MASSIGNANO DOCUMENTI. studio di FILIPPO BRUTI LIBERATI.”8 novembre 1847 Nel felice imeneo di Amalia Fiori con Giuseppe Laureti ambedue di Massignano il marchese Filippo Bruti Liberati offre al padre della sposa signor Antonio Fiori meritissimo priore comunale la prima memoria sul detto commune di Massignano”
1511 A Massignano il Comune ha in archivio un istrumento in pergamena del 20 Novembre 1511 sotto Giulio II papa, in cui Domina Valeria moglie, e signora del signor Giovanni de Bertachinis di Firmo erede per la terza parte, e tutrice di Giovan Francesco figlio, erede, e per la terza parte il Sig. Girolamo Bertacchini di Fermo vendono il Molino in Massignano al Comune, posseduto con questo pro indiviso. Questo Istrumento fu stipulato in Fermo presso la chiesa di San Domenico con l’autorizzazione del giudice Catarino de Silvestrini di Norcia, davanti la Chiesa di S. Maria dell’Umiltà.
1569 La bolla di S. Pio V del 9 Giugno 1569 che ne richiamava una di Alessandro IV. del secolo XIII e copia di detta Bolla di S. Pio V. esistente nella biblioteca di Macerata nel vol. 7 della collezione de manoscritti, riguardante la Marca pag. 124 da pubblicarsi per esteso, come assai onorifica ai Massignanesi, considerati, come Cittadini Fermani.
1469 A Massignano trovai in archivio altro documento contenente una sentenza per i confini territoriali fra Ripatransone e Massignano dei 24 marzo 1469 quando era Francesco Lunerti sindaco, e Niccola vescovo Manduriense Commissario giudice.
1442 Questa contiguità tra i due fece sì che Francesco Sforza il 22 settembre 1442 assediando Ripatransone, scrivesse alla Magistratura di Massignano, affinché mandasse 25 grandi tavole forti dette “arse” per fare ripari alle bombarde a Pier Brunoro, uno dei capitani acquartierato con l’armata alla Maddalena oggi villa Boccabianca, La data è nel felice accampamento di rimpetto a “in felicibus castris contra RipaTransonem. Documento edito dal Colucci <Antichità Picene> al tomo 18 numero 134.