Crocifissione con i Santi Santa Rita da Cascia e San Nicola da Tolentino (2007)
Olio su tela di lino, cm. 80 x 160, Esposto nel Santuario di San Nicola a Tolentino (MC)
Gli agostiniani della Provincia Italiana hanno eletto come loro patroni i santi più conosciuti e invocati nell’Ordine e tra i fedeli: san Nicola da Tolentino e santa Rita da Cascia. Mi sono incontrato con l’amico Salvatore Tricarico, mentre era impegnato a rappresentare un altro agostiniano, il beato Antonio d’Amandola.
Da quell’amicizia e dalla visita al Santuario di San Nicola nacque l’ispirazione a rappresentare anche i due celebri santi agostiniani. “Il quadro, palesemente ispirato alla Crocifissione del Trittico Galitzin di Pietro Perugino del 1485 circa (oggi alla National Gallery of Art di Washington), rappresenta i due santi protettori in composta meditazione presso il legno del Golgota, sullo sfondo di un paesaggio digradante verso un lago. Sull’arida sommità del “luogo del cranio” sono sbocciati un giglio ed una rosa, attributi floreali della coppia di santi eremitani.
Tanto Nicola da Tolentino quanto Rita da Cascia coltivarono in vita la dimensione mistica della quotidiana contemplazione del mistero salvifico della Passione.
Se il Frate piceno confezionò personalmente quella croce che lo confortò nell’ora del trapasso, la monaca umbra ebbe il doloroso privilegio di portare impresse sul proprio corpo le sacre stimmate.
L’artista predilige uno stile di impronta neoquattrocentesca, nel solco di una visione primitiveggiante trasmessagli da Gian Filippo Usellini, Aldo Uggè ed Angelo Firpo, ovvero dagli esponenti della cosiddetta pittura della realtà”
(Prof. Roberto Tollo)