MONTE SAN PIETRANGELI
Dipinti in un trittico
Attribuzione a Mastro COLA DA S. VITTORIA IN MATENANO (FM)
Raffigurazioni: L’ANNUNZIATA – TESTA DI SANTA
Affreschi in stato frammentario della seconda metà del sec. XV.
Collocazione: Monte San Pietrangeli, Torre dell’antico Palazzo Comunale.
Proprietà: Comune di Monte San Pietrangeli.
Questi affreschi sono stati potuti fotografare solo di recente; una riproduzione parziale è stata fatta nel foglio parrocchiale “La lettera” nel numero del gennaio 1983. Nella breve relazione che l’accompagna si legge che il dipinto “si trova nella parte inferiore della Torre Comunale, e precisamente sopra la porta ogivale, nascosta dal soffitto posticcio”. La volta reale del vano è stata sfondata per farci passare i pesi che regolavano l’orologio pubblico e gli affreschi che, insieme a quello della Vergine, adornavano l’ambiente, in parte si sono staccati per il distacco dell’intonaco, altri invece sono stati abbattuti col martello e scalpello: questi segni devastatori sono visibili alla destra dell’Annunziata. Sul lato destro si conserva un notevole frammento di affresco, sormontato da una cornice con ornato gotico stilizzato, che doveva girare attorno al trittico votivo; quel che rimane raffigura la testa femminile del personaggio centrale, probabilmente una Madonna.
Dai dipinti e dalle decorazioni si deduce che nel vano costruito alla base della torre civica fu predisposta la “Cappella dei Priori”, il cui ingresso era costituito dall’arco gotico che ancora rimane. Nel sec. XVIII, la torre, dal piano della cappella in su, fu rifatta, come documenta il diverso materiale impiegato.
Il relatore del foglio parrocchiale, Mons. G. Di Chiara, conclude scrivendo che “non sarà facile stabilire chi sia l’autore, anche se la grazia del volto ed il perfetto disegno delle mani ci parlano di un autore non secondario”
Per noi che già abbiamo familiari molti particolari stilistici del pittore al quale, provvisoriamente, abbiamo assegnato il nome di Mastro Cola da S. Vittoria, non sarà cosa difficile dimostrare che, con certezza morale, gli si possono assegnare anche questi affreschi. Il confronto regge quando si prendono in esame le aureole, i lineamenti e l’inclinazione del volto. Sono significative insieme le combinazioni cromatiche come la stampigliatura di palmette sul manto, o sul fondo, che appaiono molto simili, cioè concepite alla stessa maniera come quelle dipinte sul manto di S. Giovanni nella “Crocifissione” di Monte Vidon Combatte. Il moto della bocca della testa del trittico è simile a quella del S. Amico di Monterubbiano.