NEPI Gabriele LA POPOLAZIONE DEI CENTRI URBANI MARCHIGIANI DAL 1357 CIRCA

MARCHE Notizie sulla popolazione dalla metà secolo XIV (Gabriele Nepi)
Con la caduta dell’impero romano nel Piceno … vi sono le invasioni barbariche come quella dei Longobardi di cui abbiamo notizie in Paolo Diacono; quella dei Goti di cui ci ha parlato Procopio da Cesarea. Intanto erano sorte in Italia e nelle Marche le diocesi… Al Piceno di un tempo subentra la Marca Fermana che ricalca i confini del Piceno = Quinta Regione augustea. Il monachesimo si affianca alle sedi vescovili [… con] gli insediamenti dei monaci Farfensi. La Marca Fermana viene (in seguito) inglobata nella Marca di Ancona. [… Dal 1355] il Cardinale Albornoz Legato del Papa, che si trovava ad Avignone, con abilità e con fine diplomazia riconquista alla Chiesa terre e città marchigiane che egli, con decreto delle Costituzioni Egidiane, classifica come segue:
\ – Maggiori:Fermo \50.000(?) abitanti; Camerino \40.000(?); Ancona \35.000(?); Ascoli \30.000(?); Urbino –
\\ – Grandi: Pesaro, Fano, Fossombrone, Cagli, Jesi, Recanati, Macerata, Fabriano, San Severino.
\\\ – Mediocri: Osimo, Cingoli, Arcevia, Montecchio (Treia), Materica, Tolentino, S. Ginesio,
Monte Milone, Amandola, Sarnano, Monte Fortino, Arquata, Ripatransone, S. Elpidio a Mare, Offida, Monte Rubbiano, Monte Granare, Monte Giorgio, Mont’Olmo (Corridonia), Monte Santo (Potenza Picena), Civitanova, Ostra.
\\\\ -Piccole. Senigallia, Corinaldo, Monte Nuovo (Ostra Vetere), Sema dei Conti, Serra San Quirico, Apiro, Castelfidardo, Montecassiano, Appignano, Belforte sul Chienti, Montelupone, Morrovalle, Montecosaro, Monte San Giusto, Montefiore dell’Aso, Cossignano, Montedinove, Montelparo, Santa Vittoria in Matenano, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Montemonaco, Montegallo, Castignano, Force.
\\\\\ – Minori. Numana, Mondolfo, Mons Sichus, Barbara, Duomo, Staffolo, Offagna, Porchia, Patrignone, Rotella, Castrum Gagliardum, Filottrano, Montefano.
=== Centri urbani da: Descriptio Marchiae Anconitanae nel “Liber Constitutionum Sanctae Matris Ecclesiae” del cardinal Egidio Albornoz: Fano 1 maggio 1357. Vedi anche: A. THEINER, Codex Dominii Temporalis Sanctae Sedis. Romae 1861. Popolazione, tenendo presente che ogni fuoco (focolare) equivale a cinque persone circa
Fermo circa 10.000
Camerino “ 8.000
Ancona “ 7.000
Ascoli “ 6.000
Fano “ 4.500
Osimo “ 4.500
Recanati “ 4.000
Fabriano “ 3.600
San Severino “ 3.500
Pesaro “ 2.500
Senigallia “ 2.050
Macerata “ 1.800
Tolentino “ 1.500
San Ginesio “ 1.400
Montecchio “ 1.300
Cingoli “ 1.200
Sant’Elpidio “ 1.200
Montolmo “ 1. 200
Civitanova “ 1.100
Matelica “ 1.050
Potenza Picena “ 1.000
Morrovalle “ 900
Montemilone “ 750
Sarnano “ 525
Montegranaro “ 500
Montelupone “ 500
Castelfidardo “ 500
Monte San Giusto “ 400
Appignano (MC) “ 300
Penna San Giovanni “ 300
Montecosaro “ 300
Apiro “ 200
Belforte “ 60
Il dominio della Chiesa pur con alterne vicende durerà nelle Marche fino al 1860.
Vi era stata però la stagione napoleonica quando dal 1797 al 1815 le Marche, salvo qualche breve parentesi <1800-1808> erano state divise dai Francesi in Dipartimenti:
Del Metauro con capoluogo Ancona;
del Musone con capoluogo Macerata;
del Tronto con capoluogo Fermo. Caduto Napoleone e tornato il Governo Pontificio l’intera regione è divisa in Delegazioni Apostoliche: Urbino di prima classe; Ancona, Macerata, Fermo di seconda classe; Ascoli e Camerino di terza classe. Il Governo Piemontese sopprimerà le sedi di Camerino e di Fermo riunendole la prima a Macerata, la seconda ad Ascoli meno importante e meno popolosa.
Nel 1860 (…) la Regione entra a far parte del Regno d’Italia (dei Savoia