato concepimento.
Il dogma era sollecitato dal desiderio e dai voti di una moltitudine innumerabile di fedeli che lo attendevano come figli della Chiesa. E hanno voluto ringraziare la bontà del provvido Iddio che ha riserbato il secolo XIX per rendere tutti pronti a solennizzare tanta gloria della Madre.
Per divino volere, per mezzo dell’oracolo infallibile del suo Vicario, sono state ribadite le le certezze di una dommatica verità e con le apparizioni mariane.
E’ gioia e conforto per tutti i cristiani rendere grazie a Dio per questa dommatica definizione dell’immacolato concepimento di Maria Vergine.
Oggi ancora Satana agisce contro i figli di Dio, perché il maligno vuole che Dio sia odiato e che questo odio si espanda tra le creature. La Chiesa lo contrasta onorando la Vergine per il trofeo conferitole dall’Altissimo con la vittoria sopra la sua perfidia. Noi sappiamo che l’Immacolata Concezione schiaccia, oggi e sempre, il capo al serpente infernale che va ispirando odio. E per l’importanza cristiana di questo avvenimento, è celebrato nella data memoranda con l’annuale solennità dell’8 dicembre.
La celebrazione conferma la vittoria divina contro il male, mentre il nemico va insinuando ai suoi seguaci il disprezzo mentale contro l’Immacolata Concezione. La dicono un’impostura, e avversano la Chiesa che presenta questo dogma, recriminando: “Perché proclamarla come verità dopo 18 secoli?” e insinuano velenosamente che la Chiesa violenterebbe la libertà degli uomini, e asservirebbe le coscienze! Sono calunnie infernali. Tuttavia i prodigi a Lourdes sconfiggono anche questa maligna presunta rivalsa.
E’ la fede che illumina le intelligenze per accogliere la Concezione Immacolata. E’ certo che la Chiesa non crea nuove verità di fede. La Chiesa è costituita dal suo fondatore Gesù Cristo che è il fondamento e la pienezza di ogni verità e lui ha posta questa maestra infallibile nell’impegno di spiegare le verità della rivelazione. Quelle meno ricordate vengono pertanto riproposte ai fedeli secondo la tradizione della predicazione apostolica e della liturgia. I credenti le ripresentano con canti, sculture e pitture, con la predicazione, con la pietà in tutti i secoli per cui sono state trasmesse le testimonianze e i segni di questo culto che viene elevato a maggiore chiarezza per mezzo della definizione dommatica.
Gesù disse a Pietro convertito che confermasse i fratelli nella verità, giacché lui stesso prega per i suoi apostoli affinché non abbiano a cadere mai nell’errore.
Quando Pio IX, vicario di Gesù, ha definito il dogma non aggiunse una nuova verità alla rivelazione. Ha esplicitato e riproposto a tutti i credenti il possesso della vera fede costantemente basata sulla predicazione degli apostoli. Pertanto pubblicò che l’immacolato concepimento di Maria, è immune da ogni colpa di origine fin dal primo istante della sua creazione. Questa verità non è affatto qualcosa di nuovo proposto a credere per la prima volta, ma è un suggello posto alla fede tenuta sempre dalla Chiesa universale.
L’IMMACOLATA DA’ PUBBLICA CONFERMA
E la stessa Immacolata Concezione, a Lourdes, lieta della devozione rafforzata dai sommi Pontefici, di persona, con la diretta sua voce, si è degnata confermare la proclamazione dommatica della grande verità dell’immacolato suo concepimento come deciso nei divini progetti fin dall’eternità, e come dopo che era stato annunziato nel paradiso terrestre è stato attuato nel grembo della mamma della stessa Maria. Questa verità suggellata di certezza nella seconda metà del secolo XIX, ha avuto la sua conferma immediata nei prodigi dell’Immacolata, a Lourdes, luogo divenuto il centro di una glorificazione mondiale.
Ritorniamo agli eventi. A Lourdes presso la grotta di Massabielle, alle falde dei Pirenei, il giorno 11 febbraio 1858, nell’ora del mezzogiorno, ricorrendo il giovedì grasso, la piccola città seguiva gli svaghi carnevaleschi. La pastorella Bernadetta Soubirous, era mandata dai poveri genitori a raccogliere legna in una piaggia dove coglievano i legumi, che erano il loro pasto giornaliero. Aveva fatto il suo fardello ed era sul punto di scalzarsi per guadare il fiume Gave.
Ma ecco un soffio improvviso di vento si suscita intorno che fa temere che potesse venire un acquazzone e lei guarda le foglie agitarsi sugli alberi. Si accinge ancora a scalzarsi per il guado, e il turbine spira di nuovo. Al che la fanciulla alza lo sguardo. Allora è presa da piena meraviglia, cade in ginocchio: dentro la nicchia della parete rocciosa si è mostrata a lei una visione: era una giovane donna.
L’ineffabile bagliore intorno alla persona apparsa non turba Bernadetta, né l’intensa luminosità ferisce i suoi occhi come farebbe di solito un simile splendore del sole. Vede un’aureola viva e mite, come fascio di raggi il cui splendore la invoglia a contemplare. Non gli appare una cosa fantasiosa, ma si rende conto di una realtà vivente, un corpo umano, una persona di comune statura, che si distingue soltanto per la sua aureola e per la sua bellezza. La sua veste è bianca come la neve delle montagne; una fascia azzurra, annodata a metà del corpo, scende in doppia lista sul candido vestimento. Dietro le spalle un bianco velo che avvolge le braccia, scende fino ai piedi sulla roccia, presso i rami di un rosaio. Sopra i piedi si aprono due rose di color d’oro.
Non reca nessuno degli ornamenti usati per vanità. Nelle mani ha una corona i cui grani sono del candore del latte, e la catena è come oro smagliante. Con le verginali dita scorre i bianchi grani, senza muovere le labbra, e si inclina, attenta ad accogliere le preghiera che da tutti i punti dello spazio le giungono.
Bernadetta, piena di stupore, reca la mano al suo rosario e vuole farsi il segno della croce, ma non riesce. L’apparizione celeste le sorride e con dolce maestà si fa il segno della croce e la mano di Benedetta, allora, fa lo stesso sacro segno, come portata invisibilmente dalla signora che prende a dire il Credo, il Padre nostro; poi al Gloria si dilegua nei cieli eterni dove la Trinità risplende nella sua gloria. In costei, tutte le bellezze umane risplendono emanate dall’eterna gioventù di Dio.
La lieta notizia si sparse nella piccola città di Lourdes e la gente si affollava dietro l’innocente Bernadetta, che, quando poteva, si recava alla grotta di Massabielle. Durante l’apparizione, il popolo accorso nulla vedeva di meraviglioso, osservava i moti di Bernadette perché lei aveva la visione e ascoltava arcane parole che conservava nell’animo con indimenticabile gioia.
La gente la sollecitava affinché chiedesse il nome alla donna meravigliosa. Venne il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, e quel giorno la portentosa visione avrebbe detto il suo nome. Era l’anniversario del grande mistero dell’incarnazione del Verbo e la Chiesa ripete: «Santa ed Immacolata verginità, come io renderò lode a te, poiché Colui che i cieli non possono contenere tu lo hai portato nel tuo seno?».
Bernadetta gioiosa, di fronte alla grotta di Massabielle, appena si manifesta l’apparizione, cade in ginocchio. Allora si irraggia attorno un’aureola, il cui splendore è ineffabile. Bernadetta chiede: «Oh! mia signora, vi piaccia di dire chi siete e qual è il vostro nome». La Signora tiene congiunte le mani con lo sguardo rivolto cielo. La pastorella rinnova la richiesta. La bella Signora con le mani giunte ha nel viso l’irraggiamento splendido in una beatitudine celestiale. Bernadetta contempla. La sublime signora ad un tratto, disgiunge le mani, apre le braccia e le rivolge in giù come per mostrare alla terra l’effondersi delle benedizioni su tutti, dalle sue mani verginali. Poi le innalza e ricongiunge, guardando il cielo con sentimento di gratitudine e parla: «Io sono Immacolata Concezione».
E dopo sparisce dalla visione. Bernadetta guarda accosto a lei, la miracolosa sorgente che scorre in un rigagnolo che fa sentire il mormorio del flusso delle sue onde.
Ecco adunque come a Lourdes dalla stessa Madre di Dio è chiaramente proclamato il suo Immacolato concepimento. Ecco la conferma che di persona l’Immacolata fa a quanto dichiarato dal Vicario di Gesù Cristo. Lei è davvero l’IMMACOLATA.
E notiamo che la Vergine dice «Io sono Immacolata Concezione», non dice sono candida … ma io sono il candore. La purità è la sua propria essenza: lei è il concepimento incontaminato perché il Figlio divino vuole incarnarsi in modo verginale nel seno della Concezione Immacolata. Lei è tutto quello che all’inizio, nella genesi, era stata la specie umana, innocente e felice, come nel progetto divino.
Pertanto Maria, nella grotta di Massabielle, ha proclamato il privilegio di Concezione Immacolata di cui Dio eterno l’ha incoronata, al di sopra degli angeli e dei santi. Quando lei ha lo sguardo elevato al cielo, sta contemplando la Trinità, Dio Padre di cui è la Figlia; Dio Figlio di cui è la Madre, Dio Spirito Santo di cui è la Sposa.
Ma il serpente infernale non soffriva la sconfitta per tanta glorificazione di costei che lo tiene conculcato sotto il suo piede virgineo. Il maligno tornava a cagionare calunnie per distruggere la fede proclamata. Lucifero aizzava i suoi seguaci a gridare alla superstizione; e moltiplicava le nuove opposizioni. Ma l’avvenimento diveniva più ammirabile a causa dei miracoli che il popolo sperimentava dall’acqua prodigiosa dinanzi alla grotta di Lourdes, dove era scaturita la sorgente portentosa. Allora le persecuzioni e persino le violenze perpetrate finirono sopraffatte dagli strepitosi prodigi che illustravano Massabielle.
E così l’Immacolata con l’eloquenza delle grazie si conferma e mostra ancor oggi a tutti che è gradito a lei questo titolo sublime che riunisce le sue prerogative e i suoi trionfi. La Trinità si compiace delle persone umili e compie in queste, per opera dello Spirito, le meraviglie delle grazie; segni dell’innocenza della Vergine Madre Maria che dona sempre ai suoi devoti un cuore umile semplice.
Fiumi di popoli sono venuti affluendo da tutte le parti del mondo alla grotta di Lourdes, dalle lontane Americhe ed anche dall’estremo Oriente, a migliaia si muovono verso questo santuario, a professare la fede, e ammirare i portenti sui malati e per glorificare Dio nei privilegi dell’Immacolata. E’ noto che Lourdes riceve a migliaia malati, paralitici, storpi, ciechi, idropici, che chiedono la serenità dell’animo e la salute.
Un grande numero di loro riportano miglioramenti e benessere, con sorprese per l’arte medica la quale con argomenti umani non sa spiegare tanti favori divini che pertanto vengono sfidati dalla scienza. Gli eventi richiamano a Lourdes le commissioni che fanno inchieste. I più insigni medici cercano una spiegazione, e non mancarono coloro che di fronte all’evidenza dei prodigi si sono ridotti, pur di negarli, ad ipotesi di autosuggestione, di ipnotismo o di altre nebulose teorie. Per comodità si disbrigano della realtà dei miracoli con vocaboli che ne negavano persino la possibilità. Chi vuol andare alla grotta di Massabielle conoscerà i benefici per gli infermi che nello spirito trovano pace e gioia nella grotta dell’Immacolata e ravvivano la fede.
E l’apparizione sua nella grotta di Massabielle resta un segno celeste che contrasta le negazioni dei miscredenti, conforta la speranza contro le angustie di questa vita attraverso la carità nel cuore delle persone.
La nostra tenerissima Madre dimostra come lei prende cura pietosa di tutti i figli sventurati di Adamo. Si pone vicina all’umanità, a Lourdes, per solo nostro conforto, per nostro aiuto e per nostra difesa. Maria, in questi nostri tempi, con le apparizioni, ha innalzato il trono della sua bontà e della sua misericordia per accogliere le preghiere di tutti i suoi figli spirituali che lei vuole consolare e rinfrancare. Oh! benedetto dunque ogni tempo quando l’Immacolata si mostra a noi in un luogo della terra! A lode dell’Amore misericordioso, la ringraziamo con la speranza di contemplarla poi nella serenità eterna.
INVOCAZIONE
Ora, ti contempliamo con la fede, o gioia del Paradiso, che vivi nella felicità eterna, mentre, sulla terra, noi, fiduciosi nel tuo amore, ci affidiamo alle tue preghiere. O benedetta fra le donne, noi vogliamo onorarti fra gli angeli e i santi, e vogliamo associare i nostri canti alle melodie dei cieli eterni. Dichiariamo, con immensa gioia: “Immacolata, tu sei Tutta Santa”.
Siamo di fronte a te, o Madre di misericordia, e deponiamo ai tuoi piedi il nostro dovere di onore. A te ci rivolgiamo, perché vale più un tuo sguardo che tutti gli sforzi delle nostre parole. Benedici e metti nel cuore nostro la tua venerazione, il tuo amore, l’ispirazione per la via da seguire in modo che non sbagliamo strada. Siamo deboli e peccatori, o conforto dei pellegrini, fa’ che ci ravvediamo.
O madre della speranza, guarda quanti fedeli ti vogliono amare per tutta la vita in modo da imitare gli esempi delle tue virtù. E noi, o Immacolata Concezione, ai tuoi piedi, offriamo la nostra fiduciosa ammirazione! Aiutaci ad amare la Parola, i Sacramenti, la Chiesa, i poveri. Da te, ausiliatrice dei cristiani, imploriamo la grazia delle grazie: la nostra conversione.
Noi offriamo il nostro povero impegno, lo consacriamo a te, o amorevole Madre nostra; e rinnoviamo a te la solenne promessa di fedeltà. Ah! Ben altre volte, è vero, facemmo questa promessa di fedeltà, che purtroppo abbiamo tradito per nostra colpa; eppure, di nuovo, affidiamo alle tue immacolate mani i nostri affetti pieni di speranza: prendili per aiutarci a praticare la fedeltà a te e a Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro fratello.
O regina degli apostoli, ogni comunità cristiana è sempre tua; ma se vi sono alcuni empii che ti bestemmiano e insultano il tuo glorioso nome, se, nell’ebbrezza del loro orgoglio, disprezzano il Vangelo e il sangue preziosissimo del tuo Figlio, tu implora perdono, o Vergine clemente. Vedi come il demonio attizza sempre l’odio, la falsità e il veleno negli animi! E tu, o Tutta Santa, con il tuo vergineo piede, schiaccia ancora e sempre il maligno. Devi farcela questa grazia.
Intanto, o Madre della divina grazia, siamo certi che tu non abbandoni i figli tuoi. Potremmo perire? Nei tuoi occhi brilla la luce immortale della speranza, nei tuoi piedi spuntano le rose eterne del perdono di Dio. Regina degli angeli, innamora il popolo delle tue bellezze, metti in onore il tuo rosario.
Tu stai oggi, o regina dei vergini, ad ascoltare i nostri pensieri di lode. O rifugio dei peccatori, porta i nostri cuori al cospetto di Dio e quando tu al tuo divin Figlio parli di noi, allora Dio ci accoglie con il suo perdono.
O Immacolata Concezione, quando Dio ci vede accolti tra le tue braccia, ci tende anche le sue, e noi, o cara Madre di Gesù e nostra, dalle tue braccia, passeremo al bacio paterno di Dio.
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\\\ Digitazione di Albino Vesprini, dicembre 2021///
Testo derivato con elaborazione e aggiornamento del linguaggio da un manoscritto datato
“Villa Pilotti” Penna San Giovanni 8 dicembre 1904
« Jesus Maria Joseph – Immacolata Concezione»