6 GENNAIO
EPIFANIA DEL SIGNORE(Mt 2,1-12)
“Dov’è il Re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto la sua stella e siamo venuti per adorarlo”.
“Per Matteo i maghi, quelli che la religione dichiara esclusi dalla salvezza, sono i primi a rendersi conto della presenza di Dio nell’umanità e ad informare i giudei che, anziché rallegrarsene, si allarmano: Erode si spaventò e con lui tutta Gerusalemme. Erode convoca i sommi sacerdoti e gli scribi per informarsi sul luogo in cui doveva nascere il Messia: questo titolo rivela che quel che teme Erode e con lui Gerusalemme è il Messia liberatore d’Israele. Il terrore che li coglie è lo stesso che, secondo la tradizione, prese il faraone e tutti gli egiziani alla notizia della nascita di Mosè recata loro dai maghi: l’arrivo del liberatore gettò nel panico i dominatori che decisero la mattanza di tutti i bambini ebrei (Es.1,16-22). Ora, l’annuncio della nascita del Re dei giudei allarma Erode e con lui tutta la città si spaventa” (A.Maggi).
I maghi, informati, riprendono il cammino. I sommi sacerdoti, gli scribi e i farisei, conoscono la meta, ma non vanno.
I lontani, che all’ultimo momento conoscono la Sacra Scrittura, credono, vanno e trovano con immensa gioia il Redentore.
Erode non è tranquillo, è turbato. E’ un bugiardo. E’ un re che non è degno di stare sul trono. Lo ha usurpato. Manda a cercare il Bambino, non per adorare, ma per uccidere.
“I Magi, entrati nella casa, videro il Bambino con sua madre… e lo adorarono”.
I Magi non sono entrati in una reggia, ma in una casa comune dove risiede il Dio-con noi.
Anche le nostre case sono case comuni, ma in esse deve albergare con gioia il Dio-con noi: Gesù.
I Magi vedono il Bambino e la Madre: è la coppia regale. Giuseppe, il custode, è nascosto. I Magi si prostrano, manifestano il loro omaggio donando oro, incenso e mirra. Ritornano gioiosi alle loro terre.
Gesù, se accolto, dona gioia ad ogni uomo. Egli è Amore, amore che deve entrare in ogni persona per essere ridonato ad altri fratelli. L’Amore di Gesù accolto nel cuore rende gradito l’uomo a Dio e agli uomini.