NATALE
Per il Natale è chiaro che a Gerusalemme ogni anno il 25 dicembre si celebrava la festa dei lumi o della Purificazione o Dedicazione del Tempio (Gv 1, 10,22) festa delle “Encenie”. Come riferisce s. Agostino nell’Omelia 48 enceniare significava indossare cosa nuova, da cainon che significa nuovo. Il Figlio di Dio ha indossato la carne umana. Lui tempio della Trinità è altare sacerdote e vittima della nuova ed eterna alleanza .Mt 1,18-25; 2,13-23; Lc 2,1-52
<ideazione: 25 marzo probabilmente Pasqua ebraica, plenilunio>.
L’angelo Gabriele è mandato da Dio a Nazaret a parlare con Maria che era pienamente investita dall’amore infinito di Dio, la sua più amata, la più amabile delle creature umane e la più capace di amare Dio e le altre persone tutte. Gabriele fa l’annuncio dentro la casa paterna di Maria che dichiara: “Eccomi, sono la serva del Signore”. Il concepimento è opera dello Spirito Santo. Gesù è il Messia, il Figlio di Dio, la cui incarnazione in tal modo avviene a Nazaret. La beata Maria si sposa in seguito con Giuseppe di Giacobbe, discendente della famiglia del re David. Dopo nove mesi presso i ruderi della torre del re David a Betlemme il parto del Figlio di Dio che ha vestito la carne umana.