Silvestro pittore di un dipinto a Monsampietro Morico (FM) dell’anno 1527

IL DIPINTO DEL 1527 A MONSAMPIETRO MORICO (FM)

A Monsampietro Morico in provincia di Fermo un dipinto su tavola che un tempo era sull’altare maggiore della chiesa parrocchiale raffigura la Vergine Madre e il Figlio Gesù con san Pietro apostolo e san Sebastiano. La varietà dei colori è arricchita dalle piante con rami, fiori, foglie e frutti variopinti. Su trono rosso siede la Vergine dipinta in manto verde e placca pettorale; il Figlio in veste rosea con collana rossa. Sotto il trono l’iscrizione su cartiglio (tradotta dal latino) informa che l’opera fu fatta fare dal signor Marino di Bartolo. Silvestro per mandato degli eredi. 1527.

L’opera restaurata quarant’anni fa in tonalità rosea è segnalata nell’inventario nazionale del 1936 (VIII,285) come proprietà della parrocchia. Sono tantissimi i beni artistici e storici a Monsampietro Morico che nella località urbana di Sant’Elpidio Morico ha la meravigliosa chiesa di San Michele che racchiude dipinti prestigiosi del secolo XV, opera dei Crivelli. Quello che non è stato ancora studiato è il pittore Silvestro. Un pittore Silvestro detto Buono risulta attivo a Napoli e altrove intorno alla metà del secolo XVI. Le Marche hanno opere meravigliose di autori ancora da studiare. Anche questo dipinto di Silvestro è ancora poco conosciuto.

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EUROPA CRISTIANA da Pio II ai cattolici democratici

«L’Europa» è il titolo di un tarttato scritto da ENEA SILVIO PICCOLOMINI – PAPA PIO II

(De Europa, 1458-1461) in cui si parla dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, (oggi di Malta) che il Piccolomini considerava un mezzo per evitare il diffondersi dell’islamismo. Il timore che i mussulmani potessero invadere anche l’Italia recentemente era condiviso da san Giovanni Paolo II. Tra i primari impegni dei ‘Templari’ c’era l’attenzione e la dedizione gratuita verso gli infermi e i bisognosi senza distinzione di religione.   L’Europa ha radici cristiane.

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Pio X. \ L’Unione elettorale cattolica italiana era il movimento voluto da san Pio X per i laici cattolici, dopo che egli aveva soppresso l’Opera dei congressi. Gentiloni nel 1909 ne era Presidente perché il papa voleva che i cattolici fossero stati presenti in Parlamento e di fatto si associarono ai moderati liberali e nel 1913 ebbero il successo elettorale. Sei anni dopo, finita la Grande guerra, sorse ed ebbe successo il partito popolare di don Sturzo. Un volume che ne tratta – L’Unione Elettorale Cattolica Italiana 1906-1919. Un modello di impegno politico unitario dei cattolici, Cristianità, Piacenza 1993

Socialisti a Bologna 1904

Il Partito Socialista Italiano nacque a Bologna nel 1892 a Bologna, dopo il congresso di Genova e in dieci anni andò conquistando, in alcuni luoghi, gradualmente, i successi elettorali autoritari. Nel 1894 Andrea Costa fu eletto deputato a Budrio e Imola. Ebbero maggior successo nelle votazioni politiche nazionali e in quelle amministrative con accordi con partiti di sinistra, sotto la guida radicale della massoneria che univa repubblicani, radicali e socialisti. A Bologna nel 1902 quattro socialisti entrarono in Consiglio comunale. Francesco Zanardi fu eletto assessore. Ma i favoreggiatori “borghesi” ben presto si svogliarono degli ideali forti della propaganda socialista. Nel 1904 il PSI a Bologna si presentò da solo ed ebbe 5 deputati su 8 con 15.424 voti contro i 13.890 dei candidati della destra. I repubblicani insieme con i radicali ebbero poco più di un migliaio di voti.

CATTOLICI DEMOCRATICI a Bologna

All’inizio del secolo XX, si discuteva sul “non expedit”, cioè sulla mancata partecipazione dei cattolici all’attività politica. I democratici cristiani preparavano un partito cattolico autonomo passando attraverso un’alleanza “tattica” che poi avvenne con i moderati liberali. Furono avversati dai radicali e dai socialisti, anticlericali. I cattolici a livello locale si alleavano con i liberali in funzione anti-socialista. Nelle elezioni amministrative del 1895, a Milano, cattolici e moderati vinsero con 14.400 voti contro i 13.200 degli avversari repubblicani e socialisti alleati. Nello stesso anno nelle elezioni a Roma l’Unione Elettorale Romana cristiana vinse. Per evitare che i socialisti conquistassero il potere, l’alleanza dei fedeli cristiani con i liberali era considerata come scelta del “male minore”. La novità erano i progetti del movimento “democratico cristiano”, con un vasto programma di riforme sociali per tutelare gli interessi della grande parte della popolazione italiana costituita da operai e contadini.

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Svampa Domenico cardinale a Bologna, sue pubblicazioni e studi altrui 1880-2008 INDICE

PUBBLICAZIONI di SVAMPA DOMENICO (= S. D.) e

Alcuni scritti su Domenico Svampa, dal 1880 al 2024

S. D.: Montegranaro 1851 giugno 13 – Bologna 1907 agosto 10-

Sacerdote anno 1874 (anniversario 150°nell’anno 2024);

Vescovo a. 1887 (anniversario 137°nel 2024),

Cardinale dal 18 maggio 1894 (anniversario 130°nel 2024)

.* S. D. pubblicò molti articoli nei periodici a Fermo, a Roma, a Bologna; volle fondare nel 1896 il quotidiano “Avvenire”. Qui soltanto i testi ufficiali

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1 -. Manoscritto del docente S. D.   Praelectiones Textus Civilis.\ Fa parte di: Roma, Archivio della Pontificia Università Gregoriana negli anni 1880-1891.

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2 -. S. D. Della prestazione delle decime sacramentali e del progetto di abolirle: seguito dall’appendice sulla relazione dell’On. Rinaldi. Roma 1884

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3 -. S. D. La Madonna del fuoco : Accademia di musica e poesia dagli alunni del seminario forlivese dedicata il 16 novembre 1887 al loro novello pastore monsignor Domenico Svampa in argomento di profondissimo ossequio e di sincerissimo affetto. Forlì 1887 

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4 -. Vicini, Gabriele,   All’eccellenza reverendissima di monsignor Domenico Svampa dottore in divinità e diritto civile elevato alla dignità di vescovo di Forlì nel giorno del suo solenne ingresso il superiore e la religiosa famiglia dei minori osservanti della stessa città questo tributo di ossequente venerazione plaudenti unanimi o.d.c. / [del p. G.V. m.o.] Forlì 1887

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5 -. Mori, Giuseppe <card.>   A d. Domenico Svampa nel giorno della sua consacrazione vescovile impartita da S.E.R. il sig. card. Giovanni Simeoni : memoria di un amico e vecchio compagno di scuola. Roma 1887

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6 -. S. D. Epistola pastoralis ad clerum et populum dioecesis. Roma 1887

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7 -. S. D. Lettera pastorale al clero ed al popolo della diocesi di Forlì. Roma 1887

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8 -. S. D., Invito sacro per la festa della Madonna del Fuoco. Forlì edizioni varie: 1889-1894

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9 -. S. D., Comunicazione di una lettera pontificia e indulto per la Quaresima del 1889. Forlì 1889

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10 -. S. D., Dopo la consacrazione della chiesa cattedrale: lettera pastorale al clero ed al popolo della diocesi di Forlì. Forlì 1890

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11 -. S. D.,   Relazione delle feste straordinarie celebrate ad onore della Madonna del Fuoco nel decembre 1890 : offerta da S. E. R.ma Mons. Domenico Svampa vescovo di Forlì ai suoi diocesani. Forlì 1891

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12 -. S. D., Indulto per l’anno 1892; Promulgazione della seconda visita pastorale ; Annunzio del giubileo episcopale di Leone XIII. Forlì1892

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13 -. Stanghellini, Alessandro,   All’eccellenza reverendissima di monsignor Domenico Svampa vescovo di Forlì per sapienza zelo e soavità di governo lustro e decoro dell’episcopato italiano il sac. A. Stanghellini e i suoi alunni di belle lettere nel giorno onomastico. Forlì 1893

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14 -. <Seminario>   All’eminentissimo principe il signor cardinale Domenico Svampa nel suo giorno onomastico il professore e gli alunni di belle lettere nel seminario di Forlì 1894. Bologna 1894

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15 -. S. D. Lettera pastorale al clero ed al popolo dell’archidiocesi di Bologna: versione dal latino. Forlì1894

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16 -. S. D. <Curia di Bologna> Per l’eminentissimo cardinale Domenico Svampa, novello arcivescovo di Bologna: plausi e voti. Forlì1894

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17 -. S. D., Epistola pastoralis ad clerum populumque universum Bononiensis archidiocesis. Forlì1894

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18 -. Frassinetti, Antonio – Fiorentini, Giovanni, Omaggio dei due sacerdoti Antonio Frassineti, Giovanni Fiorentini della Diocesi di Modigliana a sua eccellenza rev.ma il cardinal Domenico Svampa. Castrocaro 1894 (versi)

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19 -.  <Curia di Bologna> Ricordo al popolo del possesso di sua em.za rev.ma il cardinale Domenico Svampa della sede arcivescovile di Bologna : 30 settembre 1894. Bologna 1894

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20 -. S. D., Notificazione … per la santa Quaresima dell’anno 1895. Bologna 1895

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21 -. S. D., Piccolo mese della Madre Ammirabile, dedicato alle religiose del Sacro Cuore in ricordo del primo giubileo della miracolosa immagine.\\ = S. D., Petit mois de Mater admirabilis, dedie aux religieuses du sacre-coeur en souvenir du premier jubile de la miraculeuse image, 1844 1894 : traduit de l’Italien. Bologna 1897

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22 -. S. D.,    Orazione panegirica di s. Ambrogio, recitata nella metropolitana di Bologna il 12 Dicembre 1897. Bologna 1897

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23 -. S. D., Crispolti, Filippo,   Gli effetti dell’astensione politica dei cattolici : discorso tenuto in Bologna all’oratorio de’ Fiorentini in presenza dell’e.mo card. Domenico Svampa arcivescovo. Bologna 1897

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24 -. Magnoni, Pietro   Regole della Compagnia di Sant’Orsola già eretta in Bologna l’anno 1606 da Alfonso Paleotti, arcivescovo secondo di detta città arricchita di molte indulgenze dai sommi pontefici Paolo 5. e Alessandro 7. ed in ogni protetta dall’eminentissimo Domenico Svampa. Bologna 1897

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25 -. S. D., Notificazione … per la festa della B.V. di S. Luca nell’anno 1897. Bologna 1897

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26 -. Pancaldi, Carlo,   Publicae laetitiae sensus quod cal. Aug. a. 1897 Dominicus Svampa card. archiep. bononiensium templum ad Gadium Montanum multo ampliori elegantiorique forma ab inchoato refectum Deo Maximo Aeterno in honorem Michaelis Arcangeli ac divi Nazari solemni ritu consecrabat : [Egloga] Bologna 1897

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27 -. S. D., Panegirico in onore di S. Antonio M. Zaccaria: detto l’11 novembre 1897 nella Chiesa dei revv. Padri barnabiti in Bologna. Bologna 1897

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28 -. S. D., In queste paginette il cardinale Domenico Svampa arcivescovo di Bologna lieto della vostra letizia vi offre o nobili sposi marchese Antonio Malvezzi Campeggi e donna Gendalina Boncompagno Ludovisi de’ principi di Piombino le parole di paterno ricordo indirizzatevi nel benedire il vostro auspicatissimo connubio perché le serbiate sempre nella memoria e nel cuore: Roma, 25 novembre 1897. Bologna 1897

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29 -. S. D., Orazione panegirica del patriarca S. Domenico : letta in Bologna nella basilica de’ padri predicatori. Bologna 1897

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30 -. S. D., Ratio examinis candidatorum ad ministerium praedicationis. Bologna 1897

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31 -. Ambrosini, Raimondo,   Memoria difensiva per S. E. rev.ma il sig. cardinale Domenico Svampa arcivescovo di Bologna nella causa iniziata dall’Economato generale dei benefizi vacanti di Bologna contro il comune di Cento per pagamento di decime. Bologna 1898

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32 -. S. D., Notificazione … per la festa della B. V. di San Luca nell’anno 1898. Bologna 1898

33 -. (I Cappuccini della Provincia di Bologna),   A sua eminenza reverendissimo Domenico Svampa arcivescovo di Bologna e principe del S.R.I omaggio dei pp. Cappuccini nel vigesimo quinto anniversario della sua prima messa. Bologna 1899

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34 -. [Zanardelli Giuseppe e al.], Eccellentissima Corte di appello di Roma, sezione prima per il Comune di Cento, in persona del Sindaco Antonio Mangilli, rappresentato dal Proc. Giulio Piccirilli contro la mensa arcivescovile di Bologna, in persona di S. E. l’arcivescovo cardinale Domenico Svampa … : comparsa conclusionale / [Giuseppe Zanardelli … et al.]. Bologna 1899

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35 -. S. D., Primo centenario dalla fondazione delle suore di carità: Discorso pronunziato nella cappella del collegio di San Vincenzo de Paoli il 26 aprile 1899. Bologna 1899

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36 -.  Dizionario storico del movimento cattolico. a cura di Traniello F., Campanini G.,

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37 -. (Seminario di Bologna) Dominico Svampa cardinali archiepiscopo bononiensi Sacri romani imperii principi seminarium eius. Bologna 1899

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38 -.  S. D., Parole dette dopo l’evangelo della messa pontificale … il 16 aprile 1899. Bologna 1899

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39 -. [Guidassi Egidio M.] Ricordo del pellegrinaggio alla tomba del s. p. Domenico in occasione del giubileo sacerdotale dell’eminentissimo card. Domenico Svampa arcivescovo di Bologna: aprile 1899. Milano 1899

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40 -. Grazia, Gaetano, Notificazione dell’Em.mo e Rev.mo signor cardinale Domenico Svampa arcivescovo di Bologna. Bologna 1899

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41 -. S. D., Al clero e al popolo della città e dell’archidiocesi di Bologna: l’anno santo 1900. Bologna 1900

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42 -. S. D., Istruzione dell’autorità e sui doveri dei vicari foranei. Bologna 1900

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43 -. Apparuti, Carlo,   Notificazione dell’e.mo e rev.mo signor cardinale Domenico Svampa arcivescovo di Bologna principe del S. R. Impero per l’estensione universale del S. giubileo in occasione della quaresima dell’anno 1901. Bologna1901

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44 -. S. D., Piccolo catechismo religioso per uso delle monache e delle suore. Milano 1901; 1907; 1913

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45 -. S. D., Panegirico in onore del beato Francesco-regis clet, Martire della congregazione della missione, recitato nella Chiesa del collegio Alberoni di Piacenza il 26 novembre 1900. Napoli 1901

46 -. S. D., Notificazione per la festa della B. Vergine di S. Luca … Bologna 1902 e 1903  

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47 -. S. D., Sul socialismo: notificazione … clero e al popolo della citta e diocesi. Bologna 1902

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48 -. S. D., Ordinanza sopra le messe festive. Bologna 1902

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49 -. S. D., Notificazione  … per la festa della B. Vergine di S. Luca nell’anno 1903. Bologna 1903

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50 -. S. D., La famiglia: notificazione per la santa quaresima dell’anno 1903. Bologna 1903

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51 -. S. D. Notificazione … per la Quaresima dell’anno 1904: l’Immacolata.E Notificazione con l’ordine delle funzioni per la novena e festa dell’Immacolata nella basilica di San Petronio dell’anno 1904. Bologna 1904

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52 -. S. D., Per la consacrazione della Chiesa Cattedrale di Foligno, 25 settembre 1904. Bologna 1904 e reprint

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53 -. S. D., Vita di san Serafino da Montegranaro, laico cappuccino e reprint a c. del Comune di Montegranaro. reprint Montegranaro 2004

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54 -. S. D., Ordinanza sulla musica sacra. Bologna 1904

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55 -. S. D., Il Sacro Cuore di Gesù studiato nell’ultimo sermone agli apostoli e nella preghiera al divin Padre prima della passione: considerazioni proposte alle anime consacrate. Bologna 1905

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56 -. Pio X, Lettera di sua santità papa Pio X all’eminentissimo signor cardinale Domenico Svampa arcivescovo di Bologna. Roma 1905

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57 -. S. D., Sant’Alessandro Sauli : panegirico recitato in Bologna nella Chiesa di Sant’Antonio dei PP. Barnabiti …  Bologna 1905

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58 -. S. D., In memoria di s.e. reverendissima monsignore conte Nicola Zoccoli prelato domestico di S.S. assistente al soglio pontificio vescovo titolare di Sebaste vicario generale e coadiutore dell’e.mo arcivescovo di Bologna: elogio funebre recitato nei solenni funerali nella metropolitana di S. Pietro il 20 dicembre. Bologna 1906

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59 -. S. D., Omelia letta nella Metropolitana di Modena … la mattina del giorno 28 aprile 1906 celebrandosi l’8. centenario dalla traslazione del corpo di S. Geminiano. Modena 1906

60 -. Dal Monte, Bartolomeo Maria, Gesù al cuore del sacerdote : considerazioni ecclesiastiche per ciascun giorno del mese : coll’aggiunta degli esami previ alla confessione degli ecclesiastici, degli avvertimenti agli ordinandi e di un ristretto delle principali cerimonie della messa privata. Roma 1906

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61 -. S. D., Il 25 novembre 1906 nella parrocchia di S. Caterina di via Saragozza in Bologna: ricordo del parroco. Bologna 1906c

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62 -. S. D., Prefazione al libro di Frassinetti Giuseppe,   Opere edite ed inedite dedicate a Sua santità Pio X. Vol 1, Istruzioni Catechistiche al popolo. Roma 1906

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63 -. Bacchi, Vincenzo,   Nelle funebri solenni onoranze che il clero e il popolo della Diocesi di Bologna celebrano in memoria e in suffragio dell’e.mo card. arcivescovo Domenico Svampa il 27 novembre 1907. Bologna 1907

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64 -. S. D., In onore di s. Francesco di Paola: omelia letta il 14 aprile nella chiesa del SS. Salvatore nelle feste centenarie celebrate in Bologna dal 4 al 14 aprile 1907. Bologna 1907

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65 -. S. D., La grandezza del sacerdote cattolico: lettera pastorale per la Quaresima del 1907. Bologna 1907

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66 -, S. D., Curi, Augusto, Elogio funebre del sig. card. Domenico Svampa, arcivescovo di Bologna, letto nella parrocchiale dei S.S. Apostoli Filippo e Giacomo in Montegranaro. Fermo 1907

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67 -. Lanzoni, Francesco, Il card. Domenico Svampa ed i Salesiani: commemorazione funebre tenutasi nell’istituto Salesiano di Faenza il 20 novembre 1907. Bologna 1907

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68 -. S. D., Fiori spirituali offerti alle anime religiose. Bologna 1907

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69 -. S. D., Lettera aperta a S. E. il cardinale Domenico Svampa. Bologna 1907

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70 -. S. D., Venti anni di episcopato: opere pastorali, 2 voll. Bologna 1907

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71 -. S. D., Le litanie del Sacro Cuore di Gesù : studio storico e teologico e considerazioni devote. Bologna 1908 riedite 1913

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72 -. Carpanelli, Giacomo, Il card. arciv. Domenico Svampa ed i salesiani di Bologna : nelle funebri solenni onoranze celebrate nella cripta del Sacro Cuore di Gesu a suffragio dell’e.mo card. Domenico Svampa arcivescovo di Bologna : elogio funebre : 30 gennaio 1908. Bologna 1908

73 -. S. D.,   Ammaestramenti del s. Cuore di Gesù alle anime consacrate a Dio: Trenta Considerazioni, opportunissime pel Mese di giugno. Bologna 1909 e 1927

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74 -. S. D.,   Le sette parole di Gesù sulla Croce: riflessioni devote, con aggiunta l’ora di adorazione al ss. Sacramento, per la sera del giovedì santo. Bologna 1911

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75 -. Frassinetti, Giuseppe, Opere predicabili ed ascetiche: operette varie. Vol 13. Fa parte di: Opere edite ed inedite dedicate a Sua Santita Pio Papa 10. Roma 1912

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76 -. S. D. Le Litanie del Sacro Cuore di Gesù: studio storico e teologico e considerazioni divote. Milano 1913; – Conti, Enzo Massimiliano – Vallasciani, Tiziana, Montegranaro 2008.

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77-. S. D., Fons vitae et sanctitatis : trenta considerazioni sul Sacro Cuore per le anime consacrate a Dio. Milano 1945

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78 -. Andreotti Giulio, Pranzo di magro per il Cardinale. Riedito negli anni 1954, 1972, 1977, 1978, 1991.

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79 -. Cassoli, Ivaldo,    Il cardinale Domenico Svampa arcivescovo di Bologna a cinquant’anni dalla morte : 10 agosto 1907-10 agosto 1957 Bologna

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80 -. Lercaro, Giacomo, Il cardinale Domenico Svampa nel discorso commemorativo tenuto nel 50. anniversario della morte <1957> dal suo successore. Bologna 1958

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81 -. Albertazzi, Alessandro,   Il cardinale Svampa e i cattolici bolognesi: 1894-1907. Brescia 1971

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82 -. Sgubbi, Domenico,    Inizi e caratteristiche del movimento cattolico a Bologna sotto l’episcopato del card, Domenico Svampa (1894-1907), Cesena 1971

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83 -. Sgubbi, Domenico, Cattolici in azione in terra di Romagna (1890-1904): appunti e documenti per la storia degli inizi del movimento cattolico regionale. Imola 1973

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84 -. Albertazzi, Alessandro,    Domenico Svampa : un vescovo fra due secoli: Chiesa e società a Bologna, 1894-1907 : note e appunti. Quaderni culturali bolognesi a. II n. 5 a Marzo 1978 Bologna

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85 -. S. D., Lettere al fratello: (1884-1907) a cura di Alessandro Albertazzi. Roma 1982

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86 -. Conti, Enzo Massimiliano, Vallasciani, Tiziana, La chiesa di San Michele Arcangelo e il cardinale Domenico Svampa. Montegranaro 2000

87 -. S. D., Vita di san Serafino da Montegranaro, laico cappuccino. Montegranaro 2004

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88 -. Meotti, Carlo Emanuele,   Salviamo l’emigrante! : la statistica diocesana bolognese dell’anno 1900: le risposte dei parroci all’inchiesta del Card. Domenico Svampa: a cura di Marco Cecchelli. Gaggio Montano 2004.

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89 -. Conti Enzo Massimiliano, Il cardinale Domenico Svampa : frammenti di una storia : i libri, gli oggetti, le carte : mostra documentaria : Montegranaro, Oratorio di San Giovanni Battista, 12 aprile-4 maggio -. 2008 Montegranaro

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90 – Elenco digitale e cartaceo di alcune pubblicazioni ufficiali del rev. Svampa Domenico (card.) e di alcuni studi editi sul card. Svampa Domenico. Servigliano  luoghifermani.it  anno 2024

INDICI

Autori di libri sul rev, Svampa Domenico :

Albertazzi Alessandro 81, 84, 85

Ambrosini raimondi 31

Andreotti Giulio 78 (libro riedito molte volte)

Apparuti Carlo 43

Bacchi Vincenzo 63

Carpanelli Giacomo  72

Cassoli Ivaldo 79

Conti Enzo Massimiliano 71, 86, 89

Crispolti Filippo 23

Curi Augusto 66

Dal Monte Bartolomeo 60

Fiorentini Giovanni 18

Frassinetti Antonio 18

Frassinetti Giusepe 62, 75

Frati Cappuccini 33

Grazia Gaetano 40

Guidassi Egidio 39

Lanzoni Francesco 67

Lercaro Giacomo 80

Magnoni Pietro 24

Meotti Carlo Emanuele 88

Mori Giuseppe 5

Pancaldi Carlo 26

Sgubbi Domenico 82, 83

Stanghellini Alessandro 13

Vallasciani Tiziana 71, 86

Vicini Gabriele 4

Zanardelli Giuseppe 34

-.

SOCIETA’

Agiografia 53

Cattedrale e chiese 26, 52

Diritto civile 1

Famiglia

Lettera al Card. Svampa 69

Pagamento rendite e decime 2, 34

Pio X

Politici cattolici 23, 83

Religiose 35

Socialismo 47

-.

CHIESA

Anno santo 41

Catechismo 44

Confraternita 24

Episcopato 3, 5, 10, 14, 16, 19, 33, 37

Matrimonio 28

Predicazione 30, 38

Religiose 35, 68, 77

Religiosi 57

Sacerdozio 60, 61, 65

Vicario generale e foraneo 42, 58

.-

CULTO

B. Francesco Regis 45

Cuore divino di Gesù 55, 71, 75, 77 (molto diffuso)

Musica sacra 54

S, Domenico 29, 39

S, Serafino da Montegranaro 53, 87

S. Alessandro Sauli 57

S. Ambrogio 22 S. Orsola 24

S. Antonio m. Zaccaria 27

S. Francesco da Paola 64

S. Geminiano 59S,

Vergine Madonna s. Maria 3, 8, 11, 21, 25, 32, 46, 49, 51,

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Fermo cronologia delle pergamene dell’inventario Hubart digitazione di Vesprini Albino

FERMO Documenti dell’archivio storico elencati da Michele Hubart nel1624 in ordine topografico, qui invece in ordine di data. Archivio del Comune di Fermo presso l’Archivio di Stato di Fermo  = ASF

Indice cronologico delle stesse pergamene con la numero Hubart siglato  H. Ma Numeri assenti: 133, 366

– numeri doppi: 7, 143, 251, 583, 725, 753, 1259, 1352, 1744. Non si considerano le aggiunte posteriori.

anno 1010 ca.H 1608

anno 1023.07.00  H.1608

anno 1023.07.00  H.1608

anno 1047  H.2226

anno 1063.06.00  H.1608

anno 1095.07.00  H.1608

anno 1112  H.2227

anno 1164.05.02  H.0305

anno 1169.09.00  H.2259

anno 1177.01.03  H.0217

anno 1177.01.03  H.0501

anno 1177.02.00  H.0853

anno 1178.01.01  H.0038

anno 1180  H.0056

anno 1182  H.1935

anno 1182.01.04  H.1933

anno 1182.05.00  H.1933

anno 1182.05.00  H.1935

anno 1185.02.13  H.0026

anno 1185.02.13  H.0127

anno 1185.02.13  H.0629

anno 1185.02.13  H.1279

anno 1185.05.11  H.2260

anno 1185.05.11  H.2260

anno 1189  H.193  H.1938

anno 1192.03.20  H.0860

anno 1192.10.27  H.0938

anno 1192.10.27  H.1284

anno 1193.07.08  H.1100

anno 1194  H.1673

anno 1194.04.02  H.1667

anno 1194.08.00  H.1667

anno 1195.07.23  H.2299

anno 1197  H.0986

anno 1198.02.02  H.1208

anno 1198.04.00  H.1934

anno 1199.05.06  H.0793

anno 1199.12.00  H.1989

anno 1200  H.1990

anno 1200.09.00  H.0290

anno 1200.09.02  H.0284

anno 120211.03.00  H.1711

anno 1204.12.00  H.0361

anno 1205.03.00  H.0284

anno 1205.09 e vari atti  H.1933

anno 1205.09.00  H.0281

anno 1205.09.00  H.1929

anno 1205.09.00  H.1938

anno 1205.09.02  H.193 4

anno 1205.12.00  H.2228

anno 1205.12.28  H.0755

anno 1205.12.28  H.1614

anno 1205.12.28  H.1618

anno 1206.02.00  H.0759

anno 1206.03.00  H.1938

anno 1206.05.00  H.1938

anno 1207.02.10  H.0288

anno 1208.01.00  H.1603

anno 1208.01.00  H.2122

anno 1208.02.14  H.1938

anno 1210.02.27  H.1154

anno 1210.04.29  H.1263

anno 1210.04.29  H.2263

anno 1210.05.00  H.0565

anno 1211.06.00  H.2232

anno 1211.12.01  H.0188

anno 1211.12.01  H.0235

anno 1211.12.01  H.0301

anno 1211.12.01  H.0370

anno 1211.12.01  H.0397

anno 1211.12.02  H.0234

anno 1213.03.19  H.0107

anno 1213.06.00  H.1567

anno 1214.05.00  H.17902

anno 1214.06.10  H.0895

anno 1215.07.00  H.0081

anno 1215.07.10  H.2177

anno 1216.08.03  H.1624

anno 1217.03.14  H.1547

anno 1218.02.00  H.1358

anno 1218.05.25  H.0553

anno 1218?.03.12  H.1284

anno 1219.10.22  H.0017

anno 1219.10.22  H.1284

anno 1219.10.22  H.1610

anno 1219?.03.12  H.1605

anno 1220 ca.  H.0046

anno 1220.04.06  H.0637

anno 1220.04.11  H.1335

anno 1220.12.05  H.0180

anno 1221  H.1623

anno 1221.05.25  H.1574

anno 122105.25  H.1571

anno 122105.25  H.1572

anno 122105.25  H.1573

anno 1222.06.30  H.1938

anno 1222.07.02  H.1934

anno 1223.11.11  H.1552

anno 1223.12.12  H.1284

anno 1223?.02.12  H.1620

anno 1223?.02.12  H.1622

anno 1223?.11.24  H.1817

anno 1224.01.19  H.1610

anno 1224.01.19  H.1610

anno 1224.02. 16 e27  H.1610

anno 1224.03.20  H.1868

anno 1224.03.20  H.1869

anno 1224.03.20  H.1870

anno 1224.03.29  H.1610

anno 1224.08.12  H.1610

anno 1224.08.12  H.1612

anno 1224.08.24  H.1612

anno 1224?.01.20  H.0431

anno 1225.02.00  H.0113

anno 1225.06.24  H.0155

anno 1225.12.02  H.0155

anno 1226 (?1228) ca.  H.0747

anno 1228 ca.(?1231)  H.0083

anno 1228.03.28  H.2179

anno 1228.06.03  H.1299

anno 1228.06.03  H.2229

anno 1228.08.07  H.1551

anno 1229  H.0854

anno 1229.06.09  H.1871

anno 1229.06.09  H.1872

anno 1229.07.27  H.1685

anno 1229.09.20  H.1692

anno 1229.09.23  H.0746

anno 1229.09.23  H.1709

anno 1230.02.30  H.1334

anno 1230.05.22  H.1930

anno 1230.05.22  H.1938

anno 1230.08.26  H.1684

anno 1231 ca.H1825

anno 1231  H.2270

anno 1231.03.07  H.2239

anno 1231.09.16  H.1816

anno 1231.11.16  H.0242

anno 1231.11.20  H.1365

anno 1231?.03.27  H.1731

anno 1232.01.29  H.1710

anno 1232.03.27  H.2261

anno 1232.03.27  H.2262

anno 1232.05.31  H.2269

anno 1232.06.30  H.1938

anno 1232.09.29  H.2301

anno 1232.10.23  H.1607

anno 1232.11.27  H.2262

anno 1233.04.15  H.0915

anno 1234 ca.01.29  H.0324

anno 1234.02.14  H.1689

anno 1234.04.11  H.0788

anno 1234.11.03  H.2301

anno 1234.11.27  H.1615

anno 1234.12.31  H.2301

anno 1235.02.10  H.2264

anno 1235.11.09  H.2297

anno 1236 ca .(?1251)  H.2268

anno 1236 ca. (?1282)  H.2267

anno 1236 ca.  H.2245

anno 1236 ca.  H.2271

anno 1236  H.0108

anno 1236.03.00  H.2276

anno 1236.05.06  H.1196

anno 1236.05.12  H.0017

anno 1236.05.15  H.0017

anno 1236.06.23  H.2233

anno 1236.09.10  H.0041

anno 1236.10.09  H.2274

anno 1236.11.09  H.2297

anno 1236.11.13  H.1732

anno 1236.12.16  H.2265

anno 1237  H.1123

anno 1237.02.00  H.2231

anno 1237.09.02  H.2213

anno 1238  H.1310

anno 1238.05.10  H.0041

anno 1238.08.15  H.2296

anno 1238.10.06  H.0869

anno 1238.10.10  H.0041

anno 1238.11.00  H.2230

anno 1238.11.12  H.2230

anno 1239  H.0598

anno 1239  H.0783

anno 1240  H.0598

anno 1240.08.16  H.0087

anno 1241  H.0598

anno 1241.05.27  H.0042

anno 1241.05.27  H.0221

anno 1241.05.27  H.0295

anno 1242  H.0629

anno 1242  H.1693

anno 1242  H.1730

anno 1242.04.24

anno 1242.04.24  H.0223

anno 1242.08.15  H.0038

anno 1242.08.15  H.0386

anno 1242.08.15  H.12703

anno 1242.10.05  H.2109

anno 1242.12.14  H.0140

anno 1242?.10.10  H.2277

anno 1243.03.08  H.0679

anno 1243.04.06  H.2111

anno 1243.04.09  H.0507

anno 1243.04.15  H.0300

anno 1243.04.23  H.2110

anno 1243.07.28  H.1560

anno 1243.10.00  H.1098

anno 1244  H.1614 copiata

anno 1244  H.2214

anno 1244.04.1  H.18118

anno 1244.06.16  H.1732

anno 1244.07.02  H.2295

anno 1244.08.22  H.1327

anno 1244.12.02  H.1702

anno 1245 ca.  H.1718

anno 1245  H.1733

anno 1245  H.2215

anno 1245.02.14  H.1730

anno 1245.06.27  H.1163

anno 1246  H.1103 copiata

anno 1246.11.08  H.179 9

anno 1247  H.0598

anno 1247.06.13  H.1318

anno 1248  H.0346

anno 1248  H.0502

anno 1248.09.29  H.1101

anno 1248.11.20  H.1820

anno 1249.02.00  H.0063

anno 1249.03.07  H.1099

anno 1249.09.09  H.2352

anno 1250  H.0583

anno 1250  H.1714

anno 1250  H.1784

anno 1250.01.11  H.0140

anno 1250.04.11  H.1187

anno 1250.04.28  H.2273

anno 1250.06.24  H.2090

anno 1250.09.00  H.0557

anno 1250.09.00  H.0561

anno 1250.10.24  H.2294

anno 1251  H.0203

anno 1251  H.1096

anno 1251  H.2272

anno 1251.01.19  H.1878

anno 1251.02.04  H.2253

anno 1251.02.04  H.2254

anno 1251.03.16  H.1040

anno 1251.04.19  H.1566

anno 1251.04.19  H.1566

anno 1251.04.23  H.0094

anno 1251.05.03  H.1112

anno 1251.05.06  H.2180

anno 1251.05.16  H.1798

anno 1251.06.20  H.0823

anno 1251.07.17 e 18  H.0670

anno 1251.07.17  H.0222

anno 1251.07.17  H.0280

anno 1251.07.17  H.0319

anno 1251.07.17  H.1326

anno 1251.07.18  H.1124

anno 1251.07.20  H.2307

anno 1251.07.27  H.0647

anno 1251.10.15  H.1345

anno 1251.11.24  H.0426

anno 1251.11.24  H.0430

anno 1251.11.24  H.1790

anno 1251.11.24  H.1791

anno 1251.12.00  H.1095

anno 1251ca.  H.2275

anno 1252 <?1290>  H.0097

anno 1252  H.0598

anno 1252  H.0655

anno 1252  H.0799

anno 1252  H.1675

anno 1252  H.1883

anno 1252  H.1927

anno 1252  H.1966

anno 1252.01.03  H.1095

anno 1252.01.07 e al.  H.1094

anno 1252.01.08 e al.  H.1096

anno 1252.01.08  H.1096

anno 1252.01.09  H.1561

anno 1252.02.14  H.1699

anno 1252.02.27  H.0872

anno 1252.02.27  H.1094

anno 1252.03.21  H.0639

anno 1252.03.28  H.0096

anno 1252.04.07  H.0100

anno 1252.04.11  H.2237

anno 1252.04.21  H.0044

anno 1252.04.21  H.1044

anno 1252.05.04  H.2236

anno 1252.05.04  H.2237

anno 1252.07.13  H.1096

anno 1252.07.22  H.0599

anno 1252.08.01  H.0787

anno 1252.08.01  H.2124

anno 1252.09.02  H.0598

anno 1252.09.16  H.0277

anno 1252.11.29  H.0101

anno 1252.12.00  H.1096

anno 1252.12.28 e 31  H.1096

anno 1252.12.31  H.1095

anno 1252.12.31  H.1096

anno 1253  H.2216

anno 1253.02.08  H.0772

anno 1253.03.13  H.2293 

anno 1253.03.17  H.2112

anno 1253.03.24  H.2112

anno 1253.05.05  H.0680

anno 1253.05.09  H.2112

anno 1253.05.11  H.0777

anno 1253.06.01  H.2112

anno 1253.06.13  H.0140

anno 1253.06.13  H.0346

anno 1253.06.13  H.2112

anno 1253.06.13  H.2112

anno 1253.06.25  H.2225

anno 1253.10.08  H.0871

anno 1253.10.08  H.2239

anno 1253.12.11 

anno 1253.12.11  H.0390

anno 1253.12.11  H.0670

anno 1253.12.11  H.1326

anno 1253.12.11  H.220

anno 1253.12.11H0502

anno 1253.12.28  H.0871

anno 1253?.05.22

anno 1254  H.0896

anno 1254  H.1135

anno 1254  H.2115

anno 1254  H.2116

anno 1254  H.2117

anno 1254.01.11 e 12  H.0277

anno 1254.01.14  H.1140

anno 1254.01.14  H.2113

anno 1254.01.18  H.0277

anno 1254.01.27  H.0106

anno 1254.01.30  H.0391

anno 1254.02.01  H.0265

anno 1254.02.1  H.2114

anno 1254.02.14  H.0277

anno 1254.02.17  H.0140

anno 1254.02.18  H.0140

anno 1254.02.19  H.0140

anno 1254.02.23  H.0140

anno 1254.03.00  H.0346

anno 1254.03.02  H.0140

anno 1254.03.04  H.0140

anno 1254.03.09  H.0140

anno 1254.03.10  H.0140

anno 1254.03.10  H.0277

anno 1254.03.10  H.0593

anno 1254.03.16  H.2112

anno 1254.03.18  H.0140

anno 1254.04.02  H.0277

anno 1254.04.04  H.0277

anno 1254.04.04  H.0277

anno 1254.04.05;  H.0277

anno 1254.04.06  H.0277

anno 1254.04.07  H.0140

anno 1254.05.02  H.1278

anno 1254.06.19  H.0537

anno 1254.07.13  H.1803

anno 1254.11.21  H.1667

anno 1254.11.30  H.1673

anno 1255  H.0287

anno 1255  H.0616

anno 1255  H.0644

anno 1255  H.1667

anno 1255  H.1744 bis

anno 1255  H.2245

anno 1255.01.04  H.0525

anno 1255.02.27  H.1943

anno 1255.03.04  H.2243

anno 1255.03.08  H.0157

anno 1255.03.25  H.0595

anno 1255.04.05  H.1800

anno 1255.05.12  H.0362

anno 1255.06.21  H.0137

anno 1255.06.21  H.0352

anno 1255.06.21  H.0514

anno 1255.06.21  H.0670

anno 1255.08.11  H.2234

anno 1255.09.12  H.1745

anno 1256  H.0785

anno 1256  H.1592

anno 1256.03.09  H.1549

anno 1256.07.02  H.0273

anno 1256.09.15  H.1223

anno 1256.09.15  H.1238

anno 1256.10.28  H.2251

anno 1256.11.24  H.0595

anno 1257  H.0358

anno 1257  H.0635

anno 1257  H.0892

anno 1257.05.24  H.2096

anno 1257.06.19  H.2100

anno 1257?.06.04 12  H.1131

anno 1258 ca.  H.2359

anno 1258  H.0315

anno 1258  H.1197

anno 1258  H.2217

anno 1258.01.24  H.1113

anno 1258.02.01  H.1146

anno 1258.10.00  H.0794

anno 1258.11.13  H.0070

anno 1258.11.13  H.1548

anno 1258.11.13  H.1855

anno 1259.03.26  H.1170

anno 1259.04.10  H.2238

anno 1259.08.13  H.2218

anno 1259.11.13  H.0074

anno 1260 ca.  H.0238

anno 1260 ca.  H.1137

anno 1260  H.0405

anno 1260  H.2219

anno 1260.03.30  H.0152

anno 1260.03.30  H.0368

anno 1260.03.30  H.0372

anno 1260.07.00  H.0092

anno 1260.07.00  H.0098

anno 1260?.03.26  H.1553

anno 1261  H.1819

anno 1262  H.0305 copiata

anno 1262  H.0667

anno 1262  H.1241

anno 1262.01.30  H.1235

anno 1262.05.13  H.2241

anno 1262.06.30  H.2246

anno 1262.07.03  H.1874

anno 1262.07.16  H.2246

anno 1262.08.03  H.2235

anno 1262.08.03  H.2246

anno 1262.08.08  H.2241

anno 1262.08.12  H.2246

anno 1262.10.21  H.2246

anno 1262.12.18  H.2246

anno 1263  H.1543

anno 1263  H.2246

anno 1263.02.01  H.0306

anno 1263.03.00  H.0060

anno 1263.03.00  H.0091

anno 1263.06.26  H.0697

anno 1263.11.15  H.2292

anno 1264  H.1797

anno 1264.02.01  H.0360

anno 1264.04.22  H.2303

anno 1264.06.04  H.0873

anno 1264.09.19  H.1147

anno 1264.11.00  H.0742

anno 1265  H.0812

anno 1265  H.1837

anno 1265  H.222

anno 1265.03.11  H.1119

anno 1265.04.22  H.2303

anno 1265.05.10  H.0109

anno 1265.06.00  H.1650

anno 1265.12.13  H.0871

anno 1265.12.20  H.0153

anno 1266 e al.  H.1671

anno 1266  H.0360 copiata

anno 1266  H.0518

anno 1266  H.0828

anno 1266  H.1029

anno 1266  H.1665

anno 1266  H.1667

anno 1266  H.1922

anno 1266  H.2028

anno 1266  H.2029

anno 1266  H.2223

anno 1266.02.06  H.1530

anno 1266.04.25  H.0846

anno 1266.05.25  H.1115

anno 1266.06.11  H.1747

anno 1266.06.11  H.2222

anno 1266.07.12 ca.  H.0210

anno 1266.08.00  H.1242

anno 1266.11.14  H.1324

anno 1266.11.29  H.1168

anno 1267 ca.  H.1138

anno 1267  H.0191

anno 1267  H.0296

anno 1267  H.0572

anno 1267  H.1651

anno 1267  H.1797

anno 1267  H.1797 copiata

anno 1267.03.22  H.1801

anno 1267.09.02  H.1568

anno 1267.12.15  H.0511

anno 1267.12.15  H.1511

anno 1268  H.1544

anno 1268  H.1666

anno 1268.01.16  H.0331

anno 1268.03.08  H.1211

anno 1268.03.11  H.1211

anno 1268.05.04  H.1117

anno 1268.05.2  H.1306

anno 1268.05.23  H.0178

anno 1268.08.06  H.0576

anno 1269  H.1270

anno 1269.02.16  H.2100

anno 1269.02.19  H.0556

anno 1269.04.04  H.2279

anno 1269.07.09  H.1341

anno 1269.07.13  H.1882

anno 1269.09.18  H.0573

anno 126902.16  H.2073

anno 1270 ca.  H.0104

anno 1270  H.0348

anno 1270  H.1569

anno 1270.07.10  H.0547

anno 1270.07.15  H.0621

anno 1270.08.15  H.0102

anno 1270.08.28  H.1298

anno 1270.09.14  H.0299

anno 1270.10.02  H.1317

anno 1270.12.18  H.1262

anno 1271  H.0639 copiata

anno 1271  H.1666

anno 1271.03.13  H.0165

anno 1271.09.13  H.0588

anno 1271.09.24  H.2100

anno 1271.11.24  H.2100

anno 1272  H.0127 copiata

anno 1272  H.0220 copiata

anno 1272  H.0280 copiata

anno 1272  H.0732

anno 1272  H.1543 copiata

anno 1272  H.1846

anno 1272  H.2100

anno 1272. ca.02.09  H.0589

anno 1272.02.10  H.1748

anno 1272.02.10  H.1795

anno 1272.05.06  H.1669

anno 1272.05.31  H.1190

anno 1272.05.31  H.2266

anno 1273  H.0007 bis

anno 1273  H.2100

anno 1274  H.2126

anno 1274  H.2127

anno 1275.01.12  H.1603

anno 1275.03.04  H.2281

anno 1275.03.20  H.1603

anno 1275.03.22  H.1603

anno 1275.03.30  H.1603

anno 1276 ca.  H.0789

anno 1276  H.0744

anno 1276  H.1852

anno 1276  H.2277

anno 1276.04.19  H.0533

anno 1276.05.04  H.2278

anno 1276.06.17  H.0124

anno 1277 e al.  H.1341

anno 1277  H.0540

anno 1277  H.0698

anno 1277  H.1230

anno 1277  H.1640

anno 1277  H.1926

anno 1277  H.2022

anno 1277  H.2025

anno 1277 seguenti  H.2099

anno 1277.03.02  H.0053

anno 1277.03.02  H.0819

anno 1277.08.03  H.0029

anno 1277.08.03  H.0051

anno 1278  H.0018

anno 1278  H.0551

anno 1278  H.0691

anno 1278  H.0694

anno 1278  H.0766

anno 1278  H.0790

anno 1278  H.1141

anno 1278  H.1847

anno 1278  H.2086

anno 1278.02.14  H.0527

anno 1278.02.14  H.0914

anno 1278.06.09  H.1311

anno 1278.07.00  H.0707

anno 1278.09.15  H.0769

anno 1278.10.15  H.0741

anno 1278.7.01  H.0050

anno 1279  H.0257

anno 1279  H.0308

anno 1279  H.1153

anno 1279  H.1325

anno 1279.12.05  H.0762

anno 1280  H.0236

anno 1280  H.0704

anno 1280  H.0861

anno 1280  H.1045

anno 1280  H.1050

anno 1280  H.1051

anno 1280  H.1090

anno 1280  H.1314

anno 1280  H.1314

anno 1280  H.1340

anno 1280  H.1920

anno 1280.01.24  H.1063

anno 1280.03.17  H.1052

anno 1280.05.31  H.0609

anno 1280.06.00  H.0706

anno 1280.06.03  H.0701

anno 1280.07.26  H.0245

anno 1280.07.26  H.0703

anno 1280.07.26  H.1080

anno 1280.07.27  H.1079

anno 1280.07.27  H.1081

anno 1280.07.27  H.1709

anno 1280.07.29  H.0246

anno 1280.07.3  H.1089

anno 1280.07.31  H.1073

anno 1280.07H1077

anno 1280.08.11  H.1921

anno 1280.09.03  H.0240

anno 1280.09.27  H.1069

anno 1280.10.17  H.1072

anno 1280.10.17  H.2247

anno 1280.11.29  H.0951

anno 1281 ca.  H.0451

anno 1281  H.0247

anno 1281  H.0298

anno 1281  H.0377

anno 1281  H.0591

anno 1281  H.0765

anno 1281  H.0916

anno 1281.02.16  H.1075

anno 1281.02.16  H.1786

anno 1281.02.19  H.0215

anno 1281.02.19  H.1071

anno 1281.02.22  H.1087

anno 1281.03.01  H.1787

anno 1281.11.22  H.0066

anno 1281.11.22  H.0112

anno 1282  H.0252

anno 1282  H.0275

anno 1282.09.06  H.0111

anno 1283  H.0699

anno 1283  H.1346

anno 1283.01.03  H.1057

anno 1283.01.24  H.1067

anno 1283.01.29

anno 1283.02.06  H.0086

anno 1283.04.27  H.0702

anno 1283.07.04  H.0700

anno 1284 (?1283)  H.1074

anno 1284  H.0238 copiata

anno 1284  H.0857

anno 1284  H.0917

anno 1284  H.1076

anno 1284  H.1088

anno 1284  H.1091

anno 1284  H.1092

anno 1284  H.1093

anno 1284  H.1553

anno 1284  H.1681

anno 1284.01.17  H.0328

anno 1284.02.21  H.0804

anno 1284.06.03  H.0705

anno 1284.07.31  H.0396

anno 1284.08.20  H.0835

anno 1284.0831  H.1053

anno 1284.10.23  H.0079

anno 1284.11.13  H.0584

anno 1285  H.0047

anno 1285  H.0117

anno 1285.02.13  H.0628

anno 1285.07.23  H.0619

anno 1285.09.07  H.0592

anno 1285.12.31  H.0500

anno 1285.12.31  H.1275

anno 1286 ca.  H.0583bis

anno 1286  H.0137 copiata

anno 1286  H.0221 copiata

anno 1286  H.0222 copiata

anno 1286  H.0363

anno 1286  H.0670

anno 1286  H.0933

anno 1286  H.1275

anno 1286  H.1802

anno 1286  H.2128

anno 1286.01.24  H.0500

anno 1286.01.24  H.1276

anno 1286.01.24  H.1277

anno 1286.02.01  H.0752

anno 1286.06.20  H.0827

anno 1286.12.07  H.0316

anno 1287  (?1277)  H.0590

anno 1287 dieci atti  H.1788

anno 1287.03.01  H.1078

anno 1287.05.23  H.0090

anno 1287.08.08  H.0163

anno 1288  H.0726

anno 1288  H.1169

anno 1288  H.1925

anno 1288.07.05  H.1236

anno 1288.07.14  H.2032

anno 1288.12.23  H.0653

anno 1288’08.06  H.1924

anno 128812.06  H.1064

anno 1289  H.1307

anno 1289  H.1641

anno 1289  H.1643

anno 1290  H.1570

anno 1290  H.1928

anno 1290  H.2156

anno 1290  H.2242

anno 1290.02.26  H.1051

anno 1290.07.09  H.1045

anno 1290.09.20  H.1050

anno 1290.12.12  H.1068

anno 1290?.08.11  H.1546

anno 1291  H.1041

anno 1291  H.1042 copiata

anno 1291  H.1043

anno 1291  H.1054

anno 1291  H.1070

anno 1291  H.1082

anno 1291  H.1091

anno 1291.01.00  H.1094

anno 1291.01.25  H.1068

anno 1291.01.30  H.0228

anno 1291.02.00  H.0690

anno 1291.03.24  H.1042

anno 1291.04.09  H.1045

anno 1291.07.12  H.1065

anno 1291.09.21  H.2282

anno 1292 ca.  H.1575

anno 1292  H.0024

anno 1292  H.0183

anno 1292  H.0528

anno 1292  H.0770

anno 1292  H.0809

anno 1292  H.0840

anno 1292  H.1055

anno 1292  H.1209

anno 1292  H.1292

anno 1292  H.1293

anno 1292  H.1550

anno 1292  H.1923

anno 1292.03.29   H.1049

anno 1292.05.07  H.0035

anno 1292.05.18  H.0049

anno 1293 ?  H.1985

anno 1293  H.0054

anno 1293  H.0669

anno 1293  H.0708

anno 1293  H.0870

anno 1293  H.1577

anno 1293  H.1578

anno 1293  H.1579

anno 1293  H.1580

anno 1293  H.1581

anno 1293  H.1582

anno 1293  H.1584

anno 1293  H.1585

anno 1293  H.1967

anno 1293  H.1968

anno 1293  H.1970

anno 1293  H.1984

anno 1293  H.1987

anno 1293  H.2013

anno 1293  H.2062

anno 1293  H.2080

anno 1293  H.2089

anno 1293.08.18  H.0866

anno 1293.08.26  H.1576

anno 1293.08.26  H.1583

anno 1293.09.20  H.2072

anno 1293.09.26  H.2049

anno 1293.10.00  H.0282

anno 1293.10.01  H.2043

anno 1293.10.01  H.2054

anno 1293.10.01  H.2081

anno 1293.10.05  H.0289

anno 1293.11.07  H.2047

anno 1293.11.07  H.2056

anno 1293.11.07  H.2064

anno 1293.11.07  H.2065

anno 1293.11.21  H.0019

anno 1293.11.30  H.0135

anno 1294  H.0427

anno 1294  H.0549

anno 1294  H.1586

anno 1294  H.1587

anno 1294  H.1927

anno 1294  H.2026

anno 1294.10.03  H.0099

anno 1295  H.0017 copiata

anno 1295  H.0239

anno 1295  H.0548

anno 1295  H.0830

anno 1295  H.0915 copiata

anno 1295  H.1195

anno 1295  H.1313

anno 1295  H.1315

anno 1295  H.1588

anno 1295  H.2308

anno 1295.03.05  H.2282

anno 1295.04.03  H.0676

anno 1295.04.03  H.2240

anno 1295.06.02  H.2283

anno 1295.06.02  H.2283

anno 1296 ca.06.25  H.0491

anno 1296  H.0114

anno 1296  H.0261

anno 1296  H.0307

anno 1296  H.0530

anno 1296  H.0566

anno 1296  H.0773

anno 1296  H.1207

anno 1296  H.1670

anno 1296  H.1969

anno 1296  H.2280

anno 1296.01.22  H.0623

anno 1296.01.26  H.0251 bis

anno 1296.10.22  H.1219

anno 1296.11.16  H.0093

anno 1297  H.0558

anno 1297  H.0620

anno 1297  H.0628 copiata

anno 1297  H.0867

anno 1297  H.0934

anno 1297  H.1789

anno 1297  H.1790 copiata

anno 1297.01.08  H.2255

anno 1297.01.10  H.2257

anno 1297.01.29  H.2258

anno 1297.01.30  H.0035

anno 1297.01.30  H.0036

anno 1297.01.30  H.0202

anno 1297.03.22  H.0850

anno 1297.07.15  H.2182

anno 1297.07.19  H.0219

anno 1297.10.16  H.2237

anno 1297.10.27  H.2236

anno 1297.10.27  H.2238

anno 1297.10.31  H.2235

anno 1297.11.11  H.0226

anno 1297.11.28  H.2183 e altro

anno 1297.11.28  H.2184

anno 129701.29  H.2256

anno 1298  H.0172

anno 1298  H.0219 copiata

anno 1298  H.0603

anno 1298  H.0631

anno 1298  H.0728

anno 1298  H.0839

anno 1298  H.1326 copiata

anno 1298  H.1330

anno 1298  H.1610 copiata

anno 1298  H.1789

anno 1298.01.28  H.0574

anno 1298.02.01  H.0231

anno 1298.03.24  H.0567

anno 1298.03.31  H.0838

anno 1298.06.07  H.2233

anno 1298.06.07  H.2329

anno 1298.07.16  H.2232

anno 1298.11.07  H.2230

anno 1298.11.29  H.2231

anno 1298.11.29  H.2234

anno 1299  H.0114

anno 1299  H.1039

anno 1299  H.1652

anno 1299  H.1653

anno 1299  H.1654

anno 1299  H.1655

anno 1299.01.20  H.1645

anno 1299.02.01  H.2323

anno 1299.02.01  H.2324

anno 1299.02.05 e al.  H.1290

anno 1299.03.16  H.2328

anno 1299.04.03  H.2284

anno 1299.06.04  H.0574

anno 1299.06.22  H.0614

anno 1299.10.31  H.2230

anno 1299.10.31  H.2322

anno 1299.11.07  H.2321

anno 130  H.1290 copiata

anno 130  H.17609

anno 1300  H.0018 copiata

anno 1300  H.1879

anno 1300  H.1880

anno 1300  H.1881

anno 1300  H.1971

anno 1300  H.2244

anno 1300.05.08  H.0523

anno 1300.12.22  H.2325

anno 1300.12.22  H.2326

anno 1300.12.30  H.2327

anno 1301  H.0689

anno 1301  H.0751

anno 1301  H.1991

anno 1302 e anno 1303  H.0693

anno 1302  H.0378

anno 1302  H.0662

anno 1302  H.1296

anno 1302  H.1845

anno 1302  H.2015

anno 1302  H.2035

anno 1302.06.27  H.0387

anno 1303  H.0833

anno 1303  H.0941

anno 1303.06.11  H.1128

anno 1303.10.02  H.2198

anno 1304 (?)H0574

anno 1304.01.01  H.0578

anno 1304.07.01  H.0578

anno 1305  H.0517

anno 1305  H.0815

anno 1305.08.18  H.0735

anno 1305.08.25  H.0829

anno 1305.11.16  H.1121

anno 1306  H.0162

anno 1306  H.0323

anno 1306  H.0344

anno 1306  H.0349

anno 1306  H.0399

anno 1306  H.0564

anno 1306  H.0834

anno 1306  H.1305

anno 1306  H.1794

anno 1306  H.1796

anno 1306  H.2314

anno 1306  H.2315

anno 1306  H.2316

anno 1306.01.15  H.0864

anno 1306.02.13  H.0045

anno 1306.03.19  H.1218

anno 1306.05.19  H.1193

anno 1306.06.26  H.1809

anno 1306.11.17  H.0594

anno 1306.11.30  H.0753

anno 1307  H.0120

anno 1307  H.0253

anno 1307  H.0635

anno 1307  H.0656

anno 1307  H.1597

anno 1307  H.1601

anno 1307  H.1983

anno 1307  H.2030

anno 1307  H.2094

anno 1307.03.05  H.0792

anno 1307.04.1  H.1768

anno 1307.04.10  H.1774

anno 1307.04.11  H.1981

anno 1307.04.14  H.1775

anno 1307.04.28  H.1777

anno 1307.04.28  H.1778

anno 1307.0411  H.1982

anno 1307.0422  H.1776

anno 1307.05.13  H.2046

anno 1307.06.04  H.0820

anno 1307.08.03  H.0259

anno 1308  H.0746 copiata

anno 1308  H.0967

anno 1308.05.18  H.0161

anno 1308.08.29  H.1300

anno 1309  H.0672

anno 1309  H.1322

anno 1309.04.03  H.1247

anno 1309.04.15  H.1236

anno 1310  H.0723

anno 1310  H.0775

anno 1310  H.0781

anno 1310  H.1009

anno 1310  H.2028 copiata

anno 1310  H.2050

anno 1310  H.2061

anno 1310  H.2068

anno 1310.02.10  H.1594

anno 1310.03.09  H.1594

anno 1310.10.17  H.2070

anno 1310.10.28  H.1338

anno 1311  H.0250

anno 1311  H.0354

anno 1311  H.0851

anno 1311  H.0852

anno 1311  H.1009

anno 1311  H.2031

anno 1311  H.2058

anno 1311  H.2061

anno 1311  H.2092

anno 1311  H.2099

anno 1311.01.03  H.0027

anno 1311.10.04  H.2185

anno 1312  H.0105

anno 1312  H.0848

anno 1312  H.1009

anno 1312.07.15  H.0730

anno 1313  H.0125

anno 1313  H.0506

anno 1313  H.0577

anno 1313  H.1009

anno 1313  H.1329

anno 1313  H.1339

anno 1313  H.1783

anno 1314  H.0563

anno 1314  H.0725

anno 1314  H.1009

anno 1314  H.1886

anno 1314  H.1887

anno 1314  H.1897

anno 1314  H.1900

anno 1314  H.1979

anno 1314  H.1988

anno 1314  H.2000

anno 1314  H.2001

anno 1314.01.15  H.1674

anno 1314.05.03  H.2129

anno 1314.05.08  H.0213

anno 1314.05.08  H.2130

anno 1314.05.08  H.2131

anno 1314.05.09  H.0179

anno 1314.07.10  H.1885

anno 1314.07.14  H.1899

anno 1315  H.0116

anno 1315  H.1180

anno 1315  H.1218 copiata

anno 1315  H.1355

anno 1315  H.2300

anno 1316  H.2200

anno 1316  H.2300

anno 1316  H.2306

anno 1316.05.18  H.2285

anno 1316.05.20  H.2286

anno 1316.05.20  H.2287

anno 1316.05.21  H.2288

anno 1316.05.21  H.2288

anno 1316.06.14  H.2289

anno 1316.06.14  H.2290

anno 1316.08.  H.2199

anno 1316.08.18  H.220

anno 1316.08.18  H.2202

anno 1317  H.0072

anno 1317  H.0350

anno 1317  H.0843

anno 1317  H.1682

anno 1317  H.1729

anno 1317  H.2003

anno 1317  H.2004

anno 1317  H.2005

anno 1317  H.2300

anno 1317  H.2353

anno 1317  H.2354

anno 1317  H.2355

anno 1317.11.04  H.1688

anno 131711.14  H.1727

anno 1318  H.0755 copiata

anno 1318  H.1178

anno 1318  H.1294

anno 1318  H.1830

anno 1318  H.1831

anno 1318  H.1853

anno 1318  H.1935

anno 1318.10.09  H.1844

anno 1319  H.1683

anno 1319  H.1770

anno 1319.04.14  H.0061

anno 1319.04.17  H.0067

anno 1319.04.17  H.0496

anno 1319.04.18  H.0062

anno 1319.04.20  H.0058

anno 1319.04.22  H.0076

anno 1319.07.08  H.0065

anno 1319.07.08  H.0076

anno 1319.11.09  H.1771

anno 1320  H.0143

anno 1320  H.0143 bis

anno 1320  H.1873 

anno 1320  H.2150

anno 1321  H.0066 copiata

anno 1321  H.0402

anno 1321  H.1243

anno 1321  H.1563

anno 1321.02.01  H.1609

anno 1321.02.12  H.0508

anno 1321.08.23  H.0052

anno 1321.08.26  H.1562

anno 1323  H.0559

anno 1323.03 14 e 15  H.1701

anno 1324  H.0181

anno 1324  H.1772

anno 1324  H.1773

anno 1324  H.2173

anno 1324.12.12  H.1722

anno 1325  H.0293

anno 1325  H.1945

anno 1325.01.13  H.1036

anno 1325.01.15  H.1035

anno 1325.08.16  H.1944

anno 1325?!  H.2299

anno 1326  H.1704

anno 1327  H.0230

anno 1327  H.0550

anno 1327  H.1749

anno 1327  H.1750

anno 1327  H.1751

anno 1327  H.1752

anno 1327  H.1753

anno 1327  H.1754

anno 1327  H.1755

anno 1327  H.1756

anno 1327  H.1757

anno 1327  H.1758

anno 1327  H.1759

anno 1327  H.1760

anno 1327.03.27  H.16708

anno 1328  H.0497

anno 1328.11.24  H.2123

anno 1329   H.1006

anno 1329  H.0016

anno 1329  H.0076 copiata

anno 1329  H.0150

anno 1329  H.0401

anno 1329  H.0479

anno 1329  H.1254

anno 1329  H.1600

anno 1329  H.1602 

anno 1329  H.1963 

anno 1329  H.2158 

anno 1329.09.25   H.1281

anno 1329.09.25  H.1705

anno 1330  H.0150

anno 1330  H.0825

anno 1330  H.2132 

anno 1331   H.0849

anno 1331  H.1351 

anno 1331.10.12  H.0150

anno 1332  H.0151

anno 1333   H.0146

anno 1333   H.0954

anno 1333  H.0143 copiata

anno 1333  H.0144

anno 1333  H.0145

anno 1333  H.0151 copiata

anno 1333  H.2157

anno 1333.08.17  H.2164

anno 1333.08.27   H.0123

anno 1334   H.0664

anno 1334  H.0739

anno 1335  H.0143 bis copiata

anno 1335  H.1806

anno 1335.07.04  H.1245

anno 1335.10.14  H.1214

anno 1336  H.1948

anno 1337  H.1150

anno 1337  H.1159

anno 1337  H.1965

anno 1338  H.0286

anno 1338  H.0865

anno 1338  H.1939

anno 1338  H.1959

anno 1339  H.0763

anno 1339  H.0836

anno 1339  H.1251

anno 1339  H.2151

anno 1339.01.05  H.1951

anno 134  H.2138

anno 1340  H.0675

anno 1340  H.13004

anno 1340  H.1931

anno 1340  H.1932

anno 1340  H.1953

anno 1340  H.1954

anno 1340  H.2133

anno 1340  H.2134

anno 1340  H.2135

anno 1340.01.20  H.1611

anno 1341 ca. (?1248)  H.1001

anno 1341  H.0232

anno 1341  H.0761

anno 1341  H.0763

anno 1341  H.1232

anno 1341  H.1629

anno 1341  H.1949

anno 1341.01.31  H.2186

anno 1341.02.21  H.2187

anno 1341.06.20  H.1877

anno 1342 (?1312) ca.  H.0796

anno 1342  H.0142

anno 1342  H.0233

anno 1342  H.0534

anno 1342  H.0535

anno 1342  H.0695

anno 1342  H.0780

anno 1342  H.1343

anno 1342  H.1555

anno 1342  H.1557

anno 1342  H.1558

anno 1342  H.1559

anno 1342  H.1936

anno 1342.03.09  H.1556

anno 1342.10.09  H.0141

anno 1343  H.0283

anno 1343  H.0285

anno 1343  H.1914

anno 1343  H.1952

anno 1344  H.0291

anno 1344  H.0522

anno 1344  H.0779

anno 1344  H.0807

anno 1344  H.1228

anno 1344  H.1308

anno 1344  H.193  H.1937

anno 1344  H.1950

anno 1344.02.19  H.1606

anno 1344.02.28  H.1957

anno 1344.10.07  H.0068

anno 1345  H.1942

anno 1345  H.2137

anno 1345.03.22  H.1216

anno 1345.03.22  H.1804

anno 1345.10.15  H.1606

anno 1346  H.0668

anno 1346.01.14  H.1280

anno 1347 ca.  H.0724

anno 1347  H.0899

anno 1347  H.1545

anno 1347  H.1964

anno 1347.06.03  H.0080

anno 1347.10.04  H.1941

anno 1347.12.13  H.2160

anno 1348 ca.  H.0251

anno 1348  H.0899

anno 1348  H.1935

anno 1348.03.26  H.2119

anno 1348.12.11  H.2188

anno 1349 ca.  H.0782

anno 1349 ca.  H.2099

anno 1349  H.0768

anno 1349  H.1005

anno 1349  H.1284 copiata

anno 1349  H.1608 copiata

anno 1349  H.1635

anno 1349  H.1791 copiata

anno 1349.06.22  H.1253

anno 135  H.03556

anno 135  H.0778

anno 1350  H.1005

anno 1351 ca.  H.1021

anno 1351 e seguenti  H.1020

anno 1351 e seguenti  H.1022

anno 1351  H.1004

anno 1351  H.1010

anno 1351  H.1013

anno 1351  H.1023

anno 1351  H.1024

anno 1352  H.0203 copiata

anno 1352  H.0233  copiata

anno 1352  H.1014

anno 1352  H.1946

anno 1352.05.16  H.1253

anno 1352.09.03  H.1015

anno 1353  H.1253

anno 1353  H.1332

anno 1353  H.1955

anno 1353  H.214  H.2140

anno 1353.06.02  H.1014

anno 1354  H.1191

anno 1354  H.1332

anno 1354  H.1793

anno 1354.07.25  H.2136

anno 1354.09.22  H.0998

anno 1354.10.03  H.0674

anno 1354.10.03  H.2125

anno 1354?.06.24  H.2034

anno 1355  H.0115

anno 1355  H.0237

anno 1355  H.0322

anno 1355  H.1721

anno 1355  H.2012

anno 1355  H.2083

anno 1355  H.2310

anno 1355.05.12  H.2141

anno 1355.05.30  H.1762

anno 1355.05.30  H.2159

anno 1355.09.02  H.1347

anno 1355.09.22  H.0613

anno 1355.09.22  H.0731

anno 1355.09.22  H.1285

anno 1355.09.22  H.1850

anno 1355.10.08  H.1761

anno 1355.10.28  H.1287

anno 1355.10.30  H.1705

anno 1356  H.0844

anno 1356  H.1129

anno 1356  H.1935

anno 1356  H.1972

anno 1356  H.2120

anno 1356  H.2121

anno 1356  H.2156 copiata

anno 1356  H.2172

anno 1356  H.2173

anno 1356.03.19  H.2291

anno 1356.04.09  H.1723

anno 1356.05.09  H.2167

anno 1356.05.14  H.2170

anno 1356.07.10  H.2174

anno 1356.08.12  H.2147

anno 1356.08.31  H.1625

anno 1356.09.29  H.0569

anno 1356.12.01  H.1719

anno 1357 ca.  H.1257

anno 1357  H.0147

anno 1357  H.0272

anno 1357  H.0660

anno 1357  H.0666

anno 1357  H.1104

anno 1357  H.1161

anno 1357  H.1206

anno 1357  H.1312

anno 1357  H.1721

anno 1357  H.1807

anno 1357  H.2097

anno 1357  H.2118

anno 1357  H.2171

anno 1357.01.12  H.1705

anno 1357.02.27  H.1709

anno 1357.10.24  H.2142

anno 1357.12.19  H.2175

anno 1358  H.0046 copiata

anno 1358  H.0337

anno 1358  H.0725 bis

anno 1358  H.0822

anno 1358  H.0824

anno 1358  H.1016

anno 1358  H.1280 copiata

anno 1358  H.2074

anno 1358  H.2079

anno 1358  H.2145

anno 1358  H.2175

anno 1358.01.31  H.0132

anno 1358.04.12  H.2144

anno 1358.07.14  H.2098

anno 1358.07.17  H.2053

anno 1358.11.09  H.1767

anno 1358.11.18  H.2143

anno 1359  H.1011

anno 1359  H.1723 copiata

anno 1359  H.1812

anno 1359  H.2139

anno 1359.01.12  H.1700

anno 1359.01.12  H.1709

anno 1359.02.09  H.2095

anno 1359.02.27  H.1016

anno 1359.10.07  H.1316

anno 136.12.03  H.1184

anno 1360  H.1808

anno 1360  H.1811

anno 1360  H.1814

anno 1360  H.1815

anno 1360  H.1935

anno 1360  H.1973

anno 1360  H.2291 copiata

anno 1360.03.01  H.0266

anno 1360.04.01  H.0913

anno 1361  H.0357

anno 1361  H.2224

anno 1361.03.00  H.1706

anno 1361.06.10  H.0276

anno 1362  H.1116

anno 1362  H.1164

anno 1362  H.1364

anno 1362.01.05  H.1591

anno 1362.01.28  H.0136

anno 1362.04.01  H.0913

anno 1362.04.18  H.0110

anno 1362.07.05  H.0334

anno 1362.07.07  H.0718

anno 1363 ca.H1707

anno 1363  H.0278

anno 1363  H.0521

anno 1363  H.1164

anno 1363  H.1533

anno 1363  H.181  H.1810

anno 1363.07.03  H.1143

anno 1363.07.07  H.1626

anno 1364 ca.  H.1290

anno 1364  H.0179 copiata

anno 1364  H.0429

anno 1364  H.0817

anno 1364  H.0913

anno 1364  H.0967

anno 1364  H.1165

anno 1364  H.1201

anno 1365  H.0255

anno 1365  H.0499

anno 1365  H.0542

anno 1365  H.0729

anno 1365  H.0837

anno 1365  H.1644

anno 1365.011.16  H.0028

anno 1365.03.17  H.0503

anno 1365.03.17  H.1220

anno 1365.05.15  H.0727

anno 1366 ca. (?1350)  H.1019

anno 1366 ca.  H.0605

anno 1366 ca.  H.1027

anno 1366 ca.12.26  H.0684

anno 1366  H.0355

anno 1366  H.0444

anno 1366  H.0630

anno 1366  H.0764

anno 1366  H.0808

anno 1366  H.1002

anno 1366  H.1003

anno 1366  H.1007

anno 1366  H.1008

anno 1366  H.1017

anno 1366  H.1018

anno 1366  H.1022

anno 1366  H.1025

anno 1366  H.1026

anno 1366  H.1032

anno 1366  H.1107

anno 1366  H.1213

anno 1366  H.1246

anno 1366  H.1320

anno 1366  H.1986

anno 1366.07.27  H.0582

anno 1366.08.23  H.1696

anno 1366.08.26  H.2162

anno 1367  H.0197 copiata

anno 1367  H.0429 copiata

anno 1367  H.0943

anno 1367  H.1132

anno 1367  H.1133

anno 1367  H.1152

anno 1367  H.1201

anno 1367  H.1249

anno 1367  H.1297copiata

anno 1367  H.1359

anno 1367  H.1362

anno 1367  H.1679

anno 1367  H.2176

anno 1367.03.26  H.1289

anno 1367.05.05  H.0446

anno 1367.05.2  H.0197

anno 1367.05.31  H.2148

anno 1367.08.17  H.2161

anno 1367.12.02  H.1356

anno 1367.12.03  H.0474

anno 1368 ca.  H.0455

anno 1368 ca.  H.2093

anno 1368 ca.  H.2107

anno 1368  H.0505

anno 1368  H.1705 copiata

anno 1368  H.1721 copiata

anno 1368  H.1737 copiata

anno 1368  H.2045

anno 1368  H.2077

anno 1368  H.2090 copiat

anno 1368  H.2098

anno 1368 vari atti  H.2051

anno 1368.01.06  H.0022

anno 1368.01.09  H.1217

anno 1368.01.19  H.0229

anno 1368.01.21  H.0587

anno 1368.05.03  H.1737

anno 1368.09.23  H.2149

anno 1368.11.30  H.0333

anno 1368?.06.04  H.2153

anno 1369  H.0138

anno 1369  H.0195

anno 1369  H.0364

anno 1369  H.0395

anno 1369  H.0422

anno 1369  H.0544

anno 1369  H.0714

anno 1369  H.0717

anno 1369  H.0847

anno 1369  H.1205

anno 1369  H.1687

anno 1369.01.19  H.0267

anno 1369.01.20  H.1728

anno 1369.01.31  H.0868

anno 1369.05.22  H.0279

anno 1369.06.11  H.0633

anno 1369.06.11  H.1690

anno 1369.06.11  H.1738

anno 1369.07.24  H.1690

anno 1370 ca  H.1189

anno 1370 ca.  H.1202

anno 1370 ca.  H.1716

anno 1370 ca.08.22  H.0585

anno 1370  H.0126

anno 1370  H.0174

anno 1370  H.0302

anno 1370  H.0529

anno 1370  H.0610

anno 1370  H.0611

anno 1370  H.0612

anno 1370  H.0617

anno 1370  H.0696

anno 1370  H.0709

anno 1370  H.0721

anno 1370  H.0801

anno 1370  H.0832

anno 1370  H.1130

anno 1370  H.1176

anno 1370  H.1225

anno 1370  H.1619

anno 1370  H.2023

anno 1370  H.2044

anno 1370.03.25  H.1686

anno 1370.03.26  H.0023

anno 1370.04.15  H.1725

anno 1370.06.11  H.1204

anno 1370.07.22  H.0404

anno 1370.12.00  H.1037

anno 1370.12.18  H.1156

anno 1370.12.18  H.1231

anno 1370.1218.0312  H.0529

anno 1371  H.0037

anno 1371  H.0068 copiata 

anno 1371  H.0126

anno 1371  H.0243

anno 1371  H.0453

anno 1371  H.0601

anno 1371  H.0602

anno 1371  H.0622

anno 1371  H.0658

anno 1371  H.0719

anno 1371  H.0743

anno 1371  H.0753 bis

anno 1371  H.0821

anno 1371  H.1212

anno 1371  H.1229

anno 1371  H.1234

anno 1371  H.1333

anno 1371  H.1621

anno 1371  H.1698

anno 1371  H.1709

anno 1371  H.1715 copiata

anno 1371  H.1785

anno 1371  H.197H1974

anno 1371  H.2340

anno 1371.01 27  H.1261

anno 1371.04.04   H.0227

anno 1371.04.04  H.0663

anno 1371.05.01  H.1111

anno 1371.05.04  H.1715

anno 1371.05.30

anno 1371.0716  H.0509

anno 1371.08.31  H.1763

anno 1371.11.22  H.0710

anno 1371.12.31  H.1717

anno 1372  H.0408

anno 1372  H.0449

anno 1372  H.0492

anno 1372  H.0524

anno 1372  H.0615

anno 1372  H.0632

anno 1372  H.0786

anno 1372  H.0841

anno 1372  H.1125

anno 1372  H.1172

anno 1372  H.1252

anno 1372  H.1313 copiata

anno 1372  H.1564

anno 1372  H.1676

anno 1372  H.1935

anno 1372  H.2203

anno 1372.03.06  H.1604

anno 1372.05.00  H.1203

anno 1372.05.07  H.1613

anno 1372.05.27  H.0317

anno 1372.10.22  H.0274

anno 1372.12.27  H.0182

anno 1373  H.0520

anno 1373  H.1020

anno 1373  H.1108

anno 1373  H.1620 copiata

anno 1373  H.1631

anno 1373  H.1677

anno 1373  H.1935

anno 1373  H.1990 copiata

anno 1373.01.09  H.1217

anno 1373.07.30  H.1632

anno 1373.09.25  H.0048

anno 1373.10.22  H.1167

anno 1374 ca.02.26  H.0445

anno 1374  H.1037 copiata

anno 1374  H.1231 copiata

anno 1374  H.1703

 anno 1374  H.2202

anno 1374.04.27  H.0638

anno 1374.05.16  H.0224

anno 1374.07.28  H.1120

anno 1374.12.1250  H.2168

anno 1375  H.0158

anno 1375  H.1565

anno 1375  H.1636

anno 1375  H.1697

anno 1375  H.2087

anno 1375  H.222 1

anno 1375.05.22  H.2169

anno 1375.06.10  H.2169

anno 1375.07.29  H.1142

anno 1376  H.0532

anno 1376  H.1935

anno 1376  H.2248

anno 1377  H.1303

anno 1377.02.19  H.0381

anno 1379  H.0216

anno 1379  H.0459

anno 1379  H.1672

anno 1379.10.06  H.0292

anno 1380  H.1875

anno 1380  H.1876

anno 1380  H.1935

anno 1380  H.2016

anno 1380  H.2038

anno 1380  H.2057

anno 1380  H.2060

anno 1380  H.2146

anno 1380  H.2251 copiata

anno 1380.02.16  H.2088

anno 1380.03.06  H.2055

anno 1381  H.0738

anno 1381  H.1319

anno 1381  H.1935

anno 1381  H.2060

anno 1381  H.2152

anno 1382  H.0624

anno 1382  H.1173

anno 1382  H.1935

anno 1383  H.0625

anno 1383  H.1935

anno 1383.09.23  H.2099

anno 1384  H.1291

anno 1384  H.1935

anno 1384  H.2009

anno 1384  H.2063

anno 1385  H.0244

anno 1386  H.0661

anno 1386  H.1034

anno 1386  H.1122

anno 1386  H.1179

anno 1386  H.1534

anno 1386  H.1535

anno 1386  H.1536

anno 1386  H.1540

anno 1386  H.1888

anno 1386  H.1889

anno 1386  H.1894

anno 1386  H.1895

anno 1386  H.1896

anno 1386  H.1935

anno 1387  H.0385

anno 1387  H.0554

anno 1387  H.0600

anno 1387  H.0859

anno 1387  H.0992

anno 1387  H.1102

anno 1387  H.1233

anno 1387  H.1256

anno 1387  H.1537

anno 1387  H.1538

anno 1387  H.1541

anno 1387  H.1935

anno 1387  H.2207

anno 1387  H.2208

anno 1387  H.2209

anno 1387  H.2210

anno 1387  H.2211

anno 1387  H.2212

anno 1387  H.2309

anno 1387  H.2311

anno 1387.03.12  H.1114

anno 1388  H.0484

anno 1388  H.0581

anno 1388  H.1525

anno 1388  H.1542

anno 1388  H.1935

anno 1388.04.23  H.1821

anno 1389  H.0627

anno 1389  H.0795

anno 1389  H.1105

anno 1389  H.1188

anno 1389  H.1360

anno 1389  H.2302

anno 1389  H.2312

anno 1389.01.13  H.0756

anno 1389.03.25  H.0862

anno 1389.04.01  H.1316

anno 1389.05.30  H.0875

anno 1389.08.30  H.0336

anno 1389.09.13  H.1185

anno 1390  H.0412

anno 1390  H.0428

anno 1390  H.0734

anno 1390  H.0767

anno 1390  H.1126

anno 1390  H.1134

anno 1390  H.1151

anno 1390  H.1174

anno 1390  H.1186

anno 1390  H.1192

anno 1390  H.1239

anno 1390  H.1248

anno 1390  H.1269

anno 1390  H.1935

anno 1390  H.2313

anno 1390.01.07  H.0814

anno 1390.03.01  H.0310

anno 1390.03.15  H.0262

anno 1390.03.20  H.0320

anno 1390.04.01  H.0415

anno 1390.08.01  H.1266

anno 1391  H.0214

anno 1391  H.0519

anno 1391  H.0596

anno 1391  H.1126

anno 1391  H.1139

anno 1391  H.1222

anno 1391  H.1271

anno 1391  H.1272

anno 1391  H.1898

anno 1391.04.01  H.1361

anno 1391.11.27  H.2317

anno 1392  H.0225

anno 1392  H.0856

anno 1392  H.1106

anno 1392  H.1155

anno 1392  H.1198

anno 1392  H.1227

anno 1392  H.1263

anno 1392  H.1935

anno 1392.05.14  H.0539

anno 1392H1265

anno 1393  H.0258

anno 1393  H.0580

anno 1393  H.0604

anno 1393  H.1940

anno 1393  H.1975

anno 1393  H.2249

anno 139311.30  H.1822

anno 1394  H.1210

anno 1394  H.1935

anno 1395  H.1947

anno 1395.07.18  H.1157

anno 1396  H.0148

anno 1396  H.0546

anno 1396  H.1148

anno 1396  H.1590

anno 1396.06.17  H.1288

anno 1397  H.0526

anno 1397  H.0802

anno 1397  H.1258

anno 1397  H.1264

anno 1397  H.1935

anno 1397.01.16  H.0317

anno 1397.01.16  H.0384

anno 1397.12.19  H.1901

anno 1397.12.25  H.1282

anno 1397?.07.12  H.1726

anno 1398.07.12  H.1127

anno 1399  H.0803

anno 1399  H.0937

anno 1399.10.01  H.0263

anno 1400  H.0813

anno 1400.06.03  H.0134

anno 1401.01.11  H.0205

anno 1401.03.20  H.0103

anno 1402  H.1149

anno 1402  H.1656

anno 1402  H.1894 copiata

anno 1403  H.1596

anno 1403  H.1658

anno 1404  H.1595

anno 1404  H.1995

anno 1404.10.14  H.2204

anno 1405  H.0139

anno 1405  H.0439

anno 1405  H.1648

anno 1405  H.1657

anno 1405  H.1904

anno 1405  H.1935

anno 1406  H.0504

anno 1406  H.0948

anno 1406  H.1059

anno 1406  H.1328

anno 1406  H.1659

anno 1406  H.185 1

anno 1406  H.1935

anno 1406  H.1976

anno 1406. 09.16  H.0575

anno 1406.01.03  H.1694

anno 1406.01.05  H.0241

anno 1406.9.16  H.0164

anno 1407  H.1061

anno 1407  H.1649

anno 1407  H.1823

anno 1407  H.1851 copiata

anno 1408  H.1903

anno 1408.10.20  H.0737

anno 1409  H.1598

anno 1409  H.1599

anno 1409  H.1935

anno 1410  H.0483

anno 1411  H.1935

anno 1412  H.0939

anno 1412  H.1935

anno 1413.07.11  H.1713

anno 1413.09.16  H.0059

anno 1414  H.1998

anno 1416  H.0490

anno 1416  H.1352

anno 1416  H.1890

anno 1416  H.1892

anno 1416  H.1935

anno 1417  H.0979

anno 1417  H.1661

anno 1417  H.1662

anno 1417  H.1958

anno 1418  H.1935

anno 1418  H.1980

anno 1418  H.1989 copiata

anno 1420  H.0400

anno 1421  H.0156

anno 1421  H.1244

anno 1422  H.0931

anno 1422  H.1935

anno 1422.05.25  H.0942

anno 1422.11.21  H.0942

anno 1423  H.1352 bis

anno 1424  H.1058

anno 1424.07.11  H.1451

anno 1425 ca.  H.1118

anno 1425  H.0173

anno 1425  H.0810

anno 1427  H.0452

anno 1427  H.0985

anno 1427  H.1282

anno 1427  H.1476

anno 1427  H.1646

anno 1427.11.04 ca.  H.1494

anno 1428  H.1503

anno 1428  H.1616

anno 1428  H.1663

anno 1428.01.10  H.1449

anno 1429  H.0042 copiata

anno 1429  H.0390 copiata

anno 1429  H.0471

anno 1429  H.0845

anno 1429  H.1321

anno 1429  H.1457

anno 1430  H.1977

anno 1430.12.05  H.0211

anno 1431  H.1158

anno 1431  H.1935

anno 1431  H.2166

anno 1431.06.17  H.0411

anno 1432  H.0678

anno 1432  H.0688

anno 1432  H.1221

anno 1432  H.2221

anno 1432.04.24  H.1468

anno 1432.07.08  H.1499

anno 1432.12.04  H.1523

anno 1432.12.30  H.0154

anno 1433  H.0568

anno 1433  H.1226

anno 1433  H.1240

anno 1433  H.195 6

anno 1433  H.2071

anno 1433  H.2082

anno 1433  H.2084

anno 1433.03.07  H.0039

anno 1433.04.18  H.1160

anno 1433.06.06  H.0190

anno 1433.11.10  H.0193

anno 1434  H.0084

anno 1434  H.1215

anno 1434  H.1390

anno 1435  H.1066

anno 1435  H.1848

anno 1436  H.0970

anno 1436  H.2154

anno 1436.03.10

anno 1437  H.0749

anno 1437  H.0980

anno 1437  H.2340 copiata

anno 1439  H.0687

anno 1439  H.1833

anno 1439.03.20  H.0811

anno 1440  H.2010

anno 1440.01.10  H.2066

anno 1441  H.1764

anno 1441  H.1824

anno 1442  H.0805

anno 1442  H.0891

anno 1442  H.0976

anno 1442.12.18  H.0686

anno 1443  H.2021

anno 1444  H.1854

anno 1444  H.1960

anno 1444  H.2085

anno 1444.09.13  H.0095

anno 1445 ca.  H.2011

anno 1445  H.2341

anno 1445.01.26  H.1382

anno 1445.08.25  H.1286

anno 1446  H.0248

anno 1446  H.1267

anno 1446  H.2106

anno 1446  H.2165

anno 1446.03.25  H.0012

anno 1446.03.25  H.0359

anno 1446.03.25  H.1237

anno 1447  H.1828

anno 1447  H.1834

anno 1447  H.1835

anno 1447  H.1858

anno 1447  H.2342

anno 1447  H.2343

anno 1447.04.12  H.0941

anno 1447.04.16  H.0654

anno 1447.04.16  H.2040

anno 1447.04.17  H.0304

anno 1447.07.28  H.1255

anno 1447.10.04  H.2344

anno 1447.11.08  H.1417

anno 1447.11.11  H.1500

anno 1448  H.0309

anno 1448  H.0450

anno 1448  H.0800

anno 1448  H.1048

anno 1448  H.1056

anno 1448  H.1268

anno 1448  H.1383

anno 1448  H.1908

anno 1448  H.1915

anno 1448.02.00  H.1038

anno 1449  H.0268

anno 1449  H.0876

anno 1449  H.1902

anno 1450 ca.  H.2359

anno 1450  H.0014

anno 1450  H.0855

anno 1450  H.0877

anno 1450  H.1839

anno 1450  H.1840

anno 1450  H.1842

anno 1450  H.1916

anno 1450.09.06  H.0043

anno 1451  H.0543

anno 1451  H.0994

anno 1451  H.1309

anno 1451  H.1979

anno 1451  H.2155

anno 1452  H.1539

anno 1453  H.1166

anno 1453  H.1368

anno 1453.02.01  H.0075

anno 1453.09.25  H.0021

anno 1454  H.1301

anno 1454  H.216 3

anno 1454.05.01  H.1805

anno 1454.08.26  H.0077

anno 1455  H.1062

anno 1455  H.1415

anno 1455  H.1491

anno 1455.03.12  H.2067

anno 1455.06.26  H.0941

anno 1455.10.19  H.1109

anno 1456  H.1664

anno 1456  H.1994

anno 1456  H.1999

anno 1458  H.0089

anno 1458  H.1461

anno 1458  H.1493

anno 1458.09.25  H.0128

anno 1458.11.02  H.1448

anno 1459  H.0579

anno 1459  H.0692

anno 1459  H.0757

anno 1459  H.1861

anno 1459  H.1862

anno 1459  H.1863

anno 1459  H.1865

anno 1459  H.1909

anno 1459  H.1910

anno 1459  H.1912

anno 1459 sei atti  H.1917

anno 1459.02.09  H.0641

anno 1459.02.26  H.1323

anno 1459.04.21  H.1859

anno 1459.05.14  H.1475

anno 1459.08.30  H.1911

anno 1460  H.0816

anno 1460  H.1405

anno 1460  H.1443

anno 1460  H.1473

anno 1460  H.1495

anno 1460  H.1829

anno 1460  H.186  H.1860

anno 1460.12.07  H.0040

anno 1460.12.11  H.1478

anno 1461 ca.01.15  H.0376

anno 1461  H.1458

anno 1461  H.1630

anno 1461  H.1935

anno 1461.04.30  H.1454

anno 1461.08.11  H.1446

anno 1461.08.12  H.0167

anno 1461.11.11  H.1460

anno 1462  H.0784

anno 1462  H.1488

anno 1462  H.1935

anno 1462.01.01  H.1517

anno 1463  H.0760

anno 1463  H.0995

anno 1463  H.1083

anno 1463  H.1367

anno 1463.05.10  H.1509

anno 1463.10.01  H.0199

anno 1463.10.14  H.1479

anno 1463.11.10  H.1224

anno 1463.12.28  H.1453

anno 1464  H.0235 copiata

anno 1464  H.0356

anno 1464  H.1467

anno 1464. 02.04  H.1224

anno 1464.02.01  H.0883

anno 1464.10.26  H.2008

anno 1464.11.04  H.2091

anno 1464.11.08  H.1462

anno 1465  H.0260

anno 1465  H.0750

anno 1465  H.0874

anno 1465  H.1642

anno 1465  H.1647

anno 1465.03.06  H.2078

anno 1465.03.12  H.1456

anno 1466  H.1465

anno 1466.01.15  H.1515

anno 1466.02.04  H.1459

anno 146606.18  H.2033

anno 1467  H.0607

anno 1467  H.1283

anno 1467  H.1372

anno 1467  H.1512

anno 1467  H.1531

anno 1467  H.1532

anno 1467  H.2048

anno 1467.09.25  H.0064

anno 1468  H.0409

anno 1468  H.1589

anno 1468  H.1593

anno 1468  H.2356

anno 1469  H.1342

anno 1469  H.1497

anno 1469  H.1522

anno 1469  H.1935

anno 1469  H.2014

anno 1469.07.09  H.2042

anno 1469.10.07  H.0160

anno 1469.10.21  H.0185

anno 1469.10.29  H.1492

anno 1470  H.0149

anno 1470  H.0186

anno 1470  H.0818

anno 1470  H.1384

anno 1470  H.1389

anno 1470.02.04  H.1520

anno 1470.08.12  H.0201

anno 1471  H.0560

anno 1471  H.0748

anno 1471  H.1250

anno 1471  H.1374

anno 1471  H.2288 copiata

anno 1471.12.1  H.0192

anno 1472  H.0406

anno 1472  H.0516

anno 1472  H.0722

anno 1472  H.1935

anno 1472.04.27  H.0571

anno 1472.04.29  H.1444

anno 1472.05.14  H.1524

anno 1473  H.0538

anno 1473  H.0736

anno 1473  H.1181

anno 1473  H.1447

anno 1473  H.2347

anno 1473  H.2357

anno 1473.10.04  H.2181

anno 1473.12.27  H.1260

anno 1474  H.0082

anno 1474  H.0129

anno 1474  H.0177

anno 1474  H.2103

anno 1474  H.2104

anno 1474  H.2345

anno 1474  H.2346

anno 1474.03.23  H.0206

anno 1474.03.31  H.1510

anno 1475  H.0936

anno 1475  H.1813

anno 1475  H.1935

anno 1475  H.2105

anno 1475  H.2348

anno 1475.07  H.1472

anno 1477  H.0758

anno 1477.03.31  H.1739

anno 1477.05.08  H.1466

anno 1477.07.28  H.0389

anno 1477.09.01  H.1496

anno 1478  H.0332

anno 1478.06.09  H.1461

anno 1479  H.0313

anno 1479  H.0911

anno 1479  H.1401

anno 1479  H.1746

anno 1479.04.30  H.0924

anno 1479.06.16  H.1480

anno 1480  H.0088

anno 1480  H.0531

anno 1480  H.0634

anno 1480  H.1171

anno 1480  H.1518

anno 1480  H.1866

anno 1481  H.1516

anno 1482  H.0071

anno 1482  H.1001 copiata?

anno 1482  H.1397

anno 1482  H.1505

anno 1482  H.1506

anno 1482  H.1935

anno 1482.09.12  H.2320

anno 1482.10.11  H.1302

anno 1482.11.08  H.0078

anno 1482.11.16  H.0055

anno 1482.11.16  H.0057

anno 1482.11.16  H.0073

anno 1483  H.0314

anno 1483  H.0369

anno 1483  H.0380

anno 1483  H.0826

anno 1483  H.1145

anno 1483  H.1422

anno 1483  H.1695

anno 1483  H.2349

anno 1483.08.27  H.0256

anno 1484  H.0416

anno 1484  H.1336

anno 1484  H.2250

anno 1484.08.29  H.2041

anno 1485  H.0010

anno 1485  H.0121

anno 1485  H.1412

anno 1485.01.12  H.0011

anno 1485.11.07  H.1455

anno 1485.12.14  H.1402

anno 1486 ca.H0797

anno 1486  H.0740

anno 1486  H.0974

anno 1486  H.1407

anno 1486  H.1843

anno 1486  H.1864

anno 1486  H.1992

anno 1486  H.2186 e altro

anno 1486.03.23  H.1427

anno 1486.04.07  H.1508

anno 1486.05.20  H.1428

anno 1486.06.12  H.1429

anno 1486.07.04  H.1430

anno 1486.07.08  H.1136

anno 1486.08.21  H.0889

anno 1486.09.13  H.0447

anno 1486.11.15  H.0025

anno 1487  H.0442

anno 1487  H.0456

anno 1487  H.0642

anno 1487  H.1529

anno 1487  H.1849

anno 1487  H.1978

anno 1487.07.01  H.1431

anno 1487.11.17  H.1403

anno 1488 ca.  H.0410

anno 1488  H.0200

anno 1488  H.1378

anno 1488  H.1404

anno 1488  H.1406

anno 1488  H.1504

anno 1488.05.16  H.0375

anno 1488.05.26  H.1464

anno 1488.10.01  H.0198

anno 1488.11.21  H.1487

anno 1489  H.1144

anno 1489.04.03  H.1424

anno 1489.04.03  H.2039

anno 1489.06.12  H.2059

anno 1489.07.13  H.1423

anno 1490 ca  H.1993

anno 1490  H.0991

anno 1491  H.0982

anno 1491  H.1162

anno 1491  H.1483

anno 1491  H.2019

anno 1491  H.2358

anno 1491.08.05  H.1432

anno 1491.08.14  H.1433

anno 1491.09.24  H.1426

anno 1491.10.06  H.1445

anno 1491.12.17  H.1086

anno 1492  H.0482

anno 1492  H.0562

anno 1492  H.0640

anno 1492  H.0881

anno 1492  H.1199

anno 1492  H.1295

anno 1492  H.1394

anno 1492  H.1935

anno 1492.07.20  H.0033

anno 1492.11.23  H.0536

anno 1493  H.0118

anno 1493  H.0417

anno 1493  H.0493

anno 1493  H.0541

anno 1493  H.0552

anno 1493  H.0586

anno 1493  H.1110

anno 1493  H.1628

anno 1494  H.0713

anno 1494  H.1175

anno 1494.06.01  H.1452

anno 1494.06.02  H.1434

anno 1494.07.09  H.1200

anno 1495  H.0712

anno 1495  H.0987

anno 1495  H.0989

anno 1495  H.1388

anno 1496  H.1435

anno 1496  H.1502

anno 1496.08.05  H.0932

anno 1497  H.0922

anno 1497  H.1441

anno 1497  H.1935

anno 1497.04.17  H.1436

anno 1497.05.30  H.1437

anno 1498 ca  H.2305

anno 1498  H.0754

anno 1498  H.0966

anno 1498  H.0981

anno 1498  H.2304

anno 1498.01.06  H.2075

anno 1498.01.25  H.2076

anno 1498.0308  H.1438

anno 1498.05.20  H.1439

anno 1498.06.01  H.2102

anno 1498.07.15  H.1440

anno 1499  H.1519

anno 1499  H.1521

anno 1499  H.1633

anno 1499  H.1826

anno 1499  H.1905

anno 1499  H.1918

anno 1499  H.1919

anno 1499.09.04  H.2298

anno 1500  H.0393

anno 1500  H.0403

anno 1500  H.1891

anno 1500  H.1935

anno 1500.07.23  H.0254

anno 1500.10.14  H.1474

anno 1501  H.0335

anno 1501  H.0993

anno 1501.03.11  H.1501

anno 1502  H.0443

anno 1502  H.0673

anno 1502  H.0983

anno 1502  H.1386

anno 1502  H.1935

anno 1503 ca.  H.2017

anno 1503  H.0432

anno 1503  H.0771

anno 1503  H.1962

anno 1503.09.29  H.0964

anno 1503.11.24  H.1471

anno 1504  H.0085

anno 1504  H.1331

anno 1504  H.1369

anno 1504  H.1398

anno 1504  H.1476

anno 1504  H.1486

anno 1504  H.2206

anno 1504.01.22  H.1507

anno 1504.06.14  H.0204

anno 1505   H.0434

anno 1505  H.0645

anno 1505  H.0715

anno 1505  H.1411

anno 1505  H.1765

anno 1505.05.26  H.0327

anno 1505.07.25  H.0435

anno 1505.08.06  H.0379

anno 1505.09.24  H.0882

anno 1505.12.20  H.1836

anno 1506  H.0383

anno 1506  H.0798

anno 1506  H.1348

anno 1506  H.1481

anno 1506  H.1660

anno 1506  H.1827

anno 1506  H.1935

anno 1506  H.1979

anno 1506  H.1997

anno 1506.04.07  H.1482

anno 1506.04.08  H.0371

anno 1507  H.0122

anno 1507  H.1028

anno 1507  H.1259

anno 1507  H.1514

anno 1507.05.23  H.0977

anno 1507.0728  H.1425

anno 1508 ca.  H.1415

anno 1508  H.1399

anno 1508.10.10  H.1409

anno 1509  H.2205

anno 1510  H.0683

anno 1510  H.0930

anno 1510  H.1274

anno 1510  H.1477

anno 1510  H.1513

anno 1510  H.1766

anno 1510.07.20  H.1498

anno 1510.11.23  H.1526

anno 1511  H.0685

anno 1511  H.1935

anno 1512  H.0935

anno 1512  H.1489

anno 1512.04.22  H.1484

anno 1512.05.21  H.1442

anno 1513  H.0437

anno 1513  H.2189

anno 1513  H.2318

anno 1513  H.2319

anno 1513.03.11  H.0652

anno 1513.06.07  H.1857

anno 1513.06.30  H.0004

anno 1513.07.04  H.0745

anno 1513.08.13  H.1450

anno 1514  H.0909

anno 1514  H.1884

anno 1514  H.2101

anno 1514.08.06  H.0923

anno 1515.07.20  H.0928

anno 1516  H.1410

anno 1516  H.1414

anno 1516.01.07  H.1485

anno 1516.10.04  H.0926

anno 1516.10.30  H.1418

anno 1516.11.03  H.0880

anno 1517  H.0329

anno 1517  H.0347

anno 1517  H.1419

anno 1517  H.1782

anno 1517.11.01  H.0131

anno 1518  H.0570

anno 1518  H.0671

anno 1518  H.0878

anno 1519  H.0189

anno 1519  H.08

anno 1519.10.21  H.1377

anno 1520  H.1177

anno 1520.04.30  H.1370

anno 1520.10.10  H.1470

anno 1521  H.0465

anno 1521  H.0469

anno 1522  H.0471

anno 1522.07.04  H.0461

anno 1523  H.0303

anno 1523.08.10  H.1097

anno 1524  H.0433

anno 1524  H.1893

anno 1524.04.26  H.0170

anno 1524.04.26  H.1183

anno 1525  H.0425

anno 1525  H.0441

anno 1525  H.0925

anno 1525  H.1463

anno 1526  H.2193

anno 1526.05.09  H.0555

anno 1527  H.1408

anno 1527.03.25  H.1420

anno 1528.12.28  H.0927

anno 1529  H.0984

anno 1531  H.0885

anno 1532.04.24  H.0608

anno 1533  H.0863

anno 1533.05.03  H.0618

anno 1534  H.0958

anno 1534.12.05  H.0170

anno 1535 ca.  H.1363

anno 1535 ca.  H.2051  H.2052

anno 1535  H.0001

anno 1535  H.0468

anno 1535  H.0720

anno 1535  H.0806

anno 1535  H.0996

anno 1535  H.2006

anno 1535  H.2027

anno 1535  H.2036

anno 1535  H.2037

anno 1535.8.20  H.0030

anno 1536  H.0468

anno 1536  H.2069

anno 1536  H.2108

anno 1536.12.01  H.0495

anno 1537  H.0013

anno 1537  H.0468

anno 1537  H.0649

anno 1537  H.2007

anno 1537.0121  H.2020

anno 1537.04.09  H.2018

anno 1537.04.11  H.2024

anno 1538 ca.  H.0031

anno 1538 ca.  H.1194

anno 1538  H.1680

anno 1538.09.04  H.2178

anno 1541  H.0774

anno 1542  H.0007

anno 1542  H.0007 bis copiato

anno 1542  H.0665

anno 1542  H.2002

anno 1543  H.0488

anno 1543  H.0510

anno 1544  H.0208

anno 1544  H.0388

anno 1544  H.0657

anno 1544  H.0887

anno 1544  H.1617

anno 1545  H.0648

anno 1545.01.18  H.0646

anno 1545.04.\?1445  H.0929

anno 1546  H.0321

anno 1546  H.0330

anno 1546  H.0886

anno 1546  H.0901

anno 1546  H.0907

anno 1546  H.0919

anno 1546.10.23  H.0034

anno 1547  H.0365

anno 1547  H.0454

anno 1547  H.0643

anno 1547  H.1047

anno 1547  H.1413

anno 1547.03.17  H.0481

anno 1547.04.12  H.0359

anno 1547.09.15  H.1182

anno 1547.10.06  H.0009

anno 1547.10.06  H.0463

anno 1547.10.11  H.1724

anno 1547.10.22  H.0947

anno 1547.10.23  H.0032

anno 1547.10.29  H.0975

anno 1547.10.29  H.1712

anno 1547.11.12  H.0489

anno 1547.12.05  H.1668

anno 1548  H.0458

anno 1548  H.0842

anno 1548.01.12  H.1421

anno 1548.05.15  H.0462

anno 1548.05.15  H.0965

anno 1548.05.28  H.0968

anno 1548.06.06  H.1832

anno 1549  H.0269

anno 1549  H.0487

anno 1549  H.0897

anno 1549  H.0905

anno 1549.06.24  H.0716

anno 1549.07.21  H.0207

anno 1549.08.30  H.0159

anno 1549.08.30  H.1691

anno 1550 ca.  H.2195

anno 1550  H.0343

anno 1550  H.2196

anno 1550  H.2197

anno 1550.01.14  H.0946

anno 1550.07.21  H.1400

anno 1550?  H.1744

anno 1551 ca.  H.1743

anno 1551  H.0457

anno 1551  H.0473

anno 1551  H.0900

anno 1551  H.1373

anno 1551.09.13  H.0325

anno 1551.12.13  H.0949

anno 1552  H.0436

anno 1552  H.0480

anno 1552  H.2190

anno 1552  H.2191

anno 1552  H.2192

anno 1552.01.22  H.0392

anno 1552.11.25  H.1734

anno 1553  H.0271

anno 1553  H.0682

anno 1553.02.20  H.0498

anno 1553.03.01  H.0294

anno 1553.07.21  H.0382

anno 1554  H.1841

anno 1554  H.1856

anno 1554.03.17  H.0475

anno 1555  H.0194

anno 1555  H.0448

anno 1555  H.1012

anno 1555  H.1838

anno 1555  H.2194

anno 1555.04.06  H.0952

anno 1555.05.28  H.0467

anno 1555.06.08  H.0130

anno 1555.06.26  H.0359

anno 1556  H.0270

anno 1556  H.0398

anno 1556  H.0407

anno 1556  H.0418

anno 1556  H.0460

anno 1556  H.0711

anno 1556  H.0894

anno 1556.03.16  H.0890

anno 1556.05.17  H.13404

anno 1557  H.0626

anno 1557  H.0791

anno 1557  H.0893

anno 1557.03.24  H.0438

anno 1558  H.0212

anno 1558  H.0440

anno 1558  H.0470

anno 1558  H.0478

anno 1558  H.1084

anno 1558  H.1085

anno 1559  H.0512

anno 1559  H.0884

anno 1559  H.0920

anno 1560  H.0326

anno 1560  H.0419

anno 1560  H.0486

anno 1560  H.0879

anno 1560  H.0921

anno 1560  H.0969

anno 1560.02.10  H.0413

anno 1561  H.0776

anno 1561  H.0950

anno 1561  H.1779

anno 1561  H.1780

anno 1561  H.1781

anno 1562  H.0196

anno 1562  H.0338

anno 1562  H.0373

anno 1562  H.0651

anno 1562.02.13  H.0464

anno 1562.12.11  H.0187

anno 1563 ca  H.1637

anno 1563  H.0312

anno 1563  H.1634

anno 1563  H.1636

anno 1564  H.1996

anno 1565  H.0318

anno 1565  H.0888

anno 1565  H.1961

anno 1565.05.29  H.0166

anno 1565.06.02  H.0420

anno 1565.06.22  H.0961

anno 1565.11.20  H.0008

anno 1566  H.0209

anno 1566  H.0414

anno 1566  H.0466

anno 1566  H.0912

anno 1566  H.0959

anno 1566  H.0960

anno 1566  H.0962

anno 1566.02.07  H.0945

anno 1566.03.19  H.0988

anno 1566.04.24  H.0953

anno 1566.07.13  H.0957

anno 1567  H.2351

anno 1568  H.0374

anno 1568  H.0659

anno 1568  H.1528

anno 1568.07.21  H.1906

anno 1568.07.21  H.1907

anno 1570  H.0367

anno 1570  H.0956

anno 1570  H.1627

anno 1571  H.2252

anno 1572.02.19  H.0015

anno 1572.05.18  H.0119

anno 1572.06.24  H.0069

anno 1573  H.2350

anno 1573.05.27  H.1554

anno 1574  H.0918

anno 1574  H.1527

anno 1575  H.0485

anno 1575.01.20  H.0168

anno 1576.02.21  H.0020

anno 1577  H.0351

anno 1577  H.0494

anno 1577  H.1375

anno 1577.02.08  H.1393

anno 1577.07.24  H.0297

anno 1578  H.0171

anno 1578  H.0990

anno 1578.03.15  H.0421

anno 1578.03.26  H.1736

anno 1578.06.16  H.1735

anno 1578.07.0  H.0002

anno 1578.07.02  H.1395

anno 1579  H.0902

anno 1579  H.1337

anno 1579  H.1350

anno 1579  H.1376

anno 1580  H.0597

anno 1581 ca.  H.0944

anno 1581 ca.  H.0973

anno 1581  H.0477

anno 1581  H.0677

anno 1581  H.0955

anno 1581  H.0978

anno 1581.05.20  H.0003

anno 1584  H.1469

anno 1585  H.0005

anno 1585  H.0941

anno 1585  H.1000

anno 1585  H.1380

anno 1585  H.1396

anno 1585  H.1639

anno 1585.01.05  H.1490

anno 1586  H.0006

anno 1586  H.0176

anno 1586  H.0264

anno 1586  H.0545

anno 1586  H.0898

anno 1586  H.0906

anno 1586  H.0908

anno 1586  H.1469

anno 1587  H.1057 copiata

anno 1587  H.1391

anno 1588  H.1354

anno 1589  H.0249

anno 1589  H.0940

anno 1589.03.10  H.0339

anno 1590  H.0218

anno 1590  H.0394

anno 1590  H.0963

anno 1591  H.0515

anno 1592  H.0341

anno 1592  H.0423

anno 1592  H.0424

anno 1592  H.1366

anno 1592  H.1379

anno 1594 ca  H.1349

anno 1594  H.0513

anno 1594  H.0650

anno 1594  H.1385

anno 1595  H.0904

anno 1596  ca.H1030

anno 1596 ca.  H.1031

anno 1596 ca.  H.1033

anno 1596 ca.H0971

anno 1596  H.0476

anno 1596  H.1353

anno 1596  H.1371

anno 1601  H.0311

anno 1601.06.15  H.0997

anno 1601.12.02  H.1357

anno 1602.04.23  H.0681

anno 1603  H.1387

anno 1605  H.1381

anno 1605  H.1392

anno 1606  H.0999

anno 1606  H.1740

anno 1606  H.1741

anno 1606  H.1742

anno 1606  H.1867

anno 1607  H.1060

anno 1607  H.1913

anno 1609  H.0340

anno 1611.02.08  H.0184

anno 1612  H.0345

anno 1612  H.0353

anno 1613  H.0170 copiata

anno 1613  H.0342

anno 1613  H.0910

anno 1613.09.17  H.0169

anno 1614.02.12  H.1620

anno 1621.04.01  H.0903

FERMO Documenti dell’archivio storico elencati da Michele Hubart nel1624 in ordine topografico, qui invece in ordine di data. Archivio del Comune di Fermo presso l’Archivio di Stato di Fermo  = ASF

Indice cronologico delle stesse pergamene con la numero Hubart siglato  H. Ma Numeri assenti: 133, 366

– numeri doppi: 7, 143, 251, 583, 725, 753, 1259, 1352, 1744. Non si considerano le aggiunte posteriori.

anno 1010 ca.H 1608

anno 1023.07.00  H.1608

anno 1023.07.00  H.1608

anno 1047  H.2226

anno 1063.06.00  H.1608

anno 1095.07.00  H.1608

anno 1112  H.2227

anno 1164.05.02  H.0305

anno 1169.09.00  H.2259

anno 1177.01.03  H.0217

anno 1177.01.03  H.0501

anno 1177.02.00  H.0853

anno 1178.01.01  H.0038

anno 1180  H.0056

anno 1182  H.1935

anno 1182.01.04  H.1933

anno 1182.05.00  H.1933

anno 1182.05.00  H.1935

anno 1185.02.13  H.0026

anno 1185.02.13  H.0127

anno 1185.02.13  H.0629

anno 1185.02.13  H.1279

anno 1185.05.11  H.2260

anno 1185.05.11  H.2260

anno 1189  H.193  H.1938

anno 1192.03.20  H.0860

anno 1192.10.27  H.0938

anno 1192.10.27  H.1284

anno 1193.07.08  H.1100

anno 1194  H.1673

anno 1194.04.02  H.1667

anno 1194.08.00  H.1667

anno 1195.07.23  H.2299

anno 1197  H.0986

anno 1198.02.02  H.1208

anno 1198.04.00  H.1934

anno 1199.05.06  H.0793

anno 1199.12.00  H.1989

anno 1200  H.1990

anno 1200.09.00  H.0290

anno 1200.09.02  H.0284

anno 120211.03.00  H.1711

anno 1204.12.00  H.0361

anno 1205.03.00  H.0284

anno 1205.09 e vari atti  H.1933

anno 1205.09.00  H.0281

anno 1205.09.00  H.1929

anno 1205.09.00  H.1938

anno 1205.09.02  H.193 4

anno 1205.12.00  H.2228

anno 1205.12.28  H.0755

anno 1205.12.28  H.1614

anno 1205.12.28  H.1618

anno 1206.02.00  H.0759

anno 1206.03.00  H.1938

anno 1206.05.00  H.1938

anno 1207.02.10  H.0288

anno 1208.01.00  H.1603

anno 1208.01.00  H.2122

anno 1208.02.14  H.1938

anno 1210.02.27  H.1154

anno 1210.04.29  H.1263

anno 1210.04.29  H.2263

anno 1210.05.00  H.0565

anno 1211.06.00  H.2232

anno 1211.12.01  H.0188

anno 1211.12.01  H.0235

anno 1211.12.01  H.0301

anno 1211.12.01  H.0370

anno 1211.12.01  H.0397

anno 1211.12.02  H.0234

anno 1213.03.19  H.0107

anno 1213.06.00  H.1567

anno 1214.05.00  H.17902

anno 1214.06.10  H.0895

anno 1215.07.00  H.0081

anno 1215.07.10  H.2177

anno 1216.08.03  H.1624

anno 1217.03.14  H.1547

anno 1218.02.00  H.1358

anno 1218.05.25  H.0553

anno 1218?.03.12  H.1284

anno 1219.10.22  H.0017

anno 1219.10.22  H.1284

anno 1219.10.22  H.1610

anno 1219?.03.12  H.1605

anno 1220 ca.  H.0046

anno 1220.04.06  H.0637

anno 1220.04.11  H.1335

anno 1220.12.05  H.0180

anno 1221  H.1623

anno 1221.05.25  H.1574

anno 122105.25  H.1571

anno 122105.25  H.1572

anno 122105.25  H.1573

anno 1222.06.30  H.1938

anno 1222.07.02  H.1934

anno 1223.11.11  H.1552

anno 1223.12.12  H.1284

anno 1223?.02.12  H.1620

anno 1223?.02.12  H.1622

anno 1223?.11.24  H.1817

anno 1224.01.19  H.1610

anno 1224.01.19  H.1610

anno 1224.02. 16 e27  H.1610

anno 1224.03.20  H.1868

anno 1224.03.20  H.1869

anno 1224.03.20  H.1870

anno 1224.03.29  H.1610

anno 1224.08.12  H.1610

anno 1224.08.12  H.1612

anno 1224.08.24  H.1612

anno 1224?.01.20  H.0431

anno 1225.02.00  H.0113

anno 1225.06.24  H.0155

anno 1225.12.02  H.0155

anno 1226 (?1228) ca.  H.0747

anno 1228 ca.(?1231)  H.0083

anno 1228.03.28  H.2179

anno 1228.06.03  H.1299

anno 1228.06.03  H.2229

anno 1228.08.07  H.1551

anno 1229  H.0854

anno 1229.06.09  H.1871

anno 1229.06.09  H.1872

anno 1229.07.27  H.1685

anno 1229.09.20  H.1692

anno 1229.09.23  H.0746

anno 1229.09.23  H.1709

anno 1230.02.30  H.1334

anno 1230.05.22  H.1930

anno 1230.05.22  H.1938

anno 1230.08.26  H.1684

anno 1231 ca.H1825

anno 1231  H.2270

anno 1231.03.07  H.2239

anno 1231.09.16  H.1816

anno 1231.11.16  H.0242

anno 1231.11.20  H.1365

anno 1231?.03.27  H.1731

anno 1232.01.29  H.1710

anno 1232.03.27  H.2261

anno 1232.03.27  H.2262

anno 1232.05.31  H.2269

anno 1232.06.30  H.1938

anno 1232.09.29  H.2301

anno 1232.10.23  H.1607

anno 1232.11.27  H.2262

anno 1233.04.15  H.0915

anno 1234 ca.01.29  H.0324

anno 1234.02.14  H.1689

anno 1234.04.11  H.0788

anno 1234.11.03  H.2301

anno 1234.11.27  H.1615

anno 1234.12.31  H.2301

anno 1235.02.10  H.2264

anno 1235.11.09  H.2297

anno 1236 ca .(?1251)  H.2268

anno 1236 ca. (?1282)  H.2267

anno 1236 ca.  H.2245

anno 1236 ca.  H.2271

anno 1236  H.0108

anno 1236.03.00  H.2276

anno 1236.05.06  H.1196

anno 1236.05.12  H.0017

anno 1236.05.15  H.0017

anno 1236.06.23  H.2233

anno 1236.09.10  H.0041

anno 1236.10.09  H.2274

anno 1236.11.09  H.2297

anno 1236.11.13  H.1732

anno 1236.12.16  H.2265

anno 1237  H.1123

anno 1237.02.00  H.2231

anno 1237.09.02  H.2213

anno 1238  H.1310

anno 1238.05.10  H.0041

anno 1238.08.15  H.2296

anno 1238.10.06  H.0869

anno 1238.10.10  H.0041

anno 1238.11.00  H.2230

anno 1238.11.12  H.2230

anno 1239  H.0598

anno 1239  H.0783

anno 1240  H.0598

anno 1240.08.16  H.0087

anno 1241  H.0598

anno 1241.05.27  H.0042

anno 1241.05.27  H.0221

anno 1241.05.27  H.0295

anno 1242  H.0629

anno 1242  H.1693

anno 1242  H.1730

anno 1242.04.24

anno 1242.04.24  H.0223

anno 1242.08.15  H.0038

anno 1242.08.15  H.0386

anno 1242.08.15  H.12703

anno 1242.10.05  H.2109

anno 1242.12.14  H.0140

anno 1242?.10.10  H.2277

anno 1243.03.08  H.0679

anno 1243.04.06  H.2111

anno 1243.04.09  H.0507

anno 1243.04.15  H.0300

anno 1243.04.23  H.2110

anno 1243.07.28  H.1560

anno 1243.10.00  H.1098

anno 1244  H.1614 copiata

anno 1244  H.2214

anno 1244.04.1  H.18118

anno 1244.06.16  H.1732

anno 1244.07.02  H.2295

anno 1244.08.22  H.1327

anno 1244.12.02  H.1702

anno 1245 ca.  H.1718

anno 1245  H.1733

anno 1245  H.2215

anno 1245.02.14  H.1730

anno 1245.06.27  H.1163

anno 1246  H.1103 copiata

anno 1246.11.08  H.179 9

anno 1247  H.0598

anno 1247.06.13  H.1318

anno 1248  H.0346

anno 1248  H.0502

anno 1248.09.29  H.1101

anno 1248.11.20  H.1820

anno 1249.02.00  H.0063

anno 1249.03.07  H.1099

anno 1249.09.09  H.2352

anno 1250  H.0583

anno 1250  H.1714

anno 1250  H.1784

anno 1250.01.11  H.0140

anno 1250.04.11  H.1187

anno 1250.04.28  H.2273

anno 1250.06.24  H.2090

anno 1250.09.00  H.0557

anno 1250.09.00  H.0561

anno 1250.10.24  H.2294

anno 1251  H.0203

anno 1251  H.1096

anno 1251  H.2272

anno 1251.01.19  H.1878

anno 1251.02.04  H.2253

anno 1251.02.04  H.2254

anno 1251.03.16  H.1040

anno 1251.04.19  H.1566

anno 1251.04.19  H.1566

anno 1251.04.23  H.0094

anno 1251.05.03  H.1112

anno 1251.05.06  H.2180

anno 1251.05.16  H.1798

anno 1251.06.20  H.0823

anno 1251.07.17 e 18  H.0670

anno 1251.07.17  H.0222

anno 1251.07.17  H.0280

anno 1251.07.17  H.0319

anno 1251.07.17  H.1326

anno 1251.07.18  H.1124

anno 1251.07.20  H.2307

anno 1251.07.27  H.0647

anno 1251.10.15  H.1345

anno 1251.11.24  H.0426

anno 1251.11.24  H.0430

anno 1251.11.24  H.1790

anno 1251.11.24  H.1791

anno 1251.12.00  H.1095

anno 1251ca.  H.2275

anno 1252 <?1290>  H.0097

anno 1252  H.0598

anno 1252  H.0655

anno 1252  H.0799

anno 1252  H.1675

anno 1252  H.1883

anno 1252  H.1927

anno 1252  H.1966

anno 1252.01.03  H.1095

anno 1252.01.07 e al.  H.1094

anno 1252.01.08 e al.  H.1096

anno 1252.01.08  H.1096

anno 1252.01.09  H.1561

anno 1252.02.14  H.1699

anno 1252.02.27  H.0872

anno 1252.02.27  H.1094

anno 1252.03.21  H.0639

anno 1252.03.28  H.0096

anno 1252.04.07  H.0100

anno 1252.04.11  H.2237

anno 1252.04.21  H.0044

anno 1252.04.21  H.1044

anno 1252.05.04  H.2236

anno 1252.05.04  H.2237

anno 1252.07.13  H.1096

anno 1252.07.22  H.0599

anno 1252.08.01  H.0787

anno 1252.08.01  H.2124

anno 1252.09.02  H.0598

anno 1252.09.16  H.0277

anno 1252.11.29  H.0101

anno 1252.12.00  H.1096

anno 1252.12.28 e 31  H.1096

anno 1252.12.31  H.1095

anno 1252.12.31  H.1096

anno 1253  H.2216

anno 1253.02.08  H.0772

anno 1253.03.13  H.2293 

anno 1253.03.17  H.2112

anno 1253.03.24  H.2112

anno 1253.05.05  H.0680

anno 1253.05.09  H.2112

anno 1253.05.11  H.0777

anno 1253.06.01  H.2112

anno 1253.06.13  H.0140

anno 1253.06.13  H.0346

anno 1253.06.13  H.2112

anno 1253.06.13  H.2112

anno 1253.06.25  H.2225

anno 1253.10.08  H.0871

anno 1253.10.08  H.2239

anno 1253.12.11 

anno 1253.12.11  H.0390

anno 1253.12.11  H.0670

anno 1253.12.11  H.1326

anno 1253.12.11  H.220

anno 1253.12.11H0502

anno 1253.12.28  H.0871

anno 1253?.05.22

anno 1254  H.0896

anno 1254  H.1135

anno 1254  H.2115

anno 1254  H.2116

anno 1254  H.2117

anno 1254.01.11 e 12  H.0277

anno 1254.01.14  H.1140

anno 1254.01.14  H.2113

anno 1254.01.18  H.0277

anno 1254.01.27  H.0106

anno 1254.01.30  H.0391

anno 1254.02.01  H.0265

anno 1254.02.1  H.2114

anno 1254.02.14  H.0277

anno 1254.02.17  H.0140

anno 1254.02.18  H.0140

anno 1254.02.19  H.0140

anno 1254.02.23  H.0140

anno 1254.03.00  H.0346

anno 1254.03.02  H.0140

anno 1254.03.04  H.0140

anno 1254.03.09  H.0140

anno 1254.03.10  H.0140

anno 1254.03.10  H.0277

anno 1254.03.10  H.0593

anno 1254.03.16  H.2112

anno 1254.03.18  H.0140

anno 1254.04.02  H.0277

anno 1254.04.04  H.0277

anno 1254.04.04  H.0277

anno 1254.04.05;  H.0277

anno 1254.04.06  H.0277

anno 1254.04.07  H.0140

anno 1254.05.02  H.1278

anno 1254.06.19  H.0537

anno 1254.07.13  H.1803

anno 1254.11.21  H.1667

anno 1254.11.30  H.1673

anno 1255  H.0287

anno 1255  H.0616

anno 1255  H.0644

anno 1255  H.1667

anno 1255  H.1744 bis

anno 1255  H.2245

anno 1255.01.04  H.0525

anno 1255.02.27  H.1943

anno 1255.03.04  H.2243

anno 1255.03.08  H.0157

anno 1255.03.25  H.0595

anno 1255.04.05  H.1800

anno 1255.05.12  H.0362

anno 1255.06.21  H.0137

anno 1255.06.21  H.0352

anno 1255.06.21  H.0514

anno 1255.06.21  H.0670

anno 1255.08.11  H.2234

anno 1255.09.12  H.1745

anno 1256  H.0785

anno 1256  H.1592

anno 1256.03.09  H.1549

anno 1256.07.02  H.0273

anno 1256.09.15  H.1223

anno 1256.09.15  H.1238

anno 1256.10.28  H.2251

anno 1256.11.24  H.0595

anno 1257  H.0358

anno 1257  H.0635

anno 1257  H.0892

anno 1257.05.24  H.2096

anno 1257.06.19  H.2100

anno 1257?.06.04 12  H.1131

anno 1258 ca.  H.2359

anno 1258  H.0315

anno 1258  H.1197

anno 1258  H.2217

anno 1258.01.24  H.1113

anno 1258.02.01  H.1146

anno 1258.10.00  H.0794

anno 1258.11.13  H.0070

anno 1258.11.13  H.1548

anno 1258.11.13  H.1855

anno 1259.03.26  H.1170

anno 1259.04.10  H.2238

anno 1259.08.13  H.2218

anno 1259.11.13  H.0074

anno 1260 ca.  H.0238

anno 1260 ca.  H.1137

anno 1260  H.0405

anno 1260  H.2219

anno 1260.03.30  H.0152

anno 1260.03.30  H.0368

anno 1260.03.30  H.0372

anno 1260.07.00  H.0092

anno 1260.07.00  H.0098

anno 1260?.03.26  H.1553

anno 1261  H.1819

anno 1262  H.0305 copiata

anno 1262  H.0667

anno 1262  H.1241

anno 1262.01.30  H.1235

anno 1262.05.13  H.2241

anno 1262.06.30  H.2246

anno 1262.07.03  H.1874

anno 1262.07.16  H.2246

anno 1262.08.03  H.2235

anno 1262.08.03  H.2246

anno 1262.08.08  H.2241

anno 1262.08.12  H.2246

anno 1262.10.21  H.2246

anno 1262.12.18  H.2246

anno 1263  H.1543

anno 1263  H.2246

anno 1263.02.01  H.0306

anno 1263.03.00  H.0060

anno 1263.03.00  H.0091

anno 1263.06.26  H.0697

anno 1263.11.15  H.2292

anno 1264  H.1797

anno 1264.02.01  H.0360

anno 1264.04.22  H.2303

anno 1264.06.04  H.0873

anno 1264.09.19  H.1147

anno 1264.11.00  H.0742

anno 1265  H.0812

anno 1265  H.1837

anno 1265  H.222

anno 1265.03.11  H.1119

anno 1265.04.22  H.2303

anno 1265.05.10  H.0109

anno 1265.06.00  H.1650

anno 1265.12.13  H.0871

anno 1265.12.20  H.0153

anno 1266 e al.  H.1671

anno 1266  H.0360 copiata

anno 1266  H.0518

anno 1266  H.0828

anno 1266  H.1029

anno 1266  H.1665

anno 1266  H.1667

anno 1266  H.1922

anno 1266  H.2028

anno 1266  H.2029

anno 1266  H.2223

anno 1266.02.06  H.1530

anno 1266.04.25  H.0846

anno 1266.05.25  H.1115

anno 1266.06.11  H.1747

anno 1266.06.11  H.2222

anno 1266.07.12 ca.  H.0210

anno 1266.08.00  H.1242

anno 1266.11.14  H.1324

anno 1266.11.29  H.1168

anno 1267 ca.  H.1138

anno 1267  H.0191

anno 1267  H.0296

anno 1267  H.0572

anno 1267  H.1651

anno 1267  H.1797

anno 1267  H.1797 copiata

anno 1267.03.22  H.1801

anno 1267.09.02  H.1568

anno 1267.12.15  H.0511

anno 1267.12.15  H.1511

anno 1268  H.1544

anno 1268  H.1666

anno 1268.01.16  H.0331

anno 1268.03.08  H.1211

anno 1268.03.11  H.1211

anno 1268.05.04  H.1117

anno 1268.05.2  H.1306

anno 1268.05.23  H.0178

anno 1268.08.06  H.0576

anno 1269  H.1270

anno 1269.02.16  H.2100

anno 1269.02.19  H.0556

anno 1269.04.04  H.2279

anno 1269.07.09  H.1341

anno 1269.07.13  H.1882

anno 1269.09.18  H.0573

anno 126902.16  H.2073

anno 1270 ca.  H.0104

anno 1270  H.0348

anno 1270  H.1569

anno 1270.07.10  H.0547

anno 1270.07.15  H.0621

anno 1270.08.15  H.0102

anno 1270.08.28  H.1298

anno 1270.09.14  H.0299

anno 1270.10.02  H.1317

anno 1270.12.18  H.1262

anno 1271  H.0639 copiata

anno 1271  H.1666

anno 1271.03.13  H.0165

anno 1271.09.13  H.0588

anno 1271.09.24  H.2100

anno 1271.11.24  H.2100

anno 1272  H.0127 copiata

anno 1272  H.0220 copiata

anno 1272  H.0280 copiata

anno 1272  H.0732

anno 1272  H.1543 copiata

anno 1272  H.1846

anno 1272  H.2100

anno 1272. ca.02.09  H.0589

anno 1272.02.10  H.1748

anno 1272.02.10  H.1795

anno 1272.05.06  H.1669

anno 1272.05.31  H.1190

anno 1272.05.31  H.2266

anno 1273  H.0007 bis

anno 1273  H.2100

anno 1274  H.2126

anno 1274  H.2127

anno 1275.01.12  H.1603

anno 1275.03.04  H.2281

anno 1275.03.20  H.1603

anno 1275.03.22  H.1603

anno 1275.03.30  H.1603

anno 1276 ca.  H.0789

anno 1276  H.0744

anno 1276  H.1852

anno 1276  H.2277

anno 1276.04.19  H.0533

anno 1276.05.04  H.2278

anno 1276.06.17  H.0124

anno 1277 e al.  H.1341

anno 1277  H.0540

anno 1277  H.0698

anno 1277  H.1230

anno 1277  H.1640

anno 1277  H.1926

anno 1277  H.2022

anno 1277  H.2025

anno 1277 seguenti  H.2099

anno 1277.03.02  H.0053

anno 1277.03.02  H.0819

anno 1277.08.03  H.0029

anno 1277.08.03  H.0051

anno 1278  H.0018

anno 1278  H.0551

anno 1278  H.0691

anno 1278  H.0694

anno 1278  H.0766

anno 1278  H.0790

anno 1278  H.1141

anno 1278  H.1847

anno 1278  H.2086

anno 1278.02.14  H.0527

anno 1278.02.14  H.0914

anno 1278.06.09  H.1311

anno 1278.07.00  H.0707

anno 1278.09.15  H.0769

anno 1278.10.15  H.0741

anno 1278.7.01  H.0050

anno 1279  H.0257

anno 1279  H.0308

anno 1279  H.1153

anno 1279  H.1325

anno 1279.12.05  H.0762

anno 1280  H.0236

anno 1280  H.0704

anno 1280  H.0861

anno 1280  H.1045

anno 1280  H.1050

anno 1280  H.1051

anno 1280  H.1090

anno 1280  H.1314

anno 1280  H.1314

anno 1280  H.1340

anno 1280  H.1920

anno 1280.01.24  H.1063

anno 1280.03.17  H.1052

anno 1280.05.31  H.0609

anno 1280.06.00  H.0706

anno 1280.06.03  H.0701

anno 1280.07.26  H.0245

anno 1280.07.26  H.0703

anno 1280.07.26  H.1080

anno 1280.07.27  H.1079

anno 1280.07.27  H.1081

anno 1280.07.27  H.1709

anno 1280.07.29  H.0246

anno 1280.07.3  H.1089

anno 1280.07.31  H.1073

anno 1280.07H1077

anno 1280.08.11  H.1921

anno 1280.09.03  H.0240

anno 1280.09.27  H.1069

anno 1280.10.17  H.1072

anno 1280.10.17  H.2247

anno 1280.11.29  H.0951

anno 1281 ca.  H.0451

anno 1281  H.0247

anno 1281  H.0298

anno 1281  H.0377

anno 1281  H.0591

anno 1281  H.0765

anno 1281  H.0916

anno 1281.02.16  H.1075

anno 1281.02.16  H.1786

anno 1281.02.19  H.0215

anno 1281.02.19  H.1071

anno 1281.02.22  H.1087

anno 1281.03.01  H.1787

anno 1281.11.22  H.0066

anno 1281.11.22  H.0112

anno 1282  H.0252

anno 1282  H.0275

anno 1282.09.06  H.0111

anno 1283  H.0699

anno 1283  H.1346

anno 1283.01.03  H.1057

anno 1283.01.24  H.1067

anno 1283.01.29

anno 1283.02.06  H.0086

anno 1283.04.27  H.0702

anno 1283.07.04  H.0700

anno 1284 (?1283)  H.1074

anno 1284  H.0238 copiata

anno 1284  H.0857

anno 1284  H.0917

anno 1284  H.1076

anno 1284  H.1088

anno 1284  H.1091

anno 1284  H.1092

anno 1284  H.1093

anno 1284  H.1553

anno 1284  H.1681

anno 1284.01.17  H.0328

anno 1284.02.21  H.0804

anno 1284.06.03  H.0705

anno 1284.07.31  H.0396

anno 1284.08.20  H.0835

anno 1284.0831  H.1053

anno 1284.10.23  H.0079

anno 1284.11.13  H.0584

anno 1285  H.0047

anno 1285  H.0117

anno 1285.02.13  H.0628

anno 1285.07.23  H.0619

anno 1285.09.07  H.0592

anno 1285.12.31  H.0500

anno 1285.12.31  H.1275

anno 1286 ca.  H.0583bis

anno 1286  H.0137 copiata

anno 1286  H.0221 copiata

anno 1286  H.0222 copiata

anno 1286  H.0363

anno 1286  H.0670

anno 1286  H.0933

anno 1286  H.1275

anno 1286  H.1802

anno 1286  H.2128

anno 1286.01.24  H.0500

anno 1286.01.24  H.1276

anno 1286.01.24  H.1277

anno 1286.02.01  H.0752

anno 1286.06.20  H.0827

anno 1286.12.07  H.0316

anno 1287  (?1277)  H.0590

anno 1287 dieci atti  H.1788

anno 1287.03.01  H.1078

anno 1287.05.23  H.0090

anno 1287.08.08  H.0163

anno 1288  H.0726

anno 1288  H.1169

anno 1288  H.1925

anno 1288.07.05  H.1236

anno 1288.07.14  H.2032

anno 1288.12.23  H.0653

anno 1288’08.06  H.1924

anno 128812.06  H.1064

anno 1289  H.1307

anno 1289  H.1641

anno 1289  H.1643

anno 1290  H.1570

anno 1290  H.1928

anno 1290  H.2156

anno 1290  H.2242

anno 1290.02.26  H.1051

anno 1290.07.09  H.1045

anno 1290.09.20  H.1050

anno 1290.12.12  H.1068

anno 1290?.08.11  H.1546

anno 1291  H.1041

anno 1291  H.1042 copiata

anno 1291  H.1043

anno 1291  H.1054

anno 1291  H.1070

anno 1291  H.1082

anno 1291  H.1091

anno 1291.01.00  H.1094

anno 1291.01.25  H.1068

anno 1291.01.30  H.0228

anno 1291.02.00  H.0690

anno 1291.03.24  H.1042

anno 1291.04.09  H.1045

anno 1291.07.12  H.1065

anno 1291.09.21  H.2282

anno 1292 ca.  H.1575

anno 1292  H.0024

anno 1292  H.0183

anno 1292  H.0528

anno 1292  H.0770

anno 1292  H.0809

anno 1292  H.0840

anno 1292  H.1055

anno 1292  H.1209

anno 1292  H.1292

anno 1292  H.1293

anno 1292  H.1550

anno 1292  H.1923

anno 1292.03.29   H.1049

anno 1292.05.07  H.0035

anno 1292.05.18  H.0049

anno 1293 ?  H.1985

anno 1293  H.0054

anno 1293  H.0669

anno 1293  H.0708

anno 1293  H.0870

anno 1293  H.1577

anno 1293  H.1578

anno 1293  H.1579

anno 1293  H.1580

anno 1293  H.1581

anno 1293  H.1582

anno 1293  H.1584

anno 1293  H.1585

anno 1293  H.1967

anno 1293  H.1968

anno 1293  H.1970

anno 1293  H.1984

anno 1293  H.1987

anno 1293  H.2013

anno 1293  H.2062

anno 1293  H.2080

anno 1293  H.2089

anno 1293.08.18  H.0866

anno 1293.08.26  H.1576

anno 1293.08.26  H.1583

anno 1293.09.20  H.2072

anno 1293.09.26  H.2049

anno 1293.10.00  H.0282

anno 1293.10.01  H.2043

anno 1293.10.01  H.2054

anno 1293.10.01  H.2081

anno 1293.10.05  H.0289

anno 1293.11.07  H.2047

anno 1293.11.07  H.2056

anno 1293.11.07  H.2064

anno 1293.11.07  H.2065

anno 1293.11.21  H.0019

anno 1293.11.30  H.0135

anno 1294  H.0427

anno 1294  H.0549

anno 1294  H.1586

anno 1294  H.1587

anno 1294  H.1927

anno 1294  H.2026

anno 1294.10.03  H.0099

anno 1295  H.0017 copiata

anno 1295  H.0239

anno 1295  H.0548

anno 1295  H.0830

anno 1295  H.0915 copiata

anno 1295  H.1195

anno 1295  H.1313

anno 1295  H.1315

anno 1295  H.1588

anno 1295  H.2308

anno 1295.03.05  H.2282

anno 1295.04.03  H.0676

anno 1295.04.03  H.2240

anno 1295.06.02  H.2283

anno 1295.06.02  H.2283

anno 1296 ca.06.25  H.0491

anno 1296  H.0114

anno 1296  H.0261

anno 1296  H.0307

anno 1296  H.0530

anno 1296  H.0566

anno 1296  H.0773

anno 1296  H.1207

anno 1296  H.1670

anno 1296  H.1969

anno 1296  H.2280

anno 1296.01.22  H.0623

anno 1296.01.26  H.0251 bis

anno 1296.10.22  H.1219

anno 1296.11.16  H.0093

anno 1297  H.0558

anno 1297  H.0620

anno 1297  H.0628 copiata

anno 1297  H.0867

anno 1297  H.0934

anno 1297  H.1789

anno 1297  H.1790 copiata

anno 1297.01.08  H.2255

anno 1297.01.10  H.2257

anno 1297.01.29  H.2258

anno 1297.01.30  H.0035

anno 1297.01.30  H.0036

anno 1297.01.30  H.0202

anno 1297.03.22  H.0850

anno 1297.07.15  H.2182

anno 1297.07.19  H.0219

anno 1297.10.16  H.2237

anno 1297.10.27  H.2236

anno 1297.10.27  H.2238

anno 1297.10.31  H.2235

anno 1297.11.11  H.0226

anno 1297.11.28  H.2183 e altro

anno 1297.11.28  H.2184

anno 129701.29  H.2256

anno 1298  H.0172

anno 1298  H.0219 copiata

anno 1298  H.0603

anno 1298  H.0631

anno 1298  H.0728

anno 1298  H.0839

anno 1298  H.1326 copiata

anno 1298  H.1330

anno 1298  H.1610 copiata

anno 1298  H.1789

anno 1298.01.28  H.0574

anno 1298.02.01  H.0231

anno 1298.03.24  H.0567

anno 1298.03.31  H.0838

anno 1298.06.07  H.2233

anno 1298.06.07  H.2329

anno 1298.07.16  H.2232

anno 1298.11.07  H.2230

anno 1298.11.29  H.2231

anno 1298.11.29  H.2234

anno 1299  H.0114

anno 1299  H.1039

anno 1299  H.1652

anno 1299  H.1653

anno 1299  H.1654

anno 1299  H.1655

anno 1299.01.20  H.1645

anno 1299.02.01  H.2323

anno 1299.02.01  H.2324

anno 1299.02.05 e al.  H.1290

anno 1299.03.16  H.2328

anno 1299.04.03  H.2284

anno 1299.06.04  H.0574

anno 1299.06.22  H.0614

anno 1299.10.31  H.2230

anno 1299.10.31  H.2322

anno 1299.11.07  H.2321

anno 130  H.1290 copiata

anno 130  H.17609

anno 1300  H.0018 copiata

anno 1300  H.1879

anno 1300  H.1880

anno 1300  H.1881

anno 1300  H.1971

anno 1300  H.2244

anno 1300.05.08  H.0523

anno 1300.12.22  H.2325

anno 1300.12.22  H.2326

anno 1300.12.30  H.2327

anno 1301  H.0689

anno 1301  H.0751

anno 1301  H.1991

anno 1302 e anno 1303  H.0693

anno 1302  H.0378

anno 1302  H.0662

anno 1302  H.1296

anno 1302  H.1845

anno 1302  H.2015

anno 1302  H.2035

anno 1302.06.27  H.0387

anno 1303  H.0833

anno 1303  H.0941

anno 1303.06.11  H.1128

anno 1303.10.02  H.2198

anno 1304 (?)H0574

anno 1304.01.01  H.0578

anno 1304.07.01  H.0578

anno 1305  H.0517

anno 1305  H.0815

anno 1305.08.18  H.0735

anno 1305.08.25  H.0829

anno 1305.11.16  H.1121

anno 1306  H.0162

anno 1306  H.0323

anno 1306  H.0344

anno 1306  H.0349

anno 1306  H.0399

anno 1306  H.0564

anno 1306  H.0834

anno 1306  H.1305

anno 1306  H.1794

anno 1306  H.1796

anno 1306  H.2314

anno 1306  H.2315

anno 1306  H.2316

anno 1306.01.15  H.0864

anno 1306.02.13  H.0045

anno 1306.03.19  H.1218

anno 1306.05.19  H.1193

anno 1306.06.26  H.1809

anno 1306.11.17  H.0594

anno 1306.11.30  H.0753

anno 1307  H.0120

anno 1307  H.0253

anno 1307  H.0635

anno 1307  H.0656

anno 1307  H.1597

anno 1307  H.1601

anno 1307  H.1983

anno 1307  H.2030

anno 1307  H.2094

anno 1307.03.05  H.0792

anno 1307.04.1  H.1768

anno 1307.04.10  H.1774

anno 1307.04.11  H.1981

anno 1307.04.14  H.1775

anno 1307.04.28  H.1777

anno 1307.04.28  H.1778

anno 1307.0411  H.1982

anno 1307.0422  H.1776

anno 1307.05.13  H.2046

anno 1307.06.04  H.0820

anno 1307.08.03  H.0259

anno 1308  H.0746 copiata

anno 1308  H.0967

anno 1308.05.18  H.0161

anno 1308.08.29  H.1300

anno 1309  H.0672

anno 1309  H.1322

anno 1309.04.03  H.1247

anno 1309.04.15  H.1236

anno 1310  H.0723

anno 1310  H.0775

anno 1310  H.0781

anno 1310  H.1009

anno 1310  H.2028 copiata

anno 1310  H.2050

anno 1310  H.2061

anno 1310  H.2068

anno 1310.02.10  H.1594

anno 1310.03.09  H.1594

anno 1310.10.17  H.2070

anno 1310.10.28  H.1338

anno 1311  H.0250

anno 1311  H.0354

anno 1311  H.0851

anno 1311  H.0852

anno 1311  H.1009

anno 1311  H.2031

anno 1311  H.2058

anno 1311  H.2061

anno 1311  H.2092

anno 1311  H.2099

anno 1311.01.03  H.0027

anno 1311.10.04  H.2185

anno 1312  H.0105

anno 1312  H.0848

anno 1312  H.1009

anno 1312.07.15  H.0730

anno 1313  H.0125

anno 1313  H.0506

anno 1313  H.0577

anno 1313  H.1009

anno 1313  H.1329

anno 1313  H.1339

anno 1313  H.1783

anno 1314  H.0563

anno 1314  H.0725

anno 1314  H.1009

anno 1314  H.1886

anno 1314  H.1887

anno 1314  H.1897

anno 1314  H.1900

anno 1314  H.1979

anno 1314  H.1988

anno 1314  H.2000

anno 1314  H.2001

anno 1314.01.15  H.1674

anno 1314.05.03  H.2129

anno 1314.05.08  H.0213

anno 1314.05.08  H.2130

anno 1314.05.08  H.2131

anno 1314.05.09  H.0179

anno 1314.07.10  H.1885

anno 1314.07.14  H.1899

anno 1315  H.0116

anno 1315  H.1180

anno 1315  H.1218 copiata

anno 1315  H.1355

anno 1315  H.2300

anno 1316  H.2200

anno 1316  H.2300

anno 1316  H.2306

anno 1316.05.18  H.2285

anno 1316.05.20  H.2286

anno 1316.05.20  H.2287

anno 1316.05.21  H.2288

anno 1316.05.21  H.2288

anno 1316.06.14  H.2289

anno 1316.06.14  H.2290

anno 1316.08.  H.2199

anno 1316.08.18  H.220

anno 1316.08.18  H.2202

anno 1317  H.0072

anno 1317  H.0350

anno 1317  H.0843

anno 1317  H.1682

anno 1317  H.1729

anno 1317  H.2003

anno 1317  H.2004

anno 1317  H.2005

anno 1317  H.2300

anno 1317  H.2353

anno 1317  H.2354

anno 1317  H.2355

anno 1317.11.04  H.1688

anno 131711.14  H.1727

anno 1318  H.0755 copiata

anno 1318  H.1178

anno 1318  H.1294

anno 1318  H.1830

anno 1318  H.1831

anno 1318  H.1853

anno 1318  H.1935

anno 1318.10.09  H.1844

anno 1319  H.1683

anno 1319  H.1770

anno 1319.04.14  H.0061

anno 1319.04.17  H.0067

anno 1319.04.17  H.0496

anno 1319.04.18  H.0062

anno 1319.04.20  H.0058

anno 1319.04.22  H.0076

anno 1319.07.08  H.0065

anno 1319.07.08  H.0076

anno 1319.11.09  H.1771

anno 1320  H.0143

anno 1320  H.0143 bis

anno 1320  H.1873 

anno 1320  H.2150

anno 1321  H.0066 copiata

anno 1321  H.0402

anno 1321  H.1243

anno 1321  H.1563

anno 1321.02.01  H.1609

anno 1321.02.12  H.0508

anno 1321.08.23  H.0052

anno 1321.08.26  H.1562

anno 1323  H.0559

anno 1323.03 14 e 15  H.1701

anno 1324  H.0181

anno 1324  H.1772

anno 1324  H.1773

anno 1324  H.2173

anno 1324.12.12  H.1722

anno 1325  H.0293

anno 1325  H.1945

anno 1325.01.13  H.1036

anno 1325.01.15  H.1035

anno 1325.08.16  H.1944

anno 1325?!  H.2299

anno 1326  H.1704

anno 1327  H.0230

anno 1327  H.0550

anno 1327  H.1749

anno 1327  H.1750

anno 1327  H.1751

anno 1327  H.1752

anno 1327  H.1753

anno 1327  H.1754

anno 1327  H.1755

anno 1327  H.1756

anno 1327  H.1757

anno 1327  H.1758

anno 1327  H.1759

anno 1327  H.1760

anno 1327.03.27  H.16708

anno 1328  H.0497

anno 1328.11.24  H.2123

anno 1329   H.1006

anno 1329  H.0016

anno 1329  H.0076 copiata

anno 1329  H.0150

anno 1329  H.0401

anno 1329  H.0479

anno 1329  H.1254

anno 1329  H.1600

anno 1329  H.1602 

anno 1329  H.1963 

anno 1329  H.2158 

anno 1329.09.25   H.1281

anno 1329.09.25  H.1705

anno 1330  H.0150

anno 1330  H.0825

anno 1330  H.2132 

anno 1331   H.0849

anno 1331  H.1351 

anno 1331.10.12  H.0150

anno 1332  H.0151

anno 1333   H.0146

anno 1333   H.0954

anno 1333  H.0143 copiata

anno 1333  H.0144

anno 1333  H.0145

anno 1333  H.0151 copiata

anno 1333  H.2157

anno 1333.08.17  H.2164

anno 1333.08.27   H.0123

anno 1334   H.0664

anno 1334  H.0739

anno 1335  H.0143 bis copiata

anno 1335  H.1806

anno 1335.07.04  H.1245

anno 1335.10.14  H.1214

anno 1336  H.1948

anno 1337  H.1150

anno 1337  H.1159

anno 1337  H.1965

anno 1338  H.0286

anno 1338  H.0865

anno 1338  H.1939

anno 1338  H.1959

anno 1339  H.0763

anno 1339  H.0836

anno 1339  H.1251

anno 1339  H.2151

anno 1339.01.05  H.1951

anno 134  H.2138

anno 1340  H.0675

anno 1340  H.13004

anno 1340  H.1931

anno 1340  H.1932

anno 1340  H.1953

anno 1340  H.1954

anno 1340  H.2133

anno 1340  H.2134

anno 1340  H.2135

anno 1340.01.20  H.1611

anno 1341 ca. (?1248)  H.1001

anno 1341  H.0232

anno 1341  H.0761

anno 1341  H.0763

anno 1341  H.1232

anno 1341  H.1629

anno 1341  H.1949

anno 1341.01.31  H.2186

anno 1341.02.21  H.2187

anno 1341.06.20  H.1877

anno 1342 (?1312) ca.  H.0796

anno 1342  H.0142

anno 1342  H.0233

anno 1342  H.0534

anno 1342  H.0535

anno 1342  H.0695

anno 1342  H.0780

anno 1342  H.1343

anno 1342  H.1555

anno 1342  H.1557

anno 1342  H.1558

anno 1342  H.1559

anno 1342  H.1936

anno 1342.03.09  H.1556

anno 1342.10.09  H.0141

anno 1343  H.0283

anno 1343  H.0285

anno 1343  H.1914

anno 1343  H.1952

anno 1344  H.0291

anno 1344  H.0522

anno 1344  H.0779

anno 1344  H.0807

anno 1344  H.1228

anno 1344  H.1308

anno 1344  H.193  H.1937

anno 1344  H.1950

anno 1344.02.19  H.1606

anno 1344.02.28  H.1957

anno 1344.10.07  H.0068

anno 1345  H.1942

anno 1345  H.2137

anno 1345.03.22  H.1216

anno 1345.03.22  H.1804

anno 1345.10.15  H.1606

anno 1346  H.0668

anno 1346.01.14  H.1280

anno 1347 ca.  H.0724

anno 1347  H.0899

anno 1347  H.1545

anno 1347  H.1964

anno 1347.06.03  H.0080

anno 1347.10.04  H.1941

anno 1347.12.13  H.2160

anno 1348 ca.  H.0251

anno 1348  H.0899

anno 1348  H.1935

anno 1348.03.26  H.2119

anno 1348.12.11  H.2188

anno 1349 ca.  H.0782

anno 1349 ca.  H.2099

anno 1349  H.0768

anno 1349  H.1005

anno 1349  H.1284 copiata

anno 1349  H.1608 copiata

anno 1349  H.1635

anno 1349  H.1791 copiata

anno 1349.06.22  H.1253

anno 135  H.03556

anno 135  H.0778

anno 1350  H.1005

anno 1351 ca.  H.1021

anno 1351 e seguenti  H.1020

anno 1351 e seguenti  H.1022

anno 1351  H.1004

anno 1351  H.1010

anno 1351  H.1013

anno 1351  H.1023

anno 1351  H.1024

anno 1352  H.0203 copiata

anno 1352  H.0233  copiata

anno 1352  H.1014

anno 1352  H.1946

anno 1352.05.16  H.1253

anno 1352.09.03  H.1015

anno 1353  H.1253

anno 1353  H.1332

anno 1353  H.1955

anno 1353  H.214  H.2140

anno 1353.06.02  H.1014

anno 1354  H.1191

anno 1354  H.1332

anno 1354  H.1793

anno 1354.07.25  H.2136

anno 1354.09.22  H.0998

anno 1354.10.03  H.0674

anno 1354.10.03  H.2125

anno 1354?.06.24  H.2034

anno 1355  H.0115

anno 1355  H.0237

anno 1355  H.0322

anno 1355  H.1721

anno 1355  H.2012

anno 1355  H.2083

anno 1355  H.2310

anno 1355.05.12  H.2141

anno 1355.05.30  H.1762

anno 1355.05.30  H.2159

anno 1355.09.02  H.1347

anno 1355.09.22  H.0613

anno 1355.09.22  H.0731

anno 1355.09.22  H.1285

anno 1355.09.22  H.1850

anno 1355.10.08  H.1761

anno 1355.10.28  H.1287

anno 1355.10.30  H.1705

anno 1356  H.0844

anno 1356  H.1129

anno 1356  H.1935

anno 1356  H.1972

anno 1356  H.2120

anno 1356  H.2121

anno 1356  H.2156 copiata

anno 1356  H.2172

anno 1356  H.2173

anno 1356.03.19  H.2291

anno 1356.04.09  H.1723

anno 1356.05.09  H.2167

anno 1356.05.14  H.2170

anno 1356.07.10  H.2174

anno 1356.08.12  H.2147

anno 1356.08.31  H.1625

anno 1356.09.29  H.0569

anno 1356.12.01  H.1719

anno 1357 ca.  H.1257

anno 1357  H.0147

anno 1357  H.0272

anno 1357  H.0660

anno 1357  H.0666

anno 1357  H.1104

anno 1357  H.1161

anno 1357  H.1206

anno 1357  H.1312

anno 1357  H.1721

anno 1357  H.1807

anno 1357  H.2097

anno 1357  H.2118

anno 1357  H.2171

anno 1357.01.12  H.1705

anno 1357.02.27  H.1709

anno 1357.10.24  H.2142

anno 1357.12.19  H.2175

anno 1358  H.0046 copiata

anno 1358  H.0337

anno 1358  H.0725 bis

anno 1358  H.0822

anno 1358  H.0824

anno 1358  H.1016

anno 1358  H.1280 copiata

anno 1358  H.2074

anno 1358  H.2079

anno 1358  H.2145

anno 1358  H.2175

anno 1358.01.31  H.0132

anno 1358.04.12  H.2144

anno 1358.07.14  H.2098

anno 1358.07.17  H.2053

anno 1358.11.09  H.1767

anno 1358.11.18  H.2143

anno 1359  H.1011

anno 1359  H.1723 copiata

anno 1359  H.1812

anno 1359  H.2139

anno 1359.01.12  H.1700

anno 1359.01.12  H.1709

anno 1359.02.09  H.2095

anno 1359.02.27  H.1016

anno 1359.10.07  H.1316

anno 136.12.03  H.1184

anno 1360  H.1808

anno 1360  H.1811

anno 1360  H.1814

anno 1360  H.1815

anno 1360  H.1935

anno 1360  H.1973

anno 1360  H.2291 copiata

anno 1360.03.01  H.0266

anno 1360.04.01  H.0913

anno 1361  H.0357

anno 1361  H.2224

anno 1361.03.00  H.1706

anno 1361.06.10  H.0276

anno 1362  H.1116

anno 1362  H.1164

anno 1362  H.1364

anno 1362.01.05  H.1591

anno 1362.01.28  H.0136

anno 1362.04.01  H.0913

anno 1362.04.18  H.0110

anno 1362.07.05  H.0334

anno 1362.07.07  H.0718

anno 1363 ca.H1707

anno 1363  H.0278

anno 1363  H.0521

anno 1363  H.1164

anno 1363  H.1533

anno 1363  H.181  H.1810

anno 1363.07.03  H.1143

anno 1363.07.07  H.1626

anno 1364 ca.  H.1290

anno 1364  H.0179 copiata

anno 1364  H.0429

anno 1364  H.0817

anno 1364  H.0913

anno 1364  H.0967

anno 1364  H.1165

anno 1364  H.1201

anno 1365  H.0255

anno 1365  H.0499

anno 1365  H.0542

anno 1365  H.0729

anno 1365  H.0837

anno 1365  H.1644

anno 1365.011.16  H.0028

anno 1365.03.17  H.0503

anno 1365.03.17  H.1220

anno 1365.05.15  H.0727

anno 1366 ca. (?1350)  H.1019

anno 1366 ca.  H.0605

anno 1366 ca.  H.1027

anno 1366 ca.12.26  H.0684

anno 1366  H.0355

anno 1366  H.0444

anno 1366  H.0630

anno 1366  H.0764

anno 1366  H.0808

anno 1366  H.1002

anno 1366  H.1003

anno 1366  H.1007

anno 1366  H.1008

anno 1366  H.1017

anno 1366  H.1018

anno 1366  H.1022

anno 1366  H.1025

anno 1366  H.1026

anno 1366  H.1032

anno 1366  H.1107

anno 1366  H.1213

anno 1366  H.1246

anno 1366  H.1320

anno 1366  H.1986

anno 1366.07.27  H.0582

anno 1366.08.23  H.1696

anno 1366.08.26  H.2162

anno 1367  H.0197 copiata

anno 1367  H.0429 copiata

anno 1367  H.0943

anno 1367  H.1132

anno 1367  H.1133

anno 1367  H.1152

anno 1367  H.1201

anno 1367  H.1249

anno 1367  H.1297copiata

anno 1367  H.1359

anno 1367  H.1362

anno 1367  H.1679

anno 1367  H.2176

anno 1367.03.26  H.1289

anno 1367.05.05  H.0446

anno 1367.05.2  H.0197

anno 1367.05.31  H.2148

anno 1367.08.17  H.2161

anno 1367.12.02  H.1356

anno 1367.12.03  H.0474

anno 1368 ca.  H.0455

anno 1368 ca.  H.2093

anno 1368 ca.  H.2107

anno 1368  H.0505

anno 1368  H.1705 copiata

anno 1368  H.1721 copiata

anno 1368  H.1737 copiata

anno 1368  H.2045

anno 1368  H.2077

anno 1368  H.2090 copiat

anno 1368  H.2098

anno 1368 vari atti  H.2051

anno 1368.01.06  H.0022

anno 1368.01.09  H.1217

anno 1368.01.19  H.0229

anno 1368.01.21  H.0587

anno 1368.05.03  H.1737

anno 1368.09.23  H.2149

anno 1368.11.30  H.0333

anno 1368?.06.04  H.2153

anno 1369  H.0138

anno 1369  H.0195

anno 1369  H.0364

anno 1369  H.0395

anno 1369  H.0422

anno 1369  H.0544

anno 1369  H.0714

anno 1369  H.0717

anno 1369  H.0847

anno 1369  H.1205

anno 1369  H.1687

anno 1369.01.19  H.0267

anno 1369.01.20  H.1728

anno 1369.01.31  H.0868

anno 1369.05.22  H.0279

anno 1369.06.11  H.0633

anno 1369.06.11  H.1690

anno 1369.06.11  H.1738

anno 1369.07.24  H.1690

anno 1370 ca  H.1189

anno 1370 ca.  H.1202

anno 1370 ca.  H.1716

anno 1370 ca.08.22  H.0585

anno 1370  H.0126

anno 1370  H.0174

anno 1370  H.0302

anno 1370  H.0529

anno 1370  H.0610

anno 1370  H.0611

anno 1370  H.0612

anno 1370  H.0617

anno 1370  H.0696

anno 1370  H.0709

anno 1370  H.0721

anno 1370  H.0801

anno 1370  H.0832

anno 1370  H.1130

anno 1370  H.1176

anno 1370  H.1225

anno 1370  H.1619

anno 1370  H.2023

anno 1370  H.2044

anno 1370.03.25  H.1686

anno 1370.03.26  H.0023

anno 1370.04.15  H.1725

anno 1370.06.11  H.1204

anno 1370.07.22  H.0404

anno 1370.12.00  H.1037

anno 1370.12.18  H.1156

anno 1370.12.18  H.1231

anno 1370.1218.0312  H.0529

anno 1371  H.0037

anno 1371  H.0068 copiata 

anno 1371  H.0126

anno 1371  H.0243

anno 1371  H.0453

anno 1371  H.0601

anno 1371  H.0602

anno 1371  H.0622

anno 1371  H.0658

anno 1371  H.0719

anno 1371  H.0743

anno 1371  H.0753 bis

anno 1371  H.0821

anno 1371  H.1212

anno 1371  H.1229

anno 1371  H.1234

anno 1371  H.1333

anno 1371  H.1621

anno 1371  H.1698

anno 1371  H.1709

anno 1371  H.1715 copiata

anno 1371  H.1785

anno 1371  H.197H1974

anno 1371  H.2340

anno 1371.01 27  H.1261

anno 1371.04.04   H.0227

anno 1371.04.04  H.0663

anno 1371.05.01  H.1111

anno 1371.05.04  H.1715

anno 1371.05.30

anno 1371.0716  H.0509

anno 1371.08.31  H.1763

anno 1371.11.22  H.0710

anno 1371.12.31  H.1717

anno 1372  H.0408

anno 1372  H.0449

anno 1372  H.0492

anno 1372  H.0524

anno 1372  H.0615

anno 1372  H.0632

anno 1372  H.0786

anno 1372  H.0841

anno 1372  H.1125

anno 1372  H.1172

anno 1372  H.1252

anno 1372  H.1313 copiata

anno 1372  H.1564

anno 1372  H.1676

anno 1372  H.1935

anno 1372  H.2203

anno 1372.03.06  H.1604

anno 1372.05.00  H.1203

anno 1372.05.07  H.1613

anno 1372.05.27  H.0317

anno 1372.10.22  H.0274

anno 1372.12.27  H.0182

anno 1373  H.0520

anno 1373  H.1020

anno 1373  H.1108

anno 1373  H.1620 copiata

anno 1373  H.1631

anno 1373  H.1677

anno 1373  H.1935

anno 1373  H.1990 copiata

anno 1373.01.09  H.1217

anno 1373.07.30  H.1632

anno 1373.09.25  H.0048

anno 1373.10.22  H.1167

anno 1374 ca.02.26  H.0445

anno 1374  H.1037 copiata

anno 1374  H.1231 copiata

anno 1374  H.1703

 anno 1374  H.2202

anno 1374.04.27  H.0638

anno 1374.05.16  H.0224

anno 1374.07.28  H.1120

anno 1374.12.1250  H.2168

anno 1375  H.0158

anno 1375  H.1565

anno 1375  H.1636

anno 1375  H.1697

anno 1375  H.2087

anno 1375  H.222 1

anno 1375.05.22  H.2169

anno 1375.06.10  H.2169

anno 1375.07.29  H.1142

anno 1376  H.0532

anno 1376  H.1935

anno 1376  H.2248

anno 1377  H.1303

anno 1377.02.19  H.0381

anno 1379  H.0216

anno 1379  H.0459

anno 1379  H.1672

anno 1379.10.06  H.0292

anno 1380  H.1875

anno 1380  H.1876

anno 1380  H.1935

anno 1380  H.2016

anno 1380  H.2038

anno 1380  H.2057

anno 1380  H.2060

anno 1380  H.2146

anno 1380  H.2251 copiata

anno 1380.02.16  H.2088

anno 1380.03.06  H.2055

anno 1381  H.0738

anno 1381  H.1319

anno 1381  H.1935

anno 1381  H.2060

anno 1381  H.2152

anno 1382  H.0624

anno 1382  H.1173

anno 1382  H.1935

anno 1383  H.0625

anno 1383  H.1935

anno 1383.09.23  H.2099

anno 1384  H.1291

anno 1384  H.1935

anno 1384  H.2009

anno 1384  H.2063

anno 1385  H.0244

anno 1386  H.0661

anno 1386  H.1034

anno 1386  H.1122

anno 1386  H.1179

anno 1386  H.1534

anno 1386  H.1535

anno 1386  H.1536

anno 1386  H.1540

anno 1386  H.1888

anno 1386  H.1889

anno 1386  H.1894

anno 1386  H.1895

anno 1386  H.1896

anno 1386  H.1935

anno 1387  H.0385

anno 1387  H.0554

anno 1387  H.0600

anno 1387  H.0859

anno 1387  H.0992

anno 1387  H.1102

anno 1387  H.1233

anno 1387  H.1256

anno 1387  H.1537

anno 1387  H.1538

anno 1387  H.1541

anno 1387  H.1935

anno 1387  H.2207

anno 1387  H.2208

anno 1387  H.2209

anno 1387  H.2210

anno 1387  H.2211

anno 1387  H.2212

anno 1387  H.2309

anno 1387  H.2311

anno 1387.03.12  H.1114

anno 1388  H.0484

anno 1388  H.0581

anno 1388  H.1525

anno 1388  H.1542

anno 1388  H.1935

anno 1388.04.23  H.1821

anno 1389  H.0627

anno 1389  H.0795

anno 1389  H.1105

anno 1389  H.1188

anno 1389  H.1360

anno 1389  H.2302

anno 1389  H.2312

anno 1389.01.13  H.0756

anno 1389.03.25  H.0862

anno 1389.04.01  H.1316

anno 1389.05.30  H.0875

anno 1389.08.30  H.0336

anno 1389.09.13  H.1185

anno 1390  H.0412

anno 1390  H.0428

anno 1390  H.0734

anno 1390  H.0767

anno 1390  H.1126

anno 1390  H.1134

anno 1390  H.1151

anno 1390  H.1174

anno 1390  H.1186

anno 1390  H.1192

anno 1390  H.1239

anno 1390  H.1248

anno 1390  H.1269

anno 1390  H.1935

anno 1390  H.2313

anno 1390.01.07  H.0814

anno 1390.03.01  H.0310

anno 1390.03.15  H.0262

anno 1390.03.20  H.0320

anno 1390.04.01  H.0415

anno 1390.08.01  H.1266

anno 1391  H.0214

anno 1391  H.0519

anno 1391  H.0596

anno 1391  H.1126

anno 1391  H.1139

anno 1391  H.1222

anno 1391  H.1271

anno 1391  H.1272

anno 1391  H.1898

anno 1391.04.01  H.1361

anno 1391.11.27  H.2317

anno 1392  H.0225

anno 1392  H.0856

anno 1392  H.1106

anno 1392  H.1155

anno 1392  H.1198

anno 1392  H.1227

anno 1392  H.1263

anno 1392  H.1935

anno 1392.05.14  H.0539

anno 1392H1265

anno 1393  H.0258

anno 1393  H.0580

anno 1393  H.0604

anno 1393  H.1940

anno 1393  H.1975

anno 1393  H.2249

anno 139311.30  H.1822

anno 1394  H.1210

anno 1394  H.1935

anno 1395  H.1947

anno 1395.07.18  H.1157

anno 1396  H.0148

anno 1396  H.0546

anno 1396  H.1148

anno 1396  H.1590

anno 1396.06.17  H.1288

anno 1397  H.0526

anno 1397  H.0802

anno 1397  H.1258

anno 1397  H.1264

anno 1397  H.1935

anno 1397.01.16  H.0317

anno 1397.01.16  H.0384

anno 1397.12.19  H.1901

anno 1397.12.25  H.1282

anno 1397?.07.12  H.1726

anno 1398.07.12  H.1127

anno 1399  H.0803

anno 1399  H.0937

anno 1399.10.01  H.0263

anno 1400  H.0813

anno 1400.06.03  H.0134

anno 1401.01.11  H.0205

anno 1401.03.20  H.0103

anno 1402  H.1149

anno 1402  H.1656

anno 1402  H.1894 copiata

anno 1403  H.1596

anno 1403  H.1658

anno 1404  H.1595

anno 1404  H.1995

anno 1404.10.14  H.2204

anno 1405  H.0139

anno 1405  H.0439

anno 1405  H.1648

anno 1405  H.1657

anno 1405  H.1904

anno 1405  H.1935

anno 1406  H.0504

anno 1406  H.0948

anno 1406  H.1059

anno 1406  H.1328

anno 1406  H.1659

anno 1406  H.185 1

anno 1406  H.1935

anno 1406  H.1976

anno 1406. 09.16  H.0575

anno 1406.01.03  H.1694

anno 1406.01.05  H.0241

anno 1406.9.16  H.0164

anno 1407  H.1061

anno 1407  H.1649

anno 1407  H.1823

anno 1407  H.1851 copiata

anno 1408  H.1903

anno 1408.10.20  H.0737

anno 1409  H.1598

anno 1409  H.1599

anno 1409  H.1935

anno 1410  H.0483

anno 1411  H.1935

anno 1412  H.0939

anno 1412  H.1935

anno 1413.07.11  H.1713

anno 1413.09.16  H.0059

anno 1414  H.1998

anno 1416  H.0490

anno 1416  H.1352

anno 1416  H.1890

anno 1416  H.1892

anno 1416  H.1935

anno 1417  H.0979

anno 1417  H.1661

anno 1417  H.1662

anno 1417  H.1958

anno 1418  H.1935

anno 1418  H.1980

anno 1418  H.1989 copiata

anno 1420  H.0400

anno 1421  H.0156

anno 1421  H.1244

anno 1422  H.0931

anno 1422  H.1935

anno 1422.05.25  H.0942

anno 1422.11.21  H.0942

anno 1423  H.1352 bis

anno 1424  H.1058

anno 1424.07.11  H.1451

anno 1425 ca.  H.1118

anno 1425  H.0173

anno 1425  H.0810

anno 1427  H.0452

anno 1427  H.0985

anno 1427  H.1282

anno 1427  H.1476

anno 1427  H.1646

anno 1427.11.04 ca.  H.1494

anno 1428  H.1503

anno 1428  H.1616

anno 1428  H.1663

anno 1428.01.10  H.1449

anno 1429  H.0042 copiata

anno 1429  H.0390 copiata

anno 1429  H.0471

anno 1429  H.0845

anno 1429  H.1321

anno 1429  H.1457

anno 1430  H.1977

anno 1430.12.05  H.0211

anno 1431  H.1158

anno 1431  H.1935

anno 1431  H.2166

anno 1431.06.17  H.0411

anno 1432  H.0678

anno 1432  H.0688

anno 1432  H.1221

anno 1432  H.2221

anno 1432.04.24  H.1468

anno 1432.07.08  H.1499

anno 1432.12.04  H.1523

anno 1432.12.30  H.0154

anno 1433  H.0568

anno 1433  H.1226

anno 1433  H.1240

anno 1433  H.195 6

anno 1433  H.2071

anno 1433  H.2082

anno 1433  H.2084

anno 1433.03.07  H.0039

anno 1433.04.18  H.1160

anno 1433.06.06  H.0190

anno 1433.11.10  H.0193

anno 1434  H.0084

anno 1434  H.1215

anno 1434  H.1390

anno 1435  H.1066

anno 1435  H.1848

anno 1436  H.0970

anno 1436  H.2154

anno 1436.03.10

anno 1437  H.0749

anno 1437  H.0980

anno 1437  H.2340 copiata

anno 1439  H.0687

anno 1439  H.1833

anno 1439.03.20  H.0811

anno 1440  H.2010

anno 1440.01.10  H.2066

anno 1441  H.1764

anno 1441  H.1824

anno 1442  H.0805

anno 1442  H.0891

anno 1442  H.0976

anno 1442.12.18  H.0686

anno 1443  H.2021

anno 1444  H.1854

anno 1444  H.1960

anno 1444  H.2085

anno 1444.09.13  H.0095

anno 1445 ca.  H.2011

anno 1445  H.2341

anno 1445.01.26  H.1382

anno 1445.08.25  H.1286

anno 1446  H.0248

anno 1446  H.1267

anno 1446  H.2106

anno 1446  H.2165

anno 1446.03.25  H.0012

anno 1446.03.25  H.0359

anno 1446.03.25  H.1237

anno 1447  H.1828

anno 1447  H.1834

anno 1447  H.1835

anno 1447  H.1858

anno 1447  H.2342

anno 1447  H.2343

anno 1447.04.12  H.0941

anno 1447.04.16  H.0654

anno 1447.04.16  H.2040

anno 1447.04.17  H.0304

anno 1447.07.28  H.1255

anno 1447.10.04  H.2344

anno 1447.11.08  H.1417

anno 1447.11.11  H.1500

anno 1448  H.0309

anno 1448  H.0450

anno 1448  H.0800

anno 1448  H.1048

anno 1448  H.1056

anno 1448  H.1268

anno 1448  H.1383

anno 1448  H.1908

anno 1448  H.1915

anno 1448.02.00  H.1038

anno 1449  H.0268

anno 1449  H.0876

anno 1449  H.1902

anno 1450 ca.  H.2359

anno 1450  H.0014

anno 1450  H.0855

anno 1450  H.0877

anno 1450  H.1839

anno 1450  H.1840

anno 1450  H.1842

anno 1450  H.1916

anno 1450.09.06  H.0043

anno 1451  H.0543

anno 1451  H.0994

anno 1451  H.1309

anno 1451  H.1979

anno 1451  H.2155

anno 1452  H.1539

anno 1453  H.1166

anno 1453  H.1368

anno 1453.02.01  H.0075

anno 1453.09.25  H.0021

anno 1454  H.1301

anno 1454  H.216 3

anno 1454.05.01  H.1805

anno 1454.08.26  H.0077

anno 1455  H.1062

anno 1455  H.1415

anno 1455  H.1491

anno 1455.03.12  H.2067

anno 1455.06.26  H.0941

anno 1455.10.19  H.1109

anno 1456  H.1664

anno 1456  H.1994

anno 1456  H.1999

anno 1458  H.0089

anno 1458  H.1461

anno 1458  H.1493

anno 1458.09.25  H.0128

anno 1458.11.02  H.1448

anno 1459  H.0579

anno 1459  H.0692

anno 1459  H.0757

anno 1459  H.1861

anno 1459  H.1862

anno 1459  H.1863

anno 1459  H.1865

anno 1459  H.1909

anno 1459  H.1910

anno 1459  H.1912

anno 1459 sei atti  H.1917

anno 1459.02.09  H.0641

anno 1459.02.26  H.1323

anno 1459.04.21  H.1859

anno 1459.05.14  H.1475

anno 1459.08.30  H.1911

anno 1460  H.0816

anno 1460  H.1405

anno 1460  H.1443

anno 1460  H.1473

anno 1460  H.1495

anno 1460  H.1829

anno 1460  H.186  H.1860

anno 1460.12.07  H.0040

anno 1460.12.11  H.1478

anno 1461 ca.01.15  H.0376

anno 1461  H.1458

anno 1461  H.1630

anno 1461  H.1935

anno 1461.04.30  H.1454

anno 1461.08.11  H.1446

anno 1461.08.12  H.0167

anno 1461.11.11  H.1460

anno 1462  H.0784

anno 1462  H.1488

anno 1462  H.1935

anno 1462.01.01  H.1517

anno 1463  H.0760

anno 1463  H.0995

anno 1463  H.1083

anno 1463  H.1367

anno 1463.05.10  H.1509

anno 1463.10.01  H.0199

anno 1463.10.14  H.1479

anno 1463.11.10  H.1224

anno 1463.12.28  H.1453

anno 1464  H.0235 copiata

anno 1464  H.0356

anno 1464  H.1467

anno 1464. 02.04  H.1224

anno 1464.02.01  H.0883

anno 1464.10.26  H.2008

anno 1464.11.04  H.2091

anno 1464.11.08  H.1462

anno 1465  H.0260

anno 1465  H.0750

anno 1465  H.0874

anno 1465  H.1642

anno 1465  H.1647

anno 1465.03.06  H.2078

anno 1465.03.12  H.1456

anno 1466  H.1465

anno 1466.01.15  H.1515

anno 1466.02.04  H.1459

anno 146606.18  H.2033

anno 1467  H.0607

anno 1467  H.1283

anno 1467  H.1372

anno 1467  H.1512

anno 1467  H.1531

anno 1467  H.1532

anno 1467  H.2048

anno 1467.09.25  H.0064

anno 1468  H.0409

anno 1468  H.1589

anno 1468  H.1593

anno 1468  H.2356

anno 1469  H.1342

anno 1469  H.1497

anno 1469  H.1522

anno 1469  H.1935

anno 1469  H.2014

anno 1469.07.09  H.2042

anno 1469.10.07  H.0160

anno 1469.10.21  H.0185

anno 1469.10.29  H.1492

anno 1470  H.0149

anno 1470  H.0186

anno 1470  H.0818

anno 1470  H.1384

anno 1470  H.1389

anno 1470.02.04  H.1520

anno 1470.08.12  H.0201

anno 1471  H.0560

anno 1471  H.0748

anno 1471  H.1250

anno 1471  H.1374

anno 1471  H.2288 copiata

anno 1471.12.1  H.0192

anno 1472  H.0406

anno 1472  H.0516

anno 1472  H.0722

anno 1472  H.1935

anno 1472.04.27  H.0571

anno 1472.04.29  H.1444

anno 1472.05.14  H.1524

anno 1473  H.0538

anno 1473  H.0736

anno 1473  H.1181

anno 1473  H.1447

anno 1473  H.2347

anno 1473  H.2357

anno 1473.10.04  H.2181

anno 1473.12.27  H.1260

anno 1474  H.0082

anno 1474  H.0129

anno 1474  H.0177

anno 1474  H.2103

anno 1474  H.2104

anno 1474  H.2345

anno 1474  H.2346

anno 1474.03.23  H.0206

anno 1474.03.31  H.1510

anno 1475  H.0936

anno 1475  H.1813

anno 1475  H.1935

anno 1475  H.2105

anno 1475  H.2348

anno 1475.07  H.1472

anno 1477  H.0758

anno 1477.03.31  H.1739

anno 1477.05.08  H.1466

anno 1477.07.28  H.0389

anno 1477.09.01  H.1496

anno 1478  H.0332

anno 1478.06.09  H.1461

anno 1479  H.0313

anno 1479  H.0911

anno 1479  H.1401

anno 1479  H.1746

anno 1479.04.30  H.0924

anno 1479.06.16  H.1480

anno 1480  H.0088

anno 1480  H.0531

anno 1480  H.0634

anno 1480  H.1171

anno 1480  H.1518

anno 1480  H.1866

anno 1481  H.1516

anno 1482  H.0071

anno 1482  H.1001 copiata?

anno 1482  H.1397

anno 1482  H.1505

anno 1482  H.1506

anno 1482  H.1935

anno 1482.09.12  H.2320

anno 1482.10.11  H.1302

anno 1482.11.08  H.0078

anno 1482.11.16  H.0055

anno 1482.11.16  H.0057

anno 1482.11.16  H.0073

anno 1483  H.0314

anno 1483  H.0369

anno 1483  H.0380

anno 1483  H.0826

anno 1483  H.1145

anno 1483  H.1422

anno 1483  H.1695

anno 1483  H.2349

anno 1483.08.27  H.0256

anno 1484  H.0416

anno 1484  H.1336

anno 1484  H.2250

anno 1484.08.29  H.2041

anno 1485  H.0010

anno 1485  H.0121

anno 1485  H.1412

anno 1485.01.12  H.0011

anno 1485.11.07  H.1455

anno 1485.12.14  H.1402

anno 1486 ca.H0797

anno 1486  H.0740

anno 1486  H.0974

anno 1486  H.1407

anno 1486  H.1843

anno 1486  H.1864

anno 1486  H.1992

anno 1486  H.2186 e altro

anno 1486.03.23  H.1427

anno 1486.04.07  H.1508

anno 1486.05.20  H.1428

anno 1486.06.12  H.1429

anno 1486.07.04  H.1430

anno 1486.07.08  H.1136

anno 1486.08.21  H.0889

anno 1486.09.13  H.0447

anno 1486.11.15  H.0025

anno 1487  H.0442

anno 1487  H.0456

anno 1487  H.0642

anno 1487  H.1529

anno 1487  H.1849

anno 1487  H.1978

anno 1487.07.01  H.1431

anno 1487.11.17  H.1403

anno 1488 ca.  H.0410

anno 1488  H.0200

anno 1488  H.1378

anno 1488  H.1404

anno 1488  H.1406

anno 1488  H.1504

anno 1488.05.16  H.0375

anno 1488.05.26  H.1464

anno 1488.10.01  H.0198

anno 1488.11.21  H.1487

anno 1489  H.1144

anno 1489.04.03  H.1424

anno 1489.04.03  H.2039

anno 1489.06.12  H.2059

anno 1489.07.13  H.1423

anno 1490 ca  H.1993

anno 1490  H.0991

anno 1491  H.0982

anno 1491  H.1162

anno 1491  H.1483

anno 1491  H.2019

anno 1491  H.2358

anno 1491.08.05  H.1432

anno 1491.08.14  H.1433

anno 1491.09.24  H.1426

anno 1491.10.06  H.1445

anno 1491.12.17  H.1086

anno 1492  H.0482

anno 1492  H.0562

anno 1492  H.0640

anno 1492  H.0881

anno 1492  H.1199

anno 1492  H.1295

anno 1492  H.1394

anno 1492  H.1935

anno 1492.07.20  H.0033

anno 1492.11.23  H.0536

anno 1493  H.0118

anno 1493  H.0417

anno 1493  H.0493

anno 1493  H.0541

anno 1493  H.0552

anno 1493  H.0586

anno 1493  H.1110

anno 1493  H.1628

anno 1494  H.0713

anno 1494  H.1175

anno 1494.06.01  H.1452

anno 1494.06.02  H.1434

anno 1494.07.09  H.1200

anno 1495  H.0712

anno 1495  H.0987

anno 1495  H.0989

anno 1495  H.1388

anno 1496  H.1435

anno 1496  H.1502

anno 1496.08.05  H.0932

anno 1497  H.0922

anno 1497  H.1441

anno 1497  H.1935

anno 1497.04.17  H.1436

anno 1497.05.30  H.1437

anno 1498 ca  H.2305

anno 1498  H.0754

anno 1498  H.0966

anno 1498  H.0981

anno 1498  H.2304

anno 1498.01.06  H.2075

anno 1498.01.25  H.2076

anno 1498.0308  H.1438

anno 1498.05.20  H.1439

anno 1498.06.01  H.2102

anno 1498.07.15  H.1440

anno 1499  H.1519

anno 1499  H.1521

anno 1499  H.1633

anno 1499  H.1826

anno 1499  H.1905

anno 1499  H.1918

anno 1499  H.1919

anno 1499.09.04  H.2298

anno 1500  H.0393

anno 1500  H.0403

anno 1500  H.1891

anno 1500  H.1935

anno 1500.07.23  H.0254

anno 1500.10.14  H.1474

anno 1501  H.0335

anno 1501  H.0993

anno 1501.03.11  H.1501

anno 1502  H.0443

anno 1502  H.0673

anno 1502  H.0983

anno 1502  H.1386

anno 1502  H.1935

anno 1503 ca.  H.2017

anno 1503  H.0432

anno 1503  H.0771

anno 1503  H.1962

anno 1503.09.29  H.0964

anno 1503.11.24  H.1471

anno 1504  H.0085

anno 1504  H.1331

anno 1504  H.1369

anno 1504  H.1398

anno 1504  H.1476

anno 1504  H.1486

anno 1504  H.2206

anno 1504.01.22  H.1507

anno 1504.06.14  H.0204

anno 1505   H.0434

anno 1505  H.0645

anno 1505  H.0715

anno 1505  H.1411

anno 1505  H.1765

anno 1505.05.26  H.0327

anno 1505.07.25  H.0435

anno 1505.08.06  H.0379

anno 1505.09.24  H.0882

anno 1505.12.20  H.1836

anno 1506  H.0383

anno 1506  H.0798

anno 1506  H.1348

anno 1506  H.1481

anno 1506  H.1660

anno 1506  H.1827

anno 1506  H.1935

anno 1506  H.1979

anno 1506  H.1997

anno 1506.04.07  H.1482

anno 1506.04.08  H.0371

anno 1507  H.0122

anno 1507  H.1028

anno 1507  H.1259

anno 1507  H.1514

anno 1507.05.23  H.0977

anno 1507.0728  H.1425

anno 1508 ca.  H.1415

anno 1508  H.1399

anno 1508.10.10  H.1409

anno 1509  H.2205

anno 1510  H.0683

anno 1510  H.0930

anno 1510  H.1274

anno 1510  H.1477

anno 1510  H.1513

anno 1510  H.1766

anno 1510.07.20  H.1498

anno 1510.11.23  H.1526

anno 1511  H.0685

anno 1511  H.1935

anno 1512  H.0935

anno 1512  H.1489

anno 1512.04.22  H.1484

anno 1512.05.21  H.1442

anno 1513  H.0437

anno 1513  H.2189

anno 1513  H.2318

anno 1513  H.2319

anno 1513.03.11  H.0652

anno 1513.06.07  H.1857

anno 1513.06.30  H.0004

anno 1513.07.04  H.0745

anno 1513.08.13  H.1450

anno 1514  H.0909

anno 1514  H.1884

anno 1514  H.2101

anno 1514.08.06  H.0923

anno 1515.07.20  H.0928

anno 1516  H.1410

anno 1516  H.1414

anno 1516.01.07  H.1485

anno 1516.10.04  H.0926

anno 1516.10.30  H.1418

anno 1516.11.03  H.0880

anno 1517  H.0329

anno 1517  H.0347

anno 1517  H.1419

anno 1517  H.1782

anno 1517.11.01  H.0131

anno 1518  H.0570

anno 1518  H.0671

anno 1518  H.0878

anno 1519  H.0189

anno 1519  H.08

anno 1519.10.21  H.1377

anno 1520  H.1177

anno 1520.04.30  H.1370

anno 1520.10.10  H.1470

anno 1521  H.0465

anno 1521  H.0469

anno 1522  H.0471

anno 1522.07.04  H.0461

anno 1523  H.0303

anno 1523.08.10  H.1097

anno 1524  H.0433

anno 1524  H.1893

anno 1524.04.26  H.0170

anno 1524.04.26  H.1183

anno 1525  H.0425

anno 1525  H.0441

anno 1525  H.0925

anno 1525  H.1463

anno 1526  H.2193

anno 1526.05.09  H.0555

anno 1527  H.1408

anno 1527.03.25  H.1420

anno 1528.12.28  H.0927

anno 1529  H.0984

anno 1531  H.0885

anno 1532.04.24  H.0608

anno 1533  H.0863

anno 1533.05.03  H.0618

anno 1534  H.0958

anno 1534.12.05  H.0170

anno 1535 ca.  H.1363

anno 1535 ca.  H.2051  H.2052

anno 1535  H.0001

anno 1535  H.0468

anno 1535  H.0720

anno 1535  H.0806

anno 1535  H.0996

anno 1535  H.2006

anno 1535  H.2027

anno 1535  H.2036

anno 1535  H.2037

anno 1535.8.20  H.0030

anno 1536  H.0468

anno 1536  H.2069

anno 1536  H.2108

anno 1536.12.01  H.0495

anno 1537  H.0013

anno 1537  H.0468

anno 1537  H.0649

anno 1537  H.2007

anno 1537.0121  H.2020

anno 1537.04.09  H.2018

anno 1537.04.11  H.2024

anno 1538 ca.  H.0031

anno 1538 ca.  H.1194

anno 1538  H.1680

anno 1538.09.04  H.2178

anno 1541  H.0774

anno 1542  H.0007

anno 1542  H.0007 bis copiato

anno 1542  H.0665

anno 1542  H.2002

anno 1543  H.0488

anno 1543  H.0510

anno 1544  H.0208

anno 1544  H.0388

anno 1544  H.0657

anno 1544  H.0887

anno 1544  H.1617

anno 1545  H.0648

anno 1545.01.18  H.0646

anno 1545.04.\?1445  H.0929

anno 1546  H.0321

anno 1546  H.0330

anno 1546  H.0886

anno 1546  H.0901

anno 1546  H.0907

anno 1546  H.0919

anno 1546.10.23  H.0034

anno 1547  H.0365

anno 1547  H.0454

anno 1547  H.0643

anno 1547  H.1047

anno 1547  H.1413

anno 1547.03.17  H.0481

anno 1547.04.12  H.0359

anno 1547.09.15  H.1182

anno 1547.10.06  H.0009

anno 1547.10.06  H.0463

anno 1547.10.11  H.1724

anno 1547.10.22  H.0947

anno 1547.10.23  H.0032

anno 1547.10.29  H.0975

anno 1547.10.29  H.1712

anno 1547.11.12  H.0489

anno 1547.12.05  H.1668

anno 1548  H.0458

anno 1548  H.0842

anno 1548.01.12  H.1421

anno 1548.05.15  H.0462

anno 1548.05.15  H.0965

anno 1548.05.28  H.0968

anno 1548.06.06  H.1832

anno 1549  H.0269

anno 1549  H.0487

anno 1549  H.0897

anno 1549  H.0905

anno 1549.06.24  H.0716

anno 1549.07.21  H.0207

anno 1549.08.30  H.0159

anno 1549.08.30  H.1691

anno 1550 ca.  H.2195

anno 1550  H.0343

anno 1550  H.2196

anno 1550  H.2197

anno 1550.01.14  H.0946

anno 1550.07.21  H.1400

anno 1550?  H.1744

anno 1551 ca.  H.1743

anno 1551  H.0457

anno 1551  H.0473

anno 1551  H.0900

anno 1551  H.1373

anno 1551.09.13  H.0325

anno 1551.12.13  H.0949

anno 1552  H.0436

anno 1552  H.0480

anno 1552  H.2190

anno 1552  H.2191

anno 1552  H.2192

anno 1552.01.22  H.0392

anno 1552.11.25  H.1734

anno 1553  H.0271

anno 1553  H.0682

anno 1553.02.20  H.0498

anno 1553.03.01  H.0294

anno 1553.07.21  H.0382

anno 1554  H.1841

anno 1554  H.1856

anno 1554.03.17  H.0475

anno 1555  H.0194

anno 1555  H.0448

anno 1555  H.1012

anno 1555  H.1838

anno 1555  H.2194

anno 1555.04.06  H.0952

anno 1555.05.28  H.0467

anno 1555.06.08  H.0130

anno 1555.06.26  H.0359

anno 1556  H.0270

anno 1556  H.0398

anno 1556  H.0407

anno 1556  H.0418

anno 1556  H.0460

anno 1556  H.0711

anno 1556  H.0894

anno 1556.03.16  H.0890

anno 1556.05.17  H.13404

anno 1557  H.0626

anno 1557  H.0791

anno 1557  H.0893

anno 1557.03.24  H.0438

anno 1558  H.0212

anno 1558  H.0440

anno 1558  H.0470

anno 1558  H.0478

anno 1558  H.1084

anno 1558  H.1085

anno 1559  H.0512

anno 1559  H.0884

anno 1559  H.0920

anno 1560  H.0326

anno 1560  H.0419

anno 1560  H.0486

anno 1560  H.0879

anno 1560  H.0921

anno 1560  H.0969

anno 1560.02.10  H.0413

anno 1561  H.0776

anno 1561  H.0950

anno 1561  H.1779

anno 1561  H.1780

anno 1561  H.1781

anno 1562  H.0196

anno 1562  H.0338

anno 1562  H.0373

anno 1562  H.0651

anno 1562.02.13  H.0464

anno 1562.12.11  H.0187

anno 1563 ca  H.1637

anno 1563  H.0312

anno 1563  H.1634

anno 1563  H.1636

anno 1564  H.1996

anno 1565  H.0318

anno 1565  H.0888

anno 1565  H.1961

anno 1565.05.29  H.0166

anno 1565.06.02  H.0420

anno 1565.06.22  H.0961

anno 1565.11.20  H.0008

anno 1566  H.0209

anno 1566  H.0414

anno 1566  H.0466

anno 1566  H.0912

anno 1566  H.0959

anno 1566  H.0960

anno 1566  H.0962

anno 1566.02.07  H.0945

anno 1566.03.19  H.0988

anno 1566.04.24  H.0953

anno 1566.07.13  H.0957

anno 1567  H.2351

anno 1568  H.0374

anno 1568  H.0659

anno 1568  H.1528

anno 1568.07.21  H.1906

anno 1568.07.21  H.1907

anno 1570  H.0367

anno 1570  H.0956

anno 1570  H.1627

anno 1571  H.2252

anno 1572.02.19  H.0015

anno 1572.05.18  H.0119

anno 1572.06.24  H.0069

anno 1573  H.2350

anno 1573.05.27  H.1554

anno 1574  H.0918

anno 1574  H.1527

anno 1575  H.0485

anno 1575.01.20  H.0168

anno 1576.02.21  H.0020

anno 1577  H.0351

anno 1577  H.0494

anno 1577  H.1375

anno 1577.02.08  H.1393

anno 1577.07.24  H.0297

anno 1578  H.0171

anno 1578  H.0990

anno 1578.03.15  H.0421

anno 1578.03.26  H.1736

anno 1578.06.16  H.1735

anno 1578.07.0  H.0002

anno 1578.07.02  H.1395

anno 1579  H.0902

anno 1579  H.1337

anno 1579  H.1350

anno 1579  H.1376

anno 1580  H.0597

anno 1581 ca.  H.0944

anno 1581 ca.  H.0973

anno 1581  H.0477

anno 1581  H.0677

anno 1581  H.0955

anno 1581  H.0978

anno 1581.05.20  H.0003

anno 1584  H.1469

anno 1585  H.0005

anno 1585  H.0941

anno 1585  H.1000

anno 1585  H.1380

anno 1585  H.1396

anno 1585  H.1639

anno 1585.01.05  H.1490

anno 1586  H.0006

anno 1586  H.0176

anno 1586  H.0264

anno 1586  H.0545

anno 1586  H.0898

anno 1586  H.0906

anno 1586  H.0908

anno 1586  H.1469

anno 1587  H.1057 copiata

anno 1587  H.1391

anno 1588  H.1354

anno 1589  H.0249

anno 1589  H.0940

anno 1589.03.10  H.0339

anno 1590  H.0218

anno 1590  H.0394

anno 1590  H.0963

anno 1591  H.0515

anno 1592  H.0341

anno 1592  H.0423

anno 1592  H.0424

anno 1592  H.1366

anno 1592  H.1379

anno 1594 ca  H.1349

anno 1594  H.0513

anno 1594  H.0650

anno 1594  H.1385

anno 1595  H.0904

anno 1596  ca.H1030

anno 1596 ca.  H.1031

anno 1596 ca.  H.1033

anno 1596 ca.H0971

anno 1596  H.0476

anno 1596  H.1353

anno 1596  H.1371

anno 1601  H.0311

anno 1601.06.15  H.0997

anno 1601.12.02  H.1357

anno 1602.04.23  H.0681

anno 1603  H.1387

anno 1605  H.1381

anno 1605  H.1392

anno 1606  H.0999

anno 1606  H.1740

anno 1606  H.1741

anno 1606  H.1742

anno 1606  H.1867

anno 1607  H.1060

anno 1607  H.1913

anno 1609  H.0340

anno 1611.02.08  H.0184

anno 1612  H.0345

anno 1612  H.0353

anno 1613  H.0170 copiata

anno 1613  H.0342

anno 1613  H.0910

anno 1613.09.17  H.0169

anno 1614.02.12  H.1620

anno 1621.04.01  H.0903anno 1621.04.01  H.0903

anno 1621.04.01  H.0903

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Santa Vittoria in Matenano pergamene della Parrocchia

elenco cronologico dagli antichi inventari

Prontuario cronologico dei repertori delle pergamene DI SANTA VITTORIA

1071.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed  edita in Colucci XXIX p. 39. \

Permuta tra Oddone e Berardo abate di Farfa di  terre a Salguli, Lete, Momniano, Cerreto.

1096.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto (a.1095)  ed edita Colucci XXIX p. 40. \

Berardo abate di Farfa concede un’enfiteusi di terre in contrada Casteglione a Guandalino e Berardo frate, figli di Gualdino.

1113.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,  e di Crocetti e nelle carte De Minicis ed edita da Colucci XXXI p.3) \

Berardo, abate farfense concede in enfiteusi ad Adalberto (Alberto) di Azzolino di terre in  contrada Fossatello, Castagneto, Colle Legoni, Colle Ramperti, e Valle, presso Roncone.

1115.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita Colucci XXIX p. 41.) \

Berardo, abate Farfense, permuta  terre con Bonefacio Faziolu  nel castellare  di Capersito e Prato e Catasciano

1118.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita  Colucci XXIX p. 43.) \

Boderocco e di Bonifatio figli di Sigretione, detto Fatiolo, lasciano all’abate di Farfa un castello detto Poggio, dopo la loro morte.

1129.8 \( Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi, e di Luzzatto, ed edita in Colucci XXIX p. 44.) \

Giberto di Fantolino lascia a Farfa i castelli di Poggio, Bucchiano e Pastena, a condizione di morire senza eredi.

1141.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita Colucci XXIX p. 45.) \

Testamento di Morico di Longino, per.a sua porzione dei castelli di Colle de Palera, di Poggio e di Raffiu (Rossice).

1152 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi, e di Luzzatto, e delle carte De Minicis e di Crocetti ed edita Colucci, XXXI p.4) \

Berardo e Rustico, abati Farfensi, assegnano al Monastero di S. Vittoria le possidenze nella Marca a Santa Vittoria in Matenano, Montelparo, Monte Falcone e Capistrano).

1153.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi, e di Luzzatto, ed edita Colucci XXIX p. 47.) \

Gualtiero di Fatiolo vende terreni a Gualtiero di Benedetto a Colle d’Elce, vocabolo Vallecupa.

1170.8 \(Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita Colucci XXIX p. 48.) \

Sidelgatta con suo fratello Masso dona beni a Catraputio al prete Bonomo per l’Ospedale di Fermo.

1183 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e delle carte De Minicis e di Crocetti ed edita Colucci XXXI p. 6.) \

Pandolfo, abate Farfense, dà in enfiteusi a miglioria a Berardo detto figlio di Dura Via (Doravia) alcune terre del Monastero, site in contrada Roncone, in territorio di Montelparo.

1184.7.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita  in Colucci XXIX p. 55.) \

Pandulfo, Abate di Farfa concede  terre in enfiteusi in contrada Sagnoseta o Cusa ad Odiato (Podiato) e a Guerrone, figli di Mabilia. Vedi 1211

1192a circa o 1190 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel  regesto di Luzzatto (a. 1190) ed edita Colucci XXIX p. 49.) \

Elenco dei  censuari del monastero di S. Vittoria in vari castelli tra cui Montelparo.

1192b.3 20 \ ( Pergamena santavittoriese edita Colucci XXXI p.7) \

Pandulfo abate Farfense forma un’enfiteusi dei beni posti nel territorio di Morrovalle con le rispettive chiese.

1192c.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti e delle carte De Minicis e  ed è edita da Colucci XXXI p. 9) \

Pandolfo abate di Farfa, dà terre in enfiteusi a Gentile di Rinaldo Alberti detto Morchitello, in territorio ascolano, località Montecchio, presso S. Salvatore in Aso.

1193.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi,  e di Luzzatto ed edita in Colucci XXIX p. 51) \

Pandulfo abate di Farfa concede in enfiteusi e miglioria a Moccurio (Mocario) alcune terre del distrutto castellare di Pontarolo nel vico di Santa Vittoria, in territorio Fermano.

1198.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti e delle carte De Minicis ed è edita Colucci XXXI p.10) \

Alberto di Valterio (Gualtiero) dona al Monastero di Santa Vittoria suo figlio, con anche le terre.

1199 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita Colucci XXIX pp. 52-53.) \

Elenco dei censuari santavittoriesi di Monte Falcone e di Montelparo.

1201.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ed  edita in Colucci XXIX p. 54) \

Polizza a piantare una vigna a favore di Matteo Rollanni  da parte di Cencio di Giovanni Guatta.

.1203  (errore vedi 1303. ) \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria ) \

.1203  < vedi1303.11.23>  \ (Pergamena della Parrocchia di Santa Vittoria) \

.1203 <vedi 1303..11.13> \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria ) \

.1203 <vedi 1303.12.19>  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria) \

.1203.<vedi1303.11.23>  \ Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria) \

1203a.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti con mese giugno e delle carte De Minicis ed edita da Colucci XXXI p. 11) \

Rinaldo di Gualtiero di Milone dona terre al Monastero  a Torre di Casule, Favale  e Monteriano (o Antoniano) con riserva di usufrutto vitalizio e tenimento oneroso per gli eredi se vi saranno.

1203b.9.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti Pennesi) \ 

Il Priore di S. Vittoria ordina  citare il figlio di Rinalduccio.

1204  anno scritto nell’elenco Pennesi delle pergamene della Parrocchia; vedi 1304.4.23

1204a.3 \ (Pergamena santavittoriese edita in Colucci XXXI p.11) \

Il Podestà di Ascoli fa quietanza a Gentile abate Farfense di un prestito  per la guerra di Offida.

1204b.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Luzzatto e di Crocetti e delle carte De Minicis ed edita Colucci XXXI p. 13) \

Trattato di armistizio tra Gentile, abate farfense, con gli Ascolani e gli Offidani.

.1205  ( forse per 1305)  Soltanto l’anno è scritto nell’elenco parrocchiale Pennesi.

.1205 vedi 1305.9.29  \

.1206 vedi1306.5. 8

.1207  vedi1307. 2 .2

.1207  vedi 1307 .9.

.1208 vedi 1308

.1208  vedi 1287 anno  notato come vera data.

.1208  vedi 1308 .2 .23

.1210 ? Vedi 1219. Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Luzzatto 1210) \

Compromesso per la lite su Santa Maria in muris di Belmonte.

1211.8.25 e vedi1184 ( Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 55) \

Pandulfo Abate di Farfa concede  enfiteusi ad Odiato e Guerrone figli di Mabilia con certi patti.

1212 vedi 1312.2.5

1213.8.30  \ (Pergamena del Comune di S. Vittoria nei regesti di Luzzatto e di Crocetti e di Vogel ed edita in Colucci XXIX p. 56) \

Concordia o transazione fra l’abate di Farfa Gentile, e la comunità di S. Vittoria,da una parte  ed i figli del sig. Milone dall’altra parte in rapporto alle libertà da far godere ai vassalli che questi signori avevano nel castello di S. Vittoria, in comunanza con gli altri vassalli monastici.

1214.5 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXXI p.14) \

Matteo abate Farfense dona  libertà al popolo di Monte Falcone vassallo della sua abbazia.

1215.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e notata da Vogel) \

Giovannone di S. Vittoria vende beni a Benvenuta figlia di Bruna a La Speneta di Santa Vittoria.

1218.8.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti e delle carte De Minicis ed è edita Colucci, XXXI p.16) \

Tebaldo di Albertuccio , Ruberto di Tebaldo, Biagio di Rinaldo riconsegnano al monastero santavittoriese le terre ricevute dall’abate Berardo, site nel castello di Monterodaldo.

1219b circa \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto (a.1210), e della carte De Minicis ed è edita Colucci, XXXI p.16) \

Vertenza fra il monastero di S. Vittoria e  S. Pietro vecchio di Fermo per  S. Maria in muris.

1219a.6. 8 \ (Pergamena della Parrocchia nei regesti di Crocetti come esame testimoniale ed è edita  Colucci XXIX p. 59) \

Compromesso fra Bartolomeo priore di S. Paolo, e Gualterio priore di S. Vittoria la lite,  tra i capitoli di S. Pietro Vecchio di Fermo, e di S. Vittoria per S. Maria Piccinina di Belmonte.

1220c \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita in Colucci XXIX p 64.) \

Permesso a che sia unita a S. Maria di Monte Urso l‘altra la chiesa di S. Martino da demolire.

1220d (Pergmena della Parrocchia di Santa Vittoria) <ATTO FALSO paleografico> Testamento di Anselmo di Giannutio, che grava il suo erede di un legato a favore della chiesa di S. Vittoria. (E’ di scrittura del sec.XVIII, evidentemente falsa e con errori grossolani vi è quello di fare imperatore nel 1220 Enrico II come nota il Luzzatto)

1220a.3.13  \ (Pergamena  santavittoriese edita in Colucci XXIX p. 61) \

Testimoni sopra la lite e il compromesso per Santa Maria in Belmonte con il pievano di S. Stefano di Falerone per il monastero di S. Pietro ‘vecchio’ di Fermo.

1220b.12.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto a.1225) \

Il priore di S. Ilario, da  giudice, ordina a Gentile di Monaldo di  restituire la chiesa di S. Nicola.

1221.3.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita in Colucci XXIX p. 65) \

Sentenza data dai giudici per la lite fra il monastero si S. Vittoria e i religiosi canonici di S. Pietro Vecchio di Fermo, sulla Chiesa di S. Maria in Muris di Belmonte.

1222.4.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,  e di Crocetti e delle carte De Minicis, ed edita Colucci XXXI p.21) \

Gentile Priore santavittoriese dà  a Pietro di Guidone un’enfiteusi nel Vico della S. Trinità a Lame.

1223c \ (Pergamena  della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Crocetti e nelle carte De Minicis) \

Promessa di pagare 10 libbre romane.

1223a.5.21  \ (Pergamena della Parrocchia S. Vittoria nei regesti di Luzzatto e di  Crocetti ed edita  in Colucci XXIX p. 68) \

Gualterio figlio di Galerano si fa abitante di Santa Vittoria con promesse a Valente di Malaparte sindaco della comunità, egli con i suoi sudditi del Poggio di Pietra ora distrutto, e di Ponteruolo.

1223b.12.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi) \

Albertuccio di Gualtiero dona alla chiesa di S. Vittoria un terreno in contrada Palombara, nelle pertinenza Otteliano.

1225 ?!  vedi 1220.12  ( Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Luzzatto) \

Sentenza di Teodino.

1225a.11. 17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Luzzatto e notata da Vogel) \

Albertuccio di Gualterio da Gaglianello vende a due sacristi un terreno di cui poi riceve enfiteusi.

1225b.11.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Luzzatto ed è edita  in Colucci XXIX p. 69) \

Sentenza del giudice Teodino, priore di S. Ilario di Ascoli contro Ubertino di Teramo ed altri per la restituzione della chiesa di S. Biagio di Teramo spettante al monastero di S. Vittoria.

1225c.12.18 \ (Pergamena santavittoriese edita in Colucci, XXIX p. 71) \

Sentenza del priore di S. Ilario di Ascoli contro Gentile di Munaldo occupatore della chiesa di S. Nicola de Perticara, e degli annessi poderi appartenenti al monastero di S. Vittoria.

1229\ (Pergamena del Comune di S. Vittoria nei regesti di Luzzatto e di Crocetti) \

Marco, Matteo, Iacopo, Monte, Crescenzo, Bianca e Claudio si fanno castellani di S.Vittoria con tutti i loro vassalli di Monterodaldo.

1229a.5.2  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Luzzatto mentre Crocetti  rinvia all’Archivio Comunale. Notata dal Vogel, ed edita in Colucci XXIX p. 72) \

Monaldo Braimandi (di Bragmondo) e i signori di Monte Rodaldo e del Poggio di Pietra promettono di farsi abitatori di S. Vittoria e di cedere a favore di quella comunità i loro vassalli.

1229b.7.12 \ (Pergamena della Parrocchia di Santa Vittoria nel regesto di Crocetti) \

In località Colle Carselli, Gualtiero di Benedetto vende un terreno alla chiesa di S. Vittoria.

1229c .12 (Pergamena santavittoriese edita Colucci, XXXI p.64) \

Rinaldo Esmido Rafacani cede al sindaco della comunità di Santa Vittoria i suoi vassalli e promette di domiciliarsi in questa terra.

1230e circa \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Luzzatto) \

Frammento di un appello presso la curia pontificia.

1230a.5. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, notata da Vogel) \

Odiato per saldare debiti, vende al Monastero di S. Vittoria la sua terra in sito di S. Trinitatis.

1230b.5.12  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti, ed edita  in Colucci XXIX p. 75) \

Il Priore e i monaci del Monastero danno un’enfiteusi a Compagnone Cappelli la terra in contrada Colle Carsello in vico di S. Trinità.

1230c.12.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi con mese settembre, e di Luzzatto) \

Bianca e Claudio di Francesco Attone danno a Morico un loro terreno da piantare in colonia in contrada Vaglie di Monterodaldo.

1230d  \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria. Regesto Pennesi) \

Morico priore dell’ospedale del Castello <di Fermo> minaccia i cappellani di appello al Papa dalle lettere ottenute dal vescovo di Ancona.

1231.8.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e notata da Vogel e nelle carte De Minicis) \

Carbo Giovanni Coppari dona al monastero di S. Vittoria  un terreno in vocabolo Sanguineta, per starvi a servizio con cibo.

1232f \ (Pergamena santavittoriese edita in Colucci XXIX p. 65) \

Frammento di documento riguardante la chiesa di Monte Urso.

1232a.1.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Adelpredo <poi Oldefredo> giudice ordina a Rinaldo di Ilario di riconsegnare la chiesa di San Biagio presso l’Aso al monastero santavittoriese.

1232b.1.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e edita Colucci XXIX p. 78) \

Sicurtà al monastero del giudice Oldefredo per 4 libre e 15 volterrani, onorario per la causa della chiesa di S. Biagio all’Aso.

1232c.1.20  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Luzzatto ed edita Colucci XXIX p. 77) \

Sentenza di Oldefredo, giudice nello stato di Fermo, di Ascoli e della badia di Farfa per la restituzione della chiesa di S. Biagio presso l’Aso al monastero di S. Vittoria.

1232d.1.26 \ (Pergamena Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi giorno 27, e di Luzzatto ed edita Colucci XXIX p. 79) \

Sentenza di Diotaiuto pievano di S. Marco, di restituire la chiesa di S. Biagio all’Aso ai monaci di S. Vittoria.

1232e.1.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Pennesi) \

Restituzione di 4 soldi volterrani fatta dal monastero di S. Vittoria per la chiesa di S. Biagio.

1235.8 \ (Pergamena santavittoriese edita  in Colucci XXIX p. 80) \

Donazione di Cincio figlio di Benedetto a favore di sua madre di tutte le possidenze.

1236.10.5 \ (Pergamena con altre tre uguali della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti e nelle carte De Minicis  ed è edita in Colucci XXIX p. 83)) \

Oderisio abate di Farfa conferma i beni al monastero di  S. Vittoria per mantenerei suoi monaci.

.1236. 10. 5 Pergamena uguale alla precedente

.1236. 10. 5 Pergamena uguale alla precedente

.1236. 10. 5 Pergamena uguale alla precedente

1237b circa o tra 1230 e 1240  \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 81) \

Appello del priore dell’ospedale del castello dal Vescovo di Ancona al Romano Pontefice.

1237a.11.10 + \ (Pergamena che esiste nel Comune di S. Vittoria nei regesti di Luzzatto e di Crocetti e di Manara e di Vogel e delle carte De Minicis) \ 

Il comune di S. V. acquista una casa per adibirla a pubblico palazzo comunale.

1238 circa o tra1230 \ 1280   \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 82) \

Canoni dovuti dalle chiese della terra di S. Vittoria al monastero di questa terra.

1238a.7.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e notata da Vogel) \

Oberto(Alberto) e Predato Mattei vendono alla chiesa di S. Vittoria un terreno a Valle Sabone.

1238b.7.6 \  (Pergamena  della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e di Luzzatto e notata dal Vogel) \

Compagnone Cappelli vende al Monastero di S. Vittoria metà della sua terra a Colle Corsello.

1238c.7.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,e di Vogel e delle carte De Minicis) \

Gualtiero di Benedetto vende al monastero di S. Vittoria un  terreno sito a Colle Corsello.

1238d.8.10 \ (Pergamenata della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e di Luzzatto al giorno 22 e di Crocetti e notata da Vogel) \

Rinaldo di Nicola vende a Rinaldo, Priore di S. Vittoria, 4 stari di terra a Val Taccebore.

1239a.1.23 \ (Pergamena santa vittoriese edita Colucci XXIX p. 85 e non rintracciata da Crocetti, fu notata dal Vogel e nelle carte De Minicis) \

Leonardo e Giovanni figli del signor Milone promettono di farsi cittadini (castellani) di S. Vittoria con accordi  per i loro  vassalli di Monte San Giovanni.

1239b.9.15  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,  ed è edita in Colucci XXIX p. 87) \

Rubbata o Ruberta vedova di Benedetto di Alberto Tebaldo offre i beni e si fa conversa.

1240.8.9 \ (Pergamena della Parricchia di Santa Vittoria nel regesto di Luzzatto) \

Diritti del monastero di S. Vittoria sulla chiesa di S. Gennaro di Monte Falcone.

1241a.1.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita Colucci, XXXI p.21) \

Collette dei monaci di S. Vittoria al Vicario imperiale nella Marca ricevute da Scambio di Trasmondo per Ruberto da Castiglione.

1241b.3 8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Gentiluccia di Guazarone e il marito Salvato di Giannuccio vendono terre ai monaci  di S. Vittoria.

1241c.12.31 \ (Pergamena non rintracciata da Crocetti 1988 ma notata da Vogel, e nelle carte De Minicis) \

Transazione tra il Monastero di S. Vittoria e Rainaldo di Morico per terre nel piano di S. Massimo.

1242a.7.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi (con cifra 25 s.)  e di Luzzatto, e di Vogel) \

Mutuo di 30 (25?) soldi volterrani che Rainaldo da Monte Falcone ha ricevuto  da Pietro di Gentile.

1242b.8.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,) \

Ruggero di Pietro dona\vende al Monastero di S. Vittoria un appezzamento di terra nel piano S.Masimo.

1244f   \  ( Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Luzzatto) \

Giovanni di Fallone vende a Giovanni di Alberto un pezzo di terra.

1244a.1.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria; regesto di Pennesi ed è edita, in parte Colucci XXXI p.22) \

Testimoni nella causa fra’ Berardo converso del monastero di Santa Vittoria e questo monastero per i beni di questo converso  e la sua pretesa libertà di riaverli e non tornare nel monastero.

1244b.1.23  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed è edita  Colucci XXIX p. 88) e presente nell’elenco della Parrocchia di S. V. data 9 marzo) \

Il monastero di S. Vittoria espone il diritto di eleggere il proposto di S. Angelo in Bar(b)ulano.

1244c.3.9 \ (Pergamena della Parrocchia di Santa Vittoria nei regesti di Pennesi e di Luzzatto) \

Il priore di S. Vittoria salvaguarda i diritti degli elettori per S. Angelo in Barbolano.

1244d.4.15  \ (Pergamena della Parrocchia nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis e di Luzzatto (gennaio 17) ed edita da Colucci XXXI, p. 26) \

Filippo, Vescovo di Fermo, aggiudica al Monastero di S. Vittoria  la persona ed i beni di Bernardo di Albertuccio oblato converso.

1244e.12.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Pennesi) \

Sentenza  fra il Monastero di S. Vittoria e Rinaldo di Morico circa i beni Salvucci.

1245.3.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Luzzatto e di Pennesi con anno 1243 ed edita Colucci XXIX p. 89) \

Il priore di S. Vittoria prende possesso di una tenuta di Gualterio di Agostino e di Rainaldo Migliorati in contrada Torre di Casule.

1247a.2.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi (6febbraio), e di Luzzatto, notata da Vogel con data 4 febbraio) \

Matteo Morici promette al priore del monastero santavittoriese di pagare 30 soldi volterrani. (Luzzatto nota che nella stessa pergamena sono trascritti altri tre istrumenti del 1251 e 1252).

1247b.3.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e di Luzzatto) \

I Patroni della chiesa di S. Maria in Montorso eleggono il Cappellano che presentano al priore..

1247b.5   \ ( Pergamena santavittoriese edita Colucci XXXI p.26) \

Il legato del papa conferma a Monte Falcone i privilegi concessigli dagli abati di Farfa purché ritorni all’obbedienza alla Santa sede.

1248a.1.12 \ + (Pergamena esistente nel Comune di S.Vittoria  nei regesti di Crocetti  e di Manara e di Luzzatto ed è edita da Colucci, XXIX p. 90) \

Il Cardinale Ranieri Legato del Papa concede alla comunità  di Vittoria  di poter tenere nella cittadinanza tutte le famiglie che si sono ivi trasferite ad abitare da venti anni addietro.

1248b.6.6 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci, XXXI p.63) \

A motivo della guerra che è era in questo territorio il priore di Santa Vittoria permette che si dia sepoltura ad un cadavere a Monte Falcone.

1250l circa \ ( Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Luzzatto) \

Nota dei canoni dovuti alla chiesa di S. Vittoria dalla chiese di S. Trinità, S. Ippolito, S. Croce, S. Massimo, S. Giovanni, poste entro la terra di S. Vittoria.

1250a.1.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \ Conferma di poter eleggere il Priore di S. Angelo in Borbolano.

1250b.1.31 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 91) \

Il priore di S. Vittoria  approva l’elezione del proposto della chiesa di S. Angelo in Barvulano.

1250c.2.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi al giorno 9, e di Luzzatto (9 febbr.), e di Crocetti (9 febbraio) ed edita Colucci XXXI p.27 al giorno 7 febbr.) \

L’abate Farfense fa demolire la chiesa rurale di S. Severino di Montelparo per riedificarla nel castello.

1250d.3.8 \ (Pergamena dall’archivio di Monte San Martino,notata da Vogel e nelle carte De Minicis) \

Lanfranchino e Alevrandino figli del signor Crescenzo ricevono promessa di pagamenti.

1250e.7.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis ed  edita Colucci XXIX p. 93) \

Il cardinal di S. Giorgio al Velabro, legato della Marca Pietro Capocci scioglie il pubblico di S. Vittoria dall’obbligo che aveva di pagare al monastero santavittoriese certi canoni annui con prodotti in natura, sostituendoli con un censo di 25 libre in contanti.

1250f.8.14 \ + (Pergamena esistente nel Comune di S. Vittoria nei regesti di Luzzatto (mese di febbraio) e delle carte De Minicis ed è edita  in Colucci XXIX p. 92) \

Privilegio del cardinal legato del Papa alla terra di S. Vittoria  di poter ricevere abitanti da qualsivoglia parte vi concorressero.

1250g.8.14 \ (Pergamena del Comune di S. Vittoria  nei regesti di Luzzatto e delle carte De Minicis ma non rintracciata da Crocetti nel 1988, ed è edita Colucci XXIX p. 94) \ Vedi 16 agosto.

Il cardinal Capocci legato del Papa, conferma alla terra di S. Vittoria la libera permenenza delle famiglie che venivano ad abitare in essa terra e di poter loro  assegnare i tutori, e curatori.

1250i.8.16. vedi 14 agosto \ (Pergamena del Comune di S. Vittoria nei regesti di Crocetti e del Manara come conferma di privilegi di franchigie) \

Il Card. Capoccio fa ammettere alla cittadinanza santavittoriese chi  si presentava per abitarvi.

1251 vedi 1247.3.7

1251a.1.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e del Vogel) \

Claudio di Filippo e Milone di Guglielmo pagheranno al priore il lascito di Monaldo avo di Gentile di Giovanni.

1251b.2.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e del Vogel) \

Morico Gisi permuta una sua terra alla Piaggia ricevendone dal monastero di S. Vittoria a Fossatello.

1251c.10.12 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 94) \

Il procuratore del cardinal legato del Papa riceve dal priore di S. Vittoria  la procura dovuta ad esso cardinale dal suo monastero per varie chiese.

1251d.10.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Ricevute di pagamento in favore del Priore del Monastero dalle chiese dipendenti.

1252a.1.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto (1 gennaio), e del Vogel) \

Giraldo (Tibaldo) figlio del fu Tancredo si offre  oblato nel Monastero santa vittoriese.

1252b.5.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria. Regesti di Pennesi e del Vogel) \ Salimbene di Giovannuccio e sua figlia Iacobuccia vendono la metà un terreno al monastero S.V.

1252c.12.6 \ (Pergamena santavittoriese nel regesto delle carte De Minicis ed edita Colucci XXXI  p.28) \

Dichiarazione di Giacomo o Iacobo di Ruggero e Gualtiero di Senebaldo, persone di Montelparo di voler essere sepolte a Santa Vittoria.

1252d.12.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti 1988) \

Iacopo o Giacomo di Ruggero e Gualtiero di Senebaldo da Montelparo confessano che tutti di casa loro debbono avere le loro sepolture nel Monastero di S. Vittoria.

1254a.3.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria conferma la nomina dei patroni per San Pietro in Cajanello di Montelparo.

1254b.8.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Testamento di Teobaldo Venuti.

1256a.2.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Filippo di Corbone di Montelparo consegna al monastero la salma del padre per seppellirlo ivi.

1256b  circa \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Pennesi) \

Elenco di talune chiese di S. Vittoria, soggette al monastero santavittoriese.

1257a.3.26 \ (Pergamena santa vittoriese edita Colucci XXIX p. 95) \

I compatroni della chiesa di S. Maria di Monte Urso, e di S. Martino nominano il rettore.

1257b.4.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore di S. Vittoria conferma e da possesso al cappellano  delle chiese di S. Mariain Montorso  e S. Martino.

1257c.5.21  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis) \

Giacomo, abate di Farfa, dà agli abitanti di Montelparo il permesso di rifabbricare le chiese e di potervi seppellire i loro morti.

1257d.5.23 e anni seguenti (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti e delle carte De Minicis anni 1257\1294 ed è edita Colucci XXXI p. 28 con giorno 8) \

L’abate Farfense accorda alcuni diritti al sindaco di Montelparo ed ai cappellani delle chiese di S. Maria in Roncone, S. Maria in Monte d’Urso, S. Benedetto e S. Severino,  e S. Angelo e S. Benedetto, ivi esistenti.

1257e.7.4 \ + (Pergamena esistente nel Comune santa vittoriese, nei regesti di Crocetti 1988 e di Manara e delle carte De Minicis e di Luzzatto (14 luglio) ed è edita Colucci XXIX p. 96) \

Anibaldo, rettore generale della Marca dichiara che la terra di S. Vittoria non era per antica fedeltà e consuetudine obbligata a pagare alcun censo (dazio) e per la fedeltà costante verso la S. Sede dichiara che in ciò non sia molestata.

1257f.10.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,e trascritta da Vogel) \

Testamento di Leonardo Milone con legato alla chiesa di S. Vittoria 20 soldi.

1257ff.10.4 \  come la precedente alla stessa data.

1257g.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

L’abate di Farfa  e il Priore accordano diritti al comune di Montelparo e ai cappellani delle chiese.

1258.9.18 \ (Pergamena santavittoriese nelle carte De Minicis, non rintracciata da Crocetti 1988, ed è edita Colucci XXIX, p. 97) \

Il popolo di S. Vittoria viene sciolto da qualunque patto con la città ribelle di Fermo.

1260g circa \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXXI p.32) \

Inventario delle cose della chiesa di San Gennaro.

1260a.4.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto errando giorno 8  ed edita da Colucci XXIX p.99) \

Il Vicario di Farfa  nella Marca annulla talune concessioni fatte al clero di  Montelparo.

1260b.7.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Vicario farfense nella Marca commina la privazione del Beneficio al clero montelparese.V. altra.

1260c.7.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Vicario farfense nella Marca commina la privazione del beneficio al clero ribelle montelparese.

1260d.9.25 \ (Pergamena santavittoriese, è edita Colucci XXIX p. 101) \

Il priore di S. Vittoria presenta al clero di Montelparo l’intimazione dell’abate di Farfa con cui annullava ogni privilegio accordatogli dal suo vicario, e dichiara scomunicato quel clero.

1260e.10.8  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita Colucci, XXIX p. 100) \

L’abate di Farfa annualla  alla comunità di Montelparo  alcune concessioni fatte dal suo Vicario.

1260f.10. 24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \ Il Priore santavittoriese consegna al clero di Montelparo la scomunica  dell’abate di Farfa.

1261a.3. 25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Giovanni Attinelli visitatore dell’abate di Farfa scomunica il clero ribelle di Montelparo.

1261b.4.21 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavirttoriesee nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis e di Luzzatto con data 12 luglio ed è edita da Colucci XXIX, p. 102) \

La città di Fermo promette un indennizzo al Comune di S. Vittoria  per la podestaria accordata dal re Manfredi al signore Falerone da Falerone e dagli ufficiali di re Manfredi.

1261c.5.17 \ (Pergamena santavittoriese nel regesto delle carte De Minicis, non rintracciata da Crocetti 1988) \

Sindacato per appellare contro un’ordinanza di Falerone da Falerone.

1261d.6. 26 \ + (Pergamena esistente nel Comune santa vittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis, e di Luzzatto) \

Istrumento di sindacato per l’acquisto di un terreno.

1261e.7. 12 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis e di Luzzatto ed è edita Colucci XXIX p. 105) \

Il Comune di S. Vittoria chiede alla Città di Fermo l’adempimento delle promesse in materia di danni arrecati dall’ex podestà Falerone da Falerone e dalla curia della Marca.

1261f.10. 18 o 16?\ + (Pergamena esistente nel Comune santa vittoriese nei regesti di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis e di Luzzatto) \

Il Comune di S. Vittoria contrae con alcuni privati un mutuo di 80 libre.

1262a.7. 9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e notata da Vogel) \

I monaci di S. Vittoria nominano sindaco Monaldo Morico a ricevere le rendite.

1262b.11.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto e notata da Vogel) \

Rocerio Ionte (Ruggero di Giunta) già di Firenze, e Morico Offreducci pattuiscono un muro  fra le loro case.

1263.4.20  \ (Pergamena del Comune santavitoriese nei regesti di Crocetti  1988 e di Manara e di Luzzatto) \

Maestro Bartolomeo Cicarello, Sindaco del Comune della Terra di S. Vittoria, riceve con vari atti diverse persone come castellani di detta Terra. (pergamena lunghissima)

1265a.1. 8. \  (Pergamena della Parrocchia nel regesto di Luzzatto copia dell’anno 1267) \

Gentile di Marco dona al monastero di S. Vittoria il patronato su tre chiese di Monte Rodaldo: S. Maria della Valle, S. Valentino e S. Pietro.

1265b.11.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, con data 8 gennai, ed è edita Colucci XXIX, 106) \

Gentile di Marco già dei Signori di Monte Radaldo, dona al Monastero il suo juspatronato  sulle chiese di S. Maria della Valle, San Valentino e San Pietro di Monterodaldo.

1266b.1.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Gentile di Girolamo pone il Priore del monastero santavittoriese nel possesso della casa donatagli.

1266g.1.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria riscontrata dal Pennesi identica a quella in data 4 gennaio 1266) \

Convenzione fra i nobili di Monte Radaldo ed il Priore del Monastero per trasferire la chiesa di S. Valentino entro l’urbano.

1266c.1.4  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi (che nota altra uguale in data 11 novembre 1266), e di Luzzatto, ed è edita Colucci XXIX p. 108) \

Convenzione fra i nobili di Monte Radaldo ed il Priore del Monastero per trasferire la chiesa di S. Valentino entro l’urbano.

1266d.1.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Luzzatto. Copia del 4 nov. 1266) \

Convenzioni stipulate con Gentile di Girolamo per la traslazione della chiesa di S. Valentino dal luogo ove prima esisteva in altro luogo dentro la terra.

1266a.1.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed edita in parte Colucci XXIX, p.111) \

Gentile di Girolamo dona una casa nella terra di S. Vittoria a favore del monastero santavittoriese.

1266e.8.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, in data 21 aprile) \

Pasquale di Berardo impone un censo di 12 denari a favore del monastero santavittoriese.

1266f.9. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Procura per ricevere  un‘enfiteusi dall’abate farfense dei beni già dati a Superato (Toserato) d’Attone dall’abate Gentile.

1267a senza mese,giorno 8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria. Regesto di Pennesi) \

Gentile di Marco dona il suo diritto di patronato che ha sopra alcune Chiese. Vedi 4 genn. 1266.

1267b.5.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e di Vogel) \

Ricevuta di pagamento di dote da Guglielmo di Pietro Salimbeni a Giovanni di Benvenuto Massei.

1267c.6.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi, e di Luzzatto e delle Carte De Minicis  e non rintracciata da Crocetti 1988) \

L’abate di Farfa rinnova il contratto di enfiteusi con Salinguerra di Bartolomeo di Force.

1268a.1.9 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti (senza mese), e di Vogel e delle carte De Minicis e di Luzzatto) \

Quietanza dei Vinciguerra al Comune per un mutuo di 125 libre.

1268b.2.16-17-18 \ + (Pergamena esistente nel Comune nei regesti del Vogel e di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis e di Luzzatto) \

Rogiti per l’incastellamento di alcune persone.

1268c.12.17 \ (Pergamena del Comune santa vittoriese nei regesti di  Vogel, e di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis e di Luzzatto) \

Quietanza per la compera di un terreno, rilasciata da Berrado Morici al Comune di S. Vittoria.

1270l  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e delle carte De Minicis ed edita Colucci XXXI p. 33) \

Elenco delle cose asportate dal priore  Morico dal Monastero di S. Vittoria

1270a.8.10 \ (Pergamena del Comune santa vittoriese nei regesti di Vogel e delle carte De Minicis e di Crocetti per acquisto di un terreno) \

Quietanza rilasciata al Comune a Rainaldo di Falerone per debito.

1270b.8.10. \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Luzzatto e di Crocetti 1988) \

Quietanza rilasciata al Comune per la compera di un terreno.

1270c.10.23 \ + (Pergamena esistente nel Comune santa vittoriese nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis e di Luzzatto) \

Atto di compravendita  di un terreno da  parte del comune.

1270d.11.16 + \ (Pergamena esistente nel Comune nei regesti di  Vogel e di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis e di Luzzatto) \

Il Monastero di S. Vittoria vende un terreno al Comune.

1271b.10.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria. Regesto di Pennesi) \

Il priore del Monastero di S. Vittoria  nomina il sacerdote Vanne di Rinaldo per San Pietro a Montefalcone.

1271a.4.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria. Regesto di Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria nomina Angelo di Gentile per S. Maria in Alvagiano in Montelparo.

1272b.1.15 \ + (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti 1988 e di Luzzatto) \

Ordine di pagamento di 46 libre, rilasciato al Camerario del Comune.

1272a.1.15.  \ ( Pergamena esistente nel Comune santavittoriesenel regesto di Luzzatto) \

Transazione fra il Comune di S. Vittoria ed il Vescovo di Fermo, per cui il Comune promette di pagare al pievano di S. Marco 125 libre <100? Ravennati> per indennizzare della podestaria il card.le Matteo Rossi.

1272c.6. 15  \ (Pergamena del Comune santa vittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis ed è edita Colucci XXIX, p. 112) \

Dal Consiglio di S. Vittoria si elegge il Sindaco per fare alcune promesse a Girardo Vescovo di Fermo per i danni recati alle chiese della pievania di S. Marco di Servigliano (100 ravennati), e altrove nella diocesi di Fermo, e fra le altre promesse vi è quella  di sottomettersi al tribunale della comunità di Monte dell’Olmo e di dare la podesteria santavittoriese al Card. Matteo Rossi.

1272d.7.2 \ (Pergamena notata da Vogel) \

Il giudice Iacobo Placiti ordina a certuni il pagamento di 46 libre volterrane.

1272e.11.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e delle carte De Minicis) \

Il priore santavittoriese concede al prebendato Monte di Rinaldo aggiunge due parti di una decima dovuta per la chiesa di Santa Cecilia.

1273e \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Il Podestà di S. Vittoria compera un terreno per conto di un minorenne.

1273a.1.6 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza rilasciata al Camerario del Comune per il pagamento di una diaria per ambasciata.

1273b.7.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore conferisce al chierico Ruscone la cappellania della Trinità.

1273c.10.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Vogel) \

Angelo e Monaldo Ofreducci vendono metà di una casa a Ruggero Jonte di Firenze.

1273d.12.8 \ — (Pergamena vista dal Crocetti nel Comune e nei regesti di Vogel e di Manara e di Luzzatto) \

Transazione del Comune di S. Vittoria insieme all’Abazia di Farfa da una parte con il Convento di S. Giovanni dall’altra, in cui quelli  promettono di pagare 300 libre a questo Convento.

1274.10.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,) \

Giacomo di Matteo restituisce al Monastero  un pezzo di terra selvata in contrada Lame.

1275a.7.13 \ (Pergamena della Parrocchia nei regesti Pennesi (19 luglio) e di Luzzatto ed è edita Colucci XXIX, p. 115) \

Donazione fatta da Gilberto di Alberto e ratificata di Fara, e altro in Monte San Martino a favore del monastero di S. Vittoria.

1275b.8.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed è edita Colucci XXIX, p. 117) \

Il priore di S. Vittoria prende possesso di vari beni donati nel territorio di Monte San Martinoe nel castello.

1275c.11. 4 \  vedi 1278 (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e di Luzzatto) \

Pasquale di Servigliano cede a Ruggero di Giunta di Firenze  una ruga e casareno in S. Vittoria.

1276a.6. 1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Vogel) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria conferma la nomina di Gentiluccio di Rinaldo a cappellano di S. Lucia in Campiglia, fatta dal patrono Anselmo di Smerillo.

1276b.6.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, in data 2 gennaio) \

Il Priore santavittoriese dà a Gentiluccio di Rinaldo di Montefalcone la cappellania di S. Lucia  in Campiglia.

1276c.6.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il giudice generale della Marca proibisce al Sindaco di Monte San Martino di ritenere Iacopino di Tomasso oblato santavittoriese.

1276d.6.9  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti delle carte De Minicis e di Crocetti. Inoltre un’altra pergamena uguale) \

Dei beni di un oblato di Monte San Martino.

1276e.6.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti Pennesi, ma non ritrovata da Crocetti 1988) \

Dei beni di un oblato di Monte San Martino.< altra pergamena uguale.>

1276f.7.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed è edita Colucci XXIX, p. 118) \

Disposizione testamentaria  d’Anselmo di Alberto signore di Smerillo.

1277.8.14 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza per la diaria di una ambasciata.

1278a.1. 18 \ (Pergamena dell’archivio di Fermo, nel regesto di Vogel) \

Morico abate di Farfa stabilisce il procuratore per le cause con Fermo ed Ascoli.

1278b.5.23 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \. Quietanza relativa al pagamento comunale  di 15 libre di ”Affictus Curiae”.

1278c.7.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Giacomo di Muscoso e Giacomo di Belvedere danno al monastero santavittoriese i loro possedimenti a Torre (Coste?) di Casole.

1278d.7.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore di S. Vittoria nomina il sacerdote Orizio cappellano di Santa Maria in Monte Falcone.

1278e.10.14 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

L’abate di Farfa dà  al Cappellano Benvenuto i beni di S. Cecilia di Montefalcone.

1278f.11.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore di S. Vittoria annulla la prebenda di S. Maria di Roncone.

1278g \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 120) \

L’abate di Farfa conferisce la prebenda di S. Cecilia di Monte Falcone a Giacomo di Giovanni di M. Falcone per potersi sostentare attendendo agli studi.

1278h \ Vedi 1276?(Pergamena santavittoriese nelle carte De Minicis e non rintracciata da Crocetti 1988) \

Dei beni di un oblato di Monte San Martino. < vedi 1276>

1279m circa (Pergamena santavittoriese edita Colucci, XXXI p.35) \

Compagnone  diacono monaco di Santa Vittoria si accusa di simonia  nel modo da lui praticato  per essere ammesso Monaco e implora l’assoluzione dalla Sede Apostolica.

1279a.3.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, con data 13 novembre) \

Monitorio dell’abate di Farfa al suo vicario contro Blandineo cappellano di Sant’Angelo.

1279b.4.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore  di S. Vittoria incarica Compagnone per l’enfiteusi con Giacomuccio di Giacomo per terre a S. Valentino.

1279c.5.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, con giorno errato 13 ed  è edita Colucci XXIX p.121) \

Concordia del Monastero di S. Vittoria con i frati Minori ivi.

1279d.6.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Crocetti) \

Il Priore di S. Vittoria affitta per dieci anni alcuni appezzamenti in territorio di Monte Leone.

1279e.6.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria nomina Francesco di Andrea, cappellano a Sant’Emidio.

1279f.7.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed è edita Colucci XXIX 123) \

L’abate di Farfa conferma a Monte di Rinaldo da Montefalcone le decime di S. Cecilia.

1279g.7.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed è edita Colucci XXIX p.124) \

Consegna delle collette che i chierici di Montelparo fanno a Compagnone monaco di S. Vittoria come procuratore di D. Monaldo di Marco già priore di questo monastero.

1279h.10.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Monitorio del priore di S. Vittoria contro Angelo di Gentile per la prebenda di S. Maria di Roncone.

1279i.10.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore di S. Vittoria nomina a Giacomi Paganuccio prebenato di S. Maria a Montefalcone.

1279l.10.14 \ (Pergamena della Parrocchia nei regesti di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis) \

Concessione di una prebenda nella chiesa di S. Cecilia di Montefalcone.

1280l \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e delle carte De Minicise non rintracciata da Crocetti 1988) \

Compagnone diacono monaco di S. Vittoria chiede assoluzione per simonia alla S. Sede.

1280a.1.10 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza relativa al pagamento dell’”Affictus Curiae”.

1280b.2. 1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

L’abate farfense fa cedere la chiesa di S. Emidio in S. Elpidio al Priore di S. Vittoria.

1280c.2.24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e di Luzzatto (a. 1284) \

Il Capitolo de monaci di S. Vittoria nomina Compagnone suo procuratore per erigere la chiesa di S. Pietro sub ripa a Monte Falcone.

1280d.3.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

I Chierici di S. Pietro sub Ripa di M. Falcone rinunziano e ricevono un quarto delle prebende.

1280e.3.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Compagnone monaco di S. Vittoria per mandato del Priore dà facoltà a trasferire la chiesa di S. Pietro sub ripa dentro Montefalcone.

1280f.7.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, del Vogel (giorno 16) e di Crocetti e delle carte De Minicis) \

Il priore e capitolo dei monaci di S. Vittoria nominano due loro Camerlenghi (Camerari).

1280g.10.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,) \

Il rettore della Chiesa di S. Angelo cede al camerlengo del monastero di S. Vittoria l’azione civile e criminale contro Placido, monaco di S. Salvatore dell’Aso e Giacomo da Force per misfatti ed appropriazioni commesse in varie chiese di Montelparo.

1280h.11.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis, ed è edita Colucci XXXI p. 35) \

Il cappellano della chiesa della SS. Trinità fa varie obbligazioni al monastero di Santa Vittoria.

1280i circa marzo 18 \ Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 125) \

Morico abate di Farfa incarica il priore di Offida di costringere il monaco Blandideo a cedere i parrocchiani di S. Antimo al priore degli agostiniani di Montelparo.

1281a.1.9 \  (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Luzzatto  e di Crocetti) \

Quietanza dell’affictus curiae.

1281b12.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Testamento di Giacomo di Margarita, che lascia un legato al monastero di S. Vittoria.

1282.5.12 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nel regesto di Luzzatto) \

Quietanza relativa al pagamento dell’”Affictus Curiae”.

1283a.3.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore del monastero di S. Vittoria dà la cappellania di S. Pietro sub Ripa a Benvenuto Migliori

1283b.5.1 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza relativa al pagamento dell’”Affictus Curiae”.

1284 ? vedi 24 febbr.1280.  \ (1284 nel ragguaglio parrocchiale del Luzzatto, possibile errore) \  Compagnone procuratore.

1284a.4.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis) \

Il Priore santavittoriese conferisce la prebenda di S. Pietro in porta in Monte Falcone a Giacomo di Paganuccio di Margarita.

1284b.6.7 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza relativa al pagamento dello “Affictus Curiae”.

1284c.12.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Capitolo de monaci di S. Vittoria concede un terreno in enfiteusi.

1285i \ (Pergamena del Comune santavittoriese nel regesto Crocetti) \

Quietanza di pagamento dell’Affictus Curiae

1285f.10. 13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Cappellano della Chiesa di S. Emidio in S. Elpidio a Mare (!?) promette di pagare il censo.

1285g.10. 13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto Pennesi) \

Il pievano della Chiesa di S. Elpidio per incarico assolve il cappellano di  Sant’Emidio.

1285a.3.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Luzzatto) \

Il priore di S. Vittoria ordina al cappellano Venuto di Monte Falcone la divisione di certo denaro fra i chierici di detto luogo, ed a Blandideo la stessa divisione fra i chierici di Montelparo.

1285b.6.5 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, p. 126) \

Censure al cappellano di S. Emidio di  S. Elpidio per tasse da pagare al monastero di S. Vittoria.

1285c.8.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore santavittoriese fa assolvere dal pievano di S. Elpidio il cappellano di sant’Emidio.

1285d.8.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,) \ Il

Priore del monastero di S. Vittoria rilascia quietanza al Cappellano di S. Emidio.

1285e.10.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, con data 5 dicembre) \

Il Priore  di S. Vittoria conferisce a Guglielmo di Leonardo la prebenda di S. Biagio in Teramo.

1285ff.12.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti 1988 e di Vogel e delle carte De Minicis nella nota di Colucci XXXI p. 37) \

I fratelli Tomasso, Monaldo, Bertoldo figli di Broccardo di Muscuso fanno vendite a Turre di Casule e Monteleone .

1285f.12.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e di Luzzatto) \

Tomasso di Papa da Muscuso vende a Giacomo e Saladino di Gentile da Belvedere alcune proprietà a Monte Leione e Torre di Casole

1286h  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti 1988 e di Luzzatto) \

Quietanza relativa al pagamento dello “Affictus Curiae”.

1286a.1.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, con data 20 gennaio) \

Testamento di Benedetto di Leonardo.

1286b.3.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Pennesi ) \

Il Priore di S. Vittoria dà ordini aBlandineo cappellano per ripartire il denaro tra i chierici a Monte Falcone e a Montelparo

1286c.8.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Tomasso (di) Broccardo da Muscoso e Saladino di Gentile da Belvedere contrattano la cessione decennale con Giovannuccio di Pietro di Monteleoneper una salma di grano.

1286d.10.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto ( 1 ottobre) e di Crocetti 1988  e di Vogel e delle carte De Minicis) \

L’abate di Farfa elegge a  procuratore il monaco Nicola da Castiglione perla lite contro Cose nipote dell’abate Morico predecessore.

1286e.11.12 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara ed è edita Colucci XXIX p. 127) \

Il Papa Onorio IV per l’appello presentato dal comune santa vittoriese contro l’arcidiacono della chiesa ascolana, deputa per giudice Angelo priore della chiesa di Foligno.

1286f.12.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti e di Vogel e delle carte De Minicis ed è edita Colucci XXXI p. 38) \

Giacomo, abate di Farfa,  dà facoltà al priore Monaldo del monastero di S. Vittoria di assolvere varie persone per appropriazioni commesse a danno del suo monastero.

1286g \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis e di Luzzatto) \

Breve del papa Onorio IV per le ferie della vendemmia.

1287a.1.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Vogel e di Crocetti) \

Giacomo, abate di Farfa concede enfiteusi al monastero di S. Vittoria, di  pertinenze del castello Aldoni e Colle Alto.

1287b.6.  \ (Pergamena santavittoriese notata da Vogel) \

Enfiteusi rinnovata a Salimbene di Bartolomeo.

1287c.7.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore di S. Vittoria convoca il Cappellano di S. Emidio per capire se  vuole dismettere l’abito ecclesiastico.

1287d.7.7 \ (Pergamena santavittoriese nei regesti di Vogel e delle carte De Minicis) \

Tomasso da Muscuso con Iacopo da Belvedere dona beni al monastero santavittoriese.

1287e.8.19 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore sudetto manda citazione a Andreolo Janni per il patronato della chiesa di S.Emidio a S. Elpidio.

1287f.8.22 \ (Pergamena della Parrocchia nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis) \

Tomasso da Muscuso e Saladino di Gentile da Belvedere vendono a Giacomuccio di Pietro di Monteleone il fruttato di certe terre per dieci anni.

1288a.1.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Vogel e di Luzzatto) \

Vendita monastica a Petruccio di Rinaldo dell’usufrutto di terreni a Colle Careselli per riscattare le argenterie impegnate.

1288b.7.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Tomasso di Monaldo di Guglielmo viene ricevuto per monaco nel monastero santa vittoriese.

1289a.1.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto Pennesi) \

Il sindaco camerlengo del monastero di S. Vittoria affitta per 99 anni alcuni terreni a Colle Castello vocabolo Locoproprio.

1289b.3.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, ed è edita Colucci XXIX p. 128) \

Morico Gentile nominato parroco nelle chiesa della Ss. Trinità dal capitolo santavittoriese.

1289c.3.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e di Vogel) \

L’abate di Farfa fa suo procuratore il priore di S. Vittoria per le liti con il vescovo di Fermo.

1289d. 5.11. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi giorno 21 e di Luzzatto) \

Il priore di S. Vittoria afferma la sua giurisdizione sulla chiesa di S. Maria in Monteleone.

1289e.5.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Monitorio contro il Comune di  Monte Falcone di non molestare il monastero nella giurisdizione.

1289f.6.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi (4 giugno) e di Luzzatto, e di Vogel ed è edita da Colucci XXXI p. 38) \

Il Priore di S. Vittoria affitta a Gualteriolo Brune  per dieci anni un terreno a Monteleone.

1289g.6.22 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Vogel (con  date: 25 giugno, 30 agosto, 14 settembre, 13 ottobre, 2 novembre) e di Manara e delle carte De Minicis e di Luzzatto. Il Crocetti la dice dell’Arch. Capitolare) \

Sentenza contro il lusso delle donne, incedenti per le pubbliche vie con vesti a strascico.

1289h.8.5 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Vogel e di Crocetti ( 9 agosto) e di Manara (9 agosto) ed è edita Colucci, XXIX p. 130) \

Il Papa Onorio IV incarica Giovanni Colonna, rettore della Marca di una vertenza fra la comunità di S. Vittoria e Leonardo Archionibus senza innovazioni contro la comunità pendendo la lite.

1289i.11.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto Pennesi) \

Il Priore  conferisce a Francesco di Tomasso la chiesa di S. Maria  Novella a Montelapro.

1289l.11.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto (13 nov.) e di Vogel) \

Il rettore della Marca in spiritualibus ordina la restituzione di alcuni beni monastici usurpati a Monte Leone.

1289m.11.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e delle carte De Minicis, ed edita Colucci XXXI p. 39) \

Il Podestà di Fermo Ubaldo di Intermicellis ordina ad alcuni di Monteleone la restituzione di beni occupati ai monaci  Farfensi di Santa Vittoria.

1290a.1.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Tomasso di Rinalduccio permuta con sua moglie  una casa con un appezzamento di terra.

1290b.1.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto al 14 gennaio) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria nomina d. Ventura di Rinaldo rettore di S. Maria a Monte Falcone.

1290cc.1.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi)

Uguale alla precedente: nomina di d. Ventura.

1290c.1.21  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti Pennesi ed è edita Colucci XXIX p. 131) \

Il rettore in spiritualibus della Marca ordina al comune di Fermo di non molestare i monaci di S. Vittoria nell’esercizio dei diritti che hanno sopra la chiesa di S. Maria di Monte Falcone.

1290d.1.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Pennesi) \

Il rettore  spirituale della Marca ordina al comune di Fermo di non molestare S.Vittoria.

1290e.1. 21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,) \

Il rettore della Marca contro il vescovo di Fermo per i diritti monastici su S. Maria a Montefalcone.

1290f.3.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto Pennesi) \

Testimonianze davanti al rettore in spiritualibus della Marca nella vertenza fra d. Gentile di Rinaldo e Ventura di Rinaldo per S. Salvatore di Morulla e S. Maria in contrada Cavallina.

1290g.3.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto Pennesi) \

Appello del cappellano Gentile di Rinaldo al rettore in spirituali bus della Marca alcune chiese: S. Salvatore in Morulla, S. Marco in contrada Cavallina a Monteleone.

1290h.9.1 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Esame testimoniale, avanti il rettore della Marca  per l’appello del cappellano Rinaldo per le chiese unite di S. Salvatore in Morulla e S. Maria in Monte Falcone.

1290i.10.4 \ (Pergamena santavittoriese trascritta da Vogel ed  edita  in Colucci XXIX p. 133) \

Il Papa Niccolò IV ordina al rettore della Marca la pronta liberazione del sindaco e dei fideiussori mandati dalla comunità di S. Vittoria nella sua curia, fatti indebitamente arrestare.

1290l.10.10  \ (Pergamena santavittoriese notata da Vogel) \

Tebaldo Venuti fa lasciti nel suo testamento.

1290m.11.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi (giorno 29) e di Luzzatto, e di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis) \

Sentenza del rettore spirituale della Marca a favore di alcuni conversi del Monastero di S. Vittoria, accusati di danneggiamenti.

1290n senza mese, giorno 26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Capitolo monastico di S. Vittoria conferisce S. Cecilia in Montefalcone a Giacomo di Giovanni.

1290o \ (Pergamena del Comune santavittoriese nel regesto di Crocetti) \

Quietanza relativa ad “Affictus Curiae”.

1290p  (circa) (Pergamena santavittoriese nel regesto delle carte De Minicis) \

Legato fatto da Lucia del quondam Simone di Giunta di Santa Vittoria moglie di Jacopo Francisci di Montelparo al convento di S. Francesco di S. Vittoria.

1290q  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Brano o frammento di esame testimoniale.

1291a.1. 23 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis e di Luzzatto, ed è edita Colucci XXIX p. 134) \

Nicolò IV concede alla comunità di S. Vittoria la libera elezione del podestà e degli officiali.

1291b.1. 23 \ + (Pergamena esistente nel Comune nei regesti di Crocetti di e di Manara e di Luzzatto. Copia del 31 aprile 1370) \

Privilegio di Nicolò IV.

1291c.1.23 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e di Luzzatto) Copia del 19 aqprile 1429 da copia del 26 aprile 1422 \

Privilegio di Nicolò IV

1291d.3.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria conferisce la prebenda dei ss. Angelo e Severino a Morico Scambi di Montelparo.

1291e.3. 8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Vogel e di Luzzatto) \

Il cappellano Gentile di Rinaldo appella al rettore della Marca in spiritualibus contro Ventura di Rinaldo perla cappellania delle chiese unite di S. Salvatore e S. Maria in Monte Falcone.

1291f.4.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il priore santavittoriese ordina a Corrado di comparire in giudizio per la chiesa di S. Emidio.

1291g.5.4 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, 136 cfr 1291 in Crocetti) \

Ricevuta del tesoriere della camera per il canone pagato dalla comunità di S. Vittoria, cui era obbligata in seguito di certi privilegi ed esenzioni ottenute dal Papa Niccolò IV.

1291h.5.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria protesta anche a nome dell’abate di Farfa contro le pretese di Corrado che si pretende rettore di Sant’Emidio a Sant’Elpidio.

1291i.5.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Pennesi) \

Il priore di S. Vittoria protesta a nome dell’abate farfense.

1291l \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza relativa allo “Affictus Curiae”.

1291m… \ (Pergamena del Comune santavittoriese nel regesto di Luzzatto) \

Quietanza dell’affictus curiae.

1292a.4.14 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Breve del rettore della Marca che dichiara di aver ricevuto dal Comune di S. Vittoria l’annuo censo di 81 libre, imposto per le libertà e specialmente per il diritto di eleggersi il podestà.

1292b.5. 2 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza relativa ad “Affictus Curiae”.

1292bb.5.2 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Frammento della quietanza del Tesoriere della Marca per un Censo dell’affitto della Curia.

1292c.6.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore conferisce a Tommaso di Rinaldo la prebenda della chiesa di SS. Angelo, Maria e Severino a Montelparo. <Due  pergamene>

1292cc.6.14 \ (Pergamena come la precedente nei regesti di Pennesi)

Nomina a Tommaso di Rinaldo da Montelparo.

1292d.6.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti Pennesi) \

Il Priore conferisce la prebenda della chiesa di S. Angelo e S.  Maria.

1292e.6.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Capitolo de monaci di S. Vittoria  conferma la nomina per le chiese unite di S. Angelo, s. Maria e S. Severino a Montelparo a Tomasso di Rinaldo di Carbone (vedi giugno 14).

1292f.7.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore di S. Vittoria conferisce a Domenico Frantuci la prebenda di S. Pietro in porta.

1293a.6.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto, e di Crocetti 1988 e di Vogel e delle carte De Minicis) \

Berardo procuratore dell’abate di Farfa  costituisce procuratore e sindaco Munaldo nella vertenza contro il comune di Force avanti al priore di Rotella giudice.

1293b.11.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto,) \

Monitorio del priore pubblicato dai cappellani delle chiese di S. Nicola e di S. Pietro in Montalto.

1293c \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis) \

Monitorio per le possidenze della Chiesa di S. Maria di Montorso, territorio di Monterinaldo.

1293d \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza relativa allo “Affictus Curiae”.

1293e \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza del Tesoriere della Marca relativa al pagamento del Censo di 81 libre.

1294a.1.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore di S. Vittoria ordina la residenza al Cappellano di S. Pietro de Roblano.

1294b.2.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il capitolo de monaci conferma a Cetone di Bastiano di Montefalcone la cappellania di S. Benedetto a Montelparo.

1294c.2.27 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis e di Luzzatto) \

Acquisto di un terreno per la costruzione delle mura a difesa del castello di S. Vittoria.

1294d.3.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore di S. Vittoria conferisce a Giovanni di Gualtiero la chiesa di S. Angelo in Gajanello.

1294e.12 2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto e di Vogel, e di Crocetti e delle carte De Minicis ed è edita da Colucci, XXXI p. 40) \

Il priore di S. Vittoria fa presentare al podestà e ai priori di Fermo l’ordine del Rettore della Marca perché gli prestino aiuto a recuperare il monastero di S. Angelo in Barbolano, usurpato dal Vicario del Vescovo di Fermo.

1294f \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza relativa al censo di 81 libre.

1294g \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988) \

Diversi istrumenti che riguardano le cappellanie di S. Maria di Roncone, S. Maria di Montorso, S. Benedetto e S. Severino di Montelparo.

1295a.5.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto con data 3 maggio) \

Il Priore santavittoriese nomina Matteo di Tebaldo cappellano della chiesa di Sant’Angelo in Gajanello di Montelparo.

1295b.8.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Monaldo di Nicolò vende un terreno a San Salvatore all’Aso, ad Ugolino di Maestro Bartolomeo Ottaldi.

1295c \ Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti  e di Luzzatto) \

Quietanza relativa al Censo di 81 libre.

1296a.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Camerlengo del Papa rilascia ricevuta per 81 libre ravennati pagate dal Comune per il privilegio di nominare il podestà.

1296b.5.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria conferisce la chiesa di S. Angelo in Montelparo a Tommaso di Rinaldo Carbone.

1296c.8.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Giacomo monaco a Offida presenta ricorso per la causa civile da parte dell’abate di Farfa che ha delegato Alegritto monaco santavittoriese contro i priore santavittoriese.

1296d.10.5 \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ed è edita COLUCCI, XXXI, p.65) \

Ricorso in appello di due ebrei contro una condanna a loro danno come usurari.

1296e. \ (Pergamena del Comune santavittoriese nel regesto di Luzzatto) \

Quietanza dell’affictus curiae.

1297a.5.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Pagamento del fedecommesso sodisfatto da Nicola Venuti a Giovanna moglie di Teobaldo Venuti.

1297b.9.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Pennesi ) \

L’Abate di Farfa ordina che tutti i lasciti sono ad esclusivo uso monastico, revocando la decisione dell’abate Giacomo per i monaci Alegritto e Claudio.

1297c.9.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto e di Vogel) \

L’abate di Farfa prescrive ai monaci di S. Vittoria di lasciar percepire le rendite al loro priore.

1297d.10.15.  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Luzzatto) \

Il vicario del monastero di S. Vittoria conferisce a Giovanni di Tommaso la rettoria e la cappellania della chiesa di S. Massimo nel territorio di S. Vittoria.

1297e.11.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pernnesi e di Vogel) \

Fra’ Pietro de Cavenne vicegerente dell’abate farfense fa togliere le cappellanie a don Gentile.

1297f.11.16.  \ (Pergamena della Parrocchia di S.Vittoria nel regesto di Luzzatto) \

I vicegerenti dell’abate di Farfa dichiarano al priore  di S. Vittoria che se il Cappellano di S. Gennaro  darà cauzione contro ogni dissipazione, può essere beneficiato.

1297g \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti Crocetti e di Luzzatto) \

Quietanza relativa ad “Affictus Curiae”.

1297h  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nel regesto di Luzzatto) \

Quietanza per il censo di 81 libre.

1298a.2.16 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nel regesto di Crocetti) \

Quietanza di un ebreo per le somme date al Comune di S. Vittoria.

1298b.2 19 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nel regesto di Crocetti e di Vogel e di Luzzatto) \

Dattilo, ebreo, riceve da privati, come fideiussori del Comune di S. Vittoria, 20 salme di grano.

1298c.4.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Priore di S. Vittoria conferma la nomina di un cappellano di S. Pietro in Gajanello in Mont’Elparo fatta dai patroni.

1298d.4.28 \ + (Pergamena esistente nel Comune santa vittoriese nei regesti di Crocetti e diVogel e di Manara  e delle carte De Minicis e di Luzzatto) \

Presa di possesso cauzionale da parte del Sindaco del Comune di S.Vittoria “de Plano Fililli (Fibrilli) et Lamis Crituli”.

1298e.5.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il Cappellano di S. Gennaro in M. Falcone con fido promette di reintegrare ogni cosa dovuta.

1298f.7.9 \ + (Pergamena esistente nel Comune santa vittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis e di Luzzatto e trascritta da Vogel ed edita Colucci XXIX p.137) \

Il rettore della Marca assolve il pubblico di S. Vittoria per un processo per  aver accolto un bandito, dal giudice generale, e ne fa perpetua quietanza per lo sborso di 30 fiorini.

1298g \ (Pergamena del Comune santa vittoriese nei regesti di Luzzatto e delle carte De Minicis; non rintracciata da Crocetti 1988) \

Quietanza relativa allo “Affictus Curiae”.

1299a.4.19 + \ (Pergamena eistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara giorno 14) \

Ricevuta del pagamento del censo per il privilegio di eleggere il Podestà.

1299b.5.3  \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 139) \

Inventario dei beni mobili e stabili che appartenevano alla chiesa di S. Pietro de Surripa del castello di Monte Falcone.

1299c.5.18 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Luzzatto ed edita Colucci XXIX p. 141 \

Il Giudice ed assessore della comunità di Fermo decide sul giusto titolo di certe rappresaglie fatte contro la comunità di S. Vittoria.

1299d.10.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Vicario del Monastero di S. Vittoria conferma Giovanni di Tommaso  rettore di S. Massinmo a S. Vittoria

1299e.11.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

I vicegerenti dell’abate farfense  dichiarano al Priore e monaci che un cappellano accusato ha riconsegnato ogni bene dissipato.

1299f.11.18 \ (Pergamena del Comune santa vittoriese nei regesti Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis) \

Il giudice del Comune di Fermo dichiara legittime le rappresaglie fatte da Rinaldo di Oderisio per conto della comunità di S. Vittoria.

1299g .. ( Pergamena del Comune santa vittoriese nei regesti Luzzatto) \

Conferma di rappresaglie concesse dal Comune al alcuni privati.

1299h \ (Pergamena notata da Vogel) \                                                    Catasto

1299i \ + Pergamena esistente nel Comune nei regesti di Crocetti e di Luzzatto) \

Bolla del papa Bonifacio VIII con la quale si confermano al Comune di S. Vittoria alcuni privilegi.

1300a. 2.12  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Luzzatto) \

Il cappellano di San Gennaro di Monte Falcone promette al priore di S. Vittoria di pagargli ogni anno certi censi in segno di dipendenza.

1300b \ + (Pergamena vista da Crocetti nel Comune santavittoriese e regesto di Manara) \

Rogito portante una divisione di beni immobili e vassalli in Casteldelci.

1300c  ( Pergamena del Comune nei regesti di Luzzatto ) \

Vari atti di aggregazione al Comune e incastellamento.Vedi 1263

1300d  (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Luzzatto) \

Quietanza per il censo di 81 libre

1300e posteriore  al 1300 \  (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Frammento di una quietanza di pagamento.

1301a.4.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

I rettori delle chiese di S. Maria in Alvagiono e S. Angelo in Gajanello riconoscono non autorevole l’abate di Scandriglia per Farfa.

1301b.5.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi,) \

Il priore di S. Vittoria  conferma la cappellania di S. Angelo a Matteo di Salvato.

1301c.5.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria conferisce la chiesa di S. Angelo in Gajanello a Matteo di Tebaldo rinuncitario.

1301d.9.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Pagamento di dote.

1301e.9.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cardinale di santa Pudenziana, priore di S. Vittoria ordina il pagamento delle decime.

1302a.2.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Appello del monaco Monte di Rinaldo procuratore del capitolo contro il priore di Rotella e contro il vescovo di Fermo per le cappellanie di Gallicano Gentili nella chiesa del Ss. Salvatore.

1302b.2.8  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il monaco Alegricto economo del Monastero di S. Vittoria stabilisce suo procuratore Monte di Rinaldo.

1302c.2. 11 (giorno2? Pergamena notata da Vogel) \

Ricorso in appello per la chiesa di San Valentino.

1302d.2.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il monaco Alegritto presenta un atto di appello al Cappellano di S. Maria della Valle contro il vescovo di Fermo.

1302e.2.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Vogel) \

Alegricto Economo  costituisce suo procuratore Tomasso di Monaldo.

1302f.2.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Tomasso di Monaldo procuratore del Monastero di S. Vittoria chiede udienza a papa Bonifacio.

1302g.3.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Vicario del Monastero di S. Vittoria per mandato del Priore pone sotto sequestro la chiesa di San Valentino.

1302h \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 e nelle carte De Minicis) \

Giovanna di Giberto si fa oblata, ossia si consacra al servizio divino.

1302i.4.11 \ (Pergamena notata da Vogel) \

Il cardinale di santa Pudenziana ordina che gli siano assegnati i paramenti e la bibbia.

1302l.4.30 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 143) \

Ricevuta del tesoriere della Marca alla comunità di S. Vittoria per un pagamento di affitto.

1302m.5.6 \ (Pergamena notata da Vogel) \

Protesta di fra’ Claudio per la chiesa di S. Valentino sequestrata.

1302n.5.28 \ (Pergamena santa vittoriese edita Colucci XXXI p.41) \

Donazione a favore della Chiesa di S. Giovanni di Colle Cario nel territorio di Amandola.

1303a.6.17 \ Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Morello Grassi, ebreo, stipula un contratto di mutuo con Raimondino di Romaldo da Ripatransone.

1303b.9.6 \ (Pergamena del Comune santa vittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara, il Pennesi la elenca con anno 1203 tra quelle della Parrocchia) \

Bonifacio VIII concede privilegi alle comunità della Marca d’Ancona.

1303c.9.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S.Vittoria nei regesti di Pennesi con anno 1203) \

Il Priore di S. Vittoria ordina  citare il figlio di Rinalduccio e di Federica da Montelparo di  comparire avanti di lui per l’assunto patronato da esso sulla chiesa di S. Benedetto di quel  luogo.

1303d.11. 13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi (anno 1203), e di Vogel a. 1303) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria  prescrive al cappellano di S. Angelo in Castello di Montelparo di esibirgli gl’istrumenti della sua prebenda e quelli di S. Biagio di  Teramo di S. Angelo S. Maria e S. Severino uniti.

1303e.11.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi a. 1203) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria ordina al cappellano di S. Angelo e S. Maria Novella a Montelparo, di dichiarar pubblicamente scomunicato il Cappellano Gualtierolo Gisi per non aver ottemperato ai suoi ordini di presentargli i  richiesti istrumenti.

1303f.11.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi a. 1203) \

Il priore di Santa Vittoria conferma la nomina di don Tomasino, rettore di San Benedetto di Montelparo.

1303ff.11.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria a. 1203 nei regesti Pennesi) \

Il priore del Monastero di S. Vittoria insieme al suo capitolo conferma la nomina di Tomasino da Montelparo, rettore  alla chiesa di S. Benedetto.

1303g.12.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi (a. 1203), e di Vogel a. 1303) \

L’abate farfense fa verificare al canonico don Nicola di Ascoli, Priore d’Offida suo Vicario a destituzione del rettore e clero nella chiesa di S. Benedetto in Montelparo che spetta a lui stesso e al priore di S. Vittoria.

1304a.1.28 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Compravendita di terreno dietro le mura del Comune da Porta S. Salvatore a Porta  Sant’Ippolito.

1304b.4.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, anno 1204 ) \

Appello del Priore e Monastero di S. Vittoria contro l’abate farfense nei diritti della chiesa di  S. Benedetto di Montelparo.

1304c.8.23 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Promessa di restituzione di numerario (danni dall’acqua).

1305a.1.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S:Vittoria nei regesti di Pennesi, ma senza sintesi).

1305b.11.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, anno 1205) \

Il Cappellano di S. Emidio di S. Elpidio a Mare costituisce un suo procuratore per pagare  al Monastero di S. Vittoria il solito censo e prestare obbedienza.

1306.5.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi, ma senza sintesi).

1307a.2.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi, ma senza sintesi)

1307b.5.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria, correggendo 1207 dell’elenco Pennesi) <senza sintesi>

1307c.7.15 \ ( Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 143) \

Protesta del monastero di S. Vittoria contro il cappellano di S. Giacomo di Pontarolo per l’usurpazione di un diritto di sepoltura.

1307d.9. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi a. 1207 e di Vogel a. 1307) \

Il priore e capitolo di S. Vittoria assegnano al Sacerdote Tomasso la chiesa di S. Angelo unita ivi a S. Maria e S. Valentino.

1308b.2.23 (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, 1208) \

Concordia fra il priore di S. Vittoria ed il rettore della chiesa di S. Salvatore in S. Vittoria.

1308a.2.5 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Ricevuta di 50 libre ravennati mutuate da Morello Grassi al Comune di S. Vittoria.

1308c.8.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, correggendo l’anno1208 ed è edita Colucci XXIX p. 144) \

Il Cardinale abate commendatario del monastero di Farfa ordina certe riforme pel buon regolamento economico del monastero di S. Vittoria.

1308d.9.9 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Istromento di quietanza di una taglia del tempo del signor Poncello.

1308e.11.5 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, 147) \

Il vicario generale del Cardinale abate commendatario di Farfa raccomanda alla comunità di S. Vittoria di assistere colla sua autorità ai nuovi ufficiali da lui eletti per l’amministrazione del monastero di S. Vittoria.

1309a.4.4 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti 1988  e di Manara) \

Quietanza camerale per il censo relativo al privilegio della libera elezione del Podestà.

1309b.6.17 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Quietanza di 8 libre ravennati tenute a mutuo dal Comune di S. Vittoria.

1309c.7.17 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Istrumento di sindacato per il prestito di 332 libre.

1309d.7.29 + \ (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Morello Grassi dà al Sindaco del Comune di S.Vittoria  in deposito 50 libre con ricevuta.

1309e.7.30 \ + (Pergamena del Comune santavittoriese  vista da Crocetti e nei regesti di Manara) \

Deposito di 300 libre ravennati.

1309f.9.19 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, 148) \

Il Vescovo di Ascoli unisce insieme due parrocchie soggette al monastero di  S. Vittoria nel territorio di Monte Falcone e ne forma una sola col titolo di S. Maria, sopprimendo l’altra di S. Lucia.

1310c.10.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ed è edita Colucci XXXI p. 42) \

Il capitolo de monaci di S. Vittoria  costituisce il suo procuratore per far transazione con il comune e altre vertenze.

1310b.8.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il consiglio generale del Comune di S. Vittoria nomina il suo procuratore per la pace con il monastero locale.

1310a.8.25 \Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Vogel, e di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis ed edita Colucci XXIX p. 150) \

Concordia della comunità di S. Vittoria col monastero di essa santa per certe vertenze che pendevano fra di loro per i molini, le volte dell’Aso verso Force, le lame da Roncone a S. Cecilia.

1311a.03.20 \ + (Pergamena eistente nel Comune santavittoriese ed edita Colucci XXIX p. 153 e nei regesti di Manara e delle carte De Minicis, trascritta in Vogel) \

Clemente V riduce alla Comunità di S. Vittoria la pena cui era stata condannata dal Rettore, accordando dilazione al pagamento e sospensione delle censure ecclesiastiche.

1311b.5.5 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 156 e notata da Vogel) \

Ricevuta di un pagamento al tesoriere 175 fiorini a conto dell’imposta multa.

1311c.10.12 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Istromento di compravendita di un terreno.

1311d.11.5 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti ) \

Quietanza di Morello Grassi per 40 libre ravennati.

1311e.11.12 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Quietanza riguardante il Comune di S. Vittoria per 400 libre ravennati ed anconetane date a Bengauri di S. Vittoria.

1311f.12.17 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti  e di Manara) \

Mutuo di 600 libre.

1311g.12.29 \ (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Il Comune si fa anticipare un mutuo di 25 libre dal giudeo Dattilo.

1312h \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara ma non rintracciata da Crocetti 1988 e di Luzzatto con data 1312 corretta su 1212) \

Il Sindaco del Comune e parecchi cittadini di S. Elpidio dichiarano di aver avuto in deposito da  Petro Thori de Florentia procuratore di Morello Grassi di Firenze, un tempo ed ora  di Sancta Vittoria 600 fiorini d’oro. Deposito  fatto per la comunità di Sant’Elpidio (copia del 10 maggio 1314).

1312g.12.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Matteo di Buongiovanni contro Francesco di Tomasso per la chiesa di S. Maria Novella  a Montelparo.

1312a.2.5 \  (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti Manara. Copia fatta il 10 maggio 1314)

Deposito di 600 libre per la comunità di Sant’Elpidio

1312b.5.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti  e delle carte De Minicis ed edita Colucci XXXI p.42) \

Gregorio, abate di Farfa, stabilisce  che nel Monastero di S. Vittoria  vi devono essere due camerlenghi eletti ogni sei mesi.

1312c.5.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi e di Crocetti) \

Fra’ Nicolò, Priore di Farfa, conferma al Monastero di S. Vittoria la facoltà di eleggersi due camerlenghi.

1312d.5.16 \ (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Quietanza per 802 libre e 500 fiorini rilasciata da Dattilo, giudeo.

1312e.6.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo de monaci di S. Vittoria conferisce al sacerdote Marco d’Anselmo la parrocchia di S. Giovanni in Fiorano ivi.

1312f.6.14  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria segnalata da Pennesi, ma senza sintesi e nei regesti di Vogel) \

Testamento di Iacobutio di Giovanni con alcuni lasciti alle chiese.

1312g.6.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da Pennesi, ma senza sintesi)

1313a.4.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Camerlengo della camera Apostolica fa quietanza di un pagamento del Comune di Santa Vittoria.

1313b.4.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ricevuta di libre 15 ravennati e piccoli anconetani pagati dal Comune per l’affitto annuale a Francesco di Grimaldo.

1314a.1.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo  di S. Vittoria  conferisce la prebenda di Santa Maria in Alvagiano di Montelparo.

1314b.5.14 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara ed è edita Colucci XXIX, 157) \

Il rettore della Marca assolve la comunità di S. Vittoria  della multa di 1000 marche d’argento, a cui era stata condannata per l’aiuto offerto nell’assedio di Fano.

1314c.10.5 \ (Pergamena notata da Vogel) \

Clemente V  contro i rapinatori dei beni farfensi.

1314d.12.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Patrono di S. Emidio elegge suo figlio Geravardico detto Boccio come cappellano.

1314e.12.15 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Contratto di mutuo.

1314f.12.17 \ + Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Quietanza per 300 fiorini di Morello Grassi.

1315a.1.4 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXXI p.43) \

L’amministratore della Badia di Farfa concede varie indulgenze alla chiesa di San Francesco di Santa Vittoria.

1315b.2.26 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Compravendita di un terreno per farvi un fosso.

1315c.3.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Andrea Janni di S. Elpidio a Mare a mezzo di un suo procuratore presenta l’eletto alla chiesa di sant’Emidio ivi.

1315d.3.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria conferisce la chiesa di S.Angelo di Montelparo.

1315e.5.2 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Colucci e di Manara ed edita Colucci XXIX, 158) \

Assoluzione da condanna pecuniaria per non avere il Comune spedito i cavalli al  Rettore per fare la visita alla terra di S. Vittoria.

1315f.12.31 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Quietanza rilasciata dal Comune di Sant’Elpidio.

1316a.3.29 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Quietanza di pagamento fatta dal sindaco del Comune di S. Vittoria per 75 libre, 3 soldi e 6 denari in favore di Morello Grassi.

1316b.7.6 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Ricevuta di un cavallo dall’abate di Campofilone al podestà di S. Vittoria.

1316c.7. 8 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Quietanza del prezzo di una casa di Corrado fattagli dal Comune di S. Vittoria.

1316d.8.1 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Atto di apposizione di termini sul terreno acquistato in contrada Filillo.

1316e.8.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ed è edita Colucci XXIX p. 159) \

Il Priore di S. Vittoria conferma la nomina ad Andrea Janni a cappellano alla chiesa di Sant’Emidio.

1316f.11.11 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Decreto di revoca del Giudice delle appellazioni in Macerata contro altro Decreto del Giudice de’ Malefici della Prov. della Marca contro Corrado e Monaldisco.

1316g \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Conferma e prosecuzione dell’affitto di Monaldo, figlio di Rapagnano.

1316h  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara, ma non rintracciata da Crocetti 1988) \

Lettera del papa Giovanni XXII con la quale i cittadini di S. Vittoria sono invitati a rimanere fedeli alla Chiesa Romana.

1317a.6.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi (145 libre) e di Vogel) \

Il Comune di S. Vittoria nomina un suo procuratore per stipulare un mutuo  di 140 libre ravennati fornite da Abramo ebreo.

1317b.10.7 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Quietanza di Abramo di ser Mosè ebreo abitante a S. Vittoria di 140 libre ravennati.

1317c.12.7 \(Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di  Crocetti  e di Manara) \

Quietanza rilasciata da Abramo di ser Mosè, giudeo.

1318b.8.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Gualtiero di Mogliano fa vendita a Morello Grassi da Firenze  per sei mila libre i castelli di Rovetino e di S. Giovanni.

1318a.3.13 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Quietanza per 20 soldi d’argento fatta a Morello Grassi dal Sindaco di S. Vittoria.

1319a.1.18 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di  Crocetti e di Manara ed è edita Colucci XXIX p. 160) \

L’amministratore, Bongiovanni,  del monastero di Farfa approva l’erezione comunale dell’ospedale di S. Giacomo e S. Anatolia nella terra di S. Vittoria che voleva erigere quella comunità, lasciando la facoltà di eleggere il rettore da approvarsi con certe leggi dal monastero santavittoriese.

1319b.2.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il monastero di S. Vittoria con l’approvazione dell’Amministratore Farfense autorizza il comune a costruire l’ospadale di S. Giacomo e S. Anatolia.

1319c.2.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il consiglio comunale di credenza delibera la nomina del monaco custode dell’ospedale.

1319d.2.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

I dodici individui che per ogni quartiere del Comune  nominati da esso scelgono il monaco fra’ Angelo Uguezoni come custode dell’ospadale.

1319e.2.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il sindaco del comune di S. Vittoria chiede al capitolo de monaci la conferma del cappellano all’ospedale san Giacomo.

1319e.2.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi,  e di Crocetti 1988) \

Il capitolo de monaci di S. Vittoria approva la nomina comunale di un monaco per l’ospedale.

1319f.3.26 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Prestito di 10 libre anconetane fatto da Rivilgeluctio di Manuele ebreo al Comune.

1319g.7.10 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Quietanza di 25 libre prese in prestito da Guglielmuzzo, ebreo.

1319h.7.16 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, 165) \

Il Vescovo amministratore ordina che nel monastero di S. Vittoria si eleggano due monaci per l’economia del monastero.

1319i.7.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore della chiesa curata della Trinità promette dare24 botticine di grano al monastero santa vittoriese.

1319l.8.18 \ + Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti  e di Manara) \

Mutuo di 600 libre.

1319m.10.26 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Prestito di 10 libre anconetane.

1319n.12.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il nuovo cappellano della chiesa della Trinità promette pagare le prestazioni solite.

1320a.1.2 (Pergamena deella Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi anno 1220) \

Sentenza assolutoria del vicegerente del rettore spirituale della Marca dall’accusa di simonia.

1320b.5.12 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Mutuo al Comune per 120 libre da Abraam di ser Mosè, ebreo.

1320c.6.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi (a. 1220) e di Vogel a.1320) \

Assoluzione al priore e ad  altri da simonia.

1320d.8.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Comune di Montalto nomina un procuratore per pagare il censo al Priore di S. Salvatore all’Aso per Farfa.

1320e.8. 28 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Quietanza.

1320f.8.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Comune di S. Vittoria nomina i rettori e custodi dell’Ospedale.

1320g.9.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Comune di Porchia elegge il procuratore per pagare ai Farfensi l’annuo censo di 10 libre dandole al priore di San Salvatore all’Aso.

1320h.9. 22 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di  Crocetti e di Manara ed edita Colucci XXIX p.167) \

Il Sommo Pontefice commenda altamente la fedeltà dimostratagli dal popolo di S. Vittoria, e glie ne promette ricompensa.

1320i.10.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Comune di Cossignano nomina il procuratore per pagare per i Farfensi il censo di quattro anni in 20 libre ravennati al priore di San Salvatore all’Aso.

1321a.2. 26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Vicario dell’amministratore del monastero farfense scomunica Giovanni di Gualtierolo insubordinato.

1321b.3. 15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi (giorno 14) e di Crocetti e delle carte De Minicis) \

Scomunicato dal vicario di Farfa Giovanni di Gualtierolo di Montelparo per aver fabbricato di propria autorità una chiesina.

1321c.3.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano della chiesa di S. Croce promette pagare il dovuto al monastero.

1321d.3. 26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis) \

Lite con D. Giovanni di Gualtierolo, cappellano di S. Pietro de Catelliano in  territorio di Montelparo.

1321e.4.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Vicario generale dell’amministratore farfense affida ai cappellani la condanna di Giovanni Gualteriolo.

1321f.8.20 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Sindacato per ricevere a mutuo 78 libre da Guglielmuzzo di Manuele, ebreo di S. Vittoria.

1321g.8.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Comune di Montalto elegge il suo procuratore per un pagamento di 100 soldi ravennati come censo a Farfa.

1322h (Pergamena santavittoriese elencata nella carte De Minicis) \

Fra’ Niccolò priore di Farfa conferma al convento di S. Vittoria il diritto di eleggere i camerari.

1322a.1.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo de monaci di S. Vittoria nomina Giovanni di maestro Bartolo come suo procuratore presso il Rettore della Marca, contro Francesco di Tomasso Gentili e Francesco di Marcuccio, persone di Monte San  Martino.

1322b.3.15 marzo \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Concordia fra il procuratore del Monastero di S. Vittoria e Giovanni  da Gualteriolo da Montelparo.

1322c.3.25 \ (Pergamena santavittoriese edita COLUCCI, XXXI, p.43) \

L’amministratore della Badia di Farfa ordina che venga scomunicato Giovanni di Gualtiero di Montelparo come refrattario agli ordini pontifici in pregiudizio dei diritti  Farfensi.

1322d.4. 6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti 1988  e delle carte De Minicis) \

Il priore di S. Vittoria ordina a Giovanni di Gualteriolo di demolire la chiesina da lui eretta a Montelparo.

1322e.8.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Transazione tra Buongiovanni di Jacobuccio e Jacobuccio Ilari.

1322f.8.28 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Prestito per 260 libre concesso da Morello Grassi.

1322g.9.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura del cappellano di S. Biagio di Teramo per rinunziare alla prebenda.

1323l.12.13 + \ (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti anno 1324 e di Manara) \

Salmonetto di Dattilo, ebreo, concede al Comune un mutuo di 81 libre.

1323m.12.18 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci  XXIX, 169 e notata da Vogel) \

Testamento di Jatto Grassi di S. Vittoria.

1323a.2.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano rettore della chiesa  di S. Angelo  in Montelparo fa rinuncia.

1323b.2.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo de monaci di S. Vittoria conferisce la cappellania di S. Angelo in castello di Montelparo a Ugolino Giordani.

1323c.3.14 \ (Pergamena della Parrocchia  nei regesti di Pennesi e di Vogel) \

Testamento di Zuccorino Grassi

1323d.3.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Sindaco del Monastero di S. Vittoria contro Giovanni di Gualteriolo di Montelparo.

1323e.6.14 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti  e diManara) \

Sindacato per mutuo.

1323f.6.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi e di Vogel) \

Testamento di Bellafiora moglie di Alegretto Lombi. \

1323g.10.6 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Contratto di deposito per 38 libre.

1323h.10.23 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Ricevuta di 130 libre ravennati d’argento prese dal Comune di S. Vittoria da Teoboldo di Matteo.

1323i.10 e novembre \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti e delle carte De Minicis) \

Lite con don Giovanni Gualteriolo da Montelparo dal monastero di S. Vittoria presso il presidato farfense della Marca.

1324a.1.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ed è edita Colucci XXIX, 172) \

Giovanni di Gualteriolo, per non pregiudicare ai diritti di seppoltura che competevano alla chiesa di S. Angelo di Montelparo riesumate dall’oratorio di S. Pietro di Cateliano le ossa di Gualteriolo di Rinaldo le seppellisce nella detta chiesa di S. Angelo.

1324b.7.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, senza mese non rintraccaiata secondo l’elenco Crocetti 1988) \

Procura.

1324c.10.10 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Cassazione di sentenza in appello.

1325a.10.24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo del Monastero di S. Vittoria conferisce la chiesa di S. Angelo, s. Maria e S. Severino unite a Giacomo di Giovanni, dopo la rinuncia di Ugolino Giordani.

1325b.10.24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano della chiesa di S. Angelo in Castello in Montelparo promette le dovute prestazioni.

1325c.12.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura dell’abate farfense a due monaci per la causa contro gli eredi.

1325d.12.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi,  ed è edita  in Colucci XXIX, 173 \

Il Cappellano della chiesa di S. Giovanni di S. Vittoria consegna al vicario della badia di Farfa l’inventario dei mobili di essa chiesa.

1326a.1.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria segnalata da  Pennesi, ma senza sintesi)

Quietanza  in Crocetti  a.1326 eVendita in Vogel: 8 gennaio 1326).

1326b.2.7 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Transazione della Comunità di S. Vittoria con Amelio di Lautrec, Rettore, e Ugone, Tesoriere della Marca, perché siano pagate solo 1000 libre, invece di 10.000, per condanna riportata dal Comune che non aveva permesso all’Armata Pontificia di penetrare entro le mura.

1326c.3.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Cocetti 1988 e delle carte De Minicis  ed è edita Colucci XXXI p.45) \

Il capitolo de monaci di S. Vittoria costituisce Morico di Stefano suo procuratore per il ricorso in appello presso il rettore della Marca da parte del monastero di Santa Vittoria contro un ordine dell’amministratore della Badia di Farfa.

1326d.8.30 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Quietanza del tesoriere di una taglia di 90 fiorini d’oro pagati dal Comune.

1326e.9.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti 1988  e delle carte De Minicis ed è edita Colucci XXXI p. 45) \

Appellazione di Morico di Stefano monaco contro un ordine di mons. Bongiovanni, amministratore Farfense.

1326f.11.2 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara e della carte De Minicis ma non rintracciata da Crocetti 1988 ed è edita Colucci XXIX, 174) \

Il Cardinale Giovanni di san Teodoro conferma all’amministratore della badia di Farfa tutti i privilegi, e giurisdizioni che esercitavano in quella parte della Marca, giurisdizione diocesana, concessa da Urbano IV agli Abati Farfensi.

1326g  \ (Pergamena santavittoriese nei regesti della carte De Minicis e non rintracciata da Crocetti) \

Quietanza.

1327a.3.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi) \

Boccio e Lucorello di Nuccio di Alberino nobili di Monte Passillo esercitano l’elezione del cappellano di S. Maria in muris di Belmonte, tramite un procuratore Nuccio di Stefano di Monte Falcone.

1327b.3.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Patrono della chiesa di S. Maria in Belmonte elegge un procuratore per la scelta di Vane di Gualtieruccio di Colmurano come cappellano.

1327c.3.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Altri Patroni della chiesa di S. Maria in Muris di Belmonte eleggono il cappellano tramite il loro procuratore Nuccio di Stefano.

1327d.3.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Altri  patroni della chiesa di S. Maria in Muris di Belmonte eleggono il cappellano tramite il loro procuratore Nuccio di Stefano.

1327e.3.24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Altro patrono della chiesa di S. Maria in Muris di Belmonte elegge il cappellano tramite il loro procuratore Lembo di Monte Passillo presentando Vanne di Gualtieruiccio.

1327f.3.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Tebaldo di Peregrino per mandato dei monaci mette nel possesso Domenico di Filippo belmontese, cappellano di Santa Maria in muris di Belmonte.

1327g.4.2 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 178) \

Fra’ Giovanni abate di Farfa assegna al monastero di S. Vittoria, certe possidenze, chiese,  diritti.

1327h.4.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore della chiesa di S. Donato in Colmurano per procura di Lembo di Gualtieruccio da Monte Passillo, elegge Vanne di Gualtieruccio cappellano a S. Maria in muris di Belmonte.

1327i.6.11 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Il Capitolo dei monaci di S. Vittoria stabilisce che il numero dei monaci non superi la decina.

1327l.6.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo dei monaci di S. Vittoria stabilisce il numero de monaci.

1327m.7.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

In Cappellano di S. Maria in contrada (landa) Cavallina di Monte Falcone si confessa sottomesso al monastero santa vittoriese.

1327n.9.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Maestro Andrea di Giacomo di Silvestro.

1327o.11.10 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 176 e nelle carte De Minicis) \

Il Cardinal legato approva il numero (dieci) dei monaci che doveva esistere nel monastero di S. Vittoria.

1327p.12.14-15 \ (Pergamena notata da Vogel \

Il Vicario della Marca riconosce i diritti del monastero santavittoriese sulle cappelle. Esamina il dicembre alcuni cappellani

1327q.12.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di un predio fatta a Giovanni di Perrucciolo, da Simonetta di Bartolomeo di Giovanni.

1327r.12. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Vicario generale dell’amministratore del Monastero di Farfa descrive lo stato generale della Badia.

1328a.4.3 e 15 \ (Due pergamene della Parrocchia di S. Vittoria notate da Pennesi senza sintesi) \

1328b.11.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da Pennesi, ma senza sintesi)

1328c  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata daCrocetti1988 e notata  nelle carte De Minicis) \

Transazione per multe e contravvenzioni.

1329a.3.29 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Giovanni XXII esorta la Comunità di S. Vittoria a dare aiuto al Rettore della Marca contro i ribelli e contro il Bavaro.

1329b \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 e notata nelle carte De Minicis) \

Si costituisce un procuratore alla vedova ed ai figli di Dattilo, ebreo.

1329c \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis) \

Riguarda i figli e la moglie di Morello Grassi.

1330a.3.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano della chiesa della Trinità da in locazione i beni a Tomasso di Giacomo di Giovanni.

1330b.9.19 \ (Pergamena notata da Vogel) \                  Testamento di Morello Grassi

1330c.9.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano della chiesa della Trinità promette obbedienza al priore di S. Vittoria.

1330d.10.8 \ + Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis) \

Sentenza assolutoria per una accusa.

1330e.10.16 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Decreto ai figli ed alla vedova di Morello Grassi riguardante la tutela.

1330f  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata secondo l’elenco Crocetti 1988) \

Certificato di prima tonsura clericale.

1331b \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata secondo l’elenco Crocetti 1988 e notata nelle carte De Minicis) \

Ricevuta del Tesoriere Generale.

1331c \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata secondo l’elenco Crocetti 1988 senza sintesi) \

(Tergo) V. Valeriani Segretario<Firma abituale del Segreatario>.

1331a.3.5 + \ (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Copia di sentenza di assoluzione.

1332d.12.27 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Vogel e di  Crocetti e di Manara) \

Sindacato per mutuo da Salmonetto di Manuele, ebreo.

1332a.10.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita del molino nell’Aso.

1332b.12.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’abate farfense investe Giovanni di Francesco del Beneficio di S. Angelo in Castello di Montefalcone.

1332c.12.17 \ (Pergamena sanata vittoriese edita Colucci XXXI p.46 e notata nelle carte De Minicis) \

L’abate Farfense Giovanni ordina che si dia possesso al cappellano di Sant’Angelo di Catasciano in Monte Falcone.

1332d.12.19 \ Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Giovanni, Abate di Farfa, conferisce una prebenda di S. Angelo di Monte Falcone.

1333a.5.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Francesco Allegri.

1333b  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata Crocetti) \

Ricevuta dal Tesoriere Generale.

1334b  \ (Pergamena santavittoriese notata nelle carte De Minicis enon rintracciata da Crocetti 1988) \

Ricevuta dal Tesoriere generale.

1334a.4.13 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di  Crocetti, di Manara e delle carte De Minicis ed edita Colucci XXIX p. 185) \

Giovanni XXII elegia la fedeltà e l’attaccamento dei Vittoriesi alla S. Sede, raccomanda questa Comunità al Vice Rettore della Marca.

1335a.1.13 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti di Manara) \

Mutuo di 250 libre con Manuele, ebreo di Force.

1335b.1.13 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Mutuo con Manuele di Vitale, ebreo.

1335c.4.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Maria e S. Salvatore  nomina il priore santa vittoriese suo procuratore.

1335d.6.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Vividiana di Giacomo di Giovanni.

1335e.7.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Deposito di 17 fiorini d’oro fatto fa Ugolino Giovanni a Bolione

1335f  \ (Lettera notata dall’archivio Fermano da Vogel) \

Il rettore della Marca per restituzioni.

1335g /1356 \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988) \

Scritture varie riguardanti lo stipendio del Sig. Pietro di Tornamira, conestabile di S. Chiesa.

1336g.10.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Vogel) \

Il cappellano di S. Valentino in S. Vittoria, Ugolino di Giacomo, rinuncia al suo appello presso il rettore spirituale dellaMarca.

1336a.1.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Giuramento di Matteo di Giovanni Cappellano di S. Angelo in Castello di Monte Falcone

1336b.5.12 \ +(Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti di Manara) \

Quietanza.

1336c.9.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi,  e di Vogel) \

Testamento del dottore Tomasso per erigere un altare a S. Domenico a S. Vittoria.

1336d.9.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Rinuncia del parroco della chiesa curata della Trinità

1336e.10.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il nuovo rettore cappellano della Trinità promette obbedienza al monastero santavittoriese.

1336f.10.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo di S. Vittoria concede al monaco Egidio di poter assumere benefici ecclesiastici.

1337b.3.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Gentiluccia ed Andrea di Giovanni di Servigliano nominano il rettore dell’altare di San Domenico.

1337a.3.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Gentiluccia ed Andrea di Giovanni costituiscono a loro procuratore Nuccio di Corrado per eleggere un altarista.

1337c.9.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Maria in Alvagiano di S. Angelo di Montelparo e Ugolino Giordani nominano un procuratore presso il vicario spirituale della Marca

1337d.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atti della causa avanti il Vicario in spiritualibus della Marca tra il monastero santa vittoriese e i cappellani contestatori di Montelparo.

1338i.12. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Esame testimoniale avanti il tesoriere della Marca nella causa

1338a.2.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atti relativi alla vertenza tra i cappellani montelparesi e il monastero santavittoriese.

1338b.4.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’abate farfense conferma i privilegi concessi al monastero santavittoriese.

1338c.4.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’abate farfense ordina al priore e monaci di S. Salvatore dell’Aso di accogliere il monaco Andrea

1338d.4.12 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara giorno 19) \

Consiglio per contrarre un mutuo di 250 libre con Salmonetto di Manuele di Maestro Abraam ebreo.

1338e.5.7 (Pergamena  della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Crocetti, e edita Colucci XXXI p.46 e notata nelle carte De Minicis) \

L’abate Farfense conferma i privilegi concessi al monastero di Santa Vittoria.

1338f.5.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e delle carte De Minicis ed è edita Colucci, XXXI p.46) \

Il pievano di Santo Stefano di Monte Santo giudice delegato rigetta l’istanza di alcuni cappellani delle chiese di Montelparo contro il monastero santavittoriese.

1338g.11.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Nuccio di Dorena di Monte Falcone fa rinuncia della chiesa di S. Cecilia.

1338h.11.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Cecilia in Monte Falcone presta ossequio al priore.

1338l \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atti della causa avanti il Vicario in Spiritualibus della Marca tra i cappellani montelparesi e il monastero santavittoriese.

1338ll. \  Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria n3i regesti Pennesi) \

Come l’atto precedente per la vertenza tra i montelparesi e il monastero.

1338m  \ (Due Pergamene santavittoriesi di cui una non rintracciata da Crocetti 1988 e solo una segnalata nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1339a.9.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il visitatore dell’abate farfense compie la visita al monastero santavittoriese.

1339b.11.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi) \

Procura del capitolo de monaci di S. Vittoria per Roncone di maestro Leonardo nella causa contro i cappellani montelparesi.

1339c.11.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura di Bullione di Monaldo Brunetti a Roncone di maestro Leonardo per i cappellani montelparesi.

1339d.12.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Vicario Generale in spiritualibus della Marca condanna i cappellani montelparesi.

1339e.12.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Appello avanti il rettore della Marca dei Cappellani di Montelpalparo.

1339f \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988) \

Ricevuta.

1339g \  Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 e notata nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1340a.1.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura del capitolo dei monaci di S. Vittoria per il monaco Gregorio per la vertenza contro i cappellani montelparesi.

1340b.1.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura de Cappellani di M. Elparo per la causa avanti il giudice delegato della Marca.

1340c.1.18 \ (Pergamena notata  da Vogel) \

Corradutio Berardi vende uno iugero o modiolo di terra.

1340d.1.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Nuccio di Bucchiano affida al Cappellano di S. Elpidio Morico l’elezione per santa Maria in Montorso e S. Martino.

1340e.2.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ordinanza emessa dal giudice contro i cappellani montelparesi.

1340f.2.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atti della causa del Monastero di S. Vittoria  contro i Cappellani montelparesi.

1340g.2.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano della chiesa di S. Gennaro in Monte Falcone fa promesse al Priore.

1341a.2.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Rinaldo di Bucchiano compatrono delle chiese di S. Maria di Montorso e S. Martino affida l’elezione del rettore  a Nicola Ricci cappellano a S. Elpidio Morico.

1341b.2. 9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ruggero di Monaldo da Montelparo compatrono delle chiese di S. Maria in Montorso e S. Martino affida la nomina del rettore al cappellano di S. Elpidio Morico.

1341c.2.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Locazione di opera fra Nicola di Luca

1341d.3.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Francesco Salimbene.

1341e.12.16 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’uditore generale della Marca delega il tesoriere generale nella vertenza dei cappellani montelparesi.

1342a 1. 23 ma ?1343 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria conferisce a Tomasso due cappellanie Monte Falcone.

1342b.2.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da  Pennesi, ma senza sintesi)

1342c.4.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Attestazione su sostanze ed i proventi del Monastero di S. Vittoria per dieci monaci.

1342d.8.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Costituzione di dote fatta da Jacobuccio di Monte Giorgio.

1342e.8.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Causa avanti il giudice de malefizi di S. Vittoria.

1342f.9.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi e di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis) \

Fiora moglie di Pasquale di Lorenzo dona al Monastero di S. Vittoria una casa.

1343a.1.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Francesco d’Avona rinuncia alle chiese unite di S. Maria Novella e S. Angelo in Capistrello permutando S. Maria in Alvagiano con Carlo di Rinaldo.

1343b.1.3 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria nomina Carlo di Rinaldo di Mollione rettore della chiesa di S. Maria Novella di Montelparo.

1343c.1.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Carlo di Rinaldo rinuncia a Santa Maria in Alvagnano in Montelparo accetando in permuta S. Maria Novella in Montelparo.

1343d.1.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Maria in Alvagnano di M. Elparo promette ossequio.

1343h.4.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terra fatta da Francesco di Compagnone a Cicco di Leonardo.

1343e.1.23 \ (Pergamena del Parrocchia di S. Vittoria nei regesti Pennesi)

Il priore santavittoriese nomina Tomasso di Francesco di Giovanni cappellano delle chiese di S. Maria e S. Lucia a Montefalcone.

1343f.1.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano delle chiese di S. Maria e S. Lucia in Monte Falcone promete obbedienza.

1343g.1.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano della chiesa di S. Pietro Suvvigna di Monte Falcone promette ubbidienza.

1343i.5.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e del Vogel) \

Vendita di terreno.

1343l.6.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Giovanni in Fiorano di S. Vittoria promette di pagare

1343m.7.21 luglio \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terra.

1344l \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 annotata nei regesti De Minicis).

2.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura.

1344b.3.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e del Vogel) \

Ricevute de collettori delle dative a favore del Priore del monastero santavitoriese.

1344c.3.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ed è edita Colucci XXIX, 186) \

Il Capitolo de monaci accorda a Massiolo Massi di Pietro di Montefalcone la facoltà di costruire la chiesa di santa Caterina e di un  ospedale a Montefalcone.

1344d.3.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria conferisce ad Antonio di Francesco la chiesa di Santa Maria in contrada Cavallina.

1344e.3.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Giudice delegato Commissario dell’Uditore generale della Marca respinge l’appello dei cappellani montelparesi.

1344f.3.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da Pennesi, ma senza sintesi).

1344g.6. 11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti Pennesi) \

Il giudice delegato della Marca respinge l’appello dei montelparesi.

1344h.7.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Decreto del Podestà.

1344i.9.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita.

1345a.6.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Costituzione e dichiarazione di (Bonifacio VIII ?!?) per il pagamento delle decime <papa di altra data>.

1345b.7.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da Pennesi, ma senza sintesi).

1346a.2.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Nello di Maestro Gentile di Tomasso rinuncia  alla prebenda di S. Angelo in Castello a Montelparo.

1346b.4.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ed è edita Colucci XXIX, 188) \

Fra’ Giacomo Garissio da Montefalcone dell’Ordine de’ Minori con la licenza del custode della provincia vende a Marco, e Nicola di Gualtierio di Gioannetto di S. Vittoria  una bibbia scritta in pergamena, e adorna di miniatura per 25 fiorini d’oro.

1346c.6.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo Lateranense contro l’edificazione a Montelparo della chiesa di S. Giovanni e S. Marco.

1346d.6.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Appello al Papa del priore del monastero santavittoriese  contro il Capitolo Lateranense.

1346e.7.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terra fatta da Salamonetto ebreo di S. Vittoria.

1346f.8.31 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Sindacato per mutuo di 24 libre con Salmonetto, ebreo.

1346h  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988) \

Sentenza a favore del figlio di Morello Grassi contro Amorotto Puctii di Gualtiero da Mogliano.

1346g \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti e notata nelle carte De Minicis) \

Ricevuta del Vice Tesoriere Generale.

1347b.5.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Massiolo di Matteo di Pietro giura obbedienza al Priore del Monastero.

1347a.5.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti 1988 e di Vogel) \

Permuta di usufrutto di un pezzo di terra tra il Monastero di S. Vittoria e la donna Cheructia (Assunta) di Tommaso Acastorelli.

1347c.9.28  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis) \

Transazione tra il Monastero di S. Vittoria e Paolo di Matteo e Nicola Alato per la eredità di Tomassuccio di Bongiovanni di Giraldo.

1347d.11.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sciarra di Simone della Rocca vende a Matteo di Bonaventura.

1347e.12.4  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis) \

Tommaso di Angeluccio (Angelerio) di S. Vittoria dona al Monastero la sua porzione del terreno sito alle Montanare (Montenove) indiviso con la sorella Marcgherita.

1347f.12.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi,) \

Vendita del fruttato di una casa per anni 20 a Matteo Bonaventura. <vedi anche 28 novembre>.

1348g.5.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura di Vanne di Tomasso coll’autorità del tutore.

1348a.1.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ed è edita Colucci, XXIX, 190) \

Il vicario generale della badia di Farfa insieme col capitolo del monastero di S. Vittoria stabilisce un procuratore per ottenere dal cardinale legato della Marca l’erezione monastica della collegiata matrice nella chiesa di S. Angelo di Castello della terra di Montelparo.

1348b.1.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Pagamento di dote.

1348c.4.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti giorno 10 e delle carte De Minicis) \

Il Cardinal Bertrando legato della S. Sede confermaal monastero il numero di dieci monaci.

1348d.4.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Nicola Grimaldi vende al Monastero una casa posta in piazza della SS. Trinità.

1348e.4.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e del Vogel) \

Transazione tra il Monastero e Petricciolo di Giacomo di Giovanni con saldi di debiti.

1348f.4.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Bolliano di Monaldo restituisce una vigna a Santa di Tomasso di Monte.

1348h.5.2 e 9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura a tutole a Vanne di Tomasso di fronte al giudice delle cause civili di Macerata.

1348hh.5. 2\ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi) \

Procura a tutela di fronte al giudice, come nell’atto della stessa data (due pergamene)

1348i.6.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Tomasso di Rinaldo di Monaldo di Messo.

1348l.6.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza di dote che fa Marino di Jacopuccio detto il Grasso a Mattiola moglie di Domenico di Selmuccio.

1348m.6.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di donna Cecca (Francesca) moglie di Paolo di Matteo di Ugolino. < Due pergamene>.

1348n.8.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano della chiesa di S. Gennaro giura ossequio

1348o.8.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

I Patroni della Chiesa di S. Maria in Belmonte danno mandato al procuratore sacerdote Domenico di Francesco ad eleggere rettore il sacerdote Domenico di Francesco.

1348p.8.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Maria in Belmonte giura ossequio ed obbedienza.

1348q.10.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Acquisto di un pezzo di terra da parte del Monastero.

1348r \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Carte De Minicis e non rintracciata da Crocetti 1988) \

Quietanza.

1348s  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Tomasso di Gentile da M. Monaco chierico prebendato della chiesa di S. Giorgio all’Isola nomina una suo procuratore.

1349a.2.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza di dote tra Monte figlio di Francesco di Giacomo e Petrucciolo di Giacomo di Giovanni.

1349b.4.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Biagio di Francesco Vitale di Belmonte rettore della Chiesa di S. Maria in Muris fa giuramento.

1349c.6.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da  Pennesi, senza sintesi ).

1349d.7.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Giacomo Mussei di Berta.

1349e.9.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mattiola di Joannuccio paga a Marino di Jacopuccio 10 fiori d’oro per le nozze tra i loro figli: Fuctia e Marino.

1350a.2.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di selva fra Cecco Accattorelli di Tomasso e Paolo di Bartolomeo di Rinaldo.

1350b.6.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Costituzione di dote per libre 40 di denari a Ceccarella di Cecco.

1350c.12.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Gli eredi di Paolo di Giovanni Rinaldi pagano 181 libre alla vedova di questo.

1351a.1.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Domenico Anselmucci refuta a Nicola Angelo di Tomasso e Giovanni di Giacomo dieci libre dal lascito testamentario di Paolo di Giovanni di Bartolomeo a favore di Cecca.

1351b.5.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Istanza del Cappellano di S. Pietro in Porta  di M. Falcone

1352.3.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Francesco Milite affitta una sua casa in Ascoli per esercitarvi l’arte della beccheria.

1354a.2.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza dei giudici compromissori per eredità tra Vanne di Paolo di Matteo e Antonio e Puctio di Giovanni Compagnoni.<altre pergamena identica al 4 aprile 1354>.

1354b.3.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testimoniale del Vescovo d’Ascoli di aver ordinato Suddiacono il monaco Vico di S. Vittoria.

1354c.4.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza dei giudici compromissori per eredità tra Vanne di Paolo di Matteo e Antonio e Puctio di Giovanni Compagnoni.

1355 12.6 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti  e di Manara) \

Atto di Sindacato in Consiglio Generale.

1356c \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il comune di Fano nomina a suo procuratore ser  Puctio di Duido (G) di Camerini contro Roncone.

1356b  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nelle carte De Minicis, ma non rintracciata da Crocetti 1988) \

Ricevuta.

1357a.1.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Musiola di Antonio e Vanne Rigoli danno un terreno a colonia per quattro anni.

1357b.5.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Permuta di terre in territorio di Montelparo, vocabolo Cestaglie.

1357c.7.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

La Comunità di Arquata costituisce in suo procuratore Antoniodi Francesco di S. Vittoria per una causa contro Giovanni di Angelo di Montemonaco.

1357cc.7.2 (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti Pennesi)

Transazione tra Puctio di Petruccio e Giovanni di Giacobuccio di Montelparo per la loro permuta.

1357d.7.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il sindaco del Monastero di S. Vittoria comanda al cappellano di San Salvatore di Ponterolo di consegnare il cadavere di Fiore di Accumoli.

1357e.12.20 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Atto di stipula fra i Sindacatore di Montalto e quelli di S. Vittoria.

1357f \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti delle carte De Minicis,  non rintracciata da Crocetti 1988) \

Ricevuta del Tesoriere Generale.

1358a.8.23 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero avoca a se l’esecuzione testamentaria di Cecco di Tomasso e  di Mario e di Federico di Mario.

1358b.10.13 (Pergamena santavittoriese edito COLUCCI, XXXI, p.66) \

Conferma della riduzione del legato apostolico per una multa.

1358c \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Particola di testamento di Tomasso di Rinaldo di Mario.

1358d \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Almorino Legato del papa e abate di Cluny, assolve i cittadini di S. Vittoria  dalle pene incorse in occasione dell’avventura di Gentile da Mogliano e da qualunque taglia.

1358e \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti e notata nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1359.9.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testimoniale di un vescovo d’aver ordinato diacono il monaco Onofrio di Giovannuccio.

1361a.1.24 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, 196) \

Il rettore della Marca assolve i vittoriesi dalle multe alle quali erano stati condannati come disubbidienti, e ribelli alla S. Sede, in vista delle circostanze de’ tempi, in cui per le forze dei tiranni furono costretti ad esserlo.

1361b.3.30 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Vogel) \

Nicola di Simone di Giovanni vende a Francesca moglie di Ruffino Ricciardi un terreno a Poggio.

1361c.8.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Comune di Ripatransone  dà il mandato a Matteo di Francesco per nominare podestà Cesare di Bianca nobile e dottor di S. Vittoria.

1363a.5.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vaccarella moglie di Fictio Benvenga qual patrona di Santa Maria in muris affida la nomina del rettore al sacerdote Paolo, cappellano di S. Salvatore di Belmonte.

1363b.6.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Antonio di Michele di Lornano patrono della chiesa di S. Maria in mutris affida la nomina del rettore al cappellano di S. Salvatore belmontese.

1363c.6.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ciccorello di Trasmondo di Andreuccio da Montegiorgio  affida a la nomina del rettore di S. Maria in muris al cappellano di S. Salvatore in Belmonte..

1363d.7.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mario di Simonetto di Belmonte nominato Cappellano di Santa Maria in muris nomina Luca di Andreuccio di Montegiorgio procuratore  contro Tomasso di Andera di Montefalcone.

1363e.7.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Lucorello di Nuctio di Monte Passillo e Tebaldo di Cecco da Lornano incaricano Matteo di Giovanni Palmieri rettore di S. Maroto a Monteleone per eleggere   rettore di Santa Maria in Muris.

1363f.7.8 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Testamento di Donna Guarnita, moglie del fu Morello Grassi (copia del 17 febb.1365.

1363g.7.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Matteo Giovanni Palmieri procuratore elegge Tomasso di Andrea di Montefalcone rettore di S. Maria in muris di Belmonte.

1363h.8.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Paolo di Nuccio procuratore del nobile Vichio di Monte Passillo

1363i.9.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Matteo Bonaventura di Ascoli nomina suo procuratore Luca Giovannini per l’appello presso il giudice della Marca.

1363l.9.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Margherita di Francesco moglie di Nicola di Pasquale di Montefortino a favore del figlio Todisco.

1363m.11.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate di Farfa concede alcune facoltà  e privilegi al Priore.

1363n.12.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria nomina suo vicario generale il monaco Marco di Stefano.

1364a.6.3 \ (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti  e nelle carte De Minicis e di Manara) \

Sentenza in favore dei figli di Morello Grassi contro Amoratto di Puccio di Gualtiero da Mogliano.

1364b (?).6. <vedi 3 giugno 1365> \ (Pergamena del Comune santavittoriese e anno nei regesti Manara) \ Sentenza definitiva per i figli di Morello Grassi contro Amarotto.

1364c.9.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Simonetta di Simone d’Ascoli abitante a M. Falcone vende una casa a Monte Passillo.

1364c.11.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferisce a Marino di Giacomo la prebenda di S. Giorgio all’Isola di Montemonaco.

1364d senza mese giorno 24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inventario de beni spettanti al pupillo Antonio figlio di Vanuccione di Tannetto da Cingoli.

1364e \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata das Crocetti 1988 e nelle carte De Minicis) \

Ricevuta del Tesoriere Generale.

1365a.2.17 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Copia del testamento di donna Guarnita, moglie di Morello Grassi.

1365b.5.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti 1988 e delle carte De Minicis ed è edita Colucci XXXI p.47) \

Testamento di Giacomina moglie di Maestro Francesco che offre se stessa a Dio e al monastero santavittoriese. Il vicario del monastero di Santa Vittoria riceve un’oblata ed un oblato con la donazione delle loro rispettive possidenze.

1365c.5.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Nucciolo di Piccardo, Filippo di Rigorzio, Ugolino Andreucci e Lorenzo Rosi  stabiliscono Massione di Nicoluccio daMondavio procuratore per una causa.

1365d.6.3 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti mentre Manara  dà anno 1364) \

Sentenza definitiva favorevole ai figli di Morello Grassi, contro Amorotto.

1365e.7.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Rosuccia di Boccuccio del quondam Vannettone qual tutrice di Antonio stabilisce un procuratore ser Pietro di Giacobello di Serra Sn Quirico contro i monaci di San Giacomo di Colle di Luce di Cingoli.

1365f.9.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Matteo di Bonaventura d’Ascoli costituisce suo procuratoreil otaio Luca Giovannini per dare a Cecco e Iacobuccio di Giovanni di Ascoli le citazioni per la curia della Marca.

1365g.10.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Querela avanti il giudice del Presidato farfense per danni recati in un orto.

1366a.4. 21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci di S. Vittoria conferisce la prebenda di S. Nicola nella chiesa di S. Pietro in Penna di Montefalcone al chierico di Ruffino di Vitale di Rinaldo.

1366b.4.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atto di possesso dato al chierico Ruffino di Vitale di Rinaldo dell’altare di San Nicola nella chiesa di S. Pietro a Monte Falcone.

1366c.6.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da  Pennesi,  ma senza sintesi).

1366d .6.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura d’Antonio Guglielmucci di M. Falcone per Andrea Corraducci di Lornano nella vertenza contro Antonio di Francsco di Montefalcone.

1366e \ (Pergamena santavittoriese  non rintracciata secondo da Crocetti 1988, ma nelle carte De Minicis) \

Condanna di certuni di Monte San Martino

1367f \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta dalla Camera Apostolica.

1367a.6.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Gentile Graziani di Amandola.

1367b.9.10 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Comune di Porchia mette Gentile di Grimaldo a pagare il censo di 10 libre ai Farfensi.

1367c.9.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atti di causa avanti il Podestà di Amandola.

1367d.11.29 \ (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Arnoldo (Arnulfo) di Morello Grassi costituisce suo procuratore Andrea da Sarnano.

1367e  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta per taglia.

1368a.3.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ricevuta del ricevitore camerale.

1368b.4.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Crocetti e nelle carte De Minicis ed è edita Colucci XXXI p. 49) \

Ricevuta del depositario della Camera Apostolica per il pagamento di certe multe pagata da un monaco per alcuni reati.

1368c.4.25 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Pagamento al Tesoriere Generale della Marca.

1368d.7.2 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara, e di Crocetti) \

Arnoldo del fu Morello Grassi costituisce vari procuratori speciali ad litem.

1368e.8.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Comune di Montalto incarica Cola Panetto a versare 100 soldi ai Farfensi.

1368f.9.6 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci, XXXI p.48) \

Consacrazione della chiesa di San Francesco ed indulgenze.

1369a \  (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Petizione del Comune di Montalto.

1369b  \ (Pergamena santavittoriese  non rintraccaiata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1370l  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Primma paga.

1370a.3.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di beni di Simone e Domenico Sorini confiscati dalla camera apostolica a favore di Mario Sorini di Montalto.

1370b.3.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza della Camera Apostolica in favore del proposto di San Salvatoredi Quinzano.

1370c.4.22 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Ricevuta di somma pagata alla Camera  Apostolica per fitti dovuti dal Comune di S. Vittoria.

1370d.4.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza dei sindacatori del Comune di S. Vittoria contro il Podestà.

1370e.7.17  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Marino da Monte Monaco  costituisce suo procuratore il fratello Massio presso la curia di Farfa.

1370f.8.22  (Pergamena santa vittoriese edita Colucci XXXI p.50) \

Urbano V raccomanda l’abbazia di Farfa ai rettori del Patrimonio, del ducato di Spoleto e della Marca.

1370g  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1370h  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1370i  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1371a.8.27  \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 193) \

Sentenza dei sindaci di S. Vittoria  sulla podestaria di Giacomo de Cantarellis; e dei suoi officiali che uscivano dall’impiego.

1371b.11.09 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Gregorio XI concede a Gerardo Abate la facoltà di vendere i beni dei fuoriusciti e banditi e di concedere agli stessi, se pentiti la assoluzione e restituzione dei beni ed oneri. (copia coeva di copia del 22.1373).

1371c.12.8 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis e di Manara) \

Atto di compravendita di un terreno.

1371d. \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara)

Pagamento di una taglia al tesoriere generale della Marca.

1372a.2.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ma senza sintesi)

1372b.8.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e del Vogel) \

Testamento e codicilli di Giovanni Sasso di S. Vittoria.

1372c.8.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi,.e di Crocetti e delle carte DeMinicis) \

Ricevuta dalla Camera Apostolica.

1372d.8. 22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Vogel e di Crocetti e delle carte De Minicis) \

Codicillo del Sig. Vardi di Saxo.

1372e.11.9 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di De Minicis) \

Gregorio XI concede a Gerardo, abate di Farfa,  la facoltà di assolvere e richiamare i banditi e di cassare i processi.

1372f.11.9 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis) \

<<Gregorio XI concede a Gerardo, abate di Farfa, di vendere i beni dei fuorusciti.

1373a.1.24 \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nell’elenco Manara ed edita Colucci XXIX p. 196) \

Gerardo, Abate di Farfa e Commissario Apostolico, rimette alle comunità di S. Vittoria tutti i malefizi commessi fino al 4 dicembre 1355, nel qual giorno, espulso il Tiranno, tornò in obbedienza alla S. Sede.

1373b.8.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Transazione tra Giacomo di Giovanni di Force e Giacomo Forna.

1373c.11. 10  \ (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Lettera del Rettore della Marca al Giudice del Presidiato Farfense.

1373d  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti  e nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1373e \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti  e delle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1374a.1.1 ( Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Pagamento della taglia al Tesoriere Generale della Marca.

1374b.1.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza de giudici compromissori di S. Vittoria.

1374c.2.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura.

1374d.3.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Contratto di soccida di tre buoi.

1374e.4.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura di Petruccio di Tomasso di Amandola per  Onofrio di ser Pietro

1374f.5.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ed è edita Colucci XXIX, p.200) \

Cola di Paolone di Massa libera dal vassallaggio Benedetto di Gualtieruccio Gualteriolo) del castello di Mortula<presso Porchia>.

1374g.6.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da  Pennesi, ma senza sintesi)

1374h.9.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da  Pennesi, ma senza sintesi) \

1374i.10.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da Pennesi, ma senza sintesi)

1374l.12.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da Pennesi, ma senza sintesi)

1374m  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1374n \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da 1988 Crocetti, ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1375a.1.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria notata da  Pennesi, ma senza sintesi) \

1375b.2.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti1988 delle carte De Minicis) \

Ricevuta del pagamento di una taglia al tesoriere generale della Marca.

1375c.9.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura di Benedetto Iacobelli

1375d.9.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Paolo Alegritto di Giacomo mette ad esecuzione un testamento di Vanne di Simone.

1375e.10.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore di S. Giorgio all’Isola in Monte Monaco viene intimato a presentarsi alla curia santavittoriese.

1377a.2.1  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di  Manara e nelle carte De Minicis ed è edita da Colucci XXIX p. 202) \

Gregorio XI esorta il Comune ei  cittadini di S. Vittoria alla fedeltà verso la S. Romana Chiesa.

1377b.6.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Jacobuccio di Bartolomeo di S. Vittoria.

1377c.7.19 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e nelle carte De Minicis ed è edita Colucci XXIX p.203) \

Gregorio XI esorta alla fedeltà e ai Comuni del Fermano comanda siano fedeli e somministrino a buon prezzo vettovaglie ad Antonio de Vecchi, Vescovo di Fermo, che andava a recuperare le terre della sua Diocesi usurpategli.

1378b.5.9.e  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara ed è edita Colucci XXIX p. 211) \

Urbano VI al popolo di S. Vittoria in ricompensa dei danni recati dagl’inimici della chiesa con uccisioni, prigionie, rovine di alberi, incendi di case etc, e perché meglio si fortifichi il castello, l’esime da ogni contribuzione fuorché dalle cavalcate ed  eserciti, e dal pagamento del censo.

1378a.5.7 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXXI p.67) \

Urbano VI assicura i Santavittoriesi che la loro patria non sarà infeudata né ceduta ad alcuno.

1378c.5.9  \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e nelle carte De Minicis ed è edita  Colucci XXIX p. 213) \

Urbano VI conferma alla Comunità di S. Vittoria il privilegio di Nicolò IV di potersi eleggere liberamente il Podestà e gli Officiali.

1378d.5.9. \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara e delle carte De Minicis e di  Crocetti ed è edita Colucci XXIX p. 204) \

Urbano VI annulla tutti i processi, e le pene contro i vittoriesi.

1378e.5.9 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e nelle carte De Minicis ed è edita Colucci XXIX p. 206) \

Urbano VI comanda di pagare le pene e le multe di 20 soldi e meno; e proibisce ai vittoriesi l’appello al rettore della Marca dagli ordini  del loro podestà in cose di poco momento.

1378f.5.9. \ +(Pergamena edito esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e nelle carte De Minicis ed è edita da Colucci p. 207) \

Urbano VI accorda ai vittoriesi, che il podestà della terra sia giudice ordinario in prima istanza tanto per le cause civili quanto per le criminali.

1378g.5.9 \(Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti ed è edita Colucci XXIX p. 209) \

Urbano VI condona\compensa  al comune di S. Vittoria le contribuzioni richieste.

1378h.6.30 giugno \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Confezione di un deposito di 20 fiorini.

1378i  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta della Camera Apostolica.

1379a.3.25 \ (Documento d’atro archivio notato da Vogel da COLUCCI, Antichità Picene XVII) \ \

I Santavittoriesi e i Montelparesi si impossessano di Bucchiano.

1379b.11.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura di Lucia moglie di Corradino Nicoletti di Ripatransone.

1380e.8.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero rilascia ricevuta al Monastero di S. Caterina.

1380a.1.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di due pezzi di terra.

1380b.5.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Contratto di colonia per Giovannetta moglie di Francesco Biondi.

1380c.8.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero conferma la nomina del Cappellano di Santa Maria in Muris di Belmonte.

1380d.8.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di Santa Maria in Muris presta giuramento di ossequio.

1380f.9.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ricevuta del priore di S. Vittoria al proposto di S. Giorgio all’Isola.

1380g.12.13 \ + (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti che l’ha vista e di Manara) \

Testimoniale in causa civile (copia, 16.4.1382)

1381a.2.1 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ricevuta al cappellano di S. Caterina di Monte  Falcone.

1381b.4.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano di Santa Caterina di Monte Falcone  presta giuramento di ossequio ed obedienza al priore.

1381c.5.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ricevuta del priore di S. Vittoria al cappellano di S. Giorgio all’Isola

1381d.5.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Cecco di Petrocchi di Bucchiano abitante a Fermo dà incarico per far eleggere dal sacerdote Pasquale di Francesco da Fermo, il cappellano di Santa Maria in Monte Urso e S. Martino.

1381e.5.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Sacerdote Pasquale di Francesco fa nomina ad Aloe d’Anton di Nicola daS. Elpidio Morico a rettore di S. Maria di Montorso e S. Martino.

1381f.7.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore de monaci conferisce al sacerdote Cristoforo d’Angelo la chiesa di S. Biagio a Teramo di Comunanza.

1381g.7.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Viene dato il possesso di una chiesa al Cappellano Cristoforo d’Angelo Savini di S. Vittoria.

1381h.8. 15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria rilascia ricevuta al Monastero di S. Caterina.

1381i.10.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Marino Laurenzi rinuncia al Monastero di S. Vittoria la collazione di S. Biagio in Teramo.

1381m.10.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano Francesco di  Marini di Comunanza presta giuramento di ossequio.

1381l.10.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria conferisce la chiesa di S. Biagio di Teramo a Francesco Marini da Comunanza.

1381n.10.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano Cristoforo d’Angelo Savini rinuncia ad una chiesa.

1381o.11.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero conferma la nomina Giovanni Cecchi da Sarnano, rettore di S. Maria in muris a Belmonte.

1381p.11.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore santavittoriese fa ricevuta al Cappellano di S. Maria in Muris

1381q.11.25 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e nelle carte De Minicis ed è edita da Colucci XXIX p.215) \

Il Card. Andrea, Vicario generale della Marca, accorda ai Vittoriesi di scontare sulla  imposta la somma di 130 fiorini, impiegata per lo stipendio della guerra contro il ribelle Boffo di Massa.

1382a.1.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Collazione a Cristoforo di Vanne della Cappellania di S. Pietro e Paolo di S. Vittoria.

1382b.1.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore Cristoforo presta giuramento di ossequio ed obedienza al priore.

1382c.3.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Elezione del Sindaco d’Amatrice.

1382d.4.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ricevuta del Priore al Cappellano  di S. Biagio per l’annuale agnello pasquale.

1382e.4.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Concordia sulla costruzione di un muro tra i beni di Guglielmo di Pietro e quelli di Iacobuccio di Bernardo.

1382f.4.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Maria in Muris di Belmonte presta giuramento e promette ogni anno il 20 giugno una porchetta.

1382g.4.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atto di possesso dato al Cappellano di S. Maria in Muris a Belmonte.

1382h.6.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Concordia tra Domenico e Nicola Martini.

1382i.6.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atto di possesso dato al Cappellano di S. Pietro e Paolo presso i Frati Minori di S. Vittoria.

1382l.7.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferma la nomina del Cappellano nella chiesa  di S. Maria in Monte Urso.

1382m.8.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore santavittoriese conferisce la prebenda di S. Angelo in Montefalcone a Paolo di Giacomo.

1382n.8.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Angelo presta giuramento di ossequio

1383a.3.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferma a Vico di Paolo da S. Vittoria la Cappellania di S. Giovanni nel monastero.

1383b.5.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testiminiale del Vescovo d’Ascoli di aver ordinato Biagio di Cola suddiacono.

1383c.11.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore santa vittoriese conferisce a Nicola di Campli una cappellania dei ss. Pietro e Paolo presso i Frati Minori.

1383d.12.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Francesco Topperini di Ripatransone.

1383e.12.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano Nicola di Campli presta giuramento di ossequio al Priore.

1383f.12.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria  conferma una cappellania dei ss. Pietro e Paolo ad Antonio Agostini.

1385b.1.5  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Massimo presta giuramento d’ossequio.

1384a.2.4 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis e di Manara) \

Vendita di un terreno ad Arnoldo, figlio di Morello Grassi.

1384b.2.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferisce la chiesa di S. Nicola in Perticara a Vangiorello.

1384c.2.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vangiorello cappellano presta giuramento d’ossequio e fedeltà al priore.

1384d.6.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Contestazione di debito di Vanne Berardi di Montemonaco.

1384e.6.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore de monaci sopprime la prebenda della chiesa di S. Pietro

1384f.10.18. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore santavittoriese conferisce la chiesa di S. Gennaro in Montefalcone a Giovanni di maestro Giacomo.

1384g.10.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore Giovanni presta giuramento di fedeltà ed ossequio al priore santavittoriese.

1384h.11.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Claudio Ugolini con lasciti al Monastero.

1384i.12.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Appello avanti il preside della cura farfense di taluni di Arquata.

1384p.12.27. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano Tomasso presta giuramento di ossequio e fedeltà al Priore.

1384n.12.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano Cristoforo presta giuramento di ossequio e fedeltà al Priore.

1384m.12.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Collazione della cappella di S. Pietro e Paolo in S. Francesco a Cristoforo di Angelo.

1384p.12.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferisce la Cappella di S. Benedetto a Tomasso di Andrea.

1384l.12.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore santavittoriese conferisce la chiesa curata della Ss. Trinità a Bartolomeo di Giovanni di Ascoli dopo la morte di Giacomo Guarnieri.

1384q.12.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano della Ss. Trinità presta giuramento di ossequio

1384r  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata secondo l’elenco Crocetti1988 ma nelle carte De Minicis) \

Debito (vendita) di una persona di Montemonaco.

1385a.1.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Collazione della chiesa di S. Massimo in territorio di S. Vittoria ad Antonio Agostini.

1385c.2.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ricevuta di spese pagate su di una causa avanti il giudice del presidato.

1385d.8.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura d’Antonio di Giacomo Monaldi di S. Maria in Lapide a ser Anaspro di Pietro da S. Vittoria.

1385e.12.4  \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 216 e non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Riduzione della taglia della somma di 450 fiorini d’oro a quella di 350.

1385f.12.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura della nobil donna Vagnotta di Nicoluccio Corraducci.

1386a.2.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura di Angeletto Vanni, Antonio Gunti ed altri a Iacobuccio Vanne di Gentile.

1386b.9.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria conferisce a Nello Gentili di Montelparo la chiesa di Sant’Angelo in castello.

1387a.3.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terreno fatta da Giovanni di Tomasso a favore di Maria moglie di Griffone.

1387b.8.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti 1988 dal Cap. e nelle carte De Minicis) \

Proteste dei chierici della chiesa di S. Maria contro quelli di S. Nicola a Monte Prandone.

1387c  \ (Pegamena del Comune santa vittoriese nei regesti di Manara) \

Pagamento della taglia al Tesoriere Generale della Marca.

1387d \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1388a.1.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria conferisce a Cecco di Jacobuccio la cappellania di San Giorgio all’Isola.

1388b.1.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano Cecco giura ossequio ed obedienza al priore santa vittoriese.

1388c.3.01 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Pagamento della taglia al Tesoriere Generale della Marca.

1388d.4.14 \ (Pergamena presente nell’elenco della Parrocchia di S. V.) \ <senza sintesi, ma elencata diversa dall’altra della stessa data>.

1388e.4.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di  Crocetti e delle carte De Minicis) \

Il comune di Monte Prandone patrono delle  chiese  di S. Nicola e S. Maria costituisce un procuratore per la lite tra i chierici di santa Maria e quelli di san Nicola presso il priore di S. Vittoria.

1388f.7.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terreno nel territorio di Ripatransone,fatta da Cecco di Nicoluccio da Porchia a Benvignato di Tomasso Nicolucci.

1388g.11.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terreno in territorio di S. Vittoria fatta da Nicola Marini a Cataluccio Andreoli.

1388h  \ (Documento nei regesti del Vogel) \

Il priore santavittoriese conclude la lite tra i cappellani di Monteprandone con un compromesso.

1389a.3.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Cristoforo Savini rinuncia alla cappellania di S. Pietro e Paolo presso i Frati Minori.

1389b.4.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

I Patroni dell’altare dei Ss. Pietro e Paolo in San Francesco presentano il loro eletto al Priore Angelo Mattei.

1389c.4.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero conferma la nomina del Cappellano dell’altare dei ss. Pietro e Paolo.

1389d.4.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’altarista dei ss. Pietro e Paolo  presta giuramento d’ossequio.

1389e.4.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atto di possesso dato dal Priore all’altarista dei ss.Pietro e Paolo.

1389f.5.4 \ (Nota che questa Pergamena non è santa vittoriese, ma di FERMO n.2303 edita Colucci XXIX p. 217) \

La terra di S. Vittoria si obbliga di non ricever gente d’armi e di non procurare viveri ai nemici della città di Fermo.

1389g.5.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del Monastero di S. Vittoria al Cappellano di S. Maria in muris di Belmonte.

1389h.10.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il priore santavittoriese approva il rettore di S. Maria in muris. <Due pergamene uguali>.

1389hh.10.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi) \

Il priore santavittoriese approva il rettore di S. Maria in muris.

1389i.10.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore di S. Maria in Muris presta giuramento di ossequio.

1390a.7.20 \(Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara ed edita Colucci XXIX p. 218) \

Bonifazio IX sentita la morte del cardinale Andrea legato della Marca promette ai vittoriesi di spedirne presto un altro accetto ed utile.

1390b.11. 13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Elezione del rettore della chiesa di S. Lucia  in Monterinaldo.

1390c.11.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore santavittoriese conferma  la nomina del rettore di Santa Lucia in Monterinaldo.

1390d.11.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore di santa Lucia giura al Priore ossequio e riverenza.

1390e.11. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atto di possesso rettore di S. Lucia di Monterinaldo.

1390f.12.4 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Elezione del Cappellano di S. Pietro e Paolo dei Francescani.

1390i.12.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atto di possesso del rettore di S. Pietro e Paolo dei Francescani.

1390g.12.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferma la nomina del cappellano di S. Pietro e Paolo dei Francescani.

1390h.12.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Pietro e Paolo dei Francescani giura ossequio e riverenza al Priore di S. Vittoria.

1391a  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti1988 ma nelle carte DeMinicis) \

Ricevuta.

1391b  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata daCrocetti1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1392a.9. 23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferisce la rettoria della chiesa della Ss Trinità in S. Vittoria a Tomasso di Nicola Benedetti.

1392b.9.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Tomasso  cappellano della Ss. Tranità giura obbedienza ed ossequio.

1392c \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura di Gerardo da Castignano a ser Coluccio di Maestro Antonio.

1393a.8.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Monastero di S. Vittoria fa quietanza  alle monache di S. Caterina.

1393b.9.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del Monastero di S. Vittoria al cappellano di S. Maria in muris di Belmonte.

1393c.10.26 \ +(Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti che l’ha vista e di Manara ed edita Colucci XXIX p. 219) \

Bonifacio IX ringrazia i sanvittoriesi per la fedeltà loro verso la S. Sede, e verso Andrea Tomacelli suo fratello allora fatto prigioniero, annunziando loro l’arrivo prossimo dell’altro fratello Giovannello con un buon soccorso di truppe.

1393d.12.24 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Mnara che ha il giorno 15 ed edita Colucci XXIX p. 220) \

Bonifacio IX loda la fedeltà dei Vittoriesi e li esorta a continuare in essa.

1393e  \ (Pergamena santa vittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1394a.11.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Patrono della chiesa di S. Maria in Montorso.

1394b \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Elenco dei debitori di Antonio di Francesco.

1395a.3.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi) \

Il priore santavittoriseconferma il cappellano eletto di S. Maria di Montorso.

1395b.3.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Maria in Montorso presta giuramento di ossequio.

1395c.3.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferma la nomina del cappellano eletto per S. Benedetto nel monastero.

1395d.6.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il  cappellano di S. Benedetto presta giuramento di ossequio.

1395e.10.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Antonio di Francesco detto Saraceno di Monte Falcone fa donazione al monastero.

1395f  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore fa ricevuta alle monache di S. Caterina per l’annuo censo.

1396.3.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Conta di Anselmuccio di S. Vittoria.

1397.8.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura di Massuccio di Paolo di S. Maria in Lapide a ser Onofrio di Pietro per una causa nel Presidato.

1398a.1.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore della chiesa di S. Lucia in Monterinaldo rinuncia.

1398b.1.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il priore di S. Vittoria conferma la nomina del cappellano di Santa Lucia a Monte Rinaldo.

1398c.1.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Patrono della chiesa di S. Lucia in M. Rinaldo nomina il rettore.

1398d.1.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore di Santa Lucia presta giuramento al Priore di ossequio.

1398e.3.4\ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura di ser Marino Jacobelli di Montemonaco.

1398f.4.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria, nell’elenco di Pennesi, ma senza sintesi)

1398g.5.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci costituisci suoi procuratori Onofrio Fiorucci e Marino Mattioli contro il cappellano di S. Emidio a S. Elpidio.

1398h.11.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore nomina Luca di maestro Mascio Cecchi rettore della chiesa di S. Biagio in Teramo.

1398i.11.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano di San Biagio presta giuramento di ossequio ed obbedienza.

1399a.1.01 (Documento del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Verbale di atti giudiziari.

1399b.6. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Bonifacio non autorizza Angelo di Nicola degli Eremitani di S. Agostino a prendere l’abito benedettino.

1399c.11.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferisce la chiesa di S. Giorgio all’Isola a Giovanni Marini.

1399d.11.15 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano di San Giorgio giura ossequio ed obedienza al Priore.

1400a.1.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci fa quietanza  alle monache di S. Caterina per il pagamento dell’annuo censo.

1400b.5.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferisce la chiesa di S. Gennaro di Montefalcone a Giovanni di Nicola.

1400c.7.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore de monaci conferma  la nomina del cappellano di S. Benedetto.

1400d.7.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano di S. Benedetto presta giuramento di ossequio ed obbedienza

1400e.7.27 \ (Documento notato da Vogel) \

Fondata la cappellania dei santi Filippo e Giacomo

1401a.1.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Erezione di un nuovo altare nella chiesa di S. Pietro in Porta a Montefalcone.

1401b.3.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate farfense da il permesso a Biagio di Cola monaco di S. Vittoria di incassare i soldi della vendita della casa.

1401c.8.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore de monaci conferisce la chiesa di S. Pietro in Penna a Montefalcone.

1401d  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 e nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1401e  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 elencata nelle carte De Minicis) \

Ricevuta.

1402a.1.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza del Podestà di Civitanova portante condono di pagamento.

1402b.3.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore de monaci conferisce la cappella di S. Nicola in S. Pietro in Penna a Montefalcone.

1403a.5.11 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara)

Quietanza del marchese Tomacelli.

1403b.9.12 \ (Documento della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Vogel che rinvia ai protocolli del notaio Marini per un testamento del 1448) \

Rinaldo di Giacomo di Monforte <Brunforte>  abitante in Belmonte riceve deposito o fa mutuo di 250 ducati d’oro.

1405.8.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Cecco di Spiczio dà a comodato a Luca di Maestro Giovanni una prezia preziosa.

1406a.1.22(Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla di Gregorio XIII  (?!?) portante una cancellazione.

1406c.1.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi)

Il Cappellano di Santa Maria in Montorso promette ossequio e riverenza  al Priore.

1406b.1.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria conferma la nomina del cappellano di S. Maria in Monte Orso.

1406d.6.4 \  (Pergamena santavittoriese edita Colucci, XXXI p.51) \

Il vescovo di Ascoli conferisce la chiesa di San Benedetto di Mortula <vicino Porchia>.

1406e.6.17 \ (Pergamena nell’elenco Pennesi della Parrocchia di S. Vittoria, senza sintesi)

1406h.6.24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Maria in Muris giura ossequio.

1406g.6.24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore de monaci conferma la nomina del cappellano di Santa Maria in muris.

1406f.6. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

I Patroni della chiesa di S. Maria in Muris di Belmonte eleggono il rettore.

1406i.7.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci nomina la Badessa del Monastero di S. Caterina

1406l.7.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferisce una prebenda nella chiesa di S. Giorgio all’Isola.

1406m.7.24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

I Patroni della chiesa di S. Maria in Muris di Belmonte fanno elezione.

1406n.9.8 \ (Pergamena nell’elenco Pennesi della Parrocchia di S. Vittoria, senza sintesi)

1406o.9.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Francesco Santi di Force è nominato cappellano della chiesa

1406v.12.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore  di San Gennaro presta giuramento di ossequio e riverenza al Priore.

1406p.9.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Collazione e conferma di Francesco Santi  rettore di San Pietro.

1406q.10.26  \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Si confermano gli antichi diritti della Comunità di S. Vittoria di sindacare i propri Officiali.

1406r.12.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Antonio di Cecche vende ui terreno nel vocabolo Campiglia in territorio santa vittoriese a Pietro Paolo.

1406s.12.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferisce a Massanello Vaducci (?) la chiesa di Sant’Angelo di Montefalcone.

1406t.12.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore di Sant’Angelo  presta giuramento di ossequio e riverenza al Priore.

1406u.12.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nel regesto di Pennesi) \

Il Priore conferisce la chiesa  di S. Gennaro in Montefalcone a Battista Colucci di Branca.

1407a.3.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo de monaci accorda ai popolani di Montefalcone il permesso di costruire una nuova chiesa sotto il titolo della Misericordia.

1407b.5.15  \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Ludovico Migliorati conferma a S. Vittoria i privilegi concessi da Urbano VI in materia processuale per la prima istanza processuale.

1408a.8.5 \ (Documento nota da Vogel) \ Procuratore nella lite per Venarotta inibito dai militari nelle strade.

1408b.10.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura di Antonio di Marino da M. Monaco per causa civile.

1408c.12.5 \ (Testo santavittoriese edito  Colucci XXIX, 221 e notata da Vogel da protocollo notarile) \

Biblioteca del Dottore di medicina Ugolino di Nuzio di S. Vittoria secondo l’Inventario che ne fu fatto dopo la sua morte nel 1408, ai 5 dicembre da Urbana sua vedova, figlia di ser Massio di Jacobutio da Ascoli come in Protocollo di Paolo Thomassutii Not.

1408d   \ (Nota del Vogel) \  Antonio Ser Cole notaio.

1408e \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Pagamento della taglia al Tesoriere Generale della Marca.

1409a.1.6 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Atto di compravendita.

1409b.3.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Nicoluccio di Cecco di S. Vittoria.

1409c.5.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Nomina del rettore della chiesa di S. Maria in Muris fatta dai Patroni.

1409d.5.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore de monaci conferma la nomina del Cappellano di Santa Mria in muris.

1409e.5.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di Santa Maria in muris presta giuramento di ossequio e riverenza al Priore.

1409f.10.31 \ (Nota di Vogel) \ In piazza Perticarie <senza sintesi>.

1409g.11.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Vogel) \

Testamento di Orsolina di Francesco Gentili moglie di Cale (Cola) di Pietro.

1410a.11.5 \ (Documento notato da Vogel) \

Bartolo Nicole compra una barca di sale.

1410b  \ (Pergamena santa vittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte DeMinicia \

Ricevuta.

1411a.6.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Lapo di Vanne Lupi da S. Vittoria.

1411b.8. 9  \ (Pergamena santavittorise edita Colucci XXIX p. 223) \

Collazione della chiesa di san Tomasso di Monte di Nove fatta ad Azaro di ser Vico di Sabotto, rimossone il priore possessore a causa dello scisma per ordine di Gregorio XII.

1411c.11.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ed è edita Colucci XXXI p.51) \

L’Abate farfense conferisce ad Antonio di Coletta, della terra di Cascia, il canonicato di Sant’Angelo in Marolla (Macerelle) diocesi di Spoleto.

1411d  \ (Pergamena santavittoriese  non rintracciata da Crocetti 1988 ma nell’elenco De Minicis) \

Ricevuta.

1412p.10.24 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla di assoluzione di Giovanni XXIII antipapa (sigillo pendente).

1412a.3.24 \  (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Delega ad litem da parte di privati.

1412b.4.13 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX. 226) \

Gregorio XII, conferma ai vittoriesi il breve di Urbano VI, con cui promette loro di non alienare, né infeudare ad alcuno la loro terra.

1412c.5.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Monastero di S. Vittoria erede di Orsolina di Domenico Gentili paga agli esecutori 139 ducati d’oro e 29 per i legati.

1412d.5.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Vogel) \

Quietanza del convento di S. Agostino al monastero santa vittoriese per i lasciti testamentari di Orsolina.

1412e.5. \ (Pergamena della Parrocchia di S: Vittoria nei regsti di Crocetti e nelle carte De Minicis) \

Esecuzione del testamento di Ursulina di Domenico di Gentile.

1412f.5. \  Pergamena della Parrocchia di S. Viuttoria nell’elenco Crocetti e nelle carte De minicis) \

Esecuzione del testamento di Orsolina moglie di Cola di Pietro Malisca.

1412g.6.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza in favore di Marino di Sante Blasi esecutore.

1412h.6.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza dei sindaci della monache di S. Caterina al Monastero per i lasciti testamentari di Orsolina.

1412i.6.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza per il Convento di S. Francesco in S. Vittoria per i lasciti testamentari di Orsolina.

1412l.6.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Marino di Sante di Biagio esecutore testamentario di Orsolina vende al monastro un terreno in contrada Faveto.

1412m.10.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

I  patroni della cappellania fanno l’elezione per S. Maria in Muris di Belmonte.

1412n.10.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo di S. Vittoria conferma la nomina del Cappellano presentato per Santa Maria in muris.

1412o.10.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore di Santa Maria in muris presta giuramento di ossequio e riverenza al Priore.

1412q.12.16 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Quietanza di pagamento del Cancelliere di Montalto Lorenzo Onofri.

1413a.1.05 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla di Gregorio XII portante uno sgravio della taglia(sigillo pendente).

1413b.1.07 \ (Frammento del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Frammento.

1413c.5.15 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Ludovico Migliorati rinnova il privilegio di Urbano VI del 1378, riguardante le prime istanze. <Altra data maggio 20>

1413d.5.20 \ Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Ludovico Migliorati rinnova il privilegio di Urbano VI del 1378, riguardante le prime istanzen nei processi.

1413e.6.05 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla di Gregorio XII portante esenzione e cancellazione di debiti.

1415a.11.13  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di De Minicis) \

Vendita di un orto in contrada S. Ippolito per 13 ducati d’oro, fatta da Sante di Paolo al Monastero di S. Vittoria.

1415b.11.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sante di Paolo d’Andrea vende al Monastero una terra ortiva alla porta di S. Ippolito.

1415c.11.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, senza mese  giorno16 e con mese nell’elenco Crocetti) \

Elezione del Priore santavittoriese dopo una lunga vacanza seguita alla morte di Vico di Francesco.

1415d  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Crocetti e nelle carte De Minicis) \

Enfiteusi nel territorio di Patrignone.

1416a.1.25  \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 228) \

I commissari spediti dal concilio di Costanza nella provincia della Marca, presidato farfense etc, confermano i privilegi, ed esenzioni al pubblico di S. Vittoria, e l’assolvono da tutti i delitti, pene, multe etc.

1416b.4.6 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Copia della prima bolla di Gregorio XII del 5.1.1413 redatta dal notaio Mariano Gabotti di Mantova.

1416c.6. 20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di una casa con accessori in Belmonte fatta da Vanne di Andrea a Cola di Cecco e Cataldo di Nicola per 14 fiorini.

1416d.7.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo santavittoriese conferma la nomina del cappellano per la cappella dei SS. Filippo e Giacomo.

1416e.7.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano dei SS. Filippo e Giacomo presta giuramento di ossequio e obedienza al Priore.

1416f.7.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Atto di possesso al benefizio dei SS. Filippo e Giacomo.

1416g.9.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del Monastero al rettore di S. Maria in Muris in Belmonte.

1416h.12.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del Monastero al rettore di S. Nicola in Perticara.

1417a.5.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Comune di Belmonte vende terreni a Marino di Nicola di Angelo ed a Cataldo di Nicola.

1417b.8.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza arbitrale fra Sante di Pietro di Jccobuccio e Gianconte di Giovanni di Cose.

1417c.9.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del Monastero al rettore di S. Filippo e Giacomo.

1417d.9.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ed edita Colucci XXIX p. 235) \

L’Abbate commendatario di Farfa fissa in numero di otto i monaci nel monastero santa vittoriese.

1418.10.14 (Documento del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Lettera del Vescovo di Recanati e Macerata.

1419a.2.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo de monaci conferisce la chiesa di S. Gennaro in Montefalcone a Domenico di ser Venanzo di Montemonaco.

1419b.2.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Gennaro giura obedienza ed ossequio.

1419c.6.7 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e del Manara) \

Martino, Vescovo di Macerata e Recanati, legato della Marca, su istanza, concede la riduzione delle taglie dovute alla Camera Apostolica.

1419d.6.\ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Breve del Papa Martino al priore di S. Angelo in Montelparo affinché i detentori riconsegnino le cose della cappellania dei Ss. Filippo e Giacomo.

1419e.10.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore della chiesa di S. Giorgio all’Isola in Monte Monaco rinunzia.

1419f.10.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo de monaci conferisce la Cappellania di S. Giorgio all’Isola.

1419g.12.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza arbitrale resa dal Vescovo di Fermo De Firmanibus tra il rettore di S.Maria in Pomponiano e Tasciano e il cappellano di S. Salvatore santavittoriese.

1420a.4.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria permette al Comune di Montefalcone di far consacrare al vescovo di Norcia le chiese di S. Maria, di S. Pietro e di S. Giacomo.

1420b.5.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci permette ad Antonio di Nicola detto Ceste di costruire un altare a S. Tommaso in chiesa.

1420c.7.25 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Rapporti tra Montalto e Montedinove.

1420d.10.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo conferisce la prebenda di S. Giorgio all’Isola  ad  Alfino di maestro Giovanni de Trivelli.

1421g.11.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo de monaci costituisceil monaco Marino Mattoli suo procuratore in causa civile.

1421a.1.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e dì Vogel) \

Il legato del Papa Card. di S. Clemente accorda varie indulgenze ai monci.

1421b.8.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza in favore del rettore di S. Filippo e Giacomo.

1421c.9.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Rinunzia del Cappellano di S. Gennaro in Monte Falcone al Priore.

1421d.10.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferisce la cappella di S. Giacomo di Montefalcone a Giannotto di Vanne Rentaccioni.

1421e.10.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Gennaro in Monte Falcone presta giuramento.

1421f.10.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Angelo Marini detto Trovatello, di S. Vittoria.

1422.4.26 \ +(Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Il Card. Legato della Marca conferma al Comune i privilegi inerenti i processi di prima istanza.

1423a.3.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo satavittoriese conferisce la chiesa di S. Maria in Monte Falcone ac Angelo di Bartolomeo di Porchioso.

1423b.3.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il rettore di Santa Maria  presta giuramento di ossequio.

1423c.3.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferisce la prebenda di S. Nicola nella chiesa di S. Pietro in Penna a Montefalcone.

1423d.8.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del rettore di S. Filippo e Giacomo.

1425a.2.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del monastero santa vittoriese  conferisce la chiesa di S. Giorgio all’Isola in Montemonaco a Giovanni di ser Marino.

1425b.2.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo del Monastero sopprime la prebenda di San Giorgio all’Isola.

1425c.6.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero di S. Maria delle celle in Monte di nove concede enfiteusi.

1425d.8.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del Monastero al cappellano di S. Filippo e Giacomo.

1425e  \ (Nota del Vogel) \ Rota al fiume Aso.

1426a.1.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di donna Elena moglie di Paolo Alegretto Merlini.

1426b.8.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del Monastero a favore del rettore di S. Filippo e Giacomo.

1426c \ (Pergamena nell’elenco Pennesi della Parrocchia di S. Vittoria, ma senza sintesi).

1428a.1.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Patrono della cappella di S. Tomasso presenta l’eletto al priore.

1428b.1.27 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il priore conferma il cappellano eletto per l’altare di S. Tomasso.

1428c.2.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Collazione e conferma del Cappellano di S. Tomasso fatta dal capitolo.

1428d.2.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di San Tommaso giura obedienza ed ossequio al Monastero.

1428e.6. 20  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e nelle carte De Minicis) \

Procura per vendere i beni di D. Paolino di S. Vittoria, già abate di Campofilone.

1428f.6.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Procura dell’Abate Commendatore di Campofilone e del monaco santa vittoriese Matteo per l’eredità di Paolino di Francesco.

1428g.9.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il sindaco del Monastero di S. Vittoria  vende alcune terre per le spese dei restauri a Campofilone.

1428h  \ (Pergamena santavittoriese nelle note De Minicis non rintracciata da Crocetti 1988) \

Procura.

1428i  \ (Pergamena santavittorise nelle carte De Minicis ma non rintracciata da Crocetti 1988) \

Vendita di una vigna in contrada Rovare, o Roare.

1428l posteriore al\  (Pergamena della Parocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi) \

Il capitolo santa vittoriese dopo la rinuncia di Angelo Bartolomei a rettore di S. Maria in Montefalcone nomina Antonio di Vanne.

1429a.9.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferisce la Prebenda di S. Giacomo e S. Antonio in S. Pietro a Montefalcone.

1429b.9.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il cappellano dei Ss. Giacomo e Antonio presta giuramento di ossequio e riverenza al Priore.

1429c.9.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferisce a Francesco di Antonio la chiesa dei ss. Angelo e Gennaro a Montefalcone.

1429d.11.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del Monastero in favore del rettore dei ss. Filippo e Giacomo.

1429e.11.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza a favore del rettore della cappella di S. Tomasso.

1429f.11.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferisce la chiesa di S. Gennaro a Giovanni di ser Massio.

1429g.11 .20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Gennaro presta giuramento al Priore.

1429h.12.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del Monastero in favore del Cappellano di S. Nicola in Perticaria.

1430a.1.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoriamnei regesti Pennesi non 1436) \

Testamento della  moglie di ser Colucci di Maestro Antonio.

1430b.10.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi e di Crocetti e nelle carte De Minicis) \

Procura per lite a Francesco diu ser Antonio Colucci,  fatta dal Capitolo di S. Vittoria per alcune questioni avanti il Podestà di S. Vittoria e la Curia del Presidiato Farfense.

1431.11.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del Monastero a favore del Cappellano dei ss. Filippo e Giacomo.

1432a.4.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferisce la parrocchia di San Giovanni in Fiorano a Domenico di Angelo di S. Vittoria.

1432b.8.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nell’elenco di Pennesi, senza sintesi)

1435a.2.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Card. Giordano Orsini abate commendatore farfense nomina il cappellano di San Nicola.

1435b.8.19 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Sentenza sulla controversia tra Montalto e la Rocca di Monte Varmine.

1437.7.5 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Verbale di controversia discussa avanti alla Curia Generale della Marca.

1438a.2.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti e nelle carte De Minicis) \

Testimoniale di buoni costumi. Il Priore di S. Vittoria permette con lettere dimissioriali al monaco Francesco di recarsi all’università per gli studi.

1438b.3.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di ser Nello di Nicola di S. Vittoria.

1439.1.8 \ + (Pergamena del Comune santavittoriese vista da Crocetti e nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Concordato tra il Comune di S: Vittoria e quello di Montelparo.

1440  <ottobre 2> \ (Pegamena esistente nel Comune santavittoriese vista dal Crocetti e notata nei suoi regesti. Forse databile 1445 ottobre 2)

Vendita di un terreno

1441a.1.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Comune di S. Vittoria nomina il cappellano rettore delle chiese della Misericordia e di San Giacomo.

1441b.5.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testimoniale di un Vescovo di aver ordinato in S. Vittoria <1440 in Vogel>.

1441c.6.17 \ (Nota del Vogel) \

Monitorio per far restituire i beeni tolti a Sant’Angelo di Montelparo.

1442e.11.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Conferma al rettore della cappella di S. Pietro.<ed altra pergamena>

1442ee.11.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Conferma al rettore della cappella di S. Pietro.

1442a.3.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Vescovo di Anagni commissario del card. <Capranica> Domenico Fermano rilascia una sua testimoniale per l’ordinazione di Bartolomeo di Francesco.

1442b.3.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il vescovo di Anagni rilascia testimoniale di ordinazione sacerdotale a Giovanni Antonelli monaco.

1442c.6.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

I Patroni della cappella di S. Pietro nella chiesa del Monastero eleggono il cappellano.

1442d.11.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferma il rettore eletto per l’altare di S. Pietro nel monastero..

1444a.3.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Decreto di Papa Eugenio con cui ordina agli abati di S. Savino e di San Bartolomeo di amonire a restituire il maltolto a Sant’Angelo.

1444b.6.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate farfense Giovanni Ursini approva la nomina di fra Massio a priore dei monaci santavittoriesi.

1445a.10. 4.  \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara ed edita Colucci XXIX p.236) \

Capitoli tra la Comunità di S. Vittoria ed il Legato Pontificio dopo la caduta dello Sforza, con la conferma di tutti gli antichi diritti e privilegi.

1445b.10.4 \ (Pergamena Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, edita Colucci XXIX p. 241) \

Il Card. Legato e Camerlengo riduce l’annuo censo ai Santavittoriesi per i danni sofferti.

1446a.9.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di un orto vocabolo Montarone.

1446b.10.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terreno vocabolo S. Croce in territorio di S. Vittoria.

1447.1.24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Vogel) \

L’Abate farfense Giovanni Orsini approva la nomina di Francesco di ser Antonio a Priore santa vittoriese.

1448a.3.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Transazione fra gli eredi di Vanne di Paolo e della moglie Vannetta

1448b.4.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di sei stara di terra al vocabolo Fonte del Trocchio

1448c.8.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza del Priore di S. Vittoria resa tra il sindaco del monastero e Matteo di Antonio.

1448d.12.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terreno per 15 stara vocabolo Castagneto.

1449a.4.23 \  Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, 243) \

Capitoli stabiliti fra la comunità di S. Vittoria, e l’altra di Monte Falcone sulla punizione dei danni dati nei loro rispettivi territori.

1449b.8.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terreno olivato al vocabolo il Poggio.

1449c.11.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza di pagamento per 50 ducati

1449d.11.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza di pagamento per 54 ducati. \

1450 ? \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferisce la chiesa di S. Maria in M. Falcone ad Antonio.

1451.12.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Vogel) \

Testimoniale del Vescovo di Firenze d’aver ordinato presbitero Paolo di Giiovanni.

1453a.1. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Crocetti 1988 dal Cap. e nelle carte De Minicis) \

L’Abate farfense concede in enfiteusi a terza generazione un terreno nel territorio di Montefalcone.

1453b.11.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di un orto entro la terra di S. Vittoria per 20 fiorini.

1456a.11.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Revoca di mandato dato a Sante d’Antonio di Marino.

1456b.11.21 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Revoca di mandato fatta da Giorgio Colucci.

1458a.6.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Ratifica di vendita di terreno alla Pittura del Monte.

1458b.6.20  \ (Protocollo del notaio Nicola Colucci non pergamena) editoColucci XXIX p. 245) \

Il vicario generale del Vescovo di fermo, e Vescovo  suffraganeo dichiara che nel conferire in S. Vittoria la crisma non intende di farlo per esercizio di giurisdizione, ma come chiamato dai monaci del monastero.

1459a.11.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terreno al vocabolo Gajanello  in territorio di S. Vittoria per 8 ducati.

1459b \ (Nota del Vogel) \

Sonofondati due altari di San Bernardino e di Santa  in due chiese cioè di S. Francesco e di S. Agostino.

1460a.1.24  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Cappellano di S. Pietro presta giuramento di ossequio.

1460b.5.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate farfense conferma la nomina fatta dal suo vicario al beneficio di Tutti i Santi nel monastero.

1460c.10.2 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara ) \

Vendita di un terreno. <cfr. 1440 otto 2>

1463a.1.24 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferma il Cappellano di S. Pietro.

1463b.7.15  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Sentenza sulla controversia tra Montalto e Montedinove.

1464b.11.2  \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, 248 ) \

Paolo II, approva li statuti, i privilegi, le consuetudini, gl’indulti, che godeva la comunità di S. Vittoria.

1464a.10.25 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di Paolo II  sulla taglia da pagarsi al Tesoriere Generale della Marca.

1465.10. 5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Vendita di terreno al vocabolo S. Croce in territorio di S. Vittoria

1466a.11.4 \ +(Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Diploma spedito dal Priore del Monastero di S. Vittoria  al Rettore della Chiesa di S. Croce in S. Vittoria , inerente il Beneficio di S. Croce.

1466b  \ ( Documento del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Riformanze dell’anno 1466.

1467.5.15 \ +(Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Accordo per la fissazione dei confini tra S. Vittoria e Montelparo.

1468.1.28 \ (Nota del Vogel dalla Cronaca fermana, senza sintesi.

1469.3.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Vicario farfense procede alla nomina del Cappellano

1471.9.2 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 249) \

Sisto IV approva gli statuti di S. Vittoria.

1472.4.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Quietanza del pagamento di 20 fiorini d’oro da Pierfrancesco di ser Giovanni da Montemilone a Marino Mariani di S. Vittoria.

1474b.6.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Permesso del Comune di S. Vittoria a quello di Servigliano per fare un molino sul Tenna.

1476a.3.30 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla di Sisto IV portante privilegi. <+Altra>

1476aa.3.30 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla di Sisto IV portante privilegi.

1476c.11.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

I Sindaci dell’Ospedale di S. Giacomo vendono un orto al volabolo La Pintura per pagare gli eredi di ser Antonio.

1477  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nell’elenco Pennesi, ma senza sintesi>

1478a.3.21 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Il vescovo di Jesi promuove all’Ordine Sacro del Presbiterato Angelo di Benedetto da S. Vittoria.

1481b.3.27 \ (Pergamena santavittoriese edita  Colucci XXIX p. 250) \

Lettera del cardinal legato della Marca alla communità di S. Vittoria perché si conferisse quella podestaria a Giacomo de Giannini di Montegranaro.

1481b.4.30 \ (Pergamena santavittoriese edita  Colucci XXIX p. 250 anche la data 31? aprile) \

Lettera del cardinal legato della Marca alla communità di S. Vittoria perché si conferisse quella podestaria a Giacomo de Giannini di Montegranaro.

1481c.6.1 \ (Pergamena santavittoriese edita  Colucci XXIX p. 252) \

Avendo deliberato il cardinale comendatario farfense, che in priore del monastero  di S. Vittoria non si elegga alcun paesano risponde alle lettere ed ambasciate della comunità, e persiste nel medesimo sentimento.

1482a.5.5 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 253) \

Lettera del luogotenente della Marca alla comunità di S. Vittoria, in cui si protesta di non voler pregiudicare ai privilegj, che essa godeva di eleggere i suoi podestà senza aver bisogno di fargli confermare dal governo.

1482b \ (Pergamena santavittoriese nelle carte De Minicis; non rintracciata da Crocetti 1988) \

Enfiteusi.

1483.7.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Privilegio nella giurisdizione del Monastero di S. Vittoria

1485 (Documento del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Riformanze dell’anno 1485.

1488 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara)

Controversie tra Montalto e Montedinove.

1490.3.10 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di  Manara e nelle carte De Minicis ed è edita Colucci XXIX p. 254) \

Innocenzo VII esorta i vittoriesi ad eleggere podestà Domenico Agostini  da Montefortino.

1494.11.3 \ (Cartaceo cc. 4. del Comune santavittoriese nei regesti di Manara e non rintracciata da Crocetti 1988 con giorno 4 ma lo stesso Crocetti in precedenza l’aveva vista in Comune e annotata nei suoi mss.) \

Istromento relativo allo sfruttamento delle selve tra M.S.Martino e S. Vittoria.

1496b.5.4 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 255) \

Lettera del Comune di S. Vittoria con cui partecipa l’elezione del podestà al soggetto, che era stato eletto.

1496a.5.4 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX p. 256) \

Capitolo ai quali erano tenuti i podestà di S. Vittoria nell’accettare, ed esercitare la carica.

1498.6.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Testamento di Gentilina Evangelisti di Monte Properzano di S. Maria in Lapide.

1499 ( Documento  del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Riformanze dell’anno 1499. <Altra pergamena 1499.11.3 Vendita >

1501.12.   \ (Nota del Vogel) \                                       Indulgenza.

1502.11. 20  \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Riformanza statutaria con cui si dispone che non si possono vendere terreni ai forestieri, con approvazione del Luogotenente del rettore del 2.1.1503.

1503.1.2 \ Approvata riformanza 20 nov. 1502 (vedi)

1504a.3.1 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Il Card. Raffaele Albani, Camerario, conferma privilegi e statuti, rimette alla Comunità un terzo delle taglie per il primo anno del pontificato di Giulio II.

1504b.4.28 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Conferma di privilegi.<vedi marzo 1504>

1504c.6.10  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti il quale ha annotato d’averla veduta e nei regesti di Manara) \

Lettera inibitoria del vescovo Matteo, Giudice e Commissario, relativa a controversie del Comune.

1504d.7.2 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Istrumento relativo a causa del Comune di S. Vittoria avanti alla Curia della Marca.

1504e.7.3  \ Atto cartaceo del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Istromento relativo ad una causa del Comune avanti la Curia della Marca (Cartacea cc.2).

1504f.7.27 \ (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Conferma dei privilegi pubblici.

1507.12.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Sagro Collegio dei cardinali accorda indulgenze nella chiesa monastica santavittoriese.

1513a.3.13 (Pergamena sanatavittorise edita Colucci, XXXI p. 68) \

Risoluzione del consiglio di Santa Vittoria per estirpare i delitti che si commettevano in questa terra.

1513b.6.29 \ (Documento notato dal Vogel) \

Riformanza di non offendere cittadini del Fermano né demolire molini. Altra riformanza del 1513 sugli Ebrei.

1513c.7.27 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti diManara) \

Conferma di privilegi.

1515c. circa \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988) \

Legato fatto da Lucia del fu Simone di Fonta da S. Vittoria, moglie di ser Jacopo di Francesco da Montelparo, al convento di S. Francesco di S. Vittoria.

1515a.7.17  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 e nelle carte De Minicis con giorno 25) \

Leone X conferma gli indulti di Sisto IV ed Alessandro VI: cioè che le appellazioni non siano ammesse prima che sia pagata la quarta parte delle multe.

1515b circa \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata daCrocetti 1988) \

Monitorio per gli oneri di Messe.

1518a.4.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Card. Provicario affida ai monaci di Force e Montelparo di provvedere a venedere beniu per cento soldi necessari a riparare il monastero di S. Vittoria.

1518b.4.27 \ (Pergamena santavittoriese notata da Vogel e nelle carte De Minicis, ma  non rintracciata da Crocetti 1988) \

Il cardinal Provicario farfense dà permesso di vendere certi terreni per impiegare 100 fiorini per rifabbricare la tribuna della chiesa di S. Vittoria, rovinata dal fulmine.

1519a.2.7 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Esenzione della gabella di passo.

1519b.2.28 \ +(Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara e diCrocetti e nelle carte De Minicis ed è edita da Colucci XXIX p. 260) \

Breve con il quale Leone X conferma alla Comunità di S. Vittoria il Privilegio di definire nella Terra le cause di prima e seconda istanza.

1521.9.11 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla inerente problemi di culto e liturgici.

1523.6.8 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Decisione su una vertenza tra Montalto e Monte Rinaldo.

1530b  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi ma senza sintesi) \

1530a.5.15\ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria, nei regesti di Pennesi, ma senza sintesi)

1531.11.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abbate commendatario farfense concede privilegi al Priore santavittoriese.

1533b.2. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Proposto di S. Giorgio all’Isola rinunzia alla prepositura a favore di Giovanni di Leonardo.

1533a.2.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferisce la Prepositura di S. Giorgio all’Isola di Montemonaco.

1533c.8. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e di Vogel) \

Il Cardinal Provicario Farfense incaricail Priore di S. Agostino e Guardiano a vendere beni per le spese di 100 ducati d’oro per l’edificio e l’organo.

1533d \ (Pergamena santavittoriese segnalata dalle carte De Minicis) \

Diploma di Francesco Melis creato conte Palatino, e Cavaliere Aurato.

1533e \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nell’lenco di Pennesi, masenza sintesi)

1533f \ (Pergamena della parrocchia di S. Vittoria nell’elenco di Pennesi, ma senza sintesi)

1534a.4.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferisce la chiesa di S. Maria in Muris di Belmonte.

1534b.10.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo conferma la nomina del cappellano di S. Pietro in Gajanello.

1534c.10.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi, ma senza sintesi)

1534d.10.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo santavittoriese conferisce la chiesa di S. Pietro in Porta di Monte Falcone.

1534e  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo conferma la nomina del cappellano alla chiesa di S. Maria in Muris.

1534f \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Capitolo de monaci conferisce la chiesa di S. Gennaro in Monte Falcone.

1535b.5.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. V.ittoria nei regesti di Pennesi, ma senza sintesi)

1535c.8.19 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Sentenza sulla controversia tra Montalto e la Confraternita di S. Maria e Monte Varmine di Fermo.

1535a.4.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria nomina il rettore di S. Maria in Muris in Belmonte.

1535d.12.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi, ma senza sintesi)

1535e  \ (Documento del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Riformanze dell’anno 1535.

1536.10. 6 \ +(Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara e di Crocetti) \

Monitorio contro certi ebrei, accusati di usura.

1538.11. 13 \ (Pergamena santavittoriese nei regesti della carte De Minicis ed edita Colucci XXIX p. 261) \

Paolo III, provvede alla renitenza dei curiali di S. Vittoria, che non volevano soccombere ai pesi reali e personali, ed ordina al vice legato della marca di costringerli con ogni rimedio legale.

1539a.5.16 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di esenzione di Paolo III

1539b \ (Documento del comune nei regesti di Manara) \

Riformanze dell’anno 1539.

1541a.6.10 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Monitorio rotale.

1541b.12.19 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla di concessione sulle gabelle.

1541c  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Sentenza inerente le gabelle tra Montalto e Patrigone.

1543a.12.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Commissario e Nunzio Apostolico nomina suo commissario Antonio Bonafalli [Hylarii].

1543b \ (Pergamena del Comune santa vittoriese nei regesti di Manara) \

Sentenza.

1544.1.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e delle carte De Minicis, non rintracciata secondo l’elenco Crocetti 1988) \

Il Vescovo di Montefeltro giudice ed esecutore pontificio, decreta un monitorio per far restituire al pubblico di S. Vittoria le Scritture, Libri pubblici, Armi etc che si trovano in mano de’ Particolari.

1546   \ (Note del Vogel) \

Decisione di fabbricare la chiesa di S. Maria del Monte.

1549.1.3 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, 246) \

Capitoli per la confraternita di S. Giovanni di  Monte Falcone da approvare dai monaci di S. Vittoria.

1553.10.10 (?) \ (Pergamena decorata e miniata del Comune santavittoriese nei regesti di Manara e di Crocetti) \

Francesco de Melis di S. Vittoria è nominato Conte Palatino e Cavaliere Aurato dal Card. Francesco del Monte Legato a Bologna.

1554.9.14 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manare e di Crocetti) \

Il Card. Ranuccio di S. Angelo concede al Monastero di S. Vittoria di eseguire una permuta.

1560  \ ( Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Crocetti e nelle carte De Minicis) \

Permesso di permutare terreni concesso dall’abate farfense al Monastero di S. Vittoria.

1562.1.30 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Napulio (Napoleone) Filarete priore con il capitolo di S. Vittoria conferma la nomina a rettore dei  SS. Filippo e Giacomo il chierico Stefano di Diamante, fatta dai Priori della Comunità.

1563a.5.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’abate nomina il Priore dei monaci del monastero santavittoriese.

1563b.5.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate farfense nomina il Priore de monaci del Monastero di S. Angelo a Montelparo.

1564a.3.1 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Il Card. Ranuccio di S. Angelo concede la facoltà di vendere alcuni beni al Priore del Monastero di S. Angelo in Montelparo al Priore del Monastero di S. Vittoria.

1564b.4.22 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero di S. Vittoria nomina il parroco a S. Gennaro a Montefalcone.

1565.1.13 \ (Pergamena del Comune santa vittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis) \

Laurea dottorale di Plinio Melis.

1568a.3.17 \ (Cartaceo del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Disposizioni in materia di tributi inerenti le località di varie provincie degli Stati Ecclesiastici (Copia notarile del 7.1.1570).

1568b.6.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Istrumento di vendita eseguita dei beni del Monastero santavittoriese per 100 fiorini dei priori di Force e di Montelparo.

1570.4.16 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di Pio V portante la conferma di Statuti e consuetudini e imposizioni di nuove norme.

1573a.11. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate commendatario di Farfa conferma i privilegi giurisdizionali del monastero santavittoriese.

1573b.12.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate farfense conferma la nomina del Priore fatta dal Capitolo santavittoriese.

1578.12.13 \ (Documento del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Lettera del Cardinale Camerlengo.

1580  \ ( Pergamena notata dal Vogel) \

Bolla di Gregorio XII per il  numero dieci i monaci a S. Vittoria.

1583b.6.13 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore di S. Vittoria nomina il rettore alla chiesa di S. Pietro in Porta a Montefalcone.

1583a.5.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Papa Gregorio XIII concede una speciale indulgenza

1584 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti il quale l’ha annotata come vista) \

Si accorda di poter eseguire una permuta al Sindaco di S. Vittoria.

1585a.6.22 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di Sisto V di concessione di privilegi.

1585b.6.25 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di Sisto V portante esenzione del pagamento di collette per Patrignone.

1586a.11.14 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla di Sisto V “Super universas” portante privilegi.

1586b.12.13 \ (Pergamena edita Colucci XXXI p.52 dall’ARCHIVIO VATICANO) \

Breve di Sisto V “Sedes apostolicas pia mater”  Erezione del Presidato di Montalto.

1586c.12.13 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di Sisto V “Postquam nos”.

1587.5.2 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di Sisto V portante privilegi e doni.

1588a.2.13 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di Sisto V portante privilegi.

1588b.4.29 \ (Documento del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Lettera del Cardinale Gaetani.

1588c.7.10 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Privilegi e Capitoli inerenti l’altare della S. Croce nella Chiesa  di S. Maria alla Collegiata.

1589a.6.01 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla “Hodie ex certis”.

1589b.8.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore del Monastero conferma la nomina del rettore cappellano di S. Maria degli Angeli a S. Vittoria.

1590  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara e delle carte De Minicis, ma non rintracciata da Crocetti 1988) \

Diploma di Antonio Melis cavaliere Gerosolimitano.

1592 \ (Ddocumento del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Tabelle della città di Montalto.

1593.7.18 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di conferma di privilegi di Clemente VIII.

1597.6.11 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di Clemente VIII su gabelle e pedaggi.

1598c. circa \  Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, 266) \ Antico elenco in pergamena delle reliquie che si venerano in S. Vittoria.

1598a.3.12 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti di Manara) \

Breve di Clemente VIII che accorda a Domenico Squarcia e al nipote Camillo di eseguire permute con i beni della chiesa di S. Pietro in Gaianello.

1598b.7.3 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla portante esenzione  di pesi camerali.

1605.8.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate commendatario di Farfa conferma la nomina del Priore santavittoriese.

1606.7.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Breve pontificio col quale si accorda ad Antonia Bonaccorsi un aiuto caritativo.

1608.9.13 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Bolla di Paolo V sul monastero di Montalto.

1613a.1.29 \  (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi(29 Gennaio) ed  edita Colucci XXIX, 262) \

Il cardinale Alessandro Peretti abate commendatario di Farfa deputa un suo vicario generale per i monasteri della Marca, il quale costituisce anche visitatore e riformatore di essi monasteri.

1613b.4.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Papa Paolo V concede una speciale indulgenza.

1614a.4.23 \ ( d Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi e di Vogel) \

Vittorio di S. Vittoria promette osservare la regola monastica.

1614b.6.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Professione del monaco Buonaventura di Monte di nove che promette osservare la regola.

1614c.6.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Lorenzo di S. Vittoria monaco promette osservare la regola.

1614d.6.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il monaco Gio. Battista di S. Vittoria promette osservare la regola.

1614e.6.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il monaco Fortunato di S. Vittoria promette osservare la regola.

1614f.11.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il monaco Paolo di S. Vittoria promette osservare la regola.

1615.12.29 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e delle carte De Minicis e di Manara) \

Breve di Paolo V che concede indulgenza per la Chiesa di S. Maria della Valle in S. Vittoria.

1616.4.20 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve di indulgenza di Paolo V.

1618.9.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, e nelle note Manara con giorno 15) \

Paolo V concede altra indulgenza  alla chiesa del Monastero.

1622.5.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore conferisce le chiesa Parocchiale di S. Pietro in Porta di Montefalcone.

1624.4.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza del Protonotario apostolico e referendario contro Nicolò Colucci.

1625a.6.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Domenico Borafalli monaco promette stabile dimora monastica e osservanza della regola.

1625b  \ (Pergamena santavittoriese segnalata ma non rintracciata da Crocetti 1988) \

Breve di Paolo V con indulgenza per S. Maria della Valle a Santa Vittoria- <vedi 1615>.

1626a.2.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’abate Modesto da Brescia dell’ordine di S. Giustina abate commendatario di Farfa prende possesso del monastero santa vittoriese e degli altri.

1626b.6.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Protonotario apostolico e giudice ordinario ad istanza de monaci dichiara la precedenza di S. Vittoria nelle processioni.

1626c.9.16 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Bolla di Urbano VIII che nomina Giovanni Gaspare Melis Vescovo di Anagni e lo immette nel possesso s.p.d. (uno dei 5 esemplari)

1626d.9.19  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e sono segnalate cinque pergamene uguali) \

Breve di Urbano VIII che partecipa a Giovanni Gaspare Melis la nomina a Vescovo di Anagni.< un altro de cinque esemplari notati dal Pennesi>

1626e.10.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato contro Nicola Colucci Antonio Marinelli ed Antonio Ghiandi.

1626f.11.15 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Urbano VIII che dispone per la presa di possesso di G. Gaspare Melis del Vescovato di Anagni.

1627a.3.11 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti di Manara) \

Breve di Urbano VIII che partecipa a Giovanni Gaspare Melis la proroga di cui sopra.

1627b.10.13  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Breve di Urbano VIII che proroga la spedizione delle bolle di nomina per G. Gaspare Melis a Vescovo di Anagni.

1628a.9.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate commendatario di Farfa in seguito al decreto di soppressione assegna il sostentamento al monaco Domenico Savini.

1628b.9.13 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXIX, 265) \

Il cardinale Barberini abate commendatario farfense partecipa alla soppressione dei monasterj farfensi della Marca colla secolarizzazione dei monaci al priore di S. Vittoria, e gli dà i suoi ordini circa l’amministrazione delle rendite di quel monastero.

1628c 9?\ (Nota del Vogel) Assoluzione pontificia da  scomunica.

1630.10.17 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \ Breve di Urbano VIII sulla elezione dei cappellani della cappellania Peretti.

1631.11.29 \ (nota del Vogel) \ Privilegio benedettino di possedere

1632a.7.1 \ (Pergamena santavittoriese edita Colucci XXXI p.55) \

Urbano VIII sopprime i monasteri di Santa Vittoria, di Force, di Montelparo, di Rotella e di Monte di nove e vi erige le Collegiate ed i monaci dichiarati canonici.

1632b.7.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate Commendatario di Farfa essendo stata stabilita la Collegiata secolare assegna un canonicato al sacerdote Leonardo Cruciani.

1633a.1.1 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis) \

Bolla di Urbano VIII che nomina Melis Francesco Proposto nella cattedrale di Anagni.

1633b.5.13 \ (Pergamena santavittoriese nelle carte De Minicis e non rintracciata da Crocetti 1988) \

Chirografo pontificio per la concessione di due fiere per il 20 giugno e 23 dicembre.

1633c.8.10 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Monitorio dell’Uditore di Curia  della Rev. Camera Apostolica Marcantonio Francioni.

1633d.11.26  (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Urbano VIII che nomina G. Gaspare De Melis Governatore provvisorio di Campagna e Marittima.

1634a.8.30  \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Monitorio con cui si accoglie un appello della Curia di Fermo relativo alle gabelle.

1634b.10.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Papa accorda una speciale indulgenza  alla chiesa collegiata santavittoriese.

1634c  \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988) \

Facoltà di assolvere dalle sentenze “criminali”.

1635a.3.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Urbano VIII accorda indulgenza a S. Maria delle Piagge. <e altra simile>

1635b.3.30 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Francesco Antonio Barberini partecipa una assoluzione concessa dalla S. Penitenziere.

1636a.5.20 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Breve di Urbano VIII che consente a Giovanni Gaspare Melis, Vescovo di Anagni, di disporre per testamento delle rendite provenienti da benefici ecclesiastici e dalla Mensa Vescovile, detratto quanto dovuto alla Rev. Camera Ap.

1640d.9.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Breve di Urbano VIII con cui stabilisce la quota per la sacrestia di ogni canonico.

1636b.12.3 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Il Card. Barberini, Abate Commendatario di Farfa, incarica il Priore di S. Vittoria per dare possesso del Beneficio di S. Caterina e di S. Bernardino a Giov. Battista (Ferrari) Leonardi di Milano.

1636. \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Il Cardinal Barberini incarica il priore santavittoriese per dare il possesso al beneficiato dei ss. Bernardino e Caterina.

1640a.3. \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di De Minicis e di Manara) \

Il Card. Antonio Barberini trasferisce  la Fiera del 23 al 9 dicembre.

1640c.4.30  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Monitorio relativo ad una causa in appello tra il Comune di S. Vittoria e Monterubbiano.

1640b.4. 20  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti) \

Chirografo del Card. Antonio Barberini con cui la fiera del 23 dicembre passa al 9 dicembre.

1643.7.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Monitorio dell’Uditore generale della camera apostolica.

1644a.6.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione dell’Uditore generale della camera apostolica per l’eredità di Natale de Rossi a che non siano molestati i figli di Tesaura Treccia.

1644b.11.8 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Innocenzo X concede una speciale indulgenza nella Collegiata per la festa di S. Giuseppe.

1646a.1.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Decreto dell’Uditore Generale della camera Apostolica per la lite tra Bartolomeo Agostni e il Capitolo collegiale.

1646b.2.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’Abate commendatario conferisce al chiercio Giambattista Tedori da Milano il beneficio della Visitazione a Monte San Pietrangeli.

1650.6.13 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti che l’ha vista e di Manara  e delle carte De Minicis) \

Diploma del Card. Antonio Barberini, Abate Commendatario di Nonantola, che nomina Francesco De Melis  Vicario Generale dell’Abbazia di Nonantola.

1651.4.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato esecutivo dell’Uditore generale della camera apostolica per il fruttato di un censo.

1654a.4.13 \ +  (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte de Minicis) \

Breve di Innocenzo X che nomina Francesco De Melis Luogotenete a Loreto.

1654b  \ (Pergamena santavittoriese nelle carte De Minicis, non rintracciata da Crocetti 1988) \

Bolla riguardante Mons. Francesco De Melis.

1656.5.6 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \  

Breve di indulgenza di Alessandro VII.

1658a.10.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione dell’Uditore della Camera Apostolica di non molestare l’abbate farfense per la giurisdizione della Collegiata di S. Vittoria.

1658b.12.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione dell’Uditore della Camera Apostolica agli Agostiniani d’Algeri per la croce da usare nelle processioni.

1658c \ (Pergamena santavittoriese nelle carte De Minicis, ma non rintracciata da Crocetti 1988) \

Francesco De Melis è eletto Governatore di Subiaco.

1659a.1.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, senza sintesi).

1659b.4.23 \ + (Pergamena della Parrocchia nei regesti di Pennesi ma esistente nel Comune nei regesti di Manara) \

Monitorio dell’Uditore camerale contro il Priore degli Agostiniani di S. Vittoria.

1659c.6.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi)

Inibizione del Commissario del Papa al vescovo di Fermo che non molesti il Capitolo santa vittoriese nel conferire i benefici.

1662.7.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato esecutivo dell’Uditore  per scudi 50 contro Nicolò Colucci.

1664a.6.14 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis) \

Monitorio relativo alla spesa delle Messe emesso nella controversia tra il Convento di S. Francesco di S. Vittoria e la famiglia Francalancia. < Altra nel 1665>

1664b.9.19 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di di Manara) \

Monitorio.

1665.7.21 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Monitorio diretto a salvaguardare i fondi del Convento di S. Francesco di S. Vittoria dalle pretese della famiglia Francalancia.

1666a.5.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione dello stesso Uditore di molestare dal possesso di alcuni beni due eredi Colucci a favore di Dorotea e Glicevia fu Arcangelo Colucci da S. Vittoria.

1666b.7.20 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Monitorio portante estinzione di un Censo in favore della Collegiata di S. Vittoria; appare il Monte di Pietà di S. Vittoria.

1667a.2.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Dispensa per matrimonio di Papa Clemente.

1667b.7.15 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato esecutivo per scudi 100 contro la eredità di Luigi Cotica.

1667c.11.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato dell’Uditore per scudi 5 contro Domenico di Force trasferitosi a Montefalcone.

1670.9.19 \  (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Monitorio.

1671a.2.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato esecutivo dell’Uditore contro Giuseppe Santucci di Monte San Martino.

1671b.10.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Monitorio dell’Uditore contro l’Arcivescovo di Fermo per competenze di giurisdizione.

1672.9.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione dell’Uditore in favore di Nicola Colucci contro il canonico Giovan Battista Imprelia.

1675a.10.19 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Monitorio.

1675b.12.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Papa Innocenzo XI concede speciale indulgenza nella collegiata di S. Vittoria.

1677.3.11 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza di condono dalla pena incorsa dal chierico Nicola Colucci.

1678a.9.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato esecutivo contro il Cipriani per scudi tre e denari 25.

1678b.9.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato esecutivo emesso dall’Uditore contro Nicola Catalini di Smerillo per scuti 3.

1678c.9.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato esecutivo contro Carlo Leonardi di Monte Fortino per scudi 6.

1678d.9.2 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato esecutivo dell’Uditore contro Bernardino Lipani e Michelangelo Vigorito e Ambrogio Ricci siguartà di Smerillo per scuti 3 e 25.

1678e  \ (Pergamena santa vittoriese nelle carte De Minicis; non rintracciata da Crocetti 1988) \

Diploma di Giovanni Gaspare Melis Cavaliere di S. Maurizio e Lazzaro.

1680.5.16 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Provvedimento dell’Uditore per reintegro  di un terreno a Colucci Dorotea Anna e Glicevia contro Morelletti Ifigenia Apollonia Ludovica ed Angela.

1681a.2.1 inoltre 6 giugno; 16 luglio e 2 agosto\ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Monitorio dell’Uditore di Curia della Camera Apostolica Urbano Sacchetti.

1681b.5.31 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Decreto dell’Uditore camerale contro Gio: Battista Bartolozzi Giovan Battista Bartolozzi.

1681c.6.6 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Censo istituito da Francesco Barafalli contro Giuseppe ed Elisabetta Gabrielli.

1682.6.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Papa Innocenzo XI concede  indulgenza nella chiesa di S. Rocco di S. Vittoria.

1684.10.4 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato esecutivo dell’uditore contro Egidio Lucidi per scudi 6.

1686.1.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione dell’Uditore di turbare dal possesso giurisdizionale Farfense sulla collegiata di  S. Vittoria.

1688a.8.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Priore della collegiata si reca nella chiesa di S. Maria della Piaggia a pubblicare un’indulgenza per la festa di S. Lorenzo

1688b.8.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato per scudi 830 e denari 30 in favore di Nicola Colucci sull’eredità Folchi.

1689.5.10 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti 1988) \

Nuova Cappellania di S. Maria della Quercia nella Chiesa della Madonna del Monte. <poi 1898 >

1690a.7.1 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi, ma senza sintesi)

1690b.9.5 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Dispensa pontificia di impedimento a contrarre matrimonio.

1691.12.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione dell’Uditore camerale di danneggiare alcuni fondi .

1692b.3.10 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Intimazione per sospensione di esecuzione di una sentenza 30.1.1692.

1692c.6.14 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione dell’uditore camerale di molestare le signore Colucci Dorotea e Glicevia per la proprietà terriera.

1692d.6.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il Card. Prefetto di signatura sopra richiesta delle eredi Colucci Dorotea e Glicevia.

1692e.8.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Monitorio dell’Uditore della Camera apostolica di non doversi molestare la giurisdizione Farfense.

1692f.9.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Decreto dell’Uditore camerale peri  beni dell’eredità del fu Carlo Folchi.

1692a.1.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Sentenza dell’Uditore camerale di scudi 300 a favore di Nicola Colucci sull’eredità Folchi Carlo.

1693b.1.30 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Privilegio sulla fiera di S. Vito.

1695.11.28 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Decreto del giudice delegato dal Papa portante liquidazione di spesa nel contenzioso tra Nicola Colucci e i Carmelitani della Scala di Roma per il testamento di Carlo Folchi.

1696c.11.25 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’abate di Farfa conferisce il beneficio di S. Giuseppe a Giambattista Colucci nella chiesa di S. Caterina.

1696a.10.20 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Mandato esecutivo dall’Uditore Camerale in favore dell’abate di Santa Maria di Grottaferrata contro Domenico Lucidi per scuti 6700 di affitto.

1696b.10.26 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Il capitolo nomina il P. Zaccaria da Montalboddo predicatore quaresimale.

1698a.1.12 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Dispensa del Papa da impedimento per contrarre matrimonio.

1698c \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione dell’Uditore camerale di non molestare Dorotea Colucci e sorella per l’eredità della sorella Anna e del fratello Nicola.

1698b.8.10 \ + ( Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara mentre Crocetti ha la data all’anno 1689) \

Privilegio di erezione della cappellania di S. Maria della Quercia nella Chiesa del Monte.

1700.8. \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Clemente (XI) fa concedere il Beneficio di S. Giuseppe nella collegiata a Carlo Gallevati pluribeneficiato.

1701.3. 24 \ + (Pergamena esistente nel Comune santavittoriese) \

Bolla con indulgenza.

1702.8.17 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione all’arcivescovo di Fermo di non attuare atto contro la giurisdizione di Farfa.

1708.4.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Clemente XI accorda una speciale indulgenza nella chiesa dei Frati Minori Conventuali di S. Vittoria.

1709  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

L’abate commendatario di Farfa conferisce al canonico Antonio Ciabattoni il beneficio di San Giuseppe nella chiesa di S. Caterina.

1713.12.19 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Clemente XI concede una  indulgenza nella Collegiata di S. Vittoria.

1715.7.15 \ (Documento santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 \

Breve per la Fiera del 18 settembre.

1716  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 che l’aveva vista uguale a quella del 1718 ambedue negli appunti manoscritti) \

Monitorio per il pagamento dell’imposizione sui focolari dei forestieri proprietari di case in S. Vittoria. Vedi 1718.8

1718a.8.27 \ + Pergamena esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara e delle carte De Minicis) \

Monitorio del Card. Imperiali in materia fiscale contro i forestieri che posseggono case in S. Vittoria che paghino l’imposizione per i focolari.

1718b.9.13 \ (Cartaceo cc.2 del Comune santa vittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Lettera dell’Arcivescovo di Fermo che partecipail cambiamento della fiera di S. Tomasso.

1721  \ (Pergamena santavittoriese non rintracciata da Crocetti 1988 ma nelle carte De Minicis) \ Lettere inibitorie per Domenico Del Duca.

1727a.2.18 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Benedetto XIII concede una indulgenza nella chiesa di S. Croce.

1727b.4.3 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Benedetto XIII concede un’indulgenza nella Collegiata di S. Vittoria.

1731  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Clemente XII conferma la nomina canonicale del sacerdote Saverio Castignani.

1732a.4.30 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Inibizione dell’uditore camrale ai canonici della Collegiata di molestare la doppia porzione del priore.

1732b.9.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Clemente XII concede indulgenza alla chiesa di S. Vittoria.

1733a  \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Clemente XII concede indulgenza nella chiesa di S. Maria della Piaggia in territorio di S. Vittoria.

1733b \ 1740 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Clemente XII concede l’indulgenza sulla visita delle 7 chiese in S. Vittoria.

1735 (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Manara) \

Breve del vescovo di Montalto.

1740.4.9 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Bolla dell’arcivescovo  fermano Borgia per l’erezione del beneficio della Annunziazione.

1758.7.15 \ (Due Pergamene della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi senza sintesi)

1762.3.24 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti che l’ha vista e di Manara) \

Breve di Clemente XIII, relativo alla Chiesa Collegiata di S. Vittoria.

1779.5.7 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara con mese di marzo) \

Monitorio del Buon Governo su istanza del Comune di S. Vittoria.

1784.7. 13 \ ( Cartaceo del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara. Altro cartaceo del 13 giugno 1784 con cui il cardinal Casali Prefeto del Buon Governo proibisce l’appello al riguardo) \

Elenco e descrizione dei beni della comunità di S. Vittoria che  Pio VII ha trasferito alla Rev.da Camera Apostolica :  il Maglio, due mulini, uno al Tenna e uno all’Aso con folla.

1793.12.7 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di Pennesi) \

Monitorio dell’uditore della camera apostolica per non contrastare l’istituzione di benefici al capitolo collegiale di S. Vittoria.

1796 circa(Pergamena santavittoriese nelle carte De Minicis)   <manca sintesi solo un nome> \ Valeriani Segretario

1798.5.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Consacrazione della nuova collegiata  da Mons.  Menocchio su autorizzazione dell’arcivescovo Fermano.

1800 (Documento esistente nel Comune santavittoriese nei regesti di Manara e atto cartaceo simile 13 aprile 1801) \

Elenco dei beni della Comunità di S. Vittoria che il Motu Proprio di Pio VII ha trasferito alla Rev. Camera Apostolica. Vedi 1784

1803.1.29 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Monitorio dell’uditore camerale alla  curia di Fermo di non molestare i canonici Santa Vittoria nel nominare i beneficiati.

1804.8.4 \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Lettera apostolica di Pio VII diretta al Vicario Generale dell’Arcivescovato di Fermo portante concessioni al chierico Zefferino di Domenico Marini.

1805a.7.23 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Indulgenza speciale concessa  nella chiesa Collegiata dal Papa Pio VII per l’ufficiatura settimanale, le prebende e le vesti canonicali.

1805b.8.6 \ (Pergamena della Parrocchia di S. Vittoria nei regesti di  Pennesi) \

Bolla del Papa Pio VII

1807a.5.30  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di Manara) \

Lettera apostolica di Pio VII diretta al Vicario Generale dell’Arcivescovato di Fermo portante una concessione in favore del Can. Serafino Monti.

1807b.5.30  \ (Pergamena del Comune santavittoriese nei regesti di Crocetti e di di Manara) \

Lettera apostolica di Pio VII di privilegi al canonico Serafino Monti.

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FERMO Atti del Comune 1537-1547 – digitazione di Albino Vesprini dalle sintesi fatte da Marini dei “Consilia Communis Firmi”

Conclusione del Libro 67 Consilia et Cernite 1537

(103) Die 27 dantur solita luminaria Fratribus S. Crucis. Providetur et exigitur pecunia pro guastarolibus. Habitantibus castrum S. Benedicti qui venerant de Ophida et conceditur terrenum quoddam de Monte Aquilino, sicut Sanctoro Cautio. Confirmantur etiam terrae de Monte Aquilino datae patri in favorem D. Vincentiae Jo. Baptistae de Firmo.

Castellanus S. Benedicti est affinis fratris Thomae. Ser Caesar de S. Angelo fuit exactor librae.

Die 28 agitur de recipiendo Legato in  civitatem venturo, et de salariatis, confirmandis.

Die 29 legitur juramentum magnificorum dominorum, de quibus extractis nihil dictum fuerat. Priores sunt Hieronymus Ancileus, Falconus Joctus, Franciscus Francolinus, Pieractius Jo, Ludovici, Dionysius Senegardus, Gilbertus Guerrerius. Confalonerii Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Jacobus Cordella, Antonius Ludovici. Consules Bonifatius Riccius S. B., Simon Tindalus Camp.i. Bancherius Pilae Johannes Antonii Scattoni. Desunt notarii consulum et Bancherii. Carta 343 t.o ad 431.

LIBRO 68 CONSILIA CERNITE 1537

Die 20 aprilis 1537 Mag.corum dominorum legitur extractio ut supra, excepto Jacobo Cordella; nam extractus est, Marinus Cordella, Simon Tindalus dicitur Simon Bartholomei. Notarius Consulum ser Perjacobus Urbanus. Dicitur Legatus adventasse Fabrianum. Jacobus dicitur pater Marini Cordellae defuncti, et ponitur loco filii.  Dominus Antonius Franciscus dicitur olim Gubernator. Caetera ut supra.

Die 21 Mag.cus D. Marcellus legitur Castellanus Arcis Alliorum, et donatur munere.

Die 29 in juramento Dominorum legitur notarius Bancherii ser Jo.Baptista ser Lucae. Caetera habentur ut in praecedenti libro Carta 1 ad 32.

Die 3 Maji Joannis Fruductii allata est truculenta mors ei inflicta in Castro Falleroni, ubi arma sonant. Mittuntur duo Reformatores cum Baroncello.

Die 4  redeuntibus Reformatoribus, fit jus contra occisores Jo. Ufredutiii. Requiritur Hieronymus Ancileus Prior absens. Legatus proibet accedere ad Abbatiam S. Claudii nisi cum deputatis Communitas S. Genesii petit cives Firmanos ad componendam differentiam finium inter illam et Gualdum. D. Franciscus Clarelli scribit posse Mag.cos Priores remittere terminos condemnatis in contumacia in Terra Montis Fortini. Gentilis Francisci de  Nobilibus,  qui olim cum sociis vulnera inflixerat ser Hieronimo Pernicolae recipitur ad gratiam.

Die 5 ser Felix Morronus Roma discessit Calabriam versus. Caetera ut in praecedenti libro.

(103v)Die 18 in Concilio Generali celebrato in aede Fraternitatis, Legatus orationem habuit ad Firmanos, qui eum protectorem eligerant, et ut superius habetur munere argenteo per Dominum Felicem Roma misso donaverant,  et civitatem ac Statum ei ex corde protegendum, et servandum obtulerant. Laudat charitatem et justitiam Firmanorum et fidem erga  Sanctam Ecclesiam, et jubet eos esse bono animo, et spondet se velle  concedere quidquid petierint. Dicit se impetrasse a Pontifice diminutionem unius ducati pro foculari, et reduxisse ad 4000 scut.  quibus succurritur periculo gravi Turcharum imminenti. Item reduxisse taxam vastatiorum Anconae ad 3000 scut. tota Provincia. Denique se velle dare operam justitiae Firmanae,  et per Mag.cum Gubernatorem et Mag.cos D. Priores ministretur.  Quibus respondit D. Hieronymus Rosatus. Deinde lectum Felix  Breve reductionis praedictarum taxarum, quae exiguntur per aes et libram, et castra non gravantur in bonis a civibus ibi possessis, sed cives solvunt in civitate libram dictorum bonorum.

Die 19 Communitas S. Elpidi promittit cautiones pro Firmanis, et ei aguntur gratiae. Legatus non multum curare visus est reditum magistri Baltaxaris (da Monte Alliorum) et Cancellarius asserit illum electum esse praeceptorem (deest quo loco). Auditur rumor de Castri Alliorum demolitione, quam vult Legatus. D. Jo. Franciscus Gregorius  commendat decimam  partem salarii sui quia fuit Romae Gubernator Provinciae. Legatus honorifice accipitur in viridariis Firmanorum  ad spatiandum.

Die 23 agitur de Castro Alliorum Firmanis restituendo, ut in precedenti Libro; ser Thadeus de Narnio die 24 dicit se servisse Firmanis post discessum D.  Augustini Recuperi Gubernatoris tribus mensibus. D. Franciscus Alexandri est creditor Communis, et statuuntur cives, qui ei computum revideant qui electi sunt die 26 Junii Jo. Baptista Morronus, Antonius Morphus, et Antonius Grana. Hieronymus Formichinus septuagenarius, et pene surdus, dispensatur a Cernitis. Confirmati sunt in officiis suis ser Lucas Cordella, ser Bartholomeus coadiutor, ser Persanctes Barnabei. Providetur salario Magistri Anzovini Amoratti. Carta 32 t.o ad 65.

Die 10 Junii 1537 in Concilio confirmantur deliberationes et gratiae Cernitarum.

Die 11 suffragis dantur cives exactores pro foculari et guastarolis D. Hieronymus Rosatus, Antonius Matheutius, Bartholomeus Massutius, Antonius Morphus, Jo. Baptista Morronus, Permatheus Rachamadorus, ser Jo. Baptista Florellus, ser Persimon. Cives ad promittendum et componendum Permatheus Rachamadorus, Bastianus Savinus, Lucas Hieronymus, Jacobus Francisci. Sindicus computationis pro vastarolis Bartholomeus Massutius. Ser Caesar de Trevio petit suam pecuniam de mutuo, et de servitute praestita. Eadem die Dionysius ser Antonii dicitur habuisse discessum per 8 dies pro festo S. Joannis.

Die 22 vacante loco Federici Civitellae mortui Reg.ris S. Bartholomei, Federicus Vincus sufficitur Troylus Pacharonus Regulator S. Martini et loco Francisci Morroni mortui (104) Regulatoris Campilegi ponitur Peregrinus eius filius.  D. Andrea Maximo Capitaneo datur commeatus redendi in patriam instantium feriarum tempore. Locantur in castris maritimis equites Ill.mi Domini Pauli Vitelli. Pistoja dicitur equuleo fuisse impositus, igne pedibus imposito, et Franciscus Grassus olim Regulator, et Troylo Adam imminere periculum vitae et si innocentissimus sit, et eius mors magnam afferet calamitatem publicam. Eligitur (ut videtur Capitaneus) post designatos D. Alexander Peruzzini de Orciano. Ser Hieronymus, et ser Julius leguntur praesentes Regulatores Jo. Franciscus videtur esse apud Ill.mum D. Valerium. Antonius Jo. Andreae est Castellanus Moliani. Die 26 ex litteris Card Cesarini ad Ill.mum D. Valerium habetur sibi magnae esse curae, ut Firmanis restituatur Castrum Allionum. Ex litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris Romae legitur modus quo restituendum  est castrum. Ex litteris D. Montani de Montanis Maceratae Oratoris, Cardinalis Legatus petit 65 vastatores in arce Anconae, et 50  scut. pro expeditione Turcarum. Respondetur D. Gentili, ut nisi arx possit conservari, solo  aequentur moenia cum Arce Alliorum. Interim scribitur Ill.mo D. Valerio, ut velit integrum reddi Castrum, in ultimo ut sola moenia diruantur. Idem agitur cum D. Bastiano Commissario et D. Legato D. Bono Francisco commendatur capitula de his facta inter Cardinalem Cesarinum et Legatum. Repetitur dies 11 Junii, et scribente D. Persimone Thibaldo de fidejussione ad emenda bona exititiorum praedicti Castri, respondetur petendo quae sit haec varietas D. Ambrosii. Interim rogatur Ill.mus D. Valerius, ut de his agat cum Legato, et fit mandatum in personam D. Joannis Canniti ad promittendum pro Communitate de emptione bonorum etc. Gratiae aguntur Communitati Offidae de peditibus oblatis, qui si veniant, recipiendi dicuntur cum maximo amore et gratitudine. Mittuntur quator homines de Monte Falconum et de Smerillo ad praestandam obedientiam Legato, et ad excusandum factum, quod non explicatur.

Die 12 mittitur Ill.mo D. Valerio, decretum esse,  ut nihil agatur, nisi quod conclusum fuit inter Legatum et Cardinalem Cesarinum.

Die 13 Legatus scribit se nonnullos de Offida custodes Castri Alliorum exclusisse, quia senes et male vestiti erant, et reliquisse de his in Castro 23 Offidanos, 7 Tolentinates, et 20 se supplevisse, quibus mittatur stipendium etc. His omnibus providere jubentur Mag.ci D. Priores, et Felix Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, D. Jo. Franciscus Pichonus, D. Pompejus Azolinus, Pierus Pellegrinus, Ciriacus Baldutius, Ciottus Adam, ser Jo. Baptistam Florellus, Aurelius Pacharonus, ser Stephanus Azolinus, Jo. Jacobus Beneincasa, Vincentius Ursini, Nicolaus Dolcebene, An…..na.

Die 15 Jo. Jacobus Morronus, et Antonius Morphus mittuntur Oratorem (104v) Maceratam ad Concilium Pro.le. Fit mandatum compositionis inter Montem Elparum  et Montem Rynaldum D.ni Pompejo Azolino, et Persimoni Thibaldo. Laudatur Octavianus Humilis de Patrignone, et donatur civilitate. Nicolaus Permathei de S. Elpidio eligitur ad extimanda bona exititiorum Castri Alliorum iuxta capitula Cardinalis Cesarini et Legati. Repetuntur praedae factae in castro Petrioli de inde legitur.

Die 27 Maij Vicus Chiarellae et Rocha capta a D. Marcello et commendantur illa loca

Cardinali Cesarino, ut protegat et commendet D. Legato.

Die 30 Maij D. Legato commendantur nomine Castri Alliorum, qui ab omni caede liberi sunt. Kalendis Junii habentur litterae Legati scriptae Magistero Julio eius Phisico, quibus significat calicem et alias ab exititiis castri Alliorum res et sacrario subraptas fuisse restituitas, et plurimos eorum petiisse Romam, nec potuisse caussam revocari ad Legatum. Oratores electi, ut subito restituatur Castrum a Legato, fuerunt D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Petrus Simon Thibaldus, ser Lucianus Carpinus dicitur olim fuisse Commissarius Turris Palmarum.

Die 3 D. Angelus Dei Bufalo respondit Oratoribus, mentem esse Pontificis reddendi Castrum; facta solutione a Communi Firmi de tertio stipendio, et receptis in Castro exititiis etc. Magister Federicus de Marioctis de Matholica (dicitur per errorem de Matticula) litteris laudatur de bene actis in suo munere arithmeticae. D. Andreas Maximus commendatur pro Rachanati Praetura. Hieronymus Formichinus septuagenarius eximitur ab obligatione veniendi ad Cernitas. Reperiunt acta die 10-11-12-33 Junii, 19 Maji etc. Carta 65 t.o ad 157.

Die 1 Julii 1537 Turcharum suspicio annuntiatur. Ill.mus D. Valerius rediens a Legato dicit eum velle demolitionem Castri.

Die 2 Rev.dus D. Tiberius Corradum cum litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris  super rebus castri Alliorum nuntiat addendum in causa Troyli et aliorum civium Commissarium, et protestatur de nullitate processus, quia cives obedierunt voluntati et decreto Cernitae in providendo, custodiendo, conducendo pedites etc. Mittuntur Commissarii Bastianus Savinus, ser Hieronymus Patimalus, Baptista Adae, Perus Baccilis, Gentilis de Nobilibus, Lucas Giliutius, et Jo. Andreas Ciceri cum Longobardis, et malleis ferreis, piconibus aliis que instrumentis ad demolitionem Castrum, sed media via steterunt, atque redierunt re imperfecta etc.

Die 8 Pellegrinus Baccilis missus est ad Castrum cum guastarolis et 200 peditibus. Deinde reditur ad mensem Junii, diemque tertiam, et sancitur rogari Legatum, ut sua intersit ne Firmani illudantur de Castro Alliorum. Adduntur Oratores Romae Octavianus Azolinus, Jo. Jacobus Martinus, Federicus Vincus. Ser Persimon Marini creatur depositarius librae.

Die 6 Junii leguntur extracti castellani, ser Hieronymus Angelita Moliani, Aquavivae Felix Guerrerius, Gualdi Felix Pacharonus, Montis Falconum Lucas (G)iliuctius, (105) Benedicti ser Marianus Sanctis, Portus Vincentius Stabilis (desunt extractiones Mag. D.orum) et die 22 leguntur solum Regulatores qui supra.

Die 26 Junii  agitur de vastatoribus mittendis Anconam,  et de collocandis militibus in oris maritimis.

Die 27 D. Bonfranciscus Camerarius Legati petit vastatores ad demoliendam arcem et muros Castri Alliorum. Respondetur per Cancellarium cives expectare a Protectore, ut conservet capitula inter eum et Cardinalem Cesarinum inita.

Die 1 Julii iterum D. Bonfranciscus Camerarius et Auricularius Legati petit devastatores, et attulit Breve Pontificis de demolitione arcis et murorum; et Ill.mus D. Valerius retulit a Legato, illum velle restituire Castrum, data saltem cautione de dicta demolitione, quae remittitur ad Concilium Gen.le.

Die 6 commendante Ill.mo D. Juliano Cesarino, D. Silvius Arcerius de Civitella post D. Alexandrum Peruzinum eligitur Capitaneus. Ex litteris Legati ad Mag.cum Gubernatorem Firmi mittuntur ad accipiendam possessionem Castri Alliorum Jo. Franciscus Rosatus, Caesar de Nobilibus, Ludovicus Vincus,  Conceptus Vincus, Bonfilius Morronus, Octavianus Azolinus, Antonius Matiutius, Bastianus Savinus, Baronus Eltocomando, Baptistae Adae, Costantinus Adae, Falconus Periocti, Chrysostomus Baptistae et alius qui recentiori atramento videtur deletus, Caesar Adam, Dominicus Lucae, Jacobus Francisci.

Die 7 agitur de vastandis muris Castri, sed consultores non conveniunt. Deinde in alia Cernita repentina sancitur expectare Concilium sed interim conservari indemnes qui se contulerint ad demoliendos muros. Demum fit mandatum D. Montano de petenda praeceptorum revocatione, et de interponenda appellatione.

Die 8 litterae Cardinalis Cesarini, et Gentilis Billaquae Oratoris habentur, ex quibus sancitur in Consilio demoliri muros Castri Alliorum, quamvis habeatur praeceptum Legati de nihil innovando in Castro. Promittitur tamen per civitatem, non offendere homines dicti Castri, et relinquere eos pacifice frui suis bonis in eodem Castro;  et mittuntur Anconam ad legatum 40 vastatores. Conficiuntur instrumenta bellica. Commissariis protestantibus, quia Castrum est sine custodibus, eliguntur novi Commissarii ad demolitionem murorum: Hieronymus Assaltus, Antonius Morphus, Pellegrinus Baccilis, Lucas Hieronymi, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Paulus Montanus, Falconus Joctus.

Die 10 Vincentius Partinus praeteritis diebus,  et hodie legitur Prior Priorum. D. Montanus de Montanis Orator retulit, Legatum promisisse verbis praeceptum circa murorum demolitionem, sed non recognoscet dummodo de caetero non innovetur quicquam: revocasse ad viam juris caussam civium promissorum; velle (105v) cautionem de pacifice relinquendis hominibus Castri Alliorum ut fruantur suis bonis, deputatis duobus civibus ex parte Firmanorum, et duobus ex parte Legati, ut cuique redditur quod suum est.

Die 11 iterum rogatur Legatus, ut velit concedere executionem Brevis ut Firmani demoliantur muros, et praestari cautiones a civitate, non a particularibus. Providetur de justitia exequenda secundum jus in Castro Alliorum. D. Montano de Montanis Oratori committitur, ut referat D. Legato ut dignetur notum facere, quod siquis velit redire in Castrum Alliorum, redeat intra triduum, quo elapso post litteras D. Priorum habitas incidant in poenam non redeuntes ad habitandum, si postea inventi fuerint in Castro vel eius territorio. Et quia illi exititii, quum non sint demoliti muri, molestant homines Status Firmani, et turbant ipsorum res, D. Joannes Cannitus advocatus et procurator Firmi protestatur ante D. Tarusium Gubernatorem de executione Brevis pro demolitione murorum, et de provisione, ne existitii turbent homines Firmi, Comitatus et Castri praedicti in personis, vel bonis, nec armatas faciant, secus non teneri de scandalis etc.

Reformatores ad bimestre sunt Lucas Giliuctius, Felix Guerrerius, Ippolitus Caesaris, Jo. Andreas Paganelli, ser Dominicus Mazatinus de Petritulo, Petrus Francisci de Monte Giberto, Antonius Picolinus de Marano, ser Jo. Jacobus Christaldus de Campo Fellonum, N.N. de Fallerono, ser Joannes de Ripa Cerreti.

Die 14 Quiriaco Baldutio Prior Priorum, iuxta litteras D. Montani de Montanis non respondetur Legato, qui differt praecipere demolitionem Castri, sed banniti Status Ecclesiae capti transmittuntur ad eum, et Antonoctius Schiavtti  discurrens per agrum Firmanum requiritur ut capiatur, et illico suspendatur. Dicuntur exititii Alliorum eripuisse res habitatoribus, et qui sunt pro Firmanis fuisse expoliati.

Die 17 Breve Pontificis iubet restitutionem Castri Alliorum in manibus deputati a Legato cum mandato restituendi pecunias Oratori Firmano solutas pro Castro. Accusabantur Firmani de espulsis hominibus Alliorum post restitutionem Castri, quibus concessae sunt represaliae. Mag.cus D. Gubernator Tharusinus fidem facit pro veritate, quod a tempore habiti Castri de manibus D. Marcelli non ex illis hominibus cum suis bonis erant in Castro. Abierant enim cum suis bonis ante restitutionem propter monitiones et minas vice legati, de quibus explorari potest veritas a castris circumvicinis. Imploratur auxilium Ill.mi D. Valerii, et Ill.mi D. Petri Alovisii Curatur reductio hominum Alliorum ad Castrum; et emptio honorum non redeuntium ducatis 1000.

Die 20 in imminentibus periculis Reipubblicae voverant Matronae Firmanae civitatem argenteam Virgini Lauretanae, et creantur depositarii pecuniae D. Marianus Pernensis, et Franciscus Savinus. Collectores vero Thomas Bibliopola, Perdominicus Marcutii, ser Dominicus promisit Octaviano Azolino (106) se plurimos exititios reducturum ad Castrum, si eius caveatur. Sancitur poena capitis contra offendentes  aliquem ex ipsis. Quaeritur Consilium a Repubblicis Firmo benevolis ad jurandum Republicae Firmanae. Scribitur ad D. Philippum de Rachanato teste quod exititii ante restitutum Castrum exierint.

Ill.mus D. Stephanus Columna petit solutionem pro vastatoribus Anconae, referente Bartholomeo Massutio, qui Macerata rediit Orator.

Die 22 Ill.mus D. Valerius laudat destinationem Oratorum Romam, et consulit ut bene informent et justificent caussam et res civitatis apud Pontificem, et si ipse velit constare in sua sententia, alluquantur Oratores Imperatoris, quibus ipse D. dabit litteras, ut supplicent Suam Sanctitatem pro hac civitate, ne amplius molestetur; et si inexorabilis sit, petatur ut Firmum evellatur a legatione. Si res in deterius labatur, revocetur Hieronymus Branchadorus, aliique cives ad opitulandum Patriae, et promittit se curaturum apud Dominationem Venetam, ut civitati iuvetur. Item commendandum monet Troylum  ut privatum civem, et Legato respondendum, Firmanos non impedituros; quominus si velit ipse recipiat Castrum Alliorum; si vero velit ut ipsa communitas faciat hanc restitutionem, restituat pecunias a Firmanis solutas pro emptione Castri. Oratores electi sunt D. Gentilis Billaqua, D. Pompejus Azolinus, D. Montanus de Montanis, Jo. Baptista Morronus, Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massutius, Octavianus Azolinus, Bastianus Savinus; de quibus quattuor decernuntur. Respondetur Legato, Castrum esse apertum et demolitum unde potest ingredi et exire pro suo arbitratu, et quum fores fuerint combustae ante resignationem Firmanis factam, ipsemet sumat meritum supplicium de iis, quos invenerit delinquentes. Publicatur absolutio delictorum civium.  In Concilio Oratores statuuntur praedicti Doctores Legum cum Jo. Baptista Morrono.

Die 24 affertur rumor, et a quibusdam Fratribus Observantinis confirmatur in Monte Albotto esse 3000 peditum, qui illic male se gerunt, et timetur ne huc proripiant. Dionysius est Prior Priorum.

Die 27 in festo Assumptionis fiunt solum luminaria et cursus. Ser Caesar Coluccius reficitur de animalibus sibi interceptis in castro S. Angeli pro Repubblica. D. Hieronymo nepotis Jacobi Cordellae cum licentia traditur nuptui in Monte S. Mariae in Georgio. D. Hieronymus Anglicus (alias Angelico) electus est a Secretis Repubblicae Rachanatensis, eique sufficitur Castellanus Moliani Jo. Marinus Casella. Deinde replicantur quae dicta sunt die 6-7 et circa demolitionem agitur die 9; prout supra Carta 158 ad 252.

Die ….. Augusti 1537 legitur Guerrierius D. Persanctis receptus ad gratiam Petrus et filius. (106v) Cives necati sunt in  castro Falleroni, et sancitur lex contra uccisores civium ac Ill.mo duci Camerini scribitur pro capiendis interfactoribus in suo territorio. Providetur quia exititii Alliorum confugiunt ad Montem Ulmi, et Castrum Alliorum est sine gubernio. Legatus prohibuit solemnitates in festo Assumptionis sed invitatur ad festum Legatus, dante bravium Ludovico Vinco. Pedites de Monte Albotto dicuntur confluxisse Maceratam, et praeficiuntur sex cives ad cogendos milites pro defensione civitatis.

Die 13 D. Petrus Simon est Prior Priorum. Ser Philippus Maceretus da Compo Fullonum Orator se contulit Romam. Citantur cives a Legato declarandis incidisse in multas poenas propter demolitionem murorum castri contra mandatum eiusdem; de qua re rescribitur ad Ill.mum D. Petrus Alovisium, auditur adventus Turcharum prope diem. Pierus Baccinus cum aliis civibus  ad defensionem deputatus est. Revocantur cives in civitatem. Marescallus dicitur adventasse in castrum Lauri.

Die 15 dicuntur  castrum versus adventasse 400 pedites, quamvis narrentur irruere Castrum S. Viti occupatum ab Esinis. Significatur castris,  ut cum denuo suspicio Turcharum habeatur, se contineant in armis et sub Commissariis Firmanis. In cursu bravii habita et quaestio quia equus Ludovici Vinci, qui praeteriit equum D. Antonii Giliuctii, percussus fuit a quodam de Monte Reali, et auriga equi Federici Morroni,  qui secundus intravit Ecclesiam, rapuit bravium secundum de manibus Jo. Andreae  Mansueti. Ergo equi cursores intrabant tunc Ecclesiam S. Mariae in Castello. Praesens fuit huic festo R.mus Ludovicus Furconius Ep.us.

Die 22 referentibus dominis Laurentio Angelo et Joanne Barabutio Oratoribus, Legatus distulit sententiam declaratoriam incursae poenae ad sex dies, et in penultima quum Romam sit abiturus, vult solutionem ultimam focularis, et resignationem Castri dicuntur pedites abituri per iter maritimum, et coguntur quingenti pedites sub Commissariis Jo. Francisco Calisto, Theodoro, Venero Permathei, ac Thoma Pacharoni ad tuendam civitatem et castra maritima. Provisores sunt Antonius Grana, Pellegrinus Baccinus, Baronus Altocomando, J. Marinus Bonvicinus, Martinus Paladinus cum ser Jo. Francisco coepit quosdam Thucros Officiales Ortizani ser Raynaldus ser Baptistae de Monte Giberto, Altidonae ser Antonius Marini de Lauro, S. Petri Morici ser Ventura ser Julii de Monte Falconum. Reliqui omnes desunt. Guidus Vinc(i)us legitur in Officio Appicciulati, et renunciat nisi solvatur ei Bulla. Ill. D. Stephanus et Commissarius Pontificis qui bene egerat in commendatione Firmanorum in trajectione militum, munere donantur. Rechanatenses et Elpidiani fidejusserunt pro Firmanis de emptione bonorum extitiorum Montis Alliorum, et relevantur indemnes tres furcae justitiae Firmanae traditi necati sunt. D. Camillus de Lauro commendatur pro Montis Robiani. (107) Prior Priorum die 20 est  Antonius Spinuctius. Deest extractio officia ….ura. Interposita est appellatio contra sententiam Legati in Firmanos.

Die 25 Augusti Jo. Marinus ser Cipriani, et Antonius Morphus extimatores duxerunt granum flor 2 bol.30, hordeum flor.1 bol.24, speltam flor.1.

Die 26 legitur Card.lis Farnesius electus protector Firmanorum. Comes Acetus erat Orator Romae cum aliis duobus civibus. Felici Pacharono castellano Gualdi petendi subrogatur Gaspar ser Stephani. Confirmatur decretum de familiari abitatione civium in civitate,  alias lacerentur, et succedant appicciulati extrahendi. Agitur quod sub praesenti  Summo Pontifice, et consultato Cardinali Cesarino, civitas cum Comitatu sit sub R.mo D. de Farnesio. Lactantius et Gaspar ser Michaelis de Sarnano amantissimi Firmanorum donantur civitate.

Imbussolantur cives etiam appicciolati qui de 15 in 25 dies mittantur ad arcem S. Petri de Aliis. Carta 253 ad 289.

Die 2 Septembris 1537. Priori Priorum D. Petro Simone Patrasso, legitur in litteris Oratorum indignatus Pontifex de non soluto ducato focularis de quinque ex Catro Alliorum olim interfectis. Proponitur Ill. D. Petrus Aloysius protector. Committitur Oratoribus, ut postulata a Pontifice executioni mandari iuvent ita, ut Firmani removeantur a Legatione Cardinalis Tranensis. Cives exactores sunt Antonius Granae, Thomas Pacharonus, ser Theodorus, Jacobus Ludovici, Joannes Scattoni, Permatheus Nicolai Magistri Julii, Permarinus Branchadorus, ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Cichus Cipriani, Camillus Ciminus, Cacciacontes, Morphus, Stephanus Azolinus, Colangelus Ilioneus, Peroctius Ludovici, Dominicus Lucae, Branchadorus (Caesaris), Jo. Paulus Polidorus, Cicchus Hyppoliti. Deinde habetur Concilium, in quo sancitur mittere Romam Religiosos Guardianos et Priores Conventuum Firmi, qui testimonium perhibeant de veritate contra calumnias civitati inflictas. Confirmantur leges contra extrahentes rerum genera et contra non habitantes familiariter. Eliguntur, qui curam gerant pubblici boni, duo cives, et duo consiliarii per contratam, et sunt Petrus Paulus Pervenantii ac Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacobo Angeli, et Permartino patri Pauli, Hieronymus Assalti et Perantonius Mancinus cum Mariano Sgraffia et Pernicola Jo. Georgii, Jo. Baptista Persanctis et ser Theodorus Persanctis cum Polonio Baptista et Thoma Pieri Cichi, Nicolaus Adam, et Pierus Jo. Ludovici cum Antonio Piermathei et Baptista Adae, Aurelius Pacharonus et Antonius Calisti Pacharoni cum ser Grisancte Antonii et Jo. Andrea Antonii; Felix Guerrerius, et Jo. Paolus Montanus cum Persancte Baptistae et Hyppolitus Caesaris

Die 4 amici D. Ludovici Vinci scribunt Ill.mum D. Pierum Aloysium (107v) cum 4000 millibus peditum ad damna Firmanorum venturum, et Roma intra quatuor dies exiturum. Idem scribunt Oratores ser Lucas Cordella missus ad Hieronymum Rosatum aegrotantem retulit consilium eius, ut mittantur Romam cives ad implorandam misericordiam, et ad Ill.mum D. Valerium ac Hieronymum Branchadorum copiae litterarum, ut succurrant. Petitur a D. Valerio equus dono dandus Ill.mo D. Petro Aloysio. Dicitur equus esse Recineti. Scribitur Ill.mo Stephano et Constantio, ut opitulentur.

Die 5 Oratores destinati ire recusant. Baroncellus dicitur Magnificus.

Die 6 dicuntur ad defensionem civitatis convocandi Ill.mus D. Valerius, Caesar de Nobilibus, Hieronymus Branchadori ed alii cives. Proponuntur Oratores recusante D. Petro Simone Patrasso, R.dus Vicarius, D. Nicolaus Pacharonus et D. Franciscus Fr Cantalicius persuasit Cernitae, ut ad placandam iram Dei fieret remissio dirae imprecationis jam extintae. (Hac est excommunicationis, S. Eleutherii, quae fiebat candelis extintis) super bonis Reipublicae. (Hic Fr. Cantalicius erat S. Felix de Cantalicio, cuius sanctitas sub ea tempestate incoeperat florere). Idcirco impetratur absolutio per R.dum D. Vicarium.

Die 7 ab Ill.ma D. Joanna M.a per Regulatores  emitur equus. Loco Octaviani Azolini aegrotantis deputatur Peregrinus et pro Ludovico Vinco, Joannes Vincus cum aliis supradictis duodecim Capitaneis peditum ad  custodiam civitatis.

Die 8 Oratores scribunt Summum Pontificem nolle veniam concedere Firmanis,  et exploratores nuntiant D. Perum Aloysium venire. Sancitur facere obedientiam superioribus, si petant honesta; si vero veniant offensuri, defendere armis civitatem. Providetur nequis affendat aliquem, nec tollat res civium. D. Joannes dicitur  Capitaneus et Baroncellus Firmanorum. Cives ad exigendas impositiones statim solvendas superiori bus sunt Petrus Paulus Pervenantii, Hieronymus Percontis, Baronus, Pierotius Ludovici, Antognotius Calisti, Dominicus Lucae. Ad curam civitatis Pellegrinus Morronus, Ludovicus et Joannes Vincus, Jo. Franciscus Rosatus, Petrus Baccilis, Federicus Morronij, Jacobus Branchadorus, Ciottus Adammus, Falconus Joctus, Jo. Jacobus Mancinus, Sanctes Pellegrini, Octavianus Azolinus, Trojanus Riccius, Chrisostomus Baptistae. Eadem dieIll.mus D. Petrus Aloysius dicitur adventare, et D. Federico Vinco ac ser Persimone nuntiantibus Ill.man D. Joannam M.am discessuram, suppliciter rogatur ne discedat, sed consulat patriae et instet ut Pontifex placetur. Carta 290 ad 320.

Rubrica

Libri 69 Consilia Cernite 1538-1539-1540

  Die Veneris 18 Januarii 1538 desunt menses anni 1537 Octobr. Nov.bris et Dec.bris. Ore Priorum Perantonio Mancino et Gubernatore Firmi Mag.co D. Salvatorii Pacino (108) de Colle agitur ad solvenda impositione focularis, et equo Ill. D. Joannae Mariae donato Ill. Duci de Castro, et taxa Secretariorum, et D. Sebastiano Ansovino mercatore anconitano pro lignis datis Castellano Anconae. Cives et populares dicuntur missi Romam ad SS.mum D.um.

Die 20 Spiritualis Marchiae terminavit differentiam inter Montem Prandonum et Aquavivam. Providetur de recuperandis 800 ducatis mutuo datis R.mo Episcopo della Barba. Cives deputati ad impositionem collectae sunt Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Federicus Vincus, Jo. Mancinus Bonvicinus cum Conciliariis, ser Jacobo Palmerio, et Baptista Jo. Adae.

Die 25 mittendus est Orator ad Vicelegatum die dominico proximo, ut cum Oratoribus Provinciae reperiantur 2000 remigia. Prior est Ludovicus Francisci. Communitas Auximi misit electione suae praeturae ad arbitrium Firmanorum. Thesaurarius petit  solutionem equitum levis armaturae Pontificiae. Firmi habentur focularia 700. Ser Jo. Petrus Castaneus est depositarius a tempore quo civitas Firmi erat sub Ill. D. Petro Aloysio. Carta 1 ad 9.

Calendis Februarii 1538 ser Franciscus Fortuna de Rotella est Cancellarius Ill.mi D. Valerii Ursini, et petit 200 ducatos pro equo vendito Communi Firmano, et donato Ill.mo D. Petro Aloysio.

Die 6 fit impositio animalium a Civibus et Conciliariis deputatis. 

Die 10 adduntur duo Conciliarii deputati Joannes Perusini, et Tiberius Cautius. Fit descriptio hominum ab anno aetatis 18 ad 40, frumenti et hordei pro bello contra Turcas, Priore Priorum D. Hieronymo Rosato. Impetratur absolutio a censura contra renitentes bona Reipubblicae iuxta consilium viri religiosi devoti, et vitae spiritualis, de quo supra et per octo dies continuos a singulis Religiosis celebrantur Missae, et fiunt orationes pro animabus dimenticatis Purgatorii. R.dus Spiritualibus terminavit differentias praedarum inter Montem Ulmum, Firmum, Aquavivam et Asculanos.

Die 3 Thesaurarius scribit introitus Firmanos non sufficere ad solvendas impositiones etc., et non vult solvere salarium Mag.corum D. Priorum, nec aliorum. Respondetur D. Bindo Altovito, Thesaurario Provinciae, et scribitur Legato ne tollantur salaria. D. Fabius Alcolinus de Rocha contrata advocatus Curialis iterum conducitur advocatus pro Firmanis sine provisione in his temporibus procellosis propter miseriam civitatis. Commendatur D. Petrus Perjacobi aromatarii de Monte Rubiano pro Fabriani pretura. Ser Persimone ser Pieri depositario,  fit exactio vastatorum Anconae in Comitatu de tempore elapso, et de impositionibus praeteritis exactis providetur familiae Palatii. Redit ab Urbe (108v) D. Gentilis Billa cqua Orator.

Die 20 Priores sunt Vincentius Calvucius, Jannes Fatii, Caesar Pieri, Colangelus Ilionei, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius. Regulatores Troylus Adammus Flor., Antonius Matheutii de Veteribus S. B., Antonius  Morphus Camp. Confal.rii, Vincentius Partinus, Pacharonus Jacobi, Bartholomeus Massutius, Caesar Adammus, ser Julius Morica, Constantius Montanus. Consules D. Ludovicus Angelita Cast., Hieronymus Percontis Pilae, ser Nicolaus de Morpho notarius. Bancherius Castelli D. Persimon Petrus Columnellus capitaneus Hispanorum, qui permanet in Regno, recipitur cum honore.

Die 22 satisfit Ill.mae D. Joannae Mariae Ufridutiae Ursinae de pensione domus, quam habitat Magister Macilentus. In prioratu vacante ob mortem Joannis Fatii admittitur Vagnotius Fatius eius filius, jurantibus eius facultates iuxta ordinem Statutorum Jo Marino Casello et Jo. Marino Bonvicino. Item Jo. Antonius Adam frater carnalis Troyli defuncti subrogatur ei in Regularia, nullo alio concorrendo et in regimine. Scribenti Collegio Provinciae de rata Oratorum ad SS.mum de non gravando Provinciam de remigiis, respondetur civitatem per suum  Oratorem acceptasse portionem suam remigum.

Die 24 Sebastiano Persimonis Priore Priorum, Mag.ci D.ni juraverunt, aegrotante Vincentio Calvutio, absentibus D.Dominico, Jacobo Guerrerio, et Jo. Antonio Adae, qui Troylo suffectus erat. Camillus (Sav)inus est loco Caesaris Pieri, et Vagnotius Fatius loco Joannis Fatii: juramentum deest Confal.rum. Consulum et Bancherii. Carta 9 t.o ad 20.

Die 7 Martii 1538 D. Vicelegato petente 50 remiges pro galeris Pontificis, scribitur ut reducatur numerus hominum civitatis. Fit exactio de compositione, sive gratia.

Die … Vicelegatus et Paulus Justinianus commissarius Pontificis instantissime petunt 50 remiges, et expediuntur. Thesaurarius petit omnes condemnationes a 30 annis citra. Consulitur in adventu Pontificis ad Templum Lauretanum per Oratores petere reintegrationem Status et non gravare de debitis taxarum tempore antecedenti Status privationem.

Die 13 Oratores ad Pontificem eliguntur D. Gentilis Billacqua, et Jo. Franciscus Rosatus, pro quibus 20 bol. quilibet civis solvit.

Die 17 ser Jo. Francisco Rosato suis curis distento proponitur Antonius Permathei Orator.

Die 18 Vincentius Adam renunciavit regimini.

Die 24 ser Hieronymus est exactor ducati focularium. Communitas gravatur exactionibus et debitis ita, ut cives de foculari solummodo tenentur libris 50, et populares 25. Etiam qui non habent  ad solutionem domorum. Legitur haeres Joannis Ufriductii officialis damnorum datorum.

Die 27 ser Marianus Carpinus, et Alexander Pacharonus sunt extimatores olei ad flor.52 promiliari quolibet spaciato.

Die 29 post multam varietatem (109) suffragiorum protestantibus Mag.cis D. Prioribus, et D. Hieronymo Rosato, Antonio Morpho, et aliis, et cogente D. Gubernatore sub poena amissionis omnium bonorum, sancitur est solveri, et invenire remiges pro galeriis Pontificiis. Cives electi ad equitandum pro remigibus sunt Falconus Joctus, Jo. Baptista Persanctis, , Jo. Marinus Bonvicinus,  Cacciacontes Jo. Baptistae, Lucas Giliuctius, Pierus Baccinus, cives et consiliarii electi, ut cogerent remiges in civitate, sunt Peregrinus Baccinus, Franciscus Francolinus, Ludovicus Francisci, Baptista Permarini Adae, Dominicus Lucae, Franciscus Calabria, Jacobus Azolinus, Dominicus Cruciani, Polonius Baptistae, Cichus Discretionis, Theseus Nicolai, Dominicus Mathei.

Die ultima agitur de remigibus, infecta re, quia non potuit sufficiens numerus pecuniae inveniri, et habetur mandatum comparendi Maceratae. Carta 21 ad 36.

Die 5 Aprilis 1538 Jo. Baptista Morronus redit Orator a Legato, et ser Troyanus Riccius a Commissario remigum, ac D. Gentilis Billacqua et Antonius Permathei a Pontifice.

Die 7 transactato macello Luciano de S. Elpidio ad Mare Antonii filio deputantur cives exactores collectarum Jo. Franciscus Pacharonus, Lucas Giliutius, Ludovicus Francisci, Pierus Baccinus, Antonius Calisti Pacharoni, Antonius Ludovici pro quolibet contrata.

Die 11 Jo. Franciscus Rosatus Orator a Legato redit, hortaturque cernitam, ut mittat cives pro defensione rerum et jurium Communi Firmi, et de interesse passo in emptione Montis S. Petri de Alliis. Salarium Magistri Macilenti ordinatur solvi a Camera Apostolica, quae occupaverat Firmanis introitus gabellarum et salis, quos tenebat Jo. Franciscus Rosatus, et Legatus jubet mittere homines bene informatos de eius credito, et computu Communis ad Pontificem. Perantonius dicitur de (d)irectis.

Die 13 D. Franciscus Catena venetus mutuavit pecunias pro Communi Firmi  D. Gentili Billacqua, et Federico Vinco.

Die 22 Priores sunt Joannes Magister Marii, ser Persimon ser Pieri, Sebastianus Savinus, Ludovicus Vincus, ser Julius Morica, Alexander Morronus. Confal.rii Nicolaus Pacharonus, Jo. Paulus Polidorus, Caesar Pieri, Branchadorus Caesaris, Federicus Civitella, Nicolaus Amici. Consules S. M. et Flor. desunt cum notario. Bancherius Pilae D. Pompejus Azolinus. Carta 36 t.o ad 42., quae scripta non est, et deest Dominorum juramentum.

Die 5 Maij 1538. Superiori mense, et nunc leguntur represaliae, et executiones in (109v) animalia civium factas pro debitis Communis Firmi. Habetur Commissarius medii ducatus pro centenario solvendo infra octo dies, et litterae Gubernatoris Comitatus, quibus consulit recurrere ad Pontificem de nimio gravamine huius impositionis ascendentis ad duc. 6600. Revidentur computa D. Ludovici Strozzi. Caesar Tammurus solvit sex florenos Marescallo pro Commune Firmano. Satisfit D. Sebastiano Ansovino de 218 ducatis.

Die 8 fit instantia ut exactio Comitatus olim Firmi fiat in effectu, ne communitas Firmi patiat amplius damnum de interesse.

Die 17 praesentibus Peroctio Ludovici Laurentii et Jo. Ludovico Emilii praesentatur Peregrino Baccino electio Capitaneus S. Claudii ultra flumen Chienti facta a Cardinale de Gaddis Episcopo et Principe Firmano. D. Ludovicus Strozius Camerarius Episcopatus Firmani dederat electionem, sed habentur bandimenta Legati prohibentia solitas nundinas S. Claudii. Proponitur mittere Oratorem ad Vicelegatum cum Sinibaldo de Gaddis et D. Ludovico Strozzo pro defensione jurium Cardinalis et Communis.

Die 23 ser Jo. Baptista Florellus fit depositarius medii ducati Magister Ansovinus Amoractus rogatur ut contentus sit denariis solvendis  a Camera: quod si Camera noluerit persolvere, licentiatur. Idem dicitur Magistero Macilento. Die ultima ser Thomas de S. Angelo est Officialis Montis Pietatis a communitate Rachaneti. Carta 43 ad 54.

Die 21 Junii 1538 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Matheus Ciarpellae, Gaspar Evangelistae, Jo. Franciscus Rosatus, Venerus Permathei. Regulatores Nicolaus magistri Julii Cast., ser Marianus Carpinus Pilae, Vincentius Adam S. M. Confal.rii Baptista Nicolai Chrysostomi, Falconus Ioctus, ser Trojanus Riccius, Antonius Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Sebastianus Persimonis. Consules Federicus Vincus S. B., Antonius Ludovici Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. M. D. Franciscus Clarellus.

Die 23 ser Jo. Pierus Castaneus Orator ad vicelegatum et ad  D. Pompilium in Macerata, et Jo. Franciscus Pacharonus Orator ad Commissarios remigum in Ancona ferunt 24 ex eis post consignationem partim aufugisse, et partim aegrotasse, unde petunt reintegrari a Firmanis numerum sub poena relaxandi Marescallum contra homines civitatis.

Die 14 Julii cogitur Concilium pro Oratoribus destinandis ad Pontificem ad  (110) pretendas exgravationes, restitutionem introitum, et proventum etc. Dicuntur impensae caussa Marescalli quotidie crescere, et sancitur solvi de libra veteri debita a castris Comitatus olim Firmi.

Die 18 Augusti legitur Marescallus intercepisse animalia Firmanorum pro taxis Secretariorum, et a Commissario medii ducati minitari de  relaxandis represaliis, nisi infra quinque dies satisfiat de integra summa, referente ser Trojano Riccio Oratore.

Die 20 Augusti Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Petrus Matheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Confal.rii Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, D. Theseus Marchisinus, Peroctius Jo. Ludovici, Jo. Marinus ser Philippi, Franciscus Morronus. Consules Jo. Marinus ser Cipriani Cast., Felix Pacharonus Pilae, ser Prosper Galassius notarius. Bancherius Florentiae Branchadorus Caesaris.

Die 23 mittitur D. Gentilis cum altero cive Maceratam ad audiendam mentem Pontificis, et Legati. Jo. Franciscus Pacharonus fit procurator Communis ad promittendum et solvendum pro reductione predae animalium, ut supra. D. Caesar de Raynaldis fit procurator ad lites, praesertim in caussa cum Ludovico Strozzio. Curatur satisfactio D. Thesaurarii de impositione equitum levis armaturae, et Secretariorum. Instatur pro recuperatione pecuniae solutae pro remigibus. Revisores computi ser Persimonis ser Pieri depositarii sunt Peregrinus Baccinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Franciscus Valgarinus, Marinus Ciammagliae, Baptista Adae, Jacobus Angeli.

Die 28 Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato, et attulit Breve restitutionis gabellae, et introitus civitatis, et etiam Portus cum introitibus eius, obligata civitate ad satisfactionem salariatorum et debitorum. D. Joannes de Rochetta erat Marescalchus Provinciae. Revidentur computa omnibus aliis depositariis Communis. Non acceptatur gratia Brevis praedicti cum conditionibus relatis, dicente Antonio Permathei, qui cum D. Gentile fuerat Orator ad Pontificem, se valde mirari, quod a Sua Sanctitate non observentur promissa, maxime de impositione medii ducati, quae fuit reducta ad taxam Clementis, et gabellarum, quae fuerunt restitutae emptoribus. Ludovicus Vincus, Joannes Antonii Scattoni, ser Trojanus Riccius, Pierus Baccinus, Jo Franciscus Pacharonus, Antonius Hieronymi Matheutii, Dionysius ser Antonii se offerunt ire Romam (110v) ad pedes SS.mi sumptibus propriis, ut dignetur providere, ne gravamina sint majora introitibus etc. Carta 51 t.o ad 61.

Die 13 Septembris 1538. Lucas Giliutius Prior dicitur Lucas ser Bastiani, D. Salvator Pacinus est Gubernator. Magister Petrus Barontinus de Auximo praeceptor litterarum Fabriani petit eligi Firmi. Iterum gravatur civitas de tangente pro solutione D. Francisci Ozerii olim Oratoris Provinciae et coguntur Priores et alii Officiales Firmi ad solvendum debitum unius ducati pro foculari. D. Cornelio Centio de Macerata Commissario, jubetur descriptio grani et hordei, de quibus prohibetur Vicelegato extimatio de loco in locum Provinciae. Aurelius Pacharonus fit depositarius pro impositione debiti caussa vastatorum, et exactor.

Die 13 imponuntur 1000 salmae grani pro munitione triremium contra infedeles. Rogatur D. Marinus ut stipendium a Camera Apostolica ordinatum solvat Magistero Ansovino Amoracto.

Die 15 mittuntur Oratores ad Vicelegatum et ad Ill.mum D. Marchionem Guasti, seu olim Capitaneum equitumCe. Montis, qui sunt transituri.

Die Dominico 22 Sept. ser Trojanus Riccius, et Comes Acetus Oratores ad Commissarium remigum reductare impositionem grani referunt ad 700 salmas admittendas in solutione medii ducati. Ser Trojano fit mandatum promittenti pro minori qua poterit quantitate. Die Mercurii 9 Octobris proponitur a Vicelegato declaratio facta a Pontifice de impositione medii ducati vel secundum impositionem focularium, vel secundum taxam Clementis. Mittitur Sindicus et Orator ser Trojanus Riccius ad acceptandam solutionem secundum taxam Clementis, et attenta calamitate et miseria civitatis petitur taxari secundum eius potentiam.

Die Mercurii 26 Octobris convenitur cum aliis provincialibus ad acceptandum gravamen medii ducati. Revidentur computa ab impositione salis et a tempore D. Ludovici Ufridutii, Pierus Raynaldi, et D. Hieronymus Rosatus consulunt petendum a Pontifice Dominum et Patronum ad gubernium civitatis.

Die 29 Octobris Revisores computum Communitatis Firmanae sunt Petrus Paulus Pervenantii, Pierus Baccinus, Joannes Antonii Scattoni, Franciscus Valgarinus, Antonius Grana, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Ser Bartholomeus Giliutius, Jacobus Angeli, Marinus Ciammagliae, Georgius Antonius Sebastiani, Ser Berardinus Ludovici, Vincentius Gualteronus, (111) Jo. Andreas Paganelli praesentes, et Jo. Marinus ser Philippi, Constantius Baptistae Adae, Baptista Permarini Adae, Joannes Perusini absentes.

Die 21 Priores sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Hieronymus Formichinus, Joannes Ufridutius,  Jo. Jacobus Beneincasa, ser Berardinus Ludovici, Caesar de Nobilibus. Regulatores Pieroctius Jo. Ludovici Flor., D. Baptista Guerrerius S. Po., Caesar de Nobilibus Camp.i. Confal.rii, Jo. Franciscus Pacharonus, Quiriacus Baldutius, D. Sebastianus Martialis, Bartholomeus Argolicus, D. Vincentius Guerrerius, Cichus Bacinus. Bancherius S. Bartolomei Contes Acetus. De Consulibus nihil.

Die 27 agitur de debitis. Carta 62 ad 74.

Die 16 Augusti 1538 habentur oblationes civium pro stisfactione remigum. Repetantur quae dicta sunt die 5-8-13-17-19 et ultima Maij.

Die 27 Octobris legitur ultra caussas debitorum consultum de expurgandis civibus a calumniis. D. Nicolaus Pacharonus ivit Orator Romam, Pierus eius collega rediit. Dicitur voluntas Pontificis esse de restituendo Statu Firmanis. Cives expurgatores Communis a calumnis sunt D. Persimon Patras, Jo. Baptista Morronus, Octavianus Azolinus, et Petrus Paulus Pervenantii, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, et Falconus Joctus. Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, Lucas Hieronymi, et Sebastianus Savinus. Ludovicus Vincus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam et Antonius Grana.D. Pompejus Rosatus, D. Marianus Pernensis, Contes Acetus, et Jo. Marinus Casellus. Ex Contrata Campiletii desunt.

Die 10 Nov.bris Cichus Bacinus renuntiavit officium Confalonerii, et appicciulati petunt locum. Factae sunt executiones contra D. Priores, et crescunt gravamina. Morphus de Morphis Roma rediens dicit necesse, ut urbem petant 4 cives.

Die 1 Dec.bris agitur de debiti set gravaminibus.

Die Veneris 6 Decembris Jo. Jacobus Mancinus, et Peregrinus Baccinus Roma redeunt pro negociis publicis. Dicitur sal, quod modo venditur Firmi, in majori parte esse terra.Legatus concedit Prioribus accipere denarios undecumque pro Oratoribus Romae degentibus. D. Petrus Tholosanus de Colle est revisor cum deputatis Firmanis, et expurgavit cives depositarios a calumnia. Requiruntur cives qui volontarie ire velint Romam. Prosequuntur gravamina quotidie tum in communitatem, tum in cives.

Die 6 sancitur mittere cives Romam ad petendam restitutionem Status, et leguntur nomina (111v) supradictorum: de contrata autem Campiletii habentur Peregrinus  Bacci, Antonius Morphus, Hieronymus Patriarcha, et Gilbertus Guerrerius. Item ex consiliariis electi sunt Jacobus Angeli, Pierus Raynaldi, Permartinus Petripauli, et Thaddeus Hieronymi, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, et Marinus Ciammagliae, Dominicus Gosmei, Apollonius Megliorati, Dominicus Merloni, et ser Bartholomeus Giliutius, Antonius Permathei, Baptista Ada, Joannes Perusini, et Jo. Andreas Paganelli, ConstantiusAdam, ser Crisantes Antonii, Cicchus Descretionis, et Baptista Laurentii, Antonius, Aromatarius, Persanctes Baptistae, Hyppolitus Caesaris, ser Jacobus Palmerius. In die Conceptionis B.mae Virginis fiunt luminaria cum processione. Peroctius Jo. Ludovici unus ex Oratoribus Romam missis, eadem die rediens cum litteris D. Nicolai sui collegae, R.di D. Episcopi Surrentini, et D. Caesaris de Raynaldis retulit SS.mi D.ni clementiam, et mediante Ill.mo et Excell.mo  Duce de Castro, novo protectore voluntatem restituendi Statum Firmanis; sed vult, ut communitas Firmi confiteatur se deliquisse, et in emendationem culpae oblationem faciat sponte sua. Attulit etiam litteras Legati directas Vicelegato de exgravandis Firmanis a quibusdam gravaminibus.

Die Sabati 7 offeruntur Sedi Apostolicae scuti 4000, et loco muneris duc. 2000 Pontifici post restitutionem Status integri una cum Castro Montis S. Petri de Alliis et aliis privilegiis solvenda. Dux Castri rogatur ut suscipiat sub sua protectione civitatem et populum, et commendet Card.li Farnesio filio suo, ut similiter faciat. Fit mandatum de  oblatione in personam Jo. Francisci et Oratorum.

Die Dominico 15 Dec.bris, D. Sebastianus Martius est Commissarius Pontificius pro classis contra Turcas provisione, petitque agentem Firmanum ad faciendum computum de grani dati solutione. Agitur de solvendo medio ducato D. Laurentio Altovito

Vicethesaurario, et de aliis debitis.

Die 18 exactores impositionum sunt Franciscus Valgarinus et ser Bartholomeus Giliutius.

Die Veneris 20 Priores sunt ser Nicolaus ser Antonii, Hieronymus Antonii Tinti, Baronus Eltocomando, Gaspar ser Sthephani, D. Marianus Pernensis, Joannes Tabor. Confal.rii D. Ludovicus Angelita, Joannes Antonii Scattoni, Baronus Berardini Eltuocomando, Franciscus Grassi, D. Philippus Coptius,  Jo. Paulus Montanus. Consules D. Vincentius Guerrerius S. B., Jo. Franciscus Eliseus Ca.i , ser Andreas Francisci notarius. Bancherius Camp.i Sebastianus Persimonis.

Die Dominico 22 Prior Priorum est ser Bernardinus Ludovici pro Caesare de Nobilibus prae (112) mortuo, eius collega die 6 legitur Jo. Jacobus Beneincasa, et die 17 Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus Orator a Vicelegato, et a Commissario grani retulit, nolle stare conventioni et contractu inter se et Communi Firmi inito, sed velle 300 salmas grani pro armata Pontificis, item denarios per mensem pro 4 vastatoribus mittenti ad Castrum Ecclesiae. Mittitur Romam instrumentum conventionis, et circa vastatores obeditur D. Alexander Pallantonius Locumtenens, seu Commissarius Legati die Jovis 26 iubet mittere Fabrianum ad Legatum 14 vastatores cum zappis, pichonibus, pani set rationem unius caloreni quotidiani, et pane, vino et sex bobus atque uno artifice de arte qualibet. Octavianus Azolinus mittitur Orator cum pecunia pro vastatoribus et caeteris praedictis.

Die Veneris 27 habentur litterae ab Urbe Peroctii Oratoris, qui Fulgineum Comitatus fuerat ducem Castri, et narratur Pontifex non contentari 6000 scut, sed velle 12000, ut retulit etiam Vincentius Lucae Matheutii, cui Romam redeunti datur mandatum pro Peroctio de promittenda d.ta summa, dummodo Status restituatur integer Firmanis cum Castro Alliorum, petita majori quae poterit dilatione. Hieronymus Branchadorus offert se ipsum, et Jacobum filium existentem penes Exc.mum ducem in beneficium publicum.

Die 28 in Concilio statuitur mittere Romam etiam duos de populo. Carta 75 ad 122.

Die 5 Januarii 1539. Michael Rubeus est Prior Priorum, mortuo Nicolao ser Antonii. Jo. Franciscus Pacharonus praesentaverat litteras commendatatias Ducis Castri in favorem communitatis, sed hiis non ostantibus Vicelegatus vult 14 vastatores, libras 600 panis, salmas 5 hordei, et quinque vini die quolibet, et sex boves aratorios cum tregiis a castra etc. Commissarius vero 300 salmas grani exspeditur pro 10 vastatoribus et 4 bobus rogando ne communitas de reliquo gravetur; quod nisi profuerit, mittatur ad Castro Orator, qui cum capitaneo Peregrino, mediante Stephano Columna impetret gratiam ab ipso Duce, et Legato. Cichus Berardini Tamburri subrogatur Janni eius fratri carnali defuncto. Filiis Jacobi Antonii Frictae conceditur nubere sororem extra districtum. Fratribus S. M.ae de Capodarcha dantur cementa pro fabrica conventus.

Die 6 confirmantur Provisores abundantiae Petrus Paulus Pervenantii, Vincentius Parrinus, Lucas Giliutius, Joannes Antonii Scattoni, Jo. Baptista Persanctis, Dionysius ser Antonii, Pierus Baccinus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam, Jo. Marinus ser Philippi, Georgius Antonius Sebastiani, (112v) Peregrinus Baccinus,  Taddeus Hieronymi, Dominicus Mathei, ser Bartholomeus Giliutius, Marinus Ciammogliea, Jo. Antonius Spachasasso, ApolloniusBaptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Jo. Andreas Paganelli, Baptista Laurentii, Cichus Descretionis, Hyppolitus Caesaris, Persanctes  Baptistae, Pierus Raynaldi.

Die 6 habetur buxulum vastatorum decriptum.

Die Mercurii 8 extat in civitate Vice Marescallus cum duobus equis ad expensas Communis cum ordine ut faciant executionem, nisi infra octo dies habent 300 salmas grani pro abundantia Romae. Mittitur cursor ad Ducem Castri pro commendantiis ad Summum Pontificem, ne graventur Firmani, attenta miseria civitatis, agitur de responso ad Episcopum Sorrentinum de offerendis pecuniis pro recuperatione Status, et de mittendo super his Oratore Duci de Castro; idemque agitur die 22, et die 24, quo Bartholomeus Massutius electus Orator commedatur Jacobo Branchadoro electo eius collegae. Carta 122 t.o ad 129.

Die 9 Februarii 1539 fit in civitate et portu descriptio grani, et de qualibet decina dantur duae salmae, excepta familiae provisione. Rogatur Commissarius recipere granum pro pretio currenti, ne Communitas gravetur.

Die 16 ser Caesar de Trevio donatur civilitate. Cives additi pro abundantia et materia grani sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Hieronymus Ufridutius, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Costantius Montanus.

Die 17 ex litteris Jo. Francisci Pacharoni Oratoris ad Commissarium volentem 300 salmas grani pro pretio flor. 3, fit mandatum eidem Oratori et Antonio Permathei consignandi et mensurandi etc.

Die mercurii 19 jubetur Bartholomeo Massutio, ut statim ac habuerit responsionem a Duce Castri de restitutione Status, et resolutionem, debeat Firmanis intimare, et quamvis non esset ad votum, non discedat ab Urbe sine voluntate Communis.

Die Jovis 20 Priores sunt Permatheus Nicolai Magistri Julii, Franciscus Leffectus, Lucas Hieronymi Matheucii, Antonius Ilionei, Vincentius Rictii Adae, Antonius Morphus. Regulatores Petrus Paulus Pervenantius Cast., Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis. Confal.rii Vincentius Gualteronus, ser Marianus Sanctis, Jacobus Bertachinus, Antonius Grana, D. Hieronymus Rosatus, ser Lucas Cordella. Consules Franciscus Sebastiani Cast., Falconus Joctus Pilae, ser Jacobus Vigoritus notarius. Bancherius Castelli non nominatur.

Die Sabbati 22 Antonius Permathei recepit a Commissaris (113) pretium integrum 300 salmas grani mensurandi sibi intra termina medii mensis Martii. Dicitur Bartholomeus Massutius pro suis negociis ab Urbe revocandus.

Die Dominico 23 Cichus Tamburrus Prior aegrotat. Litterae Bartholomei Massutii nuntiant Pontificem nullo modo reddere velle Castrum M.tis S. Petri de Alliis, et de reliquo velle solutionem talem, qualis a Communi Firmi fieri non poterit. Respondetur, ut declaretur a superioribus quomodo debeant solvi taxae, quod impositio vastatorum Anconae exigenda a Comitatu, et relicta, cum effectu exigatur, ut satisfiat creditoribus Communis; et habita responsione, sit in arbitrio Oratoris stare, vel redire, sed ante discessum supplicet Sanctitati Suae, ut dignetur dare modum aliquem in hac miserrima civitate vivendi cum quiete et aliqua satisfactione habitantium, ita ut appareat aliqua facies civitatis. Deputati sunt pro grano requirendo Jo. Marinus Casellus et Lucas Giliucius, Antonius Permathei, et Jacobus Angeli. Ser Bartholomeus Diliutius obtulit 300 salmas pro pretio flor. trium et bon. 30, accepto pretio per Commissarium soluto 900 flor., et habita de reliquo obligatione solvendo ad messem. Accipitur oblatio, cui fecit satis Jo. Franciscus Rosatus D. Manno Mannino de Florentia procuratori D. Sebastiani Martii commissarii, et refertur in margine ad diem 26 Maij.

Carta 129 t.o ad 155.

Die 2 martii 1539. Referente Jo. Francisco Pacharono Oratore, et monente Magistero Macilento Agrippa, mens Vicelegati est ponere Firmi Curiam Generalem Provinciae, et Magistero Macilento scribitur, ut alia die maneat Maceratae, et alloquatur Vicelegatum de modo tenendo pro consequenda praedicta Curia. Caesar Guarnerii, licet domum habeat solummodo Firmi, non habitat.

Die Dominico 9 Martii mittitur Romam ad Oratores pro Curia Generali Provinciae assequenda. Caesar Guarnerii dicitur Caesar Pompee. Vincentius Stabilis est depositarius. Fit a quolibet assignatio capitalium ex aeris sui, sed non allibratur domus propriae habitationis.

Die 10 electi ad ordinandam impositionem medii pro centenario fuerunt Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Persimon ser Pieri,  et ser Jo. Baptista Florellus ex civibus, de consiliariis vero Antonius Permathei, Jacobus Angeli, Apollonius Baptistae, et Jo. Andreas Paganelli.

Die 17 absente ser Bartholomeo Cordella procancellario, ser Lucas Cordella eius pater supplet in adunantia, qua sancitur scribere R.do D. Lucae Branchadoro, ut pro Firmanis gratias agat (113v) Duci Castri de protectione suscepta, et narret communitatem dolere nimis non posse plus offerre pro reintegratione Status, cum sit ad praesens reducta in maxima paupertate et miseria, et interim intuatur num possit aliquid haberi, et sciri quo tendat mens Pontificis circa res Firmanas.

Die 23 Franciscus Guerrerius est creditor Communis in flor. 2074; scribente Card.li Camerario, qui jubet satisfieri sub poena excommunicationis et interdicti, D. Hieronymus Bassus de Firmo commendatur pro Cinguli praetura. Magister Ansovinus Amoractus est electus praeceptor Anconae. Reducuntur salaria, et  nunctiari jubetur Pontifici, communitatem non posse retinere Magisterum scholarum  Cancellarium, neque residentiam Magistratus. Sancitur cum D. Luca Branchadori et D. Caesare da Raynaldis mittere Jo. Franciscum Pacharonum ad Pontificem et legatum pro habenda Curia Generali. Die penult. agitur de impositionis capitulis. De carnium provisione etc.

Carta 156 ad 172.

Die 21 Aprilis 1539 Priores sunt Pollidorus Cauctius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus ser Philippi, ser Lucas Cordella. Confal.rii ser Jacobus Pierius, Franciscus Leffectus, ser Theodorus Persanctis, Gaspar Evangelistae, Stephanus Azolinus, Berardinus Georgius. Consules Lucas Hieronymi S. M., Franciscus Laurus Flor., ser Bartholomeus Giliucius notarius. Bancherius Pilae Jo. Paulus Polidorus. Praesides macelli Cichus Taborrus, Nicolaus Dolcebene, Lucas Giliuctius, Ciriacus Ballucius, Baptista Jo. Adae, Tiberius Cauctius, Baptista Laurentii, Lucas Antonius Philippi pro mense Maij: Junii vero Jo. Marinus ser Cipriani, Franciscus Valgarinus, Bertholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Prosperus Galassius, ser Jacobus Palmerius, Dominicus Mactei, Constantius ser Petri.

Die 11 Maij Card.lis de Carpo legitur proxime venturus in Provinciam Legatus. Antonius Morphus dicitur affinis ser Bartholomei Cordellae cancellarii.

Die 28 Bartholomeus Massutius Orator ab Urbe retulit, SS.mum Dominum dedisse sibi benedictionem et promisisse in suo adventu in Provinciam restitutionem Status: D. Antonium Franciscum Alambardum de Trevio gessisse pro Firmanis apud Pontificem, et bonam habere dispositionem erga civitatem. D. Bernardinum Ruffum olim Firmi Gubernatorem et nunc auditorem Legati solvendum esse stipendio suo. D. Salvator Pacinus de Colle Gubernator Firmanus laudatur, et discessurus donatura militia et civilitate. D. Jo. Baptista (114) de Mareschalchis de Meldula est novus Baroncellus Firmanorum.

Die 1 Junii Mag.cus D. Vespasianus Petrellus de Trevio est novus Gubernator Firmanus. Mittuntur Oratores Maceratam ad legatum ad faciendum cum deputatis calculum Status de impositione medii ducati, et  habetur Bulla Pontificis de augmento pretii salis ad rationem 3 quatrenorum pro qualibet libra. Gravatur communitas de solutione equitum pro stativis. Ser Jo. Baptista Florellus deputatur Orator cum D. Gentile Billacqua, qui dicitur esse Maceratae.

Die 6 Junii Jo. Franciscus Rosatus destinatur Orator ad Concilium Provinciae et ad Legatum, ut promittat ratam suam de augmento salis, pro qualitate civitatis. Ser Trojanum Riccium cancellarius dicit compatrem suum fidissimum. Carta 173 ad 185.

Die … Junij 1539. Interseruntur quaedam paginae catalogi pertinentis ad sec. XV, nam nomina civium ibi conscriptorum leguntur ex eis, qui vivebant anno 1447. Cives autem sunt ser Cleriacus (leg. Clericus) ser Joannis, ser Joannes ser Colectae, ser Bonus Joannes ser Bartholomei, ser Antonius ser Marini, ser Gentilis ser Marini, deletur ser Persanctes Ioannis de Campo Fellonum, ser Ulixes ser Simonis, Baptista Francisci de Aceto, Nicolaus ser Simonis, Franciscus D. Ludovici, Alexander Antonii Georgii, Franciscus Ludovici Vagnoctii, Gaspar Antonii Cisci, Antonius Jacobi Silvestri, Petrus Nicolai Forti, Jacobus Forti, ser Gentilis Antonii alias Macini (leg. Mancini), ser Joannes Leonardus ser Antonii, ser Gaspar ser Vannis, ser Pierus eius filius, ser Baldaxar Rogierii, ser Leonardus Blasini, ser Bartholomeus Perocti, Nicolaus Joannuctii, Catharinus ser Dominici, ser Simon Jacobi, Andreas de Calvutiis, Simon ser Joannis Baccilis, Ser jacobus Vagnoctii Migiluctii, Gaspar Antonii Adae, ser Pierus Nicolai Sorichae, deletur ser Jacobus Nicolai Targae, Nicolaus Antonutii, deletur ser Joannes Bartolomei de Gructis, ser Jacobus et ser Franciscus Bartholomei (in margine recentiori charactere scriptum est 1350, sed nomina civium spectant ad aevum minus antiquum anno 1350, nam plerique vixerunt anno 1480) ser Piermatheus Gasparis Azolini, ser Baldaxar Lucentini Mathei Smannati, Simon Magri Francisci, Anselmus Joannutii, Joannes Petri de Calvutiis, ser Laurentius ser Colae, ser Barnabeus ser Colae, ser Dominicus ser Francisci de Serviliano, D. Paulus de Angelinis, Antonius Nicolai Cripstofari, ser Lippus (114v) Gentilini, ser Blasius Gentilini, Perus Marinus Petri Stephani, Marcillinus D. Nicolai, Gabriel Lippactii, Mattheuctius Colae, ser Angelus Nicolae de Petritulo, D. Joannes Novellus, ser Marinus ser Andreae, ser Lanciloctus ser Francisci Fortunati, Pernicola Nicolai, Evangelista Vagnoctii Corraductii, Nicolaus Sabioni, D. Andreas, et D. Marius suus frater, D. Antonius de Pedibus, Andreas Nicolai Biselli, deletur Petrus Stephani, D. Johanne Antonius Joannis Campilecii, ser Simon Pauli, Antonius Franciscus Joannis Matheuctii, Perthomas Ludovici de ……..  Postea legitur = iuxta …dicitur  D. Angeli, suffragiis exceptum  faventibus 22, contrariis 11. (forsan et cathalogus conscriptorum in Franciscum Sfortiam qui eum Firmi eicerant: character ad illam pertinet aetatem). Reditur ad mense Junij 1539, et D. Nicolao Pacharono consulente, non mittuntur Oratores ad turbandam mentem Pontificis in caussa salis, sed Maceratam ad supplicandum, ut exgravetur communitas tot impositionibus. Camillus Ciminus producit listam civium impositionibus gravatorum, quorum bona tenentur a Camera Apostolica. Fit capella Conceptionis a Fratribus S. Francisci super portam civitatis.

Die Veneris 20 Junij Priores sunt Jo.Baptista Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensiss S. B. Dominicus Lucae Camp.i. Confal.rii Jo. Marinus ser Cipriani, D. Pompejus Azolinus, Dionysius ser Antonii, Colangelus Ilionei, Bonifatius Riccius, Hieronymus Morronus. Consules Stephanus Azolinus S. B., Jo. Paulus Montanus  Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. Martini Pierus ser Thomae. Praesides macelli pro mense Julii, Jacobus Francisci, Hieronymus Patriarcha, Baronus Eltocomando, Ludovicus Francisci, Jo. Ludovicus Emilii, Cichus Pupi, Dominicus Cruciani, Nicolaus Antonii Cavalerii Augusti, Pierus Baccininus, Baptista alias Cioctus (Adam), Gilbertus Guerrerius, Antonius Ludovici, Iacobus Ceteronus, Permartinus Petripauli, Marconus Mag.tri Innocentii, Jo. Antonius Antognicti.

Die Dominico 29 rogatur D. Mannus ut concedatur franchitiam pecudum communitati Portus pro macello datam a Communi Firmi. Carta 187 ad 196.

Die 20 Julii 1539 Jo. Baptista Morronus Orator ad Legatum cum ser Jo. Baptista (115) Florello retulit pro impositione medii ducati extimanda esse bona immobilia aequa lance inter civitatem et Comitatum, et solvendos de 700 flor. 100 a civitate, quae si debitrix  restet, solvat expensas extimationis, si secus, solvat easdem Comitatus. Item ser Franciscum Capotostum exactorem impositionis vastatorum Anconae debere rendere computum Communi Firmi de sua administratione: cives habentes possessionem in Comitatu conducere posse granum suum ad civitatem. D. Bernardus Machiavellus est commissarius Pontificius pro medio ducato. D. Jo. Baptistae Pontano olim Gubernatori Firmano scribitur.

Die Dominico 27 ser Bartholomeus cancellarius reddit Orator Legati. Communitas Fabriani petit a Firmanis commendari suos carceratos Legato.

Die 30 venit commissarius extimator bonorum immobilium. Carta 197 ad 202.

Die 1 Augusti 1539. Turcus Manentis et Vincentius Massutius se obligaverant pro 100 flor. solvendis D. Bernardo Machiavello. Assistentes commissariis extimatoribus Sebastianus Savinus, Antonius Morphus, et Antonius Grana.

Die 2 deputati cives pro impositione Octavianus Azolinus, D. Pompejus Azolinus, Bartholomeus Azolinus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha. Populares Piermartinus Petri Pauli cum Jacobo Angeli, Constantius ser Pieri cum Nicolao Antonii, Polonius Baptistae cum Dominico Merloni, Antonius Permathei cum Baptista Adami, Cichus Discretionis cum Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius cum Hyppolito Caesaris.

Die 3 dicitur Oratoribus Comitatus, ut congreget Concilium Generale omnium castrorum, ut moris erat omnium castrorum, ante separationem, quando communitas transmittebat quator cives pro implendis amicabiliter negociis etc. Interim extimantur bona stabilia civitatis.

Die 9 extimatores frugum sunt Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus.

Die Sabati 16 habentur litterae D. Caesaris de Raynaldis de compositione pro restauratione Status Firmani.

Die 17 fit mandatum in D. Pompejum Azolinum de promettendo curam Pontifice non ultra summam 15000 scut. pro reintegratione Status cum privilegiis, introitibus, et Castro Alliorum etc.

Die Mercurii 20 Priores sunt Baptista Nicolai Crysostomi, Baptista Cichi Billini, Brtholomeus Massutius, Baptista Permarini Adae, D. Vincentius Guerrerius, Dominicus Lucae. Confal.rii Pernicola Antonii,  ser Persimon ser Pieri, Lucas Hieronymi, Franciscus  (115v) Laurus, Dionysius Paparoctius, Gilibertus Guerrerius . Consules D. Gentilis Billacqua, Jo. Paulus Polidorus, et notarius ser Dorias Marini. Bancherius Flor.  Baptista Permarini Adae. Praesides macelli pro mense Septembris Baptista Nicolai Chrysostomi, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Jacobus Mancinus, Baptista Pacharonus, Persanctes Baptistae, Hippolitus Caesaris, Joannes Spinelli, Thomas Migni. Octobris, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Peregrinus Baccinus, Constantius Montanus, Stephanus Arcioni, Pierus Raynaldi, Felix Antonii, Dominicus Merloni.

Die 22 scribentibus D. Persancte Carpino, et D. Caesare de Raynaldis, e D. Fiscale,

Pontifex infra mensem aderit in Provincia, et infra octo dies discedet ab Urbe. Consulitur Card. lis de Carpo Legatus,  et expectatur adventus Sanctitatis Suae Perusium.

Die 23 Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus extimarunt salmam grani in flor. 6, hordei flor. 3 bon.20, speltae flor. 1 bon. 32 ad gabellam communem.

Die Dominico ult.o Augusti agitur de debitis Franciscus Saracini (se)nex dispensatur a Concilio. D. Antonius Vechinus commorans in civitate Anconae est commissarius Pontificius super augmento salis. Baronus Altocomando legitur filius Berardini.

Carta 202 t.0 ad 222.

Die 2 Septembris cives et consiliarii electi pro abundantia  sunt Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jo. Jacobus Mancinus, Felix Pacharonus, D. Franciscus Clarellus, Lucas Hieronymi, Jo. Antonius Adam, Permatheus Rachamatorus, D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Permarinus Petripauli, Jacobus Angeli, Constantius ser Pieri, Nicolaus Antonii, Polonius Baptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Baptista Adam, Cichus Discretionis, Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius, Hyppolitus Caesaris.

Die Venerii 12 sancitur mittere Oratores de regimine et de populo Camerinum ad pedes Pontificis rogaturos reintegrationem Status Firmani.

Die 19 agitur de munere faciendo Pontifici.

Die 25 Oratoribus Macerata scribentibus respondetur ut curent audientiam a Sua Sanctitate.

Die 29 Octavianus Azolinus unus ex Oratoribus rediit, et petit an revocandus sit unus ex Oratoribus. Respondetur, ut omnes sequantur Summum Pontificem.

Die 2 Octobris redierunt D. Hieronymus Rosatus, et D. Pompejus Azolinus Oratores,  qui referunt audientiam habitam a Pontifice, et mittandum esse Oratorem pro re

conficienda Camerinum ad SS.mum D.num. Deinde leguntur (116) nomina civium, qui 2 Martii statuti fuerant pro executione pecuniae Maceratam mittendae qui sunt Franciscus Leffectus, Lucachius, Antonius Ilioneus, Vincentius Ricii, Antonius Morphus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis, D. Petrus Simon Patras, ser Trojanus Riccius, Bartholomeus Massucius, Dionysius ser Antonii, Ludovicus Vincus, Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Marianus Pernensis, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha, Permatheus Raccamatorus, ser Marianus Carpinus, Antonius Matheutius, Pieretius Jo. Ludovici, Felix Pacharonus, Perdominicus Polisena, Franciscus Calabriae, Vincentius Ursini, Evangelista Gasparis, Falconus Joctus, Perotius ser Thomae, Ciottus Adam, Stephanus Azolinus, Dominicus Lucae, Lucas Giliutius, ser Theodorus Coluctius, Franciscus Eliseus, Berardinus Gagius, Philippus Manfronis, Bonifacius Riccius, Baptista Caprinus, Pernicola Fassica, Baptista Pacharonus, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Franciscus Pacharonus, Baptista Laurentii. Inter solutores vastatorum leguntur Vincentius Adam, Jo. Andreas Cialochonus, Jacobus Angeli, Jacobus Aurifex, Vincentius Foleciani, Julius Colae Pasqualicti, Cichus Bizarrus Cisci, Hieronymus Caroli, ……….. Gentilis Spetioli, ……… ser Stephani, ……….. Compagnutii, Thomas Pieri Caesaris, Constantius Aurifex, Thomas Mag.ri Joannis, Jo, Jacobus Pacinus, Baptista Ciottus, et Baptista Adami, Theseus Nicolai, Stephanus Arcioni, Hieronymus Joannis Georgii, Cichus Andreae Mitis, Permatheus Nicolai, et alii qui alias nominati sunt.

Die Mercurii 10 Septembris venit Firmum D. Antonius Franciscus Rambardus de Trevio missus a Pontifice, qui hodie, vel cras, est Roma discessurus, et monet Firmanos esse eiusdem bonae mentis de restituendo Statu, et civitas disponatur in eius adventu ad petitionem et ad oblationem de solvenda parte compositionis in pecunia numerata.

Die Jovis 11 Septembris D. Antonio Francisco de Trevio offeruntur pro Pontifice ad compositionem faciendam duc. 4000 infra terminum duorum mensium, vel 40 dierum post possessionem reintegrationis. Baptista Cichi Bellini Prior dicitur Baptista Francisci.

Carta 222 t.o ad 236.

Die 5 Octobris 1539 Federicus Vincus, et ser Trojanus Riccius obtulerant capitula pro abundantia civitatis. Sancitur ut quilibet civis, excepto grano ad usum familiae, teneatur dare salmas duas grani pro qualibet decina, unam pretio currenti, aliam pretio carnis priori.

Die 20 Mag.ci D.ni Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici. Regulatores (116v) Baptista Nicolai Chrysostomi, Hieronymus Assaltus, Jo. Marinus Bonvicinus, qui per errorem dicitur Camp.i, cum sit contratae S. M. Confal.rii Petrus Paulus Pervenantii, Perantonius Mancinus, Pierus ser Thomae, Jo. Jacobus Benincasa, D. Pergentilis Spetiolus, Joannes Tabor. Consules, Vincentius Adam S. M., Antonius Ilioneus Flor., ser Dorias Marini notarius. Bancherius ser Bartholomeus Persimon Marini.

Die 26 agitur de fidejussionibus pro abundantiae provisione deputati sunt Bartholomeus Massutius, D. Hieronymus Rosatus, Antonius Morphus, D. Franciscus Clarellus,  Octavianus Azolinus, Permatheus Raccamatorus,  Lucas Matheutius, Jo. Jacobus Mancinus, Jacobus Angeli, Antonius Permathei, Piermarinus Petripauli, Baptista Laurentii, Dominicus Merloni. Receptores grani sunt Peregrinus Baccinus, Jo Marinus Casellus, Jacobus Franciscus, et ser Jacobus Palmerius.

Die 23 Novembris fit amplum mandatum D. Pompejo Azolino Oratori Firmano ad Pontificem ad componendas res Status Firmani etc.  Ill.mo D. Sfortia de Cervara erat capitaneus equitum levis armaturae Pontificiae. D. Pompejus Azolinus intuitu Ill.i D. Octavii de Farnesio commedatur medicum phisicum Mag.cum Augustinum de Nursia, et communitas Ofidae Mag.cum Florium Vitalem de Monte S. Mariae in Lapide. Ser Trojanus Riccius Orator ad Legatum obtinuit solvere posse stativarum denarios, pro ratae divisione mense quolibet. Promittitur recognitio Duci Castri et aliis negociantibus rem Firmanorum apud Pontificem.

Die …… D. Pompejus Azolinus Orator Romae erat. Camillus Ciminus depositarius et exactor reddit computum. Communitas causam habet cum Hieronymo Ancileo. Profidetur satisfaciendo D. Berardino Ruffo. Carta 238 ad 247.

Die 2 Decembris 1539. Bancherius quidam Romae poenitentia ductus vult reddere Communi Firmi ducatos aurei 723 scut. 7 acceptos pro usuris et expensis indebite exactis sub annis 149.., 1499 et 1502.

Die Mercurii 3 sacerdos Ordinis Heremitarum S. Dominici obtulit praedictam restitutionem faciendam a duobus bonis viris Florentinis, qui volunt fieri debitores petita dilatione solutionis. Deputantur ad agendum cum praedicto sacerdote D. Hieronymus Rosatus, Baronus Eltuocomando, Ludovicus Vincus simul cum Gubernatore. D. Mannus nuntiat se in praeceptis habere de vendendo sale cum augmento trium quatrenorum. Jo. Franciscus Pacharonus est germanus Jo. Nicolai.

Die 14 ex praecepto Legato panis de grano communis non venditur nisi pauperibus.

Die 20 Mag.ci Priores sunt (117) Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Marinus, Vincentius Tortus, Hieronymus Ufriductius, Antonius Vechius, Jo. Paulus Montanus. Confal.rii, ser Nicolaus Sabinus, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Bernardinus Evangelistae, Contes Acetus, Alexander Morronus. Consules, Marinus Cordella S. B., Jacobus Guerrerius Camp.i, ser Perius Marini notarius. Bancherius Campiletii Nicolaus Dolcemele.  Pro Vincentio Torto vacante ex appicciolatis adducitur Gentilis de Nobilibus.

Die 22 redierat D. Pompejus Azolinus Orator ad Pontificem et ad Ducem Castri, et habentur litterae D. Antonii Francisci Alambardi de Trevio. Consanguinei D. Jacobi in Gabia commendant eum Communi Firmi.

Die 25 remittitur in Urbem D. Pompejus cum Antonio Permathei, suffragatis etiam Persancte Baptistae, Baptista Adami, et ser Jacobo Palmerio.

Die 26 Vicus de Monturano mutuaverat pecuniam D. Pompejo, et Matheus Marci oleum dederat Communi. D. Tiberius Corradus de Petritulo tulerat Romam litteras et mandatum pro Oratore. Ser Bartholomeus coadiutor  erat electus ad officium Montis Pietatis Fabriani. Mag.ter Macilentus dicitur bone memoriae a Mag.stro Grifone Macilenti filio.  Carta 248 ad 258.

Die Martis penult. Decembris 1539. Relictae sunt 4 paginae non scriptae. Character scribae diversus est, non legitur tamen  nomen novi notarii. Oratores castri Lauri condolent, quia nonnulli Oratores Statum dixerant Summo Pontifici nolle castra olim Comitatus Firmani redire sub gubernio Firmanorum, et negat communitas Lauri se id commisisse Oratoribus, asseritque se redire libenter et paratam esse ad destinandos Oratores ad SS.mum etc.

Die Veneris 2 Januarii 1540. Idem ut supra exponunt Oratores Serviliani, et Oratores ituri ad SS.mum D.mum pro reditu sub gubernio Firmi sunt ser Baptista ser Cipriani, et ser Baptista de Discretis. Eodem die Orator Fancavillae idem assert pro sua communitate.

Die Sabati 3 idem exponuntur ser Paulus Ronalducius de Petritulo potestas Turris Palmarum et Vincentius Moriconus Oratores Turris Palmarum.

Die Dominico 4 ser Julius de lo Abate, et Joannes Jacobi Natalis Oratores Campi Fullonum eodem exposuerunt. Item ser Melchior Berardini et Caesar Jacobi Oratores Monturani.

Die Martii 6 id ipsum asseruit ser Gervasius Loritus Orator Massignani.

Die 18 confirmantur capitula abundantiae Federici Vinci et ser Trojani cum moderationibus (117v) Camilli Cimini. Providetur de pecuniis D. Pompejo Azolino Oratori in medici concurrentes pro primo et secundo sunt Mag.ter Gismundus de  Pergula, Mag.ter Andreas de Ripa Transone, Mag.ter Modestinus de S. Elpidio ad Mare, Mag.ter Nicolaus Flaccus. Ser Jacobus depositarius solvit Maceratae D. Berardino Ruffo.

Carta 263 ad 270.

Die Dominico 15 Februarii 1540. Oratores D. Pompejus et Antonius, qui alibi dicitur Permathei filius, hic vero Vigoritus, redierant ab Urbe. Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato. Gubernator Status monet Firmanos praeceptum haberi a Vicelegato, ne cives recipiantur in castris. Magister Isolarius de Amandula medicus Fabriani, Mag.ter Gismundus de Pergula, Mag.ter Nicolaus de La Fossa concurrunt pro officio medici sed obtinuerunt Magister Augustinus de Nursia, et Mag.ter Augustinus de Monte Gallorum aequalia suffragia. Mag.ter Nicolaus Flaccus medicus habet 10 flor. mensiles. Ser Polonius ser Luciani de Petritulo, et ser Venturoctius Solimanus de Monte Falconum solverant pro Communi Firmi flor. 70 pro residuo medii ducati commissariis Antonio Morpho, Antonio Granae, Bastiano Savino. Sancitur non amplius curare Status restitutionem, quia pecuniae desunt, et ipsa penuria pecuniarum operabitur talem effectum.

Die 20 Priores sunt Franciscus Valgarinus, D. Pompejus Azolinus, Pierus ser Thomae, Magister Julius Latinus, Fabritius Berterami, Constantinus Montanus. Confal.rii Polidorus Cautius, Felix Pacharonus, Troylus Pacharonus, Baptista Permarini Adae, Hieronymus Emilianus, Caesar de Nobilibus. Consules Joannes  Mag.stri Marii Cast., Andreas ser Salvicti Pilae, ser Torius Marini notarius. Regulatores, Antonius Grana Flor. D. Dominicus Rictius S. B., Felix Guerrerius Camp.i. Bancherius deest, finito iam bussulo. Pro Fabritio Berterami vacante extractus est appicciolatus D. Jo. Franciscus Piconus.

Die Mercurii 25 venit ab Urbe Maceratam D. Legatus, et ordinatur Orator de eumdem congratulando de reditu et lamentando de prohibitione conversationis civium per comitatum. Magister Hilarius fuerat electus, et noluit acceptare, Magister Augustinus de Nursia confirmatur. Ser Antonius Latinus obtinet locum Magistri Julii sui patris, Jo. Franciscus Piconus de S. Angelo locum Fabritii D. Caesar  frater carnalis Joannis Magistri Marii defuncti obtinet locum fratris. Locus Caesaris de Nobilibus defuncti non datur filio, quia impeditus erat, sed extrahitur ex bussolo (118) appicciulatorum, deest vero nomen. Caesar Felicis Guerrerii ponitur loco patris mortui, sed in Regularia eligitur Jacobus Guerrerius frater carnalis Felicis. Carta 270 t.o ad 280.

                                                                 Rubrica                                                            

Libri 70 Cons.a Cer.te 1540 -1547

Die 12 Decembris 1540 desunt reliqua pertinentia ad Cernitas et Consilia Firmana a die 25 Februarii 1540 ad diem usque 18 Februarii 1543: per integrum triennium Liber vero hic, quem compendio damus, divisus est in duas partes, quarum prima a die 12 Decembris 1540 ad diem usque 24 Februarii 1547. Pertinet ad Statum Ecclesiasticum castrorum quae Paulus III abstulerat Firmanis; altera vero ad Firmanos spectat a die 21 Augusti 1549 ad 24 usque Aprilis 1561, quae pars inserenda erat Libro 86, vel sequentibus. Pagina prima rogata est ab Apollonio Cataldo de Petritulo Canc.rio Status castrorum tempore primi officii Conservatorum Status, ser Joannes ser Antonii Martialis de Petritulo, ser Pauli ser Vannis de S. Angelo, ser Marini ser Joannis de Marano, ser Marii Carpini de Ortezano, ser Perjacobi Bentivenga de Morisco, et ser Petri Francisci de Monte Giberti sub Gobernatore Generali Status Mag.co D. Philippo Bonagratia de Piscia equite aurato comites que Palatino, qui coepisse dicitur officium semestre Kal. Septembris, D. Franciscus Cuzerinus legitur Orator totius provinciae ad Urbem, D. Laurentius Mari petit debita Status de gabellis. Concilium tenetur in sala Palatii Moliani. Pinguntur in omni terra Status insignia D. A. Card.lis de Farnesio per Mag.trum Hieronymum Faventinum. Rev.us D. Caesar de Nobilibus de Monte Octono legitur consultor, notarius vero Concilii est Jo. Dominicus Fortunatus de Fallerono. Carta 123.

Die 21 Februarii 1541 Concilium cogitur in Monte Ottonum in aedibus residentiae Gubernatoris Generalis, qui propter aegritudine iturus est ad balnea, et sindicatores eius sunt D. Baptista Mancinus de Rapagnano et ser Tiburtius Jacobi de Aquaviva. Consultor est ser Paulus Montanus de Monte Ottono. D. Michael Angelus Thomassinus cum litteris Card.lis de (118v) Farnesio iubet fieri depositariam Status. Conservatores futuri sunt ser Paulus Montanus de M. Octono, ser Baptista ser Marinangeli de Serviliano, Mag.ter Jo. Gualterius de Gualdo, Octavianus Evangelistae de Turri S. Patritii, Nicolaus Soselle de Petriolo, ser  Jacobus Saxinus de Smerillo. Cancellarius est Gentilhominus Castallius de Castignano asculanae diocesis. Carta 4, 5, 6, 7.

Die 6 Martii 1542 aegrotante in lecto eodem Gubernatore, et adsistente D.Matheo Gazio legum doctore de Castigliono Aretino auditore fit Consilium Status in Monte Octono. Fautores Status castrorum sunt Mag.cus Petrus Antonius, et R.dus D. Vincentius de Monte Politiano, D. Franciscus Bonagratia procurator in Urbe. Plurimae paginae relinquuntur non scriptae.

Die 19 Aprilis sub Mag.co D. Berardino Ruffo de Furcia Gubernator in Monte Octono habetur Concilium. Agitur  lis contra communitatem Montis Fortini ut solvat omnia  pedagia. Vel reconoscat Statum, contra Montem S. Mariae in Georgio. Pompeus dicitur Cancellarius.

Die ….. D. Flamminius Ruffus legitur auditor Gubernatoris.

Die ….. Junii dicitur olim Mag.cus Maffeus de commissione Card.lis Farnesii tunc protectoris Status licentias de se D. Nicolam Spetiolum tunc Oratorem Status. Conservastores futuri sunt ser Julius Colai de Petritulo, ser Nicolaus Angeli de Fallerono, ser Ciccus Marculini de Marano, ser Vincentius Moriconus de Turri S. Patritii, ser Marcus

Joannis de Francavilla, ser Marinus Georgii de Collina.

Die …. Ser Franciscus Fabrictus est depositarius Status. Rev.dus D. Con……….. dicitur vicarius Episcopatus, qui monetur de residentia, iuxta tenorem Brevis Pontificii intra Statum. Assistentes in negociis D. Gubernatori sunt D. Camillus Milanus de Lauro, D. Caesar Moriconus de Turri S. Patritii, D. Nicola Spetiolus de S. Angelo, D. Baptista Mancinus de Rapagnano. Carta 7 ad 31.

Die 21 Augusti 1541 agitur de debitis Status, et de querelis factis contra Card.lem de Carpo et contra Gubernatorem.

Die 25 Septembris Card.lis Carpo protector Status fuerat apud Summum Pontificem accusatus ab eisdem Status Oratoribus. Repetuntur a Card.li praedicto pro eodem pretio vectigalia vendita ser Berardino Salemonio pro notariis Status. R.dus D. Michael Angelus Thomassinus est depositarius dativae ordinariae.

Die 22 Decembris D. Nicolaus de Monaldensibus de Urbe Veteri est Gubernator Status,

(119) ser Paulus Montanus rediit Orator a Summo Pontifice, et multa obtinuit. Debita Status sunt flor. 600 et ultra. Ser Ventura Solimanus de Monte Falconum nomine Sindicorum Communis Firmi petit scomputum suae obligationis. Tollitur frequentia Concilii adunandi. Advocatus et Cancellarius Status, relicto depositario. Carta 32 ad 37.

Die 19 Septembris 1536 Marinus Ruffus de Collina causarum civilium Status Ecclesiastici in Piceno fecit propositionis Mag.cus Episcopus et Comes D. Caesar Rannuccius Patricius Romanus est Gubernator Status et Mag.cus D. Antonius Franciscus Puzolus auditor Paulus III dicitur esse Perusii.

Die 16 Januarii 1547 idem Marinus Ruffus proposit sub eodem D. Caesare Gubernatore

Card.li Sancti Angeli est Legatus in Provincia. D. Paulus Constantinus Romae debet

expedire Breve salariariorum. Laudatur ser D. Christophorus de Soriano, Baroncellus de

bene gesto officio. Gubernator iturus est Romam.

Die 24 Februarii 1547 eodem Marino Ruffo proponente, D. Paulus Constantinus dicitur de S. Andrea, et fuit Romae Orator. Carta 38 ad 43.

Die 21 Augusti 1559 in sala Aquilae cogitur adunantia Firmanorum pro pace, et justitia manutedenda in civitate et Statu Firmi sub Mag.co Druso Forlano Gubernatore eiusdem civitatis et Status. Cives adunantiae sunt D. Raphael Pernensis, D. Franciscus Mancinus, D. Paulus Constantinus, D. Jacobus Fratadocchius, D. Felix Aurelius, D. Petrus Simon Thibaldus, Joannes Antonii Scattoni, Cicchus Tabor, Lucianus Carpinus, Troylus Cordellae, Tullius Martellus, Fatius de Fatiis, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Guidus Vincus, Aurelius Pacharonus, Silvester Petri Pauli, ser Hieronymus Victorius, ser Melchior ser Jo. Thidei, ser Pompilius Partinus,  Anton Vincentius Sabinus, Hieronymus Anetinus, D. Gentilis de Nobilibus, D. Caesar Lisius, Baronus Iltuocomando, Antonius Stephani Vecchii, Hieronymus Falconus, Constantius ser Stephani, Magister Laurentius Albinus, Hippolitus Riscottonus. Agitur de abjiciendis inimicitiis a memoria, tollendisque rixis et questionibus, ne fiant conventicuale. Petitur a Sacro Collegio favor etc. Ponuntur custodiae in Turri. Vicariis castrorum jubetur invigilare etc. Mittitur (119v) nuncius cum litteris Oratori Firmano Romae existenti, ut Statum juret obedientiam et fidelitatem Card.libus cum petitione castri Alliorum, praecipue  in necessitatibus sedis vacantis etc.

Die 22 iisdem praesentibus D. Acchille, Thoma Liverveti, Ciccho Eliseo, Antheo Magistrelli, D. …….bris Fratadocchius legitur Fradeutius, D. Caesar Lisius, dicitur Ilius. Reparuntur moenia civitatis, claudantur portae S. Catherinae, S. Juliani, et Crucifissi, apertis tantum S. Francisci, et S. Marci. Inimicati, et illi inter quos patratum est homicidium mittuntur extra civitatem, rogaturque Etc.mum  Aprutii vicerex, ne permittat banditos existentes in sua jurisditione accedere ad partes nostras, nequid mali perpetrentur.

Die 23 D. Acchilles dicitur Giuluctius Hieronymus Anetinus dicitur Aretinus: cives electi ad suadendum interessatos in inimicitiis ut sponte recedant a civitate, sunt D. Petrus Simon Thibaldi, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Baronus Iltuocomando, Antonius Vincentius Sabinus, Guidus Vincus. Interessati vero in inimicitiis sunt Jo. Paulus et fratres de Nobilibus, Cap.s Octavius et fratres de Adammis, D. Julius Rictius et filii, Theseus Morronus, fratesque carnales et nepotes, Vincentius Paccharonus, Cap.s Vecchius de Vecchis, D. Jo. Baptista Flaccus, Diomedes Paccharonus, Rogerius Nicolai. Propter obitum Pontificis transfertur in dictum Gubernatorem facultas et auctoritas cum robore firmitatis agendi per communitatem Firmi.

Die 25 habetur in adunantia Cicchus Bertacchinus. Mittuntur extra civitatem propter timorem inimicitiae Theodorus de Adammis et fratres, Alexander de Getinellis et fratres, Sebastianus Paccharonus et sores eorum ut sponte recedant, sunt D. Petrus Simon Thibaldus, Sebastianus Sabinus, Baronus, D. Gentilis de Nobilibus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Vincentius Sabinus.

Die 26 Rogerius Nicolai dicitur Rogerius Monnus.

Die 29 in adunantia habetur etiam Jacobus Persanctis Sabini, et Hippolitus Caesaris. Carta 1 ad 11.

Die 1 Septembris 1559 Hieronymus Aretinus dicitur Ariatinus, et die 10 Aretinus; Anton Vincentius Sabinus legitur Adon Vincentius. Fiunt vigilae de nocte in Palatio D. gubernaroris. Sebastianus Sabinus dicitur D. Bastienus. Capitanei contratarum electi sunt pro custodia civitatis D. Gentilis de Nobilibus, Giottus de Giottis, Bastianus Sabinus, Ciottus (120) Adam, Aurelius Pacharonus, Lucas Guerrerius.

Die 11 petente Gubernatore vocantur milites de Statu Firmano pro quiete civitatis.

Die 16 imponitur stipendium  militum. D.Eusebius Severinus legitur creditor Communis, de cuius impositione solvitur tertia pars stipendii pro civitate, duo tertia solvuntur a Statu Firmano.

Die 27 Vincentius Azolinus habetur Regulator.

Die 6 Octobris cum Hieronymo Arietino legitur in adunantia Hieronymus Caroli dicitur accidisse quoddam mali, et providetur custodiae civitatis, ac fidejussionibus, et ne cives interessati existentes extra civitatem discedant a castris.

Die 29 Octobris inter cives adunantiae legitur Franciscus Confectus, Vincentius Adae, Antonius Pacharonus, Jo. Baptista Antonuctius. Dicitur creatio Pontificis tendere in longum.

Die 11 Decembris legitur cernita civium numero 60; et adunantia deputatorum numero 36. Inter alios leguntur Felix Thomae Pieri, Cicchus Discretionis,ser Hyppolitus Flammae, ser Cicchus Dominici, Jacobus Francisci Sabini, ser Antonius Ciminus, Julius Pacharonus, Horatius Pacharonus, cum aliis supranominatis. Carta 12 ad 18.

Die 1 Octobris 1559. Relictae sunt paginae non scriptae. Carta 19 ad 34, quae continere debebant Concilium de modo regendi Statum, de quo legitur ultimum consultum D. Andreangeli Francolini de mittendis commissariis ad loca suspecta, et potestatibus, qui faciant descriptionem buccarum et frumenti, et curent ne fiat extractio frumentorum.

Die 2 in adunantia civium habentur D. Pomponius Morphus, D. Andreangelus Francolinus, D. Hieronymus Chrisostomi, D. Franciscus Assaltus, Federicus Vincus, Troylus Cordella, Maximus Ber.i, ser Franciscus Carellus de Moliano, ser Tiburtius Cruciani de Aquaviva, ser Franciscus ser Dominici de Fallerono,  ser Federicus Massuctii de Serviliano, ser Thomas Massuctius de Serviliano,  Orator Petrituli, ser Hyppolitus Flamma, ser Servulus Icicchiae de Turri S. Patritii, omnes conciliarii.  Hi vigore decreti Concilii Generalis agunt de caritate frumenti hoc anno reparanda, pro pecuniis Oratoribus Romae dandis, et accipiendis de supravantiis librorum D. Eusebii Severini. Cum D. Julio Rictio eligitur Orator D. Felix Aurelius, suffragatis etiam D. Pomponio Morpho. (120v) D. Andreangelo Francolino, D. Achille Giliutio Orator de comitati ser Persanctes Factoribus de Lauro, suffragiis datis etiam ser Tiburtio Cruciani de Aquaviva.

Die d.a ser Thomas Massuctius dicitur de Collina, ser Franciscus Polidorus de Massignano, Jacobus de Veteribus cum civibus fecerunt commissiones D. Eusebio Severino de denariis communitatis  commissariis mittenti per Statum de abundantia curanda ac servanda.

Die 3 agitur de abundantia. Ill.mus Antonius Lentius recollegerat frumentum Episcopatus et obtulit negotiatores cum eo declarantur Vincentius Azolinus regulator, D. Pomponius Morphus, Aurelius  Pacharonus, D. Achille Giliutius, D. Tiburtius Vivianus, ser Hyppolitus Flamma.

Die 4 cum civibus adunatis jam nominatis alibi legitur ser Fabius Filetius de Moliano.

Habentur litterae Sacri Collegi ad Firmanos cum licentia agendi etc.

Die ……………….. dicitur R.mo Grillo, ut quamprimum mittat suum nipotem officium Capitanei.

Die 15 D. Eusebius Severinus erat depositarius Communis Firmi. Ser Hieronymus Fidelis petit officium in Provincia et Jo. Baptista Boncius petit extractionem grani de Petritulo. Carta ………………..

Die 5 Novembris 1559. Inter cives adunantiae leguntur ser Cicchus ser Dominici, Bartholomeus Massuctius. Gubernator Provinciae erat Rechaneti die 1 Novembris et scribit de extractione frumenti R.mi Episcopi Firmani. Item agens civitatis Bononiae produxit litteras Card.lis  Camerarii pro extractione 30 salmarum grani. D. Jo. Baptista Boncius est venturus Firmum ad extrahendum frumentum per mare. D. Hieronymus Bonvicinus Orator ………. Gubernatore Provinciae retulit …………., ut Firmun invitetur.  Actores pro negociis publicis cum R.mo. D.no sunt D. Pomponius Morphus, D. Paulus  Constantinus, D. Andreangelus Francolinus, D. Felix Aurelius, ser Hyppolitus Flamma, ser Cicchus ser Nicolae. Curatur ut discedat Capitaneus ………….et ne extrahatur frumentum.

Die 12 ser Cicchus ser Dominici legitur consultor de Fallerono nomine Status.

Carta 45 t.o ad 53.

Die 7 Martii 1560 in adunantia legitur D. Hieronymus Rosatus, Jo. Paulus Montanus, et licentiantur deputati Status pro minori dispendio. Negantur copiae (121) scripturarum D. Druso Forlano petenti,  quia prohibentur sine publica licentia. Deinde habetur die 13 Decembris 1559 cum nominibus civium pro defensione justitiae electorum, qui sunt Jo. Franciscus Fanellus, Silvester Petri Pauli, D. Felix Aurelius, Hieronymus Folianus, Tullius Martellus, Antheus Magistrellus, D. Franciscus Mancinus, Joctus de Joctis, Horatius  Baptistae Paccharoni, Hieronymus Arietinus, Fatius de Fatiis, D. Angelus Paganus, Baromus Eltocomando, Jo. Baptista Sabinus, Marius Marianus, D. Achilles Giliutius, Jacobus Persanctis Sabini, Pernicola Sabinus, Baptista Permarini Adae, Bastianus Racchamadorus, Jo. Franciscus Vulpactius, deletus est D. Paulus Costantinus, Antonius Stephani Vecchie, deletus est Maximinianus Berardini, D. Raphael Pernensis, Federicus Vincus, deleti sunt Jo. Baptista de Nobilibus, et Magister Laurentius Albinus; ser Hieronymus Victorius, D. Lisius Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, ser Melchior Jo. Thidei, Cicchus Eliseus, Hyppolitus Caesaris, Perjoannes Falconus, Julius Paccharonus, ser Cicchus Dominici, ser Hyppolitus Flamma. Hi juraverunt capitula in celebratione histac cum silentio etc. Leguntur interessati in inimicitiis discessuri a civitate Octavianus Matheutius et fratres, antonius matheutius et filii, Hieronymus Assaltus, filii et nepotes, excepto valerio vulnerato, et D. Dominicus Assaltus, quibus jubetur ne de domo discedant. Pren.tes Alexis Albanensis et filii, Andreoctius Jo. Grandi Albanensis, Christophorus Albanensis et filii et nepotes, Hieronymus Marcutius et fratres, Bartholomeus Massuctius et filii, Ludovicus Arietinus et fratres, Nicola et Octavianus Trippae ac nepotes, Joannes Bertacchinus et fratres. Qui supra deleti sunt, dicuntur renuntiasse officium, aliqui vero die 16 juraverunt.

Die 17 Joannes de Bernacchinis mittitur extra civitatem propter inimicitiam cum Antonino Dolcebene. Item Vincentius Giliberti Guerrerii, qui noctu cum fatiosis conversabatur. Similiter Horatius Colae Albanensis.

Die 18 Antonius Paccharonus regulator juravit.

Die 24 jubetur Octaviano Branchadoro, qui accessit Pontianum, fidejubere de nemine offendendo. Item Joanni (121v) Marino et Alfontio Marcutii, Nicolae et Octaviano Trippae, Jacobo Bernacchini datur fidejussio de nemine offendendo.

Die penultima juraverunt officium justitiae Alfontius Azolinus, Vagnoctius fatius Branchadorus Caesaris, Ramandinus de Ramandini, Magister Hercules Coptius. Agitur de inimicitiis Petrituli, de rixis inter famulum D. Vincentii Jocti et D. Evandrum Mancinum, inter Marinum Antonii Paccharoni et Jacobum generum Jannini, et alios.

Carta 53 ad 66.

Die 26 Aprilis 1560 cives abundantiae sunt D. Pomponius Morphus, D. Vincentius Joctus, D. Andreangelus Fracholinus, D. Achilles Gidiuctii, Hieronymus Chrysostomus, D. Caesar  Lisius, D. Theodorus Adam, Baptista Portus, Pejoannes Falconus, Aurelius Paccharonus, Blasius Formichinus, Jacobus Persanctis Sabinus, Tullius Martellus, Cicchus Franchinus, D. Franciscus Assaltus, Cicchus Pupi, Vincentius Billacqua, Federicus Vincus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Stephanus Vecchie, Dominicus Cicchi. Eodem die inter cives adunantiae habentur cum praedictis Vincentius Eufriductius, ser Cicchus Monaldus, ser Hyppolitus Flamma, ser Persanctes Factorius, ser Franciscus Carellus, ser Coluctius Bertinellus, ser Colvitius Ciminus. Salmae 200 grani accipitur pro abundantia ad rationem flor. novem. Provisores 1000 salmae grani sunt D. Franciscus Assaltus, D. Theodorus Adam, Jo. Baptista Portus. Depositarius Aurelius Paccharonus, D. Jo. Philippus Maranus dedit 200 salmas. Grasserii electi sunt D. Theodorus Adam, Vincentius Billacqua, Perjoannes Falconus, Jacobus Persanctis Sabini, Federicus Vincus. Grasserii praesentes, qui terminant hoc mense, Federicus Selenus et Tullius Martellus. Vincentius Baptistae de Porta Portus petitur a Firmanis, ut liberetur et gratietus Domino Locumtenente.

Die 28 Adam Caesaris est regulator. Jo. Baptista Portus dicitur Antonuctius. Habebitur litterae Card.lis Gaddis ad Benedictum Locumtenentem, et Card.lis de Mantua pro frumentis.

Die 20 Vincentius Effectus pro suis famulis, R.us Franciscus Grana canonicus pro D. Jacopo Martello rectore S. Salvatoris et (122) S. Leonis, degente in S. Justo, Octavianus Matheutius pro D. Bartholomeo suo fratre, Anconae degente, obtinent extractionem

frumenti.

Die 21 Jo. Franciscus Baptista est commissarius Card.liun Praefectorum, cives deputati agendum cum dicto commissario circa frumentum sunt D. Pomponius Morphus, D. Venantius Joctus, D. Hieronymus Crisosthomus, D. Achilles Gidiutius, ser Hyieronymus Victorius,  ser Hyppolitus Flamma, ser Coluctius Ciminus.

Die 24 Jo. Franciscus Papa commissarius venit.

Die 27 agitur contra fraudes grani.

Die 29 agitur de grano reperto in fraudem. Vagnoctius Fatius est commissarius Campi Follonis.

Die ultima D. Joctus de Joctis rediit Orator ab Urbe.

Die 4 Maij et sequentibus agitur de granis.

Die 12  distributores frumenti sunt D. Theodorus Adam, Aurelius Pacharonus, Jacobus Persanctis Sabini, ser Coluctius Bertinellus. Diebus sequentibus agitur de estrationibus, et quod frumenta non sufficiunt pro civitate et Statu, facta descriptione buccarum et grani.

Grassarii anni 1560 leguntur Aurelius Paccharonus, Silvester Petripauli, Jacobus Persanctis Sabini. Deputati pro abundantia Vincentius Billacqua, Tullius Martellus, D. Franciscus Assaltus, Fatius de Fatiis, Bartholomeus Massucius. D. Lacobus Fratadochius, Guidus Vincus, Antonius Stephanus Vechie, D. Julius Riccius, D. Pomponius Morphus, Perjoannes Mechi (alias Fallonus).

Die 7 Julii et 24 agitur de frumentis recollectis.

Die 3 et 28 Augusti de abundantia. D. Tullius Lamponus legitur civis.

Die 4 Octobris agititur de extractionibus.

Die 20 Novembris de abundantia.

Die 3 Decembris de salario grasseriorum.

Die 12 Februarii 1561 agitur de extractione frumentorum concedenda.

Die 24 Aprilis 1561 Baronus Eltocomando est regulator. Imponitur pistoribus bon.1 pro qualibet salma frumenti ad solvendum salarium Grasserioum.

Carta 64 ad 114.

Rubrica

Libri 71 Consilia Cernite ab anno 1543 usque 1544

(122v) Die 18 Februarii. Primus Rujus Libri Quaternus 10 pag. contatquarum primae novem sine scriptis relictae sunt, et ex ipso pergamenae operientis flexu, seu ruga patet Librum fuisse primum paginis, et quaternis multis locupletiorem, neque hunc.

olim quaternum. Desunt Consilia et Cernitae ab anno 1540 post 20 Februarii ad hunc usque diem. Gubernator Firmanus erat D. Franciscus Lucarinus de Trevio, eiusque auditor Mag.us D. Ludovicus de Petronibus de Trevio. Character est ser Bartholomei Cordellae olim coadiutoris Cancellariae. Gubernator Provinciae jubet non molestari cives, nec consiliarios ad solutionem librae, nisi de his quae possident in effectu: qui vero tantum non possident quantum in eorum approbatione et aggregatione requirebatur, sancitur cassata a regimine et a Concilio. Reaptatur fons Fallerae. Depositarius est Lucas Antonii Philippi. Deturpantes dictam fontem multanctur. Propter mortem D. Francisci Clarelli olim cancellarii ser Bartholomeus Cordella, qui ut procancellarius inservit,  eligitur cum honoribus et oneri bus etc. Mortuo Joanne Tabore regolatore, petit locum Cicchus Tabor frater carnalis. Antonius Calisti Pacharoni est Prior.

Die 21 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabili, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Stephanus Azolinus, Cichus Baccinus. Regulatores Joannes Mag.stri Marii Castelli, Hieronymus Formichinus Pilae, D. Sebastianus Martialis S. M. Mortuo Ciccho Baccino educitur appicciolatus loco eius ser Pompejus Dominici de Gruptis ad Mare.

Die 22 agitur de transitu Hispanorum deputantur pro custodia civitatis, Priore Priorum Pelegrino Baccino absente, D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis: qui ad defensionem civitatis deputaverunt cives ex contratis, Permatheum Nicolai, Jo. Jacobum Mancinum, Sebastianum Savinum, Antonium Granam, Antonium Hieronymi, Antonium Morphum.

Die 27 ex litteris Bartholomei Argolici commorantis in castro Aquavivae et Silvagiae Branchadorae in castro Marani legitur in transitu Hispanorum prope mare (123) venire Card.lis de Aquaviva, qui invitaturo a Firmanis in civitatem. Octavianus Lucae consuluit sumenda esse arma pro defensione civitatis. Quapropter civibus electis adduntur alii cives et consiliarii, et Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacopo Angeli, D. Pompejus Azolinus cum Constantio ser Pieri, Bartolomeus Massuctius cum Apollonio Baptistae, Caesar Adami cum Antonio Permathei, D. Hieronimus Rosatus cum Cicho Descreptionis, Peregrinus Baccinus cum ser Jacopo Palmerio.

Die ultima ser Persanctes de Nigris est depositarius Communis, Jo. Marinus Bonvicinus et ser Troyanus Riccius sunt deputati pro recipiendo Card.li de Aquaviva. Carta 1 ad 5.

Die 5 Martii. Mittuntur Oratores in castrum Portus ad invitandum Card.lem, et jubentur facere eum capacem de suspicione civitatis, quia in Statu eiusdem  Card.lis  recipiuntur exules Firmani.

Die 7  recepti sunt in Portu Card.lis Aquaviva et Dux Adriae.

Die 8 Marchio D. Sebastiano Martiali regolatore, D. Astor eius filius patri surogatur.

Die 20 de bussulo extimatorum olei, quo leguntur Permatheus Nicolai Magistri Julii, Alexander Pacharonus, Vincentius Persanctis, Dominicus Lucae, Caesar Adami, Aurelius Pacharonus, extracti sunt Vincentius et Dominicus.

Hi die 27 putarunt miliare olei spacciati 50 flor. Carta 6 ad 9.

Die 12 Aprilis 1543 sancitur expensas factas et faciendas ob retardationem solutionis impositionum taxandas esse in damnum non solventium. Solvitur subsidium triremium, Sindico electo ser Trojano Riccio. Fit novum catastum.

Die 15 accipiuntur pecuniae a Federico Vinco mittendae Maceratam pro subsidio triremium iuxta ratam declaratam a Card.li de Carpo.

Die 17 D. Astor Martialis, et Federicus Vincus mittuntur Oratores Anconam ad Card.lem Viseum Legatum.

Die 22 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Thomas Pacharonus, Franciscus Savinus, Antonius Grana, D. Pergentilis Spetiolus, Jo. Franciscus Eliseus. Non amplius nominantur Confal.rii, neque Consules,  neque Bancherii.

Die 29 Oratores (123v) retulerunt litteras Legati petentis mutuum scut. 337 pro defensione Anconae et maritimae orae etc.

Die ultima cives electi pro impositione sunt Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Marianus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierus Baccinus, Aurelius Pacharonus, Antonius Morphus. Conciliarii Jacobus Angeli, Dominicus Martini Raynerii, Polonius Baptistae, Antonius Permathei, Cicchus Descreptionis, Hyppolitus Caesaris. Operarii Cathedralis D. Perus Mancinus canonicus, D. Marianus Pernensis, et Antonius Grana. Carta 1 t.o ad 14.

Calendis Maji 1543. Fundacarii et ipothecarii primi gradus in impositione sunt ser Trojanus Riccius, Laurentius Bergomensi, Albertus et Jo. Pierus, Antonius Hieronymi, Morphus de Morphis, Vincentius Leffectus, Jacobus Rachamadorus, Augustinus Bergomensis, Baptista Caldararius, secundi gradus Jo. Andreas Bergomensis,

Piccionus Cat.s, Antonius Piccinus, Gaspar Rota, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Thomas de

Amandula , Antonius Panifex tertii gradus Cicchus Aromatarius, Tiberius  Cautius,

Sebastianus Piccionus, Nicola Ceteronus,  Fatius de Fatiis, Ludovicus Aromatarius, Ascanius Aromatarius, Pierantonius Panifex. Quarti gradus Cicchus Tabor, Hyppolitus Caesaris. Magister Nocentes, Magister  Julius Cintius, Thomas de Lanciano, Cichus Mathii, Berardinus de Balistis, Pieroctus Aromatarius, Joannictus Triculus.

Die 27 Jo. Baptista Savinus est Prior Priorum in loco Francisci Sabini. Ex litteris Gubernatoris Provinciae mittuntur Maceratam D. Astor Martialis, et ser Trojanus Riccius

Oratores pro divisione impositionis triremium Pontificiis inter Firmanos et Statum, idest ex 6000 impositis flor. 850 ex parte Firmi iuxta taxam anno preterito factam a Card.li  de Carpo. Satisfit haeredibus D. Francisci Clarelli. Capitibus Crucifixi conceditur appodium

murorum pro fabricanda habitatione Cappellani. Lege sancitur Priores pro tempore esse Sindicos  Ecclesiarum  Conventuum, ne bona ullo modo alienentur, nisi pro utiliori emptione bonorum Ecclesiarum.

Die ultima D. Petrus Simon Tibaldus, et ser Trojanus Riccius mittuntur Oratores ad SS.mum caussa gravaminis, quo Firmani astringuntur a Gubernatore Provinciae ad solutionem impositionis pro triremibus 1000 florenorum de 4500, et de residuo iuxta extimum. (124) Suffragati quoque sunt Sebastianus Sabinus, D. Pomponius Morphus, et D. Censorius Martialis.

Die 14 Junii D. Julio Riccii Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente,  jubetur Firmani infra sex dies proximos solvere 150 flor. sub nomine mutui; alias relaxabuntur represaliae. Sancitur  pecunias accipere ab hebreis cum usuris.

Die 17 Junii mittuntur Oratores Maceratam ad Archiepiscopum de Saulo commissarium Pontificis, pro distributione 30.000 ducati imposita Statui Ecclesiastico D. Pompejo Azolino electo, qui aegrotat, sufficitur Orator D. Hieronymus Rosatus cum Camillo Cimino, et cum Francisco Nicolai Sindico.

Die 21 Junii Priores sunt D. Petrus Simon Patras, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Antonius Hieronymi, Hieronymus Morronus. Regulatores Antonius Grana Flor., D. Dominicus Riccius S. Bar., Felix Guerrerius Cap.i.

Die 22 loco D. Piersimonis Patrassi mortui de appicciulatis extrahitur Cacciacontes Jo. Baptistae. Carta 15 ad 20.

Die 15 Julii 1543 Cives adunantiae D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Bartholomeus Massutius, D. Persimon Thibaldus, ser Trojanus Riccius, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Permatheus Rachamadorus, et Permatheus Nicolai, non obstante miseria civitatis extrema, ordinaverunt cum Conciliariis Baptista Adam, Antonio Permathei, Hyppolito Caesaris, Jacobo Azolino, ser Jacobo Palmerio, Joanne Perusini, Constantio ser Pieri, Jo. Andrea Paganelli, Theseo Nicolai, et Permartino Petri Pauli afferendum munus 50 salmarum hordei et flor. 100 SS.mo D.no, Card.li S. Florae, Duci Castri, et Card.li Sanctae Crucis venturis ad divam Mariam Lauretanam.

Die 18 D. Astor Martialis mittitur Sindicus Maceratam ad promittendam ratam distributionis de 30000 duc.  Declarandae ab ipsa Sanctitate sua Anconae, quo de proximo veniet.

Die 5 Augusti mittendi sunt Oratores ad Gubernatorem Provinciae Rocham contratam pro distributione impositionis duc. 60000, in consulto 600 millium cum instructione (124v) aliarum impositionum, videlicet salis, focularis, medii pro cent. sussidii triremium, introitus Communis, negociationis, et libratici. Magister Grifo Macilentus phisycus confirmatur ad alium annum, et dicitur olim medicus phisycus et chirurgus civitatis et Comitatus. Fit bussulus duorum civium, et totidem popularium edex Conciliariorum, qui praesident curae macelli et carnium. Exactores sunt Bartholomeus Massutius et Camillus Ciminus.

Die 20 Augusti Oratores solverumt 1000 scut. aurei de subsidio triennali 60 millium, et portio tangens civitati et scut. 1200 quolibet anno.

Die 21 Augusti imponutur taxa pro quolibet trimestri Bol.10 cuilibet foculari in civitate, portu et districtu, eiusdem in adunantia civium et consiliariorum, qui sunt D. Gentilis Billacqua, Permatheus Nicolai, Pompejus Azolinus, Alexander Pacharonus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Caesar Adam, Franciscus Grassus, D. Hieronymus Rosatus, Federicus Vincus, Jo. Marinus Bonvicinus, Gilibertus Guerrerius, Jacobus Angeli, Nicola Ceteronus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Joannes Perusini, Antonius Permathei, Baptista Adami, ser Grisanctes Joannis, Ascanius Aromatarius, Persanctes Baptistae.

Die 23 Augusti D. Nicolaus Speziolus de S. Angelo commendatur pro S. Epidii praetura. Priores sunt Polidorus Cautius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus C asellus, ser Lucas Cordella.

Die 24 Jo. Jacobus Mancinus, et Alexander Pacharonus extimatores frugum salmam grani ad gabellam comune duxerunt flor. 2 bol.30, hordei flor. .. bol. 8, speltae flor.1 bol. 116 coram Evangelista Gasparis, et Jo. Baptista Savino. Carta 20 t.o ad 26.

Die 16 Septembris 1543. Antonius Scagnoni de Amandula habitator Firmi habet possessiones iuxta viam  publicam Firmi. Conceditur communitati Cosignani civis Firmanus a Locumtenente  eligendus pro differentia praedictae terrae  terminanda cum communitate Ophidae.

Die 23. Antonius Grana fit exactor librae, ser Bartholomeus Cordella cancellarius erat Maceratae pro negociis publicis, et suffectus ei fuerat ser Bartholomeus Giliutius.

Die ultima (125) Vincentius Stabilis erat exactor impositionis 1200 duc. Gubernator Provinciae est in terra S. Victoriae, et sancitur eum invitare Firmum. Jo. Marinus Bonvicinus, et Camillus Ciminus sunt revisores computi ser Bartholomei Giliutii olim exactoris.

Die 10 Octobris, scribente Gubernatore Provinciae futurum transitum Ill.mae D.nae Marchionis Guasti sancitur eam muneribus visitare in Portu Firmi. Franciscus Sebastiani habet praedium iuxta possessiones Antonii Scagnoni, et probat viam publicam esse meliorem intra possessiones praedictas.

Die 15 Octobris jam receptus fuerat gubernator Marchiae et D.na Marchionissa Guasti in Portu Firmano.Ser Bartholomeo Cordellae datur turrio cum introitu in contrata Camp.i iuxta res eius, et Sanctae Luciae.

Die 21 Octobris Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Permatheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Regulatores Petrus Paulus Pervenantii Cast. Vincentius Stabilis Pilae, Vincentius Persanctis S. M.

Carta 27 ad 33.

Die 6 Novembris. Romam mittuntur Oratores D. Petrus Simon Thibaldus, et D. Jo. Franciscus Rosatus. Excipitur honorifice in Portu Firmano Ill.mus Dux Adriae iuxta convenientiam servitutis Communis Firmi erga Ill.mam Domum praedicti Ducis, monente eius transitum Hieronymo Branchadoro. Dux Adriae etiam die 7 dicitur transiturus, et publicis  suraptibus excipiendus. Ser Theodoro Coluctio conceditur fabricare domum in quodam introitu.

Die 11 dicitur Jo. Marinus Casellus Prior Priorum, qui non erat Prior tunc temporis. Solvitur impositis equitum levis armaturae Ducis Castri. Dux Adriae recipitur in domibus Ill.mi D. Valerii Ursini, vel in Episcopatu.

Die 9 Octobris sancitur recurrere ad Ducem Castri pro relevatione a gravamine stativa rum equitum levis armaturae. Deputati ad videnda debita Communis sunt Antonius Grana, Pierus Baccinus, Falgonus Joctus, Jo. Franciscus Eliseus, Marianus Sgraffine, Constantius ser Pieri, Baptista Adam,  Hyppolitus Caesaris.

Die 21 Octobris Carolus de Gaddis petit remissionem de usuris 1022 duc. exactis in praejudicium Communis a mercatore q. D. Paulo Saulo Florentino.

(125v) Die 24 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabilis, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Antonius Adam, Stephanus Azolinus, Pompejus Dominici. Carta 34 ad 38.

Die 2 Januarii 1544. Jo. Francisco Pacharono Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente, sancitur eligere civem et popularem cum Mag.co D. Gubernatore Firmano ad componendum cum militibus levis armaturae, et compositio loco doni habeatur. Scribitur D. Basso procuratori Firmano, ut compareat nomine Communis Firmi in Concilio Provinciali Maceratae.

Die 10 Cicho Bertachino conceditur immutare stratam  iuxta possessionem suam in contrata S. Leonardi. Transactantur impositiones non integre exactas ab Aurelio Pacharono, a Persancte de Nigris, a ser Jacobo Palmerio plus offerenti. Approvantur in Concilio in locum patris Peroctius Jo. Baptistae, et Nicola Ceteronus.

Die 16 aegrotante Mag.tro Francisco Confecto, suffragiis excepti sunt Magister Salvator de Monte Robiano, M.r Bernardinus de Murro Vallium, et Magister Neapoleo Philaretus de S. Victoria qui obtinuit ludum litterarium.

Die 20 scribente Gubernatore Provinciae Hieronymus Branchadorus occisus est Adriae a Cola de Murro Vallium, et mittuntur 25 equites levis armaturae pro quiete civitatis, recipiendi in monasteriis. Sed recurrentibus Prioribus et custodibus monasteriorum, ne cives patiantur hanc rem religioni contrariam, et sibi non convenientem, sancitur pacisci cum hospitibus. Deputati ad curam stativarum sunt Jo. Marinus Casellus, Falconus Joctus, ser Trojanus Riccius, Franciscus Franchinus.

Die 10 Februarii D. Tiberio Corrado Plebano Petrituli, et ser Iacobo de Collina Oratoribus Status Ecclesiastici, olim Comitatus Firmi fit testimonium veritatis de Potestatibus et Officialibus olim castrorum solutis ab universitatibus praedictis.

Die 20 Februarii Priores sunt Octavianus Azolinus, Perdominicus Baptistae, ser Theodorus Coluccius, Nicolaus Adam, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensis S. B. , Dominicus Lucae Cap.i.

Die …. Februarii (erratum est, et dici debuit Martii, nam legitur Prior Priorum ser Theodorus Coluccius). Guidus Vincus frater carnalis Ludovici Vinci mortui approbatur loco ipsius Regulariae.

Die 29 (126) Martii extimatores olei 68 flor. pro milliari spacciato de vectura sunt Jo. Marinus ser Cipriani, et Alexander Pacharonus.

Die 30 Martii, discendente Magistero Augustino medico physico, eligitur M.ter Nicolaus Flaccus civis Firmanus. Carta 39 ad 46.

Die 20 Aprilis 1544 Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici, quo mortuo extrahitur ex appicciulatis D.  Nicolaus Ramandinus.

Die 27 Oratoribus Ripae Transonum petentibus Mag.cum Nicolaum Flachum a sua communitate confirmatum ad alium annum, non obstante  electione de eo facta a Firmanis, conceditur ut remaneat Ripae ad inserviendum.

Calendis Maji Constantius Pacharonus legitur Prior Priorum loco D. Nicolai. D. Sebastianus a Porticu Lucensis venit Gubernator Firmanus cum Breve Pontificis, et litteris Card.lis de Farnesio. Re.dus D. Vicarius Episcopatus deputatus Sindicator D. Francisci Lucarini de Trevio, Gubernatoris abdicati. Ser Theodorus Coluctius procurator Communis Firmi servatur indemnis contra praedicti Gubernatoris praecepto de comparendo in Urbe.

Die 4 Maji datur facultas nubendi in Terra S. Martini pro Sofonisba filia q. D. Silvestri Rachadini de Villitro habitatoris Firmi et D. Dianome ejus viduae.

Die 11 Maji Joannes Antonii Prior Priorum dicitur vir spectabilis. Magister Camillus Partinus de Firmo eligitur medicus, concurrentibus Mag.ris Guidone Mambrimo de Cerreto ponti, Consalvo Hispano, Galeno de Assisio, Nicolao Benedicto de Monte Robiano, Antonio Francisco de Nursia, Thoma Saminato de Lucha, Isidoro de Monte S. Maria in Georgio, Joanne de Gualdo, Camillo Talia de Monte Giberto.

Die 18 transactatur impositio 316 flor. pro debito solvendo Hebreis de Ancarano Pernicola Jo. Georgii conciliarius  laudatur de  benemeritis erga Rempublicam, et eximitur ab impositionibus. Hebrei coguntur ad solvendam  impositionem Pontificis.

Die 30 Maji agitur de quarto subsidii triennalis solvendo, et de aliis debitis, ac de praemio dando ser Lucae Cordellae notario Reg.rum, qui gratis inservit. Carta 47 ad 52.

(126v) Die 12 Junii 1544 dicitur Prior Priorum abesse in Castro Lauri suae solitae habitationis. D. Caesar Raynaldis monet  relaxari ab Urbe contra Firmanos brachium saeculare et interdictum pro duc. 475 debitis communitati Montis Causarii anno 1516. Item Gubernator Provinciae iubet solvi primum quartum  subsidii de secundo anno, sublata dilatione de trimestri in trimestre, et committitur ser Piersancti de Nigris exactio cum observatione capitulorum suorum. Item Magister Franciscus de Papia minatur executionem pro suo credito. Hebreis diffusis per habitationes stratae magnae prohibetur habitare contra formam statutorum.

Die 20 Priores sunt Michael Rossius, Hieronymus Tintus, Baronus Eltuocomando, Gaspar ser Stephani, D. Marianus Pernensis, Cichus Tabor. Regulatores Nicolaus Sabionus Cast., Felix Pacharonus Pilae, Jo. Baptista Savinus S. M.

Die 24 Mag.cus D. Petrus Leo Marioneus de Eugubio exhibuit litteras Gubernatoris Provinciae cum litteris Card.lis de  Farnesio de sua electione in Gubernatorem Firmanum, et Firmani Breve 12 Julii 1535 …… tenore gubernii coram D. Antonio Sinigardo, et Francisco Assalto.

Die 24 D. Nicolaus Ramandinus Prior Priorum legitur absens a Castro Marani suae solitae continuae habitationis. Mortuo Hieronymo dicto Priore designato Vincentius eius germanus sufficitur. Mortuo quoque Nicolao Sabiono, Vincentius eius filius subrogatur etiam in  Regularia, et Biddinus frater carnalis Felicis Pacharoni defuncti approbatur, et Jo. Baptista Sabinus loco Francisci sui patris ad Regularia. Reparatur fraudibus Catasti, quod fit a Geometris forensibus, et domini possessionum  quae non reperiuntur descriptae in Catastis, coguntur solvere impositiones quascumque ab eis non solutas.

Calendis Julii Micael Rossius dicitur abesse in Terra Montis Fortini, et est Prior Priorum. Scribente Gubernatore Asculi, Hispani discendentes a Terra Laboris in Aprutium adventarum. Magister Grifonus Macilentus confirmatur  physicus et chirurgus civitatis et olim Comitatus Firmi. Cives et conciliarii electi pro defensione civitatis, ser Permatheus Ottinellus et Jacobus Francisci cum Jacobo Angeli et Nicola Ceteroni: Jo. Jacobus Mancinus, et Quiriacus Baldutius cum Constantio ser Pieri, et Dominicus Martini Raynerii: D. Astor Martialis et ser Sebastianus Savinus cum Antonio Stephani  Peroctio Jo. Baptistae. (127) Antonius Grana et Caesar Adam cum Antonio Vigorito et Baptista Adam: D. Hieronymus Rosatus et Jo. Marinus Casellus cum ser Grisancte Antonii et Cicco Discreptionis: Peregrinus Baccinus et Dominicus Lucae cum Ascanio Aromatario et Hyppolito Caesaris.

Die 2 Julii cives peritiores a praedictis electi ad custodiam et defensionem civitatis, in transitu Hispanorum cum arbitrio et auctoritate totius Communitatis Firmanae, sunt Vincentius Gualteronus cum Constantio Pacharono et Vincentio Billacqua. ; Antonius Polidorus cum Jotto de Jottis et Blasino Formichino; Vincentius Ufriductius cum Bartholomeo Sabino et Octaviano Matheutio; Joanne Vincus cum Jo. Philippo Mancino et Rapagnano Adam, Antonius Matheutius cum ser Julio Morica et Federico Vinco; Chrisostomus Baptistae cum  Venero Permethei et Hyppolito Caesaris.

Die 17 Julii redeunte a Gubernatore Provinciae Jo. Francisco Pacharono Oratore mittitur Romam nuncius ad cives, ut impediant quominus civitas gravetur de solutione debitorum, quia Camera Apostolica habet omnes introitus Communis Firmi.

Die 6 Augusti D. Franciscus Ciardinus advocatus, et D. Franciscus Carbonus procurator adhuc est Communis Firmi.

Die 18 Magistero Grifono conceditur non exercere chirurgiam, sed  assistere et consulere in casibus. Tractantur paces inter inimicatos.

Die 20 Priores sunt Theseus Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus.

Die 22 sancitur mittere duos Oratores ad Card.les de Aquaviva, et de Carpo, ut  dignentur se interponere ad pacificandos inimicatos in civitate.

Die 24 Jo. Marinus ser Cipriani et Caesar Adam extimatores frugum  putarunt salmam grani flor. 4, hordei flor. 2 bol. 32, speltae flor. 1 bol. 24 coram ser Venantio cancellario Gubernatoris.

Die 5 Octobris inchoatum Concilium non est scriptis mandatum. Carta 53 ad 62.

Rubrica

Libri 72 Cons.a Cer.te 1547

Die Dominico 24 Aprilis 1547 desunt reliqua spectantia ad annum 1544, mens. Sept. Oct. Nov. Et Decemb. Et ad totum annum 1545 et 1546 et ad menses Januar. Febr. Mart. et Apr. 1547. Mag. D.nus (127v) Aloysius Fortinus de Cerreto erat Gubernator Firmanus: Jacobus de Vechis pro Priore Priorum absente. Celebratur Capitulum Generale Heremitarum S. Augustini in civitate Rachaneti. Camillus Ciminus est  destinatus ad Urbem Orator. Habetur Reformatio de ornamentis mulierum, et pro pis funebribus. Magister Camillus Partinus, et Magister Nicolaus Benedictus medici confirmantur ad alium annum. Hieronymus et Apollonius Alexandri de Vechis simul cohabitant et D. Gentilis Billacqua cum Camillo erat Orator Romae. Scripturae publicae prohibentur dari sine licentia Concilii Generalis. Offerente Luciano Carpino, Magistero Francisco Confecto praeceptori conceditur tenere duos Hippodidascalos, qui mercedem recipiant a nonnullis civibus facultuosis. Cives electi pro elemosynis  Capituli Heremitarum Fanciscus Calabria, Jo. Baptista Savinus, Falconus Jottus, Ciottus Adam, Pieretus Ludovici. Pro hippodidascalis Falconus et Jo. Baptista praedicti, Jo. Marinus Bonvicinus, Chrysostomus Baptistae.

Die 29 cives  adunati pro Reformatione ornamentorum muliebrum, et pomparum funebrium sunt Camillus Ciminus et Jacobus de Vechis Priores, Lucianus Carpinus, Regulator, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Federicus Vincus, Antonius Permathei, Baptista Adam, Constantius ser Pieri, Cichus Franchina, M.r Jo. Leonardus Ciammaglia, Thomas Magistri Joannes, ser Jacobus Palmerius, Ciottus Adam, Bartolomeus  Massucius, Octavianus Zolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savini, D. Pompejus Azolinus.  Camillus Ciminus Orator jam in Urbe retulit se omnia fecisse et expedisse ad votum Communis, et commendavit D. Gentilem Billacquam. Electi pro reformatione sunt D. Astor Martialis, Octavianus Azolinus, Bartholomeus Massutius, Antonius Permathei, Jacobus Palmerius, Thomas Magistri Joannis. Carta 1 quae 10 Angelus  calamo delineatus est more antiquo ad 11.

Calendis Maji 1547. Habetur Breve Pontificis in favorem Firmanorum circa debita ante separationem Status non repetenda, circa solutionem debitam a Clericis in bonis patrimonialibus, et de non gravandis (128) Firmanis ad expensas Oratorum Provinciae; item bonae mentis erga Firmanos esse Revered.us Conversinus, et R.mus de Rodulphis. Legitur Caesar Tindalus in promissione olei pro denariis Oratorum; Theseus Nicolai (Morroni), Octavianus Lucae, Octavianus Azolinus, Blaxius Formichinus, et alii jam alibi nominati.

Die 11 D. Gentilis Billacqua retulit  mentem SS.mi D.mini esse de reddendo Statu Firmanis integrum pro 20000 duc. Caesar Tindalus est unus de Prioribus. Legitur die 6 Januarii a Consilio Generali facta remissio in cives adunantiae pro recuperatione Status, qui nominantur D. Hieronymus Rosatus, Caesar Tindalus,  Luctanus Carpinus, D. Gentilis Billacqua, Peregrinus Baccinus, Ciottus Adam, Antonius Vigoritus, Baptista Adam, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Tiberius Cautius, Antonius Stephani, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, Theseus Nicolai, Piersanctes Baptistae, Cichus Franchina cum praecedentibus, inter quos D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Antonius Grana, Sebastianus Sabinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savinus, Chrysostomus Baptistae, Falconus Jottus, Jo. Paulus Polidorus, Perdominicus Polisena, Jo. Antonii (Scattoni), Perdominicus Baptistae, Franciscus Sebastiani (Calabria), Vincentius Stabilis, Guidus Vincus, Jacobus de Vechis, Melchior ser Jo. Thidei, Dominicus Cruciani, Hyppolitus Caesaris, Bartholomeus Massutius.

Die 17 D. Octavius Adam pomisit cum aliis, et cum D. Petrosimone  Thibaldo pro denariis Oratorum.

Die 24 munus ad Capitulum Heremitarum  S. Augustini celebratum Rachaneti fuit de farinae salm. 3, vini 5, pomorum aureorum 2, agnis 8. Carta 11 ad 17.

Die 7 Junii 1547. Mag.cus D. Dionysius castellarius et Gubernator Firmanus. Per litteras D. Gentilis Billacqua Oratoris in Urbe nuntiatur in domo  D. Caesaris, et aliquando in domo D. Joannis Canneti haberi adunantias Satraporum Comitatus, ne res Firmanae sortiantur effectum (hoc est ne Pontifex reddat Statum Comitatus Firmanis).

Die 20 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Marcus Ciarpellae, Evangelista Gasparis,  Jo. Franciscus Rosatus, Venerius ser Mathei. Regulatores Hieronymus Branchadorus Flor. Jo. Franciscus Rosatus S. B., Georgius Anteus Sebastiani Camp.i.

D. Pompejus est Orator ad (128v) Legatum.

Die 22 scribitur D. Gentili ut quam citius expediat causam  restitutionis Status pro quacumque summa, dummodo solvenda sit ex introitu gabellarum Communis Firmi.

Die 8 Julii mittitur Ciottus Adam Orator, qui cum D. Gentili rogat si haberi possit integra Status restitutio; et in casu quod reservari velit castra Moleani et Petrituli, procuret promissionem et fidem a Card.li Farnesio de restituendis dictis locis infra aliquod tempus.

Die 11 Julii ex  litteris D. Gentilis Billacquae, R.mi Episcopii Exini, D. Rodulphi Docti, et Card.lis de Gaddis relatur Luciani Carpini  redeunti ab Urbe, restitutio Status facienda est cum reservatione Moleani et Petrituli in manibus Card.lis de Farnesio, qui promittit restutuere infra 4 vel 6 menses, pro 25 mil. Duc. aurei in auro. Item scribit Ill.mus D. Fulvius Ursinus.

Die 12 sancitum est in manibus Card.lis Farnesii non solum remittere illa duo castra, sed etiam civitatem a alia castra, homines,  et uxores, et omnia quae Firmani possident. Sancitur reddere gratias adiutoribus Firmanis  et petere confirmationem  D. Dionysii Castellarii Gubernatoris post  f(uturum) tempus saltem  per annum. Adfuerunt huic ConcilioJo. Franciscus Rosatus Regulator et Prior, Alexander Pacharonus, Venerus Permathei, Evangelista Gasperis. Priores, Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Pomponius Morphus, Contes Acetus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Franciscus Pacharonus, ser Trojanus Riccius, Dominicus Lucae, ser Theodorus Morphus, Theseus Nicolai, Octavianus Lucae Pacharonus, Gentilis de Nobilibus, Ciottus Bartholomeus Massutius, Lelius Mancinus, Jacobus Rachamadorus, ser Julius Morica, Lucas Giliutius, Antonius Montanus, Martinus Sgruffia, ser Prosper Baptistae Simonis, Vincentius Vici, Jacobus Francisci, Thomas Mag.ri Joannis, Jo. Baptista Persanctis, Antonius Calisti, Cichus Tabor, D. Octavius Adam, Blasinus Formichinus, Cichus Franchina, Permartinus Petri Pauli, Aurelius Pacharonus, Magister Joannes Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, ser Berardinus Ludovici, Lucas Antonius Philippi, Dominicus Martini, Caesar Tindalus,  Permarinus Rachamadorus, Pierus Baccinus,  Jo. Baptista Savinus, Peregrinus Baccinus, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Vincentius Adam, Antonius Stephani, Baptista Adam, Antonius Vigoritus, Franciscus Nicolai, Berardinus Perusini, Antonius Grana, Hieronymus Ufriductius, Joannes Spinuctius seu Spinellus, ser Grisanctes, Lucianus Carpinus, Tiberius Cautius, Franciscus Gr., Vincentius Ursini,  Thomas Migni, Vincentius Gualteronus.

Die 14 Julii expeditur Romam Sebastianus Sabinus ad agendum cum D. Gentile,  referendo gratias et munera, ac petendo gabellas Moleani et Petrituli solvendas Communi Firmi etc.

Die 29 venturus est  Firmum (129) Mag.cus  D. Julianus Ardinghelli thesaurarius Marchiae, a quo petuntur favores solvendi subsidii in ipsa civitate, et habendi salis boni ac reciptentis. Carta 17 t.o ad 22.

Die 10 Augusti 1547. Operarii Cathedralis sunt D. Constantius Sydereus canonicus, Alexander Pacharonus et Pierus Arietinus. Cives extimatores frugum Permatheus Rachamator, Bartholomeus Massutius.

Die 13 ex litteris Oratorum habetur reservatio castri Montis S. Petri de Alliis, et scribitur eidem, stantibus bonis verbis R.mi Episcopi Exini, Firmanos remisisse sub protectione Card.lis de Farnesio Ill.mam communitatem Firmi super negocio Status gubernandam.

Die 19 Augusti Magister Jo. Ciammaglia dicitur Jo. Leonardus: in adunantia legitur quoque Piersanctes Baptistae. Pontifex sibi reservat Castrum S. Petri de Alliis, quia quaedam summa emptionis fuerat restituita Jo. Francisco Rosato. Conclusum est  peti Breve reintegrationis Status, suspenso Castro praedicto, donec revisa erunt computa.

Die 20 de bussula noviter confecta extrahuntur Priores Jacobus de Vechis, Vagnotius Fatius, Camillus Ciminus, Colangelus Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius.

Die 24 Permatheus Racamadorus et Bartholomeus Massuccius extimatores frugum putarunt salmam grani flor. 3 bol. 10 ad gabellam venditoris, hordei flor. 2, et speltae flor.1 bol.8 ad gabellam emptoris.

Die 27 legitur Pontifex venturum Perusium, et mittuntur D. Pomponius Morphus, et ser Trojanus ad Legatum, ut dignetur commendare Pontifici civitatem.

Die 30 D. Dionysius Castellarius Gubernator Firmanus, cum duobus civibus mittitur Orator ad Pontificem iturus cum Legato et Vicelegato ac D. Paulo de Tarano consulentibus e civitate Maceratae Perusium.

Die 30 sancitur mittere et alios duos cives ad Pontificem pro expeditione rerum, et ad Card.les Farnesium, Crispinum, S. Angelum, et alios. Carta 23 ad 30.

Die 2 Septembris 1547. Ex litteris D. Gentilis Billaqua, et relatione Sebastiani Savini Oratorum apud Card.lem Farnesium et Episcopum Exinum, negociata dicitur reintegratio Status, et laudatur missio Oratorum cum Gubernatore quando Legatus intrabit Perusium, ut cum eo adsint.

Die 3 scribente D. Gubernatore Firmano Legatum, apud quem adstat, hodie discedere Macerata, et cras mansurus Fulginei, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Marialis, D. Pomponius Morphus, Jo. Franciscus Rosatus, et Octavianus Azolinus Oratores expediuntur, ut obvientur Legato antequam veniat Perusium. Peregrinus (129v) Ciottus, et ser Jacobus Palmerius deputati sunt ad habendas pecunias pro Oratoribus.

Die Veneris 23 Septembris inter Oratores redeuntes est etiam Sebastianus Savinus, qui retulerunt restitutionem totius Status, excepto Monte S. Petri de Alliis cum  reservatione ad certum parvum tempus Moleani et Petrituli in manibus Card.lis Farnesii. D. Hercules (de Rubeis) de Monte Fortino restiterat, ne redderetur Firmanis dicta terra, sed visis juribus Firmanorum Pontifex voluit fare restitam  Breve restitutionis est apud R.mum Blosium, pro quo recuperando Gentilis Billacqua rediit Romam, et accipiet illud a Card.li Farnesio solvendi sunt 20 mille duc. auri in auro, et 500 scut. Pro expensis et recognitionibus infra duos menses. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, et D. Bartholomeus Lucae creantur procuratores pro habendis pecuniis.

Die 25 legitur D. Marinus Sciarra, qui videtur pecuniae mutuator fuisse.

Die 4 Octobris dicitur vacare locus Colangeli Ilionei Prioris Florentiae: Jo. Franciscus Rosatus, et Sebastianus Savinus Oratores ad Legatum gratias egerunt de favore praestito Firmanis pro reintegratione Status, et acceperunt duc. auri 2530 ad rationem carolenorum 14 etc., de reliquo curam dederunt D. Bartholomeo Matheutio missa electione Montis Pietatis Rachaneti ad libitum Firmanorum, suffragia accipiuntur ser Paulus Bertinellus de Monte Actonum, ser Berardinus Ludovici qui obtinuit, et ser Jo. Politus de Altidona. Oratores Montis Raynaldi offerunt certum territorium olim possessum a Nicolao de Monte Elparo, quod spectat ad Commune Firmi. Vincentius Colangeli Ilionei sufficitur loco patris defuncti.

Die 5 Octobris electores 40 civium curatores pecuniarum sunt cum Gubernatore Jo. Franciscus Rosatus, Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Ciottus Adam. Cives curatores pecuniarum sunt electi Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, D. Franciscus Ottinellus, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, Thomas Pacharonus, Vincentius Leffectus, pro Francisco eius patre, Lucianus Carpinus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Sebastianus Savinus Ciarpella, Gentilis de Nobilibus, Octavianus Matheutius, Jo. Baptista Savinus, Permathei  Rachamadorus, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Guidus Vincus, Ciottus Adam, Jo. Baptista Sciarra, Bartholomeus Argolicus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Magister Dominicus Astemius, D. Dominicus Riccius, Jo. Franciscus Rosatus, (130) Antonius Matheutius, Federicus Vincus, D. Pomponius Morphus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Federicus Morronus, D. Octavianus Adam. Conscripti sunt a dictis civibus ad solvendam cum eis certam quantitatem plurimi cives et consiliarii qui sunt Pieroctius Aromatarius, Petrus Paulus Pervenantii, Ludovicus  Nardi, Vincentius  Partinus, ser Melchior ser Jo. Thidei, Franciscus Valgarinus, Franciscus Sebastiani, Jacobus Azolinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Baptista Persanctis, Hieronymus Ufriductius, Jo. Paulus Polidorus, Vincentius Tintus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Hieronymus Rosaltus, Aurelius Pacharonus, Stephanus Azolinus, Bernardinus Perusini, Venerus Permathei, Theseus Montanus, Jacobus Guerrerius, Tiberius Cautius, Joannes Scattoni, Jo. Thomas Pacharonus, ser Piersimon ser Pieri, Jo. Antonius Spaccasasso, Blasinus Formichinus, ser Trojanus Riccius, ser Theodorus Persanctis, Falconus Jottus, Baptista Pacharonus, Thomas Migni, ser Petrus Paulus Tosus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persantctis, ser Pompejus de Gruptis ad Mare, Cichus Tabor, Evangelista Gasparis, Stephanus Alexandri, ser Berardinus Ludovici, Dominicus ser Nardi, Paris de Portu, Antonius Hectoris, D. Petrus Simon Thibaldus, Jacobus Cordella, Thomas Magistri Joannis, Antonius Vechius, Persimon Marini, Franciscus Francolinus, Nicola Ceteronus, Vincentius Rictii Adae, Vincentius Ursinus, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, Contes Acetus, ser Laurentius de Gualdo, Baptista Adam, ser Jacobus Pierius, Lelius Mancinus, Hercules Piconus, ser Caesar ser Ioannis, Cacciacontes ser Baptistae, Berardinus Gagius, ser Jo. Pierus Castanus, Pompejus Branchadorus, Ramandinus de Marano, Chrisostomus Baptistae, Jacobus Branchadorus, Antonius Montanus, Antonius Ilioneus, Vincentius Ilioneus, Caesar Tindalus, ser Lucas Cordella, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Camillus Ciminus, D. Antonius Sinigardus, Morphus de Morphis, Nicolaus Pernensis, Bonifatius Riccius, Simon Manitti, Jo. Paulus Montanus, Vincentius Gualteronus, Baptista de Moliano, Hieronymus Sebastiani, Vincentius Sabionus, Jo. Franciscus Eliseus, Theseus Nicolai, Antonius Permathei, Magister Franciscus Confectus,  Caesar Adam, Franciscus Grassus Vagnotius Fatius, Branchadorus Cesaris, Jacobus Bertachinus, Ludovicus Francisci, (130v) Jo. Jacobus Beneincasa, Julius Pasqualicti,  Dionysius ser Antonii, Mecoctius Georgii Albanensis, ser Jacobus Palmerius, Joannes Spinellus Ferricioli, Vincentius  Foleciani, Hieronymus Castroni,  Joannictus ………………,Peroctius Jo. Baptistae, Philippus Franciscus nepos Antonii Panicocoli, Albertus Rota, Laurentius Bergomensis, Sebastianus Picionus, Augustinus Bergomensis, Thomas de Lanciano, Magister Bultrinus Faber, Jo. Ludovicus Emilii, Camillus Carminellus, Thomas Manittus, Cichus Laurentii, Barardinus Mozzabicco, Albanensis, Christophorus Albanensis sutor, Hieronymus Cornelii, Gaspar de Binasco, Piccionus Bergomensis, Jacobus pistor iuxta Bonvicinum, Dominicus pistor ad S. Dominicum, Antonius Rota, Magister Petrinus faber, Laurentius faber, Franciscus Quatrarius, Magister Andreas Librarius, Vincentius Azolinus, Jo. Philippus Mancinus, D. Franciscus Assaltus, Hannibal Pacharonus, Magister Baptista Calderarius, Perjacobus Nicolai, Jo. Franciscus Pacharonus, D. Nicolaus Flachus Rapanus de Adam, Phebus Baccinus, Lucas Giliutius, Franciscus Laurus, ser Antonius Latinus, ser Julius Morica, Antonius Calisti Pacharoni, D. Vincentius Guerrerius, Perleonardus Pacharonus, Vincentius Ufridutius, Johannes Grana, Perdominicus Baptistae, ser Hieronymus Martius, Hieronymus Jacobi Pacharoni, Lau(rentius) Caesaris de Nobilibus, Baptista Patriarcha, Alexander Patriarcha, Camillus Emilianus, D. Antonius Giliuctius, Jo. Franciscus Rosatus, Antonius Pasqualictus, Jo. Franciscus Rosatus; iterum cum alia summa diversa, Persanctes Baptistae, ser Marinus Cortesia, ser Hieronymus Victorius, Leonardus Altidonus, Andresius Albanensis.

Die 6 Octobris Jacobus Francisci creatur depositarius pecuniae praedictae.

Die 8 Card.li Farnesio sancitur munus duc. 3000, Episcopo Exino 500, R. Maffeo.

pro scarfinis recuperandis 500. Sebastianus Savinus mittitur Orator cum dictis pecuniis. Fit mandatum D. Bartholomeo Matheutio de Firmo pro 3000 duc. aureishabendis.

Die Dominico 16 Octobris Auditores Rotae miserunt litteras inhibitoriales, curante D. Hercules de Rubeis de Monte Fortino, ne dicta terra redeat ad jurisditionem Firmanam; de quibus scribitur ad Oratores et ad Legatum. Jo. Franciscus Rosatus est Regulator.

Die Jovis 20 Octobris providetur pro recipiendo Card.li S. Angeli Legato Firmum venturo ad dandam possessionem Status Communi Firmano. Servantur indemnes Episcopus Exinus, et D. Gentilis Billacqua, qui promiserunt pro Firmanis (131) solutionem 20 mil. scut. aurei Camerae, et 2000 D. Bindo Altovito et sociis. Favetur Ven. Patribus S. Francisci, ut in eorum conventu Firmano fiat Concilium Generale, et Capitulum pro creando Provinciali et Officilibus. Statuuntur portoni mazerii, et pueri cum palmis ad comitandum cum toto populo Legatum, et revocantur cives etc.

Die 21 Octobris ordinantur processiones et alia ad recipiendum Legatum Jo. Franciscus Azolinus, Peregrinus Baccinus, et D. Bartholomeus germanus Octaviani Matheutii renuntiant omnibus suis exempionibus ad relevandum Commune a debitis. Assistentes Legato cum Mag.cis D.nis sunt D Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Mancinus, Bartholomeus Massucius, Sebastianus Savinus, Octavianus Azolinus, Octavianus Matheutius, Alexander Pacharonus. Receptores Legati sunt Peregrinus Baccinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Marinus Bonvicinus, Ciottus Adam. Ceremoniarii ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Vincentius Ufriductii, Jo. Baptista Savinus, Lucianus Carpinus, Chrysostomus Baptistae.

Die Dominico 23 Octobris a D.Pompejo Azolino dicitur hodie principium esse Status Firmani, et gubernii  illius; et sancitur futuros Priores eligere arbitrio gubernatoris, Priorum, et Regulatorum pro hac vice dicitur discessurus a civitate Card.lis de Gaddis, cui gratiae aguntur de bonis operibus apud Suam Sancitatem pro restitutione Statum Firmani, et rogatur de continuandis favoribus, et intercessionibus etc.

Die 25 Priores electi sunt Octavianus Azolinus, D. Pomponius Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, D. Pomponius Morphus, Reg.res Jo. Baptista Morronus Cast., Thomas Pacharonus Pilae, Piermarinus Branchadorus S. M.

Die Mercurii  26 Octobris deputati sunt ad inveniendos homines, qui accipiant gabellas Firmanas Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massucius, Ciottus Adam, ser Trojanus Riccius. D. Gentilis Billacqua, scribit pecunias  Romae haberi posse ad 162 pro 100. Carta 31 ad 59.

Die 1 Novembris 1547 agitur de introitibus Communis subastandis pro habenda pecunia.

Die Mercurii 2  iterum agitur de subastandis gabellis usque ad sabathum proximum Jo. Baptista Morronus et Permarinus Branchadorus (131v) Reg.res mortui dicuntur.

Die 8 dicitur nocte praecedenti diei Lunae in palatio gubernatoris Status in Monte Actone habita congregatio quorundam de Statu et praesertim D. Caesaris, et D. Nicolai de Monte Actonum, qui die sequenti miserunt nuncium ad Urbem. Frater Simon rogtur ante reditum Oratorum ne discedat a Conventu Annuntiationis, qui maxima cum caritate et amore se obtulit ad tractandam pacem. Rogatur Card.lis Gaddus ne permittat Frates Dominici destruere Ecclesiam S. Mariae de Castigliono, ut devotio populi erga illam Dominam sequatur,  prot antiquitus servatum fuit.

Die 17 Novembris post multas paginas sine scriptis relictas, habetur Concilium nunc primo post annum 1538 celebratum contra tirannicam pravitatem. D. Gentilis Billacqua et Sebastianus Sabinus Urbe retulerunt Breve Pauli III de reintegratione Status, exceptis Castris S. Petri de Alliis, Moliani, et Petrituli, ut alias lectum est. Breve concessionis Moliani et Petritui Card.li Farnesio: litteras promissionis Card.lis Farnesii de reddendis castris infra biennium, et concessionis gabellarum dictorum castrorum: Breve Pontificium ad Legatum de reponenda communitate in possessionem Status et introituum, et litteras Card.lis  de S. Flora, camerarii de ponenda communitate in possessionem gabellarum, et D. Bernardini Maffei Episcopi Massanensi de  scarfinis reddendis, promissis ei a D. Jo. Francisco Rosato, scutis auri 600: quietatione D. Bindi Altoviti de scutis auri 60 pro Brevi: motum proprium de  dilatione debitorum ad biennium etc. D. Paulus Ranuctius de Tarano  Locumtenens Legati, ad quem mittitur D. Gentilis Billacqua.

Die 18 habentur in Concilio oblationes Gabellarum D.Hieronymi Alberici de Rachaneto, et D. Alberici eius germani, Cichoni Margarutii de S. Severino, D. Troili Cerri de S. Genesio, D. Francisci Gabrielis Anconitani. Mag.ci Priores reassumunt familiam domicellorum, et tibicinum. Dominelli tunc erant ex Nobilibus. Nominantur enim Iacobus Herculis Sabini, Jo. Marinus olim frater Ludovici Vinci, et Jacobus olim frater Lucae Mactheutii. Ergo Domicelli erant ex his, qui nunc dicuntur Cadetti.

Die 12 in Concilio nunc primo jurant Mag.ci D. Priores, praesente D.Paulo Ranuctio Locumtenente, et cives fidejubent quod omissum fuerat ab anno 1538 ad hoc usque tempus. Deinde jurat Thomas Pacharonus regulator, vacantibus per mortem collegis Castelli et S. Martini.

Die 20 D. Montanus, qui Romae est,  offert se in beneficium communitatis. D.Paulus de Tarano venturus est Firmum ad ponendam communitatem in possessionem Status.

Die Lunae 21 praesente dicto D. Paulo, cives electi promiserunt pro D. Gentile Billacqua promissore 20 mil. duc. auri, D. Hieronymus Rosatus, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Octavianus Adam,  Peregrinus Baccinus, Antonius Matheutius, Guidus Vincus,  Permatheus Racchamadorus, Sebastianus Sabinus, Bartholomeus Massutius, Thomas Pacharonus, Jacobus de Vechis, Franciscus Francolinus,  (deletus est alius), et additus est Antonius Montanus. Referuntur mala opera (132) D. Herculis Rubei Oratoris Romae pro Monte Fortino, cuius hominibus D. Locumtenens missurus est praeceptum de cogendo Concilio, et habenda mente populi et villarum. Oratores Massignani congratulati sunt cum Concilio Firmano de recuperato Statu, et offerunt universitatem suam cum hominibus et facultatibus et fidelitate cives regimini praesentes relevant 12 cives, qui promiserunt ut supra et saepe plerique leguntur consulere in adunantiis, et sunt D. Pompejus Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, Octavianus Azolinus, et D. Pompejus Morphus. Priores, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Baptista Pacharonus, Jo. Franciscus Pacharonus, Federicus Vincus, ser Theodorus Coluccius, ser Piersimon ser Pieri, ser Trojanus Riccius, Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, Stephanus Azolinus, Aurelius Pacharonus, ser Jo. Baptista Florellus, Vincentius Tintus, Vincentius Persanctis, Lucas Giliutius, Magister Franciscus Confectus,   Bonifatius Riccius, Franciscus Sebastiani, Blasinus Formichinus, Pompejus Branchadorus, Persimon Marini, Franciscus Grassus, Perdominicus Baptistae, Berardinus Gagius, Falconus Joctus, Vincentius Partinus, ser Julius Morica, Dominicus Lucae, Jo. Marinus ser Cipriani, Vincentius Stabilis, Jo. Paulus Polidorus, Jo. Thomas Pacharonus, Antonius Calisti,  et Antonius Montanus.

Die 23 eruitur Thomam Pacharonum, Jo. Marinum Bonvicinum, Ciottum Adam, et Baronum Eltuocomando transactasse appaltum introituum civitatis Mag.co D. Bindo.

Die 24 gubernator olim Status Ecclesiastici sancitur sindicandus a  sindicatoribus ordinandis D. Locumtenenetem, ut reddat rationem in civitate. Dicitur facienda expeditio Federici Vinci, et mittendum pro habendis fidejussionibus equitum Lauretanorum.

Die 25 sancitur facere expensas Sindicis Comitatus comparentes ad jurandam fidelitatem  et obedientiam in manibus Priorum. Agitur cum Oratoribus de Monte Robiano de juramento ab eis faciendo, et de capitulis inter eos, et Firmanos ab eis deperditis discutiendis et observandis. Oratores Ripae Transonum gratulantur de recuperato Statu, et offerunt partes et homines suae communitatis. D.Reaphael Comus exigit dativas. D. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Jo. Baptista Florellus sunt curatores negocii gabellarum.

Die Lunae 28 D. Hieronymus Rosatus creatur Sindicus ad recipiendas obligationes et juramenta castrorum Comitatus, et (132v) D. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus Sindici ad promittendam indemnitatem equitibus Lauretanis. In obligatione leguntur iidem qui alibi numerati sunt cum Vincentio Ursino, Luciano Carpino, Cacciaconte Jo Baptistae Branchadoro, Caesaris Cicho Tabor, ser Jacobo Palmerio, Tiberio Cautio, Jo. Iacobus Beneincasa, Pernicola Jo. Georgii, Jo. Andrea Dominici, Luca Antonio Philippi, Piero Jo. Ludovici, Baptista Adam, Permarino Petri Pauli, Jo. Ludovico Emilii, Theseo Nicolai, Stephano Alexandro, Julio Colae, Thoma M.ri Joannis, Hyppolito Caesaris, Simone Manicti, Antonio Stephani, Iacopo Cordella, Caesare Tin(ti), Antonio Permathei, Jacobo Guerrerio, Perdominico Polisena, Perdominico Baptistae, Petro Paulo Toso, Vagnotio Fatio, Vincentio Rictii Adae, Pieroctio Ludovici, Jo. Baptista Persanctis, Vincentio Persanctis, Alexandro  Pacharoni, Nicolao Pernensi, Vincentio Partino, Ludovico Francisci, ser Jacobo Pierio, Morpho de Morphis, Bartholomeo Argolico, Vincentio Gualterono, Hieronymo Sebastiani, ser Jo. Piero Castano, Francisco Valgarino, Paride Paridis, Lelio Mancinus, Dionysio ser Antonio, Cicho Laurentii, Jacobo Francisci, Francisco Eliseo, Antonio ser Thomae, Marino Ciammaglia, Francisco Franchino, et Francisco Francolino,  Constantio ser Pieri, Hieronymo Antonii, Piersancte Baptistae, Jo. Angelo Stephani, Jo. Andrea Paganelli, Jo. Baptista Sciarra, Berardino Perusini, Jacobo Azolini, Pompejo Dominici, et Pompejo Branchadoro, Antonio Jo. Andreae, Jo. Antonio Antognicti, Jacobo Bernachino, Venero Permathei, Ascanio Aromataro, ser Lucae Cordella, Antonio Hectoris, Thoma Migni, Gentile de Nobilibus, Theseo Morrono, Nicola Ceterono, ser Theodoro Coluccio etc. Carta 60 ad 118.

Die Jovis 1 Decembris 1547. Nunc primo cogitur cernita civium de regimine  Mag.o  Dionysio Castellario Gubernatore, et D. Paulo de Tarano Locumtente Legati, et D. Pompejo Azolino Priore Priorum. Theseus Morronus filius Jo. Baptistae fit regulator Castelli loco patris Morroni, et Pompejus Branchadorus regulator S. Martini loco Permarini fratris defuncti. Vincentius Stabilis Arcis (Pare) et Lucas Giliutius Arcis Montis Falconum erant castellani  tempore quo sublatus fuit Status Firmanis. Sancitur confirmare ad novam usque extrationem Officiales et Vicarios Comitatus, amotis tamen forensibus. Agitur etiam de remittendo Capitaneo D. Andrea Maximo de Rocha contrata, qui erat Capitaneus  tempore privationis Status Firmani, et post eum vocando D. Lactantio Hirundino de Monte Filiorum Otrani, qui habuerat electionem. Item de renovando officio Bancherii, et interim  tenendo D. Raphaele depositario (133) vel alio ad arbitrium Priorum  usque ad aliam cernitam. Jo. Ludovicus Emilii officialis accusarionum  damnorum datorum confirmatur. Cives cernitae praesentis sunt numero 90. Confirmantur et probantur vota omni petenti eo facta a D. Gentile Billacqua pro recuperatione Status. 1- de veneratione Corporis Christi, eiusque comitiva  facienda in civitate, ac Missa singulis Dominicis celebranda solemniter in Cathedrali, accedentibus Turbus de Prioribus cum populo. 2- de veneratione Conceptionis ac Missa solemnis celebranda in ecclesia S. Francisci qualibet  tertia Dominica mensium interveniente Magistratu et  populo, et quolibet die sabathi in Monasteriis civitatis celebranda Missa solemni de Conceptione, et in ecclesia S. Dominici de sanctificatione, dicti fratres illi assolvent et de festo Praesentationis custodienda, quia illo die D. Locumtenens venit Firmi ad dandam possessionem Status, cum Missa solemni celebranda in Cathedrali , et processione totius cleri. Confirmantur capitula, quae olim habebantur inter communitatem Firmi, et universitates castrorum Comitatus.

Die Veneris 2 Oratores Montis Granarii venerunt ad obedientiam et confirmatur declaratio diei ultima Julii 1548. Communitatem Montis Causarii exgravari a censu Cathedralis Ecclesie propter fidem, et creditum dictae communitatis, pro qua Mag.ci D.ni se volunt teneri eidem Ecclesiae et Operariis. Dominico Pascutii de Lauro datur licentia nubendi D. Jo. Mariam suam filia in Ripis S. Genesii. Confirmatur reformatio Lapedonae de damnis datis alienandis sub ser Francisco Angelico de Collina Potestate. Consulitur differentiae inter Gualdum et S. Ginesium  per jus cives de qualibet contrata. D. Lactantius Fidus olim Gubernator Status confirmaverat  quamdam Reformationem Malleani  ad conservationem quietis castri rogato ser Francisco Staxiario de Massa. Approbantur capitula Montis Pietatis Serviliani. D. Bartholomea Peregrini Baccini nubit in terra  Sarnani cum permissione sine prejudicio legitime succedentium, ut alibi etiam legitur. Inter cives cernitae, qui supra numerati sunt,  habetur quoque Constantius Calisti, D. Joannes Cannitus,  Evangelista Gasparis.

Die 3 Bancherius  Gentilis est extractus Andreas ser Salvicti, ser  Nuntius Benedictus de Monte Giberto est Officialis Lauri, ser Thomas de Petritulo  Serviliani, ser Jo. Franciscus de Serviliano Pitrioli.

Die 4 D. Paulus de Tarano se dicit discessurum infra 4 vel 6 dies. Sancitur eum donare 200 scutis, et rogare  ut stet adhuc per (133v) aliquot dies statuta observanda proponuntur ad unguem. D. Caesar de Monte Octonum cogitur solvere pecunias, quas antea habebat tamquam Depositarius Comitatus. D. Bartholomeo Matheutio jubetur sumere mutuum 25 mil. a Mercatoribus. D. Antonius a Gubernatore commendatus dicitur providendus aliquo officio permisso a statutis, vel civilitate donandus. 

Die Lunae 5 D. Paulus Raynutius de Tarano alloquutus est cernitam monet ut omnes memores sint civitatem privatam fuisse dominio ex causa male vivendi et inimicitiarum antiquarum, unde  vult ut paces realiter fiant, et qui nolunt paciscere expellantur, ut habeatur  honor et reverentia Superioribus, Gubernatori praesertim, qui repraesentat Pontificem,  Magistratui et civibus cernitae, qui eliguntur circumspecti et apti ad regendum, et non illi qui indigent tutoribus, atque in omnibus serventur statuta et leges Firmi. Priores possint ponere partitum contra formam statutorum, ex Cancellario scribenti imponitur privatio omnium officiorum, et Gubernatori assentienti jubet imponi aliquem poenam ut obligantur cives, qui faciant bussulum  80 vel 100 civium ad invigilandum pro justitia contra omnes perturbatores etc., et offert se,  ut sanctitas sua confirmare dignetur omnia haec a Firmanis statuenda. Quae omnia, gratiis actis Mag.co D.no sancita sunt, Andrea Salvicti mortuo, Jacobus de Vechis proponit eiusdem Andreae filium idoneum. Rogatur D. Locumtenens, ut non discedat, et curet haberi in civitate Curiam Generalem, et Gubernatorem in perpetuum. Comitatus reperitur debitum dativarum et subsidii triennalis. D. Bernardus de Machiavellis Thesaurarius in 3000 florenis. Plures cives offerunt ratam suam pro satisfaciendo D. Bindo,  Jo. Altovito, et D. Jo. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus se obligant pro Communi. D. Jo. Ludovicus Ciaffonus est procurator Firmi in caussa contra Palagranos de Aquila. Cives deputati pro justitia sunt primi octo electores D. Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Marinus, Bartholomeus Massutius, Sebastianus Savinus, Alexander Pacharonus, et Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, Falconus Iottus, Lucianus Carpinus, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Guidus Vincus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Antonius Montanus, Permartinus Petri Pauli, Bernardinus Perusinus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Jo. Angelus Stephani, Antonius Stephani Vecchi, Antonius Vigoritus, Jo. Andreas (134) Dominici, Piersanctes Baptistae, Tiberius Cautius. Caeteri desiderantur.

Die 6 agitur de terminnda electione  conservatorum justitiae ad numerum 4, vel in duplum de his qui electi sunt.

Die 9 non habetur assistens cernitae  D. Paulus, sed solus ser Dionysius castellarius Gubernator Firmi. Sancitur instaurare Collegium Advocatorum, Procuratorum,  et Tabellionum praesertim etc. pro miserabilibus personis in tertia instantia ad D. Priores, statuto advocato et procuratore gratis inserviente personis miserabilibus. Habetur ordo, ne quis in adunantiis, cernitae, vel Consiliis,  alloquatur nisi in loco ad consulta danda deputato: neque respondere possit  nisi surgens unus post alium. Confirmantur Reformationes quorundam castrorum.  Salvictus nepos Cardinalis et fratre Andreae ser Salvicti petit locum Bancherii patrui sui. Nunc primo habentur post annum 1538: consulta de condemnatis D. Mutius in gratiam Locumtenentis eligitur Capitaneus, et si renuerit, vocabitur D. Andreas Maximus: si vero acceptaverit, hic eligitur post eius officium. Dominicus est Factor Communis. Falconus Jottus, Antonius Montanus, ser Julius  Morica, et Polidorus Cautius se otulerunt gratis inservire in Arcibus, et sancitur mittere cives castellanos.

Die 12 sancitur servare statutum in conficiendo bussulo. Confirmantur capitula de conservatione quietis etc. et petitur confirmatio a Pontifice. Oratoribus Montis Rubiani conceditur non gravari ob operariis S. Mariae in Castello de tempore praeterito, sed petitur, ut aliquid det pro censu S. Mariae ipsa, et aliae communitates commendatae. Salvictus de Serviliano admittitur Bancherius. Jubentur cives de Regimine habitare in civitate, et possidere qualitates statutarias, et datum eis tempus ad mensem usque Februarii,  alias sancitur eis subrogare appicciulatos, qui denuo mutuentur Communi suas pecunias, quas alias dederunt. Vacantibus appicciulatis alii per suffragia subrogandi sunt, et addendum numero appicciulatorum.

Die 24 D. Petrus Simon Thibaldus Orator ad D. Lutium Commissasium Locumtenentis in castro Moliani pro habenda possessione gabellarum duxit Oratores Moliani, quibus conceditur solutio salarii pro medico et magistero ludii letterarii, et agitur de salariis et introitibus Communis statuendis.

Die 15 juraverunt officium 60 deputati in favorem justitiae praesentibus D. Martinangelo Albertino de Murro Vallium, et D. Francisco Sinigardo de Firmo. Absentes dicuntur D. Gentilis Billacqua, Vagnoctius Fatius, Lucianus Carpinus, Jo. Marinus (134v) Bonvicinus, Franciscus Francolinus, Antonius Ilioneus, Antonius de Vechis, Nicolaus Pernensis, Constantius ser Pieri, et  aegrotus D. Hieronymus Rosatus. Agitur de solutionibus salariorum. Petitiones Moliani remittuntur D. Prioribus …. cui probo viro ab eis eligendo cum omni auctoritate cerniate. D. Lutius eligitur Gubernator Moliani pro Card.li Farnesio. Idem sancitur pro civitate S. Angeli prout Moliano concessum est. D. Nicolaus Spetiolus de S. Angelo commendatur pro officio judicatus Aesii Jo. Franciscus Pacharonus est exactor crediti quod communitas habet cum haeredibus et possessoribus …………….. Hieronymi Ancilei; conceduntur ei litterae ad Viceregem Aprutii ………………. sicurum, D.num, et communitatem Columnellae. Ser Benedictus Bartholomeus Orator castri S. Angeli venit cum ensenio ad D. Priores. In cernita ad ……………….. cum aliis Bartholomeus Argolicus, Peroctius Aretinus,  et D. Joannes Canniti. Sollecitatur exuctio maleficiorum. Confirmatur ser Bartholomeus Cordella Cancellarius.

Die 18 agitur de augumento gabellarum in Comitatu de <quibus> comitativi gravantur minantes recursum ad Superiores.

Die Lunae 19 D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Bonvicinus, Nicolaus Pernensis, et Lucianus Carpinus, jurarunt officium Conservatorum praesentibus Jacobo …………… Savini et Joanne Veneto, qui alibi dicitur gener Simonis Lucentini. Carta ……………………….

Die 20 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Franciscus Guerrerius, Camillus Ciminus, ser Antonius Latinus, D. Hieronymus Rosatus, Georgius Antonius Sebastiani. Confal.rii nunc primo post annum 1538 extracti Franciscus Valgarinus, Lucas Giliutius, Jo. Baptista Antonuccius, Bartholomeus Argolicus, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Consules, Octavianus Azolinus, …………………. Perdominicus Baptista Pilae, ser Hieronymus Victorius notarius. Bancherius Generalis Castelli vacat.

Die 20 Martii Ciottus Adam retulit concilio <Mo>liani ordinasse 20 homines ad Card.lem Farnesium et ad Eccell.mum D.num Octavianum, ne communitas Moliani expolietur gabellis castri.

Die Mercurii 21 vocatur per 2 vel 3 die Nativitatis Concilium Generale Comitatus ad favorem justitiae, ad agendas gratias Pontifici de restitutione Status, et ad rectam instructionem augmenti gabellarum. Salvictus approbatur Bancherius, Jo. Antonius filius Giorgii Antonii Sebastiani mortui ponitur loco patris, jurante qualitates Hieronymo fratre carnali, et Francisco Calabria. Ser Antonius Latinus est in officio Interamne, Franciscus Guerrerius …………vit Eccell.mo Duci Octavio, Camillus Ciminus, Morpho referente in eodem …………tio est; quibus fit gratia de residentia, dummodo familia habitet Firmi (135) <fi>unt gratiae quaedam de condemnationibus. Ser Octavianus Humilis de Patrignono proponitur Cancellarius una cum ser Bartolomeo Vincentius Foleciani approbatur in Concilio, et Fatius de Fatiis et Maximianus.

Die 22 Calculatores rationum  D. Raphaelis sunt Sebastianus Savinus, et Constantius Rachamadorus. Pacerii electi de numero 60 Conservatorun iustitiae sunt Chrysostomus Baptistae  cum Jacobo Francisci, Jo. Marino Bonvicino, deleto Jo. Francisco Pacharone. Falconus Iottus cum Luciano Carpino, et D. Pompejo Azolino, deleto ser Trojano, D. Astor Martialis cum Jo. Baptista Antonutio, et ser Trojano Riccio; ser Adam cum Guido Vinco, er Francisco Grasso; Stephanus Azolinus cum Aurelio Pacharono et Antonio de Vechis, D. Pomponio Morphus cum Dominico Lucae et Antonio Montano. Ex praedictis primi prodierunt  e bussulo Chrystoforus Baptistae, D. Pompeius Azolinus, Jo. Baptista Antonutius, Guidus Vincus, Stephanus Azolinus. Cuius loco positus est D. Petrus Simon Tibaldus, et D. Pomponius Morphus. Sancitur per Mag.cos D.nos cum aliquibus  doctoribus confirmari taxam officialium.

Die 23 sancitur ut cives dent cautiones de habitando familiariter in civitate, et recusantes censeantur ipso facto privati,  et poena fidejussionum est 100 scut. Juramentum sancitur deferri a Magistratibus.

Die Lunae post festum Nativitatis, Hieronymus Savini fuit mutuator Communis in expeditione Oratorum Perusium ad Pontificem. Notarium Consulum est Officialis damnorum datorum ad Capitanei adventum. Marcus Antonius Vincentii, et Paulus Continus admittuntur ad Concilium, et Jo. Andreas de Baptistis. Proponitur quoque ser Piersanctes de Nigris, sed non leguntur suffragia. Ser Bartholomeus Cordella petit, ut fiat provisio de novo Cancellario, et dicitur expectandus D. Gentilis Billacqua, quia Cernita noluit forensem.

Die 26 Mag.ci D.ni juraverunt, et Jo. Antonius Georgii Antonii pro patre defuncto. Bancherius est Salvictus Pieri ser Salvicti, qui non comparuit, neque tres Priores absentes, unde statuitur revidenda esse Statuta et Reformationes circa absentiam civium extractorum ad Regimen, et non sit dandum eis tempus ad redeundum.

Die Martis 27 Decembris Concilium habetur civium de Regimine, et de Concilio, ac Oratorum Comitatus  quo sancitur mittere Oratores ad gratias agendas ad Pontifici de unione Comitatus et civitatis reddita, fieri augmentum gabellarum, confirmari conservatore set capitula justitiae et pacis, et alia ad beneficium universale, et impetrari

(135v) absolutionem  a quaecunque excommunicatione incursa etc.

Die 28 D. Albericus habuit in mandatis ab equitibus Lauretanis de duc.  2000 mutuandis Communi Firmano de quibus vult retinere 150 pro fructibus; caeteros 1850 solvere in Provincia. D. Bartholomeus Matheutius remisit in Urbem  duc. 620, alios mittet fidejubentibus 12 civibus Rachanatensibus, ad quos mittitur D. Petrus Simon Thibaldus. D. Gentili scribitur, ut sollicitet negocium pecuniarum cum D. Debastiano de Lucha. Agitur de his quoque a D. Montano. Accipiuntur a R.mo Conversino duc. 3060. Leguntur mutuatores ser Franciscus de Pitriolo, ser Marinus Sciarra, et Tiburtius de Aquaviva, ser Piersanctes  Lucitus de Lauro, ser Porphyrius de Monte Leone, Petrus Franchilutius de Monte Giberti, Benedictus de Grotta Azolina, ser Marius Carpinus de Ortezano, Jo. Baptista miles Lauretanus de Lauro, D. Nicolaus Cinthius de S. Angelo, Marinus Sorecus de Lauro, D. Adam Baptista Mancinus de Rapagnano, Ruffinus de Serviliano. Quorum quatuor D. Jo. Baptista D. Adamus, ser Tiburtius Vivianus, et ser Porphirius mittuntur Oratores Comitatus ad Pontificem.

Die 30  taxa habetur equitum Ill.mi comitis Sfortiae de 20 coelatis, et debitum Communis haeredibus D. Jacobi  Poligrani de Aquila reduci ad duc. auri 256. D. Catharinus de Amandula fideliter custodivit vexillum Communis Firmi  tempore separationis, et in reintegrazione illesum restituit, civilitate donatur. Fiunt gratiae condemnatis. Admittuntur ad regimen Hieronymum Mignerica (alias Migni), D. Franciscus Assaltus, Camillus Carminellus, Federicus Silenus, Hieronymus Cavalerius, Joannes Vincus, Constantius Beccarinus, civibus jurantibus eorum qualitates statutarias.

Die ultima  communitati Montis Raynaldi conceditur debitum flor. 12 reparationi palatii applicare. Carta 119 ad 244.

Rubrica

Libri 73 Consilia Cer.te 1548

Die 2 Januarii 1548 Jacobus Francisci est depositarius Communis. D. Gentilis est Romae Orator. Bancherius extrahitur Lelius Mancinus.

Die 6 Veneris D. Astor Martialis, et Bartholomeus Massutius Oratores referunt grate exceptus fuisse a civitate Rechaneti. D. Persimon Tibaldus est Commissarius Altidonae, ubi reperit nonnulla bona illius Communis occupata. Locumtenens (136) reduxit taxam militum Illr. D. Sfortiae de S. Flora ad octo coelatas. D. Julius Riccius se gesserat in Curia, ut procurator caussarum Communis ser Trojanus Riccius, qui se dicit Oratorem ad Locumtenentem Marchiae, cum ser Bartholomeo Cordella fit Cancellarius. Hieronymus Fidelis Gabellarius Portus creatus Castellanus. Jo. Marinus Bonvicinus est Commissarius Gruptarum ad Mare, D. Jacobus Vivianus Orator Aquaevivae exponit debita et calamitates suae patriae, et praestatur a Firmanis auxilium. Accipitur in numero Consilii ser Piersanctes de Nigris, exactor, Cichus Bertachinus, Pierjoannes Meci Falconi, Antonius Polidori, Cenzus Nardi Tinti, Nicolaus Bracchonus, Cicchus Baptistae Aurificis, et Jo. Baptista Flaccus.

Die 7 Vagnoctius Fatius iuravit capitula conservatorum justitiae in manibus Mag.ci D. Juliani auditoris et Mag. DD. Priorum. Scribente D. Nicolao Flacco (qui videtur Potestas Montis Fortini) et ex illa communitate, supplicatur D. Paulo Locumtenente, et permittitur ibi fieri more solito parlamenta de mense in mensem. Datur pro illis hominibus mandatum conficiendum ab aliquo doctore Firmano, et monetur D. Nicolaus et alii, ut curetur ne scandala oriantur.

Die 8 accipiuntur pecuniae in appalto a civibus S. Severini, Rechanati, et aliorum locorum, a D. Jo. Francisco Rosato duc. 2000, et ab aliis Firmanis iuxta qualitatem. Item accipiuntur pecuniae ab annumerandis in consilio cernitae, qui sunt Philippus de Portu Firmi, Antonius Orlandi, Constantius ser Stephani, Andreoctius Persancti, Antonius Vincentius Sabinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Ser Jacobus Charellus, Nicola Manzitti, ser Bartholomeus Giliuctius, Perjacobus Ufriductius, Gioctus de Gioctis, ser Persanctes de Nigris,  qui non fuit admissus, Vincentius Azolinus.

Die Lunae 9  cives offerunt pecunias aut frumenta, qui sunt Pellegrinus Baccilis salmas grani 60, Pompejus ser Dominici civis salmas 25, Vincentius Partinus scut. 100, Bastianus Savinus scut. 100, Guidus Vincus duc. 100, Jo. Baptista Savinus duc. 100, Jacobus Francisci duc 100, (136v) D. Pomponius Morphus duc. 100, Octavianus Matheutius duc. 100, ser Jo. Pierus Castanea salm. grani 26, Bartholomeus Massutius salm.25, D. Vincentius unus ex Prioribus duc. 50, D. Hieronymus Rosatus duc. 100, Camillus Ciminus salm. 25, Jo Antonius Georgii Antonii duc. 25, ser Antonius Latinus duc. 25, Thomas Pacharonus Regulator duc. 100, Pompejus Branchadorus duc. 40, D. Pompejus Azolinus duc. 50, D. Astor Martialis duc. 50, D. Pomponius Morphus iterum duc. 100, D. Jo. Franciscus Rosatus duc. 200, Baptista Pacharonus duc. 50, Gentilis de Nobilibus duc. 50, Calabria duc. 25, Ludovicus Francisci (alias Jacoboni) salm. 15 grani. Approbantur etiam Consiliarii qui mutuant pecunias in appalto,  Galeazzus Brachinus, Jo. Philippus Mancinus, Jo. Baptista Pictor, Lucangelus Argolicus, Berardinus Antonuctius, Josue Tibalductius, Hannibal Pacharonus, Joachim Francisci Savini, Vecchius de Vechis, Julius Martellus, Jo. Franciscus Franchus, Pernicola Savinus, Hieronymus Azolinus, Jacobus Persanctis Savini, Malatesta Branchadorus, Vincentius Billacqua, Perjoanni Pauli Apostoli, Vincentius Eliseus, Antonius Vincentius Spezza, Julius Tibaldus, Cichus Pacinus, Guliassius Chrysostomis, Vincentius Carpinus, Joannes Cacciacontis, Vincentius Branchadorus, Cichus Volavento, Jo. Franciscus Prencivallis, Bartholomeus Savinus, Antonius Cordella, Hieronymus Pieri, Hieronymus Perangeli Mazzantis, ser Hieronymus Pompilius Partinus, Jo. Franciscus Lelius, Antonius Branchadorus, Dominicus Cichi Solomei.

Die 9 Camillus Ciminus et ser Antonius Latinus, qui fuerant absentes, juraverunt cum  aliis officialibus.

Die 10 Cola Torronus habitator Gruptarum ad Mare juravit de bene vivendo coram Mag.cis D.nis Prioribus. In Concilio Jacobus Angeli dicitur quoque Azolini. Item D. Franciscus Assaltus legitur Sallatus consultor ornatissimus (ita jocante ser Trojano Riccio cancellario) Jo. Baptista de Nobilibus retulit gratias de sua approbatione ad concilium. Jo. Marinus Bonvicinus obtulit duc. 100, Jo. Baptista Fiorellus duc. 50, Cichus Valgarinus duc. 25, et alii plurimi, qui 4 paginis, compehenduntur. De mandato D. Gubernatoris  et Priorum nonnullis civibus taxa pecuniae minuitur, aliis augetur. D. Jo. Franciscus Rosatus dedit duc. 400. Inter cives mutuantes legitur Berardinus de Nigris, Guliassus Chrysostomi dicitur Cipriae, Hieronymus Persanctis dicitur Falconi. Cives de Regimine leguntur et nominantur 85 de numero et de consilio 83. Alii dicuntur absentes, et sancitur eos taxari a D. Gubernatore cum 15 civibus et 15 consiliariis, qui sunt Thomas Pacharonus, Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Pellegrinus Baccilis, Bartholomeus Massuctius,  Jo. Baptista Savinus, Octavianus Azolinus, Guidus Vincus, Octavianus Matheutius, Jacobus Francisci, Jo. Marinus Bonvicinus, Baronus Eltocomando, Antonius Matheuctius (alias de Veteribus), Gentilis de Nobilibus, Ciottus Adae. Consules (137) D. Franciscus Assaltus, Joannes Vincus, Cicchus Bertachinus, Jo. Baptista Flaccus, Antonius Orlandus, Constantius ser Stephani, Antonius Vincentius Savinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Vincentius Azolinus, Galeactius Brachonus, Jacobus Franciscus Savini, ser Jacobus Palmerius, Antonius de Smerillo, Thomas Magistri Joannis, Jacobus Azolinus.  Confirmantur gratiae  concessae in Cernita.

Die Veneris 13 absente D. Francisco Guerrerio Priore, donatur civilitate Magister Nicolaus Benedictus de Monte Robiano cum fratribus suis. Jo. Francisco et Jo. Philippo communitas Monturani obtulit 50 scut. pro solutione Pontifici facienda. D. Jo Franciscus Rosatus est Depositarius 20 mil. Duc., et ser Jo. Baptista Fiorellus eius notarius.

Die 14  leguntur alii cives, qui absentes erant, taxati et alii homines, tribus paginis inscripti. Inter cives habetur Baglionus Grana, Baptista Patriarcha, Franciscus Guerrerius, Petruspaulus de Campo Follonum, Androctius Falconus, Nicolaus Pergentilis Galeocti, Thomas Ottinellus cum  D. Francisco Ottinello, heredes Hieronymi Argenti, Michael Angelus Flaccus,  cum D. Nicolao, Horatius Valgarinus, Hieronymus Azolinus, D. Vincentius Guerrerius, Caesar Guerrerii, haeredes D. Pergentilis, heredes Girardi, Thomas Liverocti, Simon Manicti, Gabriel Contis Paccharoni, Franciscus Laurus, Franciscus del Monte, Vincentius Colangeli, Centius Antonii Pacharoni, Gionius Jacobi Pacharoni, haeredes Spaccasassi, Permatheus Massutius, Thomas Pieri Cichi, Lucianus Frictae,  Mag.cus D. Benedictus de Massignano, Vincentius D. Savini, Jacobus Vicus, Hieronymus Savinus, Jo. Franciscus Gulpuctius, Contes Branchadorus,  et alii vel nondum nominati, vel nonnullis ab hinc annis penitus oblivioni traditi.

Die 15 concurrunt in taxa communitates Rapagnani, et Lapedonae, et Jacobus Guerrerius.

Die 16 Pompejus Azolinus consultor dicitur Mag.cus D.nus. Proponitur Cancellarius  Magister Jo. Philippus Benedicto de Monte Robiano una cum ser Trojano Riccio, Vincentio Lauro, ser Bartholomeo Cordella, et Magistero Francisco Confecto, qui obtinuit  cuius loco eligitur praeceptor Grammaticae Magister Visitus …….. de Monte Florum.

Die 17 electi sunt ad obligandum Gabellariis Permatheus Rachamatorus, Jo. Marinus Bonvicinus,  Falconus Joctus, Chrisostomus Baptistae, D. Pompeius Azolinus,  Baronus Eltuocomando, Pieroctius Jo. Ludovici, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Persimon Tibaldus, D. Pomponius Morphus, Dominicus Lucae. Jo. Baptista Savinus est Gabellarius.

Die 20 habentur litterae B. Conversini, et D. Gentilis Oratoris conquerentes de solutione 20 mil. Duc. retardata. Habentur plurimae supplicationes (137v) pro gratiis,et Reformationes castrorum pro confirmatione habenda.

Die 2 ex litteris Bartholomei Massutii, et Octaviani Azolini, atque ex relata Jacobi Savini cives quidam  Rechanatenses invenerunt 6000 scut. et se obligaverunt pro Communi Firmano. Morphus de Morphis mittitur Sindicus ad servandos eos indemnes. Cives qui se obligant sunt numer. 61, de quibus alibi passim fit mentio. Baronus Iltuocomando dicitur Baronus Be..dini; et Petrus Paulus Tosus legitur ser Petrus Paulus Tosii.  Cives Rechanatenses sunt Martinangelus Jacobi, Antonius Jacobi Veneris, Perleopardus Pernicolai, D. Antonius Rogat.s, Jo. Baptista Honofrii, Politus Salvoni, ser Antonius Bartholomei Lazari, et Alexander eius frater, Bartholomeus Fabritii, Tholomeus Jo. Monaldi, et Antonius Franciscus Jo. Baptistae.

Die 23 D. Gentilis Billacqua Orator retulit magnum inesse periculum nisi quamcitius solutio fiat saltem octo millium scut., nec potuisse obtinere dispensationem appaltus, et rem hanc reliquisse R.do Censorio. D. Trojanus Riccius Orator a Thesaurario retulit non haberi dilationem, sed offerendam ei est aliquam pecuniae summam cum spe dilationis; a Locumtenente,  D. Thideum Fortinatem fidejuberi debere de non accedendo ad Montem Fortinum ad  milliaria 10. Accipiuntur frumenta oblata a D. Luca Branchadoro et undecumque collecta pecunia trasmittitur Romam per Bastianum Savinum. Curatur contentare castrum Moliani quod petit 100 scut. in suis gabellis pro salariatis.

Die 27 fuerunt pertractata  negocia panninorum et frumentorum. Accipiuntur pecuniae  per Baronum a Cicho Margarictio de S. Severino. A communitate Francavillae  deferenda sunt 50 scut. Ser Hannibal deferre debet a communitate Moreschi ultra 50 alia 25 scut. Sebastianus Savinus non revocatur ab Ancona. D. Vincentius Guerrerius exortatur, ut e Mantua requirat et ponat pecunias in appaltu. D. Gentilis, D. Astor, et D. Pomponius destinantur Romam cum pecuniis, quae haberi possunt, eadem die Baptista Percivallis de Recaneto commendatus a D. Locumtenente, alias dicto D. P., et a civibus Rechanatensibus eligitur Capitaneus Firmanus. Ser Trojanus Riccius additur Cancellario.

Peroctius Evangelistae cedit locum suum ser Baptistae de S. Angelo in appicciulatis. Oratores Montis Actonum  attulerunt 33 salmas grani dono dari Communi Firmi. Oratores Belmontis  50 scut. ex parte Communis sui. Jo Philippus de Smerillo per Pellegrinum Baccilem  scut. 50, et infra mensem 200. Pellegrinus <Ba>cilis fit Sindicus Communis ad promittendum castro Moliani 200 florenos (138) annuos de gabellis castri. Oratores Petrioli offerunt 50 scut. Procurante D. Hisilarii, Cichonus Marganuctius de S. Severino mutuatur Firmanis 4000 scut., et Baronus creatur Sindicus ad vendendos ei gabellarum introitus pro rata ad 10 annos.

Die 28 Gabriel Berardini de Firmo creatur Procurator Communis Firmi ad petendum pro castro Moliani quotannis florenos 200 accipiendos a Gabellariis Firmanis positis in castro Moliani. Jo Philippus testis dicitur de Nobilibus de Smerillo. Fita bulla D. Jo. Francisco Rosato de 4000 scut. solutis Pontifici, et acceleratur sollicitatio de reliquis.

Die 30 D. Lucas Branchadorus sollicitat solutionem, ne incurratur infamia et indignatio Pontificis. Procurantur a civibus frumenta et oleun, gemmas et ornamenta vendenda pro dicta satisfactione. D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccili, Jacobus Francisci, Matheus Marci, Jacobus Azolinus, et Tiberius Cautius,  Jacobus Francisci Savini obtulerunt oleum, et ser Jo. Pierus Cattaneus, Octavianus Azolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, oblationem solvendi pro Communi.

Die Martis ultima D. Pomponius Morphus Sindicus creatur de accipienda scut. 5000 a D. Hieronymo Alberico, et etiam ab aliis quibucunque, qui velint ponere pecunias in appaltu. D. Gubernator obtulit torquem auream suam et omne suum argentum. D. Jo. Franciscus Rosatus ultra 7 miliaria olei offert emere oleum a quocunque dare volente. D. Lucas Branchironus ultra 300 salmas offert tractam 400 salmarum. Sancitur eligere cives curantes 1000 salmas grani mettendas Anconam; et exactionem pecuniarum, qui sunt Jacobus Francisci, Falconus Jottus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierotius Ludovici, Antonius de Vechiis, Vincentius Ursini, Jacobus Azolinus, Antonius Polidori, Joannes Vincus, Antonius Stephani, Jo. Baptista de Nobilibus, Hieronymus Falconi. Qui non solverit in civitate per totam sequentem diem, et extra intra terminum a M. D. Priores assignandum, a Baroncello executionem  patietur. Oratores Montis Giberti offerunt duc. 50, et totidem Petrus Francolini de Monte Giberti. Carta 1 ad 127.

Die Mercurii 1 Februarii 1548 Romam afferendae sunt litterae cambii pro scut. aurei 2155 et bol. 46 (ergo reliqua habebantur). R.dus D. Lucas totum suum granum ponit in appaltu Firmi.

Die 3 relevantur indemnes D. Bartholomeus Matheutius, et Sebastianus Savinus ab obligationibus  contractis Anconae cum Jo. Cinamo et Jacobo Parenza ac sociis de 30 ballis pannorum ultrafine, et cum (138v) Vito Salomonis de ballis quinque panni carisei; et cum civibus Rechanatensibus de scut. 12 mil. Sancitur mittere Mantuam et Ferrariam ad D. Vincentium Guerrerium et D. Horatium Calistum, atque Romam ad D. Hieronymum Albericum, et ad D. Anton Jacobum Venereum, qui dignetur sumere mandatum ad se obligandum pro Communi Firmi. Ad accipiandum retractum pecunie et panninis revertitur Sebastianus Savinus cum Jo Philippus D. Pomponius Morphus. Orator Romae est Jacobus Augustinelli et Caesar Adae. Mittuntur ad Ducem Urbinatem, et ad D. Vincentium Guerrerium. Petitur licentia a Pontifice augendi in Regimine 6 palluctas, pro quibus singuli approbati solvant 100 scut.

Die 5 Mag.cus D. Baptista Percivallis capitaneus cum suis officialibus jurat officium. D. Gentilis Billacqua, qui propter aegritudinem renuerit, promittit se rediturum Oratorem Romam ………. Festa carnis privii, si videbitur Nicolaus Calvutius aggregatur Concilio. Hieronymus Fidelis civilitate donatur. Providetur de salario Mag.cus D. Dionysius Castellarius Gubernator. Custodia Bariselli 20 peditum et sex equitum  reducitur ad solitum civitatis. Petunt adscribi numero Consiliariorum D. Paulus Costantinus. D. Raphael Pernensis, D. Montanus de Montanis, D. Achilles Giliuctius, Magister Camillus Italia de Monte Giberto, physicus, D. Vincentius Polonii Meliorati, Lucas Michelangeli de Moliano, Lupidius Morosi, Jo. Antonius Savinus, D. Baptista Mancinus de Rapagnano, Paulus Jo. Adae, Cichus Terentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cicchus Petri Pauli, ser Gervasius Lauretus, Jacobus Guerrerius.

Die 7  Jacobus Guerrerius iturus est Mantuam pro Communi Firmi, referente Hieronymo Rosati. D. Petrus Mancinus cum Jo. Philippo eius nepote exhibet 2000 florenos, dicitur fuisse gabellarius Firmi tempore privationis Status, et renuntiat  actionem omnem, quam habet in gabellis Communi Firmi.

Die 8  approbantur capitula exactoris porrecta a Morpho de Morphis.

Die Veneris 10 R.mus D. Fabius Minganellus venit in Provinciam Vicelegatus, et sancitur eum visitare. Fit bussulum castrorum et arcium. Conceduntur gratiae condemnationum. Petente Luca Giliuctio ser Bartholomeus eius nepos subrogatur sibi in Regimine. Ser Lucas Cordella dicitur senex, et providendum esse  de notario Regulariae. Jacobus Augustini de Guerreris mittitur Sindicus Communis Firmi ad relevandum D. Vincentium Guerrerium, et alium quemcunque pro mutuo 6000 scut. et plus si erit necesse. Appaltus incipit Kal. Martii. Orator S. Benedicti offert duc. 50. Rapagnanus (139) Adae Jophilippus Mancinus, D. Paulus Constantinus approbantur Consiliarii.

Die 12 D. Pomponius Morphus, et Lucianus Carpinus Romae sunt Oratores.

Die Mercurii 15 D. Gentilis Billacqua et D. Federicus Vincus electi sunt Oratores ad Vicelegatum. Consiliarii approbantur D. Raphael Permensis, Nicolaus Calvuctius, Hieronymus Fidelis, D. Montanus de Montanis, D. Baptista Mancinus, D. Achilles Giliuctius, Paulus Adae, Jacobus Augustini Guerrerii, ser Gervasius Lauretus, Gabriel Mancinus, Lucas de Moliano, Horatius Valgarinus, Jo. Antonius Savinus.

Die 16 cives adunantiae pro bussulo castrorum conficiendo sunt D. Gentilis Billacqua,  D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccilis, Octavianus Azolinus, Falconus Gioctus, Jo. Marinus Bonvicinus, Octavianus Matheuttius, Jo. Baptista Antonuctius, Guidus Vincus, Vincentius Ursini. Sancitum est cives de Regimine omnes imbussolari pro castris 1° gradus, consiliarios omnes de 2° gradus; notarios omnes de 3° gradus: ad arces vero omnes cives.

Die 17 equites D. Sfortiae pro hac vice solvuntur  de pecuniis gratiarum; de reliquo vero fiet taxa pro rata civitatis et Comitatus. Ad officium notarii appaltus suffragati sunt ser Jo. Baptista Florellus qui obtinuit, ser Jo. Pierus Castaneus, Joannes filius Antonii Granae, Vincentius Freductius, ser Lucas Cordella , ser Hieronymus Victorius, ser Marius de S. Angelo imbussolatur. D. Antonius de Nobilibus, et D. Caesar Azolinus. Canonici petunt damnatum in festo Paschae donari S. Mariae in Castello, et conceditur. Filius Vincentii Partini dicitur physicus civitatis.

Die 18 Vicelegatus vult poenas conditionales et notitiam omnium quae occurrunt circa bannimenta, prohibitque fieri gratias de his,  quae comprehenduntur in bannimentis. Sancitur mittere ad Vicelegatum, ut nihil innovet, et satisfacto Pontifice, petere ne quid innovetur de reintegratione concessa in Statu et juribus Firmanis. Ser Laurentius qui redit Firmum iuxta decretum de reditu omnium civium, accepit nuntium de morte matris, et datur ei venia absentiae. D. Jo. Baptista de Nobilibus de Petriolo die 19 commendatur pro S. Severini praetura. Approbantur Conciliarii Jacobus Vincus,  Antonius Vincentius Valgarinus, ser Hieronymus Victorius, ser Persanctes de Nigris, Cichus Laurentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cichus Petri Pauli, Joannes Francisci de Matheuctis de Castro Palmarum, ser Joannes Politus,  Ramandinus de Ramandinis, Lucianus Jacobi Antonii, Lupidius Moresii, Vincentius Piccioni, ser Baptista Permarini de S. Angelo.

Die 20 Priores sunt Theseus (139v) Morronus, ser Persimon ser Pieri, Vincentius Persanctis, Evangelista Gasparis, Federicus Vincus, Peregrinus Baccinus. Regulatores Pierus Arietinus Flor., Federicus Civitella S. B., Hieronymus Patriarcha Camp.i. Confal.rii Permatheus Octinellus, Jo. Paulus Polidorus, Dionysius ser Antonii, Evangelista Gasparis, Antonius Matheuctius, Jo Paulus Montanus. Consules Gentilis de Nobilibus S. M., Antonius Latinus Flor., ser Antonius Ciminus notarius. Bancherius S. Martini Gentilis de Nobilibus. Castellari Aquavivae Branchadorus Caesaris, Gualdi Pierus Jo. Ludovici, Portus Franciscus Leffectus, Montis Falconum Vincentius Partinum, S. Benedicti Vincentius Ilioneus. Officiales tertii gradus ser Orpheus Girardus de Ponzano, ser Thomas Victorius de Petritulo, ser Leonardus de Veteribus de Aquaviva, ser Joannes Cicchi Berardi de Monte Apponum, ser Dominicus Barba de Monturano, ser Hieronymus ser Martini de Serviliano, D. Valentinus Lopidi de Monte S. Elpidio Morico, ser Franciscus Angeli de Collina, ser Vincentius Laurus de Lauro, ser Jo. Baptista Gazota de Campo Fullonum, ser Persanctes de Nigris de Firmo, ser Hercules Joannis Leo de Turrii Palmarum, ser Antonius Boctius de Ortezano, ser Persanctes Factoris de Lauro, ser Cichus Mathei de Lapedona, ser Martius Berardini de S. Elpidio Morico, ser Julius Joannini de Marano. Primi gradus Theseus Morronus, ser Theodorus Coluctius, D. Nicolaus Ramandinus, pro quo vacante Antonius ……nierii, Camillus Ciminus, Antonius Jo. Andreae, Camillus Emilianus, Pieroctius Jo. Ludovici, Antonius Hieronymi, Antonius Montanus, Permatheus Rachamatorus. Secundi gradus Gabriel Mancinus, Jo. Angelus Stephani, Jo. Baptista Flaccus, Cicchus Bertachinus, Constantius Beccharinus, Nicolaus Bracchonus, Joannes Vincus, Cicchus Tarentii, Vincentius Branchadorus, Jacobus Vinchus, Lucianus Jacobi Antonii, qui renuntiavit, Dominicus Cichi Solome, Tiberius Cautius. D. Franciscus Margaructius de S. Severino obtulit emere septimam partem gabellarum 25 mil. Scut., pro 10 annis cum anticipatione solutionis, et ad id Baronus creatur Sindicus. Idem  D. Franciscus Margaructius civilitate donatur. Qui non solvunt impositiones per totam diem  sabathi privantur officiis, et lacerantur eorum cartuciae, et nihilhominus per D. Gubernatorem obligantur solvere cum poenis eius arbitrio. Volent D. Vicelegato emere duos mulos a fratribus S. Augustini Firmi, accipiuntur a Communi Firmano, et ei donantur. Referente S. Trojano curator pecunias haberi a Mag.ro Moysi hebreo Maceratae, et mittitur ad R.dum Thomam pro venditione grani et olei mortuo Permatheo Nicolai Mag.ri Julii confalonerio Castelli. (140) D. Franciscus Octinellus probatori loco patris.

Die 21 Thomas Pacharonus, Pompejus Branchadorus, Theseus Morronus, et Pieroctius Arietinus promiserunt Mag.co D. Thesaurario solvere taxam equitum D. Sfortiae Comitis S. Florae, praesentibus Barono Iltuocomando, et ser Dario Cagnito (lege Canito).

Die 22 dicitur Legatus redire ad diem Veneris proxime futurum,  unde cras  sancitur Concilium cogere et postridie Cernitam.

Die 24 D. Horatius Pacharonus, et Bartholomeus Massutius scribunt nullam invenire potuisse pecuniam. Sancitur sumere oleum mercatoribus vendendum a Bartholomeo Mysutio, et Matheo Marci. Confirmantur gratiae Carnitarum.

Die 24 Franciscus Effectus renuntiavit arcem Portus propter senium, et oculorum orbitatem, et proponit ser Hieronymum Fidelem,  vel alium ad beneplacitum Cernitae. Corruunt muri S. Elpidii Morici, et mittuntur Commissarii, qui  etiam videant differentias illius castro cum Monte Raynaldo, et aliis vicinis. Monti S. Mariae in Georgio relaxatur medietas debiti per palliis S. Mariae in Castello a tempore privationis Status. D. Sanctes Clarignanus Orator Montis Causarii obtulit quantitatem grani; Oratores Aquavivae 40 scut. Petente Branchadoro, Polidorus Cautius ponitur eius loco pro primo extracto. Conceditur Hebreis emere mobilia a Firmanis, dummodo non intrent per januas publicas, et solvant 54 flor. mutuo gratuito. Baptista Patriarcha  sufficitur in Regularia, Hieronymo Patriarcha defuncto. Venduntur 200 miliaria olei pro reliquo satisfactionis 20 mil. duc. auri.

Die 25 Lucianus Jacobi Antonii gratiis actis ait se cogi potiori anni tempore stare in castro Campi Fellonis, et ideo renuntiavit numero Consilialiorum et officio Collinae.

Die Dominico 26 Mag.ci D.ni juraverunt, loco Federici Civitellae legitur Federicus Vincus, et loco Hieronymi Baptista Patriarcha, pro Permatheo D. Franciscus Ottinellus. Thomas Pacharonus donat suae patriae 100 scut. et hisque dat in appaltu, dummodo alii cives donent suas impositiones similiter. Ser Trojanus Riccius composuit debitum Firmi cum Monte Causario in tribus terminis solvendum.

Die ultima Morphus de Morphis et D. Jo. Franciscus Rosatus sunt gabellarii exactionis dativarum et salis. Carta 127 t.o ad 243.

Rubrica

Libri 74 Consilia Cernite 1548

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Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Conclusione del Libro 67 Consilia et Cernite 1537

(103) Die 27 dantur solita luminaria Fratribus S. Crucis. Providetur et exigitur pecunia pro guastarolibus. Habitantibus castrum S. Benedicti qui venerant de Ophida et conceditur terrenum quoddam de Monte Aquilino, sicut Sanctoro Cautio. Confirmantur etiam terrae de Monte Aquilino datae patri in favorem D. Vincentiae Jo. Baptistae de Firmo.

Castellanus S. Benedicti est affinis fratris Thomae. Ser Caesar de S. Angelo fuit exactor librae.

Die 28 agitur de recipiendo Legato in  civitatem venturo, et de salariatis, confirmandis.

Die 29 legitur juramentum magnificorum dominorum, de quibus extractis nihil dictum fuerat. Priores sunt Hieronymus Ancileus, Falconus Joctus, Franciscus Francolinus, Pieractius Jo, Ludovici, Dionysius Senegardus, Gilbertus Guerrerius. Confalonerii Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Jacobus Cordella, Antonius Ludovici. Consules Bonifatius Riccius S. B., Simon Tindalus Camp.i. Bancherius Pilae Johannes Antonii Scattoni. Desunt notarii consulum et Bancherii. Carta 343 t.o ad 431.

LIBRO 68 CONSILIA CERNITE 1537

Die 20 aprilis 1537 Mag.corum dominorum legitur extractio ut supra, excepto Jacobo Cordella; nam extractus est, Marinus Cordella, Simon Tindalus dicitur Simon Bartholomei. Notarius Consulum ser Perjacobus Urbanus. Dicitur Legatus adventasse Fabrianum. Jacobus dicitur pater Marini Cordellae defuncti, et ponitur loco filii.  Dominus Antonius Franciscus dicitur olim Gubernator. Caetera ut supra.

Die 21 Mag.cus D. Marcellus legitur Castellanus Arcis Alliorum, et donatur munere.

Die 29 in juramento Dominorum legitur notarius Bancherii ser Jo.Baptista ser Lucae. Caetera habentur ut in praecedenti libro Carta 1 ad 32.

Die 3 Maji Joannis Fruductii allata est truculenta mors ei inflicta in Castro Falleroni, ubi arma sonant. Mittuntur duo Reformatores cum Baroncello.

Die 4  redeuntibus Reformatoribus, fit jus contra occisores Jo. Ufredutiii. Requiritur Hieronymus Ancileus Prior absens. Legatus proibet accedere ad Abbatiam S. Claudii nisi cum deputatis Communitas S. Genesii petit cives Firmanos ad componendam differentiam finium inter illam et Gualdum. D. Franciscus Clarelli scribit posse Mag.cos Priores remittere terminos condemnatis in contumacia in Terra Montis Fortini. Gentilis Francisci de  Nobilibus,  qui olim cum sociis vulnera inflixerat ser Hieronimo Pernicolae recipitur ad gratiam.

Die 5 ser Felix Morronus Roma discessit Calabriam versus. Caetera ut in praecedenti libro.

(103v)Die 18 in Concilio Generali celebrato in aede Fraternitatis, Legatus orationem habuit ad Firmanos, qui eum protectorem eligerant, et ut superius habetur munere argenteo per Dominum Felicem Roma misso donaverant,  et civitatem ac Statum ei ex corde protegendum, et servandum obtulerant. Laudat charitatem et justitiam Firmanorum et fidem erga  Sanctam Ecclesiam, et jubet eos esse bono animo, et spondet se velle  concedere quidquid petierint. Dicit se impetrasse a Pontifice diminutionem unius ducati pro foculari, et reduxisse ad 4000 scut.  quibus succurritur periculo gravi Turcharum imminenti. Item reduxisse taxam vastatiorum Anconae ad 3000 scut. tota Provincia. Denique se velle dare operam justitiae Firmanae,  et per Mag.cum Gubernatorem et Mag.cos D. Priores ministretur.  Quibus respondit D. Hieronymus Rosatus. Deinde lectum Felix  Breve reductionis praedictarum taxarum, quae exiguntur per aes et libram, et castra non gravantur in bonis a civibus ibi possessis, sed cives solvunt in civitate libram dictorum bonorum.

Die 19 Communitas S. Elpidi promittit cautiones pro Firmanis, et ei aguntur gratiae. Legatus non multum curare visus est reditum magistri Baltaxaris (da Monte Alliorum) et Cancellarius asserit illum electum esse praeceptorem (deest quo loco). Auditur rumor de Castri Alliorum demolitione, quam vult Legatus. D. Jo. Franciscus Gregorius  commendat decimam  partem salarii sui quia fuit Romae Gubernator Provinciae. Legatus honorifice accipitur in viridariis Firmanorum  ad spatiandum.

Die 23 agitur de Castro Alliorum Firmanis restituendo, ut in precedenti Libro; ser Thadeus de Narnio die 24 dicit se servisse Firmanis post discessum D.  Augustini Recuperi Gubernatoris tribus mensibus. D. Franciscus Alexandri est creditor Communis, et statuuntur cives, qui ei computum revideant qui electi sunt die 26 Junii Jo. Baptista Morronus, Antonius Morphus, et Antonius Grana. Hieronymus Formichinus septuagenarius, et pene surdus, dispensatur a Cernitis. Confirmati sunt in officiis suis ser Lucas Cordella, ser Bartholomeus coadiutor, ser Persanctes Barnabei. Providetur salario Magistri Anzovini Amoratti. Carta 32 t.o ad 65.

Die 10 Junii 1537 in Concilio confirmantur deliberationes et gratiae Cernitarum.

Die 11 suffragis dantur cives exactores pro foculari et guastarolis D. Hieronymus Rosatus, Antonius Matheutius, Bartholomeus Massutius, Antonius Morphus, Jo. Baptista Morronus, Permatheus Rachamadorus, ser Jo. Baptista Florellus, ser Persimon. Cives ad promittendum et componendum Permatheus Rachamadorus, Bastianus Savinus, Lucas Hieronymus, Jacobus Francisci. Sindicus computationis pro vastarolis Bartholomeus Massutius. Ser Caesar de Trevio petit suam pecuniam de mutuo, et de servitute praestita. Eadem die Dionysius ser Antonii dicitur habuisse discessum per 8 dies pro festo S. Joannis.

Die 22 vacante loco Federici Civitellae mortui Reg.ris S. Bartholomei, Federicus Vincus sufficitur Troylus Pacharonus Regulator S. Martini et loco Francisci Morroni mortui (104) Regulatoris Campilegi ponitur Peregrinus eius filius.  D. Andrea Maximo Capitaneo datur commeatus redendi in patriam instantium feriarum tempore. Locantur in castris maritimis equites Ill.mi Domini Pauli Vitelli. Pistoja dicitur equuleo fuisse impositus, igne pedibus imposito, et Franciscus Grassus olim Regulator, et Troylo Adam imminere periculum vitae et si innocentissimus sit, et eius mors magnam afferet calamitatem publicam. Eligitur (ut videtur Capitaneus) post designatos D. Alexander Peruzzini de Orciano. Ser Hieronymus, et ser Julius leguntur praesentes Regulatores Jo. Franciscus videtur esse apud Ill.mum D. Valerium. Antonius Jo. Andreae est Castellanus Moliani. Die 26 ex litteris Card Cesarini ad Ill.mum D. Valerium habetur sibi magnae esse curae, ut Firmanis restituatur Castrum Allionum. Ex litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris Romae legitur modus quo restituendum  est castrum. Ex litteris D. Montani de Montanis Maceratae Oratoris, Cardinalis Legatus petit 65 vastatores in arce Anconae, et 50  scut. pro expeditione Turcarum. Respondetur D. Gentili, ut nisi arx possit conservari, solo  aequentur moenia cum Arce Alliorum. Interim scribitur Ill.mo D. Valerio, ut velit integrum reddi Castrum, in ultimo ut sola moenia diruantur. Idem agitur cum D. Bastiano Commissario et D. Legato D. Bono Francisco commendatur capitula de his facta inter Cardinalem Cesarinum et Legatum. Repetitur dies 11 Junii, et scribente D. Persimone Thibaldo de fidejussione ad emenda bona exititiorum praedicti Castri, respondetur petendo quae sit haec varietas D. Ambrosii. Interim rogatur Ill.mus D. Valerius, ut de his agat cum Legato, et fit mandatum in personam D. Joannis Canniti ad promittendum pro Communitate de emptione bonorum etc. Gratiae aguntur Communitati Offidae de peditibus oblatis, qui si veniant, recipiendi dicuntur cum maximo amore et gratitudine. Mittuntur quator homines de Monte Falconum et de Smerillo ad praestandam obedientiam Legato, et ad excusandum factum, quod non explicatur.

Die 12 mittitur Ill.mo D. Valerio, decretum esse,  ut nihil agatur, nisi quod conclusum fuit inter Legatum et Cardinalem Cesarinum.

Die 13 Legatus scribit se nonnullos de Offida custodes Castri Alliorum exclusisse, quia senes et male vestiti erant, et reliquisse de his in Castro 23 Offidanos, 7 Tolentinates, et 20 se supplevisse, quibus mittatur stipendium etc. His omnibus providere jubentur Mag.ci D. Priores, et Felix Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, D. Jo. Franciscus Pichonus, D. Pompejus Azolinus, Pierus Pellegrinus, Ciriacus Baldutius, Ciottus Adam, ser Jo. Baptistam Florellus, Aurelius Pacharonus, ser Stephanus Azolinus, Jo. Jacobus Beneincasa, Vincentius Ursini, Nicolaus Dolcebene, An…..na.

Die 15 Jo. Jacobus Morronus, et Antonius Morphus mittuntur Oratorem (104v) Maceratam ad Concilium Pro.le. Fit mandatum compositionis inter Montem Elparum  et Montem Rynaldum D.ni Pompejo Azolino, et Persimoni Thibaldo. Laudatur Octavianus Humilis de Patrignone, et donatur civilitate. Nicolaus Permathei de S. Elpidio eligitur ad extimanda bona exititiorum Castri Alliorum iuxta capitula Cardinalis Cesarini et Legati. Repetuntur praedae factae in castro Petrioli de inde legitur.

Die 27 Maij Vicus Chiarellae et Rocha capta a D. Marcello et commendantur illa loca

Cardinali Cesarino, ut protegat et commendet D. Legato.

Die 30 Maij D. Legato commendantur nomine Castri Alliorum, qui ab omni caede liberi sunt. Kalendis Junii habentur litterae Legati scriptae Magistero Julio eius Phisico, quibus significat calicem et alias ab exititiis castri Alliorum res et sacrario subraptas fuisse restituitas, et plurimos eorum petiisse Romam, nec potuisse caussam revocari ad Legatum. Oratores electi, ut subito restituatur Castrum a Legato, fuerunt D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Petrus Simon Thibaldus, ser Lucianus Carpinus dicitur olim fuisse Commissarius Turris Palmarum.

Die 3 D. Angelus Dei Bufalo respondit Oratoribus, mentem esse Pontificis reddendi Castrum; facta solutione a Communi Firmi de tertio stipendio, et receptis in Castro exititiis etc. Magister Federicus de Marioctis de Matholica (dicitur per errorem de Matticula) litteris laudatur de bene actis in suo munere arithmeticae. D. Andreas Maximus commendatur pro Rachanati Praetura. Hieronymus Formichinus septuagenarius eximitur ab obligatione veniendi ad Cernitas. Reperiunt acta die 10-11-12-33 Junii, 19 Maji etc. Carta 65 t.o ad 157.

Die 1 Julii 1537 Turcharum suspicio annuntiatur. Ill.mus D. Valerius rediens a Legato dicit eum velle demolitionem Castri.

Die 2 Rev.dus D. Tiberius Corradum cum litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris  super rebus castri Alliorum nuntiat addendum in causa Troyli et aliorum civium Commissarium, et protestatur de nullitate processus, quia cives obedierunt voluntati et decreto Cernitae in providendo, custodiendo, conducendo pedites etc. Mittuntur Commissarii Bastianus Savinus, ser Hieronymus Patimalus, Baptista Adae, Perus Baccilis, Gentilis de Nobilibus, Lucas Giliutius, et Jo. Andreas Ciceri cum Longobardis, et malleis ferreis, piconibus aliis que instrumentis ad demolitionem Castrum, sed media via steterunt, atque redierunt re imperfecta etc.

Die 8 Pellegrinus Baccilis missus est ad Castrum cum guastarolis et 200 peditibus. Deinde reditur ad mensem Junii, diemque tertiam, et sancitur rogari Legatum, ut sua intersit ne Firmani illudantur de Castro Alliorum. Adduntur Oratores Romae Octavianus Azolinus, Jo. Jacobus Martinus, Federicus Vincus. Ser Persimon Marini creatur depositarius librae.

Die 6 Junii leguntur extracti castellani, ser Hieronymus Angelita Moliani, Aquavivae Felix Guerrerius, Gualdi Felix Pacharonus, Montis Falconum Lucas (G)iliuctius, (105) Benedicti ser Marianus Sanctis, Portus Vincentius Stabilis (desunt extractiones Mag. D.orum) et die 22 leguntur solum Regulatores qui supra.

Die 26 Junii  agitur de vastatoribus mittendis Anconam,  et de collocandis militibus in oris maritimis.

Die 27 D. Bonfranciscus Camerarius Legati petit vastatores ad demoliendam arcem et muros Castri Alliorum. Respondetur per Cancellarium cives expectare a Protectore, ut conservet capitula inter eum et Cardinalem Cesarinum inita.

Die 1 Julii iterum D. Bonfranciscus Camerarius et Auricularius Legati petit devastatores, et attulit Breve Pontificis de demolitione arcis et murorum; et Ill.mus D. Valerius retulit a Legato, illum velle restituire Castrum, data saltem cautione de dicta demolitione, quae remittitur ad Concilium Gen.le.

Die 6 commendante Ill.mo D. Juliano Cesarino, D. Silvius Arcerius de Civitella post D. Alexandrum Peruzinum eligitur Capitaneus. Ex litteris Legati ad Mag.cum Gubernatorem Firmi mittuntur ad accipiendam possessionem Castri Alliorum Jo. Franciscus Rosatus, Caesar de Nobilibus, Ludovicus Vincus,  Conceptus Vincus, Bonfilius Morronus, Octavianus Azolinus, Antonius Matiutius, Bastianus Savinus, Baronus Eltocomando, Baptistae Adae, Costantinus Adae, Falconus Periocti, Chrysostomus Baptistae et alius qui recentiori atramento videtur deletus, Caesar Adam, Dominicus Lucae, Jacobus Francisci.

Die 7 agitur de vastandis muris Castri, sed consultores non conveniunt. Deinde in alia Cernita repentina sancitur expectare Concilium sed interim conservari indemnes qui se contulerint ad demoliendos muros. Demum fit mandatum D. Montano de petenda praeceptorum revocatione, et de interponenda appellatione.

Die 8 litterae Cardinalis Cesarini, et Gentilis Billaquae Oratoris habentur, ex quibus sancitur in Consilio demoliri muros Castri Alliorum, quamvis habeatur praeceptum Legati de nihil innovando in Castro. Promittitur tamen per civitatem, non offendere homines dicti Castri, et relinquere eos pacifice frui suis bonis in eodem Castro;  et mittuntur Anconam ad legatum 40 vastatores. Conficiuntur instrumenta bellica. Commissariis protestantibus, quia Castrum est sine custodibus, eliguntur novi Commissarii ad demolitionem murorum: Hieronymus Assaltus, Antonius Morphus, Pellegrinus Baccilis, Lucas Hieronymi, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Paulus Montanus, Falconus Joctus.

Die 10 Vincentius Partinus praeteritis diebus,  et hodie legitur Prior Priorum. D. Montanus de Montanis Orator retulit, Legatum promisisse verbis praeceptum circa murorum demolitionem, sed non recognoscet dummodo de caetero non innovetur quicquam: revocasse ad viam juris caussam civium promissorum; velle (105v) cautionem de pacifice relinquendis hominibus Castri Alliorum ut fruantur suis bonis, deputatis duobus civibus ex parte Firmanorum, et duobus ex parte Legati, ut cuique redditur quod suum est.

Die 11 iterum rogatur Legatus, ut velit concedere executionem Brevis ut Firmani demoliantur muros, et praestari cautiones a civitate, non a particularibus. Providetur de justitia exequenda secundum jus in Castro Alliorum. D. Montano de Montanis Oratori committitur, ut referat D. Legato ut dignetur notum facere, quod siquis velit redire in Castrum Alliorum, redeat intra triduum, quo elapso post litteras D. Priorum habitas incidant in poenam non redeuntes ad habitandum, si postea inventi fuerint in Castro vel eius territorio. Et quia illi exititii, quum non sint demoliti muri, molestant homines Status Firmani, et turbant ipsorum res, D. Joannes Cannitus advocatus et procurator Firmi protestatur ante D. Tarusium Gubernatorem de executione Brevis pro demolitione murorum, et de provisione, ne existitii turbent homines Firmi, Comitatus et Castri praedicti in personis, vel bonis, nec armatas faciant, secus non teneri de scandalis etc.

Reformatores ad bimestre sunt Lucas Giliuctius, Felix Guerrerius, Ippolitus Caesaris, Jo. Andreas Paganelli, ser Dominicus Mazatinus de Petritulo, Petrus Francisci de Monte Giberto, Antonius Picolinus de Marano, ser Jo. Jacobus Christaldus de Campo Fellonum, N.N. de Fallerono, ser Joannes de Ripa Cerreti.

Die 14 Quiriaco Baldutio Prior Priorum, iuxta litteras D. Montani de Montanis non respondetur Legato, qui differt praecipere demolitionem Castri, sed banniti Status Ecclesiae capti transmittuntur ad eum, et Antonoctius Schiavtti  discurrens per agrum Firmanum requiritur ut capiatur, et illico suspendatur. Dicuntur exititii Alliorum eripuisse res habitatoribus, et qui sunt pro Firmanis fuisse expoliati.

Die 17 Breve Pontificis iubet restitutionem Castri Alliorum in manibus deputati a Legato cum mandato restituendi pecunias Oratori Firmano solutas pro Castro. Accusabantur Firmani de espulsis hominibus Alliorum post restitutionem Castri, quibus concessae sunt represaliae. Mag.cus D. Gubernator Tharusinus fidem facit pro veritate, quod a tempore habiti Castri de manibus D. Marcelli non ex illis hominibus cum suis bonis erant in Castro. Abierant enim cum suis bonis ante restitutionem propter monitiones et minas vice legati, de quibus explorari potest veritas a castris circumvicinis. Imploratur auxilium Ill.mi D. Valerii, et Ill.mi D. Petri Alovisii Curatur reductio hominum Alliorum ad Castrum; et emptio honorum non redeuntium ducatis 1000.

Die 20 in imminentibus periculis Reipubblicae voverant Matronae Firmanae civitatem argenteam Virgini Lauretanae, et creantur depositarii pecuniae D. Marianus Pernensis, et Franciscus Savinus. Collectores vero Thomas Bibliopola, Perdominicus Marcutii, ser Dominicus promisit Octaviano Azolino (106) se plurimos exititios reducturum ad Castrum, si eius caveatur. Sancitur poena capitis contra offendentes  aliquem ex ipsis. Quaeritur Consilium a Repubblicis Firmo benevolis ad jurandum Republicae Firmanae. Scribitur ad D. Philippum de Rachanato teste quod exititii ante restitutum Castrum exierint.

Ill.mus D. Stephanus Columna petit solutionem pro vastatoribus Anconae, referente Bartholomeo Massutio, qui Macerata rediit Orator.

Die 22 Ill.mus D. Valerius laudat destinationem Oratorum Romam, et consulit ut bene informent et justificent caussam et res civitatis apud Pontificem, et si ipse velit constare in sua sententia, alluquantur Oratores Imperatoris, quibus ipse D. dabit litteras, ut supplicent Suam Sanctitatem pro hac civitate, ne amplius molestetur; et si inexorabilis sit, petatur ut Firmum evellatur a legatione. Si res in deterius labatur, revocetur Hieronymus Branchadorus, aliique cives ad opitulandum Patriae, et promittit se curaturum apud Dominationem Venetam, ut civitati iuvetur. Item commendandum monet Troylum  ut privatum civem, et Legato respondendum, Firmanos non impedituros; quominus si velit ipse recipiat Castrum Alliorum; si vero velit ut ipsa communitas faciat hanc restitutionem, restituat pecunias a Firmanis solutas pro emptione Castri. Oratores electi sunt D. Gentilis Billaqua, D. Pompejus Azolinus, D. Montanus de Montanis, Jo. Baptista Morronus, Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massutius, Octavianus Azolinus, Bastianus Savinus; de quibus quattuor decernuntur. Respondetur Legato, Castrum esse apertum et demolitum unde potest ingredi et exire pro suo arbitratu, et quum fores fuerint combustae ante resignationem Firmanis factam, ipsemet sumat meritum supplicium de iis, quos invenerit delinquentes. Publicatur absolutio delictorum civium.  In Concilio Oratores statuuntur praedicti Doctores Legum cum Jo. Baptista Morrono.

Die 24 affertur rumor, et a quibusdam Fratribus Observantinis confirmatur in Monte Albotto esse 3000 peditum, qui illic male se gerunt, et timetur ne huc proripiant. Dionysius est Prior Priorum.

Die 27 in festo Assumptionis fiunt solum luminaria et cursus. Ser Caesar Coluccius reficitur de animalibus sibi interceptis in castro S. Angeli pro Repubblica. D. Hieronymo nepotis Jacobi Cordellae cum licentia traditur nuptui in Monte S. Mariae in Georgio. D. Hieronymus Anglicus (alias Angelico) electus est a Secretis Repubblicae Rachanatensis, eique sufficitur Castellanus Moliani Jo. Marinus Casella. Deinde replicantur quae dicta sunt die 6-7 et circa demolitionem agitur die 9; prout supra Carta 158 ad 252.

Die ….. Augusti 1537 legitur Guerrierius D. Persanctis receptus ad gratiam Petrus et filius. (106v) Cives necati sunt in  castro Falleroni, et sancitur lex contra uccisores civium ac Ill.mo duci Camerini scribitur pro capiendis interfactoribus in suo territorio. Providetur quia exititii Alliorum confugiunt ad Montem Ulmi, et Castrum Alliorum est sine gubernio. Legatus prohibuit solemnitates in festo Assumptionis sed invitatur ad festum Legatus, dante bravium Ludovico Vinco. Pedites de Monte Albotto dicuntur confluxisse Maceratam, et praeficiuntur sex cives ad cogendos milites pro defensione civitatis.

Die 13 D. Petrus Simon est Prior Priorum. Ser Philippus Maceretus da Compo Fullonum Orator se contulit Romam. Citantur cives a Legato declarandis incidisse in multas poenas propter demolitionem murorum castri contra mandatum eiusdem; de qua re rescribitur ad Ill.mum D. Petrus Alovisium, auditur adventus Turcharum prope diem. Pierus Baccinus cum aliis civibus  ad defensionem deputatus est. Revocantur cives in civitatem. Marescallus dicitur adventasse in castrum Lauri.

Die 15 dicuntur  castrum versus adventasse 400 pedites, quamvis narrentur irruere Castrum S. Viti occupatum ab Esinis. Significatur castris,  ut cum denuo suspicio Turcharum habeatur, se contineant in armis et sub Commissariis Firmanis. In cursu bravii habita et quaestio quia equus Ludovici Vinci, qui praeteriit equum D. Antonii Giliuctii, percussus fuit a quodam de Monte Reali, et auriga equi Federici Morroni,  qui secundus intravit Ecclesiam, rapuit bravium secundum de manibus Jo. Andreae  Mansueti. Ergo equi cursores intrabant tunc Ecclesiam S. Mariae in Castello. Praesens fuit huic festo R.mus Ludovicus Furconius Ep.us.

Die 22 referentibus dominis Laurentio Angelo et Joanne Barabutio Oratoribus, Legatus distulit sententiam declaratoriam incursae poenae ad sex dies, et in penultima quum Romam sit abiturus, vult solutionem ultimam focularis, et resignationem Castri dicuntur pedites abituri per iter maritimum, et coguntur quingenti pedites sub Commissariis Jo. Francisco Calisto, Theodoro, Venero Permathei, ac Thoma Pacharoni ad tuendam civitatem et castra maritima. Provisores sunt Antonius Grana, Pellegrinus Baccinus, Baronus Altocomando, J. Marinus Bonvicinus, Martinus Paladinus cum ser Jo. Francisco coepit quosdam Thucros Officiales Ortizani ser Raynaldus ser Baptistae de Monte Giberto, Altidonae ser Antonius Marini de Lauro, S. Petri Morici ser Ventura ser Julii de Monte Falconum. Reliqui omnes desunt. Guidus Vinc(i)us legitur in Officio Appicciulati, et renunciat nisi solvatur ei Bulla. Ill. D. Stephanus et Commissarius Pontificis qui bene egerat in commendatione Firmanorum in trajectione militum, munere donantur. Rechanatenses et Elpidiani fidejusserunt pro Firmanis de emptione bonorum extitiorum Montis Alliorum, et relevantur indemnes tres furcae justitiae Firmanae traditi necati sunt. D. Camillus de Lauro commendatur pro Montis Robiani. (107) Prior Priorum die 20 est  Antonius Spinuctius. Deest extractio officia ….ura. Interposita est appellatio contra sententiam Legati in Firmanos.

Die 25 Augusti Jo. Marinus ser Cipriani, et Antonius Morphus extimatores duxerunt granum flor 2 bol.30, hordeum flor.1 bol.24, speltam flor.1.

Die 26 legitur Card.lis Farnesius electus protector Firmanorum. Comes Acetus erat Orator Romae cum aliis duobus civibus. Felici Pacharono castellano Gualdi petendi subrogatur Gaspar ser Stephani. Confirmatur decretum de familiari abitatione civium in civitate,  alias lacerentur, et succedant appicciulati extrahendi. Agitur quod sub praesenti  Summo Pontifice, et consultato Cardinali Cesarino, civitas cum Comitatu sit sub R.mo D. de Farnesio. Lactantius et Gaspar ser Michaelis de Sarnano amantissimi Firmanorum donantur civitate.

Imbussolantur cives etiam appicciolati qui de 15 in 25 dies mittantur ad arcem S. Petri de Aliis. Carta 253 ad 289.

Die 2 Septembris 1537. Priori Priorum D. Petro Simone Patrasso, legitur in litteris Oratorum indignatus Pontifex de non soluto ducato focularis de quinque ex Catro Alliorum olim interfectis. Proponitur Ill. D. Petrus Aloysius protector. Committitur Oratoribus, ut postulata a Pontifice executioni mandari iuvent ita, ut Firmani removeantur a Legatione Cardinalis Tranensis. Cives exactores sunt Antonius Granae, Thomas Pacharonus, ser Theodorus, Jacobus Ludovici, Joannes Scattoni, Permatheus Nicolai Magistri Julii, Permarinus Branchadorus, ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Cichus Cipriani, Camillus Ciminus, Cacciacontes, Morphus, Stephanus Azolinus, Colangelus Ilioneus, Peroctius Ludovici, Dominicus Lucae, Branchadorus (Caesaris), Jo. Paulus Polidorus, Cicchus Hyppoliti. Deinde habetur Concilium, in quo sancitur mittere Romam Religiosos Guardianos et Priores Conventuum Firmi, qui testimonium perhibeant de veritate contra calumnias civitati inflictas. Confirmantur leges contra extrahentes rerum genera et contra non habitantes familiariter. Eliguntur, qui curam gerant pubblici boni, duo cives, et duo consiliarii per contratam, et sunt Petrus Paulus Pervenantii ac Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacobo Angeli, et Permartino patri Pauli, Hieronymus Assalti et Perantonius Mancinus cum Mariano Sgraffia et Pernicola Jo. Georgii, Jo. Baptista Persanctis et ser Theodorus Persanctis cum Polonio Baptista et Thoma Pieri Cichi, Nicolaus Adam, et Pierus Jo. Ludovici cum Antonio Piermathei et Baptista Adae, Aurelius Pacharonus et Antonius Calisti Pacharoni cum ser Grisancte Antonii et Jo. Andrea Antonii; Felix Guerrerius, et Jo. Paolus Montanus cum Persancte Baptistae et Hyppolitus Caesaris

Die 4 amici D. Ludovici Vinci scribunt Ill.mum D. Pierum Aloysium (107v) cum 4000 millibus peditum ad damna Firmanorum venturum, et Roma intra quatuor dies exiturum. Idem scribunt Oratores ser Lucas Cordella missus ad Hieronymum Rosatum aegrotantem retulit consilium eius, ut mittantur Romam cives ad implorandam misericordiam, et ad Ill.mum D. Valerium ac Hieronymum Branchadorum copiae litterarum, ut succurrant. Petitur a D. Valerio equus dono dandus Ill.mo D. Petro Aloysio. Dicitur equus esse Recineti. Scribitur Ill.mo Stephano et Constantio, ut opitulentur.

Die 5 Oratores destinati ire recusant. Baroncellus dicitur Magnificus.

Die 6 dicuntur ad defensionem civitatis convocandi Ill.mus D. Valerius, Caesar de Nobilibus, Hieronymus Branchadori ed alii cives. Proponuntur Oratores recusante D. Petro Simone Patrasso, R.dus Vicarius, D. Nicolaus Pacharonus et D. Franciscus Fr Cantalicius persuasit Cernitae, ut ad placandam iram Dei fieret remissio dirae imprecationis jam extintae. (Hac est excommunicationis, S. Eleutherii, quae fiebat candelis extintis) super bonis Reipublicae. (Hic Fr. Cantalicius erat S. Felix de Cantalicio, cuius sanctitas sub ea tempestate incoeperat florere). Idcirco impetratur absolutio per R.dum D. Vicarium.

Die 7 ab Ill.ma D. Joanna M.a per Regulatores  emitur equus. Loco Octaviani Azolini aegrotantis deputatur Peregrinus et pro Ludovico Vinco, Joannes Vincus cum aliis supradictis duodecim Capitaneis peditum ad  custodiam civitatis.

Die 8 Oratores scribunt Summum Pontificem nolle veniam concedere Firmanis,  et exploratores nuntiant D. Perum Aloysium venire. Sancitur facere obedientiam superioribus, si petant honesta; si vero veniant offensuri, defendere armis civitatem. Providetur nequis affendat aliquem, nec tollat res civium. D. Joannes dicitur  Capitaneus et Baroncellus Firmanorum. Cives ad exigendas impositiones statim solvendas superiori bus sunt Petrus Paulus Pervenantii, Hieronymus Percontis, Baronus, Pierotius Ludovici, Antognotius Calisti, Dominicus Lucae. Ad curam civitatis Pellegrinus Morronus, Ludovicus et Joannes Vincus, Jo. Franciscus Rosatus, Petrus Baccilis, Federicus Morronij, Jacobus Branchadorus, Ciottus Adammus, Falconus Joctus, Jo. Jacobus Mancinus, Sanctes Pellegrini, Octavianus Azolinus, Trojanus Riccius, Chrisostomus Baptistae. Eadem dieIll.mus D. Petrus Aloysius dicitur adventare, et D. Federico Vinco ac ser Persimone nuntiantibus Ill.man D. Joannam M.am discessuram, suppliciter rogatur ne discedat, sed consulat patriae et instet ut Pontifex placetur. Carta 290 ad 320.

Rubrica

Libri 69 Consilia Cernite 1538-1539-1540

  Die Veneris 18 Januarii 1538 desunt menses anni 1537 Octobr. Nov.bris et Dec.bris. Ore Priorum Perantonio Mancino et Gubernatore Firmi Mag.co D. Salvatorii Pacino (108) de Colle agitur ad solvenda impositione focularis, et equo Ill. D. Joannae Mariae donato Ill. Duci de Castro, et taxa Secretariorum, et D. Sebastiano Ansovino mercatore anconitano pro lignis datis Castellano Anconae. Cives et populares dicuntur missi Romam ad SS.mum D.um.

Die 20 Spiritualis Marchiae terminavit differentiam inter Montem Prandonum et Aquavivam. Providetur de recuperandis 800 ducatis mutuo datis R.mo Episcopo della Barba. Cives deputati ad impositionem collectae sunt Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Federicus Vincus, Jo. Mancinus Bonvicinus cum Conciliariis, ser Jacobo Palmerio, et Baptista Jo. Adae.

Die 25 mittendus est Orator ad Vicelegatum die dominico proximo, ut cum Oratoribus Provinciae reperiantur 2000 remigia. Prior est Ludovicus Francisci. Communitas Auximi misit electione suae praeturae ad arbitrium Firmanorum. Thesaurarius petit  solutionem equitum levis armaturae Pontificiae. Firmi habentur focularia 700. Ser Jo. Petrus Castaneus est depositarius a tempore quo civitas Firmi erat sub Ill. D. Petro Aloysio. Carta 1 ad 9.

Calendis Februarii 1538 ser Franciscus Fortuna de Rotella est Cancellarius Ill.mi D. Valerii Ursini, et petit 200 ducatos pro equo vendito Communi Firmano, et donato Ill.mo D. Petro Aloysio.

Die 6 fit impositio animalium a Civibus et Conciliariis deputatis. 

Die 10 adduntur duo Conciliarii deputati Joannes Perusini, et Tiberius Cautius. Fit descriptio hominum ab anno aetatis 18 ad 40, frumenti et hordei pro bello contra Turcas, Priore Priorum D. Hieronymo Rosato. Impetratur absolutio a censura contra renitentes bona Reipubblicae iuxta consilium viri religiosi devoti, et vitae spiritualis, de quo supra et per octo dies continuos a singulis Religiosis celebrantur Missae, et fiunt orationes pro animabus dimenticatis Purgatorii. R.dus Spiritualibus terminavit differentias praedarum inter Montem Ulmum, Firmum, Aquavivam et Asculanos.

Die 3 Thesaurarius scribit introitus Firmanos non sufficere ad solvendas impositiones etc., et non vult solvere salarium Mag.corum D. Priorum, nec aliorum. Respondetur D. Bindo Altovito, Thesaurario Provinciae, et scribitur Legato ne tollantur salaria. D. Fabius Alcolinus de Rocha contrata advocatus Curialis iterum conducitur advocatus pro Firmanis sine provisione in his temporibus procellosis propter miseriam civitatis. Commendatur D. Petrus Perjacobi aromatarii de Monte Rubiano pro Fabriani pretura. Ser Persimone ser Pieri depositario,  fit exactio vastatorum Anconae in Comitatu de tempore elapso, et de impositionibus praeteritis exactis providetur familiae Palatii. Redit ab Urbe (108v) D. Gentilis Billa cqua Orator.

Die 20 Priores sunt Vincentius Calvucius, Jannes Fatii, Caesar Pieri, Colangelus Ilionei, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius. Regulatores Troylus Adammus Flor., Antonius Matheutii de Veteribus S. B., Antonius  Morphus Camp. Confal.rii, Vincentius Partinus, Pacharonus Jacobi, Bartholomeus Massutius, Caesar Adammus, ser Julius Morica, Constantius Montanus. Consules D. Ludovicus Angelita Cast., Hieronymus Percontis Pilae, ser Nicolaus de Morpho notarius. Bancherius Castelli D. Persimon Petrus Columnellus capitaneus Hispanorum, qui permanet in Regno, recipitur cum honore.

Die 22 satisfit Ill.mae D. Joannae Mariae Ufridutiae Ursinae de pensione domus, quam habitat Magister Macilentus. In prioratu vacante ob mortem Joannis Fatii admittitur Vagnotius Fatius eius filius, jurantibus eius facultates iuxta ordinem Statutorum Jo Marino Casello et Jo. Marino Bonvicino. Item Jo. Antonius Adam frater carnalis Troyli defuncti subrogatur ei in Regularia, nullo alio concorrendo et in regimine. Scribenti Collegio Provinciae de rata Oratorum ad SS.mum de non gravando Provinciam de remigiis, respondetur civitatem per suum  Oratorem acceptasse portionem suam remigum.

Die 24 Sebastiano Persimonis Priore Priorum, Mag.ci D.ni juraverunt, aegrotante Vincentio Calvutio, absentibus D.Dominico, Jacobo Guerrerio, et Jo. Antonio Adae, qui Troylo suffectus erat. Camillus (Sav)inus est loco Caesaris Pieri, et Vagnotius Fatius loco Joannis Fatii: juramentum deest Confal.rum. Consulum et Bancherii. Carta 9 t.o ad 20.

Die 7 Martii 1538 D. Vicelegato petente 50 remiges pro galeris Pontificis, scribitur ut reducatur numerus hominum civitatis. Fit exactio de compositione, sive gratia.

Die … Vicelegatus et Paulus Justinianus commissarius Pontificis instantissime petunt 50 remiges, et expediuntur. Thesaurarius petit omnes condemnationes a 30 annis citra. Consulitur in adventu Pontificis ad Templum Lauretanum per Oratores petere reintegrationem Status et non gravare de debitis taxarum tempore antecedenti Status privationem.

Die 13 Oratores ad Pontificem eliguntur D. Gentilis Billacqua, et Jo. Franciscus Rosatus, pro quibus 20 bol. quilibet civis solvit.

Die 17 ser Jo. Francisco Rosato suis curis distento proponitur Antonius Permathei Orator.

Die 18 Vincentius Adam renunciavit regimini.

Die 24 ser Hieronymus est exactor ducati focularium. Communitas gravatur exactionibus et debitis ita, ut cives de foculari solummodo tenentur libris 50, et populares 25. Etiam qui non habent  ad solutionem domorum. Legitur haeres Joannis Ufriductii officialis damnorum datorum.

Die 27 ser Marianus Carpinus, et Alexander Pacharonus sunt extimatores olei ad flor.52 promiliari quolibet spaciato.

Die 29 post multam varietatem (109) suffragiorum protestantibus Mag.cis D. Prioribus, et D. Hieronymo Rosato, Antonio Morpho, et aliis, et cogente D. Gubernatore sub poena amissionis omnium bonorum, sancitur est solveri, et invenire remiges pro galeriis Pontificiis. Cives electi ad equitandum pro remigibus sunt Falconus Joctus, Jo. Baptista Persanctis, , Jo. Marinus Bonvicinus,  Cacciacontes Jo. Baptistae, Lucas Giliuctius, Pierus Baccinus, cives et consiliarii electi, ut cogerent remiges in civitate, sunt Peregrinus Baccinus, Franciscus Francolinus, Ludovicus Francisci, Baptista Permarini Adae, Dominicus Lucae, Franciscus Calabria, Jacobus Azolinus, Dominicus Cruciani, Polonius Baptistae, Cichus Discretionis, Theseus Nicolai, Dominicus Mathei.

Die ultima agitur de remigibus, infecta re, quia non potuit sufficiens numerus pecuniae inveniri, et habetur mandatum comparendi Maceratae. Carta 21 ad 36.

Die 5 Aprilis 1538 Jo. Baptista Morronus redit Orator a Legato, et ser Troyanus Riccius a Commissario remigum, ac D. Gentilis Billacqua et Antonius Permathei a Pontifice.

Die 7 transactato macello Luciano de S. Elpidio ad Mare Antonii filio deputantur cives exactores collectarum Jo. Franciscus Pacharonus, Lucas Giliutius, Ludovicus Francisci, Pierus Baccinus, Antonius Calisti Pacharoni, Antonius Ludovici pro quolibet contrata.

Die 11 Jo. Franciscus Rosatus Orator a Legato redit, hortaturque cernitam, ut mittat cives pro defensione rerum et jurium Communi Firmi, et de interesse passo in emptione Montis S. Petri de Alliis. Salarium Magistri Macilenti ordinatur solvi a Camera Apostolica, quae occupaverat Firmanis introitus gabellarum et salis, quos tenebat Jo. Franciscus Rosatus, et Legatus jubet mittere homines bene informatos de eius credito, et computu Communis ad Pontificem. Perantonius dicitur de (d)irectis.

Die 13 D. Franciscus Catena venetus mutuavit pecunias pro Communi Firmi  D. Gentili Billacqua, et Federico Vinco.

Die 22 Priores sunt Joannes Magister Marii, ser Persimon ser Pieri, Sebastianus Savinus, Ludovicus Vincus, ser Julius Morica, Alexander Morronus. Confal.rii Nicolaus Pacharonus, Jo. Paulus Polidorus, Caesar Pieri, Branchadorus Caesaris, Federicus Civitella, Nicolaus Amici. Consules S. M. et Flor. desunt cum notario. Bancherius Pilae D. Pompejus Azolinus. Carta 36 t.o ad 42., quae scripta non est, et deest Dominorum juramentum.

Die 5 Maij 1538. Superiori mense, et nunc leguntur represaliae, et executiones in (109v) animalia civium factas pro debitis Communis Firmi. Habetur Commissarius medii ducatus pro centenario solvendo infra octo dies, et litterae Gubernatoris Comitatus, quibus consulit recurrere ad Pontificem de nimio gravamine huius impositionis ascendentis ad duc. 6600. Revidentur computa D. Ludovici Strozzi. Caesar Tammurus solvit sex florenos Marescallo pro Commune Firmano. Satisfit D. Sebastiano Ansovino de 218 ducatis.

Die 8 fit instantia ut exactio Comitatus olim Firmi fiat in effectu, ne communitas Firmi patiat amplius damnum de interesse.

Die 17 praesentibus Peroctio Ludovici Laurentii et Jo. Ludovico Emilii praesentatur Peregrino Baccino electio Capitaneus S. Claudii ultra flumen Chienti facta a Cardinale de Gaddis Episcopo et Principe Firmano. D. Ludovicus Strozius Camerarius Episcopatus Firmani dederat electionem, sed habentur bandimenta Legati prohibentia solitas nundinas S. Claudii. Proponitur mittere Oratorem ad Vicelegatum cum Sinibaldo de Gaddis et D. Ludovico Strozzo pro defensione jurium Cardinalis et Communis.

Die 23 ser Jo. Baptista Florellus fit depositarius medii ducati Magister Ansovinus Amoractus rogatur ut contentus sit denariis solvendis  a Camera: quod si Camera noluerit persolvere, licentiatur. Idem dicitur Magistero Macilento. Die ultima ser Thomas de S. Angelo est Officialis Montis Pietatis a communitate Rachaneti. Carta 43 ad 54.

Die 21 Junii 1538 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Matheus Ciarpellae, Gaspar Evangelistae, Jo. Franciscus Rosatus, Venerus Permathei. Regulatores Nicolaus magistri Julii Cast., ser Marianus Carpinus Pilae, Vincentius Adam S. M. Confal.rii Baptista Nicolai Chrysostomi, Falconus Ioctus, ser Trojanus Riccius, Antonius Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Sebastianus Persimonis. Consules Federicus Vincus S. B., Antonius Ludovici Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. M. D. Franciscus Clarellus.

Die 23 ser Jo. Pierus Castaneus Orator ad vicelegatum et ad  D. Pompilium in Macerata, et Jo. Franciscus Pacharonus Orator ad Commissarios remigum in Ancona ferunt 24 ex eis post consignationem partim aufugisse, et partim aegrotasse, unde petunt reintegrari a Firmanis numerum sub poena relaxandi Marescallum contra homines civitatis.

Die 14 Julii cogitur Concilium pro Oratoribus destinandis ad Pontificem ad  (110) pretendas exgravationes, restitutionem introitum, et proventum etc. Dicuntur impensae caussa Marescalli quotidie crescere, et sancitur solvi de libra veteri debita a castris Comitatus olim Firmi.

Die 18 Augusti legitur Marescallus intercepisse animalia Firmanorum pro taxis Secretariorum, et a Commissario medii ducati minitari de  relaxandis represaliis, nisi infra quinque dies satisfiat de integra summa, referente ser Trojano Riccio Oratore.

Die 20 Augusti Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Petrus Matheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Confal.rii Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, D. Theseus Marchisinus, Peroctius Jo. Ludovici, Jo. Marinus ser Philippi, Franciscus Morronus. Consules Jo. Marinus ser Cipriani Cast., Felix Pacharonus Pilae, ser Prosper Galassius notarius. Bancherius Florentiae Branchadorus Caesaris.

Die 23 mittitur D. Gentilis cum altero cive Maceratam ad audiendam mentem Pontificis, et Legati. Jo. Franciscus Pacharonus fit procurator Communis ad promittendum et solvendum pro reductione predae animalium, ut supra. D. Caesar de Raynaldis fit procurator ad lites, praesertim in caussa cum Ludovico Strozzio. Curatur satisfactio D. Thesaurarii de impositione equitum levis armaturae, et Secretariorum. Instatur pro recuperatione pecuniae solutae pro remigibus. Revisores computi ser Persimonis ser Pieri depositarii sunt Peregrinus Baccinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Franciscus Valgarinus, Marinus Ciammagliae, Baptista Adae, Jacobus Angeli.

Die 28 Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato, et attulit Breve restitutionis gabellae, et introitus civitatis, et etiam Portus cum introitibus eius, obligata civitate ad satisfactionem salariatorum et debitorum. D. Joannes de Rochetta erat Marescalchus Provinciae. Revidentur computa omnibus aliis depositariis Communis. Non acceptatur gratia Brevis praedicti cum conditionibus relatis, dicente Antonio Permathei, qui cum D. Gentile fuerat Orator ad Pontificem, se valde mirari, quod a Sua Sanctitate non observentur promissa, maxime de impositione medii ducati, quae fuit reducta ad taxam Clementis, et gabellarum, quae fuerunt restitutae emptoribus. Ludovicus Vincus, Joannes Antonii Scattoni, ser Trojanus Riccius, Pierus Baccinus, Jo Franciscus Pacharonus, Antonius Hieronymi Matheutii, Dionysius ser Antonii se offerunt ire Romam (110v) ad pedes SS.mi sumptibus propriis, ut dignetur providere, ne gravamina sint majora introitibus etc. Carta 51 t.o ad 61.

Die 13 Septembris 1538. Lucas Giliutius Prior dicitur Lucas ser Bastiani, D. Salvator Pacinus est Gubernator. Magister Petrus Barontinus de Auximo praeceptor litterarum Fabriani petit eligi Firmi. Iterum gravatur civitas de tangente pro solutione D. Francisci Ozerii olim Oratoris Provinciae et coguntur Priores et alii Officiales Firmi ad solvendum debitum unius ducati pro foculari. D. Cornelio Centio de Macerata Commissario, jubetur descriptio grani et hordei, de quibus prohibetur Vicelegato extimatio de loco in locum Provinciae. Aurelius Pacharonus fit depositarius pro impositione debiti caussa vastatorum, et exactor.

Die 13 imponuntur 1000 salmae grani pro munitione triremium contra infedeles. Rogatur D. Marinus ut stipendium a Camera Apostolica ordinatum solvat Magistero Ansovino Amoracto.

Die 15 mittuntur Oratores ad Vicelegatum et ad Ill.mum D. Marchionem Guasti, seu olim Capitaneum equitumCe. Montis, qui sunt transituri.

Die Dominico 22 Sept. ser Trojanus Riccius, et Comes Acetus Oratores ad Commissarium remigum reductare impositionem grani referunt ad 700 salmas admittendas in solutione medii ducati. Ser Trojano fit mandatum promittenti pro minori qua poterit quantitate. Die Mercurii 9 Octobris proponitur a Vicelegato declaratio facta a Pontifice de impositione medii ducati vel secundum impositionem focularium, vel secundum taxam Clementis. Mittitur Sindicus et Orator ser Trojanus Riccius ad acceptandam solutionem secundum taxam Clementis, et attenta calamitate et miseria civitatis petitur taxari secundum eius potentiam.

Die Mercurii 26 Octobris convenitur cum aliis provincialibus ad acceptandum gravamen medii ducati. Revidentur computa ab impositione salis et a tempore D. Ludovici Ufridutii, Pierus Raynaldi, et D. Hieronymus Rosatus consulunt petendum a Pontifice Dominum et Patronum ad gubernium civitatis.

Die 29 Octobris Revisores computum Communitatis Firmanae sunt Petrus Paulus Pervenantii, Pierus Baccinus, Joannes Antonii Scattoni, Franciscus Valgarinus, Antonius Grana, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Ser Bartholomeus Giliutius, Jacobus Angeli, Marinus Ciammagliae, Georgius Antonius Sebastiani, Ser Berardinus Ludovici, Vincentius Gualteronus, (111) Jo. Andreas Paganelli praesentes, et Jo. Marinus ser Philippi, Constantius Baptistae Adae, Baptista Permarini Adae, Joannes Perusini absentes.

Die 21 Priores sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Hieronymus Formichinus, Joannes Ufridutius,  Jo. Jacobus Beneincasa, ser Berardinus Ludovici, Caesar de Nobilibus. Regulatores Pieroctius Jo. Ludovici Flor., D. Baptista Guerrerius S. Po., Caesar de Nobilibus Camp.i. Confal.rii, Jo. Franciscus Pacharonus, Quiriacus Baldutius, D. Sebastianus Martialis, Bartholomeus Argolicus, D. Vincentius Guerrerius, Cichus Bacinus. Bancherius S. Bartolomei Contes Acetus. De Consulibus nihil.

Die 27 agitur de debitis. Carta 62 ad 74.

Die 16 Augusti 1538 habentur oblationes civium pro stisfactione remigum. Repetantur quae dicta sunt die 5-8-13-17-19 et ultima Maij.

Die 27 Octobris legitur ultra caussas debitorum consultum de expurgandis civibus a calumniis. D. Nicolaus Pacharonus ivit Orator Romam, Pierus eius collega rediit. Dicitur voluntas Pontificis esse de restituendo Statu Firmanis. Cives expurgatores Communis a calumnis sunt D. Persimon Patras, Jo. Baptista Morronus, Octavianus Azolinus, et Petrus Paulus Pervenantii, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, et Falconus Joctus. Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, Lucas Hieronymi, et Sebastianus Savinus. Ludovicus Vincus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam et Antonius Grana.D. Pompejus Rosatus, D. Marianus Pernensis, Contes Acetus, et Jo. Marinus Casellus. Ex Contrata Campiletii desunt.

Die 10 Nov.bris Cichus Bacinus renuntiavit officium Confalonerii, et appicciulati petunt locum. Factae sunt executiones contra D. Priores, et crescunt gravamina. Morphus de Morphis Roma rediens dicit necesse, ut urbem petant 4 cives.

Die 1 Dec.bris agitur de debiti set gravaminibus.

Die Veneris 6 Decembris Jo. Jacobus Mancinus, et Peregrinus Baccinus Roma redeunt pro negociis publicis. Dicitur sal, quod modo venditur Firmi, in majori parte esse terra.Legatus concedit Prioribus accipere denarios undecumque pro Oratoribus Romae degentibus. D. Petrus Tholosanus de Colle est revisor cum deputatis Firmanis, et expurgavit cives depositarios a calumnia. Requiruntur cives qui volontarie ire velint Romam. Prosequuntur gravamina quotidie tum in communitatem, tum in cives.

Die 6 sancitur mittere cives Romam ad petendam restitutionem Status, et leguntur nomina (111v) supradictorum: de contrata autem Campiletii habentur Peregrinus  Bacci, Antonius Morphus, Hieronymus Patriarcha, et Gilbertus Guerrerius. Item ex consiliariis electi sunt Jacobus Angeli, Pierus Raynaldi, Permartinus Petripauli, et Thaddeus Hieronymi, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, et Marinus Ciammagliae, Dominicus Gosmei, Apollonius Megliorati, Dominicus Merloni, et ser Bartholomeus Giliutius, Antonius Permathei, Baptista Ada, Joannes Perusini, et Jo. Andreas Paganelli, ConstantiusAdam, ser Crisantes Antonii, Cicchus Descretionis, et Baptista Laurentii, Antonius, Aromatarius, Persanctes Baptistae, Hyppolitus Caesaris, ser Jacobus Palmerius. In die Conceptionis B.mae Virginis fiunt luminaria cum processione. Peroctius Jo. Ludovici unus ex Oratoribus Romam missis, eadem die rediens cum litteris D. Nicolai sui collegae, R.di D. Episcopi Surrentini, et D. Caesaris de Raynaldis retulit SS.mi D.ni clementiam, et mediante Ill.mo et Excell.mo  Duce de Castro, novo protectore voluntatem restituendi Statum Firmanis; sed vult, ut communitas Firmi confiteatur se deliquisse, et in emendationem culpae oblationem faciat sponte sua. Attulit etiam litteras Legati directas Vicelegato de exgravandis Firmanis a quibusdam gravaminibus.

Die Sabati 7 offeruntur Sedi Apostolicae scuti 4000, et loco muneris duc. 2000 Pontifici post restitutionem Status integri una cum Castro Montis S. Petri de Alliis et aliis privilegiis solvenda. Dux Castri rogatur ut suscipiat sub sua protectione civitatem et populum, et commendet Card.li Farnesio filio suo, ut similiter faciat. Fit mandatum de  oblatione in personam Jo. Francisci et Oratorum.

Die Dominico 15 Dec.bris, D. Sebastianus Martius est Commissarius Pontificius pro classis contra Turcas provisione, petitque agentem Firmanum ad faciendum computum de grani dati solutione. Agitur de solvendo medio ducato D. Laurentio Altovito

Vicethesaurario, et de aliis debitis.

Die 18 exactores impositionum sunt Franciscus Valgarinus et ser Bartholomeus Giliutius.

Die Veneris 20 Priores sunt ser Nicolaus ser Antonii, Hieronymus Antonii Tinti, Baronus Eltocomando, Gaspar ser Sthephani, D. Marianus Pernensis, Joannes Tabor. Confal.rii D. Ludovicus Angelita, Joannes Antonii Scattoni, Baronus Berardini Eltuocomando, Franciscus Grassi, D. Philippus Coptius,  Jo. Paulus Montanus. Consules D. Vincentius Guerrerius S. B., Jo. Franciscus Eliseus Ca.i , ser Andreas Francisci notarius. Bancherius Camp.i Sebastianus Persimonis.

Die Dominico 22 Prior Priorum est ser Bernardinus Ludovici pro Caesare de Nobilibus prae (112) mortuo, eius collega die 6 legitur Jo. Jacobus Beneincasa, et die 17 Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus Orator a Vicelegato, et a Commissario grani retulit, nolle stare conventioni et contractu inter se et Communi Firmi inito, sed velle 300 salmas grani pro armata Pontificis, item denarios per mensem pro 4 vastatoribus mittenti ad Castrum Ecclesiae. Mittitur Romam instrumentum conventionis, et circa vastatores obeditur D. Alexander Pallantonius Locumtenens, seu Commissarius Legati die Jovis 26 iubet mittere Fabrianum ad Legatum 14 vastatores cum zappis, pichonibus, pani set rationem unius caloreni quotidiani, et pane, vino et sex bobus atque uno artifice de arte qualibet. Octavianus Azolinus mittitur Orator cum pecunia pro vastatoribus et caeteris praedictis.

Die Veneris 27 habentur litterae ab Urbe Peroctii Oratoris, qui Fulgineum Comitatus fuerat ducem Castri, et narratur Pontifex non contentari 6000 scut, sed velle 12000, ut retulit etiam Vincentius Lucae Matheutii, cui Romam redeunti datur mandatum pro Peroctio de promittenda d.ta summa, dummodo Status restituatur integer Firmanis cum Castro Alliorum, petita majori quae poterit dilatione. Hieronymus Branchadorus offert se ipsum, et Jacobum filium existentem penes Exc.mum ducem in beneficium publicum.

Die 28 in Concilio statuitur mittere Romam etiam duos de populo. Carta 75 ad 122.

Die 5 Januarii 1539. Michael Rubeus est Prior Priorum, mortuo Nicolao ser Antonii. Jo. Franciscus Pacharonus praesentaverat litteras commendatatias Ducis Castri in favorem communitatis, sed hiis non ostantibus Vicelegatus vult 14 vastatores, libras 600 panis, salmas 5 hordei, et quinque vini die quolibet, et sex boves aratorios cum tregiis a castra etc. Commissarius vero 300 salmas grani exspeditur pro 10 vastatoribus et 4 bobus rogando ne communitas de reliquo gravetur; quod nisi profuerit, mittatur ad Castro Orator, qui cum capitaneo Peregrino, mediante Stephano Columna impetret gratiam ab ipso Duce, et Legato. Cichus Berardini Tamburri subrogatur Janni eius fratri carnali defuncto. Filiis Jacobi Antonii Frictae conceditur nubere sororem extra districtum. Fratribus S. M.ae de Capodarcha dantur cementa pro fabrica conventus.

Die 6 confirmantur Provisores abundantiae Petrus Paulus Pervenantii, Vincentius Parrinus, Lucas Giliutius, Joannes Antonii Scattoni, Jo. Baptista Persanctis, Dionysius ser Antonii, Pierus Baccinus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam, Jo. Marinus ser Philippi, Georgius Antonius Sebastiani, (112v) Peregrinus Baccinus,  Taddeus Hieronymi, Dominicus Mathei, ser Bartholomeus Giliutius, Marinus Ciammogliea, Jo. Antonius Spachasasso, ApolloniusBaptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Jo. Andreas Paganelli, Baptista Laurentii, Cichus Descretionis, Hyppolitus Caesaris, Persanctes  Baptistae, Pierus Raynaldi.

Die 6 habetur buxulum vastatorum decriptum.

Die Mercurii 8 extat in civitate Vice Marescallus cum duobus equis ad expensas Communis cum ordine ut faciant executionem, nisi infra octo dies habent 300 salmas grani pro abundantia Romae. Mittitur cursor ad Ducem Castri pro commendantiis ad Summum Pontificem, ne graventur Firmani, attenta miseria civitatis, agitur de responso ad Episcopum Sorrentinum de offerendis pecuniis pro recuperatione Status, et de mittendo super his Oratore Duci de Castro; idemque agitur die 22, et die 24, quo Bartholomeus Massutius electus Orator commedatur Jacobo Branchadoro electo eius collegae. Carta 122 t.o ad 129.

Die 9 Februarii 1539 fit in civitate et portu descriptio grani, et de qualibet decina dantur duae salmae, excepta familiae provisione. Rogatur Commissarius recipere granum pro pretio currenti, ne Communitas gravetur.

Die 16 ser Caesar de Trevio donatur civilitate. Cives additi pro abundantia et materia grani sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Hieronymus Ufridutius, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Costantius Montanus.

Die 17 ex litteris Jo. Francisci Pacharoni Oratoris ad Commissarium volentem 300 salmas grani pro pretio flor. 3, fit mandatum eidem Oratori et Antonio Permathei consignandi et mensurandi etc.

Die mercurii 19 jubetur Bartholomeo Massutio, ut statim ac habuerit responsionem a Duce Castri de restitutione Status, et resolutionem, debeat Firmanis intimare, et quamvis non esset ad votum, non discedat ab Urbe sine voluntate Communis.

Die Jovis 20 Priores sunt Permatheus Nicolai Magistri Julii, Franciscus Leffectus, Lucas Hieronymi Matheucii, Antonius Ilionei, Vincentius Rictii Adae, Antonius Morphus. Regulatores Petrus Paulus Pervenantius Cast., Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis. Confal.rii Vincentius Gualteronus, ser Marianus Sanctis, Jacobus Bertachinus, Antonius Grana, D. Hieronymus Rosatus, ser Lucas Cordella. Consules Franciscus Sebastiani Cast., Falconus Joctus Pilae, ser Jacobus Vigoritus notarius. Bancherius Castelli non nominatur.

Die Sabbati 22 Antonius Permathei recepit a Commissaris (113) pretium integrum 300 salmas grani mensurandi sibi intra termina medii mensis Martii. Dicitur Bartholomeus Massutius pro suis negociis ab Urbe revocandus.

Die Dominico 23 Cichus Tamburrus Prior aegrotat. Litterae Bartholomei Massutii nuntiant Pontificem nullo modo reddere velle Castrum M.tis S. Petri de Alliis, et de reliquo velle solutionem talem, qualis a Communi Firmi fieri non poterit. Respondetur, ut declaretur a superioribus quomodo debeant solvi taxae, quod impositio vastatorum Anconae exigenda a Comitatu, et relicta, cum effectu exigatur, ut satisfiat creditoribus Communis; et habita responsione, sit in arbitrio Oratoris stare, vel redire, sed ante discessum supplicet Sanctitati Suae, ut dignetur dare modum aliquem in hac miserrima civitate vivendi cum quiete et aliqua satisfactione habitantium, ita ut appareat aliqua facies civitatis. Deputati sunt pro grano requirendo Jo. Marinus Casellus et Lucas Giliucius, Antonius Permathei, et Jacobus Angeli. Ser Bartholomeus Diliutius obtulit 300 salmas pro pretio flor. trium et bon. 30, accepto pretio per Commissarium soluto 900 flor., et habita de reliquo obligatione solvendo ad messem. Accipitur oblatio, cui fecit satis Jo. Franciscus Rosatus D. Manno Mannino de Florentia procuratori D. Sebastiani Martii commissarii, et refertur in margine ad diem 26 Maij.

Carta 129 t.o ad 155.

Die 2 martii 1539. Referente Jo. Francisco Pacharono Oratore, et monente Magistero Macilento Agrippa, mens Vicelegati est ponere Firmi Curiam Generalem Provinciae, et Magistero Macilento scribitur, ut alia die maneat Maceratae, et alloquatur Vicelegatum de modo tenendo pro consequenda praedicta Curia. Caesar Guarnerii, licet domum habeat solummodo Firmi, non habitat.

Die Dominico 9 Martii mittitur Romam ad Oratores pro Curia Generali Provinciae assequenda. Caesar Guarnerii dicitur Caesar Pompee. Vincentius Stabilis est depositarius. Fit a quolibet assignatio capitalium ex aeris sui, sed non allibratur domus propriae habitationis.

Die 10 electi ad ordinandam impositionem medii pro centenario fuerunt Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Persimon ser Pieri,  et ser Jo. Baptista Florellus ex civibus, de consiliariis vero Antonius Permathei, Jacobus Angeli, Apollonius Baptistae, et Jo. Andreas Paganelli.

Die 17 absente ser Bartholomeo Cordella procancellario, ser Lucas Cordella eius pater supplet in adunantia, qua sancitur scribere R.do D. Lucae Branchadoro, ut pro Firmanis gratias agat (113v) Duci Castri de protectione suscepta, et narret communitatem dolere nimis non posse plus offerre pro reintegratione Status, cum sit ad praesens reducta in maxima paupertate et miseria, et interim intuatur num possit aliquid haberi, et sciri quo tendat mens Pontificis circa res Firmanas.

Die 23 Franciscus Guerrerius est creditor Communis in flor. 2074; scribente Card.li Camerario, qui jubet satisfieri sub poena excommunicationis et interdicti, D. Hieronymus Bassus de Firmo commendatur pro Cinguli praetura. Magister Ansovinus Amoractus est electus praeceptor Anconae. Reducuntur salaria, et  nunctiari jubetur Pontifici, communitatem non posse retinere Magisterum scholarum  Cancellarium, neque residentiam Magistratus. Sancitur cum D. Luca Branchadori et D. Caesare da Raynaldis mittere Jo. Franciscum Pacharonum ad Pontificem et legatum pro habenda Curia Generali. Die penult. agitur de impositionis capitulis. De carnium provisione etc.

Carta 156 ad 172.

Die 21 Aprilis 1539 Priores sunt Pollidorus Cauctius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus ser Philippi, ser Lucas Cordella. Confal.rii ser Jacobus Pierius, Franciscus Leffectus, ser Theodorus Persanctis, Gaspar Evangelistae, Stephanus Azolinus, Berardinus Georgius. Consules Lucas Hieronymi S. M., Franciscus Laurus Flor., ser Bartholomeus Giliucius notarius. Bancherius Pilae Jo. Paulus Polidorus. Praesides macelli Cichus Taborrus, Nicolaus Dolcebene, Lucas Giliuctius, Ciriacus Ballucius, Baptista Jo. Adae, Tiberius Cauctius, Baptista Laurentii, Lucas Antonius Philippi pro mense Maij: Junii vero Jo. Marinus ser Cipriani, Franciscus Valgarinus, Bertholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Prosperus Galassius, ser Jacobus Palmerius, Dominicus Mactei, Constantius ser Petri.

Die 11 Maij Card.lis de Carpo legitur proxime venturus in Provinciam Legatus. Antonius Morphus dicitur affinis ser Bartholomei Cordellae cancellarii.

Die 28 Bartholomeus Massutius Orator ab Urbe retulit, SS.mum Dominum dedisse sibi benedictionem et promisisse in suo adventu in Provinciam restitutionem Status: D. Antonium Franciscum Alambardum de Trevio gessisse pro Firmanis apud Pontificem, et bonam habere dispositionem erga civitatem. D. Bernardinum Ruffum olim Firmi Gubernatorem et nunc auditorem Legati solvendum esse stipendio suo. D. Salvator Pacinus de Colle Gubernator Firmanus laudatur, et discessurus donatura militia et civilitate. D. Jo. Baptista (114) de Mareschalchis de Meldula est novus Baroncellus Firmanorum.

Die 1 Junii Mag.cus D. Vespasianus Petrellus de Trevio est novus Gubernator Firmanus. Mittuntur Oratores Maceratam ad legatum ad faciendum cum deputatis calculum Status de impositione medii ducati, et  habetur Bulla Pontificis de augmento pretii salis ad rationem 3 quatrenorum pro qualibet libra. Gravatur communitas de solutione equitum pro stativis. Ser Jo. Baptista Florellus deputatur Orator cum D. Gentile Billacqua, qui dicitur esse Maceratae.

Die 6 Junii Jo. Franciscus Rosatus destinatur Orator ad Concilium Provinciae et ad Legatum, ut promittat ratam suam de augmento salis, pro qualitate civitatis. Ser Trojanum Riccium cancellarius dicit compatrem suum fidissimum. Carta 173 ad 185.

Die … Junij 1539. Interseruntur quaedam paginae catalogi pertinentis ad sec. XV, nam nomina civium ibi conscriptorum leguntur ex eis, qui vivebant anno 1447. Cives autem sunt ser Cleriacus (leg. Clericus) ser Joannis, ser Joannes ser Colectae, ser Bonus Joannes ser Bartholomei, ser Antonius ser Marini, ser Gentilis ser Marini, deletur ser Persanctes Ioannis de Campo Fellonum, ser Ulixes ser Simonis, Baptista Francisci de Aceto, Nicolaus ser Simonis, Franciscus D. Ludovici, Alexander Antonii Georgii, Franciscus Ludovici Vagnoctii, Gaspar Antonii Cisci, Antonius Jacobi Silvestri, Petrus Nicolai Forti, Jacobus Forti, ser Gentilis Antonii alias Macini (leg. Mancini), ser Joannes Leonardus ser Antonii, ser Gaspar ser Vannis, ser Pierus eius filius, ser Baldaxar Rogierii, ser Leonardus Blasini, ser Bartholomeus Perocti, Nicolaus Joannuctii, Catharinus ser Dominici, ser Simon Jacobi, Andreas de Calvutiis, Simon ser Joannis Baccilis, Ser jacobus Vagnoctii Migiluctii, Gaspar Antonii Adae, ser Pierus Nicolai Sorichae, deletur ser Jacobus Nicolai Targae, Nicolaus Antonutii, deletur ser Joannes Bartolomei de Gructis, ser Jacobus et ser Franciscus Bartholomei (in margine recentiori charactere scriptum est 1350, sed nomina civium spectant ad aevum minus antiquum anno 1350, nam plerique vixerunt anno 1480) ser Piermatheus Gasparis Azolini, ser Baldaxar Lucentini Mathei Smannati, Simon Magri Francisci, Anselmus Joannutii, Joannes Petri de Calvutiis, ser Laurentius ser Colae, ser Barnabeus ser Colae, ser Dominicus ser Francisci de Serviliano, D. Paulus de Angelinis, Antonius Nicolai Cripstofari, ser Lippus (114v) Gentilini, ser Blasius Gentilini, Perus Marinus Petri Stephani, Marcillinus D. Nicolai, Gabriel Lippactii, Mattheuctius Colae, ser Angelus Nicolae de Petritulo, D. Joannes Novellus, ser Marinus ser Andreae, ser Lanciloctus ser Francisci Fortunati, Pernicola Nicolai, Evangelista Vagnoctii Corraductii, Nicolaus Sabioni, D. Andreas, et D. Marius suus frater, D. Antonius de Pedibus, Andreas Nicolai Biselli, deletur Petrus Stephani, D. Johanne Antonius Joannis Campilecii, ser Simon Pauli, Antonius Franciscus Joannis Matheuctii, Perthomas Ludovici de ……..  Postea legitur = iuxta …dicitur  D. Angeli, suffragiis exceptum  faventibus 22, contrariis 11. (forsan et cathalogus conscriptorum in Franciscum Sfortiam qui eum Firmi eicerant: character ad illam pertinet aetatem). Reditur ad mense Junij 1539, et D. Nicolao Pacharono consulente, non mittuntur Oratores ad turbandam mentem Pontificis in caussa salis, sed Maceratam ad supplicandum, ut exgravetur communitas tot impositionibus. Camillus Ciminus producit listam civium impositionibus gravatorum, quorum bona tenentur a Camera Apostolica. Fit capella Conceptionis a Fratribus S. Francisci super portam civitatis.

Die Veneris 20 Junij Priores sunt Jo.Baptista Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensiss S. B. Dominicus Lucae Camp.i. Confal.rii Jo. Marinus ser Cipriani, D. Pompejus Azolinus, Dionysius ser Antonii, Colangelus Ilionei, Bonifatius Riccius, Hieronymus Morronus. Consules Stephanus Azolinus S. B., Jo. Paulus Montanus  Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. Martini Pierus ser Thomae. Praesides macelli pro mense Julii, Jacobus Francisci, Hieronymus Patriarcha, Baronus Eltocomando, Ludovicus Francisci, Jo. Ludovicus Emilii, Cichus Pupi, Dominicus Cruciani, Nicolaus Antonii Cavalerii Augusti, Pierus Baccininus, Baptista alias Cioctus (Adam), Gilbertus Guerrerius, Antonius Ludovici, Iacobus Ceteronus, Permartinus Petripauli, Marconus Mag.tri Innocentii, Jo. Antonius Antognicti.

Die Dominico 29 rogatur D. Mannus ut concedatur franchitiam pecudum communitati Portus pro macello datam a Communi Firmi. Carta 187 ad 196.

Die 20 Julii 1539 Jo. Baptista Morronus Orator ad Legatum cum ser Jo. Baptista (115) Florello retulit pro impositione medii ducati extimanda esse bona immobilia aequa lance inter civitatem et Comitatum, et solvendos de 700 flor. 100 a civitate, quae si debitrix  restet, solvat expensas extimationis, si secus, solvat easdem Comitatus. Item ser Franciscum Capotostum exactorem impositionis vastatorum Anconae debere rendere computum Communi Firmi de sua administratione: cives habentes possessionem in Comitatu conducere posse granum suum ad civitatem. D. Bernardus Machiavellus est commissarius Pontificius pro medio ducato. D. Jo. Baptistae Pontano olim Gubernatori Firmano scribitur.

Die Dominico 27 ser Bartholomeus cancellarius reddit Orator Legati. Communitas Fabriani petit a Firmanis commendari suos carceratos Legato.

Die 30 venit commissarius extimator bonorum immobilium. Carta 197 ad 202.

Die 1 Augusti 1539. Turcus Manentis et Vincentius Massutius se obligaverant pro 100 flor. solvendis D. Bernardo Machiavello. Assistentes commissariis extimatoribus Sebastianus Savinus, Antonius Morphus, et Antonius Grana.

Die 2 deputati cives pro impositione Octavianus Azolinus, D. Pompejus Azolinus, Bartholomeus Azolinus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha. Populares Piermartinus Petri Pauli cum Jacobo Angeli, Constantius ser Pieri cum Nicolao Antonii, Polonius Baptistae cum Dominico Merloni, Antonius Permathei cum Baptista Adami, Cichus Discretionis cum Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius cum Hyppolito Caesaris.

Die 3 dicitur Oratoribus Comitatus, ut congreget Concilium Generale omnium castrorum, ut moris erat omnium castrorum, ante separationem, quando communitas transmittebat quator cives pro implendis amicabiliter negociis etc. Interim extimantur bona stabilia civitatis.

Die 9 extimatores frugum sunt Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus.

Die Sabati 16 habentur litterae D. Caesaris de Raynaldis de compositione pro restauratione Status Firmani.

Die 17 fit mandatum in D. Pompejum Azolinum de promettendo curam Pontifice non ultra summam 15000 scut. pro reintegratione Status cum privilegiis, introitibus, et Castro Alliorum etc.

Die Mercurii 20 Priores sunt Baptista Nicolai Crysostomi, Baptista Cichi Billini, Brtholomeus Massutius, Baptista Permarini Adae, D. Vincentius Guerrerius, Dominicus Lucae. Confal.rii Pernicola Antonii,  ser Persimon ser Pieri, Lucas Hieronymi, Franciscus  (115v) Laurus, Dionysius Paparoctius, Gilibertus Guerrerius . Consules D. Gentilis Billacqua, Jo. Paulus Polidorus, et notarius ser Dorias Marini. Bancherius Flor.  Baptista Permarini Adae. Praesides macelli pro mense Septembris Baptista Nicolai Chrysostomi, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Jacobus Mancinus, Baptista Pacharonus, Persanctes Baptistae, Hippolitus Caesaris, Joannes Spinelli, Thomas Migni. Octobris, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Peregrinus Baccinus, Constantius Montanus, Stephanus Arcioni, Pierus Raynaldi, Felix Antonii, Dominicus Merloni.

Die 22 scribentibus D. Persancte Carpino, et D. Caesare de Raynaldis, e D. Fiscale,

Pontifex infra mensem aderit in Provincia, et infra octo dies discedet ab Urbe. Consulitur Card. lis de Carpo Legatus,  et expectatur adventus Sanctitatis Suae Perusium.

Die 23 Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus extimarunt salmam grani in flor. 6, hordei flor. 3 bon.20, speltae flor. 1 bon. 32 ad gabellam communem.

Die Dominico ult.o Augusti agitur de debitis Franciscus Saracini (se)nex dispensatur a Concilio. D. Antonius Vechinus commorans in civitate Anconae est commissarius Pontificius super augmento salis. Baronus Altocomando legitur filius Berardini.

Carta 202 t.0 ad 222.

Die 2 Septembris cives et consiliarii electi pro abundantia  sunt Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jo. Jacobus Mancinus, Felix Pacharonus, D. Franciscus Clarellus, Lucas Hieronymi, Jo. Antonius Adam, Permatheus Rachamatorus, D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Permarinus Petripauli, Jacobus Angeli, Constantius ser Pieri, Nicolaus Antonii, Polonius Baptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Baptista Adam, Cichus Discretionis, Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius, Hyppolitus Caesaris.

Die Venerii 12 sancitur mittere Oratores de regimine et de populo Camerinum ad pedes Pontificis rogaturos reintegrationem Status Firmani.

Die 19 agitur de munere faciendo Pontifici.

Die 25 Oratoribus Macerata scribentibus respondetur ut curent audientiam a Sua Sanctitate.

Die 29 Octavianus Azolinus unus ex Oratoribus rediit, et petit an revocandus sit unus ex Oratoribus. Respondetur, ut omnes sequantur Summum Pontificem.

Die 2 Octobris redierunt D. Hieronymus Rosatus, et D. Pompejus Azolinus Oratores,  qui referunt audientiam habitam a Pontifice, et mittandum esse Oratorem pro re

conficienda Camerinum ad SS.mum D.num. Deinde leguntur (116) nomina civium, qui 2 Martii statuti fuerant pro executione pecuniae Maceratam mittendae qui sunt Franciscus Leffectus, Lucachius, Antonius Ilioneus, Vincentius Ricii, Antonius Morphus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis, D. Petrus Simon Patras, ser Trojanus Riccius, Bartholomeus Massucius, Dionysius ser Antonii, Ludovicus Vincus, Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Marianus Pernensis, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha, Permatheus Raccamatorus, ser Marianus Carpinus, Antonius Matheutius, Pieretius Jo. Ludovici, Felix Pacharonus, Perdominicus Polisena, Franciscus Calabriae, Vincentius Ursini, Evangelista Gasparis, Falconus Joctus, Perotius ser Thomae, Ciottus Adam, Stephanus Azolinus, Dominicus Lucae, Lucas Giliutius, ser Theodorus Coluctius, Franciscus Eliseus, Berardinus Gagius, Philippus Manfronis, Bonifacius Riccius, Baptista Caprinus, Pernicola Fassica, Baptista Pacharonus, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Franciscus Pacharonus, Baptista Laurentii. Inter solutores vastatorum leguntur Vincentius Adam, Jo. Andreas Cialochonus, Jacobus Angeli, Jacobus Aurifex, Vincentius Foleciani, Julius Colae Pasqualicti, Cichus Bizarrus Cisci, Hieronymus Caroli, ……….. Gentilis Spetioli, ……… ser Stephani, ……….. Compagnutii, Thomas Pieri Caesaris, Constantius Aurifex, Thomas Mag.ri Joannis, Jo, Jacobus Pacinus, Baptista Ciottus, et Baptista Adami, Theseus Nicolai, Stephanus Arcioni, Hieronymus Joannis Georgii, Cichus Andreae Mitis, Permatheus Nicolai, et alii qui alias nominati sunt.

Die Mercurii 10 Septembris venit Firmum D. Antonius Franciscus Rambardus de Trevio missus a Pontifice, qui hodie, vel cras, est Roma discessurus, et monet Firmanos esse eiusdem bonae mentis de restituendo Statu, et civitas disponatur in eius adventu ad petitionem et ad oblationem de solvenda parte compositionis in pecunia numerata.

Die Jovis 11 Septembris D. Antonio Francisco de Trevio offeruntur pro Pontifice ad compositionem faciendam duc. 4000 infra terminum duorum mensium, vel 40 dierum post possessionem reintegrationis. Baptista Cichi Bellini Prior dicitur Baptista Francisci.

Carta 222 t.o ad 236.

Die 5 Octobris 1539 Federicus Vincus, et ser Trojanus Riccius obtulerant capitula pro abundantia civitatis. Sancitur ut quilibet civis, excepto grano ad usum familiae, teneatur dare salmas duas grani pro qualibet decina, unam pretio currenti, aliam pretio carnis priori.

Die 20 Mag.ci D.ni Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici. Regulatores (116v) Baptista Nicolai Chrysostomi, Hieronymus Assaltus, Jo. Marinus Bonvicinus, qui per errorem dicitur Camp.i, cum sit contratae S. M. Confal.rii Petrus Paulus Pervenantii, Perantonius Mancinus, Pierus ser Thomae, Jo. Jacobus Benincasa, D. Pergentilis Spetiolus, Joannes Tabor. Consules, Vincentius Adam S. M., Antonius Ilioneus Flor., ser Dorias Marini notarius. Bancherius ser Bartholomeus Persimon Marini.

Die 26 agitur de fidejussionibus pro abundantiae provisione deputati sunt Bartholomeus Massutius, D. Hieronymus Rosatus, Antonius Morphus, D. Franciscus Clarellus,  Octavianus Azolinus, Permatheus Raccamatorus,  Lucas Matheutius, Jo. Jacobus Mancinus, Jacobus Angeli, Antonius Permathei, Piermarinus Petripauli, Baptista Laurentii, Dominicus Merloni. Receptores grani sunt Peregrinus Baccinus, Jo Marinus Casellus, Jacobus Franciscus, et ser Jacobus Palmerius.

Die 23 Novembris fit amplum mandatum D. Pompejo Azolino Oratori Firmano ad Pontificem ad componendas res Status Firmani etc.  Ill.mo D. Sfortia de Cervara erat capitaneus equitum levis armaturae Pontificiae. D. Pompejus Azolinus intuitu Ill.i D. Octavii de Farnesio commedatur medicum phisicum Mag.cum Augustinum de Nursia, et communitas Ofidae Mag.cum Florium Vitalem de Monte S. Mariae in Lapide. Ser Trojanus Riccius Orator ad Legatum obtinuit solvere posse stativarum denarios, pro ratae divisione mense quolibet. Promittitur recognitio Duci Castri et aliis negociantibus rem Firmanorum apud Pontificem.

Die …… D. Pompejus Azolinus Orator Romae erat. Camillus Ciminus depositarius et exactor reddit computum. Communitas causam habet cum Hieronymo Ancileo. Profidetur satisfaciendo D. Berardino Ruffo. Carta 238 ad 247.

Die 2 Decembris 1539. Bancherius quidam Romae poenitentia ductus vult reddere Communi Firmi ducatos aurei 723 scut. 7 acceptos pro usuris et expensis indebite exactis sub annis 149.., 1499 et 1502.

Die Mercurii 3 sacerdos Ordinis Heremitarum S. Dominici obtulit praedictam restitutionem faciendam a duobus bonis viris Florentinis, qui volunt fieri debitores petita dilatione solutionis. Deputantur ad agendum cum praedicto sacerdote D. Hieronymus Rosatus, Baronus Eltuocomando, Ludovicus Vincus simul cum Gubernatore. D. Mannus nuntiat se in praeceptis habere de vendendo sale cum augmento trium quatrenorum. Jo. Franciscus Pacharonus est germanus Jo. Nicolai.

Die 14 ex praecepto Legato panis de grano communis non venditur nisi pauperibus.

Die 20 Mag.ci Priores sunt (117) Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Marinus, Vincentius Tortus, Hieronymus Ufriductius, Antonius Vechius, Jo. Paulus Montanus. Confal.rii, ser Nicolaus Sabinus, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Bernardinus Evangelistae, Contes Acetus, Alexander Morronus. Consules, Marinus Cordella S. B., Jacobus Guerrerius Camp.i, ser Perius Marini notarius. Bancherius Campiletii Nicolaus Dolcemele.  Pro Vincentio Torto vacante ex appicciolatis adducitur Gentilis de Nobilibus.

Die 22 redierat D. Pompejus Azolinus Orator ad Pontificem et ad Ducem Castri, et habentur litterae D. Antonii Francisci Alambardi de Trevio. Consanguinei D. Jacobi in Gabia commendant eum Communi Firmi.

Die 25 remittitur in Urbem D. Pompejus cum Antonio Permathei, suffragatis etiam Persancte Baptistae, Baptista Adami, et ser Jacobo Palmerio.

Die 26 Vicus de Monturano mutuaverat pecuniam D. Pompejo, et Matheus Marci oleum dederat Communi. D. Tiberius Corradus de Petritulo tulerat Romam litteras et mandatum pro Oratore. Ser Bartholomeus coadiutor  erat electus ad officium Montis Pietatis Fabriani. Mag.ter Macilentus dicitur bone memoriae a Mag.stro Grifone Macilenti filio.  Carta 248 ad 258.

Die Martis penult. Decembris 1539. Relictae sunt 4 paginae non scriptae. Character scribae diversus est, non legitur tamen  nomen novi notarii. Oratores castri Lauri condolent, quia nonnulli Oratores Statum dixerant Summo Pontifici nolle castra olim Comitatus Firmani redire sub gubernio Firmanorum, et negat communitas Lauri se id commisisse Oratoribus, asseritque se redire libenter et paratam esse ad destinandos Oratores ad SS.mum etc.

Die Veneris 2 Januarii 1540. Idem ut supra exponunt Oratores Serviliani, et Oratores ituri ad SS.mum D.mum pro reditu sub gubernio Firmi sunt ser Baptista ser Cipriani, et ser Baptista de Discretis. Eodem die Orator Fancavillae idem assert pro sua communitate.

Die Sabati 3 idem exponuntur ser Paulus Ronalducius de Petritulo potestas Turris Palmarum et Vincentius Moriconus Oratores Turris Palmarum.

Die Dominico 4 ser Julius de lo Abate, et Joannes Jacobi Natalis Oratores Campi Fullonum eodem exposuerunt. Item ser Melchior Berardini et Caesar Jacobi Oratores Monturani.

Die Martii 6 id ipsum asseruit ser Gervasius Loritus Orator Massignani.

Die 18 confirmantur capitula abundantiae Federici Vinci et ser Trojani cum moderationibus (117v) Camilli Cimini. Providetur de pecuniis D. Pompejo Azolino Oratori in medici concurrentes pro primo et secundo sunt Mag.ter Gismundus de  Pergula, Mag.ter Andreas de Ripa Transone, Mag.ter Modestinus de S. Elpidio ad Mare, Mag.ter Nicolaus Flaccus. Ser Jacobus depositarius solvit Maceratae D. Berardino Ruffo.

Carta 263 ad 270.

Die Dominico 15 Februarii 1540. Oratores D. Pompejus et Antonius, qui alibi dicitur Permathei filius, hic vero Vigoritus, redierant ab Urbe. Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato. Gubernator Status monet Firmanos praeceptum haberi a Vicelegato, ne cives recipiantur in castris. Magister Isolarius de Amandula medicus Fabriani, Mag.ter Gismundus de Pergula, Mag.ter Nicolaus de La Fossa concurrunt pro officio medici sed obtinuerunt Magister Augustinus de Nursia, et Mag.ter Augustinus de Monte Gallorum aequalia suffragia. Mag.ter Nicolaus Flaccus medicus habet 10 flor. mensiles. Ser Polonius ser Luciani de Petritulo, et ser Venturoctius Solimanus de Monte Falconum solverant pro Communi Firmi flor. 70 pro residuo medii ducati commissariis Antonio Morpho, Antonio Granae, Bastiano Savino. Sancitur non amplius curare Status restitutionem, quia pecuniae desunt, et ipsa penuria pecuniarum operabitur talem effectum.

Die 20 Priores sunt Franciscus Valgarinus, D. Pompejus Azolinus, Pierus ser Thomae, Magister Julius Latinus, Fabritius Berterami, Constantinus Montanus. Confal.rii Polidorus Cautius, Felix Pacharonus, Troylus Pacharonus, Baptista Permarini Adae, Hieronymus Emilianus, Caesar de Nobilibus. Consules Joannes  Mag.stri Marii Cast., Andreas ser Salvicti Pilae, ser Torius Marini notarius. Regulatores, Antonius Grana Flor. D. Dominicus Rictius S. B., Felix Guerrerius Camp.i. Bancherius deest, finito iam bussulo. Pro Fabritio Berterami vacante extractus est appicciolatus D. Jo. Franciscus Piconus.

Die Mercurii 25 venit ab Urbe Maceratam D. Legatus, et ordinatur Orator de eumdem congratulando de reditu et lamentando de prohibitione conversationis civium per comitatum. Magister Hilarius fuerat electus, et noluit acceptare, Magister Augustinus de Nursia confirmatur. Ser Antonius Latinus obtinet locum Magistri Julii sui patris, Jo. Franciscus Piconus de S. Angelo locum Fabritii D. Caesar  frater carnalis Joannis Magistri Marii defuncti obtinet locum fratris. Locus Caesaris de Nobilibus defuncti non datur filio, quia impeditus erat, sed extrahitur ex bussolo (118) appicciulatorum, deest vero nomen. Caesar Felicis Guerrerii ponitur loco patris mortui, sed in Regularia eligitur Jacobus Guerrerius frater carnalis Felicis. Carta 270 t.o ad 280.

                                                                 Rubrica                                                            

Libri 70 Cons.a Cer.te 1540 -1547

Die 12 Decembris 1540 desunt reliqua pertinentia ad Cernitas et Consilia Firmana a die 25 Februarii 1540 ad diem usque 18 Februarii 1543: per integrum triennium Liber vero hic, quem compendio damus, divisus est in duas partes, quarum prima a die 12 Decembris 1540 ad diem usque 24 Februarii 1547. Pertinet ad Statum Ecclesiasticum castrorum quae Paulus III abstulerat Firmanis; altera vero ad Firmanos spectat a die 21 Augusti 1549 ad 24 usque Aprilis 1561, quae pars inserenda erat Libro 86, vel sequentibus. Pagina prima rogata est ab Apollonio Cataldo de Petritulo Canc.rio Status castrorum tempore primi officii Conservatorum Status, ser Joannes ser Antonii Martialis de Petritulo, ser Pauli ser Vannis de S. Angelo, ser Marini ser Joannis de Marano, ser Marii Carpini de Ortezano, ser Perjacobi Bentivenga de Morisco, et ser Petri Francisci de Monte Giberti sub Gobernatore Generali Status Mag.co D. Philippo Bonagratia de Piscia equite aurato comites que Palatino, qui coepisse dicitur officium semestre Kal. Septembris, D. Franciscus Cuzerinus legitur Orator totius provinciae ad Urbem, D. Laurentius Mari petit debita Status de gabellis. Concilium tenetur in sala Palatii Moliani. Pinguntur in omni terra Status insignia D. A. Card.lis de Farnesio per Mag.trum Hieronymum Faventinum. Rev.us D. Caesar de Nobilibus de Monte Octono legitur consultor, notarius vero Concilii est Jo. Dominicus Fortunatus de Fallerono. Carta 123.

Die 21 Februarii 1541 Concilium cogitur in Monte Ottonum in aedibus residentiae Gubernatoris Generalis, qui propter aegritudine iturus est ad balnea, et sindicatores eius sunt D. Baptista Mancinus de Rapagnano et ser Tiburtius Jacobi de Aquaviva. Consultor est ser Paulus Montanus de Monte Ottono. D. Michael Angelus Thomassinus cum litteris Card.lis de (118v) Farnesio iubet fieri depositariam Status. Conservatores futuri sunt ser Paulus Montanus de M. Octono, ser Baptista ser Marinangeli de Serviliano, Mag.ter Jo. Gualterius de Gualdo, Octavianus Evangelistae de Turri S. Patritii, Nicolaus Soselle de Petriolo, ser  Jacobus Saxinus de Smerillo. Cancellarius est Gentilhominus Castallius de Castignano asculanae diocesis. Carta 4, 5, 6, 7.

Die 6 Martii 1542 aegrotante in lecto eodem Gubernatore, et adsistente D.Matheo Gazio legum doctore de Castigliono Aretino auditore fit Consilium Status in Monte Octono. Fautores Status castrorum sunt Mag.cus Petrus Antonius, et R.dus D. Vincentius de Monte Politiano, D. Franciscus Bonagratia procurator in Urbe. Plurimae paginae relinquuntur non scriptae.

Die 19 Aprilis sub Mag.co D. Berardino Ruffo de Furcia Gubernator in Monte Octono habetur Concilium. Agitur  lis contra communitatem Montis Fortini ut solvat omnia  pedagia. Vel reconoscat Statum, contra Montem S. Mariae in Georgio. Pompeus dicitur Cancellarius.

Die ….. D. Flamminius Ruffus legitur auditor Gubernatoris.

Die ….. Junii dicitur olim Mag.cus Maffeus de commissione Card.lis Farnesii tunc protectoris Status licentias de se D. Nicolam Spetiolum tunc Oratorem Status. Conservastores futuri sunt ser Julius Colai de Petritulo, ser Nicolaus Angeli de Fallerono, ser Ciccus Marculini de Marano, ser Vincentius Moriconus de Turri S. Patritii, ser Marcus

Joannis de Francavilla, ser Marinus Georgii de Collina.

Die …. Ser Franciscus Fabrictus est depositarius Status. Rev.dus D. Con……….. dicitur vicarius Episcopatus, qui monetur de residentia, iuxta tenorem Brevis Pontificii intra Statum. Assistentes in negociis D. Gubernatori sunt D. Camillus Milanus de Lauro, D. Caesar Moriconus de Turri S. Patritii, D. Nicola Spetiolus de S. Angelo, D. Baptista Mancinus de Rapagnano. Carta 7 ad 31.

Die 21 Augusti 1541 agitur de debitis Status, et de querelis factis contra Card.lem de Carpo et contra Gubernatorem.

Die 25 Septembris Card.lis Carpo protector Status fuerat apud Summum Pontificem accusatus ab eisdem Status Oratoribus. Repetuntur a Card.li praedicto pro eodem pretio vectigalia vendita ser Berardino Salemonio pro notariis Status. R.dus D. Michael Angelus Thomassinus est depositarius dativae ordinariae.

Die 22 Decembris D. Nicolaus de Monaldensibus de Urbe Veteri est Gubernator Status,

(119) ser Paulus Montanus rediit Orator a Summo Pontifice, et multa obtinuit. Debita Status sunt flor. 600 et ultra. Ser Ventura Solimanus de Monte Falconum nomine Sindicorum Communis Firmi petit scomputum suae obligationis. Tollitur frequentia Concilii adunandi. Advocatus et Cancellarius Status, relicto depositario. Carta 32 ad 37.

Die 19 Septembris 1536 Marinus Ruffus de Collina causarum civilium Status Ecclesiastici in Piceno fecit propositionis Mag.cus Episcopus et Comes D. Caesar Rannuccius Patricius Romanus est Gubernator Status et Mag.cus D. Antonius Franciscus Puzolus auditor Paulus III dicitur esse Perusii.

Die 16 Januarii 1547 idem Marinus Ruffus proposit sub eodem D. Caesare Gubernatore

Card.li Sancti Angeli est Legatus in Provincia. D. Paulus Constantinus Romae debet

expedire Breve salariariorum. Laudatur ser D. Christophorus de Soriano, Baroncellus de

bene gesto officio. Gubernator iturus est Romam.

Die 24 Februarii 1547 eodem Marino Ruffo proponente, D. Paulus Constantinus dicitur de S. Andrea, et fuit Romae Orator. Carta 38 ad 43.

Die 21 Augusti 1559 in sala Aquilae cogitur adunantia Firmanorum pro pace, et justitia manutedenda in civitate et Statu Firmi sub Mag.co Druso Forlano Gubernatore eiusdem civitatis et Status. Cives adunantiae sunt D. Raphael Pernensis, D. Franciscus Mancinus, D. Paulus Constantinus, D. Jacobus Fratadocchius, D. Felix Aurelius, D. Petrus Simon Thibaldus, Joannes Antonii Scattoni, Cicchus Tabor, Lucianus Carpinus, Troylus Cordellae, Tullius Martellus, Fatius de Fatiis, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Guidus Vincus, Aurelius Pacharonus, Silvester Petri Pauli, ser Hieronymus Victorius, ser Melchior ser Jo. Thidei, ser Pompilius Partinus,  Anton Vincentius Sabinus, Hieronymus Anetinus, D. Gentilis de Nobilibus, D. Caesar Lisius, Baronus Iltuocomando, Antonius Stephani Vecchii, Hieronymus Falconus, Constantius ser Stephani, Magister Laurentius Albinus, Hippolitus Riscottonus. Agitur de abjiciendis inimicitiis a memoria, tollendisque rixis et questionibus, ne fiant conventicuale. Petitur a Sacro Collegio favor etc. Ponuntur custodiae in Turri. Vicariis castrorum jubetur invigilare etc. Mittitur (119v) nuncius cum litteris Oratori Firmano Romae existenti, ut Statum juret obedientiam et fidelitatem Card.libus cum petitione castri Alliorum, praecipue  in necessitatibus sedis vacantis etc.

Die 22 iisdem praesentibus D. Acchille, Thoma Liverveti, Ciccho Eliseo, Antheo Magistrelli, D. …….bris Fratadocchius legitur Fradeutius, D. Caesar Lisius, dicitur Ilius. Reparuntur moenia civitatis, claudantur portae S. Catherinae, S. Juliani, et Crucifissi, apertis tantum S. Francisci, et S. Marci. Inimicati, et illi inter quos patratum est homicidium mittuntur extra civitatem, rogaturque Etc.mum  Aprutii vicerex, ne permittat banditos existentes in sua jurisditione accedere ad partes nostras, nequid mali perpetrentur.

Die 23 D. Acchilles dicitur Giuluctius Hieronymus Anetinus dicitur Aretinus: cives electi ad suadendum interessatos in inimicitiis ut sponte recedant a civitate, sunt D. Petrus Simon Thibaldi, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Baronus Iltuocomando, Antonius Vincentius Sabinus, Guidus Vincus. Interessati vero in inimicitiis sunt Jo. Paulus et fratres de Nobilibus, Cap.s Octavius et fratres de Adammis, D. Julius Rictius et filii, Theseus Morronus, fratesque carnales et nepotes, Vincentius Paccharonus, Cap.s Vecchius de Vecchis, D. Jo. Baptista Flaccus, Diomedes Paccharonus, Rogerius Nicolai. Propter obitum Pontificis transfertur in dictum Gubernatorem facultas et auctoritas cum robore firmitatis agendi per communitatem Firmi.

Die 25 habetur in adunantia Cicchus Bertacchinus. Mittuntur extra civitatem propter timorem inimicitiae Theodorus de Adammis et fratres, Alexander de Getinellis et fratres, Sebastianus Paccharonus et sores eorum ut sponte recedant, sunt D. Petrus Simon Thibaldus, Sebastianus Sabinus, Baronus, D. Gentilis de Nobilibus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Vincentius Sabinus.

Die 26 Rogerius Nicolai dicitur Rogerius Monnus.

Die 29 in adunantia habetur etiam Jacobus Persanctis Sabini, et Hippolitus Caesaris. Carta 1 ad 11.

Die 1 Septembris 1559 Hieronymus Aretinus dicitur Ariatinus, et die 10 Aretinus; Anton Vincentius Sabinus legitur Adon Vincentius. Fiunt vigilae de nocte in Palatio D. gubernaroris. Sebastianus Sabinus dicitur D. Bastienus. Capitanei contratarum electi sunt pro custodia civitatis D. Gentilis de Nobilibus, Giottus de Giottis, Bastianus Sabinus, Ciottus (120) Adam, Aurelius Pacharonus, Lucas Guerrerius.

Die 11 petente Gubernatore vocantur milites de Statu Firmano pro quiete civitatis.

Die 16 imponitur stipendium  militum. D.Eusebius Severinus legitur creditor Communis, de cuius impositione solvitur tertia pars stipendii pro civitate, duo tertia solvuntur a Statu Firmano.

Die 27 Vincentius Azolinus habetur Regulator.

Die 6 Octobris cum Hieronymo Arietino legitur in adunantia Hieronymus Caroli dicitur accidisse quoddam mali, et providetur custodiae civitatis, ac fidejussionibus, et ne cives interessati existentes extra civitatem discedant a castris.

Die 29 Octobris inter cives adunantiae legitur Franciscus Confectus, Vincentius Adae, Antonius Pacharonus, Jo. Baptista Antonuctius. Dicitur creatio Pontificis tendere in longum.

Die 11 Decembris legitur cernita civium numero 60; et adunantia deputatorum numero 36. Inter alios leguntur Felix Thomae Pieri, Cicchus Discretionis,ser Hyppolitus Flammae, ser Cicchus Dominici, Jacobus Francisci Sabini, ser Antonius Ciminus, Julius Pacharonus, Horatius Pacharonus, cum aliis supranominatis. Carta 12 ad 18.

Die 1 Octobris 1559. Relictae sunt paginae non scriptae. Carta 19 ad 34, quae continere debebant Concilium de modo regendi Statum, de quo legitur ultimum consultum D. Andreangeli Francolini de mittendis commissariis ad loca suspecta, et potestatibus, qui faciant descriptionem buccarum et frumenti, et curent ne fiat extractio frumentorum.

Die 2 in adunantia civium habentur D. Pomponius Morphus, D. Andreangelus Francolinus, D. Hieronymus Chrisostomi, D. Franciscus Assaltus, Federicus Vincus, Troylus Cordella, Maximus Ber.i, ser Franciscus Carellus de Moliano, ser Tiburtius Cruciani de Aquaviva, ser Franciscus ser Dominici de Fallerono,  ser Federicus Massuctii de Serviliano, ser Thomas Massuctius de Serviliano,  Orator Petrituli, ser Hyppolitus Flamma, ser Servulus Icicchiae de Turri S. Patritii, omnes conciliarii.  Hi vigore decreti Concilii Generalis agunt de caritate frumenti hoc anno reparanda, pro pecuniis Oratoribus Romae dandis, et accipiendis de supravantiis librorum D. Eusebii Severini. Cum D. Julio Rictio eligitur Orator D. Felix Aurelius, suffragatis etiam D. Pomponio Morpho. (120v) D. Andreangelo Francolino, D. Achille Giliutio Orator de comitati ser Persanctes Factoribus de Lauro, suffragiis datis etiam ser Tiburtio Cruciani de Aquaviva.

Die d.a ser Thomas Massuctius dicitur de Collina, ser Franciscus Polidorus de Massignano, Jacobus de Veteribus cum civibus fecerunt commissiones D. Eusebio Severino de denariis communitatis  commissariis mittenti per Statum de abundantia curanda ac servanda.

Die 3 agitur de abundantia. Ill.mus Antonius Lentius recollegerat frumentum Episcopatus et obtulit negotiatores cum eo declarantur Vincentius Azolinus regulator, D. Pomponius Morphus, Aurelius  Pacharonus, D. Achille Giliutius, D. Tiburtius Vivianus, ser Hyppolitus Flamma.

Die 4 cum civibus adunatis jam nominatis alibi legitur ser Fabius Filetius de Moliano.

Habentur litterae Sacri Collegi ad Firmanos cum licentia agendi etc.

Die ……………….. dicitur R.mo Grillo, ut quamprimum mittat suum nipotem officium Capitanei.

Die 15 D. Eusebius Severinus erat depositarius Communis Firmi. Ser Hieronymus Fidelis petit officium in Provincia et Jo. Baptista Boncius petit extractionem grani de Petritulo. Carta ………………..

Die 5 Novembris 1559. Inter cives adunantiae leguntur ser Cicchus ser Dominici, Bartholomeus Massuctius. Gubernator Provinciae erat Rechaneti die 1 Novembris et scribit de extractione frumenti R.mi Episcopi Firmani. Item agens civitatis Bononiae produxit litteras Card.lis  Camerarii pro extractione 30 salmarum grani. D. Jo. Baptista Boncius est venturus Firmum ad extrahendum frumentum per mare. D. Hieronymus Bonvicinus Orator ………. Gubernatore Provinciae retulit …………., ut Firmun invitetur.  Actores pro negociis publicis cum R.mo. D.no sunt D. Pomponius Morphus, D. Paulus  Constantinus, D. Andreangelus Francolinus, D. Felix Aurelius, ser Hyppolitus Flamma, ser Cicchus ser Nicolae. Curatur ut discedat Capitaneus ………….et ne extrahatur frumentum.

Die 12 ser Cicchus ser Dominici legitur consultor de Fallerono nomine Status.

Carta 45 t.o ad 53.

Die 7 Martii 1560 in adunantia legitur D. Hieronymus Rosatus, Jo. Paulus Montanus, et licentiantur deputati Status pro minori dispendio. Negantur copiae (121) scripturarum D. Druso Forlano petenti,  quia prohibentur sine publica licentia. Deinde habetur die 13 Decembris 1559 cum nominibus civium pro defensione justitiae electorum, qui sunt Jo. Franciscus Fanellus, Silvester Petri Pauli, D. Felix Aurelius, Hieronymus Folianus, Tullius Martellus, Antheus Magistrellus, D. Franciscus Mancinus, Joctus de Joctis, Horatius  Baptistae Paccharoni, Hieronymus Arietinus, Fatius de Fatiis, D. Angelus Paganus, Baromus Eltocomando, Jo. Baptista Sabinus, Marius Marianus, D. Achilles Giliutius, Jacobus Persanctis Sabini, Pernicola Sabinus, Baptista Permarini Adae, Bastianus Racchamadorus, Jo. Franciscus Vulpactius, deletus est D. Paulus Costantinus, Antonius Stephani Vecchie, deletus est Maximinianus Berardini, D. Raphael Pernensis, Federicus Vincus, deleti sunt Jo. Baptista de Nobilibus, et Magister Laurentius Albinus; ser Hieronymus Victorius, D. Lisius Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, ser Melchior Jo. Thidei, Cicchus Eliseus, Hyppolitus Caesaris, Perjoannes Falconus, Julius Paccharonus, ser Cicchus Dominici, ser Hyppolitus Flamma. Hi juraverunt capitula in celebratione histac cum silentio etc. Leguntur interessati in inimicitiis discessuri a civitate Octavianus Matheutius et fratres, antonius matheutius et filii, Hieronymus Assaltus, filii et nepotes, excepto valerio vulnerato, et D. Dominicus Assaltus, quibus jubetur ne de domo discedant. Pren.tes Alexis Albanensis et filii, Andreoctius Jo. Grandi Albanensis, Christophorus Albanensis et filii et nepotes, Hieronymus Marcutius et fratres, Bartholomeus Massuctius et filii, Ludovicus Arietinus et fratres, Nicola et Octavianus Trippae ac nepotes, Joannes Bertacchinus et fratres. Qui supra deleti sunt, dicuntur renuntiasse officium, aliqui vero die 16 juraverunt.

Die 17 Joannes de Bernacchinis mittitur extra civitatem propter inimicitiam cum Antonino Dolcebene. Item Vincentius Giliberti Guerrerii, qui noctu cum fatiosis conversabatur. Similiter Horatius Colae Albanensis.

Die 18 Antonius Paccharonus regulator juravit.

Die 24 jubetur Octaviano Branchadoro, qui accessit Pontianum, fidejubere de nemine offendendo. Item Joanni (121v) Marino et Alfontio Marcutii, Nicolae et Octaviano Trippae, Jacobo Bernacchini datur fidejussio de nemine offendendo.

Die penultima juraverunt officium justitiae Alfontius Azolinus, Vagnoctius fatius Branchadorus Caesaris, Ramandinus de Ramandini, Magister Hercules Coptius. Agitur de inimicitiis Petrituli, de rixis inter famulum D. Vincentii Jocti et D. Evandrum Mancinum, inter Marinum Antonii Paccharoni et Jacobum generum Jannini, et alios.

Carta 53 ad 66.

Die 26 Aprilis 1560 cives abundantiae sunt D. Pomponius Morphus, D. Vincentius Joctus, D. Andreangelus Fracholinus, D. Achilles Gidiuctii, Hieronymus Chrysostomus, D. Caesar  Lisius, D. Theodorus Adam, Baptista Portus, Pejoannes Falconus, Aurelius Paccharonus, Blasius Formichinus, Jacobus Persanctis Sabinus, Tullius Martellus, Cicchus Franchinus, D. Franciscus Assaltus, Cicchus Pupi, Vincentius Billacqua, Federicus Vincus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Stephanus Vecchie, Dominicus Cicchi. Eodem die inter cives adunantiae habentur cum praedictis Vincentius Eufriductius, ser Cicchus Monaldus, ser Hyppolitus Flamma, ser Persanctes Factorius, ser Franciscus Carellus, ser Coluctius Bertinellus, ser Colvitius Ciminus. Salmae 200 grani accipitur pro abundantia ad rationem flor. novem. Provisores 1000 salmae grani sunt D. Franciscus Assaltus, D. Theodorus Adam, Jo. Baptista Portus. Depositarius Aurelius Paccharonus, D. Jo. Philippus Maranus dedit 200 salmas. Grasserii electi sunt D. Theodorus Adam, Vincentius Billacqua, Perjoannes Falconus, Jacobus Persanctis Sabini, Federicus Vincus. Grasserii praesentes, qui terminant hoc mense, Federicus Selenus et Tullius Martellus. Vincentius Baptistae de Porta Portus petitur a Firmanis, ut liberetur et gratietus Domino Locumtenente.

Die 28 Adam Caesaris est regulator. Jo. Baptista Portus dicitur Antonuctius. Habebitur litterae Card.lis Gaddis ad Benedictum Locumtenentem, et Card.lis de Mantua pro frumentis.

Die 20 Vincentius Effectus pro suis famulis, R.us Franciscus Grana canonicus pro D. Jacopo Martello rectore S. Salvatoris et (122) S. Leonis, degente in S. Justo, Octavianus Matheutius pro D. Bartholomeo suo fratre, Anconae degente, obtinent extractionem

frumenti.

Die 21 Jo. Franciscus Baptista est commissarius Card.liun Praefectorum, cives deputati agendum cum dicto commissario circa frumentum sunt D. Pomponius Morphus, D. Venantius Joctus, D. Hieronymus Crisosthomus, D. Achilles Gidiutius, ser Hyieronymus Victorius,  ser Hyppolitus Flamma, ser Coluctius Ciminus.

Die 24 Jo. Franciscus Papa commissarius venit.

Die 27 agitur contra fraudes grani.

Die 29 agitur de grano reperto in fraudem. Vagnoctius Fatius est commissarius Campi Follonis.

Die ultima D. Joctus de Joctis rediit Orator ab Urbe.

Die 4 Maij et sequentibus agitur de granis.

Die 12  distributores frumenti sunt D. Theodorus Adam, Aurelius Pacharonus, Jacobus Persanctis Sabini, ser Coluctius Bertinellus. Diebus sequentibus agitur de estrationibus, et quod frumenta non sufficiunt pro civitate et Statu, facta descriptione buccarum et grani.

Grassarii anni 1560 leguntur Aurelius Paccharonus, Silvester Petripauli, Jacobus Persanctis Sabini. Deputati pro abundantia Vincentius Billacqua, Tullius Martellus, D. Franciscus Assaltus, Fatius de Fatiis, Bartholomeus Massucius. D. Lacobus Fratadochius, Guidus Vincus, Antonius Stephanus Vechie, D. Julius Riccius, D. Pomponius Morphus, Perjoannes Mechi (alias Fallonus).

Die 7 Julii et 24 agitur de frumentis recollectis.

Die 3 et 28 Augusti de abundantia. D. Tullius Lamponus legitur civis.

Die 4 Octobris agititur de extractionibus.

Die 20 Novembris de abundantia.

Die 3 Decembris de salario grasseriorum.

Die 12 Februarii 1561 agitur de extractione frumentorum concedenda.

Die 24 Aprilis 1561 Baronus Eltocomando est regulator. Imponitur pistoribus bon.1 pro qualibet salma frumenti ad solvendum salarium Grasserioum.

Carta 64 ad 114.

Rubrica

Libri 71 Consilia Cernite ab anno 1543 usque 1544

(122v) Die 18 Februarii. Primus Rujus Libri Quaternus 10 pag. contatquarum primae novem sine scriptis relictae sunt, et ex ipso pergamenae operientis flexu, seu ruga patet Librum fuisse primum paginis, et quaternis multis locupletiorem, neque hunc.

olim quaternum. Desunt Consilia et Cernitae ab anno 1540 post 20 Februarii ad hunc usque diem. Gubernator Firmanus erat D. Franciscus Lucarinus de Trevio, eiusque auditor Mag.us D. Ludovicus de Petronibus de Trevio. Character est ser Bartholomei Cordellae olim coadiutoris Cancellariae. Gubernator Provinciae jubet non molestari cives, nec consiliarios ad solutionem librae, nisi de his quae possident in effectu: qui vero tantum non possident quantum in eorum approbatione et aggregatione requirebatur, sancitur cassata a regimine et a Concilio. Reaptatur fons Fallerae. Depositarius est Lucas Antonii Philippi. Deturpantes dictam fontem multanctur. Propter mortem D. Francisci Clarelli olim cancellarii ser Bartholomeus Cordella, qui ut procancellarius inservit,  eligitur cum honoribus et oneri bus etc. Mortuo Joanne Tabore regolatore, petit locum Cicchus Tabor frater carnalis. Antonius Calisti Pacharoni est Prior.

Die 21 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabili, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Stephanus Azolinus, Cichus Baccinus. Regulatores Joannes Mag.stri Marii Castelli, Hieronymus Formichinus Pilae, D. Sebastianus Martialis S. M. Mortuo Ciccho Baccino educitur appicciolatus loco eius ser Pompejus Dominici de Gruptis ad Mare.

Die 22 agitur de transitu Hispanorum deputantur pro custodia civitatis, Priore Priorum Pelegrino Baccino absente, D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis: qui ad defensionem civitatis deputaverunt cives ex contratis, Permatheum Nicolai, Jo. Jacobum Mancinum, Sebastianum Savinum, Antonium Granam, Antonium Hieronymi, Antonium Morphum.

Die 27 ex litteris Bartholomei Argolici commorantis in castro Aquavivae et Silvagiae Branchadorae in castro Marani legitur in transitu Hispanorum prope mare (123) venire Card.lis de Aquaviva, qui invitaturo a Firmanis in civitatem. Octavianus Lucae consuluit sumenda esse arma pro defensione civitatis. Quapropter civibus electis adduntur alii cives et consiliarii, et Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacopo Angeli, D. Pompejus Azolinus cum Constantio ser Pieri, Bartolomeus Massuctius cum Apollonio Baptistae, Caesar Adami cum Antonio Permathei, D. Hieronimus Rosatus cum Cicho Descreptionis, Peregrinus Baccinus cum ser Jacopo Palmerio.

Die ultima ser Persanctes de Nigris est depositarius Communis, Jo. Marinus Bonvicinus et ser Troyanus Riccius sunt deputati pro recipiendo Card.li de Aquaviva. Carta 1 ad 5.

Die 5 Martii. Mittuntur Oratores in castrum Portus ad invitandum Card.lem, et jubentur facere eum capacem de suspicione civitatis, quia in Statu eiusdem  Card.lis  recipiuntur exules Firmani.

Die 7  recepti sunt in Portu Card.lis Aquaviva et Dux Adriae.

Die 8 Marchio D. Sebastiano Martiali regolatore, D. Astor eius filius patri surogatur.

Die 20 de bussulo extimatorum olei, quo leguntur Permatheus Nicolai Magistri Julii, Alexander Pacharonus, Vincentius Persanctis, Dominicus Lucae, Caesar Adami, Aurelius Pacharonus, extracti sunt Vincentius et Dominicus.

Hi die 27 putarunt miliare olei spacciati 50 flor. Carta 6 ad 9.

Die 12 Aprilis 1543 sancitur expensas factas et faciendas ob retardationem solutionis impositionum taxandas esse in damnum non solventium. Solvitur subsidium triremium, Sindico electo ser Trojano Riccio. Fit novum catastum.

Die 15 accipiuntur pecuniae a Federico Vinco mittendae Maceratam pro subsidio triremium iuxta ratam declaratam a Card.li de Carpo.

Die 17 D. Astor Martialis, et Federicus Vincus mittuntur Oratores Anconam ad Card.lem Viseum Legatum.

Die 22 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Thomas Pacharonus, Franciscus Savinus, Antonius Grana, D. Pergentilis Spetiolus, Jo. Franciscus Eliseus. Non amplius nominantur Confal.rii, neque Consules,  neque Bancherii.

Die 29 Oratores (123v) retulerunt litteras Legati petentis mutuum scut. 337 pro defensione Anconae et maritimae orae etc.

Die ultima cives electi pro impositione sunt Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Marianus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierus Baccinus, Aurelius Pacharonus, Antonius Morphus. Conciliarii Jacobus Angeli, Dominicus Martini Raynerii, Polonius Baptistae, Antonius Permathei, Cicchus Descreptionis, Hyppolitus Caesaris. Operarii Cathedralis D. Perus Mancinus canonicus, D. Marianus Pernensis, et Antonius Grana. Carta 1 t.o ad 14.

Calendis Maji 1543. Fundacarii et ipothecarii primi gradus in impositione sunt ser Trojanus Riccius, Laurentius Bergomensi, Albertus et Jo. Pierus, Antonius Hieronymi, Morphus de Morphis, Vincentius Leffectus, Jacobus Rachamadorus, Augustinus Bergomensis, Baptista Caldararius, secundi gradus Jo. Andreas Bergomensis,

Piccionus Cat.s, Antonius Piccinus, Gaspar Rota, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Thomas de

Amandula , Antonius Panifex tertii gradus Cicchus Aromatarius, Tiberius  Cautius,

Sebastianus Piccionus, Nicola Ceteronus,  Fatius de Fatiis, Ludovicus Aromatarius, Ascanius Aromatarius, Pierantonius Panifex. Quarti gradus Cicchus Tabor, Hyppolitus Caesaris. Magister Nocentes, Magister  Julius Cintius, Thomas de Lanciano, Cichus Mathii, Berardinus de Balistis, Pieroctus Aromatarius, Joannictus Triculus.

Die 27 Jo. Baptista Savinus est Prior Priorum in loco Francisci Sabini. Ex litteris Gubernatoris Provinciae mittuntur Maceratam D. Astor Martialis, et ser Trojanus Riccius

Oratores pro divisione impositionis triremium Pontificiis inter Firmanos et Statum, idest ex 6000 impositis flor. 850 ex parte Firmi iuxta taxam anno preterito factam a Card.li  de Carpo. Satisfit haeredibus D. Francisci Clarelli. Capitibus Crucifixi conceditur appodium

murorum pro fabricanda habitatione Cappellani. Lege sancitur Priores pro tempore esse Sindicos  Ecclesiarum  Conventuum, ne bona ullo modo alienentur, nisi pro utiliori emptione bonorum Ecclesiarum.

Die ultima D. Petrus Simon Tibaldus, et ser Trojanus Riccius mittuntur Oratores ad SS.mum caussa gravaminis, quo Firmani astringuntur a Gubernatore Provinciae ad solutionem impositionis pro triremibus 1000 florenorum de 4500, et de residuo iuxta extimum. (124) Suffragati quoque sunt Sebastianus Sabinus, D. Pomponius Morphus, et D. Censorius Martialis.

Die 14 Junii D. Julio Riccii Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente,  jubetur Firmani infra sex dies proximos solvere 150 flor. sub nomine mutui; alias relaxabuntur represaliae. Sancitur  pecunias accipere ab hebreis cum usuris.

Die 17 Junii mittuntur Oratores Maceratam ad Archiepiscopum de Saulo commissarium Pontificis, pro distributione 30.000 ducati imposita Statui Ecclesiastico D. Pompejo Azolino electo, qui aegrotat, sufficitur Orator D. Hieronymus Rosatus cum Camillo Cimino, et cum Francisco Nicolai Sindico.

Die 21 Junii Priores sunt D. Petrus Simon Patras, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Antonius Hieronymi, Hieronymus Morronus. Regulatores Antonius Grana Flor., D. Dominicus Riccius S. Bar., Felix Guerrerius Cap.i.

Die 22 loco D. Piersimonis Patrassi mortui de appicciulatis extrahitur Cacciacontes Jo. Baptistae. Carta 15 ad 20.

Die 15 Julii 1543 Cives adunantiae D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Bartholomeus Massutius, D. Persimon Thibaldus, ser Trojanus Riccius, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Permatheus Rachamadorus, et Permatheus Nicolai, non obstante miseria civitatis extrema, ordinaverunt cum Conciliariis Baptista Adam, Antonio Permathei, Hyppolito Caesaris, Jacobo Azolino, ser Jacobo Palmerio, Joanne Perusini, Constantio ser Pieri, Jo. Andrea Paganelli, Theseo Nicolai, et Permartino Petri Pauli afferendum munus 50 salmarum hordei et flor. 100 SS.mo D.no, Card.li S. Florae, Duci Castri, et Card.li Sanctae Crucis venturis ad divam Mariam Lauretanam.

Die 18 D. Astor Martialis mittitur Sindicus Maceratam ad promittendam ratam distributionis de 30000 duc.  Declarandae ab ipsa Sanctitate sua Anconae, quo de proximo veniet.

Die 5 Augusti mittendi sunt Oratores ad Gubernatorem Provinciae Rocham contratam pro distributione impositionis duc. 60000, in consulto 600 millium cum instructione (124v) aliarum impositionum, videlicet salis, focularis, medii pro cent. sussidii triremium, introitus Communis, negociationis, et libratici. Magister Grifo Macilentus phisycus confirmatur ad alium annum, et dicitur olim medicus phisycus et chirurgus civitatis et Comitatus. Fit bussulus duorum civium, et totidem popularium edex Conciliariorum, qui praesident curae macelli et carnium. Exactores sunt Bartholomeus Massutius et Camillus Ciminus.

Die 20 Augusti Oratores solverumt 1000 scut. aurei de subsidio triennali 60 millium, et portio tangens civitati et scut. 1200 quolibet anno.

Die 21 Augusti imponutur taxa pro quolibet trimestri Bol.10 cuilibet foculari in civitate, portu et districtu, eiusdem in adunantia civium et consiliariorum, qui sunt D. Gentilis Billacqua, Permatheus Nicolai, Pompejus Azolinus, Alexander Pacharonus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Caesar Adam, Franciscus Grassus, D. Hieronymus Rosatus, Federicus Vincus, Jo. Marinus Bonvicinus, Gilibertus Guerrerius, Jacobus Angeli, Nicola Ceteronus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Joannes Perusini, Antonius Permathei, Baptista Adami, ser Grisanctes Joannis, Ascanius Aromatarius, Persanctes Baptistae.

Die 23 Augusti D. Nicolaus Speziolus de S. Angelo commendatur pro S. Epidii praetura. Priores sunt Polidorus Cautius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus C asellus, ser Lucas Cordella.

Die 24 Jo. Jacobus Mancinus, et Alexander Pacharonus extimatores frugum salmam grani ad gabellam comune duxerunt flor. 2 bol.30, hordei flor. .. bol. 8, speltae flor.1 bol. 116 coram Evangelista Gasparis, et Jo. Baptista Savino. Carta 20 t.o ad 26.

Die 16 Septembris 1543. Antonius Scagnoni de Amandula habitator Firmi habet possessiones iuxta viam  publicam Firmi. Conceditur communitati Cosignani civis Firmanus a Locumtenente  eligendus pro differentia praedictae terrae  terminanda cum communitate Ophidae.

Die 23. Antonius Grana fit exactor librae, ser Bartholomeus Cordella cancellarius erat Maceratae pro negociis publicis, et suffectus ei fuerat ser Bartholomeus Giliutius.

Die ultima (125) Vincentius Stabilis erat exactor impositionis 1200 duc. Gubernator Provinciae est in terra S. Victoriae, et sancitur eum invitare Firmum. Jo. Marinus Bonvicinus, et Camillus Ciminus sunt revisores computi ser Bartholomei Giliutii olim exactoris.

Die 10 Octobris, scribente Gubernatore Provinciae futurum transitum Ill.mae D.nae Marchionis Guasti sancitur eam muneribus visitare in Portu Firmi. Franciscus Sebastiani habet praedium iuxta possessiones Antonii Scagnoni, et probat viam publicam esse meliorem intra possessiones praedictas.

Die 15 Octobris jam receptus fuerat gubernator Marchiae et D.na Marchionissa Guasti in Portu Firmano.Ser Bartholomeo Cordellae datur turrio cum introitu in contrata Camp.i iuxta res eius, et Sanctae Luciae.

Die 21 Octobris Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Permatheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Regulatores Petrus Paulus Pervenantii Cast. Vincentius Stabilis Pilae, Vincentius Persanctis S. M.

Carta 27 ad 33.

Die 6 Novembris. Romam mittuntur Oratores D. Petrus Simon Thibaldus, et D. Jo. Franciscus Rosatus. Excipitur honorifice in Portu Firmano Ill.mus Dux Adriae iuxta convenientiam servitutis Communis Firmi erga Ill.mam Domum praedicti Ducis, monente eius transitum Hieronymo Branchadoro. Dux Adriae etiam die 7 dicitur transiturus, et publicis  suraptibus excipiendus. Ser Theodoro Coluctio conceditur fabricare domum in quodam introitu.

Die 11 dicitur Jo. Marinus Casellus Prior Priorum, qui non erat Prior tunc temporis. Solvitur impositis equitum levis armaturae Ducis Castri. Dux Adriae recipitur in domibus Ill.mi D. Valerii Ursini, vel in Episcopatu.

Die 9 Octobris sancitur recurrere ad Ducem Castri pro relevatione a gravamine stativa rum equitum levis armaturae. Deputati ad videnda debita Communis sunt Antonius Grana, Pierus Baccinus, Falgonus Joctus, Jo. Franciscus Eliseus, Marianus Sgraffine, Constantius ser Pieri, Baptista Adam,  Hyppolitus Caesaris.

Die 21 Octobris Carolus de Gaddis petit remissionem de usuris 1022 duc. exactis in praejudicium Communis a mercatore q. D. Paulo Saulo Florentino.

(125v) Die 24 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabilis, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Antonius Adam, Stephanus Azolinus, Pompejus Dominici. Carta 34 ad 38.

Die 2 Januarii 1544. Jo. Francisco Pacharono Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente, sancitur eligere civem et popularem cum Mag.co D. Gubernatore Firmano ad componendum cum militibus levis armaturae, et compositio loco doni habeatur. Scribitur D. Basso procuratori Firmano, ut compareat nomine Communis Firmi in Concilio Provinciali Maceratae.

Die 10 Cicho Bertachino conceditur immutare stratam  iuxta possessionem suam in contrata S. Leonardi. Transactantur impositiones non integre exactas ab Aurelio Pacharono, a Persancte de Nigris, a ser Jacobo Palmerio plus offerenti. Approvantur in Concilio in locum patris Peroctius Jo. Baptistae, et Nicola Ceteronus.

Die 16 aegrotante Mag.tro Francisco Confecto, suffragiis excepti sunt Magister Salvator de Monte Robiano, M.r Bernardinus de Murro Vallium, et Magister Neapoleo Philaretus de S. Victoria qui obtinuit ludum litterarium.

Die 20 scribente Gubernatore Provinciae Hieronymus Branchadorus occisus est Adriae a Cola de Murro Vallium, et mittuntur 25 equites levis armaturae pro quiete civitatis, recipiendi in monasteriis. Sed recurrentibus Prioribus et custodibus monasteriorum, ne cives patiantur hanc rem religioni contrariam, et sibi non convenientem, sancitur pacisci cum hospitibus. Deputati ad curam stativarum sunt Jo. Marinus Casellus, Falconus Joctus, ser Trojanus Riccius, Franciscus Franchinus.

Die 10 Februarii D. Tiberio Corrado Plebano Petrituli, et ser Iacobo de Collina Oratoribus Status Ecclesiastici, olim Comitatus Firmi fit testimonium veritatis de Potestatibus et Officialibus olim castrorum solutis ab universitatibus praedictis.

Die 20 Februarii Priores sunt Octavianus Azolinus, Perdominicus Baptistae, ser Theodorus Coluccius, Nicolaus Adam, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensis S. B. , Dominicus Lucae Cap.i.

Die …. Februarii (erratum est, et dici debuit Martii, nam legitur Prior Priorum ser Theodorus Coluccius). Guidus Vincus frater carnalis Ludovici Vinci mortui approbatur loco ipsius Regulariae.

Die 29 (126) Martii extimatores olei 68 flor. pro milliari spacciato de vectura sunt Jo. Marinus ser Cipriani, et Alexander Pacharonus.

Die 30 Martii, discendente Magistero Augustino medico physico, eligitur M.ter Nicolaus Flaccus civis Firmanus. Carta 39 ad 46.

Die 20 Aprilis 1544 Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici, quo mortuo extrahitur ex appicciulatis D.  Nicolaus Ramandinus.

Die 27 Oratoribus Ripae Transonum petentibus Mag.cum Nicolaum Flachum a sua communitate confirmatum ad alium annum, non obstante  electione de eo facta a Firmanis, conceditur ut remaneat Ripae ad inserviendum.

Calendis Maji Constantius Pacharonus legitur Prior Priorum loco D. Nicolai. D. Sebastianus a Porticu Lucensis venit Gubernator Firmanus cum Breve Pontificis, et litteris Card.lis de Farnesio. Re.dus D. Vicarius Episcopatus deputatus Sindicator D. Francisci Lucarini de Trevio, Gubernatoris abdicati. Ser Theodorus Coluctius procurator Communis Firmi servatur indemnis contra praedicti Gubernatoris praecepto de comparendo in Urbe.

Die 4 Maji datur facultas nubendi in Terra S. Martini pro Sofonisba filia q. D. Silvestri Rachadini de Villitro habitatoris Firmi et D. Dianome ejus viduae.

Die 11 Maji Joannes Antonii Prior Priorum dicitur vir spectabilis. Magister Camillus Partinus de Firmo eligitur medicus, concurrentibus Mag.ris Guidone Mambrimo de Cerreto ponti, Consalvo Hispano, Galeno de Assisio, Nicolao Benedicto de Monte Robiano, Antonio Francisco de Nursia, Thoma Saminato de Lucha, Isidoro de Monte S. Maria in Georgio, Joanne de Gualdo, Camillo Talia de Monte Giberto.

Die 18 transactatur impositio 316 flor. pro debito solvendo Hebreis de Ancarano Pernicola Jo. Georgii conciliarius  laudatur de  benemeritis erga Rempublicam, et eximitur ab impositionibus. Hebrei coguntur ad solvendam  impositionem Pontificis.

Die 30 Maji agitur de quarto subsidii triennalis solvendo, et de aliis debitis, ac de praemio dando ser Lucae Cordellae notario Reg.rum, qui gratis inservit. Carta 47 ad 52.

(126v) Die 12 Junii 1544 dicitur Prior Priorum abesse in Castro Lauri suae solitae habitationis. D. Caesar Raynaldis monet  relaxari ab Urbe contra Firmanos brachium saeculare et interdictum pro duc. 475 debitis communitati Montis Causarii anno 1516. Item Gubernator Provinciae iubet solvi primum quartum  subsidii de secundo anno, sublata dilatione de trimestri in trimestre, et committitur ser Piersancti de Nigris exactio cum observatione capitulorum suorum. Item Magister Franciscus de Papia minatur executionem pro suo credito. Hebreis diffusis per habitationes stratae magnae prohibetur habitare contra formam statutorum.

Die 20 Priores sunt Michael Rossius, Hieronymus Tintus, Baronus Eltuocomando, Gaspar ser Stephani, D. Marianus Pernensis, Cichus Tabor. Regulatores Nicolaus Sabionus Cast., Felix Pacharonus Pilae, Jo. Baptista Savinus S. M.

Die 24 Mag.cus D. Petrus Leo Marioneus de Eugubio exhibuit litteras Gubernatoris Provinciae cum litteris Card.lis de  Farnesio de sua electione in Gubernatorem Firmanum, et Firmani Breve 12 Julii 1535 …… tenore gubernii coram D. Antonio Sinigardo, et Francisco Assalto.

Die 24 D. Nicolaus Ramandinus Prior Priorum legitur absens a Castro Marani suae solitae continuae habitationis. Mortuo Hieronymo dicto Priore designato Vincentius eius germanus sufficitur. Mortuo quoque Nicolao Sabiono, Vincentius eius filius subrogatur etiam in  Regularia, et Biddinus frater carnalis Felicis Pacharoni defuncti approbatur, et Jo. Baptista Sabinus loco Francisci sui patris ad Regularia. Reparatur fraudibus Catasti, quod fit a Geometris forensibus, et domini possessionum  quae non reperiuntur descriptae in Catastis, coguntur solvere impositiones quascumque ab eis non solutas.

Calendis Julii Micael Rossius dicitur abesse in Terra Montis Fortini, et est Prior Priorum. Scribente Gubernatore Asculi, Hispani discendentes a Terra Laboris in Aprutium adventarum. Magister Grifonus Macilentus confirmatur  physicus et chirurgus civitatis et olim Comitatus Firmi. Cives et conciliarii electi pro defensione civitatis, ser Permatheus Ottinellus et Jacobus Francisci cum Jacobo Angeli et Nicola Ceteroni: Jo. Jacobus Mancinus, et Quiriacus Baldutius cum Constantio ser Pieri, et Dominicus Martini Raynerii: D. Astor Martialis et ser Sebastianus Savinus cum Antonio Stephani  Peroctio Jo. Baptistae. (127) Antonius Grana et Caesar Adam cum Antonio Vigorito et Baptista Adam: D. Hieronymus Rosatus et Jo. Marinus Casellus cum ser Grisancte Antonii et Cicco Discreptionis: Peregrinus Baccinus et Dominicus Lucae cum Ascanio Aromatario et Hyppolito Caesaris.

Die 2 Julii cives peritiores a praedictis electi ad custodiam et defensionem civitatis, in transitu Hispanorum cum arbitrio et auctoritate totius Communitatis Firmanae, sunt Vincentius Gualteronus cum Constantio Pacharono et Vincentio Billacqua. ; Antonius Polidorus cum Jotto de Jottis et Blasino Formichino; Vincentius Ufriductius cum Bartholomeo Sabino et Octaviano Matheutio; Joanne Vincus cum Jo. Philippo Mancino et Rapagnano Adam, Antonius Matheutius cum ser Julio Morica et Federico Vinco; Chrisostomus Baptistae cum  Venero Permethei et Hyppolito Caesaris.

Die 17 Julii redeunte a Gubernatore Provinciae Jo. Francisco Pacharono Oratore mittitur Romam nuncius ad cives, ut impediant quominus civitas gravetur de solutione debitorum, quia Camera Apostolica habet omnes introitus Communis Firmi.

Die 6 Augusti D. Franciscus Ciardinus advocatus, et D. Franciscus Carbonus procurator adhuc est Communis Firmi.

Die 18 Magistero Grifono conceditur non exercere chirurgiam, sed  assistere et consulere in casibus. Tractantur paces inter inimicatos.

Die 20 Priores sunt Theseus Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus.

Die 22 sancitur mittere duos Oratores ad Card.les de Aquaviva, et de Carpo, ut  dignentur se interponere ad pacificandos inimicatos in civitate.

Die 24 Jo. Marinus ser Cipriani et Caesar Adam extimatores frugum  putarunt salmam grani flor. 4, hordei flor. 2 bol. 32, speltae flor. 1 bol. 24 coram ser Venantio cancellario Gubernatoris.

Die 5 Octobris inchoatum Concilium non est scriptis mandatum. Carta 53 ad 62.

Rubrica

Libri 72 Cons.a Cer.te 1547

Die Dominico 24 Aprilis 1547 desunt reliqua spectantia ad annum 1544, mens. Sept. Oct. Nov. Et Decemb. Et ad totum annum 1545 et 1546 et ad menses Januar. Febr. Mart. et Apr. 1547. Mag. D.nus (127v) Aloysius Fortinus de Cerreto erat Gubernator Firmanus: Jacobus de Vechis pro Priore Priorum absente. Celebratur Capitulum Generale Heremitarum S. Augustini in civitate Rachaneti. Camillus Ciminus est  destinatus ad Urbem Orator. Habetur Reformatio de ornamentis mulierum, et pro pis funebribus. Magister Camillus Partinus, et Magister Nicolaus Benedictus medici confirmantur ad alium annum. Hieronymus et Apollonius Alexandri de Vechis simul cohabitant et D. Gentilis Billacqua cum Camillo erat Orator Romae. Scripturae publicae prohibentur dari sine licentia Concilii Generalis. Offerente Luciano Carpino, Magistero Francisco Confecto praeceptori conceditur tenere duos Hippodidascalos, qui mercedem recipiant a nonnullis civibus facultuosis. Cives electi pro elemosynis  Capituli Heremitarum Fanciscus Calabria, Jo. Baptista Savinus, Falconus Jottus, Ciottus Adam, Pieretus Ludovici. Pro hippodidascalis Falconus et Jo. Baptista praedicti, Jo. Marinus Bonvicinus, Chrysostomus Baptistae.

Die 29 cives  adunati pro Reformatione ornamentorum muliebrum, et pomparum funebrium sunt Camillus Ciminus et Jacobus de Vechis Priores, Lucianus Carpinus, Regulator, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Federicus Vincus, Antonius Permathei, Baptista Adam, Constantius ser Pieri, Cichus Franchina, M.r Jo. Leonardus Ciammaglia, Thomas Magistri Joannes, ser Jacobus Palmerius, Ciottus Adam, Bartolomeus  Massucius, Octavianus Zolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savini, D. Pompejus Azolinus.  Camillus Ciminus Orator jam in Urbe retulit se omnia fecisse et expedisse ad votum Communis, et commendavit D. Gentilem Billacquam. Electi pro reformatione sunt D. Astor Martialis, Octavianus Azolinus, Bartholomeus Massutius, Antonius Permathei, Jacobus Palmerius, Thomas Magistri Joannis. Carta 1 quae 10 Angelus  calamo delineatus est more antiquo ad 11.

Calendis Maji 1547. Habetur Breve Pontificis in favorem Firmanorum circa debita ante separationem Status non repetenda, circa solutionem debitam a Clericis in bonis patrimonialibus, et de non gravandis (128) Firmanis ad expensas Oratorum Provinciae; item bonae mentis erga Firmanos esse Revered.us Conversinus, et R.mus de Rodulphis. Legitur Caesar Tindalus in promissione olei pro denariis Oratorum; Theseus Nicolai (Morroni), Octavianus Lucae, Octavianus Azolinus, Blaxius Formichinus, et alii jam alibi nominati.

Die 11 D. Gentilis Billacqua retulit  mentem SS.mi D.mini esse de reddendo Statu Firmanis integrum pro 20000 duc. Caesar Tindalus est unus de Prioribus. Legitur die 6 Januarii a Consilio Generali facta remissio in cives adunantiae pro recuperatione Status, qui nominantur D. Hieronymus Rosatus, Caesar Tindalus,  Luctanus Carpinus, D. Gentilis Billacqua, Peregrinus Baccinus, Ciottus Adam, Antonius Vigoritus, Baptista Adam, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Tiberius Cautius, Antonius Stephani, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, Theseus Nicolai, Piersanctes Baptistae, Cichus Franchina cum praecedentibus, inter quos D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Antonius Grana, Sebastianus Sabinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savinus, Chrysostomus Baptistae, Falconus Jottus, Jo. Paulus Polidorus, Perdominicus Polisena, Jo. Antonii (Scattoni), Perdominicus Baptistae, Franciscus Sebastiani (Calabria), Vincentius Stabilis, Guidus Vincus, Jacobus de Vechis, Melchior ser Jo. Thidei, Dominicus Cruciani, Hyppolitus Caesaris, Bartholomeus Massutius.

Die 17 D. Octavius Adam pomisit cum aliis, et cum D. Petrosimone  Thibaldo pro denariis Oratorum.

Die 24 munus ad Capitulum Heremitarum  S. Augustini celebratum Rachaneti fuit de farinae salm. 3, vini 5, pomorum aureorum 2, agnis 8. Carta 11 ad 17.

Die 7 Junii 1547. Mag.cus D. Dionysius castellarius et Gubernator Firmanus. Per litteras D. Gentilis Billacqua Oratoris in Urbe nuntiatur in domo  D. Caesaris, et aliquando in domo D. Joannis Canneti haberi adunantias Satraporum Comitatus, ne res Firmanae sortiantur effectum (hoc est ne Pontifex reddat Statum Comitatus Firmanis).

Die 20 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Marcus Ciarpellae, Evangelista Gasparis,  Jo. Franciscus Rosatus, Venerius ser Mathei. Regulatores Hieronymus Branchadorus Flor. Jo. Franciscus Rosatus S. B., Georgius Anteus Sebastiani Camp.i.

D. Pompejus est Orator ad (128v) Legatum.

Die 22 scribitur D. Gentili ut quam citius expediat causam  restitutionis Status pro quacumque summa, dummodo solvenda sit ex introitu gabellarum Communis Firmi.

Die 8 Julii mittitur Ciottus Adam Orator, qui cum D. Gentili rogat si haberi possit integra Status restitutio; et in casu quod reservari velit castra Moleani et Petrituli, procuret promissionem et fidem a Card.li Farnesio de restituendis dictis locis infra aliquod tempus.

Die 11 Julii ex  litteris D. Gentilis Billacquae, R.mi Episcopii Exini, D. Rodulphi Docti, et Card.lis de Gaddis relatur Luciani Carpini  redeunti ab Urbe, restitutio Status facienda est cum reservatione Moleani et Petrituli in manibus Card.lis de Farnesio, qui promittit restutuere infra 4 vel 6 menses, pro 25 mil. Duc. aurei in auro. Item scribit Ill.mus D. Fulvius Ursinus.

Die 12 sancitum est in manibus Card.lis Farnesii non solum remittere illa duo castra, sed etiam civitatem a alia castra, homines,  et uxores, et omnia quae Firmani possident. Sancitur reddere gratias adiutoribus Firmanis  et petere confirmationem  D. Dionysii Castellarii Gubernatoris post  f(uturum) tempus saltem  per annum. Adfuerunt huic ConcilioJo. Franciscus Rosatus Regulator et Prior, Alexander Pacharonus, Venerus Permathei, Evangelista Gasperis. Priores, Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Pomponius Morphus, Contes Acetus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Franciscus Pacharonus, ser Trojanus Riccius, Dominicus Lucae, ser Theodorus Morphus, Theseus Nicolai, Octavianus Lucae Pacharonus, Gentilis de Nobilibus, Ciottus Bartholomeus Massutius, Lelius Mancinus, Jacobus Rachamadorus, ser Julius Morica, Lucas Giliutius, Antonius Montanus, Martinus Sgruffia, ser Prosper Baptistae Simonis, Vincentius Vici, Jacobus Francisci, Thomas Mag.ri Joannis, Jo. Baptista Persanctis, Antonius Calisti, Cichus Tabor, D. Octavius Adam, Blasinus Formichinus, Cichus Franchina, Permartinus Petri Pauli, Aurelius Pacharonus, Magister Joannes Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, ser Berardinus Ludovici, Lucas Antonius Philippi, Dominicus Martini, Caesar Tindalus,  Permarinus Rachamadorus, Pierus Baccinus,  Jo. Baptista Savinus, Peregrinus Baccinus, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Vincentius Adam, Antonius Stephani, Baptista Adam, Antonius Vigoritus, Franciscus Nicolai, Berardinus Perusini, Antonius Grana, Hieronymus Ufriductius, Joannes Spinuctius seu Spinellus, ser Grisanctes, Lucianus Carpinus, Tiberius Cautius, Franciscus Gr., Vincentius Ursini,  Thomas Migni, Vincentius Gualteronus.

Die 14 Julii expeditur Romam Sebastianus Sabinus ad agendum cum D. Gentile,  referendo gratias et munera, ac petendo gabellas Moleani et Petrituli solvendas Communi Firmi etc.

Die 29 venturus est  Firmum (129) Mag.cus  D. Julianus Ardinghelli thesaurarius Marchiae, a quo petuntur favores solvendi subsidii in ipsa civitate, et habendi salis boni ac reciptentis. Carta 17 t.o ad 22.

Die 10 Augusti 1547. Operarii Cathedralis sunt D. Constantius Sydereus canonicus, Alexander Pacharonus et Pierus Arietinus. Cives extimatores frugum Permatheus Rachamator, Bartholomeus Massutius.

Die 13 ex litteris Oratorum habetur reservatio castri Montis S. Petri de Alliis, et scribitur eidem, stantibus bonis verbis R.mi Episcopi Exini, Firmanos remisisse sub protectione Card.lis de Farnesio Ill.mam communitatem Firmi super negocio Status gubernandam.

Die 19 Augusti Magister Jo. Ciammaglia dicitur Jo. Leonardus: in adunantia legitur quoque Piersanctes Baptistae. Pontifex sibi reservat Castrum S. Petri de Alliis, quia quaedam summa emptionis fuerat restituita Jo. Francisco Rosato. Conclusum est  peti Breve reintegrationis Status, suspenso Castro praedicto, donec revisa erunt computa.

Die 20 de bussula noviter confecta extrahuntur Priores Jacobus de Vechis, Vagnotius Fatius, Camillus Ciminus, Colangelus Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius.

Die 24 Permatheus Racamadorus et Bartholomeus Massuccius extimatores frugum putarunt salmam grani flor. 3 bol. 10 ad gabellam venditoris, hordei flor. 2, et speltae flor.1 bol.8 ad gabellam emptoris.

Die 27 legitur Pontifex venturum Perusium, et mittuntur D. Pomponius Morphus, et ser Trojanus ad Legatum, ut dignetur commendare Pontifici civitatem.

Die 30 D. Dionysius Castellarius Gubernator Firmanus, cum duobus civibus mittitur Orator ad Pontificem iturus cum Legato et Vicelegato ac D. Paulo de Tarano consulentibus e civitate Maceratae Perusium.

Die 30 sancitur mittere et alios duos cives ad Pontificem pro expeditione rerum, et ad Card.les Farnesium, Crispinum, S. Angelum, et alios. Carta 23 ad 30.

Die 2 Septembris 1547. Ex litteris D. Gentilis Billaqua, et relatione Sebastiani Savini Oratorum apud Card.lem Farnesium et Episcopum Exinum, negociata dicitur reintegratio Status, et laudatur missio Oratorum cum Gubernatore quando Legatus intrabit Perusium, ut cum eo adsint.

Die 3 scribente D. Gubernatore Firmano Legatum, apud quem adstat, hodie discedere Macerata, et cras mansurus Fulginei, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Marialis, D. Pomponius Morphus, Jo. Franciscus Rosatus, et Octavianus Azolinus Oratores expediuntur, ut obvientur Legato antequam veniat Perusium. Peregrinus (129v) Ciottus, et ser Jacobus Palmerius deputati sunt ad habendas pecunias pro Oratoribus.

Die Veneris 23 Septembris inter Oratores redeuntes est etiam Sebastianus Savinus, qui retulerunt restitutionem totius Status, excepto Monte S. Petri de Alliis cum  reservatione ad certum parvum tempus Moleani et Petrituli in manibus Card.lis Farnesii. D. Hercules (de Rubeis) de Monte Fortino restiterat, ne redderetur Firmanis dicta terra, sed visis juribus Firmanorum Pontifex voluit fare restitam  Breve restitutionis est apud R.mum Blosium, pro quo recuperando Gentilis Billacqua rediit Romam, et accipiet illud a Card.li Farnesio solvendi sunt 20 mille duc. auri in auro, et 500 scut. Pro expensis et recognitionibus infra duos menses. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, et D. Bartholomeus Lucae creantur procuratores pro habendis pecuniis.

Die 25 legitur D. Marinus Sciarra, qui videtur pecuniae mutuator fuisse.

Die 4 Octobris dicitur vacare locus Colangeli Ilionei Prioris Florentiae: Jo. Franciscus Rosatus, et Sebastianus Savinus Oratores ad Legatum gratias egerunt de favore praestito Firmanis pro reintegratione Status, et acceperunt duc. auri 2530 ad rationem carolenorum 14 etc., de reliquo curam dederunt D. Bartholomeo Matheutio missa electione Montis Pietatis Rachaneti ad libitum Firmanorum, suffragia accipiuntur ser Paulus Bertinellus de Monte Actonum, ser Berardinus Ludovici qui obtinuit, et ser Jo. Politus de Altidona. Oratores Montis Raynaldi offerunt certum territorium olim possessum a Nicolao de Monte Elparo, quod spectat ad Commune Firmi. Vincentius Colangeli Ilionei sufficitur loco patris defuncti.

Die 5 Octobris electores 40 civium curatores pecuniarum sunt cum Gubernatore Jo. Franciscus Rosatus, Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Ciottus Adam. Cives curatores pecuniarum sunt electi Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, D. Franciscus Ottinellus, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, Thomas Pacharonus, Vincentius Leffectus, pro Francisco eius patre, Lucianus Carpinus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Sebastianus Savinus Ciarpella, Gentilis de Nobilibus, Octavianus Matheutius, Jo. Baptista Savinus, Permathei  Rachamadorus, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Guidus Vincus, Ciottus Adam, Jo. Baptista Sciarra, Bartholomeus Argolicus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Magister Dominicus Astemius, D. Dominicus Riccius, Jo. Franciscus Rosatus, (130) Antonius Matheutius, Federicus Vincus, D. Pomponius Morphus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Federicus Morronus, D. Octavianus Adam. Conscripti sunt a dictis civibus ad solvendam cum eis certam quantitatem plurimi cives et consiliarii qui sunt Pieroctius Aromatarius, Petrus Paulus Pervenantii, Ludovicus  Nardi, Vincentius  Partinus, ser Melchior ser Jo. Thidei, Franciscus Valgarinus, Franciscus Sebastiani, Jacobus Azolinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Baptista Persanctis, Hieronymus Ufriductius, Jo. Paulus Polidorus, Vincentius Tintus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Hieronymus Rosaltus, Aurelius Pacharonus, Stephanus Azolinus, Bernardinus Perusini, Venerus Permathei, Theseus Montanus, Jacobus Guerrerius, Tiberius Cautius, Joannes Scattoni, Jo. Thomas Pacharonus, ser Piersimon ser Pieri, Jo. Antonius Spaccasasso, Blasinus Formichinus, ser Trojanus Riccius, ser Theodorus Persanctis, Falconus Jottus, Baptista Pacharonus, Thomas Migni, ser Petrus Paulus Tosus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persantctis, ser Pompejus de Gruptis ad Mare, Cichus Tabor, Evangelista Gasparis, Stephanus Alexandri, ser Berardinus Ludovici, Dominicus ser Nardi, Paris de Portu, Antonius Hectoris, D. Petrus Simon Thibaldus, Jacobus Cordella, Thomas Magistri Joannis, Antonius Vechius, Persimon Marini, Franciscus Francolinus, Nicola Ceteronus, Vincentius Rictii Adae, Vincentius Ursinus, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, Contes Acetus, ser Laurentius de Gualdo, Baptista Adam, ser Jacobus Pierius, Lelius Mancinus, Hercules Piconus, ser Caesar ser Ioannis, Cacciacontes ser Baptistae, Berardinus Gagius, ser Jo. Pierus Castanus, Pompejus Branchadorus, Ramandinus de Marano, Chrisostomus Baptistae, Jacobus Branchadorus, Antonius Montanus, Antonius Ilioneus, Vincentius Ilioneus, Caesar Tindalus, ser Lucas Cordella, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Camillus Ciminus, D. Antonius Sinigardus, Morphus de Morphis, Nicolaus Pernensis, Bonifatius Riccius, Simon Manitti, Jo. Paulus Montanus, Vincentius Gualteronus, Baptista de Moliano, Hieronymus Sebastiani, Vincentius Sabionus, Jo. Franciscus Eliseus, Theseus Nicolai, Antonius Permathei, Magister Franciscus Confectus,  Caesar Adam, Franciscus Grassus Vagnotius Fatius, Branchadorus Cesaris, Jacobus Bertachinus, Ludovicus Francisci, (130v) Jo. Jacobus Beneincasa, Julius Pasqualicti,  Dionysius ser Antonii, Mecoctius Georgii Albanensis, ser Jacobus Palmerius, Joannes Spinellus Ferricioli, Vincentius  Foleciani, Hieronymus Castroni,  Joannictus ………………,Peroctius Jo. Baptistae, Philippus Franciscus nepos Antonii Panicocoli, Albertus Rota, Laurentius Bergomensis, Sebastianus Picionus, Augustinus Bergomensis, Thomas de Lanciano, Magister Bultrinus Faber, Jo. Ludovicus Emilii, Camillus Carminellus, Thomas Manittus, Cichus Laurentii, Barardinus Mozzabicco, Albanensis, Christophorus Albanensis sutor, Hieronymus Cornelii, Gaspar de Binasco, Piccionus Bergomensis, Jacobus pistor iuxta Bonvicinum, Dominicus pistor ad S. Dominicum, Antonius Rota, Magister Petrinus faber, Laurentius faber, Franciscus Quatrarius, Magister Andreas Librarius, Vincentius Azolinus, Jo. Philippus Mancinus, D. Franciscus Assaltus, Hannibal Pacharonus, Magister Baptista Calderarius, Perjacobus Nicolai, Jo. Franciscus Pacharonus, D. Nicolaus Flachus Rapanus de Adam, Phebus Baccinus, Lucas Giliutius, Franciscus Laurus, ser Antonius Latinus, ser Julius Morica, Antonius Calisti Pacharoni, D. Vincentius Guerrerius, Perleonardus Pacharonus, Vincentius Ufridutius, Johannes Grana, Perdominicus Baptistae, ser Hieronymus Martius, Hieronymus Jacobi Pacharoni, Lau(rentius) Caesaris de Nobilibus, Baptista Patriarcha, Alexander Patriarcha, Camillus Emilianus, D. Antonius Giliuctius, Jo. Franciscus Rosatus, Antonius Pasqualictus, Jo. Franciscus Rosatus; iterum cum alia summa diversa, Persanctes Baptistae, ser Marinus Cortesia, ser Hieronymus Victorius, Leonardus Altidonus, Andresius Albanensis.

Die 6 Octobris Jacobus Francisci creatur depositarius pecuniae praedictae.

Die 8 Card.li Farnesio sancitur munus duc. 3000, Episcopo Exino 500, R. Maffeo.

pro scarfinis recuperandis 500. Sebastianus Savinus mittitur Orator cum dictis pecuniis. Fit mandatum D. Bartholomeo Matheutio de Firmo pro 3000 duc. aureishabendis.

Die Dominico 16 Octobris Auditores Rotae miserunt litteras inhibitoriales, curante D. Hercules de Rubeis de Monte Fortino, ne dicta terra redeat ad jurisditionem Firmanam; de quibus scribitur ad Oratores et ad Legatum. Jo. Franciscus Rosatus est Regulator.

Die Jovis 20 Octobris providetur pro recipiendo Card.li S. Angeli Legato Firmum venturo ad dandam possessionem Status Communi Firmano. Servantur indemnes Episcopus Exinus, et D. Gentilis Billacqua, qui promiserunt pro Firmanis (131) solutionem 20 mil. scut. aurei Camerae, et 2000 D. Bindo Altovito et sociis. Favetur Ven. Patribus S. Francisci, ut in eorum conventu Firmano fiat Concilium Generale, et Capitulum pro creando Provinciali et Officilibus. Statuuntur portoni mazerii, et pueri cum palmis ad comitandum cum toto populo Legatum, et revocantur cives etc.

Die 21 Octobris ordinantur processiones et alia ad recipiendum Legatum Jo. Franciscus Azolinus, Peregrinus Baccinus, et D. Bartholomeus germanus Octaviani Matheutii renuntiant omnibus suis exempionibus ad relevandum Commune a debitis. Assistentes Legato cum Mag.cis D.nis sunt D Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Mancinus, Bartholomeus Massucius, Sebastianus Savinus, Octavianus Azolinus, Octavianus Matheutius, Alexander Pacharonus. Receptores Legati sunt Peregrinus Baccinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Marinus Bonvicinus, Ciottus Adam. Ceremoniarii ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Vincentius Ufriductii, Jo. Baptista Savinus, Lucianus Carpinus, Chrysostomus Baptistae.

Die Dominico 23 Octobris a D.Pompejo Azolino dicitur hodie principium esse Status Firmani, et gubernii  illius; et sancitur futuros Priores eligere arbitrio gubernatoris, Priorum, et Regulatorum pro hac vice dicitur discessurus a civitate Card.lis de Gaddis, cui gratiae aguntur de bonis operibus apud Suam Sancitatem pro restitutione Statum Firmani, et rogatur de continuandis favoribus, et intercessionibus etc.

Die 25 Priores electi sunt Octavianus Azolinus, D. Pomponius Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, D. Pomponius Morphus, Reg.res Jo. Baptista Morronus Cast., Thomas Pacharonus Pilae, Piermarinus Branchadorus S. M.

Die Mercurii  26 Octobris deputati sunt ad inveniendos homines, qui accipiant gabellas Firmanas Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massucius, Ciottus Adam, ser Trojanus Riccius. D. Gentilis Billacqua, scribit pecunias  Romae haberi posse ad 162 pro 100. Carta 31 ad 59.

Die 1 Novembris 1547 agitur de introitibus Communis subastandis pro habenda pecunia.

Die Mercurii 2  iterum agitur de subastandis gabellis usque ad sabathum proximum Jo. Baptista Morronus et Permarinus Branchadorus (131v) Reg.res mortui dicuntur.

Die 8 dicitur nocte praecedenti diei Lunae in palatio gubernatoris Status in Monte Actone habita congregatio quorundam de Statu et praesertim D. Caesaris, et D. Nicolai de Monte Actonum, qui die sequenti miserunt nuncium ad Urbem. Frater Simon rogtur ante reditum Oratorum ne discedat a Conventu Annuntiationis, qui maxima cum caritate et amore se obtulit ad tractandam pacem. Rogatur Card.lis Gaddus ne permittat Frates Dominici destruere Ecclesiam S. Mariae de Castigliono, ut devotio populi erga illam Dominam sequatur,  prot antiquitus servatum fuit.

Die 17 Novembris post multas paginas sine scriptis relictas, habetur Concilium nunc primo post annum 1538 celebratum contra tirannicam pravitatem. D. Gentilis Billacqua et Sebastianus Sabinus Urbe retulerunt Breve Pauli III de reintegratione Status, exceptis Castris S. Petri de Alliis, Moliani, et Petrituli, ut alias lectum est. Breve concessionis Moliani et Petritui Card.li Farnesio: litteras promissionis Card.lis Farnesii de reddendis castris infra biennium, et concessionis gabellarum dictorum castrorum: Breve Pontificium ad Legatum de reponenda communitate in possessionem Status et introituum, et litteras Card.lis  de S. Flora, camerarii de ponenda communitate in possessionem gabellarum, et D. Bernardini Maffei Episcopi Massanensi de  scarfinis reddendis, promissis ei a D. Jo. Francisco Rosato, scutis auri 600: quietatione D. Bindi Altoviti de scutis auri 60 pro Brevi: motum proprium de  dilatione debitorum ad biennium etc. D. Paulus Ranuctius de Tarano  Locumtenens Legati, ad quem mittitur D. Gentilis Billacqua.

Die 18 habentur in Concilio oblationes Gabellarum D.Hieronymi Alberici de Rachaneto, et D. Alberici eius germani, Cichoni Margarutii de S. Severino, D. Troili Cerri de S. Genesio, D. Francisci Gabrielis Anconitani. Mag.ci Priores reassumunt familiam domicellorum, et tibicinum. Dominelli tunc erant ex Nobilibus. Nominantur enim Iacobus Herculis Sabini, Jo. Marinus olim frater Ludovici Vinci, et Jacobus olim frater Lucae Mactheutii. Ergo Domicelli erant ex his, qui nunc dicuntur Cadetti.

Die 12 in Concilio nunc primo jurant Mag.ci D. Priores, praesente D.Paulo Ranuctio Locumtenente, et cives fidejubent quod omissum fuerat ab anno 1538 ad hoc usque tempus. Deinde jurat Thomas Pacharonus regulator, vacantibus per mortem collegis Castelli et S. Martini.

Die 20 D. Montanus, qui Romae est,  offert se in beneficium communitatis. D.Paulus de Tarano venturus est Firmum ad ponendam communitatem in possessionem Status.

Die Lunae 21 praesente dicto D. Paulo, cives electi promiserunt pro D. Gentile Billacqua promissore 20 mil. duc. auri, D. Hieronymus Rosatus, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Octavianus Adam,  Peregrinus Baccinus, Antonius Matheutius, Guidus Vincus,  Permatheus Racchamadorus, Sebastianus Sabinus, Bartholomeus Massutius, Thomas Pacharonus, Jacobus de Vechis, Franciscus Francolinus,  (deletus est alius), et additus est Antonius Montanus. Referuntur mala opera (132) D. Herculis Rubei Oratoris Romae pro Monte Fortino, cuius hominibus D. Locumtenens missurus est praeceptum de cogendo Concilio, et habenda mente populi et villarum. Oratores Massignani congratulati sunt cum Concilio Firmano de recuperato Statu, et offerunt universitatem suam cum hominibus et facultatibus et fidelitate cives regimini praesentes relevant 12 cives, qui promiserunt ut supra et saepe plerique leguntur consulere in adunantiis, et sunt D. Pompejus Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, Octavianus Azolinus, et D. Pompejus Morphus. Priores, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Baptista Pacharonus, Jo. Franciscus Pacharonus, Federicus Vincus, ser Theodorus Coluccius, ser Piersimon ser Pieri, ser Trojanus Riccius, Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, Stephanus Azolinus, Aurelius Pacharonus, ser Jo. Baptista Florellus, Vincentius Tintus, Vincentius Persanctis, Lucas Giliutius, Magister Franciscus Confectus,   Bonifatius Riccius, Franciscus Sebastiani, Blasinus Formichinus, Pompejus Branchadorus, Persimon Marini, Franciscus Grassus, Perdominicus Baptistae, Berardinus Gagius, Falconus Joctus, Vincentius Partinus, ser Julius Morica, Dominicus Lucae, Jo. Marinus ser Cipriani, Vincentius Stabilis, Jo. Paulus Polidorus, Jo. Thomas Pacharonus, Antonius Calisti,  et Antonius Montanus.

Die 23 eruitur Thomam Pacharonum, Jo. Marinum Bonvicinum, Ciottum Adam, et Baronum Eltuocomando transactasse appaltum introituum civitatis Mag.co D. Bindo.

Die 24 gubernator olim Status Ecclesiastici sancitur sindicandus a  sindicatoribus ordinandis D. Locumtenenetem, ut reddat rationem in civitate. Dicitur facienda expeditio Federici Vinci, et mittendum pro habendis fidejussionibus equitum Lauretanorum.

Die 25 sancitur facere expensas Sindicis Comitatus comparentes ad jurandam fidelitatem  et obedientiam in manibus Priorum. Agitur cum Oratoribus de Monte Robiano de juramento ab eis faciendo, et de capitulis inter eos, et Firmanos ab eis deperditis discutiendis et observandis. Oratores Ripae Transonum gratulantur de recuperato Statu, et offerunt partes et homines suae communitatis. D.Reaphael Comus exigit dativas. D. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Jo. Baptista Florellus sunt curatores negocii gabellarum.

Die Lunae 28 D. Hieronymus Rosatus creatur Sindicus ad recipiendas obligationes et juramenta castrorum Comitatus, et (132v) D. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus Sindici ad promittendam indemnitatem equitibus Lauretanis. In obligatione leguntur iidem qui alibi numerati sunt cum Vincentio Ursino, Luciano Carpino, Cacciaconte Jo Baptistae Branchadoro, Caesaris Cicho Tabor, ser Jacobo Palmerio, Tiberio Cautio, Jo. Iacobus Beneincasa, Pernicola Jo. Georgii, Jo. Andrea Dominici, Luca Antonio Philippi, Piero Jo. Ludovici, Baptista Adam, Permarino Petri Pauli, Jo. Ludovico Emilii, Theseo Nicolai, Stephano Alexandro, Julio Colae, Thoma M.ri Joannis, Hyppolito Caesaris, Simone Manicti, Antonio Stephani, Iacopo Cordella, Caesare Tin(ti), Antonio Permathei, Jacobo Guerrerio, Perdominico Polisena, Perdominico Baptistae, Petro Paulo Toso, Vagnotio Fatio, Vincentio Rictii Adae, Pieroctio Ludovici, Jo. Baptista Persanctis, Vincentio Persanctis, Alexandro  Pacharoni, Nicolao Pernensi, Vincentio Partino, Ludovico Francisci, ser Jacobo Pierio, Morpho de Morphis, Bartholomeo Argolico, Vincentio Gualterono, Hieronymo Sebastiani, ser Jo. Piero Castano, Francisco Valgarino, Paride Paridis, Lelio Mancinus, Dionysio ser Antonio, Cicho Laurentii, Jacobo Francisci, Francisco Eliseo, Antonio ser Thomae, Marino Ciammaglia, Francisco Franchino, et Francisco Francolino,  Constantio ser Pieri, Hieronymo Antonii, Piersancte Baptistae, Jo. Angelo Stephani, Jo. Andrea Paganelli, Jo. Baptista Sciarra, Berardino Perusini, Jacobo Azolini, Pompejo Dominici, et Pompejo Branchadoro, Antonio Jo. Andreae, Jo. Antonio Antognicti, Jacobo Bernachino, Venero Permathei, Ascanio Aromataro, ser Lucae Cordella, Antonio Hectoris, Thoma Migni, Gentile de Nobilibus, Theseo Morrono, Nicola Ceterono, ser Theodoro Coluccio etc. Carta 60 ad 118.

Die Jovis 1 Decembris 1547. Nunc primo cogitur cernita civium de regimine  Mag.o  Dionysio Castellario Gubernatore, et D. Paulo de Tarano Locumtente Legati, et D. Pompejo Azolino Priore Priorum. Theseus Morronus filius Jo. Baptistae fit regulator Castelli loco patris Morroni, et Pompejus Branchadorus regulator S. Martini loco Permarini fratris defuncti. Vincentius Stabilis Arcis (Pare) et Lucas Giliutius Arcis Montis Falconum erant castellani  tempore quo sublatus fuit Status Firmanis. Sancitur confirmare ad novam usque extrationem Officiales et Vicarios Comitatus, amotis tamen forensibus. Agitur etiam de remittendo Capitaneo D. Andrea Maximo de Rocha contrata, qui erat Capitaneus  tempore privationis Status Firmani, et post eum vocando D. Lactantio Hirundino de Monte Filiorum Otrani, qui habuerat electionem. Item de renovando officio Bancherii, et interim  tenendo D. Raphaele depositario (133) vel alio ad arbitrium Priorum  usque ad aliam cernitam. Jo. Ludovicus Emilii officialis accusarionum  damnorum datorum confirmatur. Cives cernitae praesentis sunt numero 90. Confirmantur et probantur vota omni petenti eo facta a D. Gentile Billacqua pro recuperatione Status. 1- de veneratione Corporis Christi, eiusque comitiva  facienda in civitate, ac Missa singulis Dominicis celebranda solemniter in Cathedrali, accedentibus Turbus de Prioribus cum populo. 2- de veneratione Conceptionis ac Missa solemnis celebranda in ecclesia S. Francisci qualibet  tertia Dominica mensium interveniente Magistratu et  populo, et quolibet die sabathi in Monasteriis civitatis celebranda Missa solemni de Conceptione, et in ecclesia S. Dominici de sanctificatione, dicti fratres illi assolvent et de festo Praesentationis custodienda, quia illo die D. Locumtenens venit Firmi ad dandam possessionem Status, cum Missa solemni celebranda in Cathedrali , et processione totius cleri. Confirmantur capitula, quae olim habebantur inter communitatem Firmi, et universitates castrorum Comitatus.

Die Veneris 2 Oratores Montis Granarii venerunt ad obedientiam et confirmatur declaratio diei ultima Julii 1548. Communitatem Montis Causarii exgravari a censu Cathedralis Ecclesie propter fidem, et creditum dictae communitatis, pro qua Mag.ci D.ni se volunt teneri eidem Ecclesiae et Operariis. Dominico Pascutii de Lauro datur licentia nubendi D. Jo. Mariam suam filia in Ripis S. Genesii. Confirmatur reformatio Lapedonae de damnis datis alienandis sub ser Francisco Angelico de Collina Potestate. Consulitur differentiae inter Gualdum et S. Ginesium  per jus cives de qualibet contrata. D. Lactantius Fidus olim Gubernator Status confirmaverat  quamdam Reformationem Malleani  ad conservationem quietis castri rogato ser Francisco Staxiario de Massa. Approbantur capitula Montis Pietatis Serviliani. D. Bartholomea Peregrini Baccini nubit in terra  Sarnani cum permissione sine prejudicio legitime succedentium, ut alibi etiam legitur. Inter cives cernitae, qui supra numerati sunt,  habetur quoque Constantius Calisti, D. Joannes Cannitus,  Evangelista Gasparis.

Die 3 Bancherius  Gentilis est extractus Andreas ser Salvicti, ser  Nuntius Benedictus de Monte Giberto est Officialis Lauri, ser Thomas de Petritulo  Serviliani, ser Jo. Franciscus de Serviliano Pitrioli.

Die 4 D. Paulus de Tarano se dicit discessurum infra 4 vel 6 dies. Sancitur eum donare 200 scutis, et rogare  ut stet adhuc per (133v) aliquot dies statuta observanda proponuntur ad unguem. D. Caesar de Monte Octonum cogitur solvere pecunias, quas antea habebat tamquam Depositarius Comitatus. D. Bartholomeo Matheutio jubetur sumere mutuum 25 mil. a Mercatoribus. D. Antonius a Gubernatore commendatus dicitur providendus aliquo officio permisso a statutis, vel civilitate donandus. 

Die Lunae 5 D. Paulus Raynutius de Tarano alloquutus est cernitam monet ut omnes memores sint civitatem privatam fuisse dominio ex causa male vivendi et inimicitiarum antiquarum, unde  vult ut paces realiter fiant, et qui nolunt paciscere expellantur, ut habeatur  honor et reverentia Superioribus, Gubernatori praesertim, qui repraesentat Pontificem,  Magistratui et civibus cernitae, qui eliguntur circumspecti et apti ad regendum, et non illi qui indigent tutoribus, atque in omnibus serventur statuta et leges Firmi. Priores possint ponere partitum contra formam statutorum, ex Cancellario scribenti imponitur privatio omnium officiorum, et Gubernatori assentienti jubet imponi aliquem poenam ut obligantur cives, qui faciant bussulum  80 vel 100 civium ad invigilandum pro justitia contra omnes perturbatores etc., et offert se,  ut sanctitas sua confirmare dignetur omnia haec a Firmanis statuenda. Quae omnia, gratiis actis Mag.co D.no sancita sunt, Andrea Salvicti mortuo, Jacobus de Vechis proponit eiusdem Andreae filium idoneum. Rogatur D. Locumtenens, ut non discedat, et curet haberi in civitate Curiam Generalem, et Gubernatorem in perpetuum. Comitatus reperitur debitum dativarum et subsidii triennalis. D. Bernardus de Machiavellis Thesaurarius in 3000 florenis. Plures cives offerunt ratam suam pro satisfaciendo D. Bindo,  Jo. Altovito, et D. Jo. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus se obligant pro Communi. D. Jo. Ludovicus Ciaffonus est procurator Firmi in caussa contra Palagranos de Aquila. Cives deputati pro justitia sunt primi octo electores D. Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Marinus, Bartholomeus Massutius, Sebastianus Savinus, Alexander Pacharonus, et Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, Falconus Iottus, Lucianus Carpinus, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Guidus Vincus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Antonius Montanus, Permartinus Petri Pauli, Bernardinus Perusinus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Jo. Angelus Stephani, Antonius Stephani Vecchi, Antonius Vigoritus, Jo. Andreas (134) Dominici, Piersanctes Baptistae, Tiberius Cautius. Caeteri desiderantur.

Die 6 agitur de terminnda electione  conservatorum justitiae ad numerum 4, vel in duplum de his qui electi sunt.

Die 9 non habetur assistens cernitae  D. Paulus, sed solus ser Dionysius castellarius Gubernator Firmi. Sancitur instaurare Collegium Advocatorum, Procuratorum,  et Tabellionum praesertim etc. pro miserabilibus personis in tertia instantia ad D. Priores, statuto advocato et procuratore gratis inserviente personis miserabilibus. Habetur ordo, ne quis in adunantiis, cernitae, vel Consiliis,  alloquatur nisi in loco ad consulta danda deputato: neque respondere possit  nisi surgens unus post alium. Confirmantur Reformationes quorundam castrorum.  Salvictus nepos Cardinalis et fratre Andreae ser Salvicti petit locum Bancherii patrui sui. Nunc primo habentur post annum 1538: consulta de condemnatis D. Mutius in gratiam Locumtenentis eligitur Capitaneus, et si renuerit, vocabitur D. Andreas Maximus: si vero acceptaverit, hic eligitur post eius officium. Dominicus est Factor Communis. Falconus Jottus, Antonius Montanus, ser Julius  Morica, et Polidorus Cautius se otulerunt gratis inservire in Arcibus, et sancitur mittere cives castellanos.

Die 12 sancitur servare statutum in conficiendo bussulo. Confirmantur capitula de conservatione quietis etc. et petitur confirmatio a Pontifice. Oratoribus Montis Rubiani conceditur non gravari ob operariis S. Mariae in Castello de tempore praeterito, sed petitur, ut aliquid det pro censu S. Mariae ipsa, et aliae communitates commendatae. Salvictus de Serviliano admittitur Bancherius. Jubentur cives de Regimine habitare in civitate, et possidere qualitates statutarias, et datum eis tempus ad mensem usque Februarii,  alias sancitur eis subrogare appicciulatos, qui denuo mutuentur Communi suas pecunias, quas alias dederunt. Vacantibus appicciulatis alii per suffragia subrogandi sunt, et addendum numero appicciulatorum.

Die 24 D. Petrus Simon Thibaldus Orator ad D. Lutium Commissasium Locumtenentis in castro Moliani pro habenda possessione gabellarum duxit Oratores Moliani, quibus conceditur solutio salarii pro medico et magistero ludii letterarii, et agitur de salariis et introitibus Communis statuendis.

Die 15 juraverunt officium 60 deputati in favorem justitiae praesentibus D. Martinangelo Albertino de Murro Vallium, et D. Francisco Sinigardo de Firmo. Absentes dicuntur D. Gentilis Billacqua, Vagnoctius Fatius, Lucianus Carpinus, Jo. Marinus (134v) Bonvicinus, Franciscus Francolinus, Antonius Ilioneus, Antonius de Vechis, Nicolaus Pernensis, Constantius ser Pieri, et  aegrotus D. Hieronymus Rosatus. Agitur de solutionibus salariorum. Petitiones Moliani remittuntur D. Prioribus …. cui probo viro ab eis eligendo cum omni auctoritate cerniate. D. Lutius eligitur Gubernator Moliani pro Card.li Farnesio. Idem sancitur pro civitate S. Angeli prout Moliano concessum est. D. Nicolaus Spetiolus de S. Angelo commendatur pro officio judicatus Aesii Jo. Franciscus Pacharonus est exactor crediti quod communitas habet cum haeredibus et possessoribus …………….. Hieronymi Ancilei; conceduntur ei litterae ad Viceregem Aprutii ………………. sicurum, D.num, et communitatem Columnellae. Ser Benedictus Bartholomeus Orator castri S. Angeli venit cum ensenio ad D. Priores. In cernita ad ……………….. cum aliis Bartholomeus Argolicus, Peroctius Aretinus,  et D. Joannes Canniti. Sollecitatur exuctio maleficiorum. Confirmatur ser Bartholomeus Cordella Cancellarius.

Die 18 agitur de augumento gabellarum in Comitatu de <quibus> comitativi gravantur minantes recursum ad Superiores.

Die Lunae 19 D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Bonvicinus, Nicolaus Pernensis, et Lucianus Carpinus, jurarunt officium Conservatorum praesentibus Jacobo …………… Savini et Joanne Veneto, qui alibi dicitur gener Simonis Lucentini. Carta ……………………….

Die 20 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Franciscus Guerrerius, Camillus Ciminus, ser Antonius Latinus, D. Hieronymus Rosatus, Georgius Antonius Sebastiani. Confal.rii nunc primo post annum 1538 extracti Franciscus Valgarinus, Lucas Giliutius, Jo. Baptista Antonuccius, Bartholomeus Argolicus, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Consules, Octavianus Azolinus, …………………. Perdominicus Baptista Pilae, ser Hieronymus Victorius notarius. Bancherius Generalis Castelli vacat.

Die 20 Martii Ciottus Adam retulit concilio <Mo>liani ordinasse 20 homines ad Card.lem Farnesium et ad Eccell.mum D.num Octavianum, ne communitas Moliani expolietur gabellis castri.

Die Mercurii 21 vocatur per 2 vel 3 die Nativitatis Concilium Generale Comitatus ad favorem justitiae, ad agendas gratias Pontifici de restitutione Status, et ad rectam instructionem augmenti gabellarum. Salvictus approbatur Bancherius, Jo. Antonius filius Giorgii Antonii Sebastiani mortui ponitur loco patris, jurante qualitates Hieronymo fratre carnali, et Francisco Calabria. Ser Antonius Latinus est in officio Interamne, Franciscus Guerrerius …………vit Eccell.mo Duci Octavio, Camillus Ciminus, Morpho referente in eodem …………tio est; quibus fit gratia de residentia, dummodo familia habitet Firmi (135) <fi>unt gratiae quaedam de condemnationibus. Ser Octavianus Humilis de Patrignono proponitur Cancellarius una cum ser Bartolomeo Vincentius Foleciani approbatur in Concilio, et Fatius de Fatiis et Maximianus.

Die 22 Calculatores rationum  D. Raphaelis sunt Sebastianus Savinus, et Constantius Rachamadorus. Pacerii electi de numero 60 Conservatorun iustitiae sunt Chrysostomus Baptistae  cum Jacobo Francisci, Jo. Marino Bonvicino, deleto Jo. Francisco Pacharone. Falconus Iottus cum Luciano Carpino, et D. Pompejo Azolino, deleto ser Trojano, D. Astor Martialis cum Jo. Baptista Antonutio, et ser Trojano Riccio; ser Adam cum Guido Vinco, er Francisco Grasso; Stephanus Azolinus cum Aurelio Pacharono et Antonio de Vechis, D. Pomponio Morphus cum Dominico Lucae et Antonio Montano. Ex praedictis primi prodierunt  e bussulo Chrystoforus Baptistae, D. Pompeius Azolinus, Jo. Baptista Antonutius, Guidus Vincus, Stephanus Azolinus. Cuius loco positus est D. Petrus Simon Tibaldus, et D. Pomponius Morphus. Sancitur per Mag.cos D.nos cum aliquibus  doctoribus confirmari taxam officialium.

Die 23 sancitur ut cives dent cautiones de habitando familiariter in civitate, et recusantes censeantur ipso facto privati,  et poena fidejussionum est 100 scut. Juramentum sancitur deferri a Magistratibus.

Die Lunae post festum Nativitatis, Hieronymus Savini fuit mutuator Communis in expeditione Oratorum Perusium ad Pontificem. Notarium Consulum est Officialis damnorum datorum ad Capitanei adventum. Marcus Antonius Vincentii, et Paulus Continus admittuntur ad Concilium, et Jo. Andreas de Baptistis. Proponitur quoque ser Piersanctes de Nigris, sed non leguntur suffragia. Ser Bartholomeus Cordella petit, ut fiat provisio de novo Cancellario, et dicitur expectandus D. Gentilis Billacqua, quia Cernita noluit forensem.

Die 26 Mag.ci D.ni juraverunt, et Jo. Antonius Georgii Antonii pro patre defuncto. Bancherius est Salvictus Pieri ser Salvicti, qui non comparuit, neque tres Priores absentes, unde statuitur revidenda esse Statuta et Reformationes circa absentiam civium extractorum ad Regimen, et non sit dandum eis tempus ad redeundum.

Die Martis 27 Decembris Concilium habetur civium de Regimine, et de Concilio, ac Oratorum Comitatus  quo sancitur mittere Oratores ad gratias agendas ad Pontifici de unione Comitatus et civitatis reddita, fieri augmentum gabellarum, confirmari conservatore set capitula justitiae et pacis, et alia ad beneficium universale, et impetrari

(135v) absolutionem  a quaecunque excommunicatione incursa etc.

Die 28 D. Albericus habuit in mandatis ab equitibus Lauretanis de duc.  2000 mutuandis Communi Firmano de quibus vult retinere 150 pro fructibus; caeteros 1850 solvere in Provincia. D. Bartholomeus Matheutius remisit in Urbem  duc. 620, alios mittet fidejubentibus 12 civibus Rachanatensibus, ad quos mittitur D. Petrus Simon Thibaldus. D. Gentili scribitur, ut sollicitet negocium pecuniarum cum D. Debastiano de Lucha. Agitur de his quoque a D. Montano. Accipiuntur a R.mo Conversino duc. 3060. Leguntur mutuatores ser Franciscus de Pitriolo, ser Marinus Sciarra, et Tiburtius de Aquaviva, ser Piersanctes  Lucitus de Lauro, ser Porphyrius de Monte Leone, Petrus Franchilutius de Monte Giberti, Benedictus de Grotta Azolina, ser Marius Carpinus de Ortezano, Jo. Baptista miles Lauretanus de Lauro, D. Nicolaus Cinthius de S. Angelo, Marinus Sorecus de Lauro, D. Adam Baptista Mancinus de Rapagnano, Ruffinus de Serviliano. Quorum quatuor D. Jo. Baptista D. Adamus, ser Tiburtius Vivianus, et ser Porphirius mittuntur Oratores Comitatus ad Pontificem.

Die 30  taxa habetur equitum Ill.mi comitis Sfortiae de 20 coelatis, et debitum Communis haeredibus D. Jacobi  Poligrani de Aquila reduci ad duc. auri 256. D. Catharinus de Amandula fideliter custodivit vexillum Communis Firmi  tempore separationis, et in reintegrazione illesum restituit, civilitate donatur. Fiunt gratiae condemnatis. Admittuntur ad regimen Hieronymum Mignerica (alias Migni), D. Franciscus Assaltus, Camillus Carminellus, Federicus Silenus, Hieronymus Cavalerius, Joannes Vincus, Constantius Beccarinus, civibus jurantibus eorum qualitates statutarias.

Die ultima  communitati Montis Raynaldi conceditur debitum flor. 12 reparationi palatii applicare. Carta 119 ad 244.

Rubrica

Libri 73 Consilia Cer.te 1548

Die 2 Januarii 1548 Jacobus Francisci est depositarius Communis. D. Gentilis est Romae Orator. Bancherius extrahitur Lelius Mancinus.

Die 6 Veneris D. Astor Martialis, et Bartholomeus Massutius Oratores referunt grate exceptus fuisse a civitate Rechaneti. D. Persimon Tibaldus est Commissarius Altidonae, ubi reperit nonnulla bona illius Communis occupata. Locumtenens (136) reduxit taxam militum Illr. D. Sfortiae de S. Flora ad octo coelatas. D. Julius Riccius se gesserat in Curia, ut procurator caussarum Communis ser Trojanus Riccius, qui se dicit Oratorem ad Locumtenentem Marchiae, cum ser Bartholomeo Cordella fit Cancellarius. Hieronymus Fidelis Gabellarius Portus creatus Castellanus. Jo. Marinus Bonvicinus est Commissarius Gruptarum ad Mare, D. Jacobus Vivianus Orator Aquaevivae exponit debita et calamitates suae patriae, et praestatur a Firmanis auxilium. Accipitur in numero Consilii ser Piersanctes de Nigris, exactor, Cichus Bertachinus, Pierjoannes Meci Falconi, Antonius Polidori, Cenzus Nardi Tinti, Nicolaus Bracchonus, Cicchus Baptistae Aurificis, et Jo. Baptista Flaccus.

Die 7 Vagnoctius Fatius iuravit capitula conservatorum justitiae in manibus Mag.ci D. Juliani auditoris et Mag. DD. Priorum. Scribente D. Nicolao Flacco (qui videtur Potestas Montis Fortini) et ex illa communitate, supplicatur D. Paulo Locumtenente, et permittitur ibi fieri more solito parlamenta de mense in mensem. Datur pro illis hominibus mandatum conficiendum ab aliquo doctore Firmano, et monetur D. Nicolaus et alii, ut curetur ne scandala oriantur.

Die 8 accipiuntur pecuniae in appalto a civibus S. Severini, Rechanati, et aliorum locorum, a D. Jo. Francisco Rosato duc. 2000, et ab aliis Firmanis iuxta qualitatem. Item accipiuntur pecuniae ab annumerandis in consilio cernitae, qui sunt Philippus de Portu Firmi, Antonius Orlandi, Constantius ser Stephani, Andreoctius Persancti, Antonius Vincentius Sabinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Ser Jacobus Charellus, Nicola Manzitti, ser Bartholomeus Giliuctius, Perjacobus Ufriductius, Gioctus de Gioctis, ser Persanctes de Nigris,  qui non fuit admissus, Vincentius Azolinus.

Die Lunae 9  cives offerunt pecunias aut frumenta, qui sunt Pellegrinus Baccilis salmas grani 60, Pompejus ser Dominici civis salmas 25, Vincentius Partinus scut. 100, Bastianus Savinus scut. 100, Guidus Vincus duc. 100, Jo. Baptista Savinus duc. 100, Jacobus Francisci duc 100, (136v) D. Pomponius Morphus duc. 100, Octavianus Matheutius duc. 100, ser Jo. Pierus Castanea salm. grani 26, Bartholomeus Massutius salm.25, D. Vincentius unus ex Prioribus duc. 50, D. Hieronymus Rosatus duc. 100, Camillus Ciminus salm. 25, Jo Antonius Georgii Antonii duc. 25, ser Antonius Latinus duc. 25, Thomas Pacharonus Regulator duc. 100, Pompejus Branchadorus duc. 40, D. Pompejus Azolinus duc. 50, D. Astor Martialis duc. 50, D. Pomponius Morphus iterum duc. 100, D. Jo. Franciscus Rosatus duc. 200, Baptista Pacharonus duc. 50, Gentilis de Nobilibus duc. 50, Calabria duc. 25, Ludovicus Francisci (alias Jacoboni) salm. 15 grani. Approbantur etiam Consiliarii qui mutuant pecunias in appalto,  Galeazzus Brachinus, Jo. Philippus Mancinus, Jo. Baptista Pictor, Lucangelus Argolicus, Berardinus Antonuctius, Josue Tibalductius, Hannibal Pacharonus, Joachim Francisci Savini, Vecchius de Vechis, Julius Martellus, Jo. Franciscus Franchus, Pernicola Savinus, Hieronymus Azolinus, Jacobus Persanctis Savini, Malatesta Branchadorus, Vincentius Billacqua, Perjoanni Pauli Apostoli, Vincentius Eliseus, Antonius Vincentius Spezza, Julius Tibaldus, Cichus Pacinus, Guliassius Chrysostomis, Vincentius Carpinus, Joannes Cacciacontis, Vincentius Branchadorus, Cichus Volavento, Jo. Franciscus Prencivallis, Bartholomeus Savinus, Antonius Cordella, Hieronymus Pieri, Hieronymus Perangeli Mazzantis, ser Hieronymus Pompilius Partinus, Jo. Franciscus Lelius, Antonius Branchadorus, Dominicus Cichi Solomei.

Die 9 Camillus Ciminus et ser Antonius Latinus, qui fuerant absentes, juraverunt cum  aliis officialibus.

Die 10 Cola Torronus habitator Gruptarum ad Mare juravit de bene vivendo coram Mag.cis D.nis Prioribus. In Concilio Jacobus Angeli dicitur quoque Azolini. Item D. Franciscus Assaltus legitur Sallatus consultor ornatissimus (ita jocante ser Trojano Riccio cancellario) Jo. Baptista de Nobilibus retulit gratias de sua approbatione ad concilium. Jo. Marinus Bonvicinus obtulit duc. 100, Jo. Baptista Fiorellus duc. 50, Cichus Valgarinus duc. 25, et alii plurimi, qui 4 paginis, compehenduntur. De mandato D. Gubernatoris  et Priorum nonnullis civibus taxa pecuniae minuitur, aliis augetur. D. Jo. Franciscus Rosatus dedit duc. 400. Inter cives mutuantes legitur Berardinus de Nigris, Guliassus Chrysostomi dicitur Cipriae, Hieronymus Persanctis dicitur Falconi. Cives de Regimine leguntur et nominantur 85 de numero et de consilio 83. Alii dicuntur absentes, et sancitur eos taxari a D. Gubernatore cum 15 civibus et 15 consiliariis, qui sunt Thomas Pacharonus, Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Pellegrinus Baccilis, Bartholomeus Massuctius,  Jo. Baptista Savinus, Octavianus Azolinus, Guidus Vincus, Octavianus Matheutius, Jacobus Francisci, Jo. Marinus Bonvicinus, Baronus Eltocomando, Antonius Matheuctius (alias de Veteribus), Gentilis de Nobilibus, Ciottus Adae. Consules (137) D. Franciscus Assaltus, Joannes Vincus, Cicchus Bertachinus, Jo. Baptista Flaccus, Antonius Orlandus, Constantius ser Stephani, Antonius Vincentius Savinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Vincentius Azolinus, Galeactius Brachonus, Jacobus Franciscus Savini, ser Jacobus Palmerius, Antonius de Smerillo, Thomas Magistri Joannis, Jacobus Azolinus.  Confirmantur gratiae  concessae in Cernita.

Die Veneris 13 absente D. Francisco Guerrerio Priore, donatur civilitate Magister Nicolaus Benedictus de Monte Robiano cum fratribus suis. Jo. Francisco et Jo. Philippo communitas Monturani obtulit 50 scut. pro solutione Pontifici facienda. D. Jo Franciscus Rosatus est Depositarius 20 mil. Duc., et ser Jo. Baptista Fiorellus eius notarius.

Die 14  leguntur alii cives, qui absentes erant, taxati et alii homines, tribus paginis inscripti. Inter cives habetur Baglionus Grana, Baptista Patriarcha, Franciscus Guerrerius, Petruspaulus de Campo Follonum, Androctius Falconus, Nicolaus Pergentilis Galeocti, Thomas Ottinellus cum  D. Francisco Ottinello, heredes Hieronymi Argenti, Michael Angelus Flaccus,  cum D. Nicolao, Horatius Valgarinus, Hieronymus Azolinus, D. Vincentius Guerrerius, Caesar Guerrerii, haeredes D. Pergentilis, heredes Girardi, Thomas Liverocti, Simon Manicti, Gabriel Contis Paccharoni, Franciscus Laurus, Franciscus del Monte, Vincentius Colangeli, Centius Antonii Pacharoni, Gionius Jacobi Pacharoni, haeredes Spaccasassi, Permatheus Massutius, Thomas Pieri Cichi, Lucianus Frictae,  Mag.cus D. Benedictus de Massignano, Vincentius D. Savini, Jacobus Vicus, Hieronymus Savinus, Jo. Franciscus Gulpuctius, Contes Branchadorus,  et alii vel nondum nominati, vel nonnullis ab hinc annis penitus oblivioni traditi.

Die 15 concurrunt in taxa communitates Rapagnani, et Lapedonae, et Jacobus Guerrerius.

Die 16 Pompejus Azolinus consultor dicitur Mag.cus D.nus. Proponitur Cancellarius  Magister Jo. Philippus Benedicto de Monte Robiano una cum ser Trojano Riccio, Vincentio Lauro, ser Bartholomeo Cordella, et Magistero Francisco Confecto, qui obtinuit  cuius loco eligitur praeceptor Grammaticae Magister Visitus …….. de Monte Florum.

Die 17 electi sunt ad obligandum Gabellariis Permatheus Rachamatorus, Jo. Marinus Bonvicinus,  Falconus Joctus, Chrisostomus Baptistae, D. Pompeius Azolinus,  Baronus Eltuocomando, Pieroctius Jo. Ludovici, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Persimon Tibaldus, D. Pomponius Morphus, Dominicus Lucae. Jo. Baptista Savinus est Gabellarius.

Die 20 habentur litterae B. Conversini, et D. Gentilis Oratoris conquerentes de solutione 20 mil. Duc. retardata. Habentur plurimae supplicationes (137v) pro gratiis,et Reformationes castrorum pro confirmatione habenda.

Die 2 ex litteris Bartholomei Massutii, et Octaviani Azolini, atque ex relata Jacobi Savini cives quidam  Rechanatenses invenerunt 6000 scut. et se obligaverunt pro Communi Firmano. Morphus de Morphis mittitur Sindicus ad servandos eos indemnes. Cives qui se obligant sunt numer. 61, de quibus alibi passim fit mentio. Baronus Iltuocomando dicitur Baronus Be..dini; et Petrus Paulus Tosus legitur ser Petrus Paulus Tosii.  Cives Rechanatenses sunt Martinangelus Jacobi, Antonius Jacobi Veneris, Perleopardus Pernicolai, D. Antonius Rogat.s, Jo. Baptista Honofrii, Politus Salvoni, ser Antonius Bartholomei Lazari, et Alexander eius frater, Bartholomeus Fabritii, Tholomeus Jo. Monaldi, et Antonius Franciscus Jo. Baptistae.

Die 23 D. Gentilis Billacqua Orator retulit magnum inesse periculum nisi quamcitius solutio fiat saltem octo millium scut., nec potuisse obtinere dispensationem appaltus, et rem hanc reliquisse R.do Censorio. D. Trojanus Riccius Orator a Thesaurario retulit non haberi dilationem, sed offerendam ei est aliquam pecuniae summam cum spe dilationis; a Locumtenente,  D. Thideum Fortinatem fidejuberi debere de non accedendo ad Montem Fortinum ad  milliaria 10. Accipiuntur frumenta oblata a D. Luca Branchadoro et undecumque collecta pecunia trasmittitur Romam per Bastianum Savinum. Curatur contentare castrum Moliani quod petit 100 scut. in suis gabellis pro salariatis.

Die 27 fuerunt pertractata  negocia panninorum et frumentorum. Accipiuntur pecuniae  per Baronum a Cicho Margarictio de S. Severino. A communitate Francavillae  deferenda sunt 50 scut. Ser Hannibal deferre debet a communitate Moreschi ultra 50 alia 25 scut. Sebastianus Savinus non revocatur ab Ancona. D. Vincentius Guerrerius exortatur, ut e Mantua requirat et ponat pecunias in appaltu. D. Gentilis, D. Astor, et D. Pomponius destinantur Romam cum pecuniis, quae haberi possunt, eadem die Baptista Percivallis de Recaneto commendatus a D. Locumtenente, alias dicto D. P., et a civibus Rechanatensibus eligitur Capitaneus Firmanus. Ser Trojanus Riccius additur Cancellario.

Peroctius Evangelistae cedit locum suum ser Baptistae de S. Angelo in appicciulatis. Oratores Montis Actonum  attulerunt 33 salmas grani dono dari Communi Firmi. Oratores Belmontis  50 scut. ex parte Communis sui. Jo Philippus de Smerillo per Pellegrinum Baccilem  scut. 50, et infra mensem 200. Pellegrinus <Ba>cilis fit Sindicus Communis ad promittendum castro Moliani 200 florenos (138) annuos de gabellis castri. Oratores Petrioli offerunt 50 scut. Procurante D. Hisilarii, Cichonus Marganuctius de S. Severino mutuatur Firmanis 4000 scut., et Baronus creatur Sindicus ad vendendos ei gabellarum introitus pro rata ad 10 annos.

Die 28 Gabriel Berardini de Firmo creatur Procurator Communis Firmi ad petendum pro castro Moliani quotannis florenos 200 accipiendos a Gabellariis Firmanis positis in castro Moliani. Jo Philippus testis dicitur de Nobilibus de Smerillo. Fita bulla D. Jo. Francisco Rosato de 4000 scut. solutis Pontifici, et acceleratur sollicitatio de reliquis.

Die 30 D. Lucas Branchadorus sollicitat solutionem, ne incurratur infamia et indignatio Pontificis. Procurantur a civibus frumenta et oleun, gemmas et ornamenta vendenda pro dicta satisfactione. D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccili, Jacobus Francisci, Matheus Marci, Jacobus Azolinus, et Tiberius Cautius,  Jacobus Francisci Savini obtulerunt oleum, et ser Jo. Pierus Cattaneus, Octavianus Azolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, oblationem solvendi pro Communi.

Die Martis ultima D. Pomponius Morphus Sindicus creatur de accipienda scut. 5000 a D. Hieronymo Alberico, et etiam ab aliis quibucunque, qui velint ponere pecunias in appaltu. D. Gubernator obtulit torquem auream suam et omne suum argentum. D. Jo. Franciscus Rosatus ultra 7 miliaria olei offert emere oleum a quocunque dare volente. D. Lucas Branchironus ultra 300 salmas offert tractam 400 salmarum. Sancitur eligere cives curantes 1000 salmas grani mettendas Anconam; et exactionem pecuniarum, qui sunt Jacobus Francisci, Falconus Jottus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierotius Ludovici, Antonius de Vechiis, Vincentius Ursini, Jacobus Azolinus, Antonius Polidori, Joannes Vincus, Antonius Stephani, Jo. Baptista de Nobilibus, Hieronymus Falconi. Qui non solverit in civitate per totam sequentem diem, et extra intra terminum a M. D. Priores assignandum, a Baroncello executionem  patietur. Oratores Montis Giberti offerunt duc. 50, et totidem Petrus Francolini de Monte Giberti. Carta 1 ad 127.

Die Mercurii 1 Februarii 1548 Romam afferendae sunt litterae cambii pro scut. aurei 2155 et bol. 46 (ergo reliqua habebantur). R.dus D. Lucas totum suum granum ponit in appaltu Firmi.

Die 3 relevantur indemnes D. Bartholomeus Matheutius, et Sebastianus Savinus ab obligationibus  contractis Anconae cum Jo. Cinamo et Jacobo Parenza ac sociis de 30 ballis pannorum ultrafine, et cum (138v) Vito Salomonis de ballis quinque panni carisei; et cum civibus Rechanatensibus de scut. 12 mil. Sancitur mittere Mantuam et Ferrariam ad D. Vincentium Guerrerium et D. Horatium Calistum, atque Romam ad D. Hieronymum Albericum, et ad D. Anton Jacobum Venereum, qui dignetur sumere mandatum ad se obligandum pro Communi Firmi. Ad accipiandum retractum pecunie et panninis revertitur Sebastianus Savinus cum Jo Philippus D. Pomponius Morphus. Orator Romae est Jacobus Augustinelli et Caesar Adae. Mittuntur ad Ducem Urbinatem, et ad D. Vincentium Guerrerium. Petitur licentia a Pontifice augendi in Regimine 6 palluctas, pro quibus singuli approbati solvant 100 scut.

Die 5 Mag.cus D. Baptista Percivallis capitaneus cum suis officialibus jurat officium. D. Gentilis Billacqua, qui propter aegritudinem renuerit, promittit se rediturum Oratorem Romam ………. Festa carnis privii, si videbitur Nicolaus Calvutius aggregatur Concilio. Hieronymus Fidelis civilitate donatur. Providetur de salario Mag.cus D. Dionysius Castellarius Gubernator. Custodia Bariselli 20 peditum et sex equitum  reducitur ad solitum civitatis. Petunt adscribi numero Consiliariorum D. Paulus Costantinus. D. Raphael Pernensis, D. Montanus de Montanis, D. Achilles Giliuctius, Magister Camillus Italia de Monte Giberto, physicus, D. Vincentius Polonii Meliorati, Lucas Michelangeli de Moliano, Lupidius Morosi, Jo. Antonius Savinus, D. Baptista Mancinus de Rapagnano, Paulus Jo. Adae, Cichus Terentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cicchus Petri Pauli, ser Gervasius Lauretus, Jacobus Guerrerius.

Die 7  Jacobus Guerrerius iturus est Mantuam pro Communi Firmi, referente Hieronymo Rosati. D. Petrus Mancinus cum Jo. Philippo eius nepote exhibet 2000 florenos, dicitur fuisse gabellarius Firmi tempore privationis Status, et renuntiat  actionem omnem, quam habet in gabellis Communi Firmi.

Die 8  approbantur capitula exactoris porrecta a Morpho de Morphis.

Die Veneris 10 R.mus D. Fabius Minganellus venit in Provinciam Vicelegatus, et sancitur eum visitare. Fit bussulum castrorum et arcium. Conceduntur gratiae condemnationum. Petente Luca Giliuctio ser Bartholomeus eius nepos subrogatur sibi in Regimine. Ser Lucas Cordella dicitur senex, et providendum esse  de notario Regulariae. Jacobus Augustini de Guerreris mittitur Sindicus Communis Firmi ad relevandum D. Vincentium Guerrerium, et alium quemcunque pro mutuo 6000 scut. et plus si erit necesse. Appaltus incipit Kal. Martii. Orator S. Benedicti offert duc. 50. Rapagnanus (139) Adae Jophilippus Mancinus, D. Paulus Constantinus approbantur Consiliarii.

Die 12 D. Pomponius Morphus, et Lucianus Carpinus Romae sunt Oratores.

Die Mercurii 15 D. Gentilis Billacqua et D. Federicus Vincus electi sunt Oratores ad Vicelegatum. Consiliarii approbantur D. Raphael Permensis, Nicolaus Calvuctius, Hieronymus Fidelis, D. Montanus de Montanis, D. Baptista Mancinus, D. Achilles Giliuctius, Paulus Adae, Jacobus Augustini Guerrerii, ser Gervasius Lauretus, Gabriel Mancinus, Lucas de Moliano, Horatius Valgarinus, Jo. Antonius Savinus.

Die 16 cives adunantiae pro bussulo castrorum conficiendo sunt D. Gentilis Billacqua,  D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccilis, Octavianus Azolinus, Falconus Gioctus, Jo. Marinus Bonvicinus, Octavianus Matheuttius, Jo. Baptista Antonuctius, Guidus Vincus, Vincentius Ursini. Sancitum est cives de Regimine omnes imbussolari pro castris 1° gradus, consiliarios omnes de 2° gradus; notarios omnes de 3° gradus: ad arces vero omnes cives.

Die 17 equites D. Sfortiae pro hac vice solvuntur  de pecuniis gratiarum; de reliquo vero fiet taxa pro rata civitatis et Comitatus. Ad officium notarii appaltus suffragati sunt ser Jo. Baptista Florellus qui obtinuit, ser Jo. Pierus Castaneus, Joannes filius Antonii Granae, Vincentius Freductius, ser Lucas Cordella , ser Hieronymus Victorius, ser Marius de S. Angelo imbussolatur. D. Antonius de Nobilibus, et D. Caesar Azolinus. Canonici petunt damnatum in festo Paschae donari S. Mariae in Castello, et conceditur. Filius Vincentii Partini dicitur physicus civitatis.

Die 18 Vicelegatus vult poenas conditionales et notitiam omnium quae occurrunt circa bannimenta, prohibitque fieri gratias de his,  quae comprehenduntur in bannimentis. Sancitur mittere ad Vicelegatum, ut nihil innovet, et satisfacto Pontifice, petere ne quid innovetur de reintegratione concessa in Statu et juribus Firmanis. Ser Laurentius qui redit Firmum iuxta decretum de reditu omnium civium, accepit nuntium de morte matris, et datur ei venia absentiae. D. Jo. Baptista de Nobilibus de Petriolo die 19 commendatur pro S. Severini praetura. Approbantur Conciliarii Jacobus Vincus,  Antonius Vincentius Valgarinus, ser Hieronymus Victorius, ser Persanctes de Nigris, Cichus Laurentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cichus Petri Pauli, Joannes Francisci de Matheuctis de Castro Palmarum, ser Joannes Politus,  Ramandinus de Ramandinis, Lucianus Jacobi Antonii, Lupidius Moresii, Vincentius Piccioni, ser Baptista Permarini de S. Angelo.

Die 20 Priores sunt Theseus (139v) Morronus, ser Persimon ser Pieri, Vincentius Persanctis, Evangelista Gasparis, Federicus Vincus, Peregrinus Baccinus. Regulatores Pierus Arietinus Flor., Federicus Civitella S. B., Hieronymus Patriarcha Camp.i. Confal.rii Permatheus Octinellus, Jo. Paulus Polidorus, Dionysius ser Antonii, Evangelista Gasparis, Antonius Matheuctius, Jo Paulus Montanus. Consules Gentilis de Nobilibus S. M., Antonius Latinus Flor., ser Antonius Ciminus notarius. Bancherius S. Martini Gentilis de Nobilibus. Castellari Aquavivae Branchadorus Caesaris, Gualdi Pierus Jo. Ludovici, Portus Franciscus Leffectus, Montis Falconum Vincentius Partinum, S. Benedicti Vincentius Ilioneus. Officiales tertii gradus ser Orpheus Girardus de Ponzano, ser Thomas Victorius de Petritulo, ser Leonardus de Veteribus de Aquaviva, ser Joannes Cicchi Berardi de Monte Apponum, ser Dominicus Barba de Monturano, ser Hieronymus ser Martini de Serviliano, D. Valentinus Lopidi de Monte S. Elpidio Morico, ser Franciscus Angeli de Collina, ser Vincentius Laurus de Lauro, ser Jo. Baptista Gazota de Campo Fullonum, ser Persanctes de Nigris de Firmo, ser Hercules Joannis Leo de Turrii Palmarum, ser Antonius Boctius de Ortezano, ser Persanctes Factoris de Lauro, ser Cichus Mathei de Lapedona, ser Martius Berardini de S. Elpidio Morico, ser Julius Joannini de Marano. Primi gradus Theseus Morronus, ser Theodorus Coluctius, D. Nicolaus Ramandinus, pro quo vacante Antonius ……nierii, Camillus Ciminus, Antonius Jo. Andreae, Camillus Emilianus, Pieroctius Jo. Ludovici, Antonius Hieronymi, Antonius Montanus, Permatheus Rachamatorus. Secundi gradus Gabriel Mancinus, Jo. Angelus Stephani, Jo. Baptista Flaccus, Cicchus Bertachinus, Constantius Beccharinus, Nicolaus Bracchonus, Joannes Vincus, Cicchus Tarentii, Vincentius Branchadorus, Jacobus Vinchus, Lucianus Jacobi Antonii, qui renuntiavit, Dominicus Cichi Solome, Tiberius Cautius. D. Franciscus Margaructius de S. Severino obtulit emere septimam partem gabellarum 25 mil. Scut., pro 10 annis cum anticipatione solutionis, et ad id Baronus creatur Sindicus. Idem  D. Franciscus Margaructius civilitate donatur. Qui non solvunt impositiones per totam diem  sabathi privantur officiis, et lacerantur eorum cartuciae, et nihilhominus per D. Gubernatorem obligantur solvere cum poenis eius arbitrio. Volent D. Vicelegato emere duos mulos a fratribus S. Augustini Firmi, accipiuntur a Communi Firmano, et ei donantur. Referente S. Trojano curator pecunias haberi a Mag.ro Moysi hebreo Maceratae, et mittitur ad R.dum Thomam pro venditione grani et olei mortuo Permatheo Nicolai Mag.ri Julii confalonerio Castelli. (140) D. Franciscus Octinellus probatori loco patris.

Die 21 Thomas Pacharonus, Pompejus Branchadorus, Theseus Morronus, et Pieroctius Arietinus promiserunt Mag.co D. Thesaurario solvere taxam equitum D. Sfortiae Comitis S. Florae, praesentibus Barono Iltuocomando, et ser Dario Cagnito (lege Canito).

Die 22 dicitur Legatus redire ad diem Veneris proxime futurum,  unde cras  sancitur Concilium cogere et postridie Cernitam.

Die 24 D. Horatius Pacharonus, et Bartholomeus Massutius scribunt nullam invenire potuisse pecuniam. Sancitur sumere oleum mercatoribus vendendum a Bartholomeo Mysutio, et Matheo Marci. Confirmantur gratiae Carnitarum.

Die 24 Franciscus Effectus renuntiavit arcem Portus propter senium, et oculorum orbitatem, et proponit ser Hieronymum Fidelem,  vel alium ad beneplacitum Cernitae. Corruunt muri S. Elpidii Morici, et mittuntur Commissarii, qui  etiam videant differentias illius castro cum Monte Raynaldo, et aliis vicinis. Monti S. Mariae in Georgio relaxatur medietas debiti per palliis S. Mariae in Castello a tempore privationis Status. D. Sanctes Clarignanus Orator Montis Causarii obtulit quantitatem grani; Oratores Aquavivae 40 scut. Petente Branchadoro, Polidorus Cautius ponitur eius loco pro primo extracto. Conceditur Hebreis emere mobilia a Firmanis, dummodo non intrent per januas publicas, et solvant 54 flor. mutuo gratuito. Baptista Patriarcha  sufficitur in Regularia, Hieronymo Patriarcha defuncto. Venduntur 200 miliaria olei pro reliquo satisfactionis 20 mil. duc. auri.

Die 25 Lucianus Jacobi Antonii gratiis actis ait se cogi potiori anni tempore stare in castro Campi Fellonis, et ideo renuntiavit numero Consilialiorum et officio Collinae.

Die Dominico 26 Mag.ci D.ni juraverunt, loco Federici Civitellae legitur Federicus Vincus, et loco Hieronymi Baptista Patriarcha, pro Permatheo D. Franciscus Ottinellus. Thomas Pacharonus donat suae patriae 100 scut. et hisque dat in appaltu, dummodo alii cives donent suas impositiones similiter. Ser Trojanus Riccius composuit debitum Firmi cum Monte Causario in tribus terminis solvendum.

Die ultima Morphus de Morphis et D. Jo. Franciscus Rosatus sunt gabellarii exactionis dativarum et salis. Carta 127 t.o ad 243.

Rubrica

Libri 74 Consilia Cernite 1548

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Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Conclusione del Libro 67 Consilia et Cernite 1537

(103) Die 27 dantur solita luminaria Fratribus S. Crucis. Providetur et exigitur pecunia pro guastarolibus. Habitantibus castrum S. Benedicti qui venerant de Ophida et conceditur terrenum quoddam de Monte Aquilino, sicut Sanctoro Cautio. Confirmantur etiam terrae de Monte Aquilino datae patri in favorem D. Vincentiae Jo. Baptistae de Firmo.

Castellanus S. Benedicti est affinis fratris Thomae. Ser Caesar de S. Angelo fuit exactor librae.

Die 28 agitur de recipiendo Legato in  civitatem venturo, et de salariatis, confirmandis.

Die 29 legitur juramentum magnificorum dominorum, de quibus extractis nihil dictum fuerat. Priores sunt Hieronymus Ancileus, Falconus Joctus, Franciscus Francolinus, Pieractius Jo, Ludovici, Dionysius Senegardus, Gilbertus Guerrerius. Confalonerii Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Jacobus Cordella, Antonius Ludovici. Consules Bonifatius Riccius S. B., Simon Tindalus Camp.i. Bancherius Pilae Johannes Antonii Scattoni. Desunt notarii consulum et Bancherii. Carta 343 t.o ad 431.

LIBRO 68 CONSILIA CERNITE 1537

Die 20 aprilis 1537 Mag.corum dominorum legitur extractio ut supra, excepto Jacobo Cordella; nam extractus est, Marinus Cordella, Simon Tindalus dicitur Simon Bartholomei. Notarius Consulum ser Perjacobus Urbanus. Dicitur Legatus adventasse Fabrianum. Jacobus dicitur pater Marini Cordellae defuncti, et ponitur loco filii.  Dominus Antonius Franciscus dicitur olim Gubernator. Caetera ut supra.

Die 21 Mag.cus D. Marcellus legitur Castellanus Arcis Alliorum, et donatur munere.

Die 29 in juramento Dominorum legitur notarius Bancherii ser Jo.Baptista ser Lucae. Caetera habentur ut in praecedenti libro Carta 1 ad 32.

Die 3 Maji Joannis Fruductii allata est truculenta mors ei inflicta in Castro Falleroni, ubi arma sonant. Mittuntur duo Reformatores cum Baroncello.

Die 4  redeuntibus Reformatoribus, fit jus contra occisores Jo. Ufredutiii. Requiritur Hieronymus Ancileus Prior absens. Legatus proibet accedere ad Abbatiam S. Claudii nisi cum deputatis Communitas S. Genesii petit cives Firmanos ad componendam differentiam finium inter illam et Gualdum. D. Franciscus Clarelli scribit posse Mag.cos Priores remittere terminos condemnatis in contumacia in Terra Montis Fortini. Gentilis Francisci de  Nobilibus,  qui olim cum sociis vulnera inflixerat ser Hieronimo Pernicolae recipitur ad gratiam.

Die 5 ser Felix Morronus Roma discessit Calabriam versus. Caetera ut in praecedenti libro.

(103v)Die 18 in Concilio Generali celebrato in aede Fraternitatis, Legatus orationem habuit ad Firmanos, qui eum protectorem eligerant, et ut superius habetur munere argenteo per Dominum Felicem Roma misso donaverant,  et civitatem ac Statum ei ex corde protegendum, et servandum obtulerant. Laudat charitatem et justitiam Firmanorum et fidem erga  Sanctam Ecclesiam, et jubet eos esse bono animo, et spondet se velle  concedere quidquid petierint. Dicit se impetrasse a Pontifice diminutionem unius ducati pro foculari, et reduxisse ad 4000 scut.  quibus succurritur periculo gravi Turcharum imminenti. Item reduxisse taxam vastatiorum Anconae ad 3000 scut. tota Provincia. Denique se velle dare operam justitiae Firmanae,  et per Mag.cum Gubernatorem et Mag.cos D. Priores ministretur.  Quibus respondit D. Hieronymus Rosatus. Deinde lectum Felix  Breve reductionis praedictarum taxarum, quae exiguntur per aes et libram, et castra non gravantur in bonis a civibus ibi possessis, sed cives solvunt in civitate libram dictorum bonorum.

Die 19 Communitas S. Elpidi promittit cautiones pro Firmanis, et ei aguntur gratiae. Legatus non multum curare visus est reditum magistri Baltaxaris (da Monte Alliorum) et Cancellarius asserit illum electum esse praeceptorem (deest quo loco). Auditur rumor de Castri Alliorum demolitione, quam vult Legatus. D. Jo. Franciscus Gregorius  commendat decimam  partem salarii sui quia fuit Romae Gubernator Provinciae. Legatus honorifice accipitur in viridariis Firmanorum  ad spatiandum.

Die 23 agitur de Castro Alliorum Firmanis restituendo, ut in precedenti Libro; ser Thadeus de Narnio die 24 dicit se servisse Firmanis post discessum D.  Augustini Recuperi Gubernatoris tribus mensibus. D. Franciscus Alexandri est creditor Communis, et statuuntur cives, qui ei computum revideant qui electi sunt die 26 Junii Jo. Baptista Morronus, Antonius Morphus, et Antonius Grana. Hieronymus Formichinus septuagenarius, et pene surdus, dispensatur a Cernitis. Confirmati sunt in officiis suis ser Lucas Cordella, ser Bartholomeus coadiutor, ser Persanctes Barnabei. Providetur salario Magistri Anzovini Amoratti. Carta 32 t.o ad 65.

Die 10 Junii 1537 in Concilio confirmantur deliberationes et gratiae Cernitarum.

Die 11 suffragis dantur cives exactores pro foculari et guastarolis D. Hieronymus Rosatus, Antonius Matheutius, Bartholomeus Massutius, Antonius Morphus, Jo. Baptista Morronus, Permatheus Rachamadorus, ser Jo. Baptista Florellus, ser Persimon. Cives ad promittendum et componendum Permatheus Rachamadorus, Bastianus Savinus, Lucas Hieronymus, Jacobus Francisci. Sindicus computationis pro vastarolis Bartholomeus Massutius. Ser Caesar de Trevio petit suam pecuniam de mutuo, et de servitute praestita. Eadem die Dionysius ser Antonii dicitur habuisse discessum per 8 dies pro festo S. Joannis.

Die 22 vacante loco Federici Civitellae mortui Reg.ris S. Bartholomei, Federicus Vincus sufficitur Troylus Pacharonus Regulator S. Martini et loco Francisci Morroni mortui (104) Regulatoris Campilegi ponitur Peregrinus eius filius.  D. Andrea Maximo Capitaneo datur commeatus redendi in patriam instantium feriarum tempore. Locantur in castris maritimis equites Ill.mi Domini Pauli Vitelli. Pistoja dicitur equuleo fuisse impositus, igne pedibus imposito, et Franciscus Grassus olim Regulator, et Troylo Adam imminere periculum vitae et si innocentissimus sit, et eius mors magnam afferet calamitatem publicam. Eligitur (ut videtur Capitaneus) post designatos D. Alexander Peruzzini de Orciano. Ser Hieronymus, et ser Julius leguntur praesentes Regulatores Jo. Franciscus videtur esse apud Ill.mum D. Valerium. Antonius Jo. Andreae est Castellanus Moliani. Die 26 ex litteris Card Cesarini ad Ill.mum D. Valerium habetur sibi magnae esse curae, ut Firmanis restituatur Castrum Allionum. Ex litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris Romae legitur modus quo restituendum  est castrum. Ex litteris D. Montani de Montanis Maceratae Oratoris, Cardinalis Legatus petit 65 vastatores in arce Anconae, et 50  scut. pro expeditione Turcarum. Respondetur D. Gentili, ut nisi arx possit conservari, solo  aequentur moenia cum Arce Alliorum. Interim scribitur Ill.mo D. Valerio, ut velit integrum reddi Castrum, in ultimo ut sola moenia diruantur. Idem agitur cum D. Bastiano Commissario et D. Legato D. Bono Francisco commendatur capitula de his facta inter Cardinalem Cesarinum et Legatum. Repetitur dies 11 Junii, et scribente D. Persimone Thibaldo de fidejussione ad emenda bona exititiorum praedicti Castri, respondetur petendo quae sit haec varietas D. Ambrosii. Interim rogatur Ill.mus D. Valerius, ut de his agat cum Legato, et fit mandatum in personam D. Joannis Canniti ad promittendum pro Communitate de emptione bonorum etc. Gratiae aguntur Communitati Offidae de peditibus oblatis, qui si veniant, recipiendi dicuntur cum maximo amore et gratitudine. Mittuntur quator homines de Monte Falconum et de Smerillo ad praestandam obedientiam Legato, et ad excusandum factum, quod non explicatur.

Die 12 mittitur Ill.mo D. Valerio, decretum esse,  ut nihil agatur, nisi quod conclusum fuit inter Legatum et Cardinalem Cesarinum.

Die 13 Legatus scribit se nonnullos de Offida custodes Castri Alliorum exclusisse, quia senes et male vestiti erant, et reliquisse de his in Castro 23 Offidanos, 7 Tolentinates, et 20 se supplevisse, quibus mittatur stipendium etc. His omnibus providere jubentur Mag.ci D. Priores, et Felix Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, D. Jo. Franciscus Pichonus, D. Pompejus Azolinus, Pierus Pellegrinus, Ciriacus Baldutius, Ciottus Adam, ser Jo. Baptistam Florellus, Aurelius Pacharonus, ser Stephanus Azolinus, Jo. Jacobus Beneincasa, Vincentius Ursini, Nicolaus Dolcebene, An…..na.

Die 15 Jo. Jacobus Morronus, et Antonius Morphus mittuntur Oratorem (104v) Maceratam ad Concilium Pro.le. Fit mandatum compositionis inter Montem Elparum  et Montem Rynaldum D.ni Pompejo Azolino, et Persimoni Thibaldo. Laudatur Octavianus Humilis de Patrignone, et donatur civilitate. Nicolaus Permathei de S. Elpidio eligitur ad extimanda bona exititiorum Castri Alliorum iuxta capitula Cardinalis Cesarini et Legati. Repetuntur praedae factae in castro Petrioli de inde legitur.

Die 27 Maij Vicus Chiarellae et Rocha capta a D. Marcello et commendantur illa loca

Cardinali Cesarino, ut protegat et commendet D. Legato.

Die 30 Maij D. Legato commendantur nomine Castri Alliorum, qui ab omni caede liberi sunt. Kalendis Junii habentur litterae Legati scriptae Magistero Julio eius Phisico, quibus significat calicem et alias ab exititiis castri Alliorum res et sacrario subraptas fuisse restituitas, et plurimos eorum petiisse Romam, nec potuisse caussam revocari ad Legatum. Oratores electi, ut subito restituatur Castrum a Legato, fuerunt D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Petrus Simon Thibaldus, ser Lucianus Carpinus dicitur olim fuisse Commissarius Turris Palmarum.

Die 3 D. Angelus Dei Bufalo respondit Oratoribus, mentem esse Pontificis reddendi Castrum; facta solutione a Communi Firmi de tertio stipendio, et receptis in Castro exititiis etc. Magister Federicus de Marioctis de Matholica (dicitur per errorem de Matticula) litteris laudatur de bene actis in suo munere arithmeticae. D. Andreas Maximus commendatur pro Rachanati Praetura. Hieronymus Formichinus septuagenarius eximitur ab obligatione veniendi ad Cernitas. Reperiunt acta die 10-11-12-33 Junii, 19 Maji etc. Carta 65 t.o ad 157.

Die 1 Julii 1537 Turcharum suspicio annuntiatur. Ill.mus D. Valerius rediens a Legato dicit eum velle demolitionem Castri.

Die 2 Rev.dus D. Tiberius Corradum cum litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris  super rebus castri Alliorum nuntiat addendum in causa Troyli et aliorum civium Commissarium, et protestatur de nullitate processus, quia cives obedierunt voluntati et decreto Cernitae in providendo, custodiendo, conducendo pedites etc. Mittuntur Commissarii Bastianus Savinus, ser Hieronymus Patimalus, Baptista Adae, Perus Baccilis, Gentilis de Nobilibus, Lucas Giliutius, et Jo. Andreas Ciceri cum Longobardis, et malleis ferreis, piconibus aliis que instrumentis ad demolitionem Castrum, sed media via steterunt, atque redierunt re imperfecta etc.

Die 8 Pellegrinus Baccilis missus est ad Castrum cum guastarolis et 200 peditibus. Deinde reditur ad mensem Junii, diemque tertiam, et sancitur rogari Legatum, ut sua intersit ne Firmani illudantur de Castro Alliorum. Adduntur Oratores Romae Octavianus Azolinus, Jo. Jacobus Martinus, Federicus Vincus. Ser Persimon Marini creatur depositarius librae.

Die 6 Junii leguntur extracti castellani, ser Hieronymus Angelita Moliani, Aquavivae Felix Guerrerius, Gualdi Felix Pacharonus, Montis Falconum Lucas (G)iliuctius, (105) Benedicti ser Marianus Sanctis, Portus Vincentius Stabilis (desunt extractiones Mag. D.orum) et die 22 leguntur solum Regulatores qui supra.

Die 26 Junii  agitur de vastatoribus mittendis Anconam,  et de collocandis militibus in oris maritimis.

Die 27 D. Bonfranciscus Camerarius Legati petit vastatores ad demoliendam arcem et muros Castri Alliorum. Respondetur per Cancellarium cives expectare a Protectore, ut conservet capitula inter eum et Cardinalem Cesarinum inita.

Die 1 Julii iterum D. Bonfranciscus Camerarius et Auricularius Legati petit devastatores, et attulit Breve Pontificis de demolitione arcis et murorum; et Ill.mus D. Valerius retulit a Legato, illum velle restituire Castrum, data saltem cautione de dicta demolitione, quae remittitur ad Concilium Gen.le.

Die 6 commendante Ill.mo D. Juliano Cesarino, D. Silvius Arcerius de Civitella post D. Alexandrum Peruzinum eligitur Capitaneus. Ex litteris Legati ad Mag.cum Gubernatorem Firmi mittuntur ad accipiendam possessionem Castri Alliorum Jo. Franciscus Rosatus, Caesar de Nobilibus, Ludovicus Vincus,  Conceptus Vincus, Bonfilius Morronus, Octavianus Azolinus, Antonius Matiutius, Bastianus Savinus, Baronus Eltocomando, Baptistae Adae, Costantinus Adae, Falconus Periocti, Chrysostomus Baptistae et alius qui recentiori atramento videtur deletus, Caesar Adam, Dominicus Lucae, Jacobus Francisci.

Die 7 agitur de vastandis muris Castri, sed consultores non conveniunt. Deinde in alia Cernita repentina sancitur expectare Concilium sed interim conservari indemnes qui se contulerint ad demoliendos muros. Demum fit mandatum D. Montano de petenda praeceptorum revocatione, et de interponenda appellatione.

Die 8 litterae Cardinalis Cesarini, et Gentilis Billaquae Oratoris habentur, ex quibus sancitur in Consilio demoliri muros Castri Alliorum, quamvis habeatur praeceptum Legati de nihil innovando in Castro. Promittitur tamen per civitatem, non offendere homines dicti Castri, et relinquere eos pacifice frui suis bonis in eodem Castro;  et mittuntur Anconam ad legatum 40 vastatores. Conficiuntur instrumenta bellica. Commissariis protestantibus, quia Castrum est sine custodibus, eliguntur novi Commissarii ad demolitionem murorum: Hieronymus Assaltus, Antonius Morphus, Pellegrinus Baccilis, Lucas Hieronymi, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Paulus Montanus, Falconus Joctus.

Die 10 Vincentius Partinus praeteritis diebus,  et hodie legitur Prior Priorum. D. Montanus de Montanis Orator retulit, Legatum promisisse verbis praeceptum circa murorum demolitionem, sed non recognoscet dummodo de caetero non innovetur quicquam: revocasse ad viam juris caussam civium promissorum; velle (105v) cautionem de pacifice relinquendis hominibus Castri Alliorum ut fruantur suis bonis, deputatis duobus civibus ex parte Firmanorum, et duobus ex parte Legati, ut cuique redditur quod suum est.

Die 11 iterum rogatur Legatus, ut velit concedere executionem Brevis ut Firmani demoliantur muros, et praestari cautiones a civitate, non a particularibus. Providetur de justitia exequenda secundum jus in Castro Alliorum. D. Montano de Montanis Oratori committitur, ut referat D. Legato ut dignetur notum facere, quod siquis velit redire in Castrum Alliorum, redeat intra triduum, quo elapso post litteras D. Priorum habitas incidant in poenam non redeuntes ad habitandum, si postea inventi fuerint in Castro vel eius territorio. Et quia illi exititii, quum non sint demoliti muri, molestant homines Status Firmani, et turbant ipsorum res, D. Joannes Cannitus advocatus et procurator Firmi protestatur ante D. Tarusium Gubernatorem de executione Brevis pro demolitione murorum, et de provisione, ne existitii turbent homines Firmi, Comitatus et Castri praedicti in personis, vel bonis, nec armatas faciant, secus non teneri de scandalis etc.

Reformatores ad bimestre sunt Lucas Giliuctius, Felix Guerrerius, Ippolitus Caesaris, Jo. Andreas Paganelli, ser Dominicus Mazatinus de Petritulo, Petrus Francisci de Monte Giberto, Antonius Picolinus de Marano, ser Jo. Jacobus Christaldus de Campo Fellonum, N.N. de Fallerono, ser Joannes de Ripa Cerreti.

Die 14 Quiriaco Baldutio Prior Priorum, iuxta litteras D. Montani de Montanis non respondetur Legato, qui differt praecipere demolitionem Castri, sed banniti Status Ecclesiae capti transmittuntur ad eum, et Antonoctius Schiavtti  discurrens per agrum Firmanum requiritur ut capiatur, et illico suspendatur. Dicuntur exititii Alliorum eripuisse res habitatoribus, et qui sunt pro Firmanis fuisse expoliati.

Die 17 Breve Pontificis iubet restitutionem Castri Alliorum in manibus deputati a Legato cum mandato restituendi pecunias Oratori Firmano solutas pro Castro. Accusabantur Firmani de espulsis hominibus Alliorum post restitutionem Castri, quibus concessae sunt represaliae. Mag.cus D. Gubernator Tharusinus fidem facit pro veritate, quod a tempore habiti Castri de manibus D. Marcelli non ex illis hominibus cum suis bonis erant in Castro. Abierant enim cum suis bonis ante restitutionem propter monitiones et minas vice legati, de quibus explorari potest veritas a castris circumvicinis. Imploratur auxilium Ill.mi D. Valerii, et Ill.mi D. Petri Alovisii Curatur reductio hominum Alliorum ad Castrum; et emptio honorum non redeuntium ducatis 1000.

Die 20 in imminentibus periculis Reipubblicae voverant Matronae Firmanae civitatem argenteam Virgini Lauretanae, et creantur depositarii pecuniae D. Marianus Pernensis, et Franciscus Savinus. Collectores vero Thomas Bibliopola, Perdominicus Marcutii, ser Dominicus promisit Octaviano Azolino (106) se plurimos exititios reducturum ad Castrum, si eius caveatur. Sancitur poena capitis contra offendentes  aliquem ex ipsis. Quaeritur Consilium a Repubblicis Firmo benevolis ad jurandum Republicae Firmanae. Scribitur ad D. Philippum de Rachanato teste quod exititii ante restitutum Castrum exierint.

Ill.mus D. Stephanus Columna petit solutionem pro vastatoribus Anconae, referente Bartholomeo Massutio, qui Macerata rediit Orator.

Die 22 Ill.mus D. Valerius laudat destinationem Oratorum Romam, et consulit ut bene informent et justificent caussam et res civitatis apud Pontificem, et si ipse velit constare in sua sententia, alluquantur Oratores Imperatoris, quibus ipse D. dabit litteras, ut supplicent Suam Sanctitatem pro hac civitate, ne amplius molestetur; et si inexorabilis sit, petatur ut Firmum evellatur a legatione. Si res in deterius labatur, revocetur Hieronymus Branchadorus, aliique cives ad opitulandum Patriae, et promittit se curaturum apud Dominationem Venetam, ut civitati iuvetur. Item commendandum monet Troylum  ut privatum civem, et Legato respondendum, Firmanos non impedituros; quominus si velit ipse recipiat Castrum Alliorum; si vero velit ut ipsa communitas faciat hanc restitutionem, restituat pecunias a Firmanis solutas pro emptione Castri. Oratores electi sunt D. Gentilis Billaqua, D. Pompejus Azolinus, D. Montanus de Montanis, Jo. Baptista Morronus, Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massutius, Octavianus Azolinus, Bastianus Savinus; de quibus quattuor decernuntur. Respondetur Legato, Castrum esse apertum et demolitum unde potest ingredi et exire pro suo arbitratu, et quum fores fuerint combustae ante resignationem Firmanis factam, ipsemet sumat meritum supplicium de iis, quos invenerit delinquentes. Publicatur absolutio delictorum civium.  In Concilio Oratores statuuntur praedicti Doctores Legum cum Jo. Baptista Morrono.

Die 24 affertur rumor, et a quibusdam Fratribus Observantinis confirmatur in Monte Albotto esse 3000 peditum, qui illic male se gerunt, et timetur ne huc proripiant. Dionysius est Prior Priorum.

Die 27 in festo Assumptionis fiunt solum luminaria et cursus. Ser Caesar Coluccius reficitur de animalibus sibi interceptis in castro S. Angeli pro Repubblica. D. Hieronymo nepotis Jacobi Cordellae cum licentia traditur nuptui in Monte S. Mariae in Georgio. D. Hieronymus Anglicus (alias Angelico) electus est a Secretis Repubblicae Rachanatensis, eique sufficitur Castellanus Moliani Jo. Marinus Casella. Deinde replicantur quae dicta sunt die 6-7 et circa demolitionem agitur die 9; prout supra Carta 158 ad 252.

Die ….. Augusti 1537 legitur Guerrierius D. Persanctis receptus ad gratiam Petrus et filius. (106v) Cives necati sunt in  castro Falleroni, et sancitur lex contra uccisores civium ac Ill.mo duci Camerini scribitur pro capiendis interfactoribus in suo territorio. Providetur quia exititii Alliorum confugiunt ad Montem Ulmi, et Castrum Alliorum est sine gubernio. Legatus prohibuit solemnitates in festo Assumptionis sed invitatur ad festum Legatus, dante bravium Ludovico Vinco. Pedites de Monte Albotto dicuntur confluxisse Maceratam, et praeficiuntur sex cives ad cogendos milites pro defensione civitatis.

Die 13 D. Petrus Simon est Prior Priorum. Ser Philippus Maceretus da Compo Fullonum Orator se contulit Romam. Citantur cives a Legato declarandis incidisse in multas poenas propter demolitionem murorum castri contra mandatum eiusdem; de qua re rescribitur ad Ill.mum D. Petrus Alovisium, auditur adventus Turcharum prope diem. Pierus Baccinus cum aliis civibus  ad defensionem deputatus est. Revocantur cives in civitatem. Marescallus dicitur adventasse in castrum Lauri.

Die 15 dicuntur  castrum versus adventasse 400 pedites, quamvis narrentur irruere Castrum S. Viti occupatum ab Esinis. Significatur castris,  ut cum denuo suspicio Turcharum habeatur, se contineant in armis et sub Commissariis Firmanis. In cursu bravii habita et quaestio quia equus Ludovici Vinci, qui praeteriit equum D. Antonii Giliuctii, percussus fuit a quodam de Monte Reali, et auriga equi Federici Morroni,  qui secundus intravit Ecclesiam, rapuit bravium secundum de manibus Jo. Andreae  Mansueti. Ergo equi cursores intrabant tunc Ecclesiam S. Mariae in Castello. Praesens fuit huic festo R.mus Ludovicus Furconius Ep.us.

Die 22 referentibus dominis Laurentio Angelo et Joanne Barabutio Oratoribus, Legatus distulit sententiam declaratoriam incursae poenae ad sex dies, et in penultima quum Romam sit abiturus, vult solutionem ultimam focularis, et resignationem Castri dicuntur pedites abituri per iter maritimum, et coguntur quingenti pedites sub Commissariis Jo. Francisco Calisto, Theodoro, Venero Permathei, ac Thoma Pacharoni ad tuendam civitatem et castra maritima. Provisores sunt Antonius Grana, Pellegrinus Baccinus, Baronus Altocomando, J. Marinus Bonvicinus, Martinus Paladinus cum ser Jo. Francisco coepit quosdam Thucros Officiales Ortizani ser Raynaldus ser Baptistae de Monte Giberto, Altidonae ser Antonius Marini de Lauro, S. Petri Morici ser Ventura ser Julii de Monte Falconum. Reliqui omnes desunt. Guidus Vinc(i)us legitur in Officio Appicciulati, et renunciat nisi solvatur ei Bulla. Ill. D. Stephanus et Commissarius Pontificis qui bene egerat in commendatione Firmanorum in trajectione militum, munere donantur. Rechanatenses et Elpidiani fidejusserunt pro Firmanis de emptione bonorum extitiorum Montis Alliorum, et relevantur indemnes tres furcae justitiae Firmanae traditi necati sunt. D. Camillus de Lauro commendatur pro Montis Robiani. (107) Prior Priorum die 20 est  Antonius Spinuctius. Deest extractio officia ….ura. Interposita est appellatio contra sententiam Legati in Firmanos.

Die 25 Augusti Jo. Marinus ser Cipriani, et Antonius Morphus extimatores duxerunt granum flor 2 bol.30, hordeum flor.1 bol.24, speltam flor.1.

Die 26 legitur Card.lis Farnesius electus protector Firmanorum. Comes Acetus erat Orator Romae cum aliis duobus civibus. Felici Pacharono castellano Gualdi petendi subrogatur Gaspar ser Stephani. Confirmatur decretum de familiari abitatione civium in civitate,  alias lacerentur, et succedant appicciulati extrahendi. Agitur quod sub praesenti  Summo Pontifice, et consultato Cardinali Cesarino, civitas cum Comitatu sit sub R.mo D. de Farnesio. Lactantius et Gaspar ser Michaelis de Sarnano amantissimi Firmanorum donantur civitate.

Imbussolantur cives etiam appicciolati qui de 15 in 25 dies mittantur ad arcem S. Petri de Aliis. Carta 253 ad 289.

Die 2 Septembris 1537. Priori Priorum D. Petro Simone Patrasso, legitur in litteris Oratorum indignatus Pontifex de non soluto ducato focularis de quinque ex Catro Alliorum olim interfectis. Proponitur Ill. D. Petrus Aloysius protector. Committitur Oratoribus, ut postulata a Pontifice executioni mandari iuvent ita, ut Firmani removeantur a Legatione Cardinalis Tranensis. Cives exactores sunt Antonius Granae, Thomas Pacharonus, ser Theodorus, Jacobus Ludovici, Joannes Scattoni, Permatheus Nicolai Magistri Julii, Permarinus Branchadorus, ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Cichus Cipriani, Camillus Ciminus, Cacciacontes, Morphus, Stephanus Azolinus, Colangelus Ilioneus, Peroctius Ludovici, Dominicus Lucae, Branchadorus (Caesaris), Jo. Paulus Polidorus, Cicchus Hyppoliti. Deinde habetur Concilium, in quo sancitur mittere Romam Religiosos Guardianos et Priores Conventuum Firmi, qui testimonium perhibeant de veritate contra calumnias civitati inflictas. Confirmantur leges contra extrahentes rerum genera et contra non habitantes familiariter. Eliguntur, qui curam gerant pubblici boni, duo cives, et duo consiliarii per contratam, et sunt Petrus Paulus Pervenantii ac Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacobo Angeli, et Permartino patri Pauli, Hieronymus Assalti et Perantonius Mancinus cum Mariano Sgraffia et Pernicola Jo. Georgii, Jo. Baptista Persanctis et ser Theodorus Persanctis cum Polonio Baptista et Thoma Pieri Cichi, Nicolaus Adam, et Pierus Jo. Ludovici cum Antonio Piermathei et Baptista Adae, Aurelius Pacharonus et Antonius Calisti Pacharoni cum ser Grisancte Antonii et Jo. Andrea Antonii; Felix Guerrerius, et Jo. Paolus Montanus cum Persancte Baptistae et Hyppolitus Caesaris

Die 4 amici D. Ludovici Vinci scribunt Ill.mum D. Pierum Aloysium (107v) cum 4000 millibus peditum ad damna Firmanorum venturum, et Roma intra quatuor dies exiturum. Idem scribunt Oratores ser Lucas Cordella missus ad Hieronymum Rosatum aegrotantem retulit consilium eius, ut mittantur Romam cives ad implorandam misericordiam, et ad Ill.mum D. Valerium ac Hieronymum Branchadorum copiae litterarum, ut succurrant. Petitur a D. Valerio equus dono dandus Ill.mo D. Petro Aloysio. Dicitur equus esse Recineti. Scribitur Ill.mo Stephano et Constantio, ut opitulentur.

Die 5 Oratores destinati ire recusant. Baroncellus dicitur Magnificus.

Die 6 dicuntur ad defensionem civitatis convocandi Ill.mus D. Valerius, Caesar de Nobilibus, Hieronymus Branchadori ed alii cives. Proponuntur Oratores recusante D. Petro Simone Patrasso, R.dus Vicarius, D. Nicolaus Pacharonus et D. Franciscus Fr Cantalicius persuasit Cernitae, ut ad placandam iram Dei fieret remissio dirae imprecationis jam extintae. (Hac est excommunicationis, S. Eleutherii, quae fiebat candelis extintis) super bonis Reipublicae. (Hic Fr. Cantalicius erat S. Felix de Cantalicio, cuius sanctitas sub ea tempestate incoeperat florere). Idcirco impetratur absolutio per R.dum D. Vicarium.

Die 7 ab Ill.ma D. Joanna M.a per Regulatores  emitur equus. Loco Octaviani Azolini aegrotantis deputatur Peregrinus et pro Ludovico Vinco, Joannes Vincus cum aliis supradictis duodecim Capitaneis peditum ad  custodiam civitatis.

Die 8 Oratores scribunt Summum Pontificem nolle veniam concedere Firmanis,  et exploratores nuntiant D. Perum Aloysium venire. Sancitur facere obedientiam superioribus, si petant honesta; si vero veniant offensuri, defendere armis civitatem. Providetur nequis affendat aliquem, nec tollat res civium. D. Joannes dicitur  Capitaneus et Baroncellus Firmanorum. Cives ad exigendas impositiones statim solvendas superiori bus sunt Petrus Paulus Pervenantii, Hieronymus Percontis, Baronus, Pierotius Ludovici, Antognotius Calisti, Dominicus Lucae. Ad curam civitatis Pellegrinus Morronus, Ludovicus et Joannes Vincus, Jo. Franciscus Rosatus, Petrus Baccilis, Federicus Morronij, Jacobus Branchadorus, Ciottus Adammus, Falconus Joctus, Jo. Jacobus Mancinus, Sanctes Pellegrini, Octavianus Azolinus, Trojanus Riccius, Chrisostomus Baptistae. Eadem dieIll.mus D. Petrus Aloysius dicitur adventare, et D. Federico Vinco ac ser Persimone nuntiantibus Ill.man D. Joannam M.am discessuram, suppliciter rogatur ne discedat, sed consulat patriae et instet ut Pontifex placetur. Carta 290 ad 320.

Rubrica

Libri 69 Consilia Cernite 1538-1539-1540

  Die Veneris 18 Januarii 1538 desunt menses anni 1537 Octobr. Nov.bris et Dec.bris. Ore Priorum Perantonio Mancino et Gubernatore Firmi Mag.co D. Salvatorii Pacino (108) de Colle agitur ad solvenda impositione focularis, et equo Ill. D. Joannae Mariae donato Ill. Duci de Castro, et taxa Secretariorum, et D. Sebastiano Ansovino mercatore anconitano pro lignis datis Castellano Anconae. Cives et populares dicuntur missi Romam ad SS.mum D.um.

Die 20 Spiritualis Marchiae terminavit differentiam inter Montem Prandonum et Aquavivam. Providetur de recuperandis 800 ducatis mutuo datis R.mo Episcopo della Barba. Cives deputati ad impositionem collectae sunt Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Federicus Vincus, Jo. Mancinus Bonvicinus cum Conciliariis, ser Jacobo Palmerio, et Baptista Jo. Adae.

Die 25 mittendus est Orator ad Vicelegatum die dominico proximo, ut cum Oratoribus Provinciae reperiantur 2000 remigia. Prior est Ludovicus Francisci. Communitas Auximi misit electione suae praeturae ad arbitrium Firmanorum. Thesaurarius petit  solutionem equitum levis armaturae Pontificiae. Firmi habentur focularia 700. Ser Jo. Petrus Castaneus est depositarius a tempore quo civitas Firmi erat sub Ill. D. Petro Aloysio. Carta 1 ad 9.

Calendis Februarii 1538 ser Franciscus Fortuna de Rotella est Cancellarius Ill.mi D. Valerii Ursini, et petit 200 ducatos pro equo vendito Communi Firmano, et donato Ill.mo D. Petro Aloysio.

Die 6 fit impositio animalium a Civibus et Conciliariis deputatis. 

Die 10 adduntur duo Conciliarii deputati Joannes Perusini, et Tiberius Cautius. Fit descriptio hominum ab anno aetatis 18 ad 40, frumenti et hordei pro bello contra Turcas, Priore Priorum D. Hieronymo Rosato. Impetratur absolutio a censura contra renitentes bona Reipubblicae iuxta consilium viri religiosi devoti, et vitae spiritualis, de quo supra et per octo dies continuos a singulis Religiosis celebrantur Missae, et fiunt orationes pro animabus dimenticatis Purgatorii. R.dus Spiritualibus terminavit differentias praedarum inter Montem Ulmum, Firmum, Aquavivam et Asculanos.

Die 3 Thesaurarius scribit introitus Firmanos non sufficere ad solvendas impositiones etc., et non vult solvere salarium Mag.corum D. Priorum, nec aliorum. Respondetur D. Bindo Altovito, Thesaurario Provinciae, et scribitur Legato ne tollantur salaria. D. Fabius Alcolinus de Rocha contrata advocatus Curialis iterum conducitur advocatus pro Firmanis sine provisione in his temporibus procellosis propter miseriam civitatis. Commendatur D. Petrus Perjacobi aromatarii de Monte Rubiano pro Fabriani pretura. Ser Persimone ser Pieri depositario,  fit exactio vastatorum Anconae in Comitatu de tempore elapso, et de impositionibus praeteritis exactis providetur familiae Palatii. Redit ab Urbe (108v) D. Gentilis Billa cqua Orator.

Die 20 Priores sunt Vincentius Calvucius, Jannes Fatii, Caesar Pieri, Colangelus Ilionei, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius. Regulatores Troylus Adammus Flor., Antonius Matheutii de Veteribus S. B., Antonius  Morphus Camp. Confal.rii, Vincentius Partinus, Pacharonus Jacobi, Bartholomeus Massutius, Caesar Adammus, ser Julius Morica, Constantius Montanus. Consules D. Ludovicus Angelita Cast., Hieronymus Percontis Pilae, ser Nicolaus de Morpho notarius. Bancherius Castelli D. Persimon Petrus Columnellus capitaneus Hispanorum, qui permanet in Regno, recipitur cum honore.

Die 22 satisfit Ill.mae D. Joannae Mariae Ufridutiae Ursinae de pensione domus, quam habitat Magister Macilentus. In prioratu vacante ob mortem Joannis Fatii admittitur Vagnotius Fatius eius filius, jurantibus eius facultates iuxta ordinem Statutorum Jo Marino Casello et Jo. Marino Bonvicino. Item Jo. Antonius Adam frater carnalis Troyli defuncti subrogatur ei in Regularia, nullo alio concorrendo et in regimine. Scribenti Collegio Provinciae de rata Oratorum ad SS.mum de non gravando Provinciam de remigiis, respondetur civitatem per suum  Oratorem acceptasse portionem suam remigum.

Die 24 Sebastiano Persimonis Priore Priorum, Mag.ci D.ni juraverunt, aegrotante Vincentio Calvutio, absentibus D.Dominico, Jacobo Guerrerio, et Jo. Antonio Adae, qui Troylo suffectus erat. Camillus (Sav)inus est loco Caesaris Pieri, et Vagnotius Fatius loco Joannis Fatii: juramentum deest Confal.rum. Consulum et Bancherii. Carta 9 t.o ad 20.

Die 7 Martii 1538 D. Vicelegato petente 50 remiges pro galeris Pontificis, scribitur ut reducatur numerus hominum civitatis. Fit exactio de compositione, sive gratia.

Die … Vicelegatus et Paulus Justinianus commissarius Pontificis instantissime petunt 50 remiges, et expediuntur. Thesaurarius petit omnes condemnationes a 30 annis citra. Consulitur in adventu Pontificis ad Templum Lauretanum per Oratores petere reintegrationem Status et non gravare de debitis taxarum tempore antecedenti Status privationem.

Die 13 Oratores ad Pontificem eliguntur D. Gentilis Billacqua, et Jo. Franciscus Rosatus, pro quibus 20 bol. quilibet civis solvit.

Die 17 ser Jo. Francisco Rosato suis curis distento proponitur Antonius Permathei Orator.

Die 18 Vincentius Adam renunciavit regimini.

Die 24 ser Hieronymus est exactor ducati focularium. Communitas gravatur exactionibus et debitis ita, ut cives de foculari solummodo tenentur libris 50, et populares 25. Etiam qui non habent  ad solutionem domorum. Legitur haeres Joannis Ufriductii officialis damnorum datorum.

Die 27 ser Marianus Carpinus, et Alexander Pacharonus sunt extimatores olei ad flor.52 promiliari quolibet spaciato.

Die 29 post multam varietatem (109) suffragiorum protestantibus Mag.cis D. Prioribus, et D. Hieronymo Rosato, Antonio Morpho, et aliis, et cogente D. Gubernatore sub poena amissionis omnium bonorum, sancitur est solveri, et invenire remiges pro galeriis Pontificiis. Cives electi ad equitandum pro remigibus sunt Falconus Joctus, Jo. Baptista Persanctis, , Jo. Marinus Bonvicinus,  Cacciacontes Jo. Baptistae, Lucas Giliuctius, Pierus Baccinus, cives et consiliarii electi, ut cogerent remiges in civitate, sunt Peregrinus Baccinus, Franciscus Francolinus, Ludovicus Francisci, Baptista Permarini Adae, Dominicus Lucae, Franciscus Calabria, Jacobus Azolinus, Dominicus Cruciani, Polonius Baptistae, Cichus Discretionis, Theseus Nicolai, Dominicus Mathei.

Die ultima agitur de remigibus, infecta re, quia non potuit sufficiens numerus pecuniae inveniri, et habetur mandatum comparendi Maceratae. Carta 21 ad 36.

Die 5 Aprilis 1538 Jo. Baptista Morronus redit Orator a Legato, et ser Troyanus Riccius a Commissario remigum, ac D. Gentilis Billacqua et Antonius Permathei a Pontifice.

Die 7 transactato macello Luciano de S. Elpidio ad Mare Antonii filio deputantur cives exactores collectarum Jo. Franciscus Pacharonus, Lucas Giliutius, Ludovicus Francisci, Pierus Baccinus, Antonius Calisti Pacharoni, Antonius Ludovici pro quolibet contrata.

Die 11 Jo. Franciscus Rosatus Orator a Legato redit, hortaturque cernitam, ut mittat cives pro defensione rerum et jurium Communi Firmi, et de interesse passo in emptione Montis S. Petri de Alliis. Salarium Magistri Macilenti ordinatur solvi a Camera Apostolica, quae occupaverat Firmanis introitus gabellarum et salis, quos tenebat Jo. Franciscus Rosatus, et Legatus jubet mittere homines bene informatos de eius credito, et computu Communis ad Pontificem. Perantonius dicitur de (d)irectis.

Die 13 D. Franciscus Catena venetus mutuavit pecunias pro Communi Firmi  D. Gentili Billacqua, et Federico Vinco.

Die 22 Priores sunt Joannes Magister Marii, ser Persimon ser Pieri, Sebastianus Savinus, Ludovicus Vincus, ser Julius Morica, Alexander Morronus. Confal.rii Nicolaus Pacharonus, Jo. Paulus Polidorus, Caesar Pieri, Branchadorus Caesaris, Federicus Civitella, Nicolaus Amici. Consules S. M. et Flor. desunt cum notario. Bancherius Pilae D. Pompejus Azolinus. Carta 36 t.o ad 42., quae scripta non est, et deest Dominorum juramentum.

Die 5 Maij 1538. Superiori mense, et nunc leguntur represaliae, et executiones in (109v) animalia civium factas pro debitis Communis Firmi. Habetur Commissarius medii ducatus pro centenario solvendo infra octo dies, et litterae Gubernatoris Comitatus, quibus consulit recurrere ad Pontificem de nimio gravamine huius impositionis ascendentis ad duc. 6600. Revidentur computa D. Ludovici Strozzi. Caesar Tammurus solvit sex florenos Marescallo pro Commune Firmano. Satisfit D. Sebastiano Ansovino de 218 ducatis.

Die 8 fit instantia ut exactio Comitatus olim Firmi fiat in effectu, ne communitas Firmi patiat amplius damnum de interesse.

Die 17 praesentibus Peroctio Ludovici Laurentii et Jo. Ludovico Emilii praesentatur Peregrino Baccino electio Capitaneus S. Claudii ultra flumen Chienti facta a Cardinale de Gaddis Episcopo et Principe Firmano. D. Ludovicus Strozius Camerarius Episcopatus Firmani dederat electionem, sed habentur bandimenta Legati prohibentia solitas nundinas S. Claudii. Proponitur mittere Oratorem ad Vicelegatum cum Sinibaldo de Gaddis et D. Ludovico Strozzo pro defensione jurium Cardinalis et Communis.

Die 23 ser Jo. Baptista Florellus fit depositarius medii ducati Magister Ansovinus Amoractus rogatur ut contentus sit denariis solvendis  a Camera: quod si Camera noluerit persolvere, licentiatur. Idem dicitur Magistero Macilento. Die ultima ser Thomas de S. Angelo est Officialis Montis Pietatis a communitate Rachaneti. Carta 43 ad 54.

Die 21 Junii 1538 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Matheus Ciarpellae, Gaspar Evangelistae, Jo. Franciscus Rosatus, Venerus Permathei. Regulatores Nicolaus magistri Julii Cast., ser Marianus Carpinus Pilae, Vincentius Adam S. M. Confal.rii Baptista Nicolai Chrysostomi, Falconus Ioctus, ser Trojanus Riccius, Antonius Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Sebastianus Persimonis. Consules Federicus Vincus S. B., Antonius Ludovici Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. M. D. Franciscus Clarellus.

Die 23 ser Jo. Pierus Castaneus Orator ad vicelegatum et ad  D. Pompilium in Macerata, et Jo. Franciscus Pacharonus Orator ad Commissarios remigum in Ancona ferunt 24 ex eis post consignationem partim aufugisse, et partim aegrotasse, unde petunt reintegrari a Firmanis numerum sub poena relaxandi Marescallum contra homines civitatis.

Die 14 Julii cogitur Concilium pro Oratoribus destinandis ad Pontificem ad  (110) pretendas exgravationes, restitutionem introitum, et proventum etc. Dicuntur impensae caussa Marescalli quotidie crescere, et sancitur solvi de libra veteri debita a castris Comitatus olim Firmi.

Die 18 Augusti legitur Marescallus intercepisse animalia Firmanorum pro taxis Secretariorum, et a Commissario medii ducati minitari de  relaxandis represaliis, nisi infra quinque dies satisfiat de integra summa, referente ser Trojano Riccio Oratore.

Die 20 Augusti Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Petrus Matheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Confal.rii Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, D. Theseus Marchisinus, Peroctius Jo. Ludovici, Jo. Marinus ser Philippi, Franciscus Morronus. Consules Jo. Marinus ser Cipriani Cast., Felix Pacharonus Pilae, ser Prosper Galassius notarius. Bancherius Florentiae Branchadorus Caesaris.

Die 23 mittitur D. Gentilis cum altero cive Maceratam ad audiendam mentem Pontificis, et Legati. Jo. Franciscus Pacharonus fit procurator Communis ad promittendum et solvendum pro reductione predae animalium, ut supra. D. Caesar de Raynaldis fit procurator ad lites, praesertim in caussa cum Ludovico Strozzio. Curatur satisfactio D. Thesaurarii de impositione equitum levis armaturae, et Secretariorum. Instatur pro recuperatione pecuniae solutae pro remigibus. Revisores computi ser Persimonis ser Pieri depositarii sunt Peregrinus Baccinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Franciscus Valgarinus, Marinus Ciammagliae, Baptista Adae, Jacobus Angeli.

Die 28 Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato, et attulit Breve restitutionis gabellae, et introitus civitatis, et etiam Portus cum introitibus eius, obligata civitate ad satisfactionem salariatorum et debitorum. D. Joannes de Rochetta erat Marescalchus Provinciae. Revidentur computa omnibus aliis depositariis Communis. Non acceptatur gratia Brevis praedicti cum conditionibus relatis, dicente Antonio Permathei, qui cum D. Gentile fuerat Orator ad Pontificem, se valde mirari, quod a Sua Sanctitate non observentur promissa, maxime de impositione medii ducati, quae fuit reducta ad taxam Clementis, et gabellarum, quae fuerunt restitutae emptoribus. Ludovicus Vincus, Joannes Antonii Scattoni, ser Trojanus Riccius, Pierus Baccinus, Jo Franciscus Pacharonus, Antonius Hieronymi Matheutii, Dionysius ser Antonii se offerunt ire Romam (110v) ad pedes SS.mi sumptibus propriis, ut dignetur providere, ne gravamina sint majora introitibus etc. Carta 51 t.o ad 61.

Die 13 Septembris 1538. Lucas Giliutius Prior dicitur Lucas ser Bastiani, D. Salvator Pacinus est Gubernator. Magister Petrus Barontinus de Auximo praeceptor litterarum Fabriani petit eligi Firmi. Iterum gravatur civitas de tangente pro solutione D. Francisci Ozerii olim Oratoris Provinciae et coguntur Priores et alii Officiales Firmi ad solvendum debitum unius ducati pro foculari. D. Cornelio Centio de Macerata Commissario, jubetur descriptio grani et hordei, de quibus prohibetur Vicelegato extimatio de loco in locum Provinciae. Aurelius Pacharonus fit depositarius pro impositione debiti caussa vastatorum, et exactor.

Die 13 imponuntur 1000 salmae grani pro munitione triremium contra infedeles. Rogatur D. Marinus ut stipendium a Camera Apostolica ordinatum solvat Magistero Ansovino Amoracto.

Die 15 mittuntur Oratores ad Vicelegatum et ad Ill.mum D. Marchionem Guasti, seu olim Capitaneum equitumCe. Montis, qui sunt transituri.

Die Dominico 22 Sept. ser Trojanus Riccius, et Comes Acetus Oratores ad Commissarium remigum reductare impositionem grani referunt ad 700 salmas admittendas in solutione medii ducati. Ser Trojano fit mandatum promittenti pro minori qua poterit quantitate. Die Mercurii 9 Octobris proponitur a Vicelegato declaratio facta a Pontifice de impositione medii ducati vel secundum impositionem focularium, vel secundum taxam Clementis. Mittitur Sindicus et Orator ser Trojanus Riccius ad acceptandam solutionem secundum taxam Clementis, et attenta calamitate et miseria civitatis petitur taxari secundum eius potentiam.

Die Mercurii 26 Octobris convenitur cum aliis provincialibus ad acceptandum gravamen medii ducati. Revidentur computa ab impositione salis et a tempore D. Ludovici Ufridutii, Pierus Raynaldi, et D. Hieronymus Rosatus consulunt petendum a Pontifice Dominum et Patronum ad gubernium civitatis.

Die 29 Octobris Revisores computum Communitatis Firmanae sunt Petrus Paulus Pervenantii, Pierus Baccinus, Joannes Antonii Scattoni, Franciscus Valgarinus, Antonius Grana, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Ser Bartholomeus Giliutius, Jacobus Angeli, Marinus Ciammagliae, Georgius Antonius Sebastiani, Ser Berardinus Ludovici, Vincentius Gualteronus, (111) Jo. Andreas Paganelli praesentes, et Jo. Marinus ser Philippi, Constantius Baptistae Adae, Baptista Permarini Adae, Joannes Perusini absentes.

Die 21 Priores sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Hieronymus Formichinus, Joannes Ufridutius,  Jo. Jacobus Beneincasa, ser Berardinus Ludovici, Caesar de Nobilibus. Regulatores Pieroctius Jo. Ludovici Flor., D. Baptista Guerrerius S. Po., Caesar de Nobilibus Camp.i. Confal.rii, Jo. Franciscus Pacharonus, Quiriacus Baldutius, D. Sebastianus Martialis, Bartholomeus Argolicus, D. Vincentius Guerrerius, Cichus Bacinus. Bancherius S. Bartolomei Contes Acetus. De Consulibus nihil.

Die 27 agitur de debitis. Carta 62 ad 74.

Die 16 Augusti 1538 habentur oblationes civium pro stisfactione remigum. Repetantur quae dicta sunt die 5-8-13-17-19 et ultima Maij.

Die 27 Octobris legitur ultra caussas debitorum consultum de expurgandis civibus a calumniis. D. Nicolaus Pacharonus ivit Orator Romam, Pierus eius collega rediit. Dicitur voluntas Pontificis esse de restituendo Statu Firmanis. Cives expurgatores Communis a calumnis sunt D. Persimon Patras, Jo. Baptista Morronus, Octavianus Azolinus, et Petrus Paulus Pervenantii, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, et Falconus Joctus. Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, Lucas Hieronymi, et Sebastianus Savinus. Ludovicus Vincus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam et Antonius Grana.D. Pompejus Rosatus, D. Marianus Pernensis, Contes Acetus, et Jo. Marinus Casellus. Ex Contrata Campiletii desunt.

Die 10 Nov.bris Cichus Bacinus renuntiavit officium Confalonerii, et appicciulati petunt locum. Factae sunt executiones contra D. Priores, et crescunt gravamina. Morphus de Morphis Roma rediens dicit necesse, ut urbem petant 4 cives.

Die 1 Dec.bris agitur de debiti set gravaminibus.

Die Veneris 6 Decembris Jo. Jacobus Mancinus, et Peregrinus Baccinus Roma redeunt pro negociis publicis. Dicitur sal, quod modo venditur Firmi, in majori parte esse terra.Legatus concedit Prioribus accipere denarios undecumque pro Oratoribus Romae degentibus. D. Petrus Tholosanus de Colle est revisor cum deputatis Firmanis, et expurgavit cives depositarios a calumnia. Requiruntur cives qui volontarie ire velint Romam. Prosequuntur gravamina quotidie tum in communitatem, tum in cives.

Die 6 sancitur mittere cives Romam ad petendam restitutionem Status, et leguntur nomina (111v) supradictorum: de contrata autem Campiletii habentur Peregrinus  Bacci, Antonius Morphus, Hieronymus Patriarcha, et Gilbertus Guerrerius. Item ex consiliariis electi sunt Jacobus Angeli, Pierus Raynaldi, Permartinus Petripauli, et Thaddeus Hieronymi, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, et Marinus Ciammagliae, Dominicus Gosmei, Apollonius Megliorati, Dominicus Merloni, et ser Bartholomeus Giliutius, Antonius Permathei, Baptista Ada, Joannes Perusini, et Jo. Andreas Paganelli, ConstantiusAdam, ser Crisantes Antonii, Cicchus Descretionis, et Baptista Laurentii, Antonius, Aromatarius, Persanctes Baptistae, Hyppolitus Caesaris, ser Jacobus Palmerius. In die Conceptionis B.mae Virginis fiunt luminaria cum processione. Peroctius Jo. Ludovici unus ex Oratoribus Romam missis, eadem die rediens cum litteris D. Nicolai sui collegae, R.di D. Episcopi Surrentini, et D. Caesaris de Raynaldis retulit SS.mi D.ni clementiam, et mediante Ill.mo et Excell.mo  Duce de Castro, novo protectore voluntatem restituendi Statum Firmanis; sed vult, ut communitas Firmi confiteatur se deliquisse, et in emendationem culpae oblationem faciat sponte sua. Attulit etiam litteras Legati directas Vicelegato de exgravandis Firmanis a quibusdam gravaminibus.

Die Sabati 7 offeruntur Sedi Apostolicae scuti 4000, et loco muneris duc. 2000 Pontifici post restitutionem Status integri una cum Castro Montis S. Petri de Alliis et aliis privilegiis solvenda. Dux Castri rogatur ut suscipiat sub sua protectione civitatem et populum, et commendet Card.li Farnesio filio suo, ut similiter faciat. Fit mandatum de  oblatione in personam Jo. Francisci et Oratorum.

Die Dominico 15 Dec.bris, D. Sebastianus Martius est Commissarius Pontificius pro classis contra Turcas provisione, petitque agentem Firmanum ad faciendum computum de grani dati solutione. Agitur de solvendo medio ducato D. Laurentio Altovito

Vicethesaurario, et de aliis debitis.

Die 18 exactores impositionum sunt Franciscus Valgarinus et ser Bartholomeus Giliutius.

Die Veneris 20 Priores sunt ser Nicolaus ser Antonii, Hieronymus Antonii Tinti, Baronus Eltocomando, Gaspar ser Sthephani, D. Marianus Pernensis, Joannes Tabor. Confal.rii D. Ludovicus Angelita, Joannes Antonii Scattoni, Baronus Berardini Eltuocomando, Franciscus Grassi, D. Philippus Coptius,  Jo. Paulus Montanus. Consules D. Vincentius Guerrerius S. B., Jo. Franciscus Eliseus Ca.i , ser Andreas Francisci notarius. Bancherius Camp.i Sebastianus Persimonis.

Die Dominico 22 Prior Priorum est ser Bernardinus Ludovici pro Caesare de Nobilibus prae (112) mortuo, eius collega die 6 legitur Jo. Jacobus Beneincasa, et die 17 Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus Orator a Vicelegato, et a Commissario grani retulit, nolle stare conventioni et contractu inter se et Communi Firmi inito, sed velle 300 salmas grani pro armata Pontificis, item denarios per mensem pro 4 vastatoribus mittenti ad Castrum Ecclesiae. Mittitur Romam instrumentum conventionis, et circa vastatores obeditur D. Alexander Pallantonius Locumtenens, seu Commissarius Legati die Jovis 26 iubet mittere Fabrianum ad Legatum 14 vastatores cum zappis, pichonibus, pani set rationem unius caloreni quotidiani, et pane, vino et sex bobus atque uno artifice de arte qualibet. Octavianus Azolinus mittitur Orator cum pecunia pro vastatoribus et caeteris praedictis.

Die Veneris 27 habentur litterae ab Urbe Peroctii Oratoris, qui Fulgineum Comitatus fuerat ducem Castri, et narratur Pontifex non contentari 6000 scut, sed velle 12000, ut retulit etiam Vincentius Lucae Matheutii, cui Romam redeunti datur mandatum pro Peroctio de promittenda d.ta summa, dummodo Status restituatur integer Firmanis cum Castro Alliorum, petita majori quae poterit dilatione. Hieronymus Branchadorus offert se ipsum, et Jacobum filium existentem penes Exc.mum ducem in beneficium publicum.

Die 28 in Concilio statuitur mittere Romam etiam duos de populo. Carta 75 ad 122.

Die 5 Januarii 1539. Michael Rubeus est Prior Priorum, mortuo Nicolao ser Antonii. Jo. Franciscus Pacharonus praesentaverat litteras commendatatias Ducis Castri in favorem communitatis, sed hiis non ostantibus Vicelegatus vult 14 vastatores, libras 600 panis, salmas 5 hordei, et quinque vini die quolibet, et sex boves aratorios cum tregiis a castra etc. Commissarius vero 300 salmas grani exspeditur pro 10 vastatoribus et 4 bobus rogando ne communitas de reliquo gravetur; quod nisi profuerit, mittatur ad Castro Orator, qui cum capitaneo Peregrino, mediante Stephano Columna impetret gratiam ab ipso Duce, et Legato. Cichus Berardini Tamburri subrogatur Janni eius fratri carnali defuncto. Filiis Jacobi Antonii Frictae conceditur nubere sororem extra districtum. Fratribus S. M.ae de Capodarcha dantur cementa pro fabrica conventus.

Die 6 confirmantur Provisores abundantiae Petrus Paulus Pervenantii, Vincentius Parrinus, Lucas Giliutius, Joannes Antonii Scattoni, Jo. Baptista Persanctis, Dionysius ser Antonii, Pierus Baccinus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam, Jo. Marinus ser Philippi, Georgius Antonius Sebastiani, (112v) Peregrinus Baccinus,  Taddeus Hieronymi, Dominicus Mathei, ser Bartholomeus Giliutius, Marinus Ciammogliea, Jo. Antonius Spachasasso, ApolloniusBaptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Jo. Andreas Paganelli, Baptista Laurentii, Cichus Descretionis, Hyppolitus Caesaris, Persanctes  Baptistae, Pierus Raynaldi.

Die 6 habetur buxulum vastatorum decriptum.

Die Mercurii 8 extat in civitate Vice Marescallus cum duobus equis ad expensas Communis cum ordine ut faciant executionem, nisi infra octo dies habent 300 salmas grani pro abundantia Romae. Mittitur cursor ad Ducem Castri pro commendantiis ad Summum Pontificem, ne graventur Firmani, attenta miseria civitatis, agitur de responso ad Episcopum Sorrentinum de offerendis pecuniis pro recuperatione Status, et de mittendo super his Oratore Duci de Castro; idemque agitur die 22, et die 24, quo Bartholomeus Massutius electus Orator commedatur Jacobo Branchadoro electo eius collegae. Carta 122 t.o ad 129.

Die 9 Februarii 1539 fit in civitate et portu descriptio grani, et de qualibet decina dantur duae salmae, excepta familiae provisione. Rogatur Commissarius recipere granum pro pretio currenti, ne Communitas gravetur.

Die 16 ser Caesar de Trevio donatur civilitate. Cives additi pro abundantia et materia grani sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Hieronymus Ufridutius, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Costantius Montanus.

Die 17 ex litteris Jo. Francisci Pacharoni Oratoris ad Commissarium volentem 300 salmas grani pro pretio flor. 3, fit mandatum eidem Oratori et Antonio Permathei consignandi et mensurandi etc.

Die mercurii 19 jubetur Bartholomeo Massutio, ut statim ac habuerit responsionem a Duce Castri de restitutione Status, et resolutionem, debeat Firmanis intimare, et quamvis non esset ad votum, non discedat ab Urbe sine voluntate Communis.

Die Jovis 20 Priores sunt Permatheus Nicolai Magistri Julii, Franciscus Leffectus, Lucas Hieronymi Matheucii, Antonius Ilionei, Vincentius Rictii Adae, Antonius Morphus. Regulatores Petrus Paulus Pervenantius Cast., Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis. Confal.rii Vincentius Gualteronus, ser Marianus Sanctis, Jacobus Bertachinus, Antonius Grana, D. Hieronymus Rosatus, ser Lucas Cordella. Consules Franciscus Sebastiani Cast., Falconus Joctus Pilae, ser Jacobus Vigoritus notarius. Bancherius Castelli non nominatur.

Die Sabbati 22 Antonius Permathei recepit a Commissaris (113) pretium integrum 300 salmas grani mensurandi sibi intra termina medii mensis Martii. Dicitur Bartholomeus Massutius pro suis negociis ab Urbe revocandus.

Die Dominico 23 Cichus Tamburrus Prior aegrotat. Litterae Bartholomei Massutii nuntiant Pontificem nullo modo reddere velle Castrum M.tis S. Petri de Alliis, et de reliquo velle solutionem talem, qualis a Communi Firmi fieri non poterit. Respondetur, ut declaretur a superioribus quomodo debeant solvi taxae, quod impositio vastatorum Anconae exigenda a Comitatu, et relicta, cum effectu exigatur, ut satisfiat creditoribus Communis; et habita responsione, sit in arbitrio Oratoris stare, vel redire, sed ante discessum supplicet Sanctitati Suae, ut dignetur dare modum aliquem in hac miserrima civitate vivendi cum quiete et aliqua satisfactione habitantium, ita ut appareat aliqua facies civitatis. Deputati sunt pro grano requirendo Jo. Marinus Casellus et Lucas Giliucius, Antonius Permathei, et Jacobus Angeli. Ser Bartholomeus Diliutius obtulit 300 salmas pro pretio flor. trium et bon. 30, accepto pretio per Commissarium soluto 900 flor., et habita de reliquo obligatione solvendo ad messem. Accipitur oblatio, cui fecit satis Jo. Franciscus Rosatus D. Manno Mannino de Florentia procuratori D. Sebastiani Martii commissarii, et refertur in margine ad diem 26 Maij.

Carta 129 t.o ad 155.

Die 2 martii 1539. Referente Jo. Francisco Pacharono Oratore, et monente Magistero Macilento Agrippa, mens Vicelegati est ponere Firmi Curiam Generalem Provinciae, et Magistero Macilento scribitur, ut alia die maneat Maceratae, et alloquatur Vicelegatum de modo tenendo pro consequenda praedicta Curia. Caesar Guarnerii, licet domum habeat solummodo Firmi, non habitat.

Die Dominico 9 Martii mittitur Romam ad Oratores pro Curia Generali Provinciae assequenda. Caesar Guarnerii dicitur Caesar Pompee. Vincentius Stabilis est depositarius. Fit a quolibet assignatio capitalium ex aeris sui, sed non allibratur domus propriae habitationis.

Die 10 electi ad ordinandam impositionem medii pro centenario fuerunt Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Persimon ser Pieri,  et ser Jo. Baptista Florellus ex civibus, de consiliariis vero Antonius Permathei, Jacobus Angeli, Apollonius Baptistae, et Jo. Andreas Paganelli.

Die 17 absente ser Bartholomeo Cordella procancellario, ser Lucas Cordella eius pater supplet in adunantia, qua sancitur scribere R.do D. Lucae Branchadoro, ut pro Firmanis gratias agat (113v) Duci Castri de protectione suscepta, et narret communitatem dolere nimis non posse plus offerre pro reintegratione Status, cum sit ad praesens reducta in maxima paupertate et miseria, et interim intuatur num possit aliquid haberi, et sciri quo tendat mens Pontificis circa res Firmanas.

Die 23 Franciscus Guerrerius est creditor Communis in flor. 2074; scribente Card.li Camerario, qui jubet satisfieri sub poena excommunicationis et interdicti, D. Hieronymus Bassus de Firmo commendatur pro Cinguli praetura. Magister Ansovinus Amoractus est electus praeceptor Anconae. Reducuntur salaria, et  nunctiari jubetur Pontifici, communitatem non posse retinere Magisterum scholarum  Cancellarium, neque residentiam Magistratus. Sancitur cum D. Luca Branchadori et D. Caesare da Raynaldis mittere Jo. Franciscum Pacharonum ad Pontificem et legatum pro habenda Curia Generali. Die penult. agitur de impositionis capitulis. De carnium provisione etc.

Carta 156 ad 172.

Die 21 Aprilis 1539 Priores sunt Pollidorus Cauctius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus ser Philippi, ser Lucas Cordella. Confal.rii ser Jacobus Pierius, Franciscus Leffectus, ser Theodorus Persanctis, Gaspar Evangelistae, Stephanus Azolinus, Berardinus Georgius. Consules Lucas Hieronymi S. M., Franciscus Laurus Flor., ser Bartholomeus Giliucius notarius. Bancherius Pilae Jo. Paulus Polidorus. Praesides macelli Cichus Taborrus, Nicolaus Dolcebene, Lucas Giliuctius, Ciriacus Ballucius, Baptista Jo. Adae, Tiberius Cauctius, Baptista Laurentii, Lucas Antonius Philippi pro mense Maij: Junii vero Jo. Marinus ser Cipriani, Franciscus Valgarinus, Bertholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Prosperus Galassius, ser Jacobus Palmerius, Dominicus Mactei, Constantius ser Petri.

Die 11 Maij Card.lis de Carpo legitur proxime venturus in Provinciam Legatus. Antonius Morphus dicitur affinis ser Bartholomei Cordellae cancellarii.

Die 28 Bartholomeus Massutius Orator ab Urbe retulit, SS.mum Dominum dedisse sibi benedictionem et promisisse in suo adventu in Provinciam restitutionem Status: D. Antonium Franciscum Alambardum de Trevio gessisse pro Firmanis apud Pontificem, et bonam habere dispositionem erga civitatem. D. Bernardinum Ruffum olim Firmi Gubernatorem et nunc auditorem Legati solvendum esse stipendio suo. D. Salvator Pacinus de Colle Gubernator Firmanus laudatur, et discessurus donatura militia et civilitate. D. Jo. Baptista (114) de Mareschalchis de Meldula est novus Baroncellus Firmanorum.

Die 1 Junii Mag.cus D. Vespasianus Petrellus de Trevio est novus Gubernator Firmanus. Mittuntur Oratores Maceratam ad legatum ad faciendum cum deputatis calculum Status de impositione medii ducati, et  habetur Bulla Pontificis de augmento pretii salis ad rationem 3 quatrenorum pro qualibet libra. Gravatur communitas de solutione equitum pro stativis. Ser Jo. Baptista Florellus deputatur Orator cum D. Gentile Billacqua, qui dicitur esse Maceratae.

Die 6 Junii Jo. Franciscus Rosatus destinatur Orator ad Concilium Provinciae et ad Legatum, ut promittat ratam suam de augmento salis, pro qualitate civitatis. Ser Trojanum Riccium cancellarius dicit compatrem suum fidissimum. Carta 173 ad 185.

Die … Junij 1539. Interseruntur quaedam paginae catalogi pertinentis ad sec. XV, nam nomina civium ibi conscriptorum leguntur ex eis, qui vivebant anno 1447. Cives autem sunt ser Cleriacus (leg. Clericus) ser Joannis, ser Joannes ser Colectae, ser Bonus Joannes ser Bartholomei, ser Antonius ser Marini, ser Gentilis ser Marini, deletur ser Persanctes Ioannis de Campo Fellonum, ser Ulixes ser Simonis, Baptista Francisci de Aceto, Nicolaus ser Simonis, Franciscus D. Ludovici, Alexander Antonii Georgii, Franciscus Ludovici Vagnoctii, Gaspar Antonii Cisci, Antonius Jacobi Silvestri, Petrus Nicolai Forti, Jacobus Forti, ser Gentilis Antonii alias Macini (leg. Mancini), ser Joannes Leonardus ser Antonii, ser Gaspar ser Vannis, ser Pierus eius filius, ser Baldaxar Rogierii, ser Leonardus Blasini, ser Bartholomeus Perocti, Nicolaus Joannuctii, Catharinus ser Dominici, ser Simon Jacobi, Andreas de Calvutiis, Simon ser Joannis Baccilis, Ser jacobus Vagnoctii Migiluctii, Gaspar Antonii Adae, ser Pierus Nicolai Sorichae, deletur ser Jacobus Nicolai Targae, Nicolaus Antonutii, deletur ser Joannes Bartolomei de Gructis, ser Jacobus et ser Franciscus Bartholomei (in margine recentiori charactere scriptum est 1350, sed nomina civium spectant ad aevum minus antiquum anno 1350, nam plerique vixerunt anno 1480) ser Piermatheus Gasparis Azolini, ser Baldaxar Lucentini Mathei Smannati, Simon Magri Francisci, Anselmus Joannutii, Joannes Petri de Calvutiis, ser Laurentius ser Colae, ser Barnabeus ser Colae, ser Dominicus ser Francisci de Serviliano, D. Paulus de Angelinis, Antonius Nicolai Cripstofari, ser Lippus (114v) Gentilini, ser Blasius Gentilini, Perus Marinus Petri Stephani, Marcillinus D. Nicolai, Gabriel Lippactii, Mattheuctius Colae, ser Angelus Nicolae de Petritulo, D. Joannes Novellus, ser Marinus ser Andreae, ser Lanciloctus ser Francisci Fortunati, Pernicola Nicolai, Evangelista Vagnoctii Corraductii, Nicolaus Sabioni, D. Andreas, et D. Marius suus frater, D. Antonius de Pedibus, Andreas Nicolai Biselli, deletur Petrus Stephani, D. Johanne Antonius Joannis Campilecii, ser Simon Pauli, Antonius Franciscus Joannis Matheuctii, Perthomas Ludovici de ……..  Postea legitur = iuxta …dicitur  D. Angeli, suffragiis exceptum  faventibus 22, contrariis 11. (forsan et cathalogus conscriptorum in Franciscum Sfortiam qui eum Firmi eicerant: character ad illam pertinet aetatem). Reditur ad mense Junij 1539, et D. Nicolao Pacharono consulente, non mittuntur Oratores ad turbandam mentem Pontificis in caussa salis, sed Maceratam ad supplicandum, ut exgravetur communitas tot impositionibus. Camillus Ciminus producit listam civium impositionibus gravatorum, quorum bona tenentur a Camera Apostolica. Fit capella Conceptionis a Fratribus S. Francisci super portam civitatis.

Die Veneris 20 Junij Priores sunt Jo.Baptista Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensiss S. B. Dominicus Lucae Camp.i. Confal.rii Jo. Marinus ser Cipriani, D. Pompejus Azolinus, Dionysius ser Antonii, Colangelus Ilionei, Bonifatius Riccius, Hieronymus Morronus. Consules Stephanus Azolinus S. B., Jo. Paulus Montanus  Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. Martini Pierus ser Thomae. Praesides macelli pro mense Julii, Jacobus Francisci, Hieronymus Patriarcha, Baronus Eltocomando, Ludovicus Francisci, Jo. Ludovicus Emilii, Cichus Pupi, Dominicus Cruciani, Nicolaus Antonii Cavalerii Augusti, Pierus Baccininus, Baptista alias Cioctus (Adam), Gilbertus Guerrerius, Antonius Ludovici, Iacobus Ceteronus, Permartinus Petripauli, Marconus Mag.tri Innocentii, Jo. Antonius Antognicti.

Die Dominico 29 rogatur D. Mannus ut concedatur franchitiam pecudum communitati Portus pro macello datam a Communi Firmi. Carta 187 ad 196.

Die 20 Julii 1539 Jo. Baptista Morronus Orator ad Legatum cum ser Jo. Baptista (115) Florello retulit pro impositione medii ducati extimanda esse bona immobilia aequa lance inter civitatem et Comitatum, et solvendos de 700 flor. 100 a civitate, quae si debitrix  restet, solvat expensas extimationis, si secus, solvat easdem Comitatus. Item ser Franciscum Capotostum exactorem impositionis vastatorum Anconae debere rendere computum Communi Firmi de sua administratione: cives habentes possessionem in Comitatu conducere posse granum suum ad civitatem. D. Bernardus Machiavellus est commissarius Pontificius pro medio ducato. D. Jo. Baptistae Pontano olim Gubernatori Firmano scribitur.

Die Dominico 27 ser Bartholomeus cancellarius reddit Orator Legati. Communitas Fabriani petit a Firmanis commendari suos carceratos Legato.

Die 30 venit commissarius extimator bonorum immobilium. Carta 197 ad 202.

Die 1 Augusti 1539. Turcus Manentis et Vincentius Massutius se obligaverant pro 100 flor. solvendis D. Bernardo Machiavello. Assistentes commissariis extimatoribus Sebastianus Savinus, Antonius Morphus, et Antonius Grana.

Die 2 deputati cives pro impositione Octavianus Azolinus, D. Pompejus Azolinus, Bartholomeus Azolinus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha. Populares Piermartinus Petri Pauli cum Jacobo Angeli, Constantius ser Pieri cum Nicolao Antonii, Polonius Baptistae cum Dominico Merloni, Antonius Permathei cum Baptista Adami, Cichus Discretionis cum Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius cum Hyppolito Caesaris.

Die 3 dicitur Oratoribus Comitatus, ut congreget Concilium Generale omnium castrorum, ut moris erat omnium castrorum, ante separationem, quando communitas transmittebat quator cives pro implendis amicabiliter negociis etc. Interim extimantur bona stabilia civitatis.

Die 9 extimatores frugum sunt Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus.

Die Sabati 16 habentur litterae D. Caesaris de Raynaldis de compositione pro restauratione Status Firmani.

Die 17 fit mandatum in D. Pompejum Azolinum de promettendo curam Pontifice non ultra summam 15000 scut. pro reintegratione Status cum privilegiis, introitibus, et Castro Alliorum etc.

Die Mercurii 20 Priores sunt Baptista Nicolai Crysostomi, Baptista Cichi Billini, Brtholomeus Massutius, Baptista Permarini Adae, D. Vincentius Guerrerius, Dominicus Lucae. Confal.rii Pernicola Antonii,  ser Persimon ser Pieri, Lucas Hieronymi, Franciscus  (115v) Laurus, Dionysius Paparoctius, Gilibertus Guerrerius . Consules D. Gentilis Billacqua, Jo. Paulus Polidorus, et notarius ser Dorias Marini. Bancherius Flor.  Baptista Permarini Adae. Praesides macelli pro mense Septembris Baptista Nicolai Chrysostomi, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Jacobus Mancinus, Baptista Pacharonus, Persanctes Baptistae, Hippolitus Caesaris, Joannes Spinelli, Thomas Migni. Octobris, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Peregrinus Baccinus, Constantius Montanus, Stephanus Arcioni, Pierus Raynaldi, Felix Antonii, Dominicus Merloni.

Die 22 scribentibus D. Persancte Carpino, et D. Caesare de Raynaldis, e D. Fiscale,

Pontifex infra mensem aderit in Provincia, et infra octo dies discedet ab Urbe. Consulitur Card. lis de Carpo Legatus,  et expectatur adventus Sanctitatis Suae Perusium.

Die 23 Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus extimarunt salmam grani in flor. 6, hordei flor. 3 bon.20, speltae flor. 1 bon. 32 ad gabellam communem.

Die Dominico ult.o Augusti agitur de debitis Franciscus Saracini (se)nex dispensatur a Concilio. D. Antonius Vechinus commorans in civitate Anconae est commissarius Pontificius super augmento salis. Baronus Altocomando legitur filius Berardini.

Carta 202 t.0 ad 222.

Die 2 Septembris cives et consiliarii electi pro abundantia  sunt Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jo. Jacobus Mancinus, Felix Pacharonus, D. Franciscus Clarellus, Lucas Hieronymi, Jo. Antonius Adam, Permatheus Rachamatorus, D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Permarinus Petripauli, Jacobus Angeli, Constantius ser Pieri, Nicolaus Antonii, Polonius Baptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Baptista Adam, Cichus Discretionis, Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius, Hyppolitus Caesaris.

Die Venerii 12 sancitur mittere Oratores de regimine et de populo Camerinum ad pedes Pontificis rogaturos reintegrationem Status Firmani.

Die 19 agitur de munere faciendo Pontifici.

Die 25 Oratoribus Macerata scribentibus respondetur ut curent audientiam a Sua Sanctitate.

Die 29 Octavianus Azolinus unus ex Oratoribus rediit, et petit an revocandus sit unus ex Oratoribus. Respondetur, ut omnes sequantur Summum Pontificem.

Die 2 Octobris redierunt D. Hieronymus Rosatus, et D. Pompejus Azolinus Oratores,  qui referunt audientiam habitam a Pontifice, et mittandum esse Oratorem pro re

conficienda Camerinum ad SS.mum D.num. Deinde leguntur (116) nomina civium, qui 2 Martii statuti fuerant pro executione pecuniae Maceratam mittendae qui sunt Franciscus Leffectus, Lucachius, Antonius Ilioneus, Vincentius Ricii, Antonius Morphus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis, D. Petrus Simon Patras, ser Trojanus Riccius, Bartholomeus Massucius, Dionysius ser Antonii, Ludovicus Vincus, Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Marianus Pernensis, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha, Permatheus Raccamatorus, ser Marianus Carpinus, Antonius Matheutius, Pieretius Jo. Ludovici, Felix Pacharonus, Perdominicus Polisena, Franciscus Calabriae, Vincentius Ursini, Evangelista Gasparis, Falconus Joctus, Perotius ser Thomae, Ciottus Adam, Stephanus Azolinus, Dominicus Lucae, Lucas Giliutius, ser Theodorus Coluctius, Franciscus Eliseus, Berardinus Gagius, Philippus Manfronis, Bonifacius Riccius, Baptista Caprinus, Pernicola Fassica, Baptista Pacharonus, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Franciscus Pacharonus, Baptista Laurentii. Inter solutores vastatorum leguntur Vincentius Adam, Jo. Andreas Cialochonus, Jacobus Angeli, Jacobus Aurifex, Vincentius Foleciani, Julius Colae Pasqualicti, Cichus Bizarrus Cisci, Hieronymus Caroli, ……….. Gentilis Spetioli, ……… ser Stephani, ……….. Compagnutii, Thomas Pieri Caesaris, Constantius Aurifex, Thomas Mag.ri Joannis, Jo, Jacobus Pacinus, Baptista Ciottus, et Baptista Adami, Theseus Nicolai, Stephanus Arcioni, Hieronymus Joannis Georgii, Cichus Andreae Mitis, Permatheus Nicolai, et alii qui alias nominati sunt.

Die Mercurii 10 Septembris venit Firmum D. Antonius Franciscus Rambardus de Trevio missus a Pontifice, qui hodie, vel cras, est Roma discessurus, et monet Firmanos esse eiusdem bonae mentis de restituendo Statu, et civitas disponatur in eius adventu ad petitionem et ad oblationem de solvenda parte compositionis in pecunia numerata.

Die Jovis 11 Septembris D. Antonio Francisco de Trevio offeruntur pro Pontifice ad compositionem faciendam duc. 4000 infra terminum duorum mensium, vel 40 dierum post possessionem reintegrationis. Baptista Cichi Bellini Prior dicitur Baptista Francisci.

Carta 222 t.o ad 236.

Die 5 Octobris 1539 Federicus Vincus, et ser Trojanus Riccius obtulerant capitula pro abundantia civitatis. Sancitur ut quilibet civis, excepto grano ad usum familiae, teneatur dare salmas duas grani pro qualibet decina, unam pretio currenti, aliam pretio carnis priori.

Die 20 Mag.ci D.ni Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici. Regulatores (116v) Baptista Nicolai Chrysostomi, Hieronymus Assaltus, Jo. Marinus Bonvicinus, qui per errorem dicitur Camp.i, cum sit contratae S. M. Confal.rii Petrus Paulus Pervenantii, Perantonius Mancinus, Pierus ser Thomae, Jo. Jacobus Benincasa, D. Pergentilis Spetiolus, Joannes Tabor. Consules, Vincentius Adam S. M., Antonius Ilioneus Flor., ser Dorias Marini notarius. Bancherius ser Bartholomeus Persimon Marini.

Die 26 agitur de fidejussionibus pro abundantiae provisione deputati sunt Bartholomeus Massutius, D. Hieronymus Rosatus, Antonius Morphus, D. Franciscus Clarellus,  Octavianus Azolinus, Permatheus Raccamatorus,  Lucas Matheutius, Jo. Jacobus Mancinus, Jacobus Angeli, Antonius Permathei, Piermarinus Petripauli, Baptista Laurentii, Dominicus Merloni. Receptores grani sunt Peregrinus Baccinus, Jo Marinus Casellus, Jacobus Franciscus, et ser Jacobus Palmerius.

Die 23 Novembris fit amplum mandatum D. Pompejo Azolino Oratori Firmano ad Pontificem ad componendas res Status Firmani etc.  Ill.mo D. Sfortia de Cervara erat capitaneus equitum levis armaturae Pontificiae. D. Pompejus Azolinus intuitu Ill.i D. Octavii de Farnesio commedatur medicum phisicum Mag.cum Augustinum de Nursia, et communitas Ofidae Mag.cum Florium Vitalem de Monte S. Mariae in Lapide. Ser Trojanus Riccius Orator ad Legatum obtinuit solvere posse stativarum denarios, pro ratae divisione mense quolibet. Promittitur recognitio Duci Castri et aliis negociantibus rem Firmanorum apud Pontificem.

Die …… D. Pompejus Azolinus Orator Romae erat. Camillus Ciminus depositarius et exactor reddit computum. Communitas causam habet cum Hieronymo Ancileo. Profidetur satisfaciendo D. Berardino Ruffo. Carta 238 ad 247.

Die 2 Decembris 1539. Bancherius quidam Romae poenitentia ductus vult reddere Communi Firmi ducatos aurei 723 scut. 7 acceptos pro usuris et expensis indebite exactis sub annis 149.., 1499 et 1502.

Die Mercurii 3 sacerdos Ordinis Heremitarum S. Dominici obtulit praedictam restitutionem faciendam a duobus bonis viris Florentinis, qui volunt fieri debitores petita dilatione solutionis. Deputantur ad agendum cum praedicto sacerdote D. Hieronymus Rosatus, Baronus Eltuocomando, Ludovicus Vincus simul cum Gubernatore. D. Mannus nuntiat se in praeceptis habere de vendendo sale cum augmento trium quatrenorum. Jo. Franciscus Pacharonus est germanus Jo. Nicolai.

Die 14 ex praecepto Legato panis de grano communis non venditur nisi pauperibus.

Die 20 Mag.ci Priores sunt (117) Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Marinus, Vincentius Tortus, Hieronymus Ufriductius, Antonius Vechius, Jo. Paulus Montanus. Confal.rii, ser Nicolaus Sabinus, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Bernardinus Evangelistae, Contes Acetus, Alexander Morronus. Consules, Marinus Cordella S. B., Jacobus Guerrerius Camp.i, ser Perius Marini notarius. Bancherius Campiletii Nicolaus Dolcemele.  Pro Vincentio Torto vacante ex appicciolatis adducitur Gentilis de Nobilibus.

Die 22 redierat D. Pompejus Azolinus Orator ad Pontificem et ad Ducem Castri, et habentur litterae D. Antonii Francisci Alambardi de Trevio. Consanguinei D. Jacobi in Gabia commendant eum Communi Firmi.

Die 25 remittitur in Urbem D. Pompejus cum Antonio Permathei, suffragatis etiam Persancte Baptistae, Baptista Adami, et ser Jacobo Palmerio.

Die 26 Vicus de Monturano mutuaverat pecuniam D. Pompejo, et Matheus Marci oleum dederat Communi. D. Tiberius Corradus de Petritulo tulerat Romam litteras et mandatum pro Oratore. Ser Bartholomeus coadiutor  erat electus ad officium Montis Pietatis Fabriani. Mag.ter Macilentus dicitur bone memoriae a Mag.stro Grifone Macilenti filio.  Carta 248 ad 258.

Die Martis penult. Decembris 1539. Relictae sunt 4 paginae non scriptae. Character scribae diversus est, non legitur tamen  nomen novi notarii. Oratores castri Lauri condolent, quia nonnulli Oratores Statum dixerant Summo Pontifici nolle castra olim Comitatus Firmani redire sub gubernio Firmanorum, et negat communitas Lauri se id commisisse Oratoribus, asseritque se redire libenter et paratam esse ad destinandos Oratores ad SS.mum etc.

Die Veneris 2 Januarii 1540. Idem ut supra exponunt Oratores Serviliani, et Oratores ituri ad SS.mum D.mum pro reditu sub gubernio Firmi sunt ser Baptista ser Cipriani, et ser Baptista de Discretis. Eodem die Orator Fancavillae idem assert pro sua communitate.

Die Sabati 3 idem exponuntur ser Paulus Ronalducius de Petritulo potestas Turris Palmarum et Vincentius Moriconus Oratores Turris Palmarum.

Die Dominico 4 ser Julius de lo Abate, et Joannes Jacobi Natalis Oratores Campi Fullonum eodem exposuerunt. Item ser Melchior Berardini et Caesar Jacobi Oratores Monturani.

Die Martii 6 id ipsum asseruit ser Gervasius Loritus Orator Massignani.

Die 18 confirmantur capitula abundantiae Federici Vinci et ser Trojani cum moderationibus (117v) Camilli Cimini. Providetur de pecuniis D. Pompejo Azolino Oratori in medici concurrentes pro primo et secundo sunt Mag.ter Gismundus de  Pergula, Mag.ter Andreas de Ripa Transone, Mag.ter Modestinus de S. Elpidio ad Mare, Mag.ter Nicolaus Flaccus. Ser Jacobus depositarius solvit Maceratae D. Berardino Ruffo.

Carta 263 ad 270.

Die Dominico 15 Februarii 1540. Oratores D. Pompejus et Antonius, qui alibi dicitur Permathei filius, hic vero Vigoritus, redierant ab Urbe. Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato. Gubernator Status monet Firmanos praeceptum haberi a Vicelegato, ne cives recipiantur in castris. Magister Isolarius de Amandula medicus Fabriani, Mag.ter Gismundus de Pergula, Mag.ter Nicolaus de La Fossa concurrunt pro officio medici sed obtinuerunt Magister Augustinus de Nursia, et Mag.ter Augustinus de Monte Gallorum aequalia suffragia. Mag.ter Nicolaus Flaccus medicus habet 10 flor. mensiles. Ser Polonius ser Luciani de Petritulo, et ser Venturoctius Solimanus de Monte Falconum solverant pro Communi Firmi flor. 70 pro residuo medii ducati commissariis Antonio Morpho, Antonio Granae, Bastiano Savino. Sancitur non amplius curare Status restitutionem, quia pecuniae desunt, et ipsa penuria pecuniarum operabitur talem effectum.

Die 20 Priores sunt Franciscus Valgarinus, D. Pompejus Azolinus, Pierus ser Thomae, Magister Julius Latinus, Fabritius Berterami, Constantinus Montanus. Confal.rii Polidorus Cautius, Felix Pacharonus, Troylus Pacharonus, Baptista Permarini Adae, Hieronymus Emilianus, Caesar de Nobilibus. Consules Joannes  Mag.stri Marii Cast., Andreas ser Salvicti Pilae, ser Torius Marini notarius. Regulatores, Antonius Grana Flor. D. Dominicus Rictius S. B., Felix Guerrerius Camp.i. Bancherius deest, finito iam bussulo. Pro Fabritio Berterami vacante extractus est appicciolatus D. Jo. Franciscus Piconus.

Die Mercurii 25 venit ab Urbe Maceratam D. Legatus, et ordinatur Orator de eumdem congratulando de reditu et lamentando de prohibitione conversationis civium per comitatum. Magister Hilarius fuerat electus, et noluit acceptare, Magister Augustinus de Nursia confirmatur. Ser Antonius Latinus obtinet locum Magistri Julii sui patris, Jo. Franciscus Piconus de S. Angelo locum Fabritii D. Caesar  frater carnalis Joannis Magistri Marii defuncti obtinet locum fratris. Locus Caesaris de Nobilibus defuncti non datur filio, quia impeditus erat, sed extrahitur ex bussolo (118) appicciulatorum, deest vero nomen. Caesar Felicis Guerrerii ponitur loco patris mortui, sed in Regularia eligitur Jacobus Guerrerius frater carnalis Felicis. Carta 270 t.o ad 280.

                                                                 Rubrica                                                            

Libri 70 Cons.a Cer.te 1540 -1547

Die 12 Decembris 1540 desunt reliqua pertinentia ad Cernitas et Consilia Firmana a die 25 Februarii 1540 ad diem usque 18 Februarii 1543: per integrum triennium Liber vero hic, quem compendio damus, divisus est in duas partes, quarum prima a die 12 Decembris 1540 ad diem usque 24 Februarii 1547. Pertinet ad Statum Ecclesiasticum castrorum quae Paulus III abstulerat Firmanis; altera vero ad Firmanos spectat a die 21 Augusti 1549 ad 24 usque Aprilis 1561, quae pars inserenda erat Libro 86, vel sequentibus. Pagina prima rogata est ab Apollonio Cataldo de Petritulo Canc.rio Status castrorum tempore primi officii Conservatorum Status, ser Joannes ser Antonii Martialis de Petritulo, ser Pauli ser Vannis de S. Angelo, ser Marini ser Joannis de Marano, ser Marii Carpini de Ortezano, ser Perjacobi Bentivenga de Morisco, et ser Petri Francisci de Monte Giberti sub Gobernatore Generali Status Mag.co D. Philippo Bonagratia de Piscia equite aurato comites que Palatino, qui coepisse dicitur officium semestre Kal. Septembris, D. Franciscus Cuzerinus legitur Orator totius provinciae ad Urbem, D. Laurentius Mari petit debita Status de gabellis. Concilium tenetur in sala Palatii Moliani. Pinguntur in omni terra Status insignia D. A. Card.lis de Farnesio per Mag.trum Hieronymum Faventinum. Rev.us D. Caesar de Nobilibus de Monte Octono legitur consultor, notarius vero Concilii est Jo. Dominicus Fortunatus de Fallerono. Carta 123.

Die 21 Februarii 1541 Concilium cogitur in Monte Ottonum in aedibus residentiae Gubernatoris Generalis, qui propter aegritudine iturus est ad balnea, et sindicatores eius sunt D. Baptista Mancinus de Rapagnano et ser Tiburtius Jacobi de Aquaviva. Consultor est ser Paulus Montanus de Monte Ottono. D. Michael Angelus Thomassinus cum litteris Card.lis de (118v) Farnesio iubet fieri depositariam Status. Conservatores futuri sunt ser Paulus Montanus de M. Octono, ser Baptista ser Marinangeli de Serviliano, Mag.ter Jo. Gualterius de Gualdo, Octavianus Evangelistae de Turri S. Patritii, Nicolaus Soselle de Petriolo, ser  Jacobus Saxinus de Smerillo. Cancellarius est Gentilhominus Castallius de Castignano asculanae diocesis. Carta 4, 5, 6, 7.

Die 6 Martii 1542 aegrotante in lecto eodem Gubernatore, et adsistente D.Matheo Gazio legum doctore de Castigliono Aretino auditore fit Consilium Status in Monte Octono. Fautores Status castrorum sunt Mag.cus Petrus Antonius, et R.dus D. Vincentius de Monte Politiano, D. Franciscus Bonagratia procurator in Urbe. Plurimae paginae relinquuntur non scriptae.

Die 19 Aprilis sub Mag.co D. Berardino Ruffo de Furcia Gubernator in Monte Octono habetur Concilium. Agitur  lis contra communitatem Montis Fortini ut solvat omnia  pedagia. Vel reconoscat Statum, contra Montem S. Mariae in Georgio. Pompeus dicitur Cancellarius.

Die ….. D. Flamminius Ruffus legitur auditor Gubernatoris.

Die ….. Junii dicitur olim Mag.cus Maffeus de commissione Card.lis Farnesii tunc protectoris Status licentias de se D. Nicolam Spetiolum tunc Oratorem Status. Conservastores futuri sunt ser Julius Colai de Petritulo, ser Nicolaus Angeli de Fallerono, ser Ciccus Marculini de Marano, ser Vincentius Moriconus de Turri S. Patritii, ser Marcus

Joannis de Francavilla, ser Marinus Georgii de Collina.

Die …. Ser Franciscus Fabrictus est depositarius Status. Rev.dus D. Con……….. dicitur vicarius Episcopatus, qui monetur de residentia, iuxta tenorem Brevis Pontificii intra Statum. Assistentes in negociis D. Gubernatori sunt D. Camillus Milanus de Lauro, D. Caesar Moriconus de Turri S. Patritii, D. Nicola Spetiolus de S. Angelo, D. Baptista Mancinus de Rapagnano. Carta 7 ad 31.

Die 21 Augusti 1541 agitur de debitis Status, et de querelis factis contra Card.lem de Carpo et contra Gubernatorem.

Die 25 Septembris Card.lis Carpo protector Status fuerat apud Summum Pontificem accusatus ab eisdem Status Oratoribus. Repetuntur a Card.li praedicto pro eodem pretio vectigalia vendita ser Berardino Salemonio pro notariis Status. R.dus D. Michael Angelus Thomassinus est depositarius dativae ordinariae.

Die 22 Decembris D. Nicolaus de Monaldensibus de Urbe Veteri est Gubernator Status,

(119) ser Paulus Montanus rediit Orator a Summo Pontifice, et multa obtinuit. Debita Status sunt flor. 600 et ultra. Ser Ventura Solimanus de Monte Falconum nomine Sindicorum Communis Firmi petit scomputum suae obligationis. Tollitur frequentia Concilii adunandi. Advocatus et Cancellarius Status, relicto depositario. Carta 32 ad 37.

Die 19 Septembris 1536 Marinus Ruffus de Collina causarum civilium Status Ecclesiastici in Piceno fecit propositionis Mag.cus Episcopus et Comes D. Caesar Rannuccius Patricius Romanus est Gubernator Status et Mag.cus D. Antonius Franciscus Puzolus auditor Paulus III dicitur esse Perusii.

Die 16 Januarii 1547 idem Marinus Ruffus proposit sub eodem D. Caesare Gubernatore

Card.li Sancti Angeli est Legatus in Provincia. D. Paulus Constantinus Romae debet

expedire Breve salariariorum. Laudatur ser D. Christophorus de Soriano, Baroncellus de

bene gesto officio. Gubernator iturus est Romam.

Die 24 Februarii 1547 eodem Marino Ruffo proponente, D. Paulus Constantinus dicitur de S. Andrea, et fuit Romae Orator. Carta 38 ad 43.

Die 21 Augusti 1559 in sala Aquilae cogitur adunantia Firmanorum pro pace, et justitia manutedenda in civitate et Statu Firmi sub Mag.co Druso Forlano Gubernatore eiusdem civitatis et Status. Cives adunantiae sunt D. Raphael Pernensis, D. Franciscus Mancinus, D. Paulus Constantinus, D. Jacobus Fratadocchius, D. Felix Aurelius, D. Petrus Simon Thibaldus, Joannes Antonii Scattoni, Cicchus Tabor, Lucianus Carpinus, Troylus Cordellae, Tullius Martellus, Fatius de Fatiis, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Guidus Vincus, Aurelius Pacharonus, Silvester Petri Pauli, ser Hieronymus Victorius, ser Melchior ser Jo. Thidei, ser Pompilius Partinus,  Anton Vincentius Sabinus, Hieronymus Anetinus, D. Gentilis de Nobilibus, D. Caesar Lisius, Baronus Iltuocomando, Antonius Stephani Vecchii, Hieronymus Falconus, Constantius ser Stephani, Magister Laurentius Albinus, Hippolitus Riscottonus. Agitur de abjiciendis inimicitiis a memoria, tollendisque rixis et questionibus, ne fiant conventicuale. Petitur a Sacro Collegio favor etc. Ponuntur custodiae in Turri. Vicariis castrorum jubetur invigilare etc. Mittitur (119v) nuncius cum litteris Oratori Firmano Romae existenti, ut Statum juret obedientiam et fidelitatem Card.libus cum petitione castri Alliorum, praecipue  in necessitatibus sedis vacantis etc.

Die 22 iisdem praesentibus D. Acchille, Thoma Liverveti, Ciccho Eliseo, Antheo Magistrelli, D. …….bris Fratadocchius legitur Fradeutius, D. Caesar Lisius, dicitur Ilius. Reparuntur moenia civitatis, claudantur portae S. Catherinae, S. Juliani, et Crucifissi, apertis tantum S. Francisci, et S. Marci. Inimicati, et illi inter quos patratum est homicidium mittuntur extra civitatem, rogaturque Etc.mum  Aprutii vicerex, ne permittat banditos existentes in sua jurisditione accedere ad partes nostras, nequid mali perpetrentur.

Die 23 D. Acchilles dicitur Giuluctius Hieronymus Anetinus dicitur Aretinus: cives electi ad suadendum interessatos in inimicitiis ut sponte recedant a civitate, sunt D. Petrus Simon Thibaldi, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Baronus Iltuocomando, Antonius Vincentius Sabinus, Guidus Vincus. Interessati vero in inimicitiis sunt Jo. Paulus et fratres de Nobilibus, Cap.s Octavius et fratres de Adammis, D. Julius Rictius et filii, Theseus Morronus, fratesque carnales et nepotes, Vincentius Paccharonus, Cap.s Vecchius de Vecchis, D. Jo. Baptista Flaccus, Diomedes Paccharonus, Rogerius Nicolai. Propter obitum Pontificis transfertur in dictum Gubernatorem facultas et auctoritas cum robore firmitatis agendi per communitatem Firmi.

Die 25 habetur in adunantia Cicchus Bertacchinus. Mittuntur extra civitatem propter timorem inimicitiae Theodorus de Adammis et fratres, Alexander de Getinellis et fratres, Sebastianus Paccharonus et sores eorum ut sponte recedant, sunt D. Petrus Simon Thibaldus, Sebastianus Sabinus, Baronus, D. Gentilis de Nobilibus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Vincentius Sabinus.

Die 26 Rogerius Nicolai dicitur Rogerius Monnus.

Die 29 in adunantia habetur etiam Jacobus Persanctis Sabini, et Hippolitus Caesaris. Carta 1 ad 11.

Die 1 Septembris 1559 Hieronymus Aretinus dicitur Ariatinus, et die 10 Aretinus; Anton Vincentius Sabinus legitur Adon Vincentius. Fiunt vigilae de nocte in Palatio D. gubernaroris. Sebastianus Sabinus dicitur D. Bastienus. Capitanei contratarum electi sunt pro custodia civitatis D. Gentilis de Nobilibus, Giottus de Giottis, Bastianus Sabinus, Ciottus (120) Adam, Aurelius Pacharonus, Lucas Guerrerius.

Die 11 petente Gubernatore vocantur milites de Statu Firmano pro quiete civitatis.

Die 16 imponitur stipendium  militum. D.Eusebius Severinus legitur creditor Communis, de cuius impositione solvitur tertia pars stipendii pro civitate, duo tertia solvuntur a Statu Firmano.

Die 27 Vincentius Azolinus habetur Regulator.

Die 6 Octobris cum Hieronymo Arietino legitur in adunantia Hieronymus Caroli dicitur accidisse quoddam mali, et providetur custodiae civitatis, ac fidejussionibus, et ne cives interessati existentes extra civitatem discedant a castris.

Die 29 Octobris inter cives adunantiae legitur Franciscus Confectus, Vincentius Adae, Antonius Pacharonus, Jo. Baptista Antonuctius. Dicitur creatio Pontificis tendere in longum.

Die 11 Decembris legitur cernita civium numero 60; et adunantia deputatorum numero 36. Inter alios leguntur Felix Thomae Pieri, Cicchus Discretionis,ser Hyppolitus Flammae, ser Cicchus Dominici, Jacobus Francisci Sabini, ser Antonius Ciminus, Julius Pacharonus, Horatius Pacharonus, cum aliis supranominatis. Carta 12 ad 18.

Die 1 Octobris 1559. Relictae sunt paginae non scriptae. Carta 19 ad 34, quae continere debebant Concilium de modo regendi Statum, de quo legitur ultimum consultum D. Andreangeli Francolini de mittendis commissariis ad loca suspecta, et potestatibus, qui faciant descriptionem buccarum et frumenti, et curent ne fiat extractio frumentorum.

Die 2 in adunantia civium habentur D. Pomponius Morphus, D. Andreangelus Francolinus, D. Hieronymus Chrisostomi, D. Franciscus Assaltus, Federicus Vincus, Troylus Cordella, Maximus Ber.i, ser Franciscus Carellus de Moliano, ser Tiburtius Cruciani de Aquaviva, ser Franciscus ser Dominici de Fallerono,  ser Federicus Massuctii de Serviliano, ser Thomas Massuctius de Serviliano,  Orator Petrituli, ser Hyppolitus Flamma, ser Servulus Icicchiae de Turri S. Patritii, omnes conciliarii.  Hi vigore decreti Concilii Generalis agunt de caritate frumenti hoc anno reparanda, pro pecuniis Oratoribus Romae dandis, et accipiendis de supravantiis librorum D. Eusebii Severini. Cum D. Julio Rictio eligitur Orator D. Felix Aurelius, suffragatis etiam D. Pomponio Morpho. (120v) D. Andreangelo Francolino, D. Achille Giliutio Orator de comitati ser Persanctes Factoribus de Lauro, suffragiis datis etiam ser Tiburtio Cruciani de Aquaviva.

Die d.a ser Thomas Massuctius dicitur de Collina, ser Franciscus Polidorus de Massignano, Jacobus de Veteribus cum civibus fecerunt commissiones D. Eusebio Severino de denariis communitatis  commissariis mittenti per Statum de abundantia curanda ac servanda.

Die 3 agitur de abundantia. Ill.mus Antonius Lentius recollegerat frumentum Episcopatus et obtulit negotiatores cum eo declarantur Vincentius Azolinus regulator, D. Pomponius Morphus, Aurelius  Pacharonus, D. Achille Giliutius, D. Tiburtius Vivianus, ser Hyppolitus Flamma.

Die 4 cum civibus adunatis jam nominatis alibi legitur ser Fabius Filetius de Moliano.

Habentur litterae Sacri Collegi ad Firmanos cum licentia agendi etc.

Die ……………….. dicitur R.mo Grillo, ut quamprimum mittat suum nipotem officium Capitanei.

Die 15 D. Eusebius Severinus erat depositarius Communis Firmi. Ser Hieronymus Fidelis petit officium in Provincia et Jo. Baptista Boncius petit extractionem grani de Petritulo. Carta ………………..

Die 5 Novembris 1559. Inter cives adunantiae leguntur ser Cicchus ser Dominici, Bartholomeus Massuctius. Gubernator Provinciae erat Rechaneti die 1 Novembris et scribit de extractione frumenti R.mi Episcopi Firmani. Item agens civitatis Bononiae produxit litteras Card.lis  Camerarii pro extractione 30 salmarum grani. D. Jo. Baptista Boncius est venturus Firmum ad extrahendum frumentum per mare. D. Hieronymus Bonvicinus Orator ………. Gubernatore Provinciae retulit …………., ut Firmun invitetur.  Actores pro negociis publicis cum R.mo. D.no sunt D. Pomponius Morphus, D. Paulus  Constantinus, D. Andreangelus Francolinus, D. Felix Aurelius, ser Hyppolitus Flamma, ser Cicchus ser Nicolae. Curatur ut discedat Capitaneus ………….et ne extrahatur frumentum.

Die 12 ser Cicchus ser Dominici legitur consultor de Fallerono nomine Status.

Carta 45 t.o ad 53.

Die 7 Martii 1560 in adunantia legitur D. Hieronymus Rosatus, Jo. Paulus Montanus, et licentiantur deputati Status pro minori dispendio. Negantur copiae (121) scripturarum D. Druso Forlano petenti,  quia prohibentur sine publica licentia. Deinde habetur die 13 Decembris 1559 cum nominibus civium pro defensione justitiae electorum, qui sunt Jo. Franciscus Fanellus, Silvester Petri Pauli, D. Felix Aurelius, Hieronymus Folianus, Tullius Martellus, Antheus Magistrellus, D. Franciscus Mancinus, Joctus de Joctis, Horatius  Baptistae Paccharoni, Hieronymus Arietinus, Fatius de Fatiis, D. Angelus Paganus, Baromus Eltocomando, Jo. Baptista Sabinus, Marius Marianus, D. Achilles Giliutius, Jacobus Persanctis Sabini, Pernicola Sabinus, Baptista Permarini Adae, Bastianus Racchamadorus, Jo. Franciscus Vulpactius, deletus est D. Paulus Costantinus, Antonius Stephani Vecchie, deletus est Maximinianus Berardini, D. Raphael Pernensis, Federicus Vincus, deleti sunt Jo. Baptista de Nobilibus, et Magister Laurentius Albinus; ser Hieronymus Victorius, D. Lisius Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, ser Melchior Jo. Thidei, Cicchus Eliseus, Hyppolitus Caesaris, Perjoannes Falconus, Julius Paccharonus, ser Cicchus Dominici, ser Hyppolitus Flamma. Hi juraverunt capitula in celebratione histac cum silentio etc. Leguntur interessati in inimicitiis discessuri a civitate Octavianus Matheutius et fratres, antonius matheutius et filii, Hieronymus Assaltus, filii et nepotes, excepto valerio vulnerato, et D. Dominicus Assaltus, quibus jubetur ne de domo discedant. Pren.tes Alexis Albanensis et filii, Andreoctius Jo. Grandi Albanensis, Christophorus Albanensis et filii et nepotes, Hieronymus Marcutius et fratres, Bartholomeus Massuctius et filii, Ludovicus Arietinus et fratres, Nicola et Octavianus Trippae ac nepotes, Joannes Bertacchinus et fratres. Qui supra deleti sunt, dicuntur renuntiasse officium, aliqui vero die 16 juraverunt.

Die 17 Joannes de Bernacchinis mittitur extra civitatem propter inimicitiam cum Antonino Dolcebene. Item Vincentius Giliberti Guerrerii, qui noctu cum fatiosis conversabatur. Similiter Horatius Colae Albanensis.

Die 18 Antonius Paccharonus regulator juravit.

Die 24 jubetur Octaviano Branchadoro, qui accessit Pontianum, fidejubere de nemine offendendo. Item Joanni (121v) Marino et Alfontio Marcutii, Nicolae et Octaviano Trippae, Jacobo Bernacchini datur fidejussio de nemine offendendo.

Die penultima juraverunt officium justitiae Alfontius Azolinus, Vagnoctius fatius Branchadorus Caesaris, Ramandinus de Ramandini, Magister Hercules Coptius. Agitur de inimicitiis Petrituli, de rixis inter famulum D. Vincentii Jocti et D. Evandrum Mancinum, inter Marinum Antonii Paccharoni et Jacobum generum Jannini, et alios.

Carta 53 ad 66.

Die 26 Aprilis 1560 cives abundantiae sunt D. Pomponius Morphus, D. Vincentius Joctus, D. Andreangelus Fracholinus, D. Achilles Gidiuctii, Hieronymus Chrysostomus, D. Caesar  Lisius, D. Theodorus Adam, Baptista Portus, Pejoannes Falconus, Aurelius Paccharonus, Blasius Formichinus, Jacobus Persanctis Sabinus, Tullius Martellus, Cicchus Franchinus, D. Franciscus Assaltus, Cicchus Pupi, Vincentius Billacqua, Federicus Vincus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Stephanus Vecchie, Dominicus Cicchi. Eodem die inter cives adunantiae habentur cum praedictis Vincentius Eufriductius, ser Cicchus Monaldus, ser Hyppolitus Flamma, ser Persanctes Factorius, ser Franciscus Carellus, ser Coluctius Bertinellus, ser Colvitius Ciminus. Salmae 200 grani accipitur pro abundantia ad rationem flor. novem. Provisores 1000 salmae grani sunt D. Franciscus Assaltus, D. Theodorus Adam, Jo. Baptista Portus. Depositarius Aurelius Paccharonus, D. Jo. Philippus Maranus dedit 200 salmas. Grasserii electi sunt D. Theodorus Adam, Vincentius Billacqua, Perjoannes Falconus, Jacobus Persanctis Sabini, Federicus Vincus. Grasserii praesentes, qui terminant hoc mense, Federicus Selenus et Tullius Martellus. Vincentius Baptistae de Porta Portus petitur a Firmanis, ut liberetur et gratietus Domino Locumtenente.

Die 28 Adam Caesaris est regulator. Jo. Baptista Portus dicitur Antonuctius. Habebitur litterae Card.lis Gaddis ad Benedictum Locumtenentem, et Card.lis de Mantua pro frumentis.

Die 20 Vincentius Effectus pro suis famulis, R.us Franciscus Grana canonicus pro D. Jacopo Martello rectore S. Salvatoris et (122) S. Leonis, degente in S. Justo, Octavianus Matheutius pro D. Bartholomeo suo fratre, Anconae degente, obtinent extractionem

frumenti.

Die 21 Jo. Franciscus Baptista est commissarius Card.liun Praefectorum, cives deputati agendum cum dicto commissario circa frumentum sunt D. Pomponius Morphus, D. Venantius Joctus, D. Hieronymus Crisosthomus, D. Achilles Gidiutius, ser Hyieronymus Victorius,  ser Hyppolitus Flamma, ser Coluctius Ciminus.

Die 24 Jo. Franciscus Papa commissarius venit.

Die 27 agitur contra fraudes grani.

Die 29 agitur de grano reperto in fraudem. Vagnoctius Fatius est commissarius Campi Follonis.

Die ultima D. Joctus de Joctis rediit Orator ab Urbe.

Die 4 Maij et sequentibus agitur de granis.

Die 12  distributores frumenti sunt D. Theodorus Adam, Aurelius Pacharonus, Jacobus Persanctis Sabini, ser Coluctius Bertinellus. Diebus sequentibus agitur de estrationibus, et quod frumenta non sufficiunt pro civitate et Statu, facta descriptione buccarum et grani.

Grassarii anni 1560 leguntur Aurelius Paccharonus, Silvester Petripauli, Jacobus Persanctis Sabini. Deputati pro abundantia Vincentius Billacqua, Tullius Martellus, D. Franciscus Assaltus, Fatius de Fatiis, Bartholomeus Massucius. D. Lacobus Fratadochius, Guidus Vincus, Antonius Stephanus Vechie, D. Julius Riccius, D. Pomponius Morphus, Perjoannes Mechi (alias Fallonus).

Die 7 Julii et 24 agitur de frumentis recollectis.

Die 3 et 28 Augusti de abundantia. D. Tullius Lamponus legitur civis.

Die 4 Octobris agititur de extractionibus.

Die 20 Novembris de abundantia.

Die 3 Decembris de salario grasseriorum.

Die 12 Februarii 1561 agitur de extractione frumentorum concedenda.

Die 24 Aprilis 1561 Baronus Eltocomando est regulator. Imponitur pistoribus bon.1 pro qualibet salma frumenti ad solvendum salarium Grasserioum.

Carta 64 ad 114.

Rubrica

Libri 71 Consilia Cernite ab anno 1543 usque 1544

(122v) Die 18 Februarii. Primus Rujus Libri Quaternus 10 pag. contatquarum primae novem sine scriptis relictae sunt, et ex ipso pergamenae operientis flexu, seu ruga patet Librum fuisse primum paginis, et quaternis multis locupletiorem, neque hunc.

olim quaternum. Desunt Consilia et Cernitae ab anno 1540 post 20 Februarii ad hunc usque diem. Gubernator Firmanus erat D. Franciscus Lucarinus de Trevio, eiusque auditor Mag.us D. Ludovicus de Petronibus de Trevio. Character est ser Bartholomei Cordellae olim coadiutoris Cancellariae. Gubernator Provinciae jubet non molestari cives, nec consiliarios ad solutionem librae, nisi de his quae possident in effectu: qui vero tantum non possident quantum in eorum approbatione et aggregatione requirebatur, sancitur cassata a regimine et a Concilio. Reaptatur fons Fallerae. Depositarius est Lucas Antonii Philippi. Deturpantes dictam fontem multanctur. Propter mortem D. Francisci Clarelli olim cancellarii ser Bartholomeus Cordella, qui ut procancellarius inservit,  eligitur cum honoribus et oneri bus etc. Mortuo Joanne Tabore regolatore, petit locum Cicchus Tabor frater carnalis. Antonius Calisti Pacharoni est Prior.

Die 21 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabili, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Stephanus Azolinus, Cichus Baccinus. Regulatores Joannes Mag.stri Marii Castelli, Hieronymus Formichinus Pilae, D. Sebastianus Martialis S. M. Mortuo Ciccho Baccino educitur appicciolatus loco eius ser Pompejus Dominici de Gruptis ad Mare.

Die 22 agitur de transitu Hispanorum deputantur pro custodia civitatis, Priore Priorum Pelegrino Baccino absente, D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis: qui ad defensionem civitatis deputaverunt cives ex contratis, Permatheum Nicolai, Jo. Jacobum Mancinum, Sebastianum Savinum, Antonium Granam, Antonium Hieronymi, Antonium Morphum.

Die 27 ex litteris Bartholomei Argolici commorantis in castro Aquavivae et Silvagiae Branchadorae in castro Marani legitur in transitu Hispanorum prope mare (123) venire Card.lis de Aquaviva, qui invitaturo a Firmanis in civitatem. Octavianus Lucae consuluit sumenda esse arma pro defensione civitatis. Quapropter civibus electis adduntur alii cives et consiliarii, et Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacopo Angeli, D. Pompejus Azolinus cum Constantio ser Pieri, Bartolomeus Massuctius cum Apollonio Baptistae, Caesar Adami cum Antonio Permathei, D. Hieronimus Rosatus cum Cicho Descreptionis, Peregrinus Baccinus cum ser Jacopo Palmerio.

Die ultima ser Persanctes de Nigris est depositarius Communis, Jo. Marinus Bonvicinus et ser Troyanus Riccius sunt deputati pro recipiendo Card.li de Aquaviva. Carta 1 ad 5.

Die 5 Martii. Mittuntur Oratores in castrum Portus ad invitandum Card.lem, et jubentur facere eum capacem de suspicione civitatis, quia in Statu eiusdem  Card.lis  recipiuntur exules Firmani.

Die 7  recepti sunt in Portu Card.lis Aquaviva et Dux Adriae.

Die 8 Marchio D. Sebastiano Martiali regolatore, D. Astor eius filius patri surogatur.

Die 20 de bussulo extimatorum olei, quo leguntur Permatheus Nicolai Magistri Julii, Alexander Pacharonus, Vincentius Persanctis, Dominicus Lucae, Caesar Adami, Aurelius Pacharonus, extracti sunt Vincentius et Dominicus.

Hi die 27 putarunt miliare olei spacciati 50 flor. Carta 6 ad 9.

Die 12 Aprilis 1543 sancitur expensas factas et faciendas ob retardationem solutionis impositionum taxandas esse in damnum non solventium. Solvitur subsidium triremium, Sindico electo ser Trojano Riccio. Fit novum catastum.

Die 15 accipiuntur pecuniae a Federico Vinco mittendae Maceratam pro subsidio triremium iuxta ratam declaratam a Card.li de Carpo.

Die 17 D. Astor Martialis, et Federicus Vincus mittuntur Oratores Anconam ad Card.lem Viseum Legatum.

Die 22 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Thomas Pacharonus, Franciscus Savinus, Antonius Grana, D. Pergentilis Spetiolus, Jo. Franciscus Eliseus. Non amplius nominantur Confal.rii, neque Consules,  neque Bancherii.

Die 29 Oratores (123v) retulerunt litteras Legati petentis mutuum scut. 337 pro defensione Anconae et maritimae orae etc.

Die ultima cives electi pro impositione sunt Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Marianus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierus Baccinus, Aurelius Pacharonus, Antonius Morphus. Conciliarii Jacobus Angeli, Dominicus Martini Raynerii, Polonius Baptistae, Antonius Permathei, Cicchus Descreptionis, Hyppolitus Caesaris. Operarii Cathedralis D. Perus Mancinus canonicus, D. Marianus Pernensis, et Antonius Grana. Carta 1 t.o ad 14.

Calendis Maji 1543. Fundacarii et ipothecarii primi gradus in impositione sunt ser Trojanus Riccius, Laurentius Bergomensi, Albertus et Jo. Pierus, Antonius Hieronymi, Morphus de Morphis, Vincentius Leffectus, Jacobus Rachamadorus, Augustinus Bergomensis, Baptista Caldararius, secundi gradus Jo. Andreas Bergomensis,

Piccionus Cat.s, Antonius Piccinus, Gaspar Rota, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Thomas de

Amandula , Antonius Panifex tertii gradus Cicchus Aromatarius, Tiberius  Cautius,

Sebastianus Piccionus, Nicola Ceteronus,  Fatius de Fatiis, Ludovicus Aromatarius, Ascanius Aromatarius, Pierantonius Panifex. Quarti gradus Cicchus Tabor, Hyppolitus Caesaris. Magister Nocentes, Magister  Julius Cintius, Thomas de Lanciano, Cichus Mathii, Berardinus de Balistis, Pieroctus Aromatarius, Joannictus Triculus.

Die 27 Jo. Baptista Savinus est Prior Priorum in loco Francisci Sabini. Ex litteris Gubernatoris Provinciae mittuntur Maceratam D. Astor Martialis, et ser Trojanus Riccius

Oratores pro divisione impositionis triremium Pontificiis inter Firmanos et Statum, idest ex 6000 impositis flor. 850 ex parte Firmi iuxta taxam anno preterito factam a Card.li  de Carpo. Satisfit haeredibus D. Francisci Clarelli. Capitibus Crucifixi conceditur appodium

murorum pro fabricanda habitatione Cappellani. Lege sancitur Priores pro tempore esse Sindicos  Ecclesiarum  Conventuum, ne bona ullo modo alienentur, nisi pro utiliori emptione bonorum Ecclesiarum.

Die ultima D. Petrus Simon Tibaldus, et ser Trojanus Riccius mittuntur Oratores ad SS.mum caussa gravaminis, quo Firmani astringuntur a Gubernatore Provinciae ad solutionem impositionis pro triremibus 1000 florenorum de 4500, et de residuo iuxta extimum. (124) Suffragati quoque sunt Sebastianus Sabinus, D. Pomponius Morphus, et D. Censorius Martialis.

Die 14 Junii D. Julio Riccii Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente,  jubetur Firmani infra sex dies proximos solvere 150 flor. sub nomine mutui; alias relaxabuntur represaliae. Sancitur  pecunias accipere ab hebreis cum usuris.

Die 17 Junii mittuntur Oratores Maceratam ad Archiepiscopum de Saulo commissarium Pontificis, pro distributione 30.000 ducati imposita Statui Ecclesiastico D. Pompejo Azolino electo, qui aegrotat, sufficitur Orator D. Hieronymus Rosatus cum Camillo Cimino, et cum Francisco Nicolai Sindico.

Die 21 Junii Priores sunt D. Petrus Simon Patras, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Antonius Hieronymi, Hieronymus Morronus. Regulatores Antonius Grana Flor., D. Dominicus Riccius S. Bar., Felix Guerrerius Cap.i.

Die 22 loco D. Piersimonis Patrassi mortui de appicciulatis extrahitur Cacciacontes Jo. Baptistae. Carta 15 ad 20.

Die 15 Julii 1543 Cives adunantiae D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Bartholomeus Massutius, D. Persimon Thibaldus, ser Trojanus Riccius, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Permatheus Rachamadorus, et Permatheus Nicolai, non obstante miseria civitatis extrema, ordinaverunt cum Conciliariis Baptista Adam, Antonio Permathei, Hyppolito Caesaris, Jacobo Azolino, ser Jacobo Palmerio, Joanne Perusini, Constantio ser Pieri, Jo. Andrea Paganelli, Theseo Nicolai, et Permartino Petri Pauli afferendum munus 50 salmarum hordei et flor. 100 SS.mo D.no, Card.li S. Florae, Duci Castri, et Card.li Sanctae Crucis venturis ad divam Mariam Lauretanam.

Die 18 D. Astor Martialis mittitur Sindicus Maceratam ad promittendam ratam distributionis de 30000 duc.  Declarandae ab ipsa Sanctitate sua Anconae, quo de proximo veniet.

Die 5 Augusti mittendi sunt Oratores ad Gubernatorem Provinciae Rocham contratam pro distributione impositionis duc. 60000, in consulto 600 millium cum instructione (124v) aliarum impositionum, videlicet salis, focularis, medii pro cent. sussidii triremium, introitus Communis, negociationis, et libratici. Magister Grifo Macilentus phisycus confirmatur ad alium annum, et dicitur olim medicus phisycus et chirurgus civitatis et Comitatus. Fit bussulus duorum civium, et totidem popularium edex Conciliariorum, qui praesident curae macelli et carnium. Exactores sunt Bartholomeus Massutius et Camillus Ciminus.

Die 20 Augusti Oratores solverumt 1000 scut. aurei de subsidio triennali 60 millium, et portio tangens civitati et scut. 1200 quolibet anno.

Die 21 Augusti imponutur taxa pro quolibet trimestri Bol.10 cuilibet foculari in civitate, portu et districtu, eiusdem in adunantia civium et consiliariorum, qui sunt D. Gentilis Billacqua, Permatheus Nicolai, Pompejus Azolinus, Alexander Pacharonus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Caesar Adam, Franciscus Grassus, D. Hieronymus Rosatus, Federicus Vincus, Jo. Marinus Bonvicinus, Gilibertus Guerrerius, Jacobus Angeli, Nicola Ceteronus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Joannes Perusini, Antonius Permathei, Baptista Adami, ser Grisanctes Joannis, Ascanius Aromatarius, Persanctes Baptistae.

Die 23 Augusti D. Nicolaus Speziolus de S. Angelo commendatur pro S. Epidii praetura. Priores sunt Polidorus Cautius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus C asellus, ser Lucas Cordella.

Die 24 Jo. Jacobus Mancinus, et Alexander Pacharonus extimatores frugum salmam grani ad gabellam comune duxerunt flor. 2 bol.30, hordei flor. .. bol. 8, speltae flor.1 bol. 116 coram Evangelista Gasparis, et Jo. Baptista Savino. Carta 20 t.o ad 26.

Die 16 Septembris 1543. Antonius Scagnoni de Amandula habitator Firmi habet possessiones iuxta viam  publicam Firmi. Conceditur communitati Cosignani civis Firmanus a Locumtenente  eligendus pro differentia praedictae terrae  terminanda cum communitate Ophidae.

Die 23. Antonius Grana fit exactor librae, ser Bartholomeus Cordella cancellarius erat Maceratae pro negociis publicis, et suffectus ei fuerat ser Bartholomeus Giliutius.

Die ultima (125) Vincentius Stabilis erat exactor impositionis 1200 duc. Gubernator Provinciae est in terra S. Victoriae, et sancitur eum invitare Firmum. Jo. Marinus Bonvicinus, et Camillus Ciminus sunt revisores computi ser Bartholomei Giliutii olim exactoris.

Die 10 Octobris, scribente Gubernatore Provinciae futurum transitum Ill.mae D.nae Marchionis Guasti sancitur eam muneribus visitare in Portu Firmi. Franciscus Sebastiani habet praedium iuxta possessiones Antonii Scagnoni, et probat viam publicam esse meliorem intra possessiones praedictas.

Die 15 Octobris jam receptus fuerat gubernator Marchiae et D.na Marchionissa Guasti in Portu Firmano.Ser Bartholomeo Cordellae datur turrio cum introitu in contrata Camp.i iuxta res eius, et Sanctae Luciae.

Die 21 Octobris Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Permatheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Regulatores Petrus Paulus Pervenantii Cast. Vincentius Stabilis Pilae, Vincentius Persanctis S. M.

Carta 27 ad 33.

Die 6 Novembris. Romam mittuntur Oratores D. Petrus Simon Thibaldus, et D. Jo. Franciscus Rosatus. Excipitur honorifice in Portu Firmano Ill.mus Dux Adriae iuxta convenientiam servitutis Communis Firmi erga Ill.mam Domum praedicti Ducis, monente eius transitum Hieronymo Branchadoro. Dux Adriae etiam die 7 dicitur transiturus, et publicis  suraptibus excipiendus. Ser Theodoro Coluctio conceditur fabricare domum in quodam introitu.

Die 11 dicitur Jo. Marinus Casellus Prior Priorum, qui non erat Prior tunc temporis. Solvitur impositis equitum levis armaturae Ducis Castri. Dux Adriae recipitur in domibus Ill.mi D. Valerii Ursini, vel in Episcopatu.

Die 9 Octobris sancitur recurrere ad Ducem Castri pro relevatione a gravamine stativa rum equitum levis armaturae. Deputati ad videnda debita Communis sunt Antonius Grana, Pierus Baccinus, Falgonus Joctus, Jo. Franciscus Eliseus, Marianus Sgraffine, Constantius ser Pieri, Baptista Adam,  Hyppolitus Caesaris.

Die 21 Octobris Carolus de Gaddis petit remissionem de usuris 1022 duc. exactis in praejudicium Communis a mercatore q. D. Paulo Saulo Florentino.

(125v) Die 24 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabilis, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Antonius Adam, Stephanus Azolinus, Pompejus Dominici. Carta 34 ad 38.

Die 2 Januarii 1544. Jo. Francisco Pacharono Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente, sancitur eligere civem et popularem cum Mag.co D. Gubernatore Firmano ad componendum cum militibus levis armaturae, et compositio loco doni habeatur. Scribitur D. Basso procuratori Firmano, ut compareat nomine Communis Firmi in Concilio Provinciali Maceratae.

Die 10 Cicho Bertachino conceditur immutare stratam  iuxta possessionem suam in contrata S. Leonardi. Transactantur impositiones non integre exactas ab Aurelio Pacharono, a Persancte de Nigris, a ser Jacobo Palmerio plus offerenti. Approvantur in Concilio in locum patris Peroctius Jo. Baptistae, et Nicola Ceteronus.

Die 16 aegrotante Mag.tro Francisco Confecto, suffragiis excepti sunt Magister Salvator de Monte Robiano, M.r Bernardinus de Murro Vallium, et Magister Neapoleo Philaretus de S. Victoria qui obtinuit ludum litterarium.

Die 20 scribente Gubernatore Provinciae Hieronymus Branchadorus occisus est Adriae a Cola de Murro Vallium, et mittuntur 25 equites levis armaturae pro quiete civitatis, recipiendi in monasteriis. Sed recurrentibus Prioribus et custodibus monasteriorum, ne cives patiantur hanc rem religioni contrariam, et sibi non convenientem, sancitur pacisci cum hospitibus. Deputati ad curam stativarum sunt Jo. Marinus Casellus, Falconus Joctus, ser Trojanus Riccius, Franciscus Franchinus.

Die 10 Februarii D. Tiberio Corrado Plebano Petrituli, et ser Iacobo de Collina Oratoribus Status Ecclesiastici, olim Comitatus Firmi fit testimonium veritatis de Potestatibus et Officialibus olim castrorum solutis ab universitatibus praedictis.

Die 20 Februarii Priores sunt Octavianus Azolinus, Perdominicus Baptistae, ser Theodorus Coluccius, Nicolaus Adam, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensis S. B. , Dominicus Lucae Cap.i.

Die …. Februarii (erratum est, et dici debuit Martii, nam legitur Prior Priorum ser Theodorus Coluccius). Guidus Vincus frater carnalis Ludovici Vinci mortui approbatur loco ipsius Regulariae.

Die 29 (126) Martii extimatores olei 68 flor. pro milliari spacciato de vectura sunt Jo. Marinus ser Cipriani, et Alexander Pacharonus.

Die 30 Martii, discendente Magistero Augustino medico physico, eligitur M.ter Nicolaus Flaccus civis Firmanus. Carta 39 ad 46.

Die 20 Aprilis 1544 Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici, quo mortuo extrahitur ex appicciulatis D.  Nicolaus Ramandinus.

Die 27 Oratoribus Ripae Transonum petentibus Mag.cum Nicolaum Flachum a sua communitate confirmatum ad alium annum, non obstante  electione de eo facta a Firmanis, conceditur ut remaneat Ripae ad inserviendum.

Calendis Maji Constantius Pacharonus legitur Prior Priorum loco D. Nicolai. D. Sebastianus a Porticu Lucensis venit Gubernator Firmanus cum Breve Pontificis, et litteris Card.lis de Farnesio. Re.dus D. Vicarius Episcopatus deputatus Sindicator D. Francisci Lucarini de Trevio, Gubernatoris abdicati. Ser Theodorus Coluctius procurator Communis Firmi servatur indemnis contra praedicti Gubernatoris praecepto de comparendo in Urbe.

Die 4 Maji datur facultas nubendi in Terra S. Martini pro Sofonisba filia q. D. Silvestri Rachadini de Villitro habitatoris Firmi et D. Dianome ejus viduae.

Die 11 Maji Joannes Antonii Prior Priorum dicitur vir spectabilis. Magister Camillus Partinus de Firmo eligitur medicus, concurrentibus Mag.ris Guidone Mambrimo de Cerreto ponti, Consalvo Hispano, Galeno de Assisio, Nicolao Benedicto de Monte Robiano, Antonio Francisco de Nursia, Thoma Saminato de Lucha, Isidoro de Monte S. Maria in Georgio, Joanne de Gualdo, Camillo Talia de Monte Giberto.

Die 18 transactatur impositio 316 flor. pro debito solvendo Hebreis de Ancarano Pernicola Jo. Georgii conciliarius  laudatur de  benemeritis erga Rempublicam, et eximitur ab impositionibus. Hebrei coguntur ad solvendam  impositionem Pontificis.

Die 30 Maji agitur de quarto subsidii triennalis solvendo, et de aliis debitis, ac de praemio dando ser Lucae Cordellae notario Reg.rum, qui gratis inservit. Carta 47 ad 52.

(126v) Die 12 Junii 1544 dicitur Prior Priorum abesse in Castro Lauri suae solitae habitationis. D. Caesar Raynaldis monet  relaxari ab Urbe contra Firmanos brachium saeculare et interdictum pro duc. 475 debitis communitati Montis Causarii anno 1516. Item Gubernator Provinciae iubet solvi primum quartum  subsidii de secundo anno, sublata dilatione de trimestri in trimestre, et committitur ser Piersancti de Nigris exactio cum observatione capitulorum suorum. Item Magister Franciscus de Papia minatur executionem pro suo credito. Hebreis diffusis per habitationes stratae magnae prohibetur habitare contra formam statutorum.

Die 20 Priores sunt Michael Rossius, Hieronymus Tintus, Baronus Eltuocomando, Gaspar ser Stephani, D. Marianus Pernensis, Cichus Tabor. Regulatores Nicolaus Sabionus Cast., Felix Pacharonus Pilae, Jo. Baptista Savinus S. M.

Die 24 Mag.cus D. Petrus Leo Marioneus de Eugubio exhibuit litteras Gubernatoris Provinciae cum litteris Card.lis de  Farnesio de sua electione in Gubernatorem Firmanum, et Firmani Breve 12 Julii 1535 …… tenore gubernii coram D. Antonio Sinigardo, et Francisco Assalto.

Die 24 D. Nicolaus Ramandinus Prior Priorum legitur absens a Castro Marani suae solitae continuae habitationis. Mortuo Hieronymo dicto Priore designato Vincentius eius germanus sufficitur. Mortuo quoque Nicolao Sabiono, Vincentius eius filius subrogatur etiam in  Regularia, et Biddinus frater carnalis Felicis Pacharoni defuncti approbatur, et Jo. Baptista Sabinus loco Francisci sui patris ad Regularia. Reparatur fraudibus Catasti, quod fit a Geometris forensibus, et domini possessionum  quae non reperiuntur descriptae in Catastis, coguntur solvere impositiones quascumque ab eis non solutas.

Calendis Julii Micael Rossius dicitur abesse in Terra Montis Fortini, et est Prior Priorum. Scribente Gubernatore Asculi, Hispani discendentes a Terra Laboris in Aprutium adventarum. Magister Grifonus Macilentus confirmatur  physicus et chirurgus civitatis et olim Comitatus Firmi. Cives et conciliarii electi pro defensione civitatis, ser Permatheus Ottinellus et Jacobus Francisci cum Jacobo Angeli et Nicola Ceteroni: Jo. Jacobus Mancinus, et Quiriacus Baldutius cum Constantio ser Pieri, et Dominicus Martini Raynerii: D. Astor Martialis et ser Sebastianus Savinus cum Antonio Stephani  Peroctio Jo. Baptistae. (127) Antonius Grana et Caesar Adam cum Antonio Vigorito et Baptista Adam: D. Hieronymus Rosatus et Jo. Marinus Casellus cum ser Grisancte Antonii et Cicco Discreptionis: Peregrinus Baccinus et Dominicus Lucae cum Ascanio Aromatario et Hyppolito Caesaris.

Die 2 Julii cives peritiores a praedictis electi ad custodiam et defensionem civitatis, in transitu Hispanorum cum arbitrio et auctoritate totius Communitatis Firmanae, sunt Vincentius Gualteronus cum Constantio Pacharono et Vincentio Billacqua. ; Antonius Polidorus cum Jotto de Jottis et Blasino Formichino; Vincentius Ufriductius cum Bartholomeo Sabino et Octaviano Matheutio; Joanne Vincus cum Jo. Philippo Mancino et Rapagnano Adam, Antonius Matheutius cum ser Julio Morica et Federico Vinco; Chrisostomus Baptistae cum  Venero Permethei et Hyppolito Caesaris.

Die 17 Julii redeunte a Gubernatore Provinciae Jo. Francisco Pacharono Oratore mittitur Romam nuncius ad cives, ut impediant quominus civitas gravetur de solutione debitorum, quia Camera Apostolica habet omnes introitus Communis Firmi.

Die 6 Augusti D. Franciscus Ciardinus advocatus, et D. Franciscus Carbonus procurator adhuc est Communis Firmi.

Die 18 Magistero Grifono conceditur non exercere chirurgiam, sed  assistere et consulere in casibus. Tractantur paces inter inimicatos.

Die 20 Priores sunt Theseus Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus.

Die 22 sancitur mittere duos Oratores ad Card.les de Aquaviva, et de Carpo, ut  dignentur se interponere ad pacificandos inimicatos in civitate.

Die 24 Jo. Marinus ser Cipriani et Caesar Adam extimatores frugum  putarunt salmam grani flor. 4, hordei flor. 2 bol. 32, speltae flor. 1 bol. 24 coram ser Venantio cancellario Gubernatoris.

Die 5 Octobris inchoatum Concilium non est scriptis mandatum. Carta 53 ad 62.

Rubrica

Libri 72 Cons.a Cer.te 1547

Die Dominico 24 Aprilis 1547 desunt reliqua spectantia ad annum 1544, mens. Sept. Oct. Nov. Et Decemb. Et ad totum annum 1545 et 1546 et ad menses Januar. Febr. Mart. et Apr. 1547. Mag. D.nus (127v) Aloysius Fortinus de Cerreto erat Gubernator Firmanus: Jacobus de Vechis pro Priore Priorum absente. Celebratur Capitulum Generale Heremitarum S. Augustini in civitate Rachaneti. Camillus Ciminus est  destinatus ad Urbem Orator. Habetur Reformatio de ornamentis mulierum, et pro pis funebribus. Magister Camillus Partinus, et Magister Nicolaus Benedictus medici confirmantur ad alium annum. Hieronymus et Apollonius Alexandri de Vechis simul cohabitant et D. Gentilis Billacqua cum Camillo erat Orator Romae. Scripturae publicae prohibentur dari sine licentia Concilii Generalis. Offerente Luciano Carpino, Magistero Francisco Confecto praeceptori conceditur tenere duos Hippodidascalos, qui mercedem recipiant a nonnullis civibus facultuosis. Cives electi pro elemosynis  Capituli Heremitarum Fanciscus Calabria, Jo. Baptista Savinus, Falconus Jottus, Ciottus Adam, Pieretus Ludovici. Pro hippodidascalis Falconus et Jo. Baptista praedicti, Jo. Marinus Bonvicinus, Chrysostomus Baptistae.

Die 29 cives  adunati pro Reformatione ornamentorum muliebrum, et pomparum funebrium sunt Camillus Ciminus et Jacobus de Vechis Priores, Lucianus Carpinus, Regulator, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Federicus Vincus, Antonius Permathei, Baptista Adam, Constantius ser Pieri, Cichus Franchina, M.r Jo. Leonardus Ciammaglia, Thomas Magistri Joannes, ser Jacobus Palmerius, Ciottus Adam, Bartolomeus  Massucius, Octavianus Zolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savini, D. Pompejus Azolinus.  Camillus Ciminus Orator jam in Urbe retulit se omnia fecisse et expedisse ad votum Communis, et commendavit D. Gentilem Billacquam. Electi pro reformatione sunt D. Astor Martialis, Octavianus Azolinus, Bartholomeus Massutius, Antonius Permathei, Jacobus Palmerius, Thomas Magistri Joannis. Carta 1 quae 10 Angelus  calamo delineatus est more antiquo ad 11.

Calendis Maji 1547. Habetur Breve Pontificis in favorem Firmanorum circa debita ante separationem Status non repetenda, circa solutionem debitam a Clericis in bonis patrimonialibus, et de non gravandis (128) Firmanis ad expensas Oratorum Provinciae; item bonae mentis erga Firmanos esse Revered.us Conversinus, et R.mus de Rodulphis. Legitur Caesar Tindalus in promissione olei pro denariis Oratorum; Theseus Nicolai (Morroni), Octavianus Lucae, Octavianus Azolinus, Blaxius Formichinus, et alii jam alibi nominati.

Die 11 D. Gentilis Billacqua retulit  mentem SS.mi D.mini esse de reddendo Statu Firmanis integrum pro 20000 duc. Caesar Tindalus est unus de Prioribus. Legitur die 6 Januarii a Consilio Generali facta remissio in cives adunantiae pro recuperatione Status, qui nominantur D. Hieronymus Rosatus, Caesar Tindalus,  Luctanus Carpinus, D. Gentilis Billacqua, Peregrinus Baccinus, Ciottus Adam, Antonius Vigoritus, Baptista Adam, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Tiberius Cautius, Antonius Stephani, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, Theseus Nicolai, Piersanctes Baptistae, Cichus Franchina cum praecedentibus, inter quos D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Antonius Grana, Sebastianus Sabinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savinus, Chrysostomus Baptistae, Falconus Jottus, Jo. Paulus Polidorus, Perdominicus Polisena, Jo. Antonii (Scattoni), Perdominicus Baptistae, Franciscus Sebastiani (Calabria), Vincentius Stabilis, Guidus Vincus, Jacobus de Vechis, Melchior ser Jo. Thidei, Dominicus Cruciani, Hyppolitus Caesaris, Bartholomeus Massutius.

Die 17 D. Octavius Adam pomisit cum aliis, et cum D. Petrosimone  Thibaldo pro denariis Oratorum.

Die 24 munus ad Capitulum Heremitarum  S. Augustini celebratum Rachaneti fuit de farinae salm. 3, vini 5, pomorum aureorum 2, agnis 8. Carta 11 ad 17.

Die 7 Junii 1547. Mag.cus D. Dionysius castellarius et Gubernator Firmanus. Per litteras D. Gentilis Billacqua Oratoris in Urbe nuntiatur in domo  D. Caesaris, et aliquando in domo D. Joannis Canneti haberi adunantias Satraporum Comitatus, ne res Firmanae sortiantur effectum (hoc est ne Pontifex reddat Statum Comitatus Firmanis).

Die 20 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Marcus Ciarpellae, Evangelista Gasparis,  Jo. Franciscus Rosatus, Venerius ser Mathei. Regulatores Hieronymus Branchadorus Flor. Jo. Franciscus Rosatus S. B., Georgius Anteus Sebastiani Camp.i.

D. Pompejus est Orator ad (128v) Legatum.

Die 22 scribitur D. Gentili ut quam citius expediat causam  restitutionis Status pro quacumque summa, dummodo solvenda sit ex introitu gabellarum Communis Firmi.

Die 8 Julii mittitur Ciottus Adam Orator, qui cum D. Gentili rogat si haberi possit integra Status restitutio; et in casu quod reservari velit castra Moleani et Petrituli, procuret promissionem et fidem a Card.li Farnesio de restituendis dictis locis infra aliquod tempus.

Die 11 Julii ex  litteris D. Gentilis Billacquae, R.mi Episcopii Exini, D. Rodulphi Docti, et Card.lis de Gaddis relatur Luciani Carpini  redeunti ab Urbe, restitutio Status facienda est cum reservatione Moleani et Petrituli in manibus Card.lis de Farnesio, qui promittit restutuere infra 4 vel 6 menses, pro 25 mil. Duc. aurei in auro. Item scribit Ill.mus D. Fulvius Ursinus.

Die 12 sancitum est in manibus Card.lis Farnesii non solum remittere illa duo castra, sed etiam civitatem a alia castra, homines,  et uxores, et omnia quae Firmani possident. Sancitur reddere gratias adiutoribus Firmanis  et petere confirmationem  D. Dionysii Castellarii Gubernatoris post  f(uturum) tempus saltem  per annum. Adfuerunt huic ConcilioJo. Franciscus Rosatus Regulator et Prior, Alexander Pacharonus, Venerus Permathei, Evangelista Gasperis. Priores, Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Pomponius Morphus, Contes Acetus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Franciscus Pacharonus, ser Trojanus Riccius, Dominicus Lucae, ser Theodorus Morphus, Theseus Nicolai, Octavianus Lucae Pacharonus, Gentilis de Nobilibus, Ciottus Bartholomeus Massutius, Lelius Mancinus, Jacobus Rachamadorus, ser Julius Morica, Lucas Giliutius, Antonius Montanus, Martinus Sgruffia, ser Prosper Baptistae Simonis, Vincentius Vici, Jacobus Francisci, Thomas Mag.ri Joannis, Jo. Baptista Persanctis, Antonius Calisti, Cichus Tabor, D. Octavius Adam, Blasinus Formichinus, Cichus Franchina, Permartinus Petri Pauli, Aurelius Pacharonus, Magister Joannes Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, ser Berardinus Ludovici, Lucas Antonius Philippi, Dominicus Martini, Caesar Tindalus,  Permarinus Rachamadorus, Pierus Baccinus,  Jo. Baptista Savinus, Peregrinus Baccinus, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Vincentius Adam, Antonius Stephani, Baptista Adam, Antonius Vigoritus, Franciscus Nicolai, Berardinus Perusini, Antonius Grana, Hieronymus Ufriductius, Joannes Spinuctius seu Spinellus, ser Grisanctes, Lucianus Carpinus, Tiberius Cautius, Franciscus Gr., Vincentius Ursini,  Thomas Migni, Vincentius Gualteronus.

Die 14 Julii expeditur Romam Sebastianus Sabinus ad agendum cum D. Gentile,  referendo gratias et munera, ac petendo gabellas Moleani et Petrituli solvendas Communi Firmi etc.

Die 29 venturus est  Firmum (129) Mag.cus  D. Julianus Ardinghelli thesaurarius Marchiae, a quo petuntur favores solvendi subsidii in ipsa civitate, et habendi salis boni ac reciptentis. Carta 17 t.o ad 22.

Die 10 Augusti 1547. Operarii Cathedralis sunt D. Constantius Sydereus canonicus, Alexander Pacharonus et Pierus Arietinus. Cives extimatores frugum Permatheus Rachamator, Bartholomeus Massutius.

Die 13 ex litteris Oratorum habetur reservatio castri Montis S. Petri de Alliis, et scribitur eidem, stantibus bonis verbis R.mi Episcopi Exini, Firmanos remisisse sub protectione Card.lis de Farnesio Ill.mam communitatem Firmi super negocio Status gubernandam.

Die 19 Augusti Magister Jo. Ciammaglia dicitur Jo. Leonardus: in adunantia legitur quoque Piersanctes Baptistae. Pontifex sibi reservat Castrum S. Petri de Alliis, quia quaedam summa emptionis fuerat restituita Jo. Francisco Rosato. Conclusum est  peti Breve reintegrationis Status, suspenso Castro praedicto, donec revisa erunt computa.

Die 20 de bussula noviter confecta extrahuntur Priores Jacobus de Vechis, Vagnotius Fatius, Camillus Ciminus, Colangelus Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius.

Die 24 Permatheus Racamadorus et Bartholomeus Massuccius extimatores frugum putarunt salmam grani flor. 3 bol. 10 ad gabellam venditoris, hordei flor. 2, et speltae flor.1 bol.8 ad gabellam emptoris.

Die 27 legitur Pontifex venturum Perusium, et mittuntur D. Pomponius Morphus, et ser Trojanus ad Legatum, ut dignetur commendare Pontifici civitatem.

Die 30 D. Dionysius Castellarius Gubernator Firmanus, cum duobus civibus mittitur Orator ad Pontificem iturus cum Legato et Vicelegato ac D. Paulo de Tarano consulentibus e civitate Maceratae Perusium.

Die 30 sancitur mittere et alios duos cives ad Pontificem pro expeditione rerum, et ad Card.les Farnesium, Crispinum, S. Angelum, et alios. Carta 23 ad 30.

Die 2 Septembris 1547. Ex litteris D. Gentilis Billaqua, et relatione Sebastiani Savini Oratorum apud Card.lem Farnesium et Episcopum Exinum, negociata dicitur reintegratio Status, et laudatur missio Oratorum cum Gubernatore quando Legatus intrabit Perusium, ut cum eo adsint.

Die 3 scribente D. Gubernatore Firmano Legatum, apud quem adstat, hodie discedere Macerata, et cras mansurus Fulginei, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Marialis, D. Pomponius Morphus, Jo. Franciscus Rosatus, et Octavianus Azolinus Oratores expediuntur, ut obvientur Legato antequam veniat Perusium. Peregrinus (129v) Ciottus, et ser Jacobus Palmerius deputati sunt ad habendas pecunias pro Oratoribus.

Die Veneris 23 Septembris inter Oratores redeuntes est etiam Sebastianus Savinus, qui retulerunt restitutionem totius Status, excepto Monte S. Petri de Alliis cum  reservatione ad certum parvum tempus Moleani et Petrituli in manibus Card.lis Farnesii. D. Hercules (de Rubeis) de Monte Fortino restiterat, ne redderetur Firmanis dicta terra, sed visis juribus Firmanorum Pontifex voluit fare restitam  Breve restitutionis est apud R.mum Blosium, pro quo recuperando Gentilis Billacqua rediit Romam, et accipiet illud a Card.li Farnesio solvendi sunt 20 mille duc. auri in auro, et 500 scut. Pro expensis et recognitionibus infra duos menses. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, et D. Bartholomeus Lucae creantur procuratores pro habendis pecuniis.

Die 25 legitur D. Marinus Sciarra, qui videtur pecuniae mutuator fuisse.

Die 4 Octobris dicitur vacare locus Colangeli Ilionei Prioris Florentiae: Jo. Franciscus Rosatus, et Sebastianus Savinus Oratores ad Legatum gratias egerunt de favore praestito Firmanis pro reintegratione Status, et acceperunt duc. auri 2530 ad rationem carolenorum 14 etc., de reliquo curam dederunt D. Bartholomeo Matheutio missa electione Montis Pietatis Rachaneti ad libitum Firmanorum, suffragia accipiuntur ser Paulus Bertinellus de Monte Actonum, ser Berardinus Ludovici qui obtinuit, et ser Jo. Politus de Altidona. Oratores Montis Raynaldi offerunt certum territorium olim possessum a Nicolao de Monte Elparo, quod spectat ad Commune Firmi. Vincentius Colangeli Ilionei sufficitur loco patris defuncti.

Die 5 Octobris electores 40 civium curatores pecuniarum sunt cum Gubernatore Jo. Franciscus Rosatus, Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Ciottus Adam. Cives curatores pecuniarum sunt electi Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, D. Franciscus Ottinellus, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, Thomas Pacharonus, Vincentius Leffectus, pro Francisco eius patre, Lucianus Carpinus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Sebastianus Savinus Ciarpella, Gentilis de Nobilibus, Octavianus Matheutius, Jo. Baptista Savinus, Permathei  Rachamadorus, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Guidus Vincus, Ciottus Adam, Jo. Baptista Sciarra, Bartholomeus Argolicus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Magister Dominicus Astemius, D. Dominicus Riccius, Jo. Franciscus Rosatus, (130) Antonius Matheutius, Federicus Vincus, D. Pomponius Morphus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Federicus Morronus, D. Octavianus Adam. Conscripti sunt a dictis civibus ad solvendam cum eis certam quantitatem plurimi cives et consiliarii qui sunt Pieroctius Aromatarius, Petrus Paulus Pervenantii, Ludovicus  Nardi, Vincentius  Partinus, ser Melchior ser Jo. Thidei, Franciscus Valgarinus, Franciscus Sebastiani, Jacobus Azolinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Baptista Persanctis, Hieronymus Ufriductius, Jo. Paulus Polidorus, Vincentius Tintus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Hieronymus Rosaltus, Aurelius Pacharonus, Stephanus Azolinus, Bernardinus Perusini, Venerus Permathei, Theseus Montanus, Jacobus Guerrerius, Tiberius Cautius, Joannes Scattoni, Jo. Thomas Pacharonus, ser Piersimon ser Pieri, Jo. Antonius Spaccasasso, Blasinus Formichinus, ser Trojanus Riccius, ser Theodorus Persanctis, Falconus Jottus, Baptista Pacharonus, Thomas Migni, ser Petrus Paulus Tosus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persantctis, ser Pompejus de Gruptis ad Mare, Cichus Tabor, Evangelista Gasparis, Stephanus Alexandri, ser Berardinus Ludovici, Dominicus ser Nardi, Paris de Portu, Antonius Hectoris, D. Petrus Simon Thibaldus, Jacobus Cordella, Thomas Magistri Joannis, Antonius Vechius, Persimon Marini, Franciscus Francolinus, Nicola Ceteronus, Vincentius Rictii Adae, Vincentius Ursinus, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, Contes Acetus, ser Laurentius de Gualdo, Baptista Adam, ser Jacobus Pierius, Lelius Mancinus, Hercules Piconus, ser Caesar ser Ioannis, Cacciacontes ser Baptistae, Berardinus Gagius, ser Jo. Pierus Castanus, Pompejus Branchadorus, Ramandinus de Marano, Chrisostomus Baptistae, Jacobus Branchadorus, Antonius Montanus, Antonius Ilioneus, Vincentius Ilioneus, Caesar Tindalus, ser Lucas Cordella, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Camillus Ciminus, D. Antonius Sinigardus, Morphus de Morphis, Nicolaus Pernensis, Bonifatius Riccius, Simon Manitti, Jo. Paulus Montanus, Vincentius Gualteronus, Baptista de Moliano, Hieronymus Sebastiani, Vincentius Sabionus, Jo. Franciscus Eliseus, Theseus Nicolai, Antonius Permathei, Magister Franciscus Confectus,  Caesar Adam, Franciscus Grassus Vagnotius Fatius, Branchadorus Cesaris, Jacobus Bertachinus, Ludovicus Francisci, (130v) Jo. Jacobus Beneincasa, Julius Pasqualicti,  Dionysius ser Antonii, Mecoctius Georgii Albanensis, ser Jacobus Palmerius, Joannes Spinellus Ferricioli, Vincentius  Foleciani, Hieronymus Castroni,  Joannictus ………………,Peroctius Jo. Baptistae, Philippus Franciscus nepos Antonii Panicocoli, Albertus Rota, Laurentius Bergomensis, Sebastianus Picionus, Augustinus Bergomensis, Thomas de Lanciano, Magister Bultrinus Faber, Jo. Ludovicus Emilii, Camillus Carminellus, Thomas Manittus, Cichus Laurentii, Barardinus Mozzabicco, Albanensis, Christophorus Albanensis sutor, Hieronymus Cornelii, Gaspar de Binasco, Piccionus Bergomensis, Jacobus pistor iuxta Bonvicinum, Dominicus pistor ad S. Dominicum, Antonius Rota, Magister Petrinus faber, Laurentius faber, Franciscus Quatrarius, Magister Andreas Librarius, Vincentius Azolinus, Jo. Philippus Mancinus, D. Franciscus Assaltus, Hannibal Pacharonus, Magister Baptista Calderarius, Perjacobus Nicolai, Jo. Franciscus Pacharonus, D. Nicolaus Flachus Rapanus de Adam, Phebus Baccinus, Lucas Giliutius, Franciscus Laurus, ser Antonius Latinus, ser Julius Morica, Antonius Calisti Pacharoni, D. Vincentius Guerrerius, Perleonardus Pacharonus, Vincentius Ufridutius, Johannes Grana, Perdominicus Baptistae, ser Hieronymus Martius, Hieronymus Jacobi Pacharoni, Lau(rentius) Caesaris de Nobilibus, Baptista Patriarcha, Alexander Patriarcha, Camillus Emilianus, D. Antonius Giliuctius, Jo. Franciscus Rosatus, Antonius Pasqualictus, Jo. Franciscus Rosatus; iterum cum alia summa diversa, Persanctes Baptistae, ser Marinus Cortesia, ser Hieronymus Victorius, Leonardus Altidonus, Andresius Albanensis.

Die 6 Octobris Jacobus Francisci creatur depositarius pecuniae praedictae.

Die 8 Card.li Farnesio sancitur munus duc. 3000, Episcopo Exino 500, R. Maffeo.

pro scarfinis recuperandis 500. Sebastianus Savinus mittitur Orator cum dictis pecuniis. Fit mandatum D. Bartholomeo Matheutio de Firmo pro 3000 duc. aureishabendis.

Die Dominico 16 Octobris Auditores Rotae miserunt litteras inhibitoriales, curante D. Hercules de Rubeis de Monte Fortino, ne dicta terra redeat ad jurisditionem Firmanam; de quibus scribitur ad Oratores et ad Legatum. Jo. Franciscus Rosatus est Regulator.

Die Jovis 20 Octobris providetur pro recipiendo Card.li S. Angeli Legato Firmum venturo ad dandam possessionem Status Communi Firmano. Servantur indemnes Episcopus Exinus, et D. Gentilis Billacqua, qui promiserunt pro Firmanis (131) solutionem 20 mil. scut. aurei Camerae, et 2000 D. Bindo Altovito et sociis. Favetur Ven. Patribus S. Francisci, ut in eorum conventu Firmano fiat Concilium Generale, et Capitulum pro creando Provinciali et Officilibus. Statuuntur portoni mazerii, et pueri cum palmis ad comitandum cum toto populo Legatum, et revocantur cives etc.

Die 21 Octobris ordinantur processiones et alia ad recipiendum Legatum Jo. Franciscus Azolinus, Peregrinus Baccinus, et D. Bartholomeus germanus Octaviani Matheutii renuntiant omnibus suis exempionibus ad relevandum Commune a debitis. Assistentes Legato cum Mag.cis D.nis sunt D Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Mancinus, Bartholomeus Massucius, Sebastianus Savinus, Octavianus Azolinus, Octavianus Matheutius, Alexander Pacharonus. Receptores Legati sunt Peregrinus Baccinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Marinus Bonvicinus, Ciottus Adam. Ceremoniarii ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Vincentius Ufriductii, Jo. Baptista Savinus, Lucianus Carpinus, Chrysostomus Baptistae.

Die Dominico 23 Octobris a D.Pompejo Azolino dicitur hodie principium esse Status Firmani, et gubernii  illius; et sancitur futuros Priores eligere arbitrio gubernatoris, Priorum, et Regulatorum pro hac vice dicitur discessurus a civitate Card.lis de Gaddis, cui gratiae aguntur de bonis operibus apud Suam Sancitatem pro restitutione Statum Firmani, et rogatur de continuandis favoribus, et intercessionibus etc.

Die 25 Priores electi sunt Octavianus Azolinus, D. Pomponius Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, D. Pomponius Morphus, Reg.res Jo. Baptista Morronus Cast., Thomas Pacharonus Pilae, Piermarinus Branchadorus S. M.

Die Mercurii  26 Octobris deputati sunt ad inveniendos homines, qui accipiant gabellas Firmanas Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massucius, Ciottus Adam, ser Trojanus Riccius. D. Gentilis Billacqua, scribit pecunias  Romae haberi posse ad 162 pro 100. Carta 31 ad 59.

Die 1 Novembris 1547 agitur de introitibus Communis subastandis pro habenda pecunia.

Die Mercurii 2  iterum agitur de subastandis gabellis usque ad sabathum proximum Jo. Baptista Morronus et Permarinus Branchadorus (131v) Reg.res mortui dicuntur.

Die 8 dicitur nocte praecedenti diei Lunae in palatio gubernatoris Status in Monte Actone habita congregatio quorundam de Statu et praesertim D. Caesaris, et D. Nicolai de Monte Actonum, qui die sequenti miserunt nuncium ad Urbem. Frater Simon rogtur ante reditum Oratorum ne discedat a Conventu Annuntiationis, qui maxima cum caritate et amore se obtulit ad tractandam pacem. Rogatur Card.lis Gaddus ne permittat Frates Dominici destruere Ecclesiam S. Mariae de Castigliono, ut devotio populi erga illam Dominam sequatur,  prot antiquitus servatum fuit.

Die 17 Novembris post multas paginas sine scriptis relictas, habetur Concilium nunc primo post annum 1538 celebratum contra tirannicam pravitatem. D. Gentilis Billacqua et Sebastianus Sabinus Urbe retulerunt Breve Pauli III de reintegratione Status, exceptis Castris S. Petri de Alliis, Moliani, et Petrituli, ut alias lectum est. Breve concessionis Moliani et Petritui Card.li Farnesio: litteras promissionis Card.lis Farnesii de reddendis castris infra biennium, et concessionis gabellarum dictorum castrorum: Breve Pontificium ad Legatum de reponenda communitate in possessionem Status et introituum, et litteras Card.lis  de S. Flora, camerarii de ponenda communitate in possessionem gabellarum, et D. Bernardini Maffei Episcopi Massanensi de  scarfinis reddendis, promissis ei a D. Jo. Francisco Rosato, scutis auri 600: quietatione D. Bindi Altoviti de scutis auri 60 pro Brevi: motum proprium de  dilatione debitorum ad biennium etc. D. Paulus Ranuctius de Tarano  Locumtenens Legati, ad quem mittitur D. Gentilis Billacqua.

Die 18 habentur in Concilio oblationes Gabellarum D.Hieronymi Alberici de Rachaneto, et D. Alberici eius germani, Cichoni Margarutii de S. Severino, D. Troili Cerri de S. Genesio, D. Francisci Gabrielis Anconitani. Mag.ci Priores reassumunt familiam domicellorum, et tibicinum. Dominelli tunc erant ex Nobilibus. Nominantur enim Iacobus Herculis Sabini, Jo. Marinus olim frater Ludovici Vinci, et Jacobus olim frater Lucae Mactheutii. Ergo Domicelli erant ex his, qui nunc dicuntur Cadetti.

Die 12 in Concilio nunc primo jurant Mag.ci D. Priores, praesente D.Paulo Ranuctio Locumtenente, et cives fidejubent quod omissum fuerat ab anno 1538 ad hoc usque tempus. Deinde jurat Thomas Pacharonus regulator, vacantibus per mortem collegis Castelli et S. Martini.

Die 20 D. Montanus, qui Romae est,  offert se in beneficium communitatis. D.Paulus de Tarano venturus est Firmum ad ponendam communitatem in possessionem Status.

Die Lunae 21 praesente dicto D. Paulo, cives electi promiserunt pro D. Gentile Billacqua promissore 20 mil. duc. auri, D. Hieronymus Rosatus, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Octavianus Adam,  Peregrinus Baccinus, Antonius Matheutius, Guidus Vincus,  Permatheus Racchamadorus, Sebastianus Sabinus, Bartholomeus Massutius, Thomas Pacharonus, Jacobus de Vechis, Franciscus Francolinus,  (deletus est alius), et additus est Antonius Montanus. Referuntur mala opera (132) D. Herculis Rubei Oratoris Romae pro Monte Fortino, cuius hominibus D. Locumtenens missurus est praeceptum de cogendo Concilio, et habenda mente populi et villarum. Oratores Massignani congratulati sunt cum Concilio Firmano de recuperato Statu, et offerunt universitatem suam cum hominibus et facultatibus et fidelitate cives regimini praesentes relevant 12 cives, qui promiserunt ut supra et saepe plerique leguntur consulere in adunantiis, et sunt D. Pompejus Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, Octavianus Azolinus, et D. Pompejus Morphus. Priores, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Baptista Pacharonus, Jo. Franciscus Pacharonus, Federicus Vincus, ser Theodorus Coluccius, ser Piersimon ser Pieri, ser Trojanus Riccius, Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, Stephanus Azolinus, Aurelius Pacharonus, ser Jo. Baptista Florellus, Vincentius Tintus, Vincentius Persanctis, Lucas Giliutius, Magister Franciscus Confectus,   Bonifatius Riccius, Franciscus Sebastiani, Blasinus Formichinus, Pompejus Branchadorus, Persimon Marini, Franciscus Grassus, Perdominicus Baptistae, Berardinus Gagius, Falconus Joctus, Vincentius Partinus, ser Julius Morica, Dominicus Lucae, Jo. Marinus ser Cipriani, Vincentius Stabilis, Jo. Paulus Polidorus, Jo. Thomas Pacharonus, Antonius Calisti,  et Antonius Montanus.

Die 23 eruitur Thomam Pacharonum, Jo. Marinum Bonvicinum, Ciottum Adam, et Baronum Eltuocomando transactasse appaltum introituum civitatis Mag.co D. Bindo.

Die 24 gubernator olim Status Ecclesiastici sancitur sindicandus a  sindicatoribus ordinandis D. Locumtenenetem, ut reddat rationem in civitate. Dicitur facienda expeditio Federici Vinci, et mittendum pro habendis fidejussionibus equitum Lauretanorum.

Die 25 sancitur facere expensas Sindicis Comitatus comparentes ad jurandam fidelitatem  et obedientiam in manibus Priorum. Agitur cum Oratoribus de Monte Robiano de juramento ab eis faciendo, et de capitulis inter eos, et Firmanos ab eis deperditis discutiendis et observandis. Oratores Ripae Transonum gratulantur de recuperato Statu, et offerunt partes et homines suae communitatis. D.Reaphael Comus exigit dativas. D. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Jo. Baptista Florellus sunt curatores negocii gabellarum.

Die Lunae 28 D. Hieronymus Rosatus creatur Sindicus ad recipiendas obligationes et juramenta castrorum Comitatus, et (132v) D. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus Sindici ad promittendam indemnitatem equitibus Lauretanis. In obligatione leguntur iidem qui alibi numerati sunt cum Vincentio Ursino, Luciano Carpino, Cacciaconte Jo Baptistae Branchadoro, Caesaris Cicho Tabor, ser Jacobo Palmerio, Tiberio Cautio, Jo. Iacobus Beneincasa, Pernicola Jo. Georgii, Jo. Andrea Dominici, Luca Antonio Philippi, Piero Jo. Ludovici, Baptista Adam, Permarino Petri Pauli, Jo. Ludovico Emilii, Theseo Nicolai, Stephano Alexandro, Julio Colae, Thoma M.ri Joannis, Hyppolito Caesaris, Simone Manicti, Antonio Stephani, Iacopo Cordella, Caesare Tin(ti), Antonio Permathei, Jacobo Guerrerio, Perdominico Polisena, Perdominico Baptistae, Petro Paulo Toso, Vagnotio Fatio, Vincentio Rictii Adae, Pieroctio Ludovici, Jo. Baptista Persanctis, Vincentio Persanctis, Alexandro  Pacharoni, Nicolao Pernensi, Vincentio Partino, Ludovico Francisci, ser Jacobo Pierio, Morpho de Morphis, Bartholomeo Argolico, Vincentio Gualterono, Hieronymo Sebastiani, ser Jo. Piero Castano, Francisco Valgarino, Paride Paridis, Lelio Mancinus, Dionysio ser Antonio, Cicho Laurentii, Jacobo Francisci, Francisco Eliseo, Antonio ser Thomae, Marino Ciammaglia, Francisco Franchino, et Francisco Francolino,  Constantio ser Pieri, Hieronymo Antonii, Piersancte Baptistae, Jo. Angelo Stephani, Jo. Andrea Paganelli, Jo. Baptista Sciarra, Berardino Perusini, Jacobo Azolini, Pompejo Dominici, et Pompejo Branchadoro, Antonio Jo. Andreae, Jo. Antonio Antognicti, Jacobo Bernachino, Venero Permathei, Ascanio Aromataro, ser Lucae Cordella, Antonio Hectoris, Thoma Migni, Gentile de Nobilibus, Theseo Morrono, Nicola Ceterono, ser Theodoro Coluccio etc. Carta 60 ad 118.

Die Jovis 1 Decembris 1547. Nunc primo cogitur cernita civium de regimine  Mag.o  Dionysio Castellario Gubernatore, et D. Paulo de Tarano Locumtente Legati, et D. Pompejo Azolino Priore Priorum. Theseus Morronus filius Jo. Baptistae fit regulator Castelli loco patris Morroni, et Pompejus Branchadorus regulator S. Martini loco Permarini fratris defuncti. Vincentius Stabilis Arcis (Pare) et Lucas Giliutius Arcis Montis Falconum erant castellani  tempore quo sublatus fuit Status Firmanis. Sancitur confirmare ad novam usque extrationem Officiales et Vicarios Comitatus, amotis tamen forensibus. Agitur etiam de remittendo Capitaneo D. Andrea Maximo de Rocha contrata, qui erat Capitaneus  tempore privationis Status Firmani, et post eum vocando D. Lactantio Hirundino de Monte Filiorum Otrani, qui habuerat electionem. Item de renovando officio Bancherii, et interim  tenendo D. Raphaele depositario (133) vel alio ad arbitrium Priorum  usque ad aliam cernitam. Jo. Ludovicus Emilii officialis accusarionum  damnorum datorum confirmatur. Cives cernitae praesentis sunt numero 90. Confirmantur et probantur vota omni petenti eo facta a D. Gentile Billacqua pro recuperatione Status. 1- de veneratione Corporis Christi, eiusque comitiva  facienda in civitate, ac Missa singulis Dominicis celebranda solemniter in Cathedrali, accedentibus Turbus de Prioribus cum populo. 2- de veneratione Conceptionis ac Missa solemnis celebranda in ecclesia S. Francisci qualibet  tertia Dominica mensium interveniente Magistratu et  populo, et quolibet die sabathi in Monasteriis civitatis celebranda Missa solemni de Conceptione, et in ecclesia S. Dominici de sanctificatione, dicti fratres illi assolvent et de festo Praesentationis custodienda, quia illo die D. Locumtenens venit Firmi ad dandam possessionem Status, cum Missa solemni celebranda in Cathedrali , et processione totius cleri. Confirmantur capitula, quae olim habebantur inter communitatem Firmi, et universitates castrorum Comitatus.

Die Veneris 2 Oratores Montis Granarii venerunt ad obedientiam et confirmatur declaratio diei ultima Julii 1548. Communitatem Montis Causarii exgravari a censu Cathedralis Ecclesie propter fidem, et creditum dictae communitatis, pro qua Mag.ci D.ni se volunt teneri eidem Ecclesiae et Operariis. Dominico Pascutii de Lauro datur licentia nubendi D. Jo. Mariam suam filia in Ripis S. Genesii. Confirmatur reformatio Lapedonae de damnis datis alienandis sub ser Francisco Angelico de Collina Potestate. Consulitur differentiae inter Gualdum et S. Ginesium  per jus cives de qualibet contrata. D. Lactantius Fidus olim Gubernator Status confirmaverat  quamdam Reformationem Malleani  ad conservationem quietis castri rogato ser Francisco Staxiario de Massa. Approbantur capitula Montis Pietatis Serviliani. D. Bartholomea Peregrini Baccini nubit in terra  Sarnani cum permissione sine prejudicio legitime succedentium, ut alibi etiam legitur. Inter cives cernitae, qui supra numerati sunt,  habetur quoque Constantius Calisti, D. Joannes Cannitus,  Evangelista Gasparis.

Die 3 Bancherius  Gentilis est extractus Andreas ser Salvicti, ser  Nuntius Benedictus de Monte Giberto est Officialis Lauri, ser Thomas de Petritulo  Serviliani, ser Jo. Franciscus de Serviliano Pitrioli.

Die 4 D. Paulus de Tarano se dicit discessurum infra 4 vel 6 dies. Sancitur eum donare 200 scutis, et rogare  ut stet adhuc per (133v) aliquot dies statuta observanda proponuntur ad unguem. D. Caesar de Monte Octonum cogitur solvere pecunias, quas antea habebat tamquam Depositarius Comitatus. D. Bartholomeo Matheutio jubetur sumere mutuum 25 mil. a Mercatoribus. D. Antonius a Gubernatore commendatus dicitur providendus aliquo officio permisso a statutis, vel civilitate donandus. 

Die Lunae 5 D. Paulus Raynutius de Tarano alloquutus est cernitam monet ut omnes memores sint civitatem privatam fuisse dominio ex causa male vivendi et inimicitiarum antiquarum, unde  vult ut paces realiter fiant, et qui nolunt paciscere expellantur, ut habeatur  honor et reverentia Superioribus, Gubernatori praesertim, qui repraesentat Pontificem,  Magistratui et civibus cernitae, qui eliguntur circumspecti et apti ad regendum, et non illi qui indigent tutoribus, atque in omnibus serventur statuta et leges Firmi. Priores possint ponere partitum contra formam statutorum, ex Cancellario scribenti imponitur privatio omnium officiorum, et Gubernatori assentienti jubet imponi aliquem poenam ut obligantur cives, qui faciant bussulum  80 vel 100 civium ad invigilandum pro justitia contra omnes perturbatores etc., et offert se,  ut sanctitas sua confirmare dignetur omnia haec a Firmanis statuenda. Quae omnia, gratiis actis Mag.co D.no sancita sunt, Andrea Salvicti mortuo, Jacobus de Vechis proponit eiusdem Andreae filium idoneum. Rogatur D. Locumtenens, ut non discedat, et curet haberi in civitate Curiam Generalem, et Gubernatorem in perpetuum. Comitatus reperitur debitum dativarum et subsidii triennalis. D. Bernardus de Machiavellis Thesaurarius in 3000 florenis. Plures cives offerunt ratam suam pro satisfaciendo D. Bindo,  Jo. Altovito, et D. Jo. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus se obligant pro Communi. D. Jo. Ludovicus Ciaffonus est procurator Firmi in caussa contra Palagranos de Aquila. Cives deputati pro justitia sunt primi octo electores D. Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Marinus, Bartholomeus Massutius, Sebastianus Savinus, Alexander Pacharonus, et Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, Falconus Iottus, Lucianus Carpinus, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Guidus Vincus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Antonius Montanus, Permartinus Petri Pauli, Bernardinus Perusinus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Jo. Angelus Stephani, Antonius Stephani Vecchi, Antonius Vigoritus, Jo. Andreas (134) Dominici, Piersanctes Baptistae, Tiberius Cautius. Caeteri desiderantur.

Die 6 agitur de terminnda electione  conservatorum justitiae ad numerum 4, vel in duplum de his qui electi sunt.

Die 9 non habetur assistens cernitae  D. Paulus, sed solus ser Dionysius castellarius Gubernator Firmi. Sancitur instaurare Collegium Advocatorum, Procuratorum,  et Tabellionum praesertim etc. pro miserabilibus personis in tertia instantia ad D. Priores, statuto advocato et procuratore gratis inserviente personis miserabilibus. Habetur ordo, ne quis in adunantiis, cernitae, vel Consiliis,  alloquatur nisi in loco ad consulta danda deputato: neque respondere possit  nisi surgens unus post alium. Confirmantur Reformationes quorundam castrorum.  Salvictus nepos Cardinalis et fratre Andreae ser Salvicti petit locum Bancherii patrui sui. Nunc primo habentur post annum 1538: consulta de condemnatis D. Mutius in gratiam Locumtenentis eligitur Capitaneus, et si renuerit, vocabitur D. Andreas Maximus: si vero acceptaverit, hic eligitur post eius officium. Dominicus est Factor Communis. Falconus Jottus, Antonius Montanus, ser Julius  Morica, et Polidorus Cautius se otulerunt gratis inservire in Arcibus, et sancitur mittere cives castellanos.

Die 12 sancitur servare statutum in conficiendo bussulo. Confirmantur capitula de conservatione quietis etc. et petitur confirmatio a Pontifice. Oratoribus Montis Rubiani conceditur non gravari ob operariis S. Mariae in Castello de tempore praeterito, sed petitur, ut aliquid det pro censu S. Mariae ipsa, et aliae communitates commendatae. Salvictus de Serviliano admittitur Bancherius. Jubentur cives de Regimine habitare in civitate, et possidere qualitates statutarias, et datum eis tempus ad mensem usque Februarii,  alias sancitur eis subrogare appicciulatos, qui denuo mutuentur Communi suas pecunias, quas alias dederunt. Vacantibus appicciulatis alii per suffragia subrogandi sunt, et addendum numero appicciulatorum.

Die 24 D. Petrus Simon Thibaldus Orator ad D. Lutium Commissasium Locumtenentis in castro Moliani pro habenda possessione gabellarum duxit Oratores Moliani, quibus conceditur solutio salarii pro medico et magistero ludii letterarii, et agitur de salariis et introitibus Communis statuendis.

Die 15 juraverunt officium 60 deputati in favorem justitiae praesentibus D. Martinangelo Albertino de Murro Vallium, et D. Francisco Sinigardo de Firmo. Absentes dicuntur D. Gentilis Billacqua, Vagnoctius Fatius, Lucianus Carpinus, Jo. Marinus (134v) Bonvicinus, Franciscus Francolinus, Antonius Ilioneus, Antonius de Vechis, Nicolaus Pernensis, Constantius ser Pieri, et  aegrotus D. Hieronymus Rosatus. Agitur de solutionibus salariorum. Petitiones Moliani remittuntur D. Prioribus …. cui probo viro ab eis eligendo cum omni auctoritate cerniate. D. Lutius eligitur Gubernator Moliani pro Card.li Farnesio. Idem sancitur pro civitate S. Angeli prout Moliano concessum est. D. Nicolaus Spetiolus de S. Angelo commendatur pro officio judicatus Aesii Jo. Franciscus Pacharonus est exactor crediti quod communitas habet cum haeredibus et possessoribus …………….. Hieronymi Ancilei; conceduntur ei litterae ad Viceregem Aprutii ………………. sicurum, D.num, et communitatem Columnellae. Ser Benedictus Bartholomeus Orator castri S. Angeli venit cum ensenio ad D. Priores. In cernita ad ……………….. cum aliis Bartholomeus Argolicus, Peroctius Aretinus,  et D. Joannes Canniti. Sollecitatur exuctio maleficiorum. Confirmatur ser Bartholomeus Cordella Cancellarius.

Die 18 agitur de augumento gabellarum in Comitatu de <quibus> comitativi gravantur minantes recursum ad Superiores.

Die Lunae 19 D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Bonvicinus, Nicolaus Pernensis, et Lucianus Carpinus, jurarunt officium Conservatorum praesentibus Jacobo …………… Savini et Joanne Veneto, qui alibi dicitur gener Simonis Lucentini. Carta ……………………….

Die 20 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Franciscus Guerrerius, Camillus Ciminus, ser Antonius Latinus, D. Hieronymus Rosatus, Georgius Antonius Sebastiani. Confal.rii nunc primo post annum 1538 extracti Franciscus Valgarinus, Lucas Giliutius, Jo. Baptista Antonuccius, Bartholomeus Argolicus, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Consules, Octavianus Azolinus, …………………. Perdominicus Baptista Pilae, ser Hieronymus Victorius notarius. Bancherius Generalis Castelli vacat.

Die 20 Martii Ciottus Adam retulit concilio <Mo>liani ordinasse 20 homines ad Card.lem Farnesium et ad Eccell.mum D.num Octavianum, ne communitas Moliani expolietur gabellis castri.

Die Mercurii 21 vocatur per 2 vel 3 die Nativitatis Concilium Generale Comitatus ad favorem justitiae, ad agendas gratias Pontifici de restitutione Status, et ad rectam instructionem augmenti gabellarum. Salvictus approbatur Bancherius, Jo. Antonius filius Giorgii Antonii Sebastiani mortui ponitur loco patris, jurante qualitates Hieronymo fratre carnali, et Francisco Calabria. Ser Antonius Latinus est in officio Interamne, Franciscus Guerrerius …………vit Eccell.mo Duci Octavio, Camillus Ciminus, Morpho referente in eodem …………tio est; quibus fit gratia de residentia, dummodo familia habitet Firmi (135) <fi>unt gratiae quaedam de condemnationibus. Ser Octavianus Humilis de Patrignono proponitur Cancellarius una cum ser Bartolomeo Vincentius Foleciani approbatur in Concilio, et Fatius de Fatiis et Maximianus.

Die 22 Calculatores rationum  D. Raphaelis sunt Sebastianus Savinus, et Constantius Rachamadorus. Pacerii electi de numero 60 Conservatorun iustitiae sunt Chrysostomus Baptistae  cum Jacobo Francisci, Jo. Marino Bonvicino, deleto Jo. Francisco Pacharone. Falconus Iottus cum Luciano Carpino, et D. Pompejo Azolino, deleto ser Trojano, D. Astor Martialis cum Jo. Baptista Antonutio, et ser Trojano Riccio; ser Adam cum Guido Vinco, er Francisco Grasso; Stephanus Azolinus cum Aurelio Pacharono et Antonio de Vechis, D. Pomponio Morphus cum Dominico Lucae et Antonio Montano. Ex praedictis primi prodierunt  e bussulo Chrystoforus Baptistae, D. Pompeius Azolinus, Jo. Baptista Antonutius, Guidus Vincus, Stephanus Azolinus. Cuius loco positus est D. Petrus Simon Tibaldus, et D. Pomponius Morphus. Sancitur per Mag.cos D.nos cum aliquibus  doctoribus confirmari taxam officialium.

Die 23 sancitur ut cives dent cautiones de habitando familiariter in civitate, et recusantes censeantur ipso facto privati,  et poena fidejussionum est 100 scut. Juramentum sancitur deferri a Magistratibus.

Die Lunae post festum Nativitatis, Hieronymus Savini fuit mutuator Communis in expeditione Oratorum Perusium ad Pontificem. Notarium Consulum est Officialis damnorum datorum ad Capitanei adventum. Marcus Antonius Vincentii, et Paulus Continus admittuntur ad Concilium, et Jo. Andreas de Baptistis. Proponitur quoque ser Piersanctes de Nigris, sed non leguntur suffragia. Ser Bartholomeus Cordella petit, ut fiat provisio de novo Cancellario, et dicitur expectandus D. Gentilis Billacqua, quia Cernita noluit forensem.

Die 26 Mag.ci D.ni juraverunt, et Jo. Antonius Georgii Antonii pro patre defuncto. Bancherius est Salvictus Pieri ser Salvicti, qui non comparuit, neque tres Priores absentes, unde statuitur revidenda esse Statuta et Reformationes circa absentiam civium extractorum ad Regimen, et non sit dandum eis tempus ad redeundum.

Die Martis 27 Decembris Concilium habetur civium de Regimine, et de Concilio, ac Oratorum Comitatus  quo sancitur mittere Oratores ad gratias agendas ad Pontifici de unione Comitatus et civitatis reddita, fieri augmentum gabellarum, confirmari conservatore set capitula justitiae et pacis, et alia ad beneficium universale, et impetrari

(135v) absolutionem  a quaecunque excommunicatione incursa etc.

Die 28 D. Albericus habuit in mandatis ab equitibus Lauretanis de duc.  2000 mutuandis Communi Firmano de quibus vult retinere 150 pro fructibus; caeteros 1850 solvere in Provincia. D. Bartholomeus Matheutius remisit in Urbem  duc. 620, alios mittet fidejubentibus 12 civibus Rachanatensibus, ad quos mittitur D. Petrus Simon Thibaldus. D. Gentili scribitur, ut sollicitet negocium pecuniarum cum D. Debastiano de Lucha. Agitur de his quoque a D. Montano. Accipiuntur a R.mo Conversino duc. 3060. Leguntur mutuatores ser Franciscus de Pitriolo, ser Marinus Sciarra, et Tiburtius de Aquaviva, ser Piersanctes  Lucitus de Lauro, ser Porphyrius de Monte Leone, Petrus Franchilutius de Monte Giberti, Benedictus de Grotta Azolina, ser Marius Carpinus de Ortezano, Jo. Baptista miles Lauretanus de Lauro, D. Nicolaus Cinthius de S. Angelo, Marinus Sorecus de Lauro, D. Adam Baptista Mancinus de Rapagnano, Ruffinus de Serviliano. Quorum quatuor D. Jo. Baptista D. Adamus, ser Tiburtius Vivianus, et ser Porphirius mittuntur Oratores Comitatus ad Pontificem.

Die 30  taxa habetur equitum Ill.mi comitis Sfortiae de 20 coelatis, et debitum Communis haeredibus D. Jacobi  Poligrani de Aquila reduci ad duc. auri 256. D. Catharinus de Amandula fideliter custodivit vexillum Communis Firmi  tempore separationis, et in reintegrazione illesum restituit, civilitate donatur. Fiunt gratiae condemnatis. Admittuntur ad regimen Hieronymum Mignerica (alias Migni), D. Franciscus Assaltus, Camillus Carminellus, Federicus Silenus, Hieronymus Cavalerius, Joannes Vincus, Constantius Beccarinus, civibus jurantibus eorum qualitates statutarias.

Die ultima  communitati Montis Raynaldi conceditur debitum flor. 12 reparationi palatii applicare. Carta 119 ad 244.

Rubrica

Libri 73 Consilia Cer.te 1548

Die 2 Januarii 1548 Jacobus Francisci est depositarius Communis. D. Gentilis est Romae Orator. Bancherius extrahitur Lelius Mancinus.

Die 6 Veneris D. Astor Martialis, et Bartholomeus Massutius Oratores referunt grate exceptus fuisse a civitate Rechaneti. D. Persimon Tibaldus est Commissarius Altidonae, ubi reperit nonnulla bona illius Communis occupata. Locumtenens (136) reduxit taxam militum Illr. D. Sfortiae de S. Flora ad octo coelatas. D. Julius Riccius se gesserat in Curia, ut procurator caussarum Communis ser Trojanus Riccius, qui se dicit Oratorem ad Locumtenentem Marchiae, cum ser Bartholomeo Cordella fit Cancellarius. Hieronymus Fidelis Gabellarius Portus creatus Castellanus. Jo. Marinus Bonvicinus est Commissarius Gruptarum ad Mare, D. Jacobus Vivianus Orator Aquaevivae exponit debita et calamitates suae patriae, et praestatur a Firmanis auxilium. Accipitur in numero Consilii ser Piersanctes de Nigris, exactor, Cichus Bertachinus, Pierjoannes Meci Falconi, Antonius Polidori, Cenzus Nardi Tinti, Nicolaus Bracchonus, Cicchus Baptistae Aurificis, et Jo. Baptista Flaccus.

Die 7 Vagnoctius Fatius iuravit capitula conservatorum justitiae in manibus Mag.ci D. Juliani auditoris et Mag. DD. Priorum. Scribente D. Nicolao Flacco (qui videtur Potestas Montis Fortini) et ex illa communitate, supplicatur D. Paulo Locumtenente, et permittitur ibi fieri more solito parlamenta de mense in mensem. Datur pro illis hominibus mandatum conficiendum ab aliquo doctore Firmano, et monetur D. Nicolaus et alii, ut curetur ne scandala oriantur.

Die 8 accipiuntur pecuniae in appalto a civibus S. Severini, Rechanati, et aliorum locorum, a D. Jo. Francisco Rosato duc. 2000, et ab aliis Firmanis iuxta qualitatem. Item accipiuntur pecuniae ab annumerandis in consilio cernitae, qui sunt Philippus de Portu Firmi, Antonius Orlandi, Constantius ser Stephani, Andreoctius Persancti, Antonius Vincentius Sabinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Ser Jacobus Charellus, Nicola Manzitti, ser Bartholomeus Giliuctius, Perjacobus Ufriductius, Gioctus de Gioctis, ser Persanctes de Nigris,  qui non fuit admissus, Vincentius Azolinus.

Die Lunae 9  cives offerunt pecunias aut frumenta, qui sunt Pellegrinus Baccilis salmas grani 60, Pompejus ser Dominici civis salmas 25, Vincentius Partinus scut. 100, Bastianus Savinus scut. 100, Guidus Vincus duc. 100, Jo. Baptista Savinus duc. 100, Jacobus Francisci duc 100, (136v) D. Pomponius Morphus duc. 100, Octavianus Matheutius duc. 100, ser Jo. Pierus Castanea salm. grani 26, Bartholomeus Massutius salm.25, D. Vincentius unus ex Prioribus duc. 50, D. Hieronymus Rosatus duc. 100, Camillus Ciminus salm. 25, Jo Antonius Georgii Antonii duc. 25, ser Antonius Latinus duc. 25, Thomas Pacharonus Regulator duc. 100, Pompejus Branchadorus duc. 40, D. Pompejus Azolinus duc. 50, D. Astor Martialis duc. 50, D. Pomponius Morphus iterum duc. 100, D. Jo. Franciscus Rosatus duc. 200, Baptista Pacharonus duc. 50, Gentilis de Nobilibus duc. 50, Calabria duc. 25, Ludovicus Francisci (alias Jacoboni) salm. 15 grani. Approbantur etiam Consiliarii qui mutuant pecunias in appalto,  Galeazzus Brachinus, Jo. Philippus Mancinus, Jo. Baptista Pictor, Lucangelus Argolicus, Berardinus Antonuctius, Josue Tibalductius, Hannibal Pacharonus, Joachim Francisci Savini, Vecchius de Vechis, Julius Martellus, Jo. Franciscus Franchus, Pernicola Savinus, Hieronymus Azolinus, Jacobus Persanctis Savini, Malatesta Branchadorus, Vincentius Billacqua, Perjoanni Pauli Apostoli, Vincentius Eliseus, Antonius Vincentius Spezza, Julius Tibaldus, Cichus Pacinus, Guliassius Chrysostomis, Vincentius Carpinus, Joannes Cacciacontis, Vincentius Branchadorus, Cichus Volavento, Jo. Franciscus Prencivallis, Bartholomeus Savinus, Antonius Cordella, Hieronymus Pieri, Hieronymus Perangeli Mazzantis, ser Hieronymus Pompilius Partinus, Jo. Franciscus Lelius, Antonius Branchadorus, Dominicus Cichi Solomei.

Die 9 Camillus Ciminus et ser Antonius Latinus, qui fuerant absentes, juraverunt cum  aliis officialibus.

Die 10 Cola Torronus habitator Gruptarum ad Mare juravit de bene vivendo coram Mag.cis D.nis Prioribus. In Concilio Jacobus Angeli dicitur quoque Azolini. Item D. Franciscus Assaltus legitur Sallatus consultor ornatissimus (ita jocante ser Trojano Riccio cancellario) Jo. Baptista de Nobilibus retulit gratias de sua approbatione ad concilium. Jo. Marinus Bonvicinus obtulit duc. 100, Jo. Baptista Fiorellus duc. 50, Cichus Valgarinus duc. 25, et alii plurimi, qui 4 paginis, compehenduntur. De mandato D. Gubernatoris  et Priorum nonnullis civibus taxa pecuniae minuitur, aliis augetur. D. Jo. Franciscus Rosatus dedit duc. 400. Inter cives mutuantes legitur Berardinus de Nigris, Guliassus Chrysostomi dicitur Cipriae, Hieronymus Persanctis dicitur Falconi. Cives de Regimine leguntur et nominantur 85 de numero et de consilio 83. Alii dicuntur absentes, et sancitur eos taxari a D. Gubernatore cum 15 civibus et 15 consiliariis, qui sunt Thomas Pacharonus, Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Pellegrinus Baccilis, Bartholomeus Massuctius,  Jo. Baptista Savinus, Octavianus Azolinus, Guidus Vincus, Octavianus Matheutius, Jacobus Francisci, Jo. Marinus Bonvicinus, Baronus Eltocomando, Antonius Matheuctius (alias de Veteribus), Gentilis de Nobilibus, Ciottus Adae. Consules (137) D. Franciscus Assaltus, Joannes Vincus, Cicchus Bertachinus, Jo. Baptista Flaccus, Antonius Orlandus, Constantius ser Stephani, Antonius Vincentius Savinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Vincentius Azolinus, Galeactius Brachonus, Jacobus Franciscus Savini, ser Jacobus Palmerius, Antonius de Smerillo, Thomas Magistri Joannis, Jacobus Azolinus.  Confirmantur gratiae  concessae in Cernita.

Die Veneris 13 absente D. Francisco Guerrerio Priore, donatur civilitate Magister Nicolaus Benedictus de Monte Robiano cum fratribus suis. Jo. Francisco et Jo. Philippo communitas Monturani obtulit 50 scut. pro solutione Pontifici facienda. D. Jo Franciscus Rosatus est Depositarius 20 mil. Duc., et ser Jo. Baptista Fiorellus eius notarius.

Die 14  leguntur alii cives, qui absentes erant, taxati et alii homines, tribus paginis inscripti. Inter cives habetur Baglionus Grana, Baptista Patriarcha, Franciscus Guerrerius, Petruspaulus de Campo Follonum, Androctius Falconus, Nicolaus Pergentilis Galeocti, Thomas Ottinellus cum  D. Francisco Ottinello, heredes Hieronymi Argenti, Michael Angelus Flaccus,  cum D. Nicolao, Horatius Valgarinus, Hieronymus Azolinus, D. Vincentius Guerrerius, Caesar Guerrerii, haeredes D. Pergentilis, heredes Girardi, Thomas Liverocti, Simon Manicti, Gabriel Contis Paccharoni, Franciscus Laurus, Franciscus del Monte, Vincentius Colangeli, Centius Antonii Pacharoni, Gionius Jacobi Pacharoni, haeredes Spaccasassi, Permatheus Massutius, Thomas Pieri Cichi, Lucianus Frictae,  Mag.cus D. Benedictus de Massignano, Vincentius D. Savini, Jacobus Vicus, Hieronymus Savinus, Jo. Franciscus Gulpuctius, Contes Branchadorus,  et alii vel nondum nominati, vel nonnullis ab hinc annis penitus oblivioni traditi.

Die 15 concurrunt in taxa communitates Rapagnani, et Lapedonae, et Jacobus Guerrerius.

Die 16 Pompejus Azolinus consultor dicitur Mag.cus D.nus. Proponitur Cancellarius  Magister Jo. Philippus Benedicto de Monte Robiano una cum ser Trojano Riccio, Vincentio Lauro, ser Bartholomeo Cordella, et Magistero Francisco Confecto, qui obtinuit  cuius loco eligitur praeceptor Grammaticae Magister Visitus …….. de Monte Florum.

Die 17 electi sunt ad obligandum Gabellariis Permatheus Rachamatorus, Jo. Marinus Bonvicinus,  Falconus Joctus, Chrisostomus Baptistae, D. Pompeius Azolinus,  Baronus Eltuocomando, Pieroctius Jo. Ludovici, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Persimon Tibaldus, D. Pomponius Morphus, Dominicus Lucae. Jo. Baptista Savinus est Gabellarius.

Die 20 habentur litterae B. Conversini, et D. Gentilis Oratoris conquerentes de solutione 20 mil. Duc. retardata. Habentur plurimae supplicationes (137v) pro gratiis,et Reformationes castrorum pro confirmatione habenda.

Die 2 ex litteris Bartholomei Massutii, et Octaviani Azolini, atque ex relata Jacobi Savini cives quidam  Rechanatenses invenerunt 6000 scut. et se obligaverunt pro Communi Firmano. Morphus de Morphis mittitur Sindicus ad servandos eos indemnes. Cives qui se obligant sunt numer. 61, de quibus alibi passim fit mentio. Baronus Iltuocomando dicitur Baronus Be..dini; et Petrus Paulus Tosus legitur ser Petrus Paulus Tosii.  Cives Rechanatenses sunt Martinangelus Jacobi, Antonius Jacobi Veneris, Perleopardus Pernicolai, D. Antonius Rogat.s, Jo. Baptista Honofrii, Politus Salvoni, ser Antonius Bartholomei Lazari, et Alexander eius frater, Bartholomeus Fabritii, Tholomeus Jo. Monaldi, et Antonius Franciscus Jo. Baptistae.

Die 23 D. Gentilis Billacqua Orator retulit magnum inesse periculum nisi quamcitius solutio fiat saltem octo millium scut., nec potuisse obtinere dispensationem appaltus, et rem hanc reliquisse R.do Censorio. D. Trojanus Riccius Orator a Thesaurario retulit non haberi dilationem, sed offerendam ei est aliquam pecuniae summam cum spe dilationis; a Locumtenente,  D. Thideum Fortinatem fidejuberi debere de non accedendo ad Montem Fortinum ad  milliaria 10. Accipiuntur frumenta oblata a D. Luca Branchadoro et undecumque collecta pecunia trasmittitur Romam per Bastianum Savinum. Curatur contentare castrum Moliani quod petit 100 scut. in suis gabellis pro salariatis.

Die 27 fuerunt pertractata  negocia panninorum et frumentorum. Accipiuntur pecuniae  per Baronum a Cicho Margarictio de S. Severino. A communitate Francavillae  deferenda sunt 50 scut. Ser Hannibal deferre debet a communitate Moreschi ultra 50 alia 25 scut. Sebastianus Savinus non revocatur ab Ancona. D. Vincentius Guerrerius exortatur, ut e Mantua requirat et ponat pecunias in appaltu. D. Gentilis, D. Astor, et D. Pomponius destinantur Romam cum pecuniis, quae haberi possunt, eadem die Baptista Percivallis de Recaneto commendatus a D. Locumtenente, alias dicto D. P., et a civibus Rechanatensibus eligitur Capitaneus Firmanus. Ser Trojanus Riccius additur Cancellario.

Peroctius Evangelistae cedit locum suum ser Baptistae de S. Angelo in appicciulatis. Oratores Montis Actonum  attulerunt 33 salmas grani dono dari Communi Firmi. Oratores Belmontis  50 scut. ex parte Communis sui. Jo Philippus de Smerillo per Pellegrinum Baccilem  scut. 50, et infra mensem 200. Pellegrinus <Ba>cilis fit Sindicus Communis ad promittendum castro Moliani 200 florenos (138) annuos de gabellis castri. Oratores Petrioli offerunt 50 scut. Procurante D. Hisilarii, Cichonus Marganuctius de S. Severino mutuatur Firmanis 4000 scut., et Baronus creatur Sindicus ad vendendos ei gabellarum introitus pro rata ad 10 annos.

Die 28 Gabriel Berardini de Firmo creatur Procurator Communis Firmi ad petendum pro castro Moliani quotannis florenos 200 accipiendos a Gabellariis Firmanis positis in castro Moliani. Jo Philippus testis dicitur de Nobilibus de Smerillo. Fita bulla D. Jo. Francisco Rosato de 4000 scut. solutis Pontifici, et acceleratur sollicitatio de reliquis.

Die 30 D. Lucas Branchadorus sollicitat solutionem, ne incurratur infamia et indignatio Pontificis. Procurantur a civibus frumenta et oleun, gemmas et ornamenta vendenda pro dicta satisfactione. D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccili, Jacobus Francisci, Matheus Marci, Jacobus Azolinus, et Tiberius Cautius,  Jacobus Francisci Savini obtulerunt oleum, et ser Jo. Pierus Cattaneus, Octavianus Azolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, oblationem solvendi pro Communi.

Die Martis ultima D. Pomponius Morphus Sindicus creatur de accipienda scut. 5000 a D. Hieronymo Alberico, et etiam ab aliis quibucunque, qui velint ponere pecunias in appaltu. D. Gubernator obtulit torquem auream suam et omne suum argentum. D. Jo. Franciscus Rosatus ultra 7 miliaria olei offert emere oleum a quocunque dare volente. D. Lucas Branchironus ultra 300 salmas offert tractam 400 salmarum. Sancitur eligere cives curantes 1000 salmas grani mettendas Anconam; et exactionem pecuniarum, qui sunt Jacobus Francisci, Falconus Jottus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierotius Ludovici, Antonius de Vechiis, Vincentius Ursini, Jacobus Azolinus, Antonius Polidori, Joannes Vincus, Antonius Stephani, Jo. Baptista de Nobilibus, Hieronymus Falconi. Qui non solverit in civitate per totam sequentem diem, et extra intra terminum a M. D. Priores assignandum, a Baroncello executionem  patietur. Oratores Montis Giberti offerunt duc. 50, et totidem Petrus Francolini de Monte Giberti. Carta 1 ad 127.

Die Mercurii 1 Februarii 1548 Romam afferendae sunt litterae cambii pro scut. aurei 2155 et bol. 46 (ergo reliqua habebantur). R.dus D. Lucas totum suum granum ponit in appaltu Firmi.

Die 3 relevantur indemnes D. Bartholomeus Matheutius, et Sebastianus Savinus ab obligationibus  contractis Anconae cum Jo. Cinamo et Jacobo Parenza ac sociis de 30 ballis pannorum ultrafine, et cum (138v) Vito Salomonis de ballis quinque panni carisei; et cum civibus Rechanatensibus de scut. 12 mil. Sancitur mittere Mantuam et Ferrariam ad D. Vincentium Guerrerium et D. Horatium Calistum, atque Romam ad D. Hieronymum Albericum, et ad D. Anton Jacobum Venereum, qui dignetur sumere mandatum ad se obligandum pro Communi Firmi. Ad accipiandum retractum pecunie et panninis revertitur Sebastianus Savinus cum Jo Philippus D. Pomponius Morphus. Orator Romae est Jacobus Augustinelli et Caesar Adae. Mittuntur ad Ducem Urbinatem, et ad D. Vincentium Guerrerium. Petitur licentia a Pontifice augendi in Regimine 6 palluctas, pro quibus singuli approbati solvant 100 scut.

Die 5 Mag.cus D. Baptista Percivallis capitaneus cum suis officialibus jurat officium. D. Gentilis Billacqua, qui propter aegritudinem renuerit, promittit se rediturum Oratorem Romam ………. Festa carnis privii, si videbitur Nicolaus Calvutius aggregatur Concilio. Hieronymus Fidelis civilitate donatur. Providetur de salario Mag.cus D. Dionysius Castellarius Gubernator. Custodia Bariselli 20 peditum et sex equitum  reducitur ad solitum civitatis. Petunt adscribi numero Consiliariorum D. Paulus Costantinus. D. Raphael Pernensis, D. Montanus de Montanis, D. Achilles Giliuctius, Magister Camillus Italia de Monte Giberto, physicus, D. Vincentius Polonii Meliorati, Lucas Michelangeli de Moliano, Lupidius Morosi, Jo. Antonius Savinus, D. Baptista Mancinus de Rapagnano, Paulus Jo. Adae, Cichus Terentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cicchus Petri Pauli, ser Gervasius Lauretus, Jacobus Guerrerius.

Die 7  Jacobus Guerrerius iturus est Mantuam pro Communi Firmi, referente Hieronymo Rosati. D. Petrus Mancinus cum Jo. Philippo eius nepote exhibet 2000 florenos, dicitur fuisse gabellarius Firmi tempore privationis Status, et renuntiat  actionem omnem, quam habet in gabellis Communi Firmi.

Die 8  approbantur capitula exactoris porrecta a Morpho de Morphis.

Die Veneris 10 R.mus D. Fabius Minganellus venit in Provinciam Vicelegatus, et sancitur eum visitare. Fit bussulum castrorum et arcium. Conceduntur gratiae condemnationum. Petente Luca Giliuctio ser Bartholomeus eius nepos subrogatur sibi in Regimine. Ser Lucas Cordella dicitur senex, et providendum esse  de notario Regulariae. Jacobus Augustini de Guerreris mittitur Sindicus Communis Firmi ad relevandum D. Vincentium Guerrerium, et alium quemcunque pro mutuo 6000 scut. et plus si erit necesse. Appaltus incipit Kal. Martii. Orator S. Benedicti offert duc. 50. Rapagnanus (139) Adae Jophilippus Mancinus, D. Paulus Constantinus approbantur Consiliarii.

Die 12 D. Pomponius Morphus, et Lucianus Carpinus Romae sunt Oratores.

Die Mercurii 15 D. Gentilis Billacqua et D. Federicus Vincus electi sunt Oratores ad Vicelegatum. Consiliarii approbantur D. Raphael Permensis, Nicolaus Calvuctius, Hieronymus Fidelis, D. Montanus de Montanis, D. Baptista Mancinus, D. Achilles Giliuctius, Paulus Adae, Jacobus Augustini Guerrerii, ser Gervasius Lauretus, Gabriel Mancinus, Lucas de Moliano, Horatius Valgarinus, Jo. Antonius Savinus.

Die 16 cives adunantiae pro bussulo castrorum conficiendo sunt D. Gentilis Billacqua,  D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccilis, Octavianus Azolinus, Falconus Gioctus, Jo. Marinus Bonvicinus, Octavianus Matheuttius, Jo. Baptista Antonuctius, Guidus Vincus, Vincentius Ursini. Sancitum est cives de Regimine omnes imbussolari pro castris 1° gradus, consiliarios omnes de 2° gradus; notarios omnes de 3° gradus: ad arces vero omnes cives.

Die 17 equites D. Sfortiae pro hac vice solvuntur  de pecuniis gratiarum; de reliquo vero fiet taxa pro rata civitatis et Comitatus. Ad officium notarii appaltus suffragati sunt ser Jo. Baptista Florellus qui obtinuit, ser Jo. Pierus Castaneus, Joannes filius Antonii Granae, Vincentius Freductius, ser Lucas Cordella , ser Hieronymus Victorius, ser Marius de S. Angelo imbussolatur. D. Antonius de Nobilibus, et D. Caesar Azolinus. Canonici petunt damnatum in festo Paschae donari S. Mariae in Castello, et conceditur. Filius Vincentii Partini dicitur physicus civitatis.

Die 18 Vicelegatus vult poenas conditionales et notitiam omnium quae occurrunt circa bannimenta, prohibitque fieri gratias de his,  quae comprehenduntur in bannimentis. Sancitur mittere ad Vicelegatum, ut nihil innovet, et satisfacto Pontifice, petere ne quid innovetur de reintegratione concessa in Statu et juribus Firmanis. Ser Laurentius qui redit Firmum iuxta decretum de reditu omnium civium, accepit nuntium de morte matris, et datur ei venia absentiae. D. Jo. Baptista de Nobilibus de Petriolo die 19 commendatur pro S. Severini praetura. Approbantur Conciliarii Jacobus Vincus,  Antonius Vincentius Valgarinus, ser Hieronymus Victorius, ser Persanctes de Nigris, Cichus Laurentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cichus Petri Pauli, Joannes Francisci de Matheuctis de Castro Palmarum, ser Joannes Politus,  Ramandinus de Ramandinis, Lucianus Jacobi Antonii, Lupidius Moresii, Vincentius Piccioni, ser Baptista Permarini de S. Angelo.

Die 20 Priores sunt Theseus (139v) Morronus, ser Persimon ser Pieri, Vincentius Persanctis, Evangelista Gasparis, Federicus Vincus, Peregrinus Baccinus. Regulatores Pierus Arietinus Flor., Federicus Civitella S. B., Hieronymus Patriarcha Camp.i. Confal.rii Permatheus Octinellus, Jo. Paulus Polidorus, Dionysius ser Antonii, Evangelista Gasparis, Antonius Matheuctius, Jo Paulus Montanus. Consules Gentilis de Nobilibus S. M., Antonius Latinus Flor., ser Antonius Ciminus notarius. Bancherius S. Martini Gentilis de Nobilibus. Castellari Aquavivae Branchadorus Caesaris, Gualdi Pierus Jo. Ludovici, Portus Franciscus Leffectus, Montis Falconum Vincentius Partinum, S. Benedicti Vincentius Ilioneus. Officiales tertii gradus ser Orpheus Girardus de Ponzano, ser Thomas Victorius de Petritulo, ser Leonardus de Veteribus de Aquaviva, ser Joannes Cicchi Berardi de Monte Apponum, ser Dominicus Barba de Monturano, ser Hieronymus ser Martini de Serviliano, D. Valentinus Lopidi de Monte S. Elpidio Morico, ser Franciscus Angeli de Collina, ser Vincentius Laurus de Lauro, ser Jo. Baptista Gazota de Campo Fullonum, ser Persanctes de Nigris de Firmo, ser Hercules Joannis Leo de Turrii Palmarum, ser Antonius Boctius de Ortezano, ser Persanctes Factoris de Lauro, ser Cichus Mathei de Lapedona, ser Martius Berardini de S. Elpidio Morico, ser Julius Joannini de Marano. Primi gradus Theseus Morronus, ser Theodorus Coluctius, D. Nicolaus Ramandinus, pro quo vacante Antonius ……nierii, Camillus Ciminus, Antonius Jo. Andreae, Camillus Emilianus, Pieroctius Jo. Ludovici, Antonius Hieronymi, Antonius Montanus, Permatheus Rachamatorus. Secundi gradus Gabriel Mancinus, Jo. Angelus Stephani, Jo. Baptista Flaccus, Cicchus Bertachinus, Constantius Beccharinus, Nicolaus Bracchonus, Joannes Vincus, Cicchus Tarentii, Vincentius Branchadorus, Jacobus Vinchus, Lucianus Jacobi Antonii, qui renuntiavit, Dominicus Cichi Solome, Tiberius Cautius. D. Franciscus Margaructius de S. Severino obtulit emere septimam partem gabellarum 25 mil. Scut., pro 10 annis cum anticipatione solutionis, et ad id Baronus creatur Sindicus. Idem  D. Franciscus Margaructius civilitate donatur. Qui non solvunt impositiones per totam diem  sabathi privantur officiis, et lacerantur eorum cartuciae, et nihilhominus per D. Gubernatorem obligantur solvere cum poenis eius arbitrio. Volent D. Vicelegato emere duos mulos a fratribus S. Augustini Firmi, accipiuntur a Communi Firmano, et ei donantur. Referente S. Trojano curator pecunias haberi a Mag.ro Moysi hebreo Maceratae, et mittitur ad R.dum Thomam pro venditione grani et olei mortuo Permatheo Nicolai Mag.ri Julii confalonerio Castelli. (140) D. Franciscus Octinellus probatori loco patris.

Die 21 Thomas Pacharonus, Pompejus Branchadorus, Theseus Morronus, et Pieroctius Arietinus promiserunt Mag.co D. Thesaurario solvere taxam equitum D. Sfortiae Comitis S. Florae, praesentibus Barono Iltuocomando, et ser Dario Cagnito (lege Canito).

Die 22 dicitur Legatus redire ad diem Veneris proxime futurum,  unde cras  sancitur Concilium cogere et postridie Cernitam.

Die 24 D. Horatius Pacharonus, et Bartholomeus Massutius scribunt nullam invenire potuisse pecuniam. Sancitur sumere oleum mercatoribus vendendum a Bartholomeo Mysutio, et Matheo Marci. Confirmantur gratiae Carnitarum.

Die 24 Franciscus Effectus renuntiavit arcem Portus propter senium, et oculorum orbitatem, et proponit ser Hieronymum Fidelem,  vel alium ad beneplacitum Cernitae. Corruunt muri S. Elpidii Morici, et mittuntur Commissarii, qui  etiam videant differentias illius castro cum Monte Raynaldo, et aliis vicinis. Monti S. Mariae in Georgio relaxatur medietas debiti per palliis S. Mariae in Castello a tempore privationis Status. D. Sanctes Clarignanus Orator Montis Causarii obtulit quantitatem grani; Oratores Aquavivae 40 scut. Petente Branchadoro, Polidorus Cautius ponitur eius loco pro primo extracto. Conceditur Hebreis emere mobilia a Firmanis, dummodo non intrent per januas publicas, et solvant 54 flor. mutuo gratuito. Baptista Patriarcha  sufficitur in Regularia, Hieronymo Patriarcha defuncto. Venduntur 200 miliaria olei pro reliquo satisfactionis 20 mil. duc. auri.

Die 25 Lucianus Jacobi Antonii gratiis actis ait se cogi potiori anni tempore stare in castro Campi Fellonis, et ideo renuntiavit numero Consilialiorum et officio Collinae.

Die Dominico 26 Mag.ci D.ni juraverunt, loco Federici Civitellae legitur Federicus Vincus, et loco Hieronymi Baptista Patriarcha, pro Permatheo D. Franciscus Ottinellus. Thomas Pacharonus donat suae patriae 100 scut. et hisque dat in appaltu, dummodo alii cives donent suas impositiones similiter. Ser Trojanus Riccius composuit debitum Firmi cum Monte Causario in tribus terminis solvendum.

Die ultima Morphus de Morphis et D. Jo. Franciscus Rosatus sunt gabellarii exactionis dativarum et salis. Carta 127 t.o ad 243.

Rubrica

Libri 74 Consilia Cernite 1548

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Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Conclusione del Libro 67 Consilia et Cernite 1537

(103) Die 27 dantur solita luminaria Fratribus S. Crucis. Providetur et exigitur pecunia pro guastarolibus. Habitantibus castrum S. Benedicti qui venerant de Ophida et conceditur terrenum quoddam de Monte Aquilino, sicut Sanctoro Cautio. Confirmantur etiam terrae de Monte Aquilino datae patri in favorem D. Vincentiae Jo. Baptistae de Firmo.

Castellanus S. Benedicti est affinis fratris Thomae. Ser Caesar de S. Angelo fuit exactor librae.

Die 28 agitur de recipiendo Legato in  civitatem venturo, et de salariatis, confirmandis.

Die 29 legitur juramentum magnificorum dominorum, de quibus extractis nihil dictum fuerat. Priores sunt Hieronymus Ancileus, Falconus Joctus, Franciscus Francolinus, Pieractius Jo, Ludovici, Dionysius Senegardus, Gilbertus Guerrerius. Confalonerii Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Jacobus Cordella, Antonius Ludovici. Consules Bonifatius Riccius S. B., Simon Tindalus Camp.i. Bancherius Pilae Johannes Antonii Scattoni. Desunt notarii consulum et Bancherii. Carta 343 t.o ad 431.

LIBRO 68 CONSILIA CERNITE 1537

Die 20 aprilis 1537 Mag.corum dominorum legitur extractio ut supra, excepto Jacobo Cordella; nam extractus est, Marinus Cordella, Simon Tindalus dicitur Simon Bartholomei. Notarius Consulum ser Perjacobus Urbanus. Dicitur Legatus adventasse Fabrianum. Jacobus dicitur pater Marini Cordellae defuncti, et ponitur loco filii.  Dominus Antonius Franciscus dicitur olim Gubernator. Caetera ut supra.

Die 21 Mag.cus D. Marcellus legitur Castellanus Arcis Alliorum, et donatur munere.

Die 29 in juramento Dominorum legitur notarius Bancherii ser Jo.Baptista ser Lucae. Caetera habentur ut in praecedenti libro Carta 1 ad 32.

Die 3 Maji Joannis Fruductii allata est truculenta mors ei inflicta in Castro Falleroni, ubi arma sonant. Mittuntur duo Reformatores cum Baroncello.

Die 4  redeuntibus Reformatoribus, fit jus contra occisores Jo. Ufredutiii. Requiritur Hieronymus Ancileus Prior absens. Legatus proibet accedere ad Abbatiam S. Claudii nisi cum deputatis Communitas S. Genesii petit cives Firmanos ad componendam differentiam finium inter illam et Gualdum. D. Franciscus Clarelli scribit posse Mag.cos Priores remittere terminos condemnatis in contumacia in Terra Montis Fortini. Gentilis Francisci de  Nobilibus,  qui olim cum sociis vulnera inflixerat ser Hieronimo Pernicolae recipitur ad gratiam.

Die 5 ser Felix Morronus Roma discessit Calabriam versus. Caetera ut in praecedenti libro.

(103v)Die 18 in Concilio Generali celebrato in aede Fraternitatis, Legatus orationem habuit ad Firmanos, qui eum protectorem eligerant, et ut superius habetur munere argenteo per Dominum Felicem Roma misso donaverant,  et civitatem ac Statum ei ex corde protegendum, et servandum obtulerant. Laudat charitatem et justitiam Firmanorum et fidem erga  Sanctam Ecclesiam, et jubet eos esse bono animo, et spondet se velle  concedere quidquid petierint. Dicit se impetrasse a Pontifice diminutionem unius ducati pro foculari, et reduxisse ad 4000 scut.  quibus succurritur periculo gravi Turcharum imminenti. Item reduxisse taxam vastatiorum Anconae ad 3000 scut. tota Provincia. Denique se velle dare operam justitiae Firmanae,  et per Mag.cum Gubernatorem et Mag.cos D. Priores ministretur.  Quibus respondit D. Hieronymus Rosatus. Deinde lectum Felix  Breve reductionis praedictarum taxarum, quae exiguntur per aes et libram, et castra non gravantur in bonis a civibus ibi possessis, sed cives solvunt in civitate libram dictorum bonorum.

Die 19 Communitas S. Elpidi promittit cautiones pro Firmanis, et ei aguntur gratiae. Legatus non multum curare visus est reditum magistri Baltaxaris (da Monte Alliorum) et Cancellarius asserit illum electum esse praeceptorem (deest quo loco). Auditur rumor de Castri Alliorum demolitione, quam vult Legatus. D. Jo. Franciscus Gregorius  commendat decimam  partem salarii sui quia fuit Romae Gubernator Provinciae. Legatus honorifice accipitur in viridariis Firmanorum  ad spatiandum.

Die 23 agitur de Castro Alliorum Firmanis restituendo, ut in precedenti Libro; ser Thadeus de Narnio die 24 dicit se servisse Firmanis post discessum D.  Augustini Recuperi Gubernatoris tribus mensibus. D. Franciscus Alexandri est creditor Communis, et statuuntur cives, qui ei computum revideant qui electi sunt die 26 Junii Jo. Baptista Morronus, Antonius Morphus, et Antonius Grana. Hieronymus Formichinus septuagenarius, et pene surdus, dispensatur a Cernitis. Confirmati sunt in officiis suis ser Lucas Cordella, ser Bartholomeus coadiutor, ser Persanctes Barnabei. Providetur salario Magistri Anzovini Amoratti. Carta 32 t.o ad 65.

Die 10 Junii 1537 in Concilio confirmantur deliberationes et gratiae Cernitarum.

Die 11 suffragis dantur cives exactores pro foculari et guastarolis D. Hieronymus Rosatus, Antonius Matheutius, Bartholomeus Massutius, Antonius Morphus, Jo. Baptista Morronus, Permatheus Rachamadorus, ser Jo. Baptista Florellus, ser Persimon. Cives ad promittendum et componendum Permatheus Rachamadorus, Bastianus Savinus, Lucas Hieronymus, Jacobus Francisci. Sindicus computationis pro vastarolis Bartholomeus Massutius. Ser Caesar de Trevio petit suam pecuniam de mutuo, et de servitute praestita. Eadem die Dionysius ser Antonii dicitur habuisse discessum per 8 dies pro festo S. Joannis.

Die 22 vacante loco Federici Civitellae mortui Reg.ris S. Bartholomei, Federicus Vincus sufficitur Troylus Pacharonus Regulator S. Martini et loco Francisci Morroni mortui (104) Regulatoris Campilegi ponitur Peregrinus eius filius.  D. Andrea Maximo Capitaneo datur commeatus redendi in patriam instantium feriarum tempore. Locantur in castris maritimis equites Ill.mi Domini Pauli Vitelli. Pistoja dicitur equuleo fuisse impositus, igne pedibus imposito, et Franciscus Grassus olim Regulator, et Troylo Adam imminere periculum vitae et si innocentissimus sit, et eius mors magnam afferet calamitatem publicam. Eligitur (ut videtur Capitaneus) post designatos D. Alexander Peruzzini de Orciano. Ser Hieronymus, et ser Julius leguntur praesentes Regulatores Jo. Franciscus videtur esse apud Ill.mum D. Valerium. Antonius Jo. Andreae est Castellanus Moliani. Die 26 ex litteris Card Cesarini ad Ill.mum D. Valerium habetur sibi magnae esse curae, ut Firmanis restituatur Castrum Allionum. Ex litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris Romae legitur modus quo restituendum  est castrum. Ex litteris D. Montani de Montanis Maceratae Oratoris, Cardinalis Legatus petit 65 vastatores in arce Anconae, et 50  scut. pro expeditione Turcarum. Respondetur D. Gentili, ut nisi arx possit conservari, solo  aequentur moenia cum Arce Alliorum. Interim scribitur Ill.mo D. Valerio, ut velit integrum reddi Castrum, in ultimo ut sola moenia diruantur. Idem agitur cum D. Bastiano Commissario et D. Legato D. Bono Francisco commendatur capitula de his facta inter Cardinalem Cesarinum et Legatum. Repetitur dies 11 Junii, et scribente D. Persimone Thibaldo de fidejussione ad emenda bona exititiorum praedicti Castri, respondetur petendo quae sit haec varietas D. Ambrosii. Interim rogatur Ill.mus D. Valerius, ut de his agat cum Legato, et fit mandatum in personam D. Joannis Canniti ad promittendum pro Communitate de emptione bonorum etc. Gratiae aguntur Communitati Offidae de peditibus oblatis, qui si veniant, recipiendi dicuntur cum maximo amore et gratitudine. Mittuntur quator homines de Monte Falconum et de Smerillo ad praestandam obedientiam Legato, et ad excusandum factum, quod non explicatur.

Die 12 mittitur Ill.mo D. Valerio, decretum esse,  ut nihil agatur, nisi quod conclusum fuit inter Legatum et Cardinalem Cesarinum.

Die 13 Legatus scribit se nonnullos de Offida custodes Castri Alliorum exclusisse, quia senes et male vestiti erant, et reliquisse de his in Castro 23 Offidanos, 7 Tolentinates, et 20 se supplevisse, quibus mittatur stipendium etc. His omnibus providere jubentur Mag.ci D. Priores, et Felix Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, D. Jo. Franciscus Pichonus, D. Pompejus Azolinus, Pierus Pellegrinus, Ciriacus Baldutius, Ciottus Adam, ser Jo. Baptistam Florellus, Aurelius Pacharonus, ser Stephanus Azolinus, Jo. Jacobus Beneincasa, Vincentius Ursini, Nicolaus Dolcebene, An…..na.

Die 15 Jo. Jacobus Morronus, et Antonius Morphus mittuntur Oratorem (104v) Maceratam ad Concilium Pro.le. Fit mandatum compositionis inter Montem Elparum  et Montem Rynaldum D.ni Pompejo Azolino, et Persimoni Thibaldo. Laudatur Octavianus Humilis de Patrignone, et donatur civilitate. Nicolaus Permathei de S. Elpidio eligitur ad extimanda bona exititiorum Castri Alliorum iuxta capitula Cardinalis Cesarini et Legati. Repetuntur praedae factae in castro Petrioli de inde legitur.

Die 27 Maij Vicus Chiarellae et Rocha capta a D. Marcello et commendantur illa loca

Cardinali Cesarino, ut protegat et commendet D. Legato.

Die 30 Maij D. Legato commendantur nomine Castri Alliorum, qui ab omni caede liberi sunt. Kalendis Junii habentur litterae Legati scriptae Magistero Julio eius Phisico, quibus significat calicem et alias ab exititiis castri Alliorum res et sacrario subraptas fuisse restituitas, et plurimos eorum petiisse Romam, nec potuisse caussam revocari ad Legatum. Oratores electi, ut subito restituatur Castrum a Legato, fuerunt D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Petrus Simon Thibaldus, ser Lucianus Carpinus dicitur olim fuisse Commissarius Turris Palmarum.

Die 3 D. Angelus Dei Bufalo respondit Oratoribus, mentem esse Pontificis reddendi Castrum; facta solutione a Communi Firmi de tertio stipendio, et receptis in Castro exititiis etc. Magister Federicus de Marioctis de Matholica (dicitur per errorem de Matticula) litteris laudatur de bene actis in suo munere arithmeticae. D. Andreas Maximus commendatur pro Rachanati Praetura. Hieronymus Formichinus septuagenarius eximitur ab obligatione veniendi ad Cernitas. Reperiunt acta die 10-11-12-33 Junii, 19 Maji etc. Carta 65 t.o ad 157.

Die 1 Julii 1537 Turcharum suspicio annuntiatur. Ill.mus D. Valerius rediens a Legato dicit eum velle demolitionem Castri.

Die 2 Rev.dus D. Tiberius Corradum cum litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris  super rebus castri Alliorum nuntiat addendum in causa Troyli et aliorum civium Commissarium, et protestatur de nullitate processus, quia cives obedierunt voluntati et decreto Cernitae in providendo, custodiendo, conducendo pedites etc. Mittuntur Commissarii Bastianus Savinus, ser Hieronymus Patimalus, Baptista Adae, Perus Baccilis, Gentilis de Nobilibus, Lucas Giliutius, et Jo. Andreas Ciceri cum Longobardis, et malleis ferreis, piconibus aliis que instrumentis ad demolitionem Castrum, sed media via steterunt, atque redierunt re imperfecta etc.

Die 8 Pellegrinus Baccilis missus est ad Castrum cum guastarolis et 200 peditibus. Deinde reditur ad mensem Junii, diemque tertiam, et sancitur rogari Legatum, ut sua intersit ne Firmani illudantur de Castro Alliorum. Adduntur Oratores Romae Octavianus Azolinus, Jo. Jacobus Martinus, Federicus Vincus. Ser Persimon Marini creatur depositarius librae.

Die 6 Junii leguntur extracti castellani, ser Hieronymus Angelita Moliani, Aquavivae Felix Guerrerius, Gualdi Felix Pacharonus, Montis Falconum Lucas (G)iliuctius, (105) Benedicti ser Marianus Sanctis, Portus Vincentius Stabilis (desunt extractiones Mag. D.orum) et die 22 leguntur solum Regulatores qui supra.

Die 26 Junii  agitur de vastatoribus mittendis Anconam,  et de collocandis militibus in oris maritimis.

Die 27 D. Bonfranciscus Camerarius Legati petit vastatores ad demoliendam arcem et muros Castri Alliorum. Respondetur per Cancellarium cives expectare a Protectore, ut conservet capitula inter eum et Cardinalem Cesarinum inita.

Die 1 Julii iterum D. Bonfranciscus Camerarius et Auricularius Legati petit devastatores, et attulit Breve Pontificis de demolitione arcis et murorum; et Ill.mus D. Valerius retulit a Legato, illum velle restituire Castrum, data saltem cautione de dicta demolitione, quae remittitur ad Concilium Gen.le.

Die 6 commendante Ill.mo D. Juliano Cesarino, D. Silvius Arcerius de Civitella post D. Alexandrum Peruzinum eligitur Capitaneus. Ex litteris Legati ad Mag.cum Gubernatorem Firmi mittuntur ad accipiendam possessionem Castri Alliorum Jo. Franciscus Rosatus, Caesar de Nobilibus, Ludovicus Vincus,  Conceptus Vincus, Bonfilius Morronus, Octavianus Azolinus, Antonius Matiutius, Bastianus Savinus, Baronus Eltocomando, Baptistae Adae, Costantinus Adae, Falconus Periocti, Chrysostomus Baptistae et alius qui recentiori atramento videtur deletus, Caesar Adam, Dominicus Lucae, Jacobus Francisci.

Die 7 agitur de vastandis muris Castri, sed consultores non conveniunt. Deinde in alia Cernita repentina sancitur expectare Concilium sed interim conservari indemnes qui se contulerint ad demoliendos muros. Demum fit mandatum D. Montano de petenda praeceptorum revocatione, et de interponenda appellatione.

Die 8 litterae Cardinalis Cesarini, et Gentilis Billaquae Oratoris habentur, ex quibus sancitur in Consilio demoliri muros Castri Alliorum, quamvis habeatur praeceptum Legati de nihil innovando in Castro. Promittitur tamen per civitatem, non offendere homines dicti Castri, et relinquere eos pacifice frui suis bonis in eodem Castro;  et mittuntur Anconam ad legatum 40 vastatores. Conficiuntur instrumenta bellica. Commissariis protestantibus, quia Castrum est sine custodibus, eliguntur novi Commissarii ad demolitionem murorum: Hieronymus Assaltus, Antonius Morphus, Pellegrinus Baccilis, Lucas Hieronymi, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Paulus Montanus, Falconus Joctus.

Die 10 Vincentius Partinus praeteritis diebus,  et hodie legitur Prior Priorum. D. Montanus de Montanis Orator retulit, Legatum promisisse verbis praeceptum circa murorum demolitionem, sed non recognoscet dummodo de caetero non innovetur quicquam: revocasse ad viam juris caussam civium promissorum; velle (105v) cautionem de pacifice relinquendis hominibus Castri Alliorum ut fruantur suis bonis, deputatis duobus civibus ex parte Firmanorum, et duobus ex parte Legati, ut cuique redditur quod suum est.

Die 11 iterum rogatur Legatus, ut velit concedere executionem Brevis ut Firmani demoliantur muros, et praestari cautiones a civitate, non a particularibus. Providetur de justitia exequenda secundum jus in Castro Alliorum. D. Montano de Montanis Oratori committitur, ut referat D. Legato ut dignetur notum facere, quod siquis velit redire in Castrum Alliorum, redeat intra triduum, quo elapso post litteras D. Priorum habitas incidant in poenam non redeuntes ad habitandum, si postea inventi fuerint in Castro vel eius territorio. Et quia illi exititii, quum non sint demoliti muri, molestant homines Status Firmani, et turbant ipsorum res, D. Joannes Cannitus advocatus et procurator Firmi protestatur ante D. Tarusium Gubernatorem de executione Brevis pro demolitione murorum, et de provisione, ne existitii turbent homines Firmi, Comitatus et Castri praedicti in personis, vel bonis, nec armatas faciant, secus non teneri de scandalis etc.

Reformatores ad bimestre sunt Lucas Giliuctius, Felix Guerrerius, Ippolitus Caesaris, Jo. Andreas Paganelli, ser Dominicus Mazatinus de Petritulo, Petrus Francisci de Monte Giberto, Antonius Picolinus de Marano, ser Jo. Jacobus Christaldus de Campo Fellonum, N.N. de Fallerono, ser Joannes de Ripa Cerreti.

Die 14 Quiriaco Baldutio Prior Priorum, iuxta litteras D. Montani de Montanis non respondetur Legato, qui differt praecipere demolitionem Castri, sed banniti Status Ecclesiae capti transmittuntur ad eum, et Antonoctius Schiavtti  discurrens per agrum Firmanum requiritur ut capiatur, et illico suspendatur. Dicuntur exititii Alliorum eripuisse res habitatoribus, et qui sunt pro Firmanis fuisse expoliati.

Die 17 Breve Pontificis iubet restitutionem Castri Alliorum in manibus deputati a Legato cum mandato restituendi pecunias Oratori Firmano solutas pro Castro. Accusabantur Firmani de espulsis hominibus Alliorum post restitutionem Castri, quibus concessae sunt represaliae. Mag.cus D. Gubernator Tharusinus fidem facit pro veritate, quod a tempore habiti Castri de manibus D. Marcelli non ex illis hominibus cum suis bonis erant in Castro. Abierant enim cum suis bonis ante restitutionem propter monitiones et minas vice legati, de quibus explorari potest veritas a castris circumvicinis. Imploratur auxilium Ill.mi D. Valerii, et Ill.mi D. Petri Alovisii Curatur reductio hominum Alliorum ad Castrum; et emptio honorum non redeuntium ducatis 1000.

Die 20 in imminentibus periculis Reipubblicae voverant Matronae Firmanae civitatem argenteam Virgini Lauretanae, et creantur depositarii pecuniae D. Marianus Pernensis, et Franciscus Savinus. Collectores vero Thomas Bibliopola, Perdominicus Marcutii, ser Dominicus promisit Octaviano Azolino (106) se plurimos exititios reducturum ad Castrum, si eius caveatur. Sancitur poena capitis contra offendentes  aliquem ex ipsis. Quaeritur Consilium a Repubblicis Firmo benevolis ad jurandum Republicae Firmanae. Scribitur ad D. Philippum de Rachanato teste quod exititii ante restitutum Castrum exierint.

Ill.mus D. Stephanus Columna petit solutionem pro vastatoribus Anconae, referente Bartholomeo Massutio, qui Macerata rediit Orator.

Die 22 Ill.mus D. Valerius laudat destinationem Oratorum Romam, et consulit ut bene informent et justificent caussam et res civitatis apud Pontificem, et si ipse velit constare in sua sententia, alluquantur Oratores Imperatoris, quibus ipse D. dabit litteras, ut supplicent Suam Sanctitatem pro hac civitate, ne amplius molestetur; et si inexorabilis sit, petatur ut Firmum evellatur a legatione. Si res in deterius labatur, revocetur Hieronymus Branchadorus, aliique cives ad opitulandum Patriae, et promittit se curaturum apud Dominationem Venetam, ut civitati iuvetur. Item commendandum monet Troylum  ut privatum civem, et Legato respondendum, Firmanos non impedituros; quominus si velit ipse recipiat Castrum Alliorum; si vero velit ut ipsa communitas faciat hanc restitutionem, restituat pecunias a Firmanis solutas pro emptione Castri. Oratores electi sunt D. Gentilis Billaqua, D. Pompejus Azolinus, D. Montanus de Montanis, Jo. Baptista Morronus, Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massutius, Octavianus Azolinus, Bastianus Savinus; de quibus quattuor decernuntur. Respondetur Legato, Castrum esse apertum et demolitum unde potest ingredi et exire pro suo arbitratu, et quum fores fuerint combustae ante resignationem Firmanis factam, ipsemet sumat meritum supplicium de iis, quos invenerit delinquentes. Publicatur absolutio delictorum civium.  In Concilio Oratores statuuntur praedicti Doctores Legum cum Jo. Baptista Morrono.

Die 24 affertur rumor, et a quibusdam Fratribus Observantinis confirmatur in Monte Albotto esse 3000 peditum, qui illic male se gerunt, et timetur ne huc proripiant. Dionysius est Prior Priorum.

Die 27 in festo Assumptionis fiunt solum luminaria et cursus. Ser Caesar Coluccius reficitur de animalibus sibi interceptis in castro S. Angeli pro Repubblica. D. Hieronymo nepotis Jacobi Cordellae cum licentia traditur nuptui in Monte S. Mariae in Georgio. D. Hieronymus Anglicus (alias Angelico) electus est a Secretis Repubblicae Rachanatensis, eique sufficitur Castellanus Moliani Jo. Marinus Casella. Deinde replicantur quae dicta sunt die 6-7 et circa demolitionem agitur die 9; prout supra Carta 158 ad 252.

Die ….. Augusti 1537 legitur Guerrierius D. Persanctis receptus ad gratiam Petrus et filius. (106v) Cives necati sunt in  castro Falleroni, et sancitur lex contra uccisores civium ac Ill.mo duci Camerini scribitur pro capiendis interfactoribus in suo territorio. Providetur quia exititii Alliorum confugiunt ad Montem Ulmi, et Castrum Alliorum est sine gubernio. Legatus prohibuit solemnitates in festo Assumptionis sed invitatur ad festum Legatus, dante bravium Ludovico Vinco. Pedites de Monte Albotto dicuntur confluxisse Maceratam, et praeficiuntur sex cives ad cogendos milites pro defensione civitatis.

Die 13 D. Petrus Simon est Prior Priorum. Ser Philippus Maceretus da Compo Fullonum Orator se contulit Romam. Citantur cives a Legato declarandis incidisse in multas poenas propter demolitionem murorum castri contra mandatum eiusdem; de qua re rescribitur ad Ill.mum D. Petrus Alovisium, auditur adventus Turcharum prope diem. Pierus Baccinus cum aliis civibus  ad defensionem deputatus est. Revocantur cives in civitatem. Marescallus dicitur adventasse in castrum Lauri.

Die 15 dicuntur  castrum versus adventasse 400 pedites, quamvis narrentur irruere Castrum S. Viti occupatum ab Esinis. Significatur castris,  ut cum denuo suspicio Turcharum habeatur, se contineant in armis et sub Commissariis Firmanis. In cursu bravii habita et quaestio quia equus Ludovici Vinci, qui praeteriit equum D. Antonii Giliuctii, percussus fuit a quodam de Monte Reali, et auriga equi Federici Morroni,  qui secundus intravit Ecclesiam, rapuit bravium secundum de manibus Jo. Andreae  Mansueti. Ergo equi cursores intrabant tunc Ecclesiam S. Mariae in Castello. Praesens fuit huic festo R.mus Ludovicus Furconius Ep.us.

Die 22 referentibus dominis Laurentio Angelo et Joanne Barabutio Oratoribus, Legatus distulit sententiam declaratoriam incursae poenae ad sex dies, et in penultima quum Romam sit abiturus, vult solutionem ultimam focularis, et resignationem Castri dicuntur pedites abituri per iter maritimum, et coguntur quingenti pedites sub Commissariis Jo. Francisco Calisto, Theodoro, Venero Permathei, ac Thoma Pacharoni ad tuendam civitatem et castra maritima. Provisores sunt Antonius Grana, Pellegrinus Baccinus, Baronus Altocomando, J. Marinus Bonvicinus, Martinus Paladinus cum ser Jo. Francisco coepit quosdam Thucros Officiales Ortizani ser Raynaldus ser Baptistae de Monte Giberto, Altidonae ser Antonius Marini de Lauro, S. Petri Morici ser Ventura ser Julii de Monte Falconum. Reliqui omnes desunt. Guidus Vinc(i)us legitur in Officio Appicciulati, et renunciat nisi solvatur ei Bulla. Ill. D. Stephanus et Commissarius Pontificis qui bene egerat in commendatione Firmanorum in trajectione militum, munere donantur. Rechanatenses et Elpidiani fidejusserunt pro Firmanis de emptione bonorum extitiorum Montis Alliorum, et relevantur indemnes tres furcae justitiae Firmanae traditi necati sunt. D. Camillus de Lauro commendatur pro Montis Robiani. (107) Prior Priorum die 20 est  Antonius Spinuctius. Deest extractio officia ….ura. Interposita est appellatio contra sententiam Legati in Firmanos.

Die 25 Augusti Jo. Marinus ser Cipriani, et Antonius Morphus extimatores duxerunt granum flor 2 bol.30, hordeum flor.1 bol.24, speltam flor.1.

Die 26 legitur Card.lis Farnesius electus protector Firmanorum. Comes Acetus erat Orator Romae cum aliis duobus civibus. Felici Pacharono castellano Gualdi petendi subrogatur Gaspar ser Stephani. Confirmatur decretum de familiari abitatione civium in civitate,  alias lacerentur, et succedant appicciulati extrahendi. Agitur quod sub praesenti  Summo Pontifice, et consultato Cardinali Cesarino, civitas cum Comitatu sit sub R.mo D. de Farnesio. Lactantius et Gaspar ser Michaelis de Sarnano amantissimi Firmanorum donantur civitate.

Imbussolantur cives etiam appicciolati qui de 15 in 25 dies mittantur ad arcem S. Petri de Aliis. Carta 253 ad 289.

Die 2 Septembris 1537. Priori Priorum D. Petro Simone Patrasso, legitur in litteris Oratorum indignatus Pontifex de non soluto ducato focularis de quinque ex Catro Alliorum olim interfectis. Proponitur Ill. D. Petrus Aloysius protector. Committitur Oratoribus, ut postulata a Pontifice executioni mandari iuvent ita, ut Firmani removeantur a Legatione Cardinalis Tranensis. Cives exactores sunt Antonius Granae, Thomas Pacharonus, ser Theodorus, Jacobus Ludovici, Joannes Scattoni, Permatheus Nicolai Magistri Julii, Permarinus Branchadorus, ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Cichus Cipriani, Camillus Ciminus, Cacciacontes, Morphus, Stephanus Azolinus, Colangelus Ilioneus, Peroctius Ludovici, Dominicus Lucae, Branchadorus (Caesaris), Jo. Paulus Polidorus, Cicchus Hyppoliti. Deinde habetur Concilium, in quo sancitur mittere Romam Religiosos Guardianos et Priores Conventuum Firmi, qui testimonium perhibeant de veritate contra calumnias civitati inflictas. Confirmantur leges contra extrahentes rerum genera et contra non habitantes familiariter. Eliguntur, qui curam gerant pubblici boni, duo cives, et duo consiliarii per contratam, et sunt Petrus Paulus Pervenantii ac Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacobo Angeli, et Permartino patri Pauli, Hieronymus Assalti et Perantonius Mancinus cum Mariano Sgraffia et Pernicola Jo. Georgii, Jo. Baptista Persanctis et ser Theodorus Persanctis cum Polonio Baptista et Thoma Pieri Cichi, Nicolaus Adam, et Pierus Jo. Ludovici cum Antonio Piermathei et Baptista Adae, Aurelius Pacharonus et Antonius Calisti Pacharoni cum ser Grisancte Antonii et Jo. Andrea Antonii; Felix Guerrerius, et Jo. Paolus Montanus cum Persancte Baptistae et Hyppolitus Caesaris

Die 4 amici D. Ludovici Vinci scribunt Ill.mum D. Pierum Aloysium (107v) cum 4000 millibus peditum ad damna Firmanorum venturum, et Roma intra quatuor dies exiturum. Idem scribunt Oratores ser Lucas Cordella missus ad Hieronymum Rosatum aegrotantem retulit consilium eius, ut mittantur Romam cives ad implorandam misericordiam, et ad Ill.mum D. Valerium ac Hieronymum Branchadorum copiae litterarum, ut succurrant. Petitur a D. Valerio equus dono dandus Ill.mo D. Petro Aloysio. Dicitur equus esse Recineti. Scribitur Ill.mo Stephano et Constantio, ut opitulentur.

Die 5 Oratores destinati ire recusant. Baroncellus dicitur Magnificus.

Die 6 dicuntur ad defensionem civitatis convocandi Ill.mus D. Valerius, Caesar de Nobilibus, Hieronymus Branchadori ed alii cives. Proponuntur Oratores recusante D. Petro Simone Patrasso, R.dus Vicarius, D. Nicolaus Pacharonus et D. Franciscus Fr Cantalicius persuasit Cernitae, ut ad placandam iram Dei fieret remissio dirae imprecationis jam extintae. (Hac est excommunicationis, S. Eleutherii, quae fiebat candelis extintis) super bonis Reipublicae. (Hic Fr. Cantalicius erat S. Felix de Cantalicio, cuius sanctitas sub ea tempestate incoeperat florere). Idcirco impetratur absolutio per R.dum D. Vicarium.

Die 7 ab Ill.ma D. Joanna M.a per Regulatores  emitur equus. Loco Octaviani Azolini aegrotantis deputatur Peregrinus et pro Ludovico Vinco, Joannes Vincus cum aliis supradictis duodecim Capitaneis peditum ad  custodiam civitatis.

Die 8 Oratores scribunt Summum Pontificem nolle veniam concedere Firmanis,  et exploratores nuntiant D. Perum Aloysium venire. Sancitur facere obedientiam superioribus, si petant honesta; si vero veniant offensuri, defendere armis civitatem. Providetur nequis affendat aliquem, nec tollat res civium. D. Joannes dicitur  Capitaneus et Baroncellus Firmanorum. Cives ad exigendas impositiones statim solvendas superiori bus sunt Petrus Paulus Pervenantii, Hieronymus Percontis, Baronus, Pierotius Ludovici, Antognotius Calisti, Dominicus Lucae. Ad curam civitatis Pellegrinus Morronus, Ludovicus et Joannes Vincus, Jo. Franciscus Rosatus, Petrus Baccilis, Federicus Morronij, Jacobus Branchadorus, Ciottus Adammus, Falconus Joctus, Jo. Jacobus Mancinus, Sanctes Pellegrini, Octavianus Azolinus, Trojanus Riccius, Chrisostomus Baptistae. Eadem dieIll.mus D. Petrus Aloysius dicitur adventare, et D. Federico Vinco ac ser Persimone nuntiantibus Ill.man D. Joannam M.am discessuram, suppliciter rogatur ne discedat, sed consulat patriae et instet ut Pontifex placetur. Carta 290 ad 320.

Rubrica

Libri 69 Consilia Cernite 1538-1539-1540

  Die Veneris 18 Januarii 1538 desunt menses anni 1537 Octobr. Nov.bris et Dec.bris. Ore Priorum Perantonio Mancino et Gubernatore Firmi Mag.co D. Salvatorii Pacino (108) de Colle agitur ad solvenda impositione focularis, et equo Ill. D. Joannae Mariae donato Ill. Duci de Castro, et taxa Secretariorum, et D. Sebastiano Ansovino mercatore anconitano pro lignis datis Castellano Anconae. Cives et populares dicuntur missi Romam ad SS.mum D.um.

Die 20 Spiritualis Marchiae terminavit differentiam inter Montem Prandonum et Aquavivam. Providetur de recuperandis 800 ducatis mutuo datis R.mo Episcopo della Barba. Cives deputati ad impositionem collectae sunt Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Federicus Vincus, Jo. Mancinus Bonvicinus cum Conciliariis, ser Jacobo Palmerio, et Baptista Jo. Adae.

Die 25 mittendus est Orator ad Vicelegatum die dominico proximo, ut cum Oratoribus Provinciae reperiantur 2000 remigia. Prior est Ludovicus Francisci. Communitas Auximi misit electione suae praeturae ad arbitrium Firmanorum. Thesaurarius petit  solutionem equitum levis armaturae Pontificiae. Firmi habentur focularia 700. Ser Jo. Petrus Castaneus est depositarius a tempore quo civitas Firmi erat sub Ill. D. Petro Aloysio. Carta 1 ad 9.

Calendis Februarii 1538 ser Franciscus Fortuna de Rotella est Cancellarius Ill.mi D. Valerii Ursini, et petit 200 ducatos pro equo vendito Communi Firmano, et donato Ill.mo D. Petro Aloysio.

Die 6 fit impositio animalium a Civibus et Conciliariis deputatis. 

Die 10 adduntur duo Conciliarii deputati Joannes Perusini, et Tiberius Cautius. Fit descriptio hominum ab anno aetatis 18 ad 40, frumenti et hordei pro bello contra Turcas, Priore Priorum D. Hieronymo Rosato. Impetratur absolutio a censura contra renitentes bona Reipubblicae iuxta consilium viri religiosi devoti, et vitae spiritualis, de quo supra et per octo dies continuos a singulis Religiosis celebrantur Missae, et fiunt orationes pro animabus dimenticatis Purgatorii. R.dus Spiritualibus terminavit differentias praedarum inter Montem Ulmum, Firmum, Aquavivam et Asculanos.

Die 3 Thesaurarius scribit introitus Firmanos non sufficere ad solvendas impositiones etc., et non vult solvere salarium Mag.corum D. Priorum, nec aliorum. Respondetur D. Bindo Altovito, Thesaurario Provinciae, et scribitur Legato ne tollantur salaria. D. Fabius Alcolinus de Rocha contrata advocatus Curialis iterum conducitur advocatus pro Firmanis sine provisione in his temporibus procellosis propter miseriam civitatis. Commendatur D. Petrus Perjacobi aromatarii de Monte Rubiano pro Fabriani pretura. Ser Persimone ser Pieri depositario,  fit exactio vastatorum Anconae in Comitatu de tempore elapso, et de impositionibus praeteritis exactis providetur familiae Palatii. Redit ab Urbe (108v) D. Gentilis Billa cqua Orator.

Die 20 Priores sunt Vincentius Calvucius, Jannes Fatii, Caesar Pieri, Colangelus Ilionei, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius. Regulatores Troylus Adammus Flor., Antonius Matheutii de Veteribus S. B., Antonius  Morphus Camp. Confal.rii, Vincentius Partinus, Pacharonus Jacobi, Bartholomeus Massutius, Caesar Adammus, ser Julius Morica, Constantius Montanus. Consules D. Ludovicus Angelita Cast., Hieronymus Percontis Pilae, ser Nicolaus de Morpho notarius. Bancherius Castelli D. Persimon Petrus Columnellus capitaneus Hispanorum, qui permanet in Regno, recipitur cum honore.

Die 22 satisfit Ill.mae D. Joannae Mariae Ufridutiae Ursinae de pensione domus, quam habitat Magister Macilentus. In prioratu vacante ob mortem Joannis Fatii admittitur Vagnotius Fatius eius filius, jurantibus eius facultates iuxta ordinem Statutorum Jo Marino Casello et Jo. Marino Bonvicino. Item Jo. Antonius Adam frater carnalis Troyli defuncti subrogatur ei in Regularia, nullo alio concorrendo et in regimine. Scribenti Collegio Provinciae de rata Oratorum ad SS.mum de non gravando Provinciam de remigiis, respondetur civitatem per suum  Oratorem acceptasse portionem suam remigum.

Die 24 Sebastiano Persimonis Priore Priorum, Mag.ci D.ni juraverunt, aegrotante Vincentio Calvutio, absentibus D.Dominico, Jacobo Guerrerio, et Jo. Antonio Adae, qui Troylo suffectus erat. Camillus (Sav)inus est loco Caesaris Pieri, et Vagnotius Fatius loco Joannis Fatii: juramentum deest Confal.rum. Consulum et Bancherii. Carta 9 t.o ad 20.

Die 7 Martii 1538 D. Vicelegato petente 50 remiges pro galeris Pontificis, scribitur ut reducatur numerus hominum civitatis. Fit exactio de compositione, sive gratia.

Die … Vicelegatus et Paulus Justinianus commissarius Pontificis instantissime petunt 50 remiges, et expediuntur. Thesaurarius petit omnes condemnationes a 30 annis citra. Consulitur in adventu Pontificis ad Templum Lauretanum per Oratores petere reintegrationem Status et non gravare de debitis taxarum tempore antecedenti Status privationem.

Die 13 Oratores ad Pontificem eliguntur D. Gentilis Billacqua, et Jo. Franciscus Rosatus, pro quibus 20 bol. quilibet civis solvit.

Die 17 ser Jo. Francisco Rosato suis curis distento proponitur Antonius Permathei Orator.

Die 18 Vincentius Adam renunciavit regimini.

Die 24 ser Hieronymus est exactor ducati focularium. Communitas gravatur exactionibus et debitis ita, ut cives de foculari solummodo tenentur libris 50, et populares 25. Etiam qui non habent  ad solutionem domorum. Legitur haeres Joannis Ufriductii officialis damnorum datorum.

Die 27 ser Marianus Carpinus, et Alexander Pacharonus sunt extimatores olei ad flor.52 promiliari quolibet spaciato.

Die 29 post multam varietatem (109) suffragiorum protestantibus Mag.cis D. Prioribus, et D. Hieronymo Rosato, Antonio Morpho, et aliis, et cogente D. Gubernatore sub poena amissionis omnium bonorum, sancitur est solveri, et invenire remiges pro galeriis Pontificiis. Cives electi ad equitandum pro remigibus sunt Falconus Joctus, Jo. Baptista Persanctis, , Jo. Marinus Bonvicinus,  Cacciacontes Jo. Baptistae, Lucas Giliuctius, Pierus Baccinus, cives et consiliarii electi, ut cogerent remiges in civitate, sunt Peregrinus Baccinus, Franciscus Francolinus, Ludovicus Francisci, Baptista Permarini Adae, Dominicus Lucae, Franciscus Calabria, Jacobus Azolinus, Dominicus Cruciani, Polonius Baptistae, Cichus Discretionis, Theseus Nicolai, Dominicus Mathei.

Die ultima agitur de remigibus, infecta re, quia non potuit sufficiens numerus pecuniae inveniri, et habetur mandatum comparendi Maceratae. Carta 21 ad 36.

Die 5 Aprilis 1538 Jo. Baptista Morronus redit Orator a Legato, et ser Troyanus Riccius a Commissario remigum, ac D. Gentilis Billacqua et Antonius Permathei a Pontifice.

Die 7 transactato macello Luciano de S. Elpidio ad Mare Antonii filio deputantur cives exactores collectarum Jo. Franciscus Pacharonus, Lucas Giliutius, Ludovicus Francisci, Pierus Baccinus, Antonius Calisti Pacharoni, Antonius Ludovici pro quolibet contrata.

Die 11 Jo. Franciscus Rosatus Orator a Legato redit, hortaturque cernitam, ut mittat cives pro defensione rerum et jurium Communi Firmi, et de interesse passo in emptione Montis S. Petri de Alliis. Salarium Magistri Macilenti ordinatur solvi a Camera Apostolica, quae occupaverat Firmanis introitus gabellarum et salis, quos tenebat Jo. Franciscus Rosatus, et Legatus jubet mittere homines bene informatos de eius credito, et computu Communis ad Pontificem. Perantonius dicitur de (d)irectis.

Die 13 D. Franciscus Catena venetus mutuavit pecunias pro Communi Firmi  D. Gentili Billacqua, et Federico Vinco.

Die 22 Priores sunt Joannes Magister Marii, ser Persimon ser Pieri, Sebastianus Savinus, Ludovicus Vincus, ser Julius Morica, Alexander Morronus. Confal.rii Nicolaus Pacharonus, Jo. Paulus Polidorus, Caesar Pieri, Branchadorus Caesaris, Federicus Civitella, Nicolaus Amici. Consules S. M. et Flor. desunt cum notario. Bancherius Pilae D. Pompejus Azolinus. Carta 36 t.o ad 42., quae scripta non est, et deest Dominorum juramentum.

Die 5 Maij 1538. Superiori mense, et nunc leguntur represaliae, et executiones in (109v) animalia civium factas pro debitis Communis Firmi. Habetur Commissarius medii ducatus pro centenario solvendo infra octo dies, et litterae Gubernatoris Comitatus, quibus consulit recurrere ad Pontificem de nimio gravamine huius impositionis ascendentis ad duc. 6600. Revidentur computa D. Ludovici Strozzi. Caesar Tammurus solvit sex florenos Marescallo pro Commune Firmano. Satisfit D. Sebastiano Ansovino de 218 ducatis.

Die 8 fit instantia ut exactio Comitatus olim Firmi fiat in effectu, ne communitas Firmi patiat amplius damnum de interesse.

Die 17 praesentibus Peroctio Ludovici Laurentii et Jo. Ludovico Emilii praesentatur Peregrino Baccino electio Capitaneus S. Claudii ultra flumen Chienti facta a Cardinale de Gaddis Episcopo et Principe Firmano. D. Ludovicus Strozius Camerarius Episcopatus Firmani dederat electionem, sed habentur bandimenta Legati prohibentia solitas nundinas S. Claudii. Proponitur mittere Oratorem ad Vicelegatum cum Sinibaldo de Gaddis et D. Ludovico Strozzo pro defensione jurium Cardinalis et Communis.

Die 23 ser Jo. Baptista Florellus fit depositarius medii ducati Magister Ansovinus Amoractus rogatur ut contentus sit denariis solvendis  a Camera: quod si Camera noluerit persolvere, licentiatur. Idem dicitur Magistero Macilento. Die ultima ser Thomas de S. Angelo est Officialis Montis Pietatis a communitate Rachaneti. Carta 43 ad 54.

Die 21 Junii 1538 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Matheus Ciarpellae, Gaspar Evangelistae, Jo. Franciscus Rosatus, Venerus Permathei. Regulatores Nicolaus magistri Julii Cast., ser Marianus Carpinus Pilae, Vincentius Adam S. M. Confal.rii Baptista Nicolai Chrysostomi, Falconus Ioctus, ser Trojanus Riccius, Antonius Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Sebastianus Persimonis. Consules Federicus Vincus S. B., Antonius Ludovici Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. M. D. Franciscus Clarellus.

Die 23 ser Jo. Pierus Castaneus Orator ad vicelegatum et ad  D. Pompilium in Macerata, et Jo. Franciscus Pacharonus Orator ad Commissarios remigum in Ancona ferunt 24 ex eis post consignationem partim aufugisse, et partim aegrotasse, unde petunt reintegrari a Firmanis numerum sub poena relaxandi Marescallum contra homines civitatis.

Die 14 Julii cogitur Concilium pro Oratoribus destinandis ad Pontificem ad  (110) pretendas exgravationes, restitutionem introitum, et proventum etc. Dicuntur impensae caussa Marescalli quotidie crescere, et sancitur solvi de libra veteri debita a castris Comitatus olim Firmi.

Die 18 Augusti legitur Marescallus intercepisse animalia Firmanorum pro taxis Secretariorum, et a Commissario medii ducati minitari de  relaxandis represaliis, nisi infra quinque dies satisfiat de integra summa, referente ser Trojano Riccio Oratore.

Die 20 Augusti Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Petrus Matheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Confal.rii Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, D. Theseus Marchisinus, Peroctius Jo. Ludovici, Jo. Marinus ser Philippi, Franciscus Morronus. Consules Jo. Marinus ser Cipriani Cast., Felix Pacharonus Pilae, ser Prosper Galassius notarius. Bancherius Florentiae Branchadorus Caesaris.

Die 23 mittitur D. Gentilis cum altero cive Maceratam ad audiendam mentem Pontificis, et Legati. Jo. Franciscus Pacharonus fit procurator Communis ad promittendum et solvendum pro reductione predae animalium, ut supra. D. Caesar de Raynaldis fit procurator ad lites, praesertim in caussa cum Ludovico Strozzio. Curatur satisfactio D. Thesaurarii de impositione equitum levis armaturae, et Secretariorum. Instatur pro recuperatione pecuniae solutae pro remigibus. Revisores computi ser Persimonis ser Pieri depositarii sunt Peregrinus Baccinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Franciscus Valgarinus, Marinus Ciammagliae, Baptista Adae, Jacobus Angeli.

Die 28 Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato, et attulit Breve restitutionis gabellae, et introitus civitatis, et etiam Portus cum introitibus eius, obligata civitate ad satisfactionem salariatorum et debitorum. D. Joannes de Rochetta erat Marescalchus Provinciae. Revidentur computa omnibus aliis depositariis Communis. Non acceptatur gratia Brevis praedicti cum conditionibus relatis, dicente Antonio Permathei, qui cum D. Gentile fuerat Orator ad Pontificem, se valde mirari, quod a Sua Sanctitate non observentur promissa, maxime de impositione medii ducati, quae fuit reducta ad taxam Clementis, et gabellarum, quae fuerunt restitutae emptoribus. Ludovicus Vincus, Joannes Antonii Scattoni, ser Trojanus Riccius, Pierus Baccinus, Jo Franciscus Pacharonus, Antonius Hieronymi Matheutii, Dionysius ser Antonii se offerunt ire Romam (110v) ad pedes SS.mi sumptibus propriis, ut dignetur providere, ne gravamina sint majora introitibus etc. Carta 51 t.o ad 61.

Die 13 Septembris 1538. Lucas Giliutius Prior dicitur Lucas ser Bastiani, D. Salvator Pacinus est Gubernator. Magister Petrus Barontinus de Auximo praeceptor litterarum Fabriani petit eligi Firmi. Iterum gravatur civitas de tangente pro solutione D. Francisci Ozerii olim Oratoris Provinciae et coguntur Priores et alii Officiales Firmi ad solvendum debitum unius ducati pro foculari. D. Cornelio Centio de Macerata Commissario, jubetur descriptio grani et hordei, de quibus prohibetur Vicelegato extimatio de loco in locum Provinciae. Aurelius Pacharonus fit depositarius pro impositione debiti caussa vastatorum, et exactor.

Die 13 imponuntur 1000 salmae grani pro munitione triremium contra infedeles. Rogatur D. Marinus ut stipendium a Camera Apostolica ordinatum solvat Magistero Ansovino Amoracto.

Die 15 mittuntur Oratores ad Vicelegatum et ad Ill.mum D. Marchionem Guasti, seu olim Capitaneum equitumCe. Montis, qui sunt transituri.

Die Dominico 22 Sept. ser Trojanus Riccius, et Comes Acetus Oratores ad Commissarium remigum reductare impositionem grani referunt ad 700 salmas admittendas in solutione medii ducati. Ser Trojano fit mandatum promittenti pro minori qua poterit quantitate. Die Mercurii 9 Octobris proponitur a Vicelegato declaratio facta a Pontifice de impositione medii ducati vel secundum impositionem focularium, vel secundum taxam Clementis. Mittitur Sindicus et Orator ser Trojanus Riccius ad acceptandam solutionem secundum taxam Clementis, et attenta calamitate et miseria civitatis petitur taxari secundum eius potentiam.

Die Mercurii 26 Octobris convenitur cum aliis provincialibus ad acceptandum gravamen medii ducati. Revidentur computa ab impositione salis et a tempore D. Ludovici Ufridutii, Pierus Raynaldi, et D. Hieronymus Rosatus consulunt petendum a Pontifice Dominum et Patronum ad gubernium civitatis.

Die 29 Octobris Revisores computum Communitatis Firmanae sunt Petrus Paulus Pervenantii, Pierus Baccinus, Joannes Antonii Scattoni, Franciscus Valgarinus, Antonius Grana, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Ser Bartholomeus Giliutius, Jacobus Angeli, Marinus Ciammagliae, Georgius Antonius Sebastiani, Ser Berardinus Ludovici, Vincentius Gualteronus, (111) Jo. Andreas Paganelli praesentes, et Jo. Marinus ser Philippi, Constantius Baptistae Adae, Baptista Permarini Adae, Joannes Perusini absentes.

Die 21 Priores sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Hieronymus Formichinus, Joannes Ufridutius,  Jo. Jacobus Beneincasa, ser Berardinus Ludovici, Caesar de Nobilibus. Regulatores Pieroctius Jo. Ludovici Flor., D. Baptista Guerrerius S. Po., Caesar de Nobilibus Camp.i. Confal.rii, Jo. Franciscus Pacharonus, Quiriacus Baldutius, D. Sebastianus Martialis, Bartholomeus Argolicus, D. Vincentius Guerrerius, Cichus Bacinus. Bancherius S. Bartolomei Contes Acetus. De Consulibus nihil.

Die 27 agitur de debitis. Carta 62 ad 74.

Die 16 Augusti 1538 habentur oblationes civium pro stisfactione remigum. Repetantur quae dicta sunt die 5-8-13-17-19 et ultima Maij.

Die 27 Octobris legitur ultra caussas debitorum consultum de expurgandis civibus a calumniis. D. Nicolaus Pacharonus ivit Orator Romam, Pierus eius collega rediit. Dicitur voluntas Pontificis esse de restituendo Statu Firmanis. Cives expurgatores Communis a calumnis sunt D. Persimon Patras, Jo. Baptista Morronus, Octavianus Azolinus, et Petrus Paulus Pervenantii, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, et Falconus Joctus. Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, Lucas Hieronymi, et Sebastianus Savinus. Ludovicus Vincus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam et Antonius Grana.D. Pompejus Rosatus, D. Marianus Pernensis, Contes Acetus, et Jo. Marinus Casellus. Ex Contrata Campiletii desunt.

Die 10 Nov.bris Cichus Bacinus renuntiavit officium Confalonerii, et appicciulati petunt locum. Factae sunt executiones contra D. Priores, et crescunt gravamina. Morphus de Morphis Roma rediens dicit necesse, ut urbem petant 4 cives.

Die 1 Dec.bris agitur de debiti set gravaminibus.

Die Veneris 6 Decembris Jo. Jacobus Mancinus, et Peregrinus Baccinus Roma redeunt pro negociis publicis. Dicitur sal, quod modo venditur Firmi, in majori parte esse terra.Legatus concedit Prioribus accipere denarios undecumque pro Oratoribus Romae degentibus. D. Petrus Tholosanus de Colle est revisor cum deputatis Firmanis, et expurgavit cives depositarios a calumnia. Requiruntur cives qui volontarie ire velint Romam. Prosequuntur gravamina quotidie tum in communitatem, tum in cives.

Die 6 sancitur mittere cives Romam ad petendam restitutionem Status, et leguntur nomina (111v) supradictorum: de contrata autem Campiletii habentur Peregrinus  Bacci, Antonius Morphus, Hieronymus Patriarcha, et Gilbertus Guerrerius. Item ex consiliariis electi sunt Jacobus Angeli, Pierus Raynaldi, Permartinus Petripauli, et Thaddeus Hieronymi, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, et Marinus Ciammagliae, Dominicus Gosmei, Apollonius Megliorati, Dominicus Merloni, et ser Bartholomeus Giliutius, Antonius Permathei, Baptista Ada, Joannes Perusini, et Jo. Andreas Paganelli, ConstantiusAdam, ser Crisantes Antonii, Cicchus Descretionis, et Baptista Laurentii, Antonius, Aromatarius, Persanctes Baptistae, Hyppolitus Caesaris, ser Jacobus Palmerius. In die Conceptionis B.mae Virginis fiunt luminaria cum processione. Peroctius Jo. Ludovici unus ex Oratoribus Romam missis, eadem die rediens cum litteris D. Nicolai sui collegae, R.di D. Episcopi Surrentini, et D. Caesaris de Raynaldis retulit SS.mi D.ni clementiam, et mediante Ill.mo et Excell.mo  Duce de Castro, novo protectore voluntatem restituendi Statum Firmanis; sed vult, ut communitas Firmi confiteatur se deliquisse, et in emendationem culpae oblationem faciat sponte sua. Attulit etiam litteras Legati directas Vicelegato de exgravandis Firmanis a quibusdam gravaminibus.

Die Sabati 7 offeruntur Sedi Apostolicae scuti 4000, et loco muneris duc. 2000 Pontifici post restitutionem Status integri una cum Castro Montis S. Petri de Alliis et aliis privilegiis solvenda. Dux Castri rogatur ut suscipiat sub sua protectione civitatem et populum, et commendet Card.li Farnesio filio suo, ut similiter faciat. Fit mandatum de  oblatione in personam Jo. Francisci et Oratorum.

Die Dominico 15 Dec.bris, D. Sebastianus Martius est Commissarius Pontificius pro classis contra Turcas provisione, petitque agentem Firmanum ad faciendum computum de grani dati solutione. Agitur de solvendo medio ducato D. Laurentio Altovito

Vicethesaurario, et de aliis debitis.

Die 18 exactores impositionum sunt Franciscus Valgarinus et ser Bartholomeus Giliutius.

Die Veneris 20 Priores sunt ser Nicolaus ser Antonii, Hieronymus Antonii Tinti, Baronus Eltocomando, Gaspar ser Sthephani, D. Marianus Pernensis, Joannes Tabor. Confal.rii D. Ludovicus Angelita, Joannes Antonii Scattoni, Baronus Berardini Eltuocomando, Franciscus Grassi, D. Philippus Coptius,  Jo. Paulus Montanus. Consules D. Vincentius Guerrerius S. B., Jo. Franciscus Eliseus Ca.i , ser Andreas Francisci notarius. Bancherius Camp.i Sebastianus Persimonis.

Die Dominico 22 Prior Priorum est ser Bernardinus Ludovici pro Caesare de Nobilibus prae (112) mortuo, eius collega die 6 legitur Jo. Jacobus Beneincasa, et die 17 Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus Orator a Vicelegato, et a Commissario grani retulit, nolle stare conventioni et contractu inter se et Communi Firmi inito, sed velle 300 salmas grani pro armata Pontificis, item denarios per mensem pro 4 vastatoribus mittenti ad Castrum Ecclesiae. Mittitur Romam instrumentum conventionis, et circa vastatores obeditur D. Alexander Pallantonius Locumtenens, seu Commissarius Legati die Jovis 26 iubet mittere Fabrianum ad Legatum 14 vastatores cum zappis, pichonibus, pani set rationem unius caloreni quotidiani, et pane, vino et sex bobus atque uno artifice de arte qualibet. Octavianus Azolinus mittitur Orator cum pecunia pro vastatoribus et caeteris praedictis.

Die Veneris 27 habentur litterae ab Urbe Peroctii Oratoris, qui Fulgineum Comitatus fuerat ducem Castri, et narratur Pontifex non contentari 6000 scut, sed velle 12000, ut retulit etiam Vincentius Lucae Matheutii, cui Romam redeunti datur mandatum pro Peroctio de promittenda d.ta summa, dummodo Status restituatur integer Firmanis cum Castro Alliorum, petita majori quae poterit dilatione. Hieronymus Branchadorus offert se ipsum, et Jacobum filium existentem penes Exc.mum ducem in beneficium publicum.

Die 28 in Concilio statuitur mittere Romam etiam duos de populo. Carta 75 ad 122.

Die 5 Januarii 1539. Michael Rubeus est Prior Priorum, mortuo Nicolao ser Antonii. Jo. Franciscus Pacharonus praesentaverat litteras commendatatias Ducis Castri in favorem communitatis, sed hiis non ostantibus Vicelegatus vult 14 vastatores, libras 600 panis, salmas 5 hordei, et quinque vini die quolibet, et sex boves aratorios cum tregiis a castra etc. Commissarius vero 300 salmas grani exspeditur pro 10 vastatoribus et 4 bobus rogando ne communitas de reliquo gravetur; quod nisi profuerit, mittatur ad Castro Orator, qui cum capitaneo Peregrino, mediante Stephano Columna impetret gratiam ab ipso Duce, et Legato. Cichus Berardini Tamburri subrogatur Janni eius fratri carnali defuncto. Filiis Jacobi Antonii Frictae conceditur nubere sororem extra districtum. Fratribus S. M.ae de Capodarcha dantur cementa pro fabrica conventus.

Die 6 confirmantur Provisores abundantiae Petrus Paulus Pervenantii, Vincentius Parrinus, Lucas Giliutius, Joannes Antonii Scattoni, Jo. Baptista Persanctis, Dionysius ser Antonii, Pierus Baccinus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam, Jo. Marinus ser Philippi, Georgius Antonius Sebastiani, (112v) Peregrinus Baccinus,  Taddeus Hieronymi, Dominicus Mathei, ser Bartholomeus Giliutius, Marinus Ciammogliea, Jo. Antonius Spachasasso, ApolloniusBaptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Jo. Andreas Paganelli, Baptista Laurentii, Cichus Descretionis, Hyppolitus Caesaris, Persanctes  Baptistae, Pierus Raynaldi.

Die 6 habetur buxulum vastatorum decriptum.

Die Mercurii 8 extat in civitate Vice Marescallus cum duobus equis ad expensas Communis cum ordine ut faciant executionem, nisi infra octo dies habent 300 salmas grani pro abundantia Romae. Mittitur cursor ad Ducem Castri pro commendantiis ad Summum Pontificem, ne graventur Firmani, attenta miseria civitatis, agitur de responso ad Episcopum Sorrentinum de offerendis pecuniis pro recuperatione Status, et de mittendo super his Oratore Duci de Castro; idemque agitur die 22, et die 24, quo Bartholomeus Massutius electus Orator commedatur Jacobo Branchadoro electo eius collegae. Carta 122 t.o ad 129.

Die 9 Februarii 1539 fit in civitate et portu descriptio grani, et de qualibet decina dantur duae salmae, excepta familiae provisione. Rogatur Commissarius recipere granum pro pretio currenti, ne Communitas gravetur.

Die 16 ser Caesar de Trevio donatur civilitate. Cives additi pro abundantia et materia grani sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Hieronymus Ufridutius, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Costantius Montanus.

Die 17 ex litteris Jo. Francisci Pacharoni Oratoris ad Commissarium volentem 300 salmas grani pro pretio flor. 3, fit mandatum eidem Oratori et Antonio Permathei consignandi et mensurandi etc.

Die mercurii 19 jubetur Bartholomeo Massutio, ut statim ac habuerit responsionem a Duce Castri de restitutione Status, et resolutionem, debeat Firmanis intimare, et quamvis non esset ad votum, non discedat ab Urbe sine voluntate Communis.

Die Jovis 20 Priores sunt Permatheus Nicolai Magistri Julii, Franciscus Leffectus, Lucas Hieronymi Matheucii, Antonius Ilionei, Vincentius Rictii Adae, Antonius Morphus. Regulatores Petrus Paulus Pervenantius Cast., Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis. Confal.rii Vincentius Gualteronus, ser Marianus Sanctis, Jacobus Bertachinus, Antonius Grana, D. Hieronymus Rosatus, ser Lucas Cordella. Consules Franciscus Sebastiani Cast., Falconus Joctus Pilae, ser Jacobus Vigoritus notarius. Bancherius Castelli non nominatur.

Die Sabbati 22 Antonius Permathei recepit a Commissaris (113) pretium integrum 300 salmas grani mensurandi sibi intra termina medii mensis Martii. Dicitur Bartholomeus Massutius pro suis negociis ab Urbe revocandus.

Die Dominico 23 Cichus Tamburrus Prior aegrotat. Litterae Bartholomei Massutii nuntiant Pontificem nullo modo reddere velle Castrum M.tis S. Petri de Alliis, et de reliquo velle solutionem talem, qualis a Communi Firmi fieri non poterit. Respondetur, ut declaretur a superioribus quomodo debeant solvi taxae, quod impositio vastatorum Anconae exigenda a Comitatu, et relicta, cum effectu exigatur, ut satisfiat creditoribus Communis; et habita responsione, sit in arbitrio Oratoris stare, vel redire, sed ante discessum supplicet Sanctitati Suae, ut dignetur dare modum aliquem in hac miserrima civitate vivendi cum quiete et aliqua satisfactione habitantium, ita ut appareat aliqua facies civitatis. Deputati sunt pro grano requirendo Jo. Marinus Casellus et Lucas Giliucius, Antonius Permathei, et Jacobus Angeli. Ser Bartholomeus Diliutius obtulit 300 salmas pro pretio flor. trium et bon. 30, accepto pretio per Commissarium soluto 900 flor., et habita de reliquo obligatione solvendo ad messem. Accipitur oblatio, cui fecit satis Jo. Franciscus Rosatus D. Manno Mannino de Florentia procuratori D. Sebastiani Martii commissarii, et refertur in margine ad diem 26 Maij.

Carta 129 t.o ad 155.

Die 2 martii 1539. Referente Jo. Francisco Pacharono Oratore, et monente Magistero Macilento Agrippa, mens Vicelegati est ponere Firmi Curiam Generalem Provinciae, et Magistero Macilento scribitur, ut alia die maneat Maceratae, et alloquatur Vicelegatum de modo tenendo pro consequenda praedicta Curia. Caesar Guarnerii, licet domum habeat solummodo Firmi, non habitat.

Die Dominico 9 Martii mittitur Romam ad Oratores pro Curia Generali Provinciae assequenda. Caesar Guarnerii dicitur Caesar Pompee. Vincentius Stabilis est depositarius. Fit a quolibet assignatio capitalium ex aeris sui, sed non allibratur domus propriae habitationis.

Die 10 electi ad ordinandam impositionem medii pro centenario fuerunt Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Persimon ser Pieri,  et ser Jo. Baptista Florellus ex civibus, de consiliariis vero Antonius Permathei, Jacobus Angeli, Apollonius Baptistae, et Jo. Andreas Paganelli.

Die 17 absente ser Bartholomeo Cordella procancellario, ser Lucas Cordella eius pater supplet in adunantia, qua sancitur scribere R.do D. Lucae Branchadoro, ut pro Firmanis gratias agat (113v) Duci Castri de protectione suscepta, et narret communitatem dolere nimis non posse plus offerre pro reintegratione Status, cum sit ad praesens reducta in maxima paupertate et miseria, et interim intuatur num possit aliquid haberi, et sciri quo tendat mens Pontificis circa res Firmanas.

Die 23 Franciscus Guerrerius est creditor Communis in flor. 2074; scribente Card.li Camerario, qui jubet satisfieri sub poena excommunicationis et interdicti, D. Hieronymus Bassus de Firmo commendatur pro Cinguli praetura. Magister Ansovinus Amoractus est electus praeceptor Anconae. Reducuntur salaria, et  nunctiari jubetur Pontifici, communitatem non posse retinere Magisterum scholarum  Cancellarium, neque residentiam Magistratus. Sancitur cum D. Luca Branchadori et D. Caesare da Raynaldis mittere Jo. Franciscum Pacharonum ad Pontificem et legatum pro habenda Curia Generali. Die penult. agitur de impositionis capitulis. De carnium provisione etc.

Carta 156 ad 172.

Die 21 Aprilis 1539 Priores sunt Pollidorus Cauctius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus ser Philippi, ser Lucas Cordella. Confal.rii ser Jacobus Pierius, Franciscus Leffectus, ser Theodorus Persanctis, Gaspar Evangelistae, Stephanus Azolinus, Berardinus Georgius. Consules Lucas Hieronymi S. M., Franciscus Laurus Flor., ser Bartholomeus Giliucius notarius. Bancherius Pilae Jo. Paulus Polidorus. Praesides macelli Cichus Taborrus, Nicolaus Dolcebene, Lucas Giliuctius, Ciriacus Ballucius, Baptista Jo. Adae, Tiberius Cauctius, Baptista Laurentii, Lucas Antonius Philippi pro mense Maij: Junii vero Jo. Marinus ser Cipriani, Franciscus Valgarinus, Bertholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Prosperus Galassius, ser Jacobus Palmerius, Dominicus Mactei, Constantius ser Petri.

Die 11 Maij Card.lis de Carpo legitur proxime venturus in Provinciam Legatus. Antonius Morphus dicitur affinis ser Bartholomei Cordellae cancellarii.

Die 28 Bartholomeus Massutius Orator ab Urbe retulit, SS.mum Dominum dedisse sibi benedictionem et promisisse in suo adventu in Provinciam restitutionem Status: D. Antonium Franciscum Alambardum de Trevio gessisse pro Firmanis apud Pontificem, et bonam habere dispositionem erga civitatem. D. Bernardinum Ruffum olim Firmi Gubernatorem et nunc auditorem Legati solvendum esse stipendio suo. D. Salvator Pacinus de Colle Gubernator Firmanus laudatur, et discessurus donatura militia et civilitate. D. Jo. Baptista (114) de Mareschalchis de Meldula est novus Baroncellus Firmanorum.

Die 1 Junii Mag.cus D. Vespasianus Petrellus de Trevio est novus Gubernator Firmanus. Mittuntur Oratores Maceratam ad legatum ad faciendum cum deputatis calculum Status de impositione medii ducati, et  habetur Bulla Pontificis de augmento pretii salis ad rationem 3 quatrenorum pro qualibet libra. Gravatur communitas de solutione equitum pro stativis. Ser Jo. Baptista Florellus deputatur Orator cum D. Gentile Billacqua, qui dicitur esse Maceratae.

Die 6 Junii Jo. Franciscus Rosatus destinatur Orator ad Concilium Provinciae et ad Legatum, ut promittat ratam suam de augmento salis, pro qualitate civitatis. Ser Trojanum Riccium cancellarius dicit compatrem suum fidissimum. Carta 173 ad 185.

Die … Junij 1539. Interseruntur quaedam paginae catalogi pertinentis ad sec. XV, nam nomina civium ibi conscriptorum leguntur ex eis, qui vivebant anno 1447. Cives autem sunt ser Cleriacus (leg. Clericus) ser Joannis, ser Joannes ser Colectae, ser Bonus Joannes ser Bartholomei, ser Antonius ser Marini, ser Gentilis ser Marini, deletur ser Persanctes Ioannis de Campo Fellonum, ser Ulixes ser Simonis, Baptista Francisci de Aceto, Nicolaus ser Simonis, Franciscus D. Ludovici, Alexander Antonii Georgii, Franciscus Ludovici Vagnoctii, Gaspar Antonii Cisci, Antonius Jacobi Silvestri, Petrus Nicolai Forti, Jacobus Forti, ser Gentilis Antonii alias Macini (leg. Mancini), ser Joannes Leonardus ser Antonii, ser Gaspar ser Vannis, ser Pierus eius filius, ser Baldaxar Rogierii, ser Leonardus Blasini, ser Bartholomeus Perocti, Nicolaus Joannuctii, Catharinus ser Dominici, ser Simon Jacobi, Andreas de Calvutiis, Simon ser Joannis Baccilis, Ser jacobus Vagnoctii Migiluctii, Gaspar Antonii Adae, ser Pierus Nicolai Sorichae, deletur ser Jacobus Nicolai Targae, Nicolaus Antonutii, deletur ser Joannes Bartolomei de Gructis, ser Jacobus et ser Franciscus Bartholomei (in margine recentiori charactere scriptum est 1350, sed nomina civium spectant ad aevum minus antiquum anno 1350, nam plerique vixerunt anno 1480) ser Piermatheus Gasparis Azolini, ser Baldaxar Lucentini Mathei Smannati, Simon Magri Francisci, Anselmus Joannutii, Joannes Petri de Calvutiis, ser Laurentius ser Colae, ser Barnabeus ser Colae, ser Dominicus ser Francisci de Serviliano, D. Paulus de Angelinis, Antonius Nicolai Cripstofari, ser Lippus (114v) Gentilini, ser Blasius Gentilini, Perus Marinus Petri Stephani, Marcillinus D. Nicolai, Gabriel Lippactii, Mattheuctius Colae, ser Angelus Nicolae de Petritulo, D. Joannes Novellus, ser Marinus ser Andreae, ser Lanciloctus ser Francisci Fortunati, Pernicola Nicolai, Evangelista Vagnoctii Corraductii, Nicolaus Sabioni, D. Andreas, et D. Marius suus frater, D. Antonius de Pedibus, Andreas Nicolai Biselli, deletur Petrus Stephani, D. Johanne Antonius Joannis Campilecii, ser Simon Pauli, Antonius Franciscus Joannis Matheuctii, Perthomas Ludovici de ……..  Postea legitur = iuxta …dicitur  D. Angeli, suffragiis exceptum  faventibus 22, contrariis 11. (forsan et cathalogus conscriptorum in Franciscum Sfortiam qui eum Firmi eicerant: character ad illam pertinet aetatem). Reditur ad mense Junij 1539, et D. Nicolao Pacharono consulente, non mittuntur Oratores ad turbandam mentem Pontificis in caussa salis, sed Maceratam ad supplicandum, ut exgravetur communitas tot impositionibus. Camillus Ciminus producit listam civium impositionibus gravatorum, quorum bona tenentur a Camera Apostolica. Fit capella Conceptionis a Fratribus S. Francisci super portam civitatis.

Die Veneris 20 Junij Priores sunt Jo.Baptista Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensiss S. B. Dominicus Lucae Camp.i. Confal.rii Jo. Marinus ser Cipriani, D. Pompejus Azolinus, Dionysius ser Antonii, Colangelus Ilionei, Bonifatius Riccius, Hieronymus Morronus. Consules Stephanus Azolinus S. B., Jo. Paulus Montanus  Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. Martini Pierus ser Thomae. Praesides macelli pro mense Julii, Jacobus Francisci, Hieronymus Patriarcha, Baronus Eltocomando, Ludovicus Francisci, Jo. Ludovicus Emilii, Cichus Pupi, Dominicus Cruciani, Nicolaus Antonii Cavalerii Augusti, Pierus Baccininus, Baptista alias Cioctus (Adam), Gilbertus Guerrerius, Antonius Ludovici, Iacobus Ceteronus, Permartinus Petripauli, Marconus Mag.tri Innocentii, Jo. Antonius Antognicti.

Die Dominico 29 rogatur D. Mannus ut concedatur franchitiam pecudum communitati Portus pro macello datam a Communi Firmi. Carta 187 ad 196.

Die 20 Julii 1539 Jo. Baptista Morronus Orator ad Legatum cum ser Jo. Baptista (115) Florello retulit pro impositione medii ducati extimanda esse bona immobilia aequa lance inter civitatem et Comitatum, et solvendos de 700 flor. 100 a civitate, quae si debitrix  restet, solvat expensas extimationis, si secus, solvat easdem Comitatus. Item ser Franciscum Capotostum exactorem impositionis vastatorum Anconae debere rendere computum Communi Firmi de sua administratione: cives habentes possessionem in Comitatu conducere posse granum suum ad civitatem. D. Bernardus Machiavellus est commissarius Pontificius pro medio ducato. D. Jo. Baptistae Pontano olim Gubernatori Firmano scribitur.

Die Dominico 27 ser Bartholomeus cancellarius reddit Orator Legati. Communitas Fabriani petit a Firmanis commendari suos carceratos Legato.

Die 30 venit commissarius extimator bonorum immobilium. Carta 197 ad 202.

Die 1 Augusti 1539. Turcus Manentis et Vincentius Massutius se obligaverant pro 100 flor. solvendis D. Bernardo Machiavello. Assistentes commissariis extimatoribus Sebastianus Savinus, Antonius Morphus, et Antonius Grana.

Die 2 deputati cives pro impositione Octavianus Azolinus, D. Pompejus Azolinus, Bartholomeus Azolinus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha. Populares Piermartinus Petri Pauli cum Jacobo Angeli, Constantius ser Pieri cum Nicolao Antonii, Polonius Baptistae cum Dominico Merloni, Antonius Permathei cum Baptista Adami, Cichus Discretionis cum Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius cum Hyppolito Caesaris.

Die 3 dicitur Oratoribus Comitatus, ut congreget Concilium Generale omnium castrorum, ut moris erat omnium castrorum, ante separationem, quando communitas transmittebat quator cives pro implendis amicabiliter negociis etc. Interim extimantur bona stabilia civitatis.

Die 9 extimatores frugum sunt Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus.

Die Sabati 16 habentur litterae D. Caesaris de Raynaldis de compositione pro restauratione Status Firmani.

Die 17 fit mandatum in D. Pompejum Azolinum de promettendo curam Pontifice non ultra summam 15000 scut. pro reintegratione Status cum privilegiis, introitibus, et Castro Alliorum etc.

Die Mercurii 20 Priores sunt Baptista Nicolai Crysostomi, Baptista Cichi Billini, Brtholomeus Massutius, Baptista Permarini Adae, D. Vincentius Guerrerius, Dominicus Lucae. Confal.rii Pernicola Antonii,  ser Persimon ser Pieri, Lucas Hieronymi, Franciscus  (115v) Laurus, Dionysius Paparoctius, Gilibertus Guerrerius . Consules D. Gentilis Billacqua, Jo. Paulus Polidorus, et notarius ser Dorias Marini. Bancherius Flor.  Baptista Permarini Adae. Praesides macelli pro mense Septembris Baptista Nicolai Chrysostomi, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Jacobus Mancinus, Baptista Pacharonus, Persanctes Baptistae, Hippolitus Caesaris, Joannes Spinelli, Thomas Migni. Octobris, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Peregrinus Baccinus, Constantius Montanus, Stephanus Arcioni, Pierus Raynaldi, Felix Antonii, Dominicus Merloni.

Die 22 scribentibus D. Persancte Carpino, et D. Caesare de Raynaldis, e D. Fiscale,

Pontifex infra mensem aderit in Provincia, et infra octo dies discedet ab Urbe. Consulitur Card. lis de Carpo Legatus,  et expectatur adventus Sanctitatis Suae Perusium.

Die 23 Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus extimarunt salmam grani in flor. 6, hordei flor. 3 bon.20, speltae flor. 1 bon. 32 ad gabellam communem.

Die Dominico ult.o Augusti agitur de debitis Franciscus Saracini (se)nex dispensatur a Concilio. D. Antonius Vechinus commorans in civitate Anconae est commissarius Pontificius super augmento salis. Baronus Altocomando legitur filius Berardini.

Carta 202 t.0 ad 222.

Die 2 Septembris cives et consiliarii electi pro abundantia  sunt Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jo. Jacobus Mancinus, Felix Pacharonus, D. Franciscus Clarellus, Lucas Hieronymi, Jo. Antonius Adam, Permatheus Rachamatorus, D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Permarinus Petripauli, Jacobus Angeli, Constantius ser Pieri, Nicolaus Antonii, Polonius Baptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Baptista Adam, Cichus Discretionis, Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius, Hyppolitus Caesaris.

Die Venerii 12 sancitur mittere Oratores de regimine et de populo Camerinum ad pedes Pontificis rogaturos reintegrationem Status Firmani.

Die 19 agitur de munere faciendo Pontifici.

Die 25 Oratoribus Macerata scribentibus respondetur ut curent audientiam a Sua Sanctitate.

Die 29 Octavianus Azolinus unus ex Oratoribus rediit, et petit an revocandus sit unus ex Oratoribus. Respondetur, ut omnes sequantur Summum Pontificem.

Die 2 Octobris redierunt D. Hieronymus Rosatus, et D. Pompejus Azolinus Oratores,  qui referunt audientiam habitam a Pontifice, et mittandum esse Oratorem pro re

conficienda Camerinum ad SS.mum D.num. Deinde leguntur (116) nomina civium, qui 2 Martii statuti fuerant pro executione pecuniae Maceratam mittendae qui sunt Franciscus Leffectus, Lucachius, Antonius Ilioneus, Vincentius Ricii, Antonius Morphus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis, D. Petrus Simon Patras, ser Trojanus Riccius, Bartholomeus Massucius, Dionysius ser Antonii, Ludovicus Vincus, Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Marianus Pernensis, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha, Permatheus Raccamatorus, ser Marianus Carpinus, Antonius Matheutius, Pieretius Jo. Ludovici, Felix Pacharonus, Perdominicus Polisena, Franciscus Calabriae, Vincentius Ursini, Evangelista Gasparis, Falconus Joctus, Perotius ser Thomae, Ciottus Adam, Stephanus Azolinus, Dominicus Lucae, Lucas Giliutius, ser Theodorus Coluctius, Franciscus Eliseus, Berardinus Gagius, Philippus Manfronis, Bonifacius Riccius, Baptista Caprinus, Pernicola Fassica, Baptista Pacharonus, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Franciscus Pacharonus, Baptista Laurentii. Inter solutores vastatorum leguntur Vincentius Adam, Jo. Andreas Cialochonus, Jacobus Angeli, Jacobus Aurifex, Vincentius Foleciani, Julius Colae Pasqualicti, Cichus Bizarrus Cisci, Hieronymus Caroli, ……….. Gentilis Spetioli, ……… ser Stephani, ……….. Compagnutii, Thomas Pieri Caesaris, Constantius Aurifex, Thomas Mag.ri Joannis, Jo, Jacobus Pacinus, Baptista Ciottus, et Baptista Adami, Theseus Nicolai, Stephanus Arcioni, Hieronymus Joannis Georgii, Cichus Andreae Mitis, Permatheus Nicolai, et alii qui alias nominati sunt.

Die Mercurii 10 Septembris venit Firmum D. Antonius Franciscus Rambardus de Trevio missus a Pontifice, qui hodie, vel cras, est Roma discessurus, et monet Firmanos esse eiusdem bonae mentis de restituendo Statu, et civitas disponatur in eius adventu ad petitionem et ad oblationem de solvenda parte compositionis in pecunia numerata.

Die Jovis 11 Septembris D. Antonio Francisco de Trevio offeruntur pro Pontifice ad compositionem faciendam duc. 4000 infra terminum duorum mensium, vel 40 dierum post possessionem reintegrationis. Baptista Cichi Bellini Prior dicitur Baptista Francisci.

Carta 222 t.o ad 236.

Die 5 Octobris 1539 Federicus Vincus, et ser Trojanus Riccius obtulerant capitula pro abundantia civitatis. Sancitur ut quilibet civis, excepto grano ad usum familiae, teneatur dare salmas duas grani pro qualibet decina, unam pretio currenti, aliam pretio carnis priori.

Die 20 Mag.ci D.ni Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici. Regulatores (116v) Baptista Nicolai Chrysostomi, Hieronymus Assaltus, Jo. Marinus Bonvicinus, qui per errorem dicitur Camp.i, cum sit contratae S. M. Confal.rii Petrus Paulus Pervenantii, Perantonius Mancinus, Pierus ser Thomae, Jo. Jacobus Benincasa, D. Pergentilis Spetiolus, Joannes Tabor. Consules, Vincentius Adam S. M., Antonius Ilioneus Flor., ser Dorias Marini notarius. Bancherius ser Bartholomeus Persimon Marini.

Die 26 agitur de fidejussionibus pro abundantiae provisione deputati sunt Bartholomeus Massutius, D. Hieronymus Rosatus, Antonius Morphus, D. Franciscus Clarellus,  Octavianus Azolinus, Permatheus Raccamatorus,  Lucas Matheutius, Jo. Jacobus Mancinus, Jacobus Angeli, Antonius Permathei, Piermarinus Petripauli, Baptista Laurentii, Dominicus Merloni. Receptores grani sunt Peregrinus Baccinus, Jo Marinus Casellus, Jacobus Franciscus, et ser Jacobus Palmerius.

Die 23 Novembris fit amplum mandatum D. Pompejo Azolino Oratori Firmano ad Pontificem ad componendas res Status Firmani etc.  Ill.mo D. Sfortia de Cervara erat capitaneus equitum levis armaturae Pontificiae. D. Pompejus Azolinus intuitu Ill.i D. Octavii de Farnesio commedatur medicum phisicum Mag.cum Augustinum de Nursia, et communitas Ofidae Mag.cum Florium Vitalem de Monte S. Mariae in Lapide. Ser Trojanus Riccius Orator ad Legatum obtinuit solvere posse stativarum denarios, pro ratae divisione mense quolibet. Promittitur recognitio Duci Castri et aliis negociantibus rem Firmanorum apud Pontificem.

Die …… D. Pompejus Azolinus Orator Romae erat. Camillus Ciminus depositarius et exactor reddit computum. Communitas causam habet cum Hieronymo Ancileo. Profidetur satisfaciendo D. Berardino Ruffo. Carta 238 ad 247.

Die 2 Decembris 1539. Bancherius quidam Romae poenitentia ductus vult reddere Communi Firmi ducatos aurei 723 scut. 7 acceptos pro usuris et expensis indebite exactis sub annis 149.., 1499 et 1502.

Die Mercurii 3 sacerdos Ordinis Heremitarum S. Dominici obtulit praedictam restitutionem faciendam a duobus bonis viris Florentinis, qui volunt fieri debitores petita dilatione solutionis. Deputantur ad agendum cum praedicto sacerdote D. Hieronymus Rosatus, Baronus Eltuocomando, Ludovicus Vincus simul cum Gubernatore. D. Mannus nuntiat se in praeceptis habere de vendendo sale cum augmento trium quatrenorum. Jo. Franciscus Pacharonus est germanus Jo. Nicolai.

Die 14 ex praecepto Legato panis de grano communis non venditur nisi pauperibus.

Die 20 Mag.ci Priores sunt (117) Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Marinus, Vincentius Tortus, Hieronymus Ufriductius, Antonius Vechius, Jo. Paulus Montanus. Confal.rii, ser Nicolaus Sabinus, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Bernardinus Evangelistae, Contes Acetus, Alexander Morronus. Consules, Marinus Cordella S. B., Jacobus Guerrerius Camp.i, ser Perius Marini notarius. Bancherius Campiletii Nicolaus Dolcemele.  Pro Vincentio Torto vacante ex appicciolatis adducitur Gentilis de Nobilibus.

Die 22 redierat D. Pompejus Azolinus Orator ad Pontificem et ad Ducem Castri, et habentur litterae D. Antonii Francisci Alambardi de Trevio. Consanguinei D. Jacobi in Gabia commendant eum Communi Firmi.

Die 25 remittitur in Urbem D. Pompejus cum Antonio Permathei, suffragatis etiam Persancte Baptistae, Baptista Adami, et ser Jacobo Palmerio.

Die 26 Vicus de Monturano mutuaverat pecuniam D. Pompejo, et Matheus Marci oleum dederat Communi. D. Tiberius Corradus de Petritulo tulerat Romam litteras et mandatum pro Oratore. Ser Bartholomeus coadiutor  erat electus ad officium Montis Pietatis Fabriani. Mag.ter Macilentus dicitur bone memoriae a Mag.stro Grifone Macilenti filio.  Carta 248 ad 258.

Die Martis penult. Decembris 1539. Relictae sunt 4 paginae non scriptae. Character scribae diversus est, non legitur tamen  nomen novi notarii. Oratores castri Lauri condolent, quia nonnulli Oratores Statum dixerant Summo Pontifici nolle castra olim Comitatus Firmani redire sub gubernio Firmanorum, et negat communitas Lauri se id commisisse Oratoribus, asseritque se redire libenter et paratam esse ad destinandos Oratores ad SS.mum etc.

Die Veneris 2 Januarii 1540. Idem ut supra exponunt Oratores Serviliani, et Oratores ituri ad SS.mum D.mum pro reditu sub gubernio Firmi sunt ser Baptista ser Cipriani, et ser Baptista de Discretis. Eodem die Orator Fancavillae idem assert pro sua communitate.

Die Sabati 3 idem exponuntur ser Paulus Ronalducius de Petritulo potestas Turris Palmarum et Vincentius Moriconus Oratores Turris Palmarum.

Die Dominico 4 ser Julius de lo Abate, et Joannes Jacobi Natalis Oratores Campi Fullonum eodem exposuerunt. Item ser Melchior Berardini et Caesar Jacobi Oratores Monturani.

Die Martii 6 id ipsum asseruit ser Gervasius Loritus Orator Massignani.

Die 18 confirmantur capitula abundantiae Federici Vinci et ser Trojani cum moderationibus (117v) Camilli Cimini. Providetur de pecuniis D. Pompejo Azolino Oratori in medici concurrentes pro primo et secundo sunt Mag.ter Gismundus de  Pergula, Mag.ter Andreas de Ripa Transone, Mag.ter Modestinus de S. Elpidio ad Mare, Mag.ter Nicolaus Flaccus. Ser Jacobus depositarius solvit Maceratae D. Berardino Ruffo.

Carta 263 ad 270.

Die Dominico 15 Februarii 1540. Oratores D. Pompejus et Antonius, qui alibi dicitur Permathei filius, hic vero Vigoritus, redierant ab Urbe. Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato. Gubernator Status monet Firmanos praeceptum haberi a Vicelegato, ne cives recipiantur in castris. Magister Isolarius de Amandula medicus Fabriani, Mag.ter Gismundus de Pergula, Mag.ter Nicolaus de La Fossa concurrunt pro officio medici sed obtinuerunt Magister Augustinus de Nursia, et Mag.ter Augustinus de Monte Gallorum aequalia suffragia. Mag.ter Nicolaus Flaccus medicus habet 10 flor. mensiles. Ser Polonius ser Luciani de Petritulo, et ser Venturoctius Solimanus de Monte Falconum solverant pro Communi Firmi flor. 70 pro residuo medii ducati commissariis Antonio Morpho, Antonio Granae, Bastiano Savino. Sancitur non amplius curare Status restitutionem, quia pecuniae desunt, et ipsa penuria pecuniarum operabitur talem effectum.

Die 20 Priores sunt Franciscus Valgarinus, D. Pompejus Azolinus, Pierus ser Thomae, Magister Julius Latinus, Fabritius Berterami, Constantinus Montanus. Confal.rii Polidorus Cautius, Felix Pacharonus, Troylus Pacharonus, Baptista Permarini Adae, Hieronymus Emilianus, Caesar de Nobilibus. Consules Joannes  Mag.stri Marii Cast., Andreas ser Salvicti Pilae, ser Torius Marini notarius. Regulatores, Antonius Grana Flor. D. Dominicus Rictius S. B., Felix Guerrerius Camp.i. Bancherius deest, finito iam bussulo. Pro Fabritio Berterami vacante extractus est appicciolatus D. Jo. Franciscus Piconus.

Die Mercurii 25 venit ab Urbe Maceratam D. Legatus, et ordinatur Orator de eumdem congratulando de reditu et lamentando de prohibitione conversationis civium per comitatum. Magister Hilarius fuerat electus, et noluit acceptare, Magister Augustinus de Nursia confirmatur. Ser Antonius Latinus obtinet locum Magistri Julii sui patris, Jo. Franciscus Piconus de S. Angelo locum Fabritii D. Caesar  frater carnalis Joannis Magistri Marii defuncti obtinet locum fratris. Locus Caesaris de Nobilibus defuncti non datur filio, quia impeditus erat, sed extrahitur ex bussolo (118) appicciulatorum, deest vero nomen. Caesar Felicis Guerrerii ponitur loco patris mortui, sed in Regularia eligitur Jacobus Guerrerius frater carnalis Felicis. Carta 270 t.o ad 280.

                                                                 Rubrica                                                            

Libri 70 Cons.a Cer.te 1540 -1547

Die 12 Decembris 1540 desunt reliqua pertinentia ad Cernitas et Consilia Firmana a die 25 Februarii 1540 ad diem usque 18 Februarii 1543: per integrum triennium Liber vero hic, quem compendio damus, divisus est in duas partes, quarum prima a die 12 Decembris 1540 ad diem usque 24 Februarii 1547. Pertinet ad Statum Ecclesiasticum castrorum quae Paulus III abstulerat Firmanis; altera vero ad Firmanos spectat a die 21 Augusti 1549 ad 24 usque Aprilis 1561, quae pars inserenda erat Libro 86, vel sequentibus. Pagina prima rogata est ab Apollonio Cataldo de Petritulo Canc.rio Status castrorum tempore primi officii Conservatorum Status, ser Joannes ser Antonii Martialis de Petritulo, ser Pauli ser Vannis de S. Angelo, ser Marini ser Joannis de Marano, ser Marii Carpini de Ortezano, ser Perjacobi Bentivenga de Morisco, et ser Petri Francisci de Monte Giberti sub Gobernatore Generali Status Mag.co D. Philippo Bonagratia de Piscia equite aurato comites que Palatino, qui coepisse dicitur officium semestre Kal. Septembris, D. Franciscus Cuzerinus legitur Orator totius provinciae ad Urbem, D. Laurentius Mari petit debita Status de gabellis. Concilium tenetur in sala Palatii Moliani. Pinguntur in omni terra Status insignia D. A. Card.lis de Farnesio per Mag.trum Hieronymum Faventinum. Rev.us D. Caesar de Nobilibus de Monte Octono legitur consultor, notarius vero Concilii est Jo. Dominicus Fortunatus de Fallerono. Carta 123.

Die 21 Februarii 1541 Concilium cogitur in Monte Ottonum in aedibus residentiae Gubernatoris Generalis, qui propter aegritudine iturus est ad balnea, et sindicatores eius sunt D. Baptista Mancinus de Rapagnano et ser Tiburtius Jacobi de Aquaviva. Consultor est ser Paulus Montanus de Monte Ottono. D. Michael Angelus Thomassinus cum litteris Card.lis de (118v) Farnesio iubet fieri depositariam Status. Conservatores futuri sunt ser Paulus Montanus de M. Octono, ser Baptista ser Marinangeli de Serviliano, Mag.ter Jo. Gualterius de Gualdo, Octavianus Evangelistae de Turri S. Patritii, Nicolaus Soselle de Petriolo, ser  Jacobus Saxinus de Smerillo. Cancellarius est Gentilhominus Castallius de Castignano asculanae diocesis. Carta 4, 5, 6, 7.

Die 6 Martii 1542 aegrotante in lecto eodem Gubernatore, et adsistente D.Matheo Gazio legum doctore de Castigliono Aretino auditore fit Consilium Status in Monte Octono. Fautores Status castrorum sunt Mag.cus Petrus Antonius, et R.dus D. Vincentius de Monte Politiano, D. Franciscus Bonagratia procurator in Urbe. Plurimae paginae relinquuntur non scriptae.

Die 19 Aprilis sub Mag.co D. Berardino Ruffo de Furcia Gubernator in Monte Octono habetur Concilium. Agitur  lis contra communitatem Montis Fortini ut solvat omnia  pedagia. Vel reconoscat Statum, contra Montem S. Mariae in Georgio. Pompeus dicitur Cancellarius.

Die ….. D. Flamminius Ruffus legitur auditor Gubernatoris.

Die ….. Junii dicitur olim Mag.cus Maffeus de commissione Card.lis Farnesii tunc protectoris Status licentias de se D. Nicolam Spetiolum tunc Oratorem Status. Conservastores futuri sunt ser Julius Colai de Petritulo, ser Nicolaus Angeli de Fallerono, ser Ciccus Marculini de Marano, ser Vincentius Moriconus de Turri S. Patritii, ser Marcus

Joannis de Francavilla, ser Marinus Georgii de Collina.

Die …. Ser Franciscus Fabrictus est depositarius Status. Rev.dus D. Con……….. dicitur vicarius Episcopatus, qui monetur de residentia, iuxta tenorem Brevis Pontificii intra Statum. Assistentes in negociis D. Gubernatori sunt D. Camillus Milanus de Lauro, D. Caesar Moriconus de Turri S. Patritii, D. Nicola Spetiolus de S. Angelo, D. Baptista Mancinus de Rapagnano. Carta 7 ad 31.

Die 21 Augusti 1541 agitur de debitis Status, et de querelis factis contra Card.lem de Carpo et contra Gubernatorem.

Die 25 Septembris Card.lis Carpo protector Status fuerat apud Summum Pontificem accusatus ab eisdem Status Oratoribus. Repetuntur a Card.li praedicto pro eodem pretio vectigalia vendita ser Berardino Salemonio pro notariis Status. R.dus D. Michael Angelus Thomassinus est depositarius dativae ordinariae.

Die 22 Decembris D. Nicolaus de Monaldensibus de Urbe Veteri est Gubernator Status,

(119) ser Paulus Montanus rediit Orator a Summo Pontifice, et multa obtinuit. Debita Status sunt flor. 600 et ultra. Ser Ventura Solimanus de Monte Falconum nomine Sindicorum Communis Firmi petit scomputum suae obligationis. Tollitur frequentia Concilii adunandi. Advocatus et Cancellarius Status, relicto depositario. Carta 32 ad 37.

Die 19 Septembris 1536 Marinus Ruffus de Collina causarum civilium Status Ecclesiastici in Piceno fecit propositionis Mag.cus Episcopus et Comes D. Caesar Rannuccius Patricius Romanus est Gubernator Status et Mag.cus D. Antonius Franciscus Puzolus auditor Paulus III dicitur esse Perusii.

Die 16 Januarii 1547 idem Marinus Ruffus proposit sub eodem D. Caesare Gubernatore

Card.li Sancti Angeli est Legatus in Provincia. D. Paulus Constantinus Romae debet

expedire Breve salariariorum. Laudatur ser D. Christophorus de Soriano, Baroncellus de

bene gesto officio. Gubernator iturus est Romam.

Die 24 Februarii 1547 eodem Marino Ruffo proponente, D. Paulus Constantinus dicitur de S. Andrea, et fuit Romae Orator. Carta 38 ad 43.

Die 21 Augusti 1559 in sala Aquilae cogitur adunantia Firmanorum pro pace, et justitia manutedenda in civitate et Statu Firmi sub Mag.co Druso Forlano Gubernatore eiusdem civitatis et Status. Cives adunantiae sunt D. Raphael Pernensis, D. Franciscus Mancinus, D. Paulus Constantinus, D. Jacobus Fratadocchius, D. Felix Aurelius, D. Petrus Simon Thibaldus, Joannes Antonii Scattoni, Cicchus Tabor, Lucianus Carpinus, Troylus Cordellae, Tullius Martellus, Fatius de Fatiis, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Guidus Vincus, Aurelius Pacharonus, Silvester Petri Pauli, ser Hieronymus Victorius, ser Melchior ser Jo. Thidei, ser Pompilius Partinus,  Anton Vincentius Sabinus, Hieronymus Anetinus, D. Gentilis de Nobilibus, D. Caesar Lisius, Baronus Iltuocomando, Antonius Stephani Vecchii, Hieronymus Falconus, Constantius ser Stephani, Magister Laurentius Albinus, Hippolitus Riscottonus. Agitur de abjiciendis inimicitiis a memoria, tollendisque rixis et questionibus, ne fiant conventicuale. Petitur a Sacro Collegio favor etc. Ponuntur custodiae in Turri. Vicariis castrorum jubetur invigilare etc. Mittitur (119v) nuncius cum litteris Oratori Firmano Romae existenti, ut Statum juret obedientiam et fidelitatem Card.libus cum petitione castri Alliorum, praecipue  in necessitatibus sedis vacantis etc.

Die 22 iisdem praesentibus D. Acchille, Thoma Liverveti, Ciccho Eliseo, Antheo Magistrelli, D. …….bris Fratadocchius legitur Fradeutius, D. Caesar Lisius, dicitur Ilius. Reparuntur moenia civitatis, claudantur portae S. Catherinae, S. Juliani, et Crucifissi, apertis tantum S. Francisci, et S. Marci. Inimicati, et illi inter quos patratum est homicidium mittuntur extra civitatem, rogaturque Etc.mum  Aprutii vicerex, ne permittat banditos existentes in sua jurisditione accedere ad partes nostras, nequid mali perpetrentur.

Die 23 D. Acchilles dicitur Giuluctius Hieronymus Anetinus dicitur Aretinus: cives electi ad suadendum interessatos in inimicitiis ut sponte recedant a civitate, sunt D. Petrus Simon Thibaldi, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Baronus Iltuocomando, Antonius Vincentius Sabinus, Guidus Vincus. Interessati vero in inimicitiis sunt Jo. Paulus et fratres de Nobilibus, Cap.s Octavius et fratres de Adammis, D. Julius Rictius et filii, Theseus Morronus, fratesque carnales et nepotes, Vincentius Paccharonus, Cap.s Vecchius de Vecchis, D. Jo. Baptista Flaccus, Diomedes Paccharonus, Rogerius Nicolai. Propter obitum Pontificis transfertur in dictum Gubernatorem facultas et auctoritas cum robore firmitatis agendi per communitatem Firmi.

Die 25 habetur in adunantia Cicchus Bertacchinus. Mittuntur extra civitatem propter timorem inimicitiae Theodorus de Adammis et fratres, Alexander de Getinellis et fratres, Sebastianus Paccharonus et sores eorum ut sponte recedant, sunt D. Petrus Simon Thibaldus, Sebastianus Sabinus, Baronus, D. Gentilis de Nobilibus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Vincentius Sabinus.

Die 26 Rogerius Nicolai dicitur Rogerius Monnus.

Die 29 in adunantia habetur etiam Jacobus Persanctis Sabini, et Hippolitus Caesaris. Carta 1 ad 11.

Die 1 Septembris 1559 Hieronymus Aretinus dicitur Ariatinus, et die 10 Aretinus; Anton Vincentius Sabinus legitur Adon Vincentius. Fiunt vigilae de nocte in Palatio D. gubernaroris. Sebastianus Sabinus dicitur D. Bastienus. Capitanei contratarum electi sunt pro custodia civitatis D. Gentilis de Nobilibus, Giottus de Giottis, Bastianus Sabinus, Ciottus (120) Adam, Aurelius Pacharonus, Lucas Guerrerius.

Die 11 petente Gubernatore vocantur milites de Statu Firmano pro quiete civitatis.

Die 16 imponitur stipendium  militum. D.Eusebius Severinus legitur creditor Communis, de cuius impositione solvitur tertia pars stipendii pro civitate, duo tertia solvuntur a Statu Firmano.

Die 27 Vincentius Azolinus habetur Regulator.

Die 6 Octobris cum Hieronymo Arietino legitur in adunantia Hieronymus Caroli dicitur accidisse quoddam mali, et providetur custodiae civitatis, ac fidejussionibus, et ne cives interessati existentes extra civitatem discedant a castris.

Die 29 Octobris inter cives adunantiae legitur Franciscus Confectus, Vincentius Adae, Antonius Pacharonus, Jo. Baptista Antonuctius. Dicitur creatio Pontificis tendere in longum.

Die 11 Decembris legitur cernita civium numero 60; et adunantia deputatorum numero 36. Inter alios leguntur Felix Thomae Pieri, Cicchus Discretionis,ser Hyppolitus Flammae, ser Cicchus Dominici, Jacobus Francisci Sabini, ser Antonius Ciminus, Julius Pacharonus, Horatius Pacharonus, cum aliis supranominatis. Carta 12 ad 18.

Die 1 Octobris 1559. Relictae sunt paginae non scriptae. Carta 19 ad 34, quae continere debebant Concilium de modo regendi Statum, de quo legitur ultimum consultum D. Andreangeli Francolini de mittendis commissariis ad loca suspecta, et potestatibus, qui faciant descriptionem buccarum et frumenti, et curent ne fiat extractio frumentorum.

Die 2 in adunantia civium habentur D. Pomponius Morphus, D. Andreangelus Francolinus, D. Hieronymus Chrisostomi, D. Franciscus Assaltus, Federicus Vincus, Troylus Cordella, Maximus Ber.i, ser Franciscus Carellus de Moliano, ser Tiburtius Cruciani de Aquaviva, ser Franciscus ser Dominici de Fallerono,  ser Federicus Massuctii de Serviliano, ser Thomas Massuctius de Serviliano,  Orator Petrituli, ser Hyppolitus Flamma, ser Servulus Icicchiae de Turri S. Patritii, omnes conciliarii.  Hi vigore decreti Concilii Generalis agunt de caritate frumenti hoc anno reparanda, pro pecuniis Oratoribus Romae dandis, et accipiendis de supravantiis librorum D. Eusebii Severini. Cum D. Julio Rictio eligitur Orator D. Felix Aurelius, suffragatis etiam D. Pomponio Morpho. (120v) D. Andreangelo Francolino, D. Achille Giliutio Orator de comitati ser Persanctes Factoribus de Lauro, suffragiis datis etiam ser Tiburtio Cruciani de Aquaviva.

Die d.a ser Thomas Massuctius dicitur de Collina, ser Franciscus Polidorus de Massignano, Jacobus de Veteribus cum civibus fecerunt commissiones D. Eusebio Severino de denariis communitatis  commissariis mittenti per Statum de abundantia curanda ac servanda.

Die 3 agitur de abundantia. Ill.mus Antonius Lentius recollegerat frumentum Episcopatus et obtulit negotiatores cum eo declarantur Vincentius Azolinus regulator, D. Pomponius Morphus, Aurelius  Pacharonus, D. Achille Giliutius, D. Tiburtius Vivianus, ser Hyppolitus Flamma.

Die 4 cum civibus adunatis jam nominatis alibi legitur ser Fabius Filetius de Moliano.

Habentur litterae Sacri Collegi ad Firmanos cum licentia agendi etc.

Die ……………….. dicitur R.mo Grillo, ut quamprimum mittat suum nipotem officium Capitanei.

Die 15 D. Eusebius Severinus erat depositarius Communis Firmi. Ser Hieronymus Fidelis petit officium in Provincia et Jo. Baptista Boncius petit extractionem grani de Petritulo. Carta ………………..

Die 5 Novembris 1559. Inter cives adunantiae leguntur ser Cicchus ser Dominici, Bartholomeus Massuctius. Gubernator Provinciae erat Rechaneti die 1 Novembris et scribit de extractione frumenti R.mi Episcopi Firmani. Item agens civitatis Bononiae produxit litteras Card.lis  Camerarii pro extractione 30 salmarum grani. D. Jo. Baptista Boncius est venturus Firmum ad extrahendum frumentum per mare. D. Hieronymus Bonvicinus Orator ………. Gubernatore Provinciae retulit …………., ut Firmun invitetur.  Actores pro negociis publicis cum R.mo. D.no sunt D. Pomponius Morphus, D. Paulus  Constantinus, D. Andreangelus Francolinus, D. Felix Aurelius, ser Hyppolitus Flamma, ser Cicchus ser Nicolae. Curatur ut discedat Capitaneus ………….et ne extrahatur frumentum.

Die 12 ser Cicchus ser Dominici legitur consultor de Fallerono nomine Status.

Carta 45 t.o ad 53.

Die 7 Martii 1560 in adunantia legitur D. Hieronymus Rosatus, Jo. Paulus Montanus, et licentiantur deputati Status pro minori dispendio. Negantur copiae (121) scripturarum D. Druso Forlano petenti,  quia prohibentur sine publica licentia. Deinde habetur die 13 Decembris 1559 cum nominibus civium pro defensione justitiae electorum, qui sunt Jo. Franciscus Fanellus, Silvester Petri Pauli, D. Felix Aurelius, Hieronymus Folianus, Tullius Martellus, Antheus Magistrellus, D. Franciscus Mancinus, Joctus de Joctis, Horatius  Baptistae Paccharoni, Hieronymus Arietinus, Fatius de Fatiis, D. Angelus Paganus, Baromus Eltocomando, Jo. Baptista Sabinus, Marius Marianus, D. Achilles Giliutius, Jacobus Persanctis Sabini, Pernicola Sabinus, Baptista Permarini Adae, Bastianus Racchamadorus, Jo. Franciscus Vulpactius, deletus est D. Paulus Costantinus, Antonius Stephani Vecchie, deletus est Maximinianus Berardini, D. Raphael Pernensis, Federicus Vincus, deleti sunt Jo. Baptista de Nobilibus, et Magister Laurentius Albinus; ser Hieronymus Victorius, D. Lisius Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, ser Melchior Jo. Thidei, Cicchus Eliseus, Hyppolitus Caesaris, Perjoannes Falconus, Julius Paccharonus, ser Cicchus Dominici, ser Hyppolitus Flamma. Hi juraverunt capitula in celebratione histac cum silentio etc. Leguntur interessati in inimicitiis discessuri a civitate Octavianus Matheutius et fratres, antonius matheutius et filii, Hieronymus Assaltus, filii et nepotes, excepto valerio vulnerato, et D. Dominicus Assaltus, quibus jubetur ne de domo discedant. Pren.tes Alexis Albanensis et filii, Andreoctius Jo. Grandi Albanensis, Christophorus Albanensis et filii et nepotes, Hieronymus Marcutius et fratres, Bartholomeus Massuctius et filii, Ludovicus Arietinus et fratres, Nicola et Octavianus Trippae ac nepotes, Joannes Bertacchinus et fratres. Qui supra deleti sunt, dicuntur renuntiasse officium, aliqui vero die 16 juraverunt.

Die 17 Joannes de Bernacchinis mittitur extra civitatem propter inimicitiam cum Antonino Dolcebene. Item Vincentius Giliberti Guerrerii, qui noctu cum fatiosis conversabatur. Similiter Horatius Colae Albanensis.

Die 18 Antonius Paccharonus regulator juravit.

Die 24 jubetur Octaviano Branchadoro, qui accessit Pontianum, fidejubere de nemine offendendo. Item Joanni (121v) Marino et Alfontio Marcutii, Nicolae et Octaviano Trippae, Jacobo Bernacchini datur fidejussio de nemine offendendo.

Die penultima juraverunt officium justitiae Alfontius Azolinus, Vagnoctius fatius Branchadorus Caesaris, Ramandinus de Ramandini, Magister Hercules Coptius. Agitur de inimicitiis Petrituli, de rixis inter famulum D. Vincentii Jocti et D. Evandrum Mancinum, inter Marinum Antonii Paccharoni et Jacobum generum Jannini, et alios.

Carta 53 ad 66.

Die 26 Aprilis 1560 cives abundantiae sunt D. Pomponius Morphus, D. Vincentius Joctus, D. Andreangelus Fracholinus, D. Achilles Gidiuctii, Hieronymus Chrysostomus, D. Caesar  Lisius, D. Theodorus Adam, Baptista Portus, Pejoannes Falconus, Aurelius Paccharonus, Blasius Formichinus, Jacobus Persanctis Sabinus, Tullius Martellus, Cicchus Franchinus, D. Franciscus Assaltus, Cicchus Pupi, Vincentius Billacqua, Federicus Vincus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Stephanus Vecchie, Dominicus Cicchi. Eodem die inter cives adunantiae habentur cum praedictis Vincentius Eufriductius, ser Cicchus Monaldus, ser Hyppolitus Flamma, ser Persanctes Factorius, ser Franciscus Carellus, ser Coluctius Bertinellus, ser Colvitius Ciminus. Salmae 200 grani accipitur pro abundantia ad rationem flor. novem. Provisores 1000 salmae grani sunt D. Franciscus Assaltus, D. Theodorus Adam, Jo. Baptista Portus. Depositarius Aurelius Paccharonus, D. Jo. Philippus Maranus dedit 200 salmas. Grasserii electi sunt D. Theodorus Adam, Vincentius Billacqua, Perjoannes Falconus, Jacobus Persanctis Sabini, Federicus Vincus. Grasserii praesentes, qui terminant hoc mense, Federicus Selenus et Tullius Martellus. Vincentius Baptistae de Porta Portus petitur a Firmanis, ut liberetur et gratietus Domino Locumtenente.

Die 28 Adam Caesaris est regulator. Jo. Baptista Portus dicitur Antonuctius. Habebitur litterae Card.lis Gaddis ad Benedictum Locumtenentem, et Card.lis de Mantua pro frumentis.

Die 20 Vincentius Effectus pro suis famulis, R.us Franciscus Grana canonicus pro D. Jacopo Martello rectore S. Salvatoris et (122) S. Leonis, degente in S. Justo, Octavianus Matheutius pro D. Bartholomeo suo fratre, Anconae degente, obtinent extractionem

frumenti.

Die 21 Jo. Franciscus Baptista est commissarius Card.liun Praefectorum, cives deputati agendum cum dicto commissario circa frumentum sunt D. Pomponius Morphus, D. Venantius Joctus, D. Hieronymus Crisosthomus, D. Achilles Gidiutius, ser Hyieronymus Victorius,  ser Hyppolitus Flamma, ser Coluctius Ciminus.

Die 24 Jo. Franciscus Papa commissarius venit.

Die 27 agitur contra fraudes grani.

Die 29 agitur de grano reperto in fraudem. Vagnoctius Fatius est commissarius Campi Follonis.

Die ultima D. Joctus de Joctis rediit Orator ab Urbe.

Die 4 Maij et sequentibus agitur de granis.

Die 12  distributores frumenti sunt D. Theodorus Adam, Aurelius Pacharonus, Jacobus Persanctis Sabini, ser Coluctius Bertinellus. Diebus sequentibus agitur de estrationibus, et quod frumenta non sufficiunt pro civitate et Statu, facta descriptione buccarum et grani.

Grassarii anni 1560 leguntur Aurelius Paccharonus, Silvester Petripauli, Jacobus Persanctis Sabini. Deputati pro abundantia Vincentius Billacqua, Tullius Martellus, D. Franciscus Assaltus, Fatius de Fatiis, Bartholomeus Massucius. D. Lacobus Fratadochius, Guidus Vincus, Antonius Stephanus Vechie, D. Julius Riccius, D. Pomponius Morphus, Perjoannes Mechi (alias Fallonus).

Die 7 Julii et 24 agitur de frumentis recollectis.

Die 3 et 28 Augusti de abundantia. D. Tullius Lamponus legitur civis.

Die 4 Octobris agititur de extractionibus.

Die 20 Novembris de abundantia.

Die 3 Decembris de salario grasseriorum.

Die 12 Februarii 1561 agitur de extractione frumentorum concedenda.

Die 24 Aprilis 1561 Baronus Eltocomando est regulator. Imponitur pistoribus bon.1 pro qualibet salma frumenti ad solvendum salarium Grasserioum.

Carta 64 ad 114.

Rubrica

Libri 71 Consilia Cernite ab anno 1543 usque 1544

(122v) Die 18 Februarii. Primus Rujus Libri Quaternus 10 pag. contatquarum primae novem sine scriptis relictae sunt, et ex ipso pergamenae operientis flexu, seu ruga patet Librum fuisse primum paginis, et quaternis multis locupletiorem, neque hunc.

olim quaternum. Desunt Consilia et Cernitae ab anno 1540 post 20 Februarii ad hunc usque diem. Gubernator Firmanus erat D. Franciscus Lucarinus de Trevio, eiusque auditor Mag.us D. Ludovicus de Petronibus de Trevio. Character est ser Bartholomei Cordellae olim coadiutoris Cancellariae. Gubernator Provinciae jubet non molestari cives, nec consiliarios ad solutionem librae, nisi de his quae possident in effectu: qui vero tantum non possident quantum in eorum approbatione et aggregatione requirebatur, sancitur cassata a regimine et a Concilio. Reaptatur fons Fallerae. Depositarius est Lucas Antonii Philippi. Deturpantes dictam fontem multanctur. Propter mortem D. Francisci Clarelli olim cancellarii ser Bartholomeus Cordella, qui ut procancellarius inservit,  eligitur cum honoribus et oneri bus etc. Mortuo Joanne Tabore regolatore, petit locum Cicchus Tabor frater carnalis. Antonius Calisti Pacharoni est Prior.

Die 21 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabili, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Stephanus Azolinus, Cichus Baccinus. Regulatores Joannes Mag.stri Marii Castelli, Hieronymus Formichinus Pilae, D. Sebastianus Martialis S. M. Mortuo Ciccho Baccino educitur appicciolatus loco eius ser Pompejus Dominici de Gruptis ad Mare.

Die 22 agitur de transitu Hispanorum deputantur pro custodia civitatis, Priore Priorum Pelegrino Baccino absente, D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis: qui ad defensionem civitatis deputaverunt cives ex contratis, Permatheum Nicolai, Jo. Jacobum Mancinum, Sebastianum Savinum, Antonium Granam, Antonium Hieronymi, Antonium Morphum.

Die 27 ex litteris Bartholomei Argolici commorantis in castro Aquavivae et Silvagiae Branchadorae in castro Marani legitur in transitu Hispanorum prope mare (123) venire Card.lis de Aquaviva, qui invitaturo a Firmanis in civitatem. Octavianus Lucae consuluit sumenda esse arma pro defensione civitatis. Quapropter civibus electis adduntur alii cives et consiliarii, et Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacopo Angeli, D. Pompejus Azolinus cum Constantio ser Pieri, Bartolomeus Massuctius cum Apollonio Baptistae, Caesar Adami cum Antonio Permathei, D. Hieronimus Rosatus cum Cicho Descreptionis, Peregrinus Baccinus cum ser Jacopo Palmerio.

Die ultima ser Persanctes de Nigris est depositarius Communis, Jo. Marinus Bonvicinus et ser Troyanus Riccius sunt deputati pro recipiendo Card.li de Aquaviva. Carta 1 ad 5.

Die 5 Martii. Mittuntur Oratores in castrum Portus ad invitandum Card.lem, et jubentur facere eum capacem de suspicione civitatis, quia in Statu eiusdem  Card.lis  recipiuntur exules Firmani.

Die 7  recepti sunt in Portu Card.lis Aquaviva et Dux Adriae.

Die 8 Marchio D. Sebastiano Martiali regolatore, D. Astor eius filius patri surogatur.

Die 20 de bussulo extimatorum olei, quo leguntur Permatheus Nicolai Magistri Julii, Alexander Pacharonus, Vincentius Persanctis, Dominicus Lucae, Caesar Adami, Aurelius Pacharonus, extracti sunt Vincentius et Dominicus.

Hi die 27 putarunt miliare olei spacciati 50 flor. Carta 6 ad 9.

Die 12 Aprilis 1543 sancitur expensas factas et faciendas ob retardationem solutionis impositionum taxandas esse in damnum non solventium. Solvitur subsidium triremium, Sindico electo ser Trojano Riccio. Fit novum catastum.

Die 15 accipiuntur pecuniae a Federico Vinco mittendae Maceratam pro subsidio triremium iuxta ratam declaratam a Card.li de Carpo.

Die 17 D. Astor Martialis, et Federicus Vincus mittuntur Oratores Anconam ad Card.lem Viseum Legatum.

Die 22 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Thomas Pacharonus, Franciscus Savinus, Antonius Grana, D. Pergentilis Spetiolus, Jo. Franciscus Eliseus. Non amplius nominantur Confal.rii, neque Consules,  neque Bancherii.

Die 29 Oratores (123v) retulerunt litteras Legati petentis mutuum scut. 337 pro defensione Anconae et maritimae orae etc.

Die ultima cives electi pro impositione sunt Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Marianus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierus Baccinus, Aurelius Pacharonus, Antonius Morphus. Conciliarii Jacobus Angeli, Dominicus Martini Raynerii, Polonius Baptistae, Antonius Permathei, Cicchus Descreptionis, Hyppolitus Caesaris. Operarii Cathedralis D. Perus Mancinus canonicus, D. Marianus Pernensis, et Antonius Grana. Carta 1 t.o ad 14.

Calendis Maji 1543. Fundacarii et ipothecarii primi gradus in impositione sunt ser Trojanus Riccius, Laurentius Bergomensi, Albertus et Jo. Pierus, Antonius Hieronymi, Morphus de Morphis, Vincentius Leffectus, Jacobus Rachamadorus, Augustinus Bergomensis, Baptista Caldararius, secundi gradus Jo. Andreas Bergomensis,

Piccionus Cat.s, Antonius Piccinus, Gaspar Rota, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Thomas de

Amandula , Antonius Panifex tertii gradus Cicchus Aromatarius, Tiberius  Cautius,

Sebastianus Piccionus, Nicola Ceteronus,  Fatius de Fatiis, Ludovicus Aromatarius, Ascanius Aromatarius, Pierantonius Panifex. Quarti gradus Cicchus Tabor, Hyppolitus Caesaris. Magister Nocentes, Magister  Julius Cintius, Thomas de Lanciano, Cichus Mathii, Berardinus de Balistis, Pieroctus Aromatarius, Joannictus Triculus.

Die 27 Jo. Baptista Savinus est Prior Priorum in loco Francisci Sabini. Ex litteris Gubernatoris Provinciae mittuntur Maceratam D. Astor Martialis, et ser Trojanus Riccius

Oratores pro divisione impositionis triremium Pontificiis inter Firmanos et Statum, idest ex 6000 impositis flor. 850 ex parte Firmi iuxta taxam anno preterito factam a Card.li  de Carpo. Satisfit haeredibus D. Francisci Clarelli. Capitibus Crucifixi conceditur appodium

murorum pro fabricanda habitatione Cappellani. Lege sancitur Priores pro tempore esse Sindicos  Ecclesiarum  Conventuum, ne bona ullo modo alienentur, nisi pro utiliori emptione bonorum Ecclesiarum.

Die ultima D. Petrus Simon Tibaldus, et ser Trojanus Riccius mittuntur Oratores ad SS.mum caussa gravaminis, quo Firmani astringuntur a Gubernatore Provinciae ad solutionem impositionis pro triremibus 1000 florenorum de 4500, et de residuo iuxta extimum. (124) Suffragati quoque sunt Sebastianus Sabinus, D. Pomponius Morphus, et D. Censorius Martialis.

Die 14 Junii D. Julio Riccii Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente,  jubetur Firmani infra sex dies proximos solvere 150 flor. sub nomine mutui; alias relaxabuntur represaliae. Sancitur  pecunias accipere ab hebreis cum usuris.

Die 17 Junii mittuntur Oratores Maceratam ad Archiepiscopum de Saulo commissarium Pontificis, pro distributione 30.000 ducati imposita Statui Ecclesiastico D. Pompejo Azolino electo, qui aegrotat, sufficitur Orator D. Hieronymus Rosatus cum Camillo Cimino, et cum Francisco Nicolai Sindico.

Die 21 Junii Priores sunt D. Petrus Simon Patras, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Antonius Hieronymi, Hieronymus Morronus. Regulatores Antonius Grana Flor., D. Dominicus Riccius S. Bar., Felix Guerrerius Cap.i.

Die 22 loco D. Piersimonis Patrassi mortui de appicciulatis extrahitur Cacciacontes Jo. Baptistae. Carta 15 ad 20.

Die 15 Julii 1543 Cives adunantiae D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Bartholomeus Massutius, D. Persimon Thibaldus, ser Trojanus Riccius, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Permatheus Rachamadorus, et Permatheus Nicolai, non obstante miseria civitatis extrema, ordinaverunt cum Conciliariis Baptista Adam, Antonio Permathei, Hyppolito Caesaris, Jacobo Azolino, ser Jacobo Palmerio, Joanne Perusini, Constantio ser Pieri, Jo. Andrea Paganelli, Theseo Nicolai, et Permartino Petri Pauli afferendum munus 50 salmarum hordei et flor. 100 SS.mo D.no, Card.li S. Florae, Duci Castri, et Card.li Sanctae Crucis venturis ad divam Mariam Lauretanam.

Die 18 D. Astor Martialis mittitur Sindicus Maceratam ad promittendam ratam distributionis de 30000 duc.  Declarandae ab ipsa Sanctitate sua Anconae, quo de proximo veniet.

Die 5 Augusti mittendi sunt Oratores ad Gubernatorem Provinciae Rocham contratam pro distributione impositionis duc. 60000, in consulto 600 millium cum instructione (124v) aliarum impositionum, videlicet salis, focularis, medii pro cent. sussidii triremium, introitus Communis, negociationis, et libratici. Magister Grifo Macilentus phisycus confirmatur ad alium annum, et dicitur olim medicus phisycus et chirurgus civitatis et Comitatus. Fit bussulus duorum civium, et totidem popularium edex Conciliariorum, qui praesident curae macelli et carnium. Exactores sunt Bartholomeus Massutius et Camillus Ciminus.

Die 20 Augusti Oratores solverumt 1000 scut. aurei de subsidio triennali 60 millium, et portio tangens civitati et scut. 1200 quolibet anno.

Die 21 Augusti imponutur taxa pro quolibet trimestri Bol.10 cuilibet foculari in civitate, portu et districtu, eiusdem in adunantia civium et consiliariorum, qui sunt D. Gentilis Billacqua, Permatheus Nicolai, Pompejus Azolinus, Alexander Pacharonus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Caesar Adam, Franciscus Grassus, D. Hieronymus Rosatus, Federicus Vincus, Jo. Marinus Bonvicinus, Gilibertus Guerrerius, Jacobus Angeli, Nicola Ceteronus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Joannes Perusini, Antonius Permathei, Baptista Adami, ser Grisanctes Joannis, Ascanius Aromatarius, Persanctes Baptistae.

Die 23 Augusti D. Nicolaus Speziolus de S. Angelo commendatur pro S. Epidii praetura. Priores sunt Polidorus Cautius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus C asellus, ser Lucas Cordella.

Die 24 Jo. Jacobus Mancinus, et Alexander Pacharonus extimatores frugum salmam grani ad gabellam comune duxerunt flor. 2 bol.30, hordei flor. .. bol. 8, speltae flor.1 bol. 116 coram Evangelista Gasparis, et Jo. Baptista Savino. Carta 20 t.o ad 26.

Die 16 Septembris 1543. Antonius Scagnoni de Amandula habitator Firmi habet possessiones iuxta viam  publicam Firmi. Conceditur communitati Cosignani civis Firmanus a Locumtenente  eligendus pro differentia praedictae terrae  terminanda cum communitate Ophidae.

Die 23. Antonius Grana fit exactor librae, ser Bartholomeus Cordella cancellarius erat Maceratae pro negociis publicis, et suffectus ei fuerat ser Bartholomeus Giliutius.

Die ultima (125) Vincentius Stabilis erat exactor impositionis 1200 duc. Gubernator Provinciae est in terra S. Victoriae, et sancitur eum invitare Firmum. Jo. Marinus Bonvicinus, et Camillus Ciminus sunt revisores computi ser Bartholomei Giliutii olim exactoris.

Die 10 Octobris, scribente Gubernatore Provinciae futurum transitum Ill.mae D.nae Marchionis Guasti sancitur eam muneribus visitare in Portu Firmi. Franciscus Sebastiani habet praedium iuxta possessiones Antonii Scagnoni, et probat viam publicam esse meliorem intra possessiones praedictas.

Die 15 Octobris jam receptus fuerat gubernator Marchiae et D.na Marchionissa Guasti in Portu Firmano.Ser Bartholomeo Cordellae datur turrio cum introitu in contrata Camp.i iuxta res eius, et Sanctae Luciae.

Die 21 Octobris Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Permatheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Regulatores Petrus Paulus Pervenantii Cast. Vincentius Stabilis Pilae, Vincentius Persanctis S. M.

Carta 27 ad 33.

Die 6 Novembris. Romam mittuntur Oratores D. Petrus Simon Thibaldus, et D. Jo. Franciscus Rosatus. Excipitur honorifice in Portu Firmano Ill.mus Dux Adriae iuxta convenientiam servitutis Communis Firmi erga Ill.mam Domum praedicti Ducis, monente eius transitum Hieronymo Branchadoro. Dux Adriae etiam die 7 dicitur transiturus, et publicis  suraptibus excipiendus. Ser Theodoro Coluctio conceditur fabricare domum in quodam introitu.

Die 11 dicitur Jo. Marinus Casellus Prior Priorum, qui non erat Prior tunc temporis. Solvitur impositis equitum levis armaturae Ducis Castri. Dux Adriae recipitur in domibus Ill.mi D. Valerii Ursini, vel in Episcopatu.

Die 9 Octobris sancitur recurrere ad Ducem Castri pro relevatione a gravamine stativa rum equitum levis armaturae. Deputati ad videnda debita Communis sunt Antonius Grana, Pierus Baccinus, Falgonus Joctus, Jo. Franciscus Eliseus, Marianus Sgraffine, Constantius ser Pieri, Baptista Adam,  Hyppolitus Caesaris.

Die 21 Octobris Carolus de Gaddis petit remissionem de usuris 1022 duc. exactis in praejudicium Communis a mercatore q. D. Paulo Saulo Florentino.

(125v) Die 24 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabilis, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Antonius Adam, Stephanus Azolinus, Pompejus Dominici. Carta 34 ad 38.

Die 2 Januarii 1544. Jo. Francisco Pacharono Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente, sancitur eligere civem et popularem cum Mag.co D. Gubernatore Firmano ad componendum cum militibus levis armaturae, et compositio loco doni habeatur. Scribitur D. Basso procuratori Firmano, ut compareat nomine Communis Firmi in Concilio Provinciali Maceratae.

Die 10 Cicho Bertachino conceditur immutare stratam  iuxta possessionem suam in contrata S. Leonardi. Transactantur impositiones non integre exactas ab Aurelio Pacharono, a Persancte de Nigris, a ser Jacobo Palmerio plus offerenti. Approvantur in Concilio in locum patris Peroctius Jo. Baptistae, et Nicola Ceteronus.

Die 16 aegrotante Mag.tro Francisco Confecto, suffragiis excepti sunt Magister Salvator de Monte Robiano, M.r Bernardinus de Murro Vallium, et Magister Neapoleo Philaretus de S. Victoria qui obtinuit ludum litterarium.

Die 20 scribente Gubernatore Provinciae Hieronymus Branchadorus occisus est Adriae a Cola de Murro Vallium, et mittuntur 25 equites levis armaturae pro quiete civitatis, recipiendi in monasteriis. Sed recurrentibus Prioribus et custodibus monasteriorum, ne cives patiantur hanc rem religioni contrariam, et sibi non convenientem, sancitur pacisci cum hospitibus. Deputati ad curam stativarum sunt Jo. Marinus Casellus, Falconus Joctus, ser Trojanus Riccius, Franciscus Franchinus.

Die 10 Februarii D. Tiberio Corrado Plebano Petrituli, et ser Iacobo de Collina Oratoribus Status Ecclesiastici, olim Comitatus Firmi fit testimonium veritatis de Potestatibus et Officialibus olim castrorum solutis ab universitatibus praedictis.

Die 20 Februarii Priores sunt Octavianus Azolinus, Perdominicus Baptistae, ser Theodorus Coluccius, Nicolaus Adam, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensis S. B. , Dominicus Lucae Cap.i.

Die …. Februarii (erratum est, et dici debuit Martii, nam legitur Prior Priorum ser Theodorus Coluccius). Guidus Vincus frater carnalis Ludovici Vinci mortui approbatur loco ipsius Regulariae.

Die 29 (126) Martii extimatores olei 68 flor. pro milliari spacciato de vectura sunt Jo. Marinus ser Cipriani, et Alexander Pacharonus.

Die 30 Martii, discendente Magistero Augustino medico physico, eligitur M.ter Nicolaus Flaccus civis Firmanus. Carta 39 ad 46.

Die 20 Aprilis 1544 Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici, quo mortuo extrahitur ex appicciulatis D.  Nicolaus Ramandinus.

Die 27 Oratoribus Ripae Transonum petentibus Mag.cum Nicolaum Flachum a sua communitate confirmatum ad alium annum, non obstante  electione de eo facta a Firmanis, conceditur ut remaneat Ripae ad inserviendum.

Calendis Maji Constantius Pacharonus legitur Prior Priorum loco D. Nicolai. D. Sebastianus a Porticu Lucensis venit Gubernator Firmanus cum Breve Pontificis, et litteris Card.lis de Farnesio. Re.dus D. Vicarius Episcopatus deputatus Sindicator D. Francisci Lucarini de Trevio, Gubernatoris abdicati. Ser Theodorus Coluctius procurator Communis Firmi servatur indemnis contra praedicti Gubernatoris praecepto de comparendo in Urbe.

Die 4 Maji datur facultas nubendi in Terra S. Martini pro Sofonisba filia q. D. Silvestri Rachadini de Villitro habitatoris Firmi et D. Dianome ejus viduae.

Die 11 Maji Joannes Antonii Prior Priorum dicitur vir spectabilis. Magister Camillus Partinus de Firmo eligitur medicus, concurrentibus Mag.ris Guidone Mambrimo de Cerreto ponti, Consalvo Hispano, Galeno de Assisio, Nicolao Benedicto de Monte Robiano, Antonio Francisco de Nursia, Thoma Saminato de Lucha, Isidoro de Monte S. Maria in Georgio, Joanne de Gualdo, Camillo Talia de Monte Giberto.

Die 18 transactatur impositio 316 flor. pro debito solvendo Hebreis de Ancarano Pernicola Jo. Georgii conciliarius  laudatur de  benemeritis erga Rempublicam, et eximitur ab impositionibus. Hebrei coguntur ad solvendam  impositionem Pontificis.

Die 30 Maji agitur de quarto subsidii triennalis solvendo, et de aliis debitis, ac de praemio dando ser Lucae Cordellae notario Reg.rum, qui gratis inservit. Carta 47 ad 52.

(126v) Die 12 Junii 1544 dicitur Prior Priorum abesse in Castro Lauri suae solitae habitationis. D. Caesar Raynaldis monet  relaxari ab Urbe contra Firmanos brachium saeculare et interdictum pro duc. 475 debitis communitati Montis Causarii anno 1516. Item Gubernator Provinciae iubet solvi primum quartum  subsidii de secundo anno, sublata dilatione de trimestri in trimestre, et committitur ser Piersancti de Nigris exactio cum observatione capitulorum suorum. Item Magister Franciscus de Papia minatur executionem pro suo credito. Hebreis diffusis per habitationes stratae magnae prohibetur habitare contra formam statutorum.

Die 20 Priores sunt Michael Rossius, Hieronymus Tintus, Baronus Eltuocomando, Gaspar ser Stephani, D. Marianus Pernensis, Cichus Tabor. Regulatores Nicolaus Sabionus Cast., Felix Pacharonus Pilae, Jo. Baptista Savinus S. M.

Die 24 Mag.cus D. Petrus Leo Marioneus de Eugubio exhibuit litteras Gubernatoris Provinciae cum litteris Card.lis de  Farnesio de sua electione in Gubernatorem Firmanum, et Firmani Breve 12 Julii 1535 …… tenore gubernii coram D. Antonio Sinigardo, et Francisco Assalto.

Die 24 D. Nicolaus Ramandinus Prior Priorum legitur absens a Castro Marani suae solitae continuae habitationis. Mortuo Hieronymo dicto Priore designato Vincentius eius germanus sufficitur. Mortuo quoque Nicolao Sabiono, Vincentius eius filius subrogatur etiam in  Regularia, et Biddinus frater carnalis Felicis Pacharoni defuncti approbatur, et Jo. Baptista Sabinus loco Francisci sui patris ad Regularia. Reparatur fraudibus Catasti, quod fit a Geometris forensibus, et domini possessionum  quae non reperiuntur descriptae in Catastis, coguntur solvere impositiones quascumque ab eis non solutas.

Calendis Julii Micael Rossius dicitur abesse in Terra Montis Fortini, et est Prior Priorum. Scribente Gubernatore Asculi, Hispani discendentes a Terra Laboris in Aprutium adventarum. Magister Grifonus Macilentus confirmatur  physicus et chirurgus civitatis et olim Comitatus Firmi. Cives et conciliarii electi pro defensione civitatis, ser Permatheus Ottinellus et Jacobus Francisci cum Jacobo Angeli et Nicola Ceteroni: Jo. Jacobus Mancinus, et Quiriacus Baldutius cum Constantio ser Pieri, et Dominicus Martini Raynerii: D. Astor Martialis et ser Sebastianus Savinus cum Antonio Stephani  Peroctio Jo. Baptistae. (127) Antonius Grana et Caesar Adam cum Antonio Vigorito et Baptista Adam: D. Hieronymus Rosatus et Jo. Marinus Casellus cum ser Grisancte Antonii et Cicco Discreptionis: Peregrinus Baccinus et Dominicus Lucae cum Ascanio Aromatario et Hyppolito Caesaris.

Die 2 Julii cives peritiores a praedictis electi ad custodiam et defensionem civitatis, in transitu Hispanorum cum arbitrio et auctoritate totius Communitatis Firmanae, sunt Vincentius Gualteronus cum Constantio Pacharono et Vincentio Billacqua. ; Antonius Polidorus cum Jotto de Jottis et Blasino Formichino; Vincentius Ufriductius cum Bartholomeo Sabino et Octaviano Matheutio; Joanne Vincus cum Jo. Philippo Mancino et Rapagnano Adam, Antonius Matheutius cum ser Julio Morica et Federico Vinco; Chrisostomus Baptistae cum  Venero Permethei et Hyppolito Caesaris.

Die 17 Julii redeunte a Gubernatore Provinciae Jo. Francisco Pacharono Oratore mittitur Romam nuncius ad cives, ut impediant quominus civitas gravetur de solutione debitorum, quia Camera Apostolica habet omnes introitus Communis Firmi.

Die 6 Augusti D. Franciscus Ciardinus advocatus, et D. Franciscus Carbonus procurator adhuc est Communis Firmi.

Die 18 Magistero Grifono conceditur non exercere chirurgiam, sed  assistere et consulere in casibus. Tractantur paces inter inimicatos.

Die 20 Priores sunt Theseus Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus.

Die 22 sancitur mittere duos Oratores ad Card.les de Aquaviva, et de Carpo, ut  dignentur se interponere ad pacificandos inimicatos in civitate.

Die 24 Jo. Marinus ser Cipriani et Caesar Adam extimatores frugum  putarunt salmam grani flor. 4, hordei flor. 2 bol. 32, speltae flor. 1 bol. 24 coram ser Venantio cancellario Gubernatoris.

Die 5 Octobris inchoatum Concilium non est scriptis mandatum. Carta 53 ad 62.

Rubrica

Libri 72 Cons.a Cer.te 1547

Die Dominico 24 Aprilis 1547 desunt reliqua spectantia ad annum 1544, mens. Sept. Oct. Nov. Et Decemb. Et ad totum annum 1545 et 1546 et ad menses Januar. Febr. Mart. et Apr. 1547. Mag. D.nus (127v) Aloysius Fortinus de Cerreto erat Gubernator Firmanus: Jacobus de Vechis pro Priore Priorum absente. Celebratur Capitulum Generale Heremitarum S. Augustini in civitate Rachaneti. Camillus Ciminus est  destinatus ad Urbem Orator. Habetur Reformatio de ornamentis mulierum, et pro pis funebribus. Magister Camillus Partinus, et Magister Nicolaus Benedictus medici confirmantur ad alium annum. Hieronymus et Apollonius Alexandri de Vechis simul cohabitant et D. Gentilis Billacqua cum Camillo erat Orator Romae. Scripturae publicae prohibentur dari sine licentia Concilii Generalis. Offerente Luciano Carpino, Magistero Francisco Confecto praeceptori conceditur tenere duos Hippodidascalos, qui mercedem recipiant a nonnullis civibus facultuosis. Cives electi pro elemosynis  Capituli Heremitarum Fanciscus Calabria, Jo. Baptista Savinus, Falconus Jottus, Ciottus Adam, Pieretus Ludovici. Pro hippodidascalis Falconus et Jo. Baptista praedicti, Jo. Marinus Bonvicinus, Chrysostomus Baptistae.

Die 29 cives  adunati pro Reformatione ornamentorum muliebrum, et pomparum funebrium sunt Camillus Ciminus et Jacobus de Vechis Priores, Lucianus Carpinus, Regulator, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Federicus Vincus, Antonius Permathei, Baptista Adam, Constantius ser Pieri, Cichus Franchina, M.r Jo. Leonardus Ciammaglia, Thomas Magistri Joannes, ser Jacobus Palmerius, Ciottus Adam, Bartolomeus  Massucius, Octavianus Zolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savini, D. Pompejus Azolinus.  Camillus Ciminus Orator jam in Urbe retulit se omnia fecisse et expedisse ad votum Communis, et commendavit D. Gentilem Billacquam. Electi pro reformatione sunt D. Astor Martialis, Octavianus Azolinus, Bartholomeus Massutius, Antonius Permathei, Jacobus Palmerius, Thomas Magistri Joannis. Carta 1 quae 10 Angelus  calamo delineatus est more antiquo ad 11.

Calendis Maji 1547. Habetur Breve Pontificis in favorem Firmanorum circa debita ante separationem Status non repetenda, circa solutionem debitam a Clericis in bonis patrimonialibus, et de non gravandis (128) Firmanis ad expensas Oratorum Provinciae; item bonae mentis erga Firmanos esse Revered.us Conversinus, et R.mus de Rodulphis. Legitur Caesar Tindalus in promissione olei pro denariis Oratorum; Theseus Nicolai (Morroni), Octavianus Lucae, Octavianus Azolinus, Blaxius Formichinus, et alii jam alibi nominati.

Die 11 D. Gentilis Billacqua retulit  mentem SS.mi D.mini esse de reddendo Statu Firmanis integrum pro 20000 duc. Caesar Tindalus est unus de Prioribus. Legitur die 6 Januarii a Consilio Generali facta remissio in cives adunantiae pro recuperatione Status, qui nominantur D. Hieronymus Rosatus, Caesar Tindalus,  Luctanus Carpinus, D. Gentilis Billacqua, Peregrinus Baccinus, Ciottus Adam, Antonius Vigoritus, Baptista Adam, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Tiberius Cautius, Antonius Stephani, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, Theseus Nicolai, Piersanctes Baptistae, Cichus Franchina cum praecedentibus, inter quos D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Antonius Grana, Sebastianus Sabinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savinus, Chrysostomus Baptistae, Falconus Jottus, Jo. Paulus Polidorus, Perdominicus Polisena, Jo. Antonii (Scattoni), Perdominicus Baptistae, Franciscus Sebastiani (Calabria), Vincentius Stabilis, Guidus Vincus, Jacobus de Vechis, Melchior ser Jo. Thidei, Dominicus Cruciani, Hyppolitus Caesaris, Bartholomeus Massutius.

Die 17 D. Octavius Adam pomisit cum aliis, et cum D. Petrosimone  Thibaldo pro denariis Oratorum.

Die 24 munus ad Capitulum Heremitarum  S. Augustini celebratum Rachaneti fuit de farinae salm. 3, vini 5, pomorum aureorum 2, agnis 8. Carta 11 ad 17.

Die 7 Junii 1547. Mag.cus D. Dionysius castellarius et Gubernator Firmanus. Per litteras D. Gentilis Billacqua Oratoris in Urbe nuntiatur in domo  D. Caesaris, et aliquando in domo D. Joannis Canneti haberi adunantias Satraporum Comitatus, ne res Firmanae sortiantur effectum (hoc est ne Pontifex reddat Statum Comitatus Firmanis).

Die 20 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Marcus Ciarpellae, Evangelista Gasparis,  Jo. Franciscus Rosatus, Venerius ser Mathei. Regulatores Hieronymus Branchadorus Flor. Jo. Franciscus Rosatus S. B., Georgius Anteus Sebastiani Camp.i.

D. Pompejus est Orator ad (128v) Legatum.

Die 22 scribitur D. Gentili ut quam citius expediat causam  restitutionis Status pro quacumque summa, dummodo solvenda sit ex introitu gabellarum Communis Firmi.

Die 8 Julii mittitur Ciottus Adam Orator, qui cum D. Gentili rogat si haberi possit integra Status restitutio; et in casu quod reservari velit castra Moleani et Petrituli, procuret promissionem et fidem a Card.li Farnesio de restituendis dictis locis infra aliquod tempus.

Die 11 Julii ex  litteris D. Gentilis Billacquae, R.mi Episcopii Exini, D. Rodulphi Docti, et Card.lis de Gaddis relatur Luciani Carpini  redeunti ab Urbe, restitutio Status facienda est cum reservatione Moleani et Petrituli in manibus Card.lis de Farnesio, qui promittit restutuere infra 4 vel 6 menses, pro 25 mil. Duc. aurei in auro. Item scribit Ill.mus D. Fulvius Ursinus.

Die 12 sancitum est in manibus Card.lis Farnesii non solum remittere illa duo castra, sed etiam civitatem a alia castra, homines,  et uxores, et omnia quae Firmani possident. Sancitur reddere gratias adiutoribus Firmanis  et petere confirmationem  D. Dionysii Castellarii Gubernatoris post  f(uturum) tempus saltem  per annum. Adfuerunt huic ConcilioJo. Franciscus Rosatus Regulator et Prior, Alexander Pacharonus, Venerus Permathei, Evangelista Gasperis. Priores, Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Pomponius Morphus, Contes Acetus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Franciscus Pacharonus, ser Trojanus Riccius, Dominicus Lucae, ser Theodorus Morphus, Theseus Nicolai, Octavianus Lucae Pacharonus, Gentilis de Nobilibus, Ciottus Bartholomeus Massutius, Lelius Mancinus, Jacobus Rachamadorus, ser Julius Morica, Lucas Giliutius, Antonius Montanus, Martinus Sgruffia, ser Prosper Baptistae Simonis, Vincentius Vici, Jacobus Francisci, Thomas Mag.ri Joannis, Jo. Baptista Persanctis, Antonius Calisti, Cichus Tabor, D. Octavius Adam, Blasinus Formichinus, Cichus Franchina, Permartinus Petri Pauli, Aurelius Pacharonus, Magister Joannes Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, ser Berardinus Ludovici, Lucas Antonius Philippi, Dominicus Martini, Caesar Tindalus,  Permarinus Rachamadorus, Pierus Baccinus,  Jo. Baptista Savinus, Peregrinus Baccinus, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Vincentius Adam, Antonius Stephani, Baptista Adam, Antonius Vigoritus, Franciscus Nicolai, Berardinus Perusini, Antonius Grana, Hieronymus Ufriductius, Joannes Spinuctius seu Spinellus, ser Grisanctes, Lucianus Carpinus, Tiberius Cautius, Franciscus Gr., Vincentius Ursini,  Thomas Migni, Vincentius Gualteronus.

Die 14 Julii expeditur Romam Sebastianus Sabinus ad agendum cum D. Gentile,  referendo gratias et munera, ac petendo gabellas Moleani et Petrituli solvendas Communi Firmi etc.

Die 29 venturus est  Firmum (129) Mag.cus  D. Julianus Ardinghelli thesaurarius Marchiae, a quo petuntur favores solvendi subsidii in ipsa civitate, et habendi salis boni ac reciptentis. Carta 17 t.o ad 22.

Die 10 Augusti 1547. Operarii Cathedralis sunt D. Constantius Sydereus canonicus, Alexander Pacharonus et Pierus Arietinus. Cives extimatores frugum Permatheus Rachamator, Bartholomeus Massutius.

Die 13 ex litteris Oratorum habetur reservatio castri Montis S. Petri de Alliis, et scribitur eidem, stantibus bonis verbis R.mi Episcopi Exini, Firmanos remisisse sub protectione Card.lis de Farnesio Ill.mam communitatem Firmi super negocio Status gubernandam.

Die 19 Augusti Magister Jo. Ciammaglia dicitur Jo. Leonardus: in adunantia legitur quoque Piersanctes Baptistae. Pontifex sibi reservat Castrum S. Petri de Alliis, quia quaedam summa emptionis fuerat restituita Jo. Francisco Rosato. Conclusum est  peti Breve reintegrationis Status, suspenso Castro praedicto, donec revisa erunt computa.

Die 20 de bussula noviter confecta extrahuntur Priores Jacobus de Vechis, Vagnotius Fatius, Camillus Ciminus, Colangelus Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius.

Die 24 Permatheus Racamadorus et Bartholomeus Massuccius extimatores frugum putarunt salmam grani flor. 3 bol. 10 ad gabellam venditoris, hordei flor. 2, et speltae flor.1 bol.8 ad gabellam emptoris.

Die 27 legitur Pontifex venturum Perusium, et mittuntur D. Pomponius Morphus, et ser Trojanus ad Legatum, ut dignetur commendare Pontifici civitatem.

Die 30 D. Dionysius Castellarius Gubernator Firmanus, cum duobus civibus mittitur Orator ad Pontificem iturus cum Legato et Vicelegato ac D. Paulo de Tarano consulentibus e civitate Maceratae Perusium.

Die 30 sancitur mittere et alios duos cives ad Pontificem pro expeditione rerum, et ad Card.les Farnesium, Crispinum, S. Angelum, et alios. Carta 23 ad 30.

Die 2 Septembris 1547. Ex litteris D. Gentilis Billaqua, et relatione Sebastiani Savini Oratorum apud Card.lem Farnesium et Episcopum Exinum, negociata dicitur reintegratio Status, et laudatur missio Oratorum cum Gubernatore quando Legatus intrabit Perusium, ut cum eo adsint.

Die 3 scribente D. Gubernatore Firmano Legatum, apud quem adstat, hodie discedere Macerata, et cras mansurus Fulginei, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Marialis, D. Pomponius Morphus, Jo. Franciscus Rosatus, et Octavianus Azolinus Oratores expediuntur, ut obvientur Legato antequam veniat Perusium. Peregrinus (129v) Ciottus, et ser Jacobus Palmerius deputati sunt ad habendas pecunias pro Oratoribus.

Die Veneris 23 Septembris inter Oratores redeuntes est etiam Sebastianus Savinus, qui retulerunt restitutionem totius Status, excepto Monte S. Petri de Alliis cum  reservatione ad certum parvum tempus Moleani et Petrituli in manibus Card.lis Farnesii. D. Hercules (de Rubeis) de Monte Fortino restiterat, ne redderetur Firmanis dicta terra, sed visis juribus Firmanorum Pontifex voluit fare restitam  Breve restitutionis est apud R.mum Blosium, pro quo recuperando Gentilis Billacqua rediit Romam, et accipiet illud a Card.li Farnesio solvendi sunt 20 mille duc. auri in auro, et 500 scut. Pro expensis et recognitionibus infra duos menses. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, et D. Bartholomeus Lucae creantur procuratores pro habendis pecuniis.

Die 25 legitur D. Marinus Sciarra, qui videtur pecuniae mutuator fuisse.

Die 4 Octobris dicitur vacare locus Colangeli Ilionei Prioris Florentiae: Jo. Franciscus Rosatus, et Sebastianus Savinus Oratores ad Legatum gratias egerunt de favore praestito Firmanis pro reintegratione Status, et acceperunt duc. auri 2530 ad rationem carolenorum 14 etc., de reliquo curam dederunt D. Bartholomeo Matheutio missa electione Montis Pietatis Rachaneti ad libitum Firmanorum, suffragia accipiuntur ser Paulus Bertinellus de Monte Actonum, ser Berardinus Ludovici qui obtinuit, et ser Jo. Politus de Altidona. Oratores Montis Raynaldi offerunt certum territorium olim possessum a Nicolao de Monte Elparo, quod spectat ad Commune Firmi. Vincentius Colangeli Ilionei sufficitur loco patris defuncti.

Die 5 Octobris electores 40 civium curatores pecuniarum sunt cum Gubernatore Jo. Franciscus Rosatus, Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Ciottus Adam. Cives curatores pecuniarum sunt electi Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, D. Franciscus Ottinellus, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, Thomas Pacharonus, Vincentius Leffectus, pro Francisco eius patre, Lucianus Carpinus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Sebastianus Savinus Ciarpella, Gentilis de Nobilibus, Octavianus Matheutius, Jo. Baptista Savinus, Permathei  Rachamadorus, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Guidus Vincus, Ciottus Adam, Jo. Baptista Sciarra, Bartholomeus Argolicus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Magister Dominicus Astemius, D. Dominicus Riccius, Jo. Franciscus Rosatus, (130) Antonius Matheutius, Federicus Vincus, D. Pomponius Morphus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Federicus Morronus, D. Octavianus Adam. Conscripti sunt a dictis civibus ad solvendam cum eis certam quantitatem plurimi cives et consiliarii qui sunt Pieroctius Aromatarius, Petrus Paulus Pervenantii, Ludovicus  Nardi, Vincentius  Partinus, ser Melchior ser Jo. Thidei, Franciscus Valgarinus, Franciscus Sebastiani, Jacobus Azolinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Baptista Persanctis, Hieronymus Ufriductius, Jo. Paulus Polidorus, Vincentius Tintus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Hieronymus Rosaltus, Aurelius Pacharonus, Stephanus Azolinus, Bernardinus Perusini, Venerus Permathei, Theseus Montanus, Jacobus Guerrerius, Tiberius Cautius, Joannes Scattoni, Jo. Thomas Pacharonus, ser Piersimon ser Pieri, Jo. Antonius Spaccasasso, Blasinus Formichinus, ser Trojanus Riccius, ser Theodorus Persanctis, Falconus Jottus, Baptista Pacharonus, Thomas Migni, ser Petrus Paulus Tosus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persantctis, ser Pompejus de Gruptis ad Mare, Cichus Tabor, Evangelista Gasparis, Stephanus Alexandri, ser Berardinus Ludovici, Dominicus ser Nardi, Paris de Portu, Antonius Hectoris, D. Petrus Simon Thibaldus, Jacobus Cordella, Thomas Magistri Joannis, Antonius Vechius, Persimon Marini, Franciscus Francolinus, Nicola Ceteronus, Vincentius Rictii Adae, Vincentius Ursinus, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, Contes Acetus, ser Laurentius de Gualdo, Baptista Adam, ser Jacobus Pierius, Lelius Mancinus, Hercules Piconus, ser Caesar ser Ioannis, Cacciacontes ser Baptistae, Berardinus Gagius, ser Jo. Pierus Castanus, Pompejus Branchadorus, Ramandinus de Marano, Chrisostomus Baptistae, Jacobus Branchadorus, Antonius Montanus, Antonius Ilioneus, Vincentius Ilioneus, Caesar Tindalus, ser Lucas Cordella, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Camillus Ciminus, D. Antonius Sinigardus, Morphus de Morphis, Nicolaus Pernensis, Bonifatius Riccius, Simon Manitti, Jo. Paulus Montanus, Vincentius Gualteronus, Baptista de Moliano, Hieronymus Sebastiani, Vincentius Sabionus, Jo. Franciscus Eliseus, Theseus Nicolai, Antonius Permathei, Magister Franciscus Confectus,  Caesar Adam, Franciscus Grassus Vagnotius Fatius, Branchadorus Cesaris, Jacobus Bertachinus, Ludovicus Francisci, (130v) Jo. Jacobus Beneincasa, Julius Pasqualicti,  Dionysius ser Antonii, Mecoctius Georgii Albanensis, ser Jacobus Palmerius, Joannes Spinellus Ferricioli, Vincentius  Foleciani, Hieronymus Castroni,  Joannictus ………………,Peroctius Jo. Baptistae, Philippus Franciscus nepos Antonii Panicocoli, Albertus Rota, Laurentius Bergomensis, Sebastianus Picionus, Augustinus Bergomensis, Thomas de Lanciano, Magister Bultrinus Faber, Jo. Ludovicus Emilii, Camillus Carminellus, Thomas Manittus, Cichus Laurentii, Barardinus Mozzabicco, Albanensis, Christophorus Albanensis sutor, Hieronymus Cornelii, Gaspar de Binasco, Piccionus Bergomensis, Jacobus pistor iuxta Bonvicinum, Dominicus pistor ad S. Dominicum, Antonius Rota, Magister Petrinus faber, Laurentius faber, Franciscus Quatrarius, Magister Andreas Librarius, Vincentius Azolinus, Jo. Philippus Mancinus, D. Franciscus Assaltus, Hannibal Pacharonus, Magister Baptista Calderarius, Perjacobus Nicolai, Jo. Franciscus Pacharonus, D. Nicolaus Flachus Rapanus de Adam, Phebus Baccinus, Lucas Giliutius, Franciscus Laurus, ser Antonius Latinus, ser Julius Morica, Antonius Calisti Pacharoni, D. Vincentius Guerrerius, Perleonardus Pacharonus, Vincentius Ufridutius, Johannes Grana, Perdominicus Baptistae, ser Hieronymus Martius, Hieronymus Jacobi Pacharoni, Lau(rentius) Caesaris de Nobilibus, Baptista Patriarcha, Alexander Patriarcha, Camillus Emilianus, D. Antonius Giliuctius, Jo. Franciscus Rosatus, Antonius Pasqualictus, Jo. Franciscus Rosatus; iterum cum alia summa diversa, Persanctes Baptistae, ser Marinus Cortesia, ser Hieronymus Victorius, Leonardus Altidonus, Andresius Albanensis.

Die 6 Octobris Jacobus Francisci creatur depositarius pecuniae praedictae.

Die 8 Card.li Farnesio sancitur munus duc. 3000, Episcopo Exino 500, R. Maffeo.

pro scarfinis recuperandis 500. Sebastianus Savinus mittitur Orator cum dictis pecuniis. Fit mandatum D. Bartholomeo Matheutio de Firmo pro 3000 duc. aureishabendis.

Die Dominico 16 Octobris Auditores Rotae miserunt litteras inhibitoriales, curante D. Hercules de Rubeis de Monte Fortino, ne dicta terra redeat ad jurisditionem Firmanam; de quibus scribitur ad Oratores et ad Legatum. Jo. Franciscus Rosatus est Regulator.

Die Jovis 20 Octobris providetur pro recipiendo Card.li S. Angeli Legato Firmum venturo ad dandam possessionem Status Communi Firmano. Servantur indemnes Episcopus Exinus, et D. Gentilis Billacqua, qui promiserunt pro Firmanis (131) solutionem 20 mil. scut. aurei Camerae, et 2000 D. Bindo Altovito et sociis. Favetur Ven. Patribus S. Francisci, ut in eorum conventu Firmano fiat Concilium Generale, et Capitulum pro creando Provinciali et Officilibus. Statuuntur portoni mazerii, et pueri cum palmis ad comitandum cum toto populo Legatum, et revocantur cives etc.

Die 21 Octobris ordinantur processiones et alia ad recipiendum Legatum Jo. Franciscus Azolinus, Peregrinus Baccinus, et D. Bartholomeus germanus Octaviani Matheutii renuntiant omnibus suis exempionibus ad relevandum Commune a debitis. Assistentes Legato cum Mag.cis D.nis sunt D Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Mancinus, Bartholomeus Massucius, Sebastianus Savinus, Octavianus Azolinus, Octavianus Matheutius, Alexander Pacharonus. Receptores Legati sunt Peregrinus Baccinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Marinus Bonvicinus, Ciottus Adam. Ceremoniarii ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Vincentius Ufriductii, Jo. Baptista Savinus, Lucianus Carpinus, Chrysostomus Baptistae.

Die Dominico 23 Octobris a D.Pompejo Azolino dicitur hodie principium esse Status Firmani, et gubernii  illius; et sancitur futuros Priores eligere arbitrio gubernatoris, Priorum, et Regulatorum pro hac vice dicitur discessurus a civitate Card.lis de Gaddis, cui gratiae aguntur de bonis operibus apud Suam Sancitatem pro restitutione Statum Firmani, et rogatur de continuandis favoribus, et intercessionibus etc.

Die 25 Priores electi sunt Octavianus Azolinus, D. Pomponius Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, D. Pomponius Morphus, Reg.res Jo. Baptista Morronus Cast., Thomas Pacharonus Pilae, Piermarinus Branchadorus S. M.

Die Mercurii  26 Octobris deputati sunt ad inveniendos homines, qui accipiant gabellas Firmanas Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massucius, Ciottus Adam, ser Trojanus Riccius. D. Gentilis Billacqua, scribit pecunias  Romae haberi posse ad 162 pro 100. Carta 31 ad 59.

Die 1 Novembris 1547 agitur de introitibus Communis subastandis pro habenda pecunia.

Die Mercurii 2  iterum agitur de subastandis gabellis usque ad sabathum proximum Jo. Baptista Morronus et Permarinus Branchadorus (131v) Reg.res mortui dicuntur.

Die 8 dicitur nocte praecedenti diei Lunae in palatio gubernatoris Status in Monte Actone habita congregatio quorundam de Statu et praesertim D. Caesaris, et D. Nicolai de Monte Actonum, qui die sequenti miserunt nuncium ad Urbem. Frater Simon rogtur ante reditum Oratorum ne discedat a Conventu Annuntiationis, qui maxima cum caritate et amore se obtulit ad tractandam pacem. Rogatur Card.lis Gaddus ne permittat Frates Dominici destruere Ecclesiam S. Mariae de Castigliono, ut devotio populi erga illam Dominam sequatur,  prot antiquitus servatum fuit.

Die 17 Novembris post multas paginas sine scriptis relictas, habetur Concilium nunc primo post annum 1538 celebratum contra tirannicam pravitatem. D. Gentilis Billacqua et Sebastianus Sabinus Urbe retulerunt Breve Pauli III de reintegratione Status, exceptis Castris S. Petri de Alliis, Moliani, et Petrituli, ut alias lectum est. Breve concessionis Moliani et Petritui Card.li Farnesio: litteras promissionis Card.lis Farnesii de reddendis castris infra biennium, et concessionis gabellarum dictorum castrorum: Breve Pontificium ad Legatum de reponenda communitate in possessionem Status et introituum, et litteras Card.lis  de S. Flora, camerarii de ponenda communitate in possessionem gabellarum, et D. Bernardini Maffei Episcopi Massanensi de  scarfinis reddendis, promissis ei a D. Jo. Francisco Rosato, scutis auri 600: quietatione D. Bindi Altoviti de scutis auri 60 pro Brevi: motum proprium de  dilatione debitorum ad biennium etc. D. Paulus Ranuctius de Tarano  Locumtenens Legati, ad quem mittitur D. Gentilis Billacqua.

Die 18 habentur in Concilio oblationes Gabellarum D.Hieronymi Alberici de Rachaneto, et D. Alberici eius germani, Cichoni Margarutii de S. Severino, D. Troili Cerri de S. Genesio, D. Francisci Gabrielis Anconitani. Mag.ci Priores reassumunt familiam domicellorum, et tibicinum. Dominelli tunc erant ex Nobilibus. Nominantur enim Iacobus Herculis Sabini, Jo. Marinus olim frater Ludovici Vinci, et Jacobus olim frater Lucae Mactheutii. Ergo Domicelli erant ex his, qui nunc dicuntur Cadetti.

Die 12 in Concilio nunc primo jurant Mag.ci D. Priores, praesente D.Paulo Ranuctio Locumtenente, et cives fidejubent quod omissum fuerat ab anno 1538 ad hoc usque tempus. Deinde jurat Thomas Pacharonus regulator, vacantibus per mortem collegis Castelli et S. Martini.

Die 20 D. Montanus, qui Romae est,  offert se in beneficium communitatis. D.Paulus de Tarano venturus est Firmum ad ponendam communitatem in possessionem Status.

Die Lunae 21 praesente dicto D. Paulo, cives electi promiserunt pro D. Gentile Billacqua promissore 20 mil. duc. auri, D. Hieronymus Rosatus, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Octavianus Adam,  Peregrinus Baccinus, Antonius Matheutius, Guidus Vincus,  Permatheus Racchamadorus, Sebastianus Sabinus, Bartholomeus Massutius, Thomas Pacharonus, Jacobus de Vechis, Franciscus Francolinus,  (deletus est alius), et additus est Antonius Montanus. Referuntur mala opera (132) D. Herculis Rubei Oratoris Romae pro Monte Fortino, cuius hominibus D. Locumtenens missurus est praeceptum de cogendo Concilio, et habenda mente populi et villarum. Oratores Massignani congratulati sunt cum Concilio Firmano de recuperato Statu, et offerunt universitatem suam cum hominibus et facultatibus et fidelitate cives regimini praesentes relevant 12 cives, qui promiserunt ut supra et saepe plerique leguntur consulere in adunantiis, et sunt D. Pompejus Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, Octavianus Azolinus, et D. Pompejus Morphus. Priores, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Baptista Pacharonus, Jo. Franciscus Pacharonus, Federicus Vincus, ser Theodorus Coluccius, ser Piersimon ser Pieri, ser Trojanus Riccius, Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, Stephanus Azolinus, Aurelius Pacharonus, ser Jo. Baptista Florellus, Vincentius Tintus, Vincentius Persanctis, Lucas Giliutius, Magister Franciscus Confectus,   Bonifatius Riccius, Franciscus Sebastiani, Blasinus Formichinus, Pompejus Branchadorus, Persimon Marini, Franciscus Grassus, Perdominicus Baptistae, Berardinus Gagius, Falconus Joctus, Vincentius Partinus, ser Julius Morica, Dominicus Lucae, Jo. Marinus ser Cipriani, Vincentius Stabilis, Jo. Paulus Polidorus, Jo. Thomas Pacharonus, Antonius Calisti,  et Antonius Montanus.

Die 23 eruitur Thomam Pacharonum, Jo. Marinum Bonvicinum, Ciottum Adam, et Baronum Eltuocomando transactasse appaltum introituum civitatis Mag.co D. Bindo.

Die 24 gubernator olim Status Ecclesiastici sancitur sindicandus a  sindicatoribus ordinandis D. Locumtenenetem, ut reddat rationem in civitate. Dicitur facienda expeditio Federici Vinci, et mittendum pro habendis fidejussionibus equitum Lauretanorum.

Die 25 sancitur facere expensas Sindicis Comitatus comparentes ad jurandam fidelitatem  et obedientiam in manibus Priorum. Agitur cum Oratoribus de Monte Robiano de juramento ab eis faciendo, et de capitulis inter eos, et Firmanos ab eis deperditis discutiendis et observandis. Oratores Ripae Transonum gratulantur de recuperato Statu, et offerunt partes et homines suae communitatis. D.Reaphael Comus exigit dativas. D. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Jo. Baptista Florellus sunt curatores negocii gabellarum.

Die Lunae 28 D. Hieronymus Rosatus creatur Sindicus ad recipiendas obligationes et juramenta castrorum Comitatus, et (132v) D. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus Sindici ad promittendam indemnitatem equitibus Lauretanis. In obligatione leguntur iidem qui alibi numerati sunt cum Vincentio Ursino, Luciano Carpino, Cacciaconte Jo Baptistae Branchadoro, Caesaris Cicho Tabor, ser Jacobo Palmerio, Tiberio Cautio, Jo. Iacobus Beneincasa, Pernicola Jo. Georgii, Jo. Andrea Dominici, Luca Antonio Philippi, Piero Jo. Ludovici, Baptista Adam, Permarino Petri Pauli, Jo. Ludovico Emilii, Theseo Nicolai, Stephano Alexandro, Julio Colae, Thoma M.ri Joannis, Hyppolito Caesaris, Simone Manicti, Antonio Stephani, Iacopo Cordella, Caesare Tin(ti), Antonio Permathei, Jacobo Guerrerio, Perdominico Polisena, Perdominico Baptistae, Petro Paulo Toso, Vagnotio Fatio, Vincentio Rictii Adae, Pieroctio Ludovici, Jo. Baptista Persanctis, Vincentio Persanctis, Alexandro  Pacharoni, Nicolao Pernensi, Vincentio Partino, Ludovico Francisci, ser Jacobo Pierio, Morpho de Morphis, Bartholomeo Argolico, Vincentio Gualterono, Hieronymo Sebastiani, ser Jo. Piero Castano, Francisco Valgarino, Paride Paridis, Lelio Mancinus, Dionysio ser Antonio, Cicho Laurentii, Jacobo Francisci, Francisco Eliseo, Antonio ser Thomae, Marino Ciammaglia, Francisco Franchino, et Francisco Francolino,  Constantio ser Pieri, Hieronymo Antonii, Piersancte Baptistae, Jo. Angelo Stephani, Jo. Andrea Paganelli, Jo. Baptista Sciarra, Berardino Perusini, Jacobo Azolini, Pompejo Dominici, et Pompejo Branchadoro, Antonio Jo. Andreae, Jo. Antonio Antognicti, Jacobo Bernachino, Venero Permathei, Ascanio Aromataro, ser Lucae Cordella, Antonio Hectoris, Thoma Migni, Gentile de Nobilibus, Theseo Morrono, Nicola Ceterono, ser Theodoro Coluccio etc. Carta 60 ad 118.

Die Jovis 1 Decembris 1547. Nunc primo cogitur cernita civium de regimine  Mag.o  Dionysio Castellario Gubernatore, et D. Paulo de Tarano Locumtente Legati, et D. Pompejo Azolino Priore Priorum. Theseus Morronus filius Jo. Baptistae fit regulator Castelli loco patris Morroni, et Pompejus Branchadorus regulator S. Martini loco Permarini fratris defuncti. Vincentius Stabilis Arcis (Pare) et Lucas Giliutius Arcis Montis Falconum erant castellani  tempore quo sublatus fuit Status Firmanis. Sancitur confirmare ad novam usque extrationem Officiales et Vicarios Comitatus, amotis tamen forensibus. Agitur etiam de remittendo Capitaneo D. Andrea Maximo de Rocha contrata, qui erat Capitaneus  tempore privationis Status Firmani, et post eum vocando D. Lactantio Hirundino de Monte Filiorum Otrani, qui habuerat electionem. Item de renovando officio Bancherii, et interim  tenendo D. Raphaele depositario (133) vel alio ad arbitrium Priorum  usque ad aliam cernitam. Jo. Ludovicus Emilii officialis accusarionum  damnorum datorum confirmatur. Cives cernitae praesentis sunt numero 90. Confirmantur et probantur vota omni petenti eo facta a D. Gentile Billacqua pro recuperatione Status. 1- de veneratione Corporis Christi, eiusque comitiva  facienda in civitate, ac Missa singulis Dominicis celebranda solemniter in Cathedrali, accedentibus Turbus de Prioribus cum populo. 2- de veneratione Conceptionis ac Missa solemnis celebranda in ecclesia S. Francisci qualibet  tertia Dominica mensium interveniente Magistratu et  populo, et quolibet die sabathi in Monasteriis civitatis celebranda Missa solemni de Conceptione, et in ecclesia S. Dominici de sanctificatione, dicti fratres illi assolvent et de festo Praesentationis custodienda, quia illo die D. Locumtenens venit Firmi ad dandam possessionem Status, cum Missa solemni celebranda in Cathedrali , et processione totius cleri. Confirmantur capitula, quae olim habebantur inter communitatem Firmi, et universitates castrorum Comitatus.

Die Veneris 2 Oratores Montis Granarii venerunt ad obedientiam et confirmatur declaratio diei ultima Julii 1548. Communitatem Montis Causarii exgravari a censu Cathedralis Ecclesie propter fidem, et creditum dictae communitatis, pro qua Mag.ci D.ni se volunt teneri eidem Ecclesiae et Operariis. Dominico Pascutii de Lauro datur licentia nubendi D. Jo. Mariam suam filia in Ripis S. Genesii. Confirmatur reformatio Lapedonae de damnis datis alienandis sub ser Francisco Angelico de Collina Potestate. Consulitur differentiae inter Gualdum et S. Ginesium  per jus cives de qualibet contrata. D. Lactantius Fidus olim Gubernator Status confirmaverat  quamdam Reformationem Malleani  ad conservationem quietis castri rogato ser Francisco Staxiario de Massa. Approbantur capitula Montis Pietatis Serviliani. D. Bartholomea Peregrini Baccini nubit in terra  Sarnani cum permissione sine prejudicio legitime succedentium, ut alibi etiam legitur. Inter cives cernitae, qui supra numerati sunt,  habetur quoque Constantius Calisti, D. Joannes Cannitus,  Evangelista Gasparis.

Die 3 Bancherius  Gentilis est extractus Andreas ser Salvicti, ser  Nuntius Benedictus de Monte Giberto est Officialis Lauri, ser Thomas de Petritulo  Serviliani, ser Jo. Franciscus de Serviliano Pitrioli.

Die 4 D. Paulus de Tarano se dicit discessurum infra 4 vel 6 dies. Sancitur eum donare 200 scutis, et rogare  ut stet adhuc per (133v) aliquot dies statuta observanda proponuntur ad unguem. D. Caesar de Monte Octonum cogitur solvere pecunias, quas antea habebat tamquam Depositarius Comitatus. D. Bartholomeo Matheutio jubetur sumere mutuum 25 mil. a Mercatoribus. D. Antonius a Gubernatore commendatus dicitur providendus aliquo officio permisso a statutis, vel civilitate donandus. 

Die Lunae 5 D. Paulus Raynutius de Tarano alloquutus est cernitam monet ut omnes memores sint civitatem privatam fuisse dominio ex causa male vivendi et inimicitiarum antiquarum, unde  vult ut paces realiter fiant, et qui nolunt paciscere expellantur, ut habeatur  honor et reverentia Superioribus, Gubernatori praesertim, qui repraesentat Pontificem,  Magistratui et civibus cernitae, qui eliguntur circumspecti et apti ad regendum, et non illi qui indigent tutoribus, atque in omnibus serventur statuta et leges Firmi. Priores possint ponere partitum contra formam statutorum, ex Cancellario scribenti imponitur privatio omnium officiorum, et Gubernatori assentienti jubet imponi aliquem poenam ut obligantur cives, qui faciant bussulum  80 vel 100 civium ad invigilandum pro justitia contra omnes perturbatores etc., et offert se,  ut sanctitas sua confirmare dignetur omnia haec a Firmanis statuenda. Quae omnia, gratiis actis Mag.co D.no sancita sunt, Andrea Salvicti mortuo, Jacobus de Vechis proponit eiusdem Andreae filium idoneum. Rogatur D. Locumtenens, ut non discedat, et curet haberi in civitate Curiam Generalem, et Gubernatorem in perpetuum. Comitatus reperitur debitum dativarum et subsidii triennalis. D. Bernardus de Machiavellis Thesaurarius in 3000 florenis. Plures cives offerunt ratam suam pro satisfaciendo D. Bindo,  Jo. Altovito, et D. Jo. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus se obligant pro Communi. D. Jo. Ludovicus Ciaffonus est procurator Firmi in caussa contra Palagranos de Aquila. Cives deputati pro justitia sunt primi octo electores D. Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Marinus, Bartholomeus Massutius, Sebastianus Savinus, Alexander Pacharonus, et Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, Falconus Iottus, Lucianus Carpinus, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Guidus Vincus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Antonius Montanus, Permartinus Petri Pauli, Bernardinus Perusinus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Jo. Angelus Stephani, Antonius Stephani Vecchi, Antonius Vigoritus, Jo. Andreas (134) Dominici, Piersanctes Baptistae, Tiberius Cautius. Caeteri desiderantur.

Die 6 agitur de terminnda electione  conservatorum justitiae ad numerum 4, vel in duplum de his qui electi sunt.

Die 9 non habetur assistens cernitae  D. Paulus, sed solus ser Dionysius castellarius Gubernator Firmi. Sancitur instaurare Collegium Advocatorum, Procuratorum,  et Tabellionum praesertim etc. pro miserabilibus personis in tertia instantia ad D. Priores, statuto advocato et procuratore gratis inserviente personis miserabilibus. Habetur ordo, ne quis in adunantiis, cernitae, vel Consiliis,  alloquatur nisi in loco ad consulta danda deputato: neque respondere possit  nisi surgens unus post alium. Confirmantur Reformationes quorundam castrorum.  Salvictus nepos Cardinalis et fratre Andreae ser Salvicti petit locum Bancherii patrui sui. Nunc primo habentur post annum 1538: consulta de condemnatis D. Mutius in gratiam Locumtenentis eligitur Capitaneus, et si renuerit, vocabitur D. Andreas Maximus: si vero acceptaverit, hic eligitur post eius officium. Dominicus est Factor Communis. Falconus Jottus, Antonius Montanus, ser Julius  Morica, et Polidorus Cautius se otulerunt gratis inservire in Arcibus, et sancitur mittere cives castellanos.

Die 12 sancitur servare statutum in conficiendo bussulo. Confirmantur capitula de conservatione quietis etc. et petitur confirmatio a Pontifice. Oratoribus Montis Rubiani conceditur non gravari ob operariis S. Mariae in Castello de tempore praeterito, sed petitur, ut aliquid det pro censu S. Mariae ipsa, et aliae communitates commendatae. Salvictus de Serviliano admittitur Bancherius. Jubentur cives de Regimine habitare in civitate, et possidere qualitates statutarias, et datum eis tempus ad mensem usque Februarii,  alias sancitur eis subrogare appicciulatos, qui denuo mutuentur Communi suas pecunias, quas alias dederunt. Vacantibus appicciulatis alii per suffragia subrogandi sunt, et addendum numero appicciulatorum.

Die 24 D. Petrus Simon Thibaldus Orator ad D. Lutium Commissasium Locumtenentis in castro Moliani pro habenda possessione gabellarum duxit Oratores Moliani, quibus conceditur solutio salarii pro medico et magistero ludii letterarii, et agitur de salariis et introitibus Communis statuendis.

Die 15 juraverunt officium 60 deputati in favorem justitiae praesentibus D. Martinangelo Albertino de Murro Vallium, et D. Francisco Sinigardo de Firmo. Absentes dicuntur D. Gentilis Billacqua, Vagnoctius Fatius, Lucianus Carpinus, Jo. Marinus (134v) Bonvicinus, Franciscus Francolinus, Antonius Ilioneus, Antonius de Vechis, Nicolaus Pernensis, Constantius ser Pieri, et  aegrotus D. Hieronymus Rosatus. Agitur de solutionibus salariorum. Petitiones Moliani remittuntur D. Prioribus …. cui probo viro ab eis eligendo cum omni auctoritate cerniate. D. Lutius eligitur Gubernator Moliani pro Card.li Farnesio. Idem sancitur pro civitate S. Angeli prout Moliano concessum est. D. Nicolaus Spetiolus de S. Angelo commendatur pro officio judicatus Aesii Jo. Franciscus Pacharonus est exactor crediti quod communitas habet cum haeredibus et possessoribus …………….. Hieronymi Ancilei; conceduntur ei litterae ad Viceregem Aprutii ………………. sicurum, D.num, et communitatem Columnellae. Ser Benedictus Bartholomeus Orator castri S. Angeli venit cum ensenio ad D. Priores. In cernita ad ……………….. cum aliis Bartholomeus Argolicus, Peroctius Aretinus,  et D. Joannes Canniti. Sollecitatur exuctio maleficiorum. Confirmatur ser Bartholomeus Cordella Cancellarius.

Die 18 agitur de augumento gabellarum in Comitatu de <quibus> comitativi gravantur minantes recursum ad Superiores.

Die Lunae 19 D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Bonvicinus, Nicolaus Pernensis, et Lucianus Carpinus, jurarunt officium Conservatorum praesentibus Jacobo …………… Savini et Joanne Veneto, qui alibi dicitur gener Simonis Lucentini. Carta ……………………….

Die 20 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Franciscus Guerrerius, Camillus Ciminus, ser Antonius Latinus, D. Hieronymus Rosatus, Georgius Antonius Sebastiani. Confal.rii nunc primo post annum 1538 extracti Franciscus Valgarinus, Lucas Giliutius, Jo. Baptista Antonuccius, Bartholomeus Argolicus, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Consules, Octavianus Azolinus, …………………. Perdominicus Baptista Pilae, ser Hieronymus Victorius notarius. Bancherius Generalis Castelli vacat.

Die 20 Martii Ciottus Adam retulit concilio <Mo>liani ordinasse 20 homines ad Card.lem Farnesium et ad Eccell.mum D.num Octavianum, ne communitas Moliani expolietur gabellis castri.

Die Mercurii 21 vocatur per 2 vel 3 die Nativitatis Concilium Generale Comitatus ad favorem justitiae, ad agendas gratias Pontifici de restitutione Status, et ad rectam instructionem augmenti gabellarum. Salvictus approbatur Bancherius, Jo. Antonius filius Giorgii Antonii Sebastiani mortui ponitur loco patris, jurante qualitates Hieronymo fratre carnali, et Francisco Calabria. Ser Antonius Latinus est in officio Interamne, Franciscus Guerrerius …………vit Eccell.mo Duci Octavio, Camillus Ciminus, Morpho referente in eodem …………tio est; quibus fit gratia de residentia, dummodo familia habitet Firmi (135) <fi>unt gratiae quaedam de condemnationibus. Ser Octavianus Humilis de Patrignono proponitur Cancellarius una cum ser Bartolomeo Vincentius Foleciani approbatur in Concilio, et Fatius de Fatiis et Maximianus.

Die 22 Calculatores rationum  D. Raphaelis sunt Sebastianus Savinus, et Constantius Rachamadorus. Pacerii electi de numero 60 Conservatorun iustitiae sunt Chrysostomus Baptistae  cum Jacobo Francisci, Jo. Marino Bonvicino, deleto Jo. Francisco Pacharone. Falconus Iottus cum Luciano Carpino, et D. Pompejo Azolino, deleto ser Trojano, D. Astor Martialis cum Jo. Baptista Antonutio, et ser Trojano Riccio; ser Adam cum Guido Vinco, er Francisco Grasso; Stephanus Azolinus cum Aurelio Pacharono et Antonio de Vechis, D. Pomponio Morphus cum Dominico Lucae et Antonio Montano. Ex praedictis primi prodierunt  e bussulo Chrystoforus Baptistae, D. Pompeius Azolinus, Jo. Baptista Antonutius, Guidus Vincus, Stephanus Azolinus. Cuius loco positus est D. Petrus Simon Tibaldus, et D. Pomponius Morphus. Sancitur per Mag.cos D.nos cum aliquibus  doctoribus confirmari taxam officialium.

Die 23 sancitur ut cives dent cautiones de habitando familiariter in civitate, et recusantes censeantur ipso facto privati,  et poena fidejussionum est 100 scut. Juramentum sancitur deferri a Magistratibus.

Die Lunae post festum Nativitatis, Hieronymus Savini fuit mutuator Communis in expeditione Oratorum Perusium ad Pontificem. Notarium Consulum est Officialis damnorum datorum ad Capitanei adventum. Marcus Antonius Vincentii, et Paulus Continus admittuntur ad Concilium, et Jo. Andreas de Baptistis. Proponitur quoque ser Piersanctes de Nigris, sed non leguntur suffragia. Ser Bartholomeus Cordella petit, ut fiat provisio de novo Cancellario, et dicitur expectandus D. Gentilis Billacqua, quia Cernita noluit forensem.

Die 26 Mag.ci D.ni juraverunt, et Jo. Antonius Georgii Antonii pro patre defuncto. Bancherius est Salvictus Pieri ser Salvicti, qui non comparuit, neque tres Priores absentes, unde statuitur revidenda esse Statuta et Reformationes circa absentiam civium extractorum ad Regimen, et non sit dandum eis tempus ad redeundum.

Die Martis 27 Decembris Concilium habetur civium de Regimine, et de Concilio, ac Oratorum Comitatus  quo sancitur mittere Oratores ad gratias agendas ad Pontifici de unione Comitatus et civitatis reddita, fieri augmentum gabellarum, confirmari conservatore set capitula justitiae et pacis, et alia ad beneficium universale, et impetrari

(135v) absolutionem  a quaecunque excommunicatione incursa etc.

Die 28 D. Albericus habuit in mandatis ab equitibus Lauretanis de duc.  2000 mutuandis Communi Firmano de quibus vult retinere 150 pro fructibus; caeteros 1850 solvere in Provincia. D. Bartholomeus Matheutius remisit in Urbem  duc. 620, alios mittet fidejubentibus 12 civibus Rachanatensibus, ad quos mittitur D. Petrus Simon Thibaldus. D. Gentili scribitur, ut sollicitet negocium pecuniarum cum D. Debastiano de Lucha. Agitur de his quoque a D. Montano. Accipiuntur a R.mo Conversino duc. 3060. Leguntur mutuatores ser Franciscus de Pitriolo, ser Marinus Sciarra, et Tiburtius de Aquaviva, ser Piersanctes  Lucitus de Lauro, ser Porphyrius de Monte Leone, Petrus Franchilutius de Monte Giberti, Benedictus de Grotta Azolina, ser Marius Carpinus de Ortezano, Jo. Baptista miles Lauretanus de Lauro, D. Nicolaus Cinthius de S. Angelo, Marinus Sorecus de Lauro, D. Adam Baptista Mancinus de Rapagnano, Ruffinus de Serviliano. Quorum quatuor D. Jo. Baptista D. Adamus, ser Tiburtius Vivianus, et ser Porphirius mittuntur Oratores Comitatus ad Pontificem.

Die 30  taxa habetur equitum Ill.mi comitis Sfortiae de 20 coelatis, et debitum Communis haeredibus D. Jacobi  Poligrani de Aquila reduci ad duc. auri 256. D. Catharinus de Amandula fideliter custodivit vexillum Communis Firmi  tempore separationis, et in reintegrazione illesum restituit, civilitate donatur. Fiunt gratiae condemnatis. Admittuntur ad regimen Hieronymum Mignerica (alias Migni), D. Franciscus Assaltus, Camillus Carminellus, Federicus Silenus, Hieronymus Cavalerius, Joannes Vincus, Constantius Beccarinus, civibus jurantibus eorum qualitates statutarias.

Die ultima  communitati Montis Raynaldi conceditur debitum flor. 12 reparationi palatii applicare. Carta 119 ad 244.

Rubrica

Libri 73 Consilia Cer.te 1548

Die 2 Januarii 1548 Jacobus Francisci est depositarius Communis. D. Gentilis est Romae Orator. Bancherius extrahitur Lelius Mancinus.

Die 6 Veneris D. Astor Martialis, et Bartholomeus Massutius Oratores referunt grate exceptus fuisse a civitate Rechaneti. D. Persimon Tibaldus est Commissarius Altidonae, ubi reperit nonnulla bona illius Communis occupata. Locumtenens (136) reduxit taxam militum Illr. D. Sfortiae de S. Flora ad octo coelatas. D. Julius Riccius se gesserat in Curia, ut procurator caussarum Communis ser Trojanus Riccius, qui se dicit Oratorem ad Locumtenentem Marchiae, cum ser Bartholomeo Cordella fit Cancellarius. Hieronymus Fidelis Gabellarius Portus creatus Castellanus. Jo. Marinus Bonvicinus est Commissarius Gruptarum ad Mare, D. Jacobus Vivianus Orator Aquaevivae exponit debita et calamitates suae patriae, et praestatur a Firmanis auxilium. Accipitur in numero Consilii ser Piersanctes de Nigris, exactor, Cichus Bertachinus, Pierjoannes Meci Falconi, Antonius Polidori, Cenzus Nardi Tinti, Nicolaus Bracchonus, Cicchus Baptistae Aurificis, et Jo. Baptista Flaccus.

Die 7 Vagnoctius Fatius iuravit capitula conservatorum justitiae in manibus Mag.ci D. Juliani auditoris et Mag. DD. Priorum. Scribente D. Nicolao Flacco (qui videtur Potestas Montis Fortini) et ex illa communitate, supplicatur D. Paulo Locumtenente, et permittitur ibi fieri more solito parlamenta de mense in mensem. Datur pro illis hominibus mandatum conficiendum ab aliquo doctore Firmano, et monetur D. Nicolaus et alii, ut curetur ne scandala oriantur.

Die 8 accipiuntur pecuniae in appalto a civibus S. Severini, Rechanati, et aliorum locorum, a D. Jo. Francisco Rosato duc. 2000, et ab aliis Firmanis iuxta qualitatem. Item accipiuntur pecuniae ab annumerandis in consilio cernitae, qui sunt Philippus de Portu Firmi, Antonius Orlandi, Constantius ser Stephani, Andreoctius Persancti, Antonius Vincentius Sabinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Ser Jacobus Charellus, Nicola Manzitti, ser Bartholomeus Giliuctius, Perjacobus Ufriductius, Gioctus de Gioctis, ser Persanctes de Nigris,  qui non fuit admissus, Vincentius Azolinus.

Die Lunae 9  cives offerunt pecunias aut frumenta, qui sunt Pellegrinus Baccilis salmas grani 60, Pompejus ser Dominici civis salmas 25, Vincentius Partinus scut. 100, Bastianus Savinus scut. 100, Guidus Vincus duc. 100, Jo. Baptista Savinus duc. 100, Jacobus Francisci duc 100, (136v) D. Pomponius Morphus duc. 100, Octavianus Matheutius duc. 100, ser Jo. Pierus Castanea salm. grani 26, Bartholomeus Massutius salm.25, D. Vincentius unus ex Prioribus duc. 50, D. Hieronymus Rosatus duc. 100, Camillus Ciminus salm. 25, Jo Antonius Georgii Antonii duc. 25, ser Antonius Latinus duc. 25, Thomas Pacharonus Regulator duc. 100, Pompejus Branchadorus duc. 40, D. Pompejus Azolinus duc. 50, D. Astor Martialis duc. 50, D. Pomponius Morphus iterum duc. 100, D. Jo. Franciscus Rosatus duc. 200, Baptista Pacharonus duc. 50, Gentilis de Nobilibus duc. 50, Calabria duc. 25, Ludovicus Francisci (alias Jacoboni) salm. 15 grani. Approbantur etiam Consiliarii qui mutuant pecunias in appalto,  Galeazzus Brachinus, Jo. Philippus Mancinus, Jo. Baptista Pictor, Lucangelus Argolicus, Berardinus Antonuctius, Josue Tibalductius, Hannibal Pacharonus, Joachim Francisci Savini, Vecchius de Vechis, Julius Martellus, Jo. Franciscus Franchus, Pernicola Savinus, Hieronymus Azolinus, Jacobus Persanctis Savini, Malatesta Branchadorus, Vincentius Billacqua, Perjoanni Pauli Apostoli, Vincentius Eliseus, Antonius Vincentius Spezza, Julius Tibaldus, Cichus Pacinus, Guliassius Chrysostomis, Vincentius Carpinus, Joannes Cacciacontis, Vincentius Branchadorus, Cichus Volavento, Jo. Franciscus Prencivallis, Bartholomeus Savinus, Antonius Cordella, Hieronymus Pieri, Hieronymus Perangeli Mazzantis, ser Hieronymus Pompilius Partinus, Jo. Franciscus Lelius, Antonius Branchadorus, Dominicus Cichi Solomei.

Die 9 Camillus Ciminus et ser Antonius Latinus, qui fuerant absentes, juraverunt cum  aliis officialibus.

Die 10 Cola Torronus habitator Gruptarum ad Mare juravit de bene vivendo coram Mag.cis D.nis Prioribus. In Concilio Jacobus Angeli dicitur quoque Azolini. Item D. Franciscus Assaltus legitur Sallatus consultor ornatissimus (ita jocante ser Trojano Riccio cancellario) Jo. Baptista de Nobilibus retulit gratias de sua approbatione ad concilium. Jo. Marinus Bonvicinus obtulit duc. 100, Jo. Baptista Fiorellus duc. 50, Cichus Valgarinus duc. 25, et alii plurimi, qui 4 paginis, compehenduntur. De mandato D. Gubernatoris  et Priorum nonnullis civibus taxa pecuniae minuitur, aliis augetur. D. Jo. Franciscus Rosatus dedit duc. 400. Inter cives mutuantes legitur Berardinus de Nigris, Guliassus Chrysostomi dicitur Cipriae, Hieronymus Persanctis dicitur Falconi. Cives de Regimine leguntur et nominantur 85 de numero et de consilio 83. Alii dicuntur absentes, et sancitur eos taxari a D. Gubernatore cum 15 civibus et 15 consiliariis, qui sunt Thomas Pacharonus, Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Pellegrinus Baccilis, Bartholomeus Massuctius,  Jo. Baptista Savinus, Octavianus Azolinus, Guidus Vincus, Octavianus Matheutius, Jacobus Francisci, Jo. Marinus Bonvicinus, Baronus Eltocomando, Antonius Matheuctius (alias de Veteribus), Gentilis de Nobilibus, Ciottus Adae. Consules (137) D. Franciscus Assaltus, Joannes Vincus, Cicchus Bertachinus, Jo. Baptista Flaccus, Antonius Orlandus, Constantius ser Stephani, Antonius Vincentius Savinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Vincentius Azolinus, Galeactius Brachonus, Jacobus Franciscus Savini, ser Jacobus Palmerius, Antonius de Smerillo, Thomas Magistri Joannis, Jacobus Azolinus.  Confirmantur gratiae  concessae in Cernita.

Die Veneris 13 absente D. Francisco Guerrerio Priore, donatur civilitate Magister Nicolaus Benedictus de Monte Robiano cum fratribus suis. Jo. Francisco et Jo. Philippo communitas Monturani obtulit 50 scut. pro solutione Pontifici facienda. D. Jo Franciscus Rosatus est Depositarius 20 mil. Duc., et ser Jo. Baptista Fiorellus eius notarius.

Die 14  leguntur alii cives, qui absentes erant, taxati et alii homines, tribus paginis inscripti. Inter cives habetur Baglionus Grana, Baptista Patriarcha, Franciscus Guerrerius, Petruspaulus de Campo Follonum, Androctius Falconus, Nicolaus Pergentilis Galeocti, Thomas Ottinellus cum  D. Francisco Ottinello, heredes Hieronymi Argenti, Michael Angelus Flaccus,  cum D. Nicolao, Horatius Valgarinus, Hieronymus Azolinus, D. Vincentius Guerrerius, Caesar Guerrerii, haeredes D. Pergentilis, heredes Girardi, Thomas Liverocti, Simon Manicti, Gabriel Contis Paccharoni, Franciscus Laurus, Franciscus del Monte, Vincentius Colangeli, Centius Antonii Pacharoni, Gionius Jacobi Pacharoni, haeredes Spaccasassi, Permatheus Massutius, Thomas Pieri Cichi, Lucianus Frictae,  Mag.cus D. Benedictus de Massignano, Vincentius D. Savini, Jacobus Vicus, Hieronymus Savinus, Jo. Franciscus Gulpuctius, Contes Branchadorus,  et alii vel nondum nominati, vel nonnullis ab hinc annis penitus oblivioni traditi.

Die 15 concurrunt in taxa communitates Rapagnani, et Lapedonae, et Jacobus Guerrerius.

Die 16 Pompejus Azolinus consultor dicitur Mag.cus D.nus. Proponitur Cancellarius  Magister Jo. Philippus Benedicto de Monte Robiano una cum ser Trojano Riccio, Vincentio Lauro, ser Bartholomeo Cordella, et Magistero Francisco Confecto, qui obtinuit  cuius loco eligitur praeceptor Grammaticae Magister Visitus …….. de Monte Florum.

Die 17 electi sunt ad obligandum Gabellariis Permatheus Rachamatorus, Jo. Marinus Bonvicinus,  Falconus Joctus, Chrisostomus Baptistae, D. Pompeius Azolinus,  Baronus Eltuocomando, Pieroctius Jo. Ludovici, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Persimon Tibaldus, D. Pomponius Morphus, Dominicus Lucae. Jo. Baptista Savinus est Gabellarius.

Die 20 habentur litterae B. Conversini, et D. Gentilis Oratoris conquerentes de solutione 20 mil. Duc. retardata. Habentur plurimae supplicationes (137v) pro gratiis,et Reformationes castrorum pro confirmatione habenda.

Die 2 ex litteris Bartholomei Massutii, et Octaviani Azolini, atque ex relata Jacobi Savini cives quidam  Rechanatenses invenerunt 6000 scut. et se obligaverunt pro Communi Firmano. Morphus de Morphis mittitur Sindicus ad servandos eos indemnes. Cives qui se obligant sunt numer. 61, de quibus alibi passim fit mentio. Baronus Iltuocomando dicitur Baronus Be..dini; et Petrus Paulus Tosus legitur ser Petrus Paulus Tosii.  Cives Rechanatenses sunt Martinangelus Jacobi, Antonius Jacobi Veneris, Perleopardus Pernicolai, D. Antonius Rogat.s, Jo. Baptista Honofrii, Politus Salvoni, ser Antonius Bartholomei Lazari, et Alexander eius frater, Bartholomeus Fabritii, Tholomeus Jo. Monaldi, et Antonius Franciscus Jo. Baptistae.

Die 23 D. Gentilis Billacqua Orator retulit magnum inesse periculum nisi quamcitius solutio fiat saltem octo millium scut., nec potuisse obtinere dispensationem appaltus, et rem hanc reliquisse R.do Censorio. D. Trojanus Riccius Orator a Thesaurario retulit non haberi dilationem, sed offerendam ei est aliquam pecuniae summam cum spe dilationis; a Locumtenente,  D. Thideum Fortinatem fidejuberi debere de non accedendo ad Montem Fortinum ad  milliaria 10. Accipiuntur frumenta oblata a D. Luca Branchadoro et undecumque collecta pecunia trasmittitur Romam per Bastianum Savinum. Curatur contentare castrum Moliani quod petit 100 scut. in suis gabellis pro salariatis.

Die 27 fuerunt pertractata  negocia panninorum et frumentorum. Accipiuntur pecuniae  per Baronum a Cicho Margarictio de S. Severino. A communitate Francavillae  deferenda sunt 50 scut. Ser Hannibal deferre debet a communitate Moreschi ultra 50 alia 25 scut. Sebastianus Savinus non revocatur ab Ancona. D. Vincentius Guerrerius exortatur, ut e Mantua requirat et ponat pecunias in appaltu. D. Gentilis, D. Astor, et D. Pomponius destinantur Romam cum pecuniis, quae haberi possunt, eadem die Baptista Percivallis de Recaneto commendatus a D. Locumtenente, alias dicto D. P., et a civibus Rechanatensibus eligitur Capitaneus Firmanus. Ser Trojanus Riccius additur Cancellario.

Peroctius Evangelistae cedit locum suum ser Baptistae de S. Angelo in appicciulatis. Oratores Montis Actonum  attulerunt 33 salmas grani dono dari Communi Firmi. Oratores Belmontis  50 scut. ex parte Communis sui. Jo Philippus de Smerillo per Pellegrinum Baccilem  scut. 50, et infra mensem 200. Pellegrinus <Ba>cilis fit Sindicus Communis ad promittendum castro Moliani 200 florenos (138) annuos de gabellis castri. Oratores Petrioli offerunt 50 scut. Procurante D. Hisilarii, Cichonus Marganuctius de S. Severino mutuatur Firmanis 4000 scut., et Baronus creatur Sindicus ad vendendos ei gabellarum introitus pro rata ad 10 annos.

Die 28 Gabriel Berardini de Firmo creatur Procurator Communis Firmi ad petendum pro castro Moliani quotannis florenos 200 accipiendos a Gabellariis Firmanis positis in castro Moliani. Jo Philippus testis dicitur de Nobilibus de Smerillo. Fita bulla D. Jo. Francisco Rosato de 4000 scut. solutis Pontifici, et acceleratur sollicitatio de reliquis.

Die 30 D. Lucas Branchadorus sollicitat solutionem, ne incurratur infamia et indignatio Pontificis. Procurantur a civibus frumenta et oleun, gemmas et ornamenta vendenda pro dicta satisfactione. D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccili, Jacobus Francisci, Matheus Marci, Jacobus Azolinus, et Tiberius Cautius,  Jacobus Francisci Savini obtulerunt oleum, et ser Jo. Pierus Cattaneus, Octavianus Azolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, oblationem solvendi pro Communi.

Die Martis ultima D. Pomponius Morphus Sindicus creatur de accipienda scut. 5000 a D. Hieronymo Alberico, et etiam ab aliis quibucunque, qui velint ponere pecunias in appaltu. D. Gubernator obtulit torquem auream suam et omne suum argentum. D. Jo. Franciscus Rosatus ultra 7 miliaria olei offert emere oleum a quocunque dare volente. D. Lucas Branchironus ultra 300 salmas offert tractam 400 salmarum. Sancitur eligere cives curantes 1000 salmas grani mettendas Anconam; et exactionem pecuniarum, qui sunt Jacobus Francisci, Falconus Jottus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierotius Ludovici, Antonius de Vechiis, Vincentius Ursini, Jacobus Azolinus, Antonius Polidori, Joannes Vincus, Antonius Stephani, Jo. Baptista de Nobilibus, Hieronymus Falconi. Qui non solverit in civitate per totam sequentem diem, et extra intra terminum a M. D. Priores assignandum, a Baroncello executionem  patietur. Oratores Montis Giberti offerunt duc. 50, et totidem Petrus Francolini de Monte Giberti. Carta 1 ad 127.

Die Mercurii 1 Februarii 1548 Romam afferendae sunt litterae cambii pro scut. aurei 2155 et bol. 46 (ergo reliqua habebantur). R.dus D. Lucas totum suum granum ponit in appaltu Firmi.

Die 3 relevantur indemnes D. Bartholomeus Matheutius, et Sebastianus Savinus ab obligationibus  contractis Anconae cum Jo. Cinamo et Jacobo Parenza ac sociis de 30 ballis pannorum ultrafine, et cum (138v) Vito Salomonis de ballis quinque panni carisei; et cum civibus Rechanatensibus de scut. 12 mil. Sancitur mittere Mantuam et Ferrariam ad D. Vincentium Guerrerium et D. Horatium Calistum, atque Romam ad D. Hieronymum Albericum, et ad D. Anton Jacobum Venereum, qui dignetur sumere mandatum ad se obligandum pro Communi Firmi. Ad accipiandum retractum pecunie et panninis revertitur Sebastianus Savinus cum Jo Philippus D. Pomponius Morphus. Orator Romae est Jacobus Augustinelli et Caesar Adae. Mittuntur ad Ducem Urbinatem, et ad D. Vincentium Guerrerium. Petitur licentia a Pontifice augendi in Regimine 6 palluctas, pro quibus singuli approbati solvant 100 scut.

Die 5 Mag.cus D. Baptista Percivallis capitaneus cum suis officialibus jurat officium. D. Gentilis Billacqua, qui propter aegritudinem renuerit, promittit se rediturum Oratorem Romam ………. Festa carnis privii, si videbitur Nicolaus Calvutius aggregatur Concilio. Hieronymus Fidelis civilitate donatur. Providetur de salario Mag.cus D. Dionysius Castellarius Gubernator. Custodia Bariselli 20 peditum et sex equitum  reducitur ad solitum civitatis. Petunt adscribi numero Consiliariorum D. Paulus Costantinus. D. Raphael Pernensis, D. Montanus de Montanis, D. Achilles Giliuctius, Magister Camillus Italia de Monte Giberto, physicus, D. Vincentius Polonii Meliorati, Lucas Michelangeli de Moliano, Lupidius Morosi, Jo. Antonius Savinus, D. Baptista Mancinus de Rapagnano, Paulus Jo. Adae, Cichus Terentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cicchus Petri Pauli, ser Gervasius Lauretus, Jacobus Guerrerius.

Die 7  Jacobus Guerrerius iturus est Mantuam pro Communi Firmi, referente Hieronymo Rosati. D. Petrus Mancinus cum Jo. Philippo eius nepote exhibet 2000 florenos, dicitur fuisse gabellarius Firmi tempore privationis Status, et renuntiat  actionem omnem, quam habet in gabellis Communi Firmi.

Die 8  approbantur capitula exactoris porrecta a Morpho de Morphis.

Die Veneris 10 R.mus D. Fabius Minganellus venit in Provinciam Vicelegatus, et sancitur eum visitare. Fit bussulum castrorum et arcium. Conceduntur gratiae condemnationum. Petente Luca Giliuctio ser Bartholomeus eius nepos subrogatur sibi in Regimine. Ser Lucas Cordella dicitur senex, et providendum esse  de notario Regulariae. Jacobus Augustini de Guerreris mittitur Sindicus Communis Firmi ad relevandum D. Vincentium Guerrerium, et alium quemcunque pro mutuo 6000 scut. et plus si erit necesse. Appaltus incipit Kal. Martii. Orator S. Benedicti offert duc. 50. Rapagnanus (139) Adae Jophilippus Mancinus, D. Paulus Constantinus approbantur Consiliarii.

Die 12 D. Pomponius Morphus, et Lucianus Carpinus Romae sunt Oratores.

Die Mercurii 15 D. Gentilis Billacqua et D. Federicus Vincus electi sunt Oratores ad Vicelegatum. Consiliarii approbantur D. Raphael Permensis, Nicolaus Calvuctius, Hieronymus Fidelis, D. Montanus de Montanis, D. Baptista Mancinus, D. Achilles Giliuctius, Paulus Adae, Jacobus Augustini Guerrerii, ser Gervasius Lauretus, Gabriel Mancinus, Lucas de Moliano, Horatius Valgarinus, Jo. Antonius Savinus.

Die 16 cives adunantiae pro bussulo castrorum conficiendo sunt D. Gentilis Billacqua,  D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccilis, Octavianus Azolinus, Falconus Gioctus, Jo. Marinus Bonvicinus, Octavianus Matheuttius, Jo. Baptista Antonuctius, Guidus Vincus, Vincentius Ursini. Sancitum est cives de Regimine omnes imbussolari pro castris 1° gradus, consiliarios omnes de 2° gradus; notarios omnes de 3° gradus: ad arces vero omnes cives.

Die 17 equites D. Sfortiae pro hac vice solvuntur  de pecuniis gratiarum; de reliquo vero fiet taxa pro rata civitatis et Comitatus. Ad officium notarii appaltus suffragati sunt ser Jo. Baptista Florellus qui obtinuit, ser Jo. Pierus Castaneus, Joannes filius Antonii Granae, Vincentius Freductius, ser Lucas Cordella , ser Hieronymus Victorius, ser Marius de S. Angelo imbussolatur. D. Antonius de Nobilibus, et D. Caesar Azolinus. Canonici petunt damnatum in festo Paschae donari S. Mariae in Castello, et conceditur. Filius Vincentii Partini dicitur physicus civitatis.

Die 18 Vicelegatus vult poenas conditionales et notitiam omnium quae occurrunt circa bannimenta, prohibitque fieri gratias de his,  quae comprehenduntur in bannimentis. Sancitur mittere ad Vicelegatum, ut nihil innovet, et satisfacto Pontifice, petere ne quid innovetur de reintegratione concessa in Statu et juribus Firmanis. Ser Laurentius qui redit Firmum iuxta decretum de reditu omnium civium, accepit nuntium de morte matris, et datur ei venia absentiae. D. Jo. Baptista de Nobilibus de Petriolo die 19 commendatur pro S. Severini praetura. Approbantur Conciliarii Jacobus Vincus,  Antonius Vincentius Valgarinus, ser Hieronymus Victorius, ser Persanctes de Nigris, Cichus Laurentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cichus Petri Pauli, Joannes Francisci de Matheuctis de Castro Palmarum, ser Joannes Politus,  Ramandinus de Ramandinis, Lucianus Jacobi Antonii, Lupidius Moresii, Vincentius Piccioni, ser Baptista Permarini de S. Angelo.

Die 20 Priores sunt Theseus (139v) Morronus, ser Persimon ser Pieri, Vincentius Persanctis, Evangelista Gasparis, Federicus Vincus, Peregrinus Baccinus. Regulatores Pierus Arietinus Flor., Federicus Civitella S. B., Hieronymus Patriarcha Camp.i. Confal.rii Permatheus Octinellus, Jo. Paulus Polidorus, Dionysius ser Antonii, Evangelista Gasparis, Antonius Matheuctius, Jo Paulus Montanus. Consules Gentilis de Nobilibus S. M., Antonius Latinus Flor., ser Antonius Ciminus notarius. Bancherius S. Martini Gentilis de Nobilibus. Castellari Aquavivae Branchadorus Caesaris, Gualdi Pierus Jo. Ludovici, Portus Franciscus Leffectus, Montis Falconum Vincentius Partinum, S. Benedicti Vincentius Ilioneus. Officiales tertii gradus ser Orpheus Girardus de Ponzano, ser Thomas Victorius de Petritulo, ser Leonardus de Veteribus de Aquaviva, ser Joannes Cicchi Berardi de Monte Apponum, ser Dominicus Barba de Monturano, ser Hieronymus ser Martini de Serviliano, D. Valentinus Lopidi de Monte S. Elpidio Morico, ser Franciscus Angeli de Collina, ser Vincentius Laurus de Lauro, ser Jo. Baptista Gazota de Campo Fullonum, ser Persanctes de Nigris de Firmo, ser Hercules Joannis Leo de Turrii Palmarum, ser Antonius Boctius de Ortezano, ser Persanctes Factoris de Lauro, ser Cichus Mathei de Lapedona, ser Martius Berardini de S. Elpidio Morico, ser Julius Joannini de Marano. Primi gradus Theseus Morronus, ser Theodorus Coluctius, D. Nicolaus Ramandinus, pro quo vacante Antonius ……nierii, Camillus Ciminus, Antonius Jo. Andreae, Camillus Emilianus, Pieroctius Jo. Ludovici, Antonius Hieronymi, Antonius Montanus, Permatheus Rachamatorus. Secundi gradus Gabriel Mancinus, Jo. Angelus Stephani, Jo. Baptista Flaccus, Cicchus Bertachinus, Constantius Beccharinus, Nicolaus Bracchonus, Joannes Vincus, Cicchus Tarentii, Vincentius Branchadorus, Jacobus Vinchus, Lucianus Jacobi Antonii, qui renuntiavit, Dominicus Cichi Solome, Tiberius Cautius. D. Franciscus Margaructius de S. Severino obtulit emere septimam partem gabellarum 25 mil. Scut., pro 10 annis cum anticipatione solutionis, et ad id Baronus creatur Sindicus. Idem  D. Franciscus Margaructius civilitate donatur. Qui non solvunt impositiones per totam diem  sabathi privantur officiis, et lacerantur eorum cartuciae, et nihilhominus per D. Gubernatorem obligantur solvere cum poenis eius arbitrio. Volent D. Vicelegato emere duos mulos a fratribus S. Augustini Firmi, accipiuntur a Communi Firmano, et ei donantur. Referente S. Trojano curator pecunias haberi a Mag.ro Moysi hebreo Maceratae, et mittitur ad R.dum Thomam pro venditione grani et olei mortuo Permatheo Nicolai Mag.ri Julii confalonerio Castelli. (140) D. Franciscus Octinellus probatori loco patris.

Die 21 Thomas Pacharonus, Pompejus Branchadorus, Theseus Morronus, et Pieroctius Arietinus promiserunt Mag.co D. Thesaurario solvere taxam equitum D. Sfortiae Comitis S. Florae, praesentibus Barono Iltuocomando, et ser Dario Cagnito (lege Canito).

Die 22 dicitur Legatus redire ad diem Veneris proxime futurum,  unde cras  sancitur Concilium cogere et postridie Cernitam.

Die 24 D. Horatius Pacharonus, et Bartholomeus Massutius scribunt nullam invenire potuisse pecuniam. Sancitur sumere oleum mercatoribus vendendum a Bartholomeo Mysutio, et Matheo Marci. Confirmantur gratiae Carnitarum.

Die 24 Franciscus Effectus renuntiavit arcem Portus propter senium, et oculorum orbitatem, et proponit ser Hieronymum Fidelem,  vel alium ad beneplacitum Cernitae. Corruunt muri S. Elpidii Morici, et mittuntur Commissarii, qui  etiam videant differentias illius castro cum Monte Raynaldo, et aliis vicinis. Monti S. Mariae in Georgio relaxatur medietas debiti per palliis S. Mariae in Castello a tempore privationis Status. D. Sanctes Clarignanus Orator Montis Causarii obtulit quantitatem grani; Oratores Aquavivae 40 scut. Petente Branchadoro, Polidorus Cautius ponitur eius loco pro primo extracto. Conceditur Hebreis emere mobilia a Firmanis, dummodo non intrent per januas publicas, et solvant 54 flor. mutuo gratuito. Baptista Patriarcha  sufficitur in Regularia, Hieronymo Patriarcha defuncto. Venduntur 200 miliaria olei pro reliquo satisfactionis 20 mil. duc. auri.

Die 25 Lucianus Jacobi Antonii gratiis actis ait se cogi potiori anni tempore stare in castro Campi Fellonis, et ideo renuntiavit numero Consilialiorum et officio Collinae.

Die Dominico 26 Mag.ci D.ni juraverunt, loco Federici Civitellae legitur Federicus Vincus, et loco Hieronymi Baptista Patriarcha, pro Permatheo D. Franciscus Ottinellus. Thomas Pacharonus donat suae patriae 100 scut. et hisque dat in appaltu, dummodo alii cives donent suas impositiones similiter. Ser Trojanus Riccius composuit debitum Firmi cum Monte Causario in tribus terminis solvendum.

Die ultima Morphus de Morphis et D. Jo. Franciscus Rosatus sunt gabellarii exactionis dativarum et salis. Carta 127 t.o ad 243.

Rubrica

Libri 74 Consilia Cernite 1548

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Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Conclusione del Libro 67 Consilia et Cernite 1537

(103) Die 27 dantur solita luminaria Fratribus S. Crucis. Providetur et exigitur pecunia pro guastarolibus. Habitantibus castrum S. Benedicti qui venerant de Ophida et conceditur terrenum quoddam de Monte Aquilino, sicut Sanctoro Cautio. Confirmantur etiam terrae de Monte Aquilino datae patri in favorem D. Vincentiae Jo. Baptistae de Firmo.

Castellanus S. Benedicti est affinis fratris Thomae. Ser Caesar de S. Angelo fuit exactor librae.

Die 28 agitur de recipiendo Legato in  civitatem venturo, et de salariatis, confirmandis.

Die 29 legitur juramentum magnificorum dominorum, de quibus extractis nihil dictum fuerat. Priores sunt Hieronymus Ancileus, Falconus Joctus, Franciscus Francolinus, Pieractius Jo, Ludovici, Dionysius Senegardus, Gilbertus Guerrerius. Confalonerii Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Jacobus Cordella, Antonius Ludovici. Consules Bonifatius Riccius S. B., Simon Tindalus Camp.i. Bancherius Pilae Johannes Antonii Scattoni. Desunt notarii consulum et Bancherii. Carta 343 t.o ad 431.

LIBRO 68 CONSILIA CERNITE 1537

Die 20 aprilis 1537 Mag.corum dominorum legitur extractio ut supra, excepto Jacobo Cordella; nam extractus est, Marinus Cordella, Simon Tindalus dicitur Simon Bartholomei. Notarius Consulum ser Perjacobus Urbanus. Dicitur Legatus adventasse Fabrianum. Jacobus dicitur pater Marini Cordellae defuncti, et ponitur loco filii.  Dominus Antonius Franciscus dicitur olim Gubernator. Caetera ut supra.

Die 21 Mag.cus D. Marcellus legitur Castellanus Arcis Alliorum, et donatur munere.

Die 29 in juramento Dominorum legitur notarius Bancherii ser Jo.Baptista ser Lucae. Caetera habentur ut in praecedenti libro Carta 1 ad 32.

Die 3 Maji Joannis Fruductii allata est truculenta mors ei inflicta in Castro Falleroni, ubi arma sonant. Mittuntur duo Reformatores cum Baroncello.

Die 4  redeuntibus Reformatoribus, fit jus contra occisores Jo. Ufredutiii. Requiritur Hieronymus Ancileus Prior absens. Legatus proibet accedere ad Abbatiam S. Claudii nisi cum deputatis Communitas S. Genesii petit cives Firmanos ad componendam differentiam finium inter illam et Gualdum. D. Franciscus Clarelli scribit posse Mag.cos Priores remittere terminos condemnatis in contumacia in Terra Montis Fortini. Gentilis Francisci de  Nobilibus,  qui olim cum sociis vulnera inflixerat ser Hieronimo Pernicolae recipitur ad gratiam.

Die 5 ser Felix Morronus Roma discessit Calabriam versus. Caetera ut in praecedenti libro.

(103v)Die 18 in Concilio Generali celebrato in aede Fraternitatis, Legatus orationem habuit ad Firmanos, qui eum protectorem eligerant, et ut superius habetur munere argenteo per Dominum Felicem Roma misso donaverant,  et civitatem ac Statum ei ex corde protegendum, et servandum obtulerant. Laudat charitatem et justitiam Firmanorum et fidem erga  Sanctam Ecclesiam, et jubet eos esse bono animo, et spondet se velle  concedere quidquid petierint. Dicit se impetrasse a Pontifice diminutionem unius ducati pro foculari, et reduxisse ad 4000 scut.  quibus succurritur periculo gravi Turcharum imminenti. Item reduxisse taxam vastatiorum Anconae ad 3000 scut. tota Provincia. Denique se velle dare operam justitiae Firmanae,  et per Mag.cum Gubernatorem et Mag.cos D. Priores ministretur.  Quibus respondit D. Hieronymus Rosatus. Deinde lectum Felix  Breve reductionis praedictarum taxarum, quae exiguntur per aes et libram, et castra non gravantur in bonis a civibus ibi possessis, sed cives solvunt in civitate libram dictorum bonorum.

Die 19 Communitas S. Elpidi promittit cautiones pro Firmanis, et ei aguntur gratiae. Legatus non multum curare visus est reditum magistri Baltaxaris (da Monte Alliorum) et Cancellarius asserit illum electum esse praeceptorem (deest quo loco). Auditur rumor de Castri Alliorum demolitione, quam vult Legatus. D. Jo. Franciscus Gregorius  commendat decimam  partem salarii sui quia fuit Romae Gubernator Provinciae. Legatus honorifice accipitur in viridariis Firmanorum  ad spatiandum.

Die 23 agitur de Castro Alliorum Firmanis restituendo, ut in precedenti Libro; ser Thadeus de Narnio die 24 dicit se servisse Firmanis post discessum D.  Augustini Recuperi Gubernatoris tribus mensibus. D. Franciscus Alexandri est creditor Communis, et statuuntur cives, qui ei computum revideant qui electi sunt die 26 Junii Jo. Baptista Morronus, Antonius Morphus, et Antonius Grana. Hieronymus Formichinus septuagenarius, et pene surdus, dispensatur a Cernitis. Confirmati sunt in officiis suis ser Lucas Cordella, ser Bartholomeus coadiutor, ser Persanctes Barnabei. Providetur salario Magistri Anzovini Amoratti. Carta 32 t.o ad 65.

Die 10 Junii 1537 in Concilio confirmantur deliberationes et gratiae Cernitarum.

Die 11 suffragis dantur cives exactores pro foculari et guastarolis D. Hieronymus Rosatus, Antonius Matheutius, Bartholomeus Massutius, Antonius Morphus, Jo. Baptista Morronus, Permatheus Rachamadorus, ser Jo. Baptista Florellus, ser Persimon. Cives ad promittendum et componendum Permatheus Rachamadorus, Bastianus Savinus, Lucas Hieronymus, Jacobus Francisci. Sindicus computationis pro vastarolis Bartholomeus Massutius. Ser Caesar de Trevio petit suam pecuniam de mutuo, et de servitute praestita. Eadem die Dionysius ser Antonii dicitur habuisse discessum per 8 dies pro festo S. Joannis.

Die 22 vacante loco Federici Civitellae mortui Reg.ris S. Bartholomei, Federicus Vincus sufficitur Troylus Pacharonus Regulator S. Martini et loco Francisci Morroni mortui (104) Regulatoris Campilegi ponitur Peregrinus eius filius.  D. Andrea Maximo Capitaneo datur commeatus redendi in patriam instantium feriarum tempore. Locantur in castris maritimis equites Ill.mi Domini Pauli Vitelli. Pistoja dicitur equuleo fuisse impositus, igne pedibus imposito, et Franciscus Grassus olim Regulator, et Troylo Adam imminere periculum vitae et si innocentissimus sit, et eius mors magnam afferet calamitatem publicam. Eligitur (ut videtur Capitaneus) post designatos D. Alexander Peruzzini de Orciano. Ser Hieronymus, et ser Julius leguntur praesentes Regulatores Jo. Franciscus videtur esse apud Ill.mum D. Valerium. Antonius Jo. Andreae est Castellanus Moliani. Die 26 ex litteris Card Cesarini ad Ill.mum D. Valerium habetur sibi magnae esse curae, ut Firmanis restituatur Castrum Allionum. Ex litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris Romae legitur modus quo restituendum  est castrum. Ex litteris D. Montani de Montanis Maceratae Oratoris, Cardinalis Legatus petit 65 vastatores in arce Anconae, et 50  scut. pro expeditione Turcarum. Respondetur D. Gentili, ut nisi arx possit conservari, solo  aequentur moenia cum Arce Alliorum. Interim scribitur Ill.mo D. Valerio, ut velit integrum reddi Castrum, in ultimo ut sola moenia diruantur. Idem agitur cum D. Bastiano Commissario et D. Legato D. Bono Francisco commendatur capitula de his facta inter Cardinalem Cesarinum et Legatum. Repetitur dies 11 Junii, et scribente D. Persimone Thibaldo de fidejussione ad emenda bona exititiorum praedicti Castri, respondetur petendo quae sit haec varietas D. Ambrosii. Interim rogatur Ill.mus D. Valerius, ut de his agat cum Legato, et fit mandatum in personam D. Joannis Canniti ad promittendum pro Communitate de emptione bonorum etc. Gratiae aguntur Communitati Offidae de peditibus oblatis, qui si veniant, recipiendi dicuntur cum maximo amore et gratitudine. Mittuntur quator homines de Monte Falconum et de Smerillo ad praestandam obedientiam Legato, et ad excusandum factum, quod non explicatur.

Die 12 mittitur Ill.mo D. Valerio, decretum esse,  ut nihil agatur, nisi quod conclusum fuit inter Legatum et Cardinalem Cesarinum.

Die 13 Legatus scribit se nonnullos de Offida custodes Castri Alliorum exclusisse, quia senes et male vestiti erant, et reliquisse de his in Castro 23 Offidanos, 7 Tolentinates, et 20 se supplevisse, quibus mittatur stipendium etc. His omnibus providere jubentur Mag.ci D. Priores, et Felix Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, D. Jo. Franciscus Pichonus, D. Pompejus Azolinus, Pierus Pellegrinus, Ciriacus Baldutius, Ciottus Adam, ser Jo. Baptistam Florellus, Aurelius Pacharonus, ser Stephanus Azolinus, Jo. Jacobus Beneincasa, Vincentius Ursini, Nicolaus Dolcebene, An…..na.

Die 15 Jo. Jacobus Morronus, et Antonius Morphus mittuntur Oratorem (104v) Maceratam ad Concilium Pro.le. Fit mandatum compositionis inter Montem Elparum  et Montem Rynaldum D.ni Pompejo Azolino, et Persimoni Thibaldo. Laudatur Octavianus Humilis de Patrignone, et donatur civilitate. Nicolaus Permathei de S. Elpidio eligitur ad extimanda bona exititiorum Castri Alliorum iuxta capitula Cardinalis Cesarini et Legati. Repetuntur praedae factae in castro Petrioli de inde legitur.

Die 27 Maij Vicus Chiarellae et Rocha capta a D. Marcello et commendantur illa loca

Cardinali Cesarino, ut protegat et commendet D. Legato.

Die 30 Maij D. Legato commendantur nomine Castri Alliorum, qui ab omni caede liberi sunt. Kalendis Junii habentur litterae Legati scriptae Magistero Julio eius Phisico, quibus significat calicem et alias ab exititiis castri Alliorum res et sacrario subraptas fuisse restituitas, et plurimos eorum petiisse Romam, nec potuisse caussam revocari ad Legatum. Oratores electi, ut subito restituatur Castrum a Legato, fuerunt D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Petrus Simon Thibaldus, ser Lucianus Carpinus dicitur olim fuisse Commissarius Turris Palmarum.

Die 3 D. Angelus Dei Bufalo respondit Oratoribus, mentem esse Pontificis reddendi Castrum; facta solutione a Communi Firmi de tertio stipendio, et receptis in Castro exititiis etc. Magister Federicus de Marioctis de Matholica (dicitur per errorem de Matticula) litteris laudatur de bene actis in suo munere arithmeticae. D. Andreas Maximus commendatur pro Rachanati Praetura. Hieronymus Formichinus septuagenarius eximitur ab obligatione veniendi ad Cernitas. Reperiunt acta die 10-11-12-33 Junii, 19 Maji etc. Carta 65 t.o ad 157.

Die 1 Julii 1537 Turcharum suspicio annuntiatur. Ill.mus D. Valerius rediens a Legato dicit eum velle demolitionem Castri.

Die 2 Rev.dus D. Tiberius Corradum cum litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris  super rebus castri Alliorum nuntiat addendum in causa Troyli et aliorum civium Commissarium, et protestatur de nullitate processus, quia cives obedierunt voluntati et decreto Cernitae in providendo, custodiendo, conducendo pedites etc. Mittuntur Commissarii Bastianus Savinus, ser Hieronymus Patimalus, Baptista Adae, Perus Baccilis, Gentilis de Nobilibus, Lucas Giliutius, et Jo. Andreas Ciceri cum Longobardis, et malleis ferreis, piconibus aliis que instrumentis ad demolitionem Castrum, sed media via steterunt, atque redierunt re imperfecta etc.

Die 8 Pellegrinus Baccilis missus est ad Castrum cum guastarolis et 200 peditibus. Deinde reditur ad mensem Junii, diemque tertiam, et sancitur rogari Legatum, ut sua intersit ne Firmani illudantur de Castro Alliorum. Adduntur Oratores Romae Octavianus Azolinus, Jo. Jacobus Martinus, Federicus Vincus. Ser Persimon Marini creatur depositarius librae.

Die 6 Junii leguntur extracti castellani, ser Hieronymus Angelita Moliani, Aquavivae Felix Guerrerius, Gualdi Felix Pacharonus, Montis Falconum Lucas (G)iliuctius, (105) Benedicti ser Marianus Sanctis, Portus Vincentius Stabilis (desunt extractiones Mag. D.orum) et die 22 leguntur solum Regulatores qui supra.

Die 26 Junii  agitur de vastatoribus mittendis Anconam,  et de collocandis militibus in oris maritimis.

Die 27 D. Bonfranciscus Camerarius Legati petit vastatores ad demoliendam arcem et muros Castri Alliorum. Respondetur per Cancellarium cives expectare a Protectore, ut conservet capitula inter eum et Cardinalem Cesarinum inita.

Die 1 Julii iterum D. Bonfranciscus Camerarius et Auricularius Legati petit devastatores, et attulit Breve Pontificis de demolitione arcis et murorum; et Ill.mus D. Valerius retulit a Legato, illum velle restituire Castrum, data saltem cautione de dicta demolitione, quae remittitur ad Concilium Gen.le.

Die 6 commendante Ill.mo D. Juliano Cesarino, D. Silvius Arcerius de Civitella post D. Alexandrum Peruzinum eligitur Capitaneus. Ex litteris Legati ad Mag.cum Gubernatorem Firmi mittuntur ad accipiendam possessionem Castri Alliorum Jo. Franciscus Rosatus, Caesar de Nobilibus, Ludovicus Vincus,  Conceptus Vincus, Bonfilius Morronus, Octavianus Azolinus, Antonius Matiutius, Bastianus Savinus, Baronus Eltocomando, Baptistae Adae, Costantinus Adae, Falconus Periocti, Chrysostomus Baptistae et alius qui recentiori atramento videtur deletus, Caesar Adam, Dominicus Lucae, Jacobus Francisci.

Die 7 agitur de vastandis muris Castri, sed consultores non conveniunt. Deinde in alia Cernita repentina sancitur expectare Concilium sed interim conservari indemnes qui se contulerint ad demoliendos muros. Demum fit mandatum D. Montano de petenda praeceptorum revocatione, et de interponenda appellatione.

Die 8 litterae Cardinalis Cesarini, et Gentilis Billaquae Oratoris habentur, ex quibus sancitur in Consilio demoliri muros Castri Alliorum, quamvis habeatur praeceptum Legati de nihil innovando in Castro. Promittitur tamen per civitatem, non offendere homines dicti Castri, et relinquere eos pacifice frui suis bonis in eodem Castro;  et mittuntur Anconam ad legatum 40 vastatores. Conficiuntur instrumenta bellica. Commissariis protestantibus, quia Castrum est sine custodibus, eliguntur novi Commissarii ad demolitionem murorum: Hieronymus Assaltus, Antonius Morphus, Pellegrinus Baccilis, Lucas Hieronymi, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Paulus Montanus, Falconus Joctus.

Die 10 Vincentius Partinus praeteritis diebus,  et hodie legitur Prior Priorum. D. Montanus de Montanis Orator retulit, Legatum promisisse verbis praeceptum circa murorum demolitionem, sed non recognoscet dummodo de caetero non innovetur quicquam: revocasse ad viam juris caussam civium promissorum; velle (105v) cautionem de pacifice relinquendis hominibus Castri Alliorum ut fruantur suis bonis, deputatis duobus civibus ex parte Firmanorum, et duobus ex parte Legati, ut cuique redditur quod suum est.

Die 11 iterum rogatur Legatus, ut velit concedere executionem Brevis ut Firmani demoliantur muros, et praestari cautiones a civitate, non a particularibus. Providetur de justitia exequenda secundum jus in Castro Alliorum. D. Montano de Montanis Oratori committitur, ut referat D. Legato ut dignetur notum facere, quod siquis velit redire in Castrum Alliorum, redeat intra triduum, quo elapso post litteras D. Priorum habitas incidant in poenam non redeuntes ad habitandum, si postea inventi fuerint in Castro vel eius territorio. Et quia illi exititii, quum non sint demoliti muri, molestant homines Status Firmani, et turbant ipsorum res, D. Joannes Cannitus advocatus et procurator Firmi protestatur ante D. Tarusium Gubernatorem de executione Brevis pro demolitione murorum, et de provisione, ne existitii turbent homines Firmi, Comitatus et Castri praedicti in personis, vel bonis, nec armatas faciant, secus non teneri de scandalis etc.

Reformatores ad bimestre sunt Lucas Giliuctius, Felix Guerrerius, Ippolitus Caesaris, Jo. Andreas Paganelli, ser Dominicus Mazatinus de Petritulo, Petrus Francisci de Monte Giberto, Antonius Picolinus de Marano, ser Jo. Jacobus Christaldus de Campo Fellonum, N.N. de Fallerono, ser Joannes de Ripa Cerreti.

Die 14 Quiriaco Baldutio Prior Priorum, iuxta litteras D. Montani de Montanis non respondetur Legato, qui differt praecipere demolitionem Castri, sed banniti Status Ecclesiae capti transmittuntur ad eum, et Antonoctius Schiavtti  discurrens per agrum Firmanum requiritur ut capiatur, et illico suspendatur. Dicuntur exititii Alliorum eripuisse res habitatoribus, et qui sunt pro Firmanis fuisse expoliati.

Die 17 Breve Pontificis iubet restitutionem Castri Alliorum in manibus deputati a Legato cum mandato restituendi pecunias Oratori Firmano solutas pro Castro. Accusabantur Firmani de espulsis hominibus Alliorum post restitutionem Castri, quibus concessae sunt represaliae. Mag.cus D. Gubernator Tharusinus fidem facit pro veritate, quod a tempore habiti Castri de manibus D. Marcelli non ex illis hominibus cum suis bonis erant in Castro. Abierant enim cum suis bonis ante restitutionem propter monitiones et minas vice legati, de quibus explorari potest veritas a castris circumvicinis. Imploratur auxilium Ill.mi D. Valerii, et Ill.mi D. Petri Alovisii Curatur reductio hominum Alliorum ad Castrum; et emptio honorum non redeuntium ducatis 1000.

Die 20 in imminentibus periculis Reipubblicae voverant Matronae Firmanae civitatem argenteam Virgini Lauretanae, et creantur depositarii pecuniae D. Marianus Pernensis, et Franciscus Savinus. Collectores vero Thomas Bibliopola, Perdominicus Marcutii, ser Dominicus promisit Octaviano Azolino (106) se plurimos exititios reducturum ad Castrum, si eius caveatur. Sancitur poena capitis contra offendentes  aliquem ex ipsis. Quaeritur Consilium a Repubblicis Firmo benevolis ad jurandum Republicae Firmanae. Scribitur ad D. Philippum de Rachanato teste quod exititii ante restitutum Castrum exierint.

Ill.mus D. Stephanus Columna petit solutionem pro vastatoribus Anconae, referente Bartholomeo Massutio, qui Macerata rediit Orator.

Die 22 Ill.mus D. Valerius laudat destinationem Oratorum Romam, et consulit ut bene informent et justificent caussam et res civitatis apud Pontificem, et si ipse velit constare in sua sententia, alluquantur Oratores Imperatoris, quibus ipse D. dabit litteras, ut supplicent Suam Sanctitatem pro hac civitate, ne amplius molestetur; et si inexorabilis sit, petatur ut Firmum evellatur a legatione. Si res in deterius labatur, revocetur Hieronymus Branchadorus, aliique cives ad opitulandum Patriae, et promittit se curaturum apud Dominationem Venetam, ut civitati iuvetur. Item commendandum monet Troylum  ut privatum civem, et Legato respondendum, Firmanos non impedituros; quominus si velit ipse recipiat Castrum Alliorum; si vero velit ut ipsa communitas faciat hanc restitutionem, restituat pecunias a Firmanis solutas pro emptione Castri. Oratores electi sunt D. Gentilis Billaqua, D. Pompejus Azolinus, D. Montanus de Montanis, Jo. Baptista Morronus, Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massutius, Octavianus Azolinus, Bastianus Savinus; de quibus quattuor decernuntur. Respondetur Legato, Castrum esse apertum et demolitum unde potest ingredi et exire pro suo arbitratu, et quum fores fuerint combustae ante resignationem Firmanis factam, ipsemet sumat meritum supplicium de iis, quos invenerit delinquentes. Publicatur absolutio delictorum civium.  In Concilio Oratores statuuntur praedicti Doctores Legum cum Jo. Baptista Morrono.

Die 24 affertur rumor, et a quibusdam Fratribus Observantinis confirmatur in Monte Albotto esse 3000 peditum, qui illic male se gerunt, et timetur ne huc proripiant. Dionysius est Prior Priorum.

Die 27 in festo Assumptionis fiunt solum luminaria et cursus. Ser Caesar Coluccius reficitur de animalibus sibi interceptis in castro S. Angeli pro Repubblica. D. Hieronymo nepotis Jacobi Cordellae cum licentia traditur nuptui in Monte S. Mariae in Georgio. D. Hieronymus Anglicus (alias Angelico) electus est a Secretis Repubblicae Rachanatensis, eique sufficitur Castellanus Moliani Jo. Marinus Casella. Deinde replicantur quae dicta sunt die 6-7 et circa demolitionem agitur die 9; prout supra Carta 158 ad 252.

Die ….. Augusti 1537 legitur Guerrierius D. Persanctis receptus ad gratiam Petrus et filius. (106v) Cives necati sunt in  castro Falleroni, et sancitur lex contra uccisores civium ac Ill.mo duci Camerini scribitur pro capiendis interfactoribus in suo territorio. Providetur quia exititii Alliorum confugiunt ad Montem Ulmi, et Castrum Alliorum est sine gubernio. Legatus prohibuit solemnitates in festo Assumptionis sed invitatur ad festum Legatus, dante bravium Ludovico Vinco. Pedites de Monte Albotto dicuntur confluxisse Maceratam, et praeficiuntur sex cives ad cogendos milites pro defensione civitatis.

Die 13 D. Petrus Simon est Prior Priorum. Ser Philippus Maceretus da Compo Fullonum Orator se contulit Romam. Citantur cives a Legato declarandis incidisse in multas poenas propter demolitionem murorum castri contra mandatum eiusdem; de qua re rescribitur ad Ill.mum D. Petrus Alovisium, auditur adventus Turcharum prope diem. Pierus Baccinus cum aliis civibus  ad defensionem deputatus est. Revocantur cives in civitatem. Marescallus dicitur adventasse in castrum Lauri.

Die 15 dicuntur  castrum versus adventasse 400 pedites, quamvis narrentur irruere Castrum S. Viti occupatum ab Esinis. Significatur castris,  ut cum denuo suspicio Turcharum habeatur, se contineant in armis et sub Commissariis Firmanis. In cursu bravii habita et quaestio quia equus Ludovici Vinci, qui praeteriit equum D. Antonii Giliuctii, percussus fuit a quodam de Monte Reali, et auriga equi Federici Morroni,  qui secundus intravit Ecclesiam, rapuit bravium secundum de manibus Jo. Andreae  Mansueti. Ergo equi cursores intrabant tunc Ecclesiam S. Mariae in Castello. Praesens fuit huic festo R.mus Ludovicus Furconius Ep.us.

Die 22 referentibus dominis Laurentio Angelo et Joanne Barabutio Oratoribus, Legatus distulit sententiam declaratoriam incursae poenae ad sex dies, et in penultima quum Romam sit abiturus, vult solutionem ultimam focularis, et resignationem Castri dicuntur pedites abituri per iter maritimum, et coguntur quingenti pedites sub Commissariis Jo. Francisco Calisto, Theodoro, Venero Permathei, ac Thoma Pacharoni ad tuendam civitatem et castra maritima. Provisores sunt Antonius Grana, Pellegrinus Baccinus, Baronus Altocomando, J. Marinus Bonvicinus, Martinus Paladinus cum ser Jo. Francisco coepit quosdam Thucros Officiales Ortizani ser Raynaldus ser Baptistae de Monte Giberto, Altidonae ser Antonius Marini de Lauro, S. Petri Morici ser Ventura ser Julii de Monte Falconum. Reliqui omnes desunt. Guidus Vinc(i)us legitur in Officio Appicciulati, et renunciat nisi solvatur ei Bulla. Ill. D. Stephanus et Commissarius Pontificis qui bene egerat in commendatione Firmanorum in trajectione militum, munere donantur. Rechanatenses et Elpidiani fidejusserunt pro Firmanis de emptione bonorum extitiorum Montis Alliorum, et relevantur indemnes tres furcae justitiae Firmanae traditi necati sunt. D. Camillus de Lauro commendatur pro Montis Robiani. (107) Prior Priorum die 20 est  Antonius Spinuctius. Deest extractio officia ….ura. Interposita est appellatio contra sententiam Legati in Firmanos.

Die 25 Augusti Jo. Marinus ser Cipriani, et Antonius Morphus extimatores duxerunt granum flor 2 bol.30, hordeum flor.1 bol.24, speltam flor.1.

Die 26 legitur Card.lis Farnesius electus protector Firmanorum. Comes Acetus erat Orator Romae cum aliis duobus civibus. Felici Pacharono castellano Gualdi petendi subrogatur Gaspar ser Stephani. Confirmatur decretum de familiari abitatione civium in civitate,  alias lacerentur, et succedant appicciulati extrahendi. Agitur quod sub praesenti  Summo Pontifice, et consultato Cardinali Cesarino, civitas cum Comitatu sit sub R.mo D. de Farnesio. Lactantius et Gaspar ser Michaelis de Sarnano amantissimi Firmanorum donantur civitate.

Imbussolantur cives etiam appicciolati qui de 15 in 25 dies mittantur ad arcem S. Petri de Aliis. Carta 253 ad 289.

Die 2 Septembris 1537. Priori Priorum D. Petro Simone Patrasso, legitur in litteris Oratorum indignatus Pontifex de non soluto ducato focularis de quinque ex Catro Alliorum olim interfectis. Proponitur Ill. D. Petrus Aloysius protector. Committitur Oratoribus, ut postulata a Pontifice executioni mandari iuvent ita, ut Firmani removeantur a Legatione Cardinalis Tranensis. Cives exactores sunt Antonius Granae, Thomas Pacharonus, ser Theodorus, Jacobus Ludovici, Joannes Scattoni, Permatheus Nicolai Magistri Julii, Permarinus Branchadorus, ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Cichus Cipriani, Camillus Ciminus, Cacciacontes, Morphus, Stephanus Azolinus, Colangelus Ilioneus, Peroctius Ludovici, Dominicus Lucae, Branchadorus (Caesaris), Jo. Paulus Polidorus, Cicchus Hyppoliti. Deinde habetur Concilium, in quo sancitur mittere Romam Religiosos Guardianos et Priores Conventuum Firmi, qui testimonium perhibeant de veritate contra calumnias civitati inflictas. Confirmantur leges contra extrahentes rerum genera et contra non habitantes familiariter. Eliguntur, qui curam gerant pubblici boni, duo cives, et duo consiliarii per contratam, et sunt Petrus Paulus Pervenantii ac Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacobo Angeli, et Permartino patri Pauli, Hieronymus Assalti et Perantonius Mancinus cum Mariano Sgraffia et Pernicola Jo. Georgii, Jo. Baptista Persanctis et ser Theodorus Persanctis cum Polonio Baptista et Thoma Pieri Cichi, Nicolaus Adam, et Pierus Jo. Ludovici cum Antonio Piermathei et Baptista Adae, Aurelius Pacharonus et Antonius Calisti Pacharoni cum ser Grisancte Antonii et Jo. Andrea Antonii; Felix Guerrerius, et Jo. Paolus Montanus cum Persancte Baptistae et Hyppolitus Caesaris

Die 4 amici D. Ludovici Vinci scribunt Ill.mum D. Pierum Aloysium (107v) cum 4000 millibus peditum ad damna Firmanorum venturum, et Roma intra quatuor dies exiturum. Idem scribunt Oratores ser Lucas Cordella missus ad Hieronymum Rosatum aegrotantem retulit consilium eius, ut mittantur Romam cives ad implorandam misericordiam, et ad Ill.mum D. Valerium ac Hieronymum Branchadorum copiae litterarum, ut succurrant. Petitur a D. Valerio equus dono dandus Ill.mo D. Petro Aloysio. Dicitur equus esse Recineti. Scribitur Ill.mo Stephano et Constantio, ut opitulentur.

Die 5 Oratores destinati ire recusant. Baroncellus dicitur Magnificus.

Die 6 dicuntur ad defensionem civitatis convocandi Ill.mus D. Valerius, Caesar de Nobilibus, Hieronymus Branchadori ed alii cives. Proponuntur Oratores recusante D. Petro Simone Patrasso, R.dus Vicarius, D. Nicolaus Pacharonus et D. Franciscus Fr Cantalicius persuasit Cernitae, ut ad placandam iram Dei fieret remissio dirae imprecationis jam extintae. (Hac est excommunicationis, S. Eleutherii, quae fiebat candelis extintis) super bonis Reipublicae. (Hic Fr. Cantalicius erat S. Felix de Cantalicio, cuius sanctitas sub ea tempestate incoeperat florere). Idcirco impetratur absolutio per R.dum D. Vicarium.

Die 7 ab Ill.ma D. Joanna M.a per Regulatores  emitur equus. Loco Octaviani Azolini aegrotantis deputatur Peregrinus et pro Ludovico Vinco, Joannes Vincus cum aliis supradictis duodecim Capitaneis peditum ad  custodiam civitatis.

Die 8 Oratores scribunt Summum Pontificem nolle veniam concedere Firmanis,  et exploratores nuntiant D. Perum Aloysium venire. Sancitur facere obedientiam superioribus, si petant honesta; si vero veniant offensuri, defendere armis civitatem. Providetur nequis affendat aliquem, nec tollat res civium. D. Joannes dicitur  Capitaneus et Baroncellus Firmanorum. Cives ad exigendas impositiones statim solvendas superiori bus sunt Petrus Paulus Pervenantii, Hieronymus Percontis, Baronus, Pierotius Ludovici, Antognotius Calisti, Dominicus Lucae. Ad curam civitatis Pellegrinus Morronus, Ludovicus et Joannes Vincus, Jo. Franciscus Rosatus, Petrus Baccilis, Federicus Morronij, Jacobus Branchadorus, Ciottus Adammus, Falconus Joctus, Jo. Jacobus Mancinus, Sanctes Pellegrini, Octavianus Azolinus, Trojanus Riccius, Chrisostomus Baptistae. Eadem dieIll.mus D. Petrus Aloysius dicitur adventare, et D. Federico Vinco ac ser Persimone nuntiantibus Ill.man D. Joannam M.am discessuram, suppliciter rogatur ne discedat, sed consulat patriae et instet ut Pontifex placetur. Carta 290 ad 320.

Rubrica

Libri 69 Consilia Cernite 1538-1539-1540

  Die Veneris 18 Januarii 1538 desunt menses anni 1537 Octobr. Nov.bris et Dec.bris. Ore Priorum Perantonio Mancino et Gubernatore Firmi Mag.co D. Salvatorii Pacino (108) de Colle agitur ad solvenda impositione focularis, et equo Ill. D. Joannae Mariae donato Ill. Duci de Castro, et taxa Secretariorum, et D. Sebastiano Ansovino mercatore anconitano pro lignis datis Castellano Anconae. Cives et populares dicuntur missi Romam ad SS.mum D.um.

Die 20 Spiritualis Marchiae terminavit differentiam inter Montem Prandonum et Aquavivam. Providetur de recuperandis 800 ducatis mutuo datis R.mo Episcopo della Barba. Cives deputati ad impositionem collectae sunt Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Federicus Vincus, Jo. Mancinus Bonvicinus cum Conciliariis, ser Jacobo Palmerio, et Baptista Jo. Adae.

Die 25 mittendus est Orator ad Vicelegatum die dominico proximo, ut cum Oratoribus Provinciae reperiantur 2000 remigia. Prior est Ludovicus Francisci. Communitas Auximi misit electione suae praeturae ad arbitrium Firmanorum. Thesaurarius petit  solutionem equitum levis armaturae Pontificiae. Firmi habentur focularia 700. Ser Jo. Petrus Castaneus est depositarius a tempore quo civitas Firmi erat sub Ill. D. Petro Aloysio. Carta 1 ad 9.

Calendis Februarii 1538 ser Franciscus Fortuna de Rotella est Cancellarius Ill.mi D. Valerii Ursini, et petit 200 ducatos pro equo vendito Communi Firmano, et donato Ill.mo D. Petro Aloysio.

Die 6 fit impositio animalium a Civibus et Conciliariis deputatis. 

Die 10 adduntur duo Conciliarii deputati Joannes Perusini, et Tiberius Cautius. Fit descriptio hominum ab anno aetatis 18 ad 40, frumenti et hordei pro bello contra Turcas, Priore Priorum D. Hieronymo Rosato. Impetratur absolutio a censura contra renitentes bona Reipubblicae iuxta consilium viri religiosi devoti, et vitae spiritualis, de quo supra et per octo dies continuos a singulis Religiosis celebrantur Missae, et fiunt orationes pro animabus dimenticatis Purgatorii. R.dus Spiritualibus terminavit differentias praedarum inter Montem Ulmum, Firmum, Aquavivam et Asculanos.

Die 3 Thesaurarius scribit introitus Firmanos non sufficere ad solvendas impositiones etc., et non vult solvere salarium Mag.corum D. Priorum, nec aliorum. Respondetur D. Bindo Altovito, Thesaurario Provinciae, et scribitur Legato ne tollantur salaria. D. Fabius Alcolinus de Rocha contrata advocatus Curialis iterum conducitur advocatus pro Firmanis sine provisione in his temporibus procellosis propter miseriam civitatis. Commendatur D. Petrus Perjacobi aromatarii de Monte Rubiano pro Fabriani pretura. Ser Persimone ser Pieri depositario,  fit exactio vastatorum Anconae in Comitatu de tempore elapso, et de impositionibus praeteritis exactis providetur familiae Palatii. Redit ab Urbe (108v) D. Gentilis Billa cqua Orator.

Die 20 Priores sunt Vincentius Calvucius, Jannes Fatii, Caesar Pieri, Colangelus Ilionei, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius. Regulatores Troylus Adammus Flor., Antonius Matheutii de Veteribus S. B., Antonius  Morphus Camp. Confal.rii, Vincentius Partinus, Pacharonus Jacobi, Bartholomeus Massutius, Caesar Adammus, ser Julius Morica, Constantius Montanus. Consules D. Ludovicus Angelita Cast., Hieronymus Percontis Pilae, ser Nicolaus de Morpho notarius. Bancherius Castelli D. Persimon Petrus Columnellus capitaneus Hispanorum, qui permanet in Regno, recipitur cum honore.

Die 22 satisfit Ill.mae D. Joannae Mariae Ufridutiae Ursinae de pensione domus, quam habitat Magister Macilentus. In prioratu vacante ob mortem Joannis Fatii admittitur Vagnotius Fatius eius filius, jurantibus eius facultates iuxta ordinem Statutorum Jo Marino Casello et Jo. Marino Bonvicino. Item Jo. Antonius Adam frater carnalis Troyli defuncti subrogatur ei in Regularia, nullo alio concorrendo et in regimine. Scribenti Collegio Provinciae de rata Oratorum ad SS.mum de non gravando Provinciam de remigiis, respondetur civitatem per suum  Oratorem acceptasse portionem suam remigum.

Die 24 Sebastiano Persimonis Priore Priorum, Mag.ci D.ni juraverunt, aegrotante Vincentio Calvutio, absentibus D.Dominico, Jacobo Guerrerio, et Jo. Antonio Adae, qui Troylo suffectus erat. Camillus (Sav)inus est loco Caesaris Pieri, et Vagnotius Fatius loco Joannis Fatii: juramentum deest Confal.rum. Consulum et Bancherii. Carta 9 t.o ad 20.

Die 7 Martii 1538 D. Vicelegato petente 50 remiges pro galeris Pontificis, scribitur ut reducatur numerus hominum civitatis. Fit exactio de compositione, sive gratia.

Die … Vicelegatus et Paulus Justinianus commissarius Pontificis instantissime petunt 50 remiges, et expediuntur. Thesaurarius petit omnes condemnationes a 30 annis citra. Consulitur in adventu Pontificis ad Templum Lauretanum per Oratores petere reintegrationem Status et non gravare de debitis taxarum tempore antecedenti Status privationem.

Die 13 Oratores ad Pontificem eliguntur D. Gentilis Billacqua, et Jo. Franciscus Rosatus, pro quibus 20 bol. quilibet civis solvit.

Die 17 ser Jo. Francisco Rosato suis curis distento proponitur Antonius Permathei Orator.

Die 18 Vincentius Adam renunciavit regimini.

Die 24 ser Hieronymus est exactor ducati focularium. Communitas gravatur exactionibus et debitis ita, ut cives de foculari solummodo tenentur libris 50, et populares 25. Etiam qui non habent  ad solutionem domorum. Legitur haeres Joannis Ufriductii officialis damnorum datorum.

Die 27 ser Marianus Carpinus, et Alexander Pacharonus sunt extimatores olei ad flor.52 promiliari quolibet spaciato.

Die 29 post multam varietatem (109) suffragiorum protestantibus Mag.cis D. Prioribus, et D. Hieronymo Rosato, Antonio Morpho, et aliis, et cogente D. Gubernatore sub poena amissionis omnium bonorum, sancitur est solveri, et invenire remiges pro galeriis Pontificiis. Cives electi ad equitandum pro remigibus sunt Falconus Joctus, Jo. Baptista Persanctis, , Jo. Marinus Bonvicinus,  Cacciacontes Jo. Baptistae, Lucas Giliuctius, Pierus Baccinus, cives et consiliarii electi, ut cogerent remiges in civitate, sunt Peregrinus Baccinus, Franciscus Francolinus, Ludovicus Francisci, Baptista Permarini Adae, Dominicus Lucae, Franciscus Calabria, Jacobus Azolinus, Dominicus Cruciani, Polonius Baptistae, Cichus Discretionis, Theseus Nicolai, Dominicus Mathei.

Die ultima agitur de remigibus, infecta re, quia non potuit sufficiens numerus pecuniae inveniri, et habetur mandatum comparendi Maceratae. Carta 21 ad 36.

Die 5 Aprilis 1538 Jo. Baptista Morronus redit Orator a Legato, et ser Troyanus Riccius a Commissario remigum, ac D. Gentilis Billacqua et Antonius Permathei a Pontifice.

Die 7 transactato macello Luciano de S. Elpidio ad Mare Antonii filio deputantur cives exactores collectarum Jo. Franciscus Pacharonus, Lucas Giliutius, Ludovicus Francisci, Pierus Baccinus, Antonius Calisti Pacharoni, Antonius Ludovici pro quolibet contrata.

Die 11 Jo. Franciscus Rosatus Orator a Legato redit, hortaturque cernitam, ut mittat cives pro defensione rerum et jurium Communi Firmi, et de interesse passo in emptione Montis S. Petri de Alliis. Salarium Magistri Macilenti ordinatur solvi a Camera Apostolica, quae occupaverat Firmanis introitus gabellarum et salis, quos tenebat Jo. Franciscus Rosatus, et Legatus jubet mittere homines bene informatos de eius credito, et computu Communis ad Pontificem. Perantonius dicitur de (d)irectis.

Die 13 D. Franciscus Catena venetus mutuavit pecunias pro Communi Firmi  D. Gentili Billacqua, et Federico Vinco.

Die 22 Priores sunt Joannes Magister Marii, ser Persimon ser Pieri, Sebastianus Savinus, Ludovicus Vincus, ser Julius Morica, Alexander Morronus. Confal.rii Nicolaus Pacharonus, Jo. Paulus Polidorus, Caesar Pieri, Branchadorus Caesaris, Federicus Civitella, Nicolaus Amici. Consules S. M. et Flor. desunt cum notario. Bancherius Pilae D. Pompejus Azolinus. Carta 36 t.o ad 42., quae scripta non est, et deest Dominorum juramentum.

Die 5 Maij 1538. Superiori mense, et nunc leguntur represaliae, et executiones in (109v) animalia civium factas pro debitis Communis Firmi. Habetur Commissarius medii ducatus pro centenario solvendo infra octo dies, et litterae Gubernatoris Comitatus, quibus consulit recurrere ad Pontificem de nimio gravamine huius impositionis ascendentis ad duc. 6600. Revidentur computa D. Ludovici Strozzi. Caesar Tammurus solvit sex florenos Marescallo pro Commune Firmano. Satisfit D. Sebastiano Ansovino de 218 ducatis.

Die 8 fit instantia ut exactio Comitatus olim Firmi fiat in effectu, ne communitas Firmi patiat amplius damnum de interesse.

Die 17 praesentibus Peroctio Ludovici Laurentii et Jo. Ludovico Emilii praesentatur Peregrino Baccino electio Capitaneus S. Claudii ultra flumen Chienti facta a Cardinale de Gaddis Episcopo et Principe Firmano. D. Ludovicus Strozius Camerarius Episcopatus Firmani dederat electionem, sed habentur bandimenta Legati prohibentia solitas nundinas S. Claudii. Proponitur mittere Oratorem ad Vicelegatum cum Sinibaldo de Gaddis et D. Ludovico Strozzo pro defensione jurium Cardinalis et Communis.

Die 23 ser Jo. Baptista Florellus fit depositarius medii ducati Magister Ansovinus Amoractus rogatur ut contentus sit denariis solvendis  a Camera: quod si Camera noluerit persolvere, licentiatur. Idem dicitur Magistero Macilento. Die ultima ser Thomas de S. Angelo est Officialis Montis Pietatis a communitate Rachaneti. Carta 43 ad 54.

Die 21 Junii 1538 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Matheus Ciarpellae, Gaspar Evangelistae, Jo. Franciscus Rosatus, Venerus Permathei. Regulatores Nicolaus magistri Julii Cast., ser Marianus Carpinus Pilae, Vincentius Adam S. M. Confal.rii Baptista Nicolai Chrysostomi, Falconus Ioctus, ser Trojanus Riccius, Antonius Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Sebastianus Persimonis. Consules Federicus Vincus S. B., Antonius Ludovici Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. M. D. Franciscus Clarellus.

Die 23 ser Jo. Pierus Castaneus Orator ad vicelegatum et ad  D. Pompilium in Macerata, et Jo. Franciscus Pacharonus Orator ad Commissarios remigum in Ancona ferunt 24 ex eis post consignationem partim aufugisse, et partim aegrotasse, unde petunt reintegrari a Firmanis numerum sub poena relaxandi Marescallum contra homines civitatis.

Die 14 Julii cogitur Concilium pro Oratoribus destinandis ad Pontificem ad  (110) pretendas exgravationes, restitutionem introitum, et proventum etc. Dicuntur impensae caussa Marescalli quotidie crescere, et sancitur solvi de libra veteri debita a castris Comitatus olim Firmi.

Die 18 Augusti legitur Marescallus intercepisse animalia Firmanorum pro taxis Secretariorum, et a Commissario medii ducati minitari de  relaxandis represaliis, nisi infra quinque dies satisfiat de integra summa, referente ser Trojano Riccio Oratore.

Die 20 Augusti Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Petrus Matheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Confal.rii Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, D. Theseus Marchisinus, Peroctius Jo. Ludovici, Jo. Marinus ser Philippi, Franciscus Morronus. Consules Jo. Marinus ser Cipriani Cast., Felix Pacharonus Pilae, ser Prosper Galassius notarius. Bancherius Florentiae Branchadorus Caesaris.

Die 23 mittitur D. Gentilis cum altero cive Maceratam ad audiendam mentem Pontificis, et Legati. Jo. Franciscus Pacharonus fit procurator Communis ad promittendum et solvendum pro reductione predae animalium, ut supra. D. Caesar de Raynaldis fit procurator ad lites, praesertim in caussa cum Ludovico Strozzio. Curatur satisfactio D. Thesaurarii de impositione equitum levis armaturae, et Secretariorum. Instatur pro recuperatione pecuniae solutae pro remigibus. Revisores computi ser Persimonis ser Pieri depositarii sunt Peregrinus Baccinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Franciscus Valgarinus, Marinus Ciammagliae, Baptista Adae, Jacobus Angeli.

Die 28 Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato, et attulit Breve restitutionis gabellae, et introitus civitatis, et etiam Portus cum introitibus eius, obligata civitate ad satisfactionem salariatorum et debitorum. D. Joannes de Rochetta erat Marescalchus Provinciae. Revidentur computa omnibus aliis depositariis Communis. Non acceptatur gratia Brevis praedicti cum conditionibus relatis, dicente Antonio Permathei, qui cum D. Gentile fuerat Orator ad Pontificem, se valde mirari, quod a Sua Sanctitate non observentur promissa, maxime de impositione medii ducati, quae fuit reducta ad taxam Clementis, et gabellarum, quae fuerunt restitutae emptoribus. Ludovicus Vincus, Joannes Antonii Scattoni, ser Trojanus Riccius, Pierus Baccinus, Jo Franciscus Pacharonus, Antonius Hieronymi Matheutii, Dionysius ser Antonii se offerunt ire Romam (110v) ad pedes SS.mi sumptibus propriis, ut dignetur providere, ne gravamina sint majora introitibus etc. Carta 51 t.o ad 61.

Die 13 Septembris 1538. Lucas Giliutius Prior dicitur Lucas ser Bastiani, D. Salvator Pacinus est Gubernator. Magister Petrus Barontinus de Auximo praeceptor litterarum Fabriani petit eligi Firmi. Iterum gravatur civitas de tangente pro solutione D. Francisci Ozerii olim Oratoris Provinciae et coguntur Priores et alii Officiales Firmi ad solvendum debitum unius ducati pro foculari. D. Cornelio Centio de Macerata Commissario, jubetur descriptio grani et hordei, de quibus prohibetur Vicelegato extimatio de loco in locum Provinciae. Aurelius Pacharonus fit depositarius pro impositione debiti caussa vastatorum, et exactor.

Die 13 imponuntur 1000 salmae grani pro munitione triremium contra infedeles. Rogatur D. Marinus ut stipendium a Camera Apostolica ordinatum solvat Magistero Ansovino Amoracto.

Die 15 mittuntur Oratores ad Vicelegatum et ad Ill.mum D. Marchionem Guasti, seu olim Capitaneum equitumCe. Montis, qui sunt transituri.

Die Dominico 22 Sept. ser Trojanus Riccius, et Comes Acetus Oratores ad Commissarium remigum reductare impositionem grani referunt ad 700 salmas admittendas in solutione medii ducati. Ser Trojano fit mandatum promittenti pro minori qua poterit quantitate. Die Mercurii 9 Octobris proponitur a Vicelegato declaratio facta a Pontifice de impositione medii ducati vel secundum impositionem focularium, vel secundum taxam Clementis. Mittitur Sindicus et Orator ser Trojanus Riccius ad acceptandam solutionem secundum taxam Clementis, et attenta calamitate et miseria civitatis petitur taxari secundum eius potentiam.

Die Mercurii 26 Octobris convenitur cum aliis provincialibus ad acceptandum gravamen medii ducati. Revidentur computa ab impositione salis et a tempore D. Ludovici Ufridutii, Pierus Raynaldi, et D. Hieronymus Rosatus consulunt petendum a Pontifice Dominum et Patronum ad gubernium civitatis.

Die 29 Octobris Revisores computum Communitatis Firmanae sunt Petrus Paulus Pervenantii, Pierus Baccinus, Joannes Antonii Scattoni, Franciscus Valgarinus, Antonius Grana, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Ser Bartholomeus Giliutius, Jacobus Angeli, Marinus Ciammagliae, Georgius Antonius Sebastiani, Ser Berardinus Ludovici, Vincentius Gualteronus, (111) Jo. Andreas Paganelli praesentes, et Jo. Marinus ser Philippi, Constantius Baptistae Adae, Baptista Permarini Adae, Joannes Perusini absentes.

Die 21 Priores sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Hieronymus Formichinus, Joannes Ufridutius,  Jo. Jacobus Beneincasa, ser Berardinus Ludovici, Caesar de Nobilibus. Regulatores Pieroctius Jo. Ludovici Flor., D. Baptista Guerrerius S. Po., Caesar de Nobilibus Camp.i. Confal.rii, Jo. Franciscus Pacharonus, Quiriacus Baldutius, D. Sebastianus Martialis, Bartholomeus Argolicus, D. Vincentius Guerrerius, Cichus Bacinus. Bancherius S. Bartolomei Contes Acetus. De Consulibus nihil.

Die 27 agitur de debitis. Carta 62 ad 74.

Die 16 Augusti 1538 habentur oblationes civium pro stisfactione remigum. Repetantur quae dicta sunt die 5-8-13-17-19 et ultima Maij.

Die 27 Octobris legitur ultra caussas debitorum consultum de expurgandis civibus a calumniis. D. Nicolaus Pacharonus ivit Orator Romam, Pierus eius collega rediit. Dicitur voluntas Pontificis esse de restituendo Statu Firmanis. Cives expurgatores Communis a calumnis sunt D. Persimon Patras, Jo. Baptista Morronus, Octavianus Azolinus, et Petrus Paulus Pervenantii, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, et Falconus Joctus. Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, Lucas Hieronymi, et Sebastianus Savinus. Ludovicus Vincus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam et Antonius Grana.D. Pompejus Rosatus, D. Marianus Pernensis, Contes Acetus, et Jo. Marinus Casellus. Ex Contrata Campiletii desunt.

Die 10 Nov.bris Cichus Bacinus renuntiavit officium Confalonerii, et appicciulati petunt locum. Factae sunt executiones contra D. Priores, et crescunt gravamina. Morphus de Morphis Roma rediens dicit necesse, ut urbem petant 4 cives.

Die 1 Dec.bris agitur de debiti set gravaminibus.

Die Veneris 6 Decembris Jo. Jacobus Mancinus, et Peregrinus Baccinus Roma redeunt pro negociis publicis. Dicitur sal, quod modo venditur Firmi, in majori parte esse terra.Legatus concedit Prioribus accipere denarios undecumque pro Oratoribus Romae degentibus. D. Petrus Tholosanus de Colle est revisor cum deputatis Firmanis, et expurgavit cives depositarios a calumnia. Requiruntur cives qui volontarie ire velint Romam. Prosequuntur gravamina quotidie tum in communitatem, tum in cives.

Die 6 sancitur mittere cives Romam ad petendam restitutionem Status, et leguntur nomina (111v) supradictorum: de contrata autem Campiletii habentur Peregrinus  Bacci, Antonius Morphus, Hieronymus Patriarcha, et Gilbertus Guerrerius. Item ex consiliariis electi sunt Jacobus Angeli, Pierus Raynaldi, Permartinus Petripauli, et Thaddeus Hieronymi, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, et Marinus Ciammagliae, Dominicus Gosmei, Apollonius Megliorati, Dominicus Merloni, et ser Bartholomeus Giliutius, Antonius Permathei, Baptista Ada, Joannes Perusini, et Jo. Andreas Paganelli, ConstantiusAdam, ser Crisantes Antonii, Cicchus Descretionis, et Baptista Laurentii, Antonius, Aromatarius, Persanctes Baptistae, Hyppolitus Caesaris, ser Jacobus Palmerius. In die Conceptionis B.mae Virginis fiunt luminaria cum processione. Peroctius Jo. Ludovici unus ex Oratoribus Romam missis, eadem die rediens cum litteris D. Nicolai sui collegae, R.di D. Episcopi Surrentini, et D. Caesaris de Raynaldis retulit SS.mi D.ni clementiam, et mediante Ill.mo et Excell.mo  Duce de Castro, novo protectore voluntatem restituendi Statum Firmanis; sed vult, ut communitas Firmi confiteatur se deliquisse, et in emendationem culpae oblationem faciat sponte sua. Attulit etiam litteras Legati directas Vicelegato de exgravandis Firmanis a quibusdam gravaminibus.

Die Sabati 7 offeruntur Sedi Apostolicae scuti 4000, et loco muneris duc. 2000 Pontifici post restitutionem Status integri una cum Castro Montis S. Petri de Alliis et aliis privilegiis solvenda. Dux Castri rogatur ut suscipiat sub sua protectione civitatem et populum, et commendet Card.li Farnesio filio suo, ut similiter faciat. Fit mandatum de  oblatione in personam Jo. Francisci et Oratorum.

Die Dominico 15 Dec.bris, D. Sebastianus Martius est Commissarius Pontificius pro classis contra Turcas provisione, petitque agentem Firmanum ad faciendum computum de grani dati solutione. Agitur de solvendo medio ducato D. Laurentio Altovito

Vicethesaurario, et de aliis debitis.

Die 18 exactores impositionum sunt Franciscus Valgarinus et ser Bartholomeus Giliutius.

Die Veneris 20 Priores sunt ser Nicolaus ser Antonii, Hieronymus Antonii Tinti, Baronus Eltocomando, Gaspar ser Sthephani, D. Marianus Pernensis, Joannes Tabor. Confal.rii D. Ludovicus Angelita, Joannes Antonii Scattoni, Baronus Berardini Eltuocomando, Franciscus Grassi, D. Philippus Coptius,  Jo. Paulus Montanus. Consules D. Vincentius Guerrerius S. B., Jo. Franciscus Eliseus Ca.i , ser Andreas Francisci notarius. Bancherius Camp.i Sebastianus Persimonis.

Die Dominico 22 Prior Priorum est ser Bernardinus Ludovici pro Caesare de Nobilibus prae (112) mortuo, eius collega die 6 legitur Jo. Jacobus Beneincasa, et die 17 Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus Orator a Vicelegato, et a Commissario grani retulit, nolle stare conventioni et contractu inter se et Communi Firmi inito, sed velle 300 salmas grani pro armata Pontificis, item denarios per mensem pro 4 vastatoribus mittenti ad Castrum Ecclesiae. Mittitur Romam instrumentum conventionis, et circa vastatores obeditur D. Alexander Pallantonius Locumtenens, seu Commissarius Legati die Jovis 26 iubet mittere Fabrianum ad Legatum 14 vastatores cum zappis, pichonibus, pani set rationem unius caloreni quotidiani, et pane, vino et sex bobus atque uno artifice de arte qualibet. Octavianus Azolinus mittitur Orator cum pecunia pro vastatoribus et caeteris praedictis.

Die Veneris 27 habentur litterae ab Urbe Peroctii Oratoris, qui Fulgineum Comitatus fuerat ducem Castri, et narratur Pontifex non contentari 6000 scut, sed velle 12000, ut retulit etiam Vincentius Lucae Matheutii, cui Romam redeunti datur mandatum pro Peroctio de promittenda d.ta summa, dummodo Status restituatur integer Firmanis cum Castro Alliorum, petita majori quae poterit dilatione. Hieronymus Branchadorus offert se ipsum, et Jacobum filium existentem penes Exc.mum ducem in beneficium publicum.

Die 28 in Concilio statuitur mittere Romam etiam duos de populo. Carta 75 ad 122.

Die 5 Januarii 1539. Michael Rubeus est Prior Priorum, mortuo Nicolao ser Antonii. Jo. Franciscus Pacharonus praesentaverat litteras commendatatias Ducis Castri in favorem communitatis, sed hiis non ostantibus Vicelegatus vult 14 vastatores, libras 600 panis, salmas 5 hordei, et quinque vini die quolibet, et sex boves aratorios cum tregiis a castra etc. Commissarius vero 300 salmas grani exspeditur pro 10 vastatoribus et 4 bobus rogando ne communitas de reliquo gravetur; quod nisi profuerit, mittatur ad Castro Orator, qui cum capitaneo Peregrino, mediante Stephano Columna impetret gratiam ab ipso Duce, et Legato. Cichus Berardini Tamburri subrogatur Janni eius fratri carnali defuncto. Filiis Jacobi Antonii Frictae conceditur nubere sororem extra districtum. Fratribus S. M.ae de Capodarcha dantur cementa pro fabrica conventus.

Die 6 confirmantur Provisores abundantiae Petrus Paulus Pervenantii, Vincentius Parrinus, Lucas Giliutius, Joannes Antonii Scattoni, Jo. Baptista Persanctis, Dionysius ser Antonii, Pierus Baccinus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam, Jo. Marinus ser Philippi, Georgius Antonius Sebastiani, (112v) Peregrinus Baccinus,  Taddeus Hieronymi, Dominicus Mathei, ser Bartholomeus Giliutius, Marinus Ciammogliea, Jo. Antonius Spachasasso, ApolloniusBaptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Jo. Andreas Paganelli, Baptista Laurentii, Cichus Descretionis, Hyppolitus Caesaris, Persanctes  Baptistae, Pierus Raynaldi.

Die 6 habetur buxulum vastatorum decriptum.

Die Mercurii 8 extat in civitate Vice Marescallus cum duobus equis ad expensas Communis cum ordine ut faciant executionem, nisi infra octo dies habent 300 salmas grani pro abundantia Romae. Mittitur cursor ad Ducem Castri pro commendantiis ad Summum Pontificem, ne graventur Firmani, attenta miseria civitatis, agitur de responso ad Episcopum Sorrentinum de offerendis pecuniis pro recuperatione Status, et de mittendo super his Oratore Duci de Castro; idemque agitur die 22, et die 24, quo Bartholomeus Massutius electus Orator commedatur Jacobo Branchadoro electo eius collegae. Carta 122 t.o ad 129.

Die 9 Februarii 1539 fit in civitate et portu descriptio grani, et de qualibet decina dantur duae salmae, excepta familiae provisione. Rogatur Commissarius recipere granum pro pretio currenti, ne Communitas gravetur.

Die 16 ser Caesar de Trevio donatur civilitate. Cives additi pro abundantia et materia grani sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Hieronymus Ufridutius, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Costantius Montanus.

Die 17 ex litteris Jo. Francisci Pacharoni Oratoris ad Commissarium volentem 300 salmas grani pro pretio flor. 3, fit mandatum eidem Oratori et Antonio Permathei consignandi et mensurandi etc.

Die mercurii 19 jubetur Bartholomeo Massutio, ut statim ac habuerit responsionem a Duce Castri de restitutione Status, et resolutionem, debeat Firmanis intimare, et quamvis non esset ad votum, non discedat ab Urbe sine voluntate Communis.

Die Jovis 20 Priores sunt Permatheus Nicolai Magistri Julii, Franciscus Leffectus, Lucas Hieronymi Matheucii, Antonius Ilionei, Vincentius Rictii Adae, Antonius Morphus. Regulatores Petrus Paulus Pervenantius Cast., Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis. Confal.rii Vincentius Gualteronus, ser Marianus Sanctis, Jacobus Bertachinus, Antonius Grana, D. Hieronymus Rosatus, ser Lucas Cordella. Consules Franciscus Sebastiani Cast., Falconus Joctus Pilae, ser Jacobus Vigoritus notarius. Bancherius Castelli non nominatur.

Die Sabbati 22 Antonius Permathei recepit a Commissaris (113) pretium integrum 300 salmas grani mensurandi sibi intra termina medii mensis Martii. Dicitur Bartholomeus Massutius pro suis negociis ab Urbe revocandus.

Die Dominico 23 Cichus Tamburrus Prior aegrotat. Litterae Bartholomei Massutii nuntiant Pontificem nullo modo reddere velle Castrum M.tis S. Petri de Alliis, et de reliquo velle solutionem talem, qualis a Communi Firmi fieri non poterit. Respondetur, ut declaretur a superioribus quomodo debeant solvi taxae, quod impositio vastatorum Anconae exigenda a Comitatu, et relicta, cum effectu exigatur, ut satisfiat creditoribus Communis; et habita responsione, sit in arbitrio Oratoris stare, vel redire, sed ante discessum supplicet Sanctitati Suae, ut dignetur dare modum aliquem in hac miserrima civitate vivendi cum quiete et aliqua satisfactione habitantium, ita ut appareat aliqua facies civitatis. Deputati sunt pro grano requirendo Jo. Marinus Casellus et Lucas Giliucius, Antonius Permathei, et Jacobus Angeli. Ser Bartholomeus Diliutius obtulit 300 salmas pro pretio flor. trium et bon. 30, accepto pretio per Commissarium soluto 900 flor., et habita de reliquo obligatione solvendo ad messem. Accipitur oblatio, cui fecit satis Jo. Franciscus Rosatus D. Manno Mannino de Florentia procuratori D. Sebastiani Martii commissarii, et refertur in margine ad diem 26 Maij.

Carta 129 t.o ad 155.

Die 2 martii 1539. Referente Jo. Francisco Pacharono Oratore, et monente Magistero Macilento Agrippa, mens Vicelegati est ponere Firmi Curiam Generalem Provinciae, et Magistero Macilento scribitur, ut alia die maneat Maceratae, et alloquatur Vicelegatum de modo tenendo pro consequenda praedicta Curia. Caesar Guarnerii, licet domum habeat solummodo Firmi, non habitat.

Die Dominico 9 Martii mittitur Romam ad Oratores pro Curia Generali Provinciae assequenda. Caesar Guarnerii dicitur Caesar Pompee. Vincentius Stabilis est depositarius. Fit a quolibet assignatio capitalium ex aeris sui, sed non allibratur domus propriae habitationis.

Die 10 electi ad ordinandam impositionem medii pro centenario fuerunt Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Persimon ser Pieri,  et ser Jo. Baptista Florellus ex civibus, de consiliariis vero Antonius Permathei, Jacobus Angeli, Apollonius Baptistae, et Jo. Andreas Paganelli.

Die 17 absente ser Bartholomeo Cordella procancellario, ser Lucas Cordella eius pater supplet in adunantia, qua sancitur scribere R.do D. Lucae Branchadoro, ut pro Firmanis gratias agat (113v) Duci Castri de protectione suscepta, et narret communitatem dolere nimis non posse plus offerre pro reintegratione Status, cum sit ad praesens reducta in maxima paupertate et miseria, et interim intuatur num possit aliquid haberi, et sciri quo tendat mens Pontificis circa res Firmanas.

Die 23 Franciscus Guerrerius est creditor Communis in flor. 2074; scribente Card.li Camerario, qui jubet satisfieri sub poena excommunicationis et interdicti, D. Hieronymus Bassus de Firmo commendatur pro Cinguli praetura. Magister Ansovinus Amoractus est electus praeceptor Anconae. Reducuntur salaria, et  nunctiari jubetur Pontifici, communitatem non posse retinere Magisterum scholarum  Cancellarium, neque residentiam Magistratus. Sancitur cum D. Luca Branchadori et D. Caesare da Raynaldis mittere Jo. Franciscum Pacharonum ad Pontificem et legatum pro habenda Curia Generali. Die penult. agitur de impositionis capitulis. De carnium provisione etc.

Carta 156 ad 172.

Die 21 Aprilis 1539 Priores sunt Pollidorus Cauctius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus ser Philippi, ser Lucas Cordella. Confal.rii ser Jacobus Pierius, Franciscus Leffectus, ser Theodorus Persanctis, Gaspar Evangelistae, Stephanus Azolinus, Berardinus Georgius. Consules Lucas Hieronymi S. M., Franciscus Laurus Flor., ser Bartholomeus Giliucius notarius. Bancherius Pilae Jo. Paulus Polidorus. Praesides macelli Cichus Taborrus, Nicolaus Dolcebene, Lucas Giliuctius, Ciriacus Ballucius, Baptista Jo. Adae, Tiberius Cauctius, Baptista Laurentii, Lucas Antonius Philippi pro mense Maij: Junii vero Jo. Marinus ser Cipriani, Franciscus Valgarinus, Bertholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Prosperus Galassius, ser Jacobus Palmerius, Dominicus Mactei, Constantius ser Petri.

Die 11 Maij Card.lis de Carpo legitur proxime venturus in Provinciam Legatus. Antonius Morphus dicitur affinis ser Bartholomei Cordellae cancellarii.

Die 28 Bartholomeus Massutius Orator ab Urbe retulit, SS.mum Dominum dedisse sibi benedictionem et promisisse in suo adventu in Provinciam restitutionem Status: D. Antonium Franciscum Alambardum de Trevio gessisse pro Firmanis apud Pontificem, et bonam habere dispositionem erga civitatem. D. Bernardinum Ruffum olim Firmi Gubernatorem et nunc auditorem Legati solvendum esse stipendio suo. D. Salvator Pacinus de Colle Gubernator Firmanus laudatur, et discessurus donatura militia et civilitate. D. Jo. Baptista (114) de Mareschalchis de Meldula est novus Baroncellus Firmanorum.

Die 1 Junii Mag.cus D. Vespasianus Petrellus de Trevio est novus Gubernator Firmanus. Mittuntur Oratores Maceratam ad legatum ad faciendum cum deputatis calculum Status de impositione medii ducati, et  habetur Bulla Pontificis de augmento pretii salis ad rationem 3 quatrenorum pro qualibet libra. Gravatur communitas de solutione equitum pro stativis. Ser Jo. Baptista Florellus deputatur Orator cum D. Gentile Billacqua, qui dicitur esse Maceratae.

Die 6 Junii Jo. Franciscus Rosatus destinatur Orator ad Concilium Provinciae et ad Legatum, ut promittat ratam suam de augmento salis, pro qualitate civitatis. Ser Trojanum Riccium cancellarius dicit compatrem suum fidissimum. Carta 173 ad 185.

Die … Junij 1539. Interseruntur quaedam paginae catalogi pertinentis ad sec. XV, nam nomina civium ibi conscriptorum leguntur ex eis, qui vivebant anno 1447. Cives autem sunt ser Cleriacus (leg. Clericus) ser Joannis, ser Joannes ser Colectae, ser Bonus Joannes ser Bartholomei, ser Antonius ser Marini, ser Gentilis ser Marini, deletur ser Persanctes Ioannis de Campo Fellonum, ser Ulixes ser Simonis, Baptista Francisci de Aceto, Nicolaus ser Simonis, Franciscus D. Ludovici, Alexander Antonii Georgii, Franciscus Ludovici Vagnoctii, Gaspar Antonii Cisci, Antonius Jacobi Silvestri, Petrus Nicolai Forti, Jacobus Forti, ser Gentilis Antonii alias Macini (leg. Mancini), ser Joannes Leonardus ser Antonii, ser Gaspar ser Vannis, ser Pierus eius filius, ser Baldaxar Rogierii, ser Leonardus Blasini, ser Bartholomeus Perocti, Nicolaus Joannuctii, Catharinus ser Dominici, ser Simon Jacobi, Andreas de Calvutiis, Simon ser Joannis Baccilis, Ser jacobus Vagnoctii Migiluctii, Gaspar Antonii Adae, ser Pierus Nicolai Sorichae, deletur ser Jacobus Nicolai Targae, Nicolaus Antonutii, deletur ser Joannes Bartolomei de Gructis, ser Jacobus et ser Franciscus Bartholomei (in margine recentiori charactere scriptum est 1350, sed nomina civium spectant ad aevum minus antiquum anno 1350, nam plerique vixerunt anno 1480) ser Piermatheus Gasparis Azolini, ser Baldaxar Lucentini Mathei Smannati, Simon Magri Francisci, Anselmus Joannutii, Joannes Petri de Calvutiis, ser Laurentius ser Colae, ser Barnabeus ser Colae, ser Dominicus ser Francisci de Serviliano, D. Paulus de Angelinis, Antonius Nicolai Cripstofari, ser Lippus (114v) Gentilini, ser Blasius Gentilini, Perus Marinus Petri Stephani, Marcillinus D. Nicolai, Gabriel Lippactii, Mattheuctius Colae, ser Angelus Nicolae de Petritulo, D. Joannes Novellus, ser Marinus ser Andreae, ser Lanciloctus ser Francisci Fortunati, Pernicola Nicolai, Evangelista Vagnoctii Corraductii, Nicolaus Sabioni, D. Andreas, et D. Marius suus frater, D. Antonius de Pedibus, Andreas Nicolai Biselli, deletur Petrus Stephani, D. Johanne Antonius Joannis Campilecii, ser Simon Pauli, Antonius Franciscus Joannis Matheuctii, Perthomas Ludovici de ……..  Postea legitur = iuxta …dicitur  D. Angeli, suffragiis exceptum  faventibus 22, contrariis 11. (forsan et cathalogus conscriptorum in Franciscum Sfortiam qui eum Firmi eicerant: character ad illam pertinet aetatem). Reditur ad mense Junij 1539, et D. Nicolao Pacharono consulente, non mittuntur Oratores ad turbandam mentem Pontificis in caussa salis, sed Maceratam ad supplicandum, ut exgravetur communitas tot impositionibus. Camillus Ciminus producit listam civium impositionibus gravatorum, quorum bona tenentur a Camera Apostolica. Fit capella Conceptionis a Fratribus S. Francisci super portam civitatis.

Die Veneris 20 Junij Priores sunt Jo.Baptista Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensiss S. B. Dominicus Lucae Camp.i. Confal.rii Jo. Marinus ser Cipriani, D. Pompejus Azolinus, Dionysius ser Antonii, Colangelus Ilionei, Bonifatius Riccius, Hieronymus Morronus. Consules Stephanus Azolinus S. B., Jo. Paulus Montanus  Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. Martini Pierus ser Thomae. Praesides macelli pro mense Julii, Jacobus Francisci, Hieronymus Patriarcha, Baronus Eltocomando, Ludovicus Francisci, Jo. Ludovicus Emilii, Cichus Pupi, Dominicus Cruciani, Nicolaus Antonii Cavalerii Augusti, Pierus Baccininus, Baptista alias Cioctus (Adam), Gilbertus Guerrerius, Antonius Ludovici, Iacobus Ceteronus, Permartinus Petripauli, Marconus Mag.tri Innocentii, Jo. Antonius Antognicti.

Die Dominico 29 rogatur D. Mannus ut concedatur franchitiam pecudum communitati Portus pro macello datam a Communi Firmi. Carta 187 ad 196.

Die 20 Julii 1539 Jo. Baptista Morronus Orator ad Legatum cum ser Jo. Baptista (115) Florello retulit pro impositione medii ducati extimanda esse bona immobilia aequa lance inter civitatem et Comitatum, et solvendos de 700 flor. 100 a civitate, quae si debitrix  restet, solvat expensas extimationis, si secus, solvat easdem Comitatus. Item ser Franciscum Capotostum exactorem impositionis vastatorum Anconae debere rendere computum Communi Firmi de sua administratione: cives habentes possessionem in Comitatu conducere posse granum suum ad civitatem. D. Bernardus Machiavellus est commissarius Pontificius pro medio ducato. D. Jo. Baptistae Pontano olim Gubernatori Firmano scribitur.

Die Dominico 27 ser Bartholomeus cancellarius reddit Orator Legati. Communitas Fabriani petit a Firmanis commendari suos carceratos Legato.

Die 30 venit commissarius extimator bonorum immobilium. Carta 197 ad 202.

Die 1 Augusti 1539. Turcus Manentis et Vincentius Massutius se obligaverant pro 100 flor. solvendis D. Bernardo Machiavello. Assistentes commissariis extimatoribus Sebastianus Savinus, Antonius Morphus, et Antonius Grana.

Die 2 deputati cives pro impositione Octavianus Azolinus, D. Pompejus Azolinus, Bartholomeus Azolinus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha. Populares Piermartinus Petri Pauli cum Jacobo Angeli, Constantius ser Pieri cum Nicolao Antonii, Polonius Baptistae cum Dominico Merloni, Antonius Permathei cum Baptista Adami, Cichus Discretionis cum Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius cum Hyppolito Caesaris.

Die 3 dicitur Oratoribus Comitatus, ut congreget Concilium Generale omnium castrorum, ut moris erat omnium castrorum, ante separationem, quando communitas transmittebat quator cives pro implendis amicabiliter negociis etc. Interim extimantur bona stabilia civitatis.

Die 9 extimatores frugum sunt Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus.

Die Sabati 16 habentur litterae D. Caesaris de Raynaldis de compositione pro restauratione Status Firmani.

Die 17 fit mandatum in D. Pompejum Azolinum de promettendo curam Pontifice non ultra summam 15000 scut. pro reintegratione Status cum privilegiis, introitibus, et Castro Alliorum etc.

Die Mercurii 20 Priores sunt Baptista Nicolai Crysostomi, Baptista Cichi Billini, Brtholomeus Massutius, Baptista Permarini Adae, D. Vincentius Guerrerius, Dominicus Lucae. Confal.rii Pernicola Antonii,  ser Persimon ser Pieri, Lucas Hieronymi, Franciscus  (115v) Laurus, Dionysius Paparoctius, Gilibertus Guerrerius . Consules D. Gentilis Billacqua, Jo. Paulus Polidorus, et notarius ser Dorias Marini. Bancherius Flor.  Baptista Permarini Adae. Praesides macelli pro mense Septembris Baptista Nicolai Chrysostomi, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Jacobus Mancinus, Baptista Pacharonus, Persanctes Baptistae, Hippolitus Caesaris, Joannes Spinelli, Thomas Migni. Octobris, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Peregrinus Baccinus, Constantius Montanus, Stephanus Arcioni, Pierus Raynaldi, Felix Antonii, Dominicus Merloni.

Die 22 scribentibus D. Persancte Carpino, et D. Caesare de Raynaldis, e D. Fiscale,

Pontifex infra mensem aderit in Provincia, et infra octo dies discedet ab Urbe. Consulitur Card. lis de Carpo Legatus,  et expectatur adventus Sanctitatis Suae Perusium.

Die 23 Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus extimarunt salmam grani in flor. 6, hordei flor. 3 bon.20, speltae flor. 1 bon. 32 ad gabellam communem.

Die Dominico ult.o Augusti agitur de debitis Franciscus Saracini (se)nex dispensatur a Concilio. D. Antonius Vechinus commorans in civitate Anconae est commissarius Pontificius super augmento salis. Baronus Altocomando legitur filius Berardini.

Carta 202 t.0 ad 222.

Die 2 Septembris cives et consiliarii electi pro abundantia  sunt Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jo. Jacobus Mancinus, Felix Pacharonus, D. Franciscus Clarellus, Lucas Hieronymi, Jo. Antonius Adam, Permatheus Rachamatorus, D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Permarinus Petripauli, Jacobus Angeli, Constantius ser Pieri, Nicolaus Antonii, Polonius Baptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Baptista Adam, Cichus Discretionis, Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius, Hyppolitus Caesaris.

Die Venerii 12 sancitur mittere Oratores de regimine et de populo Camerinum ad pedes Pontificis rogaturos reintegrationem Status Firmani.

Die 19 agitur de munere faciendo Pontifici.

Die 25 Oratoribus Macerata scribentibus respondetur ut curent audientiam a Sua Sanctitate.

Die 29 Octavianus Azolinus unus ex Oratoribus rediit, et petit an revocandus sit unus ex Oratoribus. Respondetur, ut omnes sequantur Summum Pontificem.

Die 2 Octobris redierunt D. Hieronymus Rosatus, et D. Pompejus Azolinus Oratores,  qui referunt audientiam habitam a Pontifice, et mittandum esse Oratorem pro re

conficienda Camerinum ad SS.mum D.num. Deinde leguntur (116) nomina civium, qui 2 Martii statuti fuerant pro executione pecuniae Maceratam mittendae qui sunt Franciscus Leffectus, Lucachius, Antonius Ilioneus, Vincentius Ricii, Antonius Morphus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis, D. Petrus Simon Patras, ser Trojanus Riccius, Bartholomeus Massucius, Dionysius ser Antonii, Ludovicus Vincus, Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Marianus Pernensis, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha, Permatheus Raccamatorus, ser Marianus Carpinus, Antonius Matheutius, Pieretius Jo. Ludovici, Felix Pacharonus, Perdominicus Polisena, Franciscus Calabriae, Vincentius Ursini, Evangelista Gasparis, Falconus Joctus, Perotius ser Thomae, Ciottus Adam, Stephanus Azolinus, Dominicus Lucae, Lucas Giliutius, ser Theodorus Coluctius, Franciscus Eliseus, Berardinus Gagius, Philippus Manfronis, Bonifacius Riccius, Baptista Caprinus, Pernicola Fassica, Baptista Pacharonus, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Franciscus Pacharonus, Baptista Laurentii. Inter solutores vastatorum leguntur Vincentius Adam, Jo. Andreas Cialochonus, Jacobus Angeli, Jacobus Aurifex, Vincentius Foleciani, Julius Colae Pasqualicti, Cichus Bizarrus Cisci, Hieronymus Caroli, ……….. Gentilis Spetioli, ……… ser Stephani, ……….. Compagnutii, Thomas Pieri Caesaris, Constantius Aurifex, Thomas Mag.ri Joannis, Jo, Jacobus Pacinus, Baptista Ciottus, et Baptista Adami, Theseus Nicolai, Stephanus Arcioni, Hieronymus Joannis Georgii, Cichus Andreae Mitis, Permatheus Nicolai, et alii qui alias nominati sunt.

Die Mercurii 10 Septembris venit Firmum D. Antonius Franciscus Rambardus de Trevio missus a Pontifice, qui hodie, vel cras, est Roma discessurus, et monet Firmanos esse eiusdem bonae mentis de restituendo Statu, et civitas disponatur in eius adventu ad petitionem et ad oblationem de solvenda parte compositionis in pecunia numerata.

Die Jovis 11 Septembris D. Antonio Francisco de Trevio offeruntur pro Pontifice ad compositionem faciendam duc. 4000 infra terminum duorum mensium, vel 40 dierum post possessionem reintegrationis. Baptista Cichi Bellini Prior dicitur Baptista Francisci.

Carta 222 t.o ad 236.

Die 5 Octobris 1539 Federicus Vincus, et ser Trojanus Riccius obtulerant capitula pro abundantia civitatis. Sancitur ut quilibet civis, excepto grano ad usum familiae, teneatur dare salmas duas grani pro qualibet decina, unam pretio currenti, aliam pretio carnis priori.

Die 20 Mag.ci D.ni Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici. Regulatores (116v) Baptista Nicolai Chrysostomi, Hieronymus Assaltus, Jo. Marinus Bonvicinus, qui per errorem dicitur Camp.i, cum sit contratae S. M. Confal.rii Petrus Paulus Pervenantii, Perantonius Mancinus, Pierus ser Thomae, Jo. Jacobus Benincasa, D. Pergentilis Spetiolus, Joannes Tabor. Consules, Vincentius Adam S. M., Antonius Ilioneus Flor., ser Dorias Marini notarius. Bancherius ser Bartholomeus Persimon Marini.

Die 26 agitur de fidejussionibus pro abundantiae provisione deputati sunt Bartholomeus Massutius, D. Hieronymus Rosatus, Antonius Morphus, D. Franciscus Clarellus,  Octavianus Azolinus, Permatheus Raccamatorus,  Lucas Matheutius, Jo. Jacobus Mancinus, Jacobus Angeli, Antonius Permathei, Piermarinus Petripauli, Baptista Laurentii, Dominicus Merloni. Receptores grani sunt Peregrinus Baccinus, Jo Marinus Casellus, Jacobus Franciscus, et ser Jacobus Palmerius.

Die 23 Novembris fit amplum mandatum D. Pompejo Azolino Oratori Firmano ad Pontificem ad componendas res Status Firmani etc.  Ill.mo D. Sfortia de Cervara erat capitaneus equitum levis armaturae Pontificiae. D. Pompejus Azolinus intuitu Ill.i D. Octavii de Farnesio commedatur medicum phisicum Mag.cum Augustinum de Nursia, et communitas Ofidae Mag.cum Florium Vitalem de Monte S. Mariae in Lapide. Ser Trojanus Riccius Orator ad Legatum obtinuit solvere posse stativarum denarios, pro ratae divisione mense quolibet. Promittitur recognitio Duci Castri et aliis negociantibus rem Firmanorum apud Pontificem.

Die …… D. Pompejus Azolinus Orator Romae erat. Camillus Ciminus depositarius et exactor reddit computum. Communitas causam habet cum Hieronymo Ancileo. Profidetur satisfaciendo D. Berardino Ruffo. Carta 238 ad 247.

Die 2 Decembris 1539. Bancherius quidam Romae poenitentia ductus vult reddere Communi Firmi ducatos aurei 723 scut. 7 acceptos pro usuris et expensis indebite exactis sub annis 149.., 1499 et 1502.

Die Mercurii 3 sacerdos Ordinis Heremitarum S. Dominici obtulit praedictam restitutionem faciendam a duobus bonis viris Florentinis, qui volunt fieri debitores petita dilatione solutionis. Deputantur ad agendum cum praedicto sacerdote D. Hieronymus Rosatus, Baronus Eltuocomando, Ludovicus Vincus simul cum Gubernatore. D. Mannus nuntiat se in praeceptis habere de vendendo sale cum augmento trium quatrenorum. Jo. Franciscus Pacharonus est germanus Jo. Nicolai.

Die 14 ex praecepto Legato panis de grano communis non venditur nisi pauperibus.

Die 20 Mag.ci Priores sunt (117) Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Marinus, Vincentius Tortus, Hieronymus Ufriductius, Antonius Vechius, Jo. Paulus Montanus. Confal.rii, ser Nicolaus Sabinus, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Bernardinus Evangelistae, Contes Acetus, Alexander Morronus. Consules, Marinus Cordella S. B., Jacobus Guerrerius Camp.i, ser Perius Marini notarius. Bancherius Campiletii Nicolaus Dolcemele.  Pro Vincentio Torto vacante ex appicciolatis adducitur Gentilis de Nobilibus.

Die 22 redierat D. Pompejus Azolinus Orator ad Pontificem et ad Ducem Castri, et habentur litterae D. Antonii Francisci Alambardi de Trevio. Consanguinei D. Jacobi in Gabia commendant eum Communi Firmi.

Die 25 remittitur in Urbem D. Pompejus cum Antonio Permathei, suffragatis etiam Persancte Baptistae, Baptista Adami, et ser Jacobo Palmerio.

Die 26 Vicus de Monturano mutuaverat pecuniam D. Pompejo, et Matheus Marci oleum dederat Communi. D. Tiberius Corradus de Petritulo tulerat Romam litteras et mandatum pro Oratore. Ser Bartholomeus coadiutor  erat electus ad officium Montis Pietatis Fabriani. Mag.ter Macilentus dicitur bone memoriae a Mag.stro Grifone Macilenti filio.  Carta 248 ad 258.

Die Martis penult. Decembris 1539. Relictae sunt 4 paginae non scriptae. Character scribae diversus est, non legitur tamen  nomen novi notarii. Oratores castri Lauri condolent, quia nonnulli Oratores Statum dixerant Summo Pontifici nolle castra olim Comitatus Firmani redire sub gubernio Firmanorum, et negat communitas Lauri se id commisisse Oratoribus, asseritque se redire libenter et paratam esse ad destinandos Oratores ad SS.mum etc.

Die Veneris 2 Januarii 1540. Idem ut supra exponunt Oratores Serviliani, et Oratores ituri ad SS.mum D.mum pro reditu sub gubernio Firmi sunt ser Baptista ser Cipriani, et ser Baptista de Discretis. Eodem die Orator Fancavillae idem assert pro sua communitate.

Die Sabati 3 idem exponuntur ser Paulus Ronalducius de Petritulo potestas Turris Palmarum et Vincentius Moriconus Oratores Turris Palmarum.

Die Dominico 4 ser Julius de lo Abate, et Joannes Jacobi Natalis Oratores Campi Fullonum eodem exposuerunt. Item ser Melchior Berardini et Caesar Jacobi Oratores Monturani.

Die Martii 6 id ipsum asseruit ser Gervasius Loritus Orator Massignani.

Die 18 confirmantur capitula abundantiae Federici Vinci et ser Trojani cum moderationibus (117v) Camilli Cimini. Providetur de pecuniis D. Pompejo Azolino Oratori in medici concurrentes pro primo et secundo sunt Mag.ter Gismundus de  Pergula, Mag.ter Andreas de Ripa Transone, Mag.ter Modestinus de S. Elpidio ad Mare, Mag.ter Nicolaus Flaccus. Ser Jacobus depositarius solvit Maceratae D. Berardino Ruffo.

Carta 263 ad 270.

Die Dominico 15 Februarii 1540. Oratores D. Pompejus et Antonius, qui alibi dicitur Permathei filius, hic vero Vigoritus, redierant ab Urbe. Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato. Gubernator Status monet Firmanos praeceptum haberi a Vicelegato, ne cives recipiantur in castris. Magister Isolarius de Amandula medicus Fabriani, Mag.ter Gismundus de Pergula, Mag.ter Nicolaus de La Fossa concurrunt pro officio medici sed obtinuerunt Magister Augustinus de Nursia, et Mag.ter Augustinus de Monte Gallorum aequalia suffragia. Mag.ter Nicolaus Flaccus medicus habet 10 flor. mensiles. Ser Polonius ser Luciani de Petritulo, et ser Venturoctius Solimanus de Monte Falconum solverant pro Communi Firmi flor. 70 pro residuo medii ducati commissariis Antonio Morpho, Antonio Granae, Bastiano Savino. Sancitur non amplius curare Status restitutionem, quia pecuniae desunt, et ipsa penuria pecuniarum operabitur talem effectum.

Die 20 Priores sunt Franciscus Valgarinus, D. Pompejus Azolinus, Pierus ser Thomae, Magister Julius Latinus, Fabritius Berterami, Constantinus Montanus. Confal.rii Polidorus Cautius, Felix Pacharonus, Troylus Pacharonus, Baptista Permarini Adae, Hieronymus Emilianus, Caesar de Nobilibus. Consules Joannes  Mag.stri Marii Cast., Andreas ser Salvicti Pilae, ser Torius Marini notarius. Regulatores, Antonius Grana Flor. D. Dominicus Rictius S. B., Felix Guerrerius Camp.i. Bancherius deest, finito iam bussulo. Pro Fabritio Berterami vacante extractus est appicciolatus D. Jo. Franciscus Piconus.

Die Mercurii 25 venit ab Urbe Maceratam D. Legatus, et ordinatur Orator de eumdem congratulando de reditu et lamentando de prohibitione conversationis civium per comitatum. Magister Hilarius fuerat electus, et noluit acceptare, Magister Augustinus de Nursia confirmatur. Ser Antonius Latinus obtinet locum Magistri Julii sui patris, Jo. Franciscus Piconus de S. Angelo locum Fabritii D. Caesar  frater carnalis Joannis Magistri Marii defuncti obtinet locum fratris. Locus Caesaris de Nobilibus defuncti non datur filio, quia impeditus erat, sed extrahitur ex bussolo (118) appicciulatorum, deest vero nomen. Caesar Felicis Guerrerii ponitur loco patris mortui, sed in Regularia eligitur Jacobus Guerrerius frater carnalis Felicis. Carta 270 t.o ad 280.

                                                                 Rubrica                                                            

Libri 70 Cons.a Cer.te 1540 -1547

Die 12 Decembris 1540 desunt reliqua pertinentia ad Cernitas et Consilia Firmana a die 25 Februarii 1540 ad diem usque 18 Februarii 1543: per integrum triennium Liber vero hic, quem compendio damus, divisus est in duas partes, quarum prima a die 12 Decembris 1540 ad diem usque 24 Februarii 1547. Pertinet ad Statum Ecclesiasticum castrorum quae Paulus III abstulerat Firmanis; altera vero ad Firmanos spectat a die 21 Augusti 1549 ad 24 usque Aprilis 1561, quae pars inserenda erat Libro 86, vel sequentibus. Pagina prima rogata est ab Apollonio Cataldo de Petritulo Canc.rio Status castrorum tempore primi officii Conservatorum Status, ser Joannes ser Antonii Martialis de Petritulo, ser Pauli ser Vannis de S. Angelo, ser Marini ser Joannis de Marano, ser Marii Carpini de Ortezano, ser Perjacobi Bentivenga de Morisco, et ser Petri Francisci de Monte Giberti sub Gobernatore Generali Status Mag.co D. Philippo Bonagratia de Piscia equite aurato comites que Palatino, qui coepisse dicitur officium semestre Kal. Septembris, D. Franciscus Cuzerinus legitur Orator totius provinciae ad Urbem, D. Laurentius Mari petit debita Status de gabellis. Concilium tenetur in sala Palatii Moliani. Pinguntur in omni terra Status insignia D. A. Card.lis de Farnesio per Mag.trum Hieronymum Faventinum. Rev.us D. Caesar de Nobilibus de Monte Octono legitur consultor, notarius vero Concilii est Jo. Dominicus Fortunatus de Fallerono. Carta 123.

Die 21 Februarii 1541 Concilium cogitur in Monte Ottonum in aedibus residentiae Gubernatoris Generalis, qui propter aegritudine iturus est ad balnea, et sindicatores eius sunt D. Baptista Mancinus de Rapagnano et ser Tiburtius Jacobi de Aquaviva. Consultor est ser Paulus Montanus de Monte Ottono. D. Michael Angelus Thomassinus cum litteris Card.lis de (118v) Farnesio iubet fieri depositariam Status. Conservatores futuri sunt ser Paulus Montanus de M. Octono, ser Baptista ser Marinangeli de Serviliano, Mag.ter Jo. Gualterius de Gualdo, Octavianus Evangelistae de Turri S. Patritii, Nicolaus Soselle de Petriolo, ser  Jacobus Saxinus de Smerillo. Cancellarius est Gentilhominus Castallius de Castignano asculanae diocesis. Carta 4, 5, 6, 7.

Die 6 Martii 1542 aegrotante in lecto eodem Gubernatore, et adsistente D.Matheo Gazio legum doctore de Castigliono Aretino auditore fit Consilium Status in Monte Octono. Fautores Status castrorum sunt Mag.cus Petrus Antonius, et R.dus D. Vincentius de Monte Politiano, D. Franciscus Bonagratia procurator in Urbe. Plurimae paginae relinquuntur non scriptae.

Die 19 Aprilis sub Mag.co D. Berardino Ruffo de Furcia Gubernator in Monte Octono habetur Concilium. Agitur  lis contra communitatem Montis Fortini ut solvat omnia  pedagia. Vel reconoscat Statum, contra Montem S. Mariae in Georgio. Pompeus dicitur Cancellarius.

Die ….. D. Flamminius Ruffus legitur auditor Gubernatoris.

Die ….. Junii dicitur olim Mag.cus Maffeus de commissione Card.lis Farnesii tunc protectoris Status licentias de se D. Nicolam Spetiolum tunc Oratorem Status. Conservastores futuri sunt ser Julius Colai de Petritulo, ser Nicolaus Angeli de Fallerono, ser Ciccus Marculini de Marano, ser Vincentius Moriconus de Turri S. Patritii, ser Marcus

Joannis de Francavilla, ser Marinus Georgii de Collina.

Die …. Ser Franciscus Fabrictus est depositarius Status. Rev.dus D. Con……….. dicitur vicarius Episcopatus, qui monetur de residentia, iuxta tenorem Brevis Pontificii intra Statum. Assistentes in negociis D. Gubernatori sunt D. Camillus Milanus de Lauro, D. Caesar Moriconus de Turri S. Patritii, D. Nicola Spetiolus de S. Angelo, D. Baptista Mancinus de Rapagnano. Carta 7 ad 31.

Die 21 Augusti 1541 agitur de debitis Status, et de querelis factis contra Card.lem de Carpo et contra Gubernatorem.

Die 25 Septembris Card.lis Carpo protector Status fuerat apud Summum Pontificem accusatus ab eisdem Status Oratoribus. Repetuntur a Card.li praedicto pro eodem pretio vectigalia vendita ser Berardino Salemonio pro notariis Status. R.dus D. Michael Angelus Thomassinus est depositarius dativae ordinariae.

Die 22 Decembris D. Nicolaus de Monaldensibus de Urbe Veteri est Gubernator Status,

(119) ser Paulus Montanus rediit Orator a Summo Pontifice, et multa obtinuit. Debita Status sunt flor. 600 et ultra. Ser Ventura Solimanus de Monte Falconum nomine Sindicorum Communis Firmi petit scomputum suae obligationis. Tollitur frequentia Concilii adunandi. Advocatus et Cancellarius Status, relicto depositario. Carta 32 ad 37.

Die 19 Septembris 1536 Marinus Ruffus de Collina causarum civilium Status Ecclesiastici in Piceno fecit propositionis Mag.cus Episcopus et Comes D. Caesar Rannuccius Patricius Romanus est Gubernator Status et Mag.cus D. Antonius Franciscus Puzolus auditor Paulus III dicitur esse Perusii.

Die 16 Januarii 1547 idem Marinus Ruffus proposit sub eodem D. Caesare Gubernatore

Card.li Sancti Angeli est Legatus in Provincia. D. Paulus Constantinus Romae debet

expedire Breve salariariorum. Laudatur ser D. Christophorus de Soriano, Baroncellus de

bene gesto officio. Gubernator iturus est Romam.

Die 24 Februarii 1547 eodem Marino Ruffo proponente, D. Paulus Constantinus dicitur de S. Andrea, et fuit Romae Orator. Carta 38 ad 43.

Die 21 Augusti 1559 in sala Aquilae cogitur adunantia Firmanorum pro pace, et justitia manutedenda in civitate et Statu Firmi sub Mag.co Druso Forlano Gubernatore eiusdem civitatis et Status. Cives adunantiae sunt D. Raphael Pernensis, D. Franciscus Mancinus, D. Paulus Constantinus, D. Jacobus Fratadocchius, D. Felix Aurelius, D. Petrus Simon Thibaldus, Joannes Antonii Scattoni, Cicchus Tabor, Lucianus Carpinus, Troylus Cordellae, Tullius Martellus, Fatius de Fatiis, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Guidus Vincus, Aurelius Pacharonus, Silvester Petri Pauli, ser Hieronymus Victorius, ser Melchior ser Jo. Thidei, ser Pompilius Partinus,  Anton Vincentius Sabinus, Hieronymus Anetinus, D. Gentilis de Nobilibus, D. Caesar Lisius, Baronus Iltuocomando, Antonius Stephani Vecchii, Hieronymus Falconus, Constantius ser Stephani, Magister Laurentius Albinus, Hippolitus Riscottonus. Agitur de abjiciendis inimicitiis a memoria, tollendisque rixis et questionibus, ne fiant conventicuale. Petitur a Sacro Collegio favor etc. Ponuntur custodiae in Turri. Vicariis castrorum jubetur invigilare etc. Mittitur (119v) nuncius cum litteris Oratori Firmano Romae existenti, ut Statum juret obedientiam et fidelitatem Card.libus cum petitione castri Alliorum, praecipue  in necessitatibus sedis vacantis etc.

Die 22 iisdem praesentibus D. Acchille, Thoma Liverveti, Ciccho Eliseo, Antheo Magistrelli, D. …….bris Fratadocchius legitur Fradeutius, D. Caesar Lisius, dicitur Ilius. Reparuntur moenia civitatis, claudantur portae S. Catherinae, S. Juliani, et Crucifissi, apertis tantum S. Francisci, et S. Marci. Inimicati, et illi inter quos patratum est homicidium mittuntur extra civitatem, rogaturque Etc.mum  Aprutii vicerex, ne permittat banditos existentes in sua jurisditione accedere ad partes nostras, nequid mali perpetrentur.

Die 23 D. Acchilles dicitur Giuluctius Hieronymus Anetinus dicitur Aretinus: cives electi ad suadendum interessatos in inimicitiis ut sponte recedant a civitate, sunt D. Petrus Simon Thibaldi, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Baronus Iltuocomando, Antonius Vincentius Sabinus, Guidus Vincus. Interessati vero in inimicitiis sunt Jo. Paulus et fratres de Nobilibus, Cap.s Octavius et fratres de Adammis, D. Julius Rictius et filii, Theseus Morronus, fratesque carnales et nepotes, Vincentius Paccharonus, Cap.s Vecchius de Vecchis, D. Jo. Baptista Flaccus, Diomedes Paccharonus, Rogerius Nicolai. Propter obitum Pontificis transfertur in dictum Gubernatorem facultas et auctoritas cum robore firmitatis agendi per communitatem Firmi.

Die 25 habetur in adunantia Cicchus Bertacchinus. Mittuntur extra civitatem propter timorem inimicitiae Theodorus de Adammis et fratres, Alexander de Getinellis et fratres, Sebastianus Paccharonus et sores eorum ut sponte recedant, sunt D. Petrus Simon Thibaldus, Sebastianus Sabinus, Baronus, D. Gentilis de Nobilibus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Vincentius Sabinus.

Die 26 Rogerius Nicolai dicitur Rogerius Monnus.

Die 29 in adunantia habetur etiam Jacobus Persanctis Sabini, et Hippolitus Caesaris. Carta 1 ad 11.

Die 1 Septembris 1559 Hieronymus Aretinus dicitur Ariatinus, et die 10 Aretinus; Anton Vincentius Sabinus legitur Adon Vincentius. Fiunt vigilae de nocte in Palatio D. gubernaroris. Sebastianus Sabinus dicitur D. Bastienus. Capitanei contratarum electi sunt pro custodia civitatis D. Gentilis de Nobilibus, Giottus de Giottis, Bastianus Sabinus, Ciottus (120) Adam, Aurelius Pacharonus, Lucas Guerrerius.

Die 11 petente Gubernatore vocantur milites de Statu Firmano pro quiete civitatis.

Die 16 imponitur stipendium  militum. D.Eusebius Severinus legitur creditor Communis, de cuius impositione solvitur tertia pars stipendii pro civitate, duo tertia solvuntur a Statu Firmano.

Die 27 Vincentius Azolinus habetur Regulator.

Die 6 Octobris cum Hieronymo Arietino legitur in adunantia Hieronymus Caroli dicitur accidisse quoddam mali, et providetur custodiae civitatis, ac fidejussionibus, et ne cives interessati existentes extra civitatem discedant a castris.

Die 29 Octobris inter cives adunantiae legitur Franciscus Confectus, Vincentius Adae, Antonius Pacharonus, Jo. Baptista Antonuctius. Dicitur creatio Pontificis tendere in longum.

Die 11 Decembris legitur cernita civium numero 60; et adunantia deputatorum numero 36. Inter alios leguntur Felix Thomae Pieri, Cicchus Discretionis,ser Hyppolitus Flammae, ser Cicchus Dominici, Jacobus Francisci Sabini, ser Antonius Ciminus, Julius Pacharonus, Horatius Pacharonus, cum aliis supranominatis. Carta 12 ad 18.

Die 1 Octobris 1559. Relictae sunt paginae non scriptae. Carta 19 ad 34, quae continere debebant Concilium de modo regendi Statum, de quo legitur ultimum consultum D. Andreangeli Francolini de mittendis commissariis ad loca suspecta, et potestatibus, qui faciant descriptionem buccarum et frumenti, et curent ne fiat extractio frumentorum.

Die 2 in adunantia civium habentur D. Pomponius Morphus, D. Andreangelus Francolinus, D. Hieronymus Chrisostomi, D. Franciscus Assaltus, Federicus Vincus, Troylus Cordella, Maximus Ber.i, ser Franciscus Carellus de Moliano, ser Tiburtius Cruciani de Aquaviva, ser Franciscus ser Dominici de Fallerono,  ser Federicus Massuctii de Serviliano, ser Thomas Massuctius de Serviliano,  Orator Petrituli, ser Hyppolitus Flamma, ser Servulus Icicchiae de Turri S. Patritii, omnes conciliarii.  Hi vigore decreti Concilii Generalis agunt de caritate frumenti hoc anno reparanda, pro pecuniis Oratoribus Romae dandis, et accipiendis de supravantiis librorum D. Eusebii Severini. Cum D. Julio Rictio eligitur Orator D. Felix Aurelius, suffragatis etiam D. Pomponio Morpho. (120v) D. Andreangelo Francolino, D. Achille Giliutio Orator de comitati ser Persanctes Factoribus de Lauro, suffragiis datis etiam ser Tiburtio Cruciani de Aquaviva.

Die d.a ser Thomas Massuctius dicitur de Collina, ser Franciscus Polidorus de Massignano, Jacobus de Veteribus cum civibus fecerunt commissiones D. Eusebio Severino de denariis communitatis  commissariis mittenti per Statum de abundantia curanda ac servanda.

Die 3 agitur de abundantia. Ill.mus Antonius Lentius recollegerat frumentum Episcopatus et obtulit negotiatores cum eo declarantur Vincentius Azolinus regulator, D. Pomponius Morphus, Aurelius  Pacharonus, D. Achille Giliutius, D. Tiburtius Vivianus, ser Hyppolitus Flamma.

Die 4 cum civibus adunatis jam nominatis alibi legitur ser Fabius Filetius de Moliano.

Habentur litterae Sacri Collegi ad Firmanos cum licentia agendi etc.

Die ……………….. dicitur R.mo Grillo, ut quamprimum mittat suum nipotem officium Capitanei.

Die 15 D. Eusebius Severinus erat depositarius Communis Firmi. Ser Hieronymus Fidelis petit officium in Provincia et Jo. Baptista Boncius petit extractionem grani de Petritulo. Carta ………………..

Die 5 Novembris 1559. Inter cives adunantiae leguntur ser Cicchus ser Dominici, Bartholomeus Massuctius. Gubernator Provinciae erat Rechaneti die 1 Novembris et scribit de extractione frumenti R.mi Episcopi Firmani. Item agens civitatis Bononiae produxit litteras Card.lis  Camerarii pro extractione 30 salmarum grani. D. Jo. Baptista Boncius est venturus Firmum ad extrahendum frumentum per mare. D. Hieronymus Bonvicinus Orator ………. Gubernatore Provinciae retulit …………., ut Firmun invitetur.  Actores pro negociis publicis cum R.mo. D.no sunt D. Pomponius Morphus, D. Paulus  Constantinus, D. Andreangelus Francolinus, D. Felix Aurelius, ser Hyppolitus Flamma, ser Cicchus ser Nicolae. Curatur ut discedat Capitaneus ………….et ne extrahatur frumentum.

Die 12 ser Cicchus ser Dominici legitur consultor de Fallerono nomine Status.

Carta 45 t.o ad 53.

Die 7 Martii 1560 in adunantia legitur D. Hieronymus Rosatus, Jo. Paulus Montanus, et licentiantur deputati Status pro minori dispendio. Negantur copiae (121) scripturarum D. Druso Forlano petenti,  quia prohibentur sine publica licentia. Deinde habetur die 13 Decembris 1559 cum nominibus civium pro defensione justitiae electorum, qui sunt Jo. Franciscus Fanellus, Silvester Petri Pauli, D. Felix Aurelius, Hieronymus Folianus, Tullius Martellus, Antheus Magistrellus, D. Franciscus Mancinus, Joctus de Joctis, Horatius  Baptistae Paccharoni, Hieronymus Arietinus, Fatius de Fatiis, D. Angelus Paganus, Baromus Eltocomando, Jo. Baptista Sabinus, Marius Marianus, D. Achilles Giliutius, Jacobus Persanctis Sabini, Pernicola Sabinus, Baptista Permarini Adae, Bastianus Racchamadorus, Jo. Franciscus Vulpactius, deletus est D. Paulus Costantinus, Antonius Stephani Vecchie, deletus est Maximinianus Berardini, D. Raphael Pernensis, Federicus Vincus, deleti sunt Jo. Baptista de Nobilibus, et Magister Laurentius Albinus; ser Hieronymus Victorius, D. Lisius Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, ser Melchior Jo. Thidei, Cicchus Eliseus, Hyppolitus Caesaris, Perjoannes Falconus, Julius Paccharonus, ser Cicchus Dominici, ser Hyppolitus Flamma. Hi juraverunt capitula in celebratione histac cum silentio etc. Leguntur interessati in inimicitiis discessuri a civitate Octavianus Matheutius et fratres, antonius matheutius et filii, Hieronymus Assaltus, filii et nepotes, excepto valerio vulnerato, et D. Dominicus Assaltus, quibus jubetur ne de domo discedant. Pren.tes Alexis Albanensis et filii, Andreoctius Jo. Grandi Albanensis, Christophorus Albanensis et filii et nepotes, Hieronymus Marcutius et fratres, Bartholomeus Massuctius et filii, Ludovicus Arietinus et fratres, Nicola et Octavianus Trippae ac nepotes, Joannes Bertacchinus et fratres. Qui supra deleti sunt, dicuntur renuntiasse officium, aliqui vero die 16 juraverunt.

Die 17 Joannes de Bernacchinis mittitur extra civitatem propter inimicitiam cum Antonino Dolcebene. Item Vincentius Giliberti Guerrerii, qui noctu cum fatiosis conversabatur. Similiter Horatius Colae Albanensis.

Die 18 Antonius Paccharonus regulator juravit.

Die 24 jubetur Octaviano Branchadoro, qui accessit Pontianum, fidejubere de nemine offendendo. Item Joanni (121v) Marino et Alfontio Marcutii, Nicolae et Octaviano Trippae, Jacobo Bernacchini datur fidejussio de nemine offendendo.

Die penultima juraverunt officium justitiae Alfontius Azolinus, Vagnoctius fatius Branchadorus Caesaris, Ramandinus de Ramandini, Magister Hercules Coptius. Agitur de inimicitiis Petrituli, de rixis inter famulum D. Vincentii Jocti et D. Evandrum Mancinum, inter Marinum Antonii Paccharoni et Jacobum generum Jannini, et alios.

Carta 53 ad 66.

Die 26 Aprilis 1560 cives abundantiae sunt D. Pomponius Morphus, D. Vincentius Joctus, D. Andreangelus Fracholinus, D. Achilles Gidiuctii, Hieronymus Chrysostomus, D. Caesar  Lisius, D. Theodorus Adam, Baptista Portus, Pejoannes Falconus, Aurelius Paccharonus, Blasius Formichinus, Jacobus Persanctis Sabinus, Tullius Martellus, Cicchus Franchinus, D. Franciscus Assaltus, Cicchus Pupi, Vincentius Billacqua, Federicus Vincus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Stephanus Vecchie, Dominicus Cicchi. Eodem die inter cives adunantiae habentur cum praedictis Vincentius Eufriductius, ser Cicchus Monaldus, ser Hyppolitus Flamma, ser Persanctes Factorius, ser Franciscus Carellus, ser Coluctius Bertinellus, ser Colvitius Ciminus. Salmae 200 grani accipitur pro abundantia ad rationem flor. novem. Provisores 1000 salmae grani sunt D. Franciscus Assaltus, D. Theodorus Adam, Jo. Baptista Portus. Depositarius Aurelius Paccharonus, D. Jo. Philippus Maranus dedit 200 salmas. Grasserii electi sunt D. Theodorus Adam, Vincentius Billacqua, Perjoannes Falconus, Jacobus Persanctis Sabini, Federicus Vincus. Grasserii praesentes, qui terminant hoc mense, Federicus Selenus et Tullius Martellus. Vincentius Baptistae de Porta Portus petitur a Firmanis, ut liberetur et gratietus Domino Locumtenente.

Die 28 Adam Caesaris est regulator. Jo. Baptista Portus dicitur Antonuctius. Habebitur litterae Card.lis Gaddis ad Benedictum Locumtenentem, et Card.lis de Mantua pro frumentis.

Die 20 Vincentius Effectus pro suis famulis, R.us Franciscus Grana canonicus pro D. Jacopo Martello rectore S. Salvatoris et (122) S. Leonis, degente in S. Justo, Octavianus Matheutius pro D. Bartholomeo suo fratre, Anconae degente, obtinent extractionem

frumenti.

Die 21 Jo. Franciscus Baptista est commissarius Card.liun Praefectorum, cives deputati agendum cum dicto commissario circa frumentum sunt D. Pomponius Morphus, D. Venantius Joctus, D. Hieronymus Crisosthomus, D. Achilles Gidiutius, ser Hyieronymus Victorius,  ser Hyppolitus Flamma, ser Coluctius Ciminus.

Die 24 Jo. Franciscus Papa commissarius venit.

Die 27 agitur contra fraudes grani.

Die 29 agitur de grano reperto in fraudem. Vagnoctius Fatius est commissarius Campi Follonis.

Die ultima D. Joctus de Joctis rediit Orator ab Urbe.

Die 4 Maij et sequentibus agitur de granis.

Die 12  distributores frumenti sunt D. Theodorus Adam, Aurelius Pacharonus, Jacobus Persanctis Sabini, ser Coluctius Bertinellus. Diebus sequentibus agitur de estrationibus, et quod frumenta non sufficiunt pro civitate et Statu, facta descriptione buccarum et grani.

Grassarii anni 1560 leguntur Aurelius Paccharonus, Silvester Petripauli, Jacobus Persanctis Sabini. Deputati pro abundantia Vincentius Billacqua, Tullius Martellus, D. Franciscus Assaltus, Fatius de Fatiis, Bartholomeus Massucius. D. Lacobus Fratadochius, Guidus Vincus, Antonius Stephanus Vechie, D. Julius Riccius, D. Pomponius Morphus, Perjoannes Mechi (alias Fallonus).

Die 7 Julii et 24 agitur de frumentis recollectis.

Die 3 et 28 Augusti de abundantia. D. Tullius Lamponus legitur civis.

Die 4 Octobris agititur de extractionibus.

Die 20 Novembris de abundantia.

Die 3 Decembris de salario grasseriorum.

Die 12 Februarii 1561 agitur de extractione frumentorum concedenda.

Die 24 Aprilis 1561 Baronus Eltocomando est regulator. Imponitur pistoribus bon.1 pro qualibet salma frumenti ad solvendum salarium Grasserioum.

Carta 64 ad 114.

Rubrica

Libri 71 Consilia Cernite ab anno 1543 usque 1544

(122v) Die 18 Februarii. Primus Rujus Libri Quaternus 10 pag. contatquarum primae novem sine scriptis relictae sunt, et ex ipso pergamenae operientis flexu, seu ruga patet Librum fuisse primum paginis, et quaternis multis locupletiorem, neque hunc.

olim quaternum. Desunt Consilia et Cernitae ab anno 1540 post 20 Februarii ad hunc usque diem. Gubernator Firmanus erat D. Franciscus Lucarinus de Trevio, eiusque auditor Mag.us D. Ludovicus de Petronibus de Trevio. Character est ser Bartholomei Cordellae olim coadiutoris Cancellariae. Gubernator Provinciae jubet non molestari cives, nec consiliarios ad solutionem librae, nisi de his quae possident in effectu: qui vero tantum non possident quantum in eorum approbatione et aggregatione requirebatur, sancitur cassata a regimine et a Concilio. Reaptatur fons Fallerae. Depositarius est Lucas Antonii Philippi. Deturpantes dictam fontem multanctur. Propter mortem D. Francisci Clarelli olim cancellarii ser Bartholomeus Cordella, qui ut procancellarius inservit,  eligitur cum honoribus et oneri bus etc. Mortuo Joanne Tabore regolatore, petit locum Cicchus Tabor frater carnalis. Antonius Calisti Pacharoni est Prior.

Die 21 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabili, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Stephanus Azolinus, Cichus Baccinus. Regulatores Joannes Mag.stri Marii Castelli, Hieronymus Formichinus Pilae, D. Sebastianus Martialis S. M. Mortuo Ciccho Baccino educitur appicciolatus loco eius ser Pompejus Dominici de Gruptis ad Mare.

Die 22 agitur de transitu Hispanorum deputantur pro custodia civitatis, Priore Priorum Pelegrino Baccino absente, D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis: qui ad defensionem civitatis deputaverunt cives ex contratis, Permatheum Nicolai, Jo. Jacobum Mancinum, Sebastianum Savinum, Antonium Granam, Antonium Hieronymi, Antonium Morphum.

Die 27 ex litteris Bartholomei Argolici commorantis in castro Aquavivae et Silvagiae Branchadorae in castro Marani legitur in transitu Hispanorum prope mare (123) venire Card.lis de Aquaviva, qui invitaturo a Firmanis in civitatem. Octavianus Lucae consuluit sumenda esse arma pro defensione civitatis. Quapropter civibus electis adduntur alii cives et consiliarii, et Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacopo Angeli, D. Pompejus Azolinus cum Constantio ser Pieri, Bartolomeus Massuctius cum Apollonio Baptistae, Caesar Adami cum Antonio Permathei, D. Hieronimus Rosatus cum Cicho Descreptionis, Peregrinus Baccinus cum ser Jacopo Palmerio.

Die ultima ser Persanctes de Nigris est depositarius Communis, Jo. Marinus Bonvicinus et ser Troyanus Riccius sunt deputati pro recipiendo Card.li de Aquaviva. Carta 1 ad 5.

Die 5 Martii. Mittuntur Oratores in castrum Portus ad invitandum Card.lem, et jubentur facere eum capacem de suspicione civitatis, quia in Statu eiusdem  Card.lis  recipiuntur exules Firmani.

Die 7  recepti sunt in Portu Card.lis Aquaviva et Dux Adriae.

Die 8 Marchio D. Sebastiano Martiali regolatore, D. Astor eius filius patri surogatur.

Die 20 de bussulo extimatorum olei, quo leguntur Permatheus Nicolai Magistri Julii, Alexander Pacharonus, Vincentius Persanctis, Dominicus Lucae, Caesar Adami, Aurelius Pacharonus, extracti sunt Vincentius et Dominicus.

Hi die 27 putarunt miliare olei spacciati 50 flor. Carta 6 ad 9.

Die 12 Aprilis 1543 sancitur expensas factas et faciendas ob retardationem solutionis impositionum taxandas esse in damnum non solventium. Solvitur subsidium triremium, Sindico electo ser Trojano Riccio. Fit novum catastum.

Die 15 accipiuntur pecuniae a Federico Vinco mittendae Maceratam pro subsidio triremium iuxta ratam declaratam a Card.li de Carpo.

Die 17 D. Astor Martialis, et Federicus Vincus mittuntur Oratores Anconam ad Card.lem Viseum Legatum.

Die 22 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Thomas Pacharonus, Franciscus Savinus, Antonius Grana, D. Pergentilis Spetiolus, Jo. Franciscus Eliseus. Non amplius nominantur Confal.rii, neque Consules,  neque Bancherii.

Die 29 Oratores (123v) retulerunt litteras Legati petentis mutuum scut. 337 pro defensione Anconae et maritimae orae etc.

Die ultima cives electi pro impositione sunt Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Marianus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierus Baccinus, Aurelius Pacharonus, Antonius Morphus. Conciliarii Jacobus Angeli, Dominicus Martini Raynerii, Polonius Baptistae, Antonius Permathei, Cicchus Descreptionis, Hyppolitus Caesaris. Operarii Cathedralis D. Perus Mancinus canonicus, D. Marianus Pernensis, et Antonius Grana. Carta 1 t.o ad 14.

Calendis Maji 1543. Fundacarii et ipothecarii primi gradus in impositione sunt ser Trojanus Riccius, Laurentius Bergomensi, Albertus et Jo. Pierus, Antonius Hieronymi, Morphus de Morphis, Vincentius Leffectus, Jacobus Rachamadorus, Augustinus Bergomensis, Baptista Caldararius, secundi gradus Jo. Andreas Bergomensis,

Piccionus Cat.s, Antonius Piccinus, Gaspar Rota, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Thomas de

Amandula , Antonius Panifex tertii gradus Cicchus Aromatarius, Tiberius  Cautius,

Sebastianus Piccionus, Nicola Ceteronus,  Fatius de Fatiis, Ludovicus Aromatarius, Ascanius Aromatarius, Pierantonius Panifex. Quarti gradus Cicchus Tabor, Hyppolitus Caesaris. Magister Nocentes, Magister  Julius Cintius, Thomas de Lanciano, Cichus Mathii, Berardinus de Balistis, Pieroctus Aromatarius, Joannictus Triculus.

Die 27 Jo. Baptista Savinus est Prior Priorum in loco Francisci Sabini. Ex litteris Gubernatoris Provinciae mittuntur Maceratam D. Astor Martialis, et ser Trojanus Riccius

Oratores pro divisione impositionis triremium Pontificiis inter Firmanos et Statum, idest ex 6000 impositis flor. 850 ex parte Firmi iuxta taxam anno preterito factam a Card.li  de Carpo. Satisfit haeredibus D. Francisci Clarelli. Capitibus Crucifixi conceditur appodium

murorum pro fabricanda habitatione Cappellani. Lege sancitur Priores pro tempore esse Sindicos  Ecclesiarum  Conventuum, ne bona ullo modo alienentur, nisi pro utiliori emptione bonorum Ecclesiarum.

Die ultima D. Petrus Simon Tibaldus, et ser Trojanus Riccius mittuntur Oratores ad SS.mum caussa gravaminis, quo Firmani astringuntur a Gubernatore Provinciae ad solutionem impositionis pro triremibus 1000 florenorum de 4500, et de residuo iuxta extimum. (124) Suffragati quoque sunt Sebastianus Sabinus, D. Pomponius Morphus, et D. Censorius Martialis.

Die 14 Junii D. Julio Riccii Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente,  jubetur Firmani infra sex dies proximos solvere 150 flor. sub nomine mutui; alias relaxabuntur represaliae. Sancitur  pecunias accipere ab hebreis cum usuris.

Die 17 Junii mittuntur Oratores Maceratam ad Archiepiscopum de Saulo commissarium Pontificis, pro distributione 30.000 ducati imposita Statui Ecclesiastico D. Pompejo Azolino electo, qui aegrotat, sufficitur Orator D. Hieronymus Rosatus cum Camillo Cimino, et cum Francisco Nicolai Sindico.

Die 21 Junii Priores sunt D. Petrus Simon Patras, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Antonius Hieronymi, Hieronymus Morronus. Regulatores Antonius Grana Flor., D. Dominicus Riccius S. Bar., Felix Guerrerius Cap.i.

Die 22 loco D. Piersimonis Patrassi mortui de appicciulatis extrahitur Cacciacontes Jo. Baptistae. Carta 15 ad 20.

Die 15 Julii 1543 Cives adunantiae D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Bartholomeus Massutius, D. Persimon Thibaldus, ser Trojanus Riccius, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Permatheus Rachamadorus, et Permatheus Nicolai, non obstante miseria civitatis extrema, ordinaverunt cum Conciliariis Baptista Adam, Antonio Permathei, Hyppolito Caesaris, Jacobo Azolino, ser Jacobo Palmerio, Joanne Perusini, Constantio ser Pieri, Jo. Andrea Paganelli, Theseo Nicolai, et Permartino Petri Pauli afferendum munus 50 salmarum hordei et flor. 100 SS.mo D.no, Card.li S. Florae, Duci Castri, et Card.li Sanctae Crucis venturis ad divam Mariam Lauretanam.

Die 18 D. Astor Martialis mittitur Sindicus Maceratam ad promittendam ratam distributionis de 30000 duc.  Declarandae ab ipsa Sanctitate sua Anconae, quo de proximo veniet.

Die 5 Augusti mittendi sunt Oratores ad Gubernatorem Provinciae Rocham contratam pro distributione impositionis duc. 60000, in consulto 600 millium cum instructione (124v) aliarum impositionum, videlicet salis, focularis, medii pro cent. sussidii triremium, introitus Communis, negociationis, et libratici. Magister Grifo Macilentus phisycus confirmatur ad alium annum, et dicitur olim medicus phisycus et chirurgus civitatis et Comitatus. Fit bussulus duorum civium, et totidem popularium edex Conciliariorum, qui praesident curae macelli et carnium. Exactores sunt Bartholomeus Massutius et Camillus Ciminus.

Die 20 Augusti Oratores solverumt 1000 scut. aurei de subsidio triennali 60 millium, et portio tangens civitati et scut. 1200 quolibet anno.

Die 21 Augusti imponutur taxa pro quolibet trimestri Bol.10 cuilibet foculari in civitate, portu et districtu, eiusdem in adunantia civium et consiliariorum, qui sunt D. Gentilis Billacqua, Permatheus Nicolai, Pompejus Azolinus, Alexander Pacharonus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Caesar Adam, Franciscus Grassus, D. Hieronymus Rosatus, Federicus Vincus, Jo. Marinus Bonvicinus, Gilibertus Guerrerius, Jacobus Angeli, Nicola Ceteronus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Joannes Perusini, Antonius Permathei, Baptista Adami, ser Grisanctes Joannis, Ascanius Aromatarius, Persanctes Baptistae.

Die 23 Augusti D. Nicolaus Speziolus de S. Angelo commendatur pro S. Epidii praetura. Priores sunt Polidorus Cautius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus C asellus, ser Lucas Cordella.

Die 24 Jo. Jacobus Mancinus, et Alexander Pacharonus extimatores frugum salmam grani ad gabellam comune duxerunt flor. 2 bol.30, hordei flor. .. bol. 8, speltae flor.1 bol. 116 coram Evangelista Gasparis, et Jo. Baptista Savino. Carta 20 t.o ad 26.

Die 16 Septembris 1543. Antonius Scagnoni de Amandula habitator Firmi habet possessiones iuxta viam  publicam Firmi. Conceditur communitati Cosignani civis Firmanus a Locumtenente  eligendus pro differentia praedictae terrae  terminanda cum communitate Ophidae.

Die 23. Antonius Grana fit exactor librae, ser Bartholomeus Cordella cancellarius erat Maceratae pro negociis publicis, et suffectus ei fuerat ser Bartholomeus Giliutius.

Die ultima (125) Vincentius Stabilis erat exactor impositionis 1200 duc. Gubernator Provinciae est in terra S. Victoriae, et sancitur eum invitare Firmum. Jo. Marinus Bonvicinus, et Camillus Ciminus sunt revisores computi ser Bartholomei Giliutii olim exactoris.

Die 10 Octobris, scribente Gubernatore Provinciae futurum transitum Ill.mae D.nae Marchionis Guasti sancitur eam muneribus visitare in Portu Firmi. Franciscus Sebastiani habet praedium iuxta possessiones Antonii Scagnoni, et probat viam publicam esse meliorem intra possessiones praedictas.

Die 15 Octobris jam receptus fuerat gubernator Marchiae et D.na Marchionissa Guasti in Portu Firmano.Ser Bartholomeo Cordellae datur turrio cum introitu in contrata Camp.i iuxta res eius, et Sanctae Luciae.

Die 21 Octobris Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Permatheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Regulatores Petrus Paulus Pervenantii Cast. Vincentius Stabilis Pilae, Vincentius Persanctis S. M.

Carta 27 ad 33.

Die 6 Novembris. Romam mittuntur Oratores D. Petrus Simon Thibaldus, et D. Jo. Franciscus Rosatus. Excipitur honorifice in Portu Firmano Ill.mus Dux Adriae iuxta convenientiam servitutis Communis Firmi erga Ill.mam Domum praedicti Ducis, monente eius transitum Hieronymo Branchadoro. Dux Adriae etiam die 7 dicitur transiturus, et publicis  suraptibus excipiendus. Ser Theodoro Coluctio conceditur fabricare domum in quodam introitu.

Die 11 dicitur Jo. Marinus Casellus Prior Priorum, qui non erat Prior tunc temporis. Solvitur impositis equitum levis armaturae Ducis Castri. Dux Adriae recipitur in domibus Ill.mi D. Valerii Ursini, vel in Episcopatu.

Die 9 Octobris sancitur recurrere ad Ducem Castri pro relevatione a gravamine stativa rum equitum levis armaturae. Deputati ad videnda debita Communis sunt Antonius Grana, Pierus Baccinus, Falgonus Joctus, Jo. Franciscus Eliseus, Marianus Sgraffine, Constantius ser Pieri, Baptista Adam,  Hyppolitus Caesaris.

Die 21 Octobris Carolus de Gaddis petit remissionem de usuris 1022 duc. exactis in praejudicium Communis a mercatore q. D. Paulo Saulo Florentino.

(125v) Die 24 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabilis, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Antonius Adam, Stephanus Azolinus, Pompejus Dominici. Carta 34 ad 38.

Die 2 Januarii 1544. Jo. Francisco Pacharono Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente, sancitur eligere civem et popularem cum Mag.co D. Gubernatore Firmano ad componendum cum militibus levis armaturae, et compositio loco doni habeatur. Scribitur D. Basso procuratori Firmano, ut compareat nomine Communis Firmi in Concilio Provinciali Maceratae.

Die 10 Cicho Bertachino conceditur immutare stratam  iuxta possessionem suam in contrata S. Leonardi. Transactantur impositiones non integre exactas ab Aurelio Pacharono, a Persancte de Nigris, a ser Jacobo Palmerio plus offerenti. Approvantur in Concilio in locum patris Peroctius Jo. Baptistae, et Nicola Ceteronus.

Die 16 aegrotante Mag.tro Francisco Confecto, suffragiis excepti sunt Magister Salvator de Monte Robiano, M.r Bernardinus de Murro Vallium, et Magister Neapoleo Philaretus de S. Victoria qui obtinuit ludum litterarium.

Die 20 scribente Gubernatore Provinciae Hieronymus Branchadorus occisus est Adriae a Cola de Murro Vallium, et mittuntur 25 equites levis armaturae pro quiete civitatis, recipiendi in monasteriis. Sed recurrentibus Prioribus et custodibus monasteriorum, ne cives patiantur hanc rem religioni contrariam, et sibi non convenientem, sancitur pacisci cum hospitibus. Deputati ad curam stativarum sunt Jo. Marinus Casellus, Falconus Joctus, ser Trojanus Riccius, Franciscus Franchinus.

Die 10 Februarii D. Tiberio Corrado Plebano Petrituli, et ser Iacobo de Collina Oratoribus Status Ecclesiastici, olim Comitatus Firmi fit testimonium veritatis de Potestatibus et Officialibus olim castrorum solutis ab universitatibus praedictis.

Die 20 Februarii Priores sunt Octavianus Azolinus, Perdominicus Baptistae, ser Theodorus Coluccius, Nicolaus Adam, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensis S. B. , Dominicus Lucae Cap.i.

Die …. Februarii (erratum est, et dici debuit Martii, nam legitur Prior Priorum ser Theodorus Coluccius). Guidus Vincus frater carnalis Ludovici Vinci mortui approbatur loco ipsius Regulariae.

Die 29 (126) Martii extimatores olei 68 flor. pro milliari spacciato de vectura sunt Jo. Marinus ser Cipriani, et Alexander Pacharonus.

Die 30 Martii, discendente Magistero Augustino medico physico, eligitur M.ter Nicolaus Flaccus civis Firmanus. Carta 39 ad 46.

Die 20 Aprilis 1544 Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici, quo mortuo extrahitur ex appicciulatis D.  Nicolaus Ramandinus.

Die 27 Oratoribus Ripae Transonum petentibus Mag.cum Nicolaum Flachum a sua communitate confirmatum ad alium annum, non obstante  electione de eo facta a Firmanis, conceditur ut remaneat Ripae ad inserviendum.

Calendis Maji Constantius Pacharonus legitur Prior Priorum loco D. Nicolai. D. Sebastianus a Porticu Lucensis venit Gubernator Firmanus cum Breve Pontificis, et litteris Card.lis de Farnesio. Re.dus D. Vicarius Episcopatus deputatus Sindicator D. Francisci Lucarini de Trevio, Gubernatoris abdicati. Ser Theodorus Coluctius procurator Communis Firmi servatur indemnis contra praedicti Gubernatoris praecepto de comparendo in Urbe.

Die 4 Maji datur facultas nubendi in Terra S. Martini pro Sofonisba filia q. D. Silvestri Rachadini de Villitro habitatoris Firmi et D. Dianome ejus viduae.

Die 11 Maji Joannes Antonii Prior Priorum dicitur vir spectabilis. Magister Camillus Partinus de Firmo eligitur medicus, concurrentibus Mag.ris Guidone Mambrimo de Cerreto ponti, Consalvo Hispano, Galeno de Assisio, Nicolao Benedicto de Monte Robiano, Antonio Francisco de Nursia, Thoma Saminato de Lucha, Isidoro de Monte S. Maria in Georgio, Joanne de Gualdo, Camillo Talia de Monte Giberto.

Die 18 transactatur impositio 316 flor. pro debito solvendo Hebreis de Ancarano Pernicola Jo. Georgii conciliarius  laudatur de  benemeritis erga Rempublicam, et eximitur ab impositionibus. Hebrei coguntur ad solvendam  impositionem Pontificis.

Die 30 Maji agitur de quarto subsidii triennalis solvendo, et de aliis debitis, ac de praemio dando ser Lucae Cordellae notario Reg.rum, qui gratis inservit. Carta 47 ad 52.

(126v) Die 12 Junii 1544 dicitur Prior Priorum abesse in Castro Lauri suae solitae habitationis. D. Caesar Raynaldis monet  relaxari ab Urbe contra Firmanos brachium saeculare et interdictum pro duc. 475 debitis communitati Montis Causarii anno 1516. Item Gubernator Provinciae iubet solvi primum quartum  subsidii de secundo anno, sublata dilatione de trimestri in trimestre, et committitur ser Piersancti de Nigris exactio cum observatione capitulorum suorum. Item Magister Franciscus de Papia minatur executionem pro suo credito. Hebreis diffusis per habitationes stratae magnae prohibetur habitare contra formam statutorum.

Die 20 Priores sunt Michael Rossius, Hieronymus Tintus, Baronus Eltuocomando, Gaspar ser Stephani, D. Marianus Pernensis, Cichus Tabor. Regulatores Nicolaus Sabionus Cast., Felix Pacharonus Pilae, Jo. Baptista Savinus S. M.

Die 24 Mag.cus D. Petrus Leo Marioneus de Eugubio exhibuit litteras Gubernatoris Provinciae cum litteris Card.lis de  Farnesio de sua electione in Gubernatorem Firmanum, et Firmani Breve 12 Julii 1535 …… tenore gubernii coram D. Antonio Sinigardo, et Francisco Assalto.

Die 24 D. Nicolaus Ramandinus Prior Priorum legitur absens a Castro Marani suae solitae continuae habitationis. Mortuo Hieronymo dicto Priore designato Vincentius eius germanus sufficitur. Mortuo quoque Nicolao Sabiono, Vincentius eius filius subrogatur etiam in  Regularia, et Biddinus frater carnalis Felicis Pacharoni defuncti approbatur, et Jo. Baptista Sabinus loco Francisci sui patris ad Regularia. Reparatur fraudibus Catasti, quod fit a Geometris forensibus, et domini possessionum  quae non reperiuntur descriptae in Catastis, coguntur solvere impositiones quascumque ab eis non solutas.

Calendis Julii Micael Rossius dicitur abesse in Terra Montis Fortini, et est Prior Priorum. Scribente Gubernatore Asculi, Hispani discendentes a Terra Laboris in Aprutium adventarum. Magister Grifonus Macilentus confirmatur  physicus et chirurgus civitatis et olim Comitatus Firmi. Cives et conciliarii electi pro defensione civitatis, ser Permatheus Ottinellus et Jacobus Francisci cum Jacobo Angeli et Nicola Ceteroni: Jo. Jacobus Mancinus, et Quiriacus Baldutius cum Constantio ser Pieri, et Dominicus Martini Raynerii: D. Astor Martialis et ser Sebastianus Savinus cum Antonio Stephani  Peroctio Jo. Baptistae. (127) Antonius Grana et Caesar Adam cum Antonio Vigorito et Baptista Adam: D. Hieronymus Rosatus et Jo. Marinus Casellus cum ser Grisancte Antonii et Cicco Discreptionis: Peregrinus Baccinus et Dominicus Lucae cum Ascanio Aromatario et Hyppolito Caesaris.

Die 2 Julii cives peritiores a praedictis electi ad custodiam et defensionem civitatis, in transitu Hispanorum cum arbitrio et auctoritate totius Communitatis Firmanae, sunt Vincentius Gualteronus cum Constantio Pacharono et Vincentio Billacqua. ; Antonius Polidorus cum Jotto de Jottis et Blasino Formichino; Vincentius Ufriductius cum Bartholomeo Sabino et Octaviano Matheutio; Joanne Vincus cum Jo. Philippo Mancino et Rapagnano Adam, Antonius Matheutius cum ser Julio Morica et Federico Vinco; Chrisostomus Baptistae cum  Venero Permethei et Hyppolito Caesaris.

Die 17 Julii redeunte a Gubernatore Provinciae Jo. Francisco Pacharono Oratore mittitur Romam nuncius ad cives, ut impediant quominus civitas gravetur de solutione debitorum, quia Camera Apostolica habet omnes introitus Communis Firmi.

Die 6 Augusti D. Franciscus Ciardinus advocatus, et D. Franciscus Carbonus procurator adhuc est Communis Firmi.

Die 18 Magistero Grifono conceditur non exercere chirurgiam, sed  assistere et consulere in casibus. Tractantur paces inter inimicatos.

Die 20 Priores sunt Theseus Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus.

Die 22 sancitur mittere duos Oratores ad Card.les de Aquaviva, et de Carpo, ut  dignentur se interponere ad pacificandos inimicatos in civitate.

Die 24 Jo. Marinus ser Cipriani et Caesar Adam extimatores frugum  putarunt salmam grani flor. 4, hordei flor. 2 bol. 32, speltae flor. 1 bol. 24 coram ser Venantio cancellario Gubernatoris.

Die 5 Octobris inchoatum Concilium non est scriptis mandatum. Carta 53 ad 62.

Rubrica

Libri 72 Cons.a Cer.te 1547

Die Dominico 24 Aprilis 1547 desunt reliqua spectantia ad annum 1544, mens. Sept. Oct. Nov. Et Decemb. Et ad totum annum 1545 et 1546 et ad menses Januar. Febr. Mart. et Apr. 1547. Mag. D.nus (127v) Aloysius Fortinus de Cerreto erat Gubernator Firmanus: Jacobus de Vechis pro Priore Priorum absente. Celebratur Capitulum Generale Heremitarum S. Augustini in civitate Rachaneti. Camillus Ciminus est  destinatus ad Urbem Orator. Habetur Reformatio de ornamentis mulierum, et pro pis funebribus. Magister Camillus Partinus, et Magister Nicolaus Benedictus medici confirmantur ad alium annum. Hieronymus et Apollonius Alexandri de Vechis simul cohabitant et D. Gentilis Billacqua cum Camillo erat Orator Romae. Scripturae publicae prohibentur dari sine licentia Concilii Generalis. Offerente Luciano Carpino, Magistero Francisco Confecto praeceptori conceditur tenere duos Hippodidascalos, qui mercedem recipiant a nonnullis civibus facultuosis. Cives electi pro elemosynis  Capituli Heremitarum Fanciscus Calabria, Jo. Baptista Savinus, Falconus Jottus, Ciottus Adam, Pieretus Ludovici. Pro hippodidascalis Falconus et Jo. Baptista praedicti, Jo. Marinus Bonvicinus, Chrysostomus Baptistae.

Die 29 cives  adunati pro Reformatione ornamentorum muliebrum, et pomparum funebrium sunt Camillus Ciminus et Jacobus de Vechis Priores, Lucianus Carpinus, Regulator, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Federicus Vincus, Antonius Permathei, Baptista Adam, Constantius ser Pieri, Cichus Franchina, M.r Jo. Leonardus Ciammaglia, Thomas Magistri Joannes, ser Jacobus Palmerius, Ciottus Adam, Bartolomeus  Massucius, Octavianus Zolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savini, D. Pompejus Azolinus.  Camillus Ciminus Orator jam in Urbe retulit se omnia fecisse et expedisse ad votum Communis, et commendavit D. Gentilem Billacquam. Electi pro reformatione sunt D. Astor Martialis, Octavianus Azolinus, Bartholomeus Massutius, Antonius Permathei, Jacobus Palmerius, Thomas Magistri Joannis. Carta 1 quae 10 Angelus  calamo delineatus est more antiquo ad 11.

Calendis Maji 1547. Habetur Breve Pontificis in favorem Firmanorum circa debita ante separationem Status non repetenda, circa solutionem debitam a Clericis in bonis patrimonialibus, et de non gravandis (128) Firmanis ad expensas Oratorum Provinciae; item bonae mentis erga Firmanos esse Revered.us Conversinus, et R.mus de Rodulphis. Legitur Caesar Tindalus in promissione olei pro denariis Oratorum; Theseus Nicolai (Morroni), Octavianus Lucae, Octavianus Azolinus, Blaxius Formichinus, et alii jam alibi nominati.

Die 11 D. Gentilis Billacqua retulit  mentem SS.mi D.mini esse de reddendo Statu Firmanis integrum pro 20000 duc. Caesar Tindalus est unus de Prioribus. Legitur die 6 Januarii a Consilio Generali facta remissio in cives adunantiae pro recuperatione Status, qui nominantur D. Hieronymus Rosatus, Caesar Tindalus,  Luctanus Carpinus, D. Gentilis Billacqua, Peregrinus Baccinus, Ciottus Adam, Antonius Vigoritus, Baptista Adam, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Tiberius Cautius, Antonius Stephani, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, Theseus Nicolai, Piersanctes Baptistae, Cichus Franchina cum praecedentibus, inter quos D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Antonius Grana, Sebastianus Sabinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savinus, Chrysostomus Baptistae, Falconus Jottus, Jo. Paulus Polidorus, Perdominicus Polisena, Jo. Antonii (Scattoni), Perdominicus Baptistae, Franciscus Sebastiani (Calabria), Vincentius Stabilis, Guidus Vincus, Jacobus de Vechis, Melchior ser Jo. Thidei, Dominicus Cruciani, Hyppolitus Caesaris, Bartholomeus Massutius.

Die 17 D. Octavius Adam pomisit cum aliis, et cum D. Petrosimone  Thibaldo pro denariis Oratorum.

Die 24 munus ad Capitulum Heremitarum  S. Augustini celebratum Rachaneti fuit de farinae salm. 3, vini 5, pomorum aureorum 2, agnis 8. Carta 11 ad 17.

Die 7 Junii 1547. Mag.cus D. Dionysius castellarius et Gubernator Firmanus. Per litteras D. Gentilis Billacqua Oratoris in Urbe nuntiatur in domo  D. Caesaris, et aliquando in domo D. Joannis Canneti haberi adunantias Satraporum Comitatus, ne res Firmanae sortiantur effectum (hoc est ne Pontifex reddat Statum Comitatus Firmanis).

Die 20 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Marcus Ciarpellae, Evangelista Gasparis,  Jo. Franciscus Rosatus, Venerius ser Mathei. Regulatores Hieronymus Branchadorus Flor. Jo. Franciscus Rosatus S. B., Georgius Anteus Sebastiani Camp.i.

D. Pompejus est Orator ad (128v) Legatum.

Die 22 scribitur D. Gentili ut quam citius expediat causam  restitutionis Status pro quacumque summa, dummodo solvenda sit ex introitu gabellarum Communis Firmi.

Die 8 Julii mittitur Ciottus Adam Orator, qui cum D. Gentili rogat si haberi possit integra Status restitutio; et in casu quod reservari velit castra Moleani et Petrituli, procuret promissionem et fidem a Card.li Farnesio de restituendis dictis locis infra aliquod tempus.

Die 11 Julii ex  litteris D. Gentilis Billacquae, R.mi Episcopii Exini, D. Rodulphi Docti, et Card.lis de Gaddis relatur Luciani Carpini  redeunti ab Urbe, restitutio Status facienda est cum reservatione Moleani et Petrituli in manibus Card.lis de Farnesio, qui promittit restutuere infra 4 vel 6 menses, pro 25 mil. Duc. aurei in auro. Item scribit Ill.mus D. Fulvius Ursinus.

Die 12 sancitum est in manibus Card.lis Farnesii non solum remittere illa duo castra, sed etiam civitatem a alia castra, homines,  et uxores, et omnia quae Firmani possident. Sancitur reddere gratias adiutoribus Firmanis  et petere confirmationem  D. Dionysii Castellarii Gubernatoris post  f(uturum) tempus saltem  per annum. Adfuerunt huic ConcilioJo. Franciscus Rosatus Regulator et Prior, Alexander Pacharonus, Venerus Permathei, Evangelista Gasperis. Priores, Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Pomponius Morphus, Contes Acetus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Franciscus Pacharonus, ser Trojanus Riccius, Dominicus Lucae, ser Theodorus Morphus, Theseus Nicolai, Octavianus Lucae Pacharonus, Gentilis de Nobilibus, Ciottus Bartholomeus Massutius, Lelius Mancinus, Jacobus Rachamadorus, ser Julius Morica, Lucas Giliutius, Antonius Montanus, Martinus Sgruffia, ser Prosper Baptistae Simonis, Vincentius Vici, Jacobus Francisci, Thomas Mag.ri Joannis, Jo. Baptista Persanctis, Antonius Calisti, Cichus Tabor, D. Octavius Adam, Blasinus Formichinus, Cichus Franchina, Permartinus Petri Pauli, Aurelius Pacharonus, Magister Joannes Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, ser Berardinus Ludovici, Lucas Antonius Philippi, Dominicus Martini, Caesar Tindalus,  Permarinus Rachamadorus, Pierus Baccinus,  Jo. Baptista Savinus, Peregrinus Baccinus, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Vincentius Adam, Antonius Stephani, Baptista Adam, Antonius Vigoritus, Franciscus Nicolai, Berardinus Perusini, Antonius Grana, Hieronymus Ufriductius, Joannes Spinuctius seu Spinellus, ser Grisanctes, Lucianus Carpinus, Tiberius Cautius, Franciscus Gr., Vincentius Ursini,  Thomas Migni, Vincentius Gualteronus.

Die 14 Julii expeditur Romam Sebastianus Sabinus ad agendum cum D. Gentile,  referendo gratias et munera, ac petendo gabellas Moleani et Petrituli solvendas Communi Firmi etc.

Die 29 venturus est  Firmum (129) Mag.cus  D. Julianus Ardinghelli thesaurarius Marchiae, a quo petuntur favores solvendi subsidii in ipsa civitate, et habendi salis boni ac reciptentis. Carta 17 t.o ad 22.

Die 10 Augusti 1547. Operarii Cathedralis sunt D. Constantius Sydereus canonicus, Alexander Pacharonus et Pierus Arietinus. Cives extimatores frugum Permatheus Rachamator, Bartholomeus Massutius.

Die 13 ex litteris Oratorum habetur reservatio castri Montis S. Petri de Alliis, et scribitur eidem, stantibus bonis verbis R.mi Episcopi Exini, Firmanos remisisse sub protectione Card.lis de Farnesio Ill.mam communitatem Firmi super negocio Status gubernandam.

Die 19 Augusti Magister Jo. Ciammaglia dicitur Jo. Leonardus: in adunantia legitur quoque Piersanctes Baptistae. Pontifex sibi reservat Castrum S. Petri de Alliis, quia quaedam summa emptionis fuerat restituita Jo. Francisco Rosato. Conclusum est  peti Breve reintegrationis Status, suspenso Castro praedicto, donec revisa erunt computa.

Die 20 de bussula noviter confecta extrahuntur Priores Jacobus de Vechis, Vagnotius Fatius, Camillus Ciminus, Colangelus Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius.

Die 24 Permatheus Racamadorus et Bartholomeus Massuccius extimatores frugum putarunt salmam grani flor. 3 bol. 10 ad gabellam venditoris, hordei flor. 2, et speltae flor.1 bol.8 ad gabellam emptoris.

Die 27 legitur Pontifex venturum Perusium, et mittuntur D. Pomponius Morphus, et ser Trojanus ad Legatum, ut dignetur commendare Pontifici civitatem.

Die 30 D. Dionysius Castellarius Gubernator Firmanus, cum duobus civibus mittitur Orator ad Pontificem iturus cum Legato et Vicelegato ac D. Paulo de Tarano consulentibus e civitate Maceratae Perusium.

Die 30 sancitur mittere et alios duos cives ad Pontificem pro expeditione rerum, et ad Card.les Farnesium, Crispinum, S. Angelum, et alios. Carta 23 ad 30.

Die 2 Septembris 1547. Ex litteris D. Gentilis Billaqua, et relatione Sebastiani Savini Oratorum apud Card.lem Farnesium et Episcopum Exinum, negociata dicitur reintegratio Status, et laudatur missio Oratorum cum Gubernatore quando Legatus intrabit Perusium, ut cum eo adsint.

Die 3 scribente D. Gubernatore Firmano Legatum, apud quem adstat, hodie discedere Macerata, et cras mansurus Fulginei, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Marialis, D. Pomponius Morphus, Jo. Franciscus Rosatus, et Octavianus Azolinus Oratores expediuntur, ut obvientur Legato antequam veniat Perusium. Peregrinus (129v) Ciottus, et ser Jacobus Palmerius deputati sunt ad habendas pecunias pro Oratoribus.

Die Veneris 23 Septembris inter Oratores redeuntes est etiam Sebastianus Savinus, qui retulerunt restitutionem totius Status, excepto Monte S. Petri de Alliis cum  reservatione ad certum parvum tempus Moleani et Petrituli in manibus Card.lis Farnesii. D. Hercules (de Rubeis) de Monte Fortino restiterat, ne redderetur Firmanis dicta terra, sed visis juribus Firmanorum Pontifex voluit fare restitam  Breve restitutionis est apud R.mum Blosium, pro quo recuperando Gentilis Billacqua rediit Romam, et accipiet illud a Card.li Farnesio solvendi sunt 20 mille duc. auri in auro, et 500 scut. Pro expensis et recognitionibus infra duos menses. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, et D. Bartholomeus Lucae creantur procuratores pro habendis pecuniis.

Die 25 legitur D. Marinus Sciarra, qui videtur pecuniae mutuator fuisse.

Die 4 Octobris dicitur vacare locus Colangeli Ilionei Prioris Florentiae: Jo. Franciscus Rosatus, et Sebastianus Savinus Oratores ad Legatum gratias egerunt de favore praestito Firmanis pro reintegratione Status, et acceperunt duc. auri 2530 ad rationem carolenorum 14 etc., de reliquo curam dederunt D. Bartholomeo Matheutio missa electione Montis Pietatis Rachaneti ad libitum Firmanorum, suffragia accipiuntur ser Paulus Bertinellus de Monte Actonum, ser Berardinus Ludovici qui obtinuit, et ser Jo. Politus de Altidona. Oratores Montis Raynaldi offerunt certum territorium olim possessum a Nicolao de Monte Elparo, quod spectat ad Commune Firmi. Vincentius Colangeli Ilionei sufficitur loco patris defuncti.

Die 5 Octobris electores 40 civium curatores pecuniarum sunt cum Gubernatore Jo. Franciscus Rosatus, Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Ciottus Adam. Cives curatores pecuniarum sunt electi Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, D. Franciscus Ottinellus, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, Thomas Pacharonus, Vincentius Leffectus, pro Francisco eius patre, Lucianus Carpinus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Sebastianus Savinus Ciarpella, Gentilis de Nobilibus, Octavianus Matheutius, Jo. Baptista Savinus, Permathei  Rachamadorus, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Guidus Vincus, Ciottus Adam, Jo. Baptista Sciarra, Bartholomeus Argolicus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Magister Dominicus Astemius, D. Dominicus Riccius, Jo. Franciscus Rosatus, (130) Antonius Matheutius, Federicus Vincus, D. Pomponius Morphus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Federicus Morronus, D. Octavianus Adam. Conscripti sunt a dictis civibus ad solvendam cum eis certam quantitatem plurimi cives et consiliarii qui sunt Pieroctius Aromatarius, Petrus Paulus Pervenantii, Ludovicus  Nardi, Vincentius  Partinus, ser Melchior ser Jo. Thidei, Franciscus Valgarinus, Franciscus Sebastiani, Jacobus Azolinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Baptista Persanctis, Hieronymus Ufriductius, Jo. Paulus Polidorus, Vincentius Tintus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Hieronymus Rosaltus, Aurelius Pacharonus, Stephanus Azolinus, Bernardinus Perusini, Venerus Permathei, Theseus Montanus, Jacobus Guerrerius, Tiberius Cautius, Joannes Scattoni, Jo. Thomas Pacharonus, ser Piersimon ser Pieri, Jo. Antonius Spaccasasso, Blasinus Formichinus, ser Trojanus Riccius, ser Theodorus Persanctis, Falconus Jottus, Baptista Pacharonus, Thomas Migni, ser Petrus Paulus Tosus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persantctis, ser Pompejus de Gruptis ad Mare, Cichus Tabor, Evangelista Gasparis, Stephanus Alexandri, ser Berardinus Ludovici, Dominicus ser Nardi, Paris de Portu, Antonius Hectoris, D. Petrus Simon Thibaldus, Jacobus Cordella, Thomas Magistri Joannis, Antonius Vechius, Persimon Marini, Franciscus Francolinus, Nicola Ceteronus, Vincentius Rictii Adae, Vincentius Ursinus, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, Contes Acetus, ser Laurentius de Gualdo, Baptista Adam, ser Jacobus Pierius, Lelius Mancinus, Hercules Piconus, ser Caesar ser Ioannis, Cacciacontes ser Baptistae, Berardinus Gagius, ser Jo. Pierus Castanus, Pompejus Branchadorus, Ramandinus de Marano, Chrisostomus Baptistae, Jacobus Branchadorus, Antonius Montanus, Antonius Ilioneus, Vincentius Ilioneus, Caesar Tindalus, ser Lucas Cordella, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Camillus Ciminus, D. Antonius Sinigardus, Morphus de Morphis, Nicolaus Pernensis, Bonifatius Riccius, Simon Manitti, Jo. Paulus Montanus, Vincentius Gualteronus, Baptista de Moliano, Hieronymus Sebastiani, Vincentius Sabionus, Jo. Franciscus Eliseus, Theseus Nicolai, Antonius Permathei, Magister Franciscus Confectus,  Caesar Adam, Franciscus Grassus Vagnotius Fatius, Branchadorus Cesaris, Jacobus Bertachinus, Ludovicus Francisci, (130v) Jo. Jacobus Beneincasa, Julius Pasqualicti,  Dionysius ser Antonii, Mecoctius Georgii Albanensis, ser Jacobus Palmerius, Joannes Spinellus Ferricioli, Vincentius  Foleciani, Hieronymus Castroni,  Joannictus ………………,Peroctius Jo. Baptistae, Philippus Franciscus nepos Antonii Panicocoli, Albertus Rota, Laurentius Bergomensis, Sebastianus Picionus, Augustinus Bergomensis, Thomas de Lanciano, Magister Bultrinus Faber, Jo. Ludovicus Emilii, Camillus Carminellus, Thomas Manittus, Cichus Laurentii, Barardinus Mozzabicco, Albanensis, Christophorus Albanensis sutor, Hieronymus Cornelii, Gaspar de Binasco, Piccionus Bergomensis, Jacobus pistor iuxta Bonvicinum, Dominicus pistor ad S. Dominicum, Antonius Rota, Magister Petrinus faber, Laurentius faber, Franciscus Quatrarius, Magister Andreas Librarius, Vincentius Azolinus, Jo. Philippus Mancinus, D. Franciscus Assaltus, Hannibal Pacharonus, Magister Baptista Calderarius, Perjacobus Nicolai, Jo. Franciscus Pacharonus, D. Nicolaus Flachus Rapanus de Adam, Phebus Baccinus, Lucas Giliutius, Franciscus Laurus, ser Antonius Latinus, ser Julius Morica, Antonius Calisti Pacharoni, D. Vincentius Guerrerius, Perleonardus Pacharonus, Vincentius Ufridutius, Johannes Grana, Perdominicus Baptistae, ser Hieronymus Martius, Hieronymus Jacobi Pacharoni, Lau(rentius) Caesaris de Nobilibus, Baptista Patriarcha, Alexander Patriarcha, Camillus Emilianus, D. Antonius Giliuctius, Jo. Franciscus Rosatus, Antonius Pasqualictus, Jo. Franciscus Rosatus; iterum cum alia summa diversa, Persanctes Baptistae, ser Marinus Cortesia, ser Hieronymus Victorius, Leonardus Altidonus, Andresius Albanensis.

Die 6 Octobris Jacobus Francisci creatur depositarius pecuniae praedictae.

Die 8 Card.li Farnesio sancitur munus duc. 3000, Episcopo Exino 500, R. Maffeo.

pro scarfinis recuperandis 500. Sebastianus Savinus mittitur Orator cum dictis pecuniis. Fit mandatum D. Bartholomeo Matheutio de Firmo pro 3000 duc. aureishabendis.

Die Dominico 16 Octobris Auditores Rotae miserunt litteras inhibitoriales, curante D. Hercules de Rubeis de Monte Fortino, ne dicta terra redeat ad jurisditionem Firmanam; de quibus scribitur ad Oratores et ad Legatum. Jo. Franciscus Rosatus est Regulator.

Die Jovis 20 Octobris providetur pro recipiendo Card.li S. Angeli Legato Firmum venturo ad dandam possessionem Status Communi Firmano. Servantur indemnes Episcopus Exinus, et D. Gentilis Billacqua, qui promiserunt pro Firmanis (131) solutionem 20 mil. scut. aurei Camerae, et 2000 D. Bindo Altovito et sociis. Favetur Ven. Patribus S. Francisci, ut in eorum conventu Firmano fiat Concilium Generale, et Capitulum pro creando Provinciali et Officilibus. Statuuntur portoni mazerii, et pueri cum palmis ad comitandum cum toto populo Legatum, et revocantur cives etc.

Die 21 Octobris ordinantur processiones et alia ad recipiendum Legatum Jo. Franciscus Azolinus, Peregrinus Baccinus, et D. Bartholomeus germanus Octaviani Matheutii renuntiant omnibus suis exempionibus ad relevandum Commune a debitis. Assistentes Legato cum Mag.cis D.nis sunt D Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Mancinus, Bartholomeus Massucius, Sebastianus Savinus, Octavianus Azolinus, Octavianus Matheutius, Alexander Pacharonus. Receptores Legati sunt Peregrinus Baccinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Marinus Bonvicinus, Ciottus Adam. Ceremoniarii ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Vincentius Ufriductii, Jo. Baptista Savinus, Lucianus Carpinus, Chrysostomus Baptistae.

Die Dominico 23 Octobris a D.Pompejo Azolino dicitur hodie principium esse Status Firmani, et gubernii  illius; et sancitur futuros Priores eligere arbitrio gubernatoris, Priorum, et Regulatorum pro hac vice dicitur discessurus a civitate Card.lis de Gaddis, cui gratiae aguntur de bonis operibus apud Suam Sancitatem pro restitutione Statum Firmani, et rogatur de continuandis favoribus, et intercessionibus etc.

Die 25 Priores electi sunt Octavianus Azolinus, D. Pomponius Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, D. Pomponius Morphus, Reg.res Jo. Baptista Morronus Cast., Thomas Pacharonus Pilae, Piermarinus Branchadorus S. M.

Die Mercurii  26 Octobris deputati sunt ad inveniendos homines, qui accipiant gabellas Firmanas Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massucius, Ciottus Adam, ser Trojanus Riccius. D. Gentilis Billacqua, scribit pecunias  Romae haberi posse ad 162 pro 100. Carta 31 ad 59.

Die 1 Novembris 1547 agitur de introitibus Communis subastandis pro habenda pecunia.

Die Mercurii 2  iterum agitur de subastandis gabellis usque ad sabathum proximum Jo. Baptista Morronus et Permarinus Branchadorus (131v) Reg.res mortui dicuntur.

Die 8 dicitur nocte praecedenti diei Lunae in palatio gubernatoris Status in Monte Actone habita congregatio quorundam de Statu et praesertim D. Caesaris, et D. Nicolai de Monte Actonum, qui die sequenti miserunt nuncium ad Urbem. Frater Simon rogtur ante reditum Oratorum ne discedat a Conventu Annuntiationis, qui maxima cum caritate et amore se obtulit ad tractandam pacem. Rogatur Card.lis Gaddus ne permittat Frates Dominici destruere Ecclesiam S. Mariae de Castigliono, ut devotio populi erga illam Dominam sequatur,  prot antiquitus servatum fuit.

Die 17 Novembris post multas paginas sine scriptis relictas, habetur Concilium nunc primo post annum 1538 celebratum contra tirannicam pravitatem. D. Gentilis Billacqua et Sebastianus Sabinus Urbe retulerunt Breve Pauli III de reintegratione Status, exceptis Castris S. Petri de Alliis, Moliani, et Petrituli, ut alias lectum est. Breve concessionis Moliani et Petritui Card.li Farnesio: litteras promissionis Card.lis Farnesii de reddendis castris infra biennium, et concessionis gabellarum dictorum castrorum: Breve Pontificium ad Legatum de reponenda communitate in possessionem Status et introituum, et litteras Card.lis  de S. Flora, camerarii de ponenda communitate in possessionem gabellarum, et D. Bernardini Maffei Episcopi Massanensi de  scarfinis reddendis, promissis ei a D. Jo. Francisco Rosato, scutis auri 600: quietatione D. Bindi Altoviti de scutis auri 60 pro Brevi: motum proprium de  dilatione debitorum ad biennium etc. D. Paulus Ranuctius de Tarano  Locumtenens Legati, ad quem mittitur D. Gentilis Billacqua.

Die 18 habentur in Concilio oblationes Gabellarum D.Hieronymi Alberici de Rachaneto, et D. Alberici eius germani, Cichoni Margarutii de S. Severino, D. Troili Cerri de S. Genesio, D. Francisci Gabrielis Anconitani. Mag.ci Priores reassumunt familiam domicellorum, et tibicinum. Dominelli tunc erant ex Nobilibus. Nominantur enim Iacobus Herculis Sabini, Jo. Marinus olim frater Ludovici Vinci, et Jacobus olim frater Lucae Mactheutii. Ergo Domicelli erant ex his, qui nunc dicuntur Cadetti.

Die 12 in Concilio nunc primo jurant Mag.ci D. Priores, praesente D.Paulo Ranuctio Locumtenente, et cives fidejubent quod omissum fuerat ab anno 1538 ad hoc usque tempus. Deinde jurat Thomas Pacharonus regulator, vacantibus per mortem collegis Castelli et S. Martini.

Die 20 D. Montanus, qui Romae est,  offert se in beneficium communitatis. D.Paulus de Tarano venturus est Firmum ad ponendam communitatem in possessionem Status.

Die Lunae 21 praesente dicto D. Paulo, cives electi promiserunt pro D. Gentile Billacqua promissore 20 mil. duc. auri, D. Hieronymus Rosatus, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Octavianus Adam,  Peregrinus Baccinus, Antonius Matheutius, Guidus Vincus,  Permatheus Racchamadorus, Sebastianus Sabinus, Bartholomeus Massutius, Thomas Pacharonus, Jacobus de Vechis, Franciscus Francolinus,  (deletus est alius), et additus est Antonius Montanus. Referuntur mala opera (132) D. Herculis Rubei Oratoris Romae pro Monte Fortino, cuius hominibus D. Locumtenens missurus est praeceptum de cogendo Concilio, et habenda mente populi et villarum. Oratores Massignani congratulati sunt cum Concilio Firmano de recuperato Statu, et offerunt universitatem suam cum hominibus et facultatibus et fidelitate cives regimini praesentes relevant 12 cives, qui promiserunt ut supra et saepe plerique leguntur consulere in adunantiis, et sunt D. Pompejus Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, Octavianus Azolinus, et D. Pompejus Morphus. Priores, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Baptista Pacharonus, Jo. Franciscus Pacharonus, Federicus Vincus, ser Theodorus Coluccius, ser Piersimon ser Pieri, ser Trojanus Riccius, Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, Stephanus Azolinus, Aurelius Pacharonus, ser Jo. Baptista Florellus, Vincentius Tintus, Vincentius Persanctis, Lucas Giliutius, Magister Franciscus Confectus,   Bonifatius Riccius, Franciscus Sebastiani, Blasinus Formichinus, Pompejus Branchadorus, Persimon Marini, Franciscus Grassus, Perdominicus Baptistae, Berardinus Gagius, Falconus Joctus, Vincentius Partinus, ser Julius Morica, Dominicus Lucae, Jo. Marinus ser Cipriani, Vincentius Stabilis, Jo. Paulus Polidorus, Jo. Thomas Pacharonus, Antonius Calisti,  et Antonius Montanus.

Die 23 eruitur Thomam Pacharonum, Jo. Marinum Bonvicinum, Ciottum Adam, et Baronum Eltuocomando transactasse appaltum introituum civitatis Mag.co D. Bindo.

Die 24 gubernator olim Status Ecclesiastici sancitur sindicandus a  sindicatoribus ordinandis D. Locumtenenetem, ut reddat rationem in civitate. Dicitur facienda expeditio Federici Vinci, et mittendum pro habendis fidejussionibus equitum Lauretanorum.

Die 25 sancitur facere expensas Sindicis Comitatus comparentes ad jurandam fidelitatem  et obedientiam in manibus Priorum. Agitur cum Oratoribus de Monte Robiano de juramento ab eis faciendo, et de capitulis inter eos, et Firmanos ab eis deperditis discutiendis et observandis. Oratores Ripae Transonum gratulantur de recuperato Statu, et offerunt partes et homines suae communitatis. D.Reaphael Comus exigit dativas. D. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Jo. Baptista Florellus sunt curatores negocii gabellarum.

Die Lunae 28 D. Hieronymus Rosatus creatur Sindicus ad recipiendas obligationes et juramenta castrorum Comitatus, et (132v) D. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus Sindici ad promittendam indemnitatem equitibus Lauretanis. In obligatione leguntur iidem qui alibi numerati sunt cum Vincentio Ursino, Luciano Carpino, Cacciaconte Jo Baptistae Branchadoro, Caesaris Cicho Tabor, ser Jacobo Palmerio, Tiberio Cautio, Jo. Iacobus Beneincasa, Pernicola Jo. Georgii, Jo. Andrea Dominici, Luca Antonio Philippi, Piero Jo. Ludovici, Baptista Adam, Permarino Petri Pauli, Jo. Ludovico Emilii, Theseo Nicolai, Stephano Alexandro, Julio Colae, Thoma M.ri Joannis, Hyppolito Caesaris, Simone Manicti, Antonio Stephani, Iacopo Cordella, Caesare Tin(ti), Antonio Permathei, Jacobo Guerrerio, Perdominico Polisena, Perdominico Baptistae, Petro Paulo Toso, Vagnotio Fatio, Vincentio Rictii Adae, Pieroctio Ludovici, Jo. Baptista Persanctis, Vincentio Persanctis, Alexandro  Pacharoni, Nicolao Pernensi, Vincentio Partino, Ludovico Francisci, ser Jacobo Pierio, Morpho de Morphis, Bartholomeo Argolico, Vincentio Gualterono, Hieronymo Sebastiani, ser Jo. Piero Castano, Francisco Valgarino, Paride Paridis, Lelio Mancinus, Dionysio ser Antonio, Cicho Laurentii, Jacobo Francisci, Francisco Eliseo, Antonio ser Thomae, Marino Ciammaglia, Francisco Franchino, et Francisco Francolino,  Constantio ser Pieri, Hieronymo Antonii, Piersancte Baptistae, Jo. Angelo Stephani, Jo. Andrea Paganelli, Jo. Baptista Sciarra, Berardino Perusini, Jacobo Azolini, Pompejo Dominici, et Pompejo Branchadoro, Antonio Jo. Andreae, Jo. Antonio Antognicti, Jacobo Bernachino, Venero Permathei, Ascanio Aromataro, ser Lucae Cordella, Antonio Hectoris, Thoma Migni, Gentile de Nobilibus, Theseo Morrono, Nicola Ceterono, ser Theodoro Coluccio etc. Carta 60 ad 118.

Die Jovis 1 Decembris 1547. Nunc primo cogitur cernita civium de regimine  Mag.o  Dionysio Castellario Gubernatore, et D. Paulo de Tarano Locumtente Legati, et D. Pompejo Azolino Priore Priorum. Theseus Morronus filius Jo. Baptistae fit regulator Castelli loco patris Morroni, et Pompejus Branchadorus regulator S. Martini loco Permarini fratris defuncti. Vincentius Stabilis Arcis (Pare) et Lucas Giliutius Arcis Montis Falconum erant castellani  tempore quo sublatus fuit Status Firmanis. Sancitur confirmare ad novam usque extrationem Officiales et Vicarios Comitatus, amotis tamen forensibus. Agitur etiam de remittendo Capitaneo D. Andrea Maximo de Rocha contrata, qui erat Capitaneus  tempore privationis Status Firmani, et post eum vocando D. Lactantio Hirundino de Monte Filiorum Otrani, qui habuerat electionem. Item de renovando officio Bancherii, et interim  tenendo D. Raphaele depositario (133) vel alio ad arbitrium Priorum  usque ad aliam cernitam. Jo. Ludovicus Emilii officialis accusarionum  damnorum datorum confirmatur. Cives cernitae praesentis sunt numero 90. Confirmantur et probantur vota omni petenti eo facta a D. Gentile Billacqua pro recuperatione Status. 1- de veneratione Corporis Christi, eiusque comitiva  facienda in civitate, ac Missa singulis Dominicis celebranda solemniter in Cathedrali, accedentibus Turbus de Prioribus cum populo. 2- de veneratione Conceptionis ac Missa solemnis celebranda in ecclesia S. Francisci qualibet  tertia Dominica mensium interveniente Magistratu et  populo, et quolibet die sabathi in Monasteriis civitatis celebranda Missa solemni de Conceptione, et in ecclesia S. Dominici de sanctificatione, dicti fratres illi assolvent et de festo Praesentationis custodienda, quia illo die D. Locumtenens venit Firmi ad dandam possessionem Status, cum Missa solemni celebranda in Cathedrali , et processione totius cleri. Confirmantur capitula, quae olim habebantur inter communitatem Firmi, et universitates castrorum Comitatus.

Die Veneris 2 Oratores Montis Granarii venerunt ad obedientiam et confirmatur declaratio diei ultima Julii 1548. Communitatem Montis Causarii exgravari a censu Cathedralis Ecclesie propter fidem, et creditum dictae communitatis, pro qua Mag.ci D.ni se volunt teneri eidem Ecclesiae et Operariis. Dominico Pascutii de Lauro datur licentia nubendi D. Jo. Mariam suam filia in Ripis S. Genesii. Confirmatur reformatio Lapedonae de damnis datis alienandis sub ser Francisco Angelico de Collina Potestate. Consulitur differentiae inter Gualdum et S. Ginesium  per jus cives de qualibet contrata. D. Lactantius Fidus olim Gubernator Status confirmaverat  quamdam Reformationem Malleani  ad conservationem quietis castri rogato ser Francisco Staxiario de Massa. Approbantur capitula Montis Pietatis Serviliani. D. Bartholomea Peregrini Baccini nubit in terra  Sarnani cum permissione sine prejudicio legitime succedentium, ut alibi etiam legitur. Inter cives cernitae, qui supra numerati sunt,  habetur quoque Constantius Calisti, D. Joannes Cannitus,  Evangelista Gasparis.

Die 3 Bancherius  Gentilis est extractus Andreas ser Salvicti, ser  Nuntius Benedictus de Monte Giberto est Officialis Lauri, ser Thomas de Petritulo  Serviliani, ser Jo. Franciscus de Serviliano Pitrioli.

Die 4 D. Paulus de Tarano se dicit discessurum infra 4 vel 6 dies. Sancitur eum donare 200 scutis, et rogare  ut stet adhuc per (133v) aliquot dies statuta observanda proponuntur ad unguem. D. Caesar de Monte Octonum cogitur solvere pecunias, quas antea habebat tamquam Depositarius Comitatus. D. Bartholomeo Matheutio jubetur sumere mutuum 25 mil. a Mercatoribus. D. Antonius a Gubernatore commendatus dicitur providendus aliquo officio permisso a statutis, vel civilitate donandus. 

Die Lunae 5 D. Paulus Raynutius de Tarano alloquutus est cernitam monet ut omnes memores sint civitatem privatam fuisse dominio ex causa male vivendi et inimicitiarum antiquarum, unde  vult ut paces realiter fiant, et qui nolunt paciscere expellantur, ut habeatur  honor et reverentia Superioribus, Gubernatori praesertim, qui repraesentat Pontificem,  Magistratui et civibus cernitae, qui eliguntur circumspecti et apti ad regendum, et non illi qui indigent tutoribus, atque in omnibus serventur statuta et leges Firmi. Priores possint ponere partitum contra formam statutorum, ex Cancellario scribenti imponitur privatio omnium officiorum, et Gubernatori assentienti jubet imponi aliquem poenam ut obligantur cives, qui faciant bussulum  80 vel 100 civium ad invigilandum pro justitia contra omnes perturbatores etc., et offert se,  ut sanctitas sua confirmare dignetur omnia haec a Firmanis statuenda. Quae omnia, gratiis actis Mag.co D.no sancita sunt, Andrea Salvicti mortuo, Jacobus de Vechis proponit eiusdem Andreae filium idoneum. Rogatur D. Locumtenens, ut non discedat, et curet haberi in civitate Curiam Generalem, et Gubernatorem in perpetuum. Comitatus reperitur debitum dativarum et subsidii triennalis. D. Bernardus de Machiavellis Thesaurarius in 3000 florenis. Plures cives offerunt ratam suam pro satisfaciendo D. Bindo,  Jo. Altovito, et D. Jo. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus se obligant pro Communi. D. Jo. Ludovicus Ciaffonus est procurator Firmi in caussa contra Palagranos de Aquila. Cives deputati pro justitia sunt primi octo electores D. Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Marinus, Bartholomeus Massutius, Sebastianus Savinus, Alexander Pacharonus, et Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, Falconus Iottus, Lucianus Carpinus, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Guidus Vincus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Antonius Montanus, Permartinus Petri Pauli, Bernardinus Perusinus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Jo. Angelus Stephani, Antonius Stephani Vecchi, Antonius Vigoritus, Jo. Andreas (134) Dominici, Piersanctes Baptistae, Tiberius Cautius. Caeteri desiderantur.

Die 6 agitur de terminnda electione  conservatorum justitiae ad numerum 4, vel in duplum de his qui electi sunt.

Die 9 non habetur assistens cernitae  D. Paulus, sed solus ser Dionysius castellarius Gubernator Firmi. Sancitur instaurare Collegium Advocatorum, Procuratorum,  et Tabellionum praesertim etc. pro miserabilibus personis in tertia instantia ad D. Priores, statuto advocato et procuratore gratis inserviente personis miserabilibus. Habetur ordo, ne quis in adunantiis, cernitae, vel Consiliis,  alloquatur nisi in loco ad consulta danda deputato: neque respondere possit  nisi surgens unus post alium. Confirmantur Reformationes quorundam castrorum.  Salvictus nepos Cardinalis et fratre Andreae ser Salvicti petit locum Bancherii patrui sui. Nunc primo habentur post annum 1538: consulta de condemnatis D. Mutius in gratiam Locumtenentis eligitur Capitaneus, et si renuerit, vocabitur D. Andreas Maximus: si vero acceptaverit, hic eligitur post eius officium. Dominicus est Factor Communis. Falconus Jottus, Antonius Montanus, ser Julius  Morica, et Polidorus Cautius se otulerunt gratis inservire in Arcibus, et sancitur mittere cives castellanos.

Die 12 sancitur servare statutum in conficiendo bussulo. Confirmantur capitula de conservatione quietis etc. et petitur confirmatio a Pontifice. Oratoribus Montis Rubiani conceditur non gravari ob operariis S. Mariae in Castello de tempore praeterito, sed petitur, ut aliquid det pro censu S. Mariae ipsa, et aliae communitates commendatae. Salvictus de Serviliano admittitur Bancherius. Jubentur cives de Regimine habitare in civitate, et possidere qualitates statutarias, et datum eis tempus ad mensem usque Februarii,  alias sancitur eis subrogare appicciulatos, qui denuo mutuentur Communi suas pecunias, quas alias dederunt. Vacantibus appicciulatis alii per suffragia subrogandi sunt, et addendum numero appicciulatorum.

Die 24 D. Petrus Simon Thibaldus Orator ad D. Lutium Commissasium Locumtenentis in castro Moliani pro habenda possessione gabellarum duxit Oratores Moliani, quibus conceditur solutio salarii pro medico et magistero ludii letterarii, et agitur de salariis et introitibus Communis statuendis.

Die 15 juraverunt officium 60 deputati in favorem justitiae praesentibus D. Martinangelo Albertino de Murro Vallium, et D. Francisco Sinigardo de Firmo. Absentes dicuntur D. Gentilis Billacqua, Vagnoctius Fatius, Lucianus Carpinus, Jo. Marinus (134v) Bonvicinus, Franciscus Francolinus, Antonius Ilioneus, Antonius de Vechis, Nicolaus Pernensis, Constantius ser Pieri, et  aegrotus D. Hieronymus Rosatus. Agitur de solutionibus salariorum. Petitiones Moliani remittuntur D. Prioribus …. cui probo viro ab eis eligendo cum omni auctoritate cerniate. D. Lutius eligitur Gubernator Moliani pro Card.li Farnesio. Idem sancitur pro civitate S. Angeli prout Moliano concessum est. D. Nicolaus Spetiolus de S. Angelo commendatur pro officio judicatus Aesii Jo. Franciscus Pacharonus est exactor crediti quod communitas habet cum haeredibus et possessoribus …………….. Hieronymi Ancilei; conceduntur ei litterae ad Viceregem Aprutii ………………. sicurum, D.num, et communitatem Columnellae. Ser Benedictus Bartholomeus Orator castri S. Angeli venit cum ensenio ad D. Priores. In cernita ad ……………….. cum aliis Bartholomeus Argolicus, Peroctius Aretinus,  et D. Joannes Canniti. Sollecitatur exuctio maleficiorum. Confirmatur ser Bartholomeus Cordella Cancellarius.

Die 18 agitur de augumento gabellarum in Comitatu de <quibus> comitativi gravantur minantes recursum ad Superiores.

Die Lunae 19 D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Bonvicinus, Nicolaus Pernensis, et Lucianus Carpinus, jurarunt officium Conservatorum praesentibus Jacobo …………… Savini et Joanne Veneto, qui alibi dicitur gener Simonis Lucentini. Carta ……………………….

Die 20 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Franciscus Guerrerius, Camillus Ciminus, ser Antonius Latinus, D. Hieronymus Rosatus, Georgius Antonius Sebastiani. Confal.rii nunc primo post annum 1538 extracti Franciscus Valgarinus, Lucas Giliutius, Jo. Baptista Antonuccius, Bartholomeus Argolicus, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Consules, Octavianus Azolinus, …………………. Perdominicus Baptista Pilae, ser Hieronymus Victorius notarius. Bancherius Generalis Castelli vacat.

Die 20 Martii Ciottus Adam retulit concilio <Mo>liani ordinasse 20 homines ad Card.lem Farnesium et ad Eccell.mum D.num Octavianum, ne communitas Moliani expolietur gabellis castri.

Die Mercurii 21 vocatur per 2 vel 3 die Nativitatis Concilium Generale Comitatus ad favorem justitiae, ad agendas gratias Pontifici de restitutione Status, et ad rectam instructionem augmenti gabellarum. Salvictus approbatur Bancherius, Jo. Antonius filius Giorgii Antonii Sebastiani mortui ponitur loco patris, jurante qualitates Hieronymo fratre carnali, et Francisco Calabria. Ser Antonius Latinus est in officio Interamne, Franciscus Guerrerius …………vit Eccell.mo Duci Octavio, Camillus Ciminus, Morpho referente in eodem …………tio est; quibus fit gratia de residentia, dummodo familia habitet Firmi (135) <fi>unt gratiae quaedam de condemnationibus. Ser Octavianus Humilis de Patrignono proponitur Cancellarius una cum ser Bartolomeo Vincentius Foleciani approbatur in Concilio, et Fatius de Fatiis et Maximianus.

Die 22 Calculatores rationum  D. Raphaelis sunt Sebastianus Savinus, et Constantius Rachamadorus. Pacerii electi de numero 60 Conservatorun iustitiae sunt Chrysostomus Baptistae  cum Jacobo Francisci, Jo. Marino Bonvicino, deleto Jo. Francisco Pacharone. Falconus Iottus cum Luciano Carpino, et D. Pompejo Azolino, deleto ser Trojano, D. Astor Martialis cum Jo. Baptista Antonutio, et ser Trojano Riccio; ser Adam cum Guido Vinco, er Francisco Grasso; Stephanus Azolinus cum Aurelio Pacharono et Antonio de Vechis, D. Pomponio Morphus cum Dominico Lucae et Antonio Montano. Ex praedictis primi prodierunt  e bussulo Chrystoforus Baptistae, D. Pompeius Azolinus, Jo. Baptista Antonutius, Guidus Vincus, Stephanus Azolinus. Cuius loco positus est D. Petrus Simon Tibaldus, et D. Pomponius Morphus. Sancitur per Mag.cos D.nos cum aliquibus  doctoribus confirmari taxam officialium.

Die 23 sancitur ut cives dent cautiones de habitando familiariter in civitate, et recusantes censeantur ipso facto privati,  et poena fidejussionum est 100 scut. Juramentum sancitur deferri a Magistratibus.

Die Lunae post festum Nativitatis, Hieronymus Savini fuit mutuator Communis in expeditione Oratorum Perusium ad Pontificem. Notarium Consulum est Officialis damnorum datorum ad Capitanei adventum. Marcus Antonius Vincentii, et Paulus Continus admittuntur ad Concilium, et Jo. Andreas de Baptistis. Proponitur quoque ser Piersanctes de Nigris, sed non leguntur suffragia. Ser Bartholomeus Cordella petit, ut fiat provisio de novo Cancellario, et dicitur expectandus D. Gentilis Billacqua, quia Cernita noluit forensem.

Die 26 Mag.ci D.ni juraverunt, et Jo. Antonius Georgii Antonii pro patre defuncto. Bancherius est Salvictus Pieri ser Salvicti, qui non comparuit, neque tres Priores absentes, unde statuitur revidenda esse Statuta et Reformationes circa absentiam civium extractorum ad Regimen, et non sit dandum eis tempus ad redeundum.

Die Martis 27 Decembris Concilium habetur civium de Regimine, et de Concilio, ac Oratorum Comitatus  quo sancitur mittere Oratores ad gratias agendas ad Pontifici de unione Comitatus et civitatis reddita, fieri augmentum gabellarum, confirmari conservatore set capitula justitiae et pacis, et alia ad beneficium universale, et impetrari

(135v) absolutionem  a quaecunque excommunicatione incursa etc.

Die 28 D. Albericus habuit in mandatis ab equitibus Lauretanis de duc.  2000 mutuandis Communi Firmano de quibus vult retinere 150 pro fructibus; caeteros 1850 solvere in Provincia. D. Bartholomeus Matheutius remisit in Urbem  duc. 620, alios mittet fidejubentibus 12 civibus Rachanatensibus, ad quos mittitur D. Petrus Simon Thibaldus. D. Gentili scribitur, ut sollicitet negocium pecuniarum cum D. Debastiano de Lucha. Agitur de his quoque a D. Montano. Accipiuntur a R.mo Conversino duc. 3060. Leguntur mutuatores ser Franciscus de Pitriolo, ser Marinus Sciarra, et Tiburtius de Aquaviva, ser Piersanctes  Lucitus de Lauro, ser Porphyrius de Monte Leone, Petrus Franchilutius de Monte Giberti, Benedictus de Grotta Azolina, ser Marius Carpinus de Ortezano, Jo. Baptista miles Lauretanus de Lauro, D. Nicolaus Cinthius de S. Angelo, Marinus Sorecus de Lauro, D. Adam Baptista Mancinus de Rapagnano, Ruffinus de Serviliano. Quorum quatuor D. Jo. Baptista D. Adamus, ser Tiburtius Vivianus, et ser Porphirius mittuntur Oratores Comitatus ad Pontificem.

Die 30  taxa habetur equitum Ill.mi comitis Sfortiae de 20 coelatis, et debitum Communis haeredibus D. Jacobi  Poligrani de Aquila reduci ad duc. auri 256. D. Catharinus de Amandula fideliter custodivit vexillum Communis Firmi  tempore separationis, et in reintegrazione illesum restituit, civilitate donatur. Fiunt gratiae condemnatis. Admittuntur ad regimen Hieronymum Mignerica (alias Migni), D. Franciscus Assaltus, Camillus Carminellus, Federicus Silenus, Hieronymus Cavalerius, Joannes Vincus, Constantius Beccarinus, civibus jurantibus eorum qualitates statutarias.

Die ultima  communitati Montis Raynaldi conceditur debitum flor. 12 reparationi palatii applicare. Carta 119 ad 244.

Rubrica

Libri 73 Consilia Cer.te 1548

Die 2 Januarii 1548 Jacobus Francisci est depositarius Communis. D. Gentilis est Romae Orator. Bancherius extrahitur Lelius Mancinus.

Die 6 Veneris D. Astor Martialis, et Bartholomeus Massutius Oratores referunt grate exceptus fuisse a civitate Rechaneti. D. Persimon Tibaldus est Commissarius Altidonae, ubi reperit nonnulla bona illius Communis occupata. Locumtenens (136) reduxit taxam militum Illr. D. Sfortiae de S. Flora ad octo coelatas. D. Julius Riccius se gesserat in Curia, ut procurator caussarum Communis ser Trojanus Riccius, qui se dicit Oratorem ad Locumtenentem Marchiae, cum ser Bartholomeo Cordella fit Cancellarius. Hieronymus Fidelis Gabellarius Portus creatus Castellanus. Jo. Marinus Bonvicinus est Commissarius Gruptarum ad Mare, D. Jacobus Vivianus Orator Aquaevivae exponit debita et calamitates suae patriae, et praestatur a Firmanis auxilium. Accipitur in numero Consilii ser Piersanctes de Nigris, exactor, Cichus Bertachinus, Pierjoannes Meci Falconi, Antonius Polidori, Cenzus Nardi Tinti, Nicolaus Bracchonus, Cicchus Baptistae Aurificis, et Jo. Baptista Flaccus.

Die 7 Vagnoctius Fatius iuravit capitula conservatorum justitiae in manibus Mag.ci D. Juliani auditoris et Mag. DD. Priorum. Scribente D. Nicolao Flacco (qui videtur Potestas Montis Fortini) et ex illa communitate, supplicatur D. Paulo Locumtenente, et permittitur ibi fieri more solito parlamenta de mense in mensem. Datur pro illis hominibus mandatum conficiendum ab aliquo doctore Firmano, et monetur D. Nicolaus et alii, ut curetur ne scandala oriantur.

Die 8 accipiuntur pecuniae in appalto a civibus S. Severini, Rechanati, et aliorum locorum, a D. Jo. Francisco Rosato duc. 2000, et ab aliis Firmanis iuxta qualitatem. Item accipiuntur pecuniae ab annumerandis in consilio cernitae, qui sunt Philippus de Portu Firmi, Antonius Orlandi, Constantius ser Stephani, Andreoctius Persancti, Antonius Vincentius Sabinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Ser Jacobus Charellus, Nicola Manzitti, ser Bartholomeus Giliuctius, Perjacobus Ufriductius, Gioctus de Gioctis, ser Persanctes de Nigris,  qui non fuit admissus, Vincentius Azolinus.

Die Lunae 9  cives offerunt pecunias aut frumenta, qui sunt Pellegrinus Baccilis salmas grani 60, Pompejus ser Dominici civis salmas 25, Vincentius Partinus scut. 100, Bastianus Savinus scut. 100, Guidus Vincus duc. 100, Jo. Baptista Savinus duc. 100, Jacobus Francisci duc 100, (136v) D. Pomponius Morphus duc. 100, Octavianus Matheutius duc. 100, ser Jo. Pierus Castanea salm. grani 26, Bartholomeus Massutius salm.25, D. Vincentius unus ex Prioribus duc. 50, D. Hieronymus Rosatus duc. 100, Camillus Ciminus salm. 25, Jo Antonius Georgii Antonii duc. 25, ser Antonius Latinus duc. 25, Thomas Pacharonus Regulator duc. 100, Pompejus Branchadorus duc. 40, D. Pompejus Azolinus duc. 50, D. Astor Martialis duc. 50, D. Pomponius Morphus iterum duc. 100, D. Jo. Franciscus Rosatus duc. 200, Baptista Pacharonus duc. 50, Gentilis de Nobilibus duc. 50, Calabria duc. 25, Ludovicus Francisci (alias Jacoboni) salm. 15 grani. Approbantur etiam Consiliarii qui mutuant pecunias in appalto,  Galeazzus Brachinus, Jo. Philippus Mancinus, Jo. Baptista Pictor, Lucangelus Argolicus, Berardinus Antonuctius, Josue Tibalductius, Hannibal Pacharonus, Joachim Francisci Savini, Vecchius de Vechis, Julius Martellus, Jo. Franciscus Franchus, Pernicola Savinus, Hieronymus Azolinus, Jacobus Persanctis Savini, Malatesta Branchadorus, Vincentius Billacqua, Perjoanni Pauli Apostoli, Vincentius Eliseus, Antonius Vincentius Spezza, Julius Tibaldus, Cichus Pacinus, Guliassius Chrysostomis, Vincentius Carpinus, Joannes Cacciacontis, Vincentius Branchadorus, Cichus Volavento, Jo. Franciscus Prencivallis, Bartholomeus Savinus, Antonius Cordella, Hieronymus Pieri, Hieronymus Perangeli Mazzantis, ser Hieronymus Pompilius Partinus, Jo. Franciscus Lelius, Antonius Branchadorus, Dominicus Cichi Solomei.

Die 9 Camillus Ciminus et ser Antonius Latinus, qui fuerant absentes, juraverunt cum  aliis officialibus.

Die 10 Cola Torronus habitator Gruptarum ad Mare juravit de bene vivendo coram Mag.cis D.nis Prioribus. In Concilio Jacobus Angeli dicitur quoque Azolini. Item D. Franciscus Assaltus legitur Sallatus consultor ornatissimus (ita jocante ser Trojano Riccio cancellario) Jo. Baptista de Nobilibus retulit gratias de sua approbatione ad concilium. Jo. Marinus Bonvicinus obtulit duc. 100, Jo. Baptista Fiorellus duc. 50, Cichus Valgarinus duc. 25, et alii plurimi, qui 4 paginis, compehenduntur. De mandato D. Gubernatoris  et Priorum nonnullis civibus taxa pecuniae minuitur, aliis augetur. D. Jo. Franciscus Rosatus dedit duc. 400. Inter cives mutuantes legitur Berardinus de Nigris, Guliassus Chrysostomi dicitur Cipriae, Hieronymus Persanctis dicitur Falconi. Cives de Regimine leguntur et nominantur 85 de numero et de consilio 83. Alii dicuntur absentes, et sancitur eos taxari a D. Gubernatore cum 15 civibus et 15 consiliariis, qui sunt Thomas Pacharonus, Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Pellegrinus Baccilis, Bartholomeus Massuctius,  Jo. Baptista Savinus, Octavianus Azolinus, Guidus Vincus, Octavianus Matheutius, Jacobus Francisci, Jo. Marinus Bonvicinus, Baronus Eltocomando, Antonius Matheuctius (alias de Veteribus), Gentilis de Nobilibus, Ciottus Adae. Consules (137) D. Franciscus Assaltus, Joannes Vincus, Cicchus Bertachinus, Jo. Baptista Flaccus, Antonius Orlandus, Constantius ser Stephani, Antonius Vincentius Savinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Vincentius Azolinus, Galeactius Brachonus, Jacobus Franciscus Savini, ser Jacobus Palmerius, Antonius de Smerillo, Thomas Magistri Joannis, Jacobus Azolinus.  Confirmantur gratiae  concessae in Cernita.

Die Veneris 13 absente D. Francisco Guerrerio Priore, donatur civilitate Magister Nicolaus Benedictus de Monte Robiano cum fratribus suis. Jo. Francisco et Jo. Philippo communitas Monturani obtulit 50 scut. pro solutione Pontifici facienda. D. Jo Franciscus Rosatus est Depositarius 20 mil. Duc., et ser Jo. Baptista Fiorellus eius notarius.

Die 14  leguntur alii cives, qui absentes erant, taxati et alii homines, tribus paginis inscripti. Inter cives habetur Baglionus Grana, Baptista Patriarcha, Franciscus Guerrerius, Petruspaulus de Campo Follonum, Androctius Falconus, Nicolaus Pergentilis Galeocti, Thomas Ottinellus cum  D. Francisco Ottinello, heredes Hieronymi Argenti, Michael Angelus Flaccus,  cum D. Nicolao, Horatius Valgarinus, Hieronymus Azolinus, D. Vincentius Guerrerius, Caesar Guerrerii, haeredes D. Pergentilis, heredes Girardi, Thomas Liverocti, Simon Manicti, Gabriel Contis Paccharoni, Franciscus Laurus, Franciscus del Monte, Vincentius Colangeli, Centius Antonii Pacharoni, Gionius Jacobi Pacharoni, haeredes Spaccasassi, Permatheus Massutius, Thomas Pieri Cichi, Lucianus Frictae,  Mag.cus D. Benedictus de Massignano, Vincentius D. Savini, Jacobus Vicus, Hieronymus Savinus, Jo. Franciscus Gulpuctius, Contes Branchadorus,  et alii vel nondum nominati, vel nonnullis ab hinc annis penitus oblivioni traditi.

Die 15 concurrunt in taxa communitates Rapagnani, et Lapedonae, et Jacobus Guerrerius.

Die 16 Pompejus Azolinus consultor dicitur Mag.cus D.nus. Proponitur Cancellarius  Magister Jo. Philippus Benedicto de Monte Robiano una cum ser Trojano Riccio, Vincentio Lauro, ser Bartholomeo Cordella, et Magistero Francisco Confecto, qui obtinuit  cuius loco eligitur praeceptor Grammaticae Magister Visitus …….. de Monte Florum.

Die 17 electi sunt ad obligandum Gabellariis Permatheus Rachamatorus, Jo. Marinus Bonvicinus,  Falconus Joctus, Chrisostomus Baptistae, D. Pompeius Azolinus,  Baronus Eltuocomando, Pieroctius Jo. Ludovici, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Persimon Tibaldus, D. Pomponius Morphus, Dominicus Lucae. Jo. Baptista Savinus est Gabellarius.

Die 20 habentur litterae B. Conversini, et D. Gentilis Oratoris conquerentes de solutione 20 mil. Duc. retardata. Habentur plurimae supplicationes (137v) pro gratiis,et Reformationes castrorum pro confirmatione habenda.

Die 2 ex litteris Bartholomei Massutii, et Octaviani Azolini, atque ex relata Jacobi Savini cives quidam  Rechanatenses invenerunt 6000 scut. et se obligaverunt pro Communi Firmano. Morphus de Morphis mittitur Sindicus ad servandos eos indemnes. Cives qui se obligant sunt numer. 61, de quibus alibi passim fit mentio. Baronus Iltuocomando dicitur Baronus Be..dini; et Petrus Paulus Tosus legitur ser Petrus Paulus Tosii.  Cives Rechanatenses sunt Martinangelus Jacobi, Antonius Jacobi Veneris, Perleopardus Pernicolai, D. Antonius Rogat.s, Jo. Baptista Honofrii, Politus Salvoni, ser Antonius Bartholomei Lazari, et Alexander eius frater, Bartholomeus Fabritii, Tholomeus Jo. Monaldi, et Antonius Franciscus Jo. Baptistae.

Die 23 D. Gentilis Billacqua Orator retulit magnum inesse periculum nisi quamcitius solutio fiat saltem octo millium scut., nec potuisse obtinere dispensationem appaltus, et rem hanc reliquisse R.do Censorio. D. Trojanus Riccius Orator a Thesaurario retulit non haberi dilationem, sed offerendam ei est aliquam pecuniae summam cum spe dilationis; a Locumtenente,  D. Thideum Fortinatem fidejuberi debere de non accedendo ad Montem Fortinum ad  milliaria 10. Accipiuntur frumenta oblata a D. Luca Branchadoro et undecumque collecta pecunia trasmittitur Romam per Bastianum Savinum. Curatur contentare castrum Moliani quod petit 100 scut. in suis gabellis pro salariatis.

Die 27 fuerunt pertractata  negocia panninorum et frumentorum. Accipiuntur pecuniae  per Baronum a Cicho Margarictio de S. Severino. A communitate Francavillae  deferenda sunt 50 scut. Ser Hannibal deferre debet a communitate Moreschi ultra 50 alia 25 scut. Sebastianus Savinus non revocatur ab Ancona. D. Vincentius Guerrerius exortatur, ut e Mantua requirat et ponat pecunias in appaltu. D. Gentilis, D. Astor, et D. Pomponius destinantur Romam cum pecuniis, quae haberi possunt, eadem die Baptista Percivallis de Recaneto commendatus a D. Locumtenente, alias dicto D. P., et a civibus Rechanatensibus eligitur Capitaneus Firmanus. Ser Trojanus Riccius additur Cancellario.

Peroctius Evangelistae cedit locum suum ser Baptistae de S. Angelo in appicciulatis. Oratores Montis Actonum  attulerunt 33 salmas grani dono dari Communi Firmi. Oratores Belmontis  50 scut. ex parte Communis sui. Jo Philippus de Smerillo per Pellegrinum Baccilem  scut. 50, et infra mensem 200. Pellegrinus <Ba>cilis fit Sindicus Communis ad promittendum castro Moliani 200 florenos (138) annuos de gabellis castri. Oratores Petrioli offerunt 50 scut. Procurante D. Hisilarii, Cichonus Marganuctius de S. Severino mutuatur Firmanis 4000 scut., et Baronus creatur Sindicus ad vendendos ei gabellarum introitus pro rata ad 10 annos.

Die 28 Gabriel Berardini de Firmo creatur Procurator Communis Firmi ad petendum pro castro Moliani quotannis florenos 200 accipiendos a Gabellariis Firmanis positis in castro Moliani. Jo Philippus testis dicitur de Nobilibus de Smerillo. Fita bulla D. Jo. Francisco Rosato de 4000 scut. solutis Pontifici, et acceleratur sollicitatio de reliquis.

Die 30 D. Lucas Branchadorus sollicitat solutionem, ne incurratur infamia et indignatio Pontificis. Procurantur a civibus frumenta et oleun, gemmas et ornamenta vendenda pro dicta satisfactione. D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccili, Jacobus Francisci, Matheus Marci, Jacobus Azolinus, et Tiberius Cautius,  Jacobus Francisci Savini obtulerunt oleum, et ser Jo. Pierus Cattaneus, Octavianus Azolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, oblationem solvendi pro Communi.

Die Martis ultima D. Pomponius Morphus Sindicus creatur de accipienda scut. 5000 a D. Hieronymo Alberico, et etiam ab aliis quibucunque, qui velint ponere pecunias in appaltu. D. Gubernator obtulit torquem auream suam et omne suum argentum. D. Jo. Franciscus Rosatus ultra 7 miliaria olei offert emere oleum a quocunque dare volente. D. Lucas Branchironus ultra 300 salmas offert tractam 400 salmarum. Sancitur eligere cives curantes 1000 salmas grani mettendas Anconam; et exactionem pecuniarum, qui sunt Jacobus Francisci, Falconus Jottus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierotius Ludovici, Antonius de Vechiis, Vincentius Ursini, Jacobus Azolinus, Antonius Polidori, Joannes Vincus, Antonius Stephani, Jo. Baptista de Nobilibus, Hieronymus Falconi. Qui non solverit in civitate per totam sequentem diem, et extra intra terminum a M. D. Priores assignandum, a Baroncello executionem  patietur. Oratores Montis Giberti offerunt duc. 50, et totidem Petrus Francolini de Monte Giberti. Carta 1 ad 127.

Die Mercurii 1 Februarii 1548 Romam afferendae sunt litterae cambii pro scut. aurei 2155 et bol. 46 (ergo reliqua habebantur). R.dus D. Lucas totum suum granum ponit in appaltu Firmi.

Die 3 relevantur indemnes D. Bartholomeus Matheutius, et Sebastianus Savinus ab obligationibus  contractis Anconae cum Jo. Cinamo et Jacobo Parenza ac sociis de 30 ballis pannorum ultrafine, et cum (138v) Vito Salomonis de ballis quinque panni carisei; et cum civibus Rechanatensibus de scut. 12 mil. Sancitur mittere Mantuam et Ferrariam ad D. Vincentium Guerrerium et D. Horatium Calistum, atque Romam ad D. Hieronymum Albericum, et ad D. Anton Jacobum Venereum, qui dignetur sumere mandatum ad se obligandum pro Communi Firmi. Ad accipiandum retractum pecunie et panninis revertitur Sebastianus Savinus cum Jo Philippus D. Pomponius Morphus. Orator Romae est Jacobus Augustinelli et Caesar Adae. Mittuntur ad Ducem Urbinatem, et ad D. Vincentium Guerrerium. Petitur licentia a Pontifice augendi in Regimine 6 palluctas, pro quibus singuli approbati solvant 100 scut.

Die 5 Mag.cus D. Baptista Percivallis capitaneus cum suis officialibus jurat officium. D. Gentilis Billacqua, qui propter aegritudinem renuerit, promittit se rediturum Oratorem Romam ………. Festa carnis privii, si videbitur Nicolaus Calvutius aggregatur Concilio. Hieronymus Fidelis civilitate donatur. Providetur de salario Mag.cus D. Dionysius Castellarius Gubernator. Custodia Bariselli 20 peditum et sex equitum  reducitur ad solitum civitatis. Petunt adscribi numero Consiliariorum D. Paulus Costantinus. D. Raphael Pernensis, D. Montanus de Montanis, D. Achilles Giliuctius, Magister Camillus Italia de Monte Giberto, physicus, D. Vincentius Polonii Meliorati, Lucas Michelangeli de Moliano, Lupidius Morosi, Jo. Antonius Savinus, D. Baptista Mancinus de Rapagnano, Paulus Jo. Adae, Cichus Terentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cicchus Petri Pauli, ser Gervasius Lauretus, Jacobus Guerrerius.

Die 7  Jacobus Guerrerius iturus est Mantuam pro Communi Firmi, referente Hieronymo Rosati. D. Petrus Mancinus cum Jo. Philippo eius nepote exhibet 2000 florenos, dicitur fuisse gabellarius Firmi tempore privationis Status, et renuntiat  actionem omnem, quam habet in gabellis Communi Firmi.

Die 8  approbantur capitula exactoris porrecta a Morpho de Morphis.

Die Veneris 10 R.mus D. Fabius Minganellus venit in Provinciam Vicelegatus, et sancitur eum visitare. Fit bussulum castrorum et arcium. Conceduntur gratiae condemnationum. Petente Luca Giliuctio ser Bartholomeus eius nepos subrogatur sibi in Regimine. Ser Lucas Cordella dicitur senex, et providendum esse  de notario Regulariae. Jacobus Augustini de Guerreris mittitur Sindicus Communis Firmi ad relevandum D. Vincentium Guerrerium, et alium quemcunque pro mutuo 6000 scut. et plus si erit necesse. Appaltus incipit Kal. Martii. Orator S. Benedicti offert duc. 50. Rapagnanus (139) Adae Jophilippus Mancinus, D. Paulus Constantinus approbantur Consiliarii.

Die 12 D. Pomponius Morphus, et Lucianus Carpinus Romae sunt Oratores.

Die Mercurii 15 D. Gentilis Billacqua et D. Federicus Vincus electi sunt Oratores ad Vicelegatum. Consiliarii approbantur D. Raphael Permensis, Nicolaus Calvuctius, Hieronymus Fidelis, D. Montanus de Montanis, D. Baptista Mancinus, D. Achilles Giliuctius, Paulus Adae, Jacobus Augustini Guerrerii, ser Gervasius Lauretus, Gabriel Mancinus, Lucas de Moliano, Horatius Valgarinus, Jo. Antonius Savinus.

Die 16 cives adunantiae pro bussulo castrorum conficiendo sunt D. Gentilis Billacqua,  D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccilis, Octavianus Azolinus, Falconus Gioctus, Jo. Marinus Bonvicinus, Octavianus Matheuttius, Jo. Baptista Antonuctius, Guidus Vincus, Vincentius Ursini. Sancitum est cives de Regimine omnes imbussolari pro castris 1° gradus, consiliarios omnes de 2° gradus; notarios omnes de 3° gradus: ad arces vero omnes cives.

Die 17 equites D. Sfortiae pro hac vice solvuntur  de pecuniis gratiarum; de reliquo vero fiet taxa pro rata civitatis et Comitatus. Ad officium notarii appaltus suffragati sunt ser Jo. Baptista Florellus qui obtinuit, ser Jo. Pierus Castaneus, Joannes filius Antonii Granae, Vincentius Freductius, ser Lucas Cordella , ser Hieronymus Victorius, ser Marius de S. Angelo imbussolatur. D. Antonius de Nobilibus, et D. Caesar Azolinus. Canonici petunt damnatum in festo Paschae donari S. Mariae in Castello, et conceditur. Filius Vincentii Partini dicitur physicus civitatis.

Die 18 Vicelegatus vult poenas conditionales et notitiam omnium quae occurrunt circa bannimenta, prohibitque fieri gratias de his,  quae comprehenduntur in bannimentis. Sancitur mittere ad Vicelegatum, ut nihil innovet, et satisfacto Pontifice, petere ne quid innovetur de reintegratione concessa in Statu et juribus Firmanis. Ser Laurentius qui redit Firmum iuxta decretum de reditu omnium civium, accepit nuntium de morte matris, et datur ei venia absentiae. D. Jo. Baptista de Nobilibus de Petriolo die 19 commendatur pro S. Severini praetura. Approbantur Conciliarii Jacobus Vincus,  Antonius Vincentius Valgarinus, ser Hieronymus Victorius, ser Persanctes de Nigris, Cichus Laurentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cichus Petri Pauli, Joannes Francisci de Matheuctis de Castro Palmarum, ser Joannes Politus,  Ramandinus de Ramandinis, Lucianus Jacobi Antonii, Lupidius Moresii, Vincentius Piccioni, ser Baptista Permarini de S. Angelo.

Die 20 Priores sunt Theseus (139v) Morronus, ser Persimon ser Pieri, Vincentius Persanctis, Evangelista Gasparis, Federicus Vincus, Peregrinus Baccinus. Regulatores Pierus Arietinus Flor., Federicus Civitella S. B., Hieronymus Patriarcha Camp.i. Confal.rii Permatheus Octinellus, Jo. Paulus Polidorus, Dionysius ser Antonii, Evangelista Gasparis, Antonius Matheuctius, Jo Paulus Montanus. Consules Gentilis de Nobilibus S. M., Antonius Latinus Flor., ser Antonius Ciminus notarius. Bancherius S. Martini Gentilis de Nobilibus. Castellari Aquavivae Branchadorus Caesaris, Gualdi Pierus Jo. Ludovici, Portus Franciscus Leffectus, Montis Falconum Vincentius Partinum, S. Benedicti Vincentius Ilioneus. Officiales tertii gradus ser Orpheus Girardus de Ponzano, ser Thomas Victorius de Petritulo, ser Leonardus de Veteribus de Aquaviva, ser Joannes Cicchi Berardi de Monte Apponum, ser Dominicus Barba de Monturano, ser Hieronymus ser Martini de Serviliano, D. Valentinus Lopidi de Monte S. Elpidio Morico, ser Franciscus Angeli de Collina, ser Vincentius Laurus de Lauro, ser Jo. Baptista Gazota de Campo Fullonum, ser Persanctes de Nigris de Firmo, ser Hercules Joannis Leo de Turrii Palmarum, ser Antonius Boctius de Ortezano, ser Persanctes Factoris de Lauro, ser Cichus Mathei de Lapedona, ser Martius Berardini de S. Elpidio Morico, ser Julius Joannini de Marano. Primi gradus Theseus Morronus, ser Theodorus Coluctius, D. Nicolaus Ramandinus, pro quo vacante Antonius ……nierii, Camillus Ciminus, Antonius Jo. Andreae, Camillus Emilianus, Pieroctius Jo. Ludovici, Antonius Hieronymi, Antonius Montanus, Permatheus Rachamatorus. Secundi gradus Gabriel Mancinus, Jo. Angelus Stephani, Jo. Baptista Flaccus, Cicchus Bertachinus, Constantius Beccharinus, Nicolaus Bracchonus, Joannes Vincus, Cicchus Tarentii, Vincentius Branchadorus, Jacobus Vinchus, Lucianus Jacobi Antonii, qui renuntiavit, Dominicus Cichi Solome, Tiberius Cautius. D. Franciscus Margaructius de S. Severino obtulit emere septimam partem gabellarum 25 mil. Scut., pro 10 annis cum anticipatione solutionis, et ad id Baronus creatur Sindicus. Idem  D. Franciscus Margaructius civilitate donatur. Qui non solvunt impositiones per totam diem  sabathi privantur officiis, et lacerantur eorum cartuciae, et nihilhominus per D. Gubernatorem obligantur solvere cum poenis eius arbitrio. Volent D. Vicelegato emere duos mulos a fratribus S. Augustini Firmi, accipiuntur a Communi Firmano, et ei donantur. Referente S. Trojano curator pecunias haberi a Mag.ro Moysi hebreo Maceratae, et mittitur ad R.dum Thomam pro venditione grani et olei mortuo Permatheo Nicolai Mag.ri Julii confalonerio Castelli. (140) D. Franciscus Octinellus probatori loco patris.

Die 21 Thomas Pacharonus, Pompejus Branchadorus, Theseus Morronus, et Pieroctius Arietinus promiserunt Mag.co D. Thesaurario solvere taxam equitum D. Sfortiae Comitis S. Florae, praesentibus Barono Iltuocomando, et ser Dario Cagnito (lege Canito).

Die 22 dicitur Legatus redire ad diem Veneris proxime futurum,  unde cras  sancitur Concilium cogere et postridie Cernitam.

Die 24 D. Horatius Pacharonus, et Bartholomeus Massutius scribunt nullam invenire potuisse pecuniam. Sancitur sumere oleum mercatoribus vendendum a Bartholomeo Mysutio, et Matheo Marci. Confirmantur gratiae Carnitarum.

Die 24 Franciscus Effectus renuntiavit arcem Portus propter senium, et oculorum orbitatem, et proponit ser Hieronymum Fidelem,  vel alium ad beneplacitum Cernitae. Corruunt muri S. Elpidii Morici, et mittuntur Commissarii, qui  etiam videant differentias illius castro cum Monte Raynaldo, et aliis vicinis. Monti S. Mariae in Georgio relaxatur medietas debiti per palliis S. Mariae in Castello a tempore privationis Status. D. Sanctes Clarignanus Orator Montis Causarii obtulit quantitatem grani; Oratores Aquavivae 40 scut. Petente Branchadoro, Polidorus Cautius ponitur eius loco pro primo extracto. Conceditur Hebreis emere mobilia a Firmanis, dummodo non intrent per januas publicas, et solvant 54 flor. mutuo gratuito. Baptista Patriarcha  sufficitur in Regularia, Hieronymo Patriarcha defuncto. Venduntur 200 miliaria olei pro reliquo satisfactionis 20 mil. duc. auri.

Die 25 Lucianus Jacobi Antonii gratiis actis ait se cogi potiori anni tempore stare in castro Campi Fellonis, et ideo renuntiavit numero Consilialiorum et officio Collinae.

Die Dominico 26 Mag.ci D.ni juraverunt, loco Federici Civitellae legitur Federicus Vincus, et loco Hieronymi Baptista Patriarcha, pro Permatheo D. Franciscus Ottinellus. Thomas Pacharonus donat suae patriae 100 scut. et hisque dat in appaltu, dummodo alii cives donent suas impositiones similiter. Ser Trojanus Riccius composuit debitum Firmi cum Monte Causario in tribus terminis solvendum.

Die ultima Morphus de Morphis et D. Jo. Franciscus Rosatus sunt gabellarii exactionis dativarum et salis. Carta 127 t.o ad 243.

Rubrica

Libri 74 Consilia Cernite 1548

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Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Conclusione del Libro 67 Consilia et Cernite 1537

(103) Die 27 dantur solita luminaria Fratribus S. Crucis. Providetur et exigitur pecunia pro guastarolibus. Habitantibus castrum S. Benedicti qui venerant de Ophida et conceditur terrenum quoddam de Monte Aquilino, sicut Sanctoro Cautio. Confirmantur etiam terrae de Monte Aquilino datae patri in favorem D. Vincentiae Jo. Baptistae de Firmo.

Castellanus S. Benedicti est affinis fratris Thomae. Ser Caesar de S. Angelo fuit exactor librae.

Die 28 agitur de recipiendo Legato in  civitatem venturo, et de salariatis, confirmandis.

Die 29 legitur juramentum magnificorum dominorum, de quibus extractis nihil dictum fuerat. Priores sunt Hieronymus Ancileus, Falconus Joctus, Franciscus Francolinus, Pieractius Jo, Ludovici, Dionysius Senegardus, Gilbertus Guerrerius. Confalonerii Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Jacobus Cordella, Antonius Ludovici. Consules Bonifatius Riccius S. B., Simon Tindalus Camp.i. Bancherius Pilae Johannes Antonii Scattoni. Desunt notarii consulum et Bancherii. Carta 343 t.o ad 431.

LIBRO 68 CONSILIA CERNITE 1537

Die 20 aprilis 1537 Mag.corum dominorum legitur extractio ut supra, excepto Jacobo Cordella; nam extractus est, Marinus Cordella, Simon Tindalus dicitur Simon Bartholomei. Notarius Consulum ser Perjacobus Urbanus. Dicitur Legatus adventasse Fabrianum. Jacobus dicitur pater Marini Cordellae defuncti, et ponitur loco filii.  Dominus Antonius Franciscus dicitur olim Gubernator. Caetera ut supra.

Die 21 Mag.cus D. Marcellus legitur Castellanus Arcis Alliorum, et donatur munere.

Die 29 in juramento Dominorum legitur notarius Bancherii ser Jo.Baptista ser Lucae. Caetera habentur ut in praecedenti libro Carta 1 ad 32.

Die 3 Maji Joannis Fruductii allata est truculenta mors ei inflicta in Castro Falleroni, ubi arma sonant. Mittuntur duo Reformatores cum Baroncello.

Die 4  redeuntibus Reformatoribus, fit jus contra occisores Jo. Ufredutiii. Requiritur Hieronymus Ancileus Prior absens. Legatus proibet accedere ad Abbatiam S. Claudii nisi cum deputatis Communitas S. Genesii petit cives Firmanos ad componendam differentiam finium inter illam et Gualdum. D. Franciscus Clarelli scribit posse Mag.cos Priores remittere terminos condemnatis in contumacia in Terra Montis Fortini. Gentilis Francisci de  Nobilibus,  qui olim cum sociis vulnera inflixerat ser Hieronimo Pernicolae recipitur ad gratiam.

Die 5 ser Felix Morronus Roma discessit Calabriam versus. Caetera ut in praecedenti libro.

(103v)Die 18 in Concilio Generali celebrato in aede Fraternitatis, Legatus orationem habuit ad Firmanos, qui eum protectorem eligerant, et ut superius habetur munere argenteo per Dominum Felicem Roma misso donaverant,  et civitatem ac Statum ei ex corde protegendum, et servandum obtulerant. Laudat charitatem et justitiam Firmanorum et fidem erga  Sanctam Ecclesiam, et jubet eos esse bono animo, et spondet se velle  concedere quidquid petierint. Dicit se impetrasse a Pontifice diminutionem unius ducati pro foculari, et reduxisse ad 4000 scut.  quibus succurritur periculo gravi Turcharum imminenti. Item reduxisse taxam vastatiorum Anconae ad 3000 scut. tota Provincia. Denique se velle dare operam justitiae Firmanae,  et per Mag.cum Gubernatorem et Mag.cos D. Priores ministretur.  Quibus respondit D. Hieronymus Rosatus. Deinde lectum Felix  Breve reductionis praedictarum taxarum, quae exiguntur per aes et libram, et castra non gravantur in bonis a civibus ibi possessis, sed cives solvunt in civitate libram dictorum bonorum.

Die 19 Communitas S. Elpidi promittit cautiones pro Firmanis, et ei aguntur gratiae. Legatus non multum curare visus est reditum magistri Baltaxaris (da Monte Alliorum) et Cancellarius asserit illum electum esse praeceptorem (deest quo loco). Auditur rumor de Castri Alliorum demolitione, quam vult Legatus. D. Jo. Franciscus Gregorius  commendat decimam  partem salarii sui quia fuit Romae Gubernator Provinciae. Legatus honorifice accipitur in viridariis Firmanorum  ad spatiandum.

Die 23 agitur de Castro Alliorum Firmanis restituendo, ut in precedenti Libro; ser Thadeus de Narnio die 24 dicit se servisse Firmanis post discessum D.  Augustini Recuperi Gubernatoris tribus mensibus. D. Franciscus Alexandri est creditor Communis, et statuuntur cives, qui ei computum revideant qui electi sunt die 26 Junii Jo. Baptista Morronus, Antonius Morphus, et Antonius Grana. Hieronymus Formichinus septuagenarius, et pene surdus, dispensatur a Cernitis. Confirmati sunt in officiis suis ser Lucas Cordella, ser Bartholomeus coadiutor, ser Persanctes Barnabei. Providetur salario Magistri Anzovini Amoratti. Carta 32 t.o ad 65.

Die 10 Junii 1537 in Concilio confirmantur deliberationes et gratiae Cernitarum.

Die 11 suffragis dantur cives exactores pro foculari et guastarolis D. Hieronymus Rosatus, Antonius Matheutius, Bartholomeus Massutius, Antonius Morphus, Jo. Baptista Morronus, Permatheus Rachamadorus, ser Jo. Baptista Florellus, ser Persimon. Cives ad promittendum et componendum Permatheus Rachamadorus, Bastianus Savinus, Lucas Hieronymus, Jacobus Francisci. Sindicus computationis pro vastarolis Bartholomeus Massutius. Ser Caesar de Trevio petit suam pecuniam de mutuo, et de servitute praestita. Eadem die Dionysius ser Antonii dicitur habuisse discessum per 8 dies pro festo S. Joannis.

Die 22 vacante loco Federici Civitellae mortui Reg.ris S. Bartholomei, Federicus Vincus sufficitur Troylus Pacharonus Regulator S. Martini et loco Francisci Morroni mortui (104) Regulatoris Campilegi ponitur Peregrinus eius filius.  D. Andrea Maximo Capitaneo datur commeatus redendi in patriam instantium feriarum tempore. Locantur in castris maritimis equites Ill.mi Domini Pauli Vitelli. Pistoja dicitur equuleo fuisse impositus, igne pedibus imposito, et Franciscus Grassus olim Regulator, et Troylo Adam imminere periculum vitae et si innocentissimus sit, et eius mors magnam afferet calamitatem publicam. Eligitur (ut videtur Capitaneus) post designatos D. Alexander Peruzzini de Orciano. Ser Hieronymus, et ser Julius leguntur praesentes Regulatores Jo. Franciscus videtur esse apud Ill.mum D. Valerium. Antonius Jo. Andreae est Castellanus Moliani. Die 26 ex litteris Card Cesarini ad Ill.mum D. Valerium habetur sibi magnae esse curae, ut Firmanis restituatur Castrum Allionum. Ex litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris Romae legitur modus quo restituendum  est castrum. Ex litteris D. Montani de Montanis Maceratae Oratoris, Cardinalis Legatus petit 65 vastatores in arce Anconae, et 50  scut. pro expeditione Turcarum. Respondetur D. Gentili, ut nisi arx possit conservari, solo  aequentur moenia cum Arce Alliorum. Interim scribitur Ill.mo D. Valerio, ut velit integrum reddi Castrum, in ultimo ut sola moenia diruantur. Idem agitur cum D. Bastiano Commissario et D. Legato D. Bono Francisco commendatur capitula de his facta inter Cardinalem Cesarinum et Legatum. Repetitur dies 11 Junii, et scribente D. Persimone Thibaldo de fidejussione ad emenda bona exititiorum praedicti Castri, respondetur petendo quae sit haec varietas D. Ambrosii. Interim rogatur Ill.mus D. Valerius, ut de his agat cum Legato, et fit mandatum in personam D. Joannis Canniti ad promittendum pro Communitate de emptione bonorum etc. Gratiae aguntur Communitati Offidae de peditibus oblatis, qui si veniant, recipiendi dicuntur cum maximo amore et gratitudine. Mittuntur quator homines de Monte Falconum et de Smerillo ad praestandam obedientiam Legato, et ad excusandum factum, quod non explicatur.

Die 12 mittitur Ill.mo D. Valerio, decretum esse,  ut nihil agatur, nisi quod conclusum fuit inter Legatum et Cardinalem Cesarinum.

Die 13 Legatus scribit se nonnullos de Offida custodes Castri Alliorum exclusisse, quia senes et male vestiti erant, et reliquisse de his in Castro 23 Offidanos, 7 Tolentinates, et 20 se supplevisse, quibus mittatur stipendium etc. His omnibus providere jubentur Mag.ci D. Priores, et Felix Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, D. Jo. Franciscus Pichonus, D. Pompejus Azolinus, Pierus Pellegrinus, Ciriacus Baldutius, Ciottus Adam, ser Jo. Baptistam Florellus, Aurelius Pacharonus, ser Stephanus Azolinus, Jo. Jacobus Beneincasa, Vincentius Ursini, Nicolaus Dolcebene, An…..na.

Die 15 Jo. Jacobus Morronus, et Antonius Morphus mittuntur Oratorem (104v) Maceratam ad Concilium Pro.le. Fit mandatum compositionis inter Montem Elparum  et Montem Rynaldum D.ni Pompejo Azolino, et Persimoni Thibaldo. Laudatur Octavianus Humilis de Patrignone, et donatur civilitate. Nicolaus Permathei de S. Elpidio eligitur ad extimanda bona exititiorum Castri Alliorum iuxta capitula Cardinalis Cesarini et Legati. Repetuntur praedae factae in castro Petrioli de inde legitur.

Die 27 Maij Vicus Chiarellae et Rocha capta a D. Marcello et commendantur illa loca

Cardinali Cesarino, ut protegat et commendet D. Legato.

Die 30 Maij D. Legato commendantur nomine Castri Alliorum, qui ab omni caede liberi sunt. Kalendis Junii habentur litterae Legati scriptae Magistero Julio eius Phisico, quibus significat calicem et alias ab exititiis castri Alliorum res et sacrario subraptas fuisse restituitas, et plurimos eorum petiisse Romam, nec potuisse caussam revocari ad Legatum. Oratores electi, ut subito restituatur Castrum a Legato, fuerunt D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Petrus Simon Thibaldus, ser Lucianus Carpinus dicitur olim fuisse Commissarius Turris Palmarum.

Die 3 D. Angelus Dei Bufalo respondit Oratoribus, mentem esse Pontificis reddendi Castrum; facta solutione a Communi Firmi de tertio stipendio, et receptis in Castro exititiis etc. Magister Federicus de Marioctis de Matholica (dicitur per errorem de Matticula) litteris laudatur de bene actis in suo munere arithmeticae. D. Andreas Maximus commendatur pro Rachanati Praetura. Hieronymus Formichinus septuagenarius eximitur ab obligatione veniendi ad Cernitas. Reperiunt acta die 10-11-12-33 Junii, 19 Maji etc. Carta 65 t.o ad 157.

Die 1 Julii 1537 Turcharum suspicio annuntiatur. Ill.mus D. Valerius rediens a Legato dicit eum velle demolitionem Castri.

Die 2 Rev.dus D. Tiberius Corradum cum litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris  super rebus castri Alliorum nuntiat addendum in causa Troyli et aliorum civium Commissarium, et protestatur de nullitate processus, quia cives obedierunt voluntati et decreto Cernitae in providendo, custodiendo, conducendo pedites etc. Mittuntur Commissarii Bastianus Savinus, ser Hieronymus Patimalus, Baptista Adae, Perus Baccilis, Gentilis de Nobilibus, Lucas Giliutius, et Jo. Andreas Ciceri cum Longobardis, et malleis ferreis, piconibus aliis que instrumentis ad demolitionem Castrum, sed media via steterunt, atque redierunt re imperfecta etc.

Die 8 Pellegrinus Baccilis missus est ad Castrum cum guastarolis et 200 peditibus. Deinde reditur ad mensem Junii, diemque tertiam, et sancitur rogari Legatum, ut sua intersit ne Firmani illudantur de Castro Alliorum. Adduntur Oratores Romae Octavianus Azolinus, Jo. Jacobus Martinus, Federicus Vincus. Ser Persimon Marini creatur depositarius librae.

Die 6 Junii leguntur extracti castellani, ser Hieronymus Angelita Moliani, Aquavivae Felix Guerrerius, Gualdi Felix Pacharonus, Montis Falconum Lucas (G)iliuctius, (105) Benedicti ser Marianus Sanctis, Portus Vincentius Stabilis (desunt extractiones Mag. D.orum) et die 22 leguntur solum Regulatores qui supra.

Die 26 Junii  agitur de vastatoribus mittendis Anconam,  et de collocandis militibus in oris maritimis.

Die 27 D. Bonfranciscus Camerarius Legati petit vastatores ad demoliendam arcem et muros Castri Alliorum. Respondetur per Cancellarium cives expectare a Protectore, ut conservet capitula inter eum et Cardinalem Cesarinum inita.

Die 1 Julii iterum D. Bonfranciscus Camerarius et Auricularius Legati petit devastatores, et attulit Breve Pontificis de demolitione arcis et murorum; et Ill.mus D. Valerius retulit a Legato, illum velle restituire Castrum, data saltem cautione de dicta demolitione, quae remittitur ad Concilium Gen.le.

Die 6 commendante Ill.mo D. Juliano Cesarino, D. Silvius Arcerius de Civitella post D. Alexandrum Peruzinum eligitur Capitaneus. Ex litteris Legati ad Mag.cum Gubernatorem Firmi mittuntur ad accipiendam possessionem Castri Alliorum Jo. Franciscus Rosatus, Caesar de Nobilibus, Ludovicus Vincus,  Conceptus Vincus, Bonfilius Morronus, Octavianus Azolinus, Antonius Matiutius, Bastianus Savinus, Baronus Eltocomando, Baptistae Adae, Costantinus Adae, Falconus Periocti, Chrysostomus Baptistae et alius qui recentiori atramento videtur deletus, Caesar Adam, Dominicus Lucae, Jacobus Francisci.

Die 7 agitur de vastandis muris Castri, sed consultores non conveniunt. Deinde in alia Cernita repentina sancitur expectare Concilium sed interim conservari indemnes qui se contulerint ad demoliendos muros. Demum fit mandatum D. Montano de petenda praeceptorum revocatione, et de interponenda appellatione.

Die 8 litterae Cardinalis Cesarini, et Gentilis Billaquae Oratoris habentur, ex quibus sancitur in Consilio demoliri muros Castri Alliorum, quamvis habeatur praeceptum Legati de nihil innovando in Castro. Promittitur tamen per civitatem, non offendere homines dicti Castri, et relinquere eos pacifice frui suis bonis in eodem Castro;  et mittuntur Anconam ad legatum 40 vastatores. Conficiuntur instrumenta bellica. Commissariis protestantibus, quia Castrum est sine custodibus, eliguntur novi Commissarii ad demolitionem murorum: Hieronymus Assaltus, Antonius Morphus, Pellegrinus Baccilis, Lucas Hieronymi, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Paulus Montanus, Falconus Joctus.

Die 10 Vincentius Partinus praeteritis diebus,  et hodie legitur Prior Priorum. D. Montanus de Montanis Orator retulit, Legatum promisisse verbis praeceptum circa murorum demolitionem, sed non recognoscet dummodo de caetero non innovetur quicquam: revocasse ad viam juris caussam civium promissorum; velle (105v) cautionem de pacifice relinquendis hominibus Castri Alliorum ut fruantur suis bonis, deputatis duobus civibus ex parte Firmanorum, et duobus ex parte Legati, ut cuique redditur quod suum est.

Die 11 iterum rogatur Legatus, ut velit concedere executionem Brevis ut Firmani demoliantur muros, et praestari cautiones a civitate, non a particularibus. Providetur de justitia exequenda secundum jus in Castro Alliorum. D. Montano de Montanis Oratori committitur, ut referat D. Legato ut dignetur notum facere, quod siquis velit redire in Castrum Alliorum, redeat intra triduum, quo elapso post litteras D. Priorum habitas incidant in poenam non redeuntes ad habitandum, si postea inventi fuerint in Castro vel eius territorio. Et quia illi exititii, quum non sint demoliti muri, molestant homines Status Firmani, et turbant ipsorum res, D. Joannes Cannitus advocatus et procurator Firmi protestatur ante D. Tarusium Gubernatorem de executione Brevis pro demolitione murorum, et de provisione, ne existitii turbent homines Firmi, Comitatus et Castri praedicti in personis, vel bonis, nec armatas faciant, secus non teneri de scandalis etc.

Reformatores ad bimestre sunt Lucas Giliuctius, Felix Guerrerius, Ippolitus Caesaris, Jo. Andreas Paganelli, ser Dominicus Mazatinus de Petritulo, Petrus Francisci de Monte Giberto, Antonius Picolinus de Marano, ser Jo. Jacobus Christaldus de Campo Fellonum, N.N. de Fallerono, ser Joannes de Ripa Cerreti.

Die 14 Quiriaco Baldutio Prior Priorum, iuxta litteras D. Montani de Montanis non respondetur Legato, qui differt praecipere demolitionem Castri, sed banniti Status Ecclesiae capti transmittuntur ad eum, et Antonoctius Schiavtti  discurrens per agrum Firmanum requiritur ut capiatur, et illico suspendatur. Dicuntur exititii Alliorum eripuisse res habitatoribus, et qui sunt pro Firmanis fuisse expoliati.

Die 17 Breve Pontificis iubet restitutionem Castri Alliorum in manibus deputati a Legato cum mandato restituendi pecunias Oratori Firmano solutas pro Castro. Accusabantur Firmani de espulsis hominibus Alliorum post restitutionem Castri, quibus concessae sunt represaliae. Mag.cus D. Gubernator Tharusinus fidem facit pro veritate, quod a tempore habiti Castri de manibus D. Marcelli non ex illis hominibus cum suis bonis erant in Castro. Abierant enim cum suis bonis ante restitutionem propter monitiones et minas vice legati, de quibus explorari potest veritas a castris circumvicinis. Imploratur auxilium Ill.mi D. Valerii, et Ill.mi D. Petri Alovisii Curatur reductio hominum Alliorum ad Castrum; et emptio honorum non redeuntium ducatis 1000.

Die 20 in imminentibus periculis Reipubblicae voverant Matronae Firmanae civitatem argenteam Virgini Lauretanae, et creantur depositarii pecuniae D. Marianus Pernensis, et Franciscus Savinus. Collectores vero Thomas Bibliopola, Perdominicus Marcutii, ser Dominicus promisit Octaviano Azolino (106) se plurimos exititios reducturum ad Castrum, si eius caveatur. Sancitur poena capitis contra offendentes  aliquem ex ipsis. Quaeritur Consilium a Repubblicis Firmo benevolis ad jurandum Republicae Firmanae. Scribitur ad D. Philippum de Rachanato teste quod exititii ante restitutum Castrum exierint.

Ill.mus D. Stephanus Columna petit solutionem pro vastatoribus Anconae, referente Bartholomeo Massutio, qui Macerata rediit Orator.

Die 22 Ill.mus D. Valerius laudat destinationem Oratorum Romam, et consulit ut bene informent et justificent caussam et res civitatis apud Pontificem, et si ipse velit constare in sua sententia, alluquantur Oratores Imperatoris, quibus ipse D. dabit litteras, ut supplicent Suam Sanctitatem pro hac civitate, ne amplius molestetur; et si inexorabilis sit, petatur ut Firmum evellatur a legatione. Si res in deterius labatur, revocetur Hieronymus Branchadorus, aliique cives ad opitulandum Patriae, et promittit se curaturum apud Dominationem Venetam, ut civitati iuvetur. Item commendandum monet Troylum  ut privatum civem, et Legato respondendum, Firmanos non impedituros; quominus si velit ipse recipiat Castrum Alliorum; si vero velit ut ipsa communitas faciat hanc restitutionem, restituat pecunias a Firmanis solutas pro emptione Castri. Oratores electi sunt D. Gentilis Billaqua, D. Pompejus Azolinus, D. Montanus de Montanis, Jo. Baptista Morronus, Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massutius, Octavianus Azolinus, Bastianus Savinus; de quibus quattuor decernuntur. Respondetur Legato, Castrum esse apertum et demolitum unde potest ingredi et exire pro suo arbitratu, et quum fores fuerint combustae ante resignationem Firmanis factam, ipsemet sumat meritum supplicium de iis, quos invenerit delinquentes. Publicatur absolutio delictorum civium.  In Concilio Oratores statuuntur praedicti Doctores Legum cum Jo. Baptista Morrono.

Die 24 affertur rumor, et a quibusdam Fratribus Observantinis confirmatur in Monte Albotto esse 3000 peditum, qui illic male se gerunt, et timetur ne huc proripiant. Dionysius est Prior Priorum.

Die 27 in festo Assumptionis fiunt solum luminaria et cursus. Ser Caesar Coluccius reficitur de animalibus sibi interceptis in castro S. Angeli pro Repubblica. D. Hieronymo nepotis Jacobi Cordellae cum licentia traditur nuptui in Monte S. Mariae in Georgio. D. Hieronymus Anglicus (alias Angelico) electus est a Secretis Repubblicae Rachanatensis, eique sufficitur Castellanus Moliani Jo. Marinus Casella. Deinde replicantur quae dicta sunt die 6-7 et circa demolitionem agitur die 9; prout supra Carta 158 ad 252.

Die ….. Augusti 1537 legitur Guerrierius D. Persanctis receptus ad gratiam Petrus et filius. (106v) Cives necati sunt in  castro Falleroni, et sancitur lex contra uccisores civium ac Ill.mo duci Camerini scribitur pro capiendis interfactoribus in suo territorio. Providetur quia exititii Alliorum confugiunt ad Montem Ulmi, et Castrum Alliorum est sine gubernio. Legatus prohibuit solemnitates in festo Assumptionis sed invitatur ad festum Legatus, dante bravium Ludovico Vinco. Pedites de Monte Albotto dicuntur confluxisse Maceratam, et praeficiuntur sex cives ad cogendos milites pro defensione civitatis.

Die 13 D. Petrus Simon est Prior Priorum. Ser Philippus Maceretus da Compo Fullonum Orator se contulit Romam. Citantur cives a Legato declarandis incidisse in multas poenas propter demolitionem murorum castri contra mandatum eiusdem; de qua re rescribitur ad Ill.mum D. Petrus Alovisium, auditur adventus Turcharum prope diem. Pierus Baccinus cum aliis civibus  ad defensionem deputatus est. Revocantur cives in civitatem. Marescallus dicitur adventasse in castrum Lauri.

Die 15 dicuntur  castrum versus adventasse 400 pedites, quamvis narrentur irruere Castrum S. Viti occupatum ab Esinis. Significatur castris,  ut cum denuo suspicio Turcharum habeatur, se contineant in armis et sub Commissariis Firmanis. In cursu bravii habita et quaestio quia equus Ludovici Vinci, qui praeteriit equum D. Antonii Giliuctii, percussus fuit a quodam de Monte Reali, et auriga equi Federici Morroni,  qui secundus intravit Ecclesiam, rapuit bravium secundum de manibus Jo. Andreae  Mansueti. Ergo equi cursores intrabant tunc Ecclesiam S. Mariae in Castello. Praesens fuit huic festo R.mus Ludovicus Furconius Ep.us.

Die 22 referentibus dominis Laurentio Angelo et Joanne Barabutio Oratoribus, Legatus distulit sententiam declaratoriam incursae poenae ad sex dies, et in penultima quum Romam sit abiturus, vult solutionem ultimam focularis, et resignationem Castri dicuntur pedites abituri per iter maritimum, et coguntur quingenti pedites sub Commissariis Jo. Francisco Calisto, Theodoro, Venero Permathei, ac Thoma Pacharoni ad tuendam civitatem et castra maritima. Provisores sunt Antonius Grana, Pellegrinus Baccinus, Baronus Altocomando, J. Marinus Bonvicinus, Martinus Paladinus cum ser Jo. Francisco coepit quosdam Thucros Officiales Ortizani ser Raynaldus ser Baptistae de Monte Giberto, Altidonae ser Antonius Marini de Lauro, S. Petri Morici ser Ventura ser Julii de Monte Falconum. Reliqui omnes desunt. Guidus Vinc(i)us legitur in Officio Appicciulati, et renunciat nisi solvatur ei Bulla. Ill. D. Stephanus et Commissarius Pontificis qui bene egerat in commendatione Firmanorum in trajectione militum, munere donantur. Rechanatenses et Elpidiani fidejusserunt pro Firmanis de emptione bonorum extitiorum Montis Alliorum, et relevantur indemnes tres furcae justitiae Firmanae traditi necati sunt. D. Camillus de Lauro commendatur pro Montis Robiani. (107) Prior Priorum die 20 est  Antonius Spinuctius. Deest extractio officia ….ura. Interposita est appellatio contra sententiam Legati in Firmanos.

Die 25 Augusti Jo. Marinus ser Cipriani, et Antonius Morphus extimatores duxerunt granum flor 2 bol.30, hordeum flor.1 bol.24, speltam flor.1.

Die 26 legitur Card.lis Farnesius electus protector Firmanorum. Comes Acetus erat Orator Romae cum aliis duobus civibus. Felici Pacharono castellano Gualdi petendi subrogatur Gaspar ser Stephani. Confirmatur decretum de familiari abitatione civium in civitate,  alias lacerentur, et succedant appicciulati extrahendi. Agitur quod sub praesenti  Summo Pontifice, et consultato Cardinali Cesarino, civitas cum Comitatu sit sub R.mo D. de Farnesio. Lactantius et Gaspar ser Michaelis de Sarnano amantissimi Firmanorum donantur civitate.

Imbussolantur cives etiam appicciolati qui de 15 in 25 dies mittantur ad arcem S. Petri de Aliis. Carta 253 ad 289.

Die 2 Septembris 1537. Priori Priorum D. Petro Simone Patrasso, legitur in litteris Oratorum indignatus Pontifex de non soluto ducato focularis de quinque ex Catro Alliorum olim interfectis. Proponitur Ill. D. Petrus Aloysius protector. Committitur Oratoribus, ut postulata a Pontifice executioni mandari iuvent ita, ut Firmani removeantur a Legatione Cardinalis Tranensis. Cives exactores sunt Antonius Granae, Thomas Pacharonus, ser Theodorus, Jacobus Ludovici, Joannes Scattoni, Permatheus Nicolai Magistri Julii, Permarinus Branchadorus, ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Cichus Cipriani, Camillus Ciminus, Cacciacontes, Morphus, Stephanus Azolinus, Colangelus Ilioneus, Peroctius Ludovici, Dominicus Lucae, Branchadorus (Caesaris), Jo. Paulus Polidorus, Cicchus Hyppoliti. Deinde habetur Concilium, in quo sancitur mittere Romam Religiosos Guardianos et Priores Conventuum Firmi, qui testimonium perhibeant de veritate contra calumnias civitati inflictas. Confirmantur leges contra extrahentes rerum genera et contra non habitantes familiariter. Eliguntur, qui curam gerant pubblici boni, duo cives, et duo consiliarii per contratam, et sunt Petrus Paulus Pervenantii ac Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacobo Angeli, et Permartino patri Pauli, Hieronymus Assalti et Perantonius Mancinus cum Mariano Sgraffia et Pernicola Jo. Georgii, Jo. Baptista Persanctis et ser Theodorus Persanctis cum Polonio Baptista et Thoma Pieri Cichi, Nicolaus Adam, et Pierus Jo. Ludovici cum Antonio Piermathei et Baptista Adae, Aurelius Pacharonus et Antonius Calisti Pacharoni cum ser Grisancte Antonii et Jo. Andrea Antonii; Felix Guerrerius, et Jo. Paolus Montanus cum Persancte Baptistae et Hyppolitus Caesaris

Die 4 amici D. Ludovici Vinci scribunt Ill.mum D. Pierum Aloysium (107v) cum 4000 millibus peditum ad damna Firmanorum venturum, et Roma intra quatuor dies exiturum. Idem scribunt Oratores ser Lucas Cordella missus ad Hieronymum Rosatum aegrotantem retulit consilium eius, ut mittantur Romam cives ad implorandam misericordiam, et ad Ill.mum D. Valerium ac Hieronymum Branchadorum copiae litterarum, ut succurrant. Petitur a D. Valerio equus dono dandus Ill.mo D. Petro Aloysio. Dicitur equus esse Recineti. Scribitur Ill.mo Stephano et Constantio, ut opitulentur.

Die 5 Oratores destinati ire recusant. Baroncellus dicitur Magnificus.

Die 6 dicuntur ad defensionem civitatis convocandi Ill.mus D. Valerius, Caesar de Nobilibus, Hieronymus Branchadori ed alii cives. Proponuntur Oratores recusante D. Petro Simone Patrasso, R.dus Vicarius, D. Nicolaus Pacharonus et D. Franciscus Fr Cantalicius persuasit Cernitae, ut ad placandam iram Dei fieret remissio dirae imprecationis jam extintae. (Hac est excommunicationis, S. Eleutherii, quae fiebat candelis extintis) super bonis Reipublicae. (Hic Fr. Cantalicius erat S. Felix de Cantalicio, cuius sanctitas sub ea tempestate incoeperat florere). Idcirco impetratur absolutio per R.dum D. Vicarium.

Die 7 ab Ill.ma D. Joanna M.a per Regulatores  emitur equus. Loco Octaviani Azolini aegrotantis deputatur Peregrinus et pro Ludovico Vinco, Joannes Vincus cum aliis supradictis duodecim Capitaneis peditum ad  custodiam civitatis.

Die 8 Oratores scribunt Summum Pontificem nolle veniam concedere Firmanis,  et exploratores nuntiant D. Perum Aloysium venire. Sancitur facere obedientiam superioribus, si petant honesta; si vero veniant offensuri, defendere armis civitatem. Providetur nequis affendat aliquem, nec tollat res civium. D. Joannes dicitur  Capitaneus et Baroncellus Firmanorum. Cives ad exigendas impositiones statim solvendas superiori bus sunt Petrus Paulus Pervenantii, Hieronymus Percontis, Baronus, Pierotius Ludovici, Antognotius Calisti, Dominicus Lucae. Ad curam civitatis Pellegrinus Morronus, Ludovicus et Joannes Vincus, Jo. Franciscus Rosatus, Petrus Baccilis, Federicus Morronij, Jacobus Branchadorus, Ciottus Adammus, Falconus Joctus, Jo. Jacobus Mancinus, Sanctes Pellegrini, Octavianus Azolinus, Trojanus Riccius, Chrisostomus Baptistae. Eadem dieIll.mus D. Petrus Aloysius dicitur adventare, et D. Federico Vinco ac ser Persimone nuntiantibus Ill.man D. Joannam M.am discessuram, suppliciter rogatur ne discedat, sed consulat patriae et instet ut Pontifex placetur. Carta 290 ad 320.

Rubrica

Libri 69 Consilia Cernite 1538-1539-1540

  Die Veneris 18 Januarii 1538 desunt menses anni 1537 Octobr. Nov.bris et Dec.bris. Ore Priorum Perantonio Mancino et Gubernatore Firmi Mag.co D. Salvatorii Pacino (108) de Colle agitur ad solvenda impositione focularis, et equo Ill. D. Joannae Mariae donato Ill. Duci de Castro, et taxa Secretariorum, et D. Sebastiano Ansovino mercatore anconitano pro lignis datis Castellano Anconae. Cives et populares dicuntur missi Romam ad SS.mum D.um.

Die 20 Spiritualis Marchiae terminavit differentiam inter Montem Prandonum et Aquavivam. Providetur de recuperandis 800 ducatis mutuo datis R.mo Episcopo della Barba. Cives deputati ad impositionem collectae sunt Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Federicus Vincus, Jo. Mancinus Bonvicinus cum Conciliariis, ser Jacobo Palmerio, et Baptista Jo. Adae.

Die 25 mittendus est Orator ad Vicelegatum die dominico proximo, ut cum Oratoribus Provinciae reperiantur 2000 remigia. Prior est Ludovicus Francisci. Communitas Auximi misit electione suae praeturae ad arbitrium Firmanorum. Thesaurarius petit  solutionem equitum levis armaturae Pontificiae. Firmi habentur focularia 700. Ser Jo. Petrus Castaneus est depositarius a tempore quo civitas Firmi erat sub Ill. D. Petro Aloysio. Carta 1 ad 9.

Calendis Februarii 1538 ser Franciscus Fortuna de Rotella est Cancellarius Ill.mi D. Valerii Ursini, et petit 200 ducatos pro equo vendito Communi Firmano, et donato Ill.mo D. Petro Aloysio.

Die 6 fit impositio animalium a Civibus et Conciliariis deputatis. 

Die 10 adduntur duo Conciliarii deputati Joannes Perusini, et Tiberius Cautius. Fit descriptio hominum ab anno aetatis 18 ad 40, frumenti et hordei pro bello contra Turcas, Priore Priorum D. Hieronymo Rosato. Impetratur absolutio a censura contra renitentes bona Reipubblicae iuxta consilium viri religiosi devoti, et vitae spiritualis, de quo supra et per octo dies continuos a singulis Religiosis celebrantur Missae, et fiunt orationes pro animabus dimenticatis Purgatorii. R.dus Spiritualibus terminavit differentias praedarum inter Montem Ulmum, Firmum, Aquavivam et Asculanos.

Die 3 Thesaurarius scribit introitus Firmanos non sufficere ad solvendas impositiones etc., et non vult solvere salarium Mag.corum D. Priorum, nec aliorum. Respondetur D. Bindo Altovito, Thesaurario Provinciae, et scribitur Legato ne tollantur salaria. D. Fabius Alcolinus de Rocha contrata advocatus Curialis iterum conducitur advocatus pro Firmanis sine provisione in his temporibus procellosis propter miseriam civitatis. Commendatur D. Petrus Perjacobi aromatarii de Monte Rubiano pro Fabriani pretura. Ser Persimone ser Pieri depositario,  fit exactio vastatorum Anconae in Comitatu de tempore elapso, et de impositionibus praeteritis exactis providetur familiae Palatii. Redit ab Urbe (108v) D. Gentilis Billa cqua Orator.

Die 20 Priores sunt Vincentius Calvucius, Jannes Fatii, Caesar Pieri, Colangelus Ilionei, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius. Regulatores Troylus Adammus Flor., Antonius Matheutii de Veteribus S. B., Antonius  Morphus Camp. Confal.rii, Vincentius Partinus, Pacharonus Jacobi, Bartholomeus Massutius, Caesar Adammus, ser Julius Morica, Constantius Montanus. Consules D. Ludovicus Angelita Cast., Hieronymus Percontis Pilae, ser Nicolaus de Morpho notarius. Bancherius Castelli D. Persimon Petrus Columnellus capitaneus Hispanorum, qui permanet in Regno, recipitur cum honore.

Die 22 satisfit Ill.mae D. Joannae Mariae Ufridutiae Ursinae de pensione domus, quam habitat Magister Macilentus. In prioratu vacante ob mortem Joannis Fatii admittitur Vagnotius Fatius eius filius, jurantibus eius facultates iuxta ordinem Statutorum Jo Marino Casello et Jo. Marino Bonvicino. Item Jo. Antonius Adam frater carnalis Troyli defuncti subrogatur ei in Regularia, nullo alio concorrendo et in regimine. Scribenti Collegio Provinciae de rata Oratorum ad SS.mum de non gravando Provinciam de remigiis, respondetur civitatem per suum  Oratorem acceptasse portionem suam remigum.

Die 24 Sebastiano Persimonis Priore Priorum, Mag.ci D.ni juraverunt, aegrotante Vincentio Calvutio, absentibus D.Dominico, Jacobo Guerrerio, et Jo. Antonio Adae, qui Troylo suffectus erat. Camillus (Sav)inus est loco Caesaris Pieri, et Vagnotius Fatius loco Joannis Fatii: juramentum deest Confal.rum. Consulum et Bancherii. Carta 9 t.o ad 20.

Die 7 Martii 1538 D. Vicelegato petente 50 remiges pro galeris Pontificis, scribitur ut reducatur numerus hominum civitatis. Fit exactio de compositione, sive gratia.

Die … Vicelegatus et Paulus Justinianus commissarius Pontificis instantissime petunt 50 remiges, et expediuntur. Thesaurarius petit omnes condemnationes a 30 annis citra. Consulitur in adventu Pontificis ad Templum Lauretanum per Oratores petere reintegrationem Status et non gravare de debitis taxarum tempore antecedenti Status privationem.

Die 13 Oratores ad Pontificem eliguntur D. Gentilis Billacqua, et Jo. Franciscus Rosatus, pro quibus 20 bol. quilibet civis solvit.

Die 17 ser Jo. Francisco Rosato suis curis distento proponitur Antonius Permathei Orator.

Die 18 Vincentius Adam renunciavit regimini.

Die 24 ser Hieronymus est exactor ducati focularium. Communitas gravatur exactionibus et debitis ita, ut cives de foculari solummodo tenentur libris 50, et populares 25. Etiam qui non habent  ad solutionem domorum. Legitur haeres Joannis Ufriductii officialis damnorum datorum.

Die 27 ser Marianus Carpinus, et Alexander Pacharonus sunt extimatores olei ad flor.52 promiliari quolibet spaciato.

Die 29 post multam varietatem (109) suffragiorum protestantibus Mag.cis D. Prioribus, et D. Hieronymo Rosato, Antonio Morpho, et aliis, et cogente D. Gubernatore sub poena amissionis omnium bonorum, sancitur est solveri, et invenire remiges pro galeriis Pontificiis. Cives electi ad equitandum pro remigibus sunt Falconus Joctus, Jo. Baptista Persanctis, , Jo. Marinus Bonvicinus,  Cacciacontes Jo. Baptistae, Lucas Giliuctius, Pierus Baccinus, cives et consiliarii electi, ut cogerent remiges in civitate, sunt Peregrinus Baccinus, Franciscus Francolinus, Ludovicus Francisci, Baptista Permarini Adae, Dominicus Lucae, Franciscus Calabria, Jacobus Azolinus, Dominicus Cruciani, Polonius Baptistae, Cichus Discretionis, Theseus Nicolai, Dominicus Mathei.

Die ultima agitur de remigibus, infecta re, quia non potuit sufficiens numerus pecuniae inveniri, et habetur mandatum comparendi Maceratae. Carta 21 ad 36.

Die 5 Aprilis 1538 Jo. Baptista Morronus redit Orator a Legato, et ser Troyanus Riccius a Commissario remigum, ac D. Gentilis Billacqua et Antonius Permathei a Pontifice.

Die 7 transactato macello Luciano de S. Elpidio ad Mare Antonii filio deputantur cives exactores collectarum Jo. Franciscus Pacharonus, Lucas Giliutius, Ludovicus Francisci, Pierus Baccinus, Antonius Calisti Pacharoni, Antonius Ludovici pro quolibet contrata.

Die 11 Jo. Franciscus Rosatus Orator a Legato redit, hortaturque cernitam, ut mittat cives pro defensione rerum et jurium Communi Firmi, et de interesse passo in emptione Montis S. Petri de Alliis. Salarium Magistri Macilenti ordinatur solvi a Camera Apostolica, quae occupaverat Firmanis introitus gabellarum et salis, quos tenebat Jo. Franciscus Rosatus, et Legatus jubet mittere homines bene informatos de eius credito, et computu Communis ad Pontificem. Perantonius dicitur de (d)irectis.

Die 13 D. Franciscus Catena venetus mutuavit pecunias pro Communi Firmi  D. Gentili Billacqua, et Federico Vinco.

Die 22 Priores sunt Joannes Magister Marii, ser Persimon ser Pieri, Sebastianus Savinus, Ludovicus Vincus, ser Julius Morica, Alexander Morronus. Confal.rii Nicolaus Pacharonus, Jo. Paulus Polidorus, Caesar Pieri, Branchadorus Caesaris, Federicus Civitella, Nicolaus Amici. Consules S. M. et Flor. desunt cum notario. Bancherius Pilae D. Pompejus Azolinus. Carta 36 t.o ad 42., quae scripta non est, et deest Dominorum juramentum.

Die 5 Maij 1538. Superiori mense, et nunc leguntur represaliae, et executiones in (109v) animalia civium factas pro debitis Communis Firmi. Habetur Commissarius medii ducatus pro centenario solvendo infra octo dies, et litterae Gubernatoris Comitatus, quibus consulit recurrere ad Pontificem de nimio gravamine huius impositionis ascendentis ad duc. 6600. Revidentur computa D. Ludovici Strozzi. Caesar Tammurus solvit sex florenos Marescallo pro Commune Firmano. Satisfit D. Sebastiano Ansovino de 218 ducatis.

Die 8 fit instantia ut exactio Comitatus olim Firmi fiat in effectu, ne communitas Firmi patiat amplius damnum de interesse.

Die 17 praesentibus Peroctio Ludovici Laurentii et Jo. Ludovico Emilii praesentatur Peregrino Baccino electio Capitaneus S. Claudii ultra flumen Chienti facta a Cardinale de Gaddis Episcopo et Principe Firmano. D. Ludovicus Strozius Camerarius Episcopatus Firmani dederat electionem, sed habentur bandimenta Legati prohibentia solitas nundinas S. Claudii. Proponitur mittere Oratorem ad Vicelegatum cum Sinibaldo de Gaddis et D. Ludovico Strozzo pro defensione jurium Cardinalis et Communis.

Die 23 ser Jo. Baptista Florellus fit depositarius medii ducati Magister Ansovinus Amoractus rogatur ut contentus sit denariis solvendis  a Camera: quod si Camera noluerit persolvere, licentiatur. Idem dicitur Magistero Macilento. Die ultima ser Thomas de S. Angelo est Officialis Montis Pietatis a communitate Rachaneti. Carta 43 ad 54.

Die 21 Junii 1538 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Matheus Ciarpellae, Gaspar Evangelistae, Jo. Franciscus Rosatus, Venerus Permathei. Regulatores Nicolaus magistri Julii Cast., ser Marianus Carpinus Pilae, Vincentius Adam S. M. Confal.rii Baptista Nicolai Chrysostomi, Falconus Ioctus, ser Trojanus Riccius, Antonius Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Sebastianus Persimonis. Consules Federicus Vincus S. B., Antonius Ludovici Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. M. D. Franciscus Clarellus.

Die 23 ser Jo. Pierus Castaneus Orator ad vicelegatum et ad  D. Pompilium in Macerata, et Jo. Franciscus Pacharonus Orator ad Commissarios remigum in Ancona ferunt 24 ex eis post consignationem partim aufugisse, et partim aegrotasse, unde petunt reintegrari a Firmanis numerum sub poena relaxandi Marescallum contra homines civitatis.

Die 14 Julii cogitur Concilium pro Oratoribus destinandis ad Pontificem ad  (110) pretendas exgravationes, restitutionem introitum, et proventum etc. Dicuntur impensae caussa Marescalli quotidie crescere, et sancitur solvi de libra veteri debita a castris Comitatus olim Firmi.

Die 18 Augusti legitur Marescallus intercepisse animalia Firmanorum pro taxis Secretariorum, et a Commissario medii ducati minitari de  relaxandis represaliis, nisi infra quinque dies satisfiat de integra summa, referente ser Trojano Riccio Oratore.

Die 20 Augusti Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Petrus Matheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Confal.rii Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, D. Theseus Marchisinus, Peroctius Jo. Ludovici, Jo. Marinus ser Philippi, Franciscus Morronus. Consules Jo. Marinus ser Cipriani Cast., Felix Pacharonus Pilae, ser Prosper Galassius notarius. Bancherius Florentiae Branchadorus Caesaris.

Die 23 mittitur D. Gentilis cum altero cive Maceratam ad audiendam mentem Pontificis, et Legati. Jo. Franciscus Pacharonus fit procurator Communis ad promittendum et solvendum pro reductione predae animalium, ut supra. D. Caesar de Raynaldis fit procurator ad lites, praesertim in caussa cum Ludovico Strozzio. Curatur satisfactio D. Thesaurarii de impositione equitum levis armaturae, et Secretariorum. Instatur pro recuperatione pecuniae solutae pro remigibus. Revisores computi ser Persimonis ser Pieri depositarii sunt Peregrinus Baccinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Franciscus Valgarinus, Marinus Ciammagliae, Baptista Adae, Jacobus Angeli.

Die 28 Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato, et attulit Breve restitutionis gabellae, et introitus civitatis, et etiam Portus cum introitibus eius, obligata civitate ad satisfactionem salariatorum et debitorum. D. Joannes de Rochetta erat Marescalchus Provinciae. Revidentur computa omnibus aliis depositariis Communis. Non acceptatur gratia Brevis praedicti cum conditionibus relatis, dicente Antonio Permathei, qui cum D. Gentile fuerat Orator ad Pontificem, se valde mirari, quod a Sua Sanctitate non observentur promissa, maxime de impositione medii ducati, quae fuit reducta ad taxam Clementis, et gabellarum, quae fuerunt restitutae emptoribus. Ludovicus Vincus, Joannes Antonii Scattoni, ser Trojanus Riccius, Pierus Baccinus, Jo Franciscus Pacharonus, Antonius Hieronymi Matheutii, Dionysius ser Antonii se offerunt ire Romam (110v) ad pedes SS.mi sumptibus propriis, ut dignetur providere, ne gravamina sint majora introitibus etc. Carta 51 t.o ad 61.

Die 13 Septembris 1538. Lucas Giliutius Prior dicitur Lucas ser Bastiani, D. Salvator Pacinus est Gubernator. Magister Petrus Barontinus de Auximo praeceptor litterarum Fabriani petit eligi Firmi. Iterum gravatur civitas de tangente pro solutione D. Francisci Ozerii olim Oratoris Provinciae et coguntur Priores et alii Officiales Firmi ad solvendum debitum unius ducati pro foculari. D. Cornelio Centio de Macerata Commissario, jubetur descriptio grani et hordei, de quibus prohibetur Vicelegato extimatio de loco in locum Provinciae. Aurelius Pacharonus fit depositarius pro impositione debiti caussa vastatorum, et exactor.

Die 13 imponuntur 1000 salmae grani pro munitione triremium contra infedeles. Rogatur D. Marinus ut stipendium a Camera Apostolica ordinatum solvat Magistero Ansovino Amoracto.

Die 15 mittuntur Oratores ad Vicelegatum et ad Ill.mum D. Marchionem Guasti, seu olim Capitaneum equitumCe. Montis, qui sunt transituri.

Die Dominico 22 Sept. ser Trojanus Riccius, et Comes Acetus Oratores ad Commissarium remigum reductare impositionem grani referunt ad 700 salmas admittendas in solutione medii ducati. Ser Trojano fit mandatum promittenti pro minori qua poterit quantitate. Die Mercurii 9 Octobris proponitur a Vicelegato declaratio facta a Pontifice de impositione medii ducati vel secundum impositionem focularium, vel secundum taxam Clementis. Mittitur Sindicus et Orator ser Trojanus Riccius ad acceptandam solutionem secundum taxam Clementis, et attenta calamitate et miseria civitatis petitur taxari secundum eius potentiam.

Die Mercurii 26 Octobris convenitur cum aliis provincialibus ad acceptandum gravamen medii ducati. Revidentur computa ab impositione salis et a tempore D. Ludovici Ufridutii, Pierus Raynaldi, et D. Hieronymus Rosatus consulunt petendum a Pontifice Dominum et Patronum ad gubernium civitatis.

Die 29 Octobris Revisores computum Communitatis Firmanae sunt Petrus Paulus Pervenantii, Pierus Baccinus, Joannes Antonii Scattoni, Franciscus Valgarinus, Antonius Grana, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Ser Bartholomeus Giliutius, Jacobus Angeli, Marinus Ciammagliae, Georgius Antonius Sebastiani, Ser Berardinus Ludovici, Vincentius Gualteronus, (111) Jo. Andreas Paganelli praesentes, et Jo. Marinus ser Philippi, Constantius Baptistae Adae, Baptista Permarini Adae, Joannes Perusini absentes.

Die 21 Priores sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Hieronymus Formichinus, Joannes Ufridutius,  Jo. Jacobus Beneincasa, ser Berardinus Ludovici, Caesar de Nobilibus. Regulatores Pieroctius Jo. Ludovici Flor., D. Baptista Guerrerius S. Po., Caesar de Nobilibus Camp.i. Confal.rii, Jo. Franciscus Pacharonus, Quiriacus Baldutius, D. Sebastianus Martialis, Bartholomeus Argolicus, D. Vincentius Guerrerius, Cichus Bacinus. Bancherius S. Bartolomei Contes Acetus. De Consulibus nihil.

Die 27 agitur de debitis. Carta 62 ad 74.

Die 16 Augusti 1538 habentur oblationes civium pro stisfactione remigum. Repetantur quae dicta sunt die 5-8-13-17-19 et ultima Maij.

Die 27 Octobris legitur ultra caussas debitorum consultum de expurgandis civibus a calumniis. D. Nicolaus Pacharonus ivit Orator Romam, Pierus eius collega rediit. Dicitur voluntas Pontificis esse de restituendo Statu Firmanis. Cives expurgatores Communis a calumnis sunt D. Persimon Patras, Jo. Baptista Morronus, Octavianus Azolinus, et Petrus Paulus Pervenantii, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, et Falconus Joctus. Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, Lucas Hieronymi, et Sebastianus Savinus. Ludovicus Vincus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam et Antonius Grana.D. Pompejus Rosatus, D. Marianus Pernensis, Contes Acetus, et Jo. Marinus Casellus. Ex Contrata Campiletii desunt.

Die 10 Nov.bris Cichus Bacinus renuntiavit officium Confalonerii, et appicciulati petunt locum. Factae sunt executiones contra D. Priores, et crescunt gravamina. Morphus de Morphis Roma rediens dicit necesse, ut urbem petant 4 cives.

Die 1 Dec.bris agitur de debiti set gravaminibus.

Die Veneris 6 Decembris Jo. Jacobus Mancinus, et Peregrinus Baccinus Roma redeunt pro negociis publicis. Dicitur sal, quod modo venditur Firmi, in majori parte esse terra.Legatus concedit Prioribus accipere denarios undecumque pro Oratoribus Romae degentibus. D. Petrus Tholosanus de Colle est revisor cum deputatis Firmanis, et expurgavit cives depositarios a calumnia. Requiruntur cives qui volontarie ire velint Romam. Prosequuntur gravamina quotidie tum in communitatem, tum in cives.

Die 6 sancitur mittere cives Romam ad petendam restitutionem Status, et leguntur nomina (111v) supradictorum: de contrata autem Campiletii habentur Peregrinus  Bacci, Antonius Morphus, Hieronymus Patriarcha, et Gilbertus Guerrerius. Item ex consiliariis electi sunt Jacobus Angeli, Pierus Raynaldi, Permartinus Petripauli, et Thaddeus Hieronymi, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, et Marinus Ciammagliae, Dominicus Gosmei, Apollonius Megliorati, Dominicus Merloni, et ser Bartholomeus Giliutius, Antonius Permathei, Baptista Ada, Joannes Perusini, et Jo. Andreas Paganelli, ConstantiusAdam, ser Crisantes Antonii, Cicchus Descretionis, et Baptista Laurentii, Antonius, Aromatarius, Persanctes Baptistae, Hyppolitus Caesaris, ser Jacobus Palmerius. In die Conceptionis B.mae Virginis fiunt luminaria cum processione. Peroctius Jo. Ludovici unus ex Oratoribus Romam missis, eadem die rediens cum litteris D. Nicolai sui collegae, R.di D. Episcopi Surrentini, et D. Caesaris de Raynaldis retulit SS.mi D.ni clementiam, et mediante Ill.mo et Excell.mo  Duce de Castro, novo protectore voluntatem restituendi Statum Firmanis; sed vult, ut communitas Firmi confiteatur se deliquisse, et in emendationem culpae oblationem faciat sponte sua. Attulit etiam litteras Legati directas Vicelegato de exgravandis Firmanis a quibusdam gravaminibus.

Die Sabati 7 offeruntur Sedi Apostolicae scuti 4000, et loco muneris duc. 2000 Pontifici post restitutionem Status integri una cum Castro Montis S. Petri de Alliis et aliis privilegiis solvenda. Dux Castri rogatur ut suscipiat sub sua protectione civitatem et populum, et commendet Card.li Farnesio filio suo, ut similiter faciat. Fit mandatum de  oblatione in personam Jo. Francisci et Oratorum.

Die Dominico 15 Dec.bris, D. Sebastianus Martius est Commissarius Pontificius pro classis contra Turcas provisione, petitque agentem Firmanum ad faciendum computum de grani dati solutione. Agitur de solvendo medio ducato D. Laurentio Altovito

Vicethesaurario, et de aliis debitis.

Die 18 exactores impositionum sunt Franciscus Valgarinus et ser Bartholomeus Giliutius.

Die Veneris 20 Priores sunt ser Nicolaus ser Antonii, Hieronymus Antonii Tinti, Baronus Eltocomando, Gaspar ser Sthephani, D. Marianus Pernensis, Joannes Tabor. Confal.rii D. Ludovicus Angelita, Joannes Antonii Scattoni, Baronus Berardini Eltuocomando, Franciscus Grassi, D. Philippus Coptius,  Jo. Paulus Montanus. Consules D. Vincentius Guerrerius S. B., Jo. Franciscus Eliseus Ca.i , ser Andreas Francisci notarius. Bancherius Camp.i Sebastianus Persimonis.

Die Dominico 22 Prior Priorum est ser Bernardinus Ludovici pro Caesare de Nobilibus prae (112) mortuo, eius collega die 6 legitur Jo. Jacobus Beneincasa, et die 17 Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus Orator a Vicelegato, et a Commissario grani retulit, nolle stare conventioni et contractu inter se et Communi Firmi inito, sed velle 300 salmas grani pro armata Pontificis, item denarios per mensem pro 4 vastatoribus mittenti ad Castrum Ecclesiae. Mittitur Romam instrumentum conventionis, et circa vastatores obeditur D. Alexander Pallantonius Locumtenens, seu Commissarius Legati die Jovis 26 iubet mittere Fabrianum ad Legatum 14 vastatores cum zappis, pichonibus, pani set rationem unius caloreni quotidiani, et pane, vino et sex bobus atque uno artifice de arte qualibet. Octavianus Azolinus mittitur Orator cum pecunia pro vastatoribus et caeteris praedictis.

Die Veneris 27 habentur litterae ab Urbe Peroctii Oratoris, qui Fulgineum Comitatus fuerat ducem Castri, et narratur Pontifex non contentari 6000 scut, sed velle 12000, ut retulit etiam Vincentius Lucae Matheutii, cui Romam redeunti datur mandatum pro Peroctio de promittenda d.ta summa, dummodo Status restituatur integer Firmanis cum Castro Alliorum, petita majori quae poterit dilatione. Hieronymus Branchadorus offert se ipsum, et Jacobum filium existentem penes Exc.mum ducem in beneficium publicum.

Die 28 in Concilio statuitur mittere Romam etiam duos de populo. Carta 75 ad 122.

Die 5 Januarii 1539. Michael Rubeus est Prior Priorum, mortuo Nicolao ser Antonii. Jo. Franciscus Pacharonus praesentaverat litteras commendatatias Ducis Castri in favorem communitatis, sed hiis non ostantibus Vicelegatus vult 14 vastatores, libras 600 panis, salmas 5 hordei, et quinque vini die quolibet, et sex boves aratorios cum tregiis a castra etc. Commissarius vero 300 salmas grani exspeditur pro 10 vastatoribus et 4 bobus rogando ne communitas de reliquo gravetur; quod nisi profuerit, mittatur ad Castro Orator, qui cum capitaneo Peregrino, mediante Stephano Columna impetret gratiam ab ipso Duce, et Legato. Cichus Berardini Tamburri subrogatur Janni eius fratri carnali defuncto. Filiis Jacobi Antonii Frictae conceditur nubere sororem extra districtum. Fratribus S. M.ae de Capodarcha dantur cementa pro fabrica conventus.

Die 6 confirmantur Provisores abundantiae Petrus Paulus Pervenantii, Vincentius Parrinus, Lucas Giliutius, Joannes Antonii Scattoni, Jo. Baptista Persanctis, Dionysius ser Antonii, Pierus Baccinus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam, Jo. Marinus ser Philippi, Georgius Antonius Sebastiani, (112v) Peregrinus Baccinus,  Taddeus Hieronymi, Dominicus Mathei, ser Bartholomeus Giliutius, Marinus Ciammogliea, Jo. Antonius Spachasasso, ApolloniusBaptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Jo. Andreas Paganelli, Baptista Laurentii, Cichus Descretionis, Hyppolitus Caesaris, Persanctes  Baptistae, Pierus Raynaldi.

Die 6 habetur buxulum vastatorum decriptum.

Die Mercurii 8 extat in civitate Vice Marescallus cum duobus equis ad expensas Communis cum ordine ut faciant executionem, nisi infra octo dies habent 300 salmas grani pro abundantia Romae. Mittitur cursor ad Ducem Castri pro commendantiis ad Summum Pontificem, ne graventur Firmani, attenta miseria civitatis, agitur de responso ad Episcopum Sorrentinum de offerendis pecuniis pro recuperatione Status, et de mittendo super his Oratore Duci de Castro; idemque agitur die 22, et die 24, quo Bartholomeus Massutius electus Orator commedatur Jacobo Branchadoro electo eius collegae. Carta 122 t.o ad 129.

Die 9 Februarii 1539 fit in civitate et portu descriptio grani, et de qualibet decina dantur duae salmae, excepta familiae provisione. Rogatur Commissarius recipere granum pro pretio currenti, ne Communitas gravetur.

Die 16 ser Caesar de Trevio donatur civilitate. Cives additi pro abundantia et materia grani sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Hieronymus Ufridutius, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Costantius Montanus.

Die 17 ex litteris Jo. Francisci Pacharoni Oratoris ad Commissarium volentem 300 salmas grani pro pretio flor. 3, fit mandatum eidem Oratori et Antonio Permathei consignandi et mensurandi etc.

Die mercurii 19 jubetur Bartholomeo Massutio, ut statim ac habuerit responsionem a Duce Castri de restitutione Status, et resolutionem, debeat Firmanis intimare, et quamvis non esset ad votum, non discedat ab Urbe sine voluntate Communis.

Die Jovis 20 Priores sunt Permatheus Nicolai Magistri Julii, Franciscus Leffectus, Lucas Hieronymi Matheucii, Antonius Ilionei, Vincentius Rictii Adae, Antonius Morphus. Regulatores Petrus Paulus Pervenantius Cast., Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis. Confal.rii Vincentius Gualteronus, ser Marianus Sanctis, Jacobus Bertachinus, Antonius Grana, D. Hieronymus Rosatus, ser Lucas Cordella. Consules Franciscus Sebastiani Cast., Falconus Joctus Pilae, ser Jacobus Vigoritus notarius. Bancherius Castelli non nominatur.

Die Sabbati 22 Antonius Permathei recepit a Commissaris (113) pretium integrum 300 salmas grani mensurandi sibi intra termina medii mensis Martii. Dicitur Bartholomeus Massutius pro suis negociis ab Urbe revocandus.

Die Dominico 23 Cichus Tamburrus Prior aegrotat. Litterae Bartholomei Massutii nuntiant Pontificem nullo modo reddere velle Castrum M.tis S. Petri de Alliis, et de reliquo velle solutionem talem, qualis a Communi Firmi fieri non poterit. Respondetur, ut declaretur a superioribus quomodo debeant solvi taxae, quod impositio vastatorum Anconae exigenda a Comitatu, et relicta, cum effectu exigatur, ut satisfiat creditoribus Communis; et habita responsione, sit in arbitrio Oratoris stare, vel redire, sed ante discessum supplicet Sanctitati Suae, ut dignetur dare modum aliquem in hac miserrima civitate vivendi cum quiete et aliqua satisfactione habitantium, ita ut appareat aliqua facies civitatis. Deputati sunt pro grano requirendo Jo. Marinus Casellus et Lucas Giliucius, Antonius Permathei, et Jacobus Angeli. Ser Bartholomeus Diliutius obtulit 300 salmas pro pretio flor. trium et bon. 30, accepto pretio per Commissarium soluto 900 flor., et habita de reliquo obligatione solvendo ad messem. Accipitur oblatio, cui fecit satis Jo. Franciscus Rosatus D. Manno Mannino de Florentia procuratori D. Sebastiani Martii commissarii, et refertur in margine ad diem 26 Maij.

Carta 129 t.o ad 155.

Die 2 martii 1539. Referente Jo. Francisco Pacharono Oratore, et monente Magistero Macilento Agrippa, mens Vicelegati est ponere Firmi Curiam Generalem Provinciae, et Magistero Macilento scribitur, ut alia die maneat Maceratae, et alloquatur Vicelegatum de modo tenendo pro consequenda praedicta Curia. Caesar Guarnerii, licet domum habeat solummodo Firmi, non habitat.

Die Dominico 9 Martii mittitur Romam ad Oratores pro Curia Generali Provinciae assequenda. Caesar Guarnerii dicitur Caesar Pompee. Vincentius Stabilis est depositarius. Fit a quolibet assignatio capitalium ex aeris sui, sed non allibratur domus propriae habitationis.

Die 10 electi ad ordinandam impositionem medii pro centenario fuerunt Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Persimon ser Pieri,  et ser Jo. Baptista Florellus ex civibus, de consiliariis vero Antonius Permathei, Jacobus Angeli, Apollonius Baptistae, et Jo. Andreas Paganelli.

Die 17 absente ser Bartholomeo Cordella procancellario, ser Lucas Cordella eius pater supplet in adunantia, qua sancitur scribere R.do D. Lucae Branchadoro, ut pro Firmanis gratias agat (113v) Duci Castri de protectione suscepta, et narret communitatem dolere nimis non posse plus offerre pro reintegratione Status, cum sit ad praesens reducta in maxima paupertate et miseria, et interim intuatur num possit aliquid haberi, et sciri quo tendat mens Pontificis circa res Firmanas.

Die 23 Franciscus Guerrerius est creditor Communis in flor. 2074; scribente Card.li Camerario, qui jubet satisfieri sub poena excommunicationis et interdicti, D. Hieronymus Bassus de Firmo commendatur pro Cinguli praetura. Magister Ansovinus Amoractus est electus praeceptor Anconae. Reducuntur salaria, et  nunctiari jubetur Pontifici, communitatem non posse retinere Magisterum scholarum  Cancellarium, neque residentiam Magistratus. Sancitur cum D. Luca Branchadori et D. Caesare da Raynaldis mittere Jo. Franciscum Pacharonum ad Pontificem et legatum pro habenda Curia Generali. Die penult. agitur de impositionis capitulis. De carnium provisione etc.

Carta 156 ad 172.

Die 21 Aprilis 1539 Priores sunt Pollidorus Cauctius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus ser Philippi, ser Lucas Cordella. Confal.rii ser Jacobus Pierius, Franciscus Leffectus, ser Theodorus Persanctis, Gaspar Evangelistae, Stephanus Azolinus, Berardinus Georgius. Consules Lucas Hieronymi S. M., Franciscus Laurus Flor., ser Bartholomeus Giliucius notarius. Bancherius Pilae Jo. Paulus Polidorus. Praesides macelli Cichus Taborrus, Nicolaus Dolcebene, Lucas Giliuctius, Ciriacus Ballucius, Baptista Jo. Adae, Tiberius Cauctius, Baptista Laurentii, Lucas Antonius Philippi pro mense Maij: Junii vero Jo. Marinus ser Cipriani, Franciscus Valgarinus, Bertholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Prosperus Galassius, ser Jacobus Palmerius, Dominicus Mactei, Constantius ser Petri.

Die 11 Maij Card.lis de Carpo legitur proxime venturus in Provinciam Legatus. Antonius Morphus dicitur affinis ser Bartholomei Cordellae cancellarii.

Die 28 Bartholomeus Massutius Orator ab Urbe retulit, SS.mum Dominum dedisse sibi benedictionem et promisisse in suo adventu in Provinciam restitutionem Status: D. Antonium Franciscum Alambardum de Trevio gessisse pro Firmanis apud Pontificem, et bonam habere dispositionem erga civitatem. D. Bernardinum Ruffum olim Firmi Gubernatorem et nunc auditorem Legati solvendum esse stipendio suo. D. Salvator Pacinus de Colle Gubernator Firmanus laudatur, et discessurus donatura militia et civilitate. D. Jo. Baptista (114) de Mareschalchis de Meldula est novus Baroncellus Firmanorum.

Die 1 Junii Mag.cus D. Vespasianus Petrellus de Trevio est novus Gubernator Firmanus. Mittuntur Oratores Maceratam ad legatum ad faciendum cum deputatis calculum Status de impositione medii ducati, et  habetur Bulla Pontificis de augmento pretii salis ad rationem 3 quatrenorum pro qualibet libra. Gravatur communitas de solutione equitum pro stativis. Ser Jo. Baptista Florellus deputatur Orator cum D. Gentile Billacqua, qui dicitur esse Maceratae.

Die 6 Junii Jo. Franciscus Rosatus destinatur Orator ad Concilium Provinciae et ad Legatum, ut promittat ratam suam de augmento salis, pro qualitate civitatis. Ser Trojanum Riccium cancellarius dicit compatrem suum fidissimum. Carta 173 ad 185.

Die … Junij 1539. Interseruntur quaedam paginae catalogi pertinentis ad sec. XV, nam nomina civium ibi conscriptorum leguntur ex eis, qui vivebant anno 1447. Cives autem sunt ser Cleriacus (leg. Clericus) ser Joannis, ser Joannes ser Colectae, ser Bonus Joannes ser Bartholomei, ser Antonius ser Marini, ser Gentilis ser Marini, deletur ser Persanctes Ioannis de Campo Fellonum, ser Ulixes ser Simonis, Baptista Francisci de Aceto, Nicolaus ser Simonis, Franciscus D. Ludovici, Alexander Antonii Georgii, Franciscus Ludovici Vagnoctii, Gaspar Antonii Cisci, Antonius Jacobi Silvestri, Petrus Nicolai Forti, Jacobus Forti, ser Gentilis Antonii alias Macini (leg. Mancini), ser Joannes Leonardus ser Antonii, ser Gaspar ser Vannis, ser Pierus eius filius, ser Baldaxar Rogierii, ser Leonardus Blasini, ser Bartholomeus Perocti, Nicolaus Joannuctii, Catharinus ser Dominici, ser Simon Jacobi, Andreas de Calvutiis, Simon ser Joannis Baccilis, Ser jacobus Vagnoctii Migiluctii, Gaspar Antonii Adae, ser Pierus Nicolai Sorichae, deletur ser Jacobus Nicolai Targae, Nicolaus Antonutii, deletur ser Joannes Bartolomei de Gructis, ser Jacobus et ser Franciscus Bartholomei (in margine recentiori charactere scriptum est 1350, sed nomina civium spectant ad aevum minus antiquum anno 1350, nam plerique vixerunt anno 1480) ser Piermatheus Gasparis Azolini, ser Baldaxar Lucentini Mathei Smannati, Simon Magri Francisci, Anselmus Joannutii, Joannes Petri de Calvutiis, ser Laurentius ser Colae, ser Barnabeus ser Colae, ser Dominicus ser Francisci de Serviliano, D. Paulus de Angelinis, Antonius Nicolai Cripstofari, ser Lippus (114v) Gentilini, ser Blasius Gentilini, Perus Marinus Petri Stephani, Marcillinus D. Nicolai, Gabriel Lippactii, Mattheuctius Colae, ser Angelus Nicolae de Petritulo, D. Joannes Novellus, ser Marinus ser Andreae, ser Lanciloctus ser Francisci Fortunati, Pernicola Nicolai, Evangelista Vagnoctii Corraductii, Nicolaus Sabioni, D. Andreas, et D. Marius suus frater, D. Antonius de Pedibus, Andreas Nicolai Biselli, deletur Petrus Stephani, D. Johanne Antonius Joannis Campilecii, ser Simon Pauli, Antonius Franciscus Joannis Matheuctii, Perthomas Ludovici de ……..  Postea legitur = iuxta …dicitur  D. Angeli, suffragiis exceptum  faventibus 22, contrariis 11. (forsan et cathalogus conscriptorum in Franciscum Sfortiam qui eum Firmi eicerant: character ad illam pertinet aetatem). Reditur ad mense Junij 1539, et D. Nicolao Pacharono consulente, non mittuntur Oratores ad turbandam mentem Pontificis in caussa salis, sed Maceratam ad supplicandum, ut exgravetur communitas tot impositionibus. Camillus Ciminus producit listam civium impositionibus gravatorum, quorum bona tenentur a Camera Apostolica. Fit capella Conceptionis a Fratribus S. Francisci super portam civitatis.

Die Veneris 20 Junij Priores sunt Jo.Baptista Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensiss S. B. Dominicus Lucae Camp.i. Confal.rii Jo. Marinus ser Cipriani, D. Pompejus Azolinus, Dionysius ser Antonii, Colangelus Ilionei, Bonifatius Riccius, Hieronymus Morronus. Consules Stephanus Azolinus S. B., Jo. Paulus Montanus  Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. Martini Pierus ser Thomae. Praesides macelli pro mense Julii, Jacobus Francisci, Hieronymus Patriarcha, Baronus Eltocomando, Ludovicus Francisci, Jo. Ludovicus Emilii, Cichus Pupi, Dominicus Cruciani, Nicolaus Antonii Cavalerii Augusti, Pierus Baccininus, Baptista alias Cioctus (Adam), Gilbertus Guerrerius, Antonius Ludovici, Iacobus Ceteronus, Permartinus Petripauli, Marconus Mag.tri Innocentii, Jo. Antonius Antognicti.

Die Dominico 29 rogatur D. Mannus ut concedatur franchitiam pecudum communitati Portus pro macello datam a Communi Firmi. Carta 187 ad 196.

Die 20 Julii 1539 Jo. Baptista Morronus Orator ad Legatum cum ser Jo. Baptista (115) Florello retulit pro impositione medii ducati extimanda esse bona immobilia aequa lance inter civitatem et Comitatum, et solvendos de 700 flor. 100 a civitate, quae si debitrix  restet, solvat expensas extimationis, si secus, solvat easdem Comitatus. Item ser Franciscum Capotostum exactorem impositionis vastatorum Anconae debere rendere computum Communi Firmi de sua administratione: cives habentes possessionem in Comitatu conducere posse granum suum ad civitatem. D. Bernardus Machiavellus est commissarius Pontificius pro medio ducato. D. Jo. Baptistae Pontano olim Gubernatori Firmano scribitur.

Die Dominico 27 ser Bartholomeus cancellarius reddit Orator Legati. Communitas Fabriani petit a Firmanis commendari suos carceratos Legato.

Die 30 venit commissarius extimator bonorum immobilium. Carta 197 ad 202.

Die 1 Augusti 1539. Turcus Manentis et Vincentius Massutius se obligaverant pro 100 flor. solvendis D. Bernardo Machiavello. Assistentes commissariis extimatoribus Sebastianus Savinus, Antonius Morphus, et Antonius Grana.

Die 2 deputati cives pro impositione Octavianus Azolinus, D. Pompejus Azolinus, Bartholomeus Azolinus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha. Populares Piermartinus Petri Pauli cum Jacobo Angeli, Constantius ser Pieri cum Nicolao Antonii, Polonius Baptistae cum Dominico Merloni, Antonius Permathei cum Baptista Adami, Cichus Discretionis cum Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius cum Hyppolito Caesaris.

Die 3 dicitur Oratoribus Comitatus, ut congreget Concilium Generale omnium castrorum, ut moris erat omnium castrorum, ante separationem, quando communitas transmittebat quator cives pro implendis amicabiliter negociis etc. Interim extimantur bona stabilia civitatis.

Die 9 extimatores frugum sunt Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus.

Die Sabati 16 habentur litterae D. Caesaris de Raynaldis de compositione pro restauratione Status Firmani.

Die 17 fit mandatum in D. Pompejum Azolinum de promettendo curam Pontifice non ultra summam 15000 scut. pro reintegratione Status cum privilegiis, introitibus, et Castro Alliorum etc.

Die Mercurii 20 Priores sunt Baptista Nicolai Crysostomi, Baptista Cichi Billini, Brtholomeus Massutius, Baptista Permarini Adae, D. Vincentius Guerrerius, Dominicus Lucae. Confal.rii Pernicola Antonii,  ser Persimon ser Pieri, Lucas Hieronymi, Franciscus  (115v) Laurus, Dionysius Paparoctius, Gilibertus Guerrerius . Consules D. Gentilis Billacqua, Jo. Paulus Polidorus, et notarius ser Dorias Marini. Bancherius Flor.  Baptista Permarini Adae. Praesides macelli pro mense Septembris Baptista Nicolai Chrysostomi, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Jacobus Mancinus, Baptista Pacharonus, Persanctes Baptistae, Hippolitus Caesaris, Joannes Spinelli, Thomas Migni. Octobris, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Peregrinus Baccinus, Constantius Montanus, Stephanus Arcioni, Pierus Raynaldi, Felix Antonii, Dominicus Merloni.

Die 22 scribentibus D. Persancte Carpino, et D. Caesare de Raynaldis, e D. Fiscale,

Pontifex infra mensem aderit in Provincia, et infra octo dies discedet ab Urbe. Consulitur Card. lis de Carpo Legatus,  et expectatur adventus Sanctitatis Suae Perusium.

Die 23 Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus extimarunt salmam grani in flor. 6, hordei flor. 3 bon.20, speltae flor. 1 bon. 32 ad gabellam communem.

Die Dominico ult.o Augusti agitur de debitis Franciscus Saracini (se)nex dispensatur a Concilio. D. Antonius Vechinus commorans in civitate Anconae est commissarius Pontificius super augmento salis. Baronus Altocomando legitur filius Berardini.

Carta 202 t.0 ad 222.

Die 2 Septembris cives et consiliarii electi pro abundantia  sunt Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jo. Jacobus Mancinus, Felix Pacharonus, D. Franciscus Clarellus, Lucas Hieronymi, Jo. Antonius Adam, Permatheus Rachamatorus, D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Permarinus Petripauli, Jacobus Angeli, Constantius ser Pieri, Nicolaus Antonii, Polonius Baptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Baptista Adam, Cichus Discretionis, Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius, Hyppolitus Caesaris.

Die Venerii 12 sancitur mittere Oratores de regimine et de populo Camerinum ad pedes Pontificis rogaturos reintegrationem Status Firmani.

Die 19 agitur de munere faciendo Pontifici.

Die 25 Oratoribus Macerata scribentibus respondetur ut curent audientiam a Sua Sanctitate.

Die 29 Octavianus Azolinus unus ex Oratoribus rediit, et petit an revocandus sit unus ex Oratoribus. Respondetur, ut omnes sequantur Summum Pontificem.

Die 2 Octobris redierunt D. Hieronymus Rosatus, et D. Pompejus Azolinus Oratores,  qui referunt audientiam habitam a Pontifice, et mittandum esse Oratorem pro re

conficienda Camerinum ad SS.mum D.num. Deinde leguntur (116) nomina civium, qui 2 Martii statuti fuerant pro executione pecuniae Maceratam mittendae qui sunt Franciscus Leffectus, Lucachius, Antonius Ilioneus, Vincentius Ricii, Antonius Morphus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis, D. Petrus Simon Patras, ser Trojanus Riccius, Bartholomeus Massucius, Dionysius ser Antonii, Ludovicus Vincus, Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Marianus Pernensis, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha, Permatheus Raccamatorus, ser Marianus Carpinus, Antonius Matheutius, Pieretius Jo. Ludovici, Felix Pacharonus, Perdominicus Polisena, Franciscus Calabriae, Vincentius Ursini, Evangelista Gasparis, Falconus Joctus, Perotius ser Thomae, Ciottus Adam, Stephanus Azolinus, Dominicus Lucae, Lucas Giliutius, ser Theodorus Coluctius, Franciscus Eliseus, Berardinus Gagius, Philippus Manfronis, Bonifacius Riccius, Baptista Caprinus, Pernicola Fassica, Baptista Pacharonus, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Franciscus Pacharonus, Baptista Laurentii. Inter solutores vastatorum leguntur Vincentius Adam, Jo. Andreas Cialochonus, Jacobus Angeli, Jacobus Aurifex, Vincentius Foleciani, Julius Colae Pasqualicti, Cichus Bizarrus Cisci, Hieronymus Caroli, ……….. Gentilis Spetioli, ……… ser Stephani, ……….. Compagnutii, Thomas Pieri Caesaris, Constantius Aurifex, Thomas Mag.ri Joannis, Jo, Jacobus Pacinus, Baptista Ciottus, et Baptista Adami, Theseus Nicolai, Stephanus Arcioni, Hieronymus Joannis Georgii, Cichus Andreae Mitis, Permatheus Nicolai, et alii qui alias nominati sunt.

Die Mercurii 10 Septembris venit Firmum D. Antonius Franciscus Rambardus de Trevio missus a Pontifice, qui hodie, vel cras, est Roma discessurus, et monet Firmanos esse eiusdem bonae mentis de restituendo Statu, et civitas disponatur in eius adventu ad petitionem et ad oblationem de solvenda parte compositionis in pecunia numerata.

Die Jovis 11 Septembris D. Antonio Francisco de Trevio offeruntur pro Pontifice ad compositionem faciendam duc. 4000 infra terminum duorum mensium, vel 40 dierum post possessionem reintegrationis. Baptista Cichi Bellini Prior dicitur Baptista Francisci.

Carta 222 t.o ad 236.

Die 5 Octobris 1539 Federicus Vincus, et ser Trojanus Riccius obtulerant capitula pro abundantia civitatis. Sancitur ut quilibet civis, excepto grano ad usum familiae, teneatur dare salmas duas grani pro qualibet decina, unam pretio currenti, aliam pretio carnis priori.

Die 20 Mag.ci D.ni Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici. Regulatores (116v) Baptista Nicolai Chrysostomi, Hieronymus Assaltus, Jo. Marinus Bonvicinus, qui per errorem dicitur Camp.i, cum sit contratae S. M. Confal.rii Petrus Paulus Pervenantii, Perantonius Mancinus, Pierus ser Thomae, Jo. Jacobus Benincasa, D. Pergentilis Spetiolus, Joannes Tabor. Consules, Vincentius Adam S. M., Antonius Ilioneus Flor., ser Dorias Marini notarius. Bancherius ser Bartholomeus Persimon Marini.

Die 26 agitur de fidejussionibus pro abundantiae provisione deputati sunt Bartholomeus Massutius, D. Hieronymus Rosatus, Antonius Morphus, D. Franciscus Clarellus,  Octavianus Azolinus, Permatheus Raccamatorus,  Lucas Matheutius, Jo. Jacobus Mancinus, Jacobus Angeli, Antonius Permathei, Piermarinus Petripauli, Baptista Laurentii, Dominicus Merloni. Receptores grani sunt Peregrinus Baccinus, Jo Marinus Casellus, Jacobus Franciscus, et ser Jacobus Palmerius.

Die 23 Novembris fit amplum mandatum D. Pompejo Azolino Oratori Firmano ad Pontificem ad componendas res Status Firmani etc.  Ill.mo D. Sfortia de Cervara erat capitaneus equitum levis armaturae Pontificiae. D. Pompejus Azolinus intuitu Ill.i D. Octavii de Farnesio commedatur medicum phisicum Mag.cum Augustinum de Nursia, et communitas Ofidae Mag.cum Florium Vitalem de Monte S. Mariae in Lapide. Ser Trojanus Riccius Orator ad Legatum obtinuit solvere posse stativarum denarios, pro ratae divisione mense quolibet. Promittitur recognitio Duci Castri et aliis negociantibus rem Firmanorum apud Pontificem.

Die …… D. Pompejus Azolinus Orator Romae erat. Camillus Ciminus depositarius et exactor reddit computum. Communitas causam habet cum Hieronymo Ancileo. Profidetur satisfaciendo D. Berardino Ruffo. Carta 238 ad 247.

Die 2 Decembris 1539. Bancherius quidam Romae poenitentia ductus vult reddere Communi Firmi ducatos aurei 723 scut. 7 acceptos pro usuris et expensis indebite exactis sub annis 149.., 1499 et 1502.

Die Mercurii 3 sacerdos Ordinis Heremitarum S. Dominici obtulit praedictam restitutionem faciendam a duobus bonis viris Florentinis, qui volunt fieri debitores petita dilatione solutionis. Deputantur ad agendum cum praedicto sacerdote D. Hieronymus Rosatus, Baronus Eltuocomando, Ludovicus Vincus simul cum Gubernatore. D. Mannus nuntiat se in praeceptis habere de vendendo sale cum augmento trium quatrenorum. Jo. Franciscus Pacharonus est germanus Jo. Nicolai.

Die 14 ex praecepto Legato panis de grano communis non venditur nisi pauperibus.

Die 20 Mag.ci Priores sunt (117) Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Marinus, Vincentius Tortus, Hieronymus Ufriductius, Antonius Vechius, Jo. Paulus Montanus. Confal.rii, ser Nicolaus Sabinus, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Bernardinus Evangelistae, Contes Acetus, Alexander Morronus. Consules, Marinus Cordella S. B., Jacobus Guerrerius Camp.i, ser Perius Marini notarius. Bancherius Campiletii Nicolaus Dolcemele.  Pro Vincentio Torto vacante ex appicciolatis adducitur Gentilis de Nobilibus.

Die 22 redierat D. Pompejus Azolinus Orator ad Pontificem et ad Ducem Castri, et habentur litterae D. Antonii Francisci Alambardi de Trevio. Consanguinei D. Jacobi in Gabia commendant eum Communi Firmi.

Die 25 remittitur in Urbem D. Pompejus cum Antonio Permathei, suffragatis etiam Persancte Baptistae, Baptista Adami, et ser Jacobo Palmerio.

Die 26 Vicus de Monturano mutuaverat pecuniam D. Pompejo, et Matheus Marci oleum dederat Communi. D. Tiberius Corradus de Petritulo tulerat Romam litteras et mandatum pro Oratore. Ser Bartholomeus coadiutor  erat electus ad officium Montis Pietatis Fabriani. Mag.ter Macilentus dicitur bone memoriae a Mag.stro Grifone Macilenti filio.  Carta 248 ad 258.

Die Martis penult. Decembris 1539. Relictae sunt 4 paginae non scriptae. Character scribae diversus est, non legitur tamen  nomen novi notarii. Oratores castri Lauri condolent, quia nonnulli Oratores Statum dixerant Summo Pontifici nolle castra olim Comitatus Firmani redire sub gubernio Firmanorum, et negat communitas Lauri se id commisisse Oratoribus, asseritque se redire libenter et paratam esse ad destinandos Oratores ad SS.mum etc.

Die Veneris 2 Januarii 1540. Idem ut supra exponunt Oratores Serviliani, et Oratores ituri ad SS.mum D.mum pro reditu sub gubernio Firmi sunt ser Baptista ser Cipriani, et ser Baptista de Discretis. Eodem die Orator Fancavillae idem assert pro sua communitate.

Die Sabati 3 idem exponuntur ser Paulus Ronalducius de Petritulo potestas Turris Palmarum et Vincentius Moriconus Oratores Turris Palmarum.

Die Dominico 4 ser Julius de lo Abate, et Joannes Jacobi Natalis Oratores Campi Fullonum eodem exposuerunt. Item ser Melchior Berardini et Caesar Jacobi Oratores Monturani.

Die Martii 6 id ipsum asseruit ser Gervasius Loritus Orator Massignani.

Die 18 confirmantur capitula abundantiae Federici Vinci et ser Trojani cum moderationibus (117v) Camilli Cimini. Providetur de pecuniis D. Pompejo Azolino Oratori in medici concurrentes pro primo et secundo sunt Mag.ter Gismundus de  Pergula, Mag.ter Andreas de Ripa Transone, Mag.ter Modestinus de S. Elpidio ad Mare, Mag.ter Nicolaus Flaccus. Ser Jacobus depositarius solvit Maceratae D. Berardino Ruffo.

Carta 263 ad 270.

Die Dominico 15 Februarii 1540. Oratores D. Pompejus et Antonius, qui alibi dicitur Permathei filius, hic vero Vigoritus, redierant ab Urbe. Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato. Gubernator Status monet Firmanos praeceptum haberi a Vicelegato, ne cives recipiantur in castris. Magister Isolarius de Amandula medicus Fabriani, Mag.ter Gismundus de Pergula, Mag.ter Nicolaus de La Fossa concurrunt pro officio medici sed obtinuerunt Magister Augustinus de Nursia, et Mag.ter Augustinus de Monte Gallorum aequalia suffragia. Mag.ter Nicolaus Flaccus medicus habet 10 flor. mensiles. Ser Polonius ser Luciani de Petritulo, et ser Venturoctius Solimanus de Monte Falconum solverant pro Communi Firmi flor. 70 pro residuo medii ducati commissariis Antonio Morpho, Antonio Granae, Bastiano Savino. Sancitur non amplius curare Status restitutionem, quia pecuniae desunt, et ipsa penuria pecuniarum operabitur talem effectum.

Die 20 Priores sunt Franciscus Valgarinus, D. Pompejus Azolinus, Pierus ser Thomae, Magister Julius Latinus, Fabritius Berterami, Constantinus Montanus. Confal.rii Polidorus Cautius, Felix Pacharonus, Troylus Pacharonus, Baptista Permarini Adae, Hieronymus Emilianus, Caesar de Nobilibus. Consules Joannes  Mag.stri Marii Cast., Andreas ser Salvicti Pilae, ser Torius Marini notarius. Regulatores, Antonius Grana Flor. D. Dominicus Rictius S. B., Felix Guerrerius Camp.i. Bancherius deest, finito iam bussulo. Pro Fabritio Berterami vacante extractus est appicciolatus D. Jo. Franciscus Piconus.

Die Mercurii 25 venit ab Urbe Maceratam D. Legatus, et ordinatur Orator de eumdem congratulando de reditu et lamentando de prohibitione conversationis civium per comitatum. Magister Hilarius fuerat electus, et noluit acceptare, Magister Augustinus de Nursia confirmatur. Ser Antonius Latinus obtinet locum Magistri Julii sui patris, Jo. Franciscus Piconus de S. Angelo locum Fabritii D. Caesar  frater carnalis Joannis Magistri Marii defuncti obtinet locum fratris. Locus Caesaris de Nobilibus defuncti non datur filio, quia impeditus erat, sed extrahitur ex bussolo (118) appicciulatorum, deest vero nomen. Caesar Felicis Guerrerii ponitur loco patris mortui, sed in Regularia eligitur Jacobus Guerrerius frater carnalis Felicis. Carta 270 t.o ad 280.

                                                                 Rubrica                                                            

Libri 70 Cons.a Cer.te 1540 -1547

Die 12 Decembris 1540 desunt reliqua pertinentia ad Cernitas et Consilia Firmana a die 25 Februarii 1540 ad diem usque 18 Februarii 1543: per integrum triennium Liber vero hic, quem compendio damus, divisus est in duas partes, quarum prima a die 12 Decembris 1540 ad diem usque 24 Februarii 1547. Pertinet ad Statum Ecclesiasticum castrorum quae Paulus III abstulerat Firmanis; altera vero ad Firmanos spectat a die 21 Augusti 1549 ad 24 usque Aprilis 1561, quae pars inserenda erat Libro 86, vel sequentibus. Pagina prima rogata est ab Apollonio Cataldo de Petritulo Canc.rio Status castrorum tempore primi officii Conservatorum Status, ser Joannes ser Antonii Martialis de Petritulo, ser Pauli ser Vannis de S. Angelo, ser Marini ser Joannis de Marano, ser Marii Carpini de Ortezano, ser Perjacobi Bentivenga de Morisco, et ser Petri Francisci de Monte Giberti sub Gobernatore Generali Status Mag.co D. Philippo Bonagratia de Piscia equite aurato comites que Palatino, qui coepisse dicitur officium semestre Kal. Septembris, D. Franciscus Cuzerinus legitur Orator totius provinciae ad Urbem, D. Laurentius Mari petit debita Status de gabellis. Concilium tenetur in sala Palatii Moliani. Pinguntur in omni terra Status insignia D. A. Card.lis de Farnesio per Mag.trum Hieronymum Faventinum. Rev.us D. Caesar de Nobilibus de Monte Octono legitur consultor, notarius vero Concilii est Jo. Dominicus Fortunatus de Fallerono. Carta 123.

Die 21 Februarii 1541 Concilium cogitur in Monte Ottonum in aedibus residentiae Gubernatoris Generalis, qui propter aegritudine iturus est ad balnea, et sindicatores eius sunt D. Baptista Mancinus de Rapagnano et ser Tiburtius Jacobi de Aquaviva. Consultor est ser Paulus Montanus de Monte Ottono. D. Michael Angelus Thomassinus cum litteris Card.lis de (118v) Farnesio iubet fieri depositariam Status. Conservatores futuri sunt ser Paulus Montanus de M. Octono, ser Baptista ser Marinangeli de Serviliano, Mag.ter Jo. Gualterius de Gualdo, Octavianus Evangelistae de Turri S. Patritii, Nicolaus Soselle de Petriolo, ser  Jacobus Saxinus de Smerillo. Cancellarius est Gentilhominus Castallius de Castignano asculanae diocesis. Carta 4, 5, 6, 7.

Die 6 Martii 1542 aegrotante in lecto eodem Gubernatore, et adsistente D.Matheo Gazio legum doctore de Castigliono Aretino auditore fit Consilium Status in Monte Octono. Fautores Status castrorum sunt Mag.cus Petrus Antonius, et R.dus D. Vincentius de Monte Politiano, D. Franciscus Bonagratia procurator in Urbe. Plurimae paginae relinquuntur non scriptae.

Die 19 Aprilis sub Mag.co D. Berardino Ruffo de Furcia Gubernator in Monte Octono habetur Concilium. Agitur  lis contra communitatem Montis Fortini ut solvat omnia  pedagia. Vel reconoscat Statum, contra Montem S. Mariae in Georgio. Pompeus dicitur Cancellarius.

Die ….. D. Flamminius Ruffus legitur auditor Gubernatoris.

Die ….. Junii dicitur olim Mag.cus Maffeus de commissione Card.lis Farnesii tunc protectoris Status licentias de se D. Nicolam Spetiolum tunc Oratorem Status. Conservastores futuri sunt ser Julius Colai de Petritulo, ser Nicolaus Angeli de Fallerono, ser Ciccus Marculini de Marano, ser Vincentius Moriconus de Turri S. Patritii, ser Marcus

Joannis de Francavilla, ser Marinus Georgii de Collina.

Die …. Ser Franciscus Fabrictus est depositarius Status. Rev.dus D. Con……….. dicitur vicarius Episcopatus, qui monetur de residentia, iuxta tenorem Brevis Pontificii intra Statum. Assistentes in negociis D. Gubernatori sunt D. Camillus Milanus de Lauro, D. Caesar Moriconus de Turri S. Patritii, D. Nicola Spetiolus de S. Angelo, D. Baptista Mancinus de Rapagnano. Carta 7 ad 31.

Die 21 Augusti 1541 agitur de debitis Status, et de querelis factis contra Card.lem de Carpo et contra Gubernatorem.

Die 25 Septembris Card.lis Carpo protector Status fuerat apud Summum Pontificem accusatus ab eisdem Status Oratoribus. Repetuntur a Card.li praedicto pro eodem pretio vectigalia vendita ser Berardino Salemonio pro notariis Status. R.dus D. Michael Angelus Thomassinus est depositarius dativae ordinariae.

Die 22 Decembris D. Nicolaus de Monaldensibus de Urbe Veteri est Gubernator Status,

(119) ser Paulus Montanus rediit Orator a Summo Pontifice, et multa obtinuit. Debita Status sunt flor. 600 et ultra. Ser Ventura Solimanus de Monte Falconum nomine Sindicorum Communis Firmi petit scomputum suae obligationis. Tollitur frequentia Concilii adunandi. Advocatus et Cancellarius Status, relicto depositario. Carta 32 ad 37.

Die 19 Septembris 1536 Marinus Ruffus de Collina causarum civilium Status Ecclesiastici in Piceno fecit propositionis Mag.cus Episcopus et Comes D. Caesar Rannuccius Patricius Romanus est Gubernator Status et Mag.cus D. Antonius Franciscus Puzolus auditor Paulus III dicitur esse Perusii.

Die 16 Januarii 1547 idem Marinus Ruffus proposit sub eodem D. Caesare Gubernatore

Card.li Sancti Angeli est Legatus in Provincia. D. Paulus Constantinus Romae debet

expedire Breve salariariorum. Laudatur ser D. Christophorus de Soriano, Baroncellus de

bene gesto officio. Gubernator iturus est Romam.

Die 24 Februarii 1547 eodem Marino Ruffo proponente, D. Paulus Constantinus dicitur de S. Andrea, et fuit Romae Orator. Carta 38 ad 43.

Die 21 Augusti 1559 in sala Aquilae cogitur adunantia Firmanorum pro pace, et justitia manutedenda in civitate et Statu Firmi sub Mag.co Druso Forlano Gubernatore eiusdem civitatis et Status. Cives adunantiae sunt D. Raphael Pernensis, D. Franciscus Mancinus, D. Paulus Constantinus, D. Jacobus Fratadocchius, D. Felix Aurelius, D. Petrus Simon Thibaldus, Joannes Antonii Scattoni, Cicchus Tabor, Lucianus Carpinus, Troylus Cordellae, Tullius Martellus, Fatius de Fatiis, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Guidus Vincus, Aurelius Pacharonus, Silvester Petri Pauli, ser Hieronymus Victorius, ser Melchior ser Jo. Thidei, ser Pompilius Partinus,  Anton Vincentius Sabinus, Hieronymus Anetinus, D. Gentilis de Nobilibus, D. Caesar Lisius, Baronus Iltuocomando, Antonius Stephani Vecchii, Hieronymus Falconus, Constantius ser Stephani, Magister Laurentius Albinus, Hippolitus Riscottonus. Agitur de abjiciendis inimicitiis a memoria, tollendisque rixis et questionibus, ne fiant conventicuale. Petitur a Sacro Collegio favor etc. Ponuntur custodiae in Turri. Vicariis castrorum jubetur invigilare etc. Mittitur (119v) nuncius cum litteris Oratori Firmano Romae existenti, ut Statum juret obedientiam et fidelitatem Card.libus cum petitione castri Alliorum, praecipue  in necessitatibus sedis vacantis etc.

Die 22 iisdem praesentibus D. Acchille, Thoma Liverveti, Ciccho Eliseo, Antheo Magistrelli, D. …….bris Fratadocchius legitur Fradeutius, D. Caesar Lisius, dicitur Ilius. Reparuntur moenia civitatis, claudantur portae S. Catherinae, S. Juliani, et Crucifissi, apertis tantum S. Francisci, et S. Marci. Inimicati, et illi inter quos patratum est homicidium mittuntur extra civitatem, rogaturque Etc.mum  Aprutii vicerex, ne permittat banditos existentes in sua jurisditione accedere ad partes nostras, nequid mali perpetrentur.

Die 23 D. Acchilles dicitur Giuluctius Hieronymus Anetinus dicitur Aretinus: cives electi ad suadendum interessatos in inimicitiis ut sponte recedant a civitate, sunt D. Petrus Simon Thibaldi, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Baronus Iltuocomando, Antonius Vincentius Sabinus, Guidus Vincus. Interessati vero in inimicitiis sunt Jo. Paulus et fratres de Nobilibus, Cap.s Octavius et fratres de Adammis, D. Julius Rictius et filii, Theseus Morronus, fratesque carnales et nepotes, Vincentius Paccharonus, Cap.s Vecchius de Vecchis, D. Jo. Baptista Flaccus, Diomedes Paccharonus, Rogerius Nicolai. Propter obitum Pontificis transfertur in dictum Gubernatorem facultas et auctoritas cum robore firmitatis agendi per communitatem Firmi.

Die 25 habetur in adunantia Cicchus Bertacchinus. Mittuntur extra civitatem propter timorem inimicitiae Theodorus de Adammis et fratres, Alexander de Getinellis et fratres, Sebastianus Paccharonus et sores eorum ut sponte recedant, sunt D. Petrus Simon Thibaldus, Sebastianus Sabinus, Baronus, D. Gentilis de Nobilibus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Vincentius Sabinus.

Die 26 Rogerius Nicolai dicitur Rogerius Monnus.

Die 29 in adunantia habetur etiam Jacobus Persanctis Sabini, et Hippolitus Caesaris. Carta 1 ad 11.

Die 1 Septembris 1559 Hieronymus Aretinus dicitur Ariatinus, et die 10 Aretinus; Anton Vincentius Sabinus legitur Adon Vincentius. Fiunt vigilae de nocte in Palatio D. gubernaroris. Sebastianus Sabinus dicitur D. Bastienus. Capitanei contratarum electi sunt pro custodia civitatis D. Gentilis de Nobilibus, Giottus de Giottis, Bastianus Sabinus, Ciottus (120) Adam, Aurelius Pacharonus, Lucas Guerrerius.

Die 11 petente Gubernatore vocantur milites de Statu Firmano pro quiete civitatis.

Die 16 imponitur stipendium  militum. D.Eusebius Severinus legitur creditor Communis, de cuius impositione solvitur tertia pars stipendii pro civitate, duo tertia solvuntur a Statu Firmano.

Die 27 Vincentius Azolinus habetur Regulator.

Die 6 Octobris cum Hieronymo Arietino legitur in adunantia Hieronymus Caroli dicitur accidisse quoddam mali, et providetur custodiae civitatis, ac fidejussionibus, et ne cives interessati existentes extra civitatem discedant a castris.

Die 29 Octobris inter cives adunantiae legitur Franciscus Confectus, Vincentius Adae, Antonius Pacharonus, Jo. Baptista Antonuctius. Dicitur creatio Pontificis tendere in longum.

Die 11 Decembris legitur cernita civium numero 60; et adunantia deputatorum numero 36. Inter alios leguntur Felix Thomae Pieri, Cicchus Discretionis,ser Hyppolitus Flammae, ser Cicchus Dominici, Jacobus Francisci Sabini, ser Antonius Ciminus, Julius Pacharonus, Horatius Pacharonus, cum aliis supranominatis. Carta 12 ad 18.

Die 1 Octobris 1559. Relictae sunt paginae non scriptae. Carta 19 ad 34, quae continere debebant Concilium de modo regendi Statum, de quo legitur ultimum consultum D. Andreangeli Francolini de mittendis commissariis ad loca suspecta, et potestatibus, qui faciant descriptionem buccarum et frumenti, et curent ne fiat extractio frumentorum.

Die 2 in adunantia civium habentur D. Pomponius Morphus, D. Andreangelus Francolinus, D. Hieronymus Chrisostomi, D. Franciscus Assaltus, Federicus Vincus, Troylus Cordella, Maximus Ber.i, ser Franciscus Carellus de Moliano, ser Tiburtius Cruciani de Aquaviva, ser Franciscus ser Dominici de Fallerono,  ser Federicus Massuctii de Serviliano, ser Thomas Massuctius de Serviliano,  Orator Petrituli, ser Hyppolitus Flamma, ser Servulus Icicchiae de Turri S. Patritii, omnes conciliarii.  Hi vigore decreti Concilii Generalis agunt de caritate frumenti hoc anno reparanda, pro pecuniis Oratoribus Romae dandis, et accipiendis de supravantiis librorum D. Eusebii Severini. Cum D. Julio Rictio eligitur Orator D. Felix Aurelius, suffragatis etiam D. Pomponio Morpho. (120v) D. Andreangelo Francolino, D. Achille Giliutio Orator de comitati ser Persanctes Factoribus de Lauro, suffragiis datis etiam ser Tiburtio Cruciani de Aquaviva.

Die d.a ser Thomas Massuctius dicitur de Collina, ser Franciscus Polidorus de Massignano, Jacobus de Veteribus cum civibus fecerunt commissiones D. Eusebio Severino de denariis communitatis  commissariis mittenti per Statum de abundantia curanda ac servanda.

Die 3 agitur de abundantia. Ill.mus Antonius Lentius recollegerat frumentum Episcopatus et obtulit negotiatores cum eo declarantur Vincentius Azolinus regulator, D. Pomponius Morphus, Aurelius  Pacharonus, D. Achille Giliutius, D. Tiburtius Vivianus, ser Hyppolitus Flamma.

Die 4 cum civibus adunatis jam nominatis alibi legitur ser Fabius Filetius de Moliano.

Habentur litterae Sacri Collegi ad Firmanos cum licentia agendi etc.

Die ……………….. dicitur R.mo Grillo, ut quamprimum mittat suum nipotem officium Capitanei.

Die 15 D. Eusebius Severinus erat depositarius Communis Firmi. Ser Hieronymus Fidelis petit officium in Provincia et Jo. Baptista Boncius petit extractionem grani de Petritulo. Carta ………………..

Die 5 Novembris 1559. Inter cives adunantiae leguntur ser Cicchus ser Dominici, Bartholomeus Massuctius. Gubernator Provinciae erat Rechaneti die 1 Novembris et scribit de extractione frumenti R.mi Episcopi Firmani. Item agens civitatis Bononiae produxit litteras Card.lis  Camerarii pro extractione 30 salmarum grani. D. Jo. Baptista Boncius est venturus Firmum ad extrahendum frumentum per mare. D. Hieronymus Bonvicinus Orator ………. Gubernatore Provinciae retulit …………., ut Firmun invitetur.  Actores pro negociis publicis cum R.mo. D.no sunt D. Pomponius Morphus, D. Paulus  Constantinus, D. Andreangelus Francolinus, D. Felix Aurelius, ser Hyppolitus Flamma, ser Cicchus ser Nicolae. Curatur ut discedat Capitaneus ………….et ne extrahatur frumentum.

Die 12 ser Cicchus ser Dominici legitur consultor de Fallerono nomine Status.

Carta 45 t.o ad 53.

Die 7 Martii 1560 in adunantia legitur D. Hieronymus Rosatus, Jo. Paulus Montanus, et licentiantur deputati Status pro minori dispendio. Negantur copiae (121) scripturarum D. Druso Forlano petenti,  quia prohibentur sine publica licentia. Deinde habetur die 13 Decembris 1559 cum nominibus civium pro defensione justitiae electorum, qui sunt Jo. Franciscus Fanellus, Silvester Petri Pauli, D. Felix Aurelius, Hieronymus Folianus, Tullius Martellus, Antheus Magistrellus, D. Franciscus Mancinus, Joctus de Joctis, Horatius  Baptistae Paccharoni, Hieronymus Arietinus, Fatius de Fatiis, D. Angelus Paganus, Baromus Eltocomando, Jo. Baptista Sabinus, Marius Marianus, D. Achilles Giliutius, Jacobus Persanctis Sabini, Pernicola Sabinus, Baptista Permarini Adae, Bastianus Racchamadorus, Jo. Franciscus Vulpactius, deletus est D. Paulus Costantinus, Antonius Stephani Vecchie, deletus est Maximinianus Berardini, D. Raphael Pernensis, Federicus Vincus, deleti sunt Jo. Baptista de Nobilibus, et Magister Laurentius Albinus; ser Hieronymus Victorius, D. Lisius Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, ser Melchior Jo. Thidei, Cicchus Eliseus, Hyppolitus Caesaris, Perjoannes Falconus, Julius Paccharonus, ser Cicchus Dominici, ser Hyppolitus Flamma. Hi juraverunt capitula in celebratione histac cum silentio etc. Leguntur interessati in inimicitiis discessuri a civitate Octavianus Matheutius et fratres, antonius matheutius et filii, Hieronymus Assaltus, filii et nepotes, excepto valerio vulnerato, et D. Dominicus Assaltus, quibus jubetur ne de domo discedant. Pren.tes Alexis Albanensis et filii, Andreoctius Jo. Grandi Albanensis, Christophorus Albanensis et filii et nepotes, Hieronymus Marcutius et fratres, Bartholomeus Massuctius et filii, Ludovicus Arietinus et fratres, Nicola et Octavianus Trippae ac nepotes, Joannes Bertacchinus et fratres. Qui supra deleti sunt, dicuntur renuntiasse officium, aliqui vero die 16 juraverunt.

Die 17 Joannes de Bernacchinis mittitur extra civitatem propter inimicitiam cum Antonino Dolcebene. Item Vincentius Giliberti Guerrerii, qui noctu cum fatiosis conversabatur. Similiter Horatius Colae Albanensis.

Die 18 Antonius Paccharonus regulator juravit.

Die 24 jubetur Octaviano Branchadoro, qui accessit Pontianum, fidejubere de nemine offendendo. Item Joanni (121v) Marino et Alfontio Marcutii, Nicolae et Octaviano Trippae, Jacobo Bernacchini datur fidejussio de nemine offendendo.

Die penultima juraverunt officium justitiae Alfontius Azolinus, Vagnoctius fatius Branchadorus Caesaris, Ramandinus de Ramandini, Magister Hercules Coptius. Agitur de inimicitiis Petrituli, de rixis inter famulum D. Vincentii Jocti et D. Evandrum Mancinum, inter Marinum Antonii Paccharoni et Jacobum generum Jannini, et alios.

Carta 53 ad 66.

Die 26 Aprilis 1560 cives abundantiae sunt D. Pomponius Morphus, D. Vincentius Joctus, D. Andreangelus Fracholinus, D. Achilles Gidiuctii, Hieronymus Chrysostomus, D. Caesar  Lisius, D. Theodorus Adam, Baptista Portus, Pejoannes Falconus, Aurelius Paccharonus, Blasius Formichinus, Jacobus Persanctis Sabinus, Tullius Martellus, Cicchus Franchinus, D. Franciscus Assaltus, Cicchus Pupi, Vincentius Billacqua, Federicus Vincus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Stephanus Vecchie, Dominicus Cicchi. Eodem die inter cives adunantiae habentur cum praedictis Vincentius Eufriductius, ser Cicchus Monaldus, ser Hyppolitus Flamma, ser Persanctes Factorius, ser Franciscus Carellus, ser Coluctius Bertinellus, ser Colvitius Ciminus. Salmae 200 grani accipitur pro abundantia ad rationem flor. novem. Provisores 1000 salmae grani sunt D. Franciscus Assaltus, D. Theodorus Adam, Jo. Baptista Portus. Depositarius Aurelius Paccharonus, D. Jo. Philippus Maranus dedit 200 salmas. Grasserii electi sunt D. Theodorus Adam, Vincentius Billacqua, Perjoannes Falconus, Jacobus Persanctis Sabini, Federicus Vincus. Grasserii praesentes, qui terminant hoc mense, Federicus Selenus et Tullius Martellus. Vincentius Baptistae de Porta Portus petitur a Firmanis, ut liberetur et gratietus Domino Locumtenente.

Die 28 Adam Caesaris est regulator. Jo. Baptista Portus dicitur Antonuctius. Habebitur litterae Card.lis Gaddis ad Benedictum Locumtenentem, et Card.lis de Mantua pro frumentis.

Die 20 Vincentius Effectus pro suis famulis, R.us Franciscus Grana canonicus pro D. Jacopo Martello rectore S. Salvatoris et (122) S. Leonis, degente in S. Justo, Octavianus Matheutius pro D. Bartholomeo suo fratre, Anconae degente, obtinent extractionem

frumenti.

Die 21 Jo. Franciscus Baptista est commissarius Card.liun Praefectorum, cives deputati agendum cum dicto commissario circa frumentum sunt D. Pomponius Morphus, D. Venantius Joctus, D. Hieronymus Crisosthomus, D. Achilles Gidiutius, ser Hyieronymus Victorius,  ser Hyppolitus Flamma, ser Coluctius Ciminus.

Die 24 Jo. Franciscus Papa commissarius venit.

Die 27 agitur contra fraudes grani.

Die 29 agitur de grano reperto in fraudem. Vagnoctius Fatius est commissarius Campi Follonis.

Die ultima D. Joctus de Joctis rediit Orator ab Urbe.

Die 4 Maij et sequentibus agitur de granis.

Die 12  distributores frumenti sunt D. Theodorus Adam, Aurelius Pacharonus, Jacobus Persanctis Sabini, ser Coluctius Bertinellus. Diebus sequentibus agitur de estrationibus, et quod frumenta non sufficiunt pro civitate et Statu, facta descriptione buccarum et grani.

Grassarii anni 1560 leguntur Aurelius Paccharonus, Silvester Petripauli, Jacobus Persanctis Sabini. Deputati pro abundantia Vincentius Billacqua, Tullius Martellus, D. Franciscus Assaltus, Fatius de Fatiis, Bartholomeus Massucius. D. Lacobus Fratadochius, Guidus Vincus, Antonius Stephanus Vechie, D. Julius Riccius, D. Pomponius Morphus, Perjoannes Mechi (alias Fallonus).

Die 7 Julii et 24 agitur de frumentis recollectis.

Die 3 et 28 Augusti de abundantia. D. Tullius Lamponus legitur civis.

Die 4 Octobris agititur de extractionibus.

Die 20 Novembris de abundantia.

Die 3 Decembris de salario grasseriorum.

Die 12 Februarii 1561 agitur de extractione frumentorum concedenda.

Die 24 Aprilis 1561 Baronus Eltocomando est regulator. Imponitur pistoribus bon.1 pro qualibet salma frumenti ad solvendum salarium Grasserioum.

Carta 64 ad 114.

Rubrica

Libri 71 Consilia Cernite ab anno 1543 usque 1544

(122v) Die 18 Februarii. Primus Rujus Libri Quaternus 10 pag. contatquarum primae novem sine scriptis relictae sunt, et ex ipso pergamenae operientis flexu, seu ruga patet Librum fuisse primum paginis, et quaternis multis locupletiorem, neque hunc.

olim quaternum. Desunt Consilia et Cernitae ab anno 1540 post 20 Februarii ad hunc usque diem. Gubernator Firmanus erat D. Franciscus Lucarinus de Trevio, eiusque auditor Mag.us D. Ludovicus de Petronibus de Trevio. Character est ser Bartholomei Cordellae olim coadiutoris Cancellariae. Gubernator Provinciae jubet non molestari cives, nec consiliarios ad solutionem librae, nisi de his quae possident in effectu: qui vero tantum non possident quantum in eorum approbatione et aggregatione requirebatur, sancitur cassata a regimine et a Concilio. Reaptatur fons Fallerae. Depositarius est Lucas Antonii Philippi. Deturpantes dictam fontem multanctur. Propter mortem D. Francisci Clarelli olim cancellarii ser Bartholomeus Cordella, qui ut procancellarius inservit,  eligitur cum honoribus et oneri bus etc. Mortuo Joanne Tabore regolatore, petit locum Cicchus Tabor frater carnalis. Antonius Calisti Pacharoni est Prior.

Die 21 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabili, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Stephanus Azolinus, Cichus Baccinus. Regulatores Joannes Mag.stri Marii Castelli, Hieronymus Formichinus Pilae, D. Sebastianus Martialis S. M. Mortuo Ciccho Baccino educitur appicciolatus loco eius ser Pompejus Dominici de Gruptis ad Mare.

Die 22 agitur de transitu Hispanorum deputantur pro custodia civitatis, Priore Priorum Pelegrino Baccino absente, D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis: qui ad defensionem civitatis deputaverunt cives ex contratis, Permatheum Nicolai, Jo. Jacobum Mancinum, Sebastianum Savinum, Antonium Granam, Antonium Hieronymi, Antonium Morphum.

Die 27 ex litteris Bartholomei Argolici commorantis in castro Aquavivae et Silvagiae Branchadorae in castro Marani legitur in transitu Hispanorum prope mare (123) venire Card.lis de Aquaviva, qui invitaturo a Firmanis in civitatem. Octavianus Lucae consuluit sumenda esse arma pro defensione civitatis. Quapropter civibus electis adduntur alii cives et consiliarii, et Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacopo Angeli, D. Pompejus Azolinus cum Constantio ser Pieri, Bartolomeus Massuctius cum Apollonio Baptistae, Caesar Adami cum Antonio Permathei, D. Hieronimus Rosatus cum Cicho Descreptionis, Peregrinus Baccinus cum ser Jacopo Palmerio.

Die ultima ser Persanctes de Nigris est depositarius Communis, Jo. Marinus Bonvicinus et ser Troyanus Riccius sunt deputati pro recipiendo Card.li de Aquaviva. Carta 1 ad 5.

Die 5 Martii. Mittuntur Oratores in castrum Portus ad invitandum Card.lem, et jubentur facere eum capacem de suspicione civitatis, quia in Statu eiusdem  Card.lis  recipiuntur exules Firmani.

Die 7  recepti sunt in Portu Card.lis Aquaviva et Dux Adriae.

Die 8 Marchio D. Sebastiano Martiali regolatore, D. Astor eius filius patri surogatur.

Die 20 de bussulo extimatorum olei, quo leguntur Permatheus Nicolai Magistri Julii, Alexander Pacharonus, Vincentius Persanctis, Dominicus Lucae, Caesar Adami, Aurelius Pacharonus, extracti sunt Vincentius et Dominicus.

Hi die 27 putarunt miliare olei spacciati 50 flor. Carta 6 ad 9.

Die 12 Aprilis 1543 sancitur expensas factas et faciendas ob retardationem solutionis impositionum taxandas esse in damnum non solventium. Solvitur subsidium triremium, Sindico electo ser Trojano Riccio. Fit novum catastum.

Die 15 accipiuntur pecuniae a Federico Vinco mittendae Maceratam pro subsidio triremium iuxta ratam declaratam a Card.li de Carpo.

Die 17 D. Astor Martialis, et Federicus Vincus mittuntur Oratores Anconam ad Card.lem Viseum Legatum.

Die 22 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Thomas Pacharonus, Franciscus Savinus, Antonius Grana, D. Pergentilis Spetiolus, Jo. Franciscus Eliseus. Non amplius nominantur Confal.rii, neque Consules,  neque Bancherii.

Die 29 Oratores (123v) retulerunt litteras Legati petentis mutuum scut. 337 pro defensione Anconae et maritimae orae etc.

Die ultima cives electi pro impositione sunt Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Marianus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierus Baccinus, Aurelius Pacharonus, Antonius Morphus. Conciliarii Jacobus Angeli, Dominicus Martini Raynerii, Polonius Baptistae, Antonius Permathei, Cicchus Descreptionis, Hyppolitus Caesaris. Operarii Cathedralis D. Perus Mancinus canonicus, D. Marianus Pernensis, et Antonius Grana. Carta 1 t.o ad 14.

Calendis Maji 1543. Fundacarii et ipothecarii primi gradus in impositione sunt ser Trojanus Riccius, Laurentius Bergomensi, Albertus et Jo. Pierus, Antonius Hieronymi, Morphus de Morphis, Vincentius Leffectus, Jacobus Rachamadorus, Augustinus Bergomensis, Baptista Caldararius, secundi gradus Jo. Andreas Bergomensis,

Piccionus Cat.s, Antonius Piccinus, Gaspar Rota, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Thomas de

Amandula , Antonius Panifex tertii gradus Cicchus Aromatarius, Tiberius  Cautius,

Sebastianus Piccionus, Nicola Ceteronus,  Fatius de Fatiis, Ludovicus Aromatarius, Ascanius Aromatarius, Pierantonius Panifex. Quarti gradus Cicchus Tabor, Hyppolitus Caesaris. Magister Nocentes, Magister  Julius Cintius, Thomas de Lanciano, Cichus Mathii, Berardinus de Balistis, Pieroctus Aromatarius, Joannictus Triculus.

Die 27 Jo. Baptista Savinus est Prior Priorum in loco Francisci Sabini. Ex litteris Gubernatoris Provinciae mittuntur Maceratam D. Astor Martialis, et ser Trojanus Riccius

Oratores pro divisione impositionis triremium Pontificiis inter Firmanos et Statum, idest ex 6000 impositis flor. 850 ex parte Firmi iuxta taxam anno preterito factam a Card.li  de Carpo. Satisfit haeredibus D. Francisci Clarelli. Capitibus Crucifixi conceditur appodium

murorum pro fabricanda habitatione Cappellani. Lege sancitur Priores pro tempore esse Sindicos  Ecclesiarum  Conventuum, ne bona ullo modo alienentur, nisi pro utiliori emptione bonorum Ecclesiarum.

Die ultima D. Petrus Simon Tibaldus, et ser Trojanus Riccius mittuntur Oratores ad SS.mum caussa gravaminis, quo Firmani astringuntur a Gubernatore Provinciae ad solutionem impositionis pro triremibus 1000 florenorum de 4500, et de residuo iuxta extimum. (124) Suffragati quoque sunt Sebastianus Sabinus, D. Pomponius Morphus, et D. Censorius Martialis.

Die 14 Junii D. Julio Riccii Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente,  jubetur Firmani infra sex dies proximos solvere 150 flor. sub nomine mutui; alias relaxabuntur represaliae. Sancitur  pecunias accipere ab hebreis cum usuris.

Die 17 Junii mittuntur Oratores Maceratam ad Archiepiscopum de Saulo commissarium Pontificis, pro distributione 30.000 ducati imposita Statui Ecclesiastico D. Pompejo Azolino electo, qui aegrotat, sufficitur Orator D. Hieronymus Rosatus cum Camillo Cimino, et cum Francisco Nicolai Sindico.

Die 21 Junii Priores sunt D. Petrus Simon Patras, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Antonius Hieronymi, Hieronymus Morronus. Regulatores Antonius Grana Flor., D. Dominicus Riccius S. Bar., Felix Guerrerius Cap.i.

Die 22 loco D. Piersimonis Patrassi mortui de appicciulatis extrahitur Cacciacontes Jo. Baptistae. Carta 15 ad 20.

Die 15 Julii 1543 Cives adunantiae D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Bartholomeus Massutius, D. Persimon Thibaldus, ser Trojanus Riccius, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Permatheus Rachamadorus, et Permatheus Nicolai, non obstante miseria civitatis extrema, ordinaverunt cum Conciliariis Baptista Adam, Antonio Permathei, Hyppolito Caesaris, Jacobo Azolino, ser Jacobo Palmerio, Joanne Perusini, Constantio ser Pieri, Jo. Andrea Paganelli, Theseo Nicolai, et Permartino Petri Pauli afferendum munus 50 salmarum hordei et flor. 100 SS.mo D.no, Card.li S. Florae, Duci Castri, et Card.li Sanctae Crucis venturis ad divam Mariam Lauretanam.

Die 18 D. Astor Martialis mittitur Sindicus Maceratam ad promittendam ratam distributionis de 30000 duc.  Declarandae ab ipsa Sanctitate sua Anconae, quo de proximo veniet.

Die 5 Augusti mittendi sunt Oratores ad Gubernatorem Provinciae Rocham contratam pro distributione impositionis duc. 60000, in consulto 600 millium cum instructione (124v) aliarum impositionum, videlicet salis, focularis, medii pro cent. sussidii triremium, introitus Communis, negociationis, et libratici. Magister Grifo Macilentus phisycus confirmatur ad alium annum, et dicitur olim medicus phisycus et chirurgus civitatis et Comitatus. Fit bussulus duorum civium, et totidem popularium edex Conciliariorum, qui praesident curae macelli et carnium. Exactores sunt Bartholomeus Massutius et Camillus Ciminus.

Die 20 Augusti Oratores solverumt 1000 scut. aurei de subsidio triennali 60 millium, et portio tangens civitati et scut. 1200 quolibet anno.

Die 21 Augusti imponutur taxa pro quolibet trimestri Bol.10 cuilibet foculari in civitate, portu et districtu, eiusdem in adunantia civium et consiliariorum, qui sunt D. Gentilis Billacqua, Permatheus Nicolai, Pompejus Azolinus, Alexander Pacharonus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Caesar Adam, Franciscus Grassus, D. Hieronymus Rosatus, Federicus Vincus, Jo. Marinus Bonvicinus, Gilibertus Guerrerius, Jacobus Angeli, Nicola Ceteronus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Joannes Perusini, Antonius Permathei, Baptista Adami, ser Grisanctes Joannis, Ascanius Aromatarius, Persanctes Baptistae.

Die 23 Augusti D. Nicolaus Speziolus de S. Angelo commendatur pro S. Epidii praetura. Priores sunt Polidorus Cautius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus C asellus, ser Lucas Cordella.

Die 24 Jo. Jacobus Mancinus, et Alexander Pacharonus extimatores frugum salmam grani ad gabellam comune duxerunt flor. 2 bol.30, hordei flor. .. bol. 8, speltae flor.1 bol. 116 coram Evangelista Gasparis, et Jo. Baptista Savino. Carta 20 t.o ad 26.

Die 16 Septembris 1543. Antonius Scagnoni de Amandula habitator Firmi habet possessiones iuxta viam  publicam Firmi. Conceditur communitati Cosignani civis Firmanus a Locumtenente  eligendus pro differentia praedictae terrae  terminanda cum communitate Ophidae.

Die 23. Antonius Grana fit exactor librae, ser Bartholomeus Cordella cancellarius erat Maceratae pro negociis publicis, et suffectus ei fuerat ser Bartholomeus Giliutius.

Die ultima (125) Vincentius Stabilis erat exactor impositionis 1200 duc. Gubernator Provinciae est in terra S. Victoriae, et sancitur eum invitare Firmum. Jo. Marinus Bonvicinus, et Camillus Ciminus sunt revisores computi ser Bartholomei Giliutii olim exactoris.

Die 10 Octobris, scribente Gubernatore Provinciae futurum transitum Ill.mae D.nae Marchionis Guasti sancitur eam muneribus visitare in Portu Firmi. Franciscus Sebastiani habet praedium iuxta possessiones Antonii Scagnoni, et probat viam publicam esse meliorem intra possessiones praedictas.

Die 15 Octobris jam receptus fuerat gubernator Marchiae et D.na Marchionissa Guasti in Portu Firmano.Ser Bartholomeo Cordellae datur turrio cum introitu in contrata Camp.i iuxta res eius, et Sanctae Luciae.

Die 21 Octobris Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Permatheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Regulatores Petrus Paulus Pervenantii Cast. Vincentius Stabilis Pilae, Vincentius Persanctis S. M.

Carta 27 ad 33.

Die 6 Novembris. Romam mittuntur Oratores D. Petrus Simon Thibaldus, et D. Jo. Franciscus Rosatus. Excipitur honorifice in Portu Firmano Ill.mus Dux Adriae iuxta convenientiam servitutis Communis Firmi erga Ill.mam Domum praedicti Ducis, monente eius transitum Hieronymo Branchadoro. Dux Adriae etiam die 7 dicitur transiturus, et publicis  suraptibus excipiendus. Ser Theodoro Coluctio conceditur fabricare domum in quodam introitu.

Die 11 dicitur Jo. Marinus Casellus Prior Priorum, qui non erat Prior tunc temporis. Solvitur impositis equitum levis armaturae Ducis Castri. Dux Adriae recipitur in domibus Ill.mi D. Valerii Ursini, vel in Episcopatu.

Die 9 Octobris sancitur recurrere ad Ducem Castri pro relevatione a gravamine stativa rum equitum levis armaturae. Deputati ad videnda debita Communis sunt Antonius Grana, Pierus Baccinus, Falgonus Joctus, Jo. Franciscus Eliseus, Marianus Sgraffine, Constantius ser Pieri, Baptista Adam,  Hyppolitus Caesaris.

Die 21 Octobris Carolus de Gaddis petit remissionem de usuris 1022 duc. exactis in praejudicium Communis a mercatore q. D. Paulo Saulo Florentino.

(125v) Die 24 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabilis, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Antonius Adam, Stephanus Azolinus, Pompejus Dominici. Carta 34 ad 38.

Die 2 Januarii 1544. Jo. Francisco Pacharono Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente, sancitur eligere civem et popularem cum Mag.co D. Gubernatore Firmano ad componendum cum militibus levis armaturae, et compositio loco doni habeatur. Scribitur D. Basso procuratori Firmano, ut compareat nomine Communis Firmi in Concilio Provinciali Maceratae.

Die 10 Cicho Bertachino conceditur immutare stratam  iuxta possessionem suam in contrata S. Leonardi. Transactantur impositiones non integre exactas ab Aurelio Pacharono, a Persancte de Nigris, a ser Jacobo Palmerio plus offerenti. Approvantur in Concilio in locum patris Peroctius Jo. Baptistae, et Nicola Ceteronus.

Die 16 aegrotante Mag.tro Francisco Confecto, suffragiis excepti sunt Magister Salvator de Monte Robiano, M.r Bernardinus de Murro Vallium, et Magister Neapoleo Philaretus de S. Victoria qui obtinuit ludum litterarium.

Die 20 scribente Gubernatore Provinciae Hieronymus Branchadorus occisus est Adriae a Cola de Murro Vallium, et mittuntur 25 equites levis armaturae pro quiete civitatis, recipiendi in monasteriis. Sed recurrentibus Prioribus et custodibus monasteriorum, ne cives patiantur hanc rem religioni contrariam, et sibi non convenientem, sancitur pacisci cum hospitibus. Deputati ad curam stativarum sunt Jo. Marinus Casellus, Falconus Joctus, ser Trojanus Riccius, Franciscus Franchinus.

Die 10 Februarii D. Tiberio Corrado Plebano Petrituli, et ser Iacobo de Collina Oratoribus Status Ecclesiastici, olim Comitatus Firmi fit testimonium veritatis de Potestatibus et Officialibus olim castrorum solutis ab universitatibus praedictis.

Die 20 Februarii Priores sunt Octavianus Azolinus, Perdominicus Baptistae, ser Theodorus Coluccius, Nicolaus Adam, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensis S. B. , Dominicus Lucae Cap.i.

Die …. Februarii (erratum est, et dici debuit Martii, nam legitur Prior Priorum ser Theodorus Coluccius). Guidus Vincus frater carnalis Ludovici Vinci mortui approbatur loco ipsius Regulariae.

Die 29 (126) Martii extimatores olei 68 flor. pro milliari spacciato de vectura sunt Jo. Marinus ser Cipriani, et Alexander Pacharonus.

Die 30 Martii, discendente Magistero Augustino medico physico, eligitur M.ter Nicolaus Flaccus civis Firmanus. Carta 39 ad 46.

Die 20 Aprilis 1544 Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici, quo mortuo extrahitur ex appicciulatis D.  Nicolaus Ramandinus.

Die 27 Oratoribus Ripae Transonum petentibus Mag.cum Nicolaum Flachum a sua communitate confirmatum ad alium annum, non obstante  electione de eo facta a Firmanis, conceditur ut remaneat Ripae ad inserviendum.

Calendis Maji Constantius Pacharonus legitur Prior Priorum loco D. Nicolai. D. Sebastianus a Porticu Lucensis venit Gubernator Firmanus cum Breve Pontificis, et litteris Card.lis de Farnesio. Re.dus D. Vicarius Episcopatus deputatus Sindicator D. Francisci Lucarini de Trevio, Gubernatoris abdicati. Ser Theodorus Coluctius procurator Communis Firmi servatur indemnis contra praedicti Gubernatoris praecepto de comparendo in Urbe.

Die 4 Maji datur facultas nubendi in Terra S. Martini pro Sofonisba filia q. D. Silvestri Rachadini de Villitro habitatoris Firmi et D. Dianome ejus viduae.

Die 11 Maji Joannes Antonii Prior Priorum dicitur vir spectabilis. Magister Camillus Partinus de Firmo eligitur medicus, concurrentibus Mag.ris Guidone Mambrimo de Cerreto ponti, Consalvo Hispano, Galeno de Assisio, Nicolao Benedicto de Monte Robiano, Antonio Francisco de Nursia, Thoma Saminato de Lucha, Isidoro de Monte S. Maria in Georgio, Joanne de Gualdo, Camillo Talia de Monte Giberto.

Die 18 transactatur impositio 316 flor. pro debito solvendo Hebreis de Ancarano Pernicola Jo. Georgii conciliarius  laudatur de  benemeritis erga Rempublicam, et eximitur ab impositionibus. Hebrei coguntur ad solvendam  impositionem Pontificis.

Die 30 Maji agitur de quarto subsidii triennalis solvendo, et de aliis debitis, ac de praemio dando ser Lucae Cordellae notario Reg.rum, qui gratis inservit. Carta 47 ad 52.

(126v) Die 12 Junii 1544 dicitur Prior Priorum abesse in Castro Lauri suae solitae habitationis. D. Caesar Raynaldis monet  relaxari ab Urbe contra Firmanos brachium saeculare et interdictum pro duc. 475 debitis communitati Montis Causarii anno 1516. Item Gubernator Provinciae iubet solvi primum quartum  subsidii de secundo anno, sublata dilatione de trimestri in trimestre, et committitur ser Piersancti de Nigris exactio cum observatione capitulorum suorum. Item Magister Franciscus de Papia minatur executionem pro suo credito. Hebreis diffusis per habitationes stratae magnae prohibetur habitare contra formam statutorum.

Die 20 Priores sunt Michael Rossius, Hieronymus Tintus, Baronus Eltuocomando, Gaspar ser Stephani, D. Marianus Pernensis, Cichus Tabor. Regulatores Nicolaus Sabionus Cast., Felix Pacharonus Pilae, Jo. Baptista Savinus S. M.

Die 24 Mag.cus D. Petrus Leo Marioneus de Eugubio exhibuit litteras Gubernatoris Provinciae cum litteris Card.lis de  Farnesio de sua electione in Gubernatorem Firmanum, et Firmani Breve 12 Julii 1535 …… tenore gubernii coram D. Antonio Sinigardo, et Francisco Assalto.

Die 24 D. Nicolaus Ramandinus Prior Priorum legitur absens a Castro Marani suae solitae continuae habitationis. Mortuo Hieronymo dicto Priore designato Vincentius eius germanus sufficitur. Mortuo quoque Nicolao Sabiono, Vincentius eius filius subrogatur etiam in  Regularia, et Biddinus frater carnalis Felicis Pacharoni defuncti approbatur, et Jo. Baptista Sabinus loco Francisci sui patris ad Regularia. Reparatur fraudibus Catasti, quod fit a Geometris forensibus, et domini possessionum  quae non reperiuntur descriptae in Catastis, coguntur solvere impositiones quascumque ab eis non solutas.

Calendis Julii Micael Rossius dicitur abesse in Terra Montis Fortini, et est Prior Priorum. Scribente Gubernatore Asculi, Hispani discendentes a Terra Laboris in Aprutium adventarum. Magister Grifonus Macilentus confirmatur  physicus et chirurgus civitatis et olim Comitatus Firmi. Cives et conciliarii electi pro defensione civitatis, ser Permatheus Ottinellus et Jacobus Francisci cum Jacobo Angeli et Nicola Ceteroni: Jo. Jacobus Mancinus, et Quiriacus Baldutius cum Constantio ser Pieri, et Dominicus Martini Raynerii: D. Astor Martialis et ser Sebastianus Savinus cum Antonio Stephani  Peroctio Jo. Baptistae. (127) Antonius Grana et Caesar Adam cum Antonio Vigorito et Baptista Adam: D. Hieronymus Rosatus et Jo. Marinus Casellus cum ser Grisancte Antonii et Cicco Discreptionis: Peregrinus Baccinus et Dominicus Lucae cum Ascanio Aromatario et Hyppolito Caesaris.

Die 2 Julii cives peritiores a praedictis electi ad custodiam et defensionem civitatis, in transitu Hispanorum cum arbitrio et auctoritate totius Communitatis Firmanae, sunt Vincentius Gualteronus cum Constantio Pacharono et Vincentio Billacqua. ; Antonius Polidorus cum Jotto de Jottis et Blasino Formichino; Vincentius Ufriductius cum Bartholomeo Sabino et Octaviano Matheutio; Joanne Vincus cum Jo. Philippo Mancino et Rapagnano Adam, Antonius Matheutius cum ser Julio Morica et Federico Vinco; Chrisostomus Baptistae cum  Venero Permethei et Hyppolito Caesaris.

Die 17 Julii redeunte a Gubernatore Provinciae Jo. Francisco Pacharono Oratore mittitur Romam nuncius ad cives, ut impediant quominus civitas gravetur de solutione debitorum, quia Camera Apostolica habet omnes introitus Communis Firmi.

Die 6 Augusti D. Franciscus Ciardinus advocatus, et D. Franciscus Carbonus procurator adhuc est Communis Firmi.

Die 18 Magistero Grifono conceditur non exercere chirurgiam, sed  assistere et consulere in casibus. Tractantur paces inter inimicatos.

Die 20 Priores sunt Theseus Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus.

Die 22 sancitur mittere duos Oratores ad Card.les de Aquaviva, et de Carpo, ut  dignentur se interponere ad pacificandos inimicatos in civitate.

Die 24 Jo. Marinus ser Cipriani et Caesar Adam extimatores frugum  putarunt salmam grani flor. 4, hordei flor. 2 bol. 32, speltae flor. 1 bol. 24 coram ser Venantio cancellario Gubernatoris.

Die 5 Octobris inchoatum Concilium non est scriptis mandatum. Carta 53 ad 62.

Rubrica

Libri 72 Cons.a Cer.te 1547

Die Dominico 24 Aprilis 1547 desunt reliqua spectantia ad annum 1544, mens. Sept. Oct. Nov. Et Decemb. Et ad totum annum 1545 et 1546 et ad menses Januar. Febr. Mart. et Apr. 1547. Mag. D.nus (127v) Aloysius Fortinus de Cerreto erat Gubernator Firmanus: Jacobus de Vechis pro Priore Priorum absente. Celebratur Capitulum Generale Heremitarum S. Augustini in civitate Rachaneti. Camillus Ciminus est  destinatus ad Urbem Orator. Habetur Reformatio de ornamentis mulierum, et pro pis funebribus. Magister Camillus Partinus, et Magister Nicolaus Benedictus medici confirmantur ad alium annum. Hieronymus et Apollonius Alexandri de Vechis simul cohabitant et D. Gentilis Billacqua cum Camillo erat Orator Romae. Scripturae publicae prohibentur dari sine licentia Concilii Generalis. Offerente Luciano Carpino, Magistero Francisco Confecto praeceptori conceditur tenere duos Hippodidascalos, qui mercedem recipiant a nonnullis civibus facultuosis. Cives electi pro elemosynis  Capituli Heremitarum Fanciscus Calabria, Jo. Baptista Savinus, Falconus Jottus, Ciottus Adam, Pieretus Ludovici. Pro hippodidascalis Falconus et Jo. Baptista praedicti, Jo. Marinus Bonvicinus, Chrysostomus Baptistae.

Die 29 cives  adunati pro Reformatione ornamentorum muliebrum, et pomparum funebrium sunt Camillus Ciminus et Jacobus de Vechis Priores, Lucianus Carpinus, Regulator, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Federicus Vincus, Antonius Permathei, Baptista Adam, Constantius ser Pieri, Cichus Franchina, M.r Jo. Leonardus Ciammaglia, Thomas Magistri Joannes, ser Jacobus Palmerius, Ciottus Adam, Bartolomeus  Massucius, Octavianus Zolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savini, D. Pompejus Azolinus.  Camillus Ciminus Orator jam in Urbe retulit se omnia fecisse et expedisse ad votum Communis, et commendavit D. Gentilem Billacquam. Electi pro reformatione sunt D. Astor Martialis, Octavianus Azolinus, Bartholomeus Massutius, Antonius Permathei, Jacobus Palmerius, Thomas Magistri Joannis. Carta 1 quae 10 Angelus  calamo delineatus est more antiquo ad 11.

Calendis Maji 1547. Habetur Breve Pontificis in favorem Firmanorum circa debita ante separationem Status non repetenda, circa solutionem debitam a Clericis in bonis patrimonialibus, et de non gravandis (128) Firmanis ad expensas Oratorum Provinciae; item bonae mentis erga Firmanos esse Revered.us Conversinus, et R.mus de Rodulphis. Legitur Caesar Tindalus in promissione olei pro denariis Oratorum; Theseus Nicolai (Morroni), Octavianus Lucae, Octavianus Azolinus, Blaxius Formichinus, et alii jam alibi nominati.

Die 11 D. Gentilis Billacqua retulit  mentem SS.mi D.mini esse de reddendo Statu Firmanis integrum pro 20000 duc. Caesar Tindalus est unus de Prioribus. Legitur die 6 Januarii a Consilio Generali facta remissio in cives adunantiae pro recuperatione Status, qui nominantur D. Hieronymus Rosatus, Caesar Tindalus,  Luctanus Carpinus, D. Gentilis Billacqua, Peregrinus Baccinus, Ciottus Adam, Antonius Vigoritus, Baptista Adam, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Tiberius Cautius, Antonius Stephani, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, Theseus Nicolai, Piersanctes Baptistae, Cichus Franchina cum praecedentibus, inter quos D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Antonius Grana, Sebastianus Sabinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savinus, Chrysostomus Baptistae, Falconus Jottus, Jo. Paulus Polidorus, Perdominicus Polisena, Jo. Antonii (Scattoni), Perdominicus Baptistae, Franciscus Sebastiani (Calabria), Vincentius Stabilis, Guidus Vincus, Jacobus de Vechis, Melchior ser Jo. Thidei, Dominicus Cruciani, Hyppolitus Caesaris, Bartholomeus Massutius.

Die 17 D. Octavius Adam pomisit cum aliis, et cum D. Petrosimone  Thibaldo pro denariis Oratorum.

Die 24 munus ad Capitulum Heremitarum  S. Augustini celebratum Rachaneti fuit de farinae salm. 3, vini 5, pomorum aureorum 2, agnis 8. Carta 11 ad 17.

Die 7 Junii 1547. Mag.cus D. Dionysius castellarius et Gubernator Firmanus. Per litteras D. Gentilis Billacqua Oratoris in Urbe nuntiatur in domo  D. Caesaris, et aliquando in domo D. Joannis Canneti haberi adunantias Satraporum Comitatus, ne res Firmanae sortiantur effectum (hoc est ne Pontifex reddat Statum Comitatus Firmanis).

Die 20 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Marcus Ciarpellae, Evangelista Gasparis,  Jo. Franciscus Rosatus, Venerius ser Mathei. Regulatores Hieronymus Branchadorus Flor. Jo. Franciscus Rosatus S. B., Georgius Anteus Sebastiani Camp.i.

D. Pompejus est Orator ad (128v) Legatum.

Die 22 scribitur D. Gentili ut quam citius expediat causam  restitutionis Status pro quacumque summa, dummodo solvenda sit ex introitu gabellarum Communis Firmi.

Die 8 Julii mittitur Ciottus Adam Orator, qui cum D. Gentili rogat si haberi possit integra Status restitutio; et in casu quod reservari velit castra Moleani et Petrituli, procuret promissionem et fidem a Card.li Farnesio de restituendis dictis locis infra aliquod tempus.

Die 11 Julii ex  litteris D. Gentilis Billacquae, R.mi Episcopii Exini, D. Rodulphi Docti, et Card.lis de Gaddis relatur Luciani Carpini  redeunti ab Urbe, restitutio Status facienda est cum reservatione Moleani et Petrituli in manibus Card.lis de Farnesio, qui promittit restutuere infra 4 vel 6 menses, pro 25 mil. Duc. aurei in auro. Item scribit Ill.mus D. Fulvius Ursinus.

Die 12 sancitum est in manibus Card.lis Farnesii non solum remittere illa duo castra, sed etiam civitatem a alia castra, homines,  et uxores, et omnia quae Firmani possident. Sancitur reddere gratias adiutoribus Firmanis  et petere confirmationem  D. Dionysii Castellarii Gubernatoris post  f(uturum) tempus saltem  per annum. Adfuerunt huic ConcilioJo. Franciscus Rosatus Regulator et Prior, Alexander Pacharonus, Venerus Permathei, Evangelista Gasperis. Priores, Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Pomponius Morphus, Contes Acetus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Franciscus Pacharonus, ser Trojanus Riccius, Dominicus Lucae, ser Theodorus Morphus, Theseus Nicolai, Octavianus Lucae Pacharonus, Gentilis de Nobilibus, Ciottus Bartholomeus Massutius, Lelius Mancinus, Jacobus Rachamadorus, ser Julius Morica, Lucas Giliutius, Antonius Montanus, Martinus Sgruffia, ser Prosper Baptistae Simonis, Vincentius Vici, Jacobus Francisci, Thomas Mag.ri Joannis, Jo. Baptista Persanctis, Antonius Calisti, Cichus Tabor, D. Octavius Adam, Blasinus Formichinus, Cichus Franchina, Permartinus Petri Pauli, Aurelius Pacharonus, Magister Joannes Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, ser Berardinus Ludovici, Lucas Antonius Philippi, Dominicus Martini, Caesar Tindalus,  Permarinus Rachamadorus, Pierus Baccinus,  Jo. Baptista Savinus, Peregrinus Baccinus, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Vincentius Adam, Antonius Stephani, Baptista Adam, Antonius Vigoritus, Franciscus Nicolai, Berardinus Perusini, Antonius Grana, Hieronymus Ufriductius, Joannes Spinuctius seu Spinellus, ser Grisanctes, Lucianus Carpinus, Tiberius Cautius, Franciscus Gr., Vincentius Ursini,  Thomas Migni, Vincentius Gualteronus.

Die 14 Julii expeditur Romam Sebastianus Sabinus ad agendum cum D. Gentile,  referendo gratias et munera, ac petendo gabellas Moleani et Petrituli solvendas Communi Firmi etc.

Die 29 venturus est  Firmum (129) Mag.cus  D. Julianus Ardinghelli thesaurarius Marchiae, a quo petuntur favores solvendi subsidii in ipsa civitate, et habendi salis boni ac reciptentis. Carta 17 t.o ad 22.

Die 10 Augusti 1547. Operarii Cathedralis sunt D. Constantius Sydereus canonicus, Alexander Pacharonus et Pierus Arietinus. Cives extimatores frugum Permatheus Rachamator, Bartholomeus Massutius.

Die 13 ex litteris Oratorum habetur reservatio castri Montis S. Petri de Alliis, et scribitur eidem, stantibus bonis verbis R.mi Episcopi Exini, Firmanos remisisse sub protectione Card.lis de Farnesio Ill.mam communitatem Firmi super negocio Status gubernandam.

Die 19 Augusti Magister Jo. Ciammaglia dicitur Jo. Leonardus: in adunantia legitur quoque Piersanctes Baptistae. Pontifex sibi reservat Castrum S. Petri de Alliis, quia quaedam summa emptionis fuerat restituita Jo. Francisco Rosato. Conclusum est  peti Breve reintegrationis Status, suspenso Castro praedicto, donec revisa erunt computa.

Die 20 de bussula noviter confecta extrahuntur Priores Jacobus de Vechis, Vagnotius Fatius, Camillus Ciminus, Colangelus Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius.

Die 24 Permatheus Racamadorus et Bartholomeus Massuccius extimatores frugum putarunt salmam grani flor. 3 bol. 10 ad gabellam venditoris, hordei flor. 2, et speltae flor.1 bol.8 ad gabellam emptoris.

Die 27 legitur Pontifex venturum Perusium, et mittuntur D. Pomponius Morphus, et ser Trojanus ad Legatum, ut dignetur commendare Pontifici civitatem.

Die 30 D. Dionysius Castellarius Gubernator Firmanus, cum duobus civibus mittitur Orator ad Pontificem iturus cum Legato et Vicelegato ac D. Paulo de Tarano consulentibus e civitate Maceratae Perusium.

Die 30 sancitur mittere et alios duos cives ad Pontificem pro expeditione rerum, et ad Card.les Farnesium, Crispinum, S. Angelum, et alios. Carta 23 ad 30.

Die 2 Septembris 1547. Ex litteris D. Gentilis Billaqua, et relatione Sebastiani Savini Oratorum apud Card.lem Farnesium et Episcopum Exinum, negociata dicitur reintegratio Status, et laudatur missio Oratorum cum Gubernatore quando Legatus intrabit Perusium, ut cum eo adsint.

Die 3 scribente D. Gubernatore Firmano Legatum, apud quem adstat, hodie discedere Macerata, et cras mansurus Fulginei, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Marialis, D. Pomponius Morphus, Jo. Franciscus Rosatus, et Octavianus Azolinus Oratores expediuntur, ut obvientur Legato antequam veniat Perusium. Peregrinus (129v) Ciottus, et ser Jacobus Palmerius deputati sunt ad habendas pecunias pro Oratoribus.

Die Veneris 23 Septembris inter Oratores redeuntes est etiam Sebastianus Savinus, qui retulerunt restitutionem totius Status, excepto Monte S. Petri de Alliis cum  reservatione ad certum parvum tempus Moleani et Petrituli in manibus Card.lis Farnesii. D. Hercules (de Rubeis) de Monte Fortino restiterat, ne redderetur Firmanis dicta terra, sed visis juribus Firmanorum Pontifex voluit fare restitam  Breve restitutionis est apud R.mum Blosium, pro quo recuperando Gentilis Billacqua rediit Romam, et accipiet illud a Card.li Farnesio solvendi sunt 20 mille duc. auri in auro, et 500 scut. Pro expensis et recognitionibus infra duos menses. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, et D. Bartholomeus Lucae creantur procuratores pro habendis pecuniis.

Die 25 legitur D. Marinus Sciarra, qui videtur pecuniae mutuator fuisse.

Die 4 Octobris dicitur vacare locus Colangeli Ilionei Prioris Florentiae: Jo. Franciscus Rosatus, et Sebastianus Savinus Oratores ad Legatum gratias egerunt de favore praestito Firmanis pro reintegratione Status, et acceperunt duc. auri 2530 ad rationem carolenorum 14 etc., de reliquo curam dederunt D. Bartholomeo Matheutio missa electione Montis Pietatis Rachaneti ad libitum Firmanorum, suffragia accipiuntur ser Paulus Bertinellus de Monte Actonum, ser Berardinus Ludovici qui obtinuit, et ser Jo. Politus de Altidona. Oratores Montis Raynaldi offerunt certum territorium olim possessum a Nicolao de Monte Elparo, quod spectat ad Commune Firmi. Vincentius Colangeli Ilionei sufficitur loco patris defuncti.

Die 5 Octobris electores 40 civium curatores pecuniarum sunt cum Gubernatore Jo. Franciscus Rosatus, Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Ciottus Adam. Cives curatores pecuniarum sunt electi Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, D. Franciscus Ottinellus, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, Thomas Pacharonus, Vincentius Leffectus, pro Francisco eius patre, Lucianus Carpinus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Sebastianus Savinus Ciarpella, Gentilis de Nobilibus, Octavianus Matheutius, Jo. Baptista Savinus, Permathei  Rachamadorus, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Guidus Vincus, Ciottus Adam, Jo. Baptista Sciarra, Bartholomeus Argolicus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Magister Dominicus Astemius, D. Dominicus Riccius, Jo. Franciscus Rosatus, (130) Antonius Matheutius, Federicus Vincus, D. Pomponius Morphus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Federicus Morronus, D. Octavianus Adam. Conscripti sunt a dictis civibus ad solvendam cum eis certam quantitatem plurimi cives et consiliarii qui sunt Pieroctius Aromatarius, Petrus Paulus Pervenantii, Ludovicus  Nardi, Vincentius  Partinus, ser Melchior ser Jo. Thidei, Franciscus Valgarinus, Franciscus Sebastiani, Jacobus Azolinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Baptista Persanctis, Hieronymus Ufriductius, Jo. Paulus Polidorus, Vincentius Tintus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Hieronymus Rosaltus, Aurelius Pacharonus, Stephanus Azolinus, Bernardinus Perusini, Venerus Permathei, Theseus Montanus, Jacobus Guerrerius, Tiberius Cautius, Joannes Scattoni, Jo. Thomas Pacharonus, ser Piersimon ser Pieri, Jo. Antonius Spaccasasso, Blasinus Formichinus, ser Trojanus Riccius, ser Theodorus Persanctis, Falconus Jottus, Baptista Pacharonus, Thomas Migni, ser Petrus Paulus Tosus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persantctis, ser Pompejus de Gruptis ad Mare, Cichus Tabor, Evangelista Gasparis, Stephanus Alexandri, ser Berardinus Ludovici, Dominicus ser Nardi, Paris de Portu, Antonius Hectoris, D. Petrus Simon Thibaldus, Jacobus Cordella, Thomas Magistri Joannis, Antonius Vechius, Persimon Marini, Franciscus Francolinus, Nicola Ceteronus, Vincentius Rictii Adae, Vincentius Ursinus, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, Contes Acetus, ser Laurentius de Gualdo, Baptista Adam, ser Jacobus Pierius, Lelius Mancinus, Hercules Piconus, ser Caesar ser Ioannis, Cacciacontes ser Baptistae, Berardinus Gagius, ser Jo. Pierus Castanus, Pompejus Branchadorus, Ramandinus de Marano, Chrisostomus Baptistae, Jacobus Branchadorus, Antonius Montanus, Antonius Ilioneus, Vincentius Ilioneus, Caesar Tindalus, ser Lucas Cordella, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Camillus Ciminus, D. Antonius Sinigardus, Morphus de Morphis, Nicolaus Pernensis, Bonifatius Riccius, Simon Manitti, Jo. Paulus Montanus, Vincentius Gualteronus, Baptista de Moliano, Hieronymus Sebastiani, Vincentius Sabionus, Jo. Franciscus Eliseus, Theseus Nicolai, Antonius Permathei, Magister Franciscus Confectus,  Caesar Adam, Franciscus Grassus Vagnotius Fatius, Branchadorus Cesaris, Jacobus Bertachinus, Ludovicus Francisci, (130v) Jo. Jacobus Beneincasa, Julius Pasqualicti,  Dionysius ser Antonii, Mecoctius Georgii Albanensis, ser Jacobus Palmerius, Joannes Spinellus Ferricioli, Vincentius  Foleciani, Hieronymus Castroni,  Joannictus ………………,Peroctius Jo. Baptistae, Philippus Franciscus nepos Antonii Panicocoli, Albertus Rota, Laurentius Bergomensis, Sebastianus Picionus, Augustinus Bergomensis, Thomas de Lanciano, Magister Bultrinus Faber, Jo. Ludovicus Emilii, Camillus Carminellus, Thomas Manittus, Cichus Laurentii, Barardinus Mozzabicco, Albanensis, Christophorus Albanensis sutor, Hieronymus Cornelii, Gaspar de Binasco, Piccionus Bergomensis, Jacobus pistor iuxta Bonvicinum, Dominicus pistor ad S. Dominicum, Antonius Rota, Magister Petrinus faber, Laurentius faber, Franciscus Quatrarius, Magister Andreas Librarius, Vincentius Azolinus, Jo. Philippus Mancinus, D. Franciscus Assaltus, Hannibal Pacharonus, Magister Baptista Calderarius, Perjacobus Nicolai, Jo. Franciscus Pacharonus, D. Nicolaus Flachus Rapanus de Adam, Phebus Baccinus, Lucas Giliutius, Franciscus Laurus, ser Antonius Latinus, ser Julius Morica, Antonius Calisti Pacharoni, D. Vincentius Guerrerius, Perleonardus Pacharonus, Vincentius Ufridutius, Johannes Grana, Perdominicus Baptistae, ser Hieronymus Martius, Hieronymus Jacobi Pacharoni, Lau(rentius) Caesaris de Nobilibus, Baptista Patriarcha, Alexander Patriarcha, Camillus Emilianus, D. Antonius Giliuctius, Jo. Franciscus Rosatus, Antonius Pasqualictus, Jo. Franciscus Rosatus; iterum cum alia summa diversa, Persanctes Baptistae, ser Marinus Cortesia, ser Hieronymus Victorius, Leonardus Altidonus, Andresius Albanensis.

Die 6 Octobris Jacobus Francisci creatur depositarius pecuniae praedictae.

Die 8 Card.li Farnesio sancitur munus duc. 3000, Episcopo Exino 500, R. Maffeo.

pro scarfinis recuperandis 500. Sebastianus Savinus mittitur Orator cum dictis pecuniis. Fit mandatum D. Bartholomeo Matheutio de Firmo pro 3000 duc. aureishabendis.

Die Dominico 16 Octobris Auditores Rotae miserunt litteras inhibitoriales, curante D. Hercules de Rubeis de Monte Fortino, ne dicta terra redeat ad jurisditionem Firmanam; de quibus scribitur ad Oratores et ad Legatum. Jo. Franciscus Rosatus est Regulator.

Die Jovis 20 Octobris providetur pro recipiendo Card.li S. Angeli Legato Firmum venturo ad dandam possessionem Status Communi Firmano. Servantur indemnes Episcopus Exinus, et D. Gentilis Billacqua, qui promiserunt pro Firmanis (131) solutionem 20 mil. scut. aurei Camerae, et 2000 D. Bindo Altovito et sociis. Favetur Ven. Patribus S. Francisci, ut in eorum conventu Firmano fiat Concilium Generale, et Capitulum pro creando Provinciali et Officilibus. Statuuntur portoni mazerii, et pueri cum palmis ad comitandum cum toto populo Legatum, et revocantur cives etc.

Die 21 Octobris ordinantur processiones et alia ad recipiendum Legatum Jo. Franciscus Azolinus, Peregrinus Baccinus, et D. Bartholomeus germanus Octaviani Matheutii renuntiant omnibus suis exempionibus ad relevandum Commune a debitis. Assistentes Legato cum Mag.cis D.nis sunt D Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Mancinus, Bartholomeus Massucius, Sebastianus Savinus, Octavianus Azolinus, Octavianus Matheutius, Alexander Pacharonus. Receptores Legati sunt Peregrinus Baccinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Marinus Bonvicinus, Ciottus Adam. Ceremoniarii ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Vincentius Ufriductii, Jo. Baptista Savinus, Lucianus Carpinus, Chrysostomus Baptistae.

Die Dominico 23 Octobris a D.Pompejo Azolino dicitur hodie principium esse Status Firmani, et gubernii  illius; et sancitur futuros Priores eligere arbitrio gubernatoris, Priorum, et Regulatorum pro hac vice dicitur discessurus a civitate Card.lis de Gaddis, cui gratiae aguntur de bonis operibus apud Suam Sancitatem pro restitutione Statum Firmani, et rogatur de continuandis favoribus, et intercessionibus etc.

Die 25 Priores electi sunt Octavianus Azolinus, D. Pomponius Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, D. Pomponius Morphus, Reg.res Jo. Baptista Morronus Cast., Thomas Pacharonus Pilae, Piermarinus Branchadorus S. M.

Die Mercurii  26 Octobris deputati sunt ad inveniendos homines, qui accipiant gabellas Firmanas Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massucius, Ciottus Adam, ser Trojanus Riccius. D. Gentilis Billacqua, scribit pecunias  Romae haberi posse ad 162 pro 100. Carta 31 ad 59.

Die 1 Novembris 1547 agitur de introitibus Communis subastandis pro habenda pecunia.

Die Mercurii 2  iterum agitur de subastandis gabellis usque ad sabathum proximum Jo. Baptista Morronus et Permarinus Branchadorus (131v) Reg.res mortui dicuntur.

Die 8 dicitur nocte praecedenti diei Lunae in palatio gubernatoris Status in Monte Actone habita congregatio quorundam de Statu et praesertim D. Caesaris, et D. Nicolai de Monte Actonum, qui die sequenti miserunt nuncium ad Urbem. Frater Simon rogtur ante reditum Oratorum ne discedat a Conventu Annuntiationis, qui maxima cum caritate et amore se obtulit ad tractandam pacem. Rogatur Card.lis Gaddus ne permittat Frates Dominici destruere Ecclesiam S. Mariae de Castigliono, ut devotio populi erga illam Dominam sequatur,  prot antiquitus servatum fuit.

Die 17 Novembris post multas paginas sine scriptis relictas, habetur Concilium nunc primo post annum 1538 celebratum contra tirannicam pravitatem. D. Gentilis Billacqua et Sebastianus Sabinus Urbe retulerunt Breve Pauli III de reintegratione Status, exceptis Castris S. Petri de Alliis, Moliani, et Petrituli, ut alias lectum est. Breve concessionis Moliani et Petritui Card.li Farnesio: litteras promissionis Card.lis Farnesii de reddendis castris infra biennium, et concessionis gabellarum dictorum castrorum: Breve Pontificium ad Legatum de reponenda communitate in possessionem Status et introituum, et litteras Card.lis  de S. Flora, camerarii de ponenda communitate in possessionem gabellarum, et D. Bernardini Maffei Episcopi Massanensi de  scarfinis reddendis, promissis ei a D. Jo. Francisco Rosato, scutis auri 600: quietatione D. Bindi Altoviti de scutis auri 60 pro Brevi: motum proprium de  dilatione debitorum ad biennium etc. D. Paulus Ranuctius de Tarano  Locumtenens Legati, ad quem mittitur D. Gentilis Billacqua.

Die 18 habentur in Concilio oblationes Gabellarum D.Hieronymi Alberici de Rachaneto, et D. Alberici eius germani, Cichoni Margarutii de S. Severino, D. Troili Cerri de S. Genesio, D. Francisci Gabrielis Anconitani. Mag.ci Priores reassumunt familiam domicellorum, et tibicinum. Dominelli tunc erant ex Nobilibus. Nominantur enim Iacobus Herculis Sabini, Jo. Marinus olim frater Ludovici Vinci, et Jacobus olim frater Lucae Mactheutii. Ergo Domicelli erant ex his, qui nunc dicuntur Cadetti.

Die 12 in Concilio nunc primo jurant Mag.ci D. Priores, praesente D.Paulo Ranuctio Locumtenente, et cives fidejubent quod omissum fuerat ab anno 1538 ad hoc usque tempus. Deinde jurat Thomas Pacharonus regulator, vacantibus per mortem collegis Castelli et S. Martini.

Die 20 D. Montanus, qui Romae est,  offert se in beneficium communitatis. D.Paulus de Tarano venturus est Firmum ad ponendam communitatem in possessionem Status.

Die Lunae 21 praesente dicto D. Paulo, cives electi promiserunt pro D. Gentile Billacqua promissore 20 mil. duc. auri, D. Hieronymus Rosatus, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Octavianus Adam,  Peregrinus Baccinus, Antonius Matheutius, Guidus Vincus,  Permatheus Racchamadorus, Sebastianus Sabinus, Bartholomeus Massutius, Thomas Pacharonus, Jacobus de Vechis, Franciscus Francolinus,  (deletus est alius), et additus est Antonius Montanus. Referuntur mala opera (132) D. Herculis Rubei Oratoris Romae pro Monte Fortino, cuius hominibus D. Locumtenens missurus est praeceptum de cogendo Concilio, et habenda mente populi et villarum. Oratores Massignani congratulati sunt cum Concilio Firmano de recuperato Statu, et offerunt universitatem suam cum hominibus et facultatibus et fidelitate cives regimini praesentes relevant 12 cives, qui promiserunt ut supra et saepe plerique leguntur consulere in adunantiis, et sunt D. Pompejus Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, Octavianus Azolinus, et D. Pompejus Morphus. Priores, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Baptista Pacharonus, Jo. Franciscus Pacharonus, Federicus Vincus, ser Theodorus Coluccius, ser Piersimon ser Pieri, ser Trojanus Riccius, Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, Stephanus Azolinus, Aurelius Pacharonus, ser Jo. Baptista Florellus, Vincentius Tintus, Vincentius Persanctis, Lucas Giliutius, Magister Franciscus Confectus,   Bonifatius Riccius, Franciscus Sebastiani, Blasinus Formichinus, Pompejus Branchadorus, Persimon Marini, Franciscus Grassus, Perdominicus Baptistae, Berardinus Gagius, Falconus Joctus, Vincentius Partinus, ser Julius Morica, Dominicus Lucae, Jo. Marinus ser Cipriani, Vincentius Stabilis, Jo. Paulus Polidorus, Jo. Thomas Pacharonus, Antonius Calisti,  et Antonius Montanus.

Die 23 eruitur Thomam Pacharonum, Jo. Marinum Bonvicinum, Ciottum Adam, et Baronum Eltuocomando transactasse appaltum introituum civitatis Mag.co D. Bindo.

Die 24 gubernator olim Status Ecclesiastici sancitur sindicandus a  sindicatoribus ordinandis D. Locumtenenetem, ut reddat rationem in civitate. Dicitur facienda expeditio Federici Vinci, et mittendum pro habendis fidejussionibus equitum Lauretanorum.

Die 25 sancitur facere expensas Sindicis Comitatus comparentes ad jurandam fidelitatem  et obedientiam in manibus Priorum. Agitur cum Oratoribus de Monte Robiano de juramento ab eis faciendo, et de capitulis inter eos, et Firmanos ab eis deperditis discutiendis et observandis. Oratores Ripae Transonum gratulantur de recuperato Statu, et offerunt partes et homines suae communitatis. D.Reaphael Comus exigit dativas. D. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Jo. Baptista Florellus sunt curatores negocii gabellarum.

Die Lunae 28 D. Hieronymus Rosatus creatur Sindicus ad recipiendas obligationes et juramenta castrorum Comitatus, et (132v) D. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus Sindici ad promittendam indemnitatem equitibus Lauretanis. In obligatione leguntur iidem qui alibi numerati sunt cum Vincentio Ursino, Luciano Carpino, Cacciaconte Jo Baptistae Branchadoro, Caesaris Cicho Tabor, ser Jacobo Palmerio, Tiberio Cautio, Jo. Iacobus Beneincasa, Pernicola Jo. Georgii, Jo. Andrea Dominici, Luca Antonio Philippi, Piero Jo. Ludovici, Baptista Adam, Permarino Petri Pauli, Jo. Ludovico Emilii, Theseo Nicolai, Stephano Alexandro, Julio Colae, Thoma M.ri Joannis, Hyppolito Caesaris, Simone Manicti, Antonio Stephani, Iacopo Cordella, Caesare Tin(ti), Antonio Permathei, Jacobo Guerrerio, Perdominico Polisena, Perdominico Baptistae, Petro Paulo Toso, Vagnotio Fatio, Vincentio Rictii Adae, Pieroctio Ludovici, Jo. Baptista Persanctis, Vincentio Persanctis, Alexandro  Pacharoni, Nicolao Pernensi, Vincentio Partino, Ludovico Francisci, ser Jacobo Pierio, Morpho de Morphis, Bartholomeo Argolico, Vincentio Gualterono, Hieronymo Sebastiani, ser Jo. Piero Castano, Francisco Valgarino, Paride Paridis, Lelio Mancinus, Dionysio ser Antonio, Cicho Laurentii, Jacobo Francisci, Francisco Eliseo, Antonio ser Thomae, Marino Ciammaglia, Francisco Franchino, et Francisco Francolino,  Constantio ser Pieri, Hieronymo Antonii, Piersancte Baptistae, Jo. Angelo Stephani, Jo. Andrea Paganelli, Jo. Baptista Sciarra, Berardino Perusini, Jacobo Azolini, Pompejo Dominici, et Pompejo Branchadoro, Antonio Jo. Andreae, Jo. Antonio Antognicti, Jacobo Bernachino, Venero Permathei, Ascanio Aromataro, ser Lucae Cordella, Antonio Hectoris, Thoma Migni, Gentile de Nobilibus, Theseo Morrono, Nicola Ceterono, ser Theodoro Coluccio etc. Carta 60 ad 118.

Die Jovis 1 Decembris 1547. Nunc primo cogitur cernita civium de regimine  Mag.o  Dionysio Castellario Gubernatore, et D. Paulo de Tarano Locumtente Legati, et D. Pompejo Azolino Priore Priorum. Theseus Morronus filius Jo. Baptistae fit regulator Castelli loco patris Morroni, et Pompejus Branchadorus regulator S. Martini loco Permarini fratris defuncti. Vincentius Stabilis Arcis (Pare) et Lucas Giliutius Arcis Montis Falconum erant castellani  tempore quo sublatus fuit Status Firmanis. Sancitur confirmare ad novam usque extrationem Officiales et Vicarios Comitatus, amotis tamen forensibus. Agitur etiam de remittendo Capitaneo D. Andrea Maximo de Rocha contrata, qui erat Capitaneus  tempore privationis Status Firmani, et post eum vocando D. Lactantio Hirundino de Monte Filiorum Otrani, qui habuerat electionem. Item de renovando officio Bancherii, et interim  tenendo D. Raphaele depositario (133) vel alio ad arbitrium Priorum  usque ad aliam cernitam. Jo. Ludovicus Emilii officialis accusarionum  damnorum datorum confirmatur. Cives cernitae praesentis sunt numero 90. Confirmantur et probantur vota omni petenti eo facta a D. Gentile Billacqua pro recuperatione Status. 1- de veneratione Corporis Christi, eiusque comitiva  facienda in civitate, ac Missa singulis Dominicis celebranda solemniter in Cathedrali, accedentibus Turbus de Prioribus cum populo. 2- de veneratione Conceptionis ac Missa solemnis celebranda in ecclesia S. Francisci qualibet  tertia Dominica mensium interveniente Magistratu et  populo, et quolibet die sabathi in Monasteriis civitatis celebranda Missa solemni de Conceptione, et in ecclesia S. Dominici de sanctificatione, dicti fratres illi assolvent et de festo Praesentationis custodienda, quia illo die D. Locumtenens venit Firmi ad dandam possessionem Status, cum Missa solemni celebranda in Cathedrali , et processione totius cleri. Confirmantur capitula, quae olim habebantur inter communitatem Firmi, et universitates castrorum Comitatus.

Die Veneris 2 Oratores Montis Granarii venerunt ad obedientiam et confirmatur declaratio diei ultima Julii 1548. Communitatem Montis Causarii exgravari a censu Cathedralis Ecclesie propter fidem, et creditum dictae communitatis, pro qua Mag.ci D.ni se volunt teneri eidem Ecclesiae et Operariis. Dominico Pascutii de Lauro datur licentia nubendi D. Jo. Mariam suam filia in Ripis S. Genesii. Confirmatur reformatio Lapedonae de damnis datis alienandis sub ser Francisco Angelico de Collina Potestate. Consulitur differentiae inter Gualdum et S. Ginesium  per jus cives de qualibet contrata. D. Lactantius Fidus olim Gubernator Status confirmaverat  quamdam Reformationem Malleani  ad conservationem quietis castri rogato ser Francisco Staxiario de Massa. Approbantur capitula Montis Pietatis Serviliani. D. Bartholomea Peregrini Baccini nubit in terra  Sarnani cum permissione sine prejudicio legitime succedentium, ut alibi etiam legitur. Inter cives cernitae, qui supra numerati sunt,  habetur quoque Constantius Calisti, D. Joannes Cannitus,  Evangelista Gasparis.

Die 3 Bancherius  Gentilis est extractus Andreas ser Salvicti, ser  Nuntius Benedictus de Monte Giberto est Officialis Lauri, ser Thomas de Petritulo  Serviliani, ser Jo. Franciscus de Serviliano Pitrioli.

Die 4 D. Paulus de Tarano se dicit discessurum infra 4 vel 6 dies. Sancitur eum donare 200 scutis, et rogare  ut stet adhuc per (133v) aliquot dies statuta observanda proponuntur ad unguem. D. Caesar de Monte Octonum cogitur solvere pecunias, quas antea habebat tamquam Depositarius Comitatus. D. Bartholomeo Matheutio jubetur sumere mutuum 25 mil. a Mercatoribus. D. Antonius a Gubernatore commendatus dicitur providendus aliquo officio permisso a statutis, vel civilitate donandus. 

Die Lunae 5 D. Paulus Raynutius de Tarano alloquutus est cernitam monet ut omnes memores sint civitatem privatam fuisse dominio ex causa male vivendi et inimicitiarum antiquarum, unde  vult ut paces realiter fiant, et qui nolunt paciscere expellantur, ut habeatur  honor et reverentia Superioribus, Gubernatori praesertim, qui repraesentat Pontificem,  Magistratui et civibus cernitae, qui eliguntur circumspecti et apti ad regendum, et non illi qui indigent tutoribus, atque in omnibus serventur statuta et leges Firmi. Priores possint ponere partitum contra formam statutorum, ex Cancellario scribenti imponitur privatio omnium officiorum, et Gubernatori assentienti jubet imponi aliquem poenam ut obligantur cives, qui faciant bussulum  80 vel 100 civium ad invigilandum pro justitia contra omnes perturbatores etc., et offert se,  ut sanctitas sua confirmare dignetur omnia haec a Firmanis statuenda. Quae omnia, gratiis actis Mag.co D.no sancita sunt, Andrea Salvicti mortuo, Jacobus de Vechis proponit eiusdem Andreae filium idoneum. Rogatur D. Locumtenens, ut non discedat, et curet haberi in civitate Curiam Generalem, et Gubernatorem in perpetuum. Comitatus reperitur debitum dativarum et subsidii triennalis. D. Bernardus de Machiavellis Thesaurarius in 3000 florenis. Plures cives offerunt ratam suam pro satisfaciendo D. Bindo,  Jo. Altovito, et D. Jo. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus se obligant pro Communi. D. Jo. Ludovicus Ciaffonus est procurator Firmi in caussa contra Palagranos de Aquila. Cives deputati pro justitia sunt primi octo electores D. Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Marinus, Bartholomeus Massutius, Sebastianus Savinus, Alexander Pacharonus, et Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, Falconus Iottus, Lucianus Carpinus, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Guidus Vincus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Antonius Montanus, Permartinus Petri Pauli, Bernardinus Perusinus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Jo. Angelus Stephani, Antonius Stephani Vecchi, Antonius Vigoritus, Jo. Andreas (134) Dominici, Piersanctes Baptistae, Tiberius Cautius. Caeteri desiderantur.

Die 6 agitur de terminnda electione  conservatorum justitiae ad numerum 4, vel in duplum de his qui electi sunt.

Die 9 non habetur assistens cernitae  D. Paulus, sed solus ser Dionysius castellarius Gubernator Firmi. Sancitur instaurare Collegium Advocatorum, Procuratorum,  et Tabellionum praesertim etc. pro miserabilibus personis in tertia instantia ad D. Priores, statuto advocato et procuratore gratis inserviente personis miserabilibus. Habetur ordo, ne quis in adunantiis, cernitae, vel Consiliis,  alloquatur nisi in loco ad consulta danda deputato: neque respondere possit  nisi surgens unus post alium. Confirmantur Reformationes quorundam castrorum.  Salvictus nepos Cardinalis et fratre Andreae ser Salvicti petit locum Bancherii patrui sui. Nunc primo habentur post annum 1538: consulta de condemnatis D. Mutius in gratiam Locumtenentis eligitur Capitaneus, et si renuerit, vocabitur D. Andreas Maximus: si vero acceptaverit, hic eligitur post eius officium. Dominicus est Factor Communis. Falconus Jottus, Antonius Montanus, ser Julius  Morica, et Polidorus Cautius se otulerunt gratis inservire in Arcibus, et sancitur mittere cives castellanos.

Die 12 sancitur servare statutum in conficiendo bussulo. Confirmantur capitula de conservatione quietis etc. et petitur confirmatio a Pontifice. Oratoribus Montis Rubiani conceditur non gravari ob operariis S. Mariae in Castello de tempore praeterito, sed petitur, ut aliquid det pro censu S. Mariae ipsa, et aliae communitates commendatae. Salvictus de Serviliano admittitur Bancherius. Jubentur cives de Regimine habitare in civitate, et possidere qualitates statutarias, et datum eis tempus ad mensem usque Februarii,  alias sancitur eis subrogare appicciulatos, qui denuo mutuentur Communi suas pecunias, quas alias dederunt. Vacantibus appicciulatis alii per suffragia subrogandi sunt, et addendum numero appicciulatorum.

Die 24 D. Petrus Simon Thibaldus Orator ad D. Lutium Commissasium Locumtenentis in castro Moliani pro habenda possessione gabellarum duxit Oratores Moliani, quibus conceditur solutio salarii pro medico et magistero ludii letterarii, et agitur de salariis et introitibus Communis statuendis.

Die 15 juraverunt officium 60 deputati in favorem justitiae praesentibus D. Martinangelo Albertino de Murro Vallium, et D. Francisco Sinigardo de Firmo. Absentes dicuntur D. Gentilis Billacqua, Vagnoctius Fatius, Lucianus Carpinus, Jo. Marinus (134v) Bonvicinus, Franciscus Francolinus, Antonius Ilioneus, Antonius de Vechis, Nicolaus Pernensis, Constantius ser Pieri, et  aegrotus D. Hieronymus Rosatus. Agitur de solutionibus salariorum. Petitiones Moliani remittuntur D. Prioribus …. cui probo viro ab eis eligendo cum omni auctoritate cerniate. D. Lutius eligitur Gubernator Moliani pro Card.li Farnesio. Idem sancitur pro civitate S. Angeli prout Moliano concessum est. D. Nicolaus Spetiolus de S. Angelo commendatur pro officio judicatus Aesii Jo. Franciscus Pacharonus est exactor crediti quod communitas habet cum haeredibus et possessoribus …………….. Hieronymi Ancilei; conceduntur ei litterae ad Viceregem Aprutii ………………. sicurum, D.num, et communitatem Columnellae. Ser Benedictus Bartholomeus Orator castri S. Angeli venit cum ensenio ad D. Priores. In cernita ad ……………….. cum aliis Bartholomeus Argolicus, Peroctius Aretinus,  et D. Joannes Canniti. Sollecitatur exuctio maleficiorum. Confirmatur ser Bartholomeus Cordella Cancellarius.

Die 18 agitur de augumento gabellarum in Comitatu de <quibus> comitativi gravantur minantes recursum ad Superiores.

Die Lunae 19 D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Bonvicinus, Nicolaus Pernensis, et Lucianus Carpinus, jurarunt officium Conservatorum praesentibus Jacobo …………… Savini et Joanne Veneto, qui alibi dicitur gener Simonis Lucentini. Carta ……………………….

Die 20 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Franciscus Guerrerius, Camillus Ciminus, ser Antonius Latinus, D. Hieronymus Rosatus, Georgius Antonius Sebastiani. Confal.rii nunc primo post annum 1538 extracti Franciscus Valgarinus, Lucas Giliutius, Jo. Baptista Antonuccius, Bartholomeus Argolicus, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Consules, Octavianus Azolinus, …………………. Perdominicus Baptista Pilae, ser Hieronymus Victorius notarius. Bancherius Generalis Castelli vacat.

Die 20 Martii Ciottus Adam retulit concilio <Mo>liani ordinasse 20 homines ad Card.lem Farnesium et ad Eccell.mum D.num Octavianum, ne communitas Moliani expolietur gabellis castri.

Die Mercurii 21 vocatur per 2 vel 3 die Nativitatis Concilium Generale Comitatus ad favorem justitiae, ad agendas gratias Pontifici de restitutione Status, et ad rectam instructionem augmenti gabellarum. Salvictus approbatur Bancherius, Jo. Antonius filius Giorgii Antonii Sebastiani mortui ponitur loco patris, jurante qualitates Hieronymo fratre carnali, et Francisco Calabria. Ser Antonius Latinus est in officio Interamne, Franciscus Guerrerius …………vit Eccell.mo Duci Octavio, Camillus Ciminus, Morpho referente in eodem …………tio est; quibus fit gratia de residentia, dummodo familia habitet Firmi (135) <fi>unt gratiae quaedam de condemnationibus. Ser Octavianus Humilis de Patrignono proponitur Cancellarius una cum ser Bartolomeo Vincentius Foleciani approbatur in Concilio, et Fatius de Fatiis et Maximianus.

Die 22 Calculatores rationum  D. Raphaelis sunt Sebastianus Savinus, et Constantius Rachamadorus. Pacerii electi de numero 60 Conservatorun iustitiae sunt Chrysostomus Baptistae  cum Jacobo Francisci, Jo. Marino Bonvicino, deleto Jo. Francisco Pacharone. Falconus Iottus cum Luciano Carpino, et D. Pompejo Azolino, deleto ser Trojano, D. Astor Martialis cum Jo. Baptista Antonutio, et ser Trojano Riccio; ser Adam cum Guido Vinco, er Francisco Grasso; Stephanus Azolinus cum Aurelio Pacharono et Antonio de Vechis, D. Pomponio Morphus cum Dominico Lucae et Antonio Montano. Ex praedictis primi prodierunt  e bussulo Chrystoforus Baptistae, D. Pompeius Azolinus, Jo. Baptista Antonutius, Guidus Vincus, Stephanus Azolinus. Cuius loco positus est D. Petrus Simon Tibaldus, et D. Pomponius Morphus. Sancitur per Mag.cos D.nos cum aliquibus  doctoribus confirmari taxam officialium.

Die 23 sancitur ut cives dent cautiones de habitando familiariter in civitate, et recusantes censeantur ipso facto privati,  et poena fidejussionum est 100 scut. Juramentum sancitur deferri a Magistratibus.

Die Lunae post festum Nativitatis, Hieronymus Savini fuit mutuator Communis in expeditione Oratorum Perusium ad Pontificem. Notarium Consulum est Officialis damnorum datorum ad Capitanei adventum. Marcus Antonius Vincentii, et Paulus Continus admittuntur ad Concilium, et Jo. Andreas de Baptistis. Proponitur quoque ser Piersanctes de Nigris, sed non leguntur suffragia. Ser Bartholomeus Cordella petit, ut fiat provisio de novo Cancellario, et dicitur expectandus D. Gentilis Billacqua, quia Cernita noluit forensem.

Die 26 Mag.ci D.ni juraverunt, et Jo. Antonius Georgii Antonii pro patre defuncto. Bancherius est Salvictus Pieri ser Salvicti, qui non comparuit, neque tres Priores absentes, unde statuitur revidenda esse Statuta et Reformationes circa absentiam civium extractorum ad Regimen, et non sit dandum eis tempus ad redeundum.

Die Martis 27 Decembris Concilium habetur civium de Regimine, et de Concilio, ac Oratorum Comitatus  quo sancitur mittere Oratores ad gratias agendas ad Pontifici de unione Comitatus et civitatis reddita, fieri augmentum gabellarum, confirmari conservatore set capitula justitiae et pacis, et alia ad beneficium universale, et impetrari

(135v) absolutionem  a quaecunque excommunicatione incursa etc.

Die 28 D. Albericus habuit in mandatis ab equitibus Lauretanis de duc.  2000 mutuandis Communi Firmano de quibus vult retinere 150 pro fructibus; caeteros 1850 solvere in Provincia. D. Bartholomeus Matheutius remisit in Urbem  duc. 620, alios mittet fidejubentibus 12 civibus Rachanatensibus, ad quos mittitur D. Petrus Simon Thibaldus. D. Gentili scribitur, ut sollicitet negocium pecuniarum cum D. Debastiano de Lucha. Agitur de his quoque a D. Montano. Accipiuntur a R.mo Conversino duc. 3060. Leguntur mutuatores ser Franciscus de Pitriolo, ser Marinus Sciarra, et Tiburtius de Aquaviva, ser Piersanctes  Lucitus de Lauro, ser Porphyrius de Monte Leone, Petrus Franchilutius de Monte Giberti, Benedictus de Grotta Azolina, ser Marius Carpinus de Ortezano, Jo. Baptista miles Lauretanus de Lauro, D. Nicolaus Cinthius de S. Angelo, Marinus Sorecus de Lauro, D. Adam Baptista Mancinus de Rapagnano, Ruffinus de Serviliano. Quorum quatuor D. Jo. Baptista D. Adamus, ser Tiburtius Vivianus, et ser Porphirius mittuntur Oratores Comitatus ad Pontificem.

Die 30  taxa habetur equitum Ill.mi comitis Sfortiae de 20 coelatis, et debitum Communis haeredibus D. Jacobi  Poligrani de Aquila reduci ad duc. auri 256. D. Catharinus de Amandula fideliter custodivit vexillum Communis Firmi  tempore separationis, et in reintegrazione illesum restituit, civilitate donatur. Fiunt gratiae condemnatis. Admittuntur ad regimen Hieronymum Mignerica (alias Migni), D. Franciscus Assaltus, Camillus Carminellus, Federicus Silenus, Hieronymus Cavalerius, Joannes Vincus, Constantius Beccarinus, civibus jurantibus eorum qualitates statutarias.

Die ultima  communitati Montis Raynaldi conceditur debitum flor. 12 reparationi palatii applicare. Carta 119 ad 244.

Rubrica

Libri 73 Consilia Cer.te 1548

Die 2 Januarii 1548 Jacobus Francisci est depositarius Communis. D. Gentilis est Romae Orator. Bancherius extrahitur Lelius Mancinus.

Die 6 Veneris D. Astor Martialis, et Bartholomeus Massutius Oratores referunt grate exceptus fuisse a civitate Rechaneti. D. Persimon Tibaldus est Commissarius Altidonae, ubi reperit nonnulla bona illius Communis occupata. Locumtenens (136) reduxit taxam militum Illr. D. Sfortiae de S. Flora ad octo coelatas. D. Julius Riccius se gesserat in Curia, ut procurator caussarum Communis ser Trojanus Riccius, qui se dicit Oratorem ad Locumtenentem Marchiae, cum ser Bartholomeo Cordella fit Cancellarius. Hieronymus Fidelis Gabellarius Portus creatus Castellanus. Jo. Marinus Bonvicinus est Commissarius Gruptarum ad Mare, D. Jacobus Vivianus Orator Aquaevivae exponit debita et calamitates suae patriae, et praestatur a Firmanis auxilium. Accipitur in numero Consilii ser Piersanctes de Nigris, exactor, Cichus Bertachinus, Pierjoannes Meci Falconi, Antonius Polidori, Cenzus Nardi Tinti, Nicolaus Bracchonus, Cicchus Baptistae Aurificis, et Jo. Baptista Flaccus.

Die 7 Vagnoctius Fatius iuravit capitula conservatorum justitiae in manibus Mag.ci D. Juliani auditoris et Mag. DD. Priorum. Scribente D. Nicolao Flacco (qui videtur Potestas Montis Fortini) et ex illa communitate, supplicatur D. Paulo Locumtenente, et permittitur ibi fieri more solito parlamenta de mense in mensem. Datur pro illis hominibus mandatum conficiendum ab aliquo doctore Firmano, et monetur D. Nicolaus et alii, ut curetur ne scandala oriantur.

Die 8 accipiuntur pecuniae in appalto a civibus S. Severini, Rechanati, et aliorum locorum, a D. Jo. Francisco Rosato duc. 2000, et ab aliis Firmanis iuxta qualitatem. Item accipiuntur pecuniae ab annumerandis in consilio cernitae, qui sunt Philippus de Portu Firmi, Antonius Orlandi, Constantius ser Stephani, Andreoctius Persancti, Antonius Vincentius Sabinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Ser Jacobus Charellus, Nicola Manzitti, ser Bartholomeus Giliuctius, Perjacobus Ufriductius, Gioctus de Gioctis, ser Persanctes de Nigris,  qui non fuit admissus, Vincentius Azolinus.

Die Lunae 9  cives offerunt pecunias aut frumenta, qui sunt Pellegrinus Baccilis salmas grani 60, Pompejus ser Dominici civis salmas 25, Vincentius Partinus scut. 100, Bastianus Savinus scut. 100, Guidus Vincus duc. 100, Jo. Baptista Savinus duc. 100, Jacobus Francisci duc 100, (136v) D. Pomponius Morphus duc. 100, Octavianus Matheutius duc. 100, ser Jo. Pierus Castanea salm. grani 26, Bartholomeus Massutius salm.25, D. Vincentius unus ex Prioribus duc. 50, D. Hieronymus Rosatus duc. 100, Camillus Ciminus salm. 25, Jo Antonius Georgii Antonii duc. 25, ser Antonius Latinus duc. 25, Thomas Pacharonus Regulator duc. 100, Pompejus Branchadorus duc. 40, D. Pompejus Azolinus duc. 50, D. Astor Martialis duc. 50, D. Pomponius Morphus iterum duc. 100, D. Jo. Franciscus Rosatus duc. 200, Baptista Pacharonus duc. 50, Gentilis de Nobilibus duc. 50, Calabria duc. 25, Ludovicus Francisci (alias Jacoboni) salm. 15 grani. Approbantur etiam Consiliarii qui mutuant pecunias in appalto,  Galeazzus Brachinus, Jo. Philippus Mancinus, Jo. Baptista Pictor, Lucangelus Argolicus, Berardinus Antonuctius, Josue Tibalductius, Hannibal Pacharonus, Joachim Francisci Savini, Vecchius de Vechis, Julius Martellus, Jo. Franciscus Franchus, Pernicola Savinus, Hieronymus Azolinus, Jacobus Persanctis Savini, Malatesta Branchadorus, Vincentius Billacqua, Perjoanni Pauli Apostoli, Vincentius Eliseus, Antonius Vincentius Spezza, Julius Tibaldus, Cichus Pacinus, Guliassius Chrysostomis, Vincentius Carpinus, Joannes Cacciacontis, Vincentius Branchadorus, Cichus Volavento, Jo. Franciscus Prencivallis, Bartholomeus Savinus, Antonius Cordella, Hieronymus Pieri, Hieronymus Perangeli Mazzantis, ser Hieronymus Pompilius Partinus, Jo. Franciscus Lelius, Antonius Branchadorus, Dominicus Cichi Solomei.

Die 9 Camillus Ciminus et ser Antonius Latinus, qui fuerant absentes, juraverunt cum  aliis officialibus.

Die 10 Cola Torronus habitator Gruptarum ad Mare juravit de bene vivendo coram Mag.cis D.nis Prioribus. In Concilio Jacobus Angeli dicitur quoque Azolini. Item D. Franciscus Assaltus legitur Sallatus consultor ornatissimus (ita jocante ser Trojano Riccio cancellario) Jo. Baptista de Nobilibus retulit gratias de sua approbatione ad concilium. Jo. Marinus Bonvicinus obtulit duc. 100, Jo. Baptista Fiorellus duc. 50, Cichus Valgarinus duc. 25, et alii plurimi, qui 4 paginis, compehenduntur. De mandato D. Gubernatoris  et Priorum nonnullis civibus taxa pecuniae minuitur, aliis augetur. D. Jo. Franciscus Rosatus dedit duc. 400. Inter cives mutuantes legitur Berardinus de Nigris, Guliassus Chrysostomi dicitur Cipriae, Hieronymus Persanctis dicitur Falconi. Cives de Regimine leguntur et nominantur 85 de numero et de consilio 83. Alii dicuntur absentes, et sancitur eos taxari a D. Gubernatore cum 15 civibus et 15 consiliariis, qui sunt Thomas Pacharonus, Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Pellegrinus Baccilis, Bartholomeus Massuctius,  Jo. Baptista Savinus, Octavianus Azolinus, Guidus Vincus, Octavianus Matheutius, Jacobus Francisci, Jo. Marinus Bonvicinus, Baronus Eltocomando, Antonius Matheuctius (alias de Veteribus), Gentilis de Nobilibus, Ciottus Adae. Consules (137) D. Franciscus Assaltus, Joannes Vincus, Cicchus Bertachinus, Jo. Baptista Flaccus, Antonius Orlandus, Constantius ser Stephani, Antonius Vincentius Savinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Vincentius Azolinus, Galeactius Brachonus, Jacobus Franciscus Savini, ser Jacobus Palmerius, Antonius de Smerillo, Thomas Magistri Joannis, Jacobus Azolinus.  Confirmantur gratiae  concessae in Cernita.

Die Veneris 13 absente D. Francisco Guerrerio Priore, donatur civilitate Magister Nicolaus Benedictus de Monte Robiano cum fratribus suis. Jo. Francisco et Jo. Philippo communitas Monturani obtulit 50 scut. pro solutione Pontifici facienda. D. Jo Franciscus Rosatus est Depositarius 20 mil. Duc., et ser Jo. Baptista Fiorellus eius notarius.

Die 14  leguntur alii cives, qui absentes erant, taxati et alii homines, tribus paginis inscripti. Inter cives habetur Baglionus Grana, Baptista Patriarcha, Franciscus Guerrerius, Petruspaulus de Campo Follonum, Androctius Falconus, Nicolaus Pergentilis Galeocti, Thomas Ottinellus cum  D. Francisco Ottinello, heredes Hieronymi Argenti, Michael Angelus Flaccus,  cum D. Nicolao, Horatius Valgarinus, Hieronymus Azolinus, D. Vincentius Guerrerius, Caesar Guerrerii, haeredes D. Pergentilis, heredes Girardi, Thomas Liverocti, Simon Manicti, Gabriel Contis Paccharoni, Franciscus Laurus, Franciscus del Monte, Vincentius Colangeli, Centius Antonii Pacharoni, Gionius Jacobi Pacharoni, haeredes Spaccasassi, Permatheus Massutius, Thomas Pieri Cichi, Lucianus Frictae,  Mag.cus D. Benedictus de Massignano, Vincentius D. Savini, Jacobus Vicus, Hieronymus Savinus, Jo. Franciscus Gulpuctius, Contes Branchadorus,  et alii vel nondum nominati, vel nonnullis ab hinc annis penitus oblivioni traditi.

Die 15 concurrunt in taxa communitates Rapagnani, et Lapedonae, et Jacobus Guerrerius.

Die 16 Pompejus Azolinus consultor dicitur Mag.cus D.nus. Proponitur Cancellarius  Magister Jo. Philippus Benedicto de Monte Robiano una cum ser Trojano Riccio, Vincentio Lauro, ser Bartholomeo Cordella, et Magistero Francisco Confecto, qui obtinuit  cuius loco eligitur praeceptor Grammaticae Magister Visitus …….. de Monte Florum.

Die 17 electi sunt ad obligandum Gabellariis Permatheus Rachamatorus, Jo. Marinus Bonvicinus,  Falconus Joctus, Chrisostomus Baptistae, D. Pompeius Azolinus,  Baronus Eltuocomando, Pieroctius Jo. Ludovici, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Persimon Tibaldus, D. Pomponius Morphus, Dominicus Lucae. Jo. Baptista Savinus est Gabellarius.

Die 20 habentur litterae B. Conversini, et D. Gentilis Oratoris conquerentes de solutione 20 mil. Duc. retardata. Habentur plurimae supplicationes (137v) pro gratiis,et Reformationes castrorum pro confirmatione habenda.

Die 2 ex litteris Bartholomei Massutii, et Octaviani Azolini, atque ex relata Jacobi Savini cives quidam  Rechanatenses invenerunt 6000 scut. et se obligaverunt pro Communi Firmano. Morphus de Morphis mittitur Sindicus ad servandos eos indemnes. Cives qui se obligant sunt numer. 61, de quibus alibi passim fit mentio. Baronus Iltuocomando dicitur Baronus Be..dini; et Petrus Paulus Tosus legitur ser Petrus Paulus Tosii.  Cives Rechanatenses sunt Martinangelus Jacobi, Antonius Jacobi Veneris, Perleopardus Pernicolai, D. Antonius Rogat.s, Jo. Baptista Honofrii, Politus Salvoni, ser Antonius Bartholomei Lazari, et Alexander eius frater, Bartholomeus Fabritii, Tholomeus Jo. Monaldi, et Antonius Franciscus Jo. Baptistae.

Die 23 D. Gentilis Billacqua Orator retulit magnum inesse periculum nisi quamcitius solutio fiat saltem octo millium scut., nec potuisse obtinere dispensationem appaltus, et rem hanc reliquisse R.do Censorio. D. Trojanus Riccius Orator a Thesaurario retulit non haberi dilationem, sed offerendam ei est aliquam pecuniae summam cum spe dilationis; a Locumtenente,  D. Thideum Fortinatem fidejuberi debere de non accedendo ad Montem Fortinum ad  milliaria 10. Accipiuntur frumenta oblata a D. Luca Branchadoro et undecumque collecta pecunia trasmittitur Romam per Bastianum Savinum. Curatur contentare castrum Moliani quod petit 100 scut. in suis gabellis pro salariatis.

Die 27 fuerunt pertractata  negocia panninorum et frumentorum. Accipiuntur pecuniae  per Baronum a Cicho Margarictio de S. Severino. A communitate Francavillae  deferenda sunt 50 scut. Ser Hannibal deferre debet a communitate Moreschi ultra 50 alia 25 scut. Sebastianus Savinus non revocatur ab Ancona. D. Vincentius Guerrerius exortatur, ut e Mantua requirat et ponat pecunias in appaltu. D. Gentilis, D. Astor, et D. Pomponius destinantur Romam cum pecuniis, quae haberi possunt, eadem die Baptista Percivallis de Recaneto commendatus a D. Locumtenente, alias dicto D. P., et a civibus Rechanatensibus eligitur Capitaneus Firmanus. Ser Trojanus Riccius additur Cancellario.

Peroctius Evangelistae cedit locum suum ser Baptistae de S. Angelo in appicciulatis. Oratores Montis Actonum  attulerunt 33 salmas grani dono dari Communi Firmi. Oratores Belmontis  50 scut. ex parte Communis sui. Jo Philippus de Smerillo per Pellegrinum Baccilem  scut. 50, et infra mensem 200. Pellegrinus <Ba>cilis fit Sindicus Communis ad promittendum castro Moliani 200 florenos (138) annuos de gabellis castri. Oratores Petrioli offerunt 50 scut. Procurante D. Hisilarii, Cichonus Marganuctius de S. Severino mutuatur Firmanis 4000 scut., et Baronus creatur Sindicus ad vendendos ei gabellarum introitus pro rata ad 10 annos.

Die 28 Gabriel Berardini de Firmo creatur Procurator Communis Firmi ad petendum pro castro Moliani quotannis florenos 200 accipiendos a Gabellariis Firmanis positis in castro Moliani. Jo Philippus testis dicitur de Nobilibus de Smerillo. Fita bulla D. Jo. Francisco Rosato de 4000 scut. solutis Pontifici, et acceleratur sollicitatio de reliquis.

Die 30 D. Lucas Branchadorus sollicitat solutionem, ne incurratur infamia et indignatio Pontificis. Procurantur a civibus frumenta et oleun, gemmas et ornamenta vendenda pro dicta satisfactione. D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccili, Jacobus Francisci, Matheus Marci, Jacobus Azolinus, et Tiberius Cautius,  Jacobus Francisci Savini obtulerunt oleum, et ser Jo. Pierus Cattaneus, Octavianus Azolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, oblationem solvendi pro Communi.

Die Martis ultima D. Pomponius Morphus Sindicus creatur de accipienda scut. 5000 a D. Hieronymo Alberico, et etiam ab aliis quibucunque, qui velint ponere pecunias in appaltu. D. Gubernator obtulit torquem auream suam et omne suum argentum. D. Jo. Franciscus Rosatus ultra 7 miliaria olei offert emere oleum a quocunque dare volente. D. Lucas Branchironus ultra 300 salmas offert tractam 400 salmarum. Sancitur eligere cives curantes 1000 salmas grani mettendas Anconam; et exactionem pecuniarum, qui sunt Jacobus Francisci, Falconus Jottus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierotius Ludovici, Antonius de Vechiis, Vincentius Ursini, Jacobus Azolinus, Antonius Polidori, Joannes Vincus, Antonius Stephani, Jo. Baptista de Nobilibus, Hieronymus Falconi. Qui non solverit in civitate per totam sequentem diem, et extra intra terminum a M. D. Priores assignandum, a Baroncello executionem  patietur. Oratores Montis Giberti offerunt duc. 50, et totidem Petrus Francolini de Monte Giberti. Carta 1 ad 127.

Die Mercurii 1 Februarii 1548 Romam afferendae sunt litterae cambii pro scut. aurei 2155 et bol. 46 (ergo reliqua habebantur). R.dus D. Lucas totum suum granum ponit in appaltu Firmi.

Die 3 relevantur indemnes D. Bartholomeus Matheutius, et Sebastianus Savinus ab obligationibus  contractis Anconae cum Jo. Cinamo et Jacobo Parenza ac sociis de 30 ballis pannorum ultrafine, et cum (138v) Vito Salomonis de ballis quinque panni carisei; et cum civibus Rechanatensibus de scut. 12 mil. Sancitur mittere Mantuam et Ferrariam ad D. Vincentium Guerrerium et D. Horatium Calistum, atque Romam ad D. Hieronymum Albericum, et ad D. Anton Jacobum Venereum, qui dignetur sumere mandatum ad se obligandum pro Communi Firmi. Ad accipiandum retractum pecunie et panninis revertitur Sebastianus Savinus cum Jo Philippus D. Pomponius Morphus. Orator Romae est Jacobus Augustinelli et Caesar Adae. Mittuntur ad Ducem Urbinatem, et ad D. Vincentium Guerrerium. Petitur licentia a Pontifice augendi in Regimine 6 palluctas, pro quibus singuli approbati solvant 100 scut.

Die 5 Mag.cus D. Baptista Percivallis capitaneus cum suis officialibus jurat officium. D. Gentilis Billacqua, qui propter aegritudinem renuerit, promittit se rediturum Oratorem Romam ………. Festa carnis privii, si videbitur Nicolaus Calvutius aggregatur Concilio. Hieronymus Fidelis civilitate donatur. Providetur de salario Mag.cus D. Dionysius Castellarius Gubernator. Custodia Bariselli 20 peditum et sex equitum  reducitur ad solitum civitatis. Petunt adscribi numero Consiliariorum D. Paulus Costantinus. D. Raphael Pernensis, D. Montanus de Montanis, D. Achilles Giliuctius, Magister Camillus Italia de Monte Giberto, physicus, D. Vincentius Polonii Meliorati, Lucas Michelangeli de Moliano, Lupidius Morosi, Jo. Antonius Savinus, D. Baptista Mancinus de Rapagnano, Paulus Jo. Adae, Cichus Terentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cicchus Petri Pauli, ser Gervasius Lauretus, Jacobus Guerrerius.

Die 7  Jacobus Guerrerius iturus est Mantuam pro Communi Firmi, referente Hieronymo Rosati. D. Petrus Mancinus cum Jo. Philippo eius nepote exhibet 2000 florenos, dicitur fuisse gabellarius Firmi tempore privationis Status, et renuntiat  actionem omnem, quam habet in gabellis Communi Firmi.

Die 8  approbantur capitula exactoris porrecta a Morpho de Morphis.

Die Veneris 10 R.mus D. Fabius Minganellus venit in Provinciam Vicelegatus, et sancitur eum visitare. Fit bussulum castrorum et arcium. Conceduntur gratiae condemnationum. Petente Luca Giliuctio ser Bartholomeus eius nepos subrogatur sibi in Regimine. Ser Lucas Cordella dicitur senex, et providendum esse  de notario Regulariae. Jacobus Augustini de Guerreris mittitur Sindicus Communis Firmi ad relevandum D. Vincentium Guerrerium, et alium quemcunque pro mutuo 6000 scut. et plus si erit necesse. Appaltus incipit Kal. Martii. Orator S. Benedicti offert duc. 50. Rapagnanus (139) Adae Jophilippus Mancinus, D. Paulus Constantinus approbantur Consiliarii.

Die 12 D. Pomponius Morphus, et Lucianus Carpinus Romae sunt Oratores.

Die Mercurii 15 D. Gentilis Billacqua et D. Federicus Vincus electi sunt Oratores ad Vicelegatum. Consiliarii approbantur D. Raphael Permensis, Nicolaus Calvuctius, Hieronymus Fidelis, D. Montanus de Montanis, D. Baptista Mancinus, D. Achilles Giliuctius, Paulus Adae, Jacobus Augustini Guerrerii, ser Gervasius Lauretus, Gabriel Mancinus, Lucas de Moliano, Horatius Valgarinus, Jo. Antonius Savinus.

Die 16 cives adunantiae pro bussulo castrorum conficiendo sunt D. Gentilis Billacqua,  D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccilis, Octavianus Azolinus, Falconus Gioctus, Jo. Marinus Bonvicinus, Octavianus Matheuttius, Jo. Baptista Antonuctius, Guidus Vincus, Vincentius Ursini. Sancitum est cives de Regimine omnes imbussolari pro castris 1° gradus, consiliarios omnes de 2° gradus; notarios omnes de 3° gradus: ad arces vero omnes cives.

Die 17 equites D. Sfortiae pro hac vice solvuntur  de pecuniis gratiarum; de reliquo vero fiet taxa pro rata civitatis et Comitatus. Ad officium notarii appaltus suffragati sunt ser Jo. Baptista Florellus qui obtinuit, ser Jo. Pierus Castaneus, Joannes filius Antonii Granae, Vincentius Freductius, ser Lucas Cordella , ser Hieronymus Victorius, ser Marius de S. Angelo imbussolatur. D. Antonius de Nobilibus, et D. Caesar Azolinus. Canonici petunt damnatum in festo Paschae donari S. Mariae in Castello, et conceditur. Filius Vincentii Partini dicitur physicus civitatis.

Die 18 Vicelegatus vult poenas conditionales et notitiam omnium quae occurrunt circa bannimenta, prohibitque fieri gratias de his,  quae comprehenduntur in bannimentis. Sancitur mittere ad Vicelegatum, ut nihil innovet, et satisfacto Pontifice, petere ne quid innovetur de reintegratione concessa in Statu et juribus Firmanis. Ser Laurentius qui redit Firmum iuxta decretum de reditu omnium civium, accepit nuntium de morte matris, et datur ei venia absentiae. D. Jo. Baptista de Nobilibus de Petriolo die 19 commendatur pro S. Severini praetura. Approbantur Conciliarii Jacobus Vincus,  Antonius Vincentius Valgarinus, ser Hieronymus Victorius, ser Persanctes de Nigris, Cichus Laurentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cichus Petri Pauli, Joannes Francisci de Matheuctis de Castro Palmarum, ser Joannes Politus,  Ramandinus de Ramandinis, Lucianus Jacobi Antonii, Lupidius Moresii, Vincentius Piccioni, ser Baptista Permarini de S. Angelo.

Die 20 Priores sunt Theseus (139v) Morronus, ser Persimon ser Pieri, Vincentius Persanctis, Evangelista Gasparis, Federicus Vincus, Peregrinus Baccinus. Regulatores Pierus Arietinus Flor., Federicus Civitella S. B., Hieronymus Patriarcha Camp.i. Confal.rii Permatheus Octinellus, Jo. Paulus Polidorus, Dionysius ser Antonii, Evangelista Gasparis, Antonius Matheuctius, Jo Paulus Montanus. Consules Gentilis de Nobilibus S. M., Antonius Latinus Flor., ser Antonius Ciminus notarius. Bancherius S. Martini Gentilis de Nobilibus. Castellari Aquavivae Branchadorus Caesaris, Gualdi Pierus Jo. Ludovici, Portus Franciscus Leffectus, Montis Falconum Vincentius Partinum, S. Benedicti Vincentius Ilioneus. Officiales tertii gradus ser Orpheus Girardus de Ponzano, ser Thomas Victorius de Petritulo, ser Leonardus de Veteribus de Aquaviva, ser Joannes Cicchi Berardi de Monte Apponum, ser Dominicus Barba de Monturano, ser Hieronymus ser Martini de Serviliano, D. Valentinus Lopidi de Monte S. Elpidio Morico, ser Franciscus Angeli de Collina, ser Vincentius Laurus de Lauro, ser Jo. Baptista Gazota de Campo Fullonum, ser Persanctes de Nigris de Firmo, ser Hercules Joannis Leo de Turrii Palmarum, ser Antonius Boctius de Ortezano, ser Persanctes Factoris de Lauro, ser Cichus Mathei de Lapedona, ser Martius Berardini de S. Elpidio Morico, ser Julius Joannini de Marano. Primi gradus Theseus Morronus, ser Theodorus Coluctius, D. Nicolaus Ramandinus, pro quo vacante Antonius ……nierii, Camillus Ciminus, Antonius Jo. Andreae, Camillus Emilianus, Pieroctius Jo. Ludovici, Antonius Hieronymi, Antonius Montanus, Permatheus Rachamatorus. Secundi gradus Gabriel Mancinus, Jo. Angelus Stephani, Jo. Baptista Flaccus, Cicchus Bertachinus, Constantius Beccharinus, Nicolaus Bracchonus, Joannes Vincus, Cicchus Tarentii, Vincentius Branchadorus, Jacobus Vinchus, Lucianus Jacobi Antonii, qui renuntiavit, Dominicus Cichi Solome, Tiberius Cautius. D. Franciscus Margaructius de S. Severino obtulit emere septimam partem gabellarum 25 mil. Scut., pro 10 annis cum anticipatione solutionis, et ad id Baronus creatur Sindicus. Idem  D. Franciscus Margaructius civilitate donatur. Qui non solvunt impositiones per totam diem  sabathi privantur officiis, et lacerantur eorum cartuciae, et nihilhominus per D. Gubernatorem obligantur solvere cum poenis eius arbitrio. Volent D. Vicelegato emere duos mulos a fratribus S. Augustini Firmi, accipiuntur a Communi Firmano, et ei donantur. Referente S. Trojano curator pecunias haberi a Mag.ro Moysi hebreo Maceratae, et mittitur ad R.dum Thomam pro venditione grani et olei mortuo Permatheo Nicolai Mag.ri Julii confalonerio Castelli. (140) D. Franciscus Octinellus probatori loco patris.

Die 21 Thomas Pacharonus, Pompejus Branchadorus, Theseus Morronus, et Pieroctius Arietinus promiserunt Mag.co D. Thesaurario solvere taxam equitum D. Sfortiae Comitis S. Florae, praesentibus Barono Iltuocomando, et ser Dario Cagnito (lege Canito).

Die 22 dicitur Legatus redire ad diem Veneris proxime futurum,  unde cras  sancitur Concilium cogere et postridie Cernitam.

Die 24 D. Horatius Pacharonus, et Bartholomeus Massutius scribunt nullam invenire potuisse pecuniam. Sancitur sumere oleum mercatoribus vendendum a Bartholomeo Mysutio, et Matheo Marci. Confirmantur gratiae Carnitarum.

Die 24 Franciscus Effectus renuntiavit arcem Portus propter senium, et oculorum orbitatem, et proponit ser Hieronymum Fidelem,  vel alium ad beneplacitum Cernitae. Corruunt muri S. Elpidii Morici, et mittuntur Commissarii, qui  etiam videant differentias illius castro cum Monte Raynaldo, et aliis vicinis. Monti S. Mariae in Georgio relaxatur medietas debiti per palliis S. Mariae in Castello a tempore privationis Status. D. Sanctes Clarignanus Orator Montis Causarii obtulit quantitatem grani; Oratores Aquavivae 40 scut. Petente Branchadoro, Polidorus Cautius ponitur eius loco pro primo extracto. Conceditur Hebreis emere mobilia a Firmanis, dummodo non intrent per januas publicas, et solvant 54 flor. mutuo gratuito. Baptista Patriarcha  sufficitur in Regularia, Hieronymo Patriarcha defuncto. Venduntur 200 miliaria olei pro reliquo satisfactionis 20 mil. duc. auri.

Die 25 Lucianus Jacobi Antonii gratiis actis ait se cogi potiori anni tempore stare in castro Campi Fellonis, et ideo renuntiavit numero Consilialiorum et officio Collinae.

Die Dominico 26 Mag.ci D.ni juraverunt, loco Federici Civitellae legitur Federicus Vincus, et loco Hieronymi Baptista Patriarcha, pro Permatheo D. Franciscus Ottinellus. Thomas Pacharonus donat suae patriae 100 scut. et hisque dat in appaltu, dummodo alii cives donent suas impositiones similiter. Ser Trojanus Riccius composuit debitum Firmi cum Monte Causario in tribus terminis solvendum.

Die ultima Morphus de Morphis et D. Jo. Franciscus Rosatus sunt gabellarii exactionis dativarum et salis. Carta 127 t.o ad 243.

Rubrica

Libri 74 Consilia Cernite 1548

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Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Conclusione del Libro 67 Consilia et Cernite 1537

(103) Die 27 dantur solita luminaria Fratribus S. Crucis. Providetur et exigitur pecunia pro guastarolibus. Habitantibus castrum S. Benedicti qui venerant de Ophida et conceditur terrenum quoddam de Monte Aquilino, sicut Sanctoro Cautio. Confirmantur etiam terrae de Monte Aquilino datae patri in favorem D. Vincentiae Jo. Baptistae de Firmo.

Castellanus S. Benedicti est affinis fratris Thomae. Ser Caesar de S. Angelo fuit exactor librae.

Die 28 agitur de recipiendo Legato in  civitatem venturo, et de salariatis, confirmandis.

Die 29 legitur juramentum magnificorum dominorum, de quibus extractis nihil dictum fuerat. Priores sunt Hieronymus Ancileus, Falconus Joctus, Franciscus Francolinus, Pieractius Jo, Ludovici, Dionysius Senegardus, Gilbertus Guerrerius. Confalonerii Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Jacobus Cordella, Antonius Ludovici. Consules Bonifatius Riccius S. B., Simon Tindalus Camp.i. Bancherius Pilae Johannes Antonii Scattoni. Desunt notarii consulum et Bancherii. Carta 343 t.o ad 431.

LIBRO 68 CONSILIA CERNITE 1537

Die 20 aprilis 1537 Mag.corum dominorum legitur extractio ut supra, excepto Jacobo Cordella; nam extractus est, Marinus Cordella, Simon Tindalus dicitur Simon Bartholomei. Notarius Consulum ser Perjacobus Urbanus. Dicitur Legatus adventasse Fabrianum. Jacobus dicitur pater Marini Cordellae defuncti, et ponitur loco filii.  Dominus Antonius Franciscus dicitur olim Gubernator. Caetera ut supra.

Die 21 Mag.cus D. Marcellus legitur Castellanus Arcis Alliorum, et donatur munere.

Die 29 in juramento Dominorum legitur notarius Bancherii ser Jo.Baptista ser Lucae. Caetera habentur ut in praecedenti libro Carta 1 ad 32.

Die 3 Maji Joannis Fruductii allata est truculenta mors ei inflicta in Castro Falleroni, ubi arma sonant. Mittuntur duo Reformatores cum Baroncello.

Die 4  redeuntibus Reformatoribus, fit jus contra occisores Jo. Ufredutiii. Requiritur Hieronymus Ancileus Prior absens. Legatus proibet accedere ad Abbatiam S. Claudii nisi cum deputatis Communitas S. Genesii petit cives Firmanos ad componendam differentiam finium inter illam et Gualdum. D. Franciscus Clarelli scribit posse Mag.cos Priores remittere terminos condemnatis in contumacia in Terra Montis Fortini. Gentilis Francisci de  Nobilibus,  qui olim cum sociis vulnera inflixerat ser Hieronimo Pernicolae recipitur ad gratiam.

Die 5 ser Felix Morronus Roma discessit Calabriam versus. Caetera ut in praecedenti libro.

(103v)Die 18 in Concilio Generali celebrato in aede Fraternitatis, Legatus orationem habuit ad Firmanos, qui eum protectorem eligerant, et ut superius habetur munere argenteo per Dominum Felicem Roma misso donaverant,  et civitatem ac Statum ei ex corde protegendum, et servandum obtulerant. Laudat charitatem et justitiam Firmanorum et fidem erga  Sanctam Ecclesiam, et jubet eos esse bono animo, et spondet se velle  concedere quidquid petierint. Dicit se impetrasse a Pontifice diminutionem unius ducati pro foculari, et reduxisse ad 4000 scut.  quibus succurritur periculo gravi Turcharum imminenti. Item reduxisse taxam vastatiorum Anconae ad 3000 scut. tota Provincia. Denique se velle dare operam justitiae Firmanae,  et per Mag.cum Gubernatorem et Mag.cos D. Priores ministretur.  Quibus respondit D. Hieronymus Rosatus. Deinde lectum Felix  Breve reductionis praedictarum taxarum, quae exiguntur per aes et libram, et castra non gravantur in bonis a civibus ibi possessis, sed cives solvunt in civitate libram dictorum bonorum.

Die 19 Communitas S. Elpidi promittit cautiones pro Firmanis, et ei aguntur gratiae. Legatus non multum curare visus est reditum magistri Baltaxaris (da Monte Alliorum) et Cancellarius asserit illum electum esse praeceptorem (deest quo loco). Auditur rumor de Castri Alliorum demolitione, quam vult Legatus. D. Jo. Franciscus Gregorius  commendat decimam  partem salarii sui quia fuit Romae Gubernator Provinciae. Legatus honorifice accipitur in viridariis Firmanorum  ad spatiandum.

Die 23 agitur de Castro Alliorum Firmanis restituendo, ut in precedenti Libro; ser Thadeus de Narnio die 24 dicit se servisse Firmanis post discessum D.  Augustini Recuperi Gubernatoris tribus mensibus. D. Franciscus Alexandri est creditor Communis, et statuuntur cives, qui ei computum revideant qui electi sunt die 26 Junii Jo. Baptista Morronus, Antonius Morphus, et Antonius Grana. Hieronymus Formichinus septuagenarius, et pene surdus, dispensatur a Cernitis. Confirmati sunt in officiis suis ser Lucas Cordella, ser Bartholomeus coadiutor, ser Persanctes Barnabei. Providetur salario Magistri Anzovini Amoratti. Carta 32 t.o ad 65.

Die 10 Junii 1537 in Concilio confirmantur deliberationes et gratiae Cernitarum.

Die 11 suffragis dantur cives exactores pro foculari et guastarolis D. Hieronymus Rosatus, Antonius Matheutius, Bartholomeus Massutius, Antonius Morphus, Jo. Baptista Morronus, Permatheus Rachamadorus, ser Jo. Baptista Florellus, ser Persimon. Cives ad promittendum et componendum Permatheus Rachamadorus, Bastianus Savinus, Lucas Hieronymus, Jacobus Francisci. Sindicus computationis pro vastarolis Bartholomeus Massutius. Ser Caesar de Trevio petit suam pecuniam de mutuo, et de servitute praestita. Eadem die Dionysius ser Antonii dicitur habuisse discessum per 8 dies pro festo S. Joannis.

Die 22 vacante loco Federici Civitellae mortui Reg.ris S. Bartholomei, Federicus Vincus sufficitur Troylus Pacharonus Regulator S. Martini et loco Francisci Morroni mortui (104) Regulatoris Campilegi ponitur Peregrinus eius filius.  D. Andrea Maximo Capitaneo datur commeatus redendi in patriam instantium feriarum tempore. Locantur in castris maritimis equites Ill.mi Domini Pauli Vitelli. Pistoja dicitur equuleo fuisse impositus, igne pedibus imposito, et Franciscus Grassus olim Regulator, et Troylo Adam imminere periculum vitae et si innocentissimus sit, et eius mors magnam afferet calamitatem publicam. Eligitur (ut videtur Capitaneus) post designatos D. Alexander Peruzzini de Orciano. Ser Hieronymus, et ser Julius leguntur praesentes Regulatores Jo. Franciscus videtur esse apud Ill.mum D. Valerium. Antonius Jo. Andreae est Castellanus Moliani. Die 26 ex litteris Card Cesarini ad Ill.mum D. Valerium habetur sibi magnae esse curae, ut Firmanis restituatur Castrum Allionum. Ex litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris Romae legitur modus quo restituendum  est castrum. Ex litteris D. Montani de Montanis Maceratae Oratoris, Cardinalis Legatus petit 65 vastatores in arce Anconae, et 50  scut. pro expeditione Turcarum. Respondetur D. Gentili, ut nisi arx possit conservari, solo  aequentur moenia cum Arce Alliorum. Interim scribitur Ill.mo D. Valerio, ut velit integrum reddi Castrum, in ultimo ut sola moenia diruantur. Idem agitur cum D. Bastiano Commissario et D. Legato D. Bono Francisco commendatur capitula de his facta inter Cardinalem Cesarinum et Legatum. Repetitur dies 11 Junii, et scribente D. Persimone Thibaldo de fidejussione ad emenda bona exititiorum praedicti Castri, respondetur petendo quae sit haec varietas D. Ambrosii. Interim rogatur Ill.mus D. Valerius, ut de his agat cum Legato, et fit mandatum in personam D. Joannis Canniti ad promittendum pro Communitate de emptione bonorum etc. Gratiae aguntur Communitati Offidae de peditibus oblatis, qui si veniant, recipiendi dicuntur cum maximo amore et gratitudine. Mittuntur quator homines de Monte Falconum et de Smerillo ad praestandam obedientiam Legato, et ad excusandum factum, quod non explicatur.

Die 12 mittitur Ill.mo D. Valerio, decretum esse,  ut nihil agatur, nisi quod conclusum fuit inter Legatum et Cardinalem Cesarinum.

Die 13 Legatus scribit se nonnullos de Offida custodes Castri Alliorum exclusisse, quia senes et male vestiti erant, et reliquisse de his in Castro 23 Offidanos, 7 Tolentinates, et 20 se supplevisse, quibus mittatur stipendium etc. His omnibus providere jubentur Mag.ci D. Priores, et Felix Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, D. Jo. Franciscus Pichonus, D. Pompejus Azolinus, Pierus Pellegrinus, Ciriacus Baldutius, Ciottus Adam, ser Jo. Baptistam Florellus, Aurelius Pacharonus, ser Stephanus Azolinus, Jo. Jacobus Beneincasa, Vincentius Ursini, Nicolaus Dolcebene, An…..na.

Die 15 Jo. Jacobus Morronus, et Antonius Morphus mittuntur Oratorem (104v) Maceratam ad Concilium Pro.le. Fit mandatum compositionis inter Montem Elparum  et Montem Rynaldum D.ni Pompejo Azolino, et Persimoni Thibaldo. Laudatur Octavianus Humilis de Patrignone, et donatur civilitate. Nicolaus Permathei de S. Elpidio eligitur ad extimanda bona exititiorum Castri Alliorum iuxta capitula Cardinalis Cesarini et Legati. Repetuntur praedae factae in castro Petrioli de inde legitur.

Die 27 Maij Vicus Chiarellae et Rocha capta a D. Marcello et commendantur illa loca

Cardinali Cesarino, ut protegat et commendet D. Legato.

Die 30 Maij D. Legato commendantur nomine Castri Alliorum, qui ab omni caede liberi sunt. Kalendis Junii habentur litterae Legati scriptae Magistero Julio eius Phisico, quibus significat calicem et alias ab exititiis castri Alliorum res et sacrario subraptas fuisse restituitas, et plurimos eorum petiisse Romam, nec potuisse caussam revocari ad Legatum. Oratores electi, ut subito restituatur Castrum a Legato, fuerunt D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Petrus Simon Thibaldus, ser Lucianus Carpinus dicitur olim fuisse Commissarius Turris Palmarum.

Die 3 D. Angelus Dei Bufalo respondit Oratoribus, mentem esse Pontificis reddendi Castrum; facta solutione a Communi Firmi de tertio stipendio, et receptis in Castro exititiis etc. Magister Federicus de Marioctis de Matholica (dicitur per errorem de Matticula) litteris laudatur de bene actis in suo munere arithmeticae. D. Andreas Maximus commendatur pro Rachanati Praetura. Hieronymus Formichinus septuagenarius eximitur ab obligatione veniendi ad Cernitas. Reperiunt acta die 10-11-12-33 Junii, 19 Maji etc. Carta 65 t.o ad 157.

Die 1 Julii 1537 Turcharum suspicio annuntiatur. Ill.mus D. Valerius rediens a Legato dicit eum velle demolitionem Castri.

Die 2 Rev.dus D. Tiberius Corradum cum litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris  super rebus castri Alliorum nuntiat addendum in causa Troyli et aliorum civium Commissarium, et protestatur de nullitate processus, quia cives obedierunt voluntati et decreto Cernitae in providendo, custodiendo, conducendo pedites etc. Mittuntur Commissarii Bastianus Savinus, ser Hieronymus Patimalus, Baptista Adae, Perus Baccilis, Gentilis de Nobilibus, Lucas Giliutius, et Jo. Andreas Ciceri cum Longobardis, et malleis ferreis, piconibus aliis que instrumentis ad demolitionem Castrum, sed media via steterunt, atque redierunt re imperfecta etc.

Die 8 Pellegrinus Baccilis missus est ad Castrum cum guastarolis et 200 peditibus. Deinde reditur ad mensem Junii, diemque tertiam, et sancitur rogari Legatum, ut sua intersit ne Firmani illudantur de Castro Alliorum. Adduntur Oratores Romae Octavianus Azolinus, Jo. Jacobus Martinus, Federicus Vincus. Ser Persimon Marini creatur depositarius librae.

Die 6 Junii leguntur extracti castellani, ser Hieronymus Angelita Moliani, Aquavivae Felix Guerrerius, Gualdi Felix Pacharonus, Montis Falconum Lucas (G)iliuctius, (105) Benedicti ser Marianus Sanctis, Portus Vincentius Stabilis (desunt extractiones Mag. D.orum) et die 22 leguntur solum Regulatores qui supra.

Die 26 Junii  agitur de vastatoribus mittendis Anconam,  et de collocandis militibus in oris maritimis.

Die 27 D. Bonfranciscus Camerarius Legati petit vastatores ad demoliendam arcem et muros Castri Alliorum. Respondetur per Cancellarium cives expectare a Protectore, ut conservet capitula inter eum et Cardinalem Cesarinum inita.

Die 1 Julii iterum D. Bonfranciscus Camerarius et Auricularius Legati petit devastatores, et attulit Breve Pontificis de demolitione arcis et murorum; et Ill.mus D. Valerius retulit a Legato, illum velle restituire Castrum, data saltem cautione de dicta demolitione, quae remittitur ad Concilium Gen.le.

Die 6 commendante Ill.mo D. Juliano Cesarino, D. Silvius Arcerius de Civitella post D. Alexandrum Peruzinum eligitur Capitaneus. Ex litteris Legati ad Mag.cum Gubernatorem Firmi mittuntur ad accipiendam possessionem Castri Alliorum Jo. Franciscus Rosatus, Caesar de Nobilibus, Ludovicus Vincus,  Conceptus Vincus, Bonfilius Morronus, Octavianus Azolinus, Antonius Matiutius, Bastianus Savinus, Baronus Eltocomando, Baptistae Adae, Costantinus Adae, Falconus Periocti, Chrysostomus Baptistae et alius qui recentiori atramento videtur deletus, Caesar Adam, Dominicus Lucae, Jacobus Francisci.

Die 7 agitur de vastandis muris Castri, sed consultores non conveniunt. Deinde in alia Cernita repentina sancitur expectare Concilium sed interim conservari indemnes qui se contulerint ad demoliendos muros. Demum fit mandatum D. Montano de petenda praeceptorum revocatione, et de interponenda appellatione.

Die 8 litterae Cardinalis Cesarini, et Gentilis Billaquae Oratoris habentur, ex quibus sancitur in Consilio demoliri muros Castri Alliorum, quamvis habeatur praeceptum Legati de nihil innovando in Castro. Promittitur tamen per civitatem, non offendere homines dicti Castri, et relinquere eos pacifice frui suis bonis in eodem Castro;  et mittuntur Anconam ad legatum 40 vastatores. Conficiuntur instrumenta bellica. Commissariis protestantibus, quia Castrum est sine custodibus, eliguntur novi Commissarii ad demolitionem murorum: Hieronymus Assaltus, Antonius Morphus, Pellegrinus Baccilis, Lucas Hieronymi, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Paulus Montanus, Falconus Joctus.

Die 10 Vincentius Partinus praeteritis diebus,  et hodie legitur Prior Priorum. D. Montanus de Montanis Orator retulit, Legatum promisisse verbis praeceptum circa murorum demolitionem, sed non recognoscet dummodo de caetero non innovetur quicquam: revocasse ad viam juris caussam civium promissorum; velle (105v) cautionem de pacifice relinquendis hominibus Castri Alliorum ut fruantur suis bonis, deputatis duobus civibus ex parte Firmanorum, et duobus ex parte Legati, ut cuique redditur quod suum est.

Die 11 iterum rogatur Legatus, ut velit concedere executionem Brevis ut Firmani demoliantur muros, et praestari cautiones a civitate, non a particularibus. Providetur de justitia exequenda secundum jus in Castro Alliorum. D. Montano de Montanis Oratori committitur, ut referat D. Legato ut dignetur notum facere, quod siquis velit redire in Castrum Alliorum, redeat intra triduum, quo elapso post litteras D. Priorum habitas incidant in poenam non redeuntes ad habitandum, si postea inventi fuerint in Castro vel eius territorio. Et quia illi exititii, quum non sint demoliti muri, molestant homines Status Firmani, et turbant ipsorum res, D. Joannes Cannitus advocatus et procurator Firmi protestatur ante D. Tarusium Gubernatorem de executione Brevis pro demolitione murorum, et de provisione, ne existitii turbent homines Firmi, Comitatus et Castri praedicti in personis, vel bonis, nec armatas faciant, secus non teneri de scandalis etc.

Reformatores ad bimestre sunt Lucas Giliuctius, Felix Guerrerius, Ippolitus Caesaris, Jo. Andreas Paganelli, ser Dominicus Mazatinus de Petritulo, Petrus Francisci de Monte Giberto, Antonius Picolinus de Marano, ser Jo. Jacobus Christaldus de Campo Fellonum, N.N. de Fallerono, ser Joannes de Ripa Cerreti.

Die 14 Quiriaco Baldutio Prior Priorum, iuxta litteras D. Montani de Montanis non respondetur Legato, qui differt praecipere demolitionem Castri, sed banniti Status Ecclesiae capti transmittuntur ad eum, et Antonoctius Schiavtti  discurrens per agrum Firmanum requiritur ut capiatur, et illico suspendatur. Dicuntur exititii Alliorum eripuisse res habitatoribus, et qui sunt pro Firmanis fuisse expoliati.

Die 17 Breve Pontificis iubet restitutionem Castri Alliorum in manibus deputati a Legato cum mandato restituendi pecunias Oratori Firmano solutas pro Castro. Accusabantur Firmani de espulsis hominibus Alliorum post restitutionem Castri, quibus concessae sunt represaliae. Mag.cus D. Gubernator Tharusinus fidem facit pro veritate, quod a tempore habiti Castri de manibus D. Marcelli non ex illis hominibus cum suis bonis erant in Castro. Abierant enim cum suis bonis ante restitutionem propter monitiones et minas vice legati, de quibus explorari potest veritas a castris circumvicinis. Imploratur auxilium Ill.mi D. Valerii, et Ill.mi D. Petri Alovisii Curatur reductio hominum Alliorum ad Castrum; et emptio honorum non redeuntium ducatis 1000.

Die 20 in imminentibus periculis Reipubblicae voverant Matronae Firmanae civitatem argenteam Virgini Lauretanae, et creantur depositarii pecuniae D. Marianus Pernensis, et Franciscus Savinus. Collectores vero Thomas Bibliopola, Perdominicus Marcutii, ser Dominicus promisit Octaviano Azolino (106) se plurimos exititios reducturum ad Castrum, si eius caveatur. Sancitur poena capitis contra offendentes  aliquem ex ipsis. Quaeritur Consilium a Repubblicis Firmo benevolis ad jurandum Republicae Firmanae. Scribitur ad D. Philippum de Rachanato teste quod exititii ante restitutum Castrum exierint.

Ill.mus D. Stephanus Columna petit solutionem pro vastatoribus Anconae, referente Bartholomeo Massutio, qui Macerata rediit Orator.

Die 22 Ill.mus D. Valerius laudat destinationem Oratorum Romam, et consulit ut bene informent et justificent caussam et res civitatis apud Pontificem, et si ipse velit constare in sua sententia, alluquantur Oratores Imperatoris, quibus ipse D. dabit litteras, ut supplicent Suam Sanctitatem pro hac civitate, ne amplius molestetur; et si inexorabilis sit, petatur ut Firmum evellatur a legatione. Si res in deterius labatur, revocetur Hieronymus Branchadorus, aliique cives ad opitulandum Patriae, et promittit se curaturum apud Dominationem Venetam, ut civitati iuvetur. Item commendandum monet Troylum  ut privatum civem, et Legato respondendum, Firmanos non impedituros; quominus si velit ipse recipiat Castrum Alliorum; si vero velit ut ipsa communitas faciat hanc restitutionem, restituat pecunias a Firmanis solutas pro emptione Castri. Oratores electi sunt D. Gentilis Billaqua, D. Pompejus Azolinus, D. Montanus de Montanis, Jo. Baptista Morronus, Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massutius, Octavianus Azolinus, Bastianus Savinus; de quibus quattuor decernuntur. Respondetur Legato, Castrum esse apertum et demolitum unde potest ingredi et exire pro suo arbitratu, et quum fores fuerint combustae ante resignationem Firmanis factam, ipsemet sumat meritum supplicium de iis, quos invenerit delinquentes. Publicatur absolutio delictorum civium.  In Concilio Oratores statuuntur praedicti Doctores Legum cum Jo. Baptista Morrono.

Die 24 affertur rumor, et a quibusdam Fratribus Observantinis confirmatur in Monte Albotto esse 3000 peditum, qui illic male se gerunt, et timetur ne huc proripiant. Dionysius est Prior Priorum.

Die 27 in festo Assumptionis fiunt solum luminaria et cursus. Ser Caesar Coluccius reficitur de animalibus sibi interceptis in castro S. Angeli pro Repubblica. D. Hieronymo nepotis Jacobi Cordellae cum licentia traditur nuptui in Monte S. Mariae in Georgio. D. Hieronymus Anglicus (alias Angelico) electus est a Secretis Repubblicae Rachanatensis, eique sufficitur Castellanus Moliani Jo. Marinus Casella. Deinde replicantur quae dicta sunt die 6-7 et circa demolitionem agitur die 9; prout supra Carta 158 ad 252.

Die ….. Augusti 1537 legitur Guerrierius D. Persanctis receptus ad gratiam Petrus et filius. (106v) Cives necati sunt in  castro Falleroni, et sancitur lex contra uccisores civium ac Ill.mo duci Camerini scribitur pro capiendis interfactoribus in suo territorio. Providetur quia exititii Alliorum confugiunt ad Montem Ulmi, et Castrum Alliorum est sine gubernio. Legatus prohibuit solemnitates in festo Assumptionis sed invitatur ad festum Legatus, dante bravium Ludovico Vinco. Pedites de Monte Albotto dicuntur confluxisse Maceratam, et praeficiuntur sex cives ad cogendos milites pro defensione civitatis.

Die 13 D. Petrus Simon est Prior Priorum. Ser Philippus Maceretus da Compo Fullonum Orator se contulit Romam. Citantur cives a Legato declarandis incidisse in multas poenas propter demolitionem murorum castri contra mandatum eiusdem; de qua re rescribitur ad Ill.mum D. Petrus Alovisium, auditur adventus Turcharum prope diem. Pierus Baccinus cum aliis civibus  ad defensionem deputatus est. Revocantur cives in civitatem. Marescallus dicitur adventasse in castrum Lauri.

Die 15 dicuntur  castrum versus adventasse 400 pedites, quamvis narrentur irruere Castrum S. Viti occupatum ab Esinis. Significatur castris,  ut cum denuo suspicio Turcharum habeatur, se contineant in armis et sub Commissariis Firmanis. In cursu bravii habita et quaestio quia equus Ludovici Vinci, qui praeteriit equum D. Antonii Giliuctii, percussus fuit a quodam de Monte Reali, et auriga equi Federici Morroni,  qui secundus intravit Ecclesiam, rapuit bravium secundum de manibus Jo. Andreae  Mansueti. Ergo equi cursores intrabant tunc Ecclesiam S. Mariae in Castello. Praesens fuit huic festo R.mus Ludovicus Furconius Ep.us.

Die 22 referentibus dominis Laurentio Angelo et Joanne Barabutio Oratoribus, Legatus distulit sententiam declaratoriam incursae poenae ad sex dies, et in penultima quum Romam sit abiturus, vult solutionem ultimam focularis, et resignationem Castri dicuntur pedites abituri per iter maritimum, et coguntur quingenti pedites sub Commissariis Jo. Francisco Calisto, Theodoro, Venero Permathei, ac Thoma Pacharoni ad tuendam civitatem et castra maritima. Provisores sunt Antonius Grana, Pellegrinus Baccinus, Baronus Altocomando, J. Marinus Bonvicinus, Martinus Paladinus cum ser Jo. Francisco coepit quosdam Thucros Officiales Ortizani ser Raynaldus ser Baptistae de Monte Giberto, Altidonae ser Antonius Marini de Lauro, S. Petri Morici ser Ventura ser Julii de Monte Falconum. Reliqui omnes desunt. Guidus Vinc(i)us legitur in Officio Appicciulati, et renunciat nisi solvatur ei Bulla. Ill. D. Stephanus et Commissarius Pontificis qui bene egerat in commendatione Firmanorum in trajectione militum, munere donantur. Rechanatenses et Elpidiani fidejusserunt pro Firmanis de emptione bonorum extitiorum Montis Alliorum, et relevantur indemnes tres furcae justitiae Firmanae traditi necati sunt. D. Camillus de Lauro commendatur pro Montis Robiani. (107) Prior Priorum die 20 est  Antonius Spinuctius. Deest extractio officia ….ura. Interposita est appellatio contra sententiam Legati in Firmanos.

Die 25 Augusti Jo. Marinus ser Cipriani, et Antonius Morphus extimatores duxerunt granum flor 2 bol.30, hordeum flor.1 bol.24, speltam flor.1.

Die 26 legitur Card.lis Farnesius electus protector Firmanorum. Comes Acetus erat Orator Romae cum aliis duobus civibus. Felici Pacharono castellano Gualdi petendi subrogatur Gaspar ser Stephani. Confirmatur decretum de familiari abitatione civium in civitate,  alias lacerentur, et succedant appicciulati extrahendi. Agitur quod sub praesenti  Summo Pontifice, et consultato Cardinali Cesarino, civitas cum Comitatu sit sub R.mo D. de Farnesio. Lactantius et Gaspar ser Michaelis de Sarnano amantissimi Firmanorum donantur civitate.

Imbussolantur cives etiam appicciolati qui de 15 in 25 dies mittantur ad arcem S. Petri de Aliis. Carta 253 ad 289.

Die 2 Septembris 1537. Priori Priorum D. Petro Simone Patrasso, legitur in litteris Oratorum indignatus Pontifex de non soluto ducato focularis de quinque ex Catro Alliorum olim interfectis. Proponitur Ill. D. Petrus Aloysius protector. Committitur Oratoribus, ut postulata a Pontifice executioni mandari iuvent ita, ut Firmani removeantur a Legatione Cardinalis Tranensis. Cives exactores sunt Antonius Granae, Thomas Pacharonus, ser Theodorus, Jacobus Ludovici, Joannes Scattoni, Permatheus Nicolai Magistri Julii, Permarinus Branchadorus, ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Cichus Cipriani, Camillus Ciminus, Cacciacontes, Morphus, Stephanus Azolinus, Colangelus Ilioneus, Peroctius Ludovici, Dominicus Lucae, Branchadorus (Caesaris), Jo. Paulus Polidorus, Cicchus Hyppoliti. Deinde habetur Concilium, in quo sancitur mittere Romam Religiosos Guardianos et Priores Conventuum Firmi, qui testimonium perhibeant de veritate contra calumnias civitati inflictas. Confirmantur leges contra extrahentes rerum genera et contra non habitantes familiariter. Eliguntur, qui curam gerant pubblici boni, duo cives, et duo consiliarii per contratam, et sunt Petrus Paulus Pervenantii ac Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacobo Angeli, et Permartino patri Pauli, Hieronymus Assalti et Perantonius Mancinus cum Mariano Sgraffia et Pernicola Jo. Georgii, Jo. Baptista Persanctis et ser Theodorus Persanctis cum Polonio Baptista et Thoma Pieri Cichi, Nicolaus Adam, et Pierus Jo. Ludovici cum Antonio Piermathei et Baptista Adae, Aurelius Pacharonus et Antonius Calisti Pacharoni cum ser Grisancte Antonii et Jo. Andrea Antonii; Felix Guerrerius, et Jo. Paolus Montanus cum Persancte Baptistae et Hyppolitus Caesaris

Die 4 amici D. Ludovici Vinci scribunt Ill.mum D. Pierum Aloysium (107v) cum 4000 millibus peditum ad damna Firmanorum venturum, et Roma intra quatuor dies exiturum. Idem scribunt Oratores ser Lucas Cordella missus ad Hieronymum Rosatum aegrotantem retulit consilium eius, ut mittantur Romam cives ad implorandam misericordiam, et ad Ill.mum D. Valerium ac Hieronymum Branchadorum copiae litterarum, ut succurrant. Petitur a D. Valerio equus dono dandus Ill.mo D. Petro Aloysio. Dicitur equus esse Recineti. Scribitur Ill.mo Stephano et Constantio, ut opitulentur.

Die 5 Oratores destinati ire recusant. Baroncellus dicitur Magnificus.

Die 6 dicuntur ad defensionem civitatis convocandi Ill.mus D. Valerius, Caesar de Nobilibus, Hieronymus Branchadori ed alii cives. Proponuntur Oratores recusante D. Petro Simone Patrasso, R.dus Vicarius, D. Nicolaus Pacharonus et D. Franciscus Fr Cantalicius persuasit Cernitae, ut ad placandam iram Dei fieret remissio dirae imprecationis jam extintae. (Hac est excommunicationis, S. Eleutherii, quae fiebat candelis extintis) super bonis Reipublicae. (Hic Fr. Cantalicius erat S. Felix de Cantalicio, cuius sanctitas sub ea tempestate incoeperat florere). Idcirco impetratur absolutio per R.dum D. Vicarium.

Die 7 ab Ill.ma D. Joanna M.a per Regulatores  emitur equus. Loco Octaviani Azolini aegrotantis deputatur Peregrinus et pro Ludovico Vinco, Joannes Vincus cum aliis supradictis duodecim Capitaneis peditum ad  custodiam civitatis.

Die 8 Oratores scribunt Summum Pontificem nolle veniam concedere Firmanis,  et exploratores nuntiant D. Perum Aloysium venire. Sancitur facere obedientiam superioribus, si petant honesta; si vero veniant offensuri, defendere armis civitatem. Providetur nequis affendat aliquem, nec tollat res civium. D. Joannes dicitur  Capitaneus et Baroncellus Firmanorum. Cives ad exigendas impositiones statim solvendas superiori bus sunt Petrus Paulus Pervenantii, Hieronymus Percontis, Baronus, Pierotius Ludovici, Antognotius Calisti, Dominicus Lucae. Ad curam civitatis Pellegrinus Morronus, Ludovicus et Joannes Vincus, Jo. Franciscus Rosatus, Petrus Baccilis, Federicus Morronij, Jacobus Branchadorus, Ciottus Adammus, Falconus Joctus, Jo. Jacobus Mancinus, Sanctes Pellegrini, Octavianus Azolinus, Trojanus Riccius, Chrisostomus Baptistae. Eadem dieIll.mus D. Petrus Aloysius dicitur adventare, et D. Federico Vinco ac ser Persimone nuntiantibus Ill.man D. Joannam M.am discessuram, suppliciter rogatur ne discedat, sed consulat patriae et instet ut Pontifex placetur. Carta 290 ad 320.

Rubrica

Libri 69 Consilia Cernite 1538-1539-1540

  Die Veneris 18 Januarii 1538 desunt menses anni 1537 Octobr. Nov.bris et Dec.bris. Ore Priorum Perantonio Mancino et Gubernatore Firmi Mag.co D. Salvatorii Pacino (108) de Colle agitur ad solvenda impositione focularis, et equo Ill. D. Joannae Mariae donato Ill. Duci de Castro, et taxa Secretariorum, et D. Sebastiano Ansovino mercatore anconitano pro lignis datis Castellano Anconae. Cives et populares dicuntur missi Romam ad SS.mum D.um.

Die 20 Spiritualis Marchiae terminavit differentiam inter Montem Prandonum et Aquavivam. Providetur de recuperandis 800 ducatis mutuo datis R.mo Episcopo della Barba. Cives deputati ad impositionem collectae sunt Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Federicus Vincus, Jo. Mancinus Bonvicinus cum Conciliariis, ser Jacobo Palmerio, et Baptista Jo. Adae.

Die 25 mittendus est Orator ad Vicelegatum die dominico proximo, ut cum Oratoribus Provinciae reperiantur 2000 remigia. Prior est Ludovicus Francisci. Communitas Auximi misit electione suae praeturae ad arbitrium Firmanorum. Thesaurarius petit  solutionem equitum levis armaturae Pontificiae. Firmi habentur focularia 700. Ser Jo. Petrus Castaneus est depositarius a tempore quo civitas Firmi erat sub Ill. D. Petro Aloysio. Carta 1 ad 9.

Calendis Februarii 1538 ser Franciscus Fortuna de Rotella est Cancellarius Ill.mi D. Valerii Ursini, et petit 200 ducatos pro equo vendito Communi Firmano, et donato Ill.mo D. Petro Aloysio.

Die 6 fit impositio animalium a Civibus et Conciliariis deputatis. 

Die 10 adduntur duo Conciliarii deputati Joannes Perusini, et Tiberius Cautius. Fit descriptio hominum ab anno aetatis 18 ad 40, frumenti et hordei pro bello contra Turcas, Priore Priorum D. Hieronymo Rosato. Impetratur absolutio a censura contra renitentes bona Reipubblicae iuxta consilium viri religiosi devoti, et vitae spiritualis, de quo supra et per octo dies continuos a singulis Religiosis celebrantur Missae, et fiunt orationes pro animabus dimenticatis Purgatorii. R.dus Spiritualibus terminavit differentias praedarum inter Montem Ulmum, Firmum, Aquavivam et Asculanos.

Die 3 Thesaurarius scribit introitus Firmanos non sufficere ad solvendas impositiones etc., et non vult solvere salarium Mag.corum D. Priorum, nec aliorum. Respondetur D. Bindo Altovito, Thesaurario Provinciae, et scribitur Legato ne tollantur salaria. D. Fabius Alcolinus de Rocha contrata advocatus Curialis iterum conducitur advocatus pro Firmanis sine provisione in his temporibus procellosis propter miseriam civitatis. Commendatur D. Petrus Perjacobi aromatarii de Monte Rubiano pro Fabriani pretura. Ser Persimone ser Pieri depositario,  fit exactio vastatorum Anconae in Comitatu de tempore elapso, et de impositionibus praeteritis exactis providetur familiae Palatii. Redit ab Urbe (108v) D. Gentilis Billa cqua Orator.

Die 20 Priores sunt Vincentius Calvucius, Jannes Fatii, Caesar Pieri, Colangelus Ilionei, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius. Regulatores Troylus Adammus Flor., Antonius Matheutii de Veteribus S. B., Antonius  Morphus Camp. Confal.rii, Vincentius Partinus, Pacharonus Jacobi, Bartholomeus Massutius, Caesar Adammus, ser Julius Morica, Constantius Montanus. Consules D. Ludovicus Angelita Cast., Hieronymus Percontis Pilae, ser Nicolaus de Morpho notarius. Bancherius Castelli D. Persimon Petrus Columnellus capitaneus Hispanorum, qui permanet in Regno, recipitur cum honore.

Die 22 satisfit Ill.mae D. Joannae Mariae Ufridutiae Ursinae de pensione domus, quam habitat Magister Macilentus. In prioratu vacante ob mortem Joannis Fatii admittitur Vagnotius Fatius eius filius, jurantibus eius facultates iuxta ordinem Statutorum Jo Marino Casello et Jo. Marino Bonvicino. Item Jo. Antonius Adam frater carnalis Troyli defuncti subrogatur ei in Regularia, nullo alio concorrendo et in regimine. Scribenti Collegio Provinciae de rata Oratorum ad SS.mum de non gravando Provinciam de remigiis, respondetur civitatem per suum  Oratorem acceptasse portionem suam remigum.

Die 24 Sebastiano Persimonis Priore Priorum, Mag.ci D.ni juraverunt, aegrotante Vincentio Calvutio, absentibus D.Dominico, Jacobo Guerrerio, et Jo. Antonio Adae, qui Troylo suffectus erat. Camillus (Sav)inus est loco Caesaris Pieri, et Vagnotius Fatius loco Joannis Fatii: juramentum deest Confal.rum. Consulum et Bancherii. Carta 9 t.o ad 20.

Die 7 Martii 1538 D. Vicelegato petente 50 remiges pro galeris Pontificis, scribitur ut reducatur numerus hominum civitatis. Fit exactio de compositione, sive gratia.

Die … Vicelegatus et Paulus Justinianus commissarius Pontificis instantissime petunt 50 remiges, et expediuntur. Thesaurarius petit omnes condemnationes a 30 annis citra. Consulitur in adventu Pontificis ad Templum Lauretanum per Oratores petere reintegrationem Status et non gravare de debitis taxarum tempore antecedenti Status privationem.

Die 13 Oratores ad Pontificem eliguntur D. Gentilis Billacqua, et Jo. Franciscus Rosatus, pro quibus 20 bol. quilibet civis solvit.

Die 17 ser Jo. Francisco Rosato suis curis distento proponitur Antonius Permathei Orator.

Die 18 Vincentius Adam renunciavit regimini.

Die 24 ser Hieronymus est exactor ducati focularium. Communitas gravatur exactionibus et debitis ita, ut cives de foculari solummodo tenentur libris 50, et populares 25. Etiam qui non habent  ad solutionem domorum. Legitur haeres Joannis Ufriductii officialis damnorum datorum.

Die 27 ser Marianus Carpinus, et Alexander Pacharonus sunt extimatores olei ad flor.52 promiliari quolibet spaciato.

Die 29 post multam varietatem (109) suffragiorum protestantibus Mag.cis D. Prioribus, et D. Hieronymo Rosato, Antonio Morpho, et aliis, et cogente D. Gubernatore sub poena amissionis omnium bonorum, sancitur est solveri, et invenire remiges pro galeriis Pontificiis. Cives electi ad equitandum pro remigibus sunt Falconus Joctus, Jo. Baptista Persanctis, , Jo. Marinus Bonvicinus,  Cacciacontes Jo. Baptistae, Lucas Giliuctius, Pierus Baccinus, cives et consiliarii electi, ut cogerent remiges in civitate, sunt Peregrinus Baccinus, Franciscus Francolinus, Ludovicus Francisci, Baptista Permarini Adae, Dominicus Lucae, Franciscus Calabria, Jacobus Azolinus, Dominicus Cruciani, Polonius Baptistae, Cichus Discretionis, Theseus Nicolai, Dominicus Mathei.

Die ultima agitur de remigibus, infecta re, quia non potuit sufficiens numerus pecuniae inveniri, et habetur mandatum comparendi Maceratae. Carta 21 ad 36.

Die 5 Aprilis 1538 Jo. Baptista Morronus redit Orator a Legato, et ser Troyanus Riccius a Commissario remigum, ac D. Gentilis Billacqua et Antonius Permathei a Pontifice.

Die 7 transactato macello Luciano de S. Elpidio ad Mare Antonii filio deputantur cives exactores collectarum Jo. Franciscus Pacharonus, Lucas Giliutius, Ludovicus Francisci, Pierus Baccinus, Antonius Calisti Pacharoni, Antonius Ludovici pro quolibet contrata.

Die 11 Jo. Franciscus Rosatus Orator a Legato redit, hortaturque cernitam, ut mittat cives pro defensione rerum et jurium Communi Firmi, et de interesse passo in emptione Montis S. Petri de Alliis. Salarium Magistri Macilenti ordinatur solvi a Camera Apostolica, quae occupaverat Firmanis introitus gabellarum et salis, quos tenebat Jo. Franciscus Rosatus, et Legatus jubet mittere homines bene informatos de eius credito, et computu Communis ad Pontificem. Perantonius dicitur de (d)irectis.

Die 13 D. Franciscus Catena venetus mutuavit pecunias pro Communi Firmi  D. Gentili Billacqua, et Federico Vinco.

Die 22 Priores sunt Joannes Magister Marii, ser Persimon ser Pieri, Sebastianus Savinus, Ludovicus Vincus, ser Julius Morica, Alexander Morronus. Confal.rii Nicolaus Pacharonus, Jo. Paulus Polidorus, Caesar Pieri, Branchadorus Caesaris, Federicus Civitella, Nicolaus Amici. Consules S. M. et Flor. desunt cum notario. Bancherius Pilae D. Pompejus Azolinus. Carta 36 t.o ad 42., quae scripta non est, et deest Dominorum juramentum.

Die 5 Maij 1538. Superiori mense, et nunc leguntur represaliae, et executiones in (109v) animalia civium factas pro debitis Communis Firmi. Habetur Commissarius medii ducatus pro centenario solvendo infra octo dies, et litterae Gubernatoris Comitatus, quibus consulit recurrere ad Pontificem de nimio gravamine huius impositionis ascendentis ad duc. 6600. Revidentur computa D. Ludovici Strozzi. Caesar Tammurus solvit sex florenos Marescallo pro Commune Firmano. Satisfit D. Sebastiano Ansovino de 218 ducatis.

Die 8 fit instantia ut exactio Comitatus olim Firmi fiat in effectu, ne communitas Firmi patiat amplius damnum de interesse.

Die 17 praesentibus Peroctio Ludovici Laurentii et Jo. Ludovico Emilii praesentatur Peregrino Baccino electio Capitaneus S. Claudii ultra flumen Chienti facta a Cardinale de Gaddis Episcopo et Principe Firmano. D. Ludovicus Strozius Camerarius Episcopatus Firmani dederat electionem, sed habentur bandimenta Legati prohibentia solitas nundinas S. Claudii. Proponitur mittere Oratorem ad Vicelegatum cum Sinibaldo de Gaddis et D. Ludovico Strozzo pro defensione jurium Cardinalis et Communis.

Die 23 ser Jo. Baptista Florellus fit depositarius medii ducati Magister Ansovinus Amoractus rogatur ut contentus sit denariis solvendis  a Camera: quod si Camera noluerit persolvere, licentiatur. Idem dicitur Magistero Macilento. Die ultima ser Thomas de S. Angelo est Officialis Montis Pietatis a communitate Rachaneti. Carta 43 ad 54.

Die 21 Junii 1538 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Matheus Ciarpellae, Gaspar Evangelistae, Jo. Franciscus Rosatus, Venerus Permathei. Regulatores Nicolaus magistri Julii Cast., ser Marianus Carpinus Pilae, Vincentius Adam S. M. Confal.rii Baptista Nicolai Chrysostomi, Falconus Ioctus, ser Trojanus Riccius, Antonius Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Sebastianus Persimonis. Consules Federicus Vincus S. B., Antonius Ludovici Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. M. D. Franciscus Clarellus.

Die 23 ser Jo. Pierus Castaneus Orator ad vicelegatum et ad  D. Pompilium in Macerata, et Jo. Franciscus Pacharonus Orator ad Commissarios remigum in Ancona ferunt 24 ex eis post consignationem partim aufugisse, et partim aegrotasse, unde petunt reintegrari a Firmanis numerum sub poena relaxandi Marescallum contra homines civitatis.

Die 14 Julii cogitur Concilium pro Oratoribus destinandis ad Pontificem ad  (110) pretendas exgravationes, restitutionem introitum, et proventum etc. Dicuntur impensae caussa Marescalli quotidie crescere, et sancitur solvi de libra veteri debita a castris Comitatus olim Firmi.

Die 18 Augusti legitur Marescallus intercepisse animalia Firmanorum pro taxis Secretariorum, et a Commissario medii ducati minitari de  relaxandis represaliis, nisi infra quinque dies satisfiat de integra summa, referente ser Trojano Riccio Oratore.

Die 20 Augusti Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Petrus Matheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Confal.rii Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, D. Theseus Marchisinus, Peroctius Jo. Ludovici, Jo. Marinus ser Philippi, Franciscus Morronus. Consules Jo. Marinus ser Cipriani Cast., Felix Pacharonus Pilae, ser Prosper Galassius notarius. Bancherius Florentiae Branchadorus Caesaris.

Die 23 mittitur D. Gentilis cum altero cive Maceratam ad audiendam mentem Pontificis, et Legati. Jo. Franciscus Pacharonus fit procurator Communis ad promittendum et solvendum pro reductione predae animalium, ut supra. D. Caesar de Raynaldis fit procurator ad lites, praesertim in caussa cum Ludovico Strozzio. Curatur satisfactio D. Thesaurarii de impositione equitum levis armaturae, et Secretariorum. Instatur pro recuperatione pecuniae solutae pro remigibus. Revisores computi ser Persimonis ser Pieri depositarii sunt Peregrinus Baccinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Franciscus Valgarinus, Marinus Ciammagliae, Baptista Adae, Jacobus Angeli.

Die 28 Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato, et attulit Breve restitutionis gabellae, et introitus civitatis, et etiam Portus cum introitibus eius, obligata civitate ad satisfactionem salariatorum et debitorum. D. Joannes de Rochetta erat Marescalchus Provinciae. Revidentur computa omnibus aliis depositariis Communis. Non acceptatur gratia Brevis praedicti cum conditionibus relatis, dicente Antonio Permathei, qui cum D. Gentile fuerat Orator ad Pontificem, se valde mirari, quod a Sua Sanctitate non observentur promissa, maxime de impositione medii ducati, quae fuit reducta ad taxam Clementis, et gabellarum, quae fuerunt restitutae emptoribus. Ludovicus Vincus, Joannes Antonii Scattoni, ser Trojanus Riccius, Pierus Baccinus, Jo Franciscus Pacharonus, Antonius Hieronymi Matheutii, Dionysius ser Antonii se offerunt ire Romam (110v) ad pedes SS.mi sumptibus propriis, ut dignetur providere, ne gravamina sint majora introitibus etc. Carta 51 t.o ad 61.

Die 13 Septembris 1538. Lucas Giliutius Prior dicitur Lucas ser Bastiani, D. Salvator Pacinus est Gubernator. Magister Petrus Barontinus de Auximo praeceptor litterarum Fabriani petit eligi Firmi. Iterum gravatur civitas de tangente pro solutione D. Francisci Ozerii olim Oratoris Provinciae et coguntur Priores et alii Officiales Firmi ad solvendum debitum unius ducati pro foculari. D. Cornelio Centio de Macerata Commissario, jubetur descriptio grani et hordei, de quibus prohibetur Vicelegato extimatio de loco in locum Provinciae. Aurelius Pacharonus fit depositarius pro impositione debiti caussa vastatorum, et exactor.

Die 13 imponuntur 1000 salmae grani pro munitione triremium contra infedeles. Rogatur D. Marinus ut stipendium a Camera Apostolica ordinatum solvat Magistero Ansovino Amoracto.

Die 15 mittuntur Oratores ad Vicelegatum et ad Ill.mum D. Marchionem Guasti, seu olim Capitaneum equitumCe. Montis, qui sunt transituri.

Die Dominico 22 Sept. ser Trojanus Riccius, et Comes Acetus Oratores ad Commissarium remigum reductare impositionem grani referunt ad 700 salmas admittendas in solutione medii ducati. Ser Trojano fit mandatum promittenti pro minori qua poterit quantitate. Die Mercurii 9 Octobris proponitur a Vicelegato declaratio facta a Pontifice de impositione medii ducati vel secundum impositionem focularium, vel secundum taxam Clementis. Mittitur Sindicus et Orator ser Trojanus Riccius ad acceptandam solutionem secundum taxam Clementis, et attenta calamitate et miseria civitatis petitur taxari secundum eius potentiam.

Die Mercurii 26 Octobris convenitur cum aliis provincialibus ad acceptandum gravamen medii ducati. Revidentur computa ab impositione salis et a tempore D. Ludovici Ufridutii, Pierus Raynaldi, et D. Hieronymus Rosatus consulunt petendum a Pontifice Dominum et Patronum ad gubernium civitatis.

Die 29 Octobris Revisores computum Communitatis Firmanae sunt Petrus Paulus Pervenantii, Pierus Baccinus, Joannes Antonii Scattoni, Franciscus Valgarinus, Antonius Grana, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Ser Bartholomeus Giliutius, Jacobus Angeli, Marinus Ciammagliae, Georgius Antonius Sebastiani, Ser Berardinus Ludovici, Vincentius Gualteronus, (111) Jo. Andreas Paganelli praesentes, et Jo. Marinus ser Philippi, Constantius Baptistae Adae, Baptista Permarini Adae, Joannes Perusini absentes.

Die 21 Priores sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Hieronymus Formichinus, Joannes Ufridutius,  Jo. Jacobus Beneincasa, ser Berardinus Ludovici, Caesar de Nobilibus. Regulatores Pieroctius Jo. Ludovici Flor., D. Baptista Guerrerius S. Po., Caesar de Nobilibus Camp.i. Confal.rii, Jo. Franciscus Pacharonus, Quiriacus Baldutius, D. Sebastianus Martialis, Bartholomeus Argolicus, D. Vincentius Guerrerius, Cichus Bacinus. Bancherius S. Bartolomei Contes Acetus. De Consulibus nihil.

Die 27 agitur de debitis. Carta 62 ad 74.

Die 16 Augusti 1538 habentur oblationes civium pro stisfactione remigum. Repetantur quae dicta sunt die 5-8-13-17-19 et ultima Maij.

Die 27 Octobris legitur ultra caussas debitorum consultum de expurgandis civibus a calumniis. D. Nicolaus Pacharonus ivit Orator Romam, Pierus eius collega rediit. Dicitur voluntas Pontificis esse de restituendo Statu Firmanis. Cives expurgatores Communis a calumnis sunt D. Persimon Patras, Jo. Baptista Morronus, Octavianus Azolinus, et Petrus Paulus Pervenantii, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, et Falconus Joctus. Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, Lucas Hieronymi, et Sebastianus Savinus. Ludovicus Vincus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam et Antonius Grana.D. Pompejus Rosatus, D. Marianus Pernensis, Contes Acetus, et Jo. Marinus Casellus. Ex Contrata Campiletii desunt.

Die 10 Nov.bris Cichus Bacinus renuntiavit officium Confalonerii, et appicciulati petunt locum. Factae sunt executiones contra D. Priores, et crescunt gravamina. Morphus de Morphis Roma rediens dicit necesse, ut urbem petant 4 cives.

Die 1 Dec.bris agitur de debiti set gravaminibus.

Die Veneris 6 Decembris Jo. Jacobus Mancinus, et Peregrinus Baccinus Roma redeunt pro negociis publicis. Dicitur sal, quod modo venditur Firmi, in majori parte esse terra.Legatus concedit Prioribus accipere denarios undecumque pro Oratoribus Romae degentibus. D. Petrus Tholosanus de Colle est revisor cum deputatis Firmanis, et expurgavit cives depositarios a calumnia. Requiruntur cives qui volontarie ire velint Romam. Prosequuntur gravamina quotidie tum in communitatem, tum in cives.

Die 6 sancitur mittere cives Romam ad petendam restitutionem Status, et leguntur nomina (111v) supradictorum: de contrata autem Campiletii habentur Peregrinus  Bacci, Antonius Morphus, Hieronymus Patriarcha, et Gilbertus Guerrerius. Item ex consiliariis electi sunt Jacobus Angeli, Pierus Raynaldi, Permartinus Petripauli, et Thaddeus Hieronymi, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, et Marinus Ciammagliae, Dominicus Gosmei, Apollonius Megliorati, Dominicus Merloni, et ser Bartholomeus Giliutius, Antonius Permathei, Baptista Ada, Joannes Perusini, et Jo. Andreas Paganelli, ConstantiusAdam, ser Crisantes Antonii, Cicchus Descretionis, et Baptista Laurentii, Antonius, Aromatarius, Persanctes Baptistae, Hyppolitus Caesaris, ser Jacobus Palmerius. In die Conceptionis B.mae Virginis fiunt luminaria cum processione. Peroctius Jo. Ludovici unus ex Oratoribus Romam missis, eadem die rediens cum litteris D. Nicolai sui collegae, R.di D. Episcopi Surrentini, et D. Caesaris de Raynaldis retulit SS.mi D.ni clementiam, et mediante Ill.mo et Excell.mo  Duce de Castro, novo protectore voluntatem restituendi Statum Firmanis; sed vult, ut communitas Firmi confiteatur se deliquisse, et in emendationem culpae oblationem faciat sponte sua. Attulit etiam litteras Legati directas Vicelegato de exgravandis Firmanis a quibusdam gravaminibus.

Die Sabati 7 offeruntur Sedi Apostolicae scuti 4000, et loco muneris duc. 2000 Pontifici post restitutionem Status integri una cum Castro Montis S. Petri de Alliis et aliis privilegiis solvenda. Dux Castri rogatur ut suscipiat sub sua protectione civitatem et populum, et commendet Card.li Farnesio filio suo, ut similiter faciat. Fit mandatum de  oblatione in personam Jo. Francisci et Oratorum.

Die Dominico 15 Dec.bris, D. Sebastianus Martius est Commissarius Pontificius pro classis contra Turcas provisione, petitque agentem Firmanum ad faciendum computum de grani dati solutione. Agitur de solvendo medio ducato D. Laurentio Altovito

Vicethesaurario, et de aliis debitis.

Die 18 exactores impositionum sunt Franciscus Valgarinus et ser Bartholomeus Giliutius.

Die Veneris 20 Priores sunt ser Nicolaus ser Antonii, Hieronymus Antonii Tinti, Baronus Eltocomando, Gaspar ser Sthephani, D. Marianus Pernensis, Joannes Tabor. Confal.rii D. Ludovicus Angelita, Joannes Antonii Scattoni, Baronus Berardini Eltuocomando, Franciscus Grassi, D. Philippus Coptius,  Jo. Paulus Montanus. Consules D. Vincentius Guerrerius S. B., Jo. Franciscus Eliseus Ca.i , ser Andreas Francisci notarius. Bancherius Camp.i Sebastianus Persimonis.

Die Dominico 22 Prior Priorum est ser Bernardinus Ludovici pro Caesare de Nobilibus prae (112) mortuo, eius collega die 6 legitur Jo. Jacobus Beneincasa, et die 17 Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus Orator a Vicelegato, et a Commissario grani retulit, nolle stare conventioni et contractu inter se et Communi Firmi inito, sed velle 300 salmas grani pro armata Pontificis, item denarios per mensem pro 4 vastatoribus mittenti ad Castrum Ecclesiae. Mittitur Romam instrumentum conventionis, et circa vastatores obeditur D. Alexander Pallantonius Locumtenens, seu Commissarius Legati die Jovis 26 iubet mittere Fabrianum ad Legatum 14 vastatores cum zappis, pichonibus, pani set rationem unius caloreni quotidiani, et pane, vino et sex bobus atque uno artifice de arte qualibet. Octavianus Azolinus mittitur Orator cum pecunia pro vastatoribus et caeteris praedictis.

Die Veneris 27 habentur litterae ab Urbe Peroctii Oratoris, qui Fulgineum Comitatus fuerat ducem Castri, et narratur Pontifex non contentari 6000 scut, sed velle 12000, ut retulit etiam Vincentius Lucae Matheutii, cui Romam redeunti datur mandatum pro Peroctio de promittenda d.ta summa, dummodo Status restituatur integer Firmanis cum Castro Alliorum, petita majori quae poterit dilatione. Hieronymus Branchadorus offert se ipsum, et Jacobum filium existentem penes Exc.mum ducem in beneficium publicum.

Die 28 in Concilio statuitur mittere Romam etiam duos de populo. Carta 75 ad 122.

Die 5 Januarii 1539. Michael Rubeus est Prior Priorum, mortuo Nicolao ser Antonii. Jo. Franciscus Pacharonus praesentaverat litteras commendatatias Ducis Castri in favorem communitatis, sed hiis non ostantibus Vicelegatus vult 14 vastatores, libras 600 panis, salmas 5 hordei, et quinque vini die quolibet, et sex boves aratorios cum tregiis a castra etc. Commissarius vero 300 salmas grani exspeditur pro 10 vastatoribus et 4 bobus rogando ne communitas de reliquo gravetur; quod nisi profuerit, mittatur ad Castro Orator, qui cum capitaneo Peregrino, mediante Stephano Columna impetret gratiam ab ipso Duce, et Legato. Cichus Berardini Tamburri subrogatur Janni eius fratri carnali defuncto. Filiis Jacobi Antonii Frictae conceditur nubere sororem extra districtum. Fratribus S. M.ae de Capodarcha dantur cementa pro fabrica conventus.

Die 6 confirmantur Provisores abundantiae Petrus Paulus Pervenantii, Vincentius Parrinus, Lucas Giliutius, Joannes Antonii Scattoni, Jo. Baptista Persanctis, Dionysius ser Antonii, Pierus Baccinus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam, Jo. Marinus ser Philippi, Georgius Antonius Sebastiani, (112v) Peregrinus Baccinus,  Taddeus Hieronymi, Dominicus Mathei, ser Bartholomeus Giliutius, Marinus Ciammogliea, Jo. Antonius Spachasasso, ApolloniusBaptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Jo. Andreas Paganelli, Baptista Laurentii, Cichus Descretionis, Hyppolitus Caesaris, Persanctes  Baptistae, Pierus Raynaldi.

Die 6 habetur buxulum vastatorum decriptum.

Die Mercurii 8 extat in civitate Vice Marescallus cum duobus equis ad expensas Communis cum ordine ut faciant executionem, nisi infra octo dies habent 300 salmas grani pro abundantia Romae. Mittitur cursor ad Ducem Castri pro commendantiis ad Summum Pontificem, ne graventur Firmani, attenta miseria civitatis, agitur de responso ad Episcopum Sorrentinum de offerendis pecuniis pro recuperatione Status, et de mittendo super his Oratore Duci de Castro; idemque agitur die 22, et die 24, quo Bartholomeus Massutius electus Orator commedatur Jacobo Branchadoro electo eius collegae. Carta 122 t.o ad 129.

Die 9 Februarii 1539 fit in civitate et portu descriptio grani, et de qualibet decina dantur duae salmae, excepta familiae provisione. Rogatur Commissarius recipere granum pro pretio currenti, ne Communitas gravetur.

Die 16 ser Caesar de Trevio donatur civilitate. Cives additi pro abundantia et materia grani sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Hieronymus Ufridutius, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Costantius Montanus.

Die 17 ex litteris Jo. Francisci Pacharoni Oratoris ad Commissarium volentem 300 salmas grani pro pretio flor. 3, fit mandatum eidem Oratori et Antonio Permathei consignandi et mensurandi etc.

Die mercurii 19 jubetur Bartholomeo Massutio, ut statim ac habuerit responsionem a Duce Castri de restitutione Status, et resolutionem, debeat Firmanis intimare, et quamvis non esset ad votum, non discedat ab Urbe sine voluntate Communis.

Die Jovis 20 Priores sunt Permatheus Nicolai Magistri Julii, Franciscus Leffectus, Lucas Hieronymi Matheucii, Antonius Ilionei, Vincentius Rictii Adae, Antonius Morphus. Regulatores Petrus Paulus Pervenantius Cast., Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis. Confal.rii Vincentius Gualteronus, ser Marianus Sanctis, Jacobus Bertachinus, Antonius Grana, D. Hieronymus Rosatus, ser Lucas Cordella. Consules Franciscus Sebastiani Cast., Falconus Joctus Pilae, ser Jacobus Vigoritus notarius. Bancherius Castelli non nominatur.

Die Sabbati 22 Antonius Permathei recepit a Commissaris (113) pretium integrum 300 salmas grani mensurandi sibi intra termina medii mensis Martii. Dicitur Bartholomeus Massutius pro suis negociis ab Urbe revocandus.

Die Dominico 23 Cichus Tamburrus Prior aegrotat. Litterae Bartholomei Massutii nuntiant Pontificem nullo modo reddere velle Castrum M.tis S. Petri de Alliis, et de reliquo velle solutionem talem, qualis a Communi Firmi fieri non poterit. Respondetur, ut declaretur a superioribus quomodo debeant solvi taxae, quod impositio vastatorum Anconae exigenda a Comitatu, et relicta, cum effectu exigatur, ut satisfiat creditoribus Communis; et habita responsione, sit in arbitrio Oratoris stare, vel redire, sed ante discessum supplicet Sanctitati Suae, ut dignetur dare modum aliquem in hac miserrima civitate vivendi cum quiete et aliqua satisfactione habitantium, ita ut appareat aliqua facies civitatis. Deputati sunt pro grano requirendo Jo. Marinus Casellus et Lucas Giliucius, Antonius Permathei, et Jacobus Angeli. Ser Bartholomeus Diliutius obtulit 300 salmas pro pretio flor. trium et bon. 30, accepto pretio per Commissarium soluto 900 flor., et habita de reliquo obligatione solvendo ad messem. Accipitur oblatio, cui fecit satis Jo. Franciscus Rosatus D. Manno Mannino de Florentia procuratori D. Sebastiani Martii commissarii, et refertur in margine ad diem 26 Maij.

Carta 129 t.o ad 155.

Die 2 martii 1539. Referente Jo. Francisco Pacharono Oratore, et monente Magistero Macilento Agrippa, mens Vicelegati est ponere Firmi Curiam Generalem Provinciae, et Magistero Macilento scribitur, ut alia die maneat Maceratae, et alloquatur Vicelegatum de modo tenendo pro consequenda praedicta Curia. Caesar Guarnerii, licet domum habeat solummodo Firmi, non habitat.

Die Dominico 9 Martii mittitur Romam ad Oratores pro Curia Generali Provinciae assequenda. Caesar Guarnerii dicitur Caesar Pompee. Vincentius Stabilis est depositarius. Fit a quolibet assignatio capitalium ex aeris sui, sed non allibratur domus propriae habitationis.

Die 10 electi ad ordinandam impositionem medii pro centenario fuerunt Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Persimon ser Pieri,  et ser Jo. Baptista Florellus ex civibus, de consiliariis vero Antonius Permathei, Jacobus Angeli, Apollonius Baptistae, et Jo. Andreas Paganelli.

Die 17 absente ser Bartholomeo Cordella procancellario, ser Lucas Cordella eius pater supplet in adunantia, qua sancitur scribere R.do D. Lucae Branchadoro, ut pro Firmanis gratias agat (113v) Duci Castri de protectione suscepta, et narret communitatem dolere nimis non posse plus offerre pro reintegratione Status, cum sit ad praesens reducta in maxima paupertate et miseria, et interim intuatur num possit aliquid haberi, et sciri quo tendat mens Pontificis circa res Firmanas.

Die 23 Franciscus Guerrerius est creditor Communis in flor. 2074; scribente Card.li Camerario, qui jubet satisfieri sub poena excommunicationis et interdicti, D. Hieronymus Bassus de Firmo commendatur pro Cinguli praetura. Magister Ansovinus Amoractus est electus praeceptor Anconae. Reducuntur salaria, et  nunctiari jubetur Pontifici, communitatem non posse retinere Magisterum scholarum  Cancellarium, neque residentiam Magistratus. Sancitur cum D. Luca Branchadori et D. Caesare da Raynaldis mittere Jo. Franciscum Pacharonum ad Pontificem et legatum pro habenda Curia Generali. Die penult. agitur de impositionis capitulis. De carnium provisione etc.

Carta 156 ad 172.

Die 21 Aprilis 1539 Priores sunt Pollidorus Cauctius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus ser Philippi, ser Lucas Cordella. Confal.rii ser Jacobus Pierius, Franciscus Leffectus, ser Theodorus Persanctis, Gaspar Evangelistae, Stephanus Azolinus, Berardinus Georgius. Consules Lucas Hieronymi S. M., Franciscus Laurus Flor., ser Bartholomeus Giliucius notarius. Bancherius Pilae Jo. Paulus Polidorus. Praesides macelli Cichus Taborrus, Nicolaus Dolcebene, Lucas Giliuctius, Ciriacus Ballucius, Baptista Jo. Adae, Tiberius Cauctius, Baptista Laurentii, Lucas Antonius Philippi pro mense Maij: Junii vero Jo. Marinus ser Cipriani, Franciscus Valgarinus, Bertholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Prosperus Galassius, ser Jacobus Palmerius, Dominicus Mactei, Constantius ser Petri.

Die 11 Maij Card.lis de Carpo legitur proxime venturus in Provinciam Legatus. Antonius Morphus dicitur affinis ser Bartholomei Cordellae cancellarii.

Die 28 Bartholomeus Massutius Orator ab Urbe retulit, SS.mum Dominum dedisse sibi benedictionem et promisisse in suo adventu in Provinciam restitutionem Status: D. Antonium Franciscum Alambardum de Trevio gessisse pro Firmanis apud Pontificem, et bonam habere dispositionem erga civitatem. D. Bernardinum Ruffum olim Firmi Gubernatorem et nunc auditorem Legati solvendum esse stipendio suo. D. Salvator Pacinus de Colle Gubernator Firmanus laudatur, et discessurus donatura militia et civilitate. D. Jo. Baptista (114) de Mareschalchis de Meldula est novus Baroncellus Firmanorum.

Die 1 Junii Mag.cus D. Vespasianus Petrellus de Trevio est novus Gubernator Firmanus. Mittuntur Oratores Maceratam ad legatum ad faciendum cum deputatis calculum Status de impositione medii ducati, et  habetur Bulla Pontificis de augmento pretii salis ad rationem 3 quatrenorum pro qualibet libra. Gravatur communitas de solutione equitum pro stativis. Ser Jo. Baptista Florellus deputatur Orator cum D. Gentile Billacqua, qui dicitur esse Maceratae.

Die 6 Junii Jo. Franciscus Rosatus destinatur Orator ad Concilium Provinciae et ad Legatum, ut promittat ratam suam de augmento salis, pro qualitate civitatis. Ser Trojanum Riccium cancellarius dicit compatrem suum fidissimum. Carta 173 ad 185.

Die … Junij 1539. Interseruntur quaedam paginae catalogi pertinentis ad sec. XV, nam nomina civium ibi conscriptorum leguntur ex eis, qui vivebant anno 1447. Cives autem sunt ser Cleriacus (leg. Clericus) ser Joannis, ser Joannes ser Colectae, ser Bonus Joannes ser Bartholomei, ser Antonius ser Marini, ser Gentilis ser Marini, deletur ser Persanctes Ioannis de Campo Fellonum, ser Ulixes ser Simonis, Baptista Francisci de Aceto, Nicolaus ser Simonis, Franciscus D. Ludovici, Alexander Antonii Georgii, Franciscus Ludovici Vagnoctii, Gaspar Antonii Cisci, Antonius Jacobi Silvestri, Petrus Nicolai Forti, Jacobus Forti, ser Gentilis Antonii alias Macini (leg. Mancini), ser Joannes Leonardus ser Antonii, ser Gaspar ser Vannis, ser Pierus eius filius, ser Baldaxar Rogierii, ser Leonardus Blasini, ser Bartholomeus Perocti, Nicolaus Joannuctii, Catharinus ser Dominici, ser Simon Jacobi, Andreas de Calvutiis, Simon ser Joannis Baccilis, Ser jacobus Vagnoctii Migiluctii, Gaspar Antonii Adae, ser Pierus Nicolai Sorichae, deletur ser Jacobus Nicolai Targae, Nicolaus Antonutii, deletur ser Joannes Bartolomei de Gructis, ser Jacobus et ser Franciscus Bartholomei (in margine recentiori charactere scriptum est 1350, sed nomina civium spectant ad aevum minus antiquum anno 1350, nam plerique vixerunt anno 1480) ser Piermatheus Gasparis Azolini, ser Baldaxar Lucentini Mathei Smannati, Simon Magri Francisci, Anselmus Joannutii, Joannes Petri de Calvutiis, ser Laurentius ser Colae, ser Barnabeus ser Colae, ser Dominicus ser Francisci de Serviliano, D. Paulus de Angelinis, Antonius Nicolai Cripstofari, ser Lippus (114v) Gentilini, ser Blasius Gentilini, Perus Marinus Petri Stephani, Marcillinus D. Nicolai, Gabriel Lippactii, Mattheuctius Colae, ser Angelus Nicolae de Petritulo, D. Joannes Novellus, ser Marinus ser Andreae, ser Lanciloctus ser Francisci Fortunati, Pernicola Nicolai, Evangelista Vagnoctii Corraductii, Nicolaus Sabioni, D. Andreas, et D. Marius suus frater, D. Antonius de Pedibus, Andreas Nicolai Biselli, deletur Petrus Stephani, D. Johanne Antonius Joannis Campilecii, ser Simon Pauli, Antonius Franciscus Joannis Matheuctii, Perthomas Ludovici de ……..  Postea legitur = iuxta …dicitur  D. Angeli, suffragiis exceptum  faventibus 22, contrariis 11. (forsan et cathalogus conscriptorum in Franciscum Sfortiam qui eum Firmi eicerant: character ad illam pertinet aetatem). Reditur ad mense Junij 1539, et D. Nicolao Pacharono consulente, non mittuntur Oratores ad turbandam mentem Pontificis in caussa salis, sed Maceratam ad supplicandum, ut exgravetur communitas tot impositionibus. Camillus Ciminus producit listam civium impositionibus gravatorum, quorum bona tenentur a Camera Apostolica. Fit capella Conceptionis a Fratribus S. Francisci super portam civitatis.

Die Veneris 20 Junij Priores sunt Jo.Baptista Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensiss S. B. Dominicus Lucae Camp.i. Confal.rii Jo. Marinus ser Cipriani, D. Pompejus Azolinus, Dionysius ser Antonii, Colangelus Ilionei, Bonifatius Riccius, Hieronymus Morronus. Consules Stephanus Azolinus S. B., Jo. Paulus Montanus  Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. Martini Pierus ser Thomae. Praesides macelli pro mense Julii, Jacobus Francisci, Hieronymus Patriarcha, Baronus Eltocomando, Ludovicus Francisci, Jo. Ludovicus Emilii, Cichus Pupi, Dominicus Cruciani, Nicolaus Antonii Cavalerii Augusti, Pierus Baccininus, Baptista alias Cioctus (Adam), Gilbertus Guerrerius, Antonius Ludovici, Iacobus Ceteronus, Permartinus Petripauli, Marconus Mag.tri Innocentii, Jo. Antonius Antognicti.

Die Dominico 29 rogatur D. Mannus ut concedatur franchitiam pecudum communitati Portus pro macello datam a Communi Firmi. Carta 187 ad 196.

Die 20 Julii 1539 Jo. Baptista Morronus Orator ad Legatum cum ser Jo. Baptista (115) Florello retulit pro impositione medii ducati extimanda esse bona immobilia aequa lance inter civitatem et Comitatum, et solvendos de 700 flor. 100 a civitate, quae si debitrix  restet, solvat expensas extimationis, si secus, solvat easdem Comitatus. Item ser Franciscum Capotostum exactorem impositionis vastatorum Anconae debere rendere computum Communi Firmi de sua administratione: cives habentes possessionem in Comitatu conducere posse granum suum ad civitatem. D. Bernardus Machiavellus est commissarius Pontificius pro medio ducato. D. Jo. Baptistae Pontano olim Gubernatori Firmano scribitur.

Die Dominico 27 ser Bartholomeus cancellarius reddit Orator Legati. Communitas Fabriani petit a Firmanis commendari suos carceratos Legato.

Die 30 venit commissarius extimator bonorum immobilium. Carta 197 ad 202.

Die 1 Augusti 1539. Turcus Manentis et Vincentius Massutius se obligaverant pro 100 flor. solvendis D. Bernardo Machiavello. Assistentes commissariis extimatoribus Sebastianus Savinus, Antonius Morphus, et Antonius Grana.

Die 2 deputati cives pro impositione Octavianus Azolinus, D. Pompejus Azolinus, Bartholomeus Azolinus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha. Populares Piermartinus Petri Pauli cum Jacobo Angeli, Constantius ser Pieri cum Nicolao Antonii, Polonius Baptistae cum Dominico Merloni, Antonius Permathei cum Baptista Adami, Cichus Discretionis cum Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius cum Hyppolito Caesaris.

Die 3 dicitur Oratoribus Comitatus, ut congreget Concilium Generale omnium castrorum, ut moris erat omnium castrorum, ante separationem, quando communitas transmittebat quator cives pro implendis amicabiliter negociis etc. Interim extimantur bona stabilia civitatis.

Die 9 extimatores frugum sunt Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus.

Die Sabati 16 habentur litterae D. Caesaris de Raynaldis de compositione pro restauratione Status Firmani.

Die 17 fit mandatum in D. Pompejum Azolinum de promettendo curam Pontifice non ultra summam 15000 scut. pro reintegratione Status cum privilegiis, introitibus, et Castro Alliorum etc.

Die Mercurii 20 Priores sunt Baptista Nicolai Crysostomi, Baptista Cichi Billini, Brtholomeus Massutius, Baptista Permarini Adae, D. Vincentius Guerrerius, Dominicus Lucae. Confal.rii Pernicola Antonii,  ser Persimon ser Pieri, Lucas Hieronymi, Franciscus  (115v) Laurus, Dionysius Paparoctius, Gilibertus Guerrerius . Consules D. Gentilis Billacqua, Jo. Paulus Polidorus, et notarius ser Dorias Marini. Bancherius Flor.  Baptista Permarini Adae. Praesides macelli pro mense Septembris Baptista Nicolai Chrysostomi, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Jacobus Mancinus, Baptista Pacharonus, Persanctes Baptistae, Hippolitus Caesaris, Joannes Spinelli, Thomas Migni. Octobris, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Peregrinus Baccinus, Constantius Montanus, Stephanus Arcioni, Pierus Raynaldi, Felix Antonii, Dominicus Merloni.

Die 22 scribentibus D. Persancte Carpino, et D. Caesare de Raynaldis, e D. Fiscale,

Pontifex infra mensem aderit in Provincia, et infra octo dies discedet ab Urbe. Consulitur Card. lis de Carpo Legatus,  et expectatur adventus Sanctitatis Suae Perusium.

Die 23 Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus extimarunt salmam grani in flor. 6, hordei flor. 3 bon.20, speltae flor. 1 bon. 32 ad gabellam communem.

Die Dominico ult.o Augusti agitur de debitis Franciscus Saracini (se)nex dispensatur a Concilio. D. Antonius Vechinus commorans in civitate Anconae est commissarius Pontificius super augmento salis. Baronus Altocomando legitur filius Berardini.

Carta 202 t.0 ad 222.

Die 2 Septembris cives et consiliarii electi pro abundantia  sunt Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jo. Jacobus Mancinus, Felix Pacharonus, D. Franciscus Clarellus, Lucas Hieronymi, Jo. Antonius Adam, Permatheus Rachamatorus, D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Permarinus Petripauli, Jacobus Angeli, Constantius ser Pieri, Nicolaus Antonii, Polonius Baptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Baptista Adam, Cichus Discretionis, Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius, Hyppolitus Caesaris.

Die Venerii 12 sancitur mittere Oratores de regimine et de populo Camerinum ad pedes Pontificis rogaturos reintegrationem Status Firmani.

Die 19 agitur de munere faciendo Pontifici.

Die 25 Oratoribus Macerata scribentibus respondetur ut curent audientiam a Sua Sanctitate.

Die 29 Octavianus Azolinus unus ex Oratoribus rediit, et petit an revocandus sit unus ex Oratoribus. Respondetur, ut omnes sequantur Summum Pontificem.

Die 2 Octobris redierunt D. Hieronymus Rosatus, et D. Pompejus Azolinus Oratores,  qui referunt audientiam habitam a Pontifice, et mittandum esse Oratorem pro re

conficienda Camerinum ad SS.mum D.num. Deinde leguntur (116) nomina civium, qui 2 Martii statuti fuerant pro executione pecuniae Maceratam mittendae qui sunt Franciscus Leffectus, Lucachius, Antonius Ilioneus, Vincentius Ricii, Antonius Morphus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis, D. Petrus Simon Patras, ser Trojanus Riccius, Bartholomeus Massucius, Dionysius ser Antonii, Ludovicus Vincus, Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Marianus Pernensis, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha, Permatheus Raccamatorus, ser Marianus Carpinus, Antonius Matheutius, Pieretius Jo. Ludovici, Felix Pacharonus, Perdominicus Polisena, Franciscus Calabriae, Vincentius Ursini, Evangelista Gasparis, Falconus Joctus, Perotius ser Thomae, Ciottus Adam, Stephanus Azolinus, Dominicus Lucae, Lucas Giliutius, ser Theodorus Coluctius, Franciscus Eliseus, Berardinus Gagius, Philippus Manfronis, Bonifacius Riccius, Baptista Caprinus, Pernicola Fassica, Baptista Pacharonus, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Franciscus Pacharonus, Baptista Laurentii. Inter solutores vastatorum leguntur Vincentius Adam, Jo. Andreas Cialochonus, Jacobus Angeli, Jacobus Aurifex, Vincentius Foleciani, Julius Colae Pasqualicti, Cichus Bizarrus Cisci, Hieronymus Caroli, ……….. Gentilis Spetioli, ……… ser Stephani, ……….. Compagnutii, Thomas Pieri Caesaris, Constantius Aurifex, Thomas Mag.ri Joannis, Jo, Jacobus Pacinus, Baptista Ciottus, et Baptista Adami, Theseus Nicolai, Stephanus Arcioni, Hieronymus Joannis Georgii, Cichus Andreae Mitis, Permatheus Nicolai, et alii qui alias nominati sunt.

Die Mercurii 10 Septembris venit Firmum D. Antonius Franciscus Rambardus de Trevio missus a Pontifice, qui hodie, vel cras, est Roma discessurus, et monet Firmanos esse eiusdem bonae mentis de restituendo Statu, et civitas disponatur in eius adventu ad petitionem et ad oblationem de solvenda parte compositionis in pecunia numerata.

Die Jovis 11 Septembris D. Antonio Francisco de Trevio offeruntur pro Pontifice ad compositionem faciendam duc. 4000 infra terminum duorum mensium, vel 40 dierum post possessionem reintegrationis. Baptista Cichi Bellini Prior dicitur Baptista Francisci.

Carta 222 t.o ad 236.

Die 5 Octobris 1539 Federicus Vincus, et ser Trojanus Riccius obtulerant capitula pro abundantia civitatis. Sancitur ut quilibet civis, excepto grano ad usum familiae, teneatur dare salmas duas grani pro qualibet decina, unam pretio currenti, aliam pretio carnis priori.

Die 20 Mag.ci D.ni Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici. Regulatores (116v) Baptista Nicolai Chrysostomi, Hieronymus Assaltus, Jo. Marinus Bonvicinus, qui per errorem dicitur Camp.i, cum sit contratae S. M. Confal.rii Petrus Paulus Pervenantii, Perantonius Mancinus, Pierus ser Thomae, Jo. Jacobus Benincasa, D. Pergentilis Spetiolus, Joannes Tabor. Consules, Vincentius Adam S. M., Antonius Ilioneus Flor., ser Dorias Marini notarius. Bancherius ser Bartholomeus Persimon Marini.

Die 26 agitur de fidejussionibus pro abundantiae provisione deputati sunt Bartholomeus Massutius, D. Hieronymus Rosatus, Antonius Morphus, D. Franciscus Clarellus,  Octavianus Azolinus, Permatheus Raccamatorus,  Lucas Matheutius, Jo. Jacobus Mancinus, Jacobus Angeli, Antonius Permathei, Piermarinus Petripauli, Baptista Laurentii, Dominicus Merloni. Receptores grani sunt Peregrinus Baccinus, Jo Marinus Casellus, Jacobus Franciscus, et ser Jacobus Palmerius.

Die 23 Novembris fit amplum mandatum D. Pompejo Azolino Oratori Firmano ad Pontificem ad componendas res Status Firmani etc.  Ill.mo D. Sfortia de Cervara erat capitaneus equitum levis armaturae Pontificiae. D. Pompejus Azolinus intuitu Ill.i D. Octavii de Farnesio commedatur medicum phisicum Mag.cum Augustinum de Nursia, et communitas Ofidae Mag.cum Florium Vitalem de Monte S. Mariae in Lapide. Ser Trojanus Riccius Orator ad Legatum obtinuit solvere posse stativarum denarios, pro ratae divisione mense quolibet. Promittitur recognitio Duci Castri et aliis negociantibus rem Firmanorum apud Pontificem.

Die …… D. Pompejus Azolinus Orator Romae erat. Camillus Ciminus depositarius et exactor reddit computum. Communitas causam habet cum Hieronymo Ancileo. Profidetur satisfaciendo D. Berardino Ruffo. Carta 238 ad 247.

Die 2 Decembris 1539. Bancherius quidam Romae poenitentia ductus vult reddere Communi Firmi ducatos aurei 723 scut. 7 acceptos pro usuris et expensis indebite exactis sub annis 149.., 1499 et 1502.

Die Mercurii 3 sacerdos Ordinis Heremitarum S. Dominici obtulit praedictam restitutionem faciendam a duobus bonis viris Florentinis, qui volunt fieri debitores petita dilatione solutionis. Deputantur ad agendum cum praedicto sacerdote D. Hieronymus Rosatus, Baronus Eltuocomando, Ludovicus Vincus simul cum Gubernatore. D. Mannus nuntiat se in praeceptis habere de vendendo sale cum augmento trium quatrenorum. Jo. Franciscus Pacharonus est germanus Jo. Nicolai.

Die 14 ex praecepto Legato panis de grano communis non venditur nisi pauperibus.

Die 20 Mag.ci Priores sunt (117) Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Marinus, Vincentius Tortus, Hieronymus Ufriductius, Antonius Vechius, Jo. Paulus Montanus. Confal.rii, ser Nicolaus Sabinus, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Bernardinus Evangelistae, Contes Acetus, Alexander Morronus. Consules, Marinus Cordella S. B., Jacobus Guerrerius Camp.i, ser Perius Marini notarius. Bancherius Campiletii Nicolaus Dolcemele.  Pro Vincentio Torto vacante ex appicciolatis adducitur Gentilis de Nobilibus.

Die 22 redierat D. Pompejus Azolinus Orator ad Pontificem et ad Ducem Castri, et habentur litterae D. Antonii Francisci Alambardi de Trevio. Consanguinei D. Jacobi in Gabia commendant eum Communi Firmi.

Die 25 remittitur in Urbem D. Pompejus cum Antonio Permathei, suffragatis etiam Persancte Baptistae, Baptista Adami, et ser Jacobo Palmerio.

Die 26 Vicus de Monturano mutuaverat pecuniam D. Pompejo, et Matheus Marci oleum dederat Communi. D. Tiberius Corradus de Petritulo tulerat Romam litteras et mandatum pro Oratore. Ser Bartholomeus coadiutor  erat electus ad officium Montis Pietatis Fabriani. Mag.ter Macilentus dicitur bone memoriae a Mag.stro Grifone Macilenti filio.  Carta 248 ad 258.

Die Martis penult. Decembris 1539. Relictae sunt 4 paginae non scriptae. Character scribae diversus est, non legitur tamen  nomen novi notarii. Oratores castri Lauri condolent, quia nonnulli Oratores Statum dixerant Summo Pontifici nolle castra olim Comitatus Firmani redire sub gubernio Firmanorum, et negat communitas Lauri se id commisisse Oratoribus, asseritque se redire libenter et paratam esse ad destinandos Oratores ad SS.mum etc.

Die Veneris 2 Januarii 1540. Idem ut supra exponunt Oratores Serviliani, et Oratores ituri ad SS.mum D.mum pro reditu sub gubernio Firmi sunt ser Baptista ser Cipriani, et ser Baptista de Discretis. Eodem die Orator Fancavillae idem assert pro sua communitate.

Die Sabati 3 idem exponuntur ser Paulus Ronalducius de Petritulo potestas Turris Palmarum et Vincentius Moriconus Oratores Turris Palmarum.

Die Dominico 4 ser Julius de lo Abate, et Joannes Jacobi Natalis Oratores Campi Fullonum eodem exposuerunt. Item ser Melchior Berardini et Caesar Jacobi Oratores Monturani.

Die Martii 6 id ipsum asseruit ser Gervasius Loritus Orator Massignani.

Die 18 confirmantur capitula abundantiae Federici Vinci et ser Trojani cum moderationibus (117v) Camilli Cimini. Providetur de pecuniis D. Pompejo Azolino Oratori in medici concurrentes pro primo et secundo sunt Mag.ter Gismundus de  Pergula, Mag.ter Andreas de Ripa Transone, Mag.ter Modestinus de S. Elpidio ad Mare, Mag.ter Nicolaus Flaccus. Ser Jacobus depositarius solvit Maceratae D. Berardino Ruffo.

Carta 263 ad 270.

Die Dominico 15 Februarii 1540. Oratores D. Pompejus et Antonius, qui alibi dicitur Permathei filius, hic vero Vigoritus, redierant ab Urbe. Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato. Gubernator Status monet Firmanos praeceptum haberi a Vicelegato, ne cives recipiantur in castris. Magister Isolarius de Amandula medicus Fabriani, Mag.ter Gismundus de Pergula, Mag.ter Nicolaus de La Fossa concurrunt pro officio medici sed obtinuerunt Magister Augustinus de Nursia, et Mag.ter Augustinus de Monte Gallorum aequalia suffragia. Mag.ter Nicolaus Flaccus medicus habet 10 flor. mensiles. Ser Polonius ser Luciani de Petritulo, et ser Venturoctius Solimanus de Monte Falconum solverant pro Communi Firmi flor. 70 pro residuo medii ducati commissariis Antonio Morpho, Antonio Granae, Bastiano Savino. Sancitur non amplius curare Status restitutionem, quia pecuniae desunt, et ipsa penuria pecuniarum operabitur talem effectum.

Die 20 Priores sunt Franciscus Valgarinus, D. Pompejus Azolinus, Pierus ser Thomae, Magister Julius Latinus, Fabritius Berterami, Constantinus Montanus. Confal.rii Polidorus Cautius, Felix Pacharonus, Troylus Pacharonus, Baptista Permarini Adae, Hieronymus Emilianus, Caesar de Nobilibus. Consules Joannes  Mag.stri Marii Cast., Andreas ser Salvicti Pilae, ser Torius Marini notarius. Regulatores, Antonius Grana Flor. D. Dominicus Rictius S. B., Felix Guerrerius Camp.i. Bancherius deest, finito iam bussulo. Pro Fabritio Berterami vacante extractus est appicciolatus D. Jo. Franciscus Piconus.

Die Mercurii 25 venit ab Urbe Maceratam D. Legatus, et ordinatur Orator de eumdem congratulando de reditu et lamentando de prohibitione conversationis civium per comitatum. Magister Hilarius fuerat electus, et noluit acceptare, Magister Augustinus de Nursia confirmatur. Ser Antonius Latinus obtinet locum Magistri Julii sui patris, Jo. Franciscus Piconus de S. Angelo locum Fabritii D. Caesar  frater carnalis Joannis Magistri Marii defuncti obtinet locum fratris. Locus Caesaris de Nobilibus defuncti non datur filio, quia impeditus erat, sed extrahitur ex bussolo (118) appicciulatorum, deest vero nomen. Caesar Felicis Guerrerii ponitur loco patris mortui, sed in Regularia eligitur Jacobus Guerrerius frater carnalis Felicis. Carta 270 t.o ad 280.

                                                                 Rubrica                                                            

Libri 70 Cons.a Cer.te 1540 -1547

Die 12 Decembris 1540 desunt reliqua pertinentia ad Cernitas et Consilia Firmana a die 25 Februarii 1540 ad diem usque 18 Februarii 1543: per integrum triennium Liber vero hic, quem compendio damus, divisus est in duas partes, quarum prima a die 12 Decembris 1540 ad diem usque 24 Februarii 1547. Pertinet ad Statum Ecclesiasticum castrorum quae Paulus III abstulerat Firmanis; altera vero ad Firmanos spectat a die 21 Augusti 1549 ad 24 usque Aprilis 1561, quae pars inserenda erat Libro 86, vel sequentibus. Pagina prima rogata est ab Apollonio Cataldo de Petritulo Canc.rio Status castrorum tempore primi officii Conservatorum Status, ser Joannes ser Antonii Martialis de Petritulo, ser Pauli ser Vannis de S. Angelo, ser Marini ser Joannis de Marano, ser Marii Carpini de Ortezano, ser Perjacobi Bentivenga de Morisco, et ser Petri Francisci de Monte Giberti sub Gobernatore Generali Status Mag.co D. Philippo Bonagratia de Piscia equite aurato comites que Palatino, qui coepisse dicitur officium semestre Kal. Septembris, D. Franciscus Cuzerinus legitur Orator totius provinciae ad Urbem, D. Laurentius Mari petit debita Status de gabellis. Concilium tenetur in sala Palatii Moliani. Pinguntur in omni terra Status insignia D. A. Card.lis de Farnesio per Mag.trum Hieronymum Faventinum. Rev.us D. Caesar de Nobilibus de Monte Octono legitur consultor, notarius vero Concilii est Jo. Dominicus Fortunatus de Fallerono. Carta 123.

Die 21 Februarii 1541 Concilium cogitur in Monte Ottonum in aedibus residentiae Gubernatoris Generalis, qui propter aegritudine iturus est ad balnea, et sindicatores eius sunt D. Baptista Mancinus de Rapagnano et ser Tiburtius Jacobi de Aquaviva. Consultor est ser Paulus Montanus de Monte Ottono. D. Michael Angelus Thomassinus cum litteris Card.lis de (118v) Farnesio iubet fieri depositariam Status. Conservatores futuri sunt ser Paulus Montanus de M. Octono, ser Baptista ser Marinangeli de Serviliano, Mag.ter Jo. Gualterius de Gualdo, Octavianus Evangelistae de Turri S. Patritii, Nicolaus Soselle de Petriolo, ser  Jacobus Saxinus de Smerillo. Cancellarius est Gentilhominus Castallius de Castignano asculanae diocesis. Carta 4, 5, 6, 7.

Die 6 Martii 1542 aegrotante in lecto eodem Gubernatore, et adsistente D.Matheo Gazio legum doctore de Castigliono Aretino auditore fit Consilium Status in Monte Octono. Fautores Status castrorum sunt Mag.cus Petrus Antonius, et R.dus D. Vincentius de Monte Politiano, D. Franciscus Bonagratia procurator in Urbe. Plurimae paginae relinquuntur non scriptae.

Die 19 Aprilis sub Mag.co D. Berardino Ruffo de Furcia Gubernator in Monte Octono habetur Concilium. Agitur  lis contra communitatem Montis Fortini ut solvat omnia  pedagia. Vel reconoscat Statum, contra Montem S. Mariae in Georgio. Pompeus dicitur Cancellarius.

Die ….. D. Flamminius Ruffus legitur auditor Gubernatoris.

Die ….. Junii dicitur olim Mag.cus Maffeus de commissione Card.lis Farnesii tunc protectoris Status licentias de se D. Nicolam Spetiolum tunc Oratorem Status. Conservastores futuri sunt ser Julius Colai de Petritulo, ser Nicolaus Angeli de Fallerono, ser Ciccus Marculini de Marano, ser Vincentius Moriconus de Turri S. Patritii, ser Marcus

Joannis de Francavilla, ser Marinus Georgii de Collina.

Die …. Ser Franciscus Fabrictus est depositarius Status. Rev.dus D. Con……….. dicitur vicarius Episcopatus, qui monetur de residentia, iuxta tenorem Brevis Pontificii intra Statum. Assistentes in negociis D. Gubernatori sunt D. Camillus Milanus de Lauro, D. Caesar Moriconus de Turri S. Patritii, D. Nicola Spetiolus de S. Angelo, D. Baptista Mancinus de Rapagnano. Carta 7 ad 31.

Die 21 Augusti 1541 agitur de debitis Status, et de querelis factis contra Card.lem de Carpo et contra Gubernatorem.

Die 25 Septembris Card.lis Carpo protector Status fuerat apud Summum Pontificem accusatus ab eisdem Status Oratoribus. Repetuntur a Card.li praedicto pro eodem pretio vectigalia vendita ser Berardino Salemonio pro notariis Status. R.dus D. Michael Angelus Thomassinus est depositarius dativae ordinariae.

Die 22 Decembris D. Nicolaus de Monaldensibus de Urbe Veteri est Gubernator Status,

(119) ser Paulus Montanus rediit Orator a Summo Pontifice, et multa obtinuit. Debita Status sunt flor. 600 et ultra. Ser Ventura Solimanus de Monte Falconum nomine Sindicorum Communis Firmi petit scomputum suae obligationis. Tollitur frequentia Concilii adunandi. Advocatus et Cancellarius Status, relicto depositario. Carta 32 ad 37.

Die 19 Septembris 1536 Marinus Ruffus de Collina causarum civilium Status Ecclesiastici in Piceno fecit propositionis Mag.cus Episcopus et Comes D. Caesar Rannuccius Patricius Romanus est Gubernator Status et Mag.cus D. Antonius Franciscus Puzolus auditor Paulus III dicitur esse Perusii.

Die 16 Januarii 1547 idem Marinus Ruffus proposit sub eodem D. Caesare Gubernatore

Card.li Sancti Angeli est Legatus in Provincia. D. Paulus Constantinus Romae debet

expedire Breve salariariorum. Laudatur ser D. Christophorus de Soriano, Baroncellus de

bene gesto officio. Gubernator iturus est Romam.

Die 24 Februarii 1547 eodem Marino Ruffo proponente, D. Paulus Constantinus dicitur de S. Andrea, et fuit Romae Orator. Carta 38 ad 43.

Die 21 Augusti 1559 in sala Aquilae cogitur adunantia Firmanorum pro pace, et justitia manutedenda in civitate et Statu Firmi sub Mag.co Druso Forlano Gubernatore eiusdem civitatis et Status. Cives adunantiae sunt D. Raphael Pernensis, D. Franciscus Mancinus, D. Paulus Constantinus, D. Jacobus Fratadocchius, D. Felix Aurelius, D. Petrus Simon Thibaldus, Joannes Antonii Scattoni, Cicchus Tabor, Lucianus Carpinus, Troylus Cordellae, Tullius Martellus, Fatius de Fatiis, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Guidus Vincus, Aurelius Pacharonus, Silvester Petri Pauli, ser Hieronymus Victorius, ser Melchior ser Jo. Thidei, ser Pompilius Partinus,  Anton Vincentius Sabinus, Hieronymus Anetinus, D. Gentilis de Nobilibus, D. Caesar Lisius, Baronus Iltuocomando, Antonius Stephani Vecchii, Hieronymus Falconus, Constantius ser Stephani, Magister Laurentius Albinus, Hippolitus Riscottonus. Agitur de abjiciendis inimicitiis a memoria, tollendisque rixis et questionibus, ne fiant conventicuale. Petitur a Sacro Collegio favor etc. Ponuntur custodiae in Turri. Vicariis castrorum jubetur invigilare etc. Mittitur (119v) nuncius cum litteris Oratori Firmano Romae existenti, ut Statum juret obedientiam et fidelitatem Card.libus cum petitione castri Alliorum, praecipue  in necessitatibus sedis vacantis etc.

Die 22 iisdem praesentibus D. Acchille, Thoma Liverveti, Ciccho Eliseo, Antheo Magistrelli, D. …….bris Fratadocchius legitur Fradeutius, D. Caesar Lisius, dicitur Ilius. Reparuntur moenia civitatis, claudantur portae S. Catherinae, S. Juliani, et Crucifissi, apertis tantum S. Francisci, et S. Marci. Inimicati, et illi inter quos patratum est homicidium mittuntur extra civitatem, rogaturque Etc.mum  Aprutii vicerex, ne permittat banditos existentes in sua jurisditione accedere ad partes nostras, nequid mali perpetrentur.

Die 23 D. Acchilles dicitur Giuluctius Hieronymus Anetinus dicitur Aretinus: cives electi ad suadendum interessatos in inimicitiis ut sponte recedant a civitate, sunt D. Petrus Simon Thibaldi, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Baronus Iltuocomando, Antonius Vincentius Sabinus, Guidus Vincus. Interessati vero in inimicitiis sunt Jo. Paulus et fratres de Nobilibus, Cap.s Octavius et fratres de Adammis, D. Julius Rictius et filii, Theseus Morronus, fratesque carnales et nepotes, Vincentius Paccharonus, Cap.s Vecchius de Vecchis, D. Jo. Baptista Flaccus, Diomedes Paccharonus, Rogerius Nicolai. Propter obitum Pontificis transfertur in dictum Gubernatorem facultas et auctoritas cum robore firmitatis agendi per communitatem Firmi.

Die 25 habetur in adunantia Cicchus Bertacchinus. Mittuntur extra civitatem propter timorem inimicitiae Theodorus de Adammis et fratres, Alexander de Getinellis et fratres, Sebastianus Paccharonus et sores eorum ut sponte recedant, sunt D. Petrus Simon Thibaldus, Sebastianus Sabinus, Baronus, D. Gentilis de Nobilibus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Vincentius Sabinus.

Die 26 Rogerius Nicolai dicitur Rogerius Monnus.

Die 29 in adunantia habetur etiam Jacobus Persanctis Sabini, et Hippolitus Caesaris. Carta 1 ad 11.

Die 1 Septembris 1559 Hieronymus Aretinus dicitur Ariatinus, et die 10 Aretinus; Anton Vincentius Sabinus legitur Adon Vincentius. Fiunt vigilae de nocte in Palatio D. gubernaroris. Sebastianus Sabinus dicitur D. Bastienus. Capitanei contratarum electi sunt pro custodia civitatis D. Gentilis de Nobilibus, Giottus de Giottis, Bastianus Sabinus, Ciottus (120) Adam, Aurelius Pacharonus, Lucas Guerrerius.

Die 11 petente Gubernatore vocantur milites de Statu Firmano pro quiete civitatis.

Die 16 imponitur stipendium  militum. D.Eusebius Severinus legitur creditor Communis, de cuius impositione solvitur tertia pars stipendii pro civitate, duo tertia solvuntur a Statu Firmano.

Die 27 Vincentius Azolinus habetur Regulator.

Die 6 Octobris cum Hieronymo Arietino legitur in adunantia Hieronymus Caroli dicitur accidisse quoddam mali, et providetur custodiae civitatis, ac fidejussionibus, et ne cives interessati existentes extra civitatem discedant a castris.

Die 29 Octobris inter cives adunantiae legitur Franciscus Confectus, Vincentius Adae, Antonius Pacharonus, Jo. Baptista Antonuctius. Dicitur creatio Pontificis tendere in longum.

Die 11 Decembris legitur cernita civium numero 60; et adunantia deputatorum numero 36. Inter alios leguntur Felix Thomae Pieri, Cicchus Discretionis,ser Hyppolitus Flammae, ser Cicchus Dominici, Jacobus Francisci Sabini, ser Antonius Ciminus, Julius Pacharonus, Horatius Pacharonus, cum aliis supranominatis. Carta 12 ad 18.

Die 1 Octobris 1559. Relictae sunt paginae non scriptae. Carta 19 ad 34, quae continere debebant Concilium de modo regendi Statum, de quo legitur ultimum consultum D. Andreangeli Francolini de mittendis commissariis ad loca suspecta, et potestatibus, qui faciant descriptionem buccarum et frumenti, et curent ne fiat extractio frumentorum.

Die 2 in adunantia civium habentur D. Pomponius Morphus, D. Andreangelus Francolinus, D. Hieronymus Chrisostomi, D. Franciscus Assaltus, Federicus Vincus, Troylus Cordella, Maximus Ber.i, ser Franciscus Carellus de Moliano, ser Tiburtius Cruciani de Aquaviva, ser Franciscus ser Dominici de Fallerono,  ser Federicus Massuctii de Serviliano, ser Thomas Massuctius de Serviliano,  Orator Petrituli, ser Hyppolitus Flamma, ser Servulus Icicchiae de Turri S. Patritii, omnes conciliarii.  Hi vigore decreti Concilii Generalis agunt de caritate frumenti hoc anno reparanda, pro pecuniis Oratoribus Romae dandis, et accipiendis de supravantiis librorum D. Eusebii Severini. Cum D. Julio Rictio eligitur Orator D. Felix Aurelius, suffragatis etiam D. Pomponio Morpho. (120v) D. Andreangelo Francolino, D. Achille Giliutio Orator de comitati ser Persanctes Factoribus de Lauro, suffragiis datis etiam ser Tiburtio Cruciani de Aquaviva.

Die d.a ser Thomas Massuctius dicitur de Collina, ser Franciscus Polidorus de Massignano, Jacobus de Veteribus cum civibus fecerunt commissiones D. Eusebio Severino de denariis communitatis  commissariis mittenti per Statum de abundantia curanda ac servanda.

Die 3 agitur de abundantia. Ill.mus Antonius Lentius recollegerat frumentum Episcopatus et obtulit negotiatores cum eo declarantur Vincentius Azolinus regulator, D. Pomponius Morphus, Aurelius  Pacharonus, D. Achille Giliutius, D. Tiburtius Vivianus, ser Hyppolitus Flamma.

Die 4 cum civibus adunatis jam nominatis alibi legitur ser Fabius Filetius de Moliano.

Habentur litterae Sacri Collegi ad Firmanos cum licentia agendi etc.

Die ……………….. dicitur R.mo Grillo, ut quamprimum mittat suum nipotem officium Capitanei.

Die 15 D. Eusebius Severinus erat depositarius Communis Firmi. Ser Hieronymus Fidelis petit officium in Provincia et Jo. Baptista Boncius petit extractionem grani de Petritulo. Carta ………………..

Die 5 Novembris 1559. Inter cives adunantiae leguntur ser Cicchus ser Dominici, Bartholomeus Massuctius. Gubernator Provinciae erat Rechaneti die 1 Novembris et scribit de extractione frumenti R.mi Episcopi Firmani. Item agens civitatis Bononiae produxit litteras Card.lis  Camerarii pro extractione 30 salmarum grani. D. Jo. Baptista Boncius est venturus Firmum ad extrahendum frumentum per mare. D. Hieronymus Bonvicinus Orator ………. Gubernatore Provinciae retulit …………., ut Firmun invitetur.  Actores pro negociis publicis cum R.mo. D.no sunt D. Pomponius Morphus, D. Paulus  Constantinus, D. Andreangelus Francolinus, D. Felix Aurelius, ser Hyppolitus Flamma, ser Cicchus ser Nicolae. Curatur ut discedat Capitaneus ………….et ne extrahatur frumentum.

Die 12 ser Cicchus ser Dominici legitur consultor de Fallerono nomine Status.

Carta 45 t.o ad 53.

Die 7 Martii 1560 in adunantia legitur D. Hieronymus Rosatus, Jo. Paulus Montanus, et licentiantur deputati Status pro minori dispendio. Negantur copiae (121) scripturarum D. Druso Forlano petenti,  quia prohibentur sine publica licentia. Deinde habetur die 13 Decembris 1559 cum nominibus civium pro defensione justitiae electorum, qui sunt Jo. Franciscus Fanellus, Silvester Petri Pauli, D. Felix Aurelius, Hieronymus Folianus, Tullius Martellus, Antheus Magistrellus, D. Franciscus Mancinus, Joctus de Joctis, Horatius  Baptistae Paccharoni, Hieronymus Arietinus, Fatius de Fatiis, D. Angelus Paganus, Baromus Eltocomando, Jo. Baptista Sabinus, Marius Marianus, D. Achilles Giliutius, Jacobus Persanctis Sabini, Pernicola Sabinus, Baptista Permarini Adae, Bastianus Racchamadorus, Jo. Franciscus Vulpactius, deletus est D. Paulus Costantinus, Antonius Stephani Vecchie, deletus est Maximinianus Berardini, D. Raphael Pernensis, Federicus Vincus, deleti sunt Jo. Baptista de Nobilibus, et Magister Laurentius Albinus; ser Hieronymus Victorius, D. Lisius Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, ser Melchior Jo. Thidei, Cicchus Eliseus, Hyppolitus Caesaris, Perjoannes Falconus, Julius Paccharonus, ser Cicchus Dominici, ser Hyppolitus Flamma. Hi juraverunt capitula in celebratione histac cum silentio etc. Leguntur interessati in inimicitiis discessuri a civitate Octavianus Matheutius et fratres, antonius matheutius et filii, Hieronymus Assaltus, filii et nepotes, excepto valerio vulnerato, et D. Dominicus Assaltus, quibus jubetur ne de domo discedant. Pren.tes Alexis Albanensis et filii, Andreoctius Jo. Grandi Albanensis, Christophorus Albanensis et filii et nepotes, Hieronymus Marcutius et fratres, Bartholomeus Massuctius et filii, Ludovicus Arietinus et fratres, Nicola et Octavianus Trippae ac nepotes, Joannes Bertacchinus et fratres. Qui supra deleti sunt, dicuntur renuntiasse officium, aliqui vero die 16 juraverunt.

Die 17 Joannes de Bernacchinis mittitur extra civitatem propter inimicitiam cum Antonino Dolcebene. Item Vincentius Giliberti Guerrerii, qui noctu cum fatiosis conversabatur. Similiter Horatius Colae Albanensis.

Die 18 Antonius Paccharonus regulator juravit.

Die 24 jubetur Octaviano Branchadoro, qui accessit Pontianum, fidejubere de nemine offendendo. Item Joanni (121v) Marino et Alfontio Marcutii, Nicolae et Octaviano Trippae, Jacobo Bernacchini datur fidejussio de nemine offendendo.

Die penultima juraverunt officium justitiae Alfontius Azolinus, Vagnoctius fatius Branchadorus Caesaris, Ramandinus de Ramandini, Magister Hercules Coptius. Agitur de inimicitiis Petrituli, de rixis inter famulum D. Vincentii Jocti et D. Evandrum Mancinum, inter Marinum Antonii Paccharoni et Jacobum generum Jannini, et alios.

Carta 53 ad 66.

Die 26 Aprilis 1560 cives abundantiae sunt D. Pomponius Morphus, D. Vincentius Joctus, D. Andreangelus Fracholinus, D. Achilles Gidiuctii, Hieronymus Chrysostomus, D. Caesar  Lisius, D. Theodorus Adam, Baptista Portus, Pejoannes Falconus, Aurelius Paccharonus, Blasius Formichinus, Jacobus Persanctis Sabinus, Tullius Martellus, Cicchus Franchinus, D. Franciscus Assaltus, Cicchus Pupi, Vincentius Billacqua, Federicus Vincus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Stephanus Vecchie, Dominicus Cicchi. Eodem die inter cives adunantiae habentur cum praedictis Vincentius Eufriductius, ser Cicchus Monaldus, ser Hyppolitus Flamma, ser Persanctes Factorius, ser Franciscus Carellus, ser Coluctius Bertinellus, ser Colvitius Ciminus. Salmae 200 grani accipitur pro abundantia ad rationem flor. novem. Provisores 1000 salmae grani sunt D. Franciscus Assaltus, D. Theodorus Adam, Jo. Baptista Portus. Depositarius Aurelius Paccharonus, D. Jo. Philippus Maranus dedit 200 salmas. Grasserii electi sunt D. Theodorus Adam, Vincentius Billacqua, Perjoannes Falconus, Jacobus Persanctis Sabini, Federicus Vincus. Grasserii praesentes, qui terminant hoc mense, Federicus Selenus et Tullius Martellus. Vincentius Baptistae de Porta Portus petitur a Firmanis, ut liberetur et gratietus Domino Locumtenente.

Die 28 Adam Caesaris est regulator. Jo. Baptista Portus dicitur Antonuctius. Habebitur litterae Card.lis Gaddis ad Benedictum Locumtenentem, et Card.lis de Mantua pro frumentis.

Die 20 Vincentius Effectus pro suis famulis, R.us Franciscus Grana canonicus pro D. Jacopo Martello rectore S. Salvatoris et (122) S. Leonis, degente in S. Justo, Octavianus Matheutius pro D. Bartholomeo suo fratre, Anconae degente, obtinent extractionem

frumenti.

Die 21 Jo. Franciscus Baptista est commissarius Card.liun Praefectorum, cives deputati agendum cum dicto commissario circa frumentum sunt D. Pomponius Morphus, D. Venantius Joctus, D. Hieronymus Crisosthomus, D. Achilles Gidiutius, ser Hyieronymus Victorius,  ser Hyppolitus Flamma, ser Coluctius Ciminus.

Die 24 Jo. Franciscus Papa commissarius venit.

Die 27 agitur contra fraudes grani.

Die 29 agitur de grano reperto in fraudem. Vagnoctius Fatius est commissarius Campi Follonis.

Die ultima D. Joctus de Joctis rediit Orator ab Urbe.

Die 4 Maij et sequentibus agitur de granis.

Die 12  distributores frumenti sunt D. Theodorus Adam, Aurelius Pacharonus, Jacobus Persanctis Sabini, ser Coluctius Bertinellus. Diebus sequentibus agitur de estrationibus, et quod frumenta non sufficiunt pro civitate et Statu, facta descriptione buccarum et grani.

Grassarii anni 1560 leguntur Aurelius Paccharonus, Silvester Petripauli, Jacobus Persanctis Sabini. Deputati pro abundantia Vincentius Billacqua, Tullius Martellus, D. Franciscus Assaltus, Fatius de Fatiis, Bartholomeus Massucius. D. Lacobus Fratadochius, Guidus Vincus, Antonius Stephanus Vechie, D. Julius Riccius, D. Pomponius Morphus, Perjoannes Mechi (alias Fallonus).

Die 7 Julii et 24 agitur de frumentis recollectis.

Die 3 et 28 Augusti de abundantia. D. Tullius Lamponus legitur civis.

Die 4 Octobris agititur de extractionibus.

Die 20 Novembris de abundantia.

Die 3 Decembris de salario grasseriorum.

Die 12 Februarii 1561 agitur de extractione frumentorum concedenda.

Die 24 Aprilis 1561 Baronus Eltocomando est regulator. Imponitur pistoribus bon.1 pro qualibet salma frumenti ad solvendum salarium Grasserioum.

Carta 64 ad 114.

Rubrica

Libri 71 Consilia Cernite ab anno 1543 usque 1544

(122v) Die 18 Februarii. Primus Rujus Libri Quaternus 10 pag. contatquarum primae novem sine scriptis relictae sunt, et ex ipso pergamenae operientis flexu, seu ruga patet Librum fuisse primum paginis, et quaternis multis locupletiorem, neque hunc.

olim quaternum. Desunt Consilia et Cernitae ab anno 1540 post 20 Februarii ad hunc usque diem. Gubernator Firmanus erat D. Franciscus Lucarinus de Trevio, eiusque auditor Mag.us D. Ludovicus de Petronibus de Trevio. Character est ser Bartholomei Cordellae olim coadiutoris Cancellariae. Gubernator Provinciae jubet non molestari cives, nec consiliarios ad solutionem librae, nisi de his quae possident in effectu: qui vero tantum non possident quantum in eorum approbatione et aggregatione requirebatur, sancitur cassata a regimine et a Concilio. Reaptatur fons Fallerae. Depositarius est Lucas Antonii Philippi. Deturpantes dictam fontem multanctur. Propter mortem D. Francisci Clarelli olim cancellarii ser Bartholomeus Cordella, qui ut procancellarius inservit,  eligitur cum honoribus et oneri bus etc. Mortuo Joanne Tabore regolatore, petit locum Cicchus Tabor frater carnalis. Antonius Calisti Pacharoni est Prior.

Die 21 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabili, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Stephanus Azolinus, Cichus Baccinus. Regulatores Joannes Mag.stri Marii Castelli, Hieronymus Formichinus Pilae, D. Sebastianus Martialis S. M. Mortuo Ciccho Baccino educitur appicciolatus loco eius ser Pompejus Dominici de Gruptis ad Mare.

Die 22 agitur de transitu Hispanorum deputantur pro custodia civitatis, Priore Priorum Pelegrino Baccino absente, D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis: qui ad defensionem civitatis deputaverunt cives ex contratis, Permatheum Nicolai, Jo. Jacobum Mancinum, Sebastianum Savinum, Antonium Granam, Antonium Hieronymi, Antonium Morphum.

Die 27 ex litteris Bartholomei Argolici commorantis in castro Aquavivae et Silvagiae Branchadorae in castro Marani legitur in transitu Hispanorum prope mare (123) venire Card.lis de Aquaviva, qui invitaturo a Firmanis in civitatem. Octavianus Lucae consuluit sumenda esse arma pro defensione civitatis. Quapropter civibus electis adduntur alii cives et consiliarii, et Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacopo Angeli, D. Pompejus Azolinus cum Constantio ser Pieri, Bartolomeus Massuctius cum Apollonio Baptistae, Caesar Adami cum Antonio Permathei, D. Hieronimus Rosatus cum Cicho Descreptionis, Peregrinus Baccinus cum ser Jacopo Palmerio.

Die ultima ser Persanctes de Nigris est depositarius Communis, Jo. Marinus Bonvicinus et ser Troyanus Riccius sunt deputati pro recipiendo Card.li de Aquaviva. Carta 1 ad 5.

Die 5 Martii. Mittuntur Oratores in castrum Portus ad invitandum Card.lem, et jubentur facere eum capacem de suspicione civitatis, quia in Statu eiusdem  Card.lis  recipiuntur exules Firmani.

Die 7  recepti sunt in Portu Card.lis Aquaviva et Dux Adriae.

Die 8 Marchio D. Sebastiano Martiali regolatore, D. Astor eius filius patri surogatur.

Die 20 de bussulo extimatorum olei, quo leguntur Permatheus Nicolai Magistri Julii, Alexander Pacharonus, Vincentius Persanctis, Dominicus Lucae, Caesar Adami, Aurelius Pacharonus, extracti sunt Vincentius et Dominicus.

Hi die 27 putarunt miliare olei spacciati 50 flor. Carta 6 ad 9.

Die 12 Aprilis 1543 sancitur expensas factas et faciendas ob retardationem solutionis impositionum taxandas esse in damnum non solventium. Solvitur subsidium triremium, Sindico electo ser Trojano Riccio. Fit novum catastum.

Die 15 accipiuntur pecuniae a Federico Vinco mittendae Maceratam pro subsidio triremium iuxta ratam declaratam a Card.li de Carpo.

Die 17 D. Astor Martialis, et Federicus Vincus mittuntur Oratores Anconam ad Card.lem Viseum Legatum.

Die 22 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Thomas Pacharonus, Franciscus Savinus, Antonius Grana, D. Pergentilis Spetiolus, Jo. Franciscus Eliseus. Non amplius nominantur Confal.rii, neque Consules,  neque Bancherii.

Die 29 Oratores (123v) retulerunt litteras Legati petentis mutuum scut. 337 pro defensione Anconae et maritimae orae etc.

Die ultima cives electi pro impositione sunt Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Marianus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierus Baccinus, Aurelius Pacharonus, Antonius Morphus. Conciliarii Jacobus Angeli, Dominicus Martini Raynerii, Polonius Baptistae, Antonius Permathei, Cicchus Descreptionis, Hyppolitus Caesaris. Operarii Cathedralis D. Perus Mancinus canonicus, D. Marianus Pernensis, et Antonius Grana. Carta 1 t.o ad 14.

Calendis Maji 1543. Fundacarii et ipothecarii primi gradus in impositione sunt ser Trojanus Riccius, Laurentius Bergomensi, Albertus et Jo. Pierus, Antonius Hieronymi, Morphus de Morphis, Vincentius Leffectus, Jacobus Rachamadorus, Augustinus Bergomensis, Baptista Caldararius, secundi gradus Jo. Andreas Bergomensis,

Piccionus Cat.s, Antonius Piccinus, Gaspar Rota, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Thomas de

Amandula , Antonius Panifex tertii gradus Cicchus Aromatarius, Tiberius  Cautius,

Sebastianus Piccionus, Nicola Ceteronus,  Fatius de Fatiis, Ludovicus Aromatarius, Ascanius Aromatarius, Pierantonius Panifex. Quarti gradus Cicchus Tabor, Hyppolitus Caesaris. Magister Nocentes, Magister  Julius Cintius, Thomas de Lanciano, Cichus Mathii, Berardinus de Balistis, Pieroctus Aromatarius, Joannictus Triculus.

Die 27 Jo. Baptista Savinus est Prior Priorum in loco Francisci Sabini. Ex litteris Gubernatoris Provinciae mittuntur Maceratam D. Astor Martialis, et ser Trojanus Riccius

Oratores pro divisione impositionis triremium Pontificiis inter Firmanos et Statum, idest ex 6000 impositis flor. 850 ex parte Firmi iuxta taxam anno preterito factam a Card.li  de Carpo. Satisfit haeredibus D. Francisci Clarelli. Capitibus Crucifixi conceditur appodium

murorum pro fabricanda habitatione Cappellani. Lege sancitur Priores pro tempore esse Sindicos  Ecclesiarum  Conventuum, ne bona ullo modo alienentur, nisi pro utiliori emptione bonorum Ecclesiarum.

Die ultima D. Petrus Simon Tibaldus, et ser Trojanus Riccius mittuntur Oratores ad SS.mum caussa gravaminis, quo Firmani astringuntur a Gubernatore Provinciae ad solutionem impositionis pro triremibus 1000 florenorum de 4500, et de residuo iuxta extimum. (124) Suffragati quoque sunt Sebastianus Sabinus, D. Pomponius Morphus, et D. Censorius Martialis.

Die 14 Junii D. Julio Riccii Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente,  jubetur Firmani infra sex dies proximos solvere 150 flor. sub nomine mutui; alias relaxabuntur represaliae. Sancitur  pecunias accipere ab hebreis cum usuris.

Die 17 Junii mittuntur Oratores Maceratam ad Archiepiscopum de Saulo commissarium Pontificis, pro distributione 30.000 ducati imposita Statui Ecclesiastico D. Pompejo Azolino electo, qui aegrotat, sufficitur Orator D. Hieronymus Rosatus cum Camillo Cimino, et cum Francisco Nicolai Sindico.

Die 21 Junii Priores sunt D. Petrus Simon Patras, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Antonius Hieronymi, Hieronymus Morronus. Regulatores Antonius Grana Flor., D. Dominicus Riccius S. Bar., Felix Guerrerius Cap.i.

Die 22 loco D. Piersimonis Patrassi mortui de appicciulatis extrahitur Cacciacontes Jo. Baptistae. Carta 15 ad 20.

Die 15 Julii 1543 Cives adunantiae D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Bartholomeus Massutius, D. Persimon Thibaldus, ser Trojanus Riccius, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Permatheus Rachamadorus, et Permatheus Nicolai, non obstante miseria civitatis extrema, ordinaverunt cum Conciliariis Baptista Adam, Antonio Permathei, Hyppolito Caesaris, Jacobo Azolino, ser Jacobo Palmerio, Joanne Perusini, Constantio ser Pieri, Jo. Andrea Paganelli, Theseo Nicolai, et Permartino Petri Pauli afferendum munus 50 salmarum hordei et flor. 100 SS.mo D.no, Card.li S. Florae, Duci Castri, et Card.li Sanctae Crucis venturis ad divam Mariam Lauretanam.

Die 18 D. Astor Martialis mittitur Sindicus Maceratam ad promittendam ratam distributionis de 30000 duc.  Declarandae ab ipsa Sanctitate sua Anconae, quo de proximo veniet.

Die 5 Augusti mittendi sunt Oratores ad Gubernatorem Provinciae Rocham contratam pro distributione impositionis duc. 60000, in consulto 600 millium cum instructione (124v) aliarum impositionum, videlicet salis, focularis, medii pro cent. sussidii triremium, introitus Communis, negociationis, et libratici. Magister Grifo Macilentus phisycus confirmatur ad alium annum, et dicitur olim medicus phisycus et chirurgus civitatis et Comitatus. Fit bussulus duorum civium, et totidem popularium edex Conciliariorum, qui praesident curae macelli et carnium. Exactores sunt Bartholomeus Massutius et Camillus Ciminus.

Die 20 Augusti Oratores solverumt 1000 scut. aurei de subsidio triennali 60 millium, et portio tangens civitati et scut. 1200 quolibet anno.

Die 21 Augusti imponutur taxa pro quolibet trimestri Bol.10 cuilibet foculari in civitate, portu et districtu, eiusdem in adunantia civium et consiliariorum, qui sunt D. Gentilis Billacqua, Permatheus Nicolai, Pompejus Azolinus, Alexander Pacharonus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Caesar Adam, Franciscus Grassus, D. Hieronymus Rosatus, Federicus Vincus, Jo. Marinus Bonvicinus, Gilibertus Guerrerius, Jacobus Angeli, Nicola Ceteronus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Joannes Perusini, Antonius Permathei, Baptista Adami, ser Grisanctes Joannis, Ascanius Aromatarius, Persanctes Baptistae.

Die 23 Augusti D. Nicolaus Speziolus de S. Angelo commendatur pro S. Epidii praetura. Priores sunt Polidorus Cautius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus C asellus, ser Lucas Cordella.

Die 24 Jo. Jacobus Mancinus, et Alexander Pacharonus extimatores frugum salmam grani ad gabellam comune duxerunt flor. 2 bol.30, hordei flor. .. bol. 8, speltae flor.1 bol. 116 coram Evangelista Gasparis, et Jo. Baptista Savino. Carta 20 t.o ad 26.

Die 16 Septembris 1543. Antonius Scagnoni de Amandula habitator Firmi habet possessiones iuxta viam  publicam Firmi. Conceditur communitati Cosignani civis Firmanus a Locumtenente  eligendus pro differentia praedictae terrae  terminanda cum communitate Ophidae.

Die 23. Antonius Grana fit exactor librae, ser Bartholomeus Cordella cancellarius erat Maceratae pro negociis publicis, et suffectus ei fuerat ser Bartholomeus Giliutius.

Die ultima (125) Vincentius Stabilis erat exactor impositionis 1200 duc. Gubernator Provinciae est in terra S. Victoriae, et sancitur eum invitare Firmum. Jo. Marinus Bonvicinus, et Camillus Ciminus sunt revisores computi ser Bartholomei Giliutii olim exactoris.

Die 10 Octobris, scribente Gubernatore Provinciae futurum transitum Ill.mae D.nae Marchionis Guasti sancitur eam muneribus visitare in Portu Firmi. Franciscus Sebastiani habet praedium iuxta possessiones Antonii Scagnoni, et probat viam publicam esse meliorem intra possessiones praedictas.

Die 15 Octobris jam receptus fuerat gubernator Marchiae et D.na Marchionissa Guasti in Portu Firmano.Ser Bartholomeo Cordellae datur turrio cum introitu in contrata Camp.i iuxta res eius, et Sanctae Luciae.

Die 21 Octobris Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Permatheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Regulatores Petrus Paulus Pervenantii Cast. Vincentius Stabilis Pilae, Vincentius Persanctis S. M.

Carta 27 ad 33.

Die 6 Novembris. Romam mittuntur Oratores D. Petrus Simon Thibaldus, et D. Jo. Franciscus Rosatus. Excipitur honorifice in Portu Firmano Ill.mus Dux Adriae iuxta convenientiam servitutis Communis Firmi erga Ill.mam Domum praedicti Ducis, monente eius transitum Hieronymo Branchadoro. Dux Adriae etiam die 7 dicitur transiturus, et publicis  suraptibus excipiendus. Ser Theodoro Coluctio conceditur fabricare domum in quodam introitu.

Die 11 dicitur Jo. Marinus Casellus Prior Priorum, qui non erat Prior tunc temporis. Solvitur impositis equitum levis armaturae Ducis Castri. Dux Adriae recipitur in domibus Ill.mi D. Valerii Ursini, vel in Episcopatu.

Die 9 Octobris sancitur recurrere ad Ducem Castri pro relevatione a gravamine stativa rum equitum levis armaturae. Deputati ad videnda debita Communis sunt Antonius Grana, Pierus Baccinus, Falgonus Joctus, Jo. Franciscus Eliseus, Marianus Sgraffine, Constantius ser Pieri, Baptista Adam,  Hyppolitus Caesaris.

Die 21 Octobris Carolus de Gaddis petit remissionem de usuris 1022 duc. exactis in praejudicium Communis a mercatore q. D. Paulo Saulo Florentino.

(125v) Die 24 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabilis, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Antonius Adam, Stephanus Azolinus, Pompejus Dominici. Carta 34 ad 38.

Die 2 Januarii 1544. Jo. Francisco Pacharono Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente, sancitur eligere civem et popularem cum Mag.co D. Gubernatore Firmano ad componendum cum militibus levis armaturae, et compositio loco doni habeatur. Scribitur D. Basso procuratori Firmano, ut compareat nomine Communis Firmi in Concilio Provinciali Maceratae.

Die 10 Cicho Bertachino conceditur immutare stratam  iuxta possessionem suam in contrata S. Leonardi. Transactantur impositiones non integre exactas ab Aurelio Pacharono, a Persancte de Nigris, a ser Jacobo Palmerio plus offerenti. Approvantur in Concilio in locum patris Peroctius Jo. Baptistae, et Nicola Ceteronus.

Die 16 aegrotante Mag.tro Francisco Confecto, suffragiis excepti sunt Magister Salvator de Monte Robiano, M.r Bernardinus de Murro Vallium, et Magister Neapoleo Philaretus de S. Victoria qui obtinuit ludum litterarium.

Die 20 scribente Gubernatore Provinciae Hieronymus Branchadorus occisus est Adriae a Cola de Murro Vallium, et mittuntur 25 equites levis armaturae pro quiete civitatis, recipiendi in monasteriis. Sed recurrentibus Prioribus et custodibus monasteriorum, ne cives patiantur hanc rem religioni contrariam, et sibi non convenientem, sancitur pacisci cum hospitibus. Deputati ad curam stativarum sunt Jo. Marinus Casellus, Falconus Joctus, ser Trojanus Riccius, Franciscus Franchinus.

Die 10 Februarii D. Tiberio Corrado Plebano Petrituli, et ser Iacobo de Collina Oratoribus Status Ecclesiastici, olim Comitatus Firmi fit testimonium veritatis de Potestatibus et Officialibus olim castrorum solutis ab universitatibus praedictis.

Die 20 Februarii Priores sunt Octavianus Azolinus, Perdominicus Baptistae, ser Theodorus Coluccius, Nicolaus Adam, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensis S. B. , Dominicus Lucae Cap.i.

Die …. Februarii (erratum est, et dici debuit Martii, nam legitur Prior Priorum ser Theodorus Coluccius). Guidus Vincus frater carnalis Ludovici Vinci mortui approbatur loco ipsius Regulariae.

Die 29 (126) Martii extimatores olei 68 flor. pro milliari spacciato de vectura sunt Jo. Marinus ser Cipriani, et Alexander Pacharonus.

Die 30 Martii, discendente Magistero Augustino medico physico, eligitur M.ter Nicolaus Flaccus civis Firmanus. Carta 39 ad 46.

Die 20 Aprilis 1544 Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici, quo mortuo extrahitur ex appicciulatis D.  Nicolaus Ramandinus.

Die 27 Oratoribus Ripae Transonum petentibus Mag.cum Nicolaum Flachum a sua communitate confirmatum ad alium annum, non obstante  electione de eo facta a Firmanis, conceditur ut remaneat Ripae ad inserviendum.

Calendis Maji Constantius Pacharonus legitur Prior Priorum loco D. Nicolai. D. Sebastianus a Porticu Lucensis venit Gubernator Firmanus cum Breve Pontificis, et litteris Card.lis de Farnesio. Re.dus D. Vicarius Episcopatus deputatus Sindicator D. Francisci Lucarini de Trevio, Gubernatoris abdicati. Ser Theodorus Coluctius procurator Communis Firmi servatur indemnis contra praedicti Gubernatoris praecepto de comparendo in Urbe.

Die 4 Maji datur facultas nubendi in Terra S. Martini pro Sofonisba filia q. D. Silvestri Rachadini de Villitro habitatoris Firmi et D. Dianome ejus viduae.

Die 11 Maji Joannes Antonii Prior Priorum dicitur vir spectabilis. Magister Camillus Partinus de Firmo eligitur medicus, concurrentibus Mag.ris Guidone Mambrimo de Cerreto ponti, Consalvo Hispano, Galeno de Assisio, Nicolao Benedicto de Monte Robiano, Antonio Francisco de Nursia, Thoma Saminato de Lucha, Isidoro de Monte S. Maria in Georgio, Joanne de Gualdo, Camillo Talia de Monte Giberto.

Die 18 transactatur impositio 316 flor. pro debito solvendo Hebreis de Ancarano Pernicola Jo. Georgii conciliarius  laudatur de  benemeritis erga Rempublicam, et eximitur ab impositionibus. Hebrei coguntur ad solvendam  impositionem Pontificis.

Die 30 Maji agitur de quarto subsidii triennalis solvendo, et de aliis debitis, ac de praemio dando ser Lucae Cordellae notario Reg.rum, qui gratis inservit. Carta 47 ad 52.

(126v) Die 12 Junii 1544 dicitur Prior Priorum abesse in Castro Lauri suae solitae habitationis. D. Caesar Raynaldis monet  relaxari ab Urbe contra Firmanos brachium saeculare et interdictum pro duc. 475 debitis communitati Montis Causarii anno 1516. Item Gubernator Provinciae iubet solvi primum quartum  subsidii de secundo anno, sublata dilatione de trimestri in trimestre, et committitur ser Piersancti de Nigris exactio cum observatione capitulorum suorum. Item Magister Franciscus de Papia minatur executionem pro suo credito. Hebreis diffusis per habitationes stratae magnae prohibetur habitare contra formam statutorum.

Die 20 Priores sunt Michael Rossius, Hieronymus Tintus, Baronus Eltuocomando, Gaspar ser Stephani, D. Marianus Pernensis, Cichus Tabor. Regulatores Nicolaus Sabionus Cast., Felix Pacharonus Pilae, Jo. Baptista Savinus S. M.

Die 24 Mag.cus D. Petrus Leo Marioneus de Eugubio exhibuit litteras Gubernatoris Provinciae cum litteris Card.lis de  Farnesio de sua electione in Gubernatorem Firmanum, et Firmani Breve 12 Julii 1535 …… tenore gubernii coram D. Antonio Sinigardo, et Francisco Assalto.

Die 24 D. Nicolaus Ramandinus Prior Priorum legitur absens a Castro Marani suae solitae continuae habitationis. Mortuo Hieronymo dicto Priore designato Vincentius eius germanus sufficitur. Mortuo quoque Nicolao Sabiono, Vincentius eius filius subrogatur etiam in  Regularia, et Biddinus frater carnalis Felicis Pacharoni defuncti approbatur, et Jo. Baptista Sabinus loco Francisci sui patris ad Regularia. Reparatur fraudibus Catasti, quod fit a Geometris forensibus, et domini possessionum  quae non reperiuntur descriptae in Catastis, coguntur solvere impositiones quascumque ab eis non solutas.

Calendis Julii Micael Rossius dicitur abesse in Terra Montis Fortini, et est Prior Priorum. Scribente Gubernatore Asculi, Hispani discendentes a Terra Laboris in Aprutium adventarum. Magister Grifonus Macilentus confirmatur  physicus et chirurgus civitatis et olim Comitatus Firmi. Cives et conciliarii electi pro defensione civitatis, ser Permatheus Ottinellus et Jacobus Francisci cum Jacobo Angeli et Nicola Ceteroni: Jo. Jacobus Mancinus, et Quiriacus Baldutius cum Constantio ser Pieri, et Dominicus Martini Raynerii: D. Astor Martialis et ser Sebastianus Savinus cum Antonio Stephani  Peroctio Jo. Baptistae. (127) Antonius Grana et Caesar Adam cum Antonio Vigorito et Baptista Adam: D. Hieronymus Rosatus et Jo. Marinus Casellus cum ser Grisancte Antonii et Cicco Discreptionis: Peregrinus Baccinus et Dominicus Lucae cum Ascanio Aromatario et Hyppolito Caesaris.

Die 2 Julii cives peritiores a praedictis electi ad custodiam et defensionem civitatis, in transitu Hispanorum cum arbitrio et auctoritate totius Communitatis Firmanae, sunt Vincentius Gualteronus cum Constantio Pacharono et Vincentio Billacqua. ; Antonius Polidorus cum Jotto de Jottis et Blasino Formichino; Vincentius Ufriductius cum Bartholomeo Sabino et Octaviano Matheutio; Joanne Vincus cum Jo. Philippo Mancino et Rapagnano Adam, Antonius Matheutius cum ser Julio Morica et Federico Vinco; Chrisostomus Baptistae cum  Venero Permethei et Hyppolito Caesaris.

Die 17 Julii redeunte a Gubernatore Provinciae Jo. Francisco Pacharono Oratore mittitur Romam nuncius ad cives, ut impediant quominus civitas gravetur de solutione debitorum, quia Camera Apostolica habet omnes introitus Communis Firmi.

Die 6 Augusti D. Franciscus Ciardinus advocatus, et D. Franciscus Carbonus procurator adhuc est Communis Firmi.

Die 18 Magistero Grifono conceditur non exercere chirurgiam, sed  assistere et consulere in casibus. Tractantur paces inter inimicatos.

Die 20 Priores sunt Theseus Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus.

Die 22 sancitur mittere duos Oratores ad Card.les de Aquaviva, et de Carpo, ut  dignentur se interponere ad pacificandos inimicatos in civitate.

Die 24 Jo. Marinus ser Cipriani et Caesar Adam extimatores frugum  putarunt salmam grani flor. 4, hordei flor. 2 bol. 32, speltae flor. 1 bol. 24 coram ser Venantio cancellario Gubernatoris.

Die 5 Octobris inchoatum Concilium non est scriptis mandatum. Carta 53 ad 62.

Rubrica

Libri 72 Cons.a Cer.te 1547

Die Dominico 24 Aprilis 1547 desunt reliqua spectantia ad annum 1544, mens. Sept. Oct. Nov. Et Decemb. Et ad totum annum 1545 et 1546 et ad menses Januar. Febr. Mart. et Apr. 1547. Mag. D.nus (127v) Aloysius Fortinus de Cerreto erat Gubernator Firmanus: Jacobus de Vechis pro Priore Priorum absente. Celebratur Capitulum Generale Heremitarum S. Augustini in civitate Rachaneti. Camillus Ciminus est  destinatus ad Urbem Orator. Habetur Reformatio de ornamentis mulierum, et pro pis funebribus. Magister Camillus Partinus, et Magister Nicolaus Benedictus medici confirmantur ad alium annum. Hieronymus et Apollonius Alexandri de Vechis simul cohabitant et D. Gentilis Billacqua cum Camillo erat Orator Romae. Scripturae publicae prohibentur dari sine licentia Concilii Generalis. Offerente Luciano Carpino, Magistero Francisco Confecto praeceptori conceditur tenere duos Hippodidascalos, qui mercedem recipiant a nonnullis civibus facultuosis. Cives electi pro elemosynis  Capituli Heremitarum Fanciscus Calabria, Jo. Baptista Savinus, Falconus Jottus, Ciottus Adam, Pieretus Ludovici. Pro hippodidascalis Falconus et Jo. Baptista praedicti, Jo. Marinus Bonvicinus, Chrysostomus Baptistae.

Die 29 cives  adunati pro Reformatione ornamentorum muliebrum, et pomparum funebrium sunt Camillus Ciminus et Jacobus de Vechis Priores, Lucianus Carpinus, Regulator, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Federicus Vincus, Antonius Permathei, Baptista Adam, Constantius ser Pieri, Cichus Franchina, M.r Jo. Leonardus Ciammaglia, Thomas Magistri Joannes, ser Jacobus Palmerius, Ciottus Adam, Bartolomeus  Massucius, Octavianus Zolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savini, D. Pompejus Azolinus.  Camillus Ciminus Orator jam in Urbe retulit se omnia fecisse et expedisse ad votum Communis, et commendavit D. Gentilem Billacquam. Electi pro reformatione sunt D. Astor Martialis, Octavianus Azolinus, Bartholomeus Massutius, Antonius Permathei, Jacobus Palmerius, Thomas Magistri Joannis. Carta 1 quae 10 Angelus  calamo delineatus est more antiquo ad 11.

Calendis Maji 1547. Habetur Breve Pontificis in favorem Firmanorum circa debita ante separationem Status non repetenda, circa solutionem debitam a Clericis in bonis patrimonialibus, et de non gravandis (128) Firmanis ad expensas Oratorum Provinciae; item bonae mentis erga Firmanos esse Revered.us Conversinus, et R.mus de Rodulphis. Legitur Caesar Tindalus in promissione olei pro denariis Oratorum; Theseus Nicolai (Morroni), Octavianus Lucae, Octavianus Azolinus, Blaxius Formichinus, et alii jam alibi nominati.

Die 11 D. Gentilis Billacqua retulit  mentem SS.mi D.mini esse de reddendo Statu Firmanis integrum pro 20000 duc. Caesar Tindalus est unus de Prioribus. Legitur die 6 Januarii a Consilio Generali facta remissio in cives adunantiae pro recuperatione Status, qui nominantur D. Hieronymus Rosatus, Caesar Tindalus,  Luctanus Carpinus, D. Gentilis Billacqua, Peregrinus Baccinus, Ciottus Adam, Antonius Vigoritus, Baptista Adam, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Tiberius Cautius, Antonius Stephani, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, Theseus Nicolai, Piersanctes Baptistae, Cichus Franchina cum praecedentibus, inter quos D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Antonius Grana, Sebastianus Sabinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savinus, Chrysostomus Baptistae, Falconus Jottus, Jo. Paulus Polidorus, Perdominicus Polisena, Jo. Antonii (Scattoni), Perdominicus Baptistae, Franciscus Sebastiani (Calabria), Vincentius Stabilis, Guidus Vincus, Jacobus de Vechis, Melchior ser Jo. Thidei, Dominicus Cruciani, Hyppolitus Caesaris, Bartholomeus Massutius.

Die 17 D. Octavius Adam pomisit cum aliis, et cum D. Petrosimone  Thibaldo pro denariis Oratorum.

Die 24 munus ad Capitulum Heremitarum  S. Augustini celebratum Rachaneti fuit de farinae salm. 3, vini 5, pomorum aureorum 2, agnis 8. Carta 11 ad 17.

Die 7 Junii 1547. Mag.cus D. Dionysius castellarius et Gubernator Firmanus. Per litteras D. Gentilis Billacqua Oratoris in Urbe nuntiatur in domo  D. Caesaris, et aliquando in domo D. Joannis Canneti haberi adunantias Satraporum Comitatus, ne res Firmanae sortiantur effectum (hoc est ne Pontifex reddat Statum Comitatus Firmanis).

Die 20 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Marcus Ciarpellae, Evangelista Gasparis,  Jo. Franciscus Rosatus, Venerius ser Mathei. Regulatores Hieronymus Branchadorus Flor. Jo. Franciscus Rosatus S. B., Georgius Anteus Sebastiani Camp.i.

D. Pompejus est Orator ad (128v) Legatum.

Die 22 scribitur D. Gentili ut quam citius expediat causam  restitutionis Status pro quacumque summa, dummodo solvenda sit ex introitu gabellarum Communis Firmi.

Die 8 Julii mittitur Ciottus Adam Orator, qui cum D. Gentili rogat si haberi possit integra Status restitutio; et in casu quod reservari velit castra Moleani et Petrituli, procuret promissionem et fidem a Card.li Farnesio de restituendis dictis locis infra aliquod tempus.

Die 11 Julii ex  litteris D. Gentilis Billacquae, R.mi Episcopii Exini, D. Rodulphi Docti, et Card.lis de Gaddis relatur Luciani Carpini  redeunti ab Urbe, restitutio Status facienda est cum reservatione Moleani et Petrituli in manibus Card.lis de Farnesio, qui promittit restutuere infra 4 vel 6 menses, pro 25 mil. Duc. aurei in auro. Item scribit Ill.mus D. Fulvius Ursinus.

Die 12 sancitum est in manibus Card.lis Farnesii non solum remittere illa duo castra, sed etiam civitatem a alia castra, homines,  et uxores, et omnia quae Firmani possident. Sancitur reddere gratias adiutoribus Firmanis  et petere confirmationem  D. Dionysii Castellarii Gubernatoris post  f(uturum) tempus saltem  per annum. Adfuerunt huic ConcilioJo. Franciscus Rosatus Regulator et Prior, Alexander Pacharonus, Venerus Permathei, Evangelista Gasperis. Priores, Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Pomponius Morphus, Contes Acetus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Franciscus Pacharonus, ser Trojanus Riccius, Dominicus Lucae, ser Theodorus Morphus, Theseus Nicolai, Octavianus Lucae Pacharonus, Gentilis de Nobilibus, Ciottus Bartholomeus Massutius, Lelius Mancinus, Jacobus Rachamadorus, ser Julius Morica, Lucas Giliutius, Antonius Montanus, Martinus Sgruffia, ser Prosper Baptistae Simonis, Vincentius Vici, Jacobus Francisci, Thomas Mag.ri Joannis, Jo. Baptista Persanctis, Antonius Calisti, Cichus Tabor, D. Octavius Adam, Blasinus Formichinus, Cichus Franchina, Permartinus Petri Pauli, Aurelius Pacharonus, Magister Joannes Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, ser Berardinus Ludovici, Lucas Antonius Philippi, Dominicus Martini, Caesar Tindalus,  Permarinus Rachamadorus, Pierus Baccinus,  Jo. Baptista Savinus, Peregrinus Baccinus, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Vincentius Adam, Antonius Stephani, Baptista Adam, Antonius Vigoritus, Franciscus Nicolai, Berardinus Perusini, Antonius Grana, Hieronymus Ufriductius, Joannes Spinuctius seu Spinellus, ser Grisanctes, Lucianus Carpinus, Tiberius Cautius, Franciscus Gr., Vincentius Ursini,  Thomas Migni, Vincentius Gualteronus.

Die 14 Julii expeditur Romam Sebastianus Sabinus ad agendum cum D. Gentile,  referendo gratias et munera, ac petendo gabellas Moleani et Petrituli solvendas Communi Firmi etc.

Die 29 venturus est  Firmum (129) Mag.cus  D. Julianus Ardinghelli thesaurarius Marchiae, a quo petuntur favores solvendi subsidii in ipsa civitate, et habendi salis boni ac reciptentis. Carta 17 t.o ad 22.

Die 10 Augusti 1547. Operarii Cathedralis sunt D. Constantius Sydereus canonicus, Alexander Pacharonus et Pierus Arietinus. Cives extimatores frugum Permatheus Rachamator, Bartholomeus Massutius.

Die 13 ex litteris Oratorum habetur reservatio castri Montis S. Petri de Alliis, et scribitur eidem, stantibus bonis verbis R.mi Episcopi Exini, Firmanos remisisse sub protectione Card.lis de Farnesio Ill.mam communitatem Firmi super negocio Status gubernandam.

Die 19 Augusti Magister Jo. Ciammaglia dicitur Jo. Leonardus: in adunantia legitur quoque Piersanctes Baptistae. Pontifex sibi reservat Castrum S. Petri de Alliis, quia quaedam summa emptionis fuerat restituita Jo. Francisco Rosato. Conclusum est  peti Breve reintegrationis Status, suspenso Castro praedicto, donec revisa erunt computa.

Die 20 de bussula noviter confecta extrahuntur Priores Jacobus de Vechis, Vagnotius Fatius, Camillus Ciminus, Colangelus Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius.

Die 24 Permatheus Racamadorus et Bartholomeus Massuccius extimatores frugum putarunt salmam grani flor. 3 bol. 10 ad gabellam venditoris, hordei flor. 2, et speltae flor.1 bol.8 ad gabellam emptoris.

Die 27 legitur Pontifex venturum Perusium, et mittuntur D. Pomponius Morphus, et ser Trojanus ad Legatum, ut dignetur commendare Pontifici civitatem.

Die 30 D. Dionysius Castellarius Gubernator Firmanus, cum duobus civibus mittitur Orator ad Pontificem iturus cum Legato et Vicelegato ac D. Paulo de Tarano consulentibus e civitate Maceratae Perusium.

Die 30 sancitur mittere et alios duos cives ad Pontificem pro expeditione rerum, et ad Card.les Farnesium, Crispinum, S. Angelum, et alios. Carta 23 ad 30.

Die 2 Septembris 1547. Ex litteris D. Gentilis Billaqua, et relatione Sebastiani Savini Oratorum apud Card.lem Farnesium et Episcopum Exinum, negociata dicitur reintegratio Status, et laudatur missio Oratorum cum Gubernatore quando Legatus intrabit Perusium, ut cum eo adsint.

Die 3 scribente D. Gubernatore Firmano Legatum, apud quem adstat, hodie discedere Macerata, et cras mansurus Fulginei, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Marialis, D. Pomponius Morphus, Jo. Franciscus Rosatus, et Octavianus Azolinus Oratores expediuntur, ut obvientur Legato antequam veniat Perusium. Peregrinus (129v) Ciottus, et ser Jacobus Palmerius deputati sunt ad habendas pecunias pro Oratoribus.

Die Veneris 23 Septembris inter Oratores redeuntes est etiam Sebastianus Savinus, qui retulerunt restitutionem totius Status, excepto Monte S. Petri de Alliis cum  reservatione ad certum parvum tempus Moleani et Petrituli in manibus Card.lis Farnesii. D. Hercules (de Rubeis) de Monte Fortino restiterat, ne redderetur Firmanis dicta terra, sed visis juribus Firmanorum Pontifex voluit fare restitam  Breve restitutionis est apud R.mum Blosium, pro quo recuperando Gentilis Billacqua rediit Romam, et accipiet illud a Card.li Farnesio solvendi sunt 20 mille duc. auri in auro, et 500 scut. Pro expensis et recognitionibus infra duos menses. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, et D. Bartholomeus Lucae creantur procuratores pro habendis pecuniis.

Die 25 legitur D. Marinus Sciarra, qui videtur pecuniae mutuator fuisse.

Die 4 Octobris dicitur vacare locus Colangeli Ilionei Prioris Florentiae: Jo. Franciscus Rosatus, et Sebastianus Savinus Oratores ad Legatum gratias egerunt de favore praestito Firmanis pro reintegratione Status, et acceperunt duc. auri 2530 ad rationem carolenorum 14 etc., de reliquo curam dederunt D. Bartholomeo Matheutio missa electione Montis Pietatis Rachaneti ad libitum Firmanorum, suffragia accipiuntur ser Paulus Bertinellus de Monte Actonum, ser Berardinus Ludovici qui obtinuit, et ser Jo. Politus de Altidona. Oratores Montis Raynaldi offerunt certum territorium olim possessum a Nicolao de Monte Elparo, quod spectat ad Commune Firmi. Vincentius Colangeli Ilionei sufficitur loco patris defuncti.

Die 5 Octobris electores 40 civium curatores pecuniarum sunt cum Gubernatore Jo. Franciscus Rosatus, Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Ciottus Adam. Cives curatores pecuniarum sunt electi Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, D. Franciscus Ottinellus, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, Thomas Pacharonus, Vincentius Leffectus, pro Francisco eius patre, Lucianus Carpinus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Sebastianus Savinus Ciarpella, Gentilis de Nobilibus, Octavianus Matheutius, Jo. Baptista Savinus, Permathei  Rachamadorus, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Guidus Vincus, Ciottus Adam, Jo. Baptista Sciarra, Bartholomeus Argolicus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Magister Dominicus Astemius, D. Dominicus Riccius, Jo. Franciscus Rosatus, (130) Antonius Matheutius, Federicus Vincus, D. Pomponius Morphus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Federicus Morronus, D. Octavianus Adam. Conscripti sunt a dictis civibus ad solvendam cum eis certam quantitatem plurimi cives et consiliarii qui sunt Pieroctius Aromatarius, Petrus Paulus Pervenantii, Ludovicus  Nardi, Vincentius  Partinus, ser Melchior ser Jo. Thidei, Franciscus Valgarinus, Franciscus Sebastiani, Jacobus Azolinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Baptista Persanctis, Hieronymus Ufriductius, Jo. Paulus Polidorus, Vincentius Tintus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Hieronymus Rosaltus, Aurelius Pacharonus, Stephanus Azolinus, Bernardinus Perusini, Venerus Permathei, Theseus Montanus, Jacobus Guerrerius, Tiberius Cautius, Joannes Scattoni, Jo. Thomas Pacharonus, ser Piersimon ser Pieri, Jo. Antonius Spaccasasso, Blasinus Formichinus, ser Trojanus Riccius, ser Theodorus Persanctis, Falconus Jottus, Baptista Pacharonus, Thomas Migni, ser Petrus Paulus Tosus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persantctis, ser Pompejus de Gruptis ad Mare, Cichus Tabor, Evangelista Gasparis, Stephanus Alexandri, ser Berardinus Ludovici, Dominicus ser Nardi, Paris de Portu, Antonius Hectoris, D. Petrus Simon Thibaldus, Jacobus Cordella, Thomas Magistri Joannis, Antonius Vechius, Persimon Marini, Franciscus Francolinus, Nicola Ceteronus, Vincentius Rictii Adae, Vincentius Ursinus, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, Contes Acetus, ser Laurentius de Gualdo, Baptista Adam, ser Jacobus Pierius, Lelius Mancinus, Hercules Piconus, ser Caesar ser Ioannis, Cacciacontes ser Baptistae, Berardinus Gagius, ser Jo. Pierus Castanus, Pompejus Branchadorus, Ramandinus de Marano, Chrisostomus Baptistae, Jacobus Branchadorus, Antonius Montanus, Antonius Ilioneus, Vincentius Ilioneus, Caesar Tindalus, ser Lucas Cordella, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Camillus Ciminus, D. Antonius Sinigardus, Morphus de Morphis, Nicolaus Pernensis, Bonifatius Riccius, Simon Manitti, Jo. Paulus Montanus, Vincentius Gualteronus, Baptista de Moliano, Hieronymus Sebastiani, Vincentius Sabionus, Jo. Franciscus Eliseus, Theseus Nicolai, Antonius Permathei, Magister Franciscus Confectus,  Caesar Adam, Franciscus Grassus Vagnotius Fatius, Branchadorus Cesaris, Jacobus Bertachinus, Ludovicus Francisci, (130v) Jo. Jacobus Beneincasa, Julius Pasqualicti,  Dionysius ser Antonii, Mecoctius Georgii Albanensis, ser Jacobus Palmerius, Joannes Spinellus Ferricioli, Vincentius  Foleciani, Hieronymus Castroni,  Joannictus ………………,Peroctius Jo. Baptistae, Philippus Franciscus nepos Antonii Panicocoli, Albertus Rota, Laurentius Bergomensis, Sebastianus Picionus, Augustinus Bergomensis, Thomas de Lanciano, Magister Bultrinus Faber, Jo. Ludovicus Emilii, Camillus Carminellus, Thomas Manittus, Cichus Laurentii, Barardinus Mozzabicco, Albanensis, Christophorus Albanensis sutor, Hieronymus Cornelii, Gaspar de Binasco, Piccionus Bergomensis, Jacobus pistor iuxta Bonvicinum, Dominicus pistor ad S. Dominicum, Antonius Rota, Magister Petrinus faber, Laurentius faber, Franciscus Quatrarius, Magister Andreas Librarius, Vincentius Azolinus, Jo. Philippus Mancinus, D. Franciscus Assaltus, Hannibal Pacharonus, Magister Baptista Calderarius, Perjacobus Nicolai, Jo. Franciscus Pacharonus, D. Nicolaus Flachus Rapanus de Adam, Phebus Baccinus, Lucas Giliutius, Franciscus Laurus, ser Antonius Latinus, ser Julius Morica, Antonius Calisti Pacharoni, D. Vincentius Guerrerius, Perleonardus Pacharonus, Vincentius Ufridutius, Johannes Grana, Perdominicus Baptistae, ser Hieronymus Martius, Hieronymus Jacobi Pacharoni, Lau(rentius) Caesaris de Nobilibus, Baptista Patriarcha, Alexander Patriarcha, Camillus Emilianus, D. Antonius Giliuctius, Jo. Franciscus Rosatus, Antonius Pasqualictus, Jo. Franciscus Rosatus; iterum cum alia summa diversa, Persanctes Baptistae, ser Marinus Cortesia, ser Hieronymus Victorius, Leonardus Altidonus, Andresius Albanensis.

Die 6 Octobris Jacobus Francisci creatur depositarius pecuniae praedictae.

Die 8 Card.li Farnesio sancitur munus duc. 3000, Episcopo Exino 500, R. Maffeo.

pro scarfinis recuperandis 500. Sebastianus Savinus mittitur Orator cum dictis pecuniis. Fit mandatum D. Bartholomeo Matheutio de Firmo pro 3000 duc. aureishabendis.

Die Dominico 16 Octobris Auditores Rotae miserunt litteras inhibitoriales, curante D. Hercules de Rubeis de Monte Fortino, ne dicta terra redeat ad jurisditionem Firmanam; de quibus scribitur ad Oratores et ad Legatum. Jo. Franciscus Rosatus est Regulator.

Die Jovis 20 Octobris providetur pro recipiendo Card.li S. Angeli Legato Firmum venturo ad dandam possessionem Status Communi Firmano. Servantur indemnes Episcopus Exinus, et D. Gentilis Billacqua, qui promiserunt pro Firmanis (131) solutionem 20 mil. scut. aurei Camerae, et 2000 D. Bindo Altovito et sociis. Favetur Ven. Patribus S. Francisci, ut in eorum conventu Firmano fiat Concilium Generale, et Capitulum pro creando Provinciali et Officilibus. Statuuntur portoni mazerii, et pueri cum palmis ad comitandum cum toto populo Legatum, et revocantur cives etc.

Die 21 Octobris ordinantur processiones et alia ad recipiendum Legatum Jo. Franciscus Azolinus, Peregrinus Baccinus, et D. Bartholomeus germanus Octaviani Matheutii renuntiant omnibus suis exempionibus ad relevandum Commune a debitis. Assistentes Legato cum Mag.cis D.nis sunt D Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Mancinus, Bartholomeus Massucius, Sebastianus Savinus, Octavianus Azolinus, Octavianus Matheutius, Alexander Pacharonus. Receptores Legati sunt Peregrinus Baccinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Marinus Bonvicinus, Ciottus Adam. Ceremoniarii ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Vincentius Ufriductii, Jo. Baptista Savinus, Lucianus Carpinus, Chrysostomus Baptistae.

Die Dominico 23 Octobris a D.Pompejo Azolino dicitur hodie principium esse Status Firmani, et gubernii  illius; et sancitur futuros Priores eligere arbitrio gubernatoris, Priorum, et Regulatorum pro hac vice dicitur discessurus a civitate Card.lis de Gaddis, cui gratiae aguntur de bonis operibus apud Suam Sancitatem pro restitutione Statum Firmani, et rogatur de continuandis favoribus, et intercessionibus etc.

Die 25 Priores electi sunt Octavianus Azolinus, D. Pomponius Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, D. Pomponius Morphus, Reg.res Jo. Baptista Morronus Cast., Thomas Pacharonus Pilae, Piermarinus Branchadorus S. M.

Die Mercurii  26 Octobris deputati sunt ad inveniendos homines, qui accipiant gabellas Firmanas Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massucius, Ciottus Adam, ser Trojanus Riccius. D. Gentilis Billacqua, scribit pecunias  Romae haberi posse ad 162 pro 100. Carta 31 ad 59.

Die 1 Novembris 1547 agitur de introitibus Communis subastandis pro habenda pecunia.

Die Mercurii 2  iterum agitur de subastandis gabellis usque ad sabathum proximum Jo. Baptista Morronus et Permarinus Branchadorus (131v) Reg.res mortui dicuntur.

Die 8 dicitur nocte praecedenti diei Lunae in palatio gubernatoris Status in Monte Actone habita congregatio quorundam de Statu et praesertim D. Caesaris, et D. Nicolai de Monte Actonum, qui die sequenti miserunt nuncium ad Urbem. Frater Simon rogtur ante reditum Oratorum ne discedat a Conventu Annuntiationis, qui maxima cum caritate et amore se obtulit ad tractandam pacem. Rogatur Card.lis Gaddus ne permittat Frates Dominici destruere Ecclesiam S. Mariae de Castigliono, ut devotio populi erga illam Dominam sequatur,  prot antiquitus servatum fuit.

Die 17 Novembris post multas paginas sine scriptis relictas, habetur Concilium nunc primo post annum 1538 celebratum contra tirannicam pravitatem. D. Gentilis Billacqua et Sebastianus Sabinus Urbe retulerunt Breve Pauli III de reintegratione Status, exceptis Castris S. Petri de Alliis, Moliani, et Petrituli, ut alias lectum est. Breve concessionis Moliani et Petritui Card.li Farnesio: litteras promissionis Card.lis Farnesii de reddendis castris infra biennium, et concessionis gabellarum dictorum castrorum: Breve Pontificium ad Legatum de reponenda communitate in possessionem Status et introituum, et litteras Card.lis  de S. Flora, camerarii de ponenda communitate in possessionem gabellarum, et D. Bernardini Maffei Episcopi Massanensi de  scarfinis reddendis, promissis ei a D. Jo. Francisco Rosato, scutis auri 600: quietatione D. Bindi Altoviti de scutis auri 60 pro Brevi: motum proprium de  dilatione debitorum ad biennium etc. D. Paulus Ranuctius de Tarano  Locumtenens Legati, ad quem mittitur D. Gentilis Billacqua.

Die 18 habentur in Concilio oblationes Gabellarum D.Hieronymi Alberici de Rachaneto, et D. Alberici eius germani, Cichoni Margarutii de S. Severino, D. Troili Cerri de S. Genesio, D. Francisci Gabrielis Anconitani. Mag.ci Priores reassumunt familiam domicellorum, et tibicinum. Dominelli tunc erant ex Nobilibus. Nominantur enim Iacobus Herculis Sabini, Jo. Marinus olim frater Ludovici Vinci, et Jacobus olim frater Lucae Mactheutii. Ergo Domicelli erant ex his, qui nunc dicuntur Cadetti.

Die 12 in Concilio nunc primo jurant Mag.ci D. Priores, praesente D.Paulo Ranuctio Locumtenente, et cives fidejubent quod omissum fuerat ab anno 1538 ad hoc usque tempus. Deinde jurat Thomas Pacharonus regulator, vacantibus per mortem collegis Castelli et S. Martini.

Die 20 D. Montanus, qui Romae est,  offert se in beneficium communitatis. D.Paulus de Tarano venturus est Firmum ad ponendam communitatem in possessionem Status.

Die Lunae 21 praesente dicto D. Paulo, cives electi promiserunt pro D. Gentile Billacqua promissore 20 mil. duc. auri, D. Hieronymus Rosatus, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Octavianus Adam,  Peregrinus Baccinus, Antonius Matheutius, Guidus Vincus,  Permatheus Racchamadorus, Sebastianus Sabinus, Bartholomeus Massutius, Thomas Pacharonus, Jacobus de Vechis, Franciscus Francolinus,  (deletus est alius), et additus est Antonius Montanus. Referuntur mala opera (132) D. Herculis Rubei Oratoris Romae pro Monte Fortino, cuius hominibus D. Locumtenens missurus est praeceptum de cogendo Concilio, et habenda mente populi et villarum. Oratores Massignani congratulati sunt cum Concilio Firmano de recuperato Statu, et offerunt universitatem suam cum hominibus et facultatibus et fidelitate cives regimini praesentes relevant 12 cives, qui promiserunt ut supra et saepe plerique leguntur consulere in adunantiis, et sunt D. Pompejus Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, Octavianus Azolinus, et D. Pompejus Morphus. Priores, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Baptista Pacharonus, Jo. Franciscus Pacharonus, Federicus Vincus, ser Theodorus Coluccius, ser Piersimon ser Pieri, ser Trojanus Riccius, Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, Stephanus Azolinus, Aurelius Pacharonus, ser Jo. Baptista Florellus, Vincentius Tintus, Vincentius Persanctis, Lucas Giliutius, Magister Franciscus Confectus,   Bonifatius Riccius, Franciscus Sebastiani, Blasinus Formichinus, Pompejus Branchadorus, Persimon Marini, Franciscus Grassus, Perdominicus Baptistae, Berardinus Gagius, Falconus Joctus, Vincentius Partinus, ser Julius Morica, Dominicus Lucae, Jo. Marinus ser Cipriani, Vincentius Stabilis, Jo. Paulus Polidorus, Jo. Thomas Pacharonus, Antonius Calisti,  et Antonius Montanus.

Die 23 eruitur Thomam Pacharonum, Jo. Marinum Bonvicinum, Ciottum Adam, et Baronum Eltuocomando transactasse appaltum introituum civitatis Mag.co D. Bindo.

Die 24 gubernator olim Status Ecclesiastici sancitur sindicandus a  sindicatoribus ordinandis D. Locumtenenetem, ut reddat rationem in civitate. Dicitur facienda expeditio Federici Vinci, et mittendum pro habendis fidejussionibus equitum Lauretanorum.

Die 25 sancitur facere expensas Sindicis Comitatus comparentes ad jurandam fidelitatem  et obedientiam in manibus Priorum. Agitur cum Oratoribus de Monte Robiano de juramento ab eis faciendo, et de capitulis inter eos, et Firmanos ab eis deperditis discutiendis et observandis. Oratores Ripae Transonum gratulantur de recuperato Statu, et offerunt partes et homines suae communitatis. D.Reaphael Comus exigit dativas. D. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Jo. Baptista Florellus sunt curatores negocii gabellarum.

Die Lunae 28 D. Hieronymus Rosatus creatur Sindicus ad recipiendas obligationes et juramenta castrorum Comitatus, et (132v) D. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus Sindici ad promittendam indemnitatem equitibus Lauretanis. In obligatione leguntur iidem qui alibi numerati sunt cum Vincentio Ursino, Luciano Carpino, Cacciaconte Jo Baptistae Branchadoro, Caesaris Cicho Tabor, ser Jacobo Palmerio, Tiberio Cautio, Jo. Iacobus Beneincasa, Pernicola Jo. Georgii, Jo. Andrea Dominici, Luca Antonio Philippi, Piero Jo. Ludovici, Baptista Adam, Permarino Petri Pauli, Jo. Ludovico Emilii, Theseo Nicolai, Stephano Alexandro, Julio Colae, Thoma M.ri Joannis, Hyppolito Caesaris, Simone Manicti, Antonio Stephani, Iacopo Cordella, Caesare Tin(ti), Antonio Permathei, Jacobo Guerrerio, Perdominico Polisena, Perdominico Baptistae, Petro Paulo Toso, Vagnotio Fatio, Vincentio Rictii Adae, Pieroctio Ludovici, Jo. Baptista Persanctis, Vincentio Persanctis, Alexandro  Pacharoni, Nicolao Pernensi, Vincentio Partino, Ludovico Francisci, ser Jacobo Pierio, Morpho de Morphis, Bartholomeo Argolico, Vincentio Gualterono, Hieronymo Sebastiani, ser Jo. Piero Castano, Francisco Valgarino, Paride Paridis, Lelio Mancinus, Dionysio ser Antonio, Cicho Laurentii, Jacobo Francisci, Francisco Eliseo, Antonio ser Thomae, Marino Ciammaglia, Francisco Franchino, et Francisco Francolino,  Constantio ser Pieri, Hieronymo Antonii, Piersancte Baptistae, Jo. Angelo Stephani, Jo. Andrea Paganelli, Jo. Baptista Sciarra, Berardino Perusini, Jacobo Azolini, Pompejo Dominici, et Pompejo Branchadoro, Antonio Jo. Andreae, Jo. Antonio Antognicti, Jacobo Bernachino, Venero Permathei, Ascanio Aromataro, ser Lucae Cordella, Antonio Hectoris, Thoma Migni, Gentile de Nobilibus, Theseo Morrono, Nicola Ceterono, ser Theodoro Coluccio etc. Carta 60 ad 118.

Die Jovis 1 Decembris 1547. Nunc primo cogitur cernita civium de regimine  Mag.o  Dionysio Castellario Gubernatore, et D. Paulo de Tarano Locumtente Legati, et D. Pompejo Azolino Priore Priorum. Theseus Morronus filius Jo. Baptistae fit regulator Castelli loco patris Morroni, et Pompejus Branchadorus regulator S. Martini loco Permarini fratris defuncti. Vincentius Stabilis Arcis (Pare) et Lucas Giliutius Arcis Montis Falconum erant castellani  tempore quo sublatus fuit Status Firmanis. Sancitur confirmare ad novam usque extrationem Officiales et Vicarios Comitatus, amotis tamen forensibus. Agitur etiam de remittendo Capitaneo D. Andrea Maximo de Rocha contrata, qui erat Capitaneus  tempore privationis Status Firmani, et post eum vocando D. Lactantio Hirundino de Monte Filiorum Otrani, qui habuerat electionem. Item de renovando officio Bancherii, et interim  tenendo D. Raphaele depositario (133) vel alio ad arbitrium Priorum  usque ad aliam cernitam. Jo. Ludovicus Emilii officialis accusarionum  damnorum datorum confirmatur. Cives cernitae praesentis sunt numero 90. Confirmantur et probantur vota omni petenti eo facta a D. Gentile Billacqua pro recuperatione Status. 1- de veneratione Corporis Christi, eiusque comitiva  facienda in civitate, ac Missa singulis Dominicis celebranda solemniter in Cathedrali, accedentibus Turbus de Prioribus cum populo. 2- de veneratione Conceptionis ac Missa solemnis celebranda in ecclesia S. Francisci qualibet  tertia Dominica mensium interveniente Magistratu et  populo, et quolibet die sabathi in Monasteriis civitatis celebranda Missa solemni de Conceptione, et in ecclesia S. Dominici de sanctificatione, dicti fratres illi assolvent et de festo Praesentationis custodienda, quia illo die D. Locumtenens venit Firmi ad dandam possessionem Status, cum Missa solemni celebranda in Cathedrali , et processione totius cleri. Confirmantur capitula, quae olim habebantur inter communitatem Firmi, et universitates castrorum Comitatus.

Die Veneris 2 Oratores Montis Granarii venerunt ad obedientiam et confirmatur declaratio diei ultima Julii 1548. Communitatem Montis Causarii exgravari a censu Cathedralis Ecclesie propter fidem, et creditum dictae communitatis, pro qua Mag.ci D.ni se volunt teneri eidem Ecclesiae et Operariis. Dominico Pascutii de Lauro datur licentia nubendi D. Jo. Mariam suam filia in Ripis S. Genesii. Confirmatur reformatio Lapedonae de damnis datis alienandis sub ser Francisco Angelico de Collina Potestate. Consulitur differentiae inter Gualdum et S. Ginesium  per jus cives de qualibet contrata. D. Lactantius Fidus olim Gubernator Status confirmaverat  quamdam Reformationem Malleani  ad conservationem quietis castri rogato ser Francisco Staxiario de Massa. Approbantur capitula Montis Pietatis Serviliani. D. Bartholomea Peregrini Baccini nubit in terra  Sarnani cum permissione sine prejudicio legitime succedentium, ut alibi etiam legitur. Inter cives cernitae, qui supra numerati sunt,  habetur quoque Constantius Calisti, D. Joannes Cannitus,  Evangelista Gasparis.

Die 3 Bancherius  Gentilis est extractus Andreas ser Salvicti, ser  Nuntius Benedictus de Monte Giberto est Officialis Lauri, ser Thomas de Petritulo  Serviliani, ser Jo. Franciscus de Serviliano Pitrioli.

Die 4 D. Paulus de Tarano se dicit discessurum infra 4 vel 6 dies. Sancitur eum donare 200 scutis, et rogare  ut stet adhuc per (133v) aliquot dies statuta observanda proponuntur ad unguem. D. Caesar de Monte Octonum cogitur solvere pecunias, quas antea habebat tamquam Depositarius Comitatus. D. Bartholomeo Matheutio jubetur sumere mutuum 25 mil. a Mercatoribus. D. Antonius a Gubernatore commendatus dicitur providendus aliquo officio permisso a statutis, vel civilitate donandus. 

Die Lunae 5 D. Paulus Raynutius de Tarano alloquutus est cernitam monet ut omnes memores sint civitatem privatam fuisse dominio ex causa male vivendi et inimicitiarum antiquarum, unde  vult ut paces realiter fiant, et qui nolunt paciscere expellantur, ut habeatur  honor et reverentia Superioribus, Gubernatori praesertim, qui repraesentat Pontificem,  Magistratui et civibus cernitae, qui eliguntur circumspecti et apti ad regendum, et non illi qui indigent tutoribus, atque in omnibus serventur statuta et leges Firmi. Priores possint ponere partitum contra formam statutorum, ex Cancellario scribenti imponitur privatio omnium officiorum, et Gubernatori assentienti jubet imponi aliquem poenam ut obligantur cives, qui faciant bussulum  80 vel 100 civium ad invigilandum pro justitia contra omnes perturbatores etc., et offert se,  ut sanctitas sua confirmare dignetur omnia haec a Firmanis statuenda. Quae omnia, gratiis actis Mag.co D.no sancita sunt, Andrea Salvicti mortuo, Jacobus de Vechis proponit eiusdem Andreae filium idoneum. Rogatur D. Locumtenens, ut non discedat, et curet haberi in civitate Curiam Generalem, et Gubernatorem in perpetuum. Comitatus reperitur debitum dativarum et subsidii triennalis. D. Bernardus de Machiavellis Thesaurarius in 3000 florenis. Plures cives offerunt ratam suam pro satisfaciendo D. Bindo,  Jo. Altovito, et D. Jo. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus se obligant pro Communi. D. Jo. Ludovicus Ciaffonus est procurator Firmi in caussa contra Palagranos de Aquila. Cives deputati pro justitia sunt primi octo electores D. Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Marinus, Bartholomeus Massutius, Sebastianus Savinus, Alexander Pacharonus, et Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, Falconus Iottus, Lucianus Carpinus, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Guidus Vincus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Antonius Montanus, Permartinus Petri Pauli, Bernardinus Perusinus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Jo. Angelus Stephani, Antonius Stephani Vecchi, Antonius Vigoritus, Jo. Andreas (134) Dominici, Piersanctes Baptistae, Tiberius Cautius. Caeteri desiderantur.

Die 6 agitur de terminnda electione  conservatorum justitiae ad numerum 4, vel in duplum de his qui electi sunt.

Die 9 non habetur assistens cernitae  D. Paulus, sed solus ser Dionysius castellarius Gubernator Firmi. Sancitur instaurare Collegium Advocatorum, Procuratorum,  et Tabellionum praesertim etc. pro miserabilibus personis in tertia instantia ad D. Priores, statuto advocato et procuratore gratis inserviente personis miserabilibus. Habetur ordo, ne quis in adunantiis, cernitae, vel Consiliis,  alloquatur nisi in loco ad consulta danda deputato: neque respondere possit  nisi surgens unus post alium. Confirmantur Reformationes quorundam castrorum.  Salvictus nepos Cardinalis et fratre Andreae ser Salvicti petit locum Bancherii patrui sui. Nunc primo habentur post annum 1538: consulta de condemnatis D. Mutius in gratiam Locumtenentis eligitur Capitaneus, et si renuerit, vocabitur D. Andreas Maximus: si vero acceptaverit, hic eligitur post eius officium. Dominicus est Factor Communis. Falconus Jottus, Antonius Montanus, ser Julius  Morica, et Polidorus Cautius se otulerunt gratis inservire in Arcibus, et sancitur mittere cives castellanos.

Die 12 sancitur servare statutum in conficiendo bussulo. Confirmantur capitula de conservatione quietis etc. et petitur confirmatio a Pontifice. Oratoribus Montis Rubiani conceditur non gravari ob operariis S. Mariae in Castello de tempore praeterito, sed petitur, ut aliquid det pro censu S. Mariae ipsa, et aliae communitates commendatae. Salvictus de Serviliano admittitur Bancherius. Jubentur cives de Regimine habitare in civitate, et possidere qualitates statutarias, et datum eis tempus ad mensem usque Februarii,  alias sancitur eis subrogare appicciulatos, qui denuo mutuentur Communi suas pecunias, quas alias dederunt. Vacantibus appicciulatis alii per suffragia subrogandi sunt, et addendum numero appicciulatorum.

Die 24 D. Petrus Simon Thibaldus Orator ad D. Lutium Commissasium Locumtenentis in castro Moliani pro habenda possessione gabellarum duxit Oratores Moliani, quibus conceditur solutio salarii pro medico et magistero ludii letterarii, et agitur de salariis et introitibus Communis statuendis.

Die 15 juraverunt officium 60 deputati in favorem justitiae praesentibus D. Martinangelo Albertino de Murro Vallium, et D. Francisco Sinigardo de Firmo. Absentes dicuntur D. Gentilis Billacqua, Vagnoctius Fatius, Lucianus Carpinus, Jo. Marinus (134v) Bonvicinus, Franciscus Francolinus, Antonius Ilioneus, Antonius de Vechis, Nicolaus Pernensis, Constantius ser Pieri, et  aegrotus D. Hieronymus Rosatus. Agitur de solutionibus salariorum. Petitiones Moliani remittuntur D. Prioribus …. cui probo viro ab eis eligendo cum omni auctoritate cerniate. D. Lutius eligitur Gubernator Moliani pro Card.li Farnesio. Idem sancitur pro civitate S. Angeli prout Moliano concessum est. D. Nicolaus Spetiolus de S. Angelo commendatur pro officio judicatus Aesii Jo. Franciscus Pacharonus est exactor crediti quod communitas habet cum haeredibus et possessoribus …………….. Hieronymi Ancilei; conceduntur ei litterae ad Viceregem Aprutii ………………. sicurum, D.num, et communitatem Columnellae. Ser Benedictus Bartholomeus Orator castri S. Angeli venit cum ensenio ad D. Priores. In cernita ad ……………….. cum aliis Bartholomeus Argolicus, Peroctius Aretinus,  et D. Joannes Canniti. Sollecitatur exuctio maleficiorum. Confirmatur ser Bartholomeus Cordella Cancellarius.

Die 18 agitur de augumento gabellarum in Comitatu de <quibus> comitativi gravantur minantes recursum ad Superiores.

Die Lunae 19 D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Bonvicinus, Nicolaus Pernensis, et Lucianus Carpinus, jurarunt officium Conservatorum praesentibus Jacobo …………… Savini et Joanne Veneto, qui alibi dicitur gener Simonis Lucentini. Carta ……………………….

Die 20 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Franciscus Guerrerius, Camillus Ciminus, ser Antonius Latinus, D. Hieronymus Rosatus, Georgius Antonius Sebastiani. Confal.rii nunc primo post annum 1538 extracti Franciscus Valgarinus, Lucas Giliutius, Jo. Baptista Antonuccius, Bartholomeus Argolicus, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Consules, Octavianus Azolinus, …………………. Perdominicus Baptista Pilae, ser Hieronymus Victorius notarius. Bancherius Generalis Castelli vacat.

Die 20 Martii Ciottus Adam retulit concilio <Mo>liani ordinasse 20 homines ad Card.lem Farnesium et ad Eccell.mum D.num Octavianum, ne communitas Moliani expolietur gabellis castri.

Die Mercurii 21 vocatur per 2 vel 3 die Nativitatis Concilium Generale Comitatus ad favorem justitiae, ad agendas gratias Pontifici de restitutione Status, et ad rectam instructionem augmenti gabellarum. Salvictus approbatur Bancherius, Jo. Antonius filius Giorgii Antonii Sebastiani mortui ponitur loco patris, jurante qualitates Hieronymo fratre carnali, et Francisco Calabria. Ser Antonius Latinus est in officio Interamne, Franciscus Guerrerius …………vit Eccell.mo Duci Octavio, Camillus Ciminus, Morpho referente in eodem …………tio est; quibus fit gratia de residentia, dummodo familia habitet Firmi (135) <fi>unt gratiae quaedam de condemnationibus. Ser Octavianus Humilis de Patrignono proponitur Cancellarius una cum ser Bartolomeo Vincentius Foleciani approbatur in Concilio, et Fatius de Fatiis et Maximianus.

Die 22 Calculatores rationum  D. Raphaelis sunt Sebastianus Savinus, et Constantius Rachamadorus. Pacerii electi de numero 60 Conservatorun iustitiae sunt Chrysostomus Baptistae  cum Jacobo Francisci, Jo. Marino Bonvicino, deleto Jo. Francisco Pacharone. Falconus Iottus cum Luciano Carpino, et D. Pompejo Azolino, deleto ser Trojano, D. Astor Martialis cum Jo. Baptista Antonutio, et ser Trojano Riccio; ser Adam cum Guido Vinco, er Francisco Grasso; Stephanus Azolinus cum Aurelio Pacharono et Antonio de Vechis, D. Pomponio Morphus cum Dominico Lucae et Antonio Montano. Ex praedictis primi prodierunt  e bussulo Chrystoforus Baptistae, D. Pompeius Azolinus, Jo. Baptista Antonutius, Guidus Vincus, Stephanus Azolinus. Cuius loco positus est D. Petrus Simon Tibaldus, et D. Pomponius Morphus. Sancitur per Mag.cos D.nos cum aliquibus  doctoribus confirmari taxam officialium.

Die 23 sancitur ut cives dent cautiones de habitando familiariter in civitate, et recusantes censeantur ipso facto privati,  et poena fidejussionum est 100 scut. Juramentum sancitur deferri a Magistratibus.

Die Lunae post festum Nativitatis, Hieronymus Savini fuit mutuator Communis in expeditione Oratorum Perusium ad Pontificem. Notarium Consulum est Officialis damnorum datorum ad Capitanei adventum. Marcus Antonius Vincentii, et Paulus Continus admittuntur ad Concilium, et Jo. Andreas de Baptistis. Proponitur quoque ser Piersanctes de Nigris, sed non leguntur suffragia. Ser Bartholomeus Cordella petit, ut fiat provisio de novo Cancellario, et dicitur expectandus D. Gentilis Billacqua, quia Cernita noluit forensem.

Die 26 Mag.ci D.ni juraverunt, et Jo. Antonius Georgii Antonii pro patre defuncto. Bancherius est Salvictus Pieri ser Salvicti, qui non comparuit, neque tres Priores absentes, unde statuitur revidenda esse Statuta et Reformationes circa absentiam civium extractorum ad Regimen, et non sit dandum eis tempus ad redeundum.

Die Martis 27 Decembris Concilium habetur civium de Regimine, et de Concilio, ac Oratorum Comitatus  quo sancitur mittere Oratores ad gratias agendas ad Pontifici de unione Comitatus et civitatis reddita, fieri augmentum gabellarum, confirmari conservatore set capitula justitiae et pacis, et alia ad beneficium universale, et impetrari

(135v) absolutionem  a quaecunque excommunicatione incursa etc.

Die 28 D. Albericus habuit in mandatis ab equitibus Lauretanis de duc.  2000 mutuandis Communi Firmano de quibus vult retinere 150 pro fructibus; caeteros 1850 solvere in Provincia. D. Bartholomeus Matheutius remisit in Urbem  duc. 620, alios mittet fidejubentibus 12 civibus Rachanatensibus, ad quos mittitur D. Petrus Simon Thibaldus. D. Gentili scribitur, ut sollicitet negocium pecuniarum cum D. Debastiano de Lucha. Agitur de his quoque a D. Montano. Accipiuntur a R.mo Conversino duc. 3060. Leguntur mutuatores ser Franciscus de Pitriolo, ser Marinus Sciarra, et Tiburtius de Aquaviva, ser Piersanctes  Lucitus de Lauro, ser Porphyrius de Monte Leone, Petrus Franchilutius de Monte Giberti, Benedictus de Grotta Azolina, ser Marius Carpinus de Ortezano, Jo. Baptista miles Lauretanus de Lauro, D. Nicolaus Cinthius de S. Angelo, Marinus Sorecus de Lauro, D. Adam Baptista Mancinus de Rapagnano, Ruffinus de Serviliano. Quorum quatuor D. Jo. Baptista D. Adamus, ser Tiburtius Vivianus, et ser Porphirius mittuntur Oratores Comitatus ad Pontificem.

Die 30  taxa habetur equitum Ill.mi comitis Sfortiae de 20 coelatis, et debitum Communis haeredibus D. Jacobi  Poligrani de Aquila reduci ad duc. auri 256. D. Catharinus de Amandula fideliter custodivit vexillum Communis Firmi  tempore separationis, et in reintegrazione illesum restituit, civilitate donatur. Fiunt gratiae condemnatis. Admittuntur ad regimen Hieronymum Mignerica (alias Migni), D. Franciscus Assaltus, Camillus Carminellus, Federicus Silenus, Hieronymus Cavalerius, Joannes Vincus, Constantius Beccarinus, civibus jurantibus eorum qualitates statutarias.

Die ultima  communitati Montis Raynaldi conceditur debitum flor. 12 reparationi palatii applicare. Carta 119 ad 244.

Rubrica

Libri 73 Consilia Cer.te 1548

Die 2 Januarii 1548 Jacobus Francisci est depositarius Communis. D. Gentilis est Romae Orator. Bancherius extrahitur Lelius Mancinus.

Die 6 Veneris D. Astor Martialis, et Bartholomeus Massutius Oratores referunt grate exceptus fuisse a civitate Rechaneti. D. Persimon Tibaldus est Commissarius Altidonae, ubi reperit nonnulla bona illius Communis occupata. Locumtenens (136) reduxit taxam militum Illr. D. Sfortiae de S. Flora ad octo coelatas. D. Julius Riccius se gesserat in Curia, ut procurator caussarum Communis ser Trojanus Riccius, qui se dicit Oratorem ad Locumtenentem Marchiae, cum ser Bartholomeo Cordella fit Cancellarius. Hieronymus Fidelis Gabellarius Portus creatus Castellanus. Jo. Marinus Bonvicinus est Commissarius Gruptarum ad Mare, D. Jacobus Vivianus Orator Aquaevivae exponit debita et calamitates suae patriae, et praestatur a Firmanis auxilium. Accipitur in numero Consilii ser Piersanctes de Nigris, exactor, Cichus Bertachinus, Pierjoannes Meci Falconi, Antonius Polidori, Cenzus Nardi Tinti, Nicolaus Bracchonus, Cicchus Baptistae Aurificis, et Jo. Baptista Flaccus.

Die 7 Vagnoctius Fatius iuravit capitula conservatorum justitiae in manibus Mag.ci D. Juliani auditoris et Mag. DD. Priorum. Scribente D. Nicolao Flacco (qui videtur Potestas Montis Fortini) et ex illa communitate, supplicatur D. Paulo Locumtenente, et permittitur ibi fieri more solito parlamenta de mense in mensem. Datur pro illis hominibus mandatum conficiendum ab aliquo doctore Firmano, et monetur D. Nicolaus et alii, ut curetur ne scandala oriantur.

Die 8 accipiuntur pecuniae in appalto a civibus S. Severini, Rechanati, et aliorum locorum, a D. Jo. Francisco Rosato duc. 2000, et ab aliis Firmanis iuxta qualitatem. Item accipiuntur pecuniae ab annumerandis in consilio cernitae, qui sunt Philippus de Portu Firmi, Antonius Orlandi, Constantius ser Stephani, Andreoctius Persancti, Antonius Vincentius Sabinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Ser Jacobus Charellus, Nicola Manzitti, ser Bartholomeus Giliuctius, Perjacobus Ufriductius, Gioctus de Gioctis, ser Persanctes de Nigris,  qui non fuit admissus, Vincentius Azolinus.

Die Lunae 9  cives offerunt pecunias aut frumenta, qui sunt Pellegrinus Baccilis salmas grani 60, Pompejus ser Dominici civis salmas 25, Vincentius Partinus scut. 100, Bastianus Savinus scut. 100, Guidus Vincus duc. 100, Jo. Baptista Savinus duc. 100, Jacobus Francisci duc 100, (136v) D. Pomponius Morphus duc. 100, Octavianus Matheutius duc. 100, ser Jo. Pierus Castanea salm. grani 26, Bartholomeus Massutius salm.25, D. Vincentius unus ex Prioribus duc. 50, D. Hieronymus Rosatus duc. 100, Camillus Ciminus salm. 25, Jo Antonius Georgii Antonii duc. 25, ser Antonius Latinus duc. 25, Thomas Pacharonus Regulator duc. 100, Pompejus Branchadorus duc. 40, D. Pompejus Azolinus duc. 50, D. Astor Martialis duc. 50, D. Pomponius Morphus iterum duc. 100, D. Jo. Franciscus Rosatus duc. 200, Baptista Pacharonus duc. 50, Gentilis de Nobilibus duc. 50, Calabria duc. 25, Ludovicus Francisci (alias Jacoboni) salm. 15 grani. Approbantur etiam Consiliarii qui mutuant pecunias in appalto,  Galeazzus Brachinus, Jo. Philippus Mancinus, Jo. Baptista Pictor, Lucangelus Argolicus, Berardinus Antonuctius, Josue Tibalductius, Hannibal Pacharonus, Joachim Francisci Savini, Vecchius de Vechis, Julius Martellus, Jo. Franciscus Franchus, Pernicola Savinus, Hieronymus Azolinus, Jacobus Persanctis Savini, Malatesta Branchadorus, Vincentius Billacqua, Perjoanni Pauli Apostoli, Vincentius Eliseus, Antonius Vincentius Spezza, Julius Tibaldus, Cichus Pacinus, Guliassius Chrysostomis, Vincentius Carpinus, Joannes Cacciacontis, Vincentius Branchadorus, Cichus Volavento, Jo. Franciscus Prencivallis, Bartholomeus Savinus, Antonius Cordella, Hieronymus Pieri, Hieronymus Perangeli Mazzantis, ser Hieronymus Pompilius Partinus, Jo. Franciscus Lelius, Antonius Branchadorus, Dominicus Cichi Solomei.

Die 9 Camillus Ciminus et ser Antonius Latinus, qui fuerant absentes, juraverunt cum  aliis officialibus.

Die 10 Cola Torronus habitator Gruptarum ad Mare juravit de bene vivendo coram Mag.cis D.nis Prioribus. In Concilio Jacobus Angeli dicitur quoque Azolini. Item D. Franciscus Assaltus legitur Sallatus consultor ornatissimus (ita jocante ser Trojano Riccio cancellario) Jo. Baptista de Nobilibus retulit gratias de sua approbatione ad concilium. Jo. Marinus Bonvicinus obtulit duc. 100, Jo. Baptista Fiorellus duc. 50, Cichus Valgarinus duc. 25, et alii plurimi, qui 4 paginis, compehenduntur. De mandato D. Gubernatoris  et Priorum nonnullis civibus taxa pecuniae minuitur, aliis augetur. D. Jo. Franciscus Rosatus dedit duc. 400. Inter cives mutuantes legitur Berardinus de Nigris, Guliassus Chrysostomi dicitur Cipriae, Hieronymus Persanctis dicitur Falconi. Cives de Regimine leguntur et nominantur 85 de numero et de consilio 83. Alii dicuntur absentes, et sancitur eos taxari a D. Gubernatore cum 15 civibus et 15 consiliariis, qui sunt Thomas Pacharonus, Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Pellegrinus Baccilis, Bartholomeus Massuctius,  Jo. Baptista Savinus, Octavianus Azolinus, Guidus Vincus, Octavianus Matheutius, Jacobus Francisci, Jo. Marinus Bonvicinus, Baronus Eltocomando, Antonius Matheuctius (alias de Veteribus), Gentilis de Nobilibus, Ciottus Adae. Consules (137) D. Franciscus Assaltus, Joannes Vincus, Cicchus Bertachinus, Jo. Baptista Flaccus, Antonius Orlandus, Constantius ser Stephani, Antonius Vincentius Savinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Vincentius Azolinus, Galeactius Brachonus, Jacobus Franciscus Savini, ser Jacobus Palmerius, Antonius de Smerillo, Thomas Magistri Joannis, Jacobus Azolinus.  Confirmantur gratiae  concessae in Cernita.

Die Veneris 13 absente D. Francisco Guerrerio Priore, donatur civilitate Magister Nicolaus Benedictus de Monte Robiano cum fratribus suis. Jo. Francisco et Jo. Philippo communitas Monturani obtulit 50 scut. pro solutione Pontifici facienda. D. Jo Franciscus Rosatus est Depositarius 20 mil. Duc., et ser Jo. Baptista Fiorellus eius notarius.

Die 14  leguntur alii cives, qui absentes erant, taxati et alii homines, tribus paginis inscripti. Inter cives habetur Baglionus Grana, Baptista Patriarcha, Franciscus Guerrerius, Petruspaulus de Campo Follonum, Androctius Falconus, Nicolaus Pergentilis Galeocti, Thomas Ottinellus cum  D. Francisco Ottinello, heredes Hieronymi Argenti, Michael Angelus Flaccus,  cum D. Nicolao, Horatius Valgarinus, Hieronymus Azolinus, D. Vincentius Guerrerius, Caesar Guerrerii, haeredes D. Pergentilis, heredes Girardi, Thomas Liverocti, Simon Manicti, Gabriel Contis Paccharoni, Franciscus Laurus, Franciscus del Monte, Vincentius Colangeli, Centius Antonii Pacharoni, Gionius Jacobi Pacharoni, haeredes Spaccasassi, Permatheus Massutius, Thomas Pieri Cichi, Lucianus Frictae,  Mag.cus D. Benedictus de Massignano, Vincentius D. Savini, Jacobus Vicus, Hieronymus Savinus, Jo. Franciscus Gulpuctius, Contes Branchadorus,  et alii vel nondum nominati, vel nonnullis ab hinc annis penitus oblivioni traditi.

Die 15 concurrunt in taxa communitates Rapagnani, et Lapedonae, et Jacobus Guerrerius.

Die 16 Pompejus Azolinus consultor dicitur Mag.cus D.nus. Proponitur Cancellarius  Magister Jo. Philippus Benedicto de Monte Robiano una cum ser Trojano Riccio, Vincentio Lauro, ser Bartholomeo Cordella, et Magistero Francisco Confecto, qui obtinuit  cuius loco eligitur praeceptor Grammaticae Magister Visitus …….. de Monte Florum.

Die 17 electi sunt ad obligandum Gabellariis Permatheus Rachamatorus, Jo. Marinus Bonvicinus,  Falconus Joctus, Chrisostomus Baptistae, D. Pompeius Azolinus,  Baronus Eltuocomando, Pieroctius Jo. Ludovici, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Persimon Tibaldus, D. Pomponius Morphus, Dominicus Lucae. Jo. Baptista Savinus est Gabellarius.

Die 20 habentur litterae B. Conversini, et D. Gentilis Oratoris conquerentes de solutione 20 mil. Duc. retardata. Habentur plurimae supplicationes (137v) pro gratiis,et Reformationes castrorum pro confirmatione habenda.

Die 2 ex litteris Bartholomei Massutii, et Octaviani Azolini, atque ex relata Jacobi Savini cives quidam  Rechanatenses invenerunt 6000 scut. et se obligaverunt pro Communi Firmano. Morphus de Morphis mittitur Sindicus ad servandos eos indemnes. Cives qui se obligant sunt numer. 61, de quibus alibi passim fit mentio. Baronus Iltuocomando dicitur Baronus Be..dini; et Petrus Paulus Tosus legitur ser Petrus Paulus Tosii.  Cives Rechanatenses sunt Martinangelus Jacobi, Antonius Jacobi Veneris, Perleopardus Pernicolai, D. Antonius Rogat.s, Jo. Baptista Honofrii, Politus Salvoni, ser Antonius Bartholomei Lazari, et Alexander eius frater, Bartholomeus Fabritii, Tholomeus Jo. Monaldi, et Antonius Franciscus Jo. Baptistae.

Die 23 D. Gentilis Billacqua Orator retulit magnum inesse periculum nisi quamcitius solutio fiat saltem octo millium scut., nec potuisse obtinere dispensationem appaltus, et rem hanc reliquisse R.do Censorio. D. Trojanus Riccius Orator a Thesaurario retulit non haberi dilationem, sed offerendam ei est aliquam pecuniae summam cum spe dilationis; a Locumtenente,  D. Thideum Fortinatem fidejuberi debere de non accedendo ad Montem Fortinum ad  milliaria 10. Accipiuntur frumenta oblata a D. Luca Branchadoro et undecumque collecta pecunia trasmittitur Romam per Bastianum Savinum. Curatur contentare castrum Moliani quod petit 100 scut. in suis gabellis pro salariatis.

Die 27 fuerunt pertractata  negocia panninorum et frumentorum. Accipiuntur pecuniae  per Baronum a Cicho Margarictio de S. Severino. A communitate Francavillae  deferenda sunt 50 scut. Ser Hannibal deferre debet a communitate Moreschi ultra 50 alia 25 scut. Sebastianus Savinus non revocatur ab Ancona. D. Vincentius Guerrerius exortatur, ut e Mantua requirat et ponat pecunias in appaltu. D. Gentilis, D. Astor, et D. Pomponius destinantur Romam cum pecuniis, quae haberi possunt, eadem die Baptista Percivallis de Recaneto commendatus a D. Locumtenente, alias dicto D. P., et a civibus Rechanatensibus eligitur Capitaneus Firmanus. Ser Trojanus Riccius additur Cancellario.

Peroctius Evangelistae cedit locum suum ser Baptistae de S. Angelo in appicciulatis. Oratores Montis Actonum  attulerunt 33 salmas grani dono dari Communi Firmi. Oratores Belmontis  50 scut. ex parte Communis sui. Jo Philippus de Smerillo per Pellegrinum Baccilem  scut. 50, et infra mensem 200. Pellegrinus <Ba>cilis fit Sindicus Communis ad promittendum castro Moliani 200 florenos (138) annuos de gabellis castri. Oratores Petrioli offerunt 50 scut. Procurante D. Hisilarii, Cichonus Marganuctius de S. Severino mutuatur Firmanis 4000 scut., et Baronus creatur Sindicus ad vendendos ei gabellarum introitus pro rata ad 10 annos.

Die 28 Gabriel Berardini de Firmo creatur Procurator Communis Firmi ad petendum pro castro Moliani quotannis florenos 200 accipiendos a Gabellariis Firmanis positis in castro Moliani. Jo Philippus testis dicitur de Nobilibus de Smerillo. Fita bulla D. Jo. Francisco Rosato de 4000 scut. solutis Pontifici, et acceleratur sollicitatio de reliquis.

Die 30 D. Lucas Branchadorus sollicitat solutionem, ne incurratur infamia et indignatio Pontificis. Procurantur a civibus frumenta et oleun, gemmas et ornamenta vendenda pro dicta satisfactione. D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccili, Jacobus Francisci, Matheus Marci, Jacobus Azolinus, et Tiberius Cautius,  Jacobus Francisci Savini obtulerunt oleum, et ser Jo. Pierus Cattaneus, Octavianus Azolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, oblationem solvendi pro Communi.

Die Martis ultima D. Pomponius Morphus Sindicus creatur de accipienda scut. 5000 a D. Hieronymo Alberico, et etiam ab aliis quibucunque, qui velint ponere pecunias in appaltu. D. Gubernator obtulit torquem auream suam et omne suum argentum. D. Jo. Franciscus Rosatus ultra 7 miliaria olei offert emere oleum a quocunque dare volente. D. Lucas Branchironus ultra 300 salmas offert tractam 400 salmarum. Sancitur eligere cives curantes 1000 salmas grani mettendas Anconam; et exactionem pecuniarum, qui sunt Jacobus Francisci, Falconus Jottus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierotius Ludovici, Antonius de Vechiis, Vincentius Ursini, Jacobus Azolinus, Antonius Polidori, Joannes Vincus, Antonius Stephani, Jo. Baptista de Nobilibus, Hieronymus Falconi. Qui non solverit in civitate per totam sequentem diem, et extra intra terminum a M. D. Priores assignandum, a Baroncello executionem  patietur. Oratores Montis Giberti offerunt duc. 50, et totidem Petrus Francolini de Monte Giberti. Carta 1 ad 127.

Die Mercurii 1 Februarii 1548 Romam afferendae sunt litterae cambii pro scut. aurei 2155 et bol. 46 (ergo reliqua habebantur). R.dus D. Lucas totum suum granum ponit in appaltu Firmi.

Die 3 relevantur indemnes D. Bartholomeus Matheutius, et Sebastianus Savinus ab obligationibus  contractis Anconae cum Jo. Cinamo et Jacobo Parenza ac sociis de 30 ballis pannorum ultrafine, et cum (138v) Vito Salomonis de ballis quinque panni carisei; et cum civibus Rechanatensibus de scut. 12 mil. Sancitur mittere Mantuam et Ferrariam ad D. Vincentium Guerrerium et D. Horatium Calistum, atque Romam ad D. Hieronymum Albericum, et ad D. Anton Jacobum Venereum, qui dignetur sumere mandatum ad se obligandum pro Communi Firmi. Ad accipiandum retractum pecunie et panninis revertitur Sebastianus Savinus cum Jo Philippus D. Pomponius Morphus. Orator Romae est Jacobus Augustinelli et Caesar Adae. Mittuntur ad Ducem Urbinatem, et ad D. Vincentium Guerrerium. Petitur licentia a Pontifice augendi in Regimine 6 palluctas, pro quibus singuli approbati solvant 100 scut.

Die 5 Mag.cus D. Baptista Percivallis capitaneus cum suis officialibus jurat officium. D. Gentilis Billacqua, qui propter aegritudinem renuerit, promittit se rediturum Oratorem Romam ………. Festa carnis privii, si videbitur Nicolaus Calvutius aggregatur Concilio. Hieronymus Fidelis civilitate donatur. Providetur de salario Mag.cus D. Dionysius Castellarius Gubernator. Custodia Bariselli 20 peditum et sex equitum  reducitur ad solitum civitatis. Petunt adscribi numero Consiliariorum D. Paulus Costantinus. D. Raphael Pernensis, D. Montanus de Montanis, D. Achilles Giliuctius, Magister Camillus Italia de Monte Giberto, physicus, D. Vincentius Polonii Meliorati, Lucas Michelangeli de Moliano, Lupidius Morosi, Jo. Antonius Savinus, D. Baptista Mancinus de Rapagnano, Paulus Jo. Adae, Cichus Terentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cicchus Petri Pauli, ser Gervasius Lauretus, Jacobus Guerrerius.

Die 7  Jacobus Guerrerius iturus est Mantuam pro Communi Firmi, referente Hieronymo Rosati. D. Petrus Mancinus cum Jo. Philippo eius nepote exhibet 2000 florenos, dicitur fuisse gabellarius Firmi tempore privationis Status, et renuntiat  actionem omnem, quam habet in gabellis Communi Firmi.

Die 8  approbantur capitula exactoris porrecta a Morpho de Morphis.

Die Veneris 10 R.mus D. Fabius Minganellus venit in Provinciam Vicelegatus, et sancitur eum visitare. Fit bussulum castrorum et arcium. Conceduntur gratiae condemnationum. Petente Luca Giliuctio ser Bartholomeus eius nepos subrogatur sibi in Regimine. Ser Lucas Cordella dicitur senex, et providendum esse  de notario Regulariae. Jacobus Augustini de Guerreris mittitur Sindicus Communis Firmi ad relevandum D. Vincentium Guerrerium, et alium quemcunque pro mutuo 6000 scut. et plus si erit necesse. Appaltus incipit Kal. Martii. Orator S. Benedicti offert duc. 50. Rapagnanus (139) Adae Jophilippus Mancinus, D. Paulus Constantinus approbantur Consiliarii.

Die 12 D. Pomponius Morphus, et Lucianus Carpinus Romae sunt Oratores.

Die Mercurii 15 D. Gentilis Billacqua et D. Federicus Vincus electi sunt Oratores ad Vicelegatum. Consiliarii approbantur D. Raphael Permensis, Nicolaus Calvuctius, Hieronymus Fidelis, D. Montanus de Montanis, D. Baptista Mancinus, D. Achilles Giliuctius, Paulus Adae, Jacobus Augustini Guerrerii, ser Gervasius Lauretus, Gabriel Mancinus, Lucas de Moliano, Horatius Valgarinus, Jo. Antonius Savinus.

Die 16 cives adunantiae pro bussulo castrorum conficiendo sunt D. Gentilis Billacqua,  D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccilis, Octavianus Azolinus, Falconus Gioctus, Jo. Marinus Bonvicinus, Octavianus Matheuttius, Jo. Baptista Antonuctius, Guidus Vincus, Vincentius Ursini. Sancitum est cives de Regimine omnes imbussolari pro castris 1° gradus, consiliarios omnes de 2° gradus; notarios omnes de 3° gradus: ad arces vero omnes cives.

Die 17 equites D. Sfortiae pro hac vice solvuntur  de pecuniis gratiarum; de reliquo vero fiet taxa pro rata civitatis et Comitatus. Ad officium notarii appaltus suffragati sunt ser Jo. Baptista Florellus qui obtinuit, ser Jo. Pierus Castaneus, Joannes filius Antonii Granae, Vincentius Freductius, ser Lucas Cordella , ser Hieronymus Victorius, ser Marius de S. Angelo imbussolatur. D. Antonius de Nobilibus, et D. Caesar Azolinus. Canonici petunt damnatum in festo Paschae donari S. Mariae in Castello, et conceditur. Filius Vincentii Partini dicitur physicus civitatis.

Die 18 Vicelegatus vult poenas conditionales et notitiam omnium quae occurrunt circa bannimenta, prohibitque fieri gratias de his,  quae comprehenduntur in bannimentis. Sancitur mittere ad Vicelegatum, ut nihil innovet, et satisfacto Pontifice, petere ne quid innovetur de reintegratione concessa in Statu et juribus Firmanis. Ser Laurentius qui redit Firmum iuxta decretum de reditu omnium civium, accepit nuntium de morte matris, et datur ei venia absentiae. D. Jo. Baptista de Nobilibus de Petriolo die 19 commendatur pro S. Severini praetura. Approbantur Conciliarii Jacobus Vincus,  Antonius Vincentius Valgarinus, ser Hieronymus Victorius, ser Persanctes de Nigris, Cichus Laurentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cichus Petri Pauli, Joannes Francisci de Matheuctis de Castro Palmarum, ser Joannes Politus,  Ramandinus de Ramandinis, Lucianus Jacobi Antonii, Lupidius Moresii, Vincentius Piccioni, ser Baptista Permarini de S. Angelo.

Die 20 Priores sunt Theseus (139v) Morronus, ser Persimon ser Pieri, Vincentius Persanctis, Evangelista Gasparis, Federicus Vincus, Peregrinus Baccinus. Regulatores Pierus Arietinus Flor., Federicus Civitella S. B., Hieronymus Patriarcha Camp.i. Confal.rii Permatheus Octinellus, Jo. Paulus Polidorus, Dionysius ser Antonii, Evangelista Gasparis, Antonius Matheuctius, Jo Paulus Montanus. Consules Gentilis de Nobilibus S. M., Antonius Latinus Flor., ser Antonius Ciminus notarius. Bancherius S. Martini Gentilis de Nobilibus. Castellari Aquavivae Branchadorus Caesaris, Gualdi Pierus Jo. Ludovici, Portus Franciscus Leffectus, Montis Falconum Vincentius Partinum, S. Benedicti Vincentius Ilioneus. Officiales tertii gradus ser Orpheus Girardus de Ponzano, ser Thomas Victorius de Petritulo, ser Leonardus de Veteribus de Aquaviva, ser Joannes Cicchi Berardi de Monte Apponum, ser Dominicus Barba de Monturano, ser Hieronymus ser Martini de Serviliano, D. Valentinus Lopidi de Monte S. Elpidio Morico, ser Franciscus Angeli de Collina, ser Vincentius Laurus de Lauro, ser Jo. Baptista Gazota de Campo Fullonum, ser Persanctes de Nigris de Firmo, ser Hercules Joannis Leo de Turrii Palmarum, ser Antonius Boctius de Ortezano, ser Persanctes Factoris de Lauro, ser Cichus Mathei de Lapedona, ser Martius Berardini de S. Elpidio Morico, ser Julius Joannini de Marano. Primi gradus Theseus Morronus, ser Theodorus Coluctius, D. Nicolaus Ramandinus, pro quo vacante Antonius ……nierii, Camillus Ciminus, Antonius Jo. Andreae, Camillus Emilianus, Pieroctius Jo. Ludovici, Antonius Hieronymi, Antonius Montanus, Permatheus Rachamatorus. Secundi gradus Gabriel Mancinus, Jo. Angelus Stephani, Jo. Baptista Flaccus, Cicchus Bertachinus, Constantius Beccharinus, Nicolaus Bracchonus, Joannes Vincus, Cicchus Tarentii, Vincentius Branchadorus, Jacobus Vinchus, Lucianus Jacobi Antonii, qui renuntiavit, Dominicus Cichi Solome, Tiberius Cautius. D. Franciscus Margaructius de S. Severino obtulit emere septimam partem gabellarum 25 mil. Scut., pro 10 annis cum anticipatione solutionis, et ad id Baronus creatur Sindicus. Idem  D. Franciscus Margaructius civilitate donatur. Qui non solvunt impositiones per totam diem  sabathi privantur officiis, et lacerantur eorum cartuciae, et nihilhominus per D. Gubernatorem obligantur solvere cum poenis eius arbitrio. Volent D. Vicelegato emere duos mulos a fratribus S. Augustini Firmi, accipiuntur a Communi Firmano, et ei donantur. Referente S. Trojano curator pecunias haberi a Mag.ro Moysi hebreo Maceratae, et mittitur ad R.dum Thomam pro venditione grani et olei mortuo Permatheo Nicolai Mag.ri Julii confalonerio Castelli. (140) D. Franciscus Octinellus probatori loco patris.

Die 21 Thomas Pacharonus, Pompejus Branchadorus, Theseus Morronus, et Pieroctius Arietinus promiserunt Mag.co D. Thesaurario solvere taxam equitum D. Sfortiae Comitis S. Florae, praesentibus Barono Iltuocomando, et ser Dario Cagnito (lege Canito).

Die 22 dicitur Legatus redire ad diem Veneris proxime futurum,  unde cras  sancitur Concilium cogere et postridie Cernitam.

Die 24 D. Horatius Pacharonus, et Bartholomeus Massutius scribunt nullam invenire potuisse pecuniam. Sancitur sumere oleum mercatoribus vendendum a Bartholomeo Mysutio, et Matheo Marci. Confirmantur gratiae Carnitarum.

Die 24 Franciscus Effectus renuntiavit arcem Portus propter senium, et oculorum orbitatem, et proponit ser Hieronymum Fidelem,  vel alium ad beneplacitum Cernitae. Corruunt muri S. Elpidii Morici, et mittuntur Commissarii, qui  etiam videant differentias illius castro cum Monte Raynaldo, et aliis vicinis. Monti S. Mariae in Georgio relaxatur medietas debiti per palliis S. Mariae in Castello a tempore privationis Status. D. Sanctes Clarignanus Orator Montis Causarii obtulit quantitatem grani; Oratores Aquavivae 40 scut. Petente Branchadoro, Polidorus Cautius ponitur eius loco pro primo extracto. Conceditur Hebreis emere mobilia a Firmanis, dummodo non intrent per januas publicas, et solvant 54 flor. mutuo gratuito. Baptista Patriarcha  sufficitur in Regularia, Hieronymo Patriarcha defuncto. Venduntur 200 miliaria olei pro reliquo satisfactionis 20 mil. duc. auri.

Die 25 Lucianus Jacobi Antonii gratiis actis ait se cogi potiori anni tempore stare in castro Campi Fellonis, et ideo renuntiavit numero Consilialiorum et officio Collinae.

Die Dominico 26 Mag.ci D.ni juraverunt, loco Federici Civitellae legitur Federicus Vincus, et loco Hieronymi Baptista Patriarcha, pro Permatheo D. Franciscus Ottinellus. Thomas Pacharonus donat suae patriae 100 scut. et hisque dat in appaltu, dummodo alii cives donent suas impositiones similiter. Ser Trojanus Riccius composuit debitum Firmi cum Monte Causario in tribus terminis solvendum.

Die ultima Morphus de Morphis et D. Jo. Franciscus Rosatus sunt gabellarii exactionis dativarum et salis. Carta 127 t.o ad 243.

Rubrica

Libri 74 Consilia Cernite 1548

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Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Conclusione del Libro 67 Consilia et Cernite 1537

(103) Die 27 dantur solita luminaria Fratribus S. Crucis. Providetur et exigitur pecunia pro guastarolibus. Habitantibus castrum S. Benedicti qui venerant de Ophida et conceditur terrenum quoddam de Monte Aquilino, sicut Sanctoro Cautio. Confirmantur etiam terrae de Monte Aquilino datae patri in favorem D. Vincentiae Jo. Baptistae de Firmo.

Castellanus S. Benedicti est affinis fratris Thomae. Ser Caesar de S. Angelo fuit exactor librae.

Die 28 agitur de recipiendo Legato in  civitatem venturo, et de salariatis, confirmandis.

Die 29 legitur juramentum magnificorum dominorum, de quibus extractis nihil dictum fuerat. Priores sunt Hieronymus Ancileus, Falconus Joctus, Franciscus Francolinus, Pieractius Jo, Ludovici, Dionysius Senegardus, Gilbertus Guerrerius. Confalonerii Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Jacobus Cordella, Antonius Ludovici. Consules Bonifatius Riccius S. B., Simon Tindalus Camp.i. Bancherius Pilae Johannes Antonii Scattoni. Desunt notarii consulum et Bancherii. Carta 343 t.o ad 431.

LIBRO 68 CONSILIA CERNITE 1537

Die 20 aprilis 1537 Mag.corum dominorum legitur extractio ut supra, excepto Jacobo Cordella; nam extractus est, Marinus Cordella, Simon Tindalus dicitur Simon Bartholomei. Notarius Consulum ser Perjacobus Urbanus. Dicitur Legatus adventasse Fabrianum. Jacobus dicitur pater Marini Cordellae defuncti, et ponitur loco filii.  Dominus Antonius Franciscus dicitur olim Gubernator. Caetera ut supra.

Die 21 Mag.cus D. Marcellus legitur Castellanus Arcis Alliorum, et donatur munere.

Die 29 in juramento Dominorum legitur notarius Bancherii ser Jo.Baptista ser Lucae. Caetera habentur ut in praecedenti libro Carta 1 ad 32.

Die 3 Maji Joannis Fruductii allata est truculenta mors ei inflicta in Castro Falleroni, ubi arma sonant. Mittuntur duo Reformatores cum Baroncello.

Die 4  redeuntibus Reformatoribus, fit jus contra occisores Jo. Ufredutiii. Requiritur Hieronymus Ancileus Prior absens. Legatus proibet accedere ad Abbatiam S. Claudii nisi cum deputatis Communitas S. Genesii petit cives Firmanos ad componendam differentiam finium inter illam et Gualdum. D. Franciscus Clarelli scribit posse Mag.cos Priores remittere terminos condemnatis in contumacia in Terra Montis Fortini. Gentilis Francisci de  Nobilibus,  qui olim cum sociis vulnera inflixerat ser Hieronimo Pernicolae recipitur ad gratiam.

Die 5 ser Felix Morronus Roma discessit Calabriam versus. Caetera ut in praecedenti libro.

(103v)Die 18 in Concilio Generali celebrato in aede Fraternitatis, Legatus orationem habuit ad Firmanos, qui eum protectorem eligerant, et ut superius habetur munere argenteo per Dominum Felicem Roma misso donaverant,  et civitatem ac Statum ei ex corde protegendum, et servandum obtulerant. Laudat charitatem et justitiam Firmanorum et fidem erga  Sanctam Ecclesiam, et jubet eos esse bono animo, et spondet se velle  concedere quidquid petierint. Dicit se impetrasse a Pontifice diminutionem unius ducati pro foculari, et reduxisse ad 4000 scut.  quibus succurritur periculo gravi Turcharum imminenti. Item reduxisse taxam vastatiorum Anconae ad 3000 scut. tota Provincia. Denique se velle dare operam justitiae Firmanae,  et per Mag.cum Gubernatorem et Mag.cos D. Priores ministretur.  Quibus respondit D. Hieronymus Rosatus. Deinde lectum Felix  Breve reductionis praedictarum taxarum, quae exiguntur per aes et libram, et castra non gravantur in bonis a civibus ibi possessis, sed cives solvunt in civitate libram dictorum bonorum.

Die 19 Communitas S. Elpidi promittit cautiones pro Firmanis, et ei aguntur gratiae. Legatus non multum curare visus est reditum magistri Baltaxaris (da Monte Alliorum) et Cancellarius asserit illum electum esse praeceptorem (deest quo loco). Auditur rumor de Castri Alliorum demolitione, quam vult Legatus. D. Jo. Franciscus Gregorius  commendat decimam  partem salarii sui quia fuit Romae Gubernator Provinciae. Legatus honorifice accipitur in viridariis Firmanorum  ad spatiandum.

Die 23 agitur de Castro Alliorum Firmanis restituendo, ut in precedenti Libro; ser Thadeus de Narnio die 24 dicit se servisse Firmanis post discessum D.  Augustini Recuperi Gubernatoris tribus mensibus. D. Franciscus Alexandri est creditor Communis, et statuuntur cives, qui ei computum revideant qui electi sunt die 26 Junii Jo. Baptista Morronus, Antonius Morphus, et Antonius Grana. Hieronymus Formichinus septuagenarius, et pene surdus, dispensatur a Cernitis. Confirmati sunt in officiis suis ser Lucas Cordella, ser Bartholomeus coadiutor, ser Persanctes Barnabei. Providetur salario Magistri Anzovini Amoratti. Carta 32 t.o ad 65.

Die 10 Junii 1537 in Concilio confirmantur deliberationes et gratiae Cernitarum.

Die 11 suffragis dantur cives exactores pro foculari et guastarolis D. Hieronymus Rosatus, Antonius Matheutius, Bartholomeus Massutius, Antonius Morphus, Jo. Baptista Morronus, Permatheus Rachamadorus, ser Jo. Baptista Florellus, ser Persimon. Cives ad promittendum et componendum Permatheus Rachamadorus, Bastianus Savinus, Lucas Hieronymus, Jacobus Francisci. Sindicus computationis pro vastarolis Bartholomeus Massutius. Ser Caesar de Trevio petit suam pecuniam de mutuo, et de servitute praestita. Eadem die Dionysius ser Antonii dicitur habuisse discessum per 8 dies pro festo S. Joannis.

Die 22 vacante loco Federici Civitellae mortui Reg.ris S. Bartholomei, Federicus Vincus sufficitur Troylus Pacharonus Regulator S. Martini et loco Francisci Morroni mortui (104) Regulatoris Campilegi ponitur Peregrinus eius filius.  D. Andrea Maximo Capitaneo datur commeatus redendi in patriam instantium feriarum tempore. Locantur in castris maritimis equites Ill.mi Domini Pauli Vitelli. Pistoja dicitur equuleo fuisse impositus, igne pedibus imposito, et Franciscus Grassus olim Regulator, et Troylo Adam imminere periculum vitae et si innocentissimus sit, et eius mors magnam afferet calamitatem publicam. Eligitur (ut videtur Capitaneus) post designatos D. Alexander Peruzzini de Orciano. Ser Hieronymus, et ser Julius leguntur praesentes Regulatores Jo. Franciscus videtur esse apud Ill.mum D. Valerium. Antonius Jo. Andreae est Castellanus Moliani. Die 26 ex litteris Card Cesarini ad Ill.mum D. Valerium habetur sibi magnae esse curae, ut Firmanis restituatur Castrum Allionum. Ex litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris Romae legitur modus quo restituendum  est castrum. Ex litteris D. Montani de Montanis Maceratae Oratoris, Cardinalis Legatus petit 65 vastatores in arce Anconae, et 50  scut. pro expeditione Turcarum. Respondetur D. Gentili, ut nisi arx possit conservari, solo  aequentur moenia cum Arce Alliorum. Interim scribitur Ill.mo D. Valerio, ut velit integrum reddi Castrum, in ultimo ut sola moenia diruantur. Idem agitur cum D. Bastiano Commissario et D. Legato D. Bono Francisco commendatur capitula de his facta inter Cardinalem Cesarinum et Legatum. Repetitur dies 11 Junii, et scribente D. Persimone Thibaldo de fidejussione ad emenda bona exititiorum praedicti Castri, respondetur petendo quae sit haec varietas D. Ambrosii. Interim rogatur Ill.mus D. Valerius, ut de his agat cum Legato, et fit mandatum in personam D. Joannis Canniti ad promittendum pro Communitate de emptione bonorum etc. Gratiae aguntur Communitati Offidae de peditibus oblatis, qui si veniant, recipiendi dicuntur cum maximo amore et gratitudine. Mittuntur quator homines de Monte Falconum et de Smerillo ad praestandam obedientiam Legato, et ad excusandum factum, quod non explicatur.

Die 12 mittitur Ill.mo D. Valerio, decretum esse,  ut nihil agatur, nisi quod conclusum fuit inter Legatum et Cardinalem Cesarinum.

Die 13 Legatus scribit se nonnullos de Offida custodes Castri Alliorum exclusisse, quia senes et male vestiti erant, et reliquisse de his in Castro 23 Offidanos, 7 Tolentinates, et 20 se supplevisse, quibus mittatur stipendium etc. His omnibus providere jubentur Mag.ci D. Priores, et Felix Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, D. Jo. Franciscus Pichonus, D. Pompejus Azolinus, Pierus Pellegrinus, Ciriacus Baldutius, Ciottus Adam, ser Jo. Baptistam Florellus, Aurelius Pacharonus, ser Stephanus Azolinus, Jo. Jacobus Beneincasa, Vincentius Ursini, Nicolaus Dolcebene, An…..na.

Die 15 Jo. Jacobus Morronus, et Antonius Morphus mittuntur Oratorem (104v) Maceratam ad Concilium Pro.le. Fit mandatum compositionis inter Montem Elparum  et Montem Rynaldum D.ni Pompejo Azolino, et Persimoni Thibaldo. Laudatur Octavianus Humilis de Patrignone, et donatur civilitate. Nicolaus Permathei de S. Elpidio eligitur ad extimanda bona exititiorum Castri Alliorum iuxta capitula Cardinalis Cesarini et Legati. Repetuntur praedae factae in castro Petrioli de inde legitur.

Die 27 Maij Vicus Chiarellae et Rocha capta a D. Marcello et commendantur illa loca

Cardinali Cesarino, ut protegat et commendet D. Legato.

Die 30 Maij D. Legato commendantur nomine Castri Alliorum, qui ab omni caede liberi sunt. Kalendis Junii habentur litterae Legati scriptae Magistero Julio eius Phisico, quibus significat calicem et alias ab exititiis castri Alliorum res et sacrario subraptas fuisse restituitas, et plurimos eorum petiisse Romam, nec potuisse caussam revocari ad Legatum. Oratores electi, ut subito restituatur Castrum a Legato, fuerunt D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Petrus Simon Thibaldus, ser Lucianus Carpinus dicitur olim fuisse Commissarius Turris Palmarum.

Die 3 D. Angelus Dei Bufalo respondit Oratoribus, mentem esse Pontificis reddendi Castrum; facta solutione a Communi Firmi de tertio stipendio, et receptis in Castro exititiis etc. Magister Federicus de Marioctis de Matholica (dicitur per errorem de Matticula) litteris laudatur de bene actis in suo munere arithmeticae. D. Andreas Maximus commendatur pro Rachanati Praetura. Hieronymus Formichinus septuagenarius eximitur ab obligatione veniendi ad Cernitas. Reperiunt acta die 10-11-12-33 Junii, 19 Maji etc. Carta 65 t.o ad 157.

Die 1 Julii 1537 Turcharum suspicio annuntiatur. Ill.mus D. Valerius rediens a Legato dicit eum velle demolitionem Castri.

Die 2 Rev.dus D. Tiberius Corradum cum litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris  super rebus castri Alliorum nuntiat addendum in causa Troyli et aliorum civium Commissarium, et protestatur de nullitate processus, quia cives obedierunt voluntati et decreto Cernitae in providendo, custodiendo, conducendo pedites etc. Mittuntur Commissarii Bastianus Savinus, ser Hieronymus Patimalus, Baptista Adae, Perus Baccilis, Gentilis de Nobilibus, Lucas Giliutius, et Jo. Andreas Ciceri cum Longobardis, et malleis ferreis, piconibus aliis que instrumentis ad demolitionem Castrum, sed media via steterunt, atque redierunt re imperfecta etc.

Die 8 Pellegrinus Baccilis missus est ad Castrum cum guastarolis et 200 peditibus. Deinde reditur ad mensem Junii, diemque tertiam, et sancitur rogari Legatum, ut sua intersit ne Firmani illudantur de Castro Alliorum. Adduntur Oratores Romae Octavianus Azolinus, Jo. Jacobus Martinus, Federicus Vincus. Ser Persimon Marini creatur depositarius librae.

Die 6 Junii leguntur extracti castellani, ser Hieronymus Angelita Moliani, Aquavivae Felix Guerrerius, Gualdi Felix Pacharonus, Montis Falconum Lucas (G)iliuctius, (105) Benedicti ser Marianus Sanctis, Portus Vincentius Stabilis (desunt extractiones Mag. D.orum) et die 22 leguntur solum Regulatores qui supra.

Die 26 Junii  agitur de vastatoribus mittendis Anconam,  et de collocandis militibus in oris maritimis.

Die 27 D. Bonfranciscus Camerarius Legati petit vastatores ad demoliendam arcem et muros Castri Alliorum. Respondetur per Cancellarium cives expectare a Protectore, ut conservet capitula inter eum et Cardinalem Cesarinum inita.

Die 1 Julii iterum D. Bonfranciscus Camerarius et Auricularius Legati petit devastatores, et attulit Breve Pontificis de demolitione arcis et murorum; et Ill.mus D. Valerius retulit a Legato, illum velle restituire Castrum, data saltem cautione de dicta demolitione, quae remittitur ad Concilium Gen.le.

Die 6 commendante Ill.mo D. Juliano Cesarino, D. Silvius Arcerius de Civitella post D. Alexandrum Peruzinum eligitur Capitaneus. Ex litteris Legati ad Mag.cum Gubernatorem Firmi mittuntur ad accipiendam possessionem Castri Alliorum Jo. Franciscus Rosatus, Caesar de Nobilibus, Ludovicus Vincus,  Conceptus Vincus, Bonfilius Morronus, Octavianus Azolinus, Antonius Matiutius, Bastianus Savinus, Baronus Eltocomando, Baptistae Adae, Costantinus Adae, Falconus Periocti, Chrysostomus Baptistae et alius qui recentiori atramento videtur deletus, Caesar Adam, Dominicus Lucae, Jacobus Francisci.

Die 7 agitur de vastandis muris Castri, sed consultores non conveniunt. Deinde in alia Cernita repentina sancitur expectare Concilium sed interim conservari indemnes qui se contulerint ad demoliendos muros. Demum fit mandatum D. Montano de petenda praeceptorum revocatione, et de interponenda appellatione.

Die 8 litterae Cardinalis Cesarini, et Gentilis Billaquae Oratoris habentur, ex quibus sancitur in Consilio demoliri muros Castri Alliorum, quamvis habeatur praeceptum Legati de nihil innovando in Castro. Promittitur tamen per civitatem, non offendere homines dicti Castri, et relinquere eos pacifice frui suis bonis in eodem Castro;  et mittuntur Anconam ad legatum 40 vastatores. Conficiuntur instrumenta bellica. Commissariis protestantibus, quia Castrum est sine custodibus, eliguntur novi Commissarii ad demolitionem murorum: Hieronymus Assaltus, Antonius Morphus, Pellegrinus Baccilis, Lucas Hieronymi, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Paulus Montanus, Falconus Joctus.

Die 10 Vincentius Partinus praeteritis diebus,  et hodie legitur Prior Priorum. D. Montanus de Montanis Orator retulit, Legatum promisisse verbis praeceptum circa murorum demolitionem, sed non recognoscet dummodo de caetero non innovetur quicquam: revocasse ad viam juris caussam civium promissorum; velle (105v) cautionem de pacifice relinquendis hominibus Castri Alliorum ut fruantur suis bonis, deputatis duobus civibus ex parte Firmanorum, et duobus ex parte Legati, ut cuique redditur quod suum est.

Die 11 iterum rogatur Legatus, ut velit concedere executionem Brevis ut Firmani demoliantur muros, et praestari cautiones a civitate, non a particularibus. Providetur de justitia exequenda secundum jus in Castro Alliorum. D. Montano de Montanis Oratori committitur, ut referat D. Legato ut dignetur notum facere, quod siquis velit redire in Castrum Alliorum, redeat intra triduum, quo elapso post litteras D. Priorum habitas incidant in poenam non redeuntes ad habitandum, si postea inventi fuerint in Castro vel eius territorio. Et quia illi exititii, quum non sint demoliti muri, molestant homines Status Firmani, et turbant ipsorum res, D. Joannes Cannitus advocatus et procurator Firmi protestatur ante D. Tarusium Gubernatorem de executione Brevis pro demolitione murorum, et de provisione, ne existitii turbent homines Firmi, Comitatus et Castri praedicti in personis, vel bonis, nec armatas faciant, secus non teneri de scandalis etc.

Reformatores ad bimestre sunt Lucas Giliuctius, Felix Guerrerius, Ippolitus Caesaris, Jo. Andreas Paganelli, ser Dominicus Mazatinus de Petritulo, Petrus Francisci de Monte Giberto, Antonius Picolinus de Marano, ser Jo. Jacobus Christaldus de Campo Fellonum, N.N. de Fallerono, ser Joannes de Ripa Cerreti.

Die 14 Quiriaco Baldutio Prior Priorum, iuxta litteras D. Montani de Montanis non respondetur Legato, qui differt praecipere demolitionem Castri, sed banniti Status Ecclesiae capti transmittuntur ad eum, et Antonoctius Schiavtti  discurrens per agrum Firmanum requiritur ut capiatur, et illico suspendatur. Dicuntur exititii Alliorum eripuisse res habitatoribus, et qui sunt pro Firmanis fuisse expoliati.

Die 17 Breve Pontificis iubet restitutionem Castri Alliorum in manibus deputati a Legato cum mandato restituendi pecunias Oratori Firmano solutas pro Castro. Accusabantur Firmani de espulsis hominibus Alliorum post restitutionem Castri, quibus concessae sunt represaliae. Mag.cus D. Gubernator Tharusinus fidem facit pro veritate, quod a tempore habiti Castri de manibus D. Marcelli non ex illis hominibus cum suis bonis erant in Castro. Abierant enim cum suis bonis ante restitutionem propter monitiones et minas vice legati, de quibus explorari potest veritas a castris circumvicinis. Imploratur auxilium Ill.mi D. Valerii, et Ill.mi D. Petri Alovisii Curatur reductio hominum Alliorum ad Castrum; et emptio honorum non redeuntium ducatis 1000.

Die 20 in imminentibus periculis Reipubblicae voverant Matronae Firmanae civitatem argenteam Virgini Lauretanae, et creantur depositarii pecuniae D. Marianus Pernensis, et Franciscus Savinus. Collectores vero Thomas Bibliopola, Perdominicus Marcutii, ser Dominicus promisit Octaviano Azolino (106) se plurimos exititios reducturum ad Castrum, si eius caveatur. Sancitur poena capitis contra offendentes  aliquem ex ipsis. Quaeritur Consilium a Repubblicis Firmo benevolis ad jurandum Republicae Firmanae. Scribitur ad D. Philippum de Rachanato teste quod exititii ante restitutum Castrum exierint.

Ill.mus D. Stephanus Columna petit solutionem pro vastatoribus Anconae, referente Bartholomeo Massutio, qui Macerata rediit Orator.

Die 22 Ill.mus D. Valerius laudat destinationem Oratorum Romam, et consulit ut bene informent et justificent caussam et res civitatis apud Pontificem, et si ipse velit constare in sua sententia, alluquantur Oratores Imperatoris, quibus ipse D. dabit litteras, ut supplicent Suam Sanctitatem pro hac civitate, ne amplius molestetur; et si inexorabilis sit, petatur ut Firmum evellatur a legatione. Si res in deterius labatur, revocetur Hieronymus Branchadorus, aliique cives ad opitulandum Patriae, et promittit se curaturum apud Dominationem Venetam, ut civitati iuvetur. Item commendandum monet Troylum  ut privatum civem, et Legato respondendum, Firmanos non impedituros; quominus si velit ipse recipiat Castrum Alliorum; si vero velit ut ipsa communitas faciat hanc restitutionem, restituat pecunias a Firmanis solutas pro emptione Castri. Oratores electi sunt D. Gentilis Billaqua, D. Pompejus Azolinus, D. Montanus de Montanis, Jo. Baptista Morronus, Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massutius, Octavianus Azolinus, Bastianus Savinus; de quibus quattuor decernuntur. Respondetur Legato, Castrum esse apertum et demolitum unde potest ingredi et exire pro suo arbitratu, et quum fores fuerint combustae ante resignationem Firmanis factam, ipsemet sumat meritum supplicium de iis, quos invenerit delinquentes. Publicatur absolutio delictorum civium.  In Concilio Oratores statuuntur praedicti Doctores Legum cum Jo. Baptista Morrono.

Die 24 affertur rumor, et a quibusdam Fratribus Observantinis confirmatur in Monte Albotto esse 3000 peditum, qui illic male se gerunt, et timetur ne huc proripiant. Dionysius est Prior Priorum.

Die 27 in festo Assumptionis fiunt solum luminaria et cursus. Ser Caesar Coluccius reficitur de animalibus sibi interceptis in castro S. Angeli pro Repubblica. D. Hieronymo nepotis Jacobi Cordellae cum licentia traditur nuptui in Monte S. Mariae in Georgio. D. Hieronymus Anglicus (alias Angelico) electus est a Secretis Repubblicae Rachanatensis, eique sufficitur Castellanus Moliani Jo. Marinus Casella. Deinde replicantur quae dicta sunt die 6-7 et circa demolitionem agitur die 9; prout supra Carta 158 ad 252.

Die ….. Augusti 1537 legitur Guerrierius D. Persanctis receptus ad gratiam Petrus et filius. (106v) Cives necati sunt in  castro Falleroni, et sancitur lex contra uccisores civium ac Ill.mo duci Camerini scribitur pro capiendis interfactoribus in suo territorio. Providetur quia exititii Alliorum confugiunt ad Montem Ulmi, et Castrum Alliorum est sine gubernio. Legatus prohibuit solemnitates in festo Assumptionis sed invitatur ad festum Legatus, dante bravium Ludovico Vinco. Pedites de Monte Albotto dicuntur confluxisse Maceratam, et praeficiuntur sex cives ad cogendos milites pro defensione civitatis.

Die 13 D. Petrus Simon est Prior Priorum. Ser Philippus Maceretus da Compo Fullonum Orator se contulit Romam. Citantur cives a Legato declarandis incidisse in multas poenas propter demolitionem murorum castri contra mandatum eiusdem; de qua re rescribitur ad Ill.mum D. Petrus Alovisium, auditur adventus Turcharum prope diem. Pierus Baccinus cum aliis civibus  ad defensionem deputatus est. Revocantur cives in civitatem. Marescallus dicitur adventasse in castrum Lauri.

Die 15 dicuntur  castrum versus adventasse 400 pedites, quamvis narrentur irruere Castrum S. Viti occupatum ab Esinis. Significatur castris,  ut cum denuo suspicio Turcharum habeatur, se contineant in armis et sub Commissariis Firmanis. In cursu bravii habita et quaestio quia equus Ludovici Vinci, qui praeteriit equum D. Antonii Giliuctii, percussus fuit a quodam de Monte Reali, et auriga equi Federici Morroni,  qui secundus intravit Ecclesiam, rapuit bravium secundum de manibus Jo. Andreae  Mansueti. Ergo equi cursores intrabant tunc Ecclesiam S. Mariae in Castello. Praesens fuit huic festo R.mus Ludovicus Furconius Ep.us.

Die 22 referentibus dominis Laurentio Angelo et Joanne Barabutio Oratoribus, Legatus distulit sententiam declaratoriam incursae poenae ad sex dies, et in penultima quum Romam sit abiturus, vult solutionem ultimam focularis, et resignationem Castri dicuntur pedites abituri per iter maritimum, et coguntur quingenti pedites sub Commissariis Jo. Francisco Calisto, Theodoro, Venero Permathei, ac Thoma Pacharoni ad tuendam civitatem et castra maritima. Provisores sunt Antonius Grana, Pellegrinus Baccinus, Baronus Altocomando, J. Marinus Bonvicinus, Martinus Paladinus cum ser Jo. Francisco coepit quosdam Thucros Officiales Ortizani ser Raynaldus ser Baptistae de Monte Giberto, Altidonae ser Antonius Marini de Lauro, S. Petri Morici ser Ventura ser Julii de Monte Falconum. Reliqui omnes desunt. Guidus Vinc(i)us legitur in Officio Appicciulati, et renunciat nisi solvatur ei Bulla. Ill. D. Stephanus et Commissarius Pontificis qui bene egerat in commendatione Firmanorum in trajectione militum, munere donantur. Rechanatenses et Elpidiani fidejusserunt pro Firmanis de emptione bonorum extitiorum Montis Alliorum, et relevantur indemnes tres furcae justitiae Firmanae traditi necati sunt. D. Camillus de Lauro commendatur pro Montis Robiani. (107) Prior Priorum die 20 est  Antonius Spinuctius. Deest extractio officia ….ura. Interposita est appellatio contra sententiam Legati in Firmanos.

Die 25 Augusti Jo. Marinus ser Cipriani, et Antonius Morphus extimatores duxerunt granum flor 2 bol.30, hordeum flor.1 bol.24, speltam flor.1.

Die 26 legitur Card.lis Farnesius electus protector Firmanorum. Comes Acetus erat Orator Romae cum aliis duobus civibus. Felici Pacharono castellano Gualdi petendi subrogatur Gaspar ser Stephani. Confirmatur decretum de familiari abitatione civium in civitate,  alias lacerentur, et succedant appicciulati extrahendi. Agitur quod sub praesenti  Summo Pontifice, et consultato Cardinali Cesarino, civitas cum Comitatu sit sub R.mo D. de Farnesio. Lactantius et Gaspar ser Michaelis de Sarnano amantissimi Firmanorum donantur civitate.

Imbussolantur cives etiam appicciolati qui de 15 in 25 dies mittantur ad arcem S. Petri de Aliis. Carta 253 ad 289.

Die 2 Septembris 1537. Priori Priorum D. Petro Simone Patrasso, legitur in litteris Oratorum indignatus Pontifex de non soluto ducato focularis de quinque ex Catro Alliorum olim interfectis. Proponitur Ill. D. Petrus Aloysius protector. Committitur Oratoribus, ut postulata a Pontifice executioni mandari iuvent ita, ut Firmani removeantur a Legatione Cardinalis Tranensis. Cives exactores sunt Antonius Granae, Thomas Pacharonus, ser Theodorus, Jacobus Ludovici, Joannes Scattoni, Permatheus Nicolai Magistri Julii, Permarinus Branchadorus, ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Cichus Cipriani, Camillus Ciminus, Cacciacontes, Morphus, Stephanus Azolinus, Colangelus Ilioneus, Peroctius Ludovici, Dominicus Lucae, Branchadorus (Caesaris), Jo. Paulus Polidorus, Cicchus Hyppoliti. Deinde habetur Concilium, in quo sancitur mittere Romam Religiosos Guardianos et Priores Conventuum Firmi, qui testimonium perhibeant de veritate contra calumnias civitati inflictas. Confirmantur leges contra extrahentes rerum genera et contra non habitantes familiariter. Eliguntur, qui curam gerant pubblici boni, duo cives, et duo consiliarii per contratam, et sunt Petrus Paulus Pervenantii ac Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacobo Angeli, et Permartino patri Pauli, Hieronymus Assalti et Perantonius Mancinus cum Mariano Sgraffia et Pernicola Jo. Georgii, Jo. Baptista Persanctis et ser Theodorus Persanctis cum Polonio Baptista et Thoma Pieri Cichi, Nicolaus Adam, et Pierus Jo. Ludovici cum Antonio Piermathei et Baptista Adae, Aurelius Pacharonus et Antonius Calisti Pacharoni cum ser Grisancte Antonii et Jo. Andrea Antonii; Felix Guerrerius, et Jo. Paolus Montanus cum Persancte Baptistae et Hyppolitus Caesaris

Die 4 amici D. Ludovici Vinci scribunt Ill.mum D. Pierum Aloysium (107v) cum 4000 millibus peditum ad damna Firmanorum venturum, et Roma intra quatuor dies exiturum. Idem scribunt Oratores ser Lucas Cordella missus ad Hieronymum Rosatum aegrotantem retulit consilium eius, ut mittantur Romam cives ad implorandam misericordiam, et ad Ill.mum D. Valerium ac Hieronymum Branchadorum copiae litterarum, ut succurrant. Petitur a D. Valerio equus dono dandus Ill.mo D. Petro Aloysio. Dicitur equus esse Recineti. Scribitur Ill.mo Stephano et Constantio, ut opitulentur.

Die 5 Oratores destinati ire recusant. Baroncellus dicitur Magnificus.

Die 6 dicuntur ad defensionem civitatis convocandi Ill.mus D. Valerius, Caesar de Nobilibus, Hieronymus Branchadori ed alii cives. Proponuntur Oratores recusante D. Petro Simone Patrasso, R.dus Vicarius, D. Nicolaus Pacharonus et D. Franciscus Fr Cantalicius persuasit Cernitae, ut ad placandam iram Dei fieret remissio dirae imprecationis jam extintae. (Hac est excommunicationis, S. Eleutherii, quae fiebat candelis extintis) super bonis Reipublicae. (Hic Fr. Cantalicius erat S. Felix de Cantalicio, cuius sanctitas sub ea tempestate incoeperat florere). Idcirco impetratur absolutio per R.dum D. Vicarium.

Die 7 ab Ill.ma D. Joanna M.a per Regulatores  emitur equus. Loco Octaviani Azolini aegrotantis deputatur Peregrinus et pro Ludovico Vinco, Joannes Vincus cum aliis supradictis duodecim Capitaneis peditum ad  custodiam civitatis.

Die 8 Oratores scribunt Summum Pontificem nolle veniam concedere Firmanis,  et exploratores nuntiant D. Perum Aloysium venire. Sancitur facere obedientiam superioribus, si petant honesta; si vero veniant offensuri, defendere armis civitatem. Providetur nequis affendat aliquem, nec tollat res civium. D. Joannes dicitur  Capitaneus et Baroncellus Firmanorum. Cives ad exigendas impositiones statim solvendas superiori bus sunt Petrus Paulus Pervenantii, Hieronymus Percontis, Baronus, Pierotius Ludovici, Antognotius Calisti, Dominicus Lucae. Ad curam civitatis Pellegrinus Morronus, Ludovicus et Joannes Vincus, Jo. Franciscus Rosatus, Petrus Baccilis, Federicus Morronij, Jacobus Branchadorus, Ciottus Adammus, Falconus Joctus, Jo. Jacobus Mancinus, Sanctes Pellegrini, Octavianus Azolinus, Trojanus Riccius, Chrisostomus Baptistae. Eadem dieIll.mus D. Petrus Aloysius dicitur adventare, et D. Federico Vinco ac ser Persimone nuntiantibus Ill.man D. Joannam M.am discessuram, suppliciter rogatur ne discedat, sed consulat patriae et instet ut Pontifex placetur. Carta 290 ad 320.

Rubrica

Libri 69 Consilia Cernite 1538-1539-1540

  Die Veneris 18 Januarii 1538 desunt menses anni 1537 Octobr. Nov.bris et Dec.bris. Ore Priorum Perantonio Mancino et Gubernatore Firmi Mag.co D. Salvatorii Pacino (108) de Colle agitur ad solvenda impositione focularis, et equo Ill. D. Joannae Mariae donato Ill. Duci de Castro, et taxa Secretariorum, et D. Sebastiano Ansovino mercatore anconitano pro lignis datis Castellano Anconae. Cives et populares dicuntur missi Romam ad SS.mum D.um.

Die 20 Spiritualis Marchiae terminavit differentiam inter Montem Prandonum et Aquavivam. Providetur de recuperandis 800 ducatis mutuo datis R.mo Episcopo della Barba. Cives deputati ad impositionem collectae sunt Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Federicus Vincus, Jo. Mancinus Bonvicinus cum Conciliariis, ser Jacobo Palmerio, et Baptista Jo. Adae.

Die 25 mittendus est Orator ad Vicelegatum die dominico proximo, ut cum Oratoribus Provinciae reperiantur 2000 remigia. Prior est Ludovicus Francisci. Communitas Auximi misit electione suae praeturae ad arbitrium Firmanorum. Thesaurarius petit  solutionem equitum levis armaturae Pontificiae. Firmi habentur focularia 700. Ser Jo. Petrus Castaneus est depositarius a tempore quo civitas Firmi erat sub Ill. D. Petro Aloysio. Carta 1 ad 9.

Calendis Februarii 1538 ser Franciscus Fortuna de Rotella est Cancellarius Ill.mi D. Valerii Ursini, et petit 200 ducatos pro equo vendito Communi Firmano, et donato Ill.mo D. Petro Aloysio.

Die 6 fit impositio animalium a Civibus et Conciliariis deputatis. 

Die 10 adduntur duo Conciliarii deputati Joannes Perusini, et Tiberius Cautius. Fit descriptio hominum ab anno aetatis 18 ad 40, frumenti et hordei pro bello contra Turcas, Priore Priorum D. Hieronymo Rosato. Impetratur absolutio a censura contra renitentes bona Reipubblicae iuxta consilium viri religiosi devoti, et vitae spiritualis, de quo supra et per octo dies continuos a singulis Religiosis celebrantur Missae, et fiunt orationes pro animabus dimenticatis Purgatorii. R.dus Spiritualibus terminavit differentias praedarum inter Montem Ulmum, Firmum, Aquavivam et Asculanos.

Die 3 Thesaurarius scribit introitus Firmanos non sufficere ad solvendas impositiones etc., et non vult solvere salarium Mag.corum D. Priorum, nec aliorum. Respondetur D. Bindo Altovito, Thesaurario Provinciae, et scribitur Legato ne tollantur salaria. D. Fabius Alcolinus de Rocha contrata advocatus Curialis iterum conducitur advocatus pro Firmanis sine provisione in his temporibus procellosis propter miseriam civitatis. Commendatur D. Petrus Perjacobi aromatarii de Monte Rubiano pro Fabriani pretura. Ser Persimone ser Pieri depositario,  fit exactio vastatorum Anconae in Comitatu de tempore elapso, et de impositionibus praeteritis exactis providetur familiae Palatii. Redit ab Urbe (108v) D. Gentilis Billa cqua Orator.

Die 20 Priores sunt Vincentius Calvucius, Jannes Fatii, Caesar Pieri, Colangelus Ilionei, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius. Regulatores Troylus Adammus Flor., Antonius Matheutii de Veteribus S. B., Antonius  Morphus Camp. Confal.rii, Vincentius Partinus, Pacharonus Jacobi, Bartholomeus Massutius, Caesar Adammus, ser Julius Morica, Constantius Montanus. Consules D. Ludovicus Angelita Cast., Hieronymus Percontis Pilae, ser Nicolaus de Morpho notarius. Bancherius Castelli D. Persimon Petrus Columnellus capitaneus Hispanorum, qui permanet in Regno, recipitur cum honore.

Die 22 satisfit Ill.mae D. Joannae Mariae Ufridutiae Ursinae de pensione domus, quam habitat Magister Macilentus. In prioratu vacante ob mortem Joannis Fatii admittitur Vagnotius Fatius eius filius, jurantibus eius facultates iuxta ordinem Statutorum Jo Marino Casello et Jo. Marino Bonvicino. Item Jo. Antonius Adam frater carnalis Troyli defuncti subrogatur ei in Regularia, nullo alio concorrendo et in regimine. Scribenti Collegio Provinciae de rata Oratorum ad SS.mum de non gravando Provinciam de remigiis, respondetur civitatem per suum  Oratorem acceptasse portionem suam remigum.

Die 24 Sebastiano Persimonis Priore Priorum, Mag.ci D.ni juraverunt, aegrotante Vincentio Calvutio, absentibus D.Dominico, Jacobo Guerrerio, et Jo. Antonio Adae, qui Troylo suffectus erat. Camillus (Sav)inus est loco Caesaris Pieri, et Vagnotius Fatius loco Joannis Fatii: juramentum deest Confal.rum. Consulum et Bancherii. Carta 9 t.o ad 20.

Die 7 Martii 1538 D. Vicelegato petente 50 remiges pro galeris Pontificis, scribitur ut reducatur numerus hominum civitatis. Fit exactio de compositione, sive gratia.

Die … Vicelegatus et Paulus Justinianus commissarius Pontificis instantissime petunt 50 remiges, et expediuntur. Thesaurarius petit omnes condemnationes a 30 annis citra. Consulitur in adventu Pontificis ad Templum Lauretanum per Oratores petere reintegrationem Status et non gravare de debitis taxarum tempore antecedenti Status privationem.

Die 13 Oratores ad Pontificem eliguntur D. Gentilis Billacqua, et Jo. Franciscus Rosatus, pro quibus 20 bol. quilibet civis solvit.

Die 17 ser Jo. Francisco Rosato suis curis distento proponitur Antonius Permathei Orator.

Die 18 Vincentius Adam renunciavit regimini.

Die 24 ser Hieronymus est exactor ducati focularium. Communitas gravatur exactionibus et debitis ita, ut cives de foculari solummodo tenentur libris 50, et populares 25. Etiam qui non habent  ad solutionem domorum. Legitur haeres Joannis Ufriductii officialis damnorum datorum.

Die 27 ser Marianus Carpinus, et Alexander Pacharonus sunt extimatores olei ad flor.52 promiliari quolibet spaciato.

Die 29 post multam varietatem (109) suffragiorum protestantibus Mag.cis D. Prioribus, et D. Hieronymo Rosato, Antonio Morpho, et aliis, et cogente D. Gubernatore sub poena amissionis omnium bonorum, sancitur est solveri, et invenire remiges pro galeriis Pontificiis. Cives electi ad equitandum pro remigibus sunt Falconus Joctus, Jo. Baptista Persanctis, , Jo. Marinus Bonvicinus,  Cacciacontes Jo. Baptistae, Lucas Giliuctius, Pierus Baccinus, cives et consiliarii electi, ut cogerent remiges in civitate, sunt Peregrinus Baccinus, Franciscus Francolinus, Ludovicus Francisci, Baptista Permarini Adae, Dominicus Lucae, Franciscus Calabria, Jacobus Azolinus, Dominicus Cruciani, Polonius Baptistae, Cichus Discretionis, Theseus Nicolai, Dominicus Mathei.

Die ultima agitur de remigibus, infecta re, quia non potuit sufficiens numerus pecuniae inveniri, et habetur mandatum comparendi Maceratae. Carta 21 ad 36.

Die 5 Aprilis 1538 Jo. Baptista Morronus redit Orator a Legato, et ser Troyanus Riccius a Commissario remigum, ac D. Gentilis Billacqua et Antonius Permathei a Pontifice.

Die 7 transactato macello Luciano de S. Elpidio ad Mare Antonii filio deputantur cives exactores collectarum Jo. Franciscus Pacharonus, Lucas Giliutius, Ludovicus Francisci, Pierus Baccinus, Antonius Calisti Pacharoni, Antonius Ludovici pro quolibet contrata.

Die 11 Jo. Franciscus Rosatus Orator a Legato redit, hortaturque cernitam, ut mittat cives pro defensione rerum et jurium Communi Firmi, et de interesse passo in emptione Montis S. Petri de Alliis. Salarium Magistri Macilenti ordinatur solvi a Camera Apostolica, quae occupaverat Firmanis introitus gabellarum et salis, quos tenebat Jo. Franciscus Rosatus, et Legatus jubet mittere homines bene informatos de eius credito, et computu Communis ad Pontificem. Perantonius dicitur de (d)irectis.

Die 13 D. Franciscus Catena venetus mutuavit pecunias pro Communi Firmi  D. Gentili Billacqua, et Federico Vinco.

Die 22 Priores sunt Joannes Magister Marii, ser Persimon ser Pieri, Sebastianus Savinus, Ludovicus Vincus, ser Julius Morica, Alexander Morronus. Confal.rii Nicolaus Pacharonus, Jo. Paulus Polidorus, Caesar Pieri, Branchadorus Caesaris, Federicus Civitella, Nicolaus Amici. Consules S. M. et Flor. desunt cum notario. Bancherius Pilae D. Pompejus Azolinus. Carta 36 t.o ad 42., quae scripta non est, et deest Dominorum juramentum.

Die 5 Maij 1538. Superiori mense, et nunc leguntur represaliae, et executiones in (109v) animalia civium factas pro debitis Communis Firmi. Habetur Commissarius medii ducatus pro centenario solvendo infra octo dies, et litterae Gubernatoris Comitatus, quibus consulit recurrere ad Pontificem de nimio gravamine huius impositionis ascendentis ad duc. 6600. Revidentur computa D. Ludovici Strozzi. Caesar Tammurus solvit sex florenos Marescallo pro Commune Firmano. Satisfit D. Sebastiano Ansovino de 218 ducatis.

Die 8 fit instantia ut exactio Comitatus olim Firmi fiat in effectu, ne communitas Firmi patiat amplius damnum de interesse.

Die 17 praesentibus Peroctio Ludovici Laurentii et Jo. Ludovico Emilii praesentatur Peregrino Baccino electio Capitaneus S. Claudii ultra flumen Chienti facta a Cardinale de Gaddis Episcopo et Principe Firmano. D. Ludovicus Strozius Camerarius Episcopatus Firmani dederat electionem, sed habentur bandimenta Legati prohibentia solitas nundinas S. Claudii. Proponitur mittere Oratorem ad Vicelegatum cum Sinibaldo de Gaddis et D. Ludovico Strozzo pro defensione jurium Cardinalis et Communis.

Die 23 ser Jo. Baptista Florellus fit depositarius medii ducati Magister Ansovinus Amoractus rogatur ut contentus sit denariis solvendis  a Camera: quod si Camera noluerit persolvere, licentiatur. Idem dicitur Magistero Macilento. Die ultima ser Thomas de S. Angelo est Officialis Montis Pietatis a communitate Rachaneti. Carta 43 ad 54.

Die 21 Junii 1538 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Matheus Ciarpellae, Gaspar Evangelistae, Jo. Franciscus Rosatus, Venerus Permathei. Regulatores Nicolaus magistri Julii Cast., ser Marianus Carpinus Pilae, Vincentius Adam S. M. Confal.rii Baptista Nicolai Chrysostomi, Falconus Ioctus, ser Trojanus Riccius, Antonius Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Sebastianus Persimonis. Consules Federicus Vincus S. B., Antonius Ludovici Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. M. D. Franciscus Clarellus.

Die 23 ser Jo. Pierus Castaneus Orator ad vicelegatum et ad  D. Pompilium in Macerata, et Jo. Franciscus Pacharonus Orator ad Commissarios remigum in Ancona ferunt 24 ex eis post consignationem partim aufugisse, et partim aegrotasse, unde petunt reintegrari a Firmanis numerum sub poena relaxandi Marescallum contra homines civitatis.

Die 14 Julii cogitur Concilium pro Oratoribus destinandis ad Pontificem ad  (110) pretendas exgravationes, restitutionem introitum, et proventum etc. Dicuntur impensae caussa Marescalli quotidie crescere, et sancitur solvi de libra veteri debita a castris Comitatus olim Firmi.

Die 18 Augusti legitur Marescallus intercepisse animalia Firmanorum pro taxis Secretariorum, et a Commissario medii ducati minitari de  relaxandis represaliis, nisi infra quinque dies satisfiat de integra summa, referente ser Trojano Riccio Oratore.

Die 20 Augusti Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Petrus Matheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Confal.rii Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, D. Theseus Marchisinus, Peroctius Jo. Ludovici, Jo. Marinus ser Philippi, Franciscus Morronus. Consules Jo. Marinus ser Cipriani Cast., Felix Pacharonus Pilae, ser Prosper Galassius notarius. Bancherius Florentiae Branchadorus Caesaris.

Die 23 mittitur D. Gentilis cum altero cive Maceratam ad audiendam mentem Pontificis, et Legati. Jo. Franciscus Pacharonus fit procurator Communis ad promittendum et solvendum pro reductione predae animalium, ut supra. D. Caesar de Raynaldis fit procurator ad lites, praesertim in caussa cum Ludovico Strozzio. Curatur satisfactio D. Thesaurarii de impositione equitum levis armaturae, et Secretariorum. Instatur pro recuperatione pecuniae solutae pro remigibus. Revisores computi ser Persimonis ser Pieri depositarii sunt Peregrinus Baccinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Franciscus Valgarinus, Marinus Ciammagliae, Baptista Adae, Jacobus Angeli.

Die 28 Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato, et attulit Breve restitutionis gabellae, et introitus civitatis, et etiam Portus cum introitibus eius, obligata civitate ad satisfactionem salariatorum et debitorum. D. Joannes de Rochetta erat Marescalchus Provinciae. Revidentur computa omnibus aliis depositariis Communis. Non acceptatur gratia Brevis praedicti cum conditionibus relatis, dicente Antonio Permathei, qui cum D. Gentile fuerat Orator ad Pontificem, se valde mirari, quod a Sua Sanctitate non observentur promissa, maxime de impositione medii ducati, quae fuit reducta ad taxam Clementis, et gabellarum, quae fuerunt restitutae emptoribus. Ludovicus Vincus, Joannes Antonii Scattoni, ser Trojanus Riccius, Pierus Baccinus, Jo Franciscus Pacharonus, Antonius Hieronymi Matheutii, Dionysius ser Antonii se offerunt ire Romam (110v) ad pedes SS.mi sumptibus propriis, ut dignetur providere, ne gravamina sint majora introitibus etc. Carta 51 t.o ad 61.

Die 13 Septembris 1538. Lucas Giliutius Prior dicitur Lucas ser Bastiani, D. Salvator Pacinus est Gubernator. Magister Petrus Barontinus de Auximo praeceptor litterarum Fabriani petit eligi Firmi. Iterum gravatur civitas de tangente pro solutione D. Francisci Ozerii olim Oratoris Provinciae et coguntur Priores et alii Officiales Firmi ad solvendum debitum unius ducati pro foculari. D. Cornelio Centio de Macerata Commissario, jubetur descriptio grani et hordei, de quibus prohibetur Vicelegato extimatio de loco in locum Provinciae. Aurelius Pacharonus fit depositarius pro impositione debiti caussa vastatorum, et exactor.

Die 13 imponuntur 1000 salmae grani pro munitione triremium contra infedeles. Rogatur D. Marinus ut stipendium a Camera Apostolica ordinatum solvat Magistero Ansovino Amoracto.

Die 15 mittuntur Oratores ad Vicelegatum et ad Ill.mum D. Marchionem Guasti, seu olim Capitaneum equitumCe. Montis, qui sunt transituri.

Die Dominico 22 Sept. ser Trojanus Riccius, et Comes Acetus Oratores ad Commissarium remigum reductare impositionem grani referunt ad 700 salmas admittendas in solutione medii ducati. Ser Trojano fit mandatum promittenti pro minori qua poterit quantitate. Die Mercurii 9 Octobris proponitur a Vicelegato declaratio facta a Pontifice de impositione medii ducati vel secundum impositionem focularium, vel secundum taxam Clementis. Mittitur Sindicus et Orator ser Trojanus Riccius ad acceptandam solutionem secundum taxam Clementis, et attenta calamitate et miseria civitatis petitur taxari secundum eius potentiam.

Die Mercurii 26 Octobris convenitur cum aliis provincialibus ad acceptandum gravamen medii ducati. Revidentur computa ab impositione salis et a tempore D. Ludovici Ufridutii, Pierus Raynaldi, et D. Hieronymus Rosatus consulunt petendum a Pontifice Dominum et Patronum ad gubernium civitatis.

Die 29 Octobris Revisores computum Communitatis Firmanae sunt Petrus Paulus Pervenantii, Pierus Baccinus, Joannes Antonii Scattoni, Franciscus Valgarinus, Antonius Grana, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Ser Bartholomeus Giliutius, Jacobus Angeli, Marinus Ciammagliae, Georgius Antonius Sebastiani, Ser Berardinus Ludovici, Vincentius Gualteronus, (111) Jo. Andreas Paganelli praesentes, et Jo. Marinus ser Philippi, Constantius Baptistae Adae, Baptista Permarini Adae, Joannes Perusini absentes.

Die 21 Priores sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Hieronymus Formichinus, Joannes Ufridutius,  Jo. Jacobus Beneincasa, ser Berardinus Ludovici, Caesar de Nobilibus. Regulatores Pieroctius Jo. Ludovici Flor., D. Baptista Guerrerius S. Po., Caesar de Nobilibus Camp.i. Confal.rii, Jo. Franciscus Pacharonus, Quiriacus Baldutius, D. Sebastianus Martialis, Bartholomeus Argolicus, D. Vincentius Guerrerius, Cichus Bacinus. Bancherius S. Bartolomei Contes Acetus. De Consulibus nihil.

Die 27 agitur de debitis. Carta 62 ad 74.

Die 16 Augusti 1538 habentur oblationes civium pro stisfactione remigum. Repetantur quae dicta sunt die 5-8-13-17-19 et ultima Maij.

Die 27 Octobris legitur ultra caussas debitorum consultum de expurgandis civibus a calumniis. D. Nicolaus Pacharonus ivit Orator Romam, Pierus eius collega rediit. Dicitur voluntas Pontificis esse de restituendo Statu Firmanis. Cives expurgatores Communis a calumnis sunt D. Persimon Patras, Jo. Baptista Morronus, Octavianus Azolinus, et Petrus Paulus Pervenantii, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, et Falconus Joctus. Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, Lucas Hieronymi, et Sebastianus Savinus. Ludovicus Vincus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam et Antonius Grana.D. Pompejus Rosatus, D. Marianus Pernensis, Contes Acetus, et Jo. Marinus Casellus. Ex Contrata Campiletii desunt.

Die 10 Nov.bris Cichus Bacinus renuntiavit officium Confalonerii, et appicciulati petunt locum. Factae sunt executiones contra D. Priores, et crescunt gravamina. Morphus de Morphis Roma rediens dicit necesse, ut urbem petant 4 cives.

Die 1 Dec.bris agitur de debiti set gravaminibus.

Die Veneris 6 Decembris Jo. Jacobus Mancinus, et Peregrinus Baccinus Roma redeunt pro negociis publicis. Dicitur sal, quod modo venditur Firmi, in majori parte esse terra.Legatus concedit Prioribus accipere denarios undecumque pro Oratoribus Romae degentibus. D. Petrus Tholosanus de Colle est revisor cum deputatis Firmanis, et expurgavit cives depositarios a calumnia. Requiruntur cives qui volontarie ire velint Romam. Prosequuntur gravamina quotidie tum in communitatem, tum in cives.

Die 6 sancitur mittere cives Romam ad petendam restitutionem Status, et leguntur nomina (111v) supradictorum: de contrata autem Campiletii habentur Peregrinus  Bacci, Antonius Morphus, Hieronymus Patriarcha, et Gilbertus Guerrerius. Item ex consiliariis electi sunt Jacobus Angeli, Pierus Raynaldi, Permartinus Petripauli, et Thaddeus Hieronymi, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, et Marinus Ciammagliae, Dominicus Gosmei, Apollonius Megliorati, Dominicus Merloni, et ser Bartholomeus Giliutius, Antonius Permathei, Baptista Ada, Joannes Perusini, et Jo. Andreas Paganelli, ConstantiusAdam, ser Crisantes Antonii, Cicchus Descretionis, et Baptista Laurentii, Antonius, Aromatarius, Persanctes Baptistae, Hyppolitus Caesaris, ser Jacobus Palmerius. In die Conceptionis B.mae Virginis fiunt luminaria cum processione. Peroctius Jo. Ludovici unus ex Oratoribus Romam missis, eadem die rediens cum litteris D. Nicolai sui collegae, R.di D. Episcopi Surrentini, et D. Caesaris de Raynaldis retulit SS.mi D.ni clementiam, et mediante Ill.mo et Excell.mo  Duce de Castro, novo protectore voluntatem restituendi Statum Firmanis; sed vult, ut communitas Firmi confiteatur se deliquisse, et in emendationem culpae oblationem faciat sponte sua. Attulit etiam litteras Legati directas Vicelegato de exgravandis Firmanis a quibusdam gravaminibus.

Die Sabati 7 offeruntur Sedi Apostolicae scuti 4000, et loco muneris duc. 2000 Pontifici post restitutionem Status integri una cum Castro Montis S. Petri de Alliis et aliis privilegiis solvenda. Dux Castri rogatur ut suscipiat sub sua protectione civitatem et populum, et commendet Card.li Farnesio filio suo, ut similiter faciat. Fit mandatum de  oblatione in personam Jo. Francisci et Oratorum.

Die Dominico 15 Dec.bris, D. Sebastianus Martius est Commissarius Pontificius pro classis contra Turcas provisione, petitque agentem Firmanum ad faciendum computum de grani dati solutione. Agitur de solvendo medio ducato D. Laurentio Altovito

Vicethesaurario, et de aliis debitis.

Die 18 exactores impositionum sunt Franciscus Valgarinus et ser Bartholomeus Giliutius.

Die Veneris 20 Priores sunt ser Nicolaus ser Antonii, Hieronymus Antonii Tinti, Baronus Eltocomando, Gaspar ser Sthephani, D. Marianus Pernensis, Joannes Tabor. Confal.rii D. Ludovicus Angelita, Joannes Antonii Scattoni, Baronus Berardini Eltuocomando, Franciscus Grassi, D. Philippus Coptius,  Jo. Paulus Montanus. Consules D. Vincentius Guerrerius S. B., Jo. Franciscus Eliseus Ca.i , ser Andreas Francisci notarius. Bancherius Camp.i Sebastianus Persimonis.

Die Dominico 22 Prior Priorum est ser Bernardinus Ludovici pro Caesare de Nobilibus prae (112) mortuo, eius collega die 6 legitur Jo. Jacobus Beneincasa, et die 17 Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus Orator a Vicelegato, et a Commissario grani retulit, nolle stare conventioni et contractu inter se et Communi Firmi inito, sed velle 300 salmas grani pro armata Pontificis, item denarios per mensem pro 4 vastatoribus mittenti ad Castrum Ecclesiae. Mittitur Romam instrumentum conventionis, et circa vastatores obeditur D. Alexander Pallantonius Locumtenens, seu Commissarius Legati die Jovis 26 iubet mittere Fabrianum ad Legatum 14 vastatores cum zappis, pichonibus, pani set rationem unius caloreni quotidiani, et pane, vino et sex bobus atque uno artifice de arte qualibet. Octavianus Azolinus mittitur Orator cum pecunia pro vastatoribus et caeteris praedictis.

Die Veneris 27 habentur litterae ab Urbe Peroctii Oratoris, qui Fulgineum Comitatus fuerat ducem Castri, et narratur Pontifex non contentari 6000 scut, sed velle 12000, ut retulit etiam Vincentius Lucae Matheutii, cui Romam redeunti datur mandatum pro Peroctio de promittenda d.ta summa, dummodo Status restituatur integer Firmanis cum Castro Alliorum, petita majori quae poterit dilatione. Hieronymus Branchadorus offert se ipsum, et Jacobum filium existentem penes Exc.mum ducem in beneficium publicum.

Die 28 in Concilio statuitur mittere Romam etiam duos de populo. Carta 75 ad 122.

Die 5 Januarii 1539. Michael Rubeus est Prior Priorum, mortuo Nicolao ser Antonii. Jo. Franciscus Pacharonus praesentaverat litteras commendatatias Ducis Castri in favorem communitatis, sed hiis non ostantibus Vicelegatus vult 14 vastatores, libras 600 panis, salmas 5 hordei, et quinque vini die quolibet, et sex boves aratorios cum tregiis a castra etc. Commissarius vero 300 salmas grani exspeditur pro 10 vastatoribus et 4 bobus rogando ne communitas de reliquo gravetur; quod nisi profuerit, mittatur ad Castro Orator, qui cum capitaneo Peregrino, mediante Stephano Columna impetret gratiam ab ipso Duce, et Legato. Cichus Berardini Tamburri subrogatur Janni eius fratri carnali defuncto. Filiis Jacobi Antonii Frictae conceditur nubere sororem extra districtum. Fratribus S. M.ae de Capodarcha dantur cementa pro fabrica conventus.

Die 6 confirmantur Provisores abundantiae Petrus Paulus Pervenantii, Vincentius Parrinus, Lucas Giliutius, Joannes Antonii Scattoni, Jo. Baptista Persanctis, Dionysius ser Antonii, Pierus Baccinus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam, Jo. Marinus ser Philippi, Georgius Antonius Sebastiani, (112v) Peregrinus Baccinus,  Taddeus Hieronymi, Dominicus Mathei, ser Bartholomeus Giliutius, Marinus Ciammogliea, Jo. Antonius Spachasasso, ApolloniusBaptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Jo. Andreas Paganelli, Baptista Laurentii, Cichus Descretionis, Hyppolitus Caesaris, Persanctes  Baptistae, Pierus Raynaldi.

Die 6 habetur buxulum vastatorum decriptum.

Die Mercurii 8 extat in civitate Vice Marescallus cum duobus equis ad expensas Communis cum ordine ut faciant executionem, nisi infra octo dies habent 300 salmas grani pro abundantia Romae. Mittitur cursor ad Ducem Castri pro commendantiis ad Summum Pontificem, ne graventur Firmani, attenta miseria civitatis, agitur de responso ad Episcopum Sorrentinum de offerendis pecuniis pro recuperatione Status, et de mittendo super his Oratore Duci de Castro; idemque agitur die 22, et die 24, quo Bartholomeus Massutius electus Orator commedatur Jacobo Branchadoro electo eius collegae. Carta 122 t.o ad 129.

Die 9 Februarii 1539 fit in civitate et portu descriptio grani, et de qualibet decina dantur duae salmae, excepta familiae provisione. Rogatur Commissarius recipere granum pro pretio currenti, ne Communitas gravetur.

Die 16 ser Caesar de Trevio donatur civilitate. Cives additi pro abundantia et materia grani sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Hieronymus Ufridutius, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Costantius Montanus.

Die 17 ex litteris Jo. Francisci Pacharoni Oratoris ad Commissarium volentem 300 salmas grani pro pretio flor. 3, fit mandatum eidem Oratori et Antonio Permathei consignandi et mensurandi etc.

Die mercurii 19 jubetur Bartholomeo Massutio, ut statim ac habuerit responsionem a Duce Castri de restitutione Status, et resolutionem, debeat Firmanis intimare, et quamvis non esset ad votum, non discedat ab Urbe sine voluntate Communis.

Die Jovis 20 Priores sunt Permatheus Nicolai Magistri Julii, Franciscus Leffectus, Lucas Hieronymi Matheucii, Antonius Ilionei, Vincentius Rictii Adae, Antonius Morphus. Regulatores Petrus Paulus Pervenantius Cast., Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis. Confal.rii Vincentius Gualteronus, ser Marianus Sanctis, Jacobus Bertachinus, Antonius Grana, D. Hieronymus Rosatus, ser Lucas Cordella. Consules Franciscus Sebastiani Cast., Falconus Joctus Pilae, ser Jacobus Vigoritus notarius. Bancherius Castelli non nominatur.

Die Sabbati 22 Antonius Permathei recepit a Commissaris (113) pretium integrum 300 salmas grani mensurandi sibi intra termina medii mensis Martii. Dicitur Bartholomeus Massutius pro suis negociis ab Urbe revocandus.

Die Dominico 23 Cichus Tamburrus Prior aegrotat. Litterae Bartholomei Massutii nuntiant Pontificem nullo modo reddere velle Castrum M.tis S. Petri de Alliis, et de reliquo velle solutionem talem, qualis a Communi Firmi fieri non poterit. Respondetur, ut declaretur a superioribus quomodo debeant solvi taxae, quod impositio vastatorum Anconae exigenda a Comitatu, et relicta, cum effectu exigatur, ut satisfiat creditoribus Communis; et habita responsione, sit in arbitrio Oratoris stare, vel redire, sed ante discessum supplicet Sanctitati Suae, ut dignetur dare modum aliquem in hac miserrima civitate vivendi cum quiete et aliqua satisfactione habitantium, ita ut appareat aliqua facies civitatis. Deputati sunt pro grano requirendo Jo. Marinus Casellus et Lucas Giliucius, Antonius Permathei, et Jacobus Angeli. Ser Bartholomeus Diliutius obtulit 300 salmas pro pretio flor. trium et bon. 30, accepto pretio per Commissarium soluto 900 flor., et habita de reliquo obligatione solvendo ad messem. Accipitur oblatio, cui fecit satis Jo. Franciscus Rosatus D. Manno Mannino de Florentia procuratori D. Sebastiani Martii commissarii, et refertur in margine ad diem 26 Maij.

Carta 129 t.o ad 155.

Die 2 martii 1539. Referente Jo. Francisco Pacharono Oratore, et monente Magistero Macilento Agrippa, mens Vicelegati est ponere Firmi Curiam Generalem Provinciae, et Magistero Macilento scribitur, ut alia die maneat Maceratae, et alloquatur Vicelegatum de modo tenendo pro consequenda praedicta Curia. Caesar Guarnerii, licet domum habeat solummodo Firmi, non habitat.

Die Dominico 9 Martii mittitur Romam ad Oratores pro Curia Generali Provinciae assequenda. Caesar Guarnerii dicitur Caesar Pompee. Vincentius Stabilis est depositarius. Fit a quolibet assignatio capitalium ex aeris sui, sed non allibratur domus propriae habitationis.

Die 10 electi ad ordinandam impositionem medii pro centenario fuerunt Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Persimon ser Pieri,  et ser Jo. Baptista Florellus ex civibus, de consiliariis vero Antonius Permathei, Jacobus Angeli, Apollonius Baptistae, et Jo. Andreas Paganelli.

Die 17 absente ser Bartholomeo Cordella procancellario, ser Lucas Cordella eius pater supplet in adunantia, qua sancitur scribere R.do D. Lucae Branchadoro, ut pro Firmanis gratias agat (113v) Duci Castri de protectione suscepta, et narret communitatem dolere nimis non posse plus offerre pro reintegratione Status, cum sit ad praesens reducta in maxima paupertate et miseria, et interim intuatur num possit aliquid haberi, et sciri quo tendat mens Pontificis circa res Firmanas.

Die 23 Franciscus Guerrerius est creditor Communis in flor. 2074; scribente Card.li Camerario, qui jubet satisfieri sub poena excommunicationis et interdicti, D. Hieronymus Bassus de Firmo commendatur pro Cinguli praetura. Magister Ansovinus Amoractus est electus praeceptor Anconae. Reducuntur salaria, et  nunctiari jubetur Pontifici, communitatem non posse retinere Magisterum scholarum  Cancellarium, neque residentiam Magistratus. Sancitur cum D. Luca Branchadori et D. Caesare da Raynaldis mittere Jo. Franciscum Pacharonum ad Pontificem et legatum pro habenda Curia Generali. Die penult. agitur de impositionis capitulis. De carnium provisione etc.

Carta 156 ad 172.

Die 21 Aprilis 1539 Priores sunt Pollidorus Cauctius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus ser Philippi, ser Lucas Cordella. Confal.rii ser Jacobus Pierius, Franciscus Leffectus, ser Theodorus Persanctis, Gaspar Evangelistae, Stephanus Azolinus, Berardinus Georgius. Consules Lucas Hieronymi S. M., Franciscus Laurus Flor., ser Bartholomeus Giliucius notarius. Bancherius Pilae Jo. Paulus Polidorus. Praesides macelli Cichus Taborrus, Nicolaus Dolcebene, Lucas Giliuctius, Ciriacus Ballucius, Baptista Jo. Adae, Tiberius Cauctius, Baptista Laurentii, Lucas Antonius Philippi pro mense Maij: Junii vero Jo. Marinus ser Cipriani, Franciscus Valgarinus, Bertholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Prosperus Galassius, ser Jacobus Palmerius, Dominicus Mactei, Constantius ser Petri.

Die 11 Maij Card.lis de Carpo legitur proxime venturus in Provinciam Legatus. Antonius Morphus dicitur affinis ser Bartholomei Cordellae cancellarii.

Die 28 Bartholomeus Massutius Orator ab Urbe retulit, SS.mum Dominum dedisse sibi benedictionem et promisisse in suo adventu in Provinciam restitutionem Status: D. Antonium Franciscum Alambardum de Trevio gessisse pro Firmanis apud Pontificem, et bonam habere dispositionem erga civitatem. D. Bernardinum Ruffum olim Firmi Gubernatorem et nunc auditorem Legati solvendum esse stipendio suo. D. Salvator Pacinus de Colle Gubernator Firmanus laudatur, et discessurus donatura militia et civilitate. D. Jo. Baptista (114) de Mareschalchis de Meldula est novus Baroncellus Firmanorum.

Die 1 Junii Mag.cus D. Vespasianus Petrellus de Trevio est novus Gubernator Firmanus. Mittuntur Oratores Maceratam ad legatum ad faciendum cum deputatis calculum Status de impositione medii ducati, et  habetur Bulla Pontificis de augmento pretii salis ad rationem 3 quatrenorum pro qualibet libra. Gravatur communitas de solutione equitum pro stativis. Ser Jo. Baptista Florellus deputatur Orator cum D. Gentile Billacqua, qui dicitur esse Maceratae.

Die 6 Junii Jo. Franciscus Rosatus destinatur Orator ad Concilium Provinciae et ad Legatum, ut promittat ratam suam de augmento salis, pro qualitate civitatis. Ser Trojanum Riccium cancellarius dicit compatrem suum fidissimum. Carta 173 ad 185.

Die … Junij 1539. Interseruntur quaedam paginae catalogi pertinentis ad sec. XV, nam nomina civium ibi conscriptorum leguntur ex eis, qui vivebant anno 1447. Cives autem sunt ser Cleriacus (leg. Clericus) ser Joannis, ser Joannes ser Colectae, ser Bonus Joannes ser Bartholomei, ser Antonius ser Marini, ser Gentilis ser Marini, deletur ser Persanctes Ioannis de Campo Fellonum, ser Ulixes ser Simonis, Baptista Francisci de Aceto, Nicolaus ser Simonis, Franciscus D. Ludovici, Alexander Antonii Georgii, Franciscus Ludovici Vagnoctii, Gaspar Antonii Cisci, Antonius Jacobi Silvestri, Petrus Nicolai Forti, Jacobus Forti, ser Gentilis Antonii alias Macini (leg. Mancini), ser Joannes Leonardus ser Antonii, ser Gaspar ser Vannis, ser Pierus eius filius, ser Baldaxar Rogierii, ser Leonardus Blasini, ser Bartholomeus Perocti, Nicolaus Joannuctii, Catharinus ser Dominici, ser Simon Jacobi, Andreas de Calvutiis, Simon ser Joannis Baccilis, Ser jacobus Vagnoctii Migiluctii, Gaspar Antonii Adae, ser Pierus Nicolai Sorichae, deletur ser Jacobus Nicolai Targae, Nicolaus Antonutii, deletur ser Joannes Bartolomei de Gructis, ser Jacobus et ser Franciscus Bartholomei (in margine recentiori charactere scriptum est 1350, sed nomina civium spectant ad aevum minus antiquum anno 1350, nam plerique vixerunt anno 1480) ser Piermatheus Gasparis Azolini, ser Baldaxar Lucentini Mathei Smannati, Simon Magri Francisci, Anselmus Joannutii, Joannes Petri de Calvutiis, ser Laurentius ser Colae, ser Barnabeus ser Colae, ser Dominicus ser Francisci de Serviliano, D. Paulus de Angelinis, Antonius Nicolai Cripstofari, ser Lippus (114v) Gentilini, ser Blasius Gentilini, Perus Marinus Petri Stephani, Marcillinus D. Nicolai, Gabriel Lippactii, Mattheuctius Colae, ser Angelus Nicolae de Petritulo, D. Joannes Novellus, ser Marinus ser Andreae, ser Lanciloctus ser Francisci Fortunati, Pernicola Nicolai, Evangelista Vagnoctii Corraductii, Nicolaus Sabioni, D. Andreas, et D. Marius suus frater, D. Antonius de Pedibus, Andreas Nicolai Biselli, deletur Petrus Stephani, D. Johanne Antonius Joannis Campilecii, ser Simon Pauli, Antonius Franciscus Joannis Matheuctii, Perthomas Ludovici de ……..  Postea legitur = iuxta …dicitur  D. Angeli, suffragiis exceptum  faventibus 22, contrariis 11. (forsan et cathalogus conscriptorum in Franciscum Sfortiam qui eum Firmi eicerant: character ad illam pertinet aetatem). Reditur ad mense Junij 1539, et D. Nicolao Pacharono consulente, non mittuntur Oratores ad turbandam mentem Pontificis in caussa salis, sed Maceratam ad supplicandum, ut exgravetur communitas tot impositionibus. Camillus Ciminus producit listam civium impositionibus gravatorum, quorum bona tenentur a Camera Apostolica. Fit capella Conceptionis a Fratribus S. Francisci super portam civitatis.

Die Veneris 20 Junij Priores sunt Jo.Baptista Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensiss S. B. Dominicus Lucae Camp.i. Confal.rii Jo. Marinus ser Cipriani, D. Pompejus Azolinus, Dionysius ser Antonii, Colangelus Ilionei, Bonifatius Riccius, Hieronymus Morronus. Consules Stephanus Azolinus S. B., Jo. Paulus Montanus  Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. Martini Pierus ser Thomae. Praesides macelli pro mense Julii, Jacobus Francisci, Hieronymus Patriarcha, Baronus Eltocomando, Ludovicus Francisci, Jo. Ludovicus Emilii, Cichus Pupi, Dominicus Cruciani, Nicolaus Antonii Cavalerii Augusti, Pierus Baccininus, Baptista alias Cioctus (Adam), Gilbertus Guerrerius, Antonius Ludovici, Iacobus Ceteronus, Permartinus Petripauli, Marconus Mag.tri Innocentii, Jo. Antonius Antognicti.

Die Dominico 29 rogatur D. Mannus ut concedatur franchitiam pecudum communitati Portus pro macello datam a Communi Firmi. Carta 187 ad 196.

Die 20 Julii 1539 Jo. Baptista Morronus Orator ad Legatum cum ser Jo. Baptista (115) Florello retulit pro impositione medii ducati extimanda esse bona immobilia aequa lance inter civitatem et Comitatum, et solvendos de 700 flor. 100 a civitate, quae si debitrix  restet, solvat expensas extimationis, si secus, solvat easdem Comitatus. Item ser Franciscum Capotostum exactorem impositionis vastatorum Anconae debere rendere computum Communi Firmi de sua administratione: cives habentes possessionem in Comitatu conducere posse granum suum ad civitatem. D. Bernardus Machiavellus est commissarius Pontificius pro medio ducato. D. Jo. Baptistae Pontano olim Gubernatori Firmano scribitur.

Die Dominico 27 ser Bartholomeus cancellarius reddit Orator Legati. Communitas Fabriani petit a Firmanis commendari suos carceratos Legato.

Die 30 venit commissarius extimator bonorum immobilium. Carta 197 ad 202.

Die 1 Augusti 1539. Turcus Manentis et Vincentius Massutius se obligaverant pro 100 flor. solvendis D. Bernardo Machiavello. Assistentes commissariis extimatoribus Sebastianus Savinus, Antonius Morphus, et Antonius Grana.

Die 2 deputati cives pro impositione Octavianus Azolinus, D. Pompejus Azolinus, Bartholomeus Azolinus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha. Populares Piermartinus Petri Pauli cum Jacobo Angeli, Constantius ser Pieri cum Nicolao Antonii, Polonius Baptistae cum Dominico Merloni, Antonius Permathei cum Baptista Adami, Cichus Discretionis cum Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius cum Hyppolito Caesaris.

Die 3 dicitur Oratoribus Comitatus, ut congreget Concilium Generale omnium castrorum, ut moris erat omnium castrorum, ante separationem, quando communitas transmittebat quator cives pro implendis amicabiliter negociis etc. Interim extimantur bona stabilia civitatis.

Die 9 extimatores frugum sunt Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus.

Die Sabati 16 habentur litterae D. Caesaris de Raynaldis de compositione pro restauratione Status Firmani.

Die 17 fit mandatum in D. Pompejum Azolinum de promettendo curam Pontifice non ultra summam 15000 scut. pro reintegratione Status cum privilegiis, introitibus, et Castro Alliorum etc.

Die Mercurii 20 Priores sunt Baptista Nicolai Crysostomi, Baptista Cichi Billini, Brtholomeus Massutius, Baptista Permarini Adae, D. Vincentius Guerrerius, Dominicus Lucae. Confal.rii Pernicola Antonii,  ser Persimon ser Pieri, Lucas Hieronymi, Franciscus  (115v) Laurus, Dionysius Paparoctius, Gilibertus Guerrerius . Consules D. Gentilis Billacqua, Jo. Paulus Polidorus, et notarius ser Dorias Marini. Bancherius Flor.  Baptista Permarini Adae. Praesides macelli pro mense Septembris Baptista Nicolai Chrysostomi, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Jacobus Mancinus, Baptista Pacharonus, Persanctes Baptistae, Hippolitus Caesaris, Joannes Spinelli, Thomas Migni. Octobris, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Peregrinus Baccinus, Constantius Montanus, Stephanus Arcioni, Pierus Raynaldi, Felix Antonii, Dominicus Merloni.

Die 22 scribentibus D. Persancte Carpino, et D. Caesare de Raynaldis, e D. Fiscale,

Pontifex infra mensem aderit in Provincia, et infra octo dies discedet ab Urbe. Consulitur Card. lis de Carpo Legatus,  et expectatur adventus Sanctitatis Suae Perusium.

Die 23 Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus extimarunt salmam grani in flor. 6, hordei flor. 3 bon.20, speltae flor. 1 bon. 32 ad gabellam communem.

Die Dominico ult.o Augusti agitur de debitis Franciscus Saracini (se)nex dispensatur a Concilio. D. Antonius Vechinus commorans in civitate Anconae est commissarius Pontificius super augmento salis. Baronus Altocomando legitur filius Berardini.

Carta 202 t.0 ad 222.

Die 2 Septembris cives et consiliarii electi pro abundantia  sunt Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jo. Jacobus Mancinus, Felix Pacharonus, D. Franciscus Clarellus, Lucas Hieronymi, Jo. Antonius Adam, Permatheus Rachamatorus, D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Permarinus Petripauli, Jacobus Angeli, Constantius ser Pieri, Nicolaus Antonii, Polonius Baptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Baptista Adam, Cichus Discretionis, Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius, Hyppolitus Caesaris.

Die Venerii 12 sancitur mittere Oratores de regimine et de populo Camerinum ad pedes Pontificis rogaturos reintegrationem Status Firmani.

Die 19 agitur de munere faciendo Pontifici.

Die 25 Oratoribus Macerata scribentibus respondetur ut curent audientiam a Sua Sanctitate.

Die 29 Octavianus Azolinus unus ex Oratoribus rediit, et petit an revocandus sit unus ex Oratoribus. Respondetur, ut omnes sequantur Summum Pontificem.

Die 2 Octobris redierunt D. Hieronymus Rosatus, et D. Pompejus Azolinus Oratores,  qui referunt audientiam habitam a Pontifice, et mittandum esse Oratorem pro re

conficienda Camerinum ad SS.mum D.num. Deinde leguntur (116) nomina civium, qui 2 Martii statuti fuerant pro executione pecuniae Maceratam mittendae qui sunt Franciscus Leffectus, Lucachius, Antonius Ilioneus, Vincentius Ricii, Antonius Morphus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis, D. Petrus Simon Patras, ser Trojanus Riccius, Bartholomeus Massucius, Dionysius ser Antonii, Ludovicus Vincus, Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Marianus Pernensis, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha, Permatheus Raccamatorus, ser Marianus Carpinus, Antonius Matheutius, Pieretius Jo. Ludovici, Felix Pacharonus, Perdominicus Polisena, Franciscus Calabriae, Vincentius Ursini, Evangelista Gasparis, Falconus Joctus, Perotius ser Thomae, Ciottus Adam, Stephanus Azolinus, Dominicus Lucae, Lucas Giliutius, ser Theodorus Coluctius, Franciscus Eliseus, Berardinus Gagius, Philippus Manfronis, Bonifacius Riccius, Baptista Caprinus, Pernicola Fassica, Baptista Pacharonus, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Franciscus Pacharonus, Baptista Laurentii. Inter solutores vastatorum leguntur Vincentius Adam, Jo. Andreas Cialochonus, Jacobus Angeli, Jacobus Aurifex, Vincentius Foleciani, Julius Colae Pasqualicti, Cichus Bizarrus Cisci, Hieronymus Caroli, ……….. Gentilis Spetioli, ……… ser Stephani, ……….. Compagnutii, Thomas Pieri Caesaris, Constantius Aurifex, Thomas Mag.ri Joannis, Jo, Jacobus Pacinus, Baptista Ciottus, et Baptista Adami, Theseus Nicolai, Stephanus Arcioni, Hieronymus Joannis Georgii, Cichus Andreae Mitis, Permatheus Nicolai, et alii qui alias nominati sunt.

Die Mercurii 10 Septembris venit Firmum D. Antonius Franciscus Rambardus de Trevio missus a Pontifice, qui hodie, vel cras, est Roma discessurus, et monet Firmanos esse eiusdem bonae mentis de restituendo Statu, et civitas disponatur in eius adventu ad petitionem et ad oblationem de solvenda parte compositionis in pecunia numerata.

Die Jovis 11 Septembris D. Antonio Francisco de Trevio offeruntur pro Pontifice ad compositionem faciendam duc. 4000 infra terminum duorum mensium, vel 40 dierum post possessionem reintegrationis. Baptista Cichi Bellini Prior dicitur Baptista Francisci.

Carta 222 t.o ad 236.

Die 5 Octobris 1539 Federicus Vincus, et ser Trojanus Riccius obtulerant capitula pro abundantia civitatis. Sancitur ut quilibet civis, excepto grano ad usum familiae, teneatur dare salmas duas grani pro qualibet decina, unam pretio currenti, aliam pretio carnis priori.

Die 20 Mag.ci D.ni Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici. Regulatores (116v) Baptista Nicolai Chrysostomi, Hieronymus Assaltus, Jo. Marinus Bonvicinus, qui per errorem dicitur Camp.i, cum sit contratae S. M. Confal.rii Petrus Paulus Pervenantii, Perantonius Mancinus, Pierus ser Thomae, Jo. Jacobus Benincasa, D. Pergentilis Spetiolus, Joannes Tabor. Consules, Vincentius Adam S. M., Antonius Ilioneus Flor., ser Dorias Marini notarius. Bancherius ser Bartholomeus Persimon Marini.

Die 26 agitur de fidejussionibus pro abundantiae provisione deputati sunt Bartholomeus Massutius, D. Hieronymus Rosatus, Antonius Morphus, D. Franciscus Clarellus,  Octavianus Azolinus, Permatheus Raccamatorus,  Lucas Matheutius, Jo. Jacobus Mancinus, Jacobus Angeli, Antonius Permathei, Piermarinus Petripauli, Baptista Laurentii, Dominicus Merloni. Receptores grani sunt Peregrinus Baccinus, Jo Marinus Casellus, Jacobus Franciscus, et ser Jacobus Palmerius.

Die 23 Novembris fit amplum mandatum D. Pompejo Azolino Oratori Firmano ad Pontificem ad componendas res Status Firmani etc.  Ill.mo D. Sfortia de Cervara erat capitaneus equitum levis armaturae Pontificiae. D. Pompejus Azolinus intuitu Ill.i D. Octavii de Farnesio commedatur medicum phisicum Mag.cum Augustinum de Nursia, et communitas Ofidae Mag.cum Florium Vitalem de Monte S. Mariae in Lapide. Ser Trojanus Riccius Orator ad Legatum obtinuit solvere posse stativarum denarios, pro ratae divisione mense quolibet. Promittitur recognitio Duci Castri et aliis negociantibus rem Firmanorum apud Pontificem.

Die …… D. Pompejus Azolinus Orator Romae erat. Camillus Ciminus depositarius et exactor reddit computum. Communitas causam habet cum Hieronymo Ancileo. Profidetur satisfaciendo D. Berardino Ruffo. Carta 238 ad 247.

Die 2 Decembris 1539. Bancherius quidam Romae poenitentia ductus vult reddere Communi Firmi ducatos aurei 723 scut. 7 acceptos pro usuris et expensis indebite exactis sub annis 149.., 1499 et 1502.

Die Mercurii 3 sacerdos Ordinis Heremitarum S. Dominici obtulit praedictam restitutionem faciendam a duobus bonis viris Florentinis, qui volunt fieri debitores petita dilatione solutionis. Deputantur ad agendum cum praedicto sacerdote D. Hieronymus Rosatus, Baronus Eltuocomando, Ludovicus Vincus simul cum Gubernatore. D. Mannus nuntiat se in praeceptis habere de vendendo sale cum augmento trium quatrenorum. Jo. Franciscus Pacharonus est germanus Jo. Nicolai.

Die 14 ex praecepto Legato panis de grano communis non venditur nisi pauperibus.

Die 20 Mag.ci Priores sunt (117) Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Marinus, Vincentius Tortus, Hieronymus Ufriductius, Antonius Vechius, Jo. Paulus Montanus. Confal.rii, ser Nicolaus Sabinus, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Bernardinus Evangelistae, Contes Acetus, Alexander Morronus. Consules, Marinus Cordella S. B., Jacobus Guerrerius Camp.i, ser Perius Marini notarius. Bancherius Campiletii Nicolaus Dolcemele.  Pro Vincentio Torto vacante ex appicciolatis adducitur Gentilis de Nobilibus.

Die 22 redierat D. Pompejus Azolinus Orator ad Pontificem et ad Ducem Castri, et habentur litterae D. Antonii Francisci Alambardi de Trevio. Consanguinei D. Jacobi in Gabia commendant eum Communi Firmi.

Die 25 remittitur in Urbem D. Pompejus cum Antonio Permathei, suffragatis etiam Persancte Baptistae, Baptista Adami, et ser Jacobo Palmerio.

Die 26 Vicus de Monturano mutuaverat pecuniam D. Pompejo, et Matheus Marci oleum dederat Communi. D. Tiberius Corradus de Petritulo tulerat Romam litteras et mandatum pro Oratore. Ser Bartholomeus coadiutor  erat electus ad officium Montis Pietatis Fabriani. Mag.ter Macilentus dicitur bone memoriae a Mag.stro Grifone Macilenti filio.  Carta 248 ad 258.

Die Martis penult. Decembris 1539. Relictae sunt 4 paginae non scriptae. Character scribae diversus est, non legitur tamen  nomen novi notarii. Oratores castri Lauri condolent, quia nonnulli Oratores Statum dixerant Summo Pontifici nolle castra olim Comitatus Firmani redire sub gubernio Firmanorum, et negat communitas Lauri se id commisisse Oratoribus, asseritque se redire libenter et paratam esse ad destinandos Oratores ad SS.mum etc.

Die Veneris 2 Januarii 1540. Idem ut supra exponunt Oratores Serviliani, et Oratores ituri ad SS.mum D.mum pro reditu sub gubernio Firmi sunt ser Baptista ser Cipriani, et ser Baptista de Discretis. Eodem die Orator Fancavillae idem assert pro sua communitate.

Die Sabati 3 idem exponuntur ser Paulus Ronalducius de Petritulo potestas Turris Palmarum et Vincentius Moriconus Oratores Turris Palmarum.

Die Dominico 4 ser Julius de lo Abate, et Joannes Jacobi Natalis Oratores Campi Fullonum eodem exposuerunt. Item ser Melchior Berardini et Caesar Jacobi Oratores Monturani.

Die Martii 6 id ipsum asseruit ser Gervasius Loritus Orator Massignani.

Die 18 confirmantur capitula abundantiae Federici Vinci et ser Trojani cum moderationibus (117v) Camilli Cimini. Providetur de pecuniis D. Pompejo Azolino Oratori in medici concurrentes pro primo et secundo sunt Mag.ter Gismundus de  Pergula, Mag.ter Andreas de Ripa Transone, Mag.ter Modestinus de S. Elpidio ad Mare, Mag.ter Nicolaus Flaccus. Ser Jacobus depositarius solvit Maceratae D. Berardino Ruffo.

Carta 263 ad 270.

Die Dominico 15 Februarii 1540. Oratores D. Pompejus et Antonius, qui alibi dicitur Permathei filius, hic vero Vigoritus, redierant ab Urbe. Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato. Gubernator Status monet Firmanos praeceptum haberi a Vicelegato, ne cives recipiantur in castris. Magister Isolarius de Amandula medicus Fabriani, Mag.ter Gismundus de Pergula, Mag.ter Nicolaus de La Fossa concurrunt pro officio medici sed obtinuerunt Magister Augustinus de Nursia, et Mag.ter Augustinus de Monte Gallorum aequalia suffragia. Mag.ter Nicolaus Flaccus medicus habet 10 flor. mensiles. Ser Polonius ser Luciani de Petritulo, et ser Venturoctius Solimanus de Monte Falconum solverant pro Communi Firmi flor. 70 pro residuo medii ducati commissariis Antonio Morpho, Antonio Granae, Bastiano Savino. Sancitur non amplius curare Status restitutionem, quia pecuniae desunt, et ipsa penuria pecuniarum operabitur talem effectum.

Die 20 Priores sunt Franciscus Valgarinus, D. Pompejus Azolinus, Pierus ser Thomae, Magister Julius Latinus, Fabritius Berterami, Constantinus Montanus. Confal.rii Polidorus Cautius, Felix Pacharonus, Troylus Pacharonus, Baptista Permarini Adae, Hieronymus Emilianus, Caesar de Nobilibus. Consules Joannes  Mag.stri Marii Cast., Andreas ser Salvicti Pilae, ser Torius Marini notarius. Regulatores, Antonius Grana Flor. D. Dominicus Rictius S. B., Felix Guerrerius Camp.i. Bancherius deest, finito iam bussulo. Pro Fabritio Berterami vacante extractus est appicciolatus D. Jo. Franciscus Piconus.

Die Mercurii 25 venit ab Urbe Maceratam D. Legatus, et ordinatur Orator de eumdem congratulando de reditu et lamentando de prohibitione conversationis civium per comitatum. Magister Hilarius fuerat electus, et noluit acceptare, Magister Augustinus de Nursia confirmatur. Ser Antonius Latinus obtinet locum Magistri Julii sui patris, Jo. Franciscus Piconus de S. Angelo locum Fabritii D. Caesar  frater carnalis Joannis Magistri Marii defuncti obtinet locum fratris. Locus Caesaris de Nobilibus defuncti non datur filio, quia impeditus erat, sed extrahitur ex bussolo (118) appicciulatorum, deest vero nomen. Caesar Felicis Guerrerii ponitur loco patris mortui, sed in Regularia eligitur Jacobus Guerrerius frater carnalis Felicis. Carta 270 t.o ad 280.

                                                                 Rubrica                                                            

Libri 70 Cons.a Cer.te 1540 -1547

Die 12 Decembris 1540 desunt reliqua pertinentia ad Cernitas et Consilia Firmana a die 25 Februarii 1540 ad diem usque 18 Februarii 1543: per integrum triennium Liber vero hic, quem compendio damus, divisus est in duas partes, quarum prima a die 12 Decembris 1540 ad diem usque 24 Februarii 1547. Pertinet ad Statum Ecclesiasticum castrorum quae Paulus III abstulerat Firmanis; altera vero ad Firmanos spectat a die 21 Augusti 1549 ad 24 usque Aprilis 1561, quae pars inserenda erat Libro 86, vel sequentibus. Pagina prima rogata est ab Apollonio Cataldo de Petritulo Canc.rio Status castrorum tempore primi officii Conservatorum Status, ser Joannes ser Antonii Martialis de Petritulo, ser Pauli ser Vannis de S. Angelo, ser Marini ser Joannis de Marano, ser Marii Carpini de Ortezano, ser Perjacobi Bentivenga de Morisco, et ser Petri Francisci de Monte Giberti sub Gobernatore Generali Status Mag.co D. Philippo Bonagratia de Piscia equite aurato comites que Palatino, qui coepisse dicitur officium semestre Kal. Septembris, D. Franciscus Cuzerinus legitur Orator totius provinciae ad Urbem, D. Laurentius Mari petit debita Status de gabellis. Concilium tenetur in sala Palatii Moliani. Pinguntur in omni terra Status insignia D. A. Card.lis de Farnesio per Mag.trum Hieronymum Faventinum. Rev.us D. Caesar de Nobilibus de Monte Octono legitur consultor, notarius vero Concilii est Jo. Dominicus Fortunatus de Fallerono. Carta 123.

Die 21 Februarii 1541 Concilium cogitur in Monte Ottonum in aedibus residentiae Gubernatoris Generalis, qui propter aegritudine iturus est ad balnea, et sindicatores eius sunt D. Baptista Mancinus de Rapagnano et ser Tiburtius Jacobi de Aquaviva. Consultor est ser Paulus Montanus de Monte Ottono. D. Michael Angelus Thomassinus cum litteris Card.lis de (118v) Farnesio iubet fieri depositariam Status. Conservatores futuri sunt ser Paulus Montanus de M. Octono, ser Baptista ser Marinangeli de Serviliano, Mag.ter Jo. Gualterius de Gualdo, Octavianus Evangelistae de Turri S. Patritii, Nicolaus Soselle de Petriolo, ser  Jacobus Saxinus de Smerillo. Cancellarius est Gentilhominus Castallius de Castignano asculanae diocesis. Carta 4, 5, 6, 7.

Die 6 Martii 1542 aegrotante in lecto eodem Gubernatore, et adsistente D.Matheo Gazio legum doctore de Castigliono Aretino auditore fit Consilium Status in Monte Octono. Fautores Status castrorum sunt Mag.cus Petrus Antonius, et R.dus D. Vincentius de Monte Politiano, D. Franciscus Bonagratia procurator in Urbe. Plurimae paginae relinquuntur non scriptae.

Die 19 Aprilis sub Mag.co D. Berardino Ruffo de Furcia Gubernator in Monte Octono habetur Concilium. Agitur  lis contra communitatem Montis Fortini ut solvat omnia  pedagia. Vel reconoscat Statum, contra Montem S. Mariae in Georgio. Pompeus dicitur Cancellarius.

Die ….. D. Flamminius Ruffus legitur auditor Gubernatoris.

Die ….. Junii dicitur olim Mag.cus Maffeus de commissione Card.lis Farnesii tunc protectoris Status licentias de se D. Nicolam Spetiolum tunc Oratorem Status. Conservastores futuri sunt ser Julius Colai de Petritulo, ser Nicolaus Angeli de Fallerono, ser Ciccus Marculini de Marano, ser Vincentius Moriconus de Turri S. Patritii, ser Marcus

Joannis de Francavilla, ser Marinus Georgii de Collina.

Die …. Ser Franciscus Fabrictus est depositarius Status. Rev.dus D. Con……….. dicitur vicarius Episcopatus, qui monetur de residentia, iuxta tenorem Brevis Pontificii intra Statum. Assistentes in negociis D. Gubernatori sunt D. Camillus Milanus de Lauro, D. Caesar Moriconus de Turri S. Patritii, D. Nicola Spetiolus de S. Angelo, D. Baptista Mancinus de Rapagnano. Carta 7 ad 31.

Die 21 Augusti 1541 agitur de debitis Status, et de querelis factis contra Card.lem de Carpo et contra Gubernatorem.

Die 25 Septembris Card.lis Carpo protector Status fuerat apud Summum Pontificem accusatus ab eisdem Status Oratoribus. Repetuntur a Card.li praedicto pro eodem pretio vectigalia vendita ser Berardino Salemonio pro notariis Status. R.dus D. Michael Angelus Thomassinus est depositarius dativae ordinariae.

Die 22 Decembris D. Nicolaus de Monaldensibus de Urbe Veteri est Gubernator Status,

(119) ser Paulus Montanus rediit Orator a Summo Pontifice, et multa obtinuit. Debita Status sunt flor. 600 et ultra. Ser Ventura Solimanus de Monte Falconum nomine Sindicorum Communis Firmi petit scomputum suae obligationis. Tollitur frequentia Concilii adunandi. Advocatus et Cancellarius Status, relicto depositario. Carta 32 ad 37.

Die 19 Septembris 1536 Marinus Ruffus de Collina causarum civilium Status Ecclesiastici in Piceno fecit propositionis Mag.cus Episcopus et Comes D. Caesar Rannuccius Patricius Romanus est Gubernator Status et Mag.cus D. Antonius Franciscus Puzolus auditor Paulus III dicitur esse Perusii.

Die 16 Januarii 1547 idem Marinus Ruffus proposit sub eodem D. Caesare Gubernatore

Card.li Sancti Angeli est Legatus in Provincia. D. Paulus Constantinus Romae debet

expedire Breve salariariorum. Laudatur ser D. Christophorus de Soriano, Baroncellus de

bene gesto officio. Gubernator iturus est Romam.

Die 24 Februarii 1547 eodem Marino Ruffo proponente, D. Paulus Constantinus dicitur de S. Andrea, et fuit Romae Orator. Carta 38 ad 43.

Die 21 Augusti 1559 in sala Aquilae cogitur adunantia Firmanorum pro pace, et justitia manutedenda in civitate et Statu Firmi sub Mag.co Druso Forlano Gubernatore eiusdem civitatis et Status. Cives adunantiae sunt D. Raphael Pernensis, D. Franciscus Mancinus, D. Paulus Constantinus, D. Jacobus Fratadocchius, D. Felix Aurelius, D. Petrus Simon Thibaldus, Joannes Antonii Scattoni, Cicchus Tabor, Lucianus Carpinus, Troylus Cordellae, Tullius Martellus, Fatius de Fatiis, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Guidus Vincus, Aurelius Pacharonus, Silvester Petri Pauli, ser Hieronymus Victorius, ser Melchior ser Jo. Thidei, ser Pompilius Partinus,  Anton Vincentius Sabinus, Hieronymus Anetinus, D. Gentilis de Nobilibus, D. Caesar Lisius, Baronus Iltuocomando, Antonius Stephani Vecchii, Hieronymus Falconus, Constantius ser Stephani, Magister Laurentius Albinus, Hippolitus Riscottonus. Agitur de abjiciendis inimicitiis a memoria, tollendisque rixis et questionibus, ne fiant conventicuale. Petitur a Sacro Collegio favor etc. Ponuntur custodiae in Turri. Vicariis castrorum jubetur invigilare etc. Mittitur (119v) nuncius cum litteris Oratori Firmano Romae existenti, ut Statum juret obedientiam et fidelitatem Card.libus cum petitione castri Alliorum, praecipue  in necessitatibus sedis vacantis etc.

Die 22 iisdem praesentibus D. Acchille, Thoma Liverveti, Ciccho Eliseo, Antheo Magistrelli, D. …….bris Fratadocchius legitur Fradeutius, D. Caesar Lisius, dicitur Ilius. Reparuntur moenia civitatis, claudantur portae S. Catherinae, S. Juliani, et Crucifissi, apertis tantum S. Francisci, et S. Marci. Inimicati, et illi inter quos patratum est homicidium mittuntur extra civitatem, rogaturque Etc.mum  Aprutii vicerex, ne permittat banditos existentes in sua jurisditione accedere ad partes nostras, nequid mali perpetrentur.

Die 23 D. Acchilles dicitur Giuluctius Hieronymus Anetinus dicitur Aretinus: cives electi ad suadendum interessatos in inimicitiis ut sponte recedant a civitate, sunt D. Petrus Simon Thibaldi, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Baronus Iltuocomando, Antonius Vincentius Sabinus, Guidus Vincus. Interessati vero in inimicitiis sunt Jo. Paulus et fratres de Nobilibus, Cap.s Octavius et fratres de Adammis, D. Julius Rictius et filii, Theseus Morronus, fratesque carnales et nepotes, Vincentius Paccharonus, Cap.s Vecchius de Vecchis, D. Jo. Baptista Flaccus, Diomedes Paccharonus, Rogerius Nicolai. Propter obitum Pontificis transfertur in dictum Gubernatorem facultas et auctoritas cum robore firmitatis agendi per communitatem Firmi.

Die 25 habetur in adunantia Cicchus Bertacchinus. Mittuntur extra civitatem propter timorem inimicitiae Theodorus de Adammis et fratres, Alexander de Getinellis et fratres, Sebastianus Paccharonus et sores eorum ut sponte recedant, sunt D. Petrus Simon Thibaldus, Sebastianus Sabinus, Baronus, D. Gentilis de Nobilibus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Vincentius Sabinus.

Die 26 Rogerius Nicolai dicitur Rogerius Monnus.

Die 29 in adunantia habetur etiam Jacobus Persanctis Sabini, et Hippolitus Caesaris. Carta 1 ad 11.

Die 1 Septembris 1559 Hieronymus Aretinus dicitur Ariatinus, et die 10 Aretinus; Anton Vincentius Sabinus legitur Adon Vincentius. Fiunt vigilae de nocte in Palatio D. gubernaroris. Sebastianus Sabinus dicitur D. Bastienus. Capitanei contratarum electi sunt pro custodia civitatis D. Gentilis de Nobilibus, Giottus de Giottis, Bastianus Sabinus, Ciottus (120) Adam, Aurelius Pacharonus, Lucas Guerrerius.

Die 11 petente Gubernatore vocantur milites de Statu Firmano pro quiete civitatis.

Die 16 imponitur stipendium  militum. D.Eusebius Severinus legitur creditor Communis, de cuius impositione solvitur tertia pars stipendii pro civitate, duo tertia solvuntur a Statu Firmano.

Die 27 Vincentius Azolinus habetur Regulator.

Die 6 Octobris cum Hieronymo Arietino legitur in adunantia Hieronymus Caroli dicitur accidisse quoddam mali, et providetur custodiae civitatis, ac fidejussionibus, et ne cives interessati existentes extra civitatem discedant a castris.

Die 29 Octobris inter cives adunantiae legitur Franciscus Confectus, Vincentius Adae, Antonius Pacharonus, Jo. Baptista Antonuctius. Dicitur creatio Pontificis tendere in longum.

Die 11 Decembris legitur cernita civium numero 60; et adunantia deputatorum numero 36. Inter alios leguntur Felix Thomae Pieri, Cicchus Discretionis,ser Hyppolitus Flammae, ser Cicchus Dominici, Jacobus Francisci Sabini, ser Antonius Ciminus, Julius Pacharonus, Horatius Pacharonus, cum aliis supranominatis. Carta 12 ad 18.

Die 1 Octobris 1559. Relictae sunt paginae non scriptae. Carta 19 ad 34, quae continere debebant Concilium de modo regendi Statum, de quo legitur ultimum consultum D. Andreangeli Francolini de mittendis commissariis ad loca suspecta, et potestatibus, qui faciant descriptionem buccarum et frumenti, et curent ne fiat extractio frumentorum.

Die 2 in adunantia civium habentur D. Pomponius Morphus, D. Andreangelus Francolinus, D. Hieronymus Chrisostomi, D. Franciscus Assaltus, Federicus Vincus, Troylus Cordella, Maximus Ber.i, ser Franciscus Carellus de Moliano, ser Tiburtius Cruciani de Aquaviva, ser Franciscus ser Dominici de Fallerono,  ser Federicus Massuctii de Serviliano, ser Thomas Massuctius de Serviliano,  Orator Petrituli, ser Hyppolitus Flamma, ser Servulus Icicchiae de Turri S. Patritii, omnes conciliarii.  Hi vigore decreti Concilii Generalis agunt de caritate frumenti hoc anno reparanda, pro pecuniis Oratoribus Romae dandis, et accipiendis de supravantiis librorum D. Eusebii Severini. Cum D. Julio Rictio eligitur Orator D. Felix Aurelius, suffragatis etiam D. Pomponio Morpho. (120v) D. Andreangelo Francolino, D. Achille Giliutio Orator de comitati ser Persanctes Factoribus de Lauro, suffragiis datis etiam ser Tiburtio Cruciani de Aquaviva.

Die d.a ser Thomas Massuctius dicitur de Collina, ser Franciscus Polidorus de Massignano, Jacobus de Veteribus cum civibus fecerunt commissiones D. Eusebio Severino de denariis communitatis  commissariis mittenti per Statum de abundantia curanda ac servanda.

Die 3 agitur de abundantia. Ill.mus Antonius Lentius recollegerat frumentum Episcopatus et obtulit negotiatores cum eo declarantur Vincentius Azolinus regulator, D. Pomponius Morphus, Aurelius  Pacharonus, D. Achille Giliutius, D. Tiburtius Vivianus, ser Hyppolitus Flamma.

Die 4 cum civibus adunatis jam nominatis alibi legitur ser Fabius Filetius de Moliano.

Habentur litterae Sacri Collegi ad Firmanos cum licentia agendi etc.

Die ……………….. dicitur R.mo Grillo, ut quamprimum mittat suum nipotem officium Capitanei.

Die 15 D. Eusebius Severinus erat depositarius Communis Firmi. Ser Hieronymus Fidelis petit officium in Provincia et Jo. Baptista Boncius petit extractionem grani de Petritulo. Carta ………………..

Die 5 Novembris 1559. Inter cives adunantiae leguntur ser Cicchus ser Dominici, Bartholomeus Massuctius. Gubernator Provinciae erat Rechaneti die 1 Novembris et scribit de extractione frumenti R.mi Episcopi Firmani. Item agens civitatis Bononiae produxit litteras Card.lis  Camerarii pro extractione 30 salmarum grani. D. Jo. Baptista Boncius est venturus Firmum ad extrahendum frumentum per mare. D. Hieronymus Bonvicinus Orator ………. Gubernatore Provinciae retulit …………., ut Firmun invitetur.  Actores pro negociis publicis cum R.mo. D.no sunt D. Pomponius Morphus, D. Paulus  Constantinus, D. Andreangelus Francolinus, D. Felix Aurelius, ser Hyppolitus Flamma, ser Cicchus ser Nicolae. Curatur ut discedat Capitaneus ………….et ne extrahatur frumentum.

Die 12 ser Cicchus ser Dominici legitur consultor de Fallerono nomine Status.

Carta 45 t.o ad 53.

Die 7 Martii 1560 in adunantia legitur D. Hieronymus Rosatus, Jo. Paulus Montanus, et licentiantur deputati Status pro minori dispendio. Negantur copiae (121) scripturarum D. Druso Forlano petenti,  quia prohibentur sine publica licentia. Deinde habetur die 13 Decembris 1559 cum nominibus civium pro defensione justitiae electorum, qui sunt Jo. Franciscus Fanellus, Silvester Petri Pauli, D. Felix Aurelius, Hieronymus Folianus, Tullius Martellus, Antheus Magistrellus, D. Franciscus Mancinus, Joctus de Joctis, Horatius  Baptistae Paccharoni, Hieronymus Arietinus, Fatius de Fatiis, D. Angelus Paganus, Baromus Eltocomando, Jo. Baptista Sabinus, Marius Marianus, D. Achilles Giliutius, Jacobus Persanctis Sabini, Pernicola Sabinus, Baptista Permarini Adae, Bastianus Racchamadorus, Jo. Franciscus Vulpactius, deletus est D. Paulus Costantinus, Antonius Stephani Vecchie, deletus est Maximinianus Berardini, D. Raphael Pernensis, Federicus Vincus, deleti sunt Jo. Baptista de Nobilibus, et Magister Laurentius Albinus; ser Hieronymus Victorius, D. Lisius Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, ser Melchior Jo. Thidei, Cicchus Eliseus, Hyppolitus Caesaris, Perjoannes Falconus, Julius Paccharonus, ser Cicchus Dominici, ser Hyppolitus Flamma. Hi juraverunt capitula in celebratione histac cum silentio etc. Leguntur interessati in inimicitiis discessuri a civitate Octavianus Matheutius et fratres, antonius matheutius et filii, Hieronymus Assaltus, filii et nepotes, excepto valerio vulnerato, et D. Dominicus Assaltus, quibus jubetur ne de domo discedant. Pren.tes Alexis Albanensis et filii, Andreoctius Jo. Grandi Albanensis, Christophorus Albanensis et filii et nepotes, Hieronymus Marcutius et fratres, Bartholomeus Massuctius et filii, Ludovicus Arietinus et fratres, Nicola et Octavianus Trippae ac nepotes, Joannes Bertacchinus et fratres. Qui supra deleti sunt, dicuntur renuntiasse officium, aliqui vero die 16 juraverunt.

Die 17 Joannes de Bernacchinis mittitur extra civitatem propter inimicitiam cum Antonino Dolcebene. Item Vincentius Giliberti Guerrerii, qui noctu cum fatiosis conversabatur. Similiter Horatius Colae Albanensis.

Die 18 Antonius Paccharonus regulator juravit.

Die 24 jubetur Octaviano Branchadoro, qui accessit Pontianum, fidejubere de nemine offendendo. Item Joanni (121v) Marino et Alfontio Marcutii, Nicolae et Octaviano Trippae, Jacobo Bernacchini datur fidejussio de nemine offendendo.

Die penultima juraverunt officium justitiae Alfontius Azolinus, Vagnoctius fatius Branchadorus Caesaris, Ramandinus de Ramandini, Magister Hercules Coptius. Agitur de inimicitiis Petrituli, de rixis inter famulum D. Vincentii Jocti et D. Evandrum Mancinum, inter Marinum Antonii Paccharoni et Jacobum generum Jannini, et alios.

Carta 53 ad 66.

Die 26 Aprilis 1560 cives abundantiae sunt D. Pomponius Morphus, D. Vincentius Joctus, D. Andreangelus Fracholinus, D. Achilles Gidiuctii, Hieronymus Chrysostomus, D. Caesar  Lisius, D. Theodorus Adam, Baptista Portus, Pejoannes Falconus, Aurelius Paccharonus, Blasius Formichinus, Jacobus Persanctis Sabinus, Tullius Martellus, Cicchus Franchinus, D. Franciscus Assaltus, Cicchus Pupi, Vincentius Billacqua, Federicus Vincus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Stephanus Vecchie, Dominicus Cicchi. Eodem die inter cives adunantiae habentur cum praedictis Vincentius Eufriductius, ser Cicchus Monaldus, ser Hyppolitus Flamma, ser Persanctes Factorius, ser Franciscus Carellus, ser Coluctius Bertinellus, ser Colvitius Ciminus. Salmae 200 grani accipitur pro abundantia ad rationem flor. novem. Provisores 1000 salmae grani sunt D. Franciscus Assaltus, D. Theodorus Adam, Jo. Baptista Portus. Depositarius Aurelius Paccharonus, D. Jo. Philippus Maranus dedit 200 salmas. Grasserii electi sunt D. Theodorus Adam, Vincentius Billacqua, Perjoannes Falconus, Jacobus Persanctis Sabini, Federicus Vincus. Grasserii praesentes, qui terminant hoc mense, Federicus Selenus et Tullius Martellus. Vincentius Baptistae de Porta Portus petitur a Firmanis, ut liberetur et gratietus Domino Locumtenente.

Die 28 Adam Caesaris est regulator. Jo. Baptista Portus dicitur Antonuctius. Habebitur litterae Card.lis Gaddis ad Benedictum Locumtenentem, et Card.lis de Mantua pro frumentis.

Die 20 Vincentius Effectus pro suis famulis, R.us Franciscus Grana canonicus pro D. Jacopo Martello rectore S. Salvatoris et (122) S. Leonis, degente in S. Justo, Octavianus Matheutius pro D. Bartholomeo suo fratre, Anconae degente, obtinent extractionem

frumenti.

Die 21 Jo. Franciscus Baptista est commissarius Card.liun Praefectorum, cives deputati agendum cum dicto commissario circa frumentum sunt D. Pomponius Morphus, D. Venantius Joctus, D. Hieronymus Crisosthomus, D. Achilles Gidiutius, ser Hyieronymus Victorius,  ser Hyppolitus Flamma, ser Coluctius Ciminus.

Die 24 Jo. Franciscus Papa commissarius venit.

Die 27 agitur contra fraudes grani.

Die 29 agitur de grano reperto in fraudem. Vagnoctius Fatius est commissarius Campi Follonis.

Die ultima D. Joctus de Joctis rediit Orator ab Urbe.

Die 4 Maij et sequentibus agitur de granis.

Die 12  distributores frumenti sunt D. Theodorus Adam, Aurelius Pacharonus, Jacobus Persanctis Sabini, ser Coluctius Bertinellus. Diebus sequentibus agitur de estrationibus, et quod frumenta non sufficiunt pro civitate et Statu, facta descriptione buccarum et grani.

Grassarii anni 1560 leguntur Aurelius Paccharonus, Silvester Petripauli, Jacobus Persanctis Sabini. Deputati pro abundantia Vincentius Billacqua, Tullius Martellus, D. Franciscus Assaltus, Fatius de Fatiis, Bartholomeus Massucius. D. Lacobus Fratadochius, Guidus Vincus, Antonius Stephanus Vechie, D. Julius Riccius, D. Pomponius Morphus, Perjoannes Mechi (alias Fallonus).

Die 7 Julii et 24 agitur de frumentis recollectis.

Die 3 et 28 Augusti de abundantia. D. Tullius Lamponus legitur civis.

Die 4 Octobris agititur de extractionibus.

Die 20 Novembris de abundantia.

Die 3 Decembris de salario grasseriorum.

Die 12 Februarii 1561 agitur de extractione frumentorum concedenda.

Die 24 Aprilis 1561 Baronus Eltocomando est regulator. Imponitur pistoribus bon.1 pro qualibet salma frumenti ad solvendum salarium Grasserioum.

Carta 64 ad 114.

Rubrica

Libri 71 Consilia Cernite ab anno 1543 usque 1544

(122v) Die 18 Februarii. Primus Rujus Libri Quaternus 10 pag. contatquarum primae novem sine scriptis relictae sunt, et ex ipso pergamenae operientis flexu, seu ruga patet Librum fuisse primum paginis, et quaternis multis locupletiorem, neque hunc.

olim quaternum. Desunt Consilia et Cernitae ab anno 1540 post 20 Februarii ad hunc usque diem. Gubernator Firmanus erat D. Franciscus Lucarinus de Trevio, eiusque auditor Mag.us D. Ludovicus de Petronibus de Trevio. Character est ser Bartholomei Cordellae olim coadiutoris Cancellariae. Gubernator Provinciae jubet non molestari cives, nec consiliarios ad solutionem librae, nisi de his quae possident in effectu: qui vero tantum non possident quantum in eorum approbatione et aggregatione requirebatur, sancitur cassata a regimine et a Concilio. Reaptatur fons Fallerae. Depositarius est Lucas Antonii Philippi. Deturpantes dictam fontem multanctur. Propter mortem D. Francisci Clarelli olim cancellarii ser Bartholomeus Cordella, qui ut procancellarius inservit,  eligitur cum honoribus et oneri bus etc. Mortuo Joanne Tabore regolatore, petit locum Cicchus Tabor frater carnalis. Antonius Calisti Pacharoni est Prior.

Die 21 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabili, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Stephanus Azolinus, Cichus Baccinus. Regulatores Joannes Mag.stri Marii Castelli, Hieronymus Formichinus Pilae, D. Sebastianus Martialis S. M. Mortuo Ciccho Baccino educitur appicciolatus loco eius ser Pompejus Dominici de Gruptis ad Mare.

Die 22 agitur de transitu Hispanorum deputantur pro custodia civitatis, Priore Priorum Pelegrino Baccino absente, D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis: qui ad defensionem civitatis deputaverunt cives ex contratis, Permatheum Nicolai, Jo. Jacobum Mancinum, Sebastianum Savinum, Antonium Granam, Antonium Hieronymi, Antonium Morphum.

Die 27 ex litteris Bartholomei Argolici commorantis in castro Aquavivae et Silvagiae Branchadorae in castro Marani legitur in transitu Hispanorum prope mare (123) venire Card.lis de Aquaviva, qui invitaturo a Firmanis in civitatem. Octavianus Lucae consuluit sumenda esse arma pro defensione civitatis. Quapropter civibus electis adduntur alii cives et consiliarii, et Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacopo Angeli, D. Pompejus Azolinus cum Constantio ser Pieri, Bartolomeus Massuctius cum Apollonio Baptistae, Caesar Adami cum Antonio Permathei, D. Hieronimus Rosatus cum Cicho Descreptionis, Peregrinus Baccinus cum ser Jacopo Palmerio.

Die ultima ser Persanctes de Nigris est depositarius Communis, Jo. Marinus Bonvicinus et ser Troyanus Riccius sunt deputati pro recipiendo Card.li de Aquaviva. Carta 1 ad 5.

Die 5 Martii. Mittuntur Oratores in castrum Portus ad invitandum Card.lem, et jubentur facere eum capacem de suspicione civitatis, quia in Statu eiusdem  Card.lis  recipiuntur exules Firmani.

Die 7  recepti sunt in Portu Card.lis Aquaviva et Dux Adriae.

Die 8 Marchio D. Sebastiano Martiali regolatore, D. Astor eius filius patri surogatur.

Die 20 de bussulo extimatorum olei, quo leguntur Permatheus Nicolai Magistri Julii, Alexander Pacharonus, Vincentius Persanctis, Dominicus Lucae, Caesar Adami, Aurelius Pacharonus, extracti sunt Vincentius et Dominicus.

Hi die 27 putarunt miliare olei spacciati 50 flor. Carta 6 ad 9.

Die 12 Aprilis 1543 sancitur expensas factas et faciendas ob retardationem solutionis impositionum taxandas esse in damnum non solventium. Solvitur subsidium triremium, Sindico electo ser Trojano Riccio. Fit novum catastum.

Die 15 accipiuntur pecuniae a Federico Vinco mittendae Maceratam pro subsidio triremium iuxta ratam declaratam a Card.li de Carpo.

Die 17 D. Astor Martialis, et Federicus Vincus mittuntur Oratores Anconam ad Card.lem Viseum Legatum.

Die 22 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Thomas Pacharonus, Franciscus Savinus, Antonius Grana, D. Pergentilis Spetiolus, Jo. Franciscus Eliseus. Non amplius nominantur Confal.rii, neque Consules,  neque Bancherii.

Die 29 Oratores (123v) retulerunt litteras Legati petentis mutuum scut. 337 pro defensione Anconae et maritimae orae etc.

Die ultima cives electi pro impositione sunt Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Marianus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierus Baccinus, Aurelius Pacharonus, Antonius Morphus. Conciliarii Jacobus Angeli, Dominicus Martini Raynerii, Polonius Baptistae, Antonius Permathei, Cicchus Descreptionis, Hyppolitus Caesaris. Operarii Cathedralis D. Perus Mancinus canonicus, D. Marianus Pernensis, et Antonius Grana. Carta 1 t.o ad 14.

Calendis Maji 1543. Fundacarii et ipothecarii primi gradus in impositione sunt ser Trojanus Riccius, Laurentius Bergomensi, Albertus et Jo. Pierus, Antonius Hieronymi, Morphus de Morphis, Vincentius Leffectus, Jacobus Rachamadorus, Augustinus Bergomensis, Baptista Caldararius, secundi gradus Jo. Andreas Bergomensis,

Piccionus Cat.s, Antonius Piccinus, Gaspar Rota, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Thomas de

Amandula , Antonius Panifex tertii gradus Cicchus Aromatarius, Tiberius  Cautius,

Sebastianus Piccionus, Nicola Ceteronus,  Fatius de Fatiis, Ludovicus Aromatarius, Ascanius Aromatarius, Pierantonius Panifex. Quarti gradus Cicchus Tabor, Hyppolitus Caesaris. Magister Nocentes, Magister  Julius Cintius, Thomas de Lanciano, Cichus Mathii, Berardinus de Balistis, Pieroctus Aromatarius, Joannictus Triculus.

Die 27 Jo. Baptista Savinus est Prior Priorum in loco Francisci Sabini. Ex litteris Gubernatoris Provinciae mittuntur Maceratam D. Astor Martialis, et ser Trojanus Riccius

Oratores pro divisione impositionis triremium Pontificiis inter Firmanos et Statum, idest ex 6000 impositis flor. 850 ex parte Firmi iuxta taxam anno preterito factam a Card.li  de Carpo. Satisfit haeredibus D. Francisci Clarelli. Capitibus Crucifixi conceditur appodium

murorum pro fabricanda habitatione Cappellani. Lege sancitur Priores pro tempore esse Sindicos  Ecclesiarum  Conventuum, ne bona ullo modo alienentur, nisi pro utiliori emptione bonorum Ecclesiarum.

Die ultima D. Petrus Simon Tibaldus, et ser Trojanus Riccius mittuntur Oratores ad SS.mum caussa gravaminis, quo Firmani astringuntur a Gubernatore Provinciae ad solutionem impositionis pro triremibus 1000 florenorum de 4500, et de residuo iuxta extimum. (124) Suffragati quoque sunt Sebastianus Sabinus, D. Pomponius Morphus, et D. Censorius Martialis.

Die 14 Junii D. Julio Riccii Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente,  jubetur Firmani infra sex dies proximos solvere 150 flor. sub nomine mutui; alias relaxabuntur represaliae. Sancitur  pecunias accipere ab hebreis cum usuris.

Die 17 Junii mittuntur Oratores Maceratam ad Archiepiscopum de Saulo commissarium Pontificis, pro distributione 30.000 ducati imposita Statui Ecclesiastico D. Pompejo Azolino electo, qui aegrotat, sufficitur Orator D. Hieronymus Rosatus cum Camillo Cimino, et cum Francisco Nicolai Sindico.

Die 21 Junii Priores sunt D. Petrus Simon Patras, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Antonius Hieronymi, Hieronymus Morronus. Regulatores Antonius Grana Flor., D. Dominicus Riccius S. Bar., Felix Guerrerius Cap.i.

Die 22 loco D. Piersimonis Patrassi mortui de appicciulatis extrahitur Cacciacontes Jo. Baptistae. Carta 15 ad 20.

Die 15 Julii 1543 Cives adunantiae D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Bartholomeus Massutius, D. Persimon Thibaldus, ser Trojanus Riccius, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Permatheus Rachamadorus, et Permatheus Nicolai, non obstante miseria civitatis extrema, ordinaverunt cum Conciliariis Baptista Adam, Antonio Permathei, Hyppolito Caesaris, Jacobo Azolino, ser Jacobo Palmerio, Joanne Perusini, Constantio ser Pieri, Jo. Andrea Paganelli, Theseo Nicolai, et Permartino Petri Pauli afferendum munus 50 salmarum hordei et flor. 100 SS.mo D.no, Card.li S. Florae, Duci Castri, et Card.li Sanctae Crucis venturis ad divam Mariam Lauretanam.

Die 18 D. Astor Martialis mittitur Sindicus Maceratam ad promittendam ratam distributionis de 30000 duc.  Declarandae ab ipsa Sanctitate sua Anconae, quo de proximo veniet.

Die 5 Augusti mittendi sunt Oratores ad Gubernatorem Provinciae Rocham contratam pro distributione impositionis duc. 60000, in consulto 600 millium cum instructione (124v) aliarum impositionum, videlicet salis, focularis, medii pro cent. sussidii triremium, introitus Communis, negociationis, et libratici. Magister Grifo Macilentus phisycus confirmatur ad alium annum, et dicitur olim medicus phisycus et chirurgus civitatis et Comitatus. Fit bussulus duorum civium, et totidem popularium edex Conciliariorum, qui praesident curae macelli et carnium. Exactores sunt Bartholomeus Massutius et Camillus Ciminus.

Die 20 Augusti Oratores solverumt 1000 scut. aurei de subsidio triennali 60 millium, et portio tangens civitati et scut. 1200 quolibet anno.

Die 21 Augusti imponutur taxa pro quolibet trimestri Bol.10 cuilibet foculari in civitate, portu et districtu, eiusdem in adunantia civium et consiliariorum, qui sunt D. Gentilis Billacqua, Permatheus Nicolai, Pompejus Azolinus, Alexander Pacharonus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Caesar Adam, Franciscus Grassus, D. Hieronymus Rosatus, Federicus Vincus, Jo. Marinus Bonvicinus, Gilibertus Guerrerius, Jacobus Angeli, Nicola Ceteronus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Joannes Perusini, Antonius Permathei, Baptista Adami, ser Grisanctes Joannis, Ascanius Aromatarius, Persanctes Baptistae.

Die 23 Augusti D. Nicolaus Speziolus de S. Angelo commendatur pro S. Epidii praetura. Priores sunt Polidorus Cautius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus C asellus, ser Lucas Cordella.

Die 24 Jo. Jacobus Mancinus, et Alexander Pacharonus extimatores frugum salmam grani ad gabellam comune duxerunt flor. 2 bol.30, hordei flor. .. bol. 8, speltae flor.1 bol. 116 coram Evangelista Gasparis, et Jo. Baptista Savino. Carta 20 t.o ad 26.

Die 16 Septembris 1543. Antonius Scagnoni de Amandula habitator Firmi habet possessiones iuxta viam  publicam Firmi. Conceditur communitati Cosignani civis Firmanus a Locumtenente  eligendus pro differentia praedictae terrae  terminanda cum communitate Ophidae.

Die 23. Antonius Grana fit exactor librae, ser Bartholomeus Cordella cancellarius erat Maceratae pro negociis publicis, et suffectus ei fuerat ser Bartholomeus Giliutius.

Die ultima (125) Vincentius Stabilis erat exactor impositionis 1200 duc. Gubernator Provinciae est in terra S. Victoriae, et sancitur eum invitare Firmum. Jo. Marinus Bonvicinus, et Camillus Ciminus sunt revisores computi ser Bartholomei Giliutii olim exactoris.

Die 10 Octobris, scribente Gubernatore Provinciae futurum transitum Ill.mae D.nae Marchionis Guasti sancitur eam muneribus visitare in Portu Firmi. Franciscus Sebastiani habet praedium iuxta possessiones Antonii Scagnoni, et probat viam publicam esse meliorem intra possessiones praedictas.

Die 15 Octobris jam receptus fuerat gubernator Marchiae et D.na Marchionissa Guasti in Portu Firmano.Ser Bartholomeo Cordellae datur turrio cum introitu in contrata Camp.i iuxta res eius, et Sanctae Luciae.

Die 21 Octobris Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Permatheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Regulatores Petrus Paulus Pervenantii Cast. Vincentius Stabilis Pilae, Vincentius Persanctis S. M.

Carta 27 ad 33.

Die 6 Novembris. Romam mittuntur Oratores D. Petrus Simon Thibaldus, et D. Jo. Franciscus Rosatus. Excipitur honorifice in Portu Firmano Ill.mus Dux Adriae iuxta convenientiam servitutis Communis Firmi erga Ill.mam Domum praedicti Ducis, monente eius transitum Hieronymo Branchadoro. Dux Adriae etiam die 7 dicitur transiturus, et publicis  suraptibus excipiendus. Ser Theodoro Coluctio conceditur fabricare domum in quodam introitu.

Die 11 dicitur Jo. Marinus Casellus Prior Priorum, qui non erat Prior tunc temporis. Solvitur impositis equitum levis armaturae Ducis Castri. Dux Adriae recipitur in domibus Ill.mi D. Valerii Ursini, vel in Episcopatu.

Die 9 Octobris sancitur recurrere ad Ducem Castri pro relevatione a gravamine stativa rum equitum levis armaturae. Deputati ad videnda debita Communis sunt Antonius Grana, Pierus Baccinus, Falgonus Joctus, Jo. Franciscus Eliseus, Marianus Sgraffine, Constantius ser Pieri, Baptista Adam,  Hyppolitus Caesaris.

Die 21 Octobris Carolus de Gaddis petit remissionem de usuris 1022 duc. exactis in praejudicium Communis a mercatore q. D. Paulo Saulo Florentino.

(125v) Die 24 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabilis, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Antonius Adam, Stephanus Azolinus, Pompejus Dominici. Carta 34 ad 38.

Die 2 Januarii 1544. Jo. Francisco Pacharono Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente, sancitur eligere civem et popularem cum Mag.co D. Gubernatore Firmano ad componendum cum militibus levis armaturae, et compositio loco doni habeatur. Scribitur D. Basso procuratori Firmano, ut compareat nomine Communis Firmi in Concilio Provinciali Maceratae.

Die 10 Cicho Bertachino conceditur immutare stratam  iuxta possessionem suam in contrata S. Leonardi. Transactantur impositiones non integre exactas ab Aurelio Pacharono, a Persancte de Nigris, a ser Jacobo Palmerio plus offerenti. Approvantur in Concilio in locum patris Peroctius Jo. Baptistae, et Nicola Ceteronus.

Die 16 aegrotante Mag.tro Francisco Confecto, suffragiis excepti sunt Magister Salvator de Monte Robiano, M.r Bernardinus de Murro Vallium, et Magister Neapoleo Philaretus de S. Victoria qui obtinuit ludum litterarium.

Die 20 scribente Gubernatore Provinciae Hieronymus Branchadorus occisus est Adriae a Cola de Murro Vallium, et mittuntur 25 equites levis armaturae pro quiete civitatis, recipiendi in monasteriis. Sed recurrentibus Prioribus et custodibus monasteriorum, ne cives patiantur hanc rem religioni contrariam, et sibi non convenientem, sancitur pacisci cum hospitibus. Deputati ad curam stativarum sunt Jo. Marinus Casellus, Falconus Joctus, ser Trojanus Riccius, Franciscus Franchinus.

Die 10 Februarii D. Tiberio Corrado Plebano Petrituli, et ser Iacobo de Collina Oratoribus Status Ecclesiastici, olim Comitatus Firmi fit testimonium veritatis de Potestatibus et Officialibus olim castrorum solutis ab universitatibus praedictis.

Die 20 Februarii Priores sunt Octavianus Azolinus, Perdominicus Baptistae, ser Theodorus Coluccius, Nicolaus Adam, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensis S. B. , Dominicus Lucae Cap.i.

Die …. Februarii (erratum est, et dici debuit Martii, nam legitur Prior Priorum ser Theodorus Coluccius). Guidus Vincus frater carnalis Ludovici Vinci mortui approbatur loco ipsius Regulariae.

Die 29 (126) Martii extimatores olei 68 flor. pro milliari spacciato de vectura sunt Jo. Marinus ser Cipriani, et Alexander Pacharonus.

Die 30 Martii, discendente Magistero Augustino medico physico, eligitur M.ter Nicolaus Flaccus civis Firmanus. Carta 39 ad 46.

Die 20 Aprilis 1544 Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici, quo mortuo extrahitur ex appicciulatis D.  Nicolaus Ramandinus.

Die 27 Oratoribus Ripae Transonum petentibus Mag.cum Nicolaum Flachum a sua communitate confirmatum ad alium annum, non obstante  electione de eo facta a Firmanis, conceditur ut remaneat Ripae ad inserviendum.

Calendis Maji Constantius Pacharonus legitur Prior Priorum loco D. Nicolai. D. Sebastianus a Porticu Lucensis venit Gubernator Firmanus cum Breve Pontificis, et litteris Card.lis de Farnesio. Re.dus D. Vicarius Episcopatus deputatus Sindicator D. Francisci Lucarini de Trevio, Gubernatoris abdicati. Ser Theodorus Coluctius procurator Communis Firmi servatur indemnis contra praedicti Gubernatoris praecepto de comparendo in Urbe.

Die 4 Maji datur facultas nubendi in Terra S. Martini pro Sofonisba filia q. D. Silvestri Rachadini de Villitro habitatoris Firmi et D. Dianome ejus viduae.

Die 11 Maji Joannes Antonii Prior Priorum dicitur vir spectabilis. Magister Camillus Partinus de Firmo eligitur medicus, concurrentibus Mag.ris Guidone Mambrimo de Cerreto ponti, Consalvo Hispano, Galeno de Assisio, Nicolao Benedicto de Monte Robiano, Antonio Francisco de Nursia, Thoma Saminato de Lucha, Isidoro de Monte S. Maria in Georgio, Joanne de Gualdo, Camillo Talia de Monte Giberto.

Die 18 transactatur impositio 316 flor. pro debito solvendo Hebreis de Ancarano Pernicola Jo. Georgii conciliarius  laudatur de  benemeritis erga Rempublicam, et eximitur ab impositionibus. Hebrei coguntur ad solvendam  impositionem Pontificis.

Die 30 Maji agitur de quarto subsidii triennalis solvendo, et de aliis debitis, ac de praemio dando ser Lucae Cordellae notario Reg.rum, qui gratis inservit. Carta 47 ad 52.

(126v) Die 12 Junii 1544 dicitur Prior Priorum abesse in Castro Lauri suae solitae habitationis. D. Caesar Raynaldis monet  relaxari ab Urbe contra Firmanos brachium saeculare et interdictum pro duc. 475 debitis communitati Montis Causarii anno 1516. Item Gubernator Provinciae iubet solvi primum quartum  subsidii de secundo anno, sublata dilatione de trimestri in trimestre, et committitur ser Piersancti de Nigris exactio cum observatione capitulorum suorum. Item Magister Franciscus de Papia minatur executionem pro suo credito. Hebreis diffusis per habitationes stratae magnae prohibetur habitare contra formam statutorum.

Die 20 Priores sunt Michael Rossius, Hieronymus Tintus, Baronus Eltuocomando, Gaspar ser Stephani, D. Marianus Pernensis, Cichus Tabor. Regulatores Nicolaus Sabionus Cast., Felix Pacharonus Pilae, Jo. Baptista Savinus S. M.

Die 24 Mag.cus D. Petrus Leo Marioneus de Eugubio exhibuit litteras Gubernatoris Provinciae cum litteris Card.lis de  Farnesio de sua electione in Gubernatorem Firmanum, et Firmani Breve 12 Julii 1535 …… tenore gubernii coram D. Antonio Sinigardo, et Francisco Assalto.

Die 24 D. Nicolaus Ramandinus Prior Priorum legitur absens a Castro Marani suae solitae continuae habitationis. Mortuo Hieronymo dicto Priore designato Vincentius eius germanus sufficitur. Mortuo quoque Nicolao Sabiono, Vincentius eius filius subrogatur etiam in  Regularia, et Biddinus frater carnalis Felicis Pacharoni defuncti approbatur, et Jo. Baptista Sabinus loco Francisci sui patris ad Regularia. Reparatur fraudibus Catasti, quod fit a Geometris forensibus, et domini possessionum  quae non reperiuntur descriptae in Catastis, coguntur solvere impositiones quascumque ab eis non solutas.

Calendis Julii Micael Rossius dicitur abesse in Terra Montis Fortini, et est Prior Priorum. Scribente Gubernatore Asculi, Hispani discendentes a Terra Laboris in Aprutium adventarum. Magister Grifonus Macilentus confirmatur  physicus et chirurgus civitatis et olim Comitatus Firmi. Cives et conciliarii electi pro defensione civitatis, ser Permatheus Ottinellus et Jacobus Francisci cum Jacobo Angeli et Nicola Ceteroni: Jo. Jacobus Mancinus, et Quiriacus Baldutius cum Constantio ser Pieri, et Dominicus Martini Raynerii: D. Astor Martialis et ser Sebastianus Savinus cum Antonio Stephani  Peroctio Jo. Baptistae. (127) Antonius Grana et Caesar Adam cum Antonio Vigorito et Baptista Adam: D. Hieronymus Rosatus et Jo. Marinus Casellus cum ser Grisancte Antonii et Cicco Discreptionis: Peregrinus Baccinus et Dominicus Lucae cum Ascanio Aromatario et Hyppolito Caesaris.

Die 2 Julii cives peritiores a praedictis electi ad custodiam et defensionem civitatis, in transitu Hispanorum cum arbitrio et auctoritate totius Communitatis Firmanae, sunt Vincentius Gualteronus cum Constantio Pacharono et Vincentio Billacqua. ; Antonius Polidorus cum Jotto de Jottis et Blasino Formichino; Vincentius Ufriductius cum Bartholomeo Sabino et Octaviano Matheutio; Joanne Vincus cum Jo. Philippo Mancino et Rapagnano Adam, Antonius Matheutius cum ser Julio Morica et Federico Vinco; Chrisostomus Baptistae cum  Venero Permethei et Hyppolito Caesaris.

Die 17 Julii redeunte a Gubernatore Provinciae Jo. Francisco Pacharono Oratore mittitur Romam nuncius ad cives, ut impediant quominus civitas gravetur de solutione debitorum, quia Camera Apostolica habet omnes introitus Communis Firmi.

Die 6 Augusti D. Franciscus Ciardinus advocatus, et D. Franciscus Carbonus procurator adhuc est Communis Firmi.

Die 18 Magistero Grifono conceditur non exercere chirurgiam, sed  assistere et consulere in casibus. Tractantur paces inter inimicatos.

Die 20 Priores sunt Theseus Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus.

Die 22 sancitur mittere duos Oratores ad Card.les de Aquaviva, et de Carpo, ut  dignentur se interponere ad pacificandos inimicatos in civitate.

Die 24 Jo. Marinus ser Cipriani et Caesar Adam extimatores frugum  putarunt salmam grani flor. 4, hordei flor. 2 bol. 32, speltae flor. 1 bol. 24 coram ser Venantio cancellario Gubernatoris.

Die 5 Octobris inchoatum Concilium non est scriptis mandatum. Carta 53 ad 62.

Rubrica

Libri 72 Cons.a Cer.te 1547

Die Dominico 24 Aprilis 1547 desunt reliqua spectantia ad annum 1544, mens. Sept. Oct. Nov. Et Decemb. Et ad totum annum 1545 et 1546 et ad menses Januar. Febr. Mart. et Apr. 1547. Mag. D.nus (127v) Aloysius Fortinus de Cerreto erat Gubernator Firmanus: Jacobus de Vechis pro Priore Priorum absente. Celebratur Capitulum Generale Heremitarum S. Augustini in civitate Rachaneti. Camillus Ciminus est  destinatus ad Urbem Orator. Habetur Reformatio de ornamentis mulierum, et pro pis funebribus. Magister Camillus Partinus, et Magister Nicolaus Benedictus medici confirmantur ad alium annum. Hieronymus et Apollonius Alexandri de Vechis simul cohabitant et D. Gentilis Billacqua cum Camillo erat Orator Romae. Scripturae publicae prohibentur dari sine licentia Concilii Generalis. Offerente Luciano Carpino, Magistero Francisco Confecto praeceptori conceditur tenere duos Hippodidascalos, qui mercedem recipiant a nonnullis civibus facultuosis. Cives electi pro elemosynis  Capituli Heremitarum Fanciscus Calabria, Jo. Baptista Savinus, Falconus Jottus, Ciottus Adam, Pieretus Ludovici. Pro hippodidascalis Falconus et Jo. Baptista praedicti, Jo. Marinus Bonvicinus, Chrysostomus Baptistae.

Die 29 cives  adunati pro Reformatione ornamentorum muliebrum, et pomparum funebrium sunt Camillus Ciminus et Jacobus de Vechis Priores, Lucianus Carpinus, Regulator, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Federicus Vincus, Antonius Permathei, Baptista Adam, Constantius ser Pieri, Cichus Franchina, M.r Jo. Leonardus Ciammaglia, Thomas Magistri Joannes, ser Jacobus Palmerius, Ciottus Adam, Bartolomeus  Massucius, Octavianus Zolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savini, D. Pompejus Azolinus.  Camillus Ciminus Orator jam in Urbe retulit se omnia fecisse et expedisse ad votum Communis, et commendavit D. Gentilem Billacquam. Electi pro reformatione sunt D. Astor Martialis, Octavianus Azolinus, Bartholomeus Massutius, Antonius Permathei, Jacobus Palmerius, Thomas Magistri Joannis. Carta 1 quae 10 Angelus  calamo delineatus est more antiquo ad 11.

Calendis Maji 1547. Habetur Breve Pontificis in favorem Firmanorum circa debita ante separationem Status non repetenda, circa solutionem debitam a Clericis in bonis patrimonialibus, et de non gravandis (128) Firmanis ad expensas Oratorum Provinciae; item bonae mentis erga Firmanos esse Revered.us Conversinus, et R.mus de Rodulphis. Legitur Caesar Tindalus in promissione olei pro denariis Oratorum; Theseus Nicolai (Morroni), Octavianus Lucae, Octavianus Azolinus, Blaxius Formichinus, et alii jam alibi nominati.

Die 11 D. Gentilis Billacqua retulit  mentem SS.mi D.mini esse de reddendo Statu Firmanis integrum pro 20000 duc. Caesar Tindalus est unus de Prioribus. Legitur die 6 Januarii a Consilio Generali facta remissio in cives adunantiae pro recuperatione Status, qui nominantur D. Hieronymus Rosatus, Caesar Tindalus,  Luctanus Carpinus, D. Gentilis Billacqua, Peregrinus Baccinus, Ciottus Adam, Antonius Vigoritus, Baptista Adam, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Tiberius Cautius, Antonius Stephani, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, Theseus Nicolai, Piersanctes Baptistae, Cichus Franchina cum praecedentibus, inter quos D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Antonius Grana, Sebastianus Sabinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savinus, Chrysostomus Baptistae, Falconus Jottus, Jo. Paulus Polidorus, Perdominicus Polisena, Jo. Antonii (Scattoni), Perdominicus Baptistae, Franciscus Sebastiani (Calabria), Vincentius Stabilis, Guidus Vincus, Jacobus de Vechis, Melchior ser Jo. Thidei, Dominicus Cruciani, Hyppolitus Caesaris, Bartholomeus Massutius.

Die 17 D. Octavius Adam pomisit cum aliis, et cum D. Petrosimone  Thibaldo pro denariis Oratorum.

Die 24 munus ad Capitulum Heremitarum  S. Augustini celebratum Rachaneti fuit de farinae salm. 3, vini 5, pomorum aureorum 2, agnis 8. Carta 11 ad 17.

Die 7 Junii 1547. Mag.cus D. Dionysius castellarius et Gubernator Firmanus. Per litteras D. Gentilis Billacqua Oratoris in Urbe nuntiatur in domo  D. Caesaris, et aliquando in domo D. Joannis Canneti haberi adunantias Satraporum Comitatus, ne res Firmanae sortiantur effectum (hoc est ne Pontifex reddat Statum Comitatus Firmanis).

Die 20 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Marcus Ciarpellae, Evangelista Gasparis,  Jo. Franciscus Rosatus, Venerius ser Mathei. Regulatores Hieronymus Branchadorus Flor. Jo. Franciscus Rosatus S. B., Georgius Anteus Sebastiani Camp.i.

D. Pompejus est Orator ad (128v) Legatum.

Die 22 scribitur D. Gentili ut quam citius expediat causam  restitutionis Status pro quacumque summa, dummodo solvenda sit ex introitu gabellarum Communis Firmi.

Die 8 Julii mittitur Ciottus Adam Orator, qui cum D. Gentili rogat si haberi possit integra Status restitutio; et in casu quod reservari velit castra Moleani et Petrituli, procuret promissionem et fidem a Card.li Farnesio de restituendis dictis locis infra aliquod tempus.

Die 11 Julii ex  litteris D. Gentilis Billacquae, R.mi Episcopii Exini, D. Rodulphi Docti, et Card.lis de Gaddis relatur Luciani Carpini  redeunti ab Urbe, restitutio Status facienda est cum reservatione Moleani et Petrituli in manibus Card.lis de Farnesio, qui promittit restutuere infra 4 vel 6 menses, pro 25 mil. Duc. aurei in auro. Item scribit Ill.mus D. Fulvius Ursinus.

Die 12 sancitum est in manibus Card.lis Farnesii non solum remittere illa duo castra, sed etiam civitatem a alia castra, homines,  et uxores, et omnia quae Firmani possident. Sancitur reddere gratias adiutoribus Firmanis  et petere confirmationem  D. Dionysii Castellarii Gubernatoris post  f(uturum) tempus saltem  per annum. Adfuerunt huic ConcilioJo. Franciscus Rosatus Regulator et Prior, Alexander Pacharonus, Venerus Permathei, Evangelista Gasperis. Priores, Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Pomponius Morphus, Contes Acetus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Franciscus Pacharonus, ser Trojanus Riccius, Dominicus Lucae, ser Theodorus Morphus, Theseus Nicolai, Octavianus Lucae Pacharonus, Gentilis de Nobilibus, Ciottus Bartholomeus Massutius, Lelius Mancinus, Jacobus Rachamadorus, ser Julius Morica, Lucas Giliutius, Antonius Montanus, Martinus Sgruffia, ser Prosper Baptistae Simonis, Vincentius Vici, Jacobus Francisci, Thomas Mag.ri Joannis, Jo. Baptista Persanctis, Antonius Calisti, Cichus Tabor, D. Octavius Adam, Blasinus Formichinus, Cichus Franchina, Permartinus Petri Pauli, Aurelius Pacharonus, Magister Joannes Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, ser Berardinus Ludovici, Lucas Antonius Philippi, Dominicus Martini, Caesar Tindalus,  Permarinus Rachamadorus, Pierus Baccinus,  Jo. Baptista Savinus, Peregrinus Baccinus, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Vincentius Adam, Antonius Stephani, Baptista Adam, Antonius Vigoritus, Franciscus Nicolai, Berardinus Perusini, Antonius Grana, Hieronymus Ufriductius, Joannes Spinuctius seu Spinellus, ser Grisanctes, Lucianus Carpinus, Tiberius Cautius, Franciscus Gr., Vincentius Ursini,  Thomas Migni, Vincentius Gualteronus.

Die 14 Julii expeditur Romam Sebastianus Sabinus ad agendum cum D. Gentile,  referendo gratias et munera, ac petendo gabellas Moleani et Petrituli solvendas Communi Firmi etc.

Die 29 venturus est  Firmum (129) Mag.cus  D. Julianus Ardinghelli thesaurarius Marchiae, a quo petuntur favores solvendi subsidii in ipsa civitate, et habendi salis boni ac reciptentis. Carta 17 t.o ad 22.

Die 10 Augusti 1547. Operarii Cathedralis sunt D. Constantius Sydereus canonicus, Alexander Pacharonus et Pierus Arietinus. Cives extimatores frugum Permatheus Rachamator, Bartholomeus Massutius.

Die 13 ex litteris Oratorum habetur reservatio castri Montis S. Petri de Alliis, et scribitur eidem, stantibus bonis verbis R.mi Episcopi Exini, Firmanos remisisse sub protectione Card.lis de Farnesio Ill.mam communitatem Firmi super negocio Status gubernandam.

Die 19 Augusti Magister Jo. Ciammaglia dicitur Jo. Leonardus: in adunantia legitur quoque Piersanctes Baptistae. Pontifex sibi reservat Castrum S. Petri de Alliis, quia quaedam summa emptionis fuerat restituita Jo. Francisco Rosato. Conclusum est  peti Breve reintegrationis Status, suspenso Castro praedicto, donec revisa erunt computa.

Die 20 de bussula noviter confecta extrahuntur Priores Jacobus de Vechis, Vagnotius Fatius, Camillus Ciminus, Colangelus Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius.

Die 24 Permatheus Racamadorus et Bartholomeus Massuccius extimatores frugum putarunt salmam grani flor. 3 bol. 10 ad gabellam venditoris, hordei flor. 2, et speltae flor.1 bol.8 ad gabellam emptoris.

Die 27 legitur Pontifex venturum Perusium, et mittuntur D. Pomponius Morphus, et ser Trojanus ad Legatum, ut dignetur commendare Pontifici civitatem.

Die 30 D. Dionysius Castellarius Gubernator Firmanus, cum duobus civibus mittitur Orator ad Pontificem iturus cum Legato et Vicelegato ac D. Paulo de Tarano consulentibus e civitate Maceratae Perusium.

Die 30 sancitur mittere et alios duos cives ad Pontificem pro expeditione rerum, et ad Card.les Farnesium, Crispinum, S. Angelum, et alios. Carta 23 ad 30.

Die 2 Septembris 1547. Ex litteris D. Gentilis Billaqua, et relatione Sebastiani Savini Oratorum apud Card.lem Farnesium et Episcopum Exinum, negociata dicitur reintegratio Status, et laudatur missio Oratorum cum Gubernatore quando Legatus intrabit Perusium, ut cum eo adsint.

Die 3 scribente D. Gubernatore Firmano Legatum, apud quem adstat, hodie discedere Macerata, et cras mansurus Fulginei, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Marialis, D. Pomponius Morphus, Jo. Franciscus Rosatus, et Octavianus Azolinus Oratores expediuntur, ut obvientur Legato antequam veniat Perusium. Peregrinus (129v) Ciottus, et ser Jacobus Palmerius deputati sunt ad habendas pecunias pro Oratoribus.

Die Veneris 23 Septembris inter Oratores redeuntes est etiam Sebastianus Savinus, qui retulerunt restitutionem totius Status, excepto Monte S. Petri de Alliis cum  reservatione ad certum parvum tempus Moleani et Petrituli in manibus Card.lis Farnesii. D. Hercules (de Rubeis) de Monte Fortino restiterat, ne redderetur Firmanis dicta terra, sed visis juribus Firmanorum Pontifex voluit fare restitam  Breve restitutionis est apud R.mum Blosium, pro quo recuperando Gentilis Billacqua rediit Romam, et accipiet illud a Card.li Farnesio solvendi sunt 20 mille duc. auri in auro, et 500 scut. Pro expensis et recognitionibus infra duos menses. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, et D. Bartholomeus Lucae creantur procuratores pro habendis pecuniis.

Die 25 legitur D. Marinus Sciarra, qui videtur pecuniae mutuator fuisse.

Die 4 Octobris dicitur vacare locus Colangeli Ilionei Prioris Florentiae: Jo. Franciscus Rosatus, et Sebastianus Savinus Oratores ad Legatum gratias egerunt de favore praestito Firmanis pro reintegratione Status, et acceperunt duc. auri 2530 ad rationem carolenorum 14 etc., de reliquo curam dederunt D. Bartholomeo Matheutio missa electione Montis Pietatis Rachaneti ad libitum Firmanorum, suffragia accipiuntur ser Paulus Bertinellus de Monte Actonum, ser Berardinus Ludovici qui obtinuit, et ser Jo. Politus de Altidona. Oratores Montis Raynaldi offerunt certum territorium olim possessum a Nicolao de Monte Elparo, quod spectat ad Commune Firmi. Vincentius Colangeli Ilionei sufficitur loco patris defuncti.

Die 5 Octobris electores 40 civium curatores pecuniarum sunt cum Gubernatore Jo. Franciscus Rosatus, Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Ciottus Adam. Cives curatores pecuniarum sunt electi Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, D. Franciscus Ottinellus, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, Thomas Pacharonus, Vincentius Leffectus, pro Francisco eius patre, Lucianus Carpinus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Sebastianus Savinus Ciarpella, Gentilis de Nobilibus, Octavianus Matheutius, Jo. Baptista Savinus, Permathei  Rachamadorus, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Guidus Vincus, Ciottus Adam, Jo. Baptista Sciarra, Bartholomeus Argolicus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Magister Dominicus Astemius, D. Dominicus Riccius, Jo. Franciscus Rosatus, (130) Antonius Matheutius, Federicus Vincus, D. Pomponius Morphus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Federicus Morronus, D. Octavianus Adam. Conscripti sunt a dictis civibus ad solvendam cum eis certam quantitatem plurimi cives et consiliarii qui sunt Pieroctius Aromatarius, Petrus Paulus Pervenantii, Ludovicus  Nardi, Vincentius  Partinus, ser Melchior ser Jo. Thidei, Franciscus Valgarinus, Franciscus Sebastiani, Jacobus Azolinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Baptista Persanctis, Hieronymus Ufriductius, Jo. Paulus Polidorus, Vincentius Tintus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Hieronymus Rosaltus, Aurelius Pacharonus, Stephanus Azolinus, Bernardinus Perusini, Venerus Permathei, Theseus Montanus, Jacobus Guerrerius, Tiberius Cautius, Joannes Scattoni, Jo. Thomas Pacharonus, ser Piersimon ser Pieri, Jo. Antonius Spaccasasso, Blasinus Formichinus, ser Trojanus Riccius, ser Theodorus Persanctis, Falconus Jottus, Baptista Pacharonus, Thomas Migni, ser Petrus Paulus Tosus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persantctis, ser Pompejus de Gruptis ad Mare, Cichus Tabor, Evangelista Gasparis, Stephanus Alexandri, ser Berardinus Ludovici, Dominicus ser Nardi, Paris de Portu, Antonius Hectoris, D. Petrus Simon Thibaldus, Jacobus Cordella, Thomas Magistri Joannis, Antonius Vechius, Persimon Marini, Franciscus Francolinus, Nicola Ceteronus, Vincentius Rictii Adae, Vincentius Ursinus, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, Contes Acetus, ser Laurentius de Gualdo, Baptista Adam, ser Jacobus Pierius, Lelius Mancinus, Hercules Piconus, ser Caesar ser Ioannis, Cacciacontes ser Baptistae, Berardinus Gagius, ser Jo. Pierus Castanus, Pompejus Branchadorus, Ramandinus de Marano, Chrisostomus Baptistae, Jacobus Branchadorus, Antonius Montanus, Antonius Ilioneus, Vincentius Ilioneus, Caesar Tindalus, ser Lucas Cordella, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Camillus Ciminus, D. Antonius Sinigardus, Morphus de Morphis, Nicolaus Pernensis, Bonifatius Riccius, Simon Manitti, Jo. Paulus Montanus, Vincentius Gualteronus, Baptista de Moliano, Hieronymus Sebastiani, Vincentius Sabionus, Jo. Franciscus Eliseus, Theseus Nicolai, Antonius Permathei, Magister Franciscus Confectus,  Caesar Adam, Franciscus Grassus Vagnotius Fatius, Branchadorus Cesaris, Jacobus Bertachinus, Ludovicus Francisci, (130v) Jo. Jacobus Beneincasa, Julius Pasqualicti,  Dionysius ser Antonii, Mecoctius Georgii Albanensis, ser Jacobus Palmerius, Joannes Spinellus Ferricioli, Vincentius  Foleciani, Hieronymus Castroni,  Joannictus ………………,Peroctius Jo. Baptistae, Philippus Franciscus nepos Antonii Panicocoli, Albertus Rota, Laurentius Bergomensis, Sebastianus Picionus, Augustinus Bergomensis, Thomas de Lanciano, Magister Bultrinus Faber, Jo. Ludovicus Emilii, Camillus Carminellus, Thomas Manittus, Cichus Laurentii, Barardinus Mozzabicco, Albanensis, Christophorus Albanensis sutor, Hieronymus Cornelii, Gaspar de Binasco, Piccionus Bergomensis, Jacobus pistor iuxta Bonvicinum, Dominicus pistor ad S. Dominicum, Antonius Rota, Magister Petrinus faber, Laurentius faber, Franciscus Quatrarius, Magister Andreas Librarius, Vincentius Azolinus, Jo. Philippus Mancinus, D. Franciscus Assaltus, Hannibal Pacharonus, Magister Baptista Calderarius, Perjacobus Nicolai, Jo. Franciscus Pacharonus, D. Nicolaus Flachus Rapanus de Adam, Phebus Baccinus, Lucas Giliutius, Franciscus Laurus, ser Antonius Latinus, ser Julius Morica, Antonius Calisti Pacharoni, D. Vincentius Guerrerius, Perleonardus Pacharonus, Vincentius Ufridutius, Johannes Grana, Perdominicus Baptistae, ser Hieronymus Martius, Hieronymus Jacobi Pacharoni, Lau(rentius) Caesaris de Nobilibus, Baptista Patriarcha, Alexander Patriarcha, Camillus Emilianus, D. Antonius Giliuctius, Jo. Franciscus Rosatus, Antonius Pasqualictus, Jo. Franciscus Rosatus; iterum cum alia summa diversa, Persanctes Baptistae, ser Marinus Cortesia, ser Hieronymus Victorius, Leonardus Altidonus, Andresius Albanensis.

Die 6 Octobris Jacobus Francisci creatur depositarius pecuniae praedictae.

Die 8 Card.li Farnesio sancitur munus duc. 3000, Episcopo Exino 500, R. Maffeo.

pro scarfinis recuperandis 500. Sebastianus Savinus mittitur Orator cum dictis pecuniis. Fit mandatum D. Bartholomeo Matheutio de Firmo pro 3000 duc. aureishabendis.

Die Dominico 16 Octobris Auditores Rotae miserunt litteras inhibitoriales, curante D. Hercules de Rubeis de Monte Fortino, ne dicta terra redeat ad jurisditionem Firmanam; de quibus scribitur ad Oratores et ad Legatum. Jo. Franciscus Rosatus est Regulator.

Die Jovis 20 Octobris providetur pro recipiendo Card.li S. Angeli Legato Firmum venturo ad dandam possessionem Status Communi Firmano. Servantur indemnes Episcopus Exinus, et D. Gentilis Billacqua, qui promiserunt pro Firmanis (131) solutionem 20 mil. scut. aurei Camerae, et 2000 D. Bindo Altovito et sociis. Favetur Ven. Patribus S. Francisci, ut in eorum conventu Firmano fiat Concilium Generale, et Capitulum pro creando Provinciali et Officilibus. Statuuntur portoni mazerii, et pueri cum palmis ad comitandum cum toto populo Legatum, et revocantur cives etc.

Die 21 Octobris ordinantur processiones et alia ad recipiendum Legatum Jo. Franciscus Azolinus, Peregrinus Baccinus, et D. Bartholomeus germanus Octaviani Matheutii renuntiant omnibus suis exempionibus ad relevandum Commune a debitis. Assistentes Legato cum Mag.cis D.nis sunt D Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Mancinus, Bartholomeus Massucius, Sebastianus Savinus, Octavianus Azolinus, Octavianus Matheutius, Alexander Pacharonus. Receptores Legati sunt Peregrinus Baccinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Marinus Bonvicinus, Ciottus Adam. Ceremoniarii ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Vincentius Ufriductii, Jo. Baptista Savinus, Lucianus Carpinus, Chrysostomus Baptistae.

Die Dominico 23 Octobris a D.Pompejo Azolino dicitur hodie principium esse Status Firmani, et gubernii  illius; et sancitur futuros Priores eligere arbitrio gubernatoris, Priorum, et Regulatorum pro hac vice dicitur discessurus a civitate Card.lis de Gaddis, cui gratiae aguntur de bonis operibus apud Suam Sancitatem pro restitutione Statum Firmani, et rogatur de continuandis favoribus, et intercessionibus etc.

Die 25 Priores electi sunt Octavianus Azolinus, D. Pomponius Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, D. Pomponius Morphus, Reg.res Jo. Baptista Morronus Cast., Thomas Pacharonus Pilae, Piermarinus Branchadorus S. M.

Die Mercurii  26 Octobris deputati sunt ad inveniendos homines, qui accipiant gabellas Firmanas Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massucius, Ciottus Adam, ser Trojanus Riccius. D. Gentilis Billacqua, scribit pecunias  Romae haberi posse ad 162 pro 100. Carta 31 ad 59.

Die 1 Novembris 1547 agitur de introitibus Communis subastandis pro habenda pecunia.

Die Mercurii 2  iterum agitur de subastandis gabellis usque ad sabathum proximum Jo. Baptista Morronus et Permarinus Branchadorus (131v) Reg.res mortui dicuntur.

Die 8 dicitur nocte praecedenti diei Lunae in palatio gubernatoris Status in Monte Actone habita congregatio quorundam de Statu et praesertim D. Caesaris, et D. Nicolai de Monte Actonum, qui die sequenti miserunt nuncium ad Urbem. Frater Simon rogtur ante reditum Oratorum ne discedat a Conventu Annuntiationis, qui maxima cum caritate et amore se obtulit ad tractandam pacem. Rogatur Card.lis Gaddus ne permittat Frates Dominici destruere Ecclesiam S. Mariae de Castigliono, ut devotio populi erga illam Dominam sequatur,  prot antiquitus servatum fuit.

Die 17 Novembris post multas paginas sine scriptis relictas, habetur Concilium nunc primo post annum 1538 celebratum contra tirannicam pravitatem. D. Gentilis Billacqua et Sebastianus Sabinus Urbe retulerunt Breve Pauli III de reintegratione Status, exceptis Castris S. Petri de Alliis, Moliani, et Petrituli, ut alias lectum est. Breve concessionis Moliani et Petritui Card.li Farnesio: litteras promissionis Card.lis Farnesii de reddendis castris infra biennium, et concessionis gabellarum dictorum castrorum: Breve Pontificium ad Legatum de reponenda communitate in possessionem Status et introituum, et litteras Card.lis  de S. Flora, camerarii de ponenda communitate in possessionem gabellarum, et D. Bernardini Maffei Episcopi Massanensi de  scarfinis reddendis, promissis ei a D. Jo. Francisco Rosato, scutis auri 600: quietatione D. Bindi Altoviti de scutis auri 60 pro Brevi: motum proprium de  dilatione debitorum ad biennium etc. D. Paulus Ranuctius de Tarano  Locumtenens Legati, ad quem mittitur D. Gentilis Billacqua.

Die 18 habentur in Concilio oblationes Gabellarum D.Hieronymi Alberici de Rachaneto, et D. Alberici eius germani, Cichoni Margarutii de S. Severino, D. Troili Cerri de S. Genesio, D. Francisci Gabrielis Anconitani. Mag.ci Priores reassumunt familiam domicellorum, et tibicinum. Dominelli tunc erant ex Nobilibus. Nominantur enim Iacobus Herculis Sabini, Jo. Marinus olim frater Ludovici Vinci, et Jacobus olim frater Lucae Mactheutii. Ergo Domicelli erant ex his, qui nunc dicuntur Cadetti.

Die 12 in Concilio nunc primo jurant Mag.ci D. Priores, praesente D.Paulo Ranuctio Locumtenente, et cives fidejubent quod omissum fuerat ab anno 1538 ad hoc usque tempus. Deinde jurat Thomas Pacharonus regulator, vacantibus per mortem collegis Castelli et S. Martini.

Die 20 D. Montanus, qui Romae est,  offert se in beneficium communitatis. D.Paulus de Tarano venturus est Firmum ad ponendam communitatem in possessionem Status.

Die Lunae 21 praesente dicto D. Paulo, cives electi promiserunt pro D. Gentile Billacqua promissore 20 mil. duc. auri, D. Hieronymus Rosatus, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Octavianus Adam,  Peregrinus Baccinus, Antonius Matheutius, Guidus Vincus,  Permatheus Racchamadorus, Sebastianus Sabinus, Bartholomeus Massutius, Thomas Pacharonus, Jacobus de Vechis, Franciscus Francolinus,  (deletus est alius), et additus est Antonius Montanus. Referuntur mala opera (132) D. Herculis Rubei Oratoris Romae pro Monte Fortino, cuius hominibus D. Locumtenens missurus est praeceptum de cogendo Concilio, et habenda mente populi et villarum. Oratores Massignani congratulati sunt cum Concilio Firmano de recuperato Statu, et offerunt universitatem suam cum hominibus et facultatibus et fidelitate cives regimini praesentes relevant 12 cives, qui promiserunt ut supra et saepe plerique leguntur consulere in adunantiis, et sunt D. Pompejus Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, Octavianus Azolinus, et D. Pompejus Morphus. Priores, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Baptista Pacharonus, Jo. Franciscus Pacharonus, Federicus Vincus, ser Theodorus Coluccius, ser Piersimon ser Pieri, ser Trojanus Riccius, Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, Stephanus Azolinus, Aurelius Pacharonus, ser Jo. Baptista Florellus, Vincentius Tintus, Vincentius Persanctis, Lucas Giliutius, Magister Franciscus Confectus,   Bonifatius Riccius, Franciscus Sebastiani, Blasinus Formichinus, Pompejus Branchadorus, Persimon Marini, Franciscus Grassus, Perdominicus Baptistae, Berardinus Gagius, Falconus Joctus, Vincentius Partinus, ser Julius Morica, Dominicus Lucae, Jo. Marinus ser Cipriani, Vincentius Stabilis, Jo. Paulus Polidorus, Jo. Thomas Pacharonus, Antonius Calisti,  et Antonius Montanus.

Die 23 eruitur Thomam Pacharonum, Jo. Marinum Bonvicinum, Ciottum Adam, et Baronum Eltuocomando transactasse appaltum introituum civitatis Mag.co D. Bindo.

Die 24 gubernator olim Status Ecclesiastici sancitur sindicandus a  sindicatoribus ordinandis D. Locumtenenetem, ut reddat rationem in civitate. Dicitur facienda expeditio Federici Vinci, et mittendum pro habendis fidejussionibus equitum Lauretanorum.

Die 25 sancitur facere expensas Sindicis Comitatus comparentes ad jurandam fidelitatem  et obedientiam in manibus Priorum. Agitur cum Oratoribus de Monte Robiano de juramento ab eis faciendo, et de capitulis inter eos, et Firmanos ab eis deperditis discutiendis et observandis. Oratores Ripae Transonum gratulantur de recuperato Statu, et offerunt partes et homines suae communitatis. D.Reaphael Comus exigit dativas. D. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Jo. Baptista Florellus sunt curatores negocii gabellarum.

Die Lunae 28 D. Hieronymus Rosatus creatur Sindicus ad recipiendas obligationes et juramenta castrorum Comitatus, et (132v) D. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus Sindici ad promittendam indemnitatem equitibus Lauretanis. In obligatione leguntur iidem qui alibi numerati sunt cum Vincentio Ursino, Luciano Carpino, Cacciaconte Jo Baptistae Branchadoro, Caesaris Cicho Tabor, ser Jacobo Palmerio, Tiberio Cautio, Jo. Iacobus Beneincasa, Pernicola Jo. Georgii, Jo. Andrea Dominici, Luca Antonio Philippi, Piero Jo. Ludovici, Baptista Adam, Permarino Petri Pauli, Jo. Ludovico Emilii, Theseo Nicolai, Stephano Alexandro, Julio Colae, Thoma M.ri Joannis, Hyppolito Caesaris, Simone Manicti, Antonio Stephani, Iacopo Cordella, Caesare Tin(ti), Antonio Permathei, Jacobo Guerrerio, Perdominico Polisena, Perdominico Baptistae, Petro Paulo Toso, Vagnotio Fatio, Vincentio Rictii Adae, Pieroctio Ludovici, Jo. Baptista Persanctis, Vincentio Persanctis, Alexandro  Pacharoni, Nicolao Pernensi, Vincentio Partino, Ludovico Francisci, ser Jacobo Pierio, Morpho de Morphis, Bartholomeo Argolico, Vincentio Gualterono, Hieronymo Sebastiani, ser Jo. Piero Castano, Francisco Valgarino, Paride Paridis, Lelio Mancinus, Dionysio ser Antonio, Cicho Laurentii, Jacobo Francisci, Francisco Eliseo, Antonio ser Thomae, Marino Ciammaglia, Francisco Franchino, et Francisco Francolino,  Constantio ser Pieri, Hieronymo Antonii, Piersancte Baptistae, Jo. Angelo Stephani, Jo. Andrea Paganelli, Jo. Baptista Sciarra, Berardino Perusini, Jacobo Azolini, Pompejo Dominici, et Pompejo Branchadoro, Antonio Jo. Andreae, Jo. Antonio Antognicti, Jacobo Bernachino, Venero Permathei, Ascanio Aromataro, ser Lucae Cordella, Antonio Hectoris, Thoma Migni, Gentile de Nobilibus, Theseo Morrono, Nicola Ceterono, ser Theodoro Coluccio etc. Carta 60 ad 118.

Die Jovis 1 Decembris 1547. Nunc primo cogitur cernita civium de regimine  Mag.o  Dionysio Castellario Gubernatore, et D. Paulo de Tarano Locumtente Legati, et D. Pompejo Azolino Priore Priorum. Theseus Morronus filius Jo. Baptistae fit regulator Castelli loco patris Morroni, et Pompejus Branchadorus regulator S. Martini loco Permarini fratris defuncti. Vincentius Stabilis Arcis (Pare) et Lucas Giliutius Arcis Montis Falconum erant castellani  tempore quo sublatus fuit Status Firmanis. Sancitur confirmare ad novam usque extrationem Officiales et Vicarios Comitatus, amotis tamen forensibus. Agitur etiam de remittendo Capitaneo D. Andrea Maximo de Rocha contrata, qui erat Capitaneus  tempore privationis Status Firmani, et post eum vocando D. Lactantio Hirundino de Monte Filiorum Otrani, qui habuerat electionem. Item de renovando officio Bancherii, et interim  tenendo D. Raphaele depositario (133) vel alio ad arbitrium Priorum  usque ad aliam cernitam. Jo. Ludovicus Emilii officialis accusarionum  damnorum datorum confirmatur. Cives cernitae praesentis sunt numero 90. Confirmantur et probantur vota omni petenti eo facta a D. Gentile Billacqua pro recuperatione Status. 1- de veneratione Corporis Christi, eiusque comitiva  facienda in civitate, ac Missa singulis Dominicis celebranda solemniter in Cathedrali, accedentibus Turbus de Prioribus cum populo. 2- de veneratione Conceptionis ac Missa solemnis celebranda in ecclesia S. Francisci qualibet  tertia Dominica mensium interveniente Magistratu et  populo, et quolibet die sabathi in Monasteriis civitatis celebranda Missa solemni de Conceptione, et in ecclesia S. Dominici de sanctificatione, dicti fratres illi assolvent et de festo Praesentationis custodienda, quia illo die D. Locumtenens venit Firmi ad dandam possessionem Status, cum Missa solemni celebranda in Cathedrali , et processione totius cleri. Confirmantur capitula, quae olim habebantur inter communitatem Firmi, et universitates castrorum Comitatus.

Die Veneris 2 Oratores Montis Granarii venerunt ad obedientiam et confirmatur declaratio diei ultima Julii 1548. Communitatem Montis Causarii exgravari a censu Cathedralis Ecclesie propter fidem, et creditum dictae communitatis, pro qua Mag.ci D.ni se volunt teneri eidem Ecclesiae et Operariis. Dominico Pascutii de Lauro datur licentia nubendi D. Jo. Mariam suam filia in Ripis S. Genesii. Confirmatur reformatio Lapedonae de damnis datis alienandis sub ser Francisco Angelico de Collina Potestate. Consulitur differentiae inter Gualdum et S. Ginesium  per jus cives de qualibet contrata. D. Lactantius Fidus olim Gubernator Status confirmaverat  quamdam Reformationem Malleani  ad conservationem quietis castri rogato ser Francisco Staxiario de Massa. Approbantur capitula Montis Pietatis Serviliani. D. Bartholomea Peregrini Baccini nubit in terra  Sarnani cum permissione sine prejudicio legitime succedentium, ut alibi etiam legitur. Inter cives cernitae, qui supra numerati sunt,  habetur quoque Constantius Calisti, D. Joannes Cannitus,  Evangelista Gasparis.

Die 3 Bancherius  Gentilis est extractus Andreas ser Salvicti, ser  Nuntius Benedictus de Monte Giberto est Officialis Lauri, ser Thomas de Petritulo  Serviliani, ser Jo. Franciscus de Serviliano Pitrioli.

Die 4 D. Paulus de Tarano se dicit discessurum infra 4 vel 6 dies. Sancitur eum donare 200 scutis, et rogare  ut stet adhuc per (133v) aliquot dies statuta observanda proponuntur ad unguem. D. Caesar de Monte Octonum cogitur solvere pecunias, quas antea habebat tamquam Depositarius Comitatus. D. Bartholomeo Matheutio jubetur sumere mutuum 25 mil. a Mercatoribus. D. Antonius a Gubernatore commendatus dicitur providendus aliquo officio permisso a statutis, vel civilitate donandus. 

Die Lunae 5 D. Paulus Raynutius de Tarano alloquutus est cernitam monet ut omnes memores sint civitatem privatam fuisse dominio ex causa male vivendi et inimicitiarum antiquarum, unde  vult ut paces realiter fiant, et qui nolunt paciscere expellantur, ut habeatur  honor et reverentia Superioribus, Gubernatori praesertim, qui repraesentat Pontificem,  Magistratui et civibus cernitae, qui eliguntur circumspecti et apti ad regendum, et non illi qui indigent tutoribus, atque in omnibus serventur statuta et leges Firmi. Priores possint ponere partitum contra formam statutorum, ex Cancellario scribenti imponitur privatio omnium officiorum, et Gubernatori assentienti jubet imponi aliquem poenam ut obligantur cives, qui faciant bussulum  80 vel 100 civium ad invigilandum pro justitia contra omnes perturbatores etc., et offert se,  ut sanctitas sua confirmare dignetur omnia haec a Firmanis statuenda. Quae omnia, gratiis actis Mag.co D.no sancita sunt, Andrea Salvicti mortuo, Jacobus de Vechis proponit eiusdem Andreae filium idoneum. Rogatur D. Locumtenens, ut non discedat, et curet haberi in civitate Curiam Generalem, et Gubernatorem in perpetuum. Comitatus reperitur debitum dativarum et subsidii triennalis. D. Bernardus de Machiavellis Thesaurarius in 3000 florenis. Plures cives offerunt ratam suam pro satisfaciendo D. Bindo,  Jo. Altovito, et D. Jo. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus se obligant pro Communi. D. Jo. Ludovicus Ciaffonus est procurator Firmi in caussa contra Palagranos de Aquila. Cives deputati pro justitia sunt primi octo electores D. Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Marinus, Bartholomeus Massutius, Sebastianus Savinus, Alexander Pacharonus, et Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, Falconus Iottus, Lucianus Carpinus, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Guidus Vincus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Antonius Montanus, Permartinus Petri Pauli, Bernardinus Perusinus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Jo. Angelus Stephani, Antonius Stephani Vecchi, Antonius Vigoritus, Jo. Andreas (134) Dominici, Piersanctes Baptistae, Tiberius Cautius. Caeteri desiderantur.

Die 6 agitur de terminnda electione  conservatorum justitiae ad numerum 4, vel in duplum de his qui electi sunt.

Die 9 non habetur assistens cernitae  D. Paulus, sed solus ser Dionysius castellarius Gubernator Firmi. Sancitur instaurare Collegium Advocatorum, Procuratorum,  et Tabellionum praesertim etc. pro miserabilibus personis in tertia instantia ad D. Priores, statuto advocato et procuratore gratis inserviente personis miserabilibus. Habetur ordo, ne quis in adunantiis, cernitae, vel Consiliis,  alloquatur nisi in loco ad consulta danda deputato: neque respondere possit  nisi surgens unus post alium. Confirmantur Reformationes quorundam castrorum.  Salvictus nepos Cardinalis et fratre Andreae ser Salvicti petit locum Bancherii patrui sui. Nunc primo habentur post annum 1538: consulta de condemnatis D. Mutius in gratiam Locumtenentis eligitur Capitaneus, et si renuerit, vocabitur D. Andreas Maximus: si vero acceptaverit, hic eligitur post eius officium. Dominicus est Factor Communis. Falconus Jottus, Antonius Montanus, ser Julius  Morica, et Polidorus Cautius se otulerunt gratis inservire in Arcibus, et sancitur mittere cives castellanos.

Die 12 sancitur servare statutum in conficiendo bussulo. Confirmantur capitula de conservatione quietis etc. et petitur confirmatio a Pontifice. Oratoribus Montis Rubiani conceditur non gravari ob operariis S. Mariae in Castello de tempore praeterito, sed petitur, ut aliquid det pro censu S. Mariae ipsa, et aliae communitates commendatae. Salvictus de Serviliano admittitur Bancherius. Jubentur cives de Regimine habitare in civitate, et possidere qualitates statutarias, et datum eis tempus ad mensem usque Februarii,  alias sancitur eis subrogare appicciulatos, qui denuo mutuentur Communi suas pecunias, quas alias dederunt. Vacantibus appicciulatis alii per suffragia subrogandi sunt, et addendum numero appicciulatorum.

Die 24 D. Petrus Simon Thibaldus Orator ad D. Lutium Commissasium Locumtenentis in castro Moliani pro habenda possessione gabellarum duxit Oratores Moliani, quibus conceditur solutio salarii pro medico et magistero ludii letterarii, et agitur de salariis et introitibus Communis statuendis.

Die 15 juraverunt officium 60 deputati in favorem justitiae praesentibus D. Martinangelo Albertino de Murro Vallium, et D. Francisco Sinigardo de Firmo. Absentes dicuntur D. Gentilis Billacqua, Vagnoctius Fatius, Lucianus Carpinus, Jo. Marinus (134v) Bonvicinus, Franciscus Francolinus, Antonius Ilioneus, Antonius de Vechis, Nicolaus Pernensis, Constantius ser Pieri, et  aegrotus D. Hieronymus Rosatus. Agitur de solutionibus salariorum. Petitiones Moliani remittuntur D. Prioribus …. cui probo viro ab eis eligendo cum omni auctoritate cerniate. D. Lutius eligitur Gubernator Moliani pro Card.li Farnesio. Idem sancitur pro civitate S. Angeli prout Moliano concessum est. D. Nicolaus Spetiolus de S. Angelo commendatur pro officio judicatus Aesii Jo. Franciscus Pacharonus est exactor crediti quod communitas habet cum haeredibus et possessoribus …………….. Hieronymi Ancilei; conceduntur ei litterae ad Viceregem Aprutii ………………. sicurum, D.num, et communitatem Columnellae. Ser Benedictus Bartholomeus Orator castri S. Angeli venit cum ensenio ad D. Priores. In cernita ad ……………….. cum aliis Bartholomeus Argolicus, Peroctius Aretinus,  et D. Joannes Canniti. Sollecitatur exuctio maleficiorum. Confirmatur ser Bartholomeus Cordella Cancellarius.

Die 18 agitur de augumento gabellarum in Comitatu de <quibus> comitativi gravantur minantes recursum ad Superiores.

Die Lunae 19 D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Bonvicinus, Nicolaus Pernensis, et Lucianus Carpinus, jurarunt officium Conservatorum praesentibus Jacobo …………… Savini et Joanne Veneto, qui alibi dicitur gener Simonis Lucentini. Carta ……………………….

Die 20 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Franciscus Guerrerius, Camillus Ciminus, ser Antonius Latinus, D. Hieronymus Rosatus, Georgius Antonius Sebastiani. Confal.rii nunc primo post annum 1538 extracti Franciscus Valgarinus, Lucas Giliutius, Jo. Baptista Antonuccius, Bartholomeus Argolicus, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Consules, Octavianus Azolinus, …………………. Perdominicus Baptista Pilae, ser Hieronymus Victorius notarius. Bancherius Generalis Castelli vacat.

Die 20 Martii Ciottus Adam retulit concilio <Mo>liani ordinasse 20 homines ad Card.lem Farnesium et ad Eccell.mum D.num Octavianum, ne communitas Moliani expolietur gabellis castri.

Die Mercurii 21 vocatur per 2 vel 3 die Nativitatis Concilium Generale Comitatus ad favorem justitiae, ad agendas gratias Pontifici de restitutione Status, et ad rectam instructionem augmenti gabellarum. Salvictus approbatur Bancherius, Jo. Antonius filius Giorgii Antonii Sebastiani mortui ponitur loco patris, jurante qualitates Hieronymo fratre carnali, et Francisco Calabria. Ser Antonius Latinus est in officio Interamne, Franciscus Guerrerius …………vit Eccell.mo Duci Octavio, Camillus Ciminus, Morpho referente in eodem …………tio est; quibus fit gratia de residentia, dummodo familia habitet Firmi (135) <fi>unt gratiae quaedam de condemnationibus. Ser Octavianus Humilis de Patrignono proponitur Cancellarius una cum ser Bartolomeo Vincentius Foleciani approbatur in Concilio, et Fatius de Fatiis et Maximianus.

Die 22 Calculatores rationum  D. Raphaelis sunt Sebastianus Savinus, et Constantius Rachamadorus. Pacerii electi de numero 60 Conservatorun iustitiae sunt Chrysostomus Baptistae  cum Jacobo Francisci, Jo. Marino Bonvicino, deleto Jo. Francisco Pacharone. Falconus Iottus cum Luciano Carpino, et D. Pompejo Azolino, deleto ser Trojano, D. Astor Martialis cum Jo. Baptista Antonutio, et ser Trojano Riccio; ser Adam cum Guido Vinco, er Francisco Grasso; Stephanus Azolinus cum Aurelio Pacharono et Antonio de Vechis, D. Pomponio Morphus cum Dominico Lucae et Antonio Montano. Ex praedictis primi prodierunt  e bussulo Chrystoforus Baptistae, D. Pompeius Azolinus, Jo. Baptista Antonutius, Guidus Vincus, Stephanus Azolinus. Cuius loco positus est D. Petrus Simon Tibaldus, et D. Pomponius Morphus. Sancitur per Mag.cos D.nos cum aliquibus  doctoribus confirmari taxam officialium.

Die 23 sancitur ut cives dent cautiones de habitando familiariter in civitate, et recusantes censeantur ipso facto privati,  et poena fidejussionum est 100 scut. Juramentum sancitur deferri a Magistratibus.

Die Lunae post festum Nativitatis, Hieronymus Savini fuit mutuator Communis in expeditione Oratorum Perusium ad Pontificem. Notarium Consulum est Officialis damnorum datorum ad Capitanei adventum. Marcus Antonius Vincentii, et Paulus Continus admittuntur ad Concilium, et Jo. Andreas de Baptistis. Proponitur quoque ser Piersanctes de Nigris, sed non leguntur suffragia. Ser Bartholomeus Cordella petit, ut fiat provisio de novo Cancellario, et dicitur expectandus D. Gentilis Billacqua, quia Cernita noluit forensem.

Die 26 Mag.ci D.ni juraverunt, et Jo. Antonius Georgii Antonii pro patre defuncto. Bancherius est Salvictus Pieri ser Salvicti, qui non comparuit, neque tres Priores absentes, unde statuitur revidenda esse Statuta et Reformationes circa absentiam civium extractorum ad Regimen, et non sit dandum eis tempus ad redeundum.

Die Martis 27 Decembris Concilium habetur civium de Regimine, et de Concilio, ac Oratorum Comitatus  quo sancitur mittere Oratores ad gratias agendas ad Pontifici de unione Comitatus et civitatis reddita, fieri augmentum gabellarum, confirmari conservatore set capitula justitiae et pacis, et alia ad beneficium universale, et impetrari

(135v) absolutionem  a quaecunque excommunicatione incursa etc.

Die 28 D. Albericus habuit in mandatis ab equitibus Lauretanis de duc.  2000 mutuandis Communi Firmano de quibus vult retinere 150 pro fructibus; caeteros 1850 solvere in Provincia. D. Bartholomeus Matheutius remisit in Urbem  duc. 620, alios mittet fidejubentibus 12 civibus Rachanatensibus, ad quos mittitur D. Petrus Simon Thibaldus. D. Gentili scribitur, ut sollicitet negocium pecuniarum cum D. Debastiano de Lucha. Agitur de his quoque a D. Montano. Accipiuntur a R.mo Conversino duc. 3060. Leguntur mutuatores ser Franciscus de Pitriolo, ser Marinus Sciarra, et Tiburtius de Aquaviva, ser Piersanctes  Lucitus de Lauro, ser Porphyrius de Monte Leone, Petrus Franchilutius de Monte Giberti, Benedictus de Grotta Azolina, ser Marius Carpinus de Ortezano, Jo. Baptista miles Lauretanus de Lauro, D. Nicolaus Cinthius de S. Angelo, Marinus Sorecus de Lauro, D. Adam Baptista Mancinus de Rapagnano, Ruffinus de Serviliano. Quorum quatuor D. Jo. Baptista D. Adamus, ser Tiburtius Vivianus, et ser Porphirius mittuntur Oratores Comitatus ad Pontificem.

Die 30  taxa habetur equitum Ill.mi comitis Sfortiae de 20 coelatis, et debitum Communis haeredibus D. Jacobi  Poligrani de Aquila reduci ad duc. auri 256. D. Catharinus de Amandula fideliter custodivit vexillum Communis Firmi  tempore separationis, et in reintegrazione illesum restituit, civilitate donatur. Fiunt gratiae condemnatis. Admittuntur ad regimen Hieronymum Mignerica (alias Migni), D. Franciscus Assaltus, Camillus Carminellus, Federicus Silenus, Hieronymus Cavalerius, Joannes Vincus, Constantius Beccarinus, civibus jurantibus eorum qualitates statutarias.

Die ultima  communitati Montis Raynaldi conceditur debitum flor. 12 reparationi palatii applicare. Carta 119 ad 244.

Rubrica

Libri 73 Consilia Cer.te 1548

Die 2 Januarii 1548 Jacobus Francisci est depositarius Communis. D. Gentilis est Romae Orator. Bancherius extrahitur Lelius Mancinus.

Die 6 Veneris D. Astor Martialis, et Bartholomeus Massutius Oratores referunt grate exceptus fuisse a civitate Rechaneti. D. Persimon Tibaldus est Commissarius Altidonae, ubi reperit nonnulla bona illius Communis occupata. Locumtenens (136) reduxit taxam militum Illr. D. Sfortiae de S. Flora ad octo coelatas. D. Julius Riccius se gesserat in Curia, ut procurator caussarum Communis ser Trojanus Riccius, qui se dicit Oratorem ad Locumtenentem Marchiae, cum ser Bartholomeo Cordella fit Cancellarius. Hieronymus Fidelis Gabellarius Portus creatus Castellanus. Jo. Marinus Bonvicinus est Commissarius Gruptarum ad Mare, D. Jacobus Vivianus Orator Aquaevivae exponit debita et calamitates suae patriae, et praestatur a Firmanis auxilium. Accipitur in numero Consilii ser Piersanctes de Nigris, exactor, Cichus Bertachinus, Pierjoannes Meci Falconi, Antonius Polidori, Cenzus Nardi Tinti, Nicolaus Bracchonus, Cicchus Baptistae Aurificis, et Jo. Baptista Flaccus.

Die 7 Vagnoctius Fatius iuravit capitula conservatorum justitiae in manibus Mag.ci D. Juliani auditoris et Mag. DD. Priorum. Scribente D. Nicolao Flacco (qui videtur Potestas Montis Fortini) et ex illa communitate, supplicatur D. Paulo Locumtenente, et permittitur ibi fieri more solito parlamenta de mense in mensem. Datur pro illis hominibus mandatum conficiendum ab aliquo doctore Firmano, et monetur D. Nicolaus et alii, ut curetur ne scandala oriantur.

Die 8 accipiuntur pecuniae in appalto a civibus S. Severini, Rechanati, et aliorum locorum, a D. Jo. Francisco Rosato duc. 2000, et ab aliis Firmanis iuxta qualitatem. Item accipiuntur pecuniae ab annumerandis in consilio cernitae, qui sunt Philippus de Portu Firmi, Antonius Orlandi, Constantius ser Stephani, Andreoctius Persancti, Antonius Vincentius Sabinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Ser Jacobus Charellus, Nicola Manzitti, ser Bartholomeus Giliuctius, Perjacobus Ufriductius, Gioctus de Gioctis, ser Persanctes de Nigris,  qui non fuit admissus, Vincentius Azolinus.

Die Lunae 9  cives offerunt pecunias aut frumenta, qui sunt Pellegrinus Baccilis salmas grani 60, Pompejus ser Dominici civis salmas 25, Vincentius Partinus scut. 100, Bastianus Savinus scut. 100, Guidus Vincus duc. 100, Jo. Baptista Savinus duc. 100, Jacobus Francisci duc 100, (136v) D. Pomponius Morphus duc. 100, Octavianus Matheutius duc. 100, ser Jo. Pierus Castanea salm. grani 26, Bartholomeus Massutius salm.25, D. Vincentius unus ex Prioribus duc. 50, D. Hieronymus Rosatus duc. 100, Camillus Ciminus salm. 25, Jo Antonius Georgii Antonii duc. 25, ser Antonius Latinus duc. 25, Thomas Pacharonus Regulator duc. 100, Pompejus Branchadorus duc. 40, D. Pompejus Azolinus duc. 50, D. Astor Martialis duc. 50, D. Pomponius Morphus iterum duc. 100, D. Jo. Franciscus Rosatus duc. 200, Baptista Pacharonus duc. 50, Gentilis de Nobilibus duc. 50, Calabria duc. 25, Ludovicus Francisci (alias Jacoboni) salm. 15 grani. Approbantur etiam Consiliarii qui mutuant pecunias in appalto,  Galeazzus Brachinus, Jo. Philippus Mancinus, Jo. Baptista Pictor, Lucangelus Argolicus, Berardinus Antonuctius, Josue Tibalductius, Hannibal Pacharonus, Joachim Francisci Savini, Vecchius de Vechis, Julius Martellus, Jo. Franciscus Franchus, Pernicola Savinus, Hieronymus Azolinus, Jacobus Persanctis Savini, Malatesta Branchadorus, Vincentius Billacqua, Perjoanni Pauli Apostoli, Vincentius Eliseus, Antonius Vincentius Spezza, Julius Tibaldus, Cichus Pacinus, Guliassius Chrysostomis, Vincentius Carpinus, Joannes Cacciacontis, Vincentius Branchadorus, Cichus Volavento, Jo. Franciscus Prencivallis, Bartholomeus Savinus, Antonius Cordella, Hieronymus Pieri, Hieronymus Perangeli Mazzantis, ser Hieronymus Pompilius Partinus, Jo. Franciscus Lelius, Antonius Branchadorus, Dominicus Cichi Solomei.

Die 9 Camillus Ciminus et ser Antonius Latinus, qui fuerant absentes, juraverunt cum  aliis officialibus.

Die 10 Cola Torronus habitator Gruptarum ad Mare juravit de bene vivendo coram Mag.cis D.nis Prioribus. In Concilio Jacobus Angeli dicitur quoque Azolini. Item D. Franciscus Assaltus legitur Sallatus consultor ornatissimus (ita jocante ser Trojano Riccio cancellario) Jo. Baptista de Nobilibus retulit gratias de sua approbatione ad concilium. Jo. Marinus Bonvicinus obtulit duc. 100, Jo. Baptista Fiorellus duc. 50, Cichus Valgarinus duc. 25, et alii plurimi, qui 4 paginis, compehenduntur. De mandato D. Gubernatoris  et Priorum nonnullis civibus taxa pecuniae minuitur, aliis augetur. D. Jo. Franciscus Rosatus dedit duc. 400. Inter cives mutuantes legitur Berardinus de Nigris, Guliassus Chrysostomi dicitur Cipriae, Hieronymus Persanctis dicitur Falconi. Cives de Regimine leguntur et nominantur 85 de numero et de consilio 83. Alii dicuntur absentes, et sancitur eos taxari a D. Gubernatore cum 15 civibus et 15 consiliariis, qui sunt Thomas Pacharonus, Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Pellegrinus Baccilis, Bartholomeus Massuctius,  Jo. Baptista Savinus, Octavianus Azolinus, Guidus Vincus, Octavianus Matheutius, Jacobus Francisci, Jo. Marinus Bonvicinus, Baronus Eltocomando, Antonius Matheuctius (alias de Veteribus), Gentilis de Nobilibus, Ciottus Adae. Consules (137) D. Franciscus Assaltus, Joannes Vincus, Cicchus Bertachinus, Jo. Baptista Flaccus, Antonius Orlandus, Constantius ser Stephani, Antonius Vincentius Savinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Vincentius Azolinus, Galeactius Brachonus, Jacobus Franciscus Savini, ser Jacobus Palmerius, Antonius de Smerillo, Thomas Magistri Joannis, Jacobus Azolinus.  Confirmantur gratiae  concessae in Cernita.

Die Veneris 13 absente D. Francisco Guerrerio Priore, donatur civilitate Magister Nicolaus Benedictus de Monte Robiano cum fratribus suis. Jo. Francisco et Jo. Philippo communitas Monturani obtulit 50 scut. pro solutione Pontifici facienda. D. Jo Franciscus Rosatus est Depositarius 20 mil. Duc., et ser Jo. Baptista Fiorellus eius notarius.

Die 14  leguntur alii cives, qui absentes erant, taxati et alii homines, tribus paginis inscripti. Inter cives habetur Baglionus Grana, Baptista Patriarcha, Franciscus Guerrerius, Petruspaulus de Campo Follonum, Androctius Falconus, Nicolaus Pergentilis Galeocti, Thomas Ottinellus cum  D. Francisco Ottinello, heredes Hieronymi Argenti, Michael Angelus Flaccus,  cum D. Nicolao, Horatius Valgarinus, Hieronymus Azolinus, D. Vincentius Guerrerius, Caesar Guerrerii, haeredes D. Pergentilis, heredes Girardi, Thomas Liverocti, Simon Manicti, Gabriel Contis Paccharoni, Franciscus Laurus, Franciscus del Monte, Vincentius Colangeli, Centius Antonii Pacharoni, Gionius Jacobi Pacharoni, haeredes Spaccasassi, Permatheus Massutius, Thomas Pieri Cichi, Lucianus Frictae,  Mag.cus D. Benedictus de Massignano, Vincentius D. Savini, Jacobus Vicus, Hieronymus Savinus, Jo. Franciscus Gulpuctius, Contes Branchadorus,  et alii vel nondum nominati, vel nonnullis ab hinc annis penitus oblivioni traditi.

Die 15 concurrunt in taxa communitates Rapagnani, et Lapedonae, et Jacobus Guerrerius.

Die 16 Pompejus Azolinus consultor dicitur Mag.cus D.nus. Proponitur Cancellarius  Magister Jo. Philippus Benedicto de Monte Robiano una cum ser Trojano Riccio, Vincentio Lauro, ser Bartholomeo Cordella, et Magistero Francisco Confecto, qui obtinuit  cuius loco eligitur praeceptor Grammaticae Magister Visitus …….. de Monte Florum.

Die 17 electi sunt ad obligandum Gabellariis Permatheus Rachamatorus, Jo. Marinus Bonvicinus,  Falconus Joctus, Chrisostomus Baptistae, D. Pompeius Azolinus,  Baronus Eltuocomando, Pieroctius Jo. Ludovici, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Persimon Tibaldus, D. Pomponius Morphus, Dominicus Lucae. Jo. Baptista Savinus est Gabellarius.

Die 20 habentur litterae B. Conversini, et D. Gentilis Oratoris conquerentes de solutione 20 mil. Duc. retardata. Habentur plurimae supplicationes (137v) pro gratiis,et Reformationes castrorum pro confirmatione habenda.

Die 2 ex litteris Bartholomei Massutii, et Octaviani Azolini, atque ex relata Jacobi Savini cives quidam  Rechanatenses invenerunt 6000 scut. et se obligaverunt pro Communi Firmano. Morphus de Morphis mittitur Sindicus ad servandos eos indemnes. Cives qui se obligant sunt numer. 61, de quibus alibi passim fit mentio. Baronus Iltuocomando dicitur Baronus Be..dini; et Petrus Paulus Tosus legitur ser Petrus Paulus Tosii.  Cives Rechanatenses sunt Martinangelus Jacobi, Antonius Jacobi Veneris, Perleopardus Pernicolai, D. Antonius Rogat.s, Jo. Baptista Honofrii, Politus Salvoni, ser Antonius Bartholomei Lazari, et Alexander eius frater, Bartholomeus Fabritii, Tholomeus Jo. Monaldi, et Antonius Franciscus Jo. Baptistae.

Die 23 D. Gentilis Billacqua Orator retulit magnum inesse periculum nisi quamcitius solutio fiat saltem octo millium scut., nec potuisse obtinere dispensationem appaltus, et rem hanc reliquisse R.do Censorio. D. Trojanus Riccius Orator a Thesaurario retulit non haberi dilationem, sed offerendam ei est aliquam pecuniae summam cum spe dilationis; a Locumtenente,  D. Thideum Fortinatem fidejuberi debere de non accedendo ad Montem Fortinum ad  milliaria 10. Accipiuntur frumenta oblata a D. Luca Branchadoro et undecumque collecta pecunia trasmittitur Romam per Bastianum Savinum. Curatur contentare castrum Moliani quod petit 100 scut. in suis gabellis pro salariatis.

Die 27 fuerunt pertractata  negocia panninorum et frumentorum. Accipiuntur pecuniae  per Baronum a Cicho Margarictio de S. Severino. A communitate Francavillae  deferenda sunt 50 scut. Ser Hannibal deferre debet a communitate Moreschi ultra 50 alia 25 scut. Sebastianus Savinus non revocatur ab Ancona. D. Vincentius Guerrerius exortatur, ut e Mantua requirat et ponat pecunias in appaltu. D. Gentilis, D. Astor, et D. Pomponius destinantur Romam cum pecuniis, quae haberi possunt, eadem die Baptista Percivallis de Recaneto commendatus a D. Locumtenente, alias dicto D. P., et a civibus Rechanatensibus eligitur Capitaneus Firmanus. Ser Trojanus Riccius additur Cancellario.

Peroctius Evangelistae cedit locum suum ser Baptistae de S. Angelo in appicciulatis. Oratores Montis Actonum  attulerunt 33 salmas grani dono dari Communi Firmi. Oratores Belmontis  50 scut. ex parte Communis sui. Jo Philippus de Smerillo per Pellegrinum Baccilem  scut. 50, et infra mensem 200. Pellegrinus <Ba>cilis fit Sindicus Communis ad promittendum castro Moliani 200 florenos (138) annuos de gabellis castri. Oratores Petrioli offerunt 50 scut. Procurante D. Hisilarii, Cichonus Marganuctius de S. Severino mutuatur Firmanis 4000 scut., et Baronus creatur Sindicus ad vendendos ei gabellarum introitus pro rata ad 10 annos.

Die 28 Gabriel Berardini de Firmo creatur Procurator Communis Firmi ad petendum pro castro Moliani quotannis florenos 200 accipiendos a Gabellariis Firmanis positis in castro Moliani. Jo Philippus testis dicitur de Nobilibus de Smerillo. Fita bulla D. Jo. Francisco Rosato de 4000 scut. solutis Pontifici, et acceleratur sollicitatio de reliquis.

Die 30 D. Lucas Branchadorus sollicitat solutionem, ne incurratur infamia et indignatio Pontificis. Procurantur a civibus frumenta et oleun, gemmas et ornamenta vendenda pro dicta satisfactione. D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccili, Jacobus Francisci, Matheus Marci, Jacobus Azolinus, et Tiberius Cautius,  Jacobus Francisci Savini obtulerunt oleum, et ser Jo. Pierus Cattaneus, Octavianus Azolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, oblationem solvendi pro Communi.

Die Martis ultima D. Pomponius Morphus Sindicus creatur de accipienda scut. 5000 a D. Hieronymo Alberico, et etiam ab aliis quibucunque, qui velint ponere pecunias in appaltu. D. Gubernator obtulit torquem auream suam et omne suum argentum. D. Jo. Franciscus Rosatus ultra 7 miliaria olei offert emere oleum a quocunque dare volente. D. Lucas Branchironus ultra 300 salmas offert tractam 400 salmarum. Sancitur eligere cives curantes 1000 salmas grani mettendas Anconam; et exactionem pecuniarum, qui sunt Jacobus Francisci, Falconus Jottus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierotius Ludovici, Antonius de Vechiis, Vincentius Ursini, Jacobus Azolinus, Antonius Polidori, Joannes Vincus, Antonius Stephani, Jo. Baptista de Nobilibus, Hieronymus Falconi. Qui non solverit in civitate per totam sequentem diem, et extra intra terminum a M. D. Priores assignandum, a Baroncello executionem  patietur. Oratores Montis Giberti offerunt duc. 50, et totidem Petrus Francolini de Monte Giberti. Carta 1 ad 127.

Die Mercurii 1 Februarii 1548 Romam afferendae sunt litterae cambii pro scut. aurei 2155 et bol. 46 (ergo reliqua habebantur). R.dus D. Lucas totum suum granum ponit in appaltu Firmi.

Die 3 relevantur indemnes D. Bartholomeus Matheutius, et Sebastianus Savinus ab obligationibus  contractis Anconae cum Jo. Cinamo et Jacobo Parenza ac sociis de 30 ballis pannorum ultrafine, et cum (138v) Vito Salomonis de ballis quinque panni carisei; et cum civibus Rechanatensibus de scut. 12 mil. Sancitur mittere Mantuam et Ferrariam ad D. Vincentium Guerrerium et D. Horatium Calistum, atque Romam ad D. Hieronymum Albericum, et ad D. Anton Jacobum Venereum, qui dignetur sumere mandatum ad se obligandum pro Communi Firmi. Ad accipiandum retractum pecunie et panninis revertitur Sebastianus Savinus cum Jo Philippus D. Pomponius Morphus. Orator Romae est Jacobus Augustinelli et Caesar Adae. Mittuntur ad Ducem Urbinatem, et ad D. Vincentium Guerrerium. Petitur licentia a Pontifice augendi in Regimine 6 palluctas, pro quibus singuli approbati solvant 100 scut.

Die 5 Mag.cus D. Baptista Percivallis capitaneus cum suis officialibus jurat officium. D. Gentilis Billacqua, qui propter aegritudinem renuerit, promittit se rediturum Oratorem Romam ………. Festa carnis privii, si videbitur Nicolaus Calvutius aggregatur Concilio. Hieronymus Fidelis civilitate donatur. Providetur de salario Mag.cus D. Dionysius Castellarius Gubernator. Custodia Bariselli 20 peditum et sex equitum  reducitur ad solitum civitatis. Petunt adscribi numero Consiliariorum D. Paulus Costantinus. D. Raphael Pernensis, D. Montanus de Montanis, D. Achilles Giliuctius, Magister Camillus Italia de Monte Giberto, physicus, D. Vincentius Polonii Meliorati, Lucas Michelangeli de Moliano, Lupidius Morosi, Jo. Antonius Savinus, D. Baptista Mancinus de Rapagnano, Paulus Jo. Adae, Cichus Terentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cicchus Petri Pauli, ser Gervasius Lauretus, Jacobus Guerrerius.

Die 7  Jacobus Guerrerius iturus est Mantuam pro Communi Firmi, referente Hieronymo Rosati. D. Petrus Mancinus cum Jo. Philippo eius nepote exhibet 2000 florenos, dicitur fuisse gabellarius Firmi tempore privationis Status, et renuntiat  actionem omnem, quam habet in gabellis Communi Firmi.

Die 8  approbantur capitula exactoris porrecta a Morpho de Morphis.

Die Veneris 10 R.mus D. Fabius Minganellus venit in Provinciam Vicelegatus, et sancitur eum visitare. Fit bussulum castrorum et arcium. Conceduntur gratiae condemnationum. Petente Luca Giliuctio ser Bartholomeus eius nepos subrogatur sibi in Regimine. Ser Lucas Cordella dicitur senex, et providendum esse  de notario Regulariae. Jacobus Augustini de Guerreris mittitur Sindicus Communis Firmi ad relevandum D. Vincentium Guerrerium, et alium quemcunque pro mutuo 6000 scut. et plus si erit necesse. Appaltus incipit Kal. Martii. Orator S. Benedicti offert duc. 50. Rapagnanus (139) Adae Jophilippus Mancinus, D. Paulus Constantinus approbantur Consiliarii.

Die 12 D. Pomponius Morphus, et Lucianus Carpinus Romae sunt Oratores.

Die Mercurii 15 D. Gentilis Billacqua et D. Federicus Vincus electi sunt Oratores ad Vicelegatum. Consiliarii approbantur D. Raphael Permensis, Nicolaus Calvuctius, Hieronymus Fidelis, D. Montanus de Montanis, D. Baptista Mancinus, D. Achilles Giliuctius, Paulus Adae, Jacobus Augustini Guerrerii, ser Gervasius Lauretus, Gabriel Mancinus, Lucas de Moliano, Horatius Valgarinus, Jo. Antonius Savinus.

Die 16 cives adunantiae pro bussulo castrorum conficiendo sunt D. Gentilis Billacqua,  D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccilis, Octavianus Azolinus, Falconus Gioctus, Jo. Marinus Bonvicinus, Octavianus Matheuttius, Jo. Baptista Antonuctius, Guidus Vincus, Vincentius Ursini. Sancitum est cives de Regimine omnes imbussolari pro castris 1° gradus, consiliarios omnes de 2° gradus; notarios omnes de 3° gradus: ad arces vero omnes cives.

Die 17 equites D. Sfortiae pro hac vice solvuntur  de pecuniis gratiarum; de reliquo vero fiet taxa pro rata civitatis et Comitatus. Ad officium notarii appaltus suffragati sunt ser Jo. Baptista Florellus qui obtinuit, ser Jo. Pierus Castaneus, Joannes filius Antonii Granae, Vincentius Freductius, ser Lucas Cordella , ser Hieronymus Victorius, ser Marius de S. Angelo imbussolatur. D. Antonius de Nobilibus, et D. Caesar Azolinus. Canonici petunt damnatum in festo Paschae donari S. Mariae in Castello, et conceditur. Filius Vincentii Partini dicitur physicus civitatis.

Die 18 Vicelegatus vult poenas conditionales et notitiam omnium quae occurrunt circa bannimenta, prohibitque fieri gratias de his,  quae comprehenduntur in bannimentis. Sancitur mittere ad Vicelegatum, ut nihil innovet, et satisfacto Pontifice, petere ne quid innovetur de reintegratione concessa in Statu et juribus Firmanis. Ser Laurentius qui redit Firmum iuxta decretum de reditu omnium civium, accepit nuntium de morte matris, et datur ei venia absentiae. D. Jo. Baptista de Nobilibus de Petriolo die 19 commendatur pro S. Severini praetura. Approbantur Conciliarii Jacobus Vincus,  Antonius Vincentius Valgarinus, ser Hieronymus Victorius, ser Persanctes de Nigris, Cichus Laurentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cichus Petri Pauli, Joannes Francisci de Matheuctis de Castro Palmarum, ser Joannes Politus,  Ramandinus de Ramandinis, Lucianus Jacobi Antonii, Lupidius Moresii, Vincentius Piccioni, ser Baptista Permarini de S. Angelo.

Die 20 Priores sunt Theseus (139v) Morronus, ser Persimon ser Pieri, Vincentius Persanctis, Evangelista Gasparis, Federicus Vincus, Peregrinus Baccinus. Regulatores Pierus Arietinus Flor., Federicus Civitella S. B., Hieronymus Patriarcha Camp.i. Confal.rii Permatheus Octinellus, Jo. Paulus Polidorus, Dionysius ser Antonii, Evangelista Gasparis, Antonius Matheuctius, Jo Paulus Montanus. Consules Gentilis de Nobilibus S. M., Antonius Latinus Flor., ser Antonius Ciminus notarius. Bancherius S. Martini Gentilis de Nobilibus. Castellari Aquavivae Branchadorus Caesaris, Gualdi Pierus Jo. Ludovici, Portus Franciscus Leffectus, Montis Falconum Vincentius Partinum, S. Benedicti Vincentius Ilioneus. Officiales tertii gradus ser Orpheus Girardus de Ponzano, ser Thomas Victorius de Petritulo, ser Leonardus de Veteribus de Aquaviva, ser Joannes Cicchi Berardi de Monte Apponum, ser Dominicus Barba de Monturano, ser Hieronymus ser Martini de Serviliano, D. Valentinus Lopidi de Monte S. Elpidio Morico, ser Franciscus Angeli de Collina, ser Vincentius Laurus de Lauro, ser Jo. Baptista Gazota de Campo Fullonum, ser Persanctes de Nigris de Firmo, ser Hercules Joannis Leo de Turrii Palmarum, ser Antonius Boctius de Ortezano, ser Persanctes Factoris de Lauro, ser Cichus Mathei de Lapedona, ser Martius Berardini de S. Elpidio Morico, ser Julius Joannini de Marano. Primi gradus Theseus Morronus, ser Theodorus Coluctius, D. Nicolaus Ramandinus, pro quo vacante Antonius ……nierii, Camillus Ciminus, Antonius Jo. Andreae, Camillus Emilianus, Pieroctius Jo. Ludovici, Antonius Hieronymi, Antonius Montanus, Permatheus Rachamatorus. Secundi gradus Gabriel Mancinus, Jo. Angelus Stephani, Jo. Baptista Flaccus, Cicchus Bertachinus, Constantius Beccharinus, Nicolaus Bracchonus, Joannes Vincus, Cicchus Tarentii, Vincentius Branchadorus, Jacobus Vinchus, Lucianus Jacobi Antonii, qui renuntiavit, Dominicus Cichi Solome, Tiberius Cautius. D. Franciscus Margaructius de S. Severino obtulit emere septimam partem gabellarum 25 mil. Scut., pro 10 annis cum anticipatione solutionis, et ad id Baronus creatur Sindicus. Idem  D. Franciscus Margaructius civilitate donatur. Qui non solvunt impositiones per totam diem  sabathi privantur officiis, et lacerantur eorum cartuciae, et nihilhominus per D. Gubernatorem obligantur solvere cum poenis eius arbitrio. Volent D. Vicelegato emere duos mulos a fratribus S. Augustini Firmi, accipiuntur a Communi Firmano, et ei donantur. Referente S. Trojano curator pecunias haberi a Mag.ro Moysi hebreo Maceratae, et mittitur ad R.dum Thomam pro venditione grani et olei mortuo Permatheo Nicolai Mag.ri Julii confalonerio Castelli. (140) D. Franciscus Octinellus probatori loco patris.

Die 21 Thomas Pacharonus, Pompejus Branchadorus, Theseus Morronus, et Pieroctius Arietinus promiserunt Mag.co D. Thesaurario solvere taxam equitum D. Sfortiae Comitis S. Florae, praesentibus Barono Iltuocomando, et ser Dario Cagnito (lege Canito).

Die 22 dicitur Legatus redire ad diem Veneris proxime futurum,  unde cras  sancitur Concilium cogere et postridie Cernitam.

Die 24 D. Horatius Pacharonus, et Bartholomeus Massutius scribunt nullam invenire potuisse pecuniam. Sancitur sumere oleum mercatoribus vendendum a Bartholomeo Mysutio, et Matheo Marci. Confirmantur gratiae Carnitarum.

Die 24 Franciscus Effectus renuntiavit arcem Portus propter senium, et oculorum orbitatem, et proponit ser Hieronymum Fidelem,  vel alium ad beneplacitum Cernitae. Corruunt muri S. Elpidii Morici, et mittuntur Commissarii, qui  etiam videant differentias illius castro cum Monte Raynaldo, et aliis vicinis. Monti S. Mariae in Georgio relaxatur medietas debiti per palliis S. Mariae in Castello a tempore privationis Status. D. Sanctes Clarignanus Orator Montis Causarii obtulit quantitatem grani; Oratores Aquavivae 40 scut. Petente Branchadoro, Polidorus Cautius ponitur eius loco pro primo extracto. Conceditur Hebreis emere mobilia a Firmanis, dummodo non intrent per januas publicas, et solvant 54 flor. mutuo gratuito. Baptista Patriarcha  sufficitur in Regularia, Hieronymo Patriarcha defuncto. Venduntur 200 miliaria olei pro reliquo satisfactionis 20 mil. duc. auri.

Die 25 Lucianus Jacobi Antonii gratiis actis ait se cogi potiori anni tempore stare in castro Campi Fellonis, et ideo renuntiavit numero Consilialiorum et officio Collinae.

Die Dominico 26 Mag.ci D.ni juraverunt, loco Federici Civitellae legitur Federicus Vincus, et loco Hieronymi Baptista Patriarcha, pro Permatheo D. Franciscus Ottinellus. Thomas Pacharonus donat suae patriae 100 scut. et hisque dat in appaltu, dummodo alii cives donent suas impositiones similiter. Ser Trojanus Riccius composuit debitum Firmi cum Monte Causario in tribus terminis solvendum.

Die ultima Morphus de Morphis et D. Jo. Franciscus Rosatus sunt gabellarii exactionis dativarum et salis. Carta 127 t.o ad 243.

Rubrica

Libri 74 Consilia Cernite 1548

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Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Conclusione del Libro 67 Consilia et Cernite 1537

(103) Die 27 dantur solita luminaria Fratribus S. Crucis. Providetur et exigitur pecunia pro guastarolibus. Habitantibus castrum S. Benedicti qui venerant de Ophida et conceditur terrenum quoddam de Monte Aquilino, sicut Sanctoro Cautio. Confirmantur etiam terrae de Monte Aquilino datae patri in favorem D. Vincentiae Jo. Baptistae de Firmo.

Castellanus S. Benedicti est affinis fratris Thomae. Ser Caesar de S. Angelo fuit exactor librae.

Die 28 agitur de recipiendo Legato in  civitatem venturo, et de salariatis, confirmandis.

Die 29 legitur juramentum magnificorum dominorum, de quibus extractis nihil dictum fuerat. Priores sunt Hieronymus Ancileus, Falconus Joctus, Franciscus Francolinus, Pieractius Jo, Ludovici, Dionysius Senegardus, Gilbertus Guerrerius. Confalonerii Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Jacobus Cordella, Antonius Ludovici. Consules Bonifatius Riccius S. B., Simon Tindalus Camp.i. Bancherius Pilae Johannes Antonii Scattoni. Desunt notarii consulum et Bancherii. Carta 343 t.o ad 431.

LIBRO 68 CONSILIA CERNITE 1537

Die 20 aprilis 1537 Mag.corum dominorum legitur extractio ut supra, excepto Jacobo Cordella; nam extractus est, Marinus Cordella, Simon Tindalus dicitur Simon Bartholomei. Notarius Consulum ser Perjacobus Urbanus. Dicitur Legatus adventasse Fabrianum. Jacobus dicitur pater Marini Cordellae defuncti, et ponitur loco filii.  Dominus Antonius Franciscus dicitur olim Gubernator. Caetera ut supra.

Die 21 Mag.cus D. Marcellus legitur Castellanus Arcis Alliorum, et donatur munere.

Die 29 in juramento Dominorum legitur notarius Bancherii ser Jo.Baptista ser Lucae. Caetera habentur ut in praecedenti libro Carta 1 ad 32.

Die 3 Maji Joannis Fruductii allata est truculenta mors ei inflicta in Castro Falleroni, ubi arma sonant. Mittuntur duo Reformatores cum Baroncello.

Die 4  redeuntibus Reformatoribus, fit jus contra occisores Jo. Ufredutiii. Requiritur Hieronymus Ancileus Prior absens. Legatus proibet accedere ad Abbatiam S. Claudii nisi cum deputatis Communitas S. Genesii petit cives Firmanos ad componendam differentiam finium inter illam et Gualdum. D. Franciscus Clarelli scribit posse Mag.cos Priores remittere terminos condemnatis in contumacia in Terra Montis Fortini. Gentilis Francisci de  Nobilibus,  qui olim cum sociis vulnera inflixerat ser Hieronimo Pernicolae recipitur ad gratiam.

Die 5 ser Felix Morronus Roma discessit Calabriam versus. Caetera ut in praecedenti libro.

(103v)Die 18 in Concilio Generali celebrato in aede Fraternitatis, Legatus orationem habuit ad Firmanos, qui eum protectorem eligerant, et ut superius habetur munere argenteo per Dominum Felicem Roma misso donaverant,  et civitatem ac Statum ei ex corde protegendum, et servandum obtulerant. Laudat charitatem et justitiam Firmanorum et fidem erga  Sanctam Ecclesiam, et jubet eos esse bono animo, et spondet se velle  concedere quidquid petierint. Dicit se impetrasse a Pontifice diminutionem unius ducati pro foculari, et reduxisse ad 4000 scut.  quibus succurritur periculo gravi Turcharum imminenti. Item reduxisse taxam vastatiorum Anconae ad 3000 scut. tota Provincia. Denique se velle dare operam justitiae Firmanae,  et per Mag.cum Gubernatorem et Mag.cos D. Priores ministretur.  Quibus respondit D. Hieronymus Rosatus. Deinde lectum Felix  Breve reductionis praedictarum taxarum, quae exiguntur per aes et libram, et castra non gravantur in bonis a civibus ibi possessis, sed cives solvunt in civitate libram dictorum bonorum.

Die 19 Communitas S. Elpidi promittit cautiones pro Firmanis, et ei aguntur gratiae. Legatus non multum curare visus est reditum magistri Baltaxaris (da Monte Alliorum) et Cancellarius asserit illum electum esse praeceptorem (deest quo loco). Auditur rumor de Castri Alliorum demolitione, quam vult Legatus. D. Jo. Franciscus Gregorius  commendat decimam  partem salarii sui quia fuit Romae Gubernator Provinciae. Legatus honorifice accipitur in viridariis Firmanorum  ad spatiandum.

Die 23 agitur de Castro Alliorum Firmanis restituendo, ut in precedenti Libro; ser Thadeus de Narnio die 24 dicit se servisse Firmanis post discessum D.  Augustini Recuperi Gubernatoris tribus mensibus. D. Franciscus Alexandri est creditor Communis, et statuuntur cives, qui ei computum revideant qui electi sunt die 26 Junii Jo. Baptista Morronus, Antonius Morphus, et Antonius Grana. Hieronymus Formichinus septuagenarius, et pene surdus, dispensatur a Cernitis. Confirmati sunt in officiis suis ser Lucas Cordella, ser Bartholomeus coadiutor, ser Persanctes Barnabei. Providetur salario Magistri Anzovini Amoratti. Carta 32 t.o ad 65.

Die 10 Junii 1537 in Concilio confirmantur deliberationes et gratiae Cernitarum.

Die 11 suffragis dantur cives exactores pro foculari et guastarolis D. Hieronymus Rosatus, Antonius Matheutius, Bartholomeus Massutius, Antonius Morphus, Jo. Baptista Morronus, Permatheus Rachamadorus, ser Jo. Baptista Florellus, ser Persimon. Cives ad promittendum et componendum Permatheus Rachamadorus, Bastianus Savinus, Lucas Hieronymus, Jacobus Francisci. Sindicus computationis pro vastarolis Bartholomeus Massutius. Ser Caesar de Trevio petit suam pecuniam de mutuo, et de servitute praestita. Eadem die Dionysius ser Antonii dicitur habuisse discessum per 8 dies pro festo S. Joannis.

Die 22 vacante loco Federici Civitellae mortui Reg.ris S. Bartholomei, Federicus Vincus sufficitur Troylus Pacharonus Regulator S. Martini et loco Francisci Morroni mortui (104) Regulatoris Campilegi ponitur Peregrinus eius filius.  D. Andrea Maximo Capitaneo datur commeatus redendi in patriam instantium feriarum tempore. Locantur in castris maritimis equites Ill.mi Domini Pauli Vitelli. Pistoja dicitur equuleo fuisse impositus, igne pedibus imposito, et Franciscus Grassus olim Regulator, et Troylo Adam imminere periculum vitae et si innocentissimus sit, et eius mors magnam afferet calamitatem publicam. Eligitur (ut videtur Capitaneus) post designatos D. Alexander Peruzzini de Orciano. Ser Hieronymus, et ser Julius leguntur praesentes Regulatores Jo. Franciscus videtur esse apud Ill.mum D. Valerium. Antonius Jo. Andreae est Castellanus Moliani. Die 26 ex litteris Card Cesarini ad Ill.mum D. Valerium habetur sibi magnae esse curae, ut Firmanis restituatur Castrum Allionum. Ex litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris Romae legitur modus quo restituendum  est castrum. Ex litteris D. Montani de Montanis Maceratae Oratoris, Cardinalis Legatus petit 65 vastatores in arce Anconae, et 50  scut. pro expeditione Turcarum. Respondetur D. Gentili, ut nisi arx possit conservari, solo  aequentur moenia cum Arce Alliorum. Interim scribitur Ill.mo D. Valerio, ut velit integrum reddi Castrum, in ultimo ut sola moenia diruantur. Idem agitur cum D. Bastiano Commissario et D. Legato D. Bono Francisco commendatur capitula de his facta inter Cardinalem Cesarinum et Legatum. Repetitur dies 11 Junii, et scribente D. Persimone Thibaldo de fidejussione ad emenda bona exititiorum praedicti Castri, respondetur petendo quae sit haec varietas D. Ambrosii. Interim rogatur Ill.mus D. Valerius, ut de his agat cum Legato, et fit mandatum in personam D. Joannis Canniti ad promittendum pro Communitate de emptione bonorum etc. Gratiae aguntur Communitati Offidae de peditibus oblatis, qui si veniant, recipiendi dicuntur cum maximo amore et gratitudine. Mittuntur quator homines de Monte Falconum et de Smerillo ad praestandam obedientiam Legato, et ad excusandum factum, quod non explicatur.

Die 12 mittitur Ill.mo D. Valerio, decretum esse,  ut nihil agatur, nisi quod conclusum fuit inter Legatum et Cardinalem Cesarinum.

Die 13 Legatus scribit se nonnullos de Offida custodes Castri Alliorum exclusisse, quia senes et male vestiti erant, et reliquisse de his in Castro 23 Offidanos, 7 Tolentinates, et 20 se supplevisse, quibus mittatur stipendium etc. His omnibus providere jubentur Mag.ci D. Priores, et Felix Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, D. Jo. Franciscus Pichonus, D. Pompejus Azolinus, Pierus Pellegrinus, Ciriacus Baldutius, Ciottus Adam, ser Jo. Baptistam Florellus, Aurelius Pacharonus, ser Stephanus Azolinus, Jo. Jacobus Beneincasa, Vincentius Ursini, Nicolaus Dolcebene, An…..na.

Die 15 Jo. Jacobus Morronus, et Antonius Morphus mittuntur Oratorem (104v) Maceratam ad Concilium Pro.le. Fit mandatum compositionis inter Montem Elparum  et Montem Rynaldum D.ni Pompejo Azolino, et Persimoni Thibaldo. Laudatur Octavianus Humilis de Patrignone, et donatur civilitate. Nicolaus Permathei de S. Elpidio eligitur ad extimanda bona exititiorum Castri Alliorum iuxta capitula Cardinalis Cesarini et Legati. Repetuntur praedae factae in castro Petrioli de inde legitur.

Die 27 Maij Vicus Chiarellae et Rocha capta a D. Marcello et commendantur illa loca

Cardinali Cesarino, ut protegat et commendet D. Legato.

Die 30 Maij D. Legato commendantur nomine Castri Alliorum, qui ab omni caede liberi sunt. Kalendis Junii habentur litterae Legati scriptae Magistero Julio eius Phisico, quibus significat calicem et alias ab exititiis castri Alliorum res et sacrario subraptas fuisse restituitas, et plurimos eorum petiisse Romam, nec potuisse caussam revocari ad Legatum. Oratores electi, ut subito restituatur Castrum a Legato, fuerunt D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Petrus Simon Thibaldus, ser Lucianus Carpinus dicitur olim fuisse Commissarius Turris Palmarum.

Die 3 D. Angelus Dei Bufalo respondit Oratoribus, mentem esse Pontificis reddendi Castrum; facta solutione a Communi Firmi de tertio stipendio, et receptis in Castro exititiis etc. Magister Federicus de Marioctis de Matholica (dicitur per errorem de Matticula) litteris laudatur de bene actis in suo munere arithmeticae. D. Andreas Maximus commendatur pro Rachanati Praetura. Hieronymus Formichinus septuagenarius eximitur ab obligatione veniendi ad Cernitas. Reperiunt acta die 10-11-12-33 Junii, 19 Maji etc. Carta 65 t.o ad 157.

Die 1 Julii 1537 Turcharum suspicio annuntiatur. Ill.mus D. Valerius rediens a Legato dicit eum velle demolitionem Castri.

Die 2 Rev.dus D. Tiberius Corradum cum litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris  super rebus castri Alliorum nuntiat addendum in causa Troyli et aliorum civium Commissarium, et protestatur de nullitate processus, quia cives obedierunt voluntati et decreto Cernitae in providendo, custodiendo, conducendo pedites etc. Mittuntur Commissarii Bastianus Savinus, ser Hieronymus Patimalus, Baptista Adae, Perus Baccilis, Gentilis de Nobilibus, Lucas Giliutius, et Jo. Andreas Ciceri cum Longobardis, et malleis ferreis, piconibus aliis que instrumentis ad demolitionem Castrum, sed media via steterunt, atque redierunt re imperfecta etc.

Die 8 Pellegrinus Baccilis missus est ad Castrum cum guastarolis et 200 peditibus. Deinde reditur ad mensem Junii, diemque tertiam, et sancitur rogari Legatum, ut sua intersit ne Firmani illudantur de Castro Alliorum. Adduntur Oratores Romae Octavianus Azolinus, Jo. Jacobus Martinus, Federicus Vincus. Ser Persimon Marini creatur depositarius librae.

Die 6 Junii leguntur extracti castellani, ser Hieronymus Angelita Moliani, Aquavivae Felix Guerrerius, Gualdi Felix Pacharonus, Montis Falconum Lucas (G)iliuctius, (105) Benedicti ser Marianus Sanctis, Portus Vincentius Stabilis (desunt extractiones Mag. D.orum) et die 22 leguntur solum Regulatores qui supra.

Die 26 Junii  agitur de vastatoribus mittendis Anconam,  et de collocandis militibus in oris maritimis.

Die 27 D. Bonfranciscus Camerarius Legati petit vastatores ad demoliendam arcem et muros Castri Alliorum. Respondetur per Cancellarium cives expectare a Protectore, ut conservet capitula inter eum et Cardinalem Cesarinum inita.

Die 1 Julii iterum D. Bonfranciscus Camerarius et Auricularius Legati petit devastatores, et attulit Breve Pontificis de demolitione arcis et murorum; et Ill.mus D. Valerius retulit a Legato, illum velle restituire Castrum, data saltem cautione de dicta demolitione, quae remittitur ad Concilium Gen.le.

Die 6 commendante Ill.mo D. Juliano Cesarino, D. Silvius Arcerius de Civitella post D. Alexandrum Peruzinum eligitur Capitaneus. Ex litteris Legati ad Mag.cum Gubernatorem Firmi mittuntur ad accipiendam possessionem Castri Alliorum Jo. Franciscus Rosatus, Caesar de Nobilibus, Ludovicus Vincus,  Conceptus Vincus, Bonfilius Morronus, Octavianus Azolinus, Antonius Matiutius, Bastianus Savinus, Baronus Eltocomando, Baptistae Adae, Costantinus Adae, Falconus Periocti, Chrysostomus Baptistae et alius qui recentiori atramento videtur deletus, Caesar Adam, Dominicus Lucae, Jacobus Francisci.

Die 7 agitur de vastandis muris Castri, sed consultores non conveniunt. Deinde in alia Cernita repentina sancitur expectare Concilium sed interim conservari indemnes qui se contulerint ad demoliendos muros. Demum fit mandatum D. Montano de petenda praeceptorum revocatione, et de interponenda appellatione.

Die 8 litterae Cardinalis Cesarini, et Gentilis Billaquae Oratoris habentur, ex quibus sancitur in Consilio demoliri muros Castri Alliorum, quamvis habeatur praeceptum Legati de nihil innovando in Castro. Promittitur tamen per civitatem, non offendere homines dicti Castri, et relinquere eos pacifice frui suis bonis in eodem Castro;  et mittuntur Anconam ad legatum 40 vastatores. Conficiuntur instrumenta bellica. Commissariis protestantibus, quia Castrum est sine custodibus, eliguntur novi Commissarii ad demolitionem murorum: Hieronymus Assaltus, Antonius Morphus, Pellegrinus Baccilis, Lucas Hieronymi, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Paulus Montanus, Falconus Joctus.

Die 10 Vincentius Partinus praeteritis diebus,  et hodie legitur Prior Priorum. D. Montanus de Montanis Orator retulit, Legatum promisisse verbis praeceptum circa murorum demolitionem, sed non recognoscet dummodo de caetero non innovetur quicquam: revocasse ad viam juris caussam civium promissorum; velle (105v) cautionem de pacifice relinquendis hominibus Castri Alliorum ut fruantur suis bonis, deputatis duobus civibus ex parte Firmanorum, et duobus ex parte Legati, ut cuique redditur quod suum est.

Die 11 iterum rogatur Legatus, ut velit concedere executionem Brevis ut Firmani demoliantur muros, et praestari cautiones a civitate, non a particularibus. Providetur de justitia exequenda secundum jus in Castro Alliorum. D. Montano de Montanis Oratori committitur, ut referat D. Legato ut dignetur notum facere, quod siquis velit redire in Castrum Alliorum, redeat intra triduum, quo elapso post litteras D. Priorum habitas incidant in poenam non redeuntes ad habitandum, si postea inventi fuerint in Castro vel eius territorio. Et quia illi exititii, quum non sint demoliti muri, molestant homines Status Firmani, et turbant ipsorum res, D. Joannes Cannitus advocatus et procurator Firmi protestatur ante D. Tarusium Gubernatorem de executione Brevis pro demolitione murorum, et de provisione, ne existitii turbent homines Firmi, Comitatus et Castri praedicti in personis, vel bonis, nec armatas faciant, secus non teneri de scandalis etc.

Reformatores ad bimestre sunt Lucas Giliuctius, Felix Guerrerius, Ippolitus Caesaris, Jo. Andreas Paganelli, ser Dominicus Mazatinus de Petritulo, Petrus Francisci de Monte Giberto, Antonius Picolinus de Marano, ser Jo. Jacobus Christaldus de Campo Fellonum, N.N. de Fallerono, ser Joannes de Ripa Cerreti.

Die 14 Quiriaco Baldutio Prior Priorum, iuxta litteras D. Montani de Montanis non respondetur Legato, qui differt praecipere demolitionem Castri, sed banniti Status Ecclesiae capti transmittuntur ad eum, et Antonoctius Schiavtti  discurrens per agrum Firmanum requiritur ut capiatur, et illico suspendatur. Dicuntur exititii Alliorum eripuisse res habitatoribus, et qui sunt pro Firmanis fuisse expoliati.

Die 17 Breve Pontificis iubet restitutionem Castri Alliorum in manibus deputati a Legato cum mandato restituendi pecunias Oratori Firmano solutas pro Castro. Accusabantur Firmani de espulsis hominibus Alliorum post restitutionem Castri, quibus concessae sunt represaliae. Mag.cus D. Gubernator Tharusinus fidem facit pro veritate, quod a tempore habiti Castri de manibus D. Marcelli non ex illis hominibus cum suis bonis erant in Castro. Abierant enim cum suis bonis ante restitutionem propter monitiones et minas vice legati, de quibus explorari potest veritas a castris circumvicinis. Imploratur auxilium Ill.mi D. Valerii, et Ill.mi D. Petri Alovisii Curatur reductio hominum Alliorum ad Castrum; et emptio honorum non redeuntium ducatis 1000.

Die 20 in imminentibus periculis Reipubblicae voverant Matronae Firmanae civitatem argenteam Virgini Lauretanae, et creantur depositarii pecuniae D. Marianus Pernensis, et Franciscus Savinus. Collectores vero Thomas Bibliopola, Perdominicus Marcutii, ser Dominicus promisit Octaviano Azolino (106) se plurimos exititios reducturum ad Castrum, si eius caveatur. Sancitur poena capitis contra offendentes  aliquem ex ipsis. Quaeritur Consilium a Repubblicis Firmo benevolis ad jurandum Republicae Firmanae. Scribitur ad D. Philippum de Rachanato teste quod exititii ante restitutum Castrum exierint.

Ill.mus D. Stephanus Columna petit solutionem pro vastatoribus Anconae, referente Bartholomeo Massutio, qui Macerata rediit Orator.

Die 22 Ill.mus D. Valerius laudat destinationem Oratorum Romam, et consulit ut bene informent et justificent caussam et res civitatis apud Pontificem, et si ipse velit constare in sua sententia, alluquantur Oratores Imperatoris, quibus ipse D. dabit litteras, ut supplicent Suam Sanctitatem pro hac civitate, ne amplius molestetur; et si inexorabilis sit, petatur ut Firmum evellatur a legatione. Si res in deterius labatur, revocetur Hieronymus Branchadorus, aliique cives ad opitulandum Patriae, et promittit se curaturum apud Dominationem Venetam, ut civitati iuvetur. Item commendandum monet Troylum  ut privatum civem, et Legato respondendum, Firmanos non impedituros; quominus si velit ipse recipiat Castrum Alliorum; si vero velit ut ipsa communitas faciat hanc restitutionem, restituat pecunias a Firmanis solutas pro emptione Castri. Oratores electi sunt D. Gentilis Billaqua, D. Pompejus Azolinus, D. Montanus de Montanis, Jo. Baptista Morronus, Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massutius, Octavianus Azolinus, Bastianus Savinus; de quibus quattuor decernuntur. Respondetur Legato, Castrum esse apertum et demolitum unde potest ingredi et exire pro suo arbitratu, et quum fores fuerint combustae ante resignationem Firmanis factam, ipsemet sumat meritum supplicium de iis, quos invenerit delinquentes. Publicatur absolutio delictorum civium.  In Concilio Oratores statuuntur praedicti Doctores Legum cum Jo. Baptista Morrono.

Die 24 affertur rumor, et a quibusdam Fratribus Observantinis confirmatur in Monte Albotto esse 3000 peditum, qui illic male se gerunt, et timetur ne huc proripiant. Dionysius est Prior Priorum.

Die 27 in festo Assumptionis fiunt solum luminaria et cursus. Ser Caesar Coluccius reficitur de animalibus sibi interceptis in castro S. Angeli pro Repubblica. D. Hieronymo nepotis Jacobi Cordellae cum licentia traditur nuptui in Monte S. Mariae in Georgio. D. Hieronymus Anglicus (alias Angelico) electus est a Secretis Repubblicae Rachanatensis, eique sufficitur Castellanus Moliani Jo. Marinus Casella. Deinde replicantur quae dicta sunt die 6-7 et circa demolitionem agitur die 9; prout supra Carta 158 ad 252.

Die ….. Augusti 1537 legitur Guerrierius D. Persanctis receptus ad gratiam Petrus et filius. (106v) Cives necati sunt in  castro Falleroni, et sancitur lex contra uccisores civium ac Ill.mo duci Camerini scribitur pro capiendis interfactoribus in suo territorio. Providetur quia exititii Alliorum confugiunt ad Montem Ulmi, et Castrum Alliorum est sine gubernio. Legatus prohibuit solemnitates in festo Assumptionis sed invitatur ad festum Legatus, dante bravium Ludovico Vinco. Pedites de Monte Albotto dicuntur confluxisse Maceratam, et praeficiuntur sex cives ad cogendos milites pro defensione civitatis.

Die 13 D. Petrus Simon est Prior Priorum. Ser Philippus Maceretus da Compo Fullonum Orator se contulit Romam. Citantur cives a Legato declarandis incidisse in multas poenas propter demolitionem murorum castri contra mandatum eiusdem; de qua re rescribitur ad Ill.mum D. Petrus Alovisium, auditur adventus Turcharum prope diem. Pierus Baccinus cum aliis civibus  ad defensionem deputatus est. Revocantur cives in civitatem. Marescallus dicitur adventasse in castrum Lauri.

Die 15 dicuntur  castrum versus adventasse 400 pedites, quamvis narrentur irruere Castrum S. Viti occupatum ab Esinis. Significatur castris,  ut cum denuo suspicio Turcharum habeatur, se contineant in armis et sub Commissariis Firmanis. In cursu bravii habita et quaestio quia equus Ludovici Vinci, qui praeteriit equum D. Antonii Giliuctii, percussus fuit a quodam de Monte Reali, et auriga equi Federici Morroni,  qui secundus intravit Ecclesiam, rapuit bravium secundum de manibus Jo. Andreae  Mansueti. Ergo equi cursores intrabant tunc Ecclesiam S. Mariae in Castello. Praesens fuit huic festo R.mus Ludovicus Furconius Ep.us.

Die 22 referentibus dominis Laurentio Angelo et Joanne Barabutio Oratoribus, Legatus distulit sententiam declaratoriam incursae poenae ad sex dies, et in penultima quum Romam sit abiturus, vult solutionem ultimam focularis, et resignationem Castri dicuntur pedites abituri per iter maritimum, et coguntur quingenti pedites sub Commissariis Jo. Francisco Calisto, Theodoro, Venero Permathei, ac Thoma Pacharoni ad tuendam civitatem et castra maritima. Provisores sunt Antonius Grana, Pellegrinus Baccinus, Baronus Altocomando, J. Marinus Bonvicinus, Martinus Paladinus cum ser Jo. Francisco coepit quosdam Thucros Officiales Ortizani ser Raynaldus ser Baptistae de Monte Giberto, Altidonae ser Antonius Marini de Lauro, S. Petri Morici ser Ventura ser Julii de Monte Falconum. Reliqui omnes desunt. Guidus Vinc(i)us legitur in Officio Appicciulati, et renunciat nisi solvatur ei Bulla. Ill. D. Stephanus et Commissarius Pontificis qui bene egerat in commendatione Firmanorum in trajectione militum, munere donantur. Rechanatenses et Elpidiani fidejusserunt pro Firmanis de emptione bonorum extitiorum Montis Alliorum, et relevantur indemnes tres furcae justitiae Firmanae traditi necati sunt. D. Camillus de Lauro commendatur pro Montis Robiani. (107) Prior Priorum die 20 est  Antonius Spinuctius. Deest extractio officia ….ura. Interposita est appellatio contra sententiam Legati in Firmanos.

Die 25 Augusti Jo. Marinus ser Cipriani, et Antonius Morphus extimatores duxerunt granum flor 2 bol.30, hordeum flor.1 bol.24, speltam flor.1.

Die 26 legitur Card.lis Farnesius electus protector Firmanorum. Comes Acetus erat Orator Romae cum aliis duobus civibus. Felici Pacharono castellano Gualdi petendi subrogatur Gaspar ser Stephani. Confirmatur decretum de familiari abitatione civium in civitate,  alias lacerentur, et succedant appicciulati extrahendi. Agitur quod sub praesenti  Summo Pontifice, et consultato Cardinali Cesarino, civitas cum Comitatu sit sub R.mo D. de Farnesio. Lactantius et Gaspar ser Michaelis de Sarnano amantissimi Firmanorum donantur civitate.

Imbussolantur cives etiam appicciolati qui de 15 in 25 dies mittantur ad arcem S. Petri de Aliis. Carta 253 ad 289.

Die 2 Septembris 1537. Priori Priorum D. Petro Simone Patrasso, legitur in litteris Oratorum indignatus Pontifex de non soluto ducato focularis de quinque ex Catro Alliorum olim interfectis. Proponitur Ill. D. Petrus Aloysius protector. Committitur Oratoribus, ut postulata a Pontifice executioni mandari iuvent ita, ut Firmani removeantur a Legatione Cardinalis Tranensis. Cives exactores sunt Antonius Granae, Thomas Pacharonus, ser Theodorus, Jacobus Ludovici, Joannes Scattoni, Permatheus Nicolai Magistri Julii, Permarinus Branchadorus, ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Cichus Cipriani, Camillus Ciminus, Cacciacontes, Morphus, Stephanus Azolinus, Colangelus Ilioneus, Peroctius Ludovici, Dominicus Lucae, Branchadorus (Caesaris), Jo. Paulus Polidorus, Cicchus Hyppoliti. Deinde habetur Concilium, in quo sancitur mittere Romam Religiosos Guardianos et Priores Conventuum Firmi, qui testimonium perhibeant de veritate contra calumnias civitati inflictas. Confirmantur leges contra extrahentes rerum genera et contra non habitantes familiariter. Eliguntur, qui curam gerant pubblici boni, duo cives, et duo consiliarii per contratam, et sunt Petrus Paulus Pervenantii ac Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacobo Angeli, et Permartino patri Pauli, Hieronymus Assalti et Perantonius Mancinus cum Mariano Sgraffia et Pernicola Jo. Georgii, Jo. Baptista Persanctis et ser Theodorus Persanctis cum Polonio Baptista et Thoma Pieri Cichi, Nicolaus Adam, et Pierus Jo. Ludovici cum Antonio Piermathei et Baptista Adae, Aurelius Pacharonus et Antonius Calisti Pacharoni cum ser Grisancte Antonii et Jo. Andrea Antonii; Felix Guerrerius, et Jo. Paolus Montanus cum Persancte Baptistae et Hyppolitus Caesaris

Die 4 amici D. Ludovici Vinci scribunt Ill.mum D. Pierum Aloysium (107v) cum 4000 millibus peditum ad damna Firmanorum venturum, et Roma intra quatuor dies exiturum. Idem scribunt Oratores ser Lucas Cordella missus ad Hieronymum Rosatum aegrotantem retulit consilium eius, ut mittantur Romam cives ad implorandam misericordiam, et ad Ill.mum D. Valerium ac Hieronymum Branchadorum copiae litterarum, ut succurrant. Petitur a D. Valerio equus dono dandus Ill.mo D. Petro Aloysio. Dicitur equus esse Recineti. Scribitur Ill.mo Stephano et Constantio, ut opitulentur.

Die 5 Oratores destinati ire recusant. Baroncellus dicitur Magnificus.

Die 6 dicuntur ad defensionem civitatis convocandi Ill.mus D. Valerius, Caesar de Nobilibus, Hieronymus Branchadori ed alii cives. Proponuntur Oratores recusante D. Petro Simone Patrasso, R.dus Vicarius, D. Nicolaus Pacharonus et D. Franciscus Fr Cantalicius persuasit Cernitae, ut ad placandam iram Dei fieret remissio dirae imprecationis jam extintae. (Hac est excommunicationis, S. Eleutherii, quae fiebat candelis extintis) super bonis Reipublicae. (Hic Fr. Cantalicius erat S. Felix de Cantalicio, cuius sanctitas sub ea tempestate incoeperat florere). Idcirco impetratur absolutio per R.dum D. Vicarium.

Die 7 ab Ill.ma D. Joanna M.a per Regulatores  emitur equus. Loco Octaviani Azolini aegrotantis deputatur Peregrinus et pro Ludovico Vinco, Joannes Vincus cum aliis supradictis duodecim Capitaneis peditum ad  custodiam civitatis.

Die 8 Oratores scribunt Summum Pontificem nolle veniam concedere Firmanis,  et exploratores nuntiant D. Perum Aloysium venire. Sancitur facere obedientiam superioribus, si petant honesta; si vero veniant offensuri, defendere armis civitatem. Providetur nequis affendat aliquem, nec tollat res civium. D. Joannes dicitur  Capitaneus et Baroncellus Firmanorum. Cives ad exigendas impositiones statim solvendas superiori bus sunt Petrus Paulus Pervenantii, Hieronymus Percontis, Baronus, Pierotius Ludovici, Antognotius Calisti, Dominicus Lucae. Ad curam civitatis Pellegrinus Morronus, Ludovicus et Joannes Vincus, Jo. Franciscus Rosatus, Petrus Baccilis, Federicus Morronij, Jacobus Branchadorus, Ciottus Adammus, Falconus Joctus, Jo. Jacobus Mancinus, Sanctes Pellegrini, Octavianus Azolinus, Trojanus Riccius, Chrisostomus Baptistae. Eadem dieIll.mus D. Petrus Aloysius dicitur adventare, et D. Federico Vinco ac ser Persimone nuntiantibus Ill.man D. Joannam M.am discessuram, suppliciter rogatur ne discedat, sed consulat patriae et instet ut Pontifex placetur. Carta 290 ad 320.

Rubrica

Libri 69 Consilia Cernite 1538-1539-1540

  Die Veneris 18 Januarii 1538 desunt menses anni 1537 Octobr. Nov.bris et Dec.bris. Ore Priorum Perantonio Mancino et Gubernatore Firmi Mag.co D. Salvatorii Pacino (108) de Colle agitur ad solvenda impositione focularis, et equo Ill. D. Joannae Mariae donato Ill. Duci de Castro, et taxa Secretariorum, et D. Sebastiano Ansovino mercatore anconitano pro lignis datis Castellano Anconae. Cives et populares dicuntur missi Romam ad SS.mum D.um.

Die 20 Spiritualis Marchiae terminavit differentiam inter Montem Prandonum et Aquavivam. Providetur de recuperandis 800 ducatis mutuo datis R.mo Episcopo della Barba. Cives deputati ad impositionem collectae sunt Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Federicus Vincus, Jo. Mancinus Bonvicinus cum Conciliariis, ser Jacobo Palmerio, et Baptista Jo. Adae.

Die 25 mittendus est Orator ad Vicelegatum die dominico proximo, ut cum Oratoribus Provinciae reperiantur 2000 remigia. Prior est Ludovicus Francisci. Communitas Auximi misit electione suae praeturae ad arbitrium Firmanorum. Thesaurarius petit  solutionem equitum levis armaturae Pontificiae. Firmi habentur focularia 700. Ser Jo. Petrus Castaneus est depositarius a tempore quo civitas Firmi erat sub Ill. D. Petro Aloysio. Carta 1 ad 9.

Calendis Februarii 1538 ser Franciscus Fortuna de Rotella est Cancellarius Ill.mi D. Valerii Ursini, et petit 200 ducatos pro equo vendito Communi Firmano, et donato Ill.mo D. Petro Aloysio.

Die 6 fit impositio animalium a Civibus et Conciliariis deputatis. 

Die 10 adduntur duo Conciliarii deputati Joannes Perusini, et Tiberius Cautius. Fit descriptio hominum ab anno aetatis 18 ad 40, frumenti et hordei pro bello contra Turcas, Priore Priorum D. Hieronymo Rosato. Impetratur absolutio a censura contra renitentes bona Reipubblicae iuxta consilium viri religiosi devoti, et vitae spiritualis, de quo supra et per octo dies continuos a singulis Religiosis celebrantur Missae, et fiunt orationes pro animabus dimenticatis Purgatorii. R.dus Spiritualibus terminavit differentias praedarum inter Montem Ulmum, Firmum, Aquavivam et Asculanos.

Die 3 Thesaurarius scribit introitus Firmanos non sufficere ad solvendas impositiones etc., et non vult solvere salarium Mag.corum D. Priorum, nec aliorum. Respondetur D. Bindo Altovito, Thesaurario Provinciae, et scribitur Legato ne tollantur salaria. D. Fabius Alcolinus de Rocha contrata advocatus Curialis iterum conducitur advocatus pro Firmanis sine provisione in his temporibus procellosis propter miseriam civitatis. Commendatur D. Petrus Perjacobi aromatarii de Monte Rubiano pro Fabriani pretura. Ser Persimone ser Pieri depositario,  fit exactio vastatorum Anconae in Comitatu de tempore elapso, et de impositionibus praeteritis exactis providetur familiae Palatii. Redit ab Urbe (108v) D. Gentilis Billa cqua Orator.

Die 20 Priores sunt Vincentius Calvucius, Jannes Fatii, Caesar Pieri, Colangelus Ilionei, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius. Regulatores Troylus Adammus Flor., Antonius Matheutii de Veteribus S. B., Antonius  Morphus Camp. Confal.rii, Vincentius Partinus, Pacharonus Jacobi, Bartholomeus Massutius, Caesar Adammus, ser Julius Morica, Constantius Montanus. Consules D. Ludovicus Angelita Cast., Hieronymus Percontis Pilae, ser Nicolaus de Morpho notarius. Bancherius Castelli D. Persimon Petrus Columnellus capitaneus Hispanorum, qui permanet in Regno, recipitur cum honore.

Die 22 satisfit Ill.mae D. Joannae Mariae Ufridutiae Ursinae de pensione domus, quam habitat Magister Macilentus. In prioratu vacante ob mortem Joannis Fatii admittitur Vagnotius Fatius eius filius, jurantibus eius facultates iuxta ordinem Statutorum Jo Marino Casello et Jo. Marino Bonvicino. Item Jo. Antonius Adam frater carnalis Troyli defuncti subrogatur ei in Regularia, nullo alio concorrendo et in regimine. Scribenti Collegio Provinciae de rata Oratorum ad SS.mum de non gravando Provinciam de remigiis, respondetur civitatem per suum  Oratorem acceptasse portionem suam remigum.

Die 24 Sebastiano Persimonis Priore Priorum, Mag.ci D.ni juraverunt, aegrotante Vincentio Calvutio, absentibus D.Dominico, Jacobo Guerrerio, et Jo. Antonio Adae, qui Troylo suffectus erat. Camillus (Sav)inus est loco Caesaris Pieri, et Vagnotius Fatius loco Joannis Fatii: juramentum deest Confal.rum. Consulum et Bancherii. Carta 9 t.o ad 20.

Die 7 Martii 1538 D. Vicelegato petente 50 remiges pro galeris Pontificis, scribitur ut reducatur numerus hominum civitatis. Fit exactio de compositione, sive gratia.

Die … Vicelegatus et Paulus Justinianus commissarius Pontificis instantissime petunt 50 remiges, et expediuntur. Thesaurarius petit omnes condemnationes a 30 annis citra. Consulitur in adventu Pontificis ad Templum Lauretanum per Oratores petere reintegrationem Status et non gravare de debitis taxarum tempore antecedenti Status privationem.

Die 13 Oratores ad Pontificem eliguntur D. Gentilis Billacqua, et Jo. Franciscus Rosatus, pro quibus 20 bol. quilibet civis solvit.

Die 17 ser Jo. Francisco Rosato suis curis distento proponitur Antonius Permathei Orator.

Die 18 Vincentius Adam renunciavit regimini.

Die 24 ser Hieronymus est exactor ducati focularium. Communitas gravatur exactionibus et debitis ita, ut cives de foculari solummodo tenentur libris 50, et populares 25. Etiam qui non habent  ad solutionem domorum. Legitur haeres Joannis Ufriductii officialis damnorum datorum.

Die 27 ser Marianus Carpinus, et Alexander Pacharonus sunt extimatores olei ad flor.52 promiliari quolibet spaciato.

Die 29 post multam varietatem (109) suffragiorum protestantibus Mag.cis D. Prioribus, et D. Hieronymo Rosato, Antonio Morpho, et aliis, et cogente D. Gubernatore sub poena amissionis omnium bonorum, sancitur est solveri, et invenire remiges pro galeriis Pontificiis. Cives electi ad equitandum pro remigibus sunt Falconus Joctus, Jo. Baptista Persanctis, , Jo. Marinus Bonvicinus,  Cacciacontes Jo. Baptistae, Lucas Giliuctius, Pierus Baccinus, cives et consiliarii electi, ut cogerent remiges in civitate, sunt Peregrinus Baccinus, Franciscus Francolinus, Ludovicus Francisci, Baptista Permarini Adae, Dominicus Lucae, Franciscus Calabria, Jacobus Azolinus, Dominicus Cruciani, Polonius Baptistae, Cichus Discretionis, Theseus Nicolai, Dominicus Mathei.

Die ultima agitur de remigibus, infecta re, quia non potuit sufficiens numerus pecuniae inveniri, et habetur mandatum comparendi Maceratae. Carta 21 ad 36.

Die 5 Aprilis 1538 Jo. Baptista Morronus redit Orator a Legato, et ser Troyanus Riccius a Commissario remigum, ac D. Gentilis Billacqua et Antonius Permathei a Pontifice.

Die 7 transactato macello Luciano de S. Elpidio ad Mare Antonii filio deputantur cives exactores collectarum Jo. Franciscus Pacharonus, Lucas Giliutius, Ludovicus Francisci, Pierus Baccinus, Antonius Calisti Pacharoni, Antonius Ludovici pro quolibet contrata.

Die 11 Jo. Franciscus Rosatus Orator a Legato redit, hortaturque cernitam, ut mittat cives pro defensione rerum et jurium Communi Firmi, et de interesse passo in emptione Montis S. Petri de Alliis. Salarium Magistri Macilenti ordinatur solvi a Camera Apostolica, quae occupaverat Firmanis introitus gabellarum et salis, quos tenebat Jo. Franciscus Rosatus, et Legatus jubet mittere homines bene informatos de eius credito, et computu Communis ad Pontificem. Perantonius dicitur de (d)irectis.

Die 13 D. Franciscus Catena venetus mutuavit pecunias pro Communi Firmi  D. Gentili Billacqua, et Federico Vinco.

Die 22 Priores sunt Joannes Magister Marii, ser Persimon ser Pieri, Sebastianus Savinus, Ludovicus Vincus, ser Julius Morica, Alexander Morronus. Confal.rii Nicolaus Pacharonus, Jo. Paulus Polidorus, Caesar Pieri, Branchadorus Caesaris, Federicus Civitella, Nicolaus Amici. Consules S. M. et Flor. desunt cum notario. Bancherius Pilae D. Pompejus Azolinus. Carta 36 t.o ad 42., quae scripta non est, et deest Dominorum juramentum.

Die 5 Maij 1538. Superiori mense, et nunc leguntur represaliae, et executiones in (109v) animalia civium factas pro debitis Communis Firmi. Habetur Commissarius medii ducatus pro centenario solvendo infra octo dies, et litterae Gubernatoris Comitatus, quibus consulit recurrere ad Pontificem de nimio gravamine huius impositionis ascendentis ad duc. 6600. Revidentur computa D. Ludovici Strozzi. Caesar Tammurus solvit sex florenos Marescallo pro Commune Firmano. Satisfit D. Sebastiano Ansovino de 218 ducatis.

Die 8 fit instantia ut exactio Comitatus olim Firmi fiat in effectu, ne communitas Firmi patiat amplius damnum de interesse.

Die 17 praesentibus Peroctio Ludovici Laurentii et Jo. Ludovico Emilii praesentatur Peregrino Baccino electio Capitaneus S. Claudii ultra flumen Chienti facta a Cardinale de Gaddis Episcopo et Principe Firmano. D. Ludovicus Strozius Camerarius Episcopatus Firmani dederat electionem, sed habentur bandimenta Legati prohibentia solitas nundinas S. Claudii. Proponitur mittere Oratorem ad Vicelegatum cum Sinibaldo de Gaddis et D. Ludovico Strozzo pro defensione jurium Cardinalis et Communis.

Die 23 ser Jo. Baptista Florellus fit depositarius medii ducati Magister Ansovinus Amoractus rogatur ut contentus sit denariis solvendis  a Camera: quod si Camera noluerit persolvere, licentiatur. Idem dicitur Magistero Macilento. Die ultima ser Thomas de S. Angelo est Officialis Montis Pietatis a communitate Rachaneti. Carta 43 ad 54.

Die 21 Junii 1538 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Matheus Ciarpellae, Gaspar Evangelistae, Jo. Franciscus Rosatus, Venerus Permathei. Regulatores Nicolaus magistri Julii Cast., ser Marianus Carpinus Pilae, Vincentius Adam S. M. Confal.rii Baptista Nicolai Chrysostomi, Falconus Ioctus, ser Trojanus Riccius, Antonius Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Sebastianus Persimonis. Consules Federicus Vincus S. B., Antonius Ludovici Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. M. D. Franciscus Clarellus.

Die 23 ser Jo. Pierus Castaneus Orator ad vicelegatum et ad  D. Pompilium in Macerata, et Jo. Franciscus Pacharonus Orator ad Commissarios remigum in Ancona ferunt 24 ex eis post consignationem partim aufugisse, et partim aegrotasse, unde petunt reintegrari a Firmanis numerum sub poena relaxandi Marescallum contra homines civitatis.

Die 14 Julii cogitur Concilium pro Oratoribus destinandis ad Pontificem ad  (110) pretendas exgravationes, restitutionem introitum, et proventum etc. Dicuntur impensae caussa Marescalli quotidie crescere, et sancitur solvi de libra veteri debita a castris Comitatus olim Firmi.

Die 18 Augusti legitur Marescallus intercepisse animalia Firmanorum pro taxis Secretariorum, et a Commissario medii ducati minitari de  relaxandis represaliis, nisi infra quinque dies satisfiat de integra summa, referente ser Trojano Riccio Oratore.

Die 20 Augusti Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Petrus Matheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Confal.rii Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, D. Theseus Marchisinus, Peroctius Jo. Ludovici, Jo. Marinus ser Philippi, Franciscus Morronus. Consules Jo. Marinus ser Cipriani Cast., Felix Pacharonus Pilae, ser Prosper Galassius notarius. Bancherius Florentiae Branchadorus Caesaris.

Die 23 mittitur D. Gentilis cum altero cive Maceratam ad audiendam mentem Pontificis, et Legati. Jo. Franciscus Pacharonus fit procurator Communis ad promittendum et solvendum pro reductione predae animalium, ut supra. D. Caesar de Raynaldis fit procurator ad lites, praesertim in caussa cum Ludovico Strozzio. Curatur satisfactio D. Thesaurarii de impositione equitum levis armaturae, et Secretariorum. Instatur pro recuperatione pecuniae solutae pro remigibus. Revisores computi ser Persimonis ser Pieri depositarii sunt Peregrinus Baccinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Franciscus Valgarinus, Marinus Ciammagliae, Baptista Adae, Jacobus Angeli.

Die 28 Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato, et attulit Breve restitutionis gabellae, et introitus civitatis, et etiam Portus cum introitibus eius, obligata civitate ad satisfactionem salariatorum et debitorum. D. Joannes de Rochetta erat Marescalchus Provinciae. Revidentur computa omnibus aliis depositariis Communis. Non acceptatur gratia Brevis praedicti cum conditionibus relatis, dicente Antonio Permathei, qui cum D. Gentile fuerat Orator ad Pontificem, se valde mirari, quod a Sua Sanctitate non observentur promissa, maxime de impositione medii ducati, quae fuit reducta ad taxam Clementis, et gabellarum, quae fuerunt restitutae emptoribus. Ludovicus Vincus, Joannes Antonii Scattoni, ser Trojanus Riccius, Pierus Baccinus, Jo Franciscus Pacharonus, Antonius Hieronymi Matheutii, Dionysius ser Antonii se offerunt ire Romam (110v) ad pedes SS.mi sumptibus propriis, ut dignetur providere, ne gravamina sint majora introitibus etc. Carta 51 t.o ad 61.

Die 13 Septembris 1538. Lucas Giliutius Prior dicitur Lucas ser Bastiani, D. Salvator Pacinus est Gubernator. Magister Petrus Barontinus de Auximo praeceptor litterarum Fabriani petit eligi Firmi. Iterum gravatur civitas de tangente pro solutione D. Francisci Ozerii olim Oratoris Provinciae et coguntur Priores et alii Officiales Firmi ad solvendum debitum unius ducati pro foculari. D. Cornelio Centio de Macerata Commissario, jubetur descriptio grani et hordei, de quibus prohibetur Vicelegato extimatio de loco in locum Provinciae. Aurelius Pacharonus fit depositarius pro impositione debiti caussa vastatorum, et exactor.

Die 13 imponuntur 1000 salmae grani pro munitione triremium contra infedeles. Rogatur D. Marinus ut stipendium a Camera Apostolica ordinatum solvat Magistero Ansovino Amoracto.

Die 15 mittuntur Oratores ad Vicelegatum et ad Ill.mum D. Marchionem Guasti, seu olim Capitaneum equitumCe. Montis, qui sunt transituri.

Die Dominico 22 Sept. ser Trojanus Riccius, et Comes Acetus Oratores ad Commissarium remigum reductare impositionem grani referunt ad 700 salmas admittendas in solutione medii ducati. Ser Trojano fit mandatum promittenti pro minori qua poterit quantitate. Die Mercurii 9 Octobris proponitur a Vicelegato declaratio facta a Pontifice de impositione medii ducati vel secundum impositionem focularium, vel secundum taxam Clementis. Mittitur Sindicus et Orator ser Trojanus Riccius ad acceptandam solutionem secundum taxam Clementis, et attenta calamitate et miseria civitatis petitur taxari secundum eius potentiam.

Die Mercurii 26 Octobris convenitur cum aliis provincialibus ad acceptandum gravamen medii ducati. Revidentur computa ab impositione salis et a tempore D. Ludovici Ufridutii, Pierus Raynaldi, et D. Hieronymus Rosatus consulunt petendum a Pontifice Dominum et Patronum ad gubernium civitatis.

Die 29 Octobris Revisores computum Communitatis Firmanae sunt Petrus Paulus Pervenantii, Pierus Baccinus, Joannes Antonii Scattoni, Franciscus Valgarinus, Antonius Grana, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Ser Bartholomeus Giliutius, Jacobus Angeli, Marinus Ciammagliae, Georgius Antonius Sebastiani, Ser Berardinus Ludovici, Vincentius Gualteronus, (111) Jo. Andreas Paganelli praesentes, et Jo. Marinus ser Philippi, Constantius Baptistae Adae, Baptista Permarini Adae, Joannes Perusini absentes.

Die 21 Priores sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Hieronymus Formichinus, Joannes Ufridutius,  Jo. Jacobus Beneincasa, ser Berardinus Ludovici, Caesar de Nobilibus. Regulatores Pieroctius Jo. Ludovici Flor., D. Baptista Guerrerius S. Po., Caesar de Nobilibus Camp.i. Confal.rii, Jo. Franciscus Pacharonus, Quiriacus Baldutius, D. Sebastianus Martialis, Bartholomeus Argolicus, D. Vincentius Guerrerius, Cichus Bacinus. Bancherius S. Bartolomei Contes Acetus. De Consulibus nihil.

Die 27 agitur de debitis. Carta 62 ad 74.

Die 16 Augusti 1538 habentur oblationes civium pro stisfactione remigum. Repetantur quae dicta sunt die 5-8-13-17-19 et ultima Maij.

Die 27 Octobris legitur ultra caussas debitorum consultum de expurgandis civibus a calumniis. D. Nicolaus Pacharonus ivit Orator Romam, Pierus eius collega rediit. Dicitur voluntas Pontificis esse de restituendo Statu Firmanis. Cives expurgatores Communis a calumnis sunt D. Persimon Patras, Jo. Baptista Morronus, Octavianus Azolinus, et Petrus Paulus Pervenantii, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, et Falconus Joctus. Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, Lucas Hieronymi, et Sebastianus Savinus. Ludovicus Vincus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam et Antonius Grana.D. Pompejus Rosatus, D. Marianus Pernensis, Contes Acetus, et Jo. Marinus Casellus. Ex Contrata Campiletii desunt.

Die 10 Nov.bris Cichus Bacinus renuntiavit officium Confalonerii, et appicciulati petunt locum. Factae sunt executiones contra D. Priores, et crescunt gravamina. Morphus de Morphis Roma rediens dicit necesse, ut urbem petant 4 cives.

Die 1 Dec.bris agitur de debiti set gravaminibus.

Die Veneris 6 Decembris Jo. Jacobus Mancinus, et Peregrinus Baccinus Roma redeunt pro negociis publicis. Dicitur sal, quod modo venditur Firmi, in majori parte esse terra.Legatus concedit Prioribus accipere denarios undecumque pro Oratoribus Romae degentibus. D. Petrus Tholosanus de Colle est revisor cum deputatis Firmanis, et expurgavit cives depositarios a calumnia. Requiruntur cives qui volontarie ire velint Romam. Prosequuntur gravamina quotidie tum in communitatem, tum in cives.

Die 6 sancitur mittere cives Romam ad petendam restitutionem Status, et leguntur nomina (111v) supradictorum: de contrata autem Campiletii habentur Peregrinus  Bacci, Antonius Morphus, Hieronymus Patriarcha, et Gilbertus Guerrerius. Item ex consiliariis electi sunt Jacobus Angeli, Pierus Raynaldi, Permartinus Petripauli, et Thaddeus Hieronymi, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, et Marinus Ciammagliae, Dominicus Gosmei, Apollonius Megliorati, Dominicus Merloni, et ser Bartholomeus Giliutius, Antonius Permathei, Baptista Ada, Joannes Perusini, et Jo. Andreas Paganelli, ConstantiusAdam, ser Crisantes Antonii, Cicchus Descretionis, et Baptista Laurentii, Antonius, Aromatarius, Persanctes Baptistae, Hyppolitus Caesaris, ser Jacobus Palmerius. In die Conceptionis B.mae Virginis fiunt luminaria cum processione. Peroctius Jo. Ludovici unus ex Oratoribus Romam missis, eadem die rediens cum litteris D. Nicolai sui collegae, R.di D. Episcopi Surrentini, et D. Caesaris de Raynaldis retulit SS.mi D.ni clementiam, et mediante Ill.mo et Excell.mo  Duce de Castro, novo protectore voluntatem restituendi Statum Firmanis; sed vult, ut communitas Firmi confiteatur se deliquisse, et in emendationem culpae oblationem faciat sponte sua. Attulit etiam litteras Legati directas Vicelegato de exgravandis Firmanis a quibusdam gravaminibus.

Die Sabati 7 offeruntur Sedi Apostolicae scuti 4000, et loco muneris duc. 2000 Pontifici post restitutionem Status integri una cum Castro Montis S. Petri de Alliis et aliis privilegiis solvenda. Dux Castri rogatur ut suscipiat sub sua protectione civitatem et populum, et commendet Card.li Farnesio filio suo, ut similiter faciat. Fit mandatum de  oblatione in personam Jo. Francisci et Oratorum.

Die Dominico 15 Dec.bris, D. Sebastianus Martius est Commissarius Pontificius pro classis contra Turcas provisione, petitque agentem Firmanum ad faciendum computum de grani dati solutione. Agitur de solvendo medio ducato D. Laurentio Altovito

Vicethesaurario, et de aliis debitis.

Die 18 exactores impositionum sunt Franciscus Valgarinus et ser Bartholomeus Giliutius.

Die Veneris 20 Priores sunt ser Nicolaus ser Antonii, Hieronymus Antonii Tinti, Baronus Eltocomando, Gaspar ser Sthephani, D. Marianus Pernensis, Joannes Tabor. Confal.rii D. Ludovicus Angelita, Joannes Antonii Scattoni, Baronus Berardini Eltuocomando, Franciscus Grassi, D. Philippus Coptius,  Jo. Paulus Montanus. Consules D. Vincentius Guerrerius S. B., Jo. Franciscus Eliseus Ca.i , ser Andreas Francisci notarius. Bancherius Camp.i Sebastianus Persimonis.

Die Dominico 22 Prior Priorum est ser Bernardinus Ludovici pro Caesare de Nobilibus prae (112) mortuo, eius collega die 6 legitur Jo. Jacobus Beneincasa, et die 17 Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus Orator a Vicelegato, et a Commissario grani retulit, nolle stare conventioni et contractu inter se et Communi Firmi inito, sed velle 300 salmas grani pro armata Pontificis, item denarios per mensem pro 4 vastatoribus mittenti ad Castrum Ecclesiae. Mittitur Romam instrumentum conventionis, et circa vastatores obeditur D. Alexander Pallantonius Locumtenens, seu Commissarius Legati die Jovis 26 iubet mittere Fabrianum ad Legatum 14 vastatores cum zappis, pichonibus, pani set rationem unius caloreni quotidiani, et pane, vino et sex bobus atque uno artifice de arte qualibet. Octavianus Azolinus mittitur Orator cum pecunia pro vastatoribus et caeteris praedictis.

Die Veneris 27 habentur litterae ab Urbe Peroctii Oratoris, qui Fulgineum Comitatus fuerat ducem Castri, et narratur Pontifex non contentari 6000 scut, sed velle 12000, ut retulit etiam Vincentius Lucae Matheutii, cui Romam redeunti datur mandatum pro Peroctio de promittenda d.ta summa, dummodo Status restituatur integer Firmanis cum Castro Alliorum, petita majori quae poterit dilatione. Hieronymus Branchadorus offert se ipsum, et Jacobum filium existentem penes Exc.mum ducem in beneficium publicum.

Die 28 in Concilio statuitur mittere Romam etiam duos de populo. Carta 75 ad 122.

Die 5 Januarii 1539. Michael Rubeus est Prior Priorum, mortuo Nicolao ser Antonii. Jo. Franciscus Pacharonus praesentaverat litteras commendatatias Ducis Castri in favorem communitatis, sed hiis non ostantibus Vicelegatus vult 14 vastatores, libras 600 panis, salmas 5 hordei, et quinque vini die quolibet, et sex boves aratorios cum tregiis a castra etc. Commissarius vero 300 salmas grani exspeditur pro 10 vastatoribus et 4 bobus rogando ne communitas de reliquo gravetur; quod nisi profuerit, mittatur ad Castro Orator, qui cum capitaneo Peregrino, mediante Stephano Columna impetret gratiam ab ipso Duce, et Legato. Cichus Berardini Tamburri subrogatur Janni eius fratri carnali defuncto. Filiis Jacobi Antonii Frictae conceditur nubere sororem extra districtum. Fratribus S. M.ae de Capodarcha dantur cementa pro fabrica conventus.

Die 6 confirmantur Provisores abundantiae Petrus Paulus Pervenantii, Vincentius Parrinus, Lucas Giliutius, Joannes Antonii Scattoni, Jo. Baptista Persanctis, Dionysius ser Antonii, Pierus Baccinus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam, Jo. Marinus ser Philippi, Georgius Antonius Sebastiani, (112v) Peregrinus Baccinus,  Taddeus Hieronymi, Dominicus Mathei, ser Bartholomeus Giliutius, Marinus Ciammogliea, Jo. Antonius Spachasasso, ApolloniusBaptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Jo. Andreas Paganelli, Baptista Laurentii, Cichus Descretionis, Hyppolitus Caesaris, Persanctes  Baptistae, Pierus Raynaldi.

Die 6 habetur buxulum vastatorum decriptum.

Die Mercurii 8 extat in civitate Vice Marescallus cum duobus equis ad expensas Communis cum ordine ut faciant executionem, nisi infra octo dies habent 300 salmas grani pro abundantia Romae. Mittitur cursor ad Ducem Castri pro commendantiis ad Summum Pontificem, ne graventur Firmani, attenta miseria civitatis, agitur de responso ad Episcopum Sorrentinum de offerendis pecuniis pro recuperatione Status, et de mittendo super his Oratore Duci de Castro; idemque agitur die 22, et die 24, quo Bartholomeus Massutius electus Orator commedatur Jacobo Branchadoro electo eius collegae. Carta 122 t.o ad 129.

Die 9 Februarii 1539 fit in civitate et portu descriptio grani, et de qualibet decina dantur duae salmae, excepta familiae provisione. Rogatur Commissarius recipere granum pro pretio currenti, ne Communitas gravetur.

Die 16 ser Caesar de Trevio donatur civilitate. Cives additi pro abundantia et materia grani sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Hieronymus Ufridutius, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Costantius Montanus.

Die 17 ex litteris Jo. Francisci Pacharoni Oratoris ad Commissarium volentem 300 salmas grani pro pretio flor. 3, fit mandatum eidem Oratori et Antonio Permathei consignandi et mensurandi etc.

Die mercurii 19 jubetur Bartholomeo Massutio, ut statim ac habuerit responsionem a Duce Castri de restitutione Status, et resolutionem, debeat Firmanis intimare, et quamvis non esset ad votum, non discedat ab Urbe sine voluntate Communis.

Die Jovis 20 Priores sunt Permatheus Nicolai Magistri Julii, Franciscus Leffectus, Lucas Hieronymi Matheucii, Antonius Ilionei, Vincentius Rictii Adae, Antonius Morphus. Regulatores Petrus Paulus Pervenantius Cast., Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis. Confal.rii Vincentius Gualteronus, ser Marianus Sanctis, Jacobus Bertachinus, Antonius Grana, D. Hieronymus Rosatus, ser Lucas Cordella. Consules Franciscus Sebastiani Cast., Falconus Joctus Pilae, ser Jacobus Vigoritus notarius. Bancherius Castelli non nominatur.

Die Sabbati 22 Antonius Permathei recepit a Commissaris (113) pretium integrum 300 salmas grani mensurandi sibi intra termina medii mensis Martii. Dicitur Bartholomeus Massutius pro suis negociis ab Urbe revocandus.

Die Dominico 23 Cichus Tamburrus Prior aegrotat. Litterae Bartholomei Massutii nuntiant Pontificem nullo modo reddere velle Castrum M.tis S. Petri de Alliis, et de reliquo velle solutionem talem, qualis a Communi Firmi fieri non poterit. Respondetur, ut declaretur a superioribus quomodo debeant solvi taxae, quod impositio vastatorum Anconae exigenda a Comitatu, et relicta, cum effectu exigatur, ut satisfiat creditoribus Communis; et habita responsione, sit in arbitrio Oratoris stare, vel redire, sed ante discessum supplicet Sanctitati Suae, ut dignetur dare modum aliquem in hac miserrima civitate vivendi cum quiete et aliqua satisfactione habitantium, ita ut appareat aliqua facies civitatis. Deputati sunt pro grano requirendo Jo. Marinus Casellus et Lucas Giliucius, Antonius Permathei, et Jacobus Angeli. Ser Bartholomeus Diliutius obtulit 300 salmas pro pretio flor. trium et bon. 30, accepto pretio per Commissarium soluto 900 flor., et habita de reliquo obligatione solvendo ad messem. Accipitur oblatio, cui fecit satis Jo. Franciscus Rosatus D. Manno Mannino de Florentia procuratori D. Sebastiani Martii commissarii, et refertur in margine ad diem 26 Maij.

Carta 129 t.o ad 155.

Die 2 martii 1539. Referente Jo. Francisco Pacharono Oratore, et monente Magistero Macilento Agrippa, mens Vicelegati est ponere Firmi Curiam Generalem Provinciae, et Magistero Macilento scribitur, ut alia die maneat Maceratae, et alloquatur Vicelegatum de modo tenendo pro consequenda praedicta Curia. Caesar Guarnerii, licet domum habeat solummodo Firmi, non habitat.

Die Dominico 9 Martii mittitur Romam ad Oratores pro Curia Generali Provinciae assequenda. Caesar Guarnerii dicitur Caesar Pompee. Vincentius Stabilis est depositarius. Fit a quolibet assignatio capitalium ex aeris sui, sed non allibratur domus propriae habitationis.

Die 10 electi ad ordinandam impositionem medii pro centenario fuerunt Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Persimon ser Pieri,  et ser Jo. Baptista Florellus ex civibus, de consiliariis vero Antonius Permathei, Jacobus Angeli, Apollonius Baptistae, et Jo. Andreas Paganelli.

Die 17 absente ser Bartholomeo Cordella procancellario, ser Lucas Cordella eius pater supplet in adunantia, qua sancitur scribere R.do D. Lucae Branchadoro, ut pro Firmanis gratias agat (113v) Duci Castri de protectione suscepta, et narret communitatem dolere nimis non posse plus offerre pro reintegratione Status, cum sit ad praesens reducta in maxima paupertate et miseria, et interim intuatur num possit aliquid haberi, et sciri quo tendat mens Pontificis circa res Firmanas.

Die 23 Franciscus Guerrerius est creditor Communis in flor. 2074; scribente Card.li Camerario, qui jubet satisfieri sub poena excommunicationis et interdicti, D. Hieronymus Bassus de Firmo commendatur pro Cinguli praetura. Magister Ansovinus Amoractus est electus praeceptor Anconae. Reducuntur salaria, et  nunctiari jubetur Pontifici, communitatem non posse retinere Magisterum scholarum  Cancellarium, neque residentiam Magistratus. Sancitur cum D. Luca Branchadori et D. Caesare da Raynaldis mittere Jo. Franciscum Pacharonum ad Pontificem et legatum pro habenda Curia Generali. Die penult. agitur de impositionis capitulis. De carnium provisione etc.

Carta 156 ad 172.

Die 21 Aprilis 1539 Priores sunt Pollidorus Cauctius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus ser Philippi, ser Lucas Cordella. Confal.rii ser Jacobus Pierius, Franciscus Leffectus, ser Theodorus Persanctis, Gaspar Evangelistae, Stephanus Azolinus, Berardinus Georgius. Consules Lucas Hieronymi S. M., Franciscus Laurus Flor., ser Bartholomeus Giliucius notarius. Bancherius Pilae Jo. Paulus Polidorus. Praesides macelli Cichus Taborrus, Nicolaus Dolcebene, Lucas Giliuctius, Ciriacus Ballucius, Baptista Jo. Adae, Tiberius Cauctius, Baptista Laurentii, Lucas Antonius Philippi pro mense Maij: Junii vero Jo. Marinus ser Cipriani, Franciscus Valgarinus, Bertholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Prosperus Galassius, ser Jacobus Palmerius, Dominicus Mactei, Constantius ser Petri.

Die 11 Maij Card.lis de Carpo legitur proxime venturus in Provinciam Legatus. Antonius Morphus dicitur affinis ser Bartholomei Cordellae cancellarii.

Die 28 Bartholomeus Massutius Orator ab Urbe retulit, SS.mum Dominum dedisse sibi benedictionem et promisisse in suo adventu in Provinciam restitutionem Status: D. Antonium Franciscum Alambardum de Trevio gessisse pro Firmanis apud Pontificem, et bonam habere dispositionem erga civitatem. D. Bernardinum Ruffum olim Firmi Gubernatorem et nunc auditorem Legati solvendum esse stipendio suo. D. Salvator Pacinus de Colle Gubernator Firmanus laudatur, et discessurus donatura militia et civilitate. D. Jo. Baptista (114) de Mareschalchis de Meldula est novus Baroncellus Firmanorum.

Die 1 Junii Mag.cus D. Vespasianus Petrellus de Trevio est novus Gubernator Firmanus. Mittuntur Oratores Maceratam ad legatum ad faciendum cum deputatis calculum Status de impositione medii ducati, et  habetur Bulla Pontificis de augmento pretii salis ad rationem 3 quatrenorum pro qualibet libra. Gravatur communitas de solutione equitum pro stativis. Ser Jo. Baptista Florellus deputatur Orator cum D. Gentile Billacqua, qui dicitur esse Maceratae.

Die 6 Junii Jo. Franciscus Rosatus destinatur Orator ad Concilium Provinciae et ad Legatum, ut promittat ratam suam de augmento salis, pro qualitate civitatis. Ser Trojanum Riccium cancellarius dicit compatrem suum fidissimum. Carta 173 ad 185.

Die … Junij 1539. Interseruntur quaedam paginae catalogi pertinentis ad sec. XV, nam nomina civium ibi conscriptorum leguntur ex eis, qui vivebant anno 1447. Cives autem sunt ser Cleriacus (leg. Clericus) ser Joannis, ser Joannes ser Colectae, ser Bonus Joannes ser Bartholomei, ser Antonius ser Marini, ser Gentilis ser Marini, deletur ser Persanctes Ioannis de Campo Fellonum, ser Ulixes ser Simonis, Baptista Francisci de Aceto, Nicolaus ser Simonis, Franciscus D. Ludovici, Alexander Antonii Georgii, Franciscus Ludovici Vagnoctii, Gaspar Antonii Cisci, Antonius Jacobi Silvestri, Petrus Nicolai Forti, Jacobus Forti, ser Gentilis Antonii alias Macini (leg. Mancini), ser Joannes Leonardus ser Antonii, ser Gaspar ser Vannis, ser Pierus eius filius, ser Baldaxar Rogierii, ser Leonardus Blasini, ser Bartholomeus Perocti, Nicolaus Joannuctii, Catharinus ser Dominici, ser Simon Jacobi, Andreas de Calvutiis, Simon ser Joannis Baccilis, Ser jacobus Vagnoctii Migiluctii, Gaspar Antonii Adae, ser Pierus Nicolai Sorichae, deletur ser Jacobus Nicolai Targae, Nicolaus Antonutii, deletur ser Joannes Bartolomei de Gructis, ser Jacobus et ser Franciscus Bartholomei (in margine recentiori charactere scriptum est 1350, sed nomina civium spectant ad aevum minus antiquum anno 1350, nam plerique vixerunt anno 1480) ser Piermatheus Gasparis Azolini, ser Baldaxar Lucentini Mathei Smannati, Simon Magri Francisci, Anselmus Joannutii, Joannes Petri de Calvutiis, ser Laurentius ser Colae, ser Barnabeus ser Colae, ser Dominicus ser Francisci de Serviliano, D. Paulus de Angelinis, Antonius Nicolai Cripstofari, ser Lippus (114v) Gentilini, ser Blasius Gentilini, Perus Marinus Petri Stephani, Marcillinus D. Nicolai, Gabriel Lippactii, Mattheuctius Colae, ser Angelus Nicolae de Petritulo, D. Joannes Novellus, ser Marinus ser Andreae, ser Lanciloctus ser Francisci Fortunati, Pernicola Nicolai, Evangelista Vagnoctii Corraductii, Nicolaus Sabioni, D. Andreas, et D. Marius suus frater, D. Antonius de Pedibus, Andreas Nicolai Biselli, deletur Petrus Stephani, D. Johanne Antonius Joannis Campilecii, ser Simon Pauli, Antonius Franciscus Joannis Matheuctii, Perthomas Ludovici de ……..  Postea legitur = iuxta …dicitur  D. Angeli, suffragiis exceptum  faventibus 22, contrariis 11. (forsan et cathalogus conscriptorum in Franciscum Sfortiam qui eum Firmi eicerant: character ad illam pertinet aetatem). Reditur ad mense Junij 1539, et D. Nicolao Pacharono consulente, non mittuntur Oratores ad turbandam mentem Pontificis in caussa salis, sed Maceratam ad supplicandum, ut exgravetur communitas tot impositionibus. Camillus Ciminus producit listam civium impositionibus gravatorum, quorum bona tenentur a Camera Apostolica. Fit capella Conceptionis a Fratribus S. Francisci super portam civitatis.

Die Veneris 20 Junij Priores sunt Jo.Baptista Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensiss S. B. Dominicus Lucae Camp.i. Confal.rii Jo. Marinus ser Cipriani, D. Pompejus Azolinus, Dionysius ser Antonii, Colangelus Ilionei, Bonifatius Riccius, Hieronymus Morronus. Consules Stephanus Azolinus S. B., Jo. Paulus Montanus  Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. Martini Pierus ser Thomae. Praesides macelli pro mense Julii, Jacobus Francisci, Hieronymus Patriarcha, Baronus Eltocomando, Ludovicus Francisci, Jo. Ludovicus Emilii, Cichus Pupi, Dominicus Cruciani, Nicolaus Antonii Cavalerii Augusti, Pierus Baccininus, Baptista alias Cioctus (Adam), Gilbertus Guerrerius, Antonius Ludovici, Iacobus Ceteronus, Permartinus Petripauli, Marconus Mag.tri Innocentii, Jo. Antonius Antognicti.

Die Dominico 29 rogatur D. Mannus ut concedatur franchitiam pecudum communitati Portus pro macello datam a Communi Firmi. Carta 187 ad 196.

Die 20 Julii 1539 Jo. Baptista Morronus Orator ad Legatum cum ser Jo. Baptista (115) Florello retulit pro impositione medii ducati extimanda esse bona immobilia aequa lance inter civitatem et Comitatum, et solvendos de 700 flor. 100 a civitate, quae si debitrix  restet, solvat expensas extimationis, si secus, solvat easdem Comitatus. Item ser Franciscum Capotostum exactorem impositionis vastatorum Anconae debere rendere computum Communi Firmi de sua administratione: cives habentes possessionem in Comitatu conducere posse granum suum ad civitatem. D. Bernardus Machiavellus est commissarius Pontificius pro medio ducato. D. Jo. Baptistae Pontano olim Gubernatori Firmano scribitur.

Die Dominico 27 ser Bartholomeus cancellarius reddit Orator Legati. Communitas Fabriani petit a Firmanis commendari suos carceratos Legato.

Die 30 venit commissarius extimator bonorum immobilium. Carta 197 ad 202.

Die 1 Augusti 1539. Turcus Manentis et Vincentius Massutius se obligaverant pro 100 flor. solvendis D. Bernardo Machiavello. Assistentes commissariis extimatoribus Sebastianus Savinus, Antonius Morphus, et Antonius Grana.

Die 2 deputati cives pro impositione Octavianus Azolinus, D. Pompejus Azolinus, Bartholomeus Azolinus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha. Populares Piermartinus Petri Pauli cum Jacobo Angeli, Constantius ser Pieri cum Nicolao Antonii, Polonius Baptistae cum Dominico Merloni, Antonius Permathei cum Baptista Adami, Cichus Discretionis cum Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius cum Hyppolito Caesaris.

Die 3 dicitur Oratoribus Comitatus, ut congreget Concilium Generale omnium castrorum, ut moris erat omnium castrorum, ante separationem, quando communitas transmittebat quator cives pro implendis amicabiliter negociis etc. Interim extimantur bona stabilia civitatis.

Die 9 extimatores frugum sunt Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus.

Die Sabati 16 habentur litterae D. Caesaris de Raynaldis de compositione pro restauratione Status Firmani.

Die 17 fit mandatum in D. Pompejum Azolinum de promettendo curam Pontifice non ultra summam 15000 scut. pro reintegratione Status cum privilegiis, introitibus, et Castro Alliorum etc.

Die Mercurii 20 Priores sunt Baptista Nicolai Crysostomi, Baptista Cichi Billini, Brtholomeus Massutius, Baptista Permarini Adae, D. Vincentius Guerrerius, Dominicus Lucae. Confal.rii Pernicola Antonii,  ser Persimon ser Pieri, Lucas Hieronymi, Franciscus  (115v) Laurus, Dionysius Paparoctius, Gilibertus Guerrerius . Consules D. Gentilis Billacqua, Jo. Paulus Polidorus, et notarius ser Dorias Marini. Bancherius Flor.  Baptista Permarini Adae. Praesides macelli pro mense Septembris Baptista Nicolai Chrysostomi, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Jacobus Mancinus, Baptista Pacharonus, Persanctes Baptistae, Hippolitus Caesaris, Joannes Spinelli, Thomas Migni. Octobris, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Peregrinus Baccinus, Constantius Montanus, Stephanus Arcioni, Pierus Raynaldi, Felix Antonii, Dominicus Merloni.

Die 22 scribentibus D. Persancte Carpino, et D. Caesare de Raynaldis, e D. Fiscale,

Pontifex infra mensem aderit in Provincia, et infra octo dies discedet ab Urbe. Consulitur Card. lis de Carpo Legatus,  et expectatur adventus Sanctitatis Suae Perusium.

Die 23 Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus extimarunt salmam grani in flor. 6, hordei flor. 3 bon.20, speltae flor. 1 bon. 32 ad gabellam communem.

Die Dominico ult.o Augusti agitur de debitis Franciscus Saracini (se)nex dispensatur a Concilio. D. Antonius Vechinus commorans in civitate Anconae est commissarius Pontificius super augmento salis. Baronus Altocomando legitur filius Berardini.

Carta 202 t.0 ad 222.

Die 2 Septembris cives et consiliarii electi pro abundantia  sunt Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jo. Jacobus Mancinus, Felix Pacharonus, D. Franciscus Clarellus, Lucas Hieronymi, Jo. Antonius Adam, Permatheus Rachamatorus, D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Permarinus Petripauli, Jacobus Angeli, Constantius ser Pieri, Nicolaus Antonii, Polonius Baptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Baptista Adam, Cichus Discretionis, Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius, Hyppolitus Caesaris.

Die Venerii 12 sancitur mittere Oratores de regimine et de populo Camerinum ad pedes Pontificis rogaturos reintegrationem Status Firmani.

Die 19 agitur de munere faciendo Pontifici.

Die 25 Oratoribus Macerata scribentibus respondetur ut curent audientiam a Sua Sanctitate.

Die 29 Octavianus Azolinus unus ex Oratoribus rediit, et petit an revocandus sit unus ex Oratoribus. Respondetur, ut omnes sequantur Summum Pontificem.

Die 2 Octobris redierunt D. Hieronymus Rosatus, et D. Pompejus Azolinus Oratores,  qui referunt audientiam habitam a Pontifice, et mittandum esse Oratorem pro re

conficienda Camerinum ad SS.mum D.num. Deinde leguntur (116) nomina civium, qui 2 Martii statuti fuerant pro executione pecuniae Maceratam mittendae qui sunt Franciscus Leffectus, Lucachius, Antonius Ilioneus, Vincentius Ricii, Antonius Morphus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis, D. Petrus Simon Patras, ser Trojanus Riccius, Bartholomeus Massucius, Dionysius ser Antonii, Ludovicus Vincus, Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Marianus Pernensis, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha, Permatheus Raccamatorus, ser Marianus Carpinus, Antonius Matheutius, Pieretius Jo. Ludovici, Felix Pacharonus, Perdominicus Polisena, Franciscus Calabriae, Vincentius Ursini, Evangelista Gasparis, Falconus Joctus, Perotius ser Thomae, Ciottus Adam, Stephanus Azolinus, Dominicus Lucae, Lucas Giliutius, ser Theodorus Coluctius, Franciscus Eliseus, Berardinus Gagius, Philippus Manfronis, Bonifacius Riccius, Baptista Caprinus, Pernicola Fassica, Baptista Pacharonus, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Franciscus Pacharonus, Baptista Laurentii. Inter solutores vastatorum leguntur Vincentius Adam, Jo. Andreas Cialochonus, Jacobus Angeli, Jacobus Aurifex, Vincentius Foleciani, Julius Colae Pasqualicti, Cichus Bizarrus Cisci, Hieronymus Caroli, ……….. Gentilis Spetioli, ……… ser Stephani, ……….. Compagnutii, Thomas Pieri Caesaris, Constantius Aurifex, Thomas Mag.ri Joannis, Jo, Jacobus Pacinus, Baptista Ciottus, et Baptista Adami, Theseus Nicolai, Stephanus Arcioni, Hieronymus Joannis Georgii, Cichus Andreae Mitis, Permatheus Nicolai, et alii qui alias nominati sunt.

Die Mercurii 10 Septembris venit Firmum D. Antonius Franciscus Rambardus de Trevio missus a Pontifice, qui hodie, vel cras, est Roma discessurus, et monet Firmanos esse eiusdem bonae mentis de restituendo Statu, et civitas disponatur in eius adventu ad petitionem et ad oblationem de solvenda parte compositionis in pecunia numerata.

Die Jovis 11 Septembris D. Antonio Francisco de Trevio offeruntur pro Pontifice ad compositionem faciendam duc. 4000 infra terminum duorum mensium, vel 40 dierum post possessionem reintegrationis. Baptista Cichi Bellini Prior dicitur Baptista Francisci.

Carta 222 t.o ad 236.

Die 5 Octobris 1539 Federicus Vincus, et ser Trojanus Riccius obtulerant capitula pro abundantia civitatis. Sancitur ut quilibet civis, excepto grano ad usum familiae, teneatur dare salmas duas grani pro qualibet decina, unam pretio currenti, aliam pretio carnis priori.

Die 20 Mag.ci D.ni Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici. Regulatores (116v) Baptista Nicolai Chrysostomi, Hieronymus Assaltus, Jo. Marinus Bonvicinus, qui per errorem dicitur Camp.i, cum sit contratae S. M. Confal.rii Petrus Paulus Pervenantii, Perantonius Mancinus, Pierus ser Thomae, Jo. Jacobus Benincasa, D. Pergentilis Spetiolus, Joannes Tabor. Consules, Vincentius Adam S. M., Antonius Ilioneus Flor., ser Dorias Marini notarius. Bancherius ser Bartholomeus Persimon Marini.

Die 26 agitur de fidejussionibus pro abundantiae provisione deputati sunt Bartholomeus Massutius, D. Hieronymus Rosatus, Antonius Morphus, D. Franciscus Clarellus,  Octavianus Azolinus, Permatheus Raccamatorus,  Lucas Matheutius, Jo. Jacobus Mancinus, Jacobus Angeli, Antonius Permathei, Piermarinus Petripauli, Baptista Laurentii, Dominicus Merloni. Receptores grani sunt Peregrinus Baccinus, Jo Marinus Casellus, Jacobus Franciscus, et ser Jacobus Palmerius.

Die 23 Novembris fit amplum mandatum D. Pompejo Azolino Oratori Firmano ad Pontificem ad componendas res Status Firmani etc.  Ill.mo D. Sfortia de Cervara erat capitaneus equitum levis armaturae Pontificiae. D. Pompejus Azolinus intuitu Ill.i D. Octavii de Farnesio commedatur medicum phisicum Mag.cum Augustinum de Nursia, et communitas Ofidae Mag.cum Florium Vitalem de Monte S. Mariae in Lapide. Ser Trojanus Riccius Orator ad Legatum obtinuit solvere posse stativarum denarios, pro ratae divisione mense quolibet. Promittitur recognitio Duci Castri et aliis negociantibus rem Firmanorum apud Pontificem.

Die …… D. Pompejus Azolinus Orator Romae erat. Camillus Ciminus depositarius et exactor reddit computum. Communitas causam habet cum Hieronymo Ancileo. Profidetur satisfaciendo D. Berardino Ruffo. Carta 238 ad 247.

Die 2 Decembris 1539. Bancherius quidam Romae poenitentia ductus vult reddere Communi Firmi ducatos aurei 723 scut. 7 acceptos pro usuris et expensis indebite exactis sub annis 149.., 1499 et 1502.

Die Mercurii 3 sacerdos Ordinis Heremitarum S. Dominici obtulit praedictam restitutionem faciendam a duobus bonis viris Florentinis, qui volunt fieri debitores petita dilatione solutionis. Deputantur ad agendum cum praedicto sacerdote D. Hieronymus Rosatus, Baronus Eltuocomando, Ludovicus Vincus simul cum Gubernatore. D. Mannus nuntiat se in praeceptis habere de vendendo sale cum augmento trium quatrenorum. Jo. Franciscus Pacharonus est germanus Jo. Nicolai.

Die 14 ex praecepto Legato panis de grano communis non venditur nisi pauperibus.

Die 20 Mag.ci Priores sunt (117) Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Marinus, Vincentius Tortus, Hieronymus Ufriductius, Antonius Vechius, Jo. Paulus Montanus. Confal.rii, ser Nicolaus Sabinus, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Bernardinus Evangelistae, Contes Acetus, Alexander Morronus. Consules, Marinus Cordella S. B., Jacobus Guerrerius Camp.i, ser Perius Marini notarius. Bancherius Campiletii Nicolaus Dolcemele.  Pro Vincentio Torto vacante ex appicciolatis adducitur Gentilis de Nobilibus.

Die 22 redierat D. Pompejus Azolinus Orator ad Pontificem et ad Ducem Castri, et habentur litterae D. Antonii Francisci Alambardi de Trevio. Consanguinei D. Jacobi in Gabia commendant eum Communi Firmi.

Die 25 remittitur in Urbem D. Pompejus cum Antonio Permathei, suffragatis etiam Persancte Baptistae, Baptista Adami, et ser Jacobo Palmerio.

Die 26 Vicus de Monturano mutuaverat pecuniam D. Pompejo, et Matheus Marci oleum dederat Communi. D. Tiberius Corradus de Petritulo tulerat Romam litteras et mandatum pro Oratore. Ser Bartholomeus coadiutor  erat electus ad officium Montis Pietatis Fabriani. Mag.ter Macilentus dicitur bone memoriae a Mag.stro Grifone Macilenti filio.  Carta 248 ad 258.

Die Martis penult. Decembris 1539. Relictae sunt 4 paginae non scriptae. Character scribae diversus est, non legitur tamen  nomen novi notarii. Oratores castri Lauri condolent, quia nonnulli Oratores Statum dixerant Summo Pontifici nolle castra olim Comitatus Firmani redire sub gubernio Firmanorum, et negat communitas Lauri se id commisisse Oratoribus, asseritque se redire libenter et paratam esse ad destinandos Oratores ad SS.mum etc.

Die Veneris 2 Januarii 1540. Idem ut supra exponunt Oratores Serviliani, et Oratores ituri ad SS.mum D.mum pro reditu sub gubernio Firmi sunt ser Baptista ser Cipriani, et ser Baptista de Discretis. Eodem die Orator Fancavillae idem assert pro sua communitate.

Die Sabati 3 idem exponuntur ser Paulus Ronalducius de Petritulo potestas Turris Palmarum et Vincentius Moriconus Oratores Turris Palmarum.

Die Dominico 4 ser Julius de lo Abate, et Joannes Jacobi Natalis Oratores Campi Fullonum eodem exposuerunt. Item ser Melchior Berardini et Caesar Jacobi Oratores Monturani.

Die Martii 6 id ipsum asseruit ser Gervasius Loritus Orator Massignani.

Die 18 confirmantur capitula abundantiae Federici Vinci et ser Trojani cum moderationibus (117v) Camilli Cimini. Providetur de pecuniis D. Pompejo Azolino Oratori in medici concurrentes pro primo et secundo sunt Mag.ter Gismundus de  Pergula, Mag.ter Andreas de Ripa Transone, Mag.ter Modestinus de S. Elpidio ad Mare, Mag.ter Nicolaus Flaccus. Ser Jacobus depositarius solvit Maceratae D. Berardino Ruffo.

Carta 263 ad 270.

Die Dominico 15 Februarii 1540. Oratores D. Pompejus et Antonius, qui alibi dicitur Permathei filius, hic vero Vigoritus, redierant ab Urbe. Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato. Gubernator Status monet Firmanos praeceptum haberi a Vicelegato, ne cives recipiantur in castris. Magister Isolarius de Amandula medicus Fabriani, Mag.ter Gismundus de Pergula, Mag.ter Nicolaus de La Fossa concurrunt pro officio medici sed obtinuerunt Magister Augustinus de Nursia, et Mag.ter Augustinus de Monte Gallorum aequalia suffragia. Mag.ter Nicolaus Flaccus medicus habet 10 flor. mensiles. Ser Polonius ser Luciani de Petritulo, et ser Venturoctius Solimanus de Monte Falconum solverant pro Communi Firmi flor. 70 pro residuo medii ducati commissariis Antonio Morpho, Antonio Granae, Bastiano Savino. Sancitur non amplius curare Status restitutionem, quia pecuniae desunt, et ipsa penuria pecuniarum operabitur talem effectum.

Die 20 Priores sunt Franciscus Valgarinus, D. Pompejus Azolinus, Pierus ser Thomae, Magister Julius Latinus, Fabritius Berterami, Constantinus Montanus. Confal.rii Polidorus Cautius, Felix Pacharonus, Troylus Pacharonus, Baptista Permarini Adae, Hieronymus Emilianus, Caesar de Nobilibus. Consules Joannes  Mag.stri Marii Cast., Andreas ser Salvicti Pilae, ser Torius Marini notarius. Regulatores, Antonius Grana Flor. D. Dominicus Rictius S. B., Felix Guerrerius Camp.i. Bancherius deest, finito iam bussulo. Pro Fabritio Berterami vacante extractus est appicciolatus D. Jo. Franciscus Piconus.

Die Mercurii 25 venit ab Urbe Maceratam D. Legatus, et ordinatur Orator de eumdem congratulando de reditu et lamentando de prohibitione conversationis civium per comitatum. Magister Hilarius fuerat electus, et noluit acceptare, Magister Augustinus de Nursia confirmatur. Ser Antonius Latinus obtinet locum Magistri Julii sui patris, Jo. Franciscus Piconus de S. Angelo locum Fabritii D. Caesar  frater carnalis Joannis Magistri Marii defuncti obtinet locum fratris. Locus Caesaris de Nobilibus defuncti non datur filio, quia impeditus erat, sed extrahitur ex bussolo (118) appicciulatorum, deest vero nomen. Caesar Felicis Guerrerii ponitur loco patris mortui, sed in Regularia eligitur Jacobus Guerrerius frater carnalis Felicis. Carta 270 t.o ad 280.

                                                                 Rubrica                                                            

Libri 70 Cons.a Cer.te 1540 -1547

Die 12 Decembris 1540 desunt reliqua pertinentia ad Cernitas et Consilia Firmana a die 25 Februarii 1540 ad diem usque 18 Februarii 1543: per integrum triennium Liber vero hic, quem compendio damus, divisus est in duas partes, quarum prima a die 12 Decembris 1540 ad diem usque 24 Februarii 1547. Pertinet ad Statum Ecclesiasticum castrorum quae Paulus III abstulerat Firmanis; altera vero ad Firmanos spectat a die 21 Augusti 1549 ad 24 usque Aprilis 1561, quae pars inserenda erat Libro 86, vel sequentibus. Pagina prima rogata est ab Apollonio Cataldo de Petritulo Canc.rio Status castrorum tempore primi officii Conservatorum Status, ser Joannes ser Antonii Martialis de Petritulo, ser Pauli ser Vannis de S. Angelo, ser Marini ser Joannis de Marano, ser Marii Carpini de Ortezano, ser Perjacobi Bentivenga de Morisco, et ser Petri Francisci de Monte Giberti sub Gobernatore Generali Status Mag.co D. Philippo Bonagratia de Piscia equite aurato comites que Palatino, qui coepisse dicitur officium semestre Kal. Septembris, D. Franciscus Cuzerinus legitur Orator totius provinciae ad Urbem, D. Laurentius Mari petit debita Status de gabellis. Concilium tenetur in sala Palatii Moliani. Pinguntur in omni terra Status insignia D. A. Card.lis de Farnesio per Mag.trum Hieronymum Faventinum. Rev.us D. Caesar de Nobilibus de Monte Octono legitur consultor, notarius vero Concilii est Jo. Dominicus Fortunatus de Fallerono. Carta 123.

Die 21 Februarii 1541 Concilium cogitur in Monte Ottonum in aedibus residentiae Gubernatoris Generalis, qui propter aegritudine iturus est ad balnea, et sindicatores eius sunt D. Baptista Mancinus de Rapagnano et ser Tiburtius Jacobi de Aquaviva. Consultor est ser Paulus Montanus de Monte Ottono. D. Michael Angelus Thomassinus cum litteris Card.lis de (118v) Farnesio iubet fieri depositariam Status. Conservatores futuri sunt ser Paulus Montanus de M. Octono, ser Baptista ser Marinangeli de Serviliano, Mag.ter Jo. Gualterius de Gualdo, Octavianus Evangelistae de Turri S. Patritii, Nicolaus Soselle de Petriolo, ser  Jacobus Saxinus de Smerillo. Cancellarius est Gentilhominus Castallius de Castignano asculanae diocesis. Carta 4, 5, 6, 7.

Die 6 Martii 1542 aegrotante in lecto eodem Gubernatore, et adsistente D.Matheo Gazio legum doctore de Castigliono Aretino auditore fit Consilium Status in Monte Octono. Fautores Status castrorum sunt Mag.cus Petrus Antonius, et R.dus D. Vincentius de Monte Politiano, D. Franciscus Bonagratia procurator in Urbe. Plurimae paginae relinquuntur non scriptae.

Die 19 Aprilis sub Mag.co D. Berardino Ruffo de Furcia Gubernator in Monte Octono habetur Concilium. Agitur  lis contra communitatem Montis Fortini ut solvat omnia  pedagia. Vel reconoscat Statum, contra Montem S. Mariae in Georgio. Pompeus dicitur Cancellarius.

Die ….. D. Flamminius Ruffus legitur auditor Gubernatoris.

Die ….. Junii dicitur olim Mag.cus Maffeus de commissione Card.lis Farnesii tunc protectoris Status licentias de se D. Nicolam Spetiolum tunc Oratorem Status. Conservastores futuri sunt ser Julius Colai de Petritulo, ser Nicolaus Angeli de Fallerono, ser Ciccus Marculini de Marano, ser Vincentius Moriconus de Turri S. Patritii, ser Marcus

Joannis de Francavilla, ser Marinus Georgii de Collina.

Die …. Ser Franciscus Fabrictus est depositarius Status. Rev.dus D. Con……….. dicitur vicarius Episcopatus, qui monetur de residentia, iuxta tenorem Brevis Pontificii intra Statum. Assistentes in negociis D. Gubernatori sunt D. Camillus Milanus de Lauro, D. Caesar Moriconus de Turri S. Patritii, D. Nicola Spetiolus de S. Angelo, D. Baptista Mancinus de Rapagnano. Carta 7 ad 31.

Die 21 Augusti 1541 agitur de debitis Status, et de querelis factis contra Card.lem de Carpo et contra Gubernatorem.

Die 25 Septembris Card.lis Carpo protector Status fuerat apud Summum Pontificem accusatus ab eisdem Status Oratoribus. Repetuntur a Card.li praedicto pro eodem pretio vectigalia vendita ser Berardino Salemonio pro notariis Status. R.dus D. Michael Angelus Thomassinus est depositarius dativae ordinariae.

Die 22 Decembris D. Nicolaus de Monaldensibus de Urbe Veteri est Gubernator Status,

(119) ser Paulus Montanus rediit Orator a Summo Pontifice, et multa obtinuit. Debita Status sunt flor. 600 et ultra. Ser Ventura Solimanus de Monte Falconum nomine Sindicorum Communis Firmi petit scomputum suae obligationis. Tollitur frequentia Concilii adunandi. Advocatus et Cancellarius Status, relicto depositario. Carta 32 ad 37.

Die 19 Septembris 1536 Marinus Ruffus de Collina causarum civilium Status Ecclesiastici in Piceno fecit propositionis Mag.cus Episcopus et Comes D. Caesar Rannuccius Patricius Romanus est Gubernator Status et Mag.cus D. Antonius Franciscus Puzolus auditor Paulus III dicitur esse Perusii.

Die 16 Januarii 1547 idem Marinus Ruffus proposit sub eodem D. Caesare Gubernatore

Card.li Sancti Angeli est Legatus in Provincia. D. Paulus Constantinus Romae debet

expedire Breve salariariorum. Laudatur ser D. Christophorus de Soriano, Baroncellus de

bene gesto officio. Gubernator iturus est Romam.

Die 24 Februarii 1547 eodem Marino Ruffo proponente, D. Paulus Constantinus dicitur de S. Andrea, et fuit Romae Orator. Carta 38 ad 43.

Die 21 Augusti 1559 in sala Aquilae cogitur adunantia Firmanorum pro pace, et justitia manutedenda in civitate et Statu Firmi sub Mag.co Druso Forlano Gubernatore eiusdem civitatis et Status. Cives adunantiae sunt D. Raphael Pernensis, D. Franciscus Mancinus, D. Paulus Constantinus, D. Jacobus Fratadocchius, D. Felix Aurelius, D. Petrus Simon Thibaldus, Joannes Antonii Scattoni, Cicchus Tabor, Lucianus Carpinus, Troylus Cordellae, Tullius Martellus, Fatius de Fatiis, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Guidus Vincus, Aurelius Pacharonus, Silvester Petri Pauli, ser Hieronymus Victorius, ser Melchior ser Jo. Thidei, ser Pompilius Partinus,  Anton Vincentius Sabinus, Hieronymus Anetinus, D. Gentilis de Nobilibus, D. Caesar Lisius, Baronus Iltuocomando, Antonius Stephani Vecchii, Hieronymus Falconus, Constantius ser Stephani, Magister Laurentius Albinus, Hippolitus Riscottonus. Agitur de abjiciendis inimicitiis a memoria, tollendisque rixis et questionibus, ne fiant conventicuale. Petitur a Sacro Collegio favor etc. Ponuntur custodiae in Turri. Vicariis castrorum jubetur invigilare etc. Mittitur (119v) nuncius cum litteris Oratori Firmano Romae existenti, ut Statum juret obedientiam et fidelitatem Card.libus cum petitione castri Alliorum, praecipue  in necessitatibus sedis vacantis etc.

Die 22 iisdem praesentibus D. Acchille, Thoma Liverveti, Ciccho Eliseo, Antheo Magistrelli, D. …….bris Fratadocchius legitur Fradeutius, D. Caesar Lisius, dicitur Ilius. Reparuntur moenia civitatis, claudantur portae S. Catherinae, S. Juliani, et Crucifissi, apertis tantum S. Francisci, et S. Marci. Inimicati, et illi inter quos patratum est homicidium mittuntur extra civitatem, rogaturque Etc.mum  Aprutii vicerex, ne permittat banditos existentes in sua jurisditione accedere ad partes nostras, nequid mali perpetrentur.

Die 23 D. Acchilles dicitur Giuluctius Hieronymus Anetinus dicitur Aretinus: cives electi ad suadendum interessatos in inimicitiis ut sponte recedant a civitate, sunt D. Petrus Simon Thibaldi, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Baronus Iltuocomando, Antonius Vincentius Sabinus, Guidus Vincus. Interessati vero in inimicitiis sunt Jo. Paulus et fratres de Nobilibus, Cap.s Octavius et fratres de Adammis, D. Julius Rictius et filii, Theseus Morronus, fratesque carnales et nepotes, Vincentius Paccharonus, Cap.s Vecchius de Vecchis, D. Jo. Baptista Flaccus, Diomedes Paccharonus, Rogerius Nicolai. Propter obitum Pontificis transfertur in dictum Gubernatorem facultas et auctoritas cum robore firmitatis agendi per communitatem Firmi.

Die 25 habetur in adunantia Cicchus Bertacchinus. Mittuntur extra civitatem propter timorem inimicitiae Theodorus de Adammis et fratres, Alexander de Getinellis et fratres, Sebastianus Paccharonus et sores eorum ut sponte recedant, sunt D. Petrus Simon Thibaldus, Sebastianus Sabinus, Baronus, D. Gentilis de Nobilibus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Vincentius Sabinus.

Die 26 Rogerius Nicolai dicitur Rogerius Monnus.

Die 29 in adunantia habetur etiam Jacobus Persanctis Sabini, et Hippolitus Caesaris. Carta 1 ad 11.

Die 1 Septembris 1559 Hieronymus Aretinus dicitur Ariatinus, et die 10 Aretinus; Anton Vincentius Sabinus legitur Adon Vincentius. Fiunt vigilae de nocte in Palatio D. gubernaroris. Sebastianus Sabinus dicitur D. Bastienus. Capitanei contratarum electi sunt pro custodia civitatis D. Gentilis de Nobilibus, Giottus de Giottis, Bastianus Sabinus, Ciottus (120) Adam, Aurelius Pacharonus, Lucas Guerrerius.

Die 11 petente Gubernatore vocantur milites de Statu Firmano pro quiete civitatis.

Die 16 imponitur stipendium  militum. D.Eusebius Severinus legitur creditor Communis, de cuius impositione solvitur tertia pars stipendii pro civitate, duo tertia solvuntur a Statu Firmano.

Die 27 Vincentius Azolinus habetur Regulator.

Die 6 Octobris cum Hieronymo Arietino legitur in adunantia Hieronymus Caroli dicitur accidisse quoddam mali, et providetur custodiae civitatis, ac fidejussionibus, et ne cives interessati existentes extra civitatem discedant a castris.

Die 29 Octobris inter cives adunantiae legitur Franciscus Confectus, Vincentius Adae, Antonius Pacharonus, Jo. Baptista Antonuctius. Dicitur creatio Pontificis tendere in longum.

Die 11 Decembris legitur cernita civium numero 60; et adunantia deputatorum numero 36. Inter alios leguntur Felix Thomae Pieri, Cicchus Discretionis,ser Hyppolitus Flammae, ser Cicchus Dominici, Jacobus Francisci Sabini, ser Antonius Ciminus, Julius Pacharonus, Horatius Pacharonus, cum aliis supranominatis. Carta 12 ad 18.

Die 1 Octobris 1559. Relictae sunt paginae non scriptae. Carta 19 ad 34, quae continere debebant Concilium de modo regendi Statum, de quo legitur ultimum consultum D. Andreangeli Francolini de mittendis commissariis ad loca suspecta, et potestatibus, qui faciant descriptionem buccarum et frumenti, et curent ne fiat extractio frumentorum.

Die 2 in adunantia civium habentur D. Pomponius Morphus, D. Andreangelus Francolinus, D. Hieronymus Chrisostomi, D. Franciscus Assaltus, Federicus Vincus, Troylus Cordella, Maximus Ber.i, ser Franciscus Carellus de Moliano, ser Tiburtius Cruciani de Aquaviva, ser Franciscus ser Dominici de Fallerono,  ser Federicus Massuctii de Serviliano, ser Thomas Massuctius de Serviliano,  Orator Petrituli, ser Hyppolitus Flamma, ser Servulus Icicchiae de Turri S. Patritii, omnes conciliarii.  Hi vigore decreti Concilii Generalis agunt de caritate frumenti hoc anno reparanda, pro pecuniis Oratoribus Romae dandis, et accipiendis de supravantiis librorum D. Eusebii Severini. Cum D. Julio Rictio eligitur Orator D. Felix Aurelius, suffragatis etiam D. Pomponio Morpho. (120v) D. Andreangelo Francolino, D. Achille Giliutio Orator de comitati ser Persanctes Factoribus de Lauro, suffragiis datis etiam ser Tiburtio Cruciani de Aquaviva.

Die d.a ser Thomas Massuctius dicitur de Collina, ser Franciscus Polidorus de Massignano, Jacobus de Veteribus cum civibus fecerunt commissiones D. Eusebio Severino de denariis communitatis  commissariis mittenti per Statum de abundantia curanda ac servanda.

Die 3 agitur de abundantia. Ill.mus Antonius Lentius recollegerat frumentum Episcopatus et obtulit negotiatores cum eo declarantur Vincentius Azolinus regulator, D. Pomponius Morphus, Aurelius  Pacharonus, D. Achille Giliutius, D. Tiburtius Vivianus, ser Hyppolitus Flamma.

Die 4 cum civibus adunatis jam nominatis alibi legitur ser Fabius Filetius de Moliano.

Habentur litterae Sacri Collegi ad Firmanos cum licentia agendi etc.

Die ……………….. dicitur R.mo Grillo, ut quamprimum mittat suum nipotem officium Capitanei.

Die 15 D. Eusebius Severinus erat depositarius Communis Firmi. Ser Hieronymus Fidelis petit officium in Provincia et Jo. Baptista Boncius petit extractionem grani de Petritulo. Carta ………………..

Die 5 Novembris 1559. Inter cives adunantiae leguntur ser Cicchus ser Dominici, Bartholomeus Massuctius. Gubernator Provinciae erat Rechaneti die 1 Novembris et scribit de extractione frumenti R.mi Episcopi Firmani. Item agens civitatis Bononiae produxit litteras Card.lis  Camerarii pro extractione 30 salmarum grani. D. Jo. Baptista Boncius est venturus Firmum ad extrahendum frumentum per mare. D. Hieronymus Bonvicinus Orator ………. Gubernatore Provinciae retulit …………., ut Firmun invitetur.  Actores pro negociis publicis cum R.mo. D.no sunt D. Pomponius Morphus, D. Paulus  Constantinus, D. Andreangelus Francolinus, D. Felix Aurelius, ser Hyppolitus Flamma, ser Cicchus ser Nicolae. Curatur ut discedat Capitaneus ………….et ne extrahatur frumentum.

Die 12 ser Cicchus ser Dominici legitur consultor de Fallerono nomine Status.

Carta 45 t.o ad 53.

Die 7 Martii 1560 in adunantia legitur D. Hieronymus Rosatus, Jo. Paulus Montanus, et licentiantur deputati Status pro minori dispendio. Negantur copiae (121) scripturarum D. Druso Forlano petenti,  quia prohibentur sine publica licentia. Deinde habetur die 13 Decembris 1559 cum nominibus civium pro defensione justitiae electorum, qui sunt Jo. Franciscus Fanellus, Silvester Petri Pauli, D. Felix Aurelius, Hieronymus Folianus, Tullius Martellus, Antheus Magistrellus, D. Franciscus Mancinus, Joctus de Joctis, Horatius  Baptistae Paccharoni, Hieronymus Arietinus, Fatius de Fatiis, D. Angelus Paganus, Baromus Eltocomando, Jo. Baptista Sabinus, Marius Marianus, D. Achilles Giliutius, Jacobus Persanctis Sabini, Pernicola Sabinus, Baptista Permarini Adae, Bastianus Racchamadorus, Jo. Franciscus Vulpactius, deletus est D. Paulus Costantinus, Antonius Stephani Vecchie, deletus est Maximinianus Berardini, D. Raphael Pernensis, Federicus Vincus, deleti sunt Jo. Baptista de Nobilibus, et Magister Laurentius Albinus; ser Hieronymus Victorius, D. Lisius Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, ser Melchior Jo. Thidei, Cicchus Eliseus, Hyppolitus Caesaris, Perjoannes Falconus, Julius Paccharonus, ser Cicchus Dominici, ser Hyppolitus Flamma. Hi juraverunt capitula in celebratione histac cum silentio etc. Leguntur interessati in inimicitiis discessuri a civitate Octavianus Matheutius et fratres, antonius matheutius et filii, Hieronymus Assaltus, filii et nepotes, excepto valerio vulnerato, et D. Dominicus Assaltus, quibus jubetur ne de domo discedant. Pren.tes Alexis Albanensis et filii, Andreoctius Jo. Grandi Albanensis, Christophorus Albanensis et filii et nepotes, Hieronymus Marcutius et fratres, Bartholomeus Massuctius et filii, Ludovicus Arietinus et fratres, Nicola et Octavianus Trippae ac nepotes, Joannes Bertacchinus et fratres. Qui supra deleti sunt, dicuntur renuntiasse officium, aliqui vero die 16 juraverunt.

Die 17 Joannes de Bernacchinis mittitur extra civitatem propter inimicitiam cum Antonino Dolcebene. Item Vincentius Giliberti Guerrerii, qui noctu cum fatiosis conversabatur. Similiter Horatius Colae Albanensis.

Die 18 Antonius Paccharonus regulator juravit.

Die 24 jubetur Octaviano Branchadoro, qui accessit Pontianum, fidejubere de nemine offendendo. Item Joanni (121v) Marino et Alfontio Marcutii, Nicolae et Octaviano Trippae, Jacobo Bernacchini datur fidejussio de nemine offendendo.

Die penultima juraverunt officium justitiae Alfontius Azolinus, Vagnoctius fatius Branchadorus Caesaris, Ramandinus de Ramandini, Magister Hercules Coptius. Agitur de inimicitiis Petrituli, de rixis inter famulum D. Vincentii Jocti et D. Evandrum Mancinum, inter Marinum Antonii Paccharoni et Jacobum generum Jannini, et alios.

Carta 53 ad 66.

Die 26 Aprilis 1560 cives abundantiae sunt D. Pomponius Morphus, D. Vincentius Joctus, D. Andreangelus Fracholinus, D. Achilles Gidiuctii, Hieronymus Chrysostomus, D. Caesar  Lisius, D. Theodorus Adam, Baptista Portus, Pejoannes Falconus, Aurelius Paccharonus, Blasius Formichinus, Jacobus Persanctis Sabinus, Tullius Martellus, Cicchus Franchinus, D. Franciscus Assaltus, Cicchus Pupi, Vincentius Billacqua, Federicus Vincus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Stephanus Vecchie, Dominicus Cicchi. Eodem die inter cives adunantiae habentur cum praedictis Vincentius Eufriductius, ser Cicchus Monaldus, ser Hyppolitus Flamma, ser Persanctes Factorius, ser Franciscus Carellus, ser Coluctius Bertinellus, ser Colvitius Ciminus. Salmae 200 grani accipitur pro abundantia ad rationem flor. novem. Provisores 1000 salmae grani sunt D. Franciscus Assaltus, D. Theodorus Adam, Jo. Baptista Portus. Depositarius Aurelius Paccharonus, D. Jo. Philippus Maranus dedit 200 salmas. Grasserii electi sunt D. Theodorus Adam, Vincentius Billacqua, Perjoannes Falconus, Jacobus Persanctis Sabini, Federicus Vincus. Grasserii praesentes, qui terminant hoc mense, Federicus Selenus et Tullius Martellus. Vincentius Baptistae de Porta Portus petitur a Firmanis, ut liberetur et gratietus Domino Locumtenente.

Die 28 Adam Caesaris est regulator. Jo. Baptista Portus dicitur Antonuctius. Habebitur litterae Card.lis Gaddis ad Benedictum Locumtenentem, et Card.lis de Mantua pro frumentis.

Die 20 Vincentius Effectus pro suis famulis, R.us Franciscus Grana canonicus pro D. Jacopo Martello rectore S. Salvatoris et (122) S. Leonis, degente in S. Justo, Octavianus Matheutius pro D. Bartholomeo suo fratre, Anconae degente, obtinent extractionem

frumenti.

Die 21 Jo. Franciscus Baptista est commissarius Card.liun Praefectorum, cives deputati agendum cum dicto commissario circa frumentum sunt D. Pomponius Morphus, D. Venantius Joctus, D. Hieronymus Crisosthomus, D. Achilles Gidiutius, ser Hyieronymus Victorius,  ser Hyppolitus Flamma, ser Coluctius Ciminus.

Die 24 Jo. Franciscus Papa commissarius venit.

Die 27 agitur contra fraudes grani.

Die 29 agitur de grano reperto in fraudem. Vagnoctius Fatius est commissarius Campi Follonis.

Die ultima D. Joctus de Joctis rediit Orator ab Urbe.

Die 4 Maij et sequentibus agitur de granis.

Die 12  distributores frumenti sunt D. Theodorus Adam, Aurelius Pacharonus, Jacobus Persanctis Sabini, ser Coluctius Bertinellus. Diebus sequentibus agitur de estrationibus, et quod frumenta non sufficiunt pro civitate et Statu, facta descriptione buccarum et grani.

Grassarii anni 1560 leguntur Aurelius Paccharonus, Silvester Petripauli, Jacobus Persanctis Sabini. Deputati pro abundantia Vincentius Billacqua, Tullius Martellus, D. Franciscus Assaltus, Fatius de Fatiis, Bartholomeus Massucius. D. Lacobus Fratadochius, Guidus Vincus, Antonius Stephanus Vechie, D. Julius Riccius, D. Pomponius Morphus, Perjoannes Mechi (alias Fallonus).

Die 7 Julii et 24 agitur de frumentis recollectis.

Die 3 et 28 Augusti de abundantia. D. Tullius Lamponus legitur civis.

Die 4 Octobris agititur de extractionibus.

Die 20 Novembris de abundantia.

Die 3 Decembris de salario grasseriorum.

Die 12 Februarii 1561 agitur de extractione frumentorum concedenda.

Die 24 Aprilis 1561 Baronus Eltocomando est regulator. Imponitur pistoribus bon.1 pro qualibet salma frumenti ad solvendum salarium Grasserioum.

Carta 64 ad 114.

Rubrica

Libri 71 Consilia Cernite ab anno 1543 usque 1544

(122v) Die 18 Februarii. Primus Rujus Libri Quaternus 10 pag. contatquarum primae novem sine scriptis relictae sunt, et ex ipso pergamenae operientis flexu, seu ruga patet Librum fuisse primum paginis, et quaternis multis locupletiorem, neque hunc.

olim quaternum. Desunt Consilia et Cernitae ab anno 1540 post 20 Februarii ad hunc usque diem. Gubernator Firmanus erat D. Franciscus Lucarinus de Trevio, eiusque auditor Mag.us D. Ludovicus de Petronibus de Trevio. Character est ser Bartholomei Cordellae olim coadiutoris Cancellariae. Gubernator Provinciae jubet non molestari cives, nec consiliarios ad solutionem librae, nisi de his quae possident in effectu: qui vero tantum non possident quantum in eorum approbatione et aggregatione requirebatur, sancitur cassata a regimine et a Concilio. Reaptatur fons Fallerae. Depositarius est Lucas Antonii Philippi. Deturpantes dictam fontem multanctur. Propter mortem D. Francisci Clarelli olim cancellarii ser Bartholomeus Cordella, qui ut procancellarius inservit,  eligitur cum honoribus et oneri bus etc. Mortuo Joanne Tabore regolatore, petit locum Cicchus Tabor frater carnalis. Antonius Calisti Pacharoni est Prior.

Die 21 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabili, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Stephanus Azolinus, Cichus Baccinus. Regulatores Joannes Mag.stri Marii Castelli, Hieronymus Formichinus Pilae, D. Sebastianus Martialis S. M. Mortuo Ciccho Baccino educitur appicciolatus loco eius ser Pompejus Dominici de Gruptis ad Mare.

Die 22 agitur de transitu Hispanorum deputantur pro custodia civitatis, Priore Priorum Pelegrino Baccino absente, D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis: qui ad defensionem civitatis deputaverunt cives ex contratis, Permatheum Nicolai, Jo. Jacobum Mancinum, Sebastianum Savinum, Antonium Granam, Antonium Hieronymi, Antonium Morphum.

Die 27 ex litteris Bartholomei Argolici commorantis in castro Aquavivae et Silvagiae Branchadorae in castro Marani legitur in transitu Hispanorum prope mare (123) venire Card.lis de Aquaviva, qui invitaturo a Firmanis in civitatem. Octavianus Lucae consuluit sumenda esse arma pro defensione civitatis. Quapropter civibus electis adduntur alii cives et consiliarii, et Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacopo Angeli, D. Pompejus Azolinus cum Constantio ser Pieri, Bartolomeus Massuctius cum Apollonio Baptistae, Caesar Adami cum Antonio Permathei, D. Hieronimus Rosatus cum Cicho Descreptionis, Peregrinus Baccinus cum ser Jacopo Palmerio.

Die ultima ser Persanctes de Nigris est depositarius Communis, Jo. Marinus Bonvicinus et ser Troyanus Riccius sunt deputati pro recipiendo Card.li de Aquaviva. Carta 1 ad 5.

Die 5 Martii. Mittuntur Oratores in castrum Portus ad invitandum Card.lem, et jubentur facere eum capacem de suspicione civitatis, quia in Statu eiusdem  Card.lis  recipiuntur exules Firmani.

Die 7  recepti sunt in Portu Card.lis Aquaviva et Dux Adriae.

Die 8 Marchio D. Sebastiano Martiali regolatore, D. Astor eius filius patri surogatur.

Die 20 de bussulo extimatorum olei, quo leguntur Permatheus Nicolai Magistri Julii, Alexander Pacharonus, Vincentius Persanctis, Dominicus Lucae, Caesar Adami, Aurelius Pacharonus, extracti sunt Vincentius et Dominicus.

Hi die 27 putarunt miliare olei spacciati 50 flor. Carta 6 ad 9.

Die 12 Aprilis 1543 sancitur expensas factas et faciendas ob retardationem solutionis impositionum taxandas esse in damnum non solventium. Solvitur subsidium triremium, Sindico electo ser Trojano Riccio. Fit novum catastum.

Die 15 accipiuntur pecuniae a Federico Vinco mittendae Maceratam pro subsidio triremium iuxta ratam declaratam a Card.li de Carpo.

Die 17 D. Astor Martialis, et Federicus Vincus mittuntur Oratores Anconam ad Card.lem Viseum Legatum.

Die 22 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Thomas Pacharonus, Franciscus Savinus, Antonius Grana, D. Pergentilis Spetiolus, Jo. Franciscus Eliseus. Non amplius nominantur Confal.rii, neque Consules,  neque Bancherii.

Die 29 Oratores (123v) retulerunt litteras Legati petentis mutuum scut. 337 pro defensione Anconae et maritimae orae etc.

Die ultima cives electi pro impositione sunt Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Marianus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierus Baccinus, Aurelius Pacharonus, Antonius Morphus. Conciliarii Jacobus Angeli, Dominicus Martini Raynerii, Polonius Baptistae, Antonius Permathei, Cicchus Descreptionis, Hyppolitus Caesaris. Operarii Cathedralis D. Perus Mancinus canonicus, D. Marianus Pernensis, et Antonius Grana. Carta 1 t.o ad 14.

Calendis Maji 1543. Fundacarii et ipothecarii primi gradus in impositione sunt ser Trojanus Riccius, Laurentius Bergomensi, Albertus et Jo. Pierus, Antonius Hieronymi, Morphus de Morphis, Vincentius Leffectus, Jacobus Rachamadorus, Augustinus Bergomensis, Baptista Caldararius, secundi gradus Jo. Andreas Bergomensis,

Piccionus Cat.s, Antonius Piccinus, Gaspar Rota, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Thomas de

Amandula , Antonius Panifex tertii gradus Cicchus Aromatarius, Tiberius  Cautius,

Sebastianus Piccionus, Nicola Ceteronus,  Fatius de Fatiis, Ludovicus Aromatarius, Ascanius Aromatarius, Pierantonius Panifex. Quarti gradus Cicchus Tabor, Hyppolitus Caesaris. Magister Nocentes, Magister  Julius Cintius, Thomas de Lanciano, Cichus Mathii, Berardinus de Balistis, Pieroctus Aromatarius, Joannictus Triculus.

Die 27 Jo. Baptista Savinus est Prior Priorum in loco Francisci Sabini. Ex litteris Gubernatoris Provinciae mittuntur Maceratam D. Astor Martialis, et ser Trojanus Riccius

Oratores pro divisione impositionis triremium Pontificiis inter Firmanos et Statum, idest ex 6000 impositis flor. 850 ex parte Firmi iuxta taxam anno preterito factam a Card.li  de Carpo. Satisfit haeredibus D. Francisci Clarelli. Capitibus Crucifixi conceditur appodium

murorum pro fabricanda habitatione Cappellani. Lege sancitur Priores pro tempore esse Sindicos  Ecclesiarum  Conventuum, ne bona ullo modo alienentur, nisi pro utiliori emptione bonorum Ecclesiarum.

Die ultima D. Petrus Simon Tibaldus, et ser Trojanus Riccius mittuntur Oratores ad SS.mum caussa gravaminis, quo Firmani astringuntur a Gubernatore Provinciae ad solutionem impositionis pro triremibus 1000 florenorum de 4500, et de residuo iuxta extimum. (124) Suffragati quoque sunt Sebastianus Sabinus, D. Pomponius Morphus, et D. Censorius Martialis.

Die 14 Junii D. Julio Riccii Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente,  jubetur Firmani infra sex dies proximos solvere 150 flor. sub nomine mutui; alias relaxabuntur represaliae. Sancitur  pecunias accipere ab hebreis cum usuris.

Die 17 Junii mittuntur Oratores Maceratam ad Archiepiscopum de Saulo commissarium Pontificis, pro distributione 30.000 ducati imposita Statui Ecclesiastico D. Pompejo Azolino electo, qui aegrotat, sufficitur Orator D. Hieronymus Rosatus cum Camillo Cimino, et cum Francisco Nicolai Sindico.

Die 21 Junii Priores sunt D. Petrus Simon Patras, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Antonius Hieronymi, Hieronymus Morronus. Regulatores Antonius Grana Flor., D. Dominicus Riccius S. Bar., Felix Guerrerius Cap.i.

Die 22 loco D. Piersimonis Patrassi mortui de appicciulatis extrahitur Cacciacontes Jo. Baptistae. Carta 15 ad 20.

Die 15 Julii 1543 Cives adunantiae D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Bartholomeus Massutius, D. Persimon Thibaldus, ser Trojanus Riccius, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Permatheus Rachamadorus, et Permatheus Nicolai, non obstante miseria civitatis extrema, ordinaverunt cum Conciliariis Baptista Adam, Antonio Permathei, Hyppolito Caesaris, Jacobo Azolino, ser Jacobo Palmerio, Joanne Perusini, Constantio ser Pieri, Jo. Andrea Paganelli, Theseo Nicolai, et Permartino Petri Pauli afferendum munus 50 salmarum hordei et flor. 100 SS.mo D.no, Card.li S. Florae, Duci Castri, et Card.li Sanctae Crucis venturis ad divam Mariam Lauretanam.

Die 18 D. Astor Martialis mittitur Sindicus Maceratam ad promittendam ratam distributionis de 30000 duc.  Declarandae ab ipsa Sanctitate sua Anconae, quo de proximo veniet.

Die 5 Augusti mittendi sunt Oratores ad Gubernatorem Provinciae Rocham contratam pro distributione impositionis duc. 60000, in consulto 600 millium cum instructione (124v) aliarum impositionum, videlicet salis, focularis, medii pro cent. sussidii triremium, introitus Communis, negociationis, et libratici. Magister Grifo Macilentus phisycus confirmatur ad alium annum, et dicitur olim medicus phisycus et chirurgus civitatis et Comitatus. Fit bussulus duorum civium, et totidem popularium edex Conciliariorum, qui praesident curae macelli et carnium. Exactores sunt Bartholomeus Massutius et Camillus Ciminus.

Die 20 Augusti Oratores solverumt 1000 scut. aurei de subsidio triennali 60 millium, et portio tangens civitati et scut. 1200 quolibet anno.

Die 21 Augusti imponutur taxa pro quolibet trimestri Bol.10 cuilibet foculari in civitate, portu et districtu, eiusdem in adunantia civium et consiliariorum, qui sunt D. Gentilis Billacqua, Permatheus Nicolai, Pompejus Azolinus, Alexander Pacharonus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Caesar Adam, Franciscus Grassus, D. Hieronymus Rosatus, Federicus Vincus, Jo. Marinus Bonvicinus, Gilibertus Guerrerius, Jacobus Angeli, Nicola Ceteronus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Joannes Perusini, Antonius Permathei, Baptista Adami, ser Grisanctes Joannis, Ascanius Aromatarius, Persanctes Baptistae.

Die 23 Augusti D. Nicolaus Speziolus de S. Angelo commendatur pro S. Epidii praetura. Priores sunt Polidorus Cautius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus C asellus, ser Lucas Cordella.

Die 24 Jo. Jacobus Mancinus, et Alexander Pacharonus extimatores frugum salmam grani ad gabellam comune duxerunt flor. 2 bol.30, hordei flor. .. bol. 8, speltae flor.1 bol. 116 coram Evangelista Gasparis, et Jo. Baptista Savino. Carta 20 t.o ad 26.

Die 16 Septembris 1543. Antonius Scagnoni de Amandula habitator Firmi habet possessiones iuxta viam  publicam Firmi. Conceditur communitati Cosignani civis Firmanus a Locumtenente  eligendus pro differentia praedictae terrae  terminanda cum communitate Ophidae.

Die 23. Antonius Grana fit exactor librae, ser Bartholomeus Cordella cancellarius erat Maceratae pro negociis publicis, et suffectus ei fuerat ser Bartholomeus Giliutius.

Die ultima (125) Vincentius Stabilis erat exactor impositionis 1200 duc. Gubernator Provinciae est in terra S. Victoriae, et sancitur eum invitare Firmum. Jo. Marinus Bonvicinus, et Camillus Ciminus sunt revisores computi ser Bartholomei Giliutii olim exactoris.

Die 10 Octobris, scribente Gubernatore Provinciae futurum transitum Ill.mae D.nae Marchionis Guasti sancitur eam muneribus visitare in Portu Firmi. Franciscus Sebastiani habet praedium iuxta possessiones Antonii Scagnoni, et probat viam publicam esse meliorem intra possessiones praedictas.

Die 15 Octobris jam receptus fuerat gubernator Marchiae et D.na Marchionissa Guasti in Portu Firmano.Ser Bartholomeo Cordellae datur turrio cum introitu in contrata Camp.i iuxta res eius, et Sanctae Luciae.

Die 21 Octobris Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Permatheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Regulatores Petrus Paulus Pervenantii Cast. Vincentius Stabilis Pilae, Vincentius Persanctis S. M.

Carta 27 ad 33.

Die 6 Novembris. Romam mittuntur Oratores D. Petrus Simon Thibaldus, et D. Jo. Franciscus Rosatus. Excipitur honorifice in Portu Firmano Ill.mus Dux Adriae iuxta convenientiam servitutis Communis Firmi erga Ill.mam Domum praedicti Ducis, monente eius transitum Hieronymo Branchadoro. Dux Adriae etiam die 7 dicitur transiturus, et publicis  suraptibus excipiendus. Ser Theodoro Coluctio conceditur fabricare domum in quodam introitu.

Die 11 dicitur Jo. Marinus Casellus Prior Priorum, qui non erat Prior tunc temporis. Solvitur impositis equitum levis armaturae Ducis Castri. Dux Adriae recipitur in domibus Ill.mi D. Valerii Ursini, vel in Episcopatu.

Die 9 Octobris sancitur recurrere ad Ducem Castri pro relevatione a gravamine stativa rum equitum levis armaturae. Deputati ad videnda debita Communis sunt Antonius Grana, Pierus Baccinus, Falgonus Joctus, Jo. Franciscus Eliseus, Marianus Sgraffine, Constantius ser Pieri, Baptista Adam,  Hyppolitus Caesaris.

Die 21 Octobris Carolus de Gaddis petit remissionem de usuris 1022 duc. exactis in praejudicium Communis a mercatore q. D. Paulo Saulo Florentino.

(125v) Die 24 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabilis, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Antonius Adam, Stephanus Azolinus, Pompejus Dominici. Carta 34 ad 38.

Die 2 Januarii 1544. Jo. Francisco Pacharono Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente, sancitur eligere civem et popularem cum Mag.co D. Gubernatore Firmano ad componendum cum militibus levis armaturae, et compositio loco doni habeatur. Scribitur D. Basso procuratori Firmano, ut compareat nomine Communis Firmi in Concilio Provinciali Maceratae.

Die 10 Cicho Bertachino conceditur immutare stratam  iuxta possessionem suam in contrata S. Leonardi. Transactantur impositiones non integre exactas ab Aurelio Pacharono, a Persancte de Nigris, a ser Jacobo Palmerio plus offerenti. Approvantur in Concilio in locum patris Peroctius Jo. Baptistae, et Nicola Ceteronus.

Die 16 aegrotante Mag.tro Francisco Confecto, suffragiis excepti sunt Magister Salvator de Monte Robiano, M.r Bernardinus de Murro Vallium, et Magister Neapoleo Philaretus de S. Victoria qui obtinuit ludum litterarium.

Die 20 scribente Gubernatore Provinciae Hieronymus Branchadorus occisus est Adriae a Cola de Murro Vallium, et mittuntur 25 equites levis armaturae pro quiete civitatis, recipiendi in monasteriis. Sed recurrentibus Prioribus et custodibus monasteriorum, ne cives patiantur hanc rem religioni contrariam, et sibi non convenientem, sancitur pacisci cum hospitibus. Deputati ad curam stativarum sunt Jo. Marinus Casellus, Falconus Joctus, ser Trojanus Riccius, Franciscus Franchinus.

Die 10 Februarii D. Tiberio Corrado Plebano Petrituli, et ser Iacobo de Collina Oratoribus Status Ecclesiastici, olim Comitatus Firmi fit testimonium veritatis de Potestatibus et Officialibus olim castrorum solutis ab universitatibus praedictis.

Die 20 Februarii Priores sunt Octavianus Azolinus, Perdominicus Baptistae, ser Theodorus Coluccius, Nicolaus Adam, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensis S. B. , Dominicus Lucae Cap.i.

Die …. Februarii (erratum est, et dici debuit Martii, nam legitur Prior Priorum ser Theodorus Coluccius). Guidus Vincus frater carnalis Ludovici Vinci mortui approbatur loco ipsius Regulariae.

Die 29 (126) Martii extimatores olei 68 flor. pro milliari spacciato de vectura sunt Jo. Marinus ser Cipriani, et Alexander Pacharonus.

Die 30 Martii, discendente Magistero Augustino medico physico, eligitur M.ter Nicolaus Flaccus civis Firmanus. Carta 39 ad 46.

Die 20 Aprilis 1544 Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici, quo mortuo extrahitur ex appicciulatis D.  Nicolaus Ramandinus.

Die 27 Oratoribus Ripae Transonum petentibus Mag.cum Nicolaum Flachum a sua communitate confirmatum ad alium annum, non obstante  electione de eo facta a Firmanis, conceditur ut remaneat Ripae ad inserviendum.

Calendis Maji Constantius Pacharonus legitur Prior Priorum loco D. Nicolai. D. Sebastianus a Porticu Lucensis venit Gubernator Firmanus cum Breve Pontificis, et litteris Card.lis de Farnesio. Re.dus D. Vicarius Episcopatus deputatus Sindicator D. Francisci Lucarini de Trevio, Gubernatoris abdicati. Ser Theodorus Coluctius procurator Communis Firmi servatur indemnis contra praedicti Gubernatoris praecepto de comparendo in Urbe.

Die 4 Maji datur facultas nubendi in Terra S. Martini pro Sofonisba filia q. D. Silvestri Rachadini de Villitro habitatoris Firmi et D. Dianome ejus viduae.

Die 11 Maji Joannes Antonii Prior Priorum dicitur vir spectabilis. Magister Camillus Partinus de Firmo eligitur medicus, concurrentibus Mag.ris Guidone Mambrimo de Cerreto ponti, Consalvo Hispano, Galeno de Assisio, Nicolao Benedicto de Monte Robiano, Antonio Francisco de Nursia, Thoma Saminato de Lucha, Isidoro de Monte S. Maria in Georgio, Joanne de Gualdo, Camillo Talia de Monte Giberto.

Die 18 transactatur impositio 316 flor. pro debito solvendo Hebreis de Ancarano Pernicola Jo. Georgii conciliarius  laudatur de  benemeritis erga Rempublicam, et eximitur ab impositionibus. Hebrei coguntur ad solvendam  impositionem Pontificis.

Die 30 Maji agitur de quarto subsidii triennalis solvendo, et de aliis debitis, ac de praemio dando ser Lucae Cordellae notario Reg.rum, qui gratis inservit. Carta 47 ad 52.

(126v) Die 12 Junii 1544 dicitur Prior Priorum abesse in Castro Lauri suae solitae habitationis. D. Caesar Raynaldis monet  relaxari ab Urbe contra Firmanos brachium saeculare et interdictum pro duc. 475 debitis communitati Montis Causarii anno 1516. Item Gubernator Provinciae iubet solvi primum quartum  subsidii de secundo anno, sublata dilatione de trimestri in trimestre, et committitur ser Piersancti de Nigris exactio cum observatione capitulorum suorum. Item Magister Franciscus de Papia minatur executionem pro suo credito. Hebreis diffusis per habitationes stratae magnae prohibetur habitare contra formam statutorum.

Die 20 Priores sunt Michael Rossius, Hieronymus Tintus, Baronus Eltuocomando, Gaspar ser Stephani, D. Marianus Pernensis, Cichus Tabor. Regulatores Nicolaus Sabionus Cast., Felix Pacharonus Pilae, Jo. Baptista Savinus S. M.

Die 24 Mag.cus D. Petrus Leo Marioneus de Eugubio exhibuit litteras Gubernatoris Provinciae cum litteris Card.lis de  Farnesio de sua electione in Gubernatorem Firmanum, et Firmani Breve 12 Julii 1535 …… tenore gubernii coram D. Antonio Sinigardo, et Francisco Assalto.

Die 24 D. Nicolaus Ramandinus Prior Priorum legitur absens a Castro Marani suae solitae continuae habitationis. Mortuo Hieronymo dicto Priore designato Vincentius eius germanus sufficitur. Mortuo quoque Nicolao Sabiono, Vincentius eius filius subrogatur etiam in  Regularia, et Biddinus frater carnalis Felicis Pacharoni defuncti approbatur, et Jo. Baptista Sabinus loco Francisci sui patris ad Regularia. Reparatur fraudibus Catasti, quod fit a Geometris forensibus, et domini possessionum  quae non reperiuntur descriptae in Catastis, coguntur solvere impositiones quascumque ab eis non solutas.

Calendis Julii Micael Rossius dicitur abesse in Terra Montis Fortini, et est Prior Priorum. Scribente Gubernatore Asculi, Hispani discendentes a Terra Laboris in Aprutium adventarum. Magister Grifonus Macilentus confirmatur  physicus et chirurgus civitatis et olim Comitatus Firmi. Cives et conciliarii electi pro defensione civitatis, ser Permatheus Ottinellus et Jacobus Francisci cum Jacobo Angeli et Nicola Ceteroni: Jo. Jacobus Mancinus, et Quiriacus Baldutius cum Constantio ser Pieri, et Dominicus Martini Raynerii: D. Astor Martialis et ser Sebastianus Savinus cum Antonio Stephani  Peroctio Jo. Baptistae. (127) Antonius Grana et Caesar Adam cum Antonio Vigorito et Baptista Adam: D. Hieronymus Rosatus et Jo. Marinus Casellus cum ser Grisancte Antonii et Cicco Discreptionis: Peregrinus Baccinus et Dominicus Lucae cum Ascanio Aromatario et Hyppolito Caesaris.

Die 2 Julii cives peritiores a praedictis electi ad custodiam et defensionem civitatis, in transitu Hispanorum cum arbitrio et auctoritate totius Communitatis Firmanae, sunt Vincentius Gualteronus cum Constantio Pacharono et Vincentio Billacqua. ; Antonius Polidorus cum Jotto de Jottis et Blasino Formichino; Vincentius Ufriductius cum Bartholomeo Sabino et Octaviano Matheutio; Joanne Vincus cum Jo. Philippo Mancino et Rapagnano Adam, Antonius Matheutius cum ser Julio Morica et Federico Vinco; Chrisostomus Baptistae cum  Venero Permethei et Hyppolito Caesaris.

Die 17 Julii redeunte a Gubernatore Provinciae Jo. Francisco Pacharono Oratore mittitur Romam nuncius ad cives, ut impediant quominus civitas gravetur de solutione debitorum, quia Camera Apostolica habet omnes introitus Communis Firmi.

Die 6 Augusti D. Franciscus Ciardinus advocatus, et D. Franciscus Carbonus procurator adhuc est Communis Firmi.

Die 18 Magistero Grifono conceditur non exercere chirurgiam, sed  assistere et consulere in casibus. Tractantur paces inter inimicatos.

Die 20 Priores sunt Theseus Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus.

Die 22 sancitur mittere duos Oratores ad Card.les de Aquaviva, et de Carpo, ut  dignentur se interponere ad pacificandos inimicatos in civitate.

Die 24 Jo. Marinus ser Cipriani et Caesar Adam extimatores frugum  putarunt salmam grani flor. 4, hordei flor. 2 bol. 32, speltae flor. 1 bol. 24 coram ser Venantio cancellario Gubernatoris.

Die 5 Octobris inchoatum Concilium non est scriptis mandatum. Carta 53 ad 62.

Rubrica

Libri 72 Cons.a Cer.te 1547

Die Dominico 24 Aprilis 1547 desunt reliqua spectantia ad annum 1544, mens. Sept. Oct. Nov. Et Decemb. Et ad totum annum 1545 et 1546 et ad menses Januar. Febr. Mart. et Apr. 1547. Mag. D.nus (127v) Aloysius Fortinus de Cerreto erat Gubernator Firmanus: Jacobus de Vechis pro Priore Priorum absente. Celebratur Capitulum Generale Heremitarum S. Augustini in civitate Rachaneti. Camillus Ciminus est  destinatus ad Urbem Orator. Habetur Reformatio de ornamentis mulierum, et pro pis funebribus. Magister Camillus Partinus, et Magister Nicolaus Benedictus medici confirmantur ad alium annum. Hieronymus et Apollonius Alexandri de Vechis simul cohabitant et D. Gentilis Billacqua cum Camillo erat Orator Romae. Scripturae publicae prohibentur dari sine licentia Concilii Generalis. Offerente Luciano Carpino, Magistero Francisco Confecto praeceptori conceditur tenere duos Hippodidascalos, qui mercedem recipiant a nonnullis civibus facultuosis. Cives electi pro elemosynis  Capituli Heremitarum Fanciscus Calabria, Jo. Baptista Savinus, Falconus Jottus, Ciottus Adam, Pieretus Ludovici. Pro hippodidascalis Falconus et Jo. Baptista praedicti, Jo. Marinus Bonvicinus, Chrysostomus Baptistae.

Die 29 cives  adunati pro Reformatione ornamentorum muliebrum, et pomparum funebrium sunt Camillus Ciminus et Jacobus de Vechis Priores, Lucianus Carpinus, Regulator, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Federicus Vincus, Antonius Permathei, Baptista Adam, Constantius ser Pieri, Cichus Franchina, M.r Jo. Leonardus Ciammaglia, Thomas Magistri Joannes, ser Jacobus Palmerius, Ciottus Adam, Bartolomeus  Massucius, Octavianus Zolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savini, D. Pompejus Azolinus.  Camillus Ciminus Orator jam in Urbe retulit se omnia fecisse et expedisse ad votum Communis, et commendavit D. Gentilem Billacquam. Electi pro reformatione sunt D. Astor Martialis, Octavianus Azolinus, Bartholomeus Massutius, Antonius Permathei, Jacobus Palmerius, Thomas Magistri Joannis. Carta 1 quae 10 Angelus  calamo delineatus est more antiquo ad 11.

Calendis Maji 1547. Habetur Breve Pontificis in favorem Firmanorum circa debita ante separationem Status non repetenda, circa solutionem debitam a Clericis in bonis patrimonialibus, et de non gravandis (128) Firmanis ad expensas Oratorum Provinciae; item bonae mentis erga Firmanos esse Revered.us Conversinus, et R.mus de Rodulphis. Legitur Caesar Tindalus in promissione olei pro denariis Oratorum; Theseus Nicolai (Morroni), Octavianus Lucae, Octavianus Azolinus, Blaxius Formichinus, et alii jam alibi nominati.

Die 11 D. Gentilis Billacqua retulit  mentem SS.mi D.mini esse de reddendo Statu Firmanis integrum pro 20000 duc. Caesar Tindalus est unus de Prioribus. Legitur die 6 Januarii a Consilio Generali facta remissio in cives adunantiae pro recuperatione Status, qui nominantur D. Hieronymus Rosatus, Caesar Tindalus,  Luctanus Carpinus, D. Gentilis Billacqua, Peregrinus Baccinus, Ciottus Adam, Antonius Vigoritus, Baptista Adam, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Tiberius Cautius, Antonius Stephani, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, Theseus Nicolai, Piersanctes Baptistae, Cichus Franchina cum praecedentibus, inter quos D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Antonius Grana, Sebastianus Sabinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savinus, Chrysostomus Baptistae, Falconus Jottus, Jo. Paulus Polidorus, Perdominicus Polisena, Jo. Antonii (Scattoni), Perdominicus Baptistae, Franciscus Sebastiani (Calabria), Vincentius Stabilis, Guidus Vincus, Jacobus de Vechis, Melchior ser Jo. Thidei, Dominicus Cruciani, Hyppolitus Caesaris, Bartholomeus Massutius.

Die 17 D. Octavius Adam pomisit cum aliis, et cum D. Petrosimone  Thibaldo pro denariis Oratorum.

Die 24 munus ad Capitulum Heremitarum  S. Augustini celebratum Rachaneti fuit de farinae salm. 3, vini 5, pomorum aureorum 2, agnis 8. Carta 11 ad 17.

Die 7 Junii 1547. Mag.cus D. Dionysius castellarius et Gubernator Firmanus. Per litteras D. Gentilis Billacqua Oratoris in Urbe nuntiatur in domo  D. Caesaris, et aliquando in domo D. Joannis Canneti haberi adunantias Satraporum Comitatus, ne res Firmanae sortiantur effectum (hoc est ne Pontifex reddat Statum Comitatus Firmanis).

Die 20 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Marcus Ciarpellae, Evangelista Gasparis,  Jo. Franciscus Rosatus, Venerius ser Mathei. Regulatores Hieronymus Branchadorus Flor. Jo. Franciscus Rosatus S. B., Georgius Anteus Sebastiani Camp.i.

D. Pompejus est Orator ad (128v) Legatum.

Die 22 scribitur D. Gentili ut quam citius expediat causam  restitutionis Status pro quacumque summa, dummodo solvenda sit ex introitu gabellarum Communis Firmi.

Die 8 Julii mittitur Ciottus Adam Orator, qui cum D. Gentili rogat si haberi possit integra Status restitutio; et in casu quod reservari velit castra Moleani et Petrituli, procuret promissionem et fidem a Card.li Farnesio de restituendis dictis locis infra aliquod tempus.

Die 11 Julii ex  litteris D. Gentilis Billacquae, R.mi Episcopii Exini, D. Rodulphi Docti, et Card.lis de Gaddis relatur Luciani Carpini  redeunti ab Urbe, restitutio Status facienda est cum reservatione Moleani et Petrituli in manibus Card.lis de Farnesio, qui promittit restutuere infra 4 vel 6 menses, pro 25 mil. Duc. aurei in auro. Item scribit Ill.mus D. Fulvius Ursinus.

Die 12 sancitum est in manibus Card.lis Farnesii non solum remittere illa duo castra, sed etiam civitatem a alia castra, homines,  et uxores, et omnia quae Firmani possident. Sancitur reddere gratias adiutoribus Firmanis  et petere confirmationem  D. Dionysii Castellarii Gubernatoris post  f(uturum) tempus saltem  per annum. Adfuerunt huic ConcilioJo. Franciscus Rosatus Regulator et Prior, Alexander Pacharonus, Venerus Permathei, Evangelista Gasperis. Priores, Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Pomponius Morphus, Contes Acetus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Franciscus Pacharonus, ser Trojanus Riccius, Dominicus Lucae, ser Theodorus Morphus, Theseus Nicolai, Octavianus Lucae Pacharonus, Gentilis de Nobilibus, Ciottus Bartholomeus Massutius, Lelius Mancinus, Jacobus Rachamadorus, ser Julius Morica, Lucas Giliutius, Antonius Montanus, Martinus Sgruffia, ser Prosper Baptistae Simonis, Vincentius Vici, Jacobus Francisci, Thomas Mag.ri Joannis, Jo. Baptista Persanctis, Antonius Calisti, Cichus Tabor, D. Octavius Adam, Blasinus Formichinus, Cichus Franchina, Permartinus Petri Pauli, Aurelius Pacharonus, Magister Joannes Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, ser Berardinus Ludovici, Lucas Antonius Philippi, Dominicus Martini, Caesar Tindalus,  Permarinus Rachamadorus, Pierus Baccinus,  Jo. Baptista Savinus, Peregrinus Baccinus, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Vincentius Adam, Antonius Stephani, Baptista Adam, Antonius Vigoritus, Franciscus Nicolai, Berardinus Perusini, Antonius Grana, Hieronymus Ufriductius, Joannes Spinuctius seu Spinellus, ser Grisanctes, Lucianus Carpinus, Tiberius Cautius, Franciscus Gr., Vincentius Ursini,  Thomas Migni, Vincentius Gualteronus.

Die 14 Julii expeditur Romam Sebastianus Sabinus ad agendum cum D. Gentile,  referendo gratias et munera, ac petendo gabellas Moleani et Petrituli solvendas Communi Firmi etc.

Die 29 venturus est  Firmum (129) Mag.cus  D. Julianus Ardinghelli thesaurarius Marchiae, a quo petuntur favores solvendi subsidii in ipsa civitate, et habendi salis boni ac reciptentis. Carta 17 t.o ad 22.

Die 10 Augusti 1547. Operarii Cathedralis sunt D. Constantius Sydereus canonicus, Alexander Pacharonus et Pierus Arietinus. Cives extimatores frugum Permatheus Rachamator, Bartholomeus Massutius.

Die 13 ex litteris Oratorum habetur reservatio castri Montis S. Petri de Alliis, et scribitur eidem, stantibus bonis verbis R.mi Episcopi Exini, Firmanos remisisse sub protectione Card.lis de Farnesio Ill.mam communitatem Firmi super negocio Status gubernandam.

Die 19 Augusti Magister Jo. Ciammaglia dicitur Jo. Leonardus: in adunantia legitur quoque Piersanctes Baptistae. Pontifex sibi reservat Castrum S. Petri de Alliis, quia quaedam summa emptionis fuerat restituita Jo. Francisco Rosato. Conclusum est  peti Breve reintegrationis Status, suspenso Castro praedicto, donec revisa erunt computa.

Die 20 de bussula noviter confecta extrahuntur Priores Jacobus de Vechis, Vagnotius Fatius, Camillus Ciminus, Colangelus Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius.

Die 24 Permatheus Racamadorus et Bartholomeus Massuccius extimatores frugum putarunt salmam grani flor. 3 bol. 10 ad gabellam venditoris, hordei flor. 2, et speltae flor.1 bol.8 ad gabellam emptoris.

Die 27 legitur Pontifex venturum Perusium, et mittuntur D. Pomponius Morphus, et ser Trojanus ad Legatum, ut dignetur commendare Pontifici civitatem.

Die 30 D. Dionysius Castellarius Gubernator Firmanus, cum duobus civibus mittitur Orator ad Pontificem iturus cum Legato et Vicelegato ac D. Paulo de Tarano consulentibus e civitate Maceratae Perusium.

Die 30 sancitur mittere et alios duos cives ad Pontificem pro expeditione rerum, et ad Card.les Farnesium, Crispinum, S. Angelum, et alios. Carta 23 ad 30.

Die 2 Septembris 1547. Ex litteris D. Gentilis Billaqua, et relatione Sebastiani Savini Oratorum apud Card.lem Farnesium et Episcopum Exinum, negociata dicitur reintegratio Status, et laudatur missio Oratorum cum Gubernatore quando Legatus intrabit Perusium, ut cum eo adsint.

Die 3 scribente D. Gubernatore Firmano Legatum, apud quem adstat, hodie discedere Macerata, et cras mansurus Fulginei, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Marialis, D. Pomponius Morphus, Jo. Franciscus Rosatus, et Octavianus Azolinus Oratores expediuntur, ut obvientur Legato antequam veniat Perusium. Peregrinus (129v) Ciottus, et ser Jacobus Palmerius deputati sunt ad habendas pecunias pro Oratoribus.

Die Veneris 23 Septembris inter Oratores redeuntes est etiam Sebastianus Savinus, qui retulerunt restitutionem totius Status, excepto Monte S. Petri de Alliis cum  reservatione ad certum parvum tempus Moleani et Petrituli in manibus Card.lis Farnesii. D. Hercules (de Rubeis) de Monte Fortino restiterat, ne redderetur Firmanis dicta terra, sed visis juribus Firmanorum Pontifex voluit fare restitam  Breve restitutionis est apud R.mum Blosium, pro quo recuperando Gentilis Billacqua rediit Romam, et accipiet illud a Card.li Farnesio solvendi sunt 20 mille duc. auri in auro, et 500 scut. Pro expensis et recognitionibus infra duos menses. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, et D. Bartholomeus Lucae creantur procuratores pro habendis pecuniis.

Die 25 legitur D. Marinus Sciarra, qui videtur pecuniae mutuator fuisse.

Die 4 Octobris dicitur vacare locus Colangeli Ilionei Prioris Florentiae: Jo. Franciscus Rosatus, et Sebastianus Savinus Oratores ad Legatum gratias egerunt de favore praestito Firmanis pro reintegratione Status, et acceperunt duc. auri 2530 ad rationem carolenorum 14 etc., de reliquo curam dederunt D. Bartholomeo Matheutio missa electione Montis Pietatis Rachaneti ad libitum Firmanorum, suffragia accipiuntur ser Paulus Bertinellus de Monte Actonum, ser Berardinus Ludovici qui obtinuit, et ser Jo. Politus de Altidona. Oratores Montis Raynaldi offerunt certum territorium olim possessum a Nicolao de Monte Elparo, quod spectat ad Commune Firmi. Vincentius Colangeli Ilionei sufficitur loco patris defuncti.

Die 5 Octobris electores 40 civium curatores pecuniarum sunt cum Gubernatore Jo. Franciscus Rosatus, Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Ciottus Adam. Cives curatores pecuniarum sunt electi Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, D. Franciscus Ottinellus, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, Thomas Pacharonus, Vincentius Leffectus, pro Francisco eius patre, Lucianus Carpinus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Sebastianus Savinus Ciarpella, Gentilis de Nobilibus, Octavianus Matheutius, Jo. Baptista Savinus, Permathei  Rachamadorus, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Guidus Vincus, Ciottus Adam, Jo. Baptista Sciarra, Bartholomeus Argolicus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Magister Dominicus Astemius, D. Dominicus Riccius, Jo. Franciscus Rosatus, (130) Antonius Matheutius, Federicus Vincus, D. Pomponius Morphus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Federicus Morronus, D. Octavianus Adam. Conscripti sunt a dictis civibus ad solvendam cum eis certam quantitatem plurimi cives et consiliarii qui sunt Pieroctius Aromatarius, Petrus Paulus Pervenantii, Ludovicus  Nardi, Vincentius  Partinus, ser Melchior ser Jo. Thidei, Franciscus Valgarinus, Franciscus Sebastiani, Jacobus Azolinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Baptista Persanctis, Hieronymus Ufriductius, Jo. Paulus Polidorus, Vincentius Tintus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Hieronymus Rosaltus, Aurelius Pacharonus, Stephanus Azolinus, Bernardinus Perusini, Venerus Permathei, Theseus Montanus, Jacobus Guerrerius, Tiberius Cautius, Joannes Scattoni, Jo. Thomas Pacharonus, ser Piersimon ser Pieri, Jo. Antonius Spaccasasso, Blasinus Formichinus, ser Trojanus Riccius, ser Theodorus Persanctis, Falconus Jottus, Baptista Pacharonus, Thomas Migni, ser Petrus Paulus Tosus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persantctis, ser Pompejus de Gruptis ad Mare, Cichus Tabor, Evangelista Gasparis, Stephanus Alexandri, ser Berardinus Ludovici, Dominicus ser Nardi, Paris de Portu, Antonius Hectoris, D. Petrus Simon Thibaldus, Jacobus Cordella, Thomas Magistri Joannis, Antonius Vechius, Persimon Marini, Franciscus Francolinus, Nicola Ceteronus, Vincentius Rictii Adae, Vincentius Ursinus, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, Contes Acetus, ser Laurentius de Gualdo, Baptista Adam, ser Jacobus Pierius, Lelius Mancinus, Hercules Piconus, ser Caesar ser Ioannis, Cacciacontes ser Baptistae, Berardinus Gagius, ser Jo. Pierus Castanus, Pompejus Branchadorus, Ramandinus de Marano, Chrisostomus Baptistae, Jacobus Branchadorus, Antonius Montanus, Antonius Ilioneus, Vincentius Ilioneus, Caesar Tindalus, ser Lucas Cordella, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Camillus Ciminus, D. Antonius Sinigardus, Morphus de Morphis, Nicolaus Pernensis, Bonifatius Riccius, Simon Manitti, Jo. Paulus Montanus, Vincentius Gualteronus, Baptista de Moliano, Hieronymus Sebastiani, Vincentius Sabionus, Jo. Franciscus Eliseus, Theseus Nicolai, Antonius Permathei, Magister Franciscus Confectus,  Caesar Adam, Franciscus Grassus Vagnotius Fatius, Branchadorus Cesaris, Jacobus Bertachinus, Ludovicus Francisci, (130v) Jo. Jacobus Beneincasa, Julius Pasqualicti,  Dionysius ser Antonii, Mecoctius Georgii Albanensis, ser Jacobus Palmerius, Joannes Spinellus Ferricioli, Vincentius  Foleciani, Hieronymus Castroni,  Joannictus ………………,Peroctius Jo. Baptistae, Philippus Franciscus nepos Antonii Panicocoli, Albertus Rota, Laurentius Bergomensis, Sebastianus Picionus, Augustinus Bergomensis, Thomas de Lanciano, Magister Bultrinus Faber, Jo. Ludovicus Emilii, Camillus Carminellus, Thomas Manittus, Cichus Laurentii, Barardinus Mozzabicco, Albanensis, Christophorus Albanensis sutor, Hieronymus Cornelii, Gaspar de Binasco, Piccionus Bergomensis, Jacobus pistor iuxta Bonvicinum, Dominicus pistor ad S. Dominicum, Antonius Rota, Magister Petrinus faber, Laurentius faber, Franciscus Quatrarius, Magister Andreas Librarius, Vincentius Azolinus, Jo. Philippus Mancinus, D. Franciscus Assaltus, Hannibal Pacharonus, Magister Baptista Calderarius, Perjacobus Nicolai, Jo. Franciscus Pacharonus, D. Nicolaus Flachus Rapanus de Adam, Phebus Baccinus, Lucas Giliutius, Franciscus Laurus, ser Antonius Latinus, ser Julius Morica, Antonius Calisti Pacharoni, D. Vincentius Guerrerius, Perleonardus Pacharonus, Vincentius Ufridutius, Johannes Grana, Perdominicus Baptistae, ser Hieronymus Martius, Hieronymus Jacobi Pacharoni, Lau(rentius) Caesaris de Nobilibus, Baptista Patriarcha, Alexander Patriarcha, Camillus Emilianus, D. Antonius Giliuctius, Jo. Franciscus Rosatus, Antonius Pasqualictus, Jo. Franciscus Rosatus; iterum cum alia summa diversa, Persanctes Baptistae, ser Marinus Cortesia, ser Hieronymus Victorius, Leonardus Altidonus, Andresius Albanensis.

Die 6 Octobris Jacobus Francisci creatur depositarius pecuniae praedictae.

Die 8 Card.li Farnesio sancitur munus duc. 3000, Episcopo Exino 500, R. Maffeo.

pro scarfinis recuperandis 500. Sebastianus Savinus mittitur Orator cum dictis pecuniis. Fit mandatum D. Bartholomeo Matheutio de Firmo pro 3000 duc. aureishabendis.

Die Dominico 16 Octobris Auditores Rotae miserunt litteras inhibitoriales, curante D. Hercules de Rubeis de Monte Fortino, ne dicta terra redeat ad jurisditionem Firmanam; de quibus scribitur ad Oratores et ad Legatum. Jo. Franciscus Rosatus est Regulator.

Die Jovis 20 Octobris providetur pro recipiendo Card.li S. Angeli Legato Firmum venturo ad dandam possessionem Status Communi Firmano. Servantur indemnes Episcopus Exinus, et D. Gentilis Billacqua, qui promiserunt pro Firmanis (131) solutionem 20 mil. scut. aurei Camerae, et 2000 D. Bindo Altovito et sociis. Favetur Ven. Patribus S. Francisci, ut in eorum conventu Firmano fiat Concilium Generale, et Capitulum pro creando Provinciali et Officilibus. Statuuntur portoni mazerii, et pueri cum palmis ad comitandum cum toto populo Legatum, et revocantur cives etc.

Die 21 Octobris ordinantur processiones et alia ad recipiendum Legatum Jo. Franciscus Azolinus, Peregrinus Baccinus, et D. Bartholomeus germanus Octaviani Matheutii renuntiant omnibus suis exempionibus ad relevandum Commune a debitis. Assistentes Legato cum Mag.cis D.nis sunt D Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Mancinus, Bartholomeus Massucius, Sebastianus Savinus, Octavianus Azolinus, Octavianus Matheutius, Alexander Pacharonus. Receptores Legati sunt Peregrinus Baccinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Marinus Bonvicinus, Ciottus Adam. Ceremoniarii ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Vincentius Ufriductii, Jo. Baptista Savinus, Lucianus Carpinus, Chrysostomus Baptistae.

Die Dominico 23 Octobris a D.Pompejo Azolino dicitur hodie principium esse Status Firmani, et gubernii  illius; et sancitur futuros Priores eligere arbitrio gubernatoris, Priorum, et Regulatorum pro hac vice dicitur discessurus a civitate Card.lis de Gaddis, cui gratiae aguntur de bonis operibus apud Suam Sancitatem pro restitutione Statum Firmani, et rogatur de continuandis favoribus, et intercessionibus etc.

Die 25 Priores electi sunt Octavianus Azolinus, D. Pomponius Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, D. Pomponius Morphus, Reg.res Jo. Baptista Morronus Cast., Thomas Pacharonus Pilae, Piermarinus Branchadorus S. M.

Die Mercurii  26 Octobris deputati sunt ad inveniendos homines, qui accipiant gabellas Firmanas Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massucius, Ciottus Adam, ser Trojanus Riccius. D. Gentilis Billacqua, scribit pecunias  Romae haberi posse ad 162 pro 100. Carta 31 ad 59.

Die 1 Novembris 1547 agitur de introitibus Communis subastandis pro habenda pecunia.

Die Mercurii 2  iterum agitur de subastandis gabellis usque ad sabathum proximum Jo. Baptista Morronus et Permarinus Branchadorus (131v) Reg.res mortui dicuntur.

Die 8 dicitur nocte praecedenti diei Lunae in palatio gubernatoris Status in Monte Actone habita congregatio quorundam de Statu et praesertim D. Caesaris, et D. Nicolai de Monte Actonum, qui die sequenti miserunt nuncium ad Urbem. Frater Simon rogtur ante reditum Oratorum ne discedat a Conventu Annuntiationis, qui maxima cum caritate et amore se obtulit ad tractandam pacem. Rogatur Card.lis Gaddus ne permittat Frates Dominici destruere Ecclesiam S. Mariae de Castigliono, ut devotio populi erga illam Dominam sequatur,  prot antiquitus servatum fuit.

Die 17 Novembris post multas paginas sine scriptis relictas, habetur Concilium nunc primo post annum 1538 celebratum contra tirannicam pravitatem. D. Gentilis Billacqua et Sebastianus Sabinus Urbe retulerunt Breve Pauli III de reintegratione Status, exceptis Castris S. Petri de Alliis, Moliani, et Petrituli, ut alias lectum est. Breve concessionis Moliani et Petritui Card.li Farnesio: litteras promissionis Card.lis Farnesii de reddendis castris infra biennium, et concessionis gabellarum dictorum castrorum: Breve Pontificium ad Legatum de reponenda communitate in possessionem Status et introituum, et litteras Card.lis  de S. Flora, camerarii de ponenda communitate in possessionem gabellarum, et D. Bernardini Maffei Episcopi Massanensi de  scarfinis reddendis, promissis ei a D. Jo. Francisco Rosato, scutis auri 600: quietatione D. Bindi Altoviti de scutis auri 60 pro Brevi: motum proprium de  dilatione debitorum ad biennium etc. D. Paulus Ranuctius de Tarano  Locumtenens Legati, ad quem mittitur D. Gentilis Billacqua.

Die 18 habentur in Concilio oblationes Gabellarum D.Hieronymi Alberici de Rachaneto, et D. Alberici eius germani, Cichoni Margarutii de S. Severino, D. Troili Cerri de S. Genesio, D. Francisci Gabrielis Anconitani. Mag.ci Priores reassumunt familiam domicellorum, et tibicinum. Dominelli tunc erant ex Nobilibus. Nominantur enim Iacobus Herculis Sabini, Jo. Marinus olim frater Ludovici Vinci, et Jacobus olim frater Lucae Mactheutii. Ergo Domicelli erant ex his, qui nunc dicuntur Cadetti.

Die 12 in Concilio nunc primo jurant Mag.ci D. Priores, praesente D.Paulo Ranuctio Locumtenente, et cives fidejubent quod omissum fuerat ab anno 1538 ad hoc usque tempus. Deinde jurat Thomas Pacharonus regulator, vacantibus per mortem collegis Castelli et S. Martini.

Die 20 D. Montanus, qui Romae est,  offert se in beneficium communitatis. D.Paulus de Tarano venturus est Firmum ad ponendam communitatem in possessionem Status.

Die Lunae 21 praesente dicto D. Paulo, cives electi promiserunt pro D. Gentile Billacqua promissore 20 mil. duc. auri, D. Hieronymus Rosatus, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Octavianus Adam,  Peregrinus Baccinus, Antonius Matheutius, Guidus Vincus,  Permatheus Racchamadorus, Sebastianus Sabinus, Bartholomeus Massutius, Thomas Pacharonus, Jacobus de Vechis, Franciscus Francolinus,  (deletus est alius), et additus est Antonius Montanus. Referuntur mala opera (132) D. Herculis Rubei Oratoris Romae pro Monte Fortino, cuius hominibus D. Locumtenens missurus est praeceptum de cogendo Concilio, et habenda mente populi et villarum. Oratores Massignani congratulati sunt cum Concilio Firmano de recuperato Statu, et offerunt universitatem suam cum hominibus et facultatibus et fidelitate cives regimini praesentes relevant 12 cives, qui promiserunt ut supra et saepe plerique leguntur consulere in adunantiis, et sunt D. Pompejus Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, Octavianus Azolinus, et D. Pompejus Morphus. Priores, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Baptista Pacharonus, Jo. Franciscus Pacharonus, Federicus Vincus, ser Theodorus Coluccius, ser Piersimon ser Pieri, ser Trojanus Riccius, Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, Stephanus Azolinus, Aurelius Pacharonus, ser Jo. Baptista Florellus, Vincentius Tintus, Vincentius Persanctis, Lucas Giliutius, Magister Franciscus Confectus,   Bonifatius Riccius, Franciscus Sebastiani, Blasinus Formichinus, Pompejus Branchadorus, Persimon Marini, Franciscus Grassus, Perdominicus Baptistae, Berardinus Gagius, Falconus Joctus, Vincentius Partinus, ser Julius Morica, Dominicus Lucae, Jo. Marinus ser Cipriani, Vincentius Stabilis, Jo. Paulus Polidorus, Jo. Thomas Pacharonus, Antonius Calisti,  et Antonius Montanus.

Die 23 eruitur Thomam Pacharonum, Jo. Marinum Bonvicinum, Ciottum Adam, et Baronum Eltuocomando transactasse appaltum introituum civitatis Mag.co D. Bindo.

Die 24 gubernator olim Status Ecclesiastici sancitur sindicandus a  sindicatoribus ordinandis D. Locumtenenetem, ut reddat rationem in civitate. Dicitur facienda expeditio Federici Vinci, et mittendum pro habendis fidejussionibus equitum Lauretanorum.

Die 25 sancitur facere expensas Sindicis Comitatus comparentes ad jurandam fidelitatem  et obedientiam in manibus Priorum. Agitur cum Oratoribus de Monte Robiano de juramento ab eis faciendo, et de capitulis inter eos, et Firmanos ab eis deperditis discutiendis et observandis. Oratores Ripae Transonum gratulantur de recuperato Statu, et offerunt partes et homines suae communitatis. D.Reaphael Comus exigit dativas. D. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Jo. Baptista Florellus sunt curatores negocii gabellarum.

Die Lunae 28 D. Hieronymus Rosatus creatur Sindicus ad recipiendas obligationes et juramenta castrorum Comitatus, et (132v) D. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus Sindici ad promittendam indemnitatem equitibus Lauretanis. In obligatione leguntur iidem qui alibi numerati sunt cum Vincentio Ursino, Luciano Carpino, Cacciaconte Jo Baptistae Branchadoro, Caesaris Cicho Tabor, ser Jacobo Palmerio, Tiberio Cautio, Jo. Iacobus Beneincasa, Pernicola Jo. Georgii, Jo. Andrea Dominici, Luca Antonio Philippi, Piero Jo. Ludovici, Baptista Adam, Permarino Petri Pauli, Jo. Ludovico Emilii, Theseo Nicolai, Stephano Alexandro, Julio Colae, Thoma M.ri Joannis, Hyppolito Caesaris, Simone Manicti, Antonio Stephani, Iacopo Cordella, Caesare Tin(ti), Antonio Permathei, Jacobo Guerrerio, Perdominico Polisena, Perdominico Baptistae, Petro Paulo Toso, Vagnotio Fatio, Vincentio Rictii Adae, Pieroctio Ludovici, Jo. Baptista Persanctis, Vincentio Persanctis, Alexandro  Pacharoni, Nicolao Pernensi, Vincentio Partino, Ludovico Francisci, ser Jacobo Pierio, Morpho de Morphis, Bartholomeo Argolico, Vincentio Gualterono, Hieronymo Sebastiani, ser Jo. Piero Castano, Francisco Valgarino, Paride Paridis, Lelio Mancinus, Dionysio ser Antonio, Cicho Laurentii, Jacobo Francisci, Francisco Eliseo, Antonio ser Thomae, Marino Ciammaglia, Francisco Franchino, et Francisco Francolino,  Constantio ser Pieri, Hieronymo Antonii, Piersancte Baptistae, Jo. Angelo Stephani, Jo. Andrea Paganelli, Jo. Baptista Sciarra, Berardino Perusini, Jacobo Azolini, Pompejo Dominici, et Pompejo Branchadoro, Antonio Jo. Andreae, Jo. Antonio Antognicti, Jacobo Bernachino, Venero Permathei, Ascanio Aromataro, ser Lucae Cordella, Antonio Hectoris, Thoma Migni, Gentile de Nobilibus, Theseo Morrono, Nicola Ceterono, ser Theodoro Coluccio etc. Carta 60 ad 118.

Die Jovis 1 Decembris 1547. Nunc primo cogitur cernita civium de regimine  Mag.o  Dionysio Castellario Gubernatore, et D. Paulo de Tarano Locumtente Legati, et D. Pompejo Azolino Priore Priorum. Theseus Morronus filius Jo. Baptistae fit regulator Castelli loco patris Morroni, et Pompejus Branchadorus regulator S. Martini loco Permarini fratris defuncti. Vincentius Stabilis Arcis (Pare) et Lucas Giliutius Arcis Montis Falconum erant castellani  tempore quo sublatus fuit Status Firmanis. Sancitur confirmare ad novam usque extrationem Officiales et Vicarios Comitatus, amotis tamen forensibus. Agitur etiam de remittendo Capitaneo D. Andrea Maximo de Rocha contrata, qui erat Capitaneus  tempore privationis Status Firmani, et post eum vocando D. Lactantio Hirundino de Monte Filiorum Otrani, qui habuerat electionem. Item de renovando officio Bancherii, et interim  tenendo D. Raphaele depositario (133) vel alio ad arbitrium Priorum  usque ad aliam cernitam. Jo. Ludovicus Emilii officialis accusarionum  damnorum datorum confirmatur. Cives cernitae praesentis sunt numero 90. Confirmantur et probantur vota omni petenti eo facta a D. Gentile Billacqua pro recuperatione Status. 1- de veneratione Corporis Christi, eiusque comitiva  facienda in civitate, ac Missa singulis Dominicis celebranda solemniter in Cathedrali, accedentibus Turbus de Prioribus cum populo. 2- de veneratione Conceptionis ac Missa solemnis celebranda in ecclesia S. Francisci qualibet  tertia Dominica mensium interveniente Magistratu et  populo, et quolibet die sabathi in Monasteriis civitatis celebranda Missa solemni de Conceptione, et in ecclesia S. Dominici de sanctificatione, dicti fratres illi assolvent et de festo Praesentationis custodienda, quia illo die D. Locumtenens venit Firmi ad dandam possessionem Status, cum Missa solemni celebranda in Cathedrali , et processione totius cleri. Confirmantur capitula, quae olim habebantur inter communitatem Firmi, et universitates castrorum Comitatus.

Die Veneris 2 Oratores Montis Granarii venerunt ad obedientiam et confirmatur declaratio diei ultima Julii 1548. Communitatem Montis Causarii exgravari a censu Cathedralis Ecclesie propter fidem, et creditum dictae communitatis, pro qua Mag.ci D.ni se volunt teneri eidem Ecclesiae et Operariis. Dominico Pascutii de Lauro datur licentia nubendi D. Jo. Mariam suam filia in Ripis S. Genesii. Confirmatur reformatio Lapedonae de damnis datis alienandis sub ser Francisco Angelico de Collina Potestate. Consulitur differentiae inter Gualdum et S. Ginesium  per jus cives de qualibet contrata. D. Lactantius Fidus olim Gubernator Status confirmaverat  quamdam Reformationem Malleani  ad conservationem quietis castri rogato ser Francisco Staxiario de Massa. Approbantur capitula Montis Pietatis Serviliani. D. Bartholomea Peregrini Baccini nubit in terra  Sarnani cum permissione sine prejudicio legitime succedentium, ut alibi etiam legitur. Inter cives cernitae, qui supra numerati sunt,  habetur quoque Constantius Calisti, D. Joannes Cannitus,  Evangelista Gasparis.

Die 3 Bancherius  Gentilis est extractus Andreas ser Salvicti, ser  Nuntius Benedictus de Monte Giberto est Officialis Lauri, ser Thomas de Petritulo  Serviliani, ser Jo. Franciscus de Serviliano Pitrioli.

Die 4 D. Paulus de Tarano se dicit discessurum infra 4 vel 6 dies. Sancitur eum donare 200 scutis, et rogare  ut stet adhuc per (133v) aliquot dies statuta observanda proponuntur ad unguem. D. Caesar de Monte Octonum cogitur solvere pecunias, quas antea habebat tamquam Depositarius Comitatus. D. Bartholomeo Matheutio jubetur sumere mutuum 25 mil. a Mercatoribus. D. Antonius a Gubernatore commendatus dicitur providendus aliquo officio permisso a statutis, vel civilitate donandus. 

Die Lunae 5 D. Paulus Raynutius de Tarano alloquutus est cernitam monet ut omnes memores sint civitatem privatam fuisse dominio ex causa male vivendi et inimicitiarum antiquarum, unde  vult ut paces realiter fiant, et qui nolunt paciscere expellantur, ut habeatur  honor et reverentia Superioribus, Gubernatori praesertim, qui repraesentat Pontificem,  Magistratui et civibus cernitae, qui eliguntur circumspecti et apti ad regendum, et non illi qui indigent tutoribus, atque in omnibus serventur statuta et leges Firmi. Priores possint ponere partitum contra formam statutorum, ex Cancellario scribenti imponitur privatio omnium officiorum, et Gubernatori assentienti jubet imponi aliquem poenam ut obligantur cives, qui faciant bussulum  80 vel 100 civium ad invigilandum pro justitia contra omnes perturbatores etc., et offert se,  ut sanctitas sua confirmare dignetur omnia haec a Firmanis statuenda. Quae omnia, gratiis actis Mag.co D.no sancita sunt, Andrea Salvicti mortuo, Jacobus de Vechis proponit eiusdem Andreae filium idoneum. Rogatur D. Locumtenens, ut non discedat, et curet haberi in civitate Curiam Generalem, et Gubernatorem in perpetuum. Comitatus reperitur debitum dativarum et subsidii triennalis. D. Bernardus de Machiavellis Thesaurarius in 3000 florenis. Plures cives offerunt ratam suam pro satisfaciendo D. Bindo,  Jo. Altovito, et D. Jo. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus se obligant pro Communi. D. Jo. Ludovicus Ciaffonus est procurator Firmi in caussa contra Palagranos de Aquila. Cives deputati pro justitia sunt primi octo electores D. Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Marinus, Bartholomeus Massutius, Sebastianus Savinus, Alexander Pacharonus, et Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, Falconus Iottus, Lucianus Carpinus, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Guidus Vincus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Antonius Montanus, Permartinus Petri Pauli, Bernardinus Perusinus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Jo. Angelus Stephani, Antonius Stephani Vecchi, Antonius Vigoritus, Jo. Andreas (134) Dominici, Piersanctes Baptistae, Tiberius Cautius. Caeteri desiderantur.

Die 6 agitur de terminnda electione  conservatorum justitiae ad numerum 4, vel in duplum de his qui electi sunt.

Die 9 non habetur assistens cernitae  D. Paulus, sed solus ser Dionysius castellarius Gubernator Firmi. Sancitur instaurare Collegium Advocatorum, Procuratorum,  et Tabellionum praesertim etc. pro miserabilibus personis in tertia instantia ad D. Priores, statuto advocato et procuratore gratis inserviente personis miserabilibus. Habetur ordo, ne quis in adunantiis, cernitae, vel Consiliis,  alloquatur nisi in loco ad consulta danda deputato: neque respondere possit  nisi surgens unus post alium. Confirmantur Reformationes quorundam castrorum.  Salvictus nepos Cardinalis et fratre Andreae ser Salvicti petit locum Bancherii patrui sui. Nunc primo habentur post annum 1538: consulta de condemnatis D. Mutius in gratiam Locumtenentis eligitur Capitaneus, et si renuerit, vocabitur D. Andreas Maximus: si vero acceptaverit, hic eligitur post eius officium. Dominicus est Factor Communis. Falconus Jottus, Antonius Montanus, ser Julius  Morica, et Polidorus Cautius se otulerunt gratis inservire in Arcibus, et sancitur mittere cives castellanos.

Die 12 sancitur servare statutum in conficiendo bussulo. Confirmantur capitula de conservatione quietis etc. et petitur confirmatio a Pontifice. Oratoribus Montis Rubiani conceditur non gravari ob operariis S. Mariae in Castello de tempore praeterito, sed petitur, ut aliquid det pro censu S. Mariae ipsa, et aliae communitates commendatae. Salvictus de Serviliano admittitur Bancherius. Jubentur cives de Regimine habitare in civitate, et possidere qualitates statutarias, et datum eis tempus ad mensem usque Februarii,  alias sancitur eis subrogare appicciulatos, qui denuo mutuentur Communi suas pecunias, quas alias dederunt. Vacantibus appicciulatis alii per suffragia subrogandi sunt, et addendum numero appicciulatorum.

Die 24 D. Petrus Simon Thibaldus Orator ad D. Lutium Commissasium Locumtenentis in castro Moliani pro habenda possessione gabellarum duxit Oratores Moliani, quibus conceditur solutio salarii pro medico et magistero ludii letterarii, et agitur de salariis et introitibus Communis statuendis.

Die 15 juraverunt officium 60 deputati in favorem justitiae praesentibus D. Martinangelo Albertino de Murro Vallium, et D. Francisco Sinigardo de Firmo. Absentes dicuntur D. Gentilis Billacqua, Vagnoctius Fatius, Lucianus Carpinus, Jo. Marinus (134v) Bonvicinus, Franciscus Francolinus, Antonius Ilioneus, Antonius de Vechis, Nicolaus Pernensis, Constantius ser Pieri, et  aegrotus D. Hieronymus Rosatus. Agitur de solutionibus salariorum. Petitiones Moliani remittuntur D. Prioribus …. cui probo viro ab eis eligendo cum omni auctoritate cerniate. D. Lutius eligitur Gubernator Moliani pro Card.li Farnesio. Idem sancitur pro civitate S. Angeli prout Moliano concessum est. D. Nicolaus Spetiolus de S. Angelo commendatur pro officio judicatus Aesii Jo. Franciscus Pacharonus est exactor crediti quod communitas habet cum haeredibus et possessoribus …………….. Hieronymi Ancilei; conceduntur ei litterae ad Viceregem Aprutii ………………. sicurum, D.num, et communitatem Columnellae. Ser Benedictus Bartholomeus Orator castri S. Angeli venit cum ensenio ad D. Priores. In cernita ad ……………….. cum aliis Bartholomeus Argolicus, Peroctius Aretinus,  et D. Joannes Canniti. Sollecitatur exuctio maleficiorum. Confirmatur ser Bartholomeus Cordella Cancellarius.

Die 18 agitur de augumento gabellarum in Comitatu de <quibus> comitativi gravantur minantes recursum ad Superiores.

Die Lunae 19 D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Bonvicinus, Nicolaus Pernensis, et Lucianus Carpinus, jurarunt officium Conservatorum praesentibus Jacobo …………… Savini et Joanne Veneto, qui alibi dicitur gener Simonis Lucentini. Carta ……………………….

Die 20 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Franciscus Guerrerius, Camillus Ciminus, ser Antonius Latinus, D. Hieronymus Rosatus, Georgius Antonius Sebastiani. Confal.rii nunc primo post annum 1538 extracti Franciscus Valgarinus, Lucas Giliutius, Jo. Baptista Antonuccius, Bartholomeus Argolicus, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Consules, Octavianus Azolinus, …………………. Perdominicus Baptista Pilae, ser Hieronymus Victorius notarius. Bancherius Generalis Castelli vacat.

Die 20 Martii Ciottus Adam retulit concilio <Mo>liani ordinasse 20 homines ad Card.lem Farnesium et ad Eccell.mum D.num Octavianum, ne communitas Moliani expolietur gabellis castri.

Die Mercurii 21 vocatur per 2 vel 3 die Nativitatis Concilium Generale Comitatus ad favorem justitiae, ad agendas gratias Pontifici de restitutione Status, et ad rectam instructionem augmenti gabellarum. Salvictus approbatur Bancherius, Jo. Antonius filius Giorgii Antonii Sebastiani mortui ponitur loco patris, jurante qualitates Hieronymo fratre carnali, et Francisco Calabria. Ser Antonius Latinus est in officio Interamne, Franciscus Guerrerius …………vit Eccell.mo Duci Octavio, Camillus Ciminus, Morpho referente in eodem …………tio est; quibus fit gratia de residentia, dummodo familia habitet Firmi (135) <fi>unt gratiae quaedam de condemnationibus. Ser Octavianus Humilis de Patrignono proponitur Cancellarius una cum ser Bartolomeo Vincentius Foleciani approbatur in Concilio, et Fatius de Fatiis et Maximianus.

Die 22 Calculatores rationum  D. Raphaelis sunt Sebastianus Savinus, et Constantius Rachamadorus. Pacerii electi de numero 60 Conservatorun iustitiae sunt Chrysostomus Baptistae  cum Jacobo Francisci, Jo. Marino Bonvicino, deleto Jo. Francisco Pacharone. Falconus Iottus cum Luciano Carpino, et D. Pompejo Azolino, deleto ser Trojano, D. Astor Martialis cum Jo. Baptista Antonutio, et ser Trojano Riccio; ser Adam cum Guido Vinco, er Francisco Grasso; Stephanus Azolinus cum Aurelio Pacharono et Antonio de Vechis, D. Pomponio Morphus cum Dominico Lucae et Antonio Montano. Ex praedictis primi prodierunt  e bussulo Chrystoforus Baptistae, D. Pompeius Azolinus, Jo. Baptista Antonutius, Guidus Vincus, Stephanus Azolinus. Cuius loco positus est D. Petrus Simon Tibaldus, et D. Pomponius Morphus. Sancitur per Mag.cos D.nos cum aliquibus  doctoribus confirmari taxam officialium.

Die 23 sancitur ut cives dent cautiones de habitando familiariter in civitate, et recusantes censeantur ipso facto privati,  et poena fidejussionum est 100 scut. Juramentum sancitur deferri a Magistratibus.

Die Lunae post festum Nativitatis, Hieronymus Savini fuit mutuator Communis in expeditione Oratorum Perusium ad Pontificem. Notarium Consulum est Officialis damnorum datorum ad Capitanei adventum. Marcus Antonius Vincentii, et Paulus Continus admittuntur ad Concilium, et Jo. Andreas de Baptistis. Proponitur quoque ser Piersanctes de Nigris, sed non leguntur suffragia. Ser Bartholomeus Cordella petit, ut fiat provisio de novo Cancellario, et dicitur expectandus D. Gentilis Billacqua, quia Cernita noluit forensem.

Die 26 Mag.ci D.ni juraverunt, et Jo. Antonius Georgii Antonii pro patre defuncto. Bancherius est Salvictus Pieri ser Salvicti, qui non comparuit, neque tres Priores absentes, unde statuitur revidenda esse Statuta et Reformationes circa absentiam civium extractorum ad Regimen, et non sit dandum eis tempus ad redeundum.

Die Martis 27 Decembris Concilium habetur civium de Regimine, et de Concilio, ac Oratorum Comitatus  quo sancitur mittere Oratores ad gratias agendas ad Pontifici de unione Comitatus et civitatis reddita, fieri augmentum gabellarum, confirmari conservatore set capitula justitiae et pacis, et alia ad beneficium universale, et impetrari

(135v) absolutionem  a quaecunque excommunicatione incursa etc.

Die 28 D. Albericus habuit in mandatis ab equitibus Lauretanis de duc.  2000 mutuandis Communi Firmano de quibus vult retinere 150 pro fructibus; caeteros 1850 solvere in Provincia. D. Bartholomeus Matheutius remisit in Urbem  duc. 620, alios mittet fidejubentibus 12 civibus Rachanatensibus, ad quos mittitur D. Petrus Simon Thibaldus. D. Gentili scribitur, ut sollicitet negocium pecuniarum cum D. Debastiano de Lucha. Agitur de his quoque a D. Montano. Accipiuntur a R.mo Conversino duc. 3060. Leguntur mutuatores ser Franciscus de Pitriolo, ser Marinus Sciarra, et Tiburtius de Aquaviva, ser Piersanctes  Lucitus de Lauro, ser Porphyrius de Monte Leone, Petrus Franchilutius de Monte Giberti, Benedictus de Grotta Azolina, ser Marius Carpinus de Ortezano, Jo. Baptista miles Lauretanus de Lauro, D. Nicolaus Cinthius de S. Angelo, Marinus Sorecus de Lauro, D. Adam Baptista Mancinus de Rapagnano, Ruffinus de Serviliano. Quorum quatuor D. Jo. Baptista D. Adamus, ser Tiburtius Vivianus, et ser Porphirius mittuntur Oratores Comitatus ad Pontificem.

Die 30  taxa habetur equitum Ill.mi comitis Sfortiae de 20 coelatis, et debitum Communis haeredibus D. Jacobi  Poligrani de Aquila reduci ad duc. auri 256. D. Catharinus de Amandula fideliter custodivit vexillum Communis Firmi  tempore separationis, et in reintegrazione illesum restituit, civilitate donatur. Fiunt gratiae condemnatis. Admittuntur ad regimen Hieronymum Mignerica (alias Migni), D. Franciscus Assaltus, Camillus Carminellus, Federicus Silenus, Hieronymus Cavalerius, Joannes Vincus, Constantius Beccarinus, civibus jurantibus eorum qualitates statutarias.

Die ultima  communitati Montis Raynaldi conceditur debitum flor. 12 reparationi palatii applicare. Carta 119 ad 244.

Rubrica

Libri 73 Consilia Cer.te 1548

Die 2 Januarii 1548 Jacobus Francisci est depositarius Communis. D. Gentilis est Romae Orator. Bancherius extrahitur Lelius Mancinus.

Die 6 Veneris D. Astor Martialis, et Bartholomeus Massutius Oratores referunt grate exceptus fuisse a civitate Rechaneti. D. Persimon Tibaldus est Commissarius Altidonae, ubi reperit nonnulla bona illius Communis occupata. Locumtenens (136) reduxit taxam militum Illr. D. Sfortiae de S. Flora ad octo coelatas. D. Julius Riccius se gesserat in Curia, ut procurator caussarum Communis ser Trojanus Riccius, qui se dicit Oratorem ad Locumtenentem Marchiae, cum ser Bartholomeo Cordella fit Cancellarius. Hieronymus Fidelis Gabellarius Portus creatus Castellanus. Jo. Marinus Bonvicinus est Commissarius Gruptarum ad Mare, D. Jacobus Vivianus Orator Aquaevivae exponit debita et calamitates suae patriae, et praestatur a Firmanis auxilium. Accipitur in numero Consilii ser Piersanctes de Nigris, exactor, Cichus Bertachinus, Pierjoannes Meci Falconi, Antonius Polidori, Cenzus Nardi Tinti, Nicolaus Bracchonus, Cicchus Baptistae Aurificis, et Jo. Baptista Flaccus.

Die 7 Vagnoctius Fatius iuravit capitula conservatorum justitiae in manibus Mag.ci D. Juliani auditoris et Mag. DD. Priorum. Scribente D. Nicolao Flacco (qui videtur Potestas Montis Fortini) et ex illa communitate, supplicatur D. Paulo Locumtenente, et permittitur ibi fieri more solito parlamenta de mense in mensem. Datur pro illis hominibus mandatum conficiendum ab aliquo doctore Firmano, et monetur D. Nicolaus et alii, ut curetur ne scandala oriantur.

Die 8 accipiuntur pecuniae in appalto a civibus S. Severini, Rechanati, et aliorum locorum, a D. Jo. Francisco Rosato duc. 2000, et ab aliis Firmanis iuxta qualitatem. Item accipiuntur pecuniae ab annumerandis in consilio cernitae, qui sunt Philippus de Portu Firmi, Antonius Orlandi, Constantius ser Stephani, Andreoctius Persancti, Antonius Vincentius Sabinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Ser Jacobus Charellus, Nicola Manzitti, ser Bartholomeus Giliuctius, Perjacobus Ufriductius, Gioctus de Gioctis, ser Persanctes de Nigris,  qui non fuit admissus, Vincentius Azolinus.

Die Lunae 9  cives offerunt pecunias aut frumenta, qui sunt Pellegrinus Baccilis salmas grani 60, Pompejus ser Dominici civis salmas 25, Vincentius Partinus scut. 100, Bastianus Savinus scut. 100, Guidus Vincus duc. 100, Jo. Baptista Savinus duc. 100, Jacobus Francisci duc 100, (136v) D. Pomponius Morphus duc. 100, Octavianus Matheutius duc. 100, ser Jo. Pierus Castanea salm. grani 26, Bartholomeus Massutius salm.25, D. Vincentius unus ex Prioribus duc. 50, D. Hieronymus Rosatus duc. 100, Camillus Ciminus salm. 25, Jo Antonius Georgii Antonii duc. 25, ser Antonius Latinus duc. 25, Thomas Pacharonus Regulator duc. 100, Pompejus Branchadorus duc. 40, D. Pompejus Azolinus duc. 50, D. Astor Martialis duc. 50, D. Pomponius Morphus iterum duc. 100, D. Jo. Franciscus Rosatus duc. 200, Baptista Pacharonus duc. 50, Gentilis de Nobilibus duc. 50, Calabria duc. 25, Ludovicus Francisci (alias Jacoboni) salm. 15 grani. Approbantur etiam Consiliarii qui mutuant pecunias in appalto,  Galeazzus Brachinus, Jo. Philippus Mancinus, Jo. Baptista Pictor, Lucangelus Argolicus, Berardinus Antonuctius, Josue Tibalductius, Hannibal Pacharonus, Joachim Francisci Savini, Vecchius de Vechis, Julius Martellus, Jo. Franciscus Franchus, Pernicola Savinus, Hieronymus Azolinus, Jacobus Persanctis Savini, Malatesta Branchadorus, Vincentius Billacqua, Perjoanni Pauli Apostoli, Vincentius Eliseus, Antonius Vincentius Spezza, Julius Tibaldus, Cichus Pacinus, Guliassius Chrysostomis, Vincentius Carpinus, Joannes Cacciacontis, Vincentius Branchadorus, Cichus Volavento, Jo. Franciscus Prencivallis, Bartholomeus Savinus, Antonius Cordella, Hieronymus Pieri, Hieronymus Perangeli Mazzantis, ser Hieronymus Pompilius Partinus, Jo. Franciscus Lelius, Antonius Branchadorus, Dominicus Cichi Solomei.

Die 9 Camillus Ciminus et ser Antonius Latinus, qui fuerant absentes, juraverunt cum  aliis officialibus.

Die 10 Cola Torronus habitator Gruptarum ad Mare juravit de bene vivendo coram Mag.cis D.nis Prioribus. In Concilio Jacobus Angeli dicitur quoque Azolini. Item D. Franciscus Assaltus legitur Sallatus consultor ornatissimus (ita jocante ser Trojano Riccio cancellario) Jo. Baptista de Nobilibus retulit gratias de sua approbatione ad concilium. Jo. Marinus Bonvicinus obtulit duc. 100, Jo. Baptista Fiorellus duc. 50, Cichus Valgarinus duc. 25, et alii plurimi, qui 4 paginis, compehenduntur. De mandato D. Gubernatoris  et Priorum nonnullis civibus taxa pecuniae minuitur, aliis augetur. D. Jo. Franciscus Rosatus dedit duc. 400. Inter cives mutuantes legitur Berardinus de Nigris, Guliassus Chrysostomi dicitur Cipriae, Hieronymus Persanctis dicitur Falconi. Cives de Regimine leguntur et nominantur 85 de numero et de consilio 83. Alii dicuntur absentes, et sancitur eos taxari a D. Gubernatore cum 15 civibus et 15 consiliariis, qui sunt Thomas Pacharonus, Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Pellegrinus Baccilis, Bartholomeus Massuctius,  Jo. Baptista Savinus, Octavianus Azolinus, Guidus Vincus, Octavianus Matheutius, Jacobus Francisci, Jo. Marinus Bonvicinus, Baronus Eltocomando, Antonius Matheuctius (alias de Veteribus), Gentilis de Nobilibus, Ciottus Adae. Consules (137) D. Franciscus Assaltus, Joannes Vincus, Cicchus Bertachinus, Jo. Baptista Flaccus, Antonius Orlandus, Constantius ser Stephani, Antonius Vincentius Savinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Vincentius Azolinus, Galeactius Brachonus, Jacobus Franciscus Savini, ser Jacobus Palmerius, Antonius de Smerillo, Thomas Magistri Joannis, Jacobus Azolinus.  Confirmantur gratiae  concessae in Cernita.

Die Veneris 13 absente D. Francisco Guerrerio Priore, donatur civilitate Magister Nicolaus Benedictus de Monte Robiano cum fratribus suis. Jo. Francisco et Jo. Philippo communitas Monturani obtulit 50 scut. pro solutione Pontifici facienda. D. Jo Franciscus Rosatus est Depositarius 20 mil. Duc., et ser Jo. Baptista Fiorellus eius notarius.

Die 14  leguntur alii cives, qui absentes erant, taxati et alii homines, tribus paginis inscripti. Inter cives habetur Baglionus Grana, Baptista Patriarcha, Franciscus Guerrerius, Petruspaulus de Campo Follonum, Androctius Falconus, Nicolaus Pergentilis Galeocti, Thomas Ottinellus cum  D. Francisco Ottinello, heredes Hieronymi Argenti, Michael Angelus Flaccus,  cum D. Nicolao, Horatius Valgarinus, Hieronymus Azolinus, D. Vincentius Guerrerius, Caesar Guerrerii, haeredes D. Pergentilis, heredes Girardi, Thomas Liverocti, Simon Manicti, Gabriel Contis Paccharoni, Franciscus Laurus, Franciscus del Monte, Vincentius Colangeli, Centius Antonii Pacharoni, Gionius Jacobi Pacharoni, haeredes Spaccasassi, Permatheus Massutius, Thomas Pieri Cichi, Lucianus Frictae,  Mag.cus D. Benedictus de Massignano, Vincentius D. Savini, Jacobus Vicus, Hieronymus Savinus, Jo. Franciscus Gulpuctius, Contes Branchadorus,  et alii vel nondum nominati, vel nonnullis ab hinc annis penitus oblivioni traditi.

Die 15 concurrunt in taxa communitates Rapagnani, et Lapedonae, et Jacobus Guerrerius.

Die 16 Pompejus Azolinus consultor dicitur Mag.cus D.nus. Proponitur Cancellarius  Magister Jo. Philippus Benedicto de Monte Robiano una cum ser Trojano Riccio, Vincentio Lauro, ser Bartholomeo Cordella, et Magistero Francisco Confecto, qui obtinuit  cuius loco eligitur praeceptor Grammaticae Magister Visitus …….. de Monte Florum.

Die 17 electi sunt ad obligandum Gabellariis Permatheus Rachamatorus, Jo. Marinus Bonvicinus,  Falconus Joctus, Chrisostomus Baptistae, D. Pompeius Azolinus,  Baronus Eltuocomando, Pieroctius Jo. Ludovici, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Persimon Tibaldus, D. Pomponius Morphus, Dominicus Lucae. Jo. Baptista Savinus est Gabellarius.

Die 20 habentur litterae B. Conversini, et D. Gentilis Oratoris conquerentes de solutione 20 mil. Duc. retardata. Habentur plurimae supplicationes (137v) pro gratiis,et Reformationes castrorum pro confirmatione habenda.

Die 2 ex litteris Bartholomei Massutii, et Octaviani Azolini, atque ex relata Jacobi Savini cives quidam  Rechanatenses invenerunt 6000 scut. et se obligaverunt pro Communi Firmano. Morphus de Morphis mittitur Sindicus ad servandos eos indemnes. Cives qui se obligant sunt numer. 61, de quibus alibi passim fit mentio. Baronus Iltuocomando dicitur Baronus Be..dini; et Petrus Paulus Tosus legitur ser Petrus Paulus Tosii.  Cives Rechanatenses sunt Martinangelus Jacobi, Antonius Jacobi Veneris, Perleopardus Pernicolai, D. Antonius Rogat.s, Jo. Baptista Honofrii, Politus Salvoni, ser Antonius Bartholomei Lazari, et Alexander eius frater, Bartholomeus Fabritii, Tholomeus Jo. Monaldi, et Antonius Franciscus Jo. Baptistae.

Die 23 D. Gentilis Billacqua Orator retulit magnum inesse periculum nisi quamcitius solutio fiat saltem octo millium scut., nec potuisse obtinere dispensationem appaltus, et rem hanc reliquisse R.do Censorio. D. Trojanus Riccius Orator a Thesaurario retulit non haberi dilationem, sed offerendam ei est aliquam pecuniae summam cum spe dilationis; a Locumtenente,  D. Thideum Fortinatem fidejuberi debere de non accedendo ad Montem Fortinum ad  milliaria 10. Accipiuntur frumenta oblata a D. Luca Branchadoro et undecumque collecta pecunia trasmittitur Romam per Bastianum Savinum. Curatur contentare castrum Moliani quod petit 100 scut. in suis gabellis pro salariatis.

Die 27 fuerunt pertractata  negocia panninorum et frumentorum. Accipiuntur pecuniae  per Baronum a Cicho Margarictio de S. Severino. A communitate Francavillae  deferenda sunt 50 scut. Ser Hannibal deferre debet a communitate Moreschi ultra 50 alia 25 scut. Sebastianus Savinus non revocatur ab Ancona. D. Vincentius Guerrerius exortatur, ut e Mantua requirat et ponat pecunias in appaltu. D. Gentilis, D. Astor, et D. Pomponius destinantur Romam cum pecuniis, quae haberi possunt, eadem die Baptista Percivallis de Recaneto commendatus a D. Locumtenente, alias dicto D. P., et a civibus Rechanatensibus eligitur Capitaneus Firmanus. Ser Trojanus Riccius additur Cancellario.

Peroctius Evangelistae cedit locum suum ser Baptistae de S. Angelo in appicciulatis. Oratores Montis Actonum  attulerunt 33 salmas grani dono dari Communi Firmi. Oratores Belmontis  50 scut. ex parte Communis sui. Jo Philippus de Smerillo per Pellegrinum Baccilem  scut. 50, et infra mensem 200. Pellegrinus <Ba>cilis fit Sindicus Communis ad promittendum castro Moliani 200 florenos (138) annuos de gabellis castri. Oratores Petrioli offerunt 50 scut. Procurante D. Hisilarii, Cichonus Marganuctius de S. Severino mutuatur Firmanis 4000 scut., et Baronus creatur Sindicus ad vendendos ei gabellarum introitus pro rata ad 10 annos.

Die 28 Gabriel Berardini de Firmo creatur Procurator Communis Firmi ad petendum pro castro Moliani quotannis florenos 200 accipiendos a Gabellariis Firmanis positis in castro Moliani. Jo Philippus testis dicitur de Nobilibus de Smerillo. Fita bulla D. Jo. Francisco Rosato de 4000 scut. solutis Pontifici, et acceleratur sollicitatio de reliquis.

Die 30 D. Lucas Branchadorus sollicitat solutionem, ne incurratur infamia et indignatio Pontificis. Procurantur a civibus frumenta et oleun, gemmas et ornamenta vendenda pro dicta satisfactione. D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccili, Jacobus Francisci, Matheus Marci, Jacobus Azolinus, et Tiberius Cautius,  Jacobus Francisci Savini obtulerunt oleum, et ser Jo. Pierus Cattaneus, Octavianus Azolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, oblationem solvendi pro Communi.

Die Martis ultima D. Pomponius Morphus Sindicus creatur de accipienda scut. 5000 a D. Hieronymo Alberico, et etiam ab aliis quibucunque, qui velint ponere pecunias in appaltu. D. Gubernator obtulit torquem auream suam et omne suum argentum. D. Jo. Franciscus Rosatus ultra 7 miliaria olei offert emere oleum a quocunque dare volente. D. Lucas Branchironus ultra 300 salmas offert tractam 400 salmarum. Sancitur eligere cives curantes 1000 salmas grani mettendas Anconam; et exactionem pecuniarum, qui sunt Jacobus Francisci, Falconus Jottus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierotius Ludovici, Antonius de Vechiis, Vincentius Ursini, Jacobus Azolinus, Antonius Polidori, Joannes Vincus, Antonius Stephani, Jo. Baptista de Nobilibus, Hieronymus Falconi. Qui non solverit in civitate per totam sequentem diem, et extra intra terminum a M. D. Priores assignandum, a Baroncello executionem  patietur. Oratores Montis Giberti offerunt duc. 50, et totidem Petrus Francolini de Monte Giberti. Carta 1 ad 127.

Die Mercurii 1 Februarii 1548 Romam afferendae sunt litterae cambii pro scut. aurei 2155 et bol. 46 (ergo reliqua habebantur). R.dus D. Lucas totum suum granum ponit in appaltu Firmi.

Die 3 relevantur indemnes D. Bartholomeus Matheutius, et Sebastianus Savinus ab obligationibus  contractis Anconae cum Jo. Cinamo et Jacobo Parenza ac sociis de 30 ballis pannorum ultrafine, et cum (138v) Vito Salomonis de ballis quinque panni carisei; et cum civibus Rechanatensibus de scut. 12 mil. Sancitur mittere Mantuam et Ferrariam ad D. Vincentium Guerrerium et D. Horatium Calistum, atque Romam ad D. Hieronymum Albericum, et ad D. Anton Jacobum Venereum, qui dignetur sumere mandatum ad se obligandum pro Communi Firmi. Ad accipiandum retractum pecunie et panninis revertitur Sebastianus Savinus cum Jo Philippus D. Pomponius Morphus. Orator Romae est Jacobus Augustinelli et Caesar Adae. Mittuntur ad Ducem Urbinatem, et ad D. Vincentium Guerrerium. Petitur licentia a Pontifice augendi in Regimine 6 palluctas, pro quibus singuli approbati solvant 100 scut.

Die 5 Mag.cus D. Baptista Percivallis capitaneus cum suis officialibus jurat officium. D. Gentilis Billacqua, qui propter aegritudinem renuerit, promittit se rediturum Oratorem Romam ………. Festa carnis privii, si videbitur Nicolaus Calvutius aggregatur Concilio. Hieronymus Fidelis civilitate donatur. Providetur de salario Mag.cus D. Dionysius Castellarius Gubernator. Custodia Bariselli 20 peditum et sex equitum  reducitur ad solitum civitatis. Petunt adscribi numero Consiliariorum D. Paulus Costantinus. D. Raphael Pernensis, D. Montanus de Montanis, D. Achilles Giliuctius, Magister Camillus Italia de Monte Giberto, physicus, D. Vincentius Polonii Meliorati, Lucas Michelangeli de Moliano, Lupidius Morosi, Jo. Antonius Savinus, D. Baptista Mancinus de Rapagnano, Paulus Jo. Adae, Cichus Terentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cicchus Petri Pauli, ser Gervasius Lauretus, Jacobus Guerrerius.

Die 7  Jacobus Guerrerius iturus est Mantuam pro Communi Firmi, referente Hieronymo Rosati. D. Petrus Mancinus cum Jo. Philippo eius nepote exhibet 2000 florenos, dicitur fuisse gabellarius Firmi tempore privationis Status, et renuntiat  actionem omnem, quam habet in gabellis Communi Firmi.

Die 8  approbantur capitula exactoris porrecta a Morpho de Morphis.

Die Veneris 10 R.mus D. Fabius Minganellus venit in Provinciam Vicelegatus, et sancitur eum visitare. Fit bussulum castrorum et arcium. Conceduntur gratiae condemnationum. Petente Luca Giliuctio ser Bartholomeus eius nepos subrogatur sibi in Regimine. Ser Lucas Cordella dicitur senex, et providendum esse  de notario Regulariae. Jacobus Augustini de Guerreris mittitur Sindicus Communis Firmi ad relevandum D. Vincentium Guerrerium, et alium quemcunque pro mutuo 6000 scut. et plus si erit necesse. Appaltus incipit Kal. Martii. Orator S. Benedicti offert duc. 50. Rapagnanus (139) Adae Jophilippus Mancinus, D. Paulus Constantinus approbantur Consiliarii.

Die 12 D. Pomponius Morphus, et Lucianus Carpinus Romae sunt Oratores.

Die Mercurii 15 D. Gentilis Billacqua et D. Federicus Vincus electi sunt Oratores ad Vicelegatum. Consiliarii approbantur D. Raphael Permensis, Nicolaus Calvuctius, Hieronymus Fidelis, D. Montanus de Montanis, D. Baptista Mancinus, D. Achilles Giliuctius, Paulus Adae, Jacobus Augustini Guerrerii, ser Gervasius Lauretus, Gabriel Mancinus, Lucas de Moliano, Horatius Valgarinus, Jo. Antonius Savinus.

Die 16 cives adunantiae pro bussulo castrorum conficiendo sunt D. Gentilis Billacqua,  D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccilis, Octavianus Azolinus, Falconus Gioctus, Jo. Marinus Bonvicinus, Octavianus Matheuttius, Jo. Baptista Antonuctius, Guidus Vincus, Vincentius Ursini. Sancitum est cives de Regimine omnes imbussolari pro castris 1° gradus, consiliarios omnes de 2° gradus; notarios omnes de 3° gradus: ad arces vero omnes cives.

Die 17 equites D. Sfortiae pro hac vice solvuntur  de pecuniis gratiarum; de reliquo vero fiet taxa pro rata civitatis et Comitatus. Ad officium notarii appaltus suffragati sunt ser Jo. Baptista Florellus qui obtinuit, ser Jo. Pierus Castaneus, Joannes filius Antonii Granae, Vincentius Freductius, ser Lucas Cordella , ser Hieronymus Victorius, ser Marius de S. Angelo imbussolatur. D. Antonius de Nobilibus, et D. Caesar Azolinus. Canonici petunt damnatum in festo Paschae donari S. Mariae in Castello, et conceditur. Filius Vincentii Partini dicitur physicus civitatis.

Die 18 Vicelegatus vult poenas conditionales et notitiam omnium quae occurrunt circa bannimenta, prohibitque fieri gratias de his,  quae comprehenduntur in bannimentis. Sancitur mittere ad Vicelegatum, ut nihil innovet, et satisfacto Pontifice, petere ne quid innovetur de reintegratione concessa in Statu et juribus Firmanis. Ser Laurentius qui redit Firmum iuxta decretum de reditu omnium civium, accepit nuntium de morte matris, et datur ei venia absentiae. D. Jo. Baptista de Nobilibus de Petriolo die 19 commendatur pro S. Severini praetura. Approbantur Conciliarii Jacobus Vincus,  Antonius Vincentius Valgarinus, ser Hieronymus Victorius, ser Persanctes de Nigris, Cichus Laurentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cichus Petri Pauli, Joannes Francisci de Matheuctis de Castro Palmarum, ser Joannes Politus,  Ramandinus de Ramandinis, Lucianus Jacobi Antonii, Lupidius Moresii, Vincentius Piccioni, ser Baptista Permarini de S. Angelo.

Die 20 Priores sunt Theseus (139v) Morronus, ser Persimon ser Pieri, Vincentius Persanctis, Evangelista Gasparis, Federicus Vincus, Peregrinus Baccinus. Regulatores Pierus Arietinus Flor., Federicus Civitella S. B., Hieronymus Patriarcha Camp.i. Confal.rii Permatheus Octinellus, Jo. Paulus Polidorus, Dionysius ser Antonii, Evangelista Gasparis, Antonius Matheuctius, Jo Paulus Montanus. Consules Gentilis de Nobilibus S. M., Antonius Latinus Flor., ser Antonius Ciminus notarius. Bancherius S. Martini Gentilis de Nobilibus. Castellari Aquavivae Branchadorus Caesaris, Gualdi Pierus Jo. Ludovici, Portus Franciscus Leffectus, Montis Falconum Vincentius Partinum, S. Benedicti Vincentius Ilioneus. Officiales tertii gradus ser Orpheus Girardus de Ponzano, ser Thomas Victorius de Petritulo, ser Leonardus de Veteribus de Aquaviva, ser Joannes Cicchi Berardi de Monte Apponum, ser Dominicus Barba de Monturano, ser Hieronymus ser Martini de Serviliano, D. Valentinus Lopidi de Monte S. Elpidio Morico, ser Franciscus Angeli de Collina, ser Vincentius Laurus de Lauro, ser Jo. Baptista Gazota de Campo Fullonum, ser Persanctes de Nigris de Firmo, ser Hercules Joannis Leo de Turrii Palmarum, ser Antonius Boctius de Ortezano, ser Persanctes Factoris de Lauro, ser Cichus Mathei de Lapedona, ser Martius Berardini de S. Elpidio Morico, ser Julius Joannini de Marano. Primi gradus Theseus Morronus, ser Theodorus Coluctius, D. Nicolaus Ramandinus, pro quo vacante Antonius ……nierii, Camillus Ciminus, Antonius Jo. Andreae, Camillus Emilianus, Pieroctius Jo. Ludovici, Antonius Hieronymi, Antonius Montanus, Permatheus Rachamatorus. Secundi gradus Gabriel Mancinus, Jo. Angelus Stephani, Jo. Baptista Flaccus, Cicchus Bertachinus, Constantius Beccharinus, Nicolaus Bracchonus, Joannes Vincus, Cicchus Tarentii, Vincentius Branchadorus, Jacobus Vinchus, Lucianus Jacobi Antonii, qui renuntiavit, Dominicus Cichi Solome, Tiberius Cautius. D. Franciscus Margaructius de S. Severino obtulit emere septimam partem gabellarum 25 mil. Scut., pro 10 annis cum anticipatione solutionis, et ad id Baronus creatur Sindicus. Idem  D. Franciscus Margaructius civilitate donatur. Qui non solvunt impositiones per totam diem  sabathi privantur officiis, et lacerantur eorum cartuciae, et nihilhominus per D. Gubernatorem obligantur solvere cum poenis eius arbitrio. Volent D. Vicelegato emere duos mulos a fratribus S. Augustini Firmi, accipiuntur a Communi Firmano, et ei donantur. Referente S. Trojano curator pecunias haberi a Mag.ro Moysi hebreo Maceratae, et mittitur ad R.dum Thomam pro venditione grani et olei mortuo Permatheo Nicolai Mag.ri Julii confalonerio Castelli. (140) D. Franciscus Octinellus probatori loco patris.

Die 21 Thomas Pacharonus, Pompejus Branchadorus, Theseus Morronus, et Pieroctius Arietinus promiserunt Mag.co D. Thesaurario solvere taxam equitum D. Sfortiae Comitis S. Florae, praesentibus Barono Iltuocomando, et ser Dario Cagnito (lege Canito).

Die 22 dicitur Legatus redire ad diem Veneris proxime futurum,  unde cras  sancitur Concilium cogere et postridie Cernitam.

Die 24 D. Horatius Pacharonus, et Bartholomeus Massutius scribunt nullam invenire potuisse pecuniam. Sancitur sumere oleum mercatoribus vendendum a Bartholomeo Mysutio, et Matheo Marci. Confirmantur gratiae Carnitarum.

Die 24 Franciscus Effectus renuntiavit arcem Portus propter senium, et oculorum orbitatem, et proponit ser Hieronymum Fidelem,  vel alium ad beneplacitum Cernitae. Corruunt muri S. Elpidii Morici, et mittuntur Commissarii, qui  etiam videant differentias illius castro cum Monte Raynaldo, et aliis vicinis. Monti S. Mariae in Georgio relaxatur medietas debiti per palliis S. Mariae in Castello a tempore privationis Status. D. Sanctes Clarignanus Orator Montis Causarii obtulit quantitatem grani; Oratores Aquavivae 40 scut. Petente Branchadoro, Polidorus Cautius ponitur eius loco pro primo extracto. Conceditur Hebreis emere mobilia a Firmanis, dummodo non intrent per januas publicas, et solvant 54 flor. mutuo gratuito. Baptista Patriarcha  sufficitur in Regularia, Hieronymo Patriarcha defuncto. Venduntur 200 miliaria olei pro reliquo satisfactionis 20 mil. duc. auri.

Die 25 Lucianus Jacobi Antonii gratiis actis ait se cogi potiori anni tempore stare in castro Campi Fellonis, et ideo renuntiavit numero Consilialiorum et officio Collinae.

Die Dominico 26 Mag.ci D.ni juraverunt, loco Federici Civitellae legitur Federicus Vincus, et loco Hieronymi Baptista Patriarcha, pro Permatheo D. Franciscus Ottinellus. Thomas Pacharonus donat suae patriae 100 scut. et hisque dat in appaltu, dummodo alii cives donent suas impositiones similiter. Ser Trojanus Riccius composuit debitum Firmi cum Monte Causario in tribus terminis solvendum.

Die ultima Morphus de Morphis et D. Jo. Franciscus Rosatus sunt gabellarii exactionis dativarum et salis. Carta 127 t.o ad 243.

Rubrica

Libri 74 Consilia Cernite 1548

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Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Conclusione del Libro 67 Consilia et Cernite 1537

(103) Die 27 dantur solita luminaria Fratribus S. Crucis. Providetur et exigitur pecunia pro guastarolibus. Habitantibus castrum S. Benedicti qui venerant de Ophida et conceditur terrenum quoddam de Monte Aquilino, sicut Sanctoro Cautio. Confirmantur etiam terrae de Monte Aquilino datae patri in favorem D. Vincentiae Jo. Baptistae de Firmo.

Castellanus S. Benedicti est affinis fratris Thomae. Ser Caesar de S. Angelo fuit exactor librae.

Die 28 agitur de recipiendo Legato in  civitatem venturo, et de salariatis, confirmandis.

Die 29 legitur juramentum magnificorum dominorum, de quibus extractis nihil dictum fuerat. Priores sunt Hieronymus Ancileus, Falconus Joctus, Franciscus Francolinus, Pieractius Jo, Ludovici, Dionysius Senegardus, Gilbertus Guerrerius. Confalonerii Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Jacobus Cordella, Antonius Ludovici. Consules Bonifatius Riccius S. B., Simon Tindalus Camp.i. Bancherius Pilae Johannes Antonii Scattoni. Desunt notarii consulum et Bancherii. Carta 343 t.o ad 431.

LIBRO 68 CONSILIA CERNITE 1537

Die 20 aprilis 1537 Mag.corum dominorum legitur extractio ut supra, excepto Jacobo Cordella; nam extractus est, Marinus Cordella, Simon Tindalus dicitur Simon Bartholomei. Notarius Consulum ser Perjacobus Urbanus. Dicitur Legatus adventasse Fabrianum. Jacobus dicitur pater Marini Cordellae defuncti, et ponitur loco filii.  Dominus Antonius Franciscus dicitur olim Gubernator. Caetera ut supra.

Die 21 Mag.cus D. Marcellus legitur Castellanus Arcis Alliorum, et donatur munere.

Die 29 in juramento Dominorum legitur notarius Bancherii ser Jo.Baptista ser Lucae. Caetera habentur ut in praecedenti libro Carta 1 ad 32.

Die 3 Maji Joannis Fruductii allata est truculenta mors ei inflicta in Castro Falleroni, ubi arma sonant. Mittuntur duo Reformatores cum Baroncello.

Die 4  redeuntibus Reformatoribus, fit jus contra occisores Jo. Ufredutiii. Requiritur Hieronymus Ancileus Prior absens. Legatus proibet accedere ad Abbatiam S. Claudii nisi cum deputatis Communitas S. Genesii petit cives Firmanos ad componendam differentiam finium inter illam et Gualdum. D. Franciscus Clarelli scribit posse Mag.cos Priores remittere terminos condemnatis in contumacia in Terra Montis Fortini. Gentilis Francisci de  Nobilibus,  qui olim cum sociis vulnera inflixerat ser Hieronimo Pernicolae recipitur ad gratiam.

Die 5 ser Felix Morronus Roma discessit Calabriam versus. Caetera ut in praecedenti libro.

(103v)Die 18 in Concilio Generali celebrato in aede Fraternitatis, Legatus orationem habuit ad Firmanos, qui eum protectorem eligerant, et ut superius habetur munere argenteo per Dominum Felicem Roma misso donaverant,  et civitatem ac Statum ei ex corde protegendum, et servandum obtulerant. Laudat charitatem et justitiam Firmanorum et fidem erga  Sanctam Ecclesiam, et jubet eos esse bono animo, et spondet se velle  concedere quidquid petierint. Dicit se impetrasse a Pontifice diminutionem unius ducati pro foculari, et reduxisse ad 4000 scut.  quibus succurritur periculo gravi Turcharum imminenti. Item reduxisse taxam vastatiorum Anconae ad 3000 scut. tota Provincia. Denique se velle dare operam justitiae Firmanae,  et per Mag.cum Gubernatorem et Mag.cos D. Priores ministretur.  Quibus respondit D. Hieronymus Rosatus. Deinde lectum Felix  Breve reductionis praedictarum taxarum, quae exiguntur per aes et libram, et castra non gravantur in bonis a civibus ibi possessis, sed cives solvunt in civitate libram dictorum bonorum.

Die 19 Communitas S. Elpidi promittit cautiones pro Firmanis, et ei aguntur gratiae. Legatus non multum curare visus est reditum magistri Baltaxaris (da Monte Alliorum) et Cancellarius asserit illum electum esse praeceptorem (deest quo loco). Auditur rumor de Castri Alliorum demolitione, quam vult Legatus. D. Jo. Franciscus Gregorius  commendat decimam  partem salarii sui quia fuit Romae Gubernator Provinciae. Legatus honorifice accipitur in viridariis Firmanorum  ad spatiandum.

Die 23 agitur de Castro Alliorum Firmanis restituendo, ut in precedenti Libro; ser Thadeus de Narnio die 24 dicit se servisse Firmanis post discessum D.  Augustini Recuperi Gubernatoris tribus mensibus. D. Franciscus Alexandri est creditor Communis, et statuuntur cives, qui ei computum revideant qui electi sunt die 26 Junii Jo. Baptista Morronus, Antonius Morphus, et Antonius Grana. Hieronymus Formichinus septuagenarius, et pene surdus, dispensatur a Cernitis. Confirmati sunt in officiis suis ser Lucas Cordella, ser Bartholomeus coadiutor, ser Persanctes Barnabei. Providetur salario Magistri Anzovini Amoratti. Carta 32 t.o ad 65.

Die 10 Junii 1537 in Concilio confirmantur deliberationes et gratiae Cernitarum.

Die 11 suffragis dantur cives exactores pro foculari et guastarolis D. Hieronymus Rosatus, Antonius Matheutius, Bartholomeus Massutius, Antonius Morphus, Jo. Baptista Morronus, Permatheus Rachamadorus, ser Jo. Baptista Florellus, ser Persimon. Cives ad promittendum et componendum Permatheus Rachamadorus, Bastianus Savinus, Lucas Hieronymus, Jacobus Francisci. Sindicus computationis pro vastarolis Bartholomeus Massutius. Ser Caesar de Trevio petit suam pecuniam de mutuo, et de servitute praestita. Eadem die Dionysius ser Antonii dicitur habuisse discessum per 8 dies pro festo S. Joannis.

Die 22 vacante loco Federici Civitellae mortui Reg.ris S. Bartholomei, Federicus Vincus sufficitur Troylus Pacharonus Regulator S. Martini et loco Francisci Morroni mortui (104) Regulatoris Campilegi ponitur Peregrinus eius filius.  D. Andrea Maximo Capitaneo datur commeatus redendi in patriam instantium feriarum tempore. Locantur in castris maritimis equites Ill.mi Domini Pauli Vitelli. Pistoja dicitur equuleo fuisse impositus, igne pedibus imposito, et Franciscus Grassus olim Regulator, et Troylo Adam imminere periculum vitae et si innocentissimus sit, et eius mors magnam afferet calamitatem publicam. Eligitur (ut videtur Capitaneus) post designatos D. Alexander Peruzzini de Orciano. Ser Hieronymus, et ser Julius leguntur praesentes Regulatores Jo. Franciscus videtur esse apud Ill.mum D. Valerium. Antonius Jo. Andreae est Castellanus Moliani. Die 26 ex litteris Card Cesarini ad Ill.mum D. Valerium habetur sibi magnae esse curae, ut Firmanis restituatur Castrum Allionum. Ex litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris Romae legitur modus quo restituendum  est castrum. Ex litteris D. Montani de Montanis Maceratae Oratoris, Cardinalis Legatus petit 65 vastatores in arce Anconae, et 50  scut. pro expeditione Turcarum. Respondetur D. Gentili, ut nisi arx possit conservari, solo  aequentur moenia cum Arce Alliorum. Interim scribitur Ill.mo D. Valerio, ut velit integrum reddi Castrum, in ultimo ut sola moenia diruantur. Idem agitur cum D. Bastiano Commissario et D. Legato D. Bono Francisco commendatur capitula de his facta inter Cardinalem Cesarinum et Legatum. Repetitur dies 11 Junii, et scribente D. Persimone Thibaldo de fidejussione ad emenda bona exititiorum praedicti Castri, respondetur petendo quae sit haec varietas D. Ambrosii. Interim rogatur Ill.mus D. Valerius, ut de his agat cum Legato, et fit mandatum in personam D. Joannis Canniti ad promittendum pro Communitate de emptione bonorum etc. Gratiae aguntur Communitati Offidae de peditibus oblatis, qui si veniant, recipiendi dicuntur cum maximo amore et gratitudine. Mittuntur quator homines de Monte Falconum et de Smerillo ad praestandam obedientiam Legato, et ad excusandum factum, quod non explicatur.

Die 12 mittitur Ill.mo D. Valerio, decretum esse,  ut nihil agatur, nisi quod conclusum fuit inter Legatum et Cardinalem Cesarinum.

Die 13 Legatus scribit se nonnullos de Offida custodes Castri Alliorum exclusisse, quia senes et male vestiti erant, et reliquisse de his in Castro 23 Offidanos, 7 Tolentinates, et 20 se supplevisse, quibus mittatur stipendium etc. His omnibus providere jubentur Mag.ci D. Priores, et Felix Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, D. Jo. Franciscus Pichonus, D. Pompejus Azolinus, Pierus Pellegrinus, Ciriacus Baldutius, Ciottus Adam, ser Jo. Baptistam Florellus, Aurelius Pacharonus, ser Stephanus Azolinus, Jo. Jacobus Beneincasa, Vincentius Ursini, Nicolaus Dolcebene, An…..na.

Die 15 Jo. Jacobus Morronus, et Antonius Morphus mittuntur Oratorem (104v) Maceratam ad Concilium Pro.le. Fit mandatum compositionis inter Montem Elparum  et Montem Rynaldum D.ni Pompejo Azolino, et Persimoni Thibaldo. Laudatur Octavianus Humilis de Patrignone, et donatur civilitate. Nicolaus Permathei de S. Elpidio eligitur ad extimanda bona exititiorum Castri Alliorum iuxta capitula Cardinalis Cesarini et Legati. Repetuntur praedae factae in castro Petrioli de inde legitur.

Die 27 Maij Vicus Chiarellae et Rocha capta a D. Marcello et commendantur illa loca

Cardinali Cesarino, ut protegat et commendet D. Legato.

Die 30 Maij D. Legato commendantur nomine Castri Alliorum, qui ab omni caede liberi sunt. Kalendis Junii habentur litterae Legati scriptae Magistero Julio eius Phisico, quibus significat calicem et alias ab exititiis castri Alliorum res et sacrario subraptas fuisse restituitas, et plurimos eorum petiisse Romam, nec potuisse caussam revocari ad Legatum. Oratores electi, ut subito restituatur Castrum a Legato, fuerunt D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Petrus Simon Thibaldus, ser Lucianus Carpinus dicitur olim fuisse Commissarius Turris Palmarum.

Die 3 D. Angelus Dei Bufalo respondit Oratoribus, mentem esse Pontificis reddendi Castrum; facta solutione a Communi Firmi de tertio stipendio, et receptis in Castro exititiis etc. Magister Federicus de Marioctis de Matholica (dicitur per errorem de Matticula) litteris laudatur de bene actis in suo munere arithmeticae. D. Andreas Maximus commendatur pro Rachanati Praetura. Hieronymus Formichinus septuagenarius eximitur ab obligatione veniendi ad Cernitas. Reperiunt acta die 10-11-12-33 Junii, 19 Maji etc. Carta 65 t.o ad 157.

Die 1 Julii 1537 Turcharum suspicio annuntiatur. Ill.mus D. Valerius rediens a Legato dicit eum velle demolitionem Castri.

Die 2 Rev.dus D. Tiberius Corradum cum litteris D. Gentilis Billaquae Oratoris  super rebus castri Alliorum nuntiat addendum in causa Troyli et aliorum civium Commissarium, et protestatur de nullitate processus, quia cives obedierunt voluntati et decreto Cernitae in providendo, custodiendo, conducendo pedites etc. Mittuntur Commissarii Bastianus Savinus, ser Hieronymus Patimalus, Baptista Adae, Perus Baccilis, Gentilis de Nobilibus, Lucas Giliutius, et Jo. Andreas Ciceri cum Longobardis, et malleis ferreis, piconibus aliis que instrumentis ad demolitionem Castrum, sed media via steterunt, atque redierunt re imperfecta etc.

Die 8 Pellegrinus Baccilis missus est ad Castrum cum guastarolis et 200 peditibus. Deinde reditur ad mensem Junii, diemque tertiam, et sancitur rogari Legatum, ut sua intersit ne Firmani illudantur de Castro Alliorum. Adduntur Oratores Romae Octavianus Azolinus, Jo. Jacobus Martinus, Federicus Vincus. Ser Persimon Marini creatur depositarius librae.

Die 6 Junii leguntur extracti castellani, ser Hieronymus Angelita Moliani, Aquavivae Felix Guerrerius, Gualdi Felix Pacharonus, Montis Falconum Lucas (G)iliuctius, (105) Benedicti ser Marianus Sanctis, Portus Vincentius Stabilis (desunt extractiones Mag. D.orum) et die 22 leguntur solum Regulatores qui supra.

Die 26 Junii  agitur de vastatoribus mittendis Anconam,  et de collocandis militibus in oris maritimis.

Die 27 D. Bonfranciscus Camerarius Legati petit vastatores ad demoliendam arcem et muros Castri Alliorum. Respondetur per Cancellarium cives expectare a Protectore, ut conservet capitula inter eum et Cardinalem Cesarinum inita.

Die 1 Julii iterum D. Bonfranciscus Camerarius et Auricularius Legati petit devastatores, et attulit Breve Pontificis de demolitione arcis et murorum; et Ill.mus D. Valerius retulit a Legato, illum velle restituire Castrum, data saltem cautione de dicta demolitione, quae remittitur ad Concilium Gen.le.

Die 6 commendante Ill.mo D. Juliano Cesarino, D. Silvius Arcerius de Civitella post D. Alexandrum Peruzinum eligitur Capitaneus. Ex litteris Legati ad Mag.cum Gubernatorem Firmi mittuntur ad accipiendam possessionem Castri Alliorum Jo. Franciscus Rosatus, Caesar de Nobilibus, Ludovicus Vincus,  Conceptus Vincus, Bonfilius Morronus, Octavianus Azolinus, Antonius Matiutius, Bastianus Savinus, Baronus Eltocomando, Baptistae Adae, Costantinus Adae, Falconus Periocti, Chrysostomus Baptistae et alius qui recentiori atramento videtur deletus, Caesar Adam, Dominicus Lucae, Jacobus Francisci.

Die 7 agitur de vastandis muris Castri, sed consultores non conveniunt. Deinde in alia Cernita repentina sancitur expectare Concilium sed interim conservari indemnes qui se contulerint ad demoliendos muros. Demum fit mandatum D. Montano de petenda praeceptorum revocatione, et de interponenda appellatione.

Die 8 litterae Cardinalis Cesarini, et Gentilis Billaquae Oratoris habentur, ex quibus sancitur in Consilio demoliri muros Castri Alliorum, quamvis habeatur praeceptum Legati de nihil innovando in Castro. Promittitur tamen per civitatem, non offendere homines dicti Castri, et relinquere eos pacifice frui suis bonis in eodem Castro;  et mittuntur Anconam ad legatum 40 vastatores. Conficiuntur instrumenta bellica. Commissariis protestantibus, quia Castrum est sine custodibus, eliguntur novi Commissarii ad demolitionem murorum: Hieronymus Assaltus, Antonius Morphus, Pellegrinus Baccilis, Lucas Hieronymi, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Paulus Montanus, Falconus Joctus.

Die 10 Vincentius Partinus praeteritis diebus,  et hodie legitur Prior Priorum. D. Montanus de Montanis Orator retulit, Legatum promisisse verbis praeceptum circa murorum demolitionem, sed non recognoscet dummodo de caetero non innovetur quicquam: revocasse ad viam juris caussam civium promissorum; velle (105v) cautionem de pacifice relinquendis hominibus Castri Alliorum ut fruantur suis bonis, deputatis duobus civibus ex parte Firmanorum, et duobus ex parte Legati, ut cuique redditur quod suum est.

Die 11 iterum rogatur Legatus, ut velit concedere executionem Brevis ut Firmani demoliantur muros, et praestari cautiones a civitate, non a particularibus. Providetur de justitia exequenda secundum jus in Castro Alliorum. D. Montano de Montanis Oratori committitur, ut referat D. Legato ut dignetur notum facere, quod siquis velit redire in Castrum Alliorum, redeat intra triduum, quo elapso post litteras D. Priorum habitas incidant in poenam non redeuntes ad habitandum, si postea inventi fuerint in Castro vel eius territorio. Et quia illi exititii, quum non sint demoliti muri, molestant homines Status Firmani, et turbant ipsorum res, D. Joannes Cannitus advocatus et procurator Firmi protestatur ante D. Tarusium Gubernatorem de executione Brevis pro demolitione murorum, et de provisione, ne existitii turbent homines Firmi, Comitatus et Castri praedicti in personis, vel bonis, nec armatas faciant, secus non teneri de scandalis etc.

Reformatores ad bimestre sunt Lucas Giliuctius, Felix Guerrerius, Ippolitus Caesaris, Jo. Andreas Paganelli, ser Dominicus Mazatinus de Petritulo, Petrus Francisci de Monte Giberto, Antonius Picolinus de Marano, ser Jo. Jacobus Christaldus de Campo Fellonum, N.N. de Fallerono, ser Joannes de Ripa Cerreti.

Die 14 Quiriaco Baldutio Prior Priorum, iuxta litteras D. Montani de Montanis non respondetur Legato, qui differt praecipere demolitionem Castri, sed banniti Status Ecclesiae capti transmittuntur ad eum, et Antonoctius Schiavtti  discurrens per agrum Firmanum requiritur ut capiatur, et illico suspendatur. Dicuntur exititii Alliorum eripuisse res habitatoribus, et qui sunt pro Firmanis fuisse expoliati.

Die 17 Breve Pontificis iubet restitutionem Castri Alliorum in manibus deputati a Legato cum mandato restituendi pecunias Oratori Firmano solutas pro Castro. Accusabantur Firmani de espulsis hominibus Alliorum post restitutionem Castri, quibus concessae sunt represaliae. Mag.cus D. Gubernator Tharusinus fidem facit pro veritate, quod a tempore habiti Castri de manibus D. Marcelli non ex illis hominibus cum suis bonis erant in Castro. Abierant enim cum suis bonis ante restitutionem propter monitiones et minas vice legati, de quibus explorari potest veritas a castris circumvicinis. Imploratur auxilium Ill.mi D. Valerii, et Ill.mi D. Petri Alovisii Curatur reductio hominum Alliorum ad Castrum; et emptio honorum non redeuntium ducatis 1000.

Die 20 in imminentibus periculis Reipubblicae voverant Matronae Firmanae civitatem argenteam Virgini Lauretanae, et creantur depositarii pecuniae D. Marianus Pernensis, et Franciscus Savinus. Collectores vero Thomas Bibliopola, Perdominicus Marcutii, ser Dominicus promisit Octaviano Azolino (106) se plurimos exititios reducturum ad Castrum, si eius caveatur. Sancitur poena capitis contra offendentes  aliquem ex ipsis. Quaeritur Consilium a Repubblicis Firmo benevolis ad jurandum Republicae Firmanae. Scribitur ad D. Philippum de Rachanato teste quod exititii ante restitutum Castrum exierint.

Ill.mus D. Stephanus Columna petit solutionem pro vastatoribus Anconae, referente Bartholomeo Massutio, qui Macerata rediit Orator.

Die 22 Ill.mus D. Valerius laudat destinationem Oratorum Romam, et consulit ut bene informent et justificent caussam et res civitatis apud Pontificem, et si ipse velit constare in sua sententia, alluquantur Oratores Imperatoris, quibus ipse D. dabit litteras, ut supplicent Suam Sanctitatem pro hac civitate, ne amplius molestetur; et si inexorabilis sit, petatur ut Firmum evellatur a legatione. Si res in deterius labatur, revocetur Hieronymus Branchadorus, aliique cives ad opitulandum Patriae, et promittit se curaturum apud Dominationem Venetam, ut civitati iuvetur. Item commendandum monet Troylum  ut privatum civem, et Legato respondendum, Firmanos non impedituros; quominus si velit ipse recipiat Castrum Alliorum; si vero velit ut ipsa communitas faciat hanc restitutionem, restituat pecunias a Firmanis solutas pro emptione Castri. Oratores electi sunt D. Gentilis Billaqua, D. Pompejus Azolinus, D. Montanus de Montanis, Jo. Baptista Morronus, Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massutius, Octavianus Azolinus, Bastianus Savinus; de quibus quattuor decernuntur. Respondetur Legato, Castrum esse apertum et demolitum unde potest ingredi et exire pro suo arbitratu, et quum fores fuerint combustae ante resignationem Firmanis factam, ipsemet sumat meritum supplicium de iis, quos invenerit delinquentes. Publicatur absolutio delictorum civium.  In Concilio Oratores statuuntur praedicti Doctores Legum cum Jo. Baptista Morrono.

Die 24 affertur rumor, et a quibusdam Fratribus Observantinis confirmatur in Monte Albotto esse 3000 peditum, qui illic male se gerunt, et timetur ne huc proripiant. Dionysius est Prior Priorum.

Die 27 in festo Assumptionis fiunt solum luminaria et cursus. Ser Caesar Coluccius reficitur de animalibus sibi interceptis in castro S. Angeli pro Repubblica. D. Hieronymo nepotis Jacobi Cordellae cum licentia traditur nuptui in Monte S. Mariae in Georgio. D. Hieronymus Anglicus (alias Angelico) electus est a Secretis Repubblicae Rachanatensis, eique sufficitur Castellanus Moliani Jo. Marinus Casella. Deinde replicantur quae dicta sunt die 6-7 et circa demolitionem agitur die 9; prout supra Carta 158 ad 252.

Die ….. Augusti 1537 legitur Guerrierius D. Persanctis receptus ad gratiam Petrus et filius. (106v) Cives necati sunt in  castro Falleroni, et sancitur lex contra uccisores civium ac Ill.mo duci Camerini scribitur pro capiendis interfactoribus in suo territorio. Providetur quia exititii Alliorum confugiunt ad Montem Ulmi, et Castrum Alliorum est sine gubernio. Legatus prohibuit solemnitates in festo Assumptionis sed invitatur ad festum Legatus, dante bravium Ludovico Vinco. Pedites de Monte Albotto dicuntur confluxisse Maceratam, et praeficiuntur sex cives ad cogendos milites pro defensione civitatis.

Die 13 D. Petrus Simon est Prior Priorum. Ser Philippus Maceretus da Compo Fullonum Orator se contulit Romam. Citantur cives a Legato declarandis incidisse in multas poenas propter demolitionem murorum castri contra mandatum eiusdem; de qua re rescribitur ad Ill.mum D. Petrus Alovisium, auditur adventus Turcharum prope diem. Pierus Baccinus cum aliis civibus  ad defensionem deputatus est. Revocantur cives in civitatem. Marescallus dicitur adventasse in castrum Lauri.

Die 15 dicuntur  castrum versus adventasse 400 pedites, quamvis narrentur irruere Castrum S. Viti occupatum ab Esinis. Significatur castris,  ut cum denuo suspicio Turcharum habeatur, se contineant in armis et sub Commissariis Firmanis. In cursu bravii habita et quaestio quia equus Ludovici Vinci, qui praeteriit equum D. Antonii Giliuctii, percussus fuit a quodam de Monte Reali, et auriga equi Federici Morroni,  qui secundus intravit Ecclesiam, rapuit bravium secundum de manibus Jo. Andreae  Mansueti. Ergo equi cursores intrabant tunc Ecclesiam S. Mariae in Castello. Praesens fuit huic festo R.mus Ludovicus Furconius Ep.us.

Die 22 referentibus dominis Laurentio Angelo et Joanne Barabutio Oratoribus, Legatus distulit sententiam declaratoriam incursae poenae ad sex dies, et in penultima quum Romam sit abiturus, vult solutionem ultimam focularis, et resignationem Castri dicuntur pedites abituri per iter maritimum, et coguntur quingenti pedites sub Commissariis Jo. Francisco Calisto, Theodoro, Venero Permathei, ac Thoma Pacharoni ad tuendam civitatem et castra maritima. Provisores sunt Antonius Grana, Pellegrinus Baccinus, Baronus Altocomando, J. Marinus Bonvicinus, Martinus Paladinus cum ser Jo. Francisco coepit quosdam Thucros Officiales Ortizani ser Raynaldus ser Baptistae de Monte Giberto, Altidonae ser Antonius Marini de Lauro, S. Petri Morici ser Ventura ser Julii de Monte Falconum. Reliqui omnes desunt. Guidus Vinc(i)us legitur in Officio Appicciulati, et renunciat nisi solvatur ei Bulla. Ill. D. Stephanus et Commissarius Pontificis qui bene egerat in commendatione Firmanorum in trajectione militum, munere donantur. Rechanatenses et Elpidiani fidejusserunt pro Firmanis de emptione bonorum extitiorum Montis Alliorum, et relevantur indemnes tres furcae justitiae Firmanae traditi necati sunt. D. Camillus de Lauro commendatur pro Montis Robiani. (107) Prior Priorum die 20 est  Antonius Spinuctius. Deest extractio officia ….ura. Interposita est appellatio contra sententiam Legati in Firmanos.

Die 25 Augusti Jo. Marinus ser Cipriani, et Antonius Morphus extimatores duxerunt granum flor 2 bol.30, hordeum flor.1 bol.24, speltam flor.1.

Die 26 legitur Card.lis Farnesius electus protector Firmanorum. Comes Acetus erat Orator Romae cum aliis duobus civibus. Felici Pacharono castellano Gualdi petendi subrogatur Gaspar ser Stephani. Confirmatur decretum de familiari abitatione civium in civitate,  alias lacerentur, et succedant appicciulati extrahendi. Agitur quod sub praesenti  Summo Pontifice, et consultato Cardinali Cesarino, civitas cum Comitatu sit sub R.mo D. de Farnesio. Lactantius et Gaspar ser Michaelis de Sarnano amantissimi Firmanorum donantur civitate.

Imbussolantur cives etiam appicciolati qui de 15 in 25 dies mittantur ad arcem S. Petri de Aliis. Carta 253 ad 289.

Die 2 Septembris 1537. Priori Priorum D. Petro Simone Patrasso, legitur in litteris Oratorum indignatus Pontifex de non soluto ducato focularis de quinque ex Catro Alliorum olim interfectis. Proponitur Ill. D. Petrus Aloysius protector. Committitur Oratoribus, ut postulata a Pontifice executioni mandari iuvent ita, ut Firmani removeantur a Legatione Cardinalis Tranensis. Cives exactores sunt Antonius Granae, Thomas Pacharonus, ser Theodorus, Jacobus Ludovici, Joannes Scattoni, Permatheus Nicolai Magistri Julii, Permarinus Branchadorus, ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Cichus Cipriani, Camillus Ciminus, Cacciacontes, Morphus, Stephanus Azolinus, Colangelus Ilioneus, Peroctius Ludovici, Dominicus Lucae, Branchadorus (Caesaris), Jo. Paulus Polidorus, Cicchus Hyppoliti. Deinde habetur Concilium, in quo sancitur mittere Romam Religiosos Guardianos et Priores Conventuum Firmi, qui testimonium perhibeant de veritate contra calumnias civitati inflictas. Confirmantur leges contra extrahentes rerum genera et contra non habitantes familiariter. Eliguntur, qui curam gerant pubblici boni, duo cives, et duo consiliarii per contratam, et sunt Petrus Paulus Pervenantii ac Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacobo Angeli, et Permartino patri Pauli, Hieronymus Assalti et Perantonius Mancinus cum Mariano Sgraffia et Pernicola Jo. Georgii, Jo. Baptista Persanctis et ser Theodorus Persanctis cum Polonio Baptista et Thoma Pieri Cichi, Nicolaus Adam, et Pierus Jo. Ludovici cum Antonio Piermathei et Baptista Adae, Aurelius Pacharonus et Antonius Calisti Pacharoni cum ser Grisancte Antonii et Jo. Andrea Antonii; Felix Guerrerius, et Jo. Paolus Montanus cum Persancte Baptistae et Hyppolitus Caesaris

Die 4 amici D. Ludovici Vinci scribunt Ill.mum D. Pierum Aloysium (107v) cum 4000 millibus peditum ad damna Firmanorum venturum, et Roma intra quatuor dies exiturum. Idem scribunt Oratores ser Lucas Cordella missus ad Hieronymum Rosatum aegrotantem retulit consilium eius, ut mittantur Romam cives ad implorandam misericordiam, et ad Ill.mum D. Valerium ac Hieronymum Branchadorum copiae litterarum, ut succurrant. Petitur a D. Valerio equus dono dandus Ill.mo D. Petro Aloysio. Dicitur equus esse Recineti. Scribitur Ill.mo Stephano et Constantio, ut opitulentur.

Die 5 Oratores destinati ire recusant. Baroncellus dicitur Magnificus.

Die 6 dicuntur ad defensionem civitatis convocandi Ill.mus D. Valerius, Caesar de Nobilibus, Hieronymus Branchadori ed alii cives. Proponuntur Oratores recusante D. Petro Simone Patrasso, R.dus Vicarius, D. Nicolaus Pacharonus et D. Franciscus Fr Cantalicius persuasit Cernitae, ut ad placandam iram Dei fieret remissio dirae imprecationis jam extintae. (Hac est excommunicationis, S. Eleutherii, quae fiebat candelis extintis) super bonis Reipublicae. (Hic Fr. Cantalicius erat S. Felix de Cantalicio, cuius sanctitas sub ea tempestate incoeperat florere). Idcirco impetratur absolutio per R.dum D. Vicarium.

Die 7 ab Ill.ma D. Joanna M.a per Regulatores  emitur equus. Loco Octaviani Azolini aegrotantis deputatur Peregrinus et pro Ludovico Vinco, Joannes Vincus cum aliis supradictis duodecim Capitaneis peditum ad  custodiam civitatis.

Die 8 Oratores scribunt Summum Pontificem nolle veniam concedere Firmanis,  et exploratores nuntiant D. Perum Aloysium venire. Sancitur facere obedientiam superioribus, si petant honesta; si vero veniant offensuri, defendere armis civitatem. Providetur nequis affendat aliquem, nec tollat res civium. D. Joannes dicitur  Capitaneus et Baroncellus Firmanorum. Cives ad exigendas impositiones statim solvendas superiori bus sunt Petrus Paulus Pervenantii, Hieronymus Percontis, Baronus, Pierotius Ludovici, Antognotius Calisti, Dominicus Lucae. Ad curam civitatis Pellegrinus Morronus, Ludovicus et Joannes Vincus, Jo. Franciscus Rosatus, Petrus Baccilis, Federicus Morronij, Jacobus Branchadorus, Ciottus Adammus, Falconus Joctus, Jo. Jacobus Mancinus, Sanctes Pellegrini, Octavianus Azolinus, Trojanus Riccius, Chrisostomus Baptistae. Eadem dieIll.mus D. Petrus Aloysius dicitur adventare, et D. Federico Vinco ac ser Persimone nuntiantibus Ill.man D. Joannam M.am discessuram, suppliciter rogatur ne discedat, sed consulat patriae et instet ut Pontifex placetur. Carta 290 ad 320.

Rubrica

Libri 69 Consilia Cernite 1538-1539-1540

  Die Veneris 18 Januarii 1538 desunt menses anni 1537 Octobr. Nov.bris et Dec.bris. Ore Priorum Perantonio Mancino et Gubernatore Firmi Mag.co D. Salvatorii Pacino (108) de Colle agitur ad solvenda impositione focularis, et equo Ill. D. Joannae Mariae donato Ill. Duci de Castro, et taxa Secretariorum, et D. Sebastiano Ansovino mercatore anconitano pro lignis datis Castellano Anconae. Cives et populares dicuntur missi Romam ad SS.mum D.um.

Die 20 Spiritualis Marchiae terminavit differentiam inter Montem Prandonum et Aquavivam. Providetur de recuperandis 800 ducatis mutuo datis R.mo Episcopo della Barba. Cives deputati ad impositionem collectae sunt Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Federicus Vincus, Jo. Mancinus Bonvicinus cum Conciliariis, ser Jacobo Palmerio, et Baptista Jo. Adae.

Die 25 mittendus est Orator ad Vicelegatum die dominico proximo, ut cum Oratoribus Provinciae reperiantur 2000 remigia. Prior est Ludovicus Francisci. Communitas Auximi misit electione suae praeturae ad arbitrium Firmanorum. Thesaurarius petit  solutionem equitum levis armaturae Pontificiae. Firmi habentur focularia 700. Ser Jo. Petrus Castaneus est depositarius a tempore quo civitas Firmi erat sub Ill. D. Petro Aloysio. Carta 1 ad 9.

Calendis Februarii 1538 ser Franciscus Fortuna de Rotella est Cancellarius Ill.mi D. Valerii Ursini, et petit 200 ducatos pro equo vendito Communi Firmano, et donato Ill.mo D. Petro Aloysio.

Die 6 fit impositio animalium a Civibus et Conciliariis deputatis. 

Die 10 adduntur duo Conciliarii deputati Joannes Perusini, et Tiberius Cautius. Fit descriptio hominum ab anno aetatis 18 ad 40, frumenti et hordei pro bello contra Turcas, Priore Priorum D. Hieronymo Rosato. Impetratur absolutio a censura contra renitentes bona Reipubblicae iuxta consilium viri religiosi devoti, et vitae spiritualis, de quo supra et per octo dies continuos a singulis Religiosis celebrantur Missae, et fiunt orationes pro animabus dimenticatis Purgatorii. R.dus Spiritualibus terminavit differentias praedarum inter Montem Ulmum, Firmum, Aquavivam et Asculanos.

Die 3 Thesaurarius scribit introitus Firmanos non sufficere ad solvendas impositiones etc., et non vult solvere salarium Mag.corum D. Priorum, nec aliorum. Respondetur D. Bindo Altovito, Thesaurario Provinciae, et scribitur Legato ne tollantur salaria. D. Fabius Alcolinus de Rocha contrata advocatus Curialis iterum conducitur advocatus pro Firmanis sine provisione in his temporibus procellosis propter miseriam civitatis. Commendatur D. Petrus Perjacobi aromatarii de Monte Rubiano pro Fabriani pretura. Ser Persimone ser Pieri depositario,  fit exactio vastatorum Anconae in Comitatu de tempore elapso, et de impositionibus praeteritis exactis providetur familiae Palatii. Redit ab Urbe (108v) D. Gentilis Billa cqua Orator.

Die 20 Priores sunt Vincentius Calvucius, Jannes Fatii, Caesar Pieri, Colangelus Ilionei, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius. Regulatores Troylus Adammus Flor., Antonius Matheutii de Veteribus S. B., Antonius  Morphus Camp. Confal.rii, Vincentius Partinus, Pacharonus Jacobi, Bartholomeus Massutius, Caesar Adammus, ser Julius Morica, Constantius Montanus. Consules D. Ludovicus Angelita Cast., Hieronymus Percontis Pilae, ser Nicolaus de Morpho notarius. Bancherius Castelli D. Persimon Petrus Columnellus capitaneus Hispanorum, qui permanet in Regno, recipitur cum honore.

Die 22 satisfit Ill.mae D. Joannae Mariae Ufridutiae Ursinae de pensione domus, quam habitat Magister Macilentus. In prioratu vacante ob mortem Joannis Fatii admittitur Vagnotius Fatius eius filius, jurantibus eius facultates iuxta ordinem Statutorum Jo Marino Casello et Jo. Marino Bonvicino. Item Jo. Antonius Adam frater carnalis Troyli defuncti subrogatur ei in Regularia, nullo alio concorrendo et in regimine. Scribenti Collegio Provinciae de rata Oratorum ad SS.mum de non gravando Provinciam de remigiis, respondetur civitatem per suum  Oratorem acceptasse portionem suam remigum.

Die 24 Sebastiano Persimonis Priore Priorum, Mag.ci D.ni juraverunt, aegrotante Vincentio Calvutio, absentibus D.Dominico, Jacobo Guerrerio, et Jo. Antonio Adae, qui Troylo suffectus erat. Camillus (Sav)inus est loco Caesaris Pieri, et Vagnotius Fatius loco Joannis Fatii: juramentum deest Confal.rum. Consulum et Bancherii. Carta 9 t.o ad 20.

Die 7 Martii 1538 D. Vicelegato petente 50 remiges pro galeris Pontificis, scribitur ut reducatur numerus hominum civitatis. Fit exactio de compositione, sive gratia.

Die … Vicelegatus et Paulus Justinianus commissarius Pontificis instantissime petunt 50 remiges, et expediuntur. Thesaurarius petit omnes condemnationes a 30 annis citra. Consulitur in adventu Pontificis ad Templum Lauretanum per Oratores petere reintegrationem Status et non gravare de debitis taxarum tempore antecedenti Status privationem.

Die 13 Oratores ad Pontificem eliguntur D. Gentilis Billacqua, et Jo. Franciscus Rosatus, pro quibus 20 bol. quilibet civis solvit.

Die 17 ser Jo. Francisco Rosato suis curis distento proponitur Antonius Permathei Orator.

Die 18 Vincentius Adam renunciavit regimini.

Die 24 ser Hieronymus est exactor ducati focularium. Communitas gravatur exactionibus et debitis ita, ut cives de foculari solummodo tenentur libris 50, et populares 25. Etiam qui non habent  ad solutionem domorum. Legitur haeres Joannis Ufriductii officialis damnorum datorum.

Die 27 ser Marianus Carpinus, et Alexander Pacharonus sunt extimatores olei ad flor.52 promiliari quolibet spaciato.

Die 29 post multam varietatem (109) suffragiorum protestantibus Mag.cis D. Prioribus, et D. Hieronymo Rosato, Antonio Morpho, et aliis, et cogente D. Gubernatore sub poena amissionis omnium bonorum, sancitur est solveri, et invenire remiges pro galeriis Pontificiis. Cives electi ad equitandum pro remigibus sunt Falconus Joctus, Jo. Baptista Persanctis, , Jo. Marinus Bonvicinus,  Cacciacontes Jo. Baptistae, Lucas Giliuctius, Pierus Baccinus, cives et consiliarii electi, ut cogerent remiges in civitate, sunt Peregrinus Baccinus, Franciscus Francolinus, Ludovicus Francisci, Baptista Permarini Adae, Dominicus Lucae, Franciscus Calabria, Jacobus Azolinus, Dominicus Cruciani, Polonius Baptistae, Cichus Discretionis, Theseus Nicolai, Dominicus Mathei.

Die ultima agitur de remigibus, infecta re, quia non potuit sufficiens numerus pecuniae inveniri, et habetur mandatum comparendi Maceratae. Carta 21 ad 36.

Die 5 Aprilis 1538 Jo. Baptista Morronus redit Orator a Legato, et ser Troyanus Riccius a Commissario remigum, ac D. Gentilis Billacqua et Antonius Permathei a Pontifice.

Die 7 transactato macello Luciano de S. Elpidio ad Mare Antonii filio deputantur cives exactores collectarum Jo. Franciscus Pacharonus, Lucas Giliutius, Ludovicus Francisci, Pierus Baccinus, Antonius Calisti Pacharoni, Antonius Ludovici pro quolibet contrata.

Die 11 Jo. Franciscus Rosatus Orator a Legato redit, hortaturque cernitam, ut mittat cives pro defensione rerum et jurium Communi Firmi, et de interesse passo in emptione Montis S. Petri de Alliis. Salarium Magistri Macilenti ordinatur solvi a Camera Apostolica, quae occupaverat Firmanis introitus gabellarum et salis, quos tenebat Jo. Franciscus Rosatus, et Legatus jubet mittere homines bene informatos de eius credito, et computu Communis ad Pontificem. Perantonius dicitur de (d)irectis.

Die 13 D. Franciscus Catena venetus mutuavit pecunias pro Communi Firmi  D. Gentili Billacqua, et Federico Vinco.

Die 22 Priores sunt Joannes Magister Marii, ser Persimon ser Pieri, Sebastianus Savinus, Ludovicus Vincus, ser Julius Morica, Alexander Morronus. Confal.rii Nicolaus Pacharonus, Jo. Paulus Polidorus, Caesar Pieri, Branchadorus Caesaris, Federicus Civitella, Nicolaus Amici. Consules S. M. et Flor. desunt cum notario. Bancherius Pilae D. Pompejus Azolinus. Carta 36 t.o ad 42., quae scripta non est, et deest Dominorum juramentum.

Die 5 Maij 1538. Superiori mense, et nunc leguntur represaliae, et executiones in (109v) animalia civium factas pro debitis Communis Firmi. Habetur Commissarius medii ducatus pro centenario solvendo infra octo dies, et litterae Gubernatoris Comitatus, quibus consulit recurrere ad Pontificem de nimio gravamine huius impositionis ascendentis ad duc. 6600. Revidentur computa D. Ludovici Strozzi. Caesar Tammurus solvit sex florenos Marescallo pro Commune Firmano. Satisfit D. Sebastiano Ansovino de 218 ducatis.

Die 8 fit instantia ut exactio Comitatus olim Firmi fiat in effectu, ne communitas Firmi patiat amplius damnum de interesse.

Die 17 praesentibus Peroctio Ludovici Laurentii et Jo. Ludovico Emilii praesentatur Peregrino Baccino electio Capitaneus S. Claudii ultra flumen Chienti facta a Cardinale de Gaddis Episcopo et Principe Firmano. D. Ludovicus Strozius Camerarius Episcopatus Firmani dederat electionem, sed habentur bandimenta Legati prohibentia solitas nundinas S. Claudii. Proponitur mittere Oratorem ad Vicelegatum cum Sinibaldo de Gaddis et D. Ludovico Strozzo pro defensione jurium Cardinalis et Communis.

Die 23 ser Jo. Baptista Florellus fit depositarius medii ducati Magister Ansovinus Amoractus rogatur ut contentus sit denariis solvendis  a Camera: quod si Camera noluerit persolvere, licentiatur. Idem dicitur Magistero Macilento. Die ultima ser Thomas de S. Angelo est Officialis Montis Pietatis a communitate Rachaneti. Carta 43 ad 54.

Die 21 Junii 1538 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Matheus Ciarpellae, Gaspar Evangelistae, Jo. Franciscus Rosatus, Venerus Permathei. Regulatores Nicolaus magistri Julii Cast., ser Marianus Carpinus Pilae, Vincentius Adam S. M. Confal.rii Baptista Nicolai Chrysostomi, Falconus Ioctus, ser Trojanus Riccius, Antonius Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Sebastianus Persimonis. Consules Federicus Vincus S. B., Antonius Ludovici Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. M. D. Franciscus Clarellus.

Die 23 ser Jo. Pierus Castaneus Orator ad vicelegatum et ad  D. Pompilium in Macerata, et Jo. Franciscus Pacharonus Orator ad Commissarios remigum in Ancona ferunt 24 ex eis post consignationem partim aufugisse, et partim aegrotasse, unde petunt reintegrari a Firmanis numerum sub poena relaxandi Marescallum contra homines civitatis.

Die 14 Julii cogitur Concilium pro Oratoribus destinandis ad Pontificem ad  (110) pretendas exgravationes, restitutionem introitum, et proventum etc. Dicuntur impensae caussa Marescalli quotidie crescere, et sancitur solvi de libra veteri debita a castris Comitatus olim Firmi.

Die 18 Augusti legitur Marescallus intercepisse animalia Firmanorum pro taxis Secretariorum, et a Commissario medii ducati minitari de  relaxandis represaliis, nisi infra quinque dies satisfiat de integra summa, referente ser Trojano Riccio Oratore.

Die 20 Augusti Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Petrus Matheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Confal.rii Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, D. Theseus Marchisinus, Peroctius Jo. Ludovici, Jo. Marinus ser Philippi, Franciscus Morronus. Consules Jo. Marinus ser Cipriani Cast., Felix Pacharonus Pilae, ser Prosper Galassius notarius. Bancherius Florentiae Branchadorus Caesaris.

Die 23 mittitur D. Gentilis cum altero cive Maceratam ad audiendam mentem Pontificis, et Legati. Jo. Franciscus Pacharonus fit procurator Communis ad promittendum et solvendum pro reductione predae animalium, ut supra. D. Caesar de Raynaldis fit procurator ad lites, praesertim in caussa cum Ludovico Strozzio. Curatur satisfactio D. Thesaurarii de impositione equitum levis armaturae, et Secretariorum. Instatur pro recuperatione pecuniae solutae pro remigibus. Revisores computi ser Persimonis ser Pieri depositarii sunt Peregrinus Baccinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Franciscus Valgarinus, Marinus Ciammagliae, Baptista Adae, Jacobus Angeli.

Die 28 Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato, et attulit Breve restitutionis gabellae, et introitus civitatis, et etiam Portus cum introitibus eius, obligata civitate ad satisfactionem salariatorum et debitorum. D. Joannes de Rochetta erat Marescalchus Provinciae. Revidentur computa omnibus aliis depositariis Communis. Non acceptatur gratia Brevis praedicti cum conditionibus relatis, dicente Antonio Permathei, qui cum D. Gentile fuerat Orator ad Pontificem, se valde mirari, quod a Sua Sanctitate non observentur promissa, maxime de impositione medii ducati, quae fuit reducta ad taxam Clementis, et gabellarum, quae fuerunt restitutae emptoribus. Ludovicus Vincus, Joannes Antonii Scattoni, ser Trojanus Riccius, Pierus Baccinus, Jo Franciscus Pacharonus, Antonius Hieronymi Matheutii, Dionysius ser Antonii se offerunt ire Romam (110v) ad pedes SS.mi sumptibus propriis, ut dignetur providere, ne gravamina sint majora introitibus etc. Carta 51 t.o ad 61.

Die 13 Septembris 1538. Lucas Giliutius Prior dicitur Lucas ser Bastiani, D. Salvator Pacinus est Gubernator. Magister Petrus Barontinus de Auximo praeceptor litterarum Fabriani petit eligi Firmi. Iterum gravatur civitas de tangente pro solutione D. Francisci Ozerii olim Oratoris Provinciae et coguntur Priores et alii Officiales Firmi ad solvendum debitum unius ducati pro foculari. D. Cornelio Centio de Macerata Commissario, jubetur descriptio grani et hordei, de quibus prohibetur Vicelegato extimatio de loco in locum Provinciae. Aurelius Pacharonus fit depositarius pro impositione debiti caussa vastatorum, et exactor.

Die 13 imponuntur 1000 salmae grani pro munitione triremium contra infedeles. Rogatur D. Marinus ut stipendium a Camera Apostolica ordinatum solvat Magistero Ansovino Amoracto.

Die 15 mittuntur Oratores ad Vicelegatum et ad Ill.mum D. Marchionem Guasti, seu olim Capitaneum equitumCe. Montis, qui sunt transituri.

Die Dominico 22 Sept. ser Trojanus Riccius, et Comes Acetus Oratores ad Commissarium remigum reductare impositionem grani referunt ad 700 salmas admittendas in solutione medii ducati. Ser Trojano fit mandatum promittenti pro minori qua poterit quantitate. Die Mercurii 9 Octobris proponitur a Vicelegato declaratio facta a Pontifice de impositione medii ducati vel secundum impositionem focularium, vel secundum taxam Clementis. Mittitur Sindicus et Orator ser Trojanus Riccius ad acceptandam solutionem secundum taxam Clementis, et attenta calamitate et miseria civitatis petitur taxari secundum eius potentiam.

Die Mercurii 26 Octobris convenitur cum aliis provincialibus ad acceptandum gravamen medii ducati. Revidentur computa ab impositione salis et a tempore D. Ludovici Ufridutii, Pierus Raynaldi, et D. Hieronymus Rosatus consulunt petendum a Pontifice Dominum et Patronum ad gubernium civitatis.

Die 29 Octobris Revisores computum Communitatis Firmanae sunt Petrus Paulus Pervenantii, Pierus Baccinus, Joannes Antonii Scattoni, Franciscus Valgarinus, Antonius Grana, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Ser Bartholomeus Giliutius, Jacobus Angeli, Marinus Ciammagliae, Georgius Antonius Sebastiani, Ser Berardinus Ludovici, Vincentius Gualteronus, (111) Jo. Andreas Paganelli praesentes, et Jo. Marinus ser Philippi, Constantius Baptistae Adae, Baptista Permarini Adae, Joannes Perusini absentes.

Die 21 Priores sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Hieronymus Formichinus, Joannes Ufridutius,  Jo. Jacobus Beneincasa, ser Berardinus Ludovici, Caesar de Nobilibus. Regulatores Pieroctius Jo. Ludovici Flor., D. Baptista Guerrerius S. Po., Caesar de Nobilibus Camp.i. Confal.rii, Jo. Franciscus Pacharonus, Quiriacus Baldutius, D. Sebastianus Martialis, Bartholomeus Argolicus, D. Vincentius Guerrerius, Cichus Bacinus. Bancherius S. Bartolomei Contes Acetus. De Consulibus nihil.

Die 27 agitur de debitis. Carta 62 ad 74.

Die 16 Augusti 1538 habentur oblationes civium pro stisfactione remigum. Repetantur quae dicta sunt die 5-8-13-17-19 et ultima Maij.

Die 27 Octobris legitur ultra caussas debitorum consultum de expurgandis civibus a calumniis. D. Nicolaus Pacharonus ivit Orator Romam, Pierus eius collega rediit. Dicitur voluntas Pontificis esse de restituendo Statu Firmanis. Cives expurgatores Communis a calumnis sunt D. Persimon Patras, Jo. Baptista Morronus, Octavianus Azolinus, et Petrus Paulus Pervenantii, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, et Falconus Joctus. Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, Lucas Hieronymi, et Sebastianus Savinus. Ludovicus Vincus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam et Antonius Grana.D. Pompejus Rosatus, D. Marianus Pernensis, Contes Acetus, et Jo. Marinus Casellus. Ex Contrata Campiletii desunt.

Die 10 Nov.bris Cichus Bacinus renuntiavit officium Confalonerii, et appicciulati petunt locum. Factae sunt executiones contra D. Priores, et crescunt gravamina. Morphus de Morphis Roma rediens dicit necesse, ut urbem petant 4 cives.

Die 1 Dec.bris agitur de debiti set gravaminibus.

Die Veneris 6 Decembris Jo. Jacobus Mancinus, et Peregrinus Baccinus Roma redeunt pro negociis publicis. Dicitur sal, quod modo venditur Firmi, in majori parte esse terra.Legatus concedit Prioribus accipere denarios undecumque pro Oratoribus Romae degentibus. D. Petrus Tholosanus de Colle est revisor cum deputatis Firmanis, et expurgavit cives depositarios a calumnia. Requiruntur cives qui volontarie ire velint Romam. Prosequuntur gravamina quotidie tum in communitatem, tum in cives.

Die 6 sancitur mittere cives Romam ad petendam restitutionem Status, et leguntur nomina (111v) supradictorum: de contrata autem Campiletii habentur Peregrinus  Bacci, Antonius Morphus, Hieronymus Patriarcha, et Gilbertus Guerrerius. Item ex consiliariis electi sunt Jacobus Angeli, Pierus Raynaldi, Permartinus Petripauli, et Thaddeus Hieronymi, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, et Marinus Ciammagliae, Dominicus Gosmei, Apollonius Megliorati, Dominicus Merloni, et ser Bartholomeus Giliutius, Antonius Permathei, Baptista Ada, Joannes Perusini, et Jo. Andreas Paganelli, ConstantiusAdam, ser Crisantes Antonii, Cicchus Descretionis, et Baptista Laurentii, Antonius, Aromatarius, Persanctes Baptistae, Hyppolitus Caesaris, ser Jacobus Palmerius. In die Conceptionis B.mae Virginis fiunt luminaria cum processione. Peroctius Jo. Ludovici unus ex Oratoribus Romam missis, eadem die rediens cum litteris D. Nicolai sui collegae, R.di D. Episcopi Surrentini, et D. Caesaris de Raynaldis retulit SS.mi D.ni clementiam, et mediante Ill.mo et Excell.mo  Duce de Castro, novo protectore voluntatem restituendi Statum Firmanis; sed vult, ut communitas Firmi confiteatur se deliquisse, et in emendationem culpae oblationem faciat sponte sua. Attulit etiam litteras Legati directas Vicelegato de exgravandis Firmanis a quibusdam gravaminibus.

Die Sabati 7 offeruntur Sedi Apostolicae scuti 4000, et loco muneris duc. 2000 Pontifici post restitutionem Status integri una cum Castro Montis S. Petri de Alliis et aliis privilegiis solvenda. Dux Castri rogatur ut suscipiat sub sua protectione civitatem et populum, et commendet Card.li Farnesio filio suo, ut similiter faciat. Fit mandatum de  oblatione in personam Jo. Francisci et Oratorum.

Die Dominico 15 Dec.bris, D. Sebastianus Martius est Commissarius Pontificius pro classis contra Turcas provisione, petitque agentem Firmanum ad faciendum computum de grani dati solutione. Agitur de solvendo medio ducato D. Laurentio Altovito

Vicethesaurario, et de aliis debitis.

Die 18 exactores impositionum sunt Franciscus Valgarinus et ser Bartholomeus Giliutius.

Die Veneris 20 Priores sunt ser Nicolaus ser Antonii, Hieronymus Antonii Tinti, Baronus Eltocomando, Gaspar ser Sthephani, D. Marianus Pernensis, Joannes Tabor. Confal.rii D. Ludovicus Angelita, Joannes Antonii Scattoni, Baronus Berardini Eltuocomando, Franciscus Grassi, D. Philippus Coptius,  Jo. Paulus Montanus. Consules D. Vincentius Guerrerius S. B., Jo. Franciscus Eliseus Ca.i , ser Andreas Francisci notarius. Bancherius Camp.i Sebastianus Persimonis.

Die Dominico 22 Prior Priorum est ser Bernardinus Ludovici pro Caesare de Nobilibus prae (112) mortuo, eius collega die 6 legitur Jo. Jacobus Beneincasa, et die 17 Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus Orator a Vicelegato, et a Commissario grani retulit, nolle stare conventioni et contractu inter se et Communi Firmi inito, sed velle 300 salmas grani pro armata Pontificis, item denarios per mensem pro 4 vastatoribus mittenti ad Castrum Ecclesiae. Mittitur Romam instrumentum conventionis, et circa vastatores obeditur D. Alexander Pallantonius Locumtenens, seu Commissarius Legati die Jovis 26 iubet mittere Fabrianum ad Legatum 14 vastatores cum zappis, pichonibus, pani set rationem unius caloreni quotidiani, et pane, vino et sex bobus atque uno artifice de arte qualibet. Octavianus Azolinus mittitur Orator cum pecunia pro vastatoribus et caeteris praedictis.

Die Veneris 27 habentur litterae ab Urbe Peroctii Oratoris, qui Fulgineum Comitatus fuerat ducem Castri, et narratur Pontifex non contentari 6000 scut, sed velle 12000, ut retulit etiam Vincentius Lucae Matheutii, cui Romam redeunti datur mandatum pro Peroctio de promittenda d.ta summa, dummodo Status restituatur integer Firmanis cum Castro Alliorum, petita majori quae poterit dilatione. Hieronymus Branchadorus offert se ipsum, et Jacobum filium existentem penes Exc.mum ducem in beneficium publicum.

Die 28 in Concilio statuitur mittere Romam etiam duos de populo. Carta 75 ad 122.

Die 5 Januarii 1539. Michael Rubeus est Prior Priorum, mortuo Nicolao ser Antonii. Jo. Franciscus Pacharonus praesentaverat litteras commendatatias Ducis Castri in favorem communitatis, sed hiis non ostantibus Vicelegatus vult 14 vastatores, libras 600 panis, salmas 5 hordei, et quinque vini die quolibet, et sex boves aratorios cum tregiis a castra etc. Commissarius vero 300 salmas grani exspeditur pro 10 vastatoribus et 4 bobus rogando ne communitas de reliquo gravetur; quod nisi profuerit, mittatur ad Castro Orator, qui cum capitaneo Peregrino, mediante Stephano Columna impetret gratiam ab ipso Duce, et Legato. Cichus Berardini Tamburri subrogatur Janni eius fratri carnali defuncto. Filiis Jacobi Antonii Frictae conceditur nubere sororem extra districtum. Fratribus S. M.ae de Capodarcha dantur cementa pro fabrica conventus.

Die 6 confirmantur Provisores abundantiae Petrus Paulus Pervenantii, Vincentius Parrinus, Lucas Giliutius, Joannes Antonii Scattoni, Jo. Baptista Persanctis, Dionysius ser Antonii, Pierus Baccinus, Baptista Permarini Adae, Jo. Antonius Adam, Jo. Marinus ser Philippi, Georgius Antonius Sebastiani, (112v) Peregrinus Baccinus,  Taddeus Hieronymi, Dominicus Mathei, ser Bartholomeus Giliutius, Marinus Ciammogliea, Jo. Antonius Spachasasso, ApolloniusBaptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Jo. Andreas Paganelli, Baptista Laurentii, Cichus Descretionis, Hyppolitus Caesaris, Persanctes  Baptistae, Pierus Raynaldi.

Die 6 habetur buxulum vastatorum decriptum.

Die Mercurii 8 extat in civitate Vice Marescallus cum duobus equis ad expensas Communis cum ordine ut faciant executionem, nisi infra octo dies habent 300 salmas grani pro abundantia Romae. Mittitur cursor ad Ducem Castri pro commendantiis ad Summum Pontificem, ne graventur Firmani, attenta miseria civitatis, agitur de responso ad Episcopum Sorrentinum de offerendis pecuniis pro recuperatione Status, et de mittendo super his Oratore Duci de Castro; idemque agitur die 22, et die 24, quo Bartholomeus Massutius electus Orator commedatur Jacobo Branchadoro electo eius collegae. Carta 122 t.o ad 129.

Die 9 Februarii 1539 fit in civitate et portu descriptio grani, et de qualibet decina dantur duae salmae, excepta familiae provisione. Rogatur Commissarius recipere granum pro pretio currenti, ne Communitas gravetur.

Die 16 ser Caesar de Trevio donatur civilitate. Cives additi pro abundantia et materia grani sunt Jo. Marinus ser Cipriani, Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Hieronymus Ufridutius, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Costantius Montanus.

Die 17 ex litteris Jo. Francisci Pacharoni Oratoris ad Commissarium volentem 300 salmas grani pro pretio flor. 3, fit mandatum eidem Oratori et Antonio Permathei consignandi et mensurandi etc.

Die mercurii 19 jubetur Bartholomeo Massutio, ut statim ac habuerit responsionem a Duce Castri de restitutione Status, et resolutionem, debeat Firmanis intimare, et quamvis non esset ad votum, non discedat ab Urbe sine voluntate Communis.

Die Jovis 20 Priores sunt Permatheus Nicolai Magistri Julii, Franciscus Leffectus, Lucas Hieronymi Matheucii, Antonius Ilionei, Vincentius Rictii Adae, Antonius Morphus. Regulatores Petrus Paulus Pervenantius Cast., Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis. Confal.rii Vincentius Gualteronus, ser Marianus Sanctis, Jacobus Bertachinus, Antonius Grana, D. Hieronymus Rosatus, ser Lucas Cordella. Consules Franciscus Sebastiani Cast., Falconus Joctus Pilae, ser Jacobus Vigoritus notarius. Bancherius Castelli non nominatur.

Die Sabbati 22 Antonius Permathei recepit a Commissaris (113) pretium integrum 300 salmas grani mensurandi sibi intra termina medii mensis Martii. Dicitur Bartholomeus Massutius pro suis negociis ab Urbe revocandus.

Die Dominico 23 Cichus Tamburrus Prior aegrotat. Litterae Bartholomei Massutii nuntiant Pontificem nullo modo reddere velle Castrum M.tis S. Petri de Alliis, et de reliquo velle solutionem talem, qualis a Communi Firmi fieri non poterit. Respondetur, ut declaretur a superioribus quomodo debeant solvi taxae, quod impositio vastatorum Anconae exigenda a Comitatu, et relicta, cum effectu exigatur, ut satisfiat creditoribus Communis; et habita responsione, sit in arbitrio Oratoris stare, vel redire, sed ante discessum supplicet Sanctitati Suae, ut dignetur dare modum aliquem in hac miserrima civitate vivendi cum quiete et aliqua satisfactione habitantium, ita ut appareat aliqua facies civitatis. Deputati sunt pro grano requirendo Jo. Marinus Casellus et Lucas Giliucius, Antonius Permathei, et Jacobus Angeli. Ser Bartholomeus Diliutius obtulit 300 salmas pro pretio flor. trium et bon. 30, accepto pretio per Commissarium soluto 900 flor., et habita de reliquo obligatione solvendo ad messem. Accipitur oblatio, cui fecit satis Jo. Franciscus Rosatus D. Manno Mannino de Florentia procuratori D. Sebastiani Martii commissarii, et refertur in margine ad diem 26 Maij.

Carta 129 t.o ad 155.

Die 2 martii 1539. Referente Jo. Francisco Pacharono Oratore, et monente Magistero Macilento Agrippa, mens Vicelegati est ponere Firmi Curiam Generalem Provinciae, et Magistero Macilento scribitur, ut alia die maneat Maceratae, et alloquatur Vicelegatum de modo tenendo pro consequenda praedicta Curia. Caesar Guarnerii, licet domum habeat solummodo Firmi, non habitat.

Die Dominico 9 Martii mittitur Romam ad Oratores pro Curia Generali Provinciae assequenda. Caesar Guarnerii dicitur Caesar Pompee. Vincentius Stabilis est depositarius. Fit a quolibet assignatio capitalium ex aeris sui, sed non allibratur domus propriae habitationis.

Die 10 electi ad ordinandam impositionem medii pro centenario fuerunt Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Persimon ser Pieri,  et ser Jo. Baptista Florellus ex civibus, de consiliariis vero Antonius Permathei, Jacobus Angeli, Apollonius Baptistae, et Jo. Andreas Paganelli.

Die 17 absente ser Bartholomeo Cordella procancellario, ser Lucas Cordella eius pater supplet in adunantia, qua sancitur scribere R.do D. Lucae Branchadoro, ut pro Firmanis gratias agat (113v) Duci Castri de protectione suscepta, et narret communitatem dolere nimis non posse plus offerre pro reintegratione Status, cum sit ad praesens reducta in maxima paupertate et miseria, et interim intuatur num possit aliquid haberi, et sciri quo tendat mens Pontificis circa res Firmanas.

Die 23 Franciscus Guerrerius est creditor Communis in flor. 2074; scribente Card.li Camerario, qui jubet satisfieri sub poena excommunicationis et interdicti, D. Hieronymus Bassus de Firmo commendatur pro Cinguli praetura. Magister Ansovinus Amoractus est electus praeceptor Anconae. Reducuntur salaria, et  nunctiari jubetur Pontifici, communitatem non posse retinere Magisterum scholarum  Cancellarium, neque residentiam Magistratus. Sancitur cum D. Luca Branchadori et D. Caesare da Raynaldis mittere Jo. Franciscum Pacharonum ad Pontificem et legatum pro habenda Curia Generali. Die penult. agitur de impositionis capitulis. De carnium provisione etc.

Carta 156 ad 172.

Die 21 Aprilis 1539 Priores sunt Pollidorus Cauctius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus ser Philippi, ser Lucas Cordella. Confal.rii ser Jacobus Pierius, Franciscus Leffectus, ser Theodorus Persanctis, Gaspar Evangelistae, Stephanus Azolinus, Berardinus Georgius. Consules Lucas Hieronymi S. M., Franciscus Laurus Flor., ser Bartholomeus Giliucius notarius. Bancherius Pilae Jo. Paulus Polidorus. Praesides macelli Cichus Taborrus, Nicolaus Dolcebene, Lucas Giliuctius, Ciriacus Ballucius, Baptista Jo. Adae, Tiberius Cauctius, Baptista Laurentii, Lucas Antonius Philippi pro mense Maij: Junii vero Jo. Marinus ser Cipriani, Franciscus Valgarinus, Bertholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Prosperus Galassius, ser Jacobus Palmerius, Dominicus Mactei, Constantius ser Petri.

Die 11 Maij Card.lis de Carpo legitur proxime venturus in Provinciam Legatus. Antonius Morphus dicitur affinis ser Bartholomei Cordellae cancellarii.

Die 28 Bartholomeus Massutius Orator ab Urbe retulit, SS.mum Dominum dedisse sibi benedictionem et promisisse in suo adventu in Provinciam restitutionem Status: D. Antonium Franciscum Alambardum de Trevio gessisse pro Firmanis apud Pontificem, et bonam habere dispositionem erga civitatem. D. Bernardinum Ruffum olim Firmi Gubernatorem et nunc auditorem Legati solvendum esse stipendio suo. D. Salvator Pacinus de Colle Gubernator Firmanus laudatur, et discessurus donatura militia et civilitate. D. Jo. Baptista (114) de Mareschalchis de Meldula est novus Baroncellus Firmanorum.

Die 1 Junii Mag.cus D. Vespasianus Petrellus de Trevio est novus Gubernator Firmanus. Mittuntur Oratores Maceratam ad legatum ad faciendum cum deputatis calculum Status de impositione medii ducati, et  habetur Bulla Pontificis de augmento pretii salis ad rationem 3 quatrenorum pro qualibet libra. Gravatur communitas de solutione equitum pro stativis. Ser Jo. Baptista Florellus deputatur Orator cum D. Gentile Billacqua, qui dicitur esse Maceratae.

Die 6 Junii Jo. Franciscus Rosatus destinatur Orator ad Concilium Provinciae et ad Legatum, ut promittat ratam suam de augmento salis, pro qualitate civitatis. Ser Trojanum Riccium cancellarius dicit compatrem suum fidissimum. Carta 173 ad 185.

Die … Junij 1539. Interseruntur quaedam paginae catalogi pertinentis ad sec. XV, nam nomina civium ibi conscriptorum leguntur ex eis, qui vivebant anno 1447. Cives autem sunt ser Cleriacus (leg. Clericus) ser Joannis, ser Joannes ser Colectae, ser Bonus Joannes ser Bartholomei, ser Antonius ser Marini, ser Gentilis ser Marini, deletur ser Persanctes Ioannis de Campo Fellonum, ser Ulixes ser Simonis, Baptista Francisci de Aceto, Nicolaus ser Simonis, Franciscus D. Ludovici, Alexander Antonii Georgii, Franciscus Ludovici Vagnoctii, Gaspar Antonii Cisci, Antonius Jacobi Silvestri, Petrus Nicolai Forti, Jacobus Forti, ser Gentilis Antonii alias Macini (leg. Mancini), ser Joannes Leonardus ser Antonii, ser Gaspar ser Vannis, ser Pierus eius filius, ser Baldaxar Rogierii, ser Leonardus Blasini, ser Bartholomeus Perocti, Nicolaus Joannuctii, Catharinus ser Dominici, ser Simon Jacobi, Andreas de Calvutiis, Simon ser Joannis Baccilis, Ser jacobus Vagnoctii Migiluctii, Gaspar Antonii Adae, ser Pierus Nicolai Sorichae, deletur ser Jacobus Nicolai Targae, Nicolaus Antonutii, deletur ser Joannes Bartolomei de Gructis, ser Jacobus et ser Franciscus Bartholomei (in margine recentiori charactere scriptum est 1350, sed nomina civium spectant ad aevum minus antiquum anno 1350, nam plerique vixerunt anno 1480) ser Piermatheus Gasparis Azolini, ser Baldaxar Lucentini Mathei Smannati, Simon Magri Francisci, Anselmus Joannutii, Joannes Petri de Calvutiis, ser Laurentius ser Colae, ser Barnabeus ser Colae, ser Dominicus ser Francisci de Serviliano, D. Paulus de Angelinis, Antonius Nicolai Cripstofari, ser Lippus (114v) Gentilini, ser Blasius Gentilini, Perus Marinus Petri Stephani, Marcillinus D. Nicolai, Gabriel Lippactii, Mattheuctius Colae, ser Angelus Nicolae de Petritulo, D. Joannes Novellus, ser Marinus ser Andreae, ser Lanciloctus ser Francisci Fortunati, Pernicola Nicolai, Evangelista Vagnoctii Corraductii, Nicolaus Sabioni, D. Andreas, et D. Marius suus frater, D. Antonius de Pedibus, Andreas Nicolai Biselli, deletur Petrus Stephani, D. Johanne Antonius Joannis Campilecii, ser Simon Pauli, Antonius Franciscus Joannis Matheuctii, Perthomas Ludovici de ……..  Postea legitur = iuxta …dicitur  D. Angeli, suffragiis exceptum  faventibus 22, contrariis 11. (forsan et cathalogus conscriptorum in Franciscum Sfortiam qui eum Firmi eicerant: character ad illam pertinet aetatem). Reditur ad mense Junij 1539, et D. Nicolao Pacharono consulente, non mittuntur Oratores ad turbandam mentem Pontificis in caussa salis, sed Maceratam ad supplicandum, ut exgravetur communitas tot impositionibus. Camillus Ciminus producit listam civium impositionibus gravatorum, quorum bona tenentur a Camera Apostolica. Fit capella Conceptionis a Fratribus S. Francisci super portam civitatis.

Die Veneris 20 Junij Priores sunt Jo.Baptista Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensiss S. B. Dominicus Lucae Camp.i. Confal.rii Jo. Marinus ser Cipriani, D. Pompejus Azolinus, Dionysius ser Antonii, Colangelus Ilionei, Bonifatius Riccius, Hieronymus Morronus. Consules Stephanus Azolinus S. B., Jo. Paulus Montanus  Camp.i, ser Bartholomeus Giliutius notarius. Bancherius S. Martini Pierus ser Thomae. Praesides macelli pro mense Julii, Jacobus Francisci, Hieronymus Patriarcha, Baronus Eltocomando, Ludovicus Francisci, Jo. Ludovicus Emilii, Cichus Pupi, Dominicus Cruciani, Nicolaus Antonii Cavalerii Augusti, Pierus Baccininus, Baptista alias Cioctus (Adam), Gilbertus Guerrerius, Antonius Ludovici, Iacobus Ceteronus, Permartinus Petripauli, Marconus Mag.tri Innocentii, Jo. Antonius Antognicti.

Die Dominico 29 rogatur D. Mannus ut concedatur franchitiam pecudum communitati Portus pro macello datam a Communi Firmi. Carta 187 ad 196.

Die 20 Julii 1539 Jo. Baptista Morronus Orator ad Legatum cum ser Jo. Baptista (115) Florello retulit pro impositione medii ducati extimanda esse bona immobilia aequa lance inter civitatem et Comitatum, et solvendos de 700 flor. 100 a civitate, quae si debitrix  restet, solvat expensas extimationis, si secus, solvat easdem Comitatus. Item ser Franciscum Capotostum exactorem impositionis vastatorum Anconae debere rendere computum Communi Firmi de sua administratione: cives habentes possessionem in Comitatu conducere posse granum suum ad civitatem. D. Bernardus Machiavellus est commissarius Pontificius pro medio ducato. D. Jo. Baptistae Pontano olim Gubernatori Firmano scribitur.

Die Dominico 27 ser Bartholomeus cancellarius reddit Orator Legati. Communitas Fabriani petit a Firmanis commendari suos carceratos Legato.

Die 30 venit commissarius extimator bonorum immobilium. Carta 197 ad 202.

Die 1 Augusti 1539. Turcus Manentis et Vincentius Massutius se obligaverant pro 100 flor. solvendis D. Bernardo Machiavello. Assistentes commissariis extimatoribus Sebastianus Savinus, Antonius Morphus, et Antonius Grana.

Die 2 deputati cives pro impositione Octavianus Azolinus, D. Pompejus Azolinus, Bartholomeus Azolinus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha. Populares Piermartinus Petri Pauli cum Jacobo Angeli, Constantius ser Pieri cum Nicolao Antonii, Polonius Baptistae cum Dominico Merloni, Antonius Permathei cum Baptista Adami, Cichus Discretionis cum Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius cum Hyppolito Caesaris.

Die 3 dicitur Oratoribus Comitatus, ut congreget Concilium Generale omnium castrorum, ut moris erat omnium castrorum, ante separationem, quando communitas transmittebat quator cives pro implendis amicabiliter negociis etc. Interim extimantur bona stabilia civitatis.

Die 9 extimatores frugum sunt Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus.

Die Sabati 16 habentur litterae D. Caesaris de Raynaldis de compositione pro restauratione Status Firmani.

Die 17 fit mandatum in D. Pompejum Azolinum de promettendo curam Pontifice non ultra summam 15000 scut. pro reintegratione Status cum privilegiis, introitibus, et Castro Alliorum etc.

Die Mercurii 20 Priores sunt Baptista Nicolai Crysostomi, Baptista Cichi Billini, Brtholomeus Massutius, Baptista Permarini Adae, D. Vincentius Guerrerius, Dominicus Lucae. Confal.rii Pernicola Antonii,  ser Persimon ser Pieri, Lucas Hieronymi, Franciscus  (115v) Laurus, Dionysius Paparoctius, Gilibertus Guerrerius . Consules D. Gentilis Billacqua, Jo. Paulus Polidorus, et notarius ser Dorias Marini. Bancherius Flor.  Baptista Permarini Adae. Praesides macelli pro mense Septembris Baptista Nicolai Chrysostomi, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Jacobus Mancinus, Baptista Pacharonus, Persanctes Baptistae, Hippolitus Caesaris, Joannes Spinelli, Thomas Migni. Octobris, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Peregrinus Baccinus, Constantius Montanus, Stephanus Arcioni, Pierus Raynaldi, Felix Antonii, Dominicus Merloni.

Die 22 scribentibus D. Persancte Carpino, et D. Caesare de Raynaldis, e D. Fiscale,

Pontifex infra mensem aderit in Provincia, et infra octo dies discedet ab Urbe. Consulitur Card. lis de Carpo Legatus,  et expectatur adventus Sanctitatis Suae Perusium.

Die 23 Alexander Pacharonus et Jo. Marinus Bonvicinus extimarunt salmam grani in flor. 6, hordei flor. 3 bon.20, speltae flor. 1 bon. 32 ad gabellam communem.

Die Dominico ult.o Augusti agitur de debitis Franciscus Saracini (se)nex dispensatur a Concilio. D. Antonius Vechinus commorans in civitate Anconae est commissarius Pontificius super augmento salis. Baronus Altocomando legitur filius Berardini.

Carta 202 t.0 ad 222.

Die 2 Septembris cives et consiliarii electi pro abundantia  sunt Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jo. Jacobus Mancinus, Felix Pacharonus, D. Franciscus Clarellus, Lucas Hieronymi, Jo. Antonius Adam, Permatheus Rachamatorus, D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Casellus, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Permarinus Petripauli, Jacobus Angeli, Constantius ser Pieri, Nicolaus Antonii, Polonius Baptistae, Dominicus Merloni, Antonius Permathei, Baptista Adam, Cichus Discretionis, Baptista Laurentii, ser Jacobus Palmerius, Hyppolitus Caesaris.

Die Venerii 12 sancitur mittere Oratores de regimine et de populo Camerinum ad pedes Pontificis rogaturos reintegrationem Status Firmani.

Die 19 agitur de munere faciendo Pontifici.

Die 25 Oratoribus Macerata scribentibus respondetur ut curent audientiam a Sua Sanctitate.

Die 29 Octavianus Azolinus unus ex Oratoribus rediit, et petit an revocandus sit unus ex Oratoribus. Respondetur, ut omnes sequantur Summum Pontificem.

Die 2 Octobris redierunt D. Hieronymus Rosatus, et D. Pompejus Azolinus Oratores,  qui referunt audientiam habitam a Pontifice, et mittandum esse Oratorem pro re

conficienda Camerinum ad SS.mum D.num. Deinde leguntur (116) nomina civium, qui 2 Martii statuti fuerant pro executione pecuniae Maceratam mittendae qui sunt Franciscus Leffectus, Lucachius, Antonius Ilioneus, Vincentius Ricii, Antonius Morphus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persanctis, D. Petrus Simon Patras, ser Trojanus Riccius, Bartholomeus Massucius, Dionysius ser Antonii, Ludovicus Vincus, Jo. Marinus Casellus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Marianus Pernensis, D. Hieronymus Rosatus, Hieronymus Patriarcha, Permatheus Raccamatorus, ser Marianus Carpinus, Antonius Matheutius, Pieretius Jo. Ludovici, Felix Pacharonus, Perdominicus Polisena, Franciscus Calabriae, Vincentius Ursini, Evangelista Gasparis, Falconus Joctus, Perotius ser Thomae, Ciottus Adam, Stephanus Azolinus, Dominicus Lucae, Lucas Giliutius, ser Theodorus Coluctius, Franciscus Eliseus, Berardinus Gagius, Philippus Manfronis, Bonifacius Riccius, Baptista Caprinus, Pernicola Fassica, Baptista Pacharonus, Petrus Paulus Pervenantii, Jo. Franciscus Pacharonus, Baptista Laurentii. Inter solutores vastatorum leguntur Vincentius Adam, Jo. Andreas Cialochonus, Jacobus Angeli, Jacobus Aurifex, Vincentius Foleciani, Julius Colae Pasqualicti, Cichus Bizarrus Cisci, Hieronymus Caroli, ……….. Gentilis Spetioli, ……… ser Stephani, ……….. Compagnutii, Thomas Pieri Caesaris, Constantius Aurifex, Thomas Mag.ri Joannis, Jo, Jacobus Pacinus, Baptista Ciottus, et Baptista Adami, Theseus Nicolai, Stephanus Arcioni, Hieronymus Joannis Georgii, Cichus Andreae Mitis, Permatheus Nicolai, et alii qui alias nominati sunt.

Die Mercurii 10 Septembris venit Firmum D. Antonius Franciscus Rambardus de Trevio missus a Pontifice, qui hodie, vel cras, est Roma discessurus, et monet Firmanos esse eiusdem bonae mentis de restituendo Statu, et civitas disponatur in eius adventu ad petitionem et ad oblationem de solvenda parte compositionis in pecunia numerata.

Die Jovis 11 Septembris D. Antonio Francisco de Trevio offeruntur pro Pontifice ad compositionem faciendam duc. 4000 infra terminum duorum mensium, vel 40 dierum post possessionem reintegrationis. Baptista Cichi Bellini Prior dicitur Baptista Francisci.

Carta 222 t.o ad 236.

Die 5 Octobris 1539 Federicus Vincus, et ser Trojanus Riccius obtulerant capitula pro abundantia civitatis. Sancitur ut quilibet civis, excepto grano ad usum familiae, teneatur dare salmas duas grani pro qualibet decina, unam pretio currenti, aliam pretio carnis priori.

Die 20 Mag.ci D.ni Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici. Regulatores (116v) Baptista Nicolai Chrysostomi, Hieronymus Assaltus, Jo. Marinus Bonvicinus, qui per errorem dicitur Camp.i, cum sit contratae S. M. Confal.rii Petrus Paulus Pervenantii, Perantonius Mancinus, Pierus ser Thomae, Jo. Jacobus Benincasa, D. Pergentilis Spetiolus, Joannes Tabor. Consules, Vincentius Adam S. M., Antonius Ilioneus Flor., ser Dorias Marini notarius. Bancherius ser Bartholomeus Persimon Marini.

Die 26 agitur de fidejussionibus pro abundantiae provisione deputati sunt Bartholomeus Massutius, D. Hieronymus Rosatus, Antonius Morphus, D. Franciscus Clarellus,  Octavianus Azolinus, Permatheus Raccamatorus,  Lucas Matheutius, Jo. Jacobus Mancinus, Jacobus Angeli, Antonius Permathei, Piermarinus Petripauli, Baptista Laurentii, Dominicus Merloni. Receptores grani sunt Peregrinus Baccinus, Jo Marinus Casellus, Jacobus Franciscus, et ser Jacobus Palmerius.

Die 23 Novembris fit amplum mandatum D. Pompejo Azolino Oratori Firmano ad Pontificem ad componendas res Status Firmani etc.  Ill.mo D. Sfortia de Cervara erat capitaneus equitum levis armaturae Pontificiae. D. Pompejus Azolinus intuitu Ill.i D. Octavii de Farnesio commedatur medicum phisicum Mag.cum Augustinum de Nursia, et communitas Ofidae Mag.cum Florium Vitalem de Monte S. Mariae in Lapide. Ser Trojanus Riccius Orator ad Legatum obtinuit solvere posse stativarum denarios, pro ratae divisione mense quolibet. Promittitur recognitio Duci Castri et aliis negociantibus rem Firmanorum apud Pontificem.

Die …… D. Pompejus Azolinus Orator Romae erat. Camillus Ciminus depositarius et exactor reddit computum. Communitas causam habet cum Hieronymo Ancileo. Profidetur satisfaciendo D. Berardino Ruffo. Carta 238 ad 247.

Die 2 Decembris 1539. Bancherius quidam Romae poenitentia ductus vult reddere Communi Firmi ducatos aurei 723 scut. 7 acceptos pro usuris et expensis indebite exactis sub annis 149.., 1499 et 1502.

Die Mercurii 3 sacerdos Ordinis Heremitarum S. Dominici obtulit praedictam restitutionem faciendam a duobus bonis viris Florentinis, qui volunt fieri debitores petita dilatione solutionis. Deputantur ad agendum cum praedicto sacerdote D. Hieronymus Rosatus, Baronus Eltuocomando, Ludovicus Vincus simul cum Gubernatore. D. Mannus nuntiat se in praeceptis habere de vendendo sale cum augmento trium quatrenorum. Jo. Franciscus Pacharonus est germanus Jo. Nicolai.

Die 14 ex praecepto Legato panis de grano communis non venditur nisi pauperibus.

Die 20 Mag.ci Priores sunt (117) Jo. Franciscus Pacharonus, Jo. Jacobus Marinus, Vincentius Tortus, Hieronymus Ufriductius, Antonius Vechius, Jo. Paulus Montanus. Confal.rii, ser Nicolaus Sabinus, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Bernardinus Evangelistae, Contes Acetus, Alexander Morronus. Consules, Marinus Cordella S. B., Jacobus Guerrerius Camp.i, ser Perius Marini notarius. Bancherius Campiletii Nicolaus Dolcemele.  Pro Vincentio Torto vacante ex appicciolatis adducitur Gentilis de Nobilibus.

Die 22 redierat D. Pompejus Azolinus Orator ad Pontificem et ad Ducem Castri, et habentur litterae D. Antonii Francisci Alambardi de Trevio. Consanguinei D. Jacobi in Gabia commendant eum Communi Firmi.

Die 25 remittitur in Urbem D. Pompejus cum Antonio Permathei, suffragatis etiam Persancte Baptistae, Baptista Adami, et ser Jacobo Palmerio.

Die 26 Vicus de Monturano mutuaverat pecuniam D. Pompejo, et Matheus Marci oleum dederat Communi. D. Tiberius Corradus de Petritulo tulerat Romam litteras et mandatum pro Oratore. Ser Bartholomeus coadiutor  erat electus ad officium Montis Pietatis Fabriani. Mag.ter Macilentus dicitur bone memoriae a Mag.stro Grifone Macilenti filio.  Carta 248 ad 258.

Die Martis penult. Decembris 1539. Relictae sunt 4 paginae non scriptae. Character scribae diversus est, non legitur tamen  nomen novi notarii. Oratores castri Lauri condolent, quia nonnulli Oratores Statum dixerant Summo Pontifici nolle castra olim Comitatus Firmani redire sub gubernio Firmanorum, et negat communitas Lauri se id commisisse Oratoribus, asseritque se redire libenter et paratam esse ad destinandos Oratores ad SS.mum etc.

Die Veneris 2 Januarii 1540. Idem ut supra exponunt Oratores Serviliani, et Oratores ituri ad SS.mum D.mum pro reditu sub gubernio Firmi sunt ser Baptista ser Cipriani, et ser Baptista de Discretis. Eodem die Orator Fancavillae idem assert pro sua communitate.

Die Sabati 3 idem exponuntur ser Paulus Ronalducius de Petritulo potestas Turris Palmarum et Vincentius Moriconus Oratores Turris Palmarum.

Die Dominico 4 ser Julius de lo Abate, et Joannes Jacobi Natalis Oratores Campi Fullonum eodem exposuerunt. Item ser Melchior Berardini et Caesar Jacobi Oratores Monturani.

Die Martii 6 id ipsum asseruit ser Gervasius Loritus Orator Massignani.

Die 18 confirmantur capitula abundantiae Federici Vinci et ser Trojani cum moderationibus (117v) Camilli Cimini. Providetur de pecuniis D. Pompejo Azolino Oratori in medici concurrentes pro primo et secundo sunt Mag.ter Gismundus de  Pergula, Mag.ter Andreas de Ripa Transone, Mag.ter Modestinus de S. Elpidio ad Mare, Mag.ter Nicolaus Flaccus. Ser Jacobus depositarius solvit Maceratae D. Berardino Ruffo.

Carta 263 ad 270.

Die Dominico 15 Februarii 1540. Oratores D. Pompejus et Antonius, qui alibi dicitur Permathei filius, hic vero Vigoritus, redierant ab Urbe. Jo. Franciscus Pacharonus Orator redit a Vicelegato. Gubernator Status monet Firmanos praeceptum haberi a Vicelegato, ne cives recipiantur in castris. Magister Isolarius de Amandula medicus Fabriani, Mag.ter Gismundus de Pergula, Mag.ter Nicolaus de La Fossa concurrunt pro officio medici sed obtinuerunt Magister Augustinus de Nursia, et Mag.ter Augustinus de Monte Gallorum aequalia suffragia. Mag.ter Nicolaus Flaccus medicus habet 10 flor. mensiles. Ser Polonius ser Luciani de Petritulo, et ser Venturoctius Solimanus de Monte Falconum solverant pro Communi Firmi flor. 70 pro residuo medii ducati commissariis Antonio Morpho, Antonio Granae, Bastiano Savino. Sancitur non amplius curare Status restitutionem, quia pecuniae desunt, et ipsa penuria pecuniarum operabitur talem effectum.

Die 20 Priores sunt Franciscus Valgarinus, D. Pompejus Azolinus, Pierus ser Thomae, Magister Julius Latinus, Fabritius Berterami, Constantinus Montanus. Confal.rii Polidorus Cautius, Felix Pacharonus, Troylus Pacharonus, Baptista Permarini Adae, Hieronymus Emilianus, Caesar de Nobilibus. Consules Joannes  Mag.stri Marii Cast., Andreas ser Salvicti Pilae, ser Torius Marini notarius. Regulatores, Antonius Grana Flor. D. Dominicus Rictius S. B., Felix Guerrerius Camp.i. Bancherius deest, finito iam bussulo. Pro Fabritio Berterami vacante extractus est appicciolatus D. Jo. Franciscus Piconus.

Die Mercurii 25 venit ab Urbe Maceratam D. Legatus, et ordinatur Orator de eumdem congratulando de reditu et lamentando de prohibitione conversationis civium per comitatum. Magister Hilarius fuerat electus, et noluit acceptare, Magister Augustinus de Nursia confirmatur. Ser Antonius Latinus obtinet locum Magistri Julii sui patris, Jo. Franciscus Piconus de S. Angelo locum Fabritii D. Caesar  frater carnalis Joannis Magistri Marii defuncti obtinet locum fratris. Locus Caesaris de Nobilibus defuncti non datur filio, quia impeditus erat, sed extrahitur ex bussolo (118) appicciulatorum, deest vero nomen. Caesar Felicis Guerrerii ponitur loco patris mortui, sed in Regularia eligitur Jacobus Guerrerius frater carnalis Felicis. Carta 270 t.o ad 280.

                                                                 Rubrica                                                            

Libri 70 Cons.a Cer.te 1540 -1547

Die 12 Decembris 1540 desunt reliqua pertinentia ad Cernitas et Consilia Firmana a die 25 Februarii 1540 ad diem usque 18 Februarii 1543: per integrum triennium Liber vero hic, quem compendio damus, divisus est in duas partes, quarum prima a die 12 Decembris 1540 ad diem usque 24 Februarii 1547. Pertinet ad Statum Ecclesiasticum castrorum quae Paulus III abstulerat Firmanis; altera vero ad Firmanos spectat a die 21 Augusti 1549 ad 24 usque Aprilis 1561, quae pars inserenda erat Libro 86, vel sequentibus. Pagina prima rogata est ab Apollonio Cataldo de Petritulo Canc.rio Status castrorum tempore primi officii Conservatorum Status, ser Joannes ser Antonii Martialis de Petritulo, ser Pauli ser Vannis de S. Angelo, ser Marini ser Joannis de Marano, ser Marii Carpini de Ortezano, ser Perjacobi Bentivenga de Morisco, et ser Petri Francisci de Monte Giberti sub Gobernatore Generali Status Mag.co D. Philippo Bonagratia de Piscia equite aurato comites que Palatino, qui coepisse dicitur officium semestre Kal. Septembris, D. Franciscus Cuzerinus legitur Orator totius provinciae ad Urbem, D. Laurentius Mari petit debita Status de gabellis. Concilium tenetur in sala Palatii Moliani. Pinguntur in omni terra Status insignia D. A. Card.lis de Farnesio per Mag.trum Hieronymum Faventinum. Rev.us D. Caesar de Nobilibus de Monte Octono legitur consultor, notarius vero Concilii est Jo. Dominicus Fortunatus de Fallerono. Carta 123.

Die 21 Februarii 1541 Concilium cogitur in Monte Ottonum in aedibus residentiae Gubernatoris Generalis, qui propter aegritudine iturus est ad balnea, et sindicatores eius sunt D. Baptista Mancinus de Rapagnano et ser Tiburtius Jacobi de Aquaviva. Consultor est ser Paulus Montanus de Monte Ottono. D. Michael Angelus Thomassinus cum litteris Card.lis de (118v) Farnesio iubet fieri depositariam Status. Conservatores futuri sunt ser Paulus Montanus de M. Octono, ser Baptista ser Marinangeli de Serviliano, Mag.ter Jo. Gualterius de Gualdo, Octavianus Evangelistae de Turri S. Patritii, Nicolaus Soselle de Petriolo, ser  Jacobus Saxinus de Smerillo. Cancellarius est Gentilhominus Castallius de Castignano asculanae diocesis. Carta 4, 5, 6, 7.

Die 6 Martii 1542 aegrotante in lecto eodem Gubernatore, et adsistente D.Matheo Gazio legum doctore de Castigliono Aretino auditore fit Consilium Status in Monte Octono. Fautores Status castrorum sunt Mag.cus Petrus Antonius, et R.dus D. Vincentius de Monte Politiano, D. Franciscus Bonagratia procurator in Urbe. Plurimae paginae relinquuntur non scriptae.

Die 19 Aprilis sub Mag.co D. Berardino Ruffo de Furcia Gubernator in Monte Octono habetur Concilium. Agitur  lis contra communitatem Montis Fortini ut solvat omnia  pedagia. Vel reconoscat Statum, contra Montem S. Mariae in Georgio. Pompeus dicitur Cancellarius.

Die ….. D. Flamminius Ruffus legitur auditor Gubernatoris.

Die ….. Junii dicitur olim Mag.cus Maffeus de commissione Card.lis Farnesii tunc protectoris Status licentias de se D. Nicolam Spetiolum tunc Oratorem Status. Conservastores futuri sunt ser Julius Colai de Petritulo, ser Nicolaus Angeli de Fallerono, ser Ciccus Marculini de Marano, ser Vincentius Moriconus de Turri S. Patritii, ser Marcus

Joannis de Francavilla, ser Marinus Georgii de Collina.

Die …. Ser Franciscus Fabrictus est depositarius Status. Rev.dus D. Con……….. dicitur vicarius Episcopatus, qui monetur de residentia, iuxta tenorem Brevis Pontificii intra Statum. Assistentes in negociis D. Gubernatori sunt D. Camillus Milanus de Lauro, D. Caesar Moriconus de Turri S. Patritii, D. Nicola Spetiolus de S. Angelo, D. Baptista Mancinus de Rapagnano. Carta 7 ad 31.

Die 21 Augusti 1541 agitur de debitis Status, et de querelis factis contra Card.lem de Carpo et contra Gubernatorem.

Die 25 Septembris Card.lis Carpo protector Status fuerat apud Summum Pontificem accusatus ab eisdem Status Oratoribus. Repetuntur a Card.li praedicto pro eodem pretio vectigalia vendita ser Berardino Salemonio pro notariis Status. R.dus D. Michael Angelus Thomassinus est depositarius dativae ordinariae.

Die 22 Decembris D. Nicolaus de Monaldensibus de Urbe Veteri est Gubernator Status,

(119) ser Paulus Montanus rediit Orator a Summo Pontifice, et multa obtinuit. Debita Status sunt flor. 600 et ultra. Ser Ventura Solimanus de Monte Falconum nomine Sindicorum Communis Firmi petit scomputum suae obligationis. Tollitur frequentia Concilii adunandi. Advocatus et Cancellarius Status, relicto depositario. Carta 32 ad 37.

Die 19 Septembris 1536 Marinus Ruffus de Collina causarum civilium Status Ecclesiastici in Piceno fecit propositionis Mag.cus Episcopus et Comes D. Caesar Rannuccius Patricius Romanus est Gubernator Status et Mag.cus D. Antonius Franciscus Puzolus auditor Paulus III dicitur esse Perusii.

Die 16 Januarii 1547 idem Marinus Ruffus proposit sub eodem D. Caesare Gubernatore

Card.li Sancti Angeli est Legatus in Provincia. D. Paulus Constantinus Romae debet

expedire Breve salariariorum. Laudatur ser D. Christophorus de Soriano, Baroncellus de

bene gesto officio. Gubernator iturus est Romam.

Die 24 Februarii 1547 eodem Marino Ruffo proponente, D. Paulus Constantinus dicitur de S. Andrea, et fuit Romae Orator. Carta 38 ad 43.

Die 21 Augusti 1559 in sala Aquilae cogitur adunantia Firmanorum pro pace, et justitia manutedenda in civitate et Statu Firmi sub Mag.co Druso Forlano Gubernatore eiusdem civitatis et Status. Cives adunantiae sunt D. Raphael Pernensis, D. Franciscus Mancinus, D. Paulus Constantinus, D. Jacobus Fratadocchius, D. Felix Aurelius, D. Petrus Simon Thibaldus, Joannes Antonii Scattoni, Cicchus Tabor, Lucianus Carpinus, Troylus Cordellae, Tullius Martellus, Fatius de Fatiis, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Guidus Vincus, Aurelius Pacharonus, Silvester Petri Pauli, ser Hieronymus Victorius, ser Melchior ser Jo. Thidei, ser Pompilius Partinus,  Anton Vincentius Sabinus, Hieronymus Anetinus, D. Gentilis de Nobilibus, D. Caesar Lisius, Baronus Iltuocomando, Antonius Stephani Vecchii, Hieronymus Falconus, Constantius ser Stephani, Magister Laurentius Albinus, Hippolitus Riscottonus. Agitur de abjiciendis inimicitiis a memoria, tollendisque rixis et questionibus, ne fiant conventicuale. Petitur a Sacro Collegio favor etc. Ponuntur custodiae in Turri. Vicariis castrorum jubetur invigilare etc. Mittitur (119v) nuncius cum litteris Oratori Firmano Romae existenti, ut Statum juret obedientiam et fidelitatem Card.libus cum petitione castri Alliorum, praecipue  in necessitatibus sedis vacantis etc.

Die 22 iisdem praesentibus D. Acchille, Thoma Liverveti, Ciccho Eliseo, Antheo Magistrelli, D. …….bris Fratadocchius legitur Fradeutius, D. Caesar Lisius, dicitur Ilius. Reparuntur moenia civitatis, claudantur portae S. Catherinae, S. Juliani, et Crucifissi, apertis tantum S. Francisci, et S. Marci. Inimicati, et illi inter quos patratum est homicidium mittuntur extra civitatem, rogaturque Etc.mum  Aprutii vicerex, ne permittat banditos existentes in sua jurisditione accedere ad partes nostras, nequid mali perpetrentur.

Die 23 D. Acchilles dicitur Giuluctius Hieronymus Anetinus dicitur Aretinus: cives electi ad suadendum interessatos in inimicitiis ut sponte recedant a civitate, sunt D. Petrus Simon Thibaldi, Sebastianus Sabinus, Cioctus Adam, Baronus Iltuocomando, Antonius Vincentius Sabinus, Guidus Vincus. Interessati vero in inimicitiis sunt Jo. Paulus et fratres de Nobilibus, Cap.s Octavius et fratres de Adammis, D. Julius Rictius et filii, Theseus Morronus, fratesque carnales et nepotes, Vincentius Paccharonus, Cap.s Vecchius de Vecchis, D. Jo. Baptista Flaccus, Diomedes Paccharonus, Rogerius Nicolai. Propter obitum Pontificis transfertur in dictum Gubernatorem facultas et auctoritas cum robore firmitatis agendi per communitatem Firmi.

Die 25 habetur in adunantia Cicchus Bertacchinus. Mittuntur extra civitatem propter timorem inimicitiae Theodorus de Adammis et fratres, Alexander de Getinellis et fratres, Sebastianus Paccharonus et sores eorum ut sponte recedant, sunt D. Petrus Simon Thibaldus, Sebastianus Sabinus, Baronus, D. Gentilis de Nobilibus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Vincentius Sabinus.

Die 26 Rogerius Nicolai dicitur Rogerius Monnus.

Die 29 in adunantia habetur etiam Jacobus Persanctis Sabini, et Hippolitus Caesaris. Carta 1 ad 11.

Die 1 Septembris 1559 Hieronymus Aretinus dicitur Ariatinus, et die 10 Aretinus; Anton Vincentius Sabinus legitur Adon Vincentius. Fiunt vigilae de nocte in Palatio D. gubernaroris. Sebastianus Sabinus dicitur D. Bastienus. Capitanei contratarum electi sunt pro custodia civitatis D. Gentilis de Nobilibus, Giottus de Giottis, Bastianus Sabinus, Ciottus (120) Adam, Aurelius Pacharonus, Lucas Guerrerius.

Die 11 petente Gubernatore vocantur milites de Statu Firmano pro quiete civitatis.

Die 16 imponitur stipendium  militum. D.Eusebius Severinus legitur creditor Communis, de cuius impositione solvitur tertia pars stipendii pro civitate, duo tertia solvuntur a Statu Firmano.

Die 27 Vincentius Azolinus habetur Regulator.

Die 6 Octobris cum Hieronymo Arietino legitur in adunantia Hieronymus Caroli dicitur accidisse quoddam mali, et providetur custodiae civitatis, ac fidejussionibus, et ne cives interessati existentes extra civitatem discedant a castris.

Die 29 Octobris inter cives adunantiae legitur Franciscus Confectus, Vincentius Adae, Antonius Pacharonus, Jo. Baptista Antonuctius. Dicitur creatio Pontificis tendere in longum.

Die 11 Decembris legitur cernita civium numero 60; et adunantia deputatorum numero 36. Inter alios leguntur Felix Thomae Pieri, Cicchus Discretionis,ser Hyppolitus Flammae, ser Cicchus Dominici, Jacobus Francisci Sabini, ser Antonius Ciminus, Julius Pacharonus, Horatius Pacharonus, cum aliis supranominatis. Carta 12 ad 18.

Die 1 Octobris 1559. Relictae sunt paginae non scriptae. Carta 19 ad 34, quae continere debebant Concilium de modo regendi Statum, de quo legitur ultimum consultum D. Andreangeli Francolini de mittendis commissariis ad loca suspecta, et potestatibus, qui faciant descriptionem buccarum et frumenti, et curent ne fiat extractio frumentorum.

Die 2 in adunantia civium habentur D. Pomponius Morphus, D. Andreangelus Francolinus, D. Hieronymus Chrisostomi, D. Franciscus Assaltus, Federicus Vincus, Troylus Cordella, Maximus Ber.i, ser Franciscus Carellus de Moliano, ser Tiburtius Cruciani de Aquaviva, ser Franciscus ser Dominici de Fallerono,  ser Federicus Massuctii de Serviliano, ser Thomas Massuctius de Serviliano,  Orator Petrituli, ser Hyppolitus Flamma, ser Servulus Icicchiae de Turri S. Patritii, omnes conciliarii.  Hi vigore decreti Concilii Generalis agunt de caritate frumenti hoc anno reparanda, pro pecuniis Oratoribus Romae dandis, et accipiendis de supravantiis librorum D. Eusebii Severini. Cum D. Julio Rictio eligitur Orator D. Felix Aurelius, suffragatis etiam D. Pomponio Morpho. (120v) D. Andreangelo Francolino, D. Achille Giliutio Orator de comitati ser Persanctes Factoribus de Lauro, suffragiis datis etiam ser Tiburtio Cruciani de Aquaviva.

Die d.a ser Thomas Massuctius dicitur de Collina, ser Franciscus Polidorus de Massignano, Jacobus de Veteribus cum civibus fecerunt commissiones D. Eusebio Severino de denariis communitatis  commissariis mittenti per Statum de abundantia curanda ac servanda.

Die 3 agitur de abundantia. Ill.mus Antonius Lentius recollegerat frumentum Episcopatus et obtulit negotiatores cum eo declarantur Vincentius Azolinus regulator, D. Pomponius Morphus, Aurelius  Pacharonus, D. Achille Giliutius, D. Tiburtius Vivianus, ser Hyppolitus Flamma.

Die 4 cum civibus adunatis jam nominatis alibi legitur ser Fabius Filetius de Moliano.

Habentur litterae Sacri Collegi ad Firmanos cum licentia agendi etc.

Die ……………….. dicitur R.mo Grillo, ut quamprimum mittat suum nipotem officium Capitanei.

Die 15 D. Eusebius Severinus erat depositarius Communis Firmi. Ser Hieronymus Fidelis petit officium in Provincia et Jo. Baptista Boncius petit extractionem grani de Petritulo. Carta ………………..

Die 5 Novembris 1559. Inter cives adunantiae leguntur ser Cicchus ser Dominici, Bartholomeus Massuctius. Gubernator Provinciae erat Rechaneti die 1 Novembris et scribit de extractione frumenti R.mi Episcopi Firmani. Item agens civitatis Bononiae produxit litteras Card.lis  Camerarii pro extractione 30 salmarum grani. D. Jo. Baptista Boncius est venturus Firmum ad extrahendum frumentum per mare. D. Hieronymus Bonvicinus Orator ………. Gubernatore Provinciae retulit …………., ut Firmun invitetur.  Actores pro negociis publicis cum R.mo. D.no sunt D. Pomponius Morphus, D. Paulus  Constantinus, D. Andreangelus Francolinus, D. Felix Aurelius, ser Hyppolitus Flamma, ser Cicchus ser Nicolae. Curatur ut discedat Capitaneus ………….et ne extrahatur frumentum.

Die 12 ser Cicchus ser Dominici legitur consultor de Fallerono nomine Status.

Carta 45 t.o ad 53.

Die 7 Martii 1560 in adunantia legitur D. Hieronymus Rosatus, Jo. Paulus Montanus, et licentiantur deputati Status pro minori dispendio. Negantur copiae (121) scripturarum D. Druso Forlano petenti,  quia prohibentur sine publica licentia. Deinde habetur die 13 Decembris 1559 cum nominibus civium pro defensione justitiae electorum, qui sunt Jo. Franciscus Fanellus, Silvester Petri Pauli, D. Felix Aurelius, Hieronymus Folianus, Tullius Martellus, Antheus Magistrellus, D. Franciscus Mancinus, Joctus de Joctis, Horatius  Baptistae Paccharoni, Hieronymus Arietinus, Fatius de Fatiis, D. Angelus Paganus, Baromus Eltocomando, Jo. Baptista Sabinus, Marius Marianus, D. Achilles Giliutius, Jacobus Persanctis Sabini, Pernicola Sabinus, Baptista Permarini Adae, Bastianus Racchamadorus, Jo. Franciscus Vulpactius, deletus est D. Paulus Costantinus, Antonius Stephani Vecchie, deletus est Maximinianus Berardini, D. Raphael Pernensis, Federicus Vincus, deleti sunt Jo. Baptista de Nobilibus, et Magister Laurentius Albinus; ser Hieronymus Victorius, D. Lisius Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, ser Melchior Jo. Thidei, Cicchus Eliseus, Hyppolitus Caesaris, Perjoannes Falconus, Julius Paccharonus, ser Cicchus Dominici, ser Hyppolitus Flamma. Hi juraverunt capitula in celebratione histac cum silentio etc. Leguntur interessati in inimicitiis discessuri a civitate Octavianus Matheutius et fratres, antonius matheutius et filii, Hieronymus Assaltus, filii et nepotes, excepto valerio vulnerato, et D. Dominicus Assaltus, quibus jubetur ne de domo discedant. Pren.tes Alexis Albanensis et filii, Andreoctius Jo. Grandi Albanensis, Christophorus Albanensis et filii et nepotes, Hieronymus Marcutius et fratres, Bartholomeus Massuctius et filii, Ludovicus Arietinus et fratres, Nicola et Octavianus Trippae ac nepotes, Joannes Bertacchinus et fratres. Qui supra deleti sunt, dicuntur renuntiasse officium, aliqui vero die 16 juraverunt.

Die 17 Joannes de Bernacchinis mittitur extra civitatem propter inimicitiam cum Antonino Dolcebene. Item Vincentius Giliberti Guerrerii, qui noctu cum fatiosis conversabatur. Similiter Horatius Colae Albanensis.

Die 18 Antonius Paccharonus regulator juravit.

Die 24 jubetur Octaviano Branchadoro, qui accessit Pontianum, fidejubere de nemine offendendo. Item Joanni (121v) Marino et Alfontio Marcutii, Nicolae et Octaviano Trippae, Jacobo Bernacchini datur fidejussio de nemine offendendo.

Die penultima juraverunt officium justitiae Alfontius Azolinus, Vagnoctius fatius Branchadorus Caesaris, Ramandinus de Ramandini, Magister Hercules Coptius. Agitur de inimicitiis Petrituli, de rixis inter famulum D. Vincentii Jocti et D. Evandrum Mancinum, inter Marinum Antonii Paccharoni et Jacobum generum Jannini, et alios.

Carta 53 ad 66.

Die 26 Aprilis 1560 cives abundantiae sunt D. Pomponius Morphus, D. Vincentius Joctus, D. Andreangelus Fracholinus, D. Achilles Gidiuctii, Hieronymus Chrysostomus, D. Caesar  Lisius, D. Theodorus Adam, Baptista Portus, Pejoannes Falconus, Aurelius Paccharonus, Blasius Formichinus, Jacobus Persanctis Sabinus, Tullius Martellus, Cicchus Franchinus, D. Franciscus Assaltus, Cicchus Pupi, Vincentius Billacqua, Federicus Vincus, ser Hieronymus Victorius, Antonius Stephanus Vecchie, Dominicus Cicchi. Eodem die inter cives adunantiae habentur cum praedictis Vincentius Eufriductius, ser Cicchus Monaldus, ser Hyppolitus Flamma, ser Persanctes Factorius, ser Franciscus Carellus, ser Coluctius Bertinellus, ser Colvitius Ciminus. Salmae 200 grani accipitur pro abundantia ad rationem flor. novem. Provisores 1000 salmae grani sunt D. Franciscus Assaltus, D. Theodorus Adam, Jo. Baptista Portus. Depositarius Aurelius Paccharonus, D. Jo. Philippus Maranus dedit 200 salmas. Grasserii electi sunt D. Theodorus Adam, Vincentius Billacqua, Perjoannes Falconus, Jacobus Persanctis Sabini, Federicus Vincus. Grasserii praesentes, qui terminant hoc mense, Federicus Selenus et Tullius Martellus. Vincentius Baptistae de Porta Portus petitur a Firmanis, ut liberetur et gratietus Domino Locumtenente.

Die 28 Adam Caesaris est regulator. Jo. Baptista Portus dicitur Antonuctius. Habebitur litterae Card.lis Gaddis ad Benedictum Locumtenentem, et Card.lis de Mantua pro frumentis.

Die 20 Vincentius Effectus pro suis famulis, R.us Franciscus Grana canonicus pro D. Jacopo Martello rectore S. Salvatoris et (122) S. Leonis, degente in S. Justo, Octavianus Matheutius pro D. Bartholomeo suo fratre, Anconae degente, obtinent extractionem

frumenti.

Die 21 Jo. Franciscus Baptista est commissarius Card.liun Praefectorum, cives deputati agendum cum dicto commissario circa frumentum sunt D. Pomponius Morphus, D. Venantius Joctus, D. Hieronymus Crisosthomus, D. Achilles Gidiutius, ser Hyieronymus Victorius,  ser Hyppolitus Flamma, ser Coluctius Ciminus.

Die 24 Jo. Franciscus Papa commissarius venit.

Die 27 agitur contra fraudes grani.

Die 29 agitur de grano reperto in fraudem. Vagnoctius Fatius est commissarius Campi Follonis.

Die ultima D. Joctus de Joctis rediit Orator ab Urbe.

Die 4 Maij et sequentibus agitur de granis.

Die 12  distributores frumenti sunt D. Theodorus Adam, Aurelius Pacharonus, Jacobus Persanctis Sabini, ser Coluctius Bertinellus. Diebus sequentibus agitur de estrationibus, et quod frumenta non sufficiunt pro civitate et Statu, facta descriptione buccarum et grani.

Grassarii anni 1560 leguntur Aurelius Paccharonus, Silvester Petripauli, Jacobus Persanctis Sabini. Deputati pro abundantia Vincentius Billacqua, Tullius Martellus, D. Franciscus Assaltus, Fatius de Fatiis, Bartholomeus Massucius. D. Lacobus Fratadochius, Guidus Vincus, Antonius Stephanus Vechie, D. Julius Riccius, D. Pomponius Morphus, Perjoannes Mechi (alias Fallonus).

Die 7 Julii et 24 agitur de frumentis recollectis.

Die 3 et 28 Augusti de abundantia. D. Tullius Lamponus legitur civis.

Die 4 Octobris agititur de extractionibus.

Die 20 Novembris de abundantia.

Die 3 Decembris de salario grasseriorum.

Die 12 Februarii 1561 agitur de extractione frumentorum concedenda.

Die 24 Aprilis 1561 Baronus Eltocomando est regulator. Imponitur pistoribus bon.1 pro qualibet salma frumenti ad solvendum salarium Grasserioum.

Carta 64 ad 114.

Rubrica

Libri 71 Consilia Cernite ab anno 1543 usque 1544

(122v) Die 18 Februarii. Primus Rujus Libri Quaternus 10 pag. contatquarum primae novem sine scriptis relictae sunt, et ex ipso pergamenae operientis flexu, seu ruga patet Librum fuisse primum paginis, et quaternis multis locupletiorem, neque hunc.

olim quaternum. Desunt Consilia et Cernitae ab anno 1540 post 20 Februarii ad hunc usque diem. Gubernator Firmanus erat D. Franciscus Lucarinus de Trevio, eiusque auditor Mag.us D. Ludovicus de Petronibus de Trevio. Character est ser Bartholomei Cordellae olim coadiutoris Cancellariae. Gubernator Provinciae jubet non molestari cives, nec consiliarios ad solutionem librae, nisi de his quae possident in effectu: qui vero tantum non possident quantum in eorum approbatione et aggregatione requirebatur, sancitur cassata a regimine et a Concilio. Reaptatur fons Fallerae. Depositarius est Lucas Antonii Philippi. Deturpantes dictam fontem multanctur. Propter mortem D. Francisci Clarelli olim cancellarii ser Bartholomeus Cordella, qui ut procancellarius inservit,  eligitur cum honoribus et oneri bus etc. Mortuo Joanne Tabore regolatore, petit locum Cicchus Tabor frater carnalis. Antonius Calisti Pacharoni est Prior.

Die 21 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabili, Jo. Baptista Persanctis, Troylus Adam, Stephanus Azolinus, Cichus Baccinus. Regulatores Joannes Mag.stri Marii Castelli, Hieronymus Formichinus Pilae, D. Sebastianus Martialis S. M. Mortuo Ciccho Baccino educitur appicciolatus loco eius ser Pompejus Dominici de Gruptis ad Mare.

Die 22 agitur de transitu Hispanorum deputantur pro custodia civitatis, Priore Priorum Pelegrino Baccino absente, D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis: qui ad defensionem civitatis deputaverunt cives ex contratis, Permatheum Nicolai, Jo. Jacobum Mancinum, Sebastianum Savinum, Antonium Granam, Antonium Hieronymi, Antonium Morphum.

Die 27 ex litteris Bartholomei Argolici commorantis in castro Aquavivae et Silvagiae Branchadorae in castro Marani legitur in transitu Hispanorum prope mare (123) venire Card.lis de Aquaviva, qui invitaturo a Firmanis in civitatem. Octavianus Lucae consuluit sumenda esse arma pro defensione civitatis. Quapropter civibus electis adduntur alii cives et consiliarii, et Jo. Franciscus Pacharonus cum Jacopo Angeli, D. Pompejus Azolinus cum Constantio ser Pieri, Bartolomeus Massuctius cum Apollonio Baptistae, Caesar Adami cum Antonio Permathei, D. Hieronimus Rosatus cum Cicho Descreptionis, Peregrinus Baccinus cum ser Jacopo Palmerio.

Die ultima ser Persanctes de Nigris est depositarius Communis, Jo. Marinus Bonvicinus et ser Troyanus Riccius sunt deputati pro recipiendo Card.li de Aquaviva. Carta 1 ad 5.

Die 5 Martii. Mittuntur Oratores in castrum Portus ad invitandum Card.lem, et jubentur facere eum capacem de suspicione civitatis, quia in Statu eiusdem  Card.lis  recipiuntur exules Firmani.

Die 7  recepti sunt in Portu Card.lis Aquaviva et Dux Adriae.

Die 8 Marchio D. Sebastiano Martiali regolatore, D. Astor eius filius patri surogatur.

Die 20 de bussulo extimatorum olei, quo leguntur Permatheus Nicolai Magistri Julii, Alexander Pacharonus, Vincentius Persanctis, Dominicus Lucae, Caesar Adami, Aurelius Pacharonus, extracti sunt Vincentius et Dominicus.

Hi die 27 putarunt miliare olei spacciati 50 flor. Carta 6 ad 9.

Die 12 Aprilis 1543 sancitur expensas factas et faciendas ob retardationem solutionis impositionum taxandas esse in damnum non solventium. Solvitur subsidium triremium, Sindico electo ser Trojano Riccio. Fit novum catastum.

Die 15 accipiuntur pecuniae a Federico Vinco mittendae Maceratam pro subsidio triremium iuxta ratam declaratam a Card.li de Carpo.

Die 17 D. Astor Martialis, et Federicus Vincus mittuntur Oratores Anconam ad Card.lem Viseum Legatum.

Die 22 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Thomas Pacharonus, Franciscus Savinus, Antonius Grana, D. Pergentilis Spetiolus, Jo. Franciscus Eliseus. Non amplius nominantur Confal.rii, neque Consules,  neque Bancherii.

Die 29 Oratores (123v) retulerunt litteras Legati petentis mutuum scut. 337 pro defensione Anconae et maritimae orae etc.

Die ultima cives electi pro impositione sunt Franciscus Valgarinus, Jo. Jacobus Marianus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierus Baccinus, Aurelius Pacharonus, Antonius Morphus. Conciliarii Jacobus Angeli, Dominicus Martini Raynerii, Polonius Baptistae, Antonius Permathei, Cicchus Descreptionis, Hyppolitus Caesaris. Operarii Cathedralis D. Perus Mancinus canonicus, D. Marianus Pernensis, et Antonius Grana. Carta 1 t.o ad 14.

Calendis Maji 1543. Fundacarii et ipothecarii primi gradus in impositione sunt ser Trojanus Riccius, Laurentius Bergomensi, Albertus et Jo. Pierus, Antonius Hieronymi, Morphus de Morphis, Vincentius Leffectus, Jacobus Rachamadorus, Augustinus Bergomensis, Baptista Caldararius, secundi gradus Jo. Andreas Bergomensis,

Piccionus Cat.s, Antonius Piccinus, Gaspar Rota, Jo. Franciscus Rosatus, Jo. Thomas de

Amandula , Antonius Panifex tertii gradus Cicchus Aromatarius, Tiberius  Cautius,

Sebastianus Piccionus, Nicola Ceteronus,  Fatius de Fatiis, Ludovicus Aromatarius, Ascanius Aromatarius, Pierantonius Panifex. Quarti gradus Cicchus Tabor, Hyppolitus Caesaris. Magister Nocentes, Magister  Julius Cintius, Thomas de Lanciano, Cichus Mathii, Berardinus de Balistis, Pieroctus Aromatarius, Joannictus Triculus.

Die 27 Jo. Baptista Savinus est Prior Priorum in loco Francisci Sabini. Ex litteris Gubernatoris Provinciae mittuntur Maceratam D. Astor Martialis, et ser Trojanus Riccius

Oratores pro divisione impositionis triremium Pontificiis inter Firmanos et Statum, idest ex 6000 impositis flor. 850 ex parte Firmi iuxta taxam anno preterito factam a Card.li  de Carpo. Satisfit haeredibus D. Francisci Clarelli. Capitibus Crucifixi conceditur appodium

murorum pro fabricanda habitatione Cappellani. Lege sancitur Priores pro tempore esse Sindicos  Ecclesiarum  Conventuum, ne bona ullo modo alienentur, nisi pro utiliori emptione bonorum Ecclesiarum.

Die ultima D. Petrus Simon Tibaldus, et ser Trojanus Riccius mittuntur Oratores ad SS.mum caussa gravaminis, quo Firmani astringuntur a Gubernatore Provinciae ad solutionem impositionis pro triremibus 1000 florenorum de 4500, et de residuo iuxta extimum. (124) Suffragati quoque sunt Sebastianus Sabinus, D. Pomponius Morphus, et D. Censorius Martialis.

Die 14 Junii D. Julio Riccii Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente,  jubetur Firmani infra sex dies proximos solvere 150 flor. sub nomine mutui; alias relaxabuntur represaliae. Sancitur  pecunias accipere ab hebreis cum usuris.

Die 17 Junii mittuntur Oratores Maceratam ad Archiepiscopum de Saulo commissarium Pontificis, pro distributione 30.000 ducati imposita Statui Ecclesiastico D. Pompejo Azolino electo, qui aegrotat, sufficitur Orator D. Hieronymus Rosatus cum Camillo Cimino, et cum Francisco Nicolai Sindico.

Die 21 Junii Priores sunt D. Petrus Simon Patras, Baptista Pacharonus, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Antonius Hieronymi, Hieronymus Morronus. Regulatores Antonius Grana Flor., D. Dominicus Riccius S. Bar., Felix Guerrerius Cap.i.

Die 22 loco D. Piersimonis Patrassi mortui de appicciulatis extrahitur Cacciacontes Jo. Baptistae. Carta 15 ad 20.

Die 15 Julii 1543 Cives adunantiae D. Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, Peregrinus Baccinus, Antonius Morphus, Bartholomeus Massutius, D. Persimon Thibaldus, ser Trojanus Riccius, Jo. Jacobus Mancinus, Sebastianus Savinus, Permatheus Rachamadorus, et Permatheus Nicolai, non obstante miseria civitatis extrema, ordinaverunt cum Conciliariis Baptista Adam, Antonio Permathei, Hyppolito Caesaris, Jacobo Azolino, ser Jacobo Palmerio, Joanne Perusini, Constantio ser Pieri, Jo. Andrea Paganelli, Theseo Nicolai, et Permartino Petri Pauli afferendum munus 50 salmarum hordei et flor. 100 SS.mo D.no, Card.li S. Florae, Duci Castri, et Card.li Sanctae Crucis venturis ad divam Mariam Lauretanam.

Die 18 D. Astor Martialis mittitur Sindicus Maceratam ad promittendam ratam distributionis de 30000 duc.  Declarandae ab ipsa Sanctitate sua Anconae, quo de proximo veniet.

Die 5 Augusti mittendi sunt Oratores ad Gubernatorem Provinciae Rocham contratam pro distributione impositionis duc. 60000, in consulto 600 millium cum instructione (124v) aliarum impositionum, videlicet salis, focularis, medii pro cent. sussidii triremium, introitus Communis, negociationis, et libratici. Magister Grifo Macilentus phisycus confirmatur ad alium annum, et dicitur olim medicus phisycus et chirurgus civitatis et Comitatus. Fit bussulus duorum civium, et totidem popularium edex Conciliariorum, qui praesident curae macelli et carnium. Exactores sunt Bartholomeus Massutius et Camillus Ciminus.

Die 20 Augusti Oratores solverumt 1000 scut. aurei de subsidio triennali 60 millium, et portio tangens civitati et scut. 1200 quolibet anno.

Die 21 Augusti imponutur taxa pro quolibet trimestri Bol.10 cuilibet foculari in civitate, portu et districtu, eiusdem in adunantia civium et consiliariorum, qui sunt D. Gentilis Billacqua, Permatheus Nicolai, Pompejus Azolinus, Alexander Pacharonus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Caesar Adam, Franciscus Grassus, D. Hieronymus Rosatus, Federicus Vincus, Jo. Marinus Bonvicinus, Gilibertus Guerrerius, Jacobus Angeli, Nicola Ceteronus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Joannes Perusini, Antonius Permathei, Baptista Adami, ser Grisanctes Joannis, Ascanius Aromatarius, Persanctes Baptistae.

Die 23 Augusti D. Nicolaus Speziolus de S. Angelo commendatur pro S. Epidii praetura. Priores sunt Polidorus Cautius, Hieronymus Assaltus, Troylus Pacharonus, Pierus Baccinus, Jo. Marinus C asellus, ser Lucas Cordella.

Die 24 Jo. Jacobus Mancinus, et Alexander Pacharonus extimatores frugum salmam grani ad gabellam comune duxerunt flor. 2 bol.30, hordei flor. .. bol. 8, speltae flor.1 bol. 116 coram Evangelista Gasparis, et Jo. Baptista Savino. Carta 20 t.o ad 26.

Die 16 Septembris 1543. Antonius Scagnoni de Amandula habitator Firmi habet possessiones iuxta viam  publicam Firmi. Conceditur communitati Cosignani civis Firmanus a Locumtenente  eligendus pro differentia praedictae terrae  terminanda cum communitate Ophidae.

Die 23. Antonius Grana fit exactor librae, ser Bartholomeus Cordella cancellarius erat Maceratae pro negociis publicis, et suffectus ei fuerat ser Bartholomeus Giliutius.

Die ultima (125) Vincentius Stabilis erat exactor impositionis 1200 duc. Gubernator Provinciae est in terra S. Victoriae, et sancitur eum invitare Firmum. Jo. Marinus Bonvicinus, et Camillus Ciminus sunt revisores computi ser Bartholomei Giliutii olim exactoris.

Die 10 Octobris, scribente Gubernatore Provinciae futurum transitum Ill.mae D.nae Marchionis Guasti sancitur eam muneribus visitare in Portu Firmi. Franciscus Sebastiani habet praedium iuxta possessiones Antonii Scagnoni, et probat viam publicam esse meliorem intra possessiones praedictas.

Die 15 Octobris jam receptus fuerat gubernator Marchiae et D.na Marchionissa Guasti in Portu Firmano.Ser Bartholomeo Cordellae datur turrio cum introitu in contrata Camp.i iuxta res eius, et Sanctae Luciae.

Die 21 Octobris Priores sunt D. Ludovicus Angelita, Lucas Giliutius, ser Trojanus Riccius, Permatheus Rachamadorus, Aurelius Pacharonus, Felix Guerrerius. Regulatores Petrus Paulus Pervenantii Cast. Vincentius Stabilis Pilae, Vincentius Persanctis S. M.

Carta 27 ad 33.

Die 6 Novembris. Romam mittuntur Oratores D. Petrus Simon Thibaldus, et D. Jo. Franciscus Rosatus. Excipitur honorifice in Portu Firmano Ill.mus Dux Adriae iuxta convenientiam servitutis Communis Firmi erga Ill.mam Domum praedicti Ducis, monente eius transitum Hieronymo Branchadoro. Dux Adriae etiam die 7 dicitur transiturus, et publicis  suraptibus excipiendus. Ser Theodoro Coluctio conceditur fabricare domum in quodam introitu.

Die 11 dicitur Jo. Marinus Casellus Prior Priorum, qui non erat Prior tunc temporis. Solvitur impositis equitum levis armaturae Ducis Castri. Dux Adriae recipitur in domibus Ill.mi D. Valerii Ursini, vel in Episcopatu.

Die 9 Octobris sancitur recurrere ad Ducem Castri pro relevatione a gravamine stativa rum equitum levis armaturae. Deputati ad videnda debita Communis sunt Antonius Grana, Pierus Baccinus, Falgonus Joctus, Jo. Franciscus Eliseus, Marianus Sgraffine, Constantius ser Pieri, Baptista Adam,  Hyppolitus Caesaris.

Die 21 Octobris Carolus de Gaddis petit remissionem de usuris 1022 duc. exactis in praejudicium Communis a mercatore q. D. Paulo Saulo Florentino.

(125v) Die 24 Priores sunt Jacobus Francisci, Vincentius Stabilis, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Antonius Adam, Stephanus Azolinus, Pompejus Dominici. Carta 34 ad 38.

Die 2 Januarii 1544. Jo. Francisco Pacharono Oratore ad Gubernatorem Provinciae referente, sancitur eligere civem et popularem cum Mag.co D. Gubernatore Firmano ad componendum cum militibus levis armaturae, et compositio loco doni habeatur. Scribitur D. Basso procuratori Firmano, ut compareat nomine Communis Firmi in Concilio Provinciali Maceratae.

Die 10 Cicho Bertachino conceditur immutare stratam  iuxta possessionem suam in contrata S. Leonardi. Transactantur impositiones non integre exactas ab Aurelio Pacharono, a Persancte de Nigris, a ser Jacobo Palmerio plus offerenti. Approvantur in Concilio in locum patris Peroctius Jo. Baptistae, et Nicola Ceteronus.

Die 16 aegrotante Mag.tro Francisco Confecto, suffragiis excepti sunt Magister Salvator de Monte Robiano, M.r Bernardinus de Murro Vallium, et Magister Neapoleo Philaretus de S. Victoria qui obtinuit ludum litterarium.

Die 20 scribente Gubernatore Provinciae Hieronymus Branchadorus occisus est Adriae a Cola de Murro Vallium, et mittuntur 25 equites levis armaturae pro quiete civitatis, recipiendi in monasteriis. Sed recurrentibus Prioribus et custodibus monasteriorum, ne cives patiantur hanc rem religioni contrariam, et sibi non convenientem, sancitur pacisci cum hospitibus. Deputati ad curam stativarum sunt Jo. Marinus Casellus, Falconus Joctus, ser Trojanus Riccius, Franciscus Franchinus.

Die 10 Februarii D. Tiberio Corrado Plebano Petrituli, et ser Iacobo de Collina Oratoribus Status Ecclesiastici, olim Comitatus Firmi fit testimonium veritatis de Potestatibus et Officialibus olim castrorum solutis ab universitatibus praedictis.

Die 20 Februarii Priores sunt Octavianus Azolinus, Perdominicus Baptistae, ser Theodorus Coluccius, Nicolaus Adam, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Regulatores Ludovicus Vincus Flor., D. Marianus Pernensis S. B. , Dominicus Lucae Cap.i.

Die …. Februarii (erratum est, et dici debuit Martii, nam legitur Prior Priorum ser Theodorus Coluccius). Guidus Vincus frater carnalis Ludovici Vinci mortui approbatur loco ipsius Regulariae.

Die 29 (126) Martii extimatores olei 68 flor. pro milliari spacciato de vectura sunt Jo. Marinus ser Cipriani, et Alexander Pacharonus.

Die 30 Martii, discendente Magistero Augustino medico physico, eligitur M.ter Nicolaus Flaccus civis Firmanus. Carta 39 ad 46.

Die 20 Aprilis 1544 Priores sunt D. Nicolaus Pacharonus, Joannes Antonii Scattoni, D. Theseus Marchisinus, Berardinus Evangelistae, Persimon Marini, Nicolaus Amici, quo mortuo extrahitur ex appicciulatis D.  Nicolaus Ramandinus.

Die 27 Oratoribus Ripae Transonum petentibus Mag.cum Nicolaum Flachum a sua communitate confirmatum ad alium annum, non obstante  electione de eo facta a Firmanis, conceditur ut remaneat Ripae ad inserviendum.

Calendis Maji Constantius Pacharonus legitur Prior Priorum loco D. Nicolai. D. Sebastianus a Porticu Lucensis venit Gubernator Firmanus cum Breve Pontificis, et litteris Card.lis de Farnesio. Re.dus D. Vicarius Episcopatus deputatus Sindicator D. Francisci Lucarini de Trevio, Gubernatoris abdicati. Ser Theodorus Coluctius procurator Communis Firmi servatur indemnis contra praedicti Gubernatoris praecepto de comparendo in Urbe.

Die 4 Maji datur facultas nubendi in Terra S. Martini pro Sofonisba filia q. D. Silvestri Rachadini de Villitro habitatoris Firmi et D. Dianome ejus viduae.

Die 11 Maji Joannes Antonii Prior Priorum dicitur vir spectabilis. Magister Camillus Partinus de Firmo eligitur medicus, concurrentibus Mag.ris Guidone Mambrimo de Cerreto ponti, Consalvo Hispano, Galeno de Assisio, Nicolao Benedicto de Monte Robiano, Antonio Francisco de Nursia, Thoma Saminato de Lucha, Isidoro de Monte S. Maria in Georgio, Joanne de Gualdo, Camillo Talia de Monte Giberto.

Die 18 transactatur impositio 316 flor. pro debito solvendo Hebreis de Ancarano Pernicola Jo. Georgii conciliarius  laudatur de  benemeritis erga Rempublicam, et eximitur ab impositionibus. Hebrei coguntur ad solvendam  impositionem Pontificis.

Die 30 Maji agitur de quarto subsidii triennalis solvendo, et de aliis debitis, ac de praemio dando ser Lucae Cordellae notario Reg.rum, qui gratis inservit. Carta 47 ad 52.

(126v) Die 12 Junii 1544 dicitur Prior Priorum abesse in Castro Lauri suae solitae habitationis. D. Caesar Raynaldis monet  relaxari ab Urbe contra Firmanos brachium saeculare et interdictum pro duc. 475 debitis communitati Montis Causarii anno 1516. Item Gubernator Provinciae iubet solvi primum quartum  subsidii de secundo anno, sublata dilatione de trimestri in trimestre, et committitur ser Piersancti de Nigris exactio cum observatione capitulorum suorum. Item Magister Franciscus de Papia minatur executionem pro suo credito. Hebreis diffusis per habitationes stratae magnae prohibetur habitare contra formam statutorum.

Die 20 Priores sunt Michael Rossius, Hieronymus Tintus, Baronus Eltuocomando, Gaspar ser Stephani, D. Marianus Pernensis, Cichus Tabor. Regulatores Nicolaus Sabionus Cast., Felix Pacharonus Pilae, Jo. Baptista Savinus S. M.

Die 24 Mag.cus D. Petrus Leo Marioneus de Eugubio exhibuit litteras Gubernatoris Provinciae cum litteris Card.lis de  Farnesio de sua electione in Gubernatorem Firmanum, et Firmani Breve 12 Julii 1535 …… tenore gubernii coram D. Antonio Sinigardo, et Francisco Assalto.

Die 24 D. Nicolaus Ramandinus Prior Priorum legitur absens a Castro Marani suae solitae continuae habitationis. Mortuo Hieronymo dicto Priore designato Vincentius eius germanus sufficitur. Mortuo quoque Nicolao Sabiono, Vincentius eius filius subrogatur etiam in  Regularia, et Biddinus frater carnalis Felicis Pacharoni defuncti approbatur, et Jo. Baptista Sabinus loco Francisci sui patris ad Regularia. Reparatur fraudibus Catasti, quod fit a Geometris forensibus, et domini possessionum  quae non reperiuntur descriptae in Catastis, coguntur solvere impositiones quascumque ab eis non solutas.

Calendis Julii Micael Rossius dicitur abesse in Terra Montis Fortini, et est Prior Priorum. Scribente Gubernatore Asculi, Hispani discendentes a Terra Laboris in Aprutium adventarum. Magister Grifonus Macilentus confirmatur  physicus et chirurgus civitatis et olim Comitatus Firmi. Cives et conciliarii electi pro defensione civitatis, ser Permatheus Ottinellus et Jacobus Francisci cum Jacobo Angeli et Nicola Ceteroni: Jo. Jacobus Mancinus, et Quiriacus Baldutius cum Constantio ser Pieri, et Dominicus Martini Raynerii: D. Astor Martialis et ser Sebastianus Savinus cum Antonio Stephani  Peroctio Jo. Baptistae. (127) Antonius Grana et Caesar Adam cum Antonio Vigorito et Baptista Adam: D. Hieronymus Rosatus et Jo. Marinus Casellus cum ser Grisancte Antonii et Cicco Discreptionis: Peregrinus Baccinus et Dominicus Lucae cum Ascanio Aromatario et Hyppolito Caesaris.

Die 2 Julii cives peritiores a praedictis electi ad custodiam et defensionem civitatis, in transitu Hispanorum cum arbitrio et auctoritate totius Communitatis Firmanae, sunt Vincentius Gualteronus cum Constantio Pacharono et Vincentio Billacqua. ; Antonius Polidorus cum Jotto de Jottis et Blasino Formichino; Vincentius Ufriductius cum Bartholomeo Sabino et Octaviano Matheutio; Joanne Vincus cum Jo. Philippo Mancino et Rapagnano Adam, Antonius Matheutius cum ser Julio Morica et Federico Vinco; Chrisostomus Baptistae cum  Venero Permethei et Hyppolito Caesaris.

Die 17 Julii redeunte a Gubernatore Provinciae Jo. Francisco Pacharono Oratore mittitur Romam nuncius ad cives, ut impediant quominus civitas gravetur de solutione debitorum, quia Camera Apostolica habet omnes introitus Communis Firmi.

Die 6 Augusti D. Franciscus Ciardinus advocatus, et D. Franciscus Carbonus procurator adhuc est Communis Firmi.

Die 18 Magistero Grifono conceditur non exercere chirurgiam, sed  assistere et consulere in casibus. Tractantur paces inter inimicatos.

Die 20 Priores sunt Theseus Morronus, Andreas ser Salvicti, Jacobus Bertachinus, ser Jo. Baptista Sciarra, Antonius Calisti Pacharoni, Peregrinus Baccinus.

Die 22 sancitur mittere duos Oratores ad Card.les de Aquaviva, et de Carpo, ut  dignentur se interponere ad pacificandos inimicatos in civitate.

Die 24 Jo. Marinus ser Cipriani et Caesar Adam extimatores frugum  putarunt salmam grani flor. 4, hordei flor. 2 bol. 32, speltae flor. 1 bol. 24 coram ser Venantio cancellario Gubernatoris.

Die 5 Octobris inchoatum Concilium non est scriptis mandatum. Carta 53 ad 62.

Rubrica

Libri 72 Cons.a Cer.te 1547

Die Dominico 24 Aprilis 1547 desunt reliqua spectantia ad annum 1544, mens. Sept. Oct. Nov. Et Decemb. Et ad totum annum 1545 et 1546 et ad menses Januar. Febr. Mart. et Apr. 1547. Mag. D.nus (127v) Aloysius Fortinus de Cerreto erat Gubernator Firmanus: Jacobus de Vechis pro Priore Priorum absente. Celebratur Capitulum Generale Heremitarum S. Augustini in civitate Rachaneti. Camillus Ciminus est  destinatus ad Urbem Orator. Habetur Reformatio de ornamentis mulierum, et pro pis funebribus. Magister Camillus Partinus, et Magister Nicolaus Benedictus medici confirmantur ad alium annum. Hieronymus et Apollonius Alexandri de Vechis simul cohabitant et D. Gentilis Billacqua cum Camillo erat Orator Romae. Scripturae publicae prohibentur dari sine licentia Concilii Generalis. Offerente Luciano Carpino, Magistero Francisco Confecto praeceptori conceditur tenere duos Hippodidascalos, qui mercedem recipiant a nonnullis civibus facultuosis. Cives electi pro elemosynis  Capituli Heremitarum Fanciscus Calabria, Jo. Baptista Savinus, Falconus Jottus, Ciottus Adam, Pieretus Ludovici. Pro hippodidascalis Falconus et Jo. Baptista praedicti, Jo. Marinus Bonvicinus, Chrysostomus Baptistae.

Die 29 cives  adunati pro Reformatione ornamentorum muliebrum, et pomparum funebrium sunt Camillus Ciminus et Jacobus de Vechis Priores, Lucianus Carpinus, Regulator, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Federicus Vincus, Antonius Permathei, Baptista Adam, Constantius ser Pieri, Cichus Franchina, M.r Jo. Leonardus Ciammaglia, Thomas Magistri Joannes, ser Jacobus Palmerius, Ciottus Adam, Bartolomeus  Massucius, Octavianus Zolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savini, D. Pompejus Azolinus.  Camillus Ciminus Orator jam in Urbe retulit se omnia fecisse et expedisse ad votum Communis, et commendavit D. Gentilem Billacquam. Electi pro reformatione sunt D. Astor Martialis, Octavianus Azolinus, Bartholomeus Massutius, Antonius Permathei, Jacobus Palmerius, Thomas Magistri Joannis. Carta 1 quae 10 Angelus  calamo delineatus est more antiquo ad 11.

Calendis Maji 1547. Habetur Breve Pontificis in favorem Firmanorum circa debita ante separationem Status non repetenda, circa solutionem debitam a Clericis in bonis patrimonialibus, et de non gravandis (128) Firmanis ad expensas Oratorum Provinciae; item bonae mentis erga Firmanos esse Revered.us Conversinus, et R.mus de Rodulphis. Legitur Caesar Tindalus in promissione olei pro denariis Oratorum; Theseus Nicolai (Morroni), Octavianus Lucae, Octavianus Azolinus, Blaxius Formichinus, et alii jam alibi nominati.

Die 11 D. Gentilis Billacqua retulit  mentem SS.mi D.mini esse de reddendo Statu Firmanis integrum pro 20000 duc. Caesar Tindalus est unus de Prioribus. Legitur die 6 Januarii a Consilio Generali facta remissio in cives adunantiae pro recuperatione Status, qui nominantur D. Hieronymus Rosatus, Caesar Tindalus,  Luctanus Carpinus, D. Gentilis Billacqua, Peregrinus Baccinus, Ciottus Adam, Antonius Vigoritus, Baptista Adam, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Tiberius Cautius, Antonius Stephani, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, Theseus Nicolai, Piersanctes Baptistae, Cichus Franchina cum praecedentibus, inter quos D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, Antonius Grana, Sebastianus Sabinus, Jo. Marinus Bonvicinus, Jo. Baptista Savinus, Chrysostomus Baptistae, Falconus Jottus, Jo. Paulus Polidorus, Perdominicus Polisena, Jo. Antonii (Scattoni), Perdominicus Baptistae, Franciscus Sebastiani (Calabria), Vincentius Stabilis, Guidus Vincus, Jacobus de Vechis, Melchior ser Jo. Thidei, Dominicus Cruciani, Hyppolitus Caesaris, Bartholomeus Massutius.

Die 17 D. Octavius Adam pomisit cum aliis, et cum D. Petrosimone  Thibaldo pro denariis Oratorum.

Die 24 munus ad Capitulum Heremitarum  S. Augustini celebratum Rachaneti fuit de farinae salm. 3, vini 5, pomorum aureorum 2, agnis 8. Carta 11 ad 17.

Die 7 Junii 1547. Mag.cus D. Dionysius castellarius et Gubernator Firmanus. Per litteras D. Gentilis Billacqua Oratoris in Urbe nuntiatur in domo  D. Caesaris, et aliquando in domo D. Joannis Canneti haberi adunantias Satraporum Comitatus, ne res Firmanae sortiantur effectum (hoc est ne Pontifex reddat Statum Comitatus Firmanis).

Die 20 Priores sunt Franciscus Sebastiani, Alexander Pacharonus, Marcus Ciarpellae, Evangelista Gasparis,  Jo. Franciscus Rosatus, Venerius ser Mathei. Regulatores Hieronymus Branchadorus Flor. Jo. Franciscus Rosatus S. B., Georgius Anteus Sebastiani Camp.i.

D. Pompejus est Orator ad (128v) Legatum.

Die 22 scribitur D. Gentili ut quam citius expediat causam  restitutionis Status pro quacumque summa, dummodo solvenda sit ex introitu gabellarum Communis Firmi.

Die 8 Julii mittitur Ciottus Adam Orator, qui cum D. Gentili rogat si haberi possit integra Status restitutio; et in casu quod reservari velit castra Moleani et Petrituli, procuret promissionem et fidem a Card.li Farnesio de restituendis dictis locis infra aliquod tempus.

Die 11 Julii ex  litteris D. Gentilis Billacquae, R.mi Episcopii Exini, D. Rodulphi Docti, et Card.lis de Gaddis relatur Luciani Carpini  redeunti ab Urbe, restitutio Status facienda est cum reservatione Moleani et Petrituli in manibus Card.lis de Farnesio, qui promittit restutuere infra 4 vel 6 menses, pro 25 mil. Duc. aurei in auro. Item scribit Ill.mus D. Fulvius Ursinus.

Die 12 sancitum est in manibus Card.lis Farnesii non solum remittere illa duo castra, sed etiam civitatem a alia castra, homines,  et uxores, et omnia quae Firmani possident. Sancitur reddere gratias adiutoribus Firmanis  et petere confirmationem  D. Dionysii Castellarii Gubernatoris post  f(uturum) tempus saltem  per annum. Adfuerunt huic ConcilioJo. Franciscus Rosatus Regulator et Prior, Alexander Pacharonus, Venerus Permathei, Evangelista Gasperis. Priores, Hieronymus Rosatus, D. Pompejus Azolinus, D. Pomponius Morphus, Contes Acetus, Jo. Jacobus Mancinus, Jo. Franciscus Pacharonus, ser Trojanus Riccius, Dominicus Lucae, ser Theodorus Morphus, Theseus Nicolai, Octavianus Lucae Pacharonus, Gentilis de Nobilibus, Ciottus Bartholomeus Massutius, Lelius Mancinus, Jacobus Rachamadorus, ser Julius Morica, Lucas Giliutius, Antonius Montanus, Martinus Sgruffia, ser Prosper Baptistae Simonis, Vincentius Vici, Jacobus Francisci, Thomas Mag.ri Joannis, Jo. Baptista Persanctis, Antonius Calisti, Cichus Tabor, D. Octavius Adam, Blasinus Formichinus, Cichus Franchina, Permartinus Petri Pauli, Aurelius Pacharonus, Magister Joannes Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, ser Berardinus Ludovici, Lucas Antonius Philippi, Dominicus Martini, Caesar Tindalus,  Permarinus Rachamadorus, Pierus Baccinus,  Jo. Baptista Savinus, Peregrinus Baccinus, ser Jacobus Palmerius, Constantius ser Pieri, Vincentius Adam, Antonius Stephani, Baptista Adam, Antonius Vigoritus, Franciscus Nicolai, Berardinus Perusini, Antonius Grana, Hieronymus Ufriductius, Joannes Spinuctius seu Spinellus, ser Grisanctes, Lucianus Carpinus, Tiberius Cautius, Franciscus Gr., Vincentius Ursini,  Thomas Migni, Vincentius Gualteronus.

Die 14 Julii expeditur Romam Sebastianus Sabinus ad agendum cum D. Gentile,  referendo gratias et munera, ac petendo gabellas Moleani et Petrituli solvendas Communi Firmi etc.

Die 29 venturus est  Firmum (129) Mag.cus  D. Julianus Ardinghelli thesaurarius Marchiae, a quo petuntur favores solvendi subsidii in ipsa civitate, et habendi salis boni ac reciptentis. Carta 17 t.o ad 22.

Die 10 Augusti 1547. Operarii Cathedralis sunt D. Constantius Sydereus canonicus, Alexander Pacharonus et Pierus Arietinus. Cives extimatores frugum Permatheus Rachamator, Bartholomeus Massutius.

Die 13 ex litteris Oratorum habetur reservatio castri Montis S. Petri de Alliis, et scribitur eidem, stantibus bonis verbis R.mi Episcopi Exini, Firmanos remisisse sub protectione Card.lis de Farnesio Ill.mam communitatem Firmi super negocio Status gubernandam.

Die 19 Augusti Magister Jo. Ciammaglia dicitur Jo. Leonardus: in adunantia legitur quoque Piersanctes Baptistae. Pontifex sibi reservat Castrum S. Petri de Alliis, quia quaedam summa emptionis fuerat restituita Jo. Francisco Rosato. Conclusum est  peti Breve reintegrationis Status, suspenso Castro praedicto, donec revisa erunt computa.

Die 20 de bussula noviter confecta extrahuntur Priores Jacobus de Vechis, Vagnotius Fatius, Camillus Ciminus, Colangelus Ilioneus, D. Dominicus Riccius, Jacobus Guerrerius.

Die 24 Permatheus Racamadorus et Bartholomeus Massuccius extimatores frugum putarunt salmam grani flor. 3 bol. 10 ad gabellam venditoris, hordei flor. 2, et speltae flor.1 bol.8 ad gabellam emptoris.

Die 27 legitur Pontifex venturum Perusium, et mittuntur D. Pomponius Morphus, et ser Trojanus ad Legatum, ut dignetur commendare Pontifici civitatem.

Die 30 D. Dionysius Castellarius Gubernator Firmanus, cum duobus civibus mittitur Orator ad Pontificem iturus cum Legato et Vicelegato ac D. Paulo de Tarano consulentibus e civitate Maceratae Perusium.

Die 30 sancitur mittere et alios duos cives ad Pontificem pro expeditione rerum, et ad Card.les Farnesium, Crispinum, S. Angelum, et alios. Carta 23 ad 30.

Die 2 Septembris 1547. Ex litteris D. Gentilis Billaqua, et relatione Sebastiani Savini Oratorum apud Card.lem Farnesium et Episcopum Exinum, negociata dicitur reintegratio Status, et laudatur missio Oratorum cum Gubernatore quando Legatus intrabit Perusium, ut cum eo adsint.

Die 3 scribente D. Gubernatore Firmano Legatum, apud quem adstat, hodie discedere Macerata, et cras mansurus Fulginei, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Marialis, D. Pomponius Morphus, Jo. Franciscus Rosatus, et Octavianus Azolinus Oratores expediuntur, ut obvientur Legato antequam veniat Perusium. Peregrinus (129v) Ciottus, et ser Jacobus Palmerius deputati sunt ad habendas pecunias pro Oratoribus.

Die Veneris 23 Septembris inter Oratores redeuntes est etiam Sebastianus Savinus, qui retulerunt restitutionem totius Status, excepto Monte S. Petri de Alliis cum  reservatione ad certum parvum tempus Moleani et Petrituli in manibus Card.lis Farnesii. D. Hercules (de Rubeis) de Monte Fortino restiterat, ne redderetur Firmanis dicta terra, sed visis juribus Firmanorum Pontifex voluit fare restitam  Breve restitutionis est apud R.mum Blosium, pro quo recuperando Gentilis Billacqua rediit Romam, et accipiet illud a Card.li Farnesio solvendi sunt 20 mille duc. auri in auro, et 500 scut. Pro expensis et recognitionibus infra duos menses. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, et D. Bartholomeus Lucae creantur procuratores pro habendis pecuniis.

Die 25 legitur D. Marinus Sciarra, qui videtur pecuniae mutuator fuisse.

Die 4 Octobris dicitur vacare locus Colangeli Ilionei Prioris Florentiae: Jo. Franciscus Rosatus, et Sebastianus Savinus Oratores ad Legatum gratias egerunt de favore praestito Firmanis pro reintegratione Status, et acceperunt duc. auri 2530 ad rationem carolenorum 14 etc., de reliquo curam dederunt D. Bartholomeo Matheutio missa electione Montis Pietatis Rachaneti ad libitum Firmanorum, suffragia accipiuntur ser Paulus Bertinellus de Monte Actonum, ser Berardinus Ludovici qui obtinuit, et ser Jo. Politus de Altidona. Oratores Montis Raynaldi offerunt certum territorium olim possessum a Nicolao de Monte Elparo, quod spectat ad Commune Firmi. Vincentius Colangeli Ilionei sufficitur loco patris defuncti.

Die 5 Octobris electores 40 civium curatores pecuniarum sunt cum Gubernatore Jo. Franciscus Rosatus, Peregrinus Baccinus, Sebastianus Savinus, Ciottus Adam. Cives curatores pecuniarum sunt electi Octavianus Azolinus, Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, D. Franciscus Ottinellus, D. Pompejus Azolinus, Jo. Jacobus Mancinus, Alexander Pacharonus, Thomas Pacharonus, Vincentius Leffectus, pro Francisco eius patre, Lucianus Carpinus, D. Astor Martialis, Bartholomeus Massutius, Jo. Marinus Bonvicinus, Sebastianus Savinus Ciarpella, Gentilis de Nobilibus, Octavianus Matheutius, Jo. Baptista Savinus, Permathei  Rachamadorus, Pierus Jo. Ludovici, Jacobus Rachamadorus, Guidus Vincus, Ciottus Adam, Jo. Baptista Sciarra, Bartholomeus Argolicus, Jo. Antonius Adam, D. Hieronymus Rosatus, Magister Dominicus Astemius, D. Dominicus Riccius, Jo. Franciscus Rosatus, (130) Antonius Matheutius, Federicus Vincus, D. Pomponius Morphus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Federicus Morronus, D. Octavianus Adam. Conscripti sunt a dictis civibus ad solvendam cum eis certam quantitatem plurimi cives et consiliarii qui sunt Pieroctius Aromatarius, Petrus Paulus Pervenantii, Ludovicus  Nardi, Vincentius  Partinus, ser Melchior ser Jo. Thidei, Franciscus Valgarinus, Franciscus Sebastiani, Jacobus Azolinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Baptista Persanctis, Hieronymus Ufriductius, Jo. Paulus Polidorus, Vincentius Tintus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Hieronymus Rosaltus, Aurelius Pacharonus, Stephanus Azolinus, Bernardinus Perusini, Venerus Permathei, Theseus Montanus, Jacobus Guerrerius, Tiberius Cautius, Joannes Scattoni, Jo. Thomas Pacharonus, ser Piersimon ser Pieri, Jo. Antonius Spaccasasso, Blasinus Formichinus, ser Trojanus Riccius, ser Theodorus Persanctis, Falconus Jottus, Baptista Pacharonus, Thomas Migni, ser Petrus Paulus Tosus, Vincentius Stabilis, Vincentius Persantctis, ser Pompejus de Gruptis ad Mare, Cichus Tabor, Evangelista Gasparis, Stephanus Alexandri, ser Berardinus Ludovici, Dominicus ser Nardi, Paris de Portu, Antonius Hectoris, D. Petrus Simon Thibaldus, Jacobus Cordella, Thomas Magistri Joannis, Antonius Vechius, Persimon Marini, Franciscus Francolinus, Nicola Ceteronus, Vincentius Rictii Adae, Vincentius Ursinus, Magister Jo. Leonardus Ciammaglia, ser Jo. Baptista Florellus, Contes Acetus, ser Laurentius de Gualdo, Baptista Adam, ser Jacobus Pierius, Lelius Mancinus, Hercules Piconus, ser Caesar ser Ioannis, Cacciacontes ser Baptistae, Berardinus Gagius, ser Jo. Pierus Castanus, Pompejus Branchadorus, Ramandinus de Marano, Chrisostomus Baptistae, Jacobus Branchadorus, Antonius Montanus, Antonius Ilioneus, Vincentius Ilioneus, Caesar Tindalus, ser Lucas Cordella, Hyppolitus Caesaris, Gaspar ser Stephani, Camillus Ciminus, D. Antonius Sinigardus, Morphus de Morphis, Nicolaus Pernensis, Bonifatius Riccius, Simon Manitti, Jo. Paulus Montanus, Vincentius Gualteronus, Baptista de Moliano, Hieronymus Sebastiani, Vincentius Sabionus, Jo. Franciscus Eliseus, Theseus Nicolai, Antonius Permathei, Magister Franciscus Confectus,  Caesar Adam, Franciscus Grassus Vagnotius Fatius, Branchadorus Cesaris, Jacobus Bertachinus, Ludovicus Francisci, (130v) Jo. Jacobus Beneincasa, Julius Pasqualicti,  Dionysius ser Antonii, Mecoctius Georgii Albanensis, ser Jacobus Palmerius, Joannes Spinellus Ferricioli, Vincentius  Foleciani, Hieronymus Castroni,  Joannictus ………………,Peroctius Jo. Baptistae, Philippus Franciscus nepos Antonii Panicocoli, Albertus Rota, Laurentius Bergomensis, Sebastianus Picionus, Augustinus Bergomensis, Thomas de Lanciano, Magister Bultrinus Faber, Jo. Ludovicus Emilii, Camillus Carminellus, Thomas Manittus, Cichus Laurentii, Barardinus Mozzabicco, Albanensis, Christophorus Albanensis sutor, Hieronymus Cornelii, Gaspar de Binasco, Piccionus Bergomensis, Jacobus pistor iuxta Bonvicinum, Dominicus pistor ad S. Dominicum, Antonius Rota, Magister Petrinus faber, Laurentius faber, Franciscus Quatrarius, Magister Andreas Librarius, Vincentius Azolinus, Jo. Philippus Mancinus, D. Franciscus Assaltus, Hannibal Pacharonus, Magister Baptista Calderarius, Perjacobus Nicolai, Jo. Franciscus Pacharonus, D. Nicolaus Flachus Rapanus de Adam, Phebus Baccinus, Lucas Giliutius, Franciscus Laurus, ser Antonius Latinus, ser Julius Morica, Antonius Calisti Pacharoni, D. Vincentius Guerrerius, Perleonardus Pacharonus, Vincentius Ufridutius, Johannes Grana, Perdominicus Baptistae, ser Hieronymus Martius, Hieronymus Jacobi Pacharoni, Lau(rentius) Caesaris de Nobilibus, Baptista Patriarcha, Alexander Patriarcha, Camillus Emilianus, D. Antonius Giliuctius, Jo. Franciscus Rosatus, Antonius Pasqualictus, Jo. Franciscus Rosatus; iterum cum alia summa diversa, Persanctes Baptistae, ser Marinus Cortesia, ser Hieronymus Victorius, Leonardus Altidonus, Andresius Albanensis.

Die 6 Octobris Jacobus Francisci creatur depositarius pecuniae praedictae.

Die 8 Card.li Farnesio sancitur munus duc. 3000, Episcopo Exino 500, R. Maffeo.

pro scarfinis recuperandis 500. Sebastianus Savinus mittitur Orator cum dictis pecuniis. Fit mandatum D. Bartholomeo Matheutio de Firmo pro 3000 duc. aureishabendis.

Die Dominico 16 Octobris Auditores Rotae miserunt litteras inhibitoriales, curante D. Hercules de Rubeis de Monte Fortino, ne dicta terra redeat ad jurisditionem Firmanam; de quibus scribitur ad Oratores et ad Legatum. Jo. Franciscus Rosatus est Regulator.

Die Jovis 20 Octobris providetur pro recipiendo Card.li S. Angeli Legato Firmum venturo ad dandam possessionem Status Communi Firmano. Servantur indemnes Episcopus Exinus, et D. Gentilis Billacqua, qui promiserunt pro Firmanis (131) solutionem 20 mil. scut. aurei Camerae, et 2000 D. Bindo Altovito et sociis. Favetur Ven. Patribus S. Francisci, ut in eorum conventu Firmano fiat Concilium Generale, et Capitulum pro creando Provinciali et Officilibus. Statuuntur portoni mazerii, et pueri cum palmis ad comitandum cum toto populo Legatum, et revocantur cives etc.

Die 21 Octobris ordinantur processiones et alia ad recipiendum Legatum Jo. Franciscus Azolinus, Peregrinus Baccinus, et D. Bartholomeus germanus Octaviani Matheutii renuntiant omnibus suis exempionibus ad relevandum Commune a debitis. Assistentes Legato cum Mag.cis D.nis sunt D Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Pomponius Morphus, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Mancinus, Bartholomeus Massucius, Sebastianus Savinus, Octavianus Azolinus, Octavianus Matheutius, Alexander Pacharonus. Receptores Legati sunt Peregrinus Baccinus, Baronus Eltuocomando, Jo. Marinus Bonvicinus, Ciottus Adam. Ceremoniarii ser Trojanus Riccius, Jo. Baptista Persanctis, Vincentius Ufriductii, Jo. Baptista Savinus, Lucianus Carpinus, Chrysostomus Baptistae.

Die Dominico 23 Octobris a D.Pompejo Azolino dicitur hodie principium esse Status Firmani, et gubernii  illius; et sancitur futuros Priores eligere arbitrio gubernatoris, Priorum, et Regulatorum pro hac vice dicitur discessurus a civitate Card.lis de Gaddis, cui gratiae aguntur de bonis operibus apud Suam Sancitatem pro restitutione Statum Firmani, et rogatur de continuandis favoribus, et intercessionibus etc.

Die 25 Priores electi sunt Octavianus Azolinus, D. Pomponius Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, D. Pomponius Morphus, Reg.res Jo. Baptista Morronus Cast., Thomas Pacharonus Pilae, Piermarinus Branchadorus S. M.

Die Mercurii  26 Octobris deputati sunt ad inveniendos homines, qui accipiant gabellas Firmanas Jo. Franciscus Rosatus, Bartholomeus Massucius, Ciottus Adam, ser Trojanus Riccius. D. Gentilis Billacqua, scribit pecunias  Romae haberi posse ad 162 pro 100. Carta 31 ad 59.

Die 1 Novembris 1547 agitur de introitibus Communis subastandis pro habenda pecunia.

Die Mercurii 2  iterum agitur de subastandis gabellis usque ad sabathum proximum Jo. Baptista Morronus et Permarinus Branchadorus (131v) Reg.res mortui dicuntur.

Die 8 dicitur nocte praecedenti diei Lunae in palatio gubernatoris Status in Monte Actone habita congregatio quorundam de Statu et praesertim D. Caesaris, et D. Nicolai de Monte Actonum, qui die sequenti miserunt nuncium ad Urbem. Frater Simon rogtur ante reditum Oratorum ne discedat a Conventu Annuntiationis, qui maxima cum caritate et amore se obtulit ad tractandam pacem. Rogatur Card.lis Gaddus ne permittat Frates Dominici destruere Ecclesiam S. Mariae de Castigliono, ut devotio populi erga illam Dominam sequatur,  prot antiquitus servatum fuit.

Die 17 Novembris post multas paginas sine scriptis relictas, habetur Concilium nunc primo post annum 1538 celebratum contra tirannicam pravitatem. D. Gentilis Billacqua et Sebastianus Sabinus Urbe retulerunt Breve Pauli III de reintegratione Status, exceptis Castris S. Petri de Alliis, Moliani, et Petrituli, ut alias lectum est. Breve concessionis Moliani et Petritui Card.li Farnesio: litteras promissionis Card.lis Farnesii de reddendis castris infra biennium, et concessionis gabellarum dictorum castrorum: Breve Pontificium ad Legatum de reponenda communitate in possessionem Status et introituum, et litteras Card.lis  de S. Flora, camerarii de ponenda communitate in possessionem gabellarum, et D. Bernardini Maffei Episcopi Massanensi de  scarfinis reddendis, promissis ei a D. Jo. Francisco Rosato, scutis auri 600: quietatione D. Bindi Altoviti de scutis auri 60 pro Brevi: motum proprium de  dilatione debitorum ad biennium etc. D. Paulus Ranuctius de Tarano  Locumtenens Legati, ad quem mittitur D. Gentilis Billacqua.

Die 18 habentur in Concilio oblationes Gabellarum D.Hieronymi Alberici de Rachaneto, et D. Alberici eius germani, Cichoni Margarutii de S. Severino, D. Troili Cerri de S. Genesio, D. Francisci Gabrielis Anconitani. Mag.ci Priores reassumunt familiam domicellorum, et tibicinum. Dominelli tunc erant ex Nobilibus. Nominantur enim Iacobus Herculis Sabini, Jo. Marinus olim frater Ludovici Vinci, et Jacobus olim frater Lucae Mactheutii. Ergo Domicelli erant ex his, qui nunc dicuntur Cadetti.

Die 12 in Concilio nunc primo jurant Mag.ci D. Priores, praesente D.Paulo Ranuctio Locumtenente, et cives fidejubent quod omissum fuerat ab anno 1538 ad hoc usque tempus. Deinde jurat Thomas Pacharonus regulator, vacantibus per mortem collegis Castelli et S. Martini.

Die 20 D. Montanus, qui Romae est,  offert se in beneficium communitatis. D.Paulus de Tarano venturus est Firmum ad ponendam communitatem in possessionem Status.

Die Lunae 21 praesente dicto D. Paulo, cives electi promiserunt pro D. Gentile Billacqua promissore 20 mil. duc. auri, D. Hieronymus Rosatus, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Octavianus Adam,  Peregrinus Baccinus, Antonius Matheutius, Guidus Vincus,  Permatheus Racchamadorus, Sebastianus Sabinus, Bartholomeus Massutius, Thomas Pacharonus, Jacobus de Vechis, Franciscus Francolinus,  (deletus est alius), et additus est Antonius Montanus. Referuntur mala opera (132) D. Herculis Rubei Oratoris Romae pro Monte Fortino, cuius hominibus D. Locumtenens missurus est praeceptum de cogendo Concilio, et habenda mente populi et villarum. Oratores Massignani congratulati sunt cum Concilio Firmano de recuperato Statu, et offerunt universitatem suam cum hominibus et facultatibus et fidelitate cives regimini praesentes relevant 12 cives, qui promiserunt ut supra et saepe plerique leguntur consulere in adunantiis, et sunt D. Pompejus Azolinus, Octavianus Matheutius, Hieronymus Ufriductius, D. Antonius Sinigardus, Octavianus Azolinus, et D. Pompejus Morphus. Priores, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Baptista Pacharonus, Jo. Franciscus Pacharonus, Federicus Vincus, ser Theodorus Coluccius, ser Piersimon ser Pieri, ser Trojanus Riccius, Camillus Ciminus, Jo. Paulus Montanus, Stephanus Azolinus, Aurelius Pacharonus, ser Jo. Baptista Florellus, Vincentius Tintus, Vincentius Persanctis, Lucas Giliutius, Magister Franciscus Confectus,   Bonifatius Riccius, Franciscus Sebastiani, Blasinus Formichinus, Pompejus Branchadorus, Persimon Marini, Franciscus Grassus, Perdominicus Baptistae, Berardinus Gagius, Falconus Joctus, Vincentius Partinus, ser Julius Morica, Dominicus Lucae, Jo. Marinus ser Cipriani, Vincentius Stabilis, Jo. Paulus Polidorus, Jo. Thomas Pacharonus, Antonius Calisti,  et Antonius Montanus.

Die 23 eruitur Thomam Pacharonum, Jo. Marinum Bonvicinum, Ciottum Adam, et Baronum Eltuocomando transactasse appaltum introituum civitatis Mag.co D. Bindo.

Die 24 gubernator olim Status Ecclesiastici sancitur sindicandus a  sindicatoribus ordinandis D. Locumtenenetem, ut reddat rationem in civitate. Dicitur facienda expeditio Federici Vinci, et mittendum pro habendis fidejussionibus equitum Lauretanorum.

Die 25 sancitur facere expensas Sindicis Comitatus comparentes ad jurandam fidelitatem  et obedientiam in manibus Priorum. Agitur cum Oratoribus de Monte Robiano de juramento ab eis faciendo, et de capitulis inter eos, et Firmanos ab eis deperditis discutiendis et observandis. Oratores Ripae Transonum gratulantur de recuperato Statu, et offerunt partes et homines suae communitatis. D.Reaphael Comus exigit dativas. D. Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Bartholomeus Massucius, Jo. Marinus Bonvicinus, ser Jo. Baptista Florellus sunt curatores negocii gabellarum.

Die Lunae 28 D. Hieronymus Rosatus creatur Sindicus ad recipiendas obligationes et juramenta castrorum Comitatus, et (132v) D. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus Sindici ad promittendam indemnitatem equitibus Lauretanis. In obligatione leguntur iidem qui alibi numerati sunt cum Vincentio Ursino, Luciano Carpino, Cacciaconte Jo Baptistae Branchadoro, Caesaris Cicho Tabor, ser Jacobo Palmerio, Tiberio Cautio, Jo. Iacobus Beneincasa, Pernicola Jo. Georgii, Jo. Andrea Dominici, Luca Antonio Philippi, Piero Jo. Ludovici, Baptista Adam, Permarino Petri Pauli, Jo. Ludovico Emilii, Theseo Nicolai, Stephano Alexandro, Julio Colae, Thoma M.ri Joannis, Hyppolito Caesaris, Simone Manicti, Antonio Stephani, Iacopo Cordella, Caesare Tin(ti), Antonio Permathei, Jacobo Guerrerio, Perdominico Polisena, Perdominico Baptistae, Petro Paulo Toso, Vagnotio Fatio, Vincentio Rictii Adae, Pieroctio Ludovici, Jo. Baptista Persanctis, Vincentio Persanctis, Alexandro  Pacharoni, Nicolao Pernensi, Vincentio Partino, Ludovico Francisci, ser Jacobo Pierio, Morpho de Morphis, Bartholomeo Argolico, Vincentio Gualterono, Hieronymo Sebastiani, ser Jo. Piero Castano, Francisco Valgarino, Paride Paridis, Lelio Mancinus, Dionysio ser Antonio, Cicho Laurentii, Jacobo Francisci, Francisco Eliseo, Antonio ser Thomae, Marino Ciammaglia, Francisco Franchino, et Francisco Francolino,  Constantio ser Pieri, Hieronymo Antonii, Piersancte Baptistae, Jo. Angelo Stephani, Jo. Andrea Paganelli, Jo. Baptista Sciarra, Berardino Perusini, Jacobo Azolini, Pompejo Dominici, et Pompejo Branchadoro, Antonio Jo. Andreae, Jo. Antonio Antognicti, Jacobo Bernachino, Venero Permathei, Ascanio Aromataro, ser Lucae Cordella, Antonio Hectoris, Thoma Migni, Gentile de Nobilibus, Theseo Morrono, Nicola Ceterono, ser Theodoro Coluccio etc. Carta 60 ad 118.

Die Jovis 1 Decembris 1547. Nunc primo cogitur cernita civium de regimine  Mag.o  Dionysio Castellario Gubernatore, et D. Paulo de Tarano Locumtente Legati, et D. Pompejo Azolino Priore Priorum. Theseus Morronus filius Jo. Baptistae fit regulator Castelli loco patris Morroni, et Pompejus Branchadorus regulator S. Martini loco Permarini fratris defuncti. Vincentius Stabilis Arcis (Pare) et Lucas Giliutius Arcis Montis Falconum erant castellani  tempore quo sublatus fuit Status Firmanis. Sancitur confirmare ad novam usque extrationem Officiales et Vicarios Comitatus, amotis tamen forensibus. Agitur etiam de remittendo Capitaneo D. Andrea Maximo de Rocha contrata, qui erat Capitaneus  tempore privationis Status Firmani, et post eum vocando D. Lactantio Hirundino de Monte Filiorum Otrani, qui habuerat electionem. Item de renovando officio Bancherii, et interim  tenendo D. Raphaele depositario (133) vel alio ad arbitrium Priorum  usque ad aliam cernitam. Jo. Ludovicus Emilii officialis accusarionum  damnorum datorum confirmatur. Cives cernitae praesentis sunt numero 90. Confirmantur et probantur vota omni petenti eo facta a D. Gentile Billacqua pro recuperatione Status. 1- de veneratione Corporis Christi, eiusque comitiva  facienda in civitate, ac Missa singulis Dominicis celebranda solemniter in Cathedrali, accedentibus Turbus de Prioribus cum populo. 2- de veneratione Conceptionis ac Missa solemnis celebranda in ecclesia S. Francisci qualibet  tertia Dominica mensium interveniente Magistratu et  populo, et quolibet die sabathi in Monasteriis civitatis celebranda Missa solemni de Conceptione, et in ecclesia S. Dominici de sanctificatione, dicti fratres illi assolvent et de festo Praesentationis custodienda, quia illo die D. Locumtenens venit Firmi ad dandam possessionem Status, cum Missa solemni celebranda in Cathedrali , et processione totius cleri. Confirmantur capitula, quae olim habebantur inter communitatem Firmi, et universitates castrorum Comitatus.

Die Veneris 2 Oratores Montis Granarii venerunt ad obedientiam et confirmatur declaratio diei ultima Julii 1548. Communitatem Montis Causarii exgravari a censu Cathedralis Ecclesie propter fidem, et creditum dictae communitatis, pro qua Mag.ci D.ni se volunt teneri eidem Ecclesiae et Operariis. Dominico Pascutii de Lauro datur licentia nubendi D. Jo. Mariam suam filia in Ripis S. Genesii. Confirmatur reformatio Lapedonae de damnis datis alienandis sub ser Francisco Angelico de Collina Potestate. Consulitur differentiae inter Gualdum et S. Ginesium  per jus cives de qualibet contrata. D. Lactantius Fidus olim Gubernator Status confirmaverat  quamdam Reformationem Malleani  ad conservationem quietis castri rogato ser Francisco Staxiario de Massa. Approbantur capitula Montis Pietatis Serviliani. D. Bartholomea Peregrini Baccini nubit in terra  Sarnani cum permissione sine prejudicio legitime succedentium, ut alibi etiam legitur. Inter cives cernitae, qui supra numerati sunt,  habetur quoque Constantius Calisti, D. Joannes Cannitus,  Evangelista Gasparis.

Die 3 Bancherius  Gentilis est extractus Andreas ser Salvicti, ser  Nuntius Benedictus de Monte Giberto est Officialis Lauri, ser Thomas de Petritulo  Serviliani, ser Jo. Franciscus de Serviliano Pitrioli.

Die 4 D. Paulus de Tarano se dicit discessurum infra 4 vel 6 dies. Sancitur eum donare 200 scutis, et rogare  ut stet adhuc per (133v) aliquot dies statuta observanda proponuntur ad unguem. D. Caesar de Monte Octonum cogitur solvere pecunias, quas antea habebat tamquam Depositarius Comitatus. D. Bartholomeo Matheutio jubetur sumere mutuum 25 mil. a Mercatoribus. D. Antonius a Gubernatore commendatus dicitur providendus aliquo officio permisso a statutis, vel civilitate donandus. 

Die Lunae 5 D. Paulus Raynutius de Tarano alloquutus est cernitam monet ut omnes memores sint civitatem privatam fuisse dominio ex causa male vivendi et inimicitiarum antiquarum, unde  vult ut paces realiter fiant, et qui nolunt paciscere expellantur, ut habeatur  honor et reverentia Superioribus, Gubernatori praesertim, qui repraesentat Pontificem,  Magistratui et civibus cernitae, qui eliguntur circumspecti et apti ad regendum, et non illi qui indigent tutoribus, atque in omnibus serventur statuta et leges Firmi. Priores possint ponere partitum contra formam statutorum, ex Cancellario scribenti imponitur privatio omnium officiorum, et Gubernatori assentienti jubet imponi aliquem poenam ut obligantur cives, qui faciant bussulum  80 vel 100 civium ad invigilandum pro justitia contra omnes perturbatores etc., et offert se,  ut sanctitas sua confirmare dignetur omnia haec a Firmanis statuenda. Quae omnia, gratiis actis Mag.co D.no sancita sunt, Andrea Salvicti mortuo, Jacobus de Vechis proponit eiusdem Andreae filium idoneum. Rogatur D. Locumtenens, ut non discedat, et curet haberi in civitate Curiam Generalem, et Gubernatorem in perpetuum. Comitatus reperitur debitum dativarum et subsidii triennalis. D. Bernardus de Machiavellis Thesaurarius in 3000 florenis. Plures cives offerunt ratam suam pro satisfaciendo D. Bindo,  Jo. Altovito, et D. Jo. Franciscus Rosatus ac Sebastianus Savinus se obligant pro Communi. D. Jo. Ludovicus Ciaffonus est procurator Firmi in caussa contra Palagranos de Aquila. Cives deputati pro justitia sunt primi octo electores D. Hieronymus Rosatus, D. Gentilis Billacqua, D. Astor Martialis, D. Petrus Simon Thibaldus, Jo. Jacobus Marinus, Bartholomeus Massutius, Sebastianus Savinus, Alexander Pacharonus, et Jacobus Francisci, Jacobus de Vechis, Falconus Iottus, Lucianus Carpinus, Jo. Baptista Persanctis, Jo. Marinus Bonvicinus, Caesar Adam, Guidus Vincus, Peregrinus Baccinus, Dominicus Lucae, Antonius Montanus, Permartinus Petri Pauli, Bernardinus Perusinus, Constantius ser Pieri, Dominicus Martini Raynerii, Jo. Angelus Stephani, Antonius Stephani Vecchi, Antonius Vigoritus, Jo. Andreas (134) Dominici, Piersanctes Baptistae, Tiberius Cautius. Caeteri desiderantur.

Die 6 agitur de terminnda electione  conservatorum justitiae ad numerum 4, vel in duplum de his qui electi sunt.

Die 9 non habetur assistens cernitae  D. Paulus, sed solus ser Dionysius castellarius Gubernator Firmi. Sancitur instaurare Collegium Advocatorum, Procuratorum,  et Tabellionum praesertim etc. pro miserabilibus personis in tertia instantia ad D. Priores, statuto advocato et procuratore gratis inserviente personis miserabilibus. Habetur ordo, ne quis in adunantiis, cernitae, vel Consiliis,  alloquatur nisi in loco ad consulta danda deputato: neque respondere possit  nisi surgens unus post alium. Confirmantur Reformationes quorundam castrorum.  Salvictus nepos Cardinalis et fratre Andreae ser Salvicti petit locum Bancherii patrui sui. Nunc primo habentur post annum 1538: consulta de condemnatis D. Mutius in gratiam Locumtenentis eligitur Capitaneus, et si renuerit, vocabitur D. Andreas Maximus: si vero acceptaverit, hic eligitur post eius officium. Dominicus est Factor Communis. Falconus Jottus, Antonius Montanus, ser Julius  Morica, et Polidorus Cautius se otulerunt gratis inservire in Arcibus, et sancitur mittere cives castellanos.

Die 12 sancitur servare statutum in conficiendo bussulo. Confirmantur capitula de conservatione quietis etc. et petitur confirmatio a Pontifice. Oratoribus Montis Rubiani conceditur non gravari ob operariis S. Mariae in Castello de tempore praeterito, sed petitur, ut aliquid det pro censu S. Mariae ipsa, et aliae communitates commendatae. Salvictus de Serviliano admittitur Bancherius. Jubentur cives de Regimine habitare in civitate, et possidere qualitates statutarias, et datum eis tempus ad mensem usque Februarii,  alias sancitur eis subrogare appicciulatos, qui denuo mutuentur Communi suas pecunias, quas alias dederunt. Vacantibus appicciulatis alii per suffragia subrogandi sunt, et addendum numero appicciulatorum.

Die 24 D. Petrus Simon Thibaldus Orator ad D. Lutium Commissasium Locumtenentis in castro Moliani pro habenda possessione gabellarum duxit Oratores Moliani, quibus conceditur solutio salarii pro medico et magistero ludii letterarii, et agitur de salariis et introitibus Communis statuendis.

Die 15 juraverunt officium 60 deputati in favorem justitiae praesentibus D. Martinangelo Albertino de Murro Vallium, et D. Francisco Sinigardo de Firmo. Absentes dicuntur D. Gentilis Billacqua, Vagnoctius Fatius, Lucianus Carpinus, Jo. Marinus (134v) Bonvicinus, Franciscus Francolinus, Antonius Ilioneus, Antonius de Vechis, Nicolaus Pernensis, Constantius ser Pieri, et  aegrotus D. Hieronymus Rosatus. Agitur de solutionibus salariorum. Petitiones Moliani remittuntur D. Prioribus …. cui probo viro ab eis eligendo cum omni auctoritate cerniate. D. Lutius eligitur Gubernator Moliani pro Card.li Farnesio. Idem sancitur pro civitate S. Angeli prout Moliano concessum est. D. Nicolaus Spetiolus de S. Angelo commendatur pro officio judicatus Aesii Jo. Franciscus Pacharonus est exactor crediti quod communitas habet cum haeredibus et possessoribus …………….. Hieronymi Ancilei; conceduntur ei litterae ad Viceregem Aprutii ………………. sicurum, D.num, et communitatem Columnellae. Ser Benedictus Bartholomeus Orator castri S. Angeli venit cum ensenio ad D. Priores. In cernita ad ……………….. cum aliis Bartholomeus Argolicus, Peroctius Aretinus,  et D. Joannes Canniti. Sollecitatur exuctio maleficiorum. Confirmatur ser Bartholomeus Cordella Cancellarius.

Die 18 agitur de augumento gabellarum in Comitatu de <quibus> comitativi gravantur minantes recursum ad Superiores.

Die Lunae 19 D. Hieronymus Rosatus, Jo. Marinus Bonvicinus, Nicolaus Pernensis, et Lucianus Carpinus, jurarunt officium Conservatorum praesentibus Jacobo …………… Savini et Joanne Veneto, qui alibi dicitur gener Simonis Lucentini. Carta ……………………….

Die 20 Priores sunt Vincentius Gualteronus, Franciscus Guerrerius, Camillus Ciminus, ser Antonius Latinus, D. Hieronymus Rosatus, Georgius Antonius Sebastiani. Confal.rii nunc primo post annum 1538 extracti Franciscus Valgarinus, Lucas Giliutius, Jo. Baptista Antonuccius, Bartholomeus Argolicus, Contes Acetus, Georgius Antonius Sebastiani. Consules, Octavianus Azolinus, …………………. Perdominicus Baptista Pilae, ser Hieronymus Victorius notarius. Bancherius Generalis Castelli vacat.

Die 20 Martii Ciottus Adam retulit concilio <Mo>liani ordinasse 20 homines ad Card.lem Farnesium et ad Eccell.mum D.num Octavianum, ne communitas Moliani expolietur gabellis castri.

Die Mercurii 21 vocatur per 2 vel 3 die Nativitatis Concilium Generale Comitatus ad favorem justitiae, ad agendas gratias Pontifici de restitutione Status, et ad rectam instructionem augmenti gabellarum. Salvictus approbatur Bancherius, Jo. Antonius filius Giorgii Antonii Sebastiani mortui ponitur loco patris, jurante qualitates Hieronymo fratre carnali, et Francisco Calabria. Ser Antonius Latinus est in officio Interamne, Franciscus Guerrerius …………vit Eccell.mo Duci Octavio, Camillus Ciminus, Morpho referente in eodem …………tio est; quibus fit gratia de residentia, dummodo familia habitet Firmi (135) <fi>unt gratiae quaedam de condemnationibus. Ser Octavianus Humilis de Patrignono proponitur Cancellarius una cum ser Bartolomeo Vincentius Foleciani approbatur in Concilio, et Fatius de Fatiis et Maximianus.

Die 22 Calculatores rationum  D. Raphaelis sunt Sebastianus Savinus, et Constantius Rachamadorus. Pacerii electi de numero 60 Conservatorun iustitiae sunt Chrysostomus Baptistae  cum Jacobo Francisci, Jo. Marino Bonvicino, deleto Jo. Francisco Pacharone. Falconus Iottus cum Luciano Carpino, et D. Pompejo Azolino, deleto ser Trojano, D. Astor Martialis cum Jo. Baptista Antonutio, et ser Trojano Riccio; ser Adam cum Guido Vinco, er Francisco Grasso; Stephanus Azolinus cum Aurelio Pacharono et Antonio de Vechis, D. Pomponio Morphus cum Dominico Lucae et Antonio Montano. Ex praedictis primi prodierunt  e bussulo Chrystoforus Baptistae, D. Pompeius Azolinus, Jo. Baptista Antonutius, Guidus Vincus, Stephanus Azolinus. Cuius loco positus est D. Petrus Simon Tibaldus, et D. Pomponius Morphus. Sancitur per Mag.cos D.nos cum aliquibus  doctoribus confirmari taxam officialium.

Die 23 sancitur ut cives dent cautiones de habitando familiariter in civitate, et recusantes censeantur ipso facto privati,  et poena fidejussionum est 100 scut. Juramentum sancitur deferri a Magistratibus.

Die Lunae post festum Nativitatis, Hieronymus Savini fuit mutuator Communis in expeditione Oratorum Perusium ad Pontificem. Notarium Consulum est Officialis damnorum datorum ad Capitanei adventum. Marcus Antonius Vincentii, et Paulus Continus admittuntur ad Concilium, et Jo. Andreas de Baptistis. Proponitur quoque ser Piersanctes de Nigris, sed non leguntur suffragia. Ser Bartholomeus Cordella petit, ut fiat provisio de novo Cancellario, et dicitur expectandus D. Gentilis Billacqua, quia Cernita noluit forensem.

Die 26 Mag.ci D.ni juraverunt, et Jo. Antonius Georgii Antonii pro patre defuncto. Bancherius est Salvictus Pieri ser Salvicti, qui non comparuit, neque tres Priores absentes, unde statuitur revidenda esse Statuta et Reformationes circa absentiam civium extractorum ad Regimen, et non sit dandum eis tempus ad redeundum.

Die Martis 27 Decembris Concilium habetur civium de Regimine, et de Concilio, ac Oratorum Comitatus  quo sancitur mittere Oratores ad gratias agendas ad Pontifici de unione Comitatus et civitatis reddita, fieri augmentum gabellarum, confirmari conservatore set capitula justitiae et pacis, et alia ad beneficium universale, et impetrari

(135v) absolutionem  a quaecunque excommunicatione incursa etc.

Die 28 D. Albericus habuit in mandatis ab equitibus Lauretanis de duc.  2000 mutuandis Communi Firmano de quibus vult retinere 150 pro fructibus; caeteros 1850 solvere in Provincia. D. Bartholomeus Matheutius remisit in Urbem  duc. 620, alios mittet fidejubentibus 12 civibus Rachanatensibus, ad quos mittitur D. Petrus Simon Thibaldus. D. Gentili scribitur, ut sollicitet negocium pecuniarum cum D. Debastiano de Lucha. Agitur de his quoque a D. Montano. Accipiuntur a R.mo Conversino duc. 3060. Leguntur mutuatores ser Franciscus de Pitriolo, ser Marinus Sciarra, et Tiburtius de Aquaviva, ser Piersanctes  Lucitus de Lauro, ser Porphyrius de Monte Leone, Petrus Franchilutius de Monte Giberti, Benedictus de Grotta Azolina, ser Marius Carpinus de Ortezano, Jo. Baptista miles Lauretanus de Lauro, D. Nicolaus Cinthius de S. Angelo, Marinus Sorecus de Lauro, D. Adam Baptista Mancinus de Rapagnano, Ruffinus de Serviliano. Quorum quatuor D. Jo. Baptista D. Adamus, ser Tiburtius Vivianus, et ser Porphirius mittuntur Oratores Comitatus ad Pontificem.

Die 30  taxa habetur equitum Ill.mi comitis Sfortiae de 20 coelatis, et debitum Communis haeredibus D. Jacobi  Poligrani de Aquila reduci ad duc. auri 256. D. Catharinus de Amandula fideliter custodivit vexillum Communis Firmi  tempore separationis, et in reintegrazione illesum restituit, civilitate donatur. Fiunt gratiae condemnatis. Admittuntur ad regimen Hieronymum Mignerica (alias Migni), D. Franciscus Assaltus, Camillus Carminellus, Federicus Silenus, Hieronymus Cavalerius, Joannes Vincus, Constantius Beccarinus, civibus jurantibus eorum qualitates statutarias.

Die ultima  communitati Montis Raynaldi conceditur debitum flor. 12 reparationi palatii applicare. Carta 119 ad 244.

Rubrica

Libri 73 Consilia Cer.te 1548

Die 2 Januarii 1548 Jacobus Francisci est depositarius Communis. D. Gentilis est Romae Orator. Bancherius extrahitur Lelius Mancinus.

Die 6 Veneris D. Astor Martialis, et Bartholomeus Massutius Oratores referunt grate exceptus fuisse a civitate Rechaneti. D. Persimon Tibaldus est Commissarius Altidonae, ubi reperit nonnulla bona illius Communis occupata. Locumtenens (136) reduxit taxam militum Illr. D. Sfortiae de S. Flora ad octo coelatas. D. Julius Riccius se gesserat in Curia, ut procurator caussarum Communis ser Trojanus Riccius, qui se dicit Oratorem ad Locumtenentem Marchiae, cum ser Bartholomeo Cordella fit Cancellarius. Hieronymus Fidelis Gabellarius Portus creatus Castellanus. Jo. Marinus Bonvicinus est Commissarius Gruptarum ad Mare, D. Jacobus Vivianus Orator Aquaevivae exponit debita et calamitates suae patriae, et praestatur a Firmanis auxilium. Accipitur in numero Consilii ser Piersanctes de Nigris, exactor, Cichus Bertachinus, Pierjoannes Meci Falconi, Antonius Polidori, Cenzus Nardi Tinti, Nicolaus Bracchonus, Cicchus Baptistae Aurificis, et Jo. Baptista Flaccus.

Die 7 Vagnoctius Fatius iuravit capitula conservatorum justitiae in manibus Mag.ci D. Juliani auditoris et Mag. DD. Priorum. Scribente D. Nicolao Flacco (qui videtur Potestas Montis Fortini) et ex illa communitate, supplicatur D. Paulo Locumtenente, et permittitur ibi fieri more solito parlamenta de mense in mensem. Datur pro illis hominibus mandatum conficiendum ab aliquo doctore Firmano, et monetur D. Nicolaus et alii, ut curetur ne scandala oriantur.

Die 8 accipiuntur pecuniae in appalto a civibus S. Severini, Rechanati, et aliorum locorum, a D. Jo. Francisco Rosato duc. 2000, et ab aliis Firmanis iuxta qualitatem. Item accipiuntur pecuniae ab annumerandis in consilio cernitae, qui sunt Philippus de Portu Firmi, Antonius Orlandi, Constantius ser Stephani, Andreoctius Persancti, Antonius Vincentius Sabinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Ser Jacobus Charellus, Nicola Manzitti, ser Bartholomeus Giliuctius, Perjacobus Ufriductius, Gioctus de Gioctis, ser Persanctes de Nigris,  qui non fuit admissus, Vincentius Azolinus.

Die Lunae 9  cives offerunt pecunias aut frumenta, qui sunt Pellegrinus Baccilis salmas grani 60, Pompejus ser Dominici civis salmas 25, Vincentius Partinus scut. 100, Bastianus Savinus scut. 100, Guidus Vincus duc. 100, Jo. Baptista Savinus duc. 100, Jacobus Francisci duc 100, (136v) D. Pomponius Morphus duc. 100, Octavianus Matheutius duc. 100, ser Jo. Pierus Castanea salm. grani 26, Bartholomeus Massutius salm.25, D. Vincentius unus ex Prioribus duc. 50, D. Hieronymus Rosatus duc. 100, Camillus Ciminus salm. 25, Jo Antonius Georgii Antonii duc. 25, ser Antonius Latinus duc. 25, Thomas Pacharonus Regulator duc. 100, Pompejus Branchadorus duc. 40, D. Pompejus Azolinus duc. 50, D. Astor Martialis duc. 50, D. Pomponius Morphus iterum duc. 100, D. Jo. Franciscus Rosatus duc. 200, Baptista Pacharonus duc. 50, Gentilis de Nobilibus duc. 50, Calabria duc. 25, Ludovicus Francisci (alias Jacoboni) salm. 15 grani. Approbantur etiam Consiliarii qui mutuant pecunias in appalto,  Galeazzus Brachinus, Jo. Philippus Mancinus, Jo. Baptista Pictor, Lucangelus Argolicus, Berardinus Antonuctius, Josue Tibalductius, Hannibal Pacharonus, Joachim Francisci Savini, Vecchius de Vechis, Julius Martellus, Jo. Franciscus Franchus, Pernicola Savinus, Hieronymus Azolinus, Jacobus Persanctis Savini, Malatesta Branchadorus, Vincentius Billacqua, Perjoanni Pauli Apostoli, Vincentius Eliseus, Antonius Vincentius Spezza, Julius Tibaldus, Cichus Pacinus, Guliassius Chrysostomis, Vincentius Carpinus, Joannes Cacciacontis, Vincentius Branchadorus, Cichus Volavento, Jo. Franciscus Prencivallis, Bartholomeus Savinus, Antonius Cordella, Hieronymus Pieri, Hieronymus Perangeli Mazzantis, ser Hieronymus Pompilius Partinus, Jo. Franciscus Lelius, Antonius Branchadorus, Dominicus Cichi Solomei.

Die 9 Camillus Ciminus et ser Antonius Latinus, qui fuerant absentes, juraverunt cum  aliis officialibus.

Die 10 Cola Torronus habitator Gruptarum ad Mare juravit de bene vivendo coram Mag.cis D.nis Prioribus. In Concilio Jacobus Angeli dicitur quoque Azolini. Item D. Franciscus Assaltus legitur Sallatus consultor ornatissimus (ita jocante ser Trojano Riccio cancellario) Jo. Baptista de Nobilibus retulit gratias de sua approbatione ad concilium. Jo. Marinus Bonvicinus obtulit duc. 100, Jo. Baptista Fiorellus duc. 50, Cichus Valgarinus duc. 25, et alii plurimi, qui 4 paginis, compehenduntur. De mandato D. Gubernatoris  et Priorum nonnullis civibus taxa pecuniae minuitur, aliis augetur. D. Jo. Franciscus Rosatus dedit duc. 400. Inter cives mutuantes legitur Berardinus de Nigris, Guliassus Chrysostomi dicitur Cipriae, Hieronymus Persanctis dicitur Falconi. Cives de Regimine leguntur et nominantur 85 de numero et de consilio 83. Alii dicuntur absentes, et sancitur eos taxari a D. Gubernatore cum 15 civibus et 15 consiliariis, qui sunt Thomas Pacharonus, Jo. Franciscus Rosatus, Sebastianus Savinus, Pellegrinus Baccilis, Bartholomeus Massuctius,  Jo. Baptista Savinus, Octavianus Azolinus, Guidus Vincus, Octavianus Matheutius, Jacobus Francisci, Jo. Marinus Bonvicinus, Baronus Eltocomando, Antonius Matheuctius (alias de Veteribus), Gentilis de Nobilibus, Ciottus Adae. Consules (137) D. Franciscus Assaltus, Joannes Vincus, Cicchus Bertachinus, Jo. Baptista Flaccus, Antonius Orlandus, Constantius ser Stephani, Antonius Vincentius Savinus, Jo. Baptista de Nobilibus, Vincentius Azolinus, Galeactius Brachonus, Jacobus Franciscus Savini, ser Jacobus Palmerius, Antonius de Smerillo, Thomas Magistri Joannis, Jacobus Azolinus.  Confirmantur gratiae  concessae in Cernita.

Die Veneris 13 absente D. Francisco Guerrerio Priore, donatur civilitate Magister Nicolaus Benedictus de Monte Robiano cum fratribus suis. Jo. Francisco et Jo. Philippo communitas Monturani obtulit 50 scut. pro solutione Pontifici facienda. D. Jo Franciscus Rosatus est Depositarius 20 mil. Duc., et ser Jo. Baptista Fiorellus eius notarius.

Die 14  leguntur alii cives, qui absentes erant, taxati et alii homines, tribus paginis inscripti. Inter cives habetur Baglionus Grana, Baptista Patriarcha, Franciscus Guerrerius, Petruspaulus de Campo Follonum, Androctius Falconus, Nicolaus Pergentilis Galeocti, Thomas Ottinellus cum  D. Francisco Ottinello, heredes Hieronymi Argenti, Michael Angelus Flaccus,  cum D. Nicolao, Horatius Valgarinus, Hieronymus Azolinus, D. Vincentius Guerrerius, Caesar Guerrerii, haeredes D. Pergentilis, heredes Girardi, Thomas Liverocti, Simon Manicti, Gabriel Contis Paccharoni, Franciscus Laurus, Franciscus del Monte, Vincentius Colangeli, Centius Antonii Pacharoni, Gionius Jacobi Pacharoni, haeredes Spaccasassi, Permatheus Massutius, Thomas Pieri Cichi, Lucianus Frictae,  Mag.cus D. Benedictus de Massignano, Vincentius D. Savini, Jacobus Vicus, Hieronymus Savinus, Jo. Franciscus Gulpuctius, Contes Branchadorus,  et alii vel nondum nominati, vel nonnullis ab hinc annis penitus oblivioni traditi.

Die 15 concurrunt in taxa communitates Rapagnani, et Lapedonae, et Jacobus Guerrerius.

Die 16 Pompejus Azolinus consultor dicitur Mag.cus D.nus. Proponitur Cancellarius  Magister Jo. Philippus Benedicto de Monte Robiano una cum ser Trojano Riccio, Vincentio Lauro, ser Bartholomeo Cordella, et Magistero Francisco Confecto, qui obtinuit  cuius loco eligitur praeceptor Grammaticae Magister Visitus …….. de Monte Florum.

Die 17 electi sunt ad obligandum Gabellariis Permatheus Rachamatorus, Jo. Marinus Bonvicinus,  Falconus Joctus, Chrisostomus Baptistae, D. Pompeius Azolinus,  Baronus Eltuocomando, Pieroctius Jo. Ludovici, D. Jo. Franciscus Rosatus, D. Persimon Tibaldus, D. Pomponius Morphus, Dominicus Lucae. Jo. Baptista Savinus est Gabellarius.

Die 20 habentur litterae B. Conversini, et D. Gentilis Oratoris conquerentes de solutione 20 mil. Duc. retardata. Habentur plurimae supplicationes (137v) pro gratiis,et Reformationes castrorum pro confirmatione habenda.

Die 2 ex litteris Bartholomei Massutii, et Octaviani Azolini, atque ex relata Jacobi Savini cives quidam  Rechanatenses invenerunt 6000 scut. et se obligaverunt pro Communi Firmano. Morphus de Morphis mittitur Sindicus ad servandos eos indemnes. Cives qui se obligant sunt numer. 61, de quibus alibi passim fit mentio. Baronus Iltuocomando dicitur Baronus Be..dini; et Petrus Paulus Tosus legitur ser Petrus Paulus Tosii.  Cives Rechanatenses sunt Martinangelus Jacobi, Antonius Jacobi Veneris, Perleopardus Pernicolai, D. Antonius Rogat.s, Jo. Baptista Honofrii, Politus Salvoni, ser Antonius Bartholomei Lazari, et Alexander eius frater, Bartholomeus Fabritii, Tholomeus Jo. Monaldi, et Antonius Franciscus Jo. Baptistae.

Die 23 D. Gentilis Billacqua Orator retulit magnum inesse periculum nisi quamcitius solutio fiat saltem octo millium scut., nec potuisse obtinere dispensationem appaltus, et rem hanc reliquisse R.do Censorio. D. Trojanus Riccius Orator a Thesaurario retulit non haberi dilationem, sed offerendam ei est aliquam pecuniae summam cum spe dilationis; a Locumtenente,  D. Thideum Fortinatem fidejuberi debere de non accedendo ad Montem Fortinum ad  milliaria 10. Accipiuntur frumenta oblata a D. Luca Branchadoro et undecumque collecta pecunia trasmittitur Romam per Bastianum Savinum. Curatur contentare castrum Moliani quod petit 100 scut. in suis gabellis pro salariatis.

Die 27 fuerunt pertractata  negocia panninorum et frumentorum. Accipiuntur pecuniae  per Baronum a Cicho Margarictio de S. Severino. A communitate Francavillae  deferenda sunt 50 scut. Ser Hannibal deferre debet a communitate Moreschi ultra 50 alia 25 scut. Sebastianus Savinus non revocatur ab Ancona. D. Vincentius Guerrerius exortatur, ut e Mantua requirat et ponat pecunias in appaltu. D. Gentilis, D. Astor, et D. Pomponius destinantur Romam cum pecuniis, quae haberi possunt, eadem die Baptista Percivallis de Recaneto commendatus a D. Locumtenente, alias dicto D. P., et a civibus Rechanatensibus eligitur Capitaneus Firmanus. Ser Trojanus Riccius additur Cancellario.

Peroctius Evangelistae cedit locum suum ser Baptistae de S. Angelo in appicciulatis. Oratores Montis Actonum  attulerunt 33 salmas grani dono dari Communi Firmi. Oratores Belmontis  50 scut. ex parte Communis sui. Jo Philippus de Smerillo per Pellegrinum Baccilem  scut. 50, et infra mensem 200. Pellegrinus <Ba>cilis fit Sindicus Communis ad promittendum castro Moliani 200 florenos (138) annuos de gabellis castri. Oratores Petrioli offerunt 50 scut. Procurante D. Hisilarii, Cichonus Marganuctius de S. Severino mutuatur Firmanis 4000 scut., et Baronus creatur Sindicus ad vendendos ei gabellarum introitus pro rata ad 10 annos.

Die 28 Gabriel Berardini de Firmo creatur Procurator Communis Firmi ad petendum pro castro Moliani quotannis florenos 200 accipiendos a Gabellariis Firmanis positis in castro Moliani. Jo Philippus testis dicitur de Nobilibus de Smerillo. Fita bulla D. Jo. Francisco Rosato de 4000 scut. solutis Pontifici, et acceleratur sollicitatio de reliquis.

Die 30 D. Lucas Branchadorus sollicitat solutionem, ne incurratur infamia et indignatio Pontificis. Procurantur a civibus frumenta et oleun, gemmas et ornamenta vendenda pro dicta satisfactione. D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccili, Jacobus Francisci, Matheus Marci, Jacobus Azolinus, et Tiberius Cautius,  Jacobus Francisci Savini obtulerunt oleum, et ser Jo. Pierus Cattaneus, Octavianus Azolinus, Jo. Marinus Bonvicinus, oblationem solvendi pro Communi.

Die Martis ultima D. Pomponius Morphus Sindicus creatur de accipienda scut. 5000 a D. Hieronymo Alberico, et etiam ab aliis quibucunque, qui velint ponere pecunias in appaltu. D. Gubernator obtulit torquem auream suam et omne suum argentum. D. Jo. Franciscus Rosatus ultra 7 miliaria olei offert emere oleum a quocunque dare volente. D. Lucas Branchironus ultra 300 salmas offert tractam 400 salmarum. Sancitur eligere cives curantes 1000 salmas grani mettendas Anconam; et exactionem pecuniarum, qui sunt Jacobus Francisci, Falconus Jottus, Jo. Marinus Bonvicinus, Pierotius Ludovici, Antonius de Vechiis, Vincentius Ursini, Jacobus Azolinus, Antonius Polidori, Joannes Vincus, Antonius Stephani, Jo. Baptista de Nobilibus, Hieronymus Falconi. Qui non solverit in civitate per totam sequentem diem, et extra intra terminum a M. D. Priores assignandum, a Baroncello executionem  patietur. Oratores Montis Giberti offerunt duc. 50, et totidem Petrus Francolini de Monte Giberti. Carta 1 ad 127.

Die Mercurii 1 Februarii 1548 Romam afferendae sunt litterae cambii pro scut. aurei 2155 et bol. 46 (ergo reliqua habebantur). R.dus D. Lucas totum suum granum ponit in appaltu Firmi.

Die 3 relevantur indemnes D. Bartholomeus Matheutius, et Sebastianus Savinus ab obligationibus  contractis Anconae cum Jo. Cinamo et Jacobo Parenza ac sociis de 30 ballis pannorum ultrafine, et cum (138v) Vito Salomonis de ballis quinque panni carisei; et cum civibus Rechanatensibus de scut. 12 mil. Sancitur mittere Mantuam et Ferrariam ad D. Vincentium Guerrerium et D. Horatium Calistum, atque Romam ad D. Hieronymum Albericum, et ad D. Anton Jacobum Venereum, qui dignetur sumere mandatum ad se obligandum pro Communi Firmi. Ad accipiandum retractum pecunie et panninis revertitur Sebastianus Savinus cum Jo Philippus D. Pomponius Morphus. Orator Romae est Jacobus Augustinelli et Caesar Adae. Mittuntur ad Ducem Urbinatem, et ad D. Vincentium Guerrerium. Petitur licentia a Pontifice augendi in Regimine 6 palluctas, pro quibus singuli approbati solvant 100 scut.

Die 5 Mag.cus D. Baptista Percivallis capitaneus cum suis officialibus jurat officium. D. Gentilis Billacqua, qui propter aegritudinem renuerit, promittit se rediturum Oratorem Romam ………. Festa carnis privii, si videbitur Nicolaus Calvutius aggregatur Concilio. Hieronymus Fidelis civilitate donatur. Providetur de salario Mag.cus D. Dionysius Castellarius Gubernator. Custodia Bariselli 20 peditum et sex equitum  reducitur ad solitum civitatis. Petunt adscribi numero Consiliariorum D. Paulus Costantinus. D. Raphael Pernensis, D. Montanus de Montanis, D. Achilles Giliuctius, Magister Camillus Italia de Monte Giberto, physicus, D. Vincentius Polonii Meliorati, Lucas Michelangeli de Moliano, Lupidius Morosi, Jo. Antonius Savinus, D. Baptista Mancinus de Rapagnano, Paulus Jo. Adae, Cichus Terentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cicchus Petri Pauli, ser Gervasius Lauretus, Jacobus Guerrerius.

Die 7  Jacobus Guerrerius iturus est Mantuam pro Communi Firmi, referente Hieronymo Rosati. D. Petrus Mancinus cum Jo. Philippo eius nepote exhibet 2000 florenos, dicitur fuisse gabellarius Firmi tempore privationis Status, et renuntiat  actionem omnem, quam habet in gabellis Communi Firmi.

Die 8  approbantur capitula exactoris porrecta a Morpho de Morphis.

Die Veneris 10 R.mus D. Fabius Minganellus venit in Provinciam Vicelegatus, et sancitur eum visitare. Fit bussulum castrorum et arcium. Conceduntur gratiae condemnationum. Petente Luca Giliuctio ser Bartholomeus eius nepos subrogatur sibi in Regimine. Ser Lucas Cordella dicitur senex, et providendum esse  de notario Regulariae. Jacobus Augustini de Guerreris mittitur Sindicus Communis Firmi ad relevandum D. Vincentium Guerrerium, et alium quemcunque pro mutuo 6000 scut. et plus si erit necesse. Appaltus incipit Kal. Martii. Orator S. Benedicti offert duc. 50. Rapagnanus (139) Adae Jophilippus Mancinus, D. Paulus Constantinus approbantur Consiliarii.

Die 12 D. Pomponius Morphus, et Lucianus Carpinus Romae sunt Oratores.

Die Mercurii 15 D. Gentilis Billacqua et D. Federicus Vincus electi sunt Oratores ad Vicelegatum. Consiliarii approbantur D. Raphael Permensis, Nicolaus Calvuctius, Hieronymus Fidelis, D. Montanus de Montanis, D. Baptista Mancinus, D. Achilles Giliuctius, Paulus Adae, Jacobus Augustini Guerrerii, ser Gervasius Lauretus, Gabriel Mancinus, Lucas de Moliano, Horatius Valgarinus, Jo. Antonius Savinus.

Die 16 cives adunantiae pro bussulo castrorum conficiendo sunt D. Gentilis Billacqua,  D. Pompejus Azolinus, D. Astor Martialis, D. Jo. Franciscus Rosatus, Pellegrinus Baccilis, Octavianus Azolinus, Falconus Gioctus, Jo. Marinus Bonvicinus, Octavianus Matheuttius, Jo. Baptista Antonuctius, Guidus Vincus, Vincentius Ursini. Sancitum est cives de Regimine omnes imbussolari pro castris 1° gradus, consiliarios omnes de 2° gradus; notarios omnes de 3° gradus: ad arces vero omnes cives.

Die 17 equites D. Sfortiae pro hac vice solvuntur  de pecuniis gratiarum; de reliquo vero fiet taxa pro rata civitatis et Comitatus. Ad officium notarii appaltus suffragati sunt ser Jo. Baptista Florellus qui obtinuit, ser Jo. Pierus Castaneus, Joannes filius Antonii Granae, Vincentius Freductius, ser Lucas Cordella , ser Hieronymus Victorius, ser Marius de S. Angelo imbussolatur. D. Antonius de Nobilibus, et D. Caesar Azolinus. Canonici petunt damnatum in festo Paschae donari S. Mariae in Castello, et conceditur. Filius Vincentii Partini dicitur physicus civitatis.

Die 18 Vicelegatus vult poenas conditionales et notitiam omnium quae occurrunt circa bannimenta, prohibitque fieri gratias de his,  quae comprehenduntur in bannimentis. Sancitur mittere ad Vicelegatum, ut nihil innovet, et satisfacto Pontifice, petere ne quid innovetur de reintegratione concessa in Statu et juribus Firmanis. Ser Laurentius qui redit Firmum iuxta decretum de reditu omnium civium, accepit nuntium de morte matris, et datur ei venia absentiae. D. Jo. Baptista de Nobilibus de Petriolo die 19 commendatur pro S. Severini praetura. Approbantur Conciliarii Jacobus Vincus,  Antonius Vincentius Valgarinus, ser Hieronymus Victorius, ser Persanctes de Nigris, Cichus Laurentii, Vincentius Francisci Gentilis, Cichus Petri Pauli, Joannes Francisci de Matheuctis de Castro Palmarum, ser Joannes Politus,  Ramandinus de Ramandinis, Lucianus Jacobi Antonii, Lupidius Moresii, Vincentius Piccioni, ser Baptista Permarini de S. Angelo.

Die 20 Priores sunt Theseus (139v) Morronus, ser Persimon ser Pieri, Vincentius Persanctis, Evangelista Gasparis, Federicus Vincus, Peregrinus Baccinus. Regulatores Pierus Arietinus Flor., Federicus Civitella S. B., Hieronymus Patriarcha Camp.i. Confal.rii Permatheus Octinellus, Jo. Paulus Polidorus, Dionysius ser Antonii, Evangelista Gasparis, Antonius Matheuctius, Jo Paulus Montanus. Consules Gentilis de Nobilibus S. M., Antonius Latinus Flor., ser Antonius Ciminus notarius. Bancherius S. Martini Gentilis de Nobilibus. Castellari Aquavivae Branchadorus Caesaris, Gualdi Pierus Jo. Ludovici, Portus Franciscus Leffectus, Montis Falconum Vincentius Partinum, S. Benedicti Vincentius Ilioneus. Officiales tertii gradus ser Orpheus Girardus de Ponzano, ser Thomas Victorius de Petritulo, ser Leonardus de Veteribus de Aquaviva, ser Joannes Cicchi Berardi de Monte Apponum, ser Dominicus Barba de Monturano, ser Hieronymus ser Martini de Serviliano, D. Valentinus Lopidi de Monte S. Elpidio Morico, ser Franciscus Angeli de Collina, ser Vincentius Laurus de Lauro, ser Jo. Baptista Gazota de Campo Fullonum, ser Persanctes de Nigris de Firmo, ser Hercules Joannis Leo de Turrii Palmarum, ser Antonius Boctius de Ortezano, ser Persanctes Factoris de Lauro, ser Cichus Mathei de Lapedona, ser Martius Berardini de S. Elpidio Morico, ser Julius Joannini de Marano. Primi gradus Theseus Morronus, ser Theodorus Coluctius, D. Nicolaus Ramandinus, pro quo vacante Antonius ……nierii, Camillus Ciminus, Antonius Jo. Andreae, Camillus Emilianus, Pieroctius Jo. Ludovici, Antonius Hieronymi, Antonius Montanus, Permatheus Rachamatorus. Secundi gradus Gabriel Mancinus, Jo. Angelus Stephani, Jo. Baptista Flaccus, Cicchus Bertachinus, Constantius Beccharinus, Nicolaus Bracchonus, Joannes Vincus, Cicchus Tarentii, Vincentius Branchadorus, Jacobus Vinchus, Lucianus Jacobi Antonii, qui renuntiavit, Dominicus Cichi Solome, Tiberius Cautius. D. Franciscus Margaructius de S. Severino obtulit emere septimam partem gabellarum 25 mil. Scut., pro 10 annis cum anticipatione solutionis, et ad id Baronus creatur Sindicus. Idem  D. Franciscus Margaructius civilitate donatur. Qui non solvunt impositiones per totam diem  sabathi privantur officiis, et lacerantur eorum cartuciae, et nihilhominus per D. Gubernatorem obligantur solvere cum poenis eius arbitrio. Volent D. Vicelegato emere duos mulos a fratribus S. Augustini Firmi, accipiuntur a Communi Firmano, et ei donantur. Referente S. Trojano curator pecunias haberi a Mag.ro Moysi hebreo Maceratae, et mittitur ad R.dum Thomam pro venditione grani et olei mortuo Permatheo Nicolai Mag.ri Julii confalonerio Castelli. (140) D. Franciscus Octinellus probatori loco patris.

Die 21 Thomas Pacharonus, Pompejus Branchadorus, Theseus Morronus, et Pieroctius Arietinus promiserunt Mag.co D. Thesaurario solvere taxam equitum D. Sfortiae Comitis S. Florae, praesentibus Barono Iltuocomando, et ser Dario Cagnito (lege Canito).

Die 22 dicitur Legatus redire ad diem Veneris proxime futurum,  unde cras  sancitur Concilium cogere et postridie Cernitam.

Die 24 D. Horatius Pacharonus, et Bartholomeus Massutius scribunt nullam invenire potuisse pecuniam. Sancitur sumere oleum mercatoribus vendendum a Bartholomeo Mysutio, et Matheo Marci. Confirmantur gratiae Carnitarum.

Die 24 Franciscus Effectus renuntiavit arcem Portus propter senium, et oculorum orbitatem, et proponit ser Hieronymum Fidelem,  vel alium ad beneplacitum Cernitae. Corruunt muri S. Elpidii Morici, et mittuntur Commissarii, qui  etiam videant differentias illius castro cum Monte Raynaldo, et aliis vicinis. Monti S. Mariae in Georgio relaxatur medietas debiti per palliis S. Mariae in Castello a tempore privationis Status. D. Sanctes Clarignanus Orator Montis Causarii obtulit quantitatem grani; Oratores Aquavivae 40 scut. Petente Branchadoro, Polidorus Cautius ponitur eius loco pro primo extracto. Conceditur Hebreis emere mobilia a Firmanis, dummodo non intrent per januas publicas, et solvant 54 flor. mutuo gratuito. Baptista Patriarcha  sufficitur in Regularia, Hieronymo Patriarcha defuncto. Venduntur 200 miliaria olei pro reliquo satisfactionis 20 mil. duc. auri.

Die 25 Lucianus Jacobi Antonii gratiis actis ait se cogi potiori anni tempore stare in castro Campi Fellonis, et ideo renuntiavit numero Consilialiorum et officio Collinae.

Die Dominico 26 Mag.ci D.ni juraverunt, loco Federici Civitellae legitur Federicus Vincus, et loco Hieronymi Baptista Patriarcha, pro Permatheo D. Franciscus Ottinellus. Thomas Pacharonus donat suae patriae 100 scut. et hisque dat in appaltu, dummodo alii cives donent suas impositiones similiter. Ser Trojanus Riccius composuit debitum Firmi cum Monte Causario in tribus terminis solvendum.

Die ultima Morphus de Morphis et D. Jo. Franciscus Rosatus sunt gabellarii exactionis dativarum et salis. Carta 127 t.o ad 243.

Rubrica

Libri 74 Consilia Cernite 1548

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Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019v

Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

Trascrizione digitata da Albino Vesprini belmontese 2019

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LORO PICENO dai primordi dei Cappuccini 48 vocazioni

LORO PICENO CON 48 VOCAZIONI DI CAPPUCCINI

 Fra Placido (+3-3-1574) Fu il primo Cappuccino lorese.

 Fra Liberato (+15-7-1639) fece miracoli in vita e dopo morto.

 P. Giacinto (+1-11-1639)

 P. Giacomo (+26-5-1639)

 P. Girolamo (+21-6-1640)

 P. Francesco (+25-8-1654)

 P. Michele (+9-8-1657)

 P. Benedetto (*22-6-1672)

 Fra Felice (*18-12-1673)

 P. Giuseppe (+13-6-1698)

 Fra Felice (*21-4-1731)

 P. Francesco (+8-12-1742)

 Fra Filippo (+22-12-1745)

 P. Antonio (*12-9-1751)

 P. Francesco (+16-7-1763)

 P. Costantino (*31-8-1770) Missionario nel Tibet: scrisse testimonianze tibetane.

 Fra Ignazio ( + 13-8-1772)

 P. Francesco Maria (+20-12-1772)

 P. Francesco (+16-4-1775)

 Fra Angelo (*31-3-1776)

 Fra Nicola (+7-11-1782)

 P. Antonio Angelo (*26-2-1803)

 Fra Sante (+4-7-1815)

 P. Michelangelo (+28-3-1817)

 P. Vincenzo (+2-6-1817)

 P. Giovanni (+6-9-1821)

 P. Giuseppe (+23-1-1848)

 Fra Silvano (+6-11-1849)

 P. Gabriele (+14-12-1867)

 Fra Marinangelo (+8-2-1871)

 P. Bonaventura (*3-9-1876)

 P. Cherubino (*14-6-1879)

 P. Antonio Angelo (*20-1-1884)

 P. Giuseppe Maria (+14-6-1884) Missionario in Brasile, fondò una colonia a Barra do Corda.

 P. Gaetano (+8-2-1887)

 Fra Isidoro (+27-1-1889)

 Fra Serafino (+25-2-1891)

 Fra Silvano (+9-9-1903)

 P. Francesco (+14-6-1918)

 P. Alessandro Macarra (*10-9-1931) A Trieste, a lungo compì opere per poveri.

 P. Domenico Emiliozzi (*20-8-1931) Per 17 anni Missionario in Brasile.

 P. Agostino Bonfranceschi (*10-5-1949) Missionario in Brasile per 41 anni.

 P. Liberato Emiliozzi (+15-4-1954) Decorato con Croce di guerra ed Encomio solenne.

Secolo XX: P. Donato Camacci

Sec. XX P. Venanzio Emiliozzi

Sec. XX P. Timoteo Ciarlantini

Sec. XX P. Ezechiele Verdicchio

Sec. XX P. Egidio Picucci.

                                                                           Elenco per data di morte

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IL MORO DI GARIBALDI GIUSEPPE in una lettera del 1872 scritta nel 1872 da Viola Giuseppe

ANDREA, IL MORO DI GARIBALDI in una lettera scritta nel 1872 da Viola Giuseppe (Garibaldino) all’amico Corsi Domenico residente a Belmonte Piceno. Trascrizione fedele <non ortografica>

Carissimo amico, ecco finalmente vi voglio far contento con mandarvi la cinta della Spada del moro di Caribaldi che si chiamava col nome di Andrea Ktaun morto, nella chiesa di Santa Maria della Scala in Trastevere, che nel 1849 si cambiò in una ambulanza per portarvi i feriti che si combattevano sulle mura di Porta San Pancrazio. Ritornando al Moro questo fu ferito il giorno 29 giugno del suddetto anno, mentre si partiva da una osteria posta in via del Canestraro in Trastevere che era stato a far colazione con alcuni suoi amici, che la sera avante gli tenne una Bambina a Battesimo. Così Uscendo da detta osteria ecco all’improvviso cade una grossa bomba scoppia e un pezzo di mitraglia lo colpisce in una tempia alle ore 11 e 1/2 antimeridiane. Subito fu portato alla suddetta ambulanza per la pronta cura, il posto del letto fu davanti l’altare di San Giacinto.

Per prestargli soccorso ma nulla giovò alle 2 pomeridiane spirò alla mia presenza, e del padre Stanislao priore di quel convento e Chiesa che gli somministrò l’Estrema Unzione. Dopo morto fu portato nella Sagrestia di detta chiesa ed lo tenne in custodia per 2 giorni, lì si faceva vedere a varie persone, alcuni lo vollero misurare quanto era alto. La misura asciendeva a due metri perché l’uomo era gicantesco e di bella forma, ma brutto quanto il Diavolo, di lì fu portato con il Carro Comune assieme con gli altri al Cimitero di Santo Spirito in Sassia e lì fu sepolto.

Ecco pertanto Caro Domenico la mia narrazione del Moro di Garibaldi, dunque tenetela acconto, il prezzo è della somma di zero e di zero fa zero. Vi saluto di cuore vostro amico Giuseppe Viola

<che era custode di Santa Maria di Scala in Trastevere>

<NOTA aggiunta:> Belmonte atto 20 giugno 1900 La presente lettera del Viola Giuseppe di Roma fu inviata a mio padre Domenico Corsi nell’anno 1872 insieme una cintura del Moro di Garibaldi. Per sentimento di amicizia e di principi politici io sottoscritto faccio dono di tutto all’amico Ruggero Mercuri, pregandolo di conservare gelosamente il ricordo di un’epoca gloriosa. <firma> Luigi Corsi <autenticazione> Municipio di Belmonte Piceno addì 30 marzo 1911

Visto: Vera la firma del signor Corsi Luigi \ IL SINDACO Remia Severino. < timbro del> MUNICIPIO DI BELMONTE PICENO

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Giovedì della Cena del Cristo

tradizione

UN’ANTICA TRADIZIONE DEL GIOVEDì DELLA CENA DEL CRISTO.

“Andiamo a fare un giro per i sepolcri” si diceva nel secolo scorso. Era un momento atteso, prossimo alla festa più grande dell’anno, la Pasqua del Cristo immolato e risorto che si perpetua come Ostia santa nella Comunione. Cominciamo con il dire che il sepolcro non era altro che “l’altare della reposizione”, ossia il luogo nella chiesa dove viene riposta e conservata l’Eucaristia al termine della liturgia del Giovedì della Cena del Signore.

   Ci si avvicina all’altare contornato con i simboli stabiliti. Le luci danno un’impressione confortante alla comunità che sosta in preghiera. Sullo sfondo, tra molte candele accese, il tabernacolo del Santissimo, con un bel telo. La mensa ha le più splendide tovaglie ricamate a simboli eucaristici. Lo spazio che è davanti è abbellito da tappeti e attorno vi sono i vasi dai molti fiori bianchi e multicolori. L’incensiere accesso emana profumo. Di lato è collocato il ramo dell’ulivo della domenica delle Palme. Sul tavolino il pane e il vino riferiscono l’Ultima Cena del Cristo. Di lato La Bibbia e il candelabro ebraico a nove becchi richiamano l’alleanza del Dio uno e trino con il suo popolo.

   Un’ampolla d’acqua dice che Gesù dona ai credenti l’acqua che zampilla in essi per la vita eterna. Ciascun elemento collocato ha il suo significato che contribuisce al comune scopo di richiamare il credente al supremo valore dell’eucaristia. Lo spazio reso luminoso dona un flusso di gioia, di bontà, di coraggio per la fiducia nella divina fortezza che dà sostegno nelle prove a vantaggio delle umane debolezze. Questo ambiente solenne di devozione valorizza la preghiera. Fa rivivere la scena in cui Gesù si era reso cibo spirituale indispensabile per la fede, la speranza e l’amore. E’ donato il nuovo comandamento che è l’amore. L’agnello pasquale ebraico è ora il corpo e il sangue del Cristo redentore che si dona trasformando pane e vino.

   È lui la via, la verità, e la vita e il suo cuore eucaristico illumina e rinnova la faccia della terra. L’essenzialità è l’agnello pasquale che accoglie le persone espiando e perdonando le persone nella grazia del Padre celeste. Una stola liturgica sta a mostrare il sacerdozio ministeriale voluto nella Chiesa madre e maestra.

 Qui si vivono momenti di preghiera in preparazione della Passione e della Resurrezione di Gesù. Nell’antica tradizione, le famiglie preparavano i vasi con il bianco grano. Nei precedenti mesi invernali, avevano messo i semi in un vaso in un luogo sempre al buio, per far crescere i germogli con colore bianco. I ragazzi facevano in modo che i vasi non soffrissero la mancanza dell’acqua. Talora una famiglia faceva “a gara” con quella vicina nel preparare il miglior vaso con i rampolli di frumento bianco e insieme collaboravano con il prete nell’addobbare l’altare speciale della reposizione con le tradizionali composizioni. E’ onorato il cuore eucaristico di Gesù Agnello Pasquale dell nuova eterna alleanza.

Nell’altare e nel tabernacolo speciale si onorano il cuore eucaristico del Cristo che è l’agnello pasquale dell’eterna Alleanza.

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Pasto fratino (rurale)

FRATINO IL RAPIDO PASTO NEL CAMPO DEI FALCIATORI E MIETITORI

   “Fratino” si dice il modo, lo stile, il senso sociale semplice e amichevole. Il tavolo fratino è piccolo, il taglio dei capelli fratino riduce la capigliatura: questo vocabolo viene riportato dai dizionari della lingua italiana come derivato da “frate” nel senso di frugale . Tra altro fratino è anche il nome di un uccello.

   Durante i lavori nella calura estiva per la fienagione dell’erba e per la mietitura del frumento si faceva una sosta di sollievo: era un rito culinario di ristoro gradevole perché si posavano gli attrezzi agricoli per una breve pausa durante la quale si gustavano cibo e bevande preparate in casa dalle donne e servite nello stesso campo dove si svolgevano i lavori. Si faceva sosta all’ombra di una pianta. Si prendeva cibo semplice, alla svelta, stando in piedi tra le stoppie. Già al mattino presto il lavoratore aveva ‘sdigiunato’. Nel campo l’amichevole bisboccia di dose ridotta era l’occasione per ritemprare le energie, e scambiarsi idee e notizie.

   Questo pasto fruito senza allontanarsi dal campo, non faceva perdere tempo e non riduceva l’impegno nel lavoro; al contrario rincuorava per lo sforzo della fatica da continuare. Ogni lavoratore mangiava un pezzo di “ciambellotto” o biscotti o altra preparazione gastronomica per una rapida merenda. Gli uomini adulti la completavano con una rapida stozza di mezzo bicchiere di vino cotto. Pasto rapido per una pausa adatta a rinvigorire il corpo nel faticoso lavoro.

   Tutti conosciamo ora i profondi cambiamenti dei mezzi e dei metodi di lavorazione e di produzione rurale, rapidamente giunti a trasformare le abitudini della generazione dei nostri nonni agricoltori. È una storia da raccontare, da riscoprire, da sapere perché in campagna era importante scambiarsi l’aiuto tra agricoltori, come dire: “oggi da Noi; domani da Voi ci aiutiamo e ci mettiamo assieme in squadra”. La collaborazione solidale era affatto frenetica, allorché alzando lo sguardo sulla distesa campagna si vedevano arrivare nel campo la donna, i ragazzi, le ragazze che portavano il “fratino” nel quale avrebbero consegnato i bicchieri.

   Momento atteso e desiderato di sollievo che ridestava l’allegria appena era stata posata la canestra con la pizza tagliata a pezzi e talora con il cocomero rinfrescato tagliato a fette e con le bevande.

Quei lavori estivi richiedevano forza e ci voleva proprio una merendina. Allora per primi i giovani raggiungevano a lunghi passi l’albero dove era posata la canestra con il ristoro fratino. Ognuno chiamava l’altro e lo invitava a rinfrescarsi, a ristorarsi con un boccone dolce e con una bevuta che perlopiù era di acqua con limone o con ‘citrato’. La fatica lasciava immaginare una sperata serenità per il buon esito dei lavori contro la povertà, pensando al grano tagliato e raccolto per fare la farina per il pane dei figli e così si apprezzava il fruttato del mietere in collaborazione.

   Con il raccolto veniva evitata la povertà e esorcizzava l’afa, i sudori, i sospiri con l’aiuto tra lavoratori che non si sentivano mai solitari ed erano consolati nel rafforzare la sollecitudine per giungere a completare l’opera. Questo scambievole aiuto mai si negava. E il momento fratino di mangiare vicini era un sentirsi incoraggiati l’un l’altro, in pace. Talora il vergaro raccomandava di evitare ogni bestemmia per il rischio che i grani spigati diventassero carbone. Con la ferma fiducia nella divina provvidenza, il metodo fratino dava speranza, rincuorava a risolvere le difficoltà: serviva a non avvilirsi negli sforzi, a non scoraggiarsi e prendere amicizia tra lavoratori vicini, creava fiducia, faceva sognare il fruttato, sosteneva i sudori senza impazientirsi e quel rapido mangiare fratino in piedi presso una pianta, raddrizzava le spalle che si incurvavano nella falciatura.

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